POPULARITY
Grazie agli studi della neurologa Candace Pert, avvenuti tra gli anni Ottanta e i Novanta del secolo scorso, abbiamo una lettura "fisiologica" della "coazione a ripetere", quell'impulso inconscio a rivivere situazioni dolorose o traumatiche del passato, ripetendole nel presente nella speranza inconscia di riscriverne l'esito. In questo episodio ti porto questa lettura, che parla di una sorta di dipendenza cellulare dalle emozioni negative.Buon ascolto!
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Le parole hanno un potere enorme, ma spesso non ne siamo consapevoli e le usiamo in modo distratto o dannoso.La comunicazione oggi, soprattutto tramite messaggistica, riduce l'efficacia del linguaggio perché manca il confronto diretto e il feedback immediato, legato alla presenza e alla comunicazione faccia a faccia con tutto quello che è ad essa collegato. Questo può portare a incomprensioni e ferite, perché non vediamo l'impatto delle nostre parole sull'altro.Il linguaggio è uno strumento potente che rivela la nostra interiorità e può creare connessione oppure distanza. Per questo, è fondamentale dare attenzione all'ascolto: spesso non ci sentiamo ascoltati, e questo ci fa soffrire. L'ascolto autentico è raro e difficile, ma necessario per relazioni sane.Le forme di "non ascolto", come il pilota automatico o il pensare di sapere già tutto, generano solitudine e sofferenza.Per migliorare la comunicazione, dobbiamo fare un "controllo di qualità" delle nostre parole: usarle con consapevolezza, intenzione pacifica e verità. Le parole "disarmate" non solo disinnescano l'aggressività, ma ci aiutano anche a purificare noi stessi e a costruire pace nelle relazioni.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
Il modernismo vuole un Dio illogico che faccia trionfare l'irrazionalità
Francesco Agnoli ha intervistato, domenica 6 aprile 2025, il prof. Giovanni Zenone direttore e fondatore di Fede & Cultura sul tema della sofferenza, della malattia e della croce. Ne esce un dialogo sul valore della sofferenza e della riparazione per la spiritualità cristiana. Leggi "Mistica della riparazione" di don Divo Barsotti.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8126LA STORIA DELL'UOMO RISPARMIATO AD AUSCHWITZ GRAZIE A PADRE KOLBE di Paola Belletti Franciszek Gajowniczek, prigioniero numero 5659, è morto quasi centenario 30 anni fa. Un nome, il suo, che immediatamente ai più forse non dice nulla, come il numero con il quale i destinati alla soluzione finale venivano umiliati privandoli della loro identità e del loro rango di persone. Non era così agli occhi di un sacerdote - e per molti, moltissimi altri che hanno illuminato come diamanti le tenebre e l'orrore dei campi di concentramento nazisti. Per padre Massimilano Kolbe quell'uomo era tanto prezioso e meritevole di amore anche in quella condizione di sofferenza e crudeltà estreme che per lui offrì in sacrificio la propria vita e, miracolo, la sua offerta fu accolta.Ne ripercorre la storia il National Catholic Register: «Il 29 luglio 1941, nel piazzale dell'appello di Auschwitz, un grido straziante squarciò la gola di Franciszek Gajowniczek: "Ho pietà di mia moglie e dei miei figli!"». L'uomo era stato scelto insieme ad altri nove, senza criterio di giustizia alcuna, per essere lasciato morire di fame: la loro sorte era nella logica del campo di sterminio una perversa riparazione per il tentativo di fuga di un altro prigioniero. «Pochi istanti dopo, accadde un evento straordinario. Dalle fila dei prigionieri uscì il francescano conventuale Padre Massimiliano Kolbe: "Sono un prete; voglio morire per lui!" La sua offerta fu accettata. Gajowniczek sopravvisse alla guerra, ma la sua vita fu segnata dal dolore e dalla sofferenza.»IL GIOVANE FRANCESCANO E IL SOLDATOIl sacerdote, proclamato santo il 10 ottobre del 1982 da Giovanni Paolo II, morì pronunciando come ultime parole le prime della preghiera mariana per eccellenza: "Ave Maria". La sua vita era stata tutta tesa a diffondere il Vangelo e la devozione all'Immacolata, una missione realizzata con ingegno e creatività e in nome della stessa fede che lo ha portato a compiere il sacrificio estremo come naturale compimento del suo cammino. La sua storia ha come svelato l'intreccio invisibile ma reale che lega l'uomo al suo fratello, una trama che l'Incarnazione di Cristo ha riparato ed elevato al Cielo, fino a farsi carico della tutela del bene così prezioso della vita altrui, in vista del bene ultimo della vita eterna.«Gajowniczek proveniva da una povera famiglia polacca. Nacque il 15 novembre 1901 a Strachomin, un villaggio a circa 62 miglia a est di Varsavia. Attratto dall'esercito, prestò servizio nel 36° reggimento di fanteria della Legione accademica a Varsavia e fu persino ferito nel 1926 durante un colpo di stato politico in Polonia. A quel tempo, l'esercito era tutta la sua vita. Padre Maximilian Kolbe, di qualche anno più grande di Gajowniczek, nacque l'8 gennaio 1894 nella città industriale di Zduńska Wola. Iniziò il noviziato nel 1910, prendendo il nome di Maximilian. Quando si presentò l'opportunità per la Polonia di riconquistare l'indipendenza, intendeva lasciare l'ordine per combattere per una patria libera, ma la Provvidenza decise diversamente».DUE STORIE DESTINATE A INTRECCIARSIQuando incontrò e si innamorò di Helena il giovane Franciszek trovò nel matrimonio la forma decisiva della sua vita: ebbero due figli e godettero della dolcezza della vita familiare. Nel frattempo il giovane Kolbe stampava e distribuiva quasi un milione di copie del Cavaliere dell'Immacolata pubblicazione della Milizia Mariana, da lui fondata quando studiava a Roma. Allo scoppio del conflitto mondiale Gajowniczek era sergente e si impegnò nella difesa della prima città polacca attaccata dai tedeschi dimostrando un coraggio eccezionale.«Dopo che la sua unità fu distrutta, cadde prigioniero dei tedeschi ma fuggì per unirsi alla resistenza clandestina. La Gestapo lo catturò mentre tentava di raggiungere l'Ungheria. Prima di arrivare ad Auschwitz, sopportò sette mesi di brutali interrogatori, entrando nel campo nel settembre 1940». La moglie non sapeva nulla di lui se non che era stato deportato in un campo. Sorte che toccò anche il giovane e battagliero sacerdote: la sua opera di soccorso e aiuto ai numerosi ebrei espulsi rifugiatisi nel monastero di Niepokalanów attirò le nefaste attenzioni naziste e venne arrestato. «Nel febbraio 1941, fu mandato nella prigione di Pawiak e in seguito ad Auschwitz».LA PRIGIONIA AD AUSCHWITZ E IL SACRIFICIO DI SAN MASSIMILIANO KOLBEIn quell'inferno che fu il campo di concentramento di Auschwitz i destini dei due uomini si incontrarono. Durante l'appello durato meno di un minuto per destinare 10 prigionieri al bunker della fame san Massimiliano Kolbe levò la voce con quell'insolita offerta che lasciò nello stupore gli altri prigionieri e soprattutto ottenne il consenso dei militari impegnati nell'esecuzione. La salvezza che Kolbe ottenne per Gajowniczek lo preservò in una vita però piena di prove, pericoli mortali dai quali lui e gli altri vollero strapparlo a tutti i costi perché, dirà lo stesso Franciszek non voleva rendere vano il suo sacrificio. «La volontà di vivere di Gajowniczek era straordinaria. Sopravvisse ad Auschwitz e a Sachsenhausen, un altro campo di concentramento nazista. Sopravvisse a una marcia della morte due settimane prima della fine della guerra: 12 giorni senza cibo né acqua, sopravvivendo con erba secca e ortiche. Non sapeva ancora che una tragica notizia lo attendeva a casa».Una volta tornato in Polonia si ricongiunse con la moglie e seppe della morte dei due figli. La moglie si era assentata per spedire un pacco al marito mentre i ragazzi perirono in un bombardamento dell'Armata Rossa, a guerra quasi finita. Una beffa del destino che amareggiò profondamente l'uomo che addirittura rimpianse di essere stato salvato perché se lui fosse morto sua moglie non avrebbe avuto nessuno a cui spedire provviste. Si arrese però alla imperscrutabile volontà di Dio che invece aveva disposto diversamente.LA TESTIMONIANZA DI GAJOWNICZEKFino a che lo stesso Gajowniczek non mandò la sua testimonianza alla rivista della Milizia Mariana del padre di famiglia per cui Padre Kolbe si era sacrificato non si sapeva nulla: «Come il Cavaliere dell'Immacolata sia arrivato nelle mani di Gajowniczek resta un mistero. Ciò che è certo è che, nel maggio del 1946, pubblicò la sua testimonianza, "La voce del sopravvissuto". Il suo passaggio finale spicca: "Sono cresciuto in un clima religioso; ho mantenuto la mia fede nei momenti più difficili; la religione era il mio unico sostentamento e la mia unica speranza in quel momento. Il sacrificio di Padre Massimiliano Kolbe ha ulteriormente intensificato la mia religiosità e devozione alla Chiesa cattolica, che dà vita a tali eroi"». Rimasto vedovo nel 1982, morì il 13 marzo del 1995 all'età di 94 anni con a fianco la seconda moglie Janina. «Al funerale, il vescovo disse: "Era una reliquia vivente rimasta dopo Padre Massimiliano"».
Poiché anche Cristo ha patito per voi, lasciandovi un esempio, perché seguiate le sue orme!Pietro 2:21
L DOLORE È NECESSARIO ALL'EVOLUZIONE?Sofferenza e gioia nel risveglio interioreBuongiorno vi lascio un piccolo estratto dall'ultimo webinar fatto con il Giardino dei Libri dove presento i temi del libro "Lo sguardo dell'anima. Emozioni superiori e risveglio interiore" AMrita Edizioni.Vediamo nel video se il dolore è necessario all'evoluzione. Sofferenza e gioia nel risveglio interiore hanno due ruoli complementari e possono essere usati entrambi nei processi definiti alchimia inferiore e alchimia superiore.Buona visione.Qui trovate la scheda del librohttps://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__sguardo-anima-diego-giaimi-libro.php?pn=6774Se voleste approfondire i temi questo è il webinar completohttps://www.youtube.com/live/i-fLO8qg1qo?si=s-IwSNcUJ3quJTYjQuesto un video sull'alchimia interiore:https://youtu.be/rUYzYw3jxGw
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8119SANTI O MEDIOCRI? LA NECESSITA' DELLA VIRTU' CARDINALE DELLA FORTEZZAI Santi danno valore soprannaturale alla sofferenza, perché con essa si uniscono più intimamente a Cristo per andare in Paradiso, invece i mediocri si lamentano di essa e si chiedono perché Dio li abbia voluti puniredi Padre Cipriano de Amborosiis "Viva Cristo Re!". Furono queste le ultime parole pronunciate dal martire messicano, il beato Miguel Pro, accusato ingiustamente e fucilato in odio alla fede il 23 novembre 1927 a soli 36 anni d'età. Nel periodo della persecuzione messicana contro la Chiesa, egli si donò completamente per sostenere i cattolici perseguitati, i poveri, i malati, i moribondi. Svolse clandestinamente il suo ministero di sacerdote, e in un giorno riuscì a distribuire anche 1500 Sante Comunioni. Questo Beato, che agli occhi di tutti sembrava essere sempre felice e ottimista, in realtà nascondeva le lacrime dietro al sorriso e passò nel crogiolo della sofferenza più acuta e della depressione a causa della persecuzione che stava patendo il suo popolo e la sua famiglia. Arrestato, quando si rese conto che gli restavano poche ore di vita, chiese di essere portato sul luogo dell'esecuzione, senza essere bendato né trascinato. Poco prima di ricevere il proiettile in petto, perdonò i suoi assassini e allargò le braccia a forma di croce, tenendo in mano il Rosario.Un anno dopo la morte del Beato, san José Sanchez del Rio, ragazzo messicano di 14 anni, subiva anche lui il martirio in difesa della fede cattolica, dopo atroci torture. Prima di morire, dopo essere stato ripetutamente pugnalato, un soldato gli chiese di lasciare un messaggio per suo padre: «Ditegli che ci rivedremo in Paradiso. Viva Cristo Re! Viva la Madonna di Guadalupe!».LE ALTERNATIVE SONO DUELa beata Irene Stefani, missionaria in Africa, morta in Kenya nel 1930, era instancabile nel correre tra i malati, nell'amministrare ai moribondi il Battesimo (amministrò il Battesimo a circa tremila anime in punto di morte), nel catechizzare, nel sanare le piaghe dell'anima e del corpo. Tutti questi Santi (e tanti altri ancora) dove trovavano la forza spirituale (e fisica) nell'andare avanti?Nelle nostre vite le sofferenze, i dolori, i travagli e le avversità sono innumerevoli, ed è impossibile che spariscano. Quello che però fa la differenza è come li affrontiamo nel tempo che ci è dato da Dio. Le alternative sono due: possiamo comportarci da eroi o da mediocri. Gli eroi, i Santi, sono coloro che danno valore soprannaturale alla sofferenza, perché vedono in essa un mezzo per unirsi più intimamente a Cristo e per andare in Paradiso; i mediocri invece si lamentano di essa, si chiedono perché Dio li abbia voluti punire mandando quei castighi, arrivano alla disperazione e alla mancanza di abbandono in Dio.La fortezza è perciò quella virtù che fa affrontare senza temerità e timidezza qualunque pericolo per il servizio di Dio e del prossimo. Tra temerità e timidezza c'è una differenza grande quanto il giorno e la notte: la prima ci fa affrontare i pericoli confidando solo nelle nostre forze, la seconda invece non ci dà il coraggio di superare le difficoltà, non facendoci confidare nell'aiuto della grazia.NÉ TEMERITÀ, NÉ TIMIDEZZADue eccessi a cui la virtù della fortezza sa ben rispondere in maniera equilibrata. Questa, inoltre, ci fa superare le tentazioni e le difficoltà che provengono da parte del demonio, del mondo e delle passioni. La fortezza fa vincere il rispetto umano, ci dà la forza per affrontare le derisioni, le persecuzioni, la morte e anche il martirio. Integra questa virtù la pazienza, grazie alla quale sopportiamo con animo sereno le tribolazioni permesse da Dio per la nostra santificazione.Nelle Litanie lauretane invochiamo l'Immacolata sotto il titolo di Vergine potente. In effetti, non si può forse considerare la nostra Mamma celeste come l'esempio, per noi più importante, di Colei che ha vissuto integralmente e in maniera eroica la virtù della fortezza? Quante difficoltà ha dovuto affrontare nella sua vita, a partire dalla Nascita di Gesù, la fuga in Egitto, la profezia di Simeone, la Passione e la Crocifissione dell'amato Figlio? Tutto ciò che ha patito Cristo, l'ha sofferto intimamente e interiormente anche Lei. Solo l'Immacolata può veramente insegnarci come si soffra e si offra santamente. Solo Lei può insegnarci la magnanimità, che rende pronti a compiere opere eccelse per il servizio di Dio, la pazienza nel sopportare tutti i mali senza contristarsi, e la perseveranza, che fa proseguire nell'esercizio delle virtù.È a Lei dunque che chiediamo la grazia dell'esercizio perfetto della virtù della fortezza, come i martiri, come i missionari, instancabili nel servizio a Dio, come tutti i Santi che hanno fatto di Dio la loro roccia, il loro sostegno, senza temere le tempeste della vita perché totalmente fidenti in Lui.
L'Editoriale di Francesco Molaro da Club Napoli All News del 30 Marzo 2025, dopo Napoli - Milan.
Post-partita Inter-Udinese 2-1, 30 marzo 2025. Gol Arnautovic, gol Frattesi, gol Solet.
PALERMO (ITALPRESS) - "Bisogna rispettare la storia dei perseguitati dal fascismo, da Gramsci a Spinelli fino a tanti altri soggetti incarcerati o mandati al confino nelle isole, ma rispettare la sofferenza di chi è stato discriminato ingiustamente non vuol dire condividere tutto ciò che ha detto e scritto". Lo afferma il capogruppo di FI al Senato Maurizio Gasparri, a margine della convention La riforma della giustizia di Forza Italia, al teatro Politeama Garibaldi di Palermo. "Nel manifesto di Ventotene, che alcuni citano con analfabetismo politico senza averlo letto, si parla dell'abolizione della proprietà privata o di forme di dittatura socialista - continua Gasparri -. Si può rispettare la sofferenza di Spinelli senza sposarne il pensiero: la parte sulle prospettive europee è condivisibile, ma vanno distinte le persecuzioni dalla condivisione di tutto quello che è stato scritto e detto". xd8/vbo/mca1
Relatore: Ferdinando Casoni (Guru Carana dasa)Questa conferenza è tratta dai libri e insegnamenti di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Visita ora la nostra pagina https://www.prabhupadadesh.com/libri e scopri i libri che puoi avere con una libera donazione, direttamente a casa Tua. Spediamo ovunque Tu desideri.Tutte le domeniche dell'anno, a partire dalle ore 17:00, la comunità Hare Krishna di Albettone apre le porte ai visitatori con una gioiosa festa che prevede incontri culturali che affrontano tematiche di attualità tenendo presente i millenari insegnamenti della cultura dei Veda, i più antichi testi sapienziali conosciuti dal genere umano.In un'atmosfera intrisa di cordialità e devozione, gli ospiti possono apprendere gli insegnamenti del bhakti-yoga che include lo studio della filosofia e della spiritualità dell'India classica, la meditazione, la musica sacra e l'arte della cucina vegetariana.Ogni serata si conclude con l'offerta di gustose preparazioni vegetariane!L'ingresso è libero. Per informazioni visita il nostro sito https://www.prabhupadadesh.comVuoi fare una domanda? Scrivici a contatta@prabhupadadesh.com
(1 Pietro 2:24-25)
In questo episodio, cercherò di spiegarti perché il nostro cervello, a volte, e per molte persone fin troppo spesso, si comporta in un modo che non solo ci crea dal nulla problemi con noi stessi e con gli altri, ma ci costringe anche a rimanerci dentro molto più a lungo, abbassando la qualità della nostra vita. Per questo breve viaggio mi avvarrò degli studi che ho fatto nell'ambito delle neuroscienze, incontrando vari autori di saggi che, a mio avviso, dovrebbero essere letti da tutti, dal momento che, una volta assimilati, potrebbero aiutarci davvero a non complicarci inutilmente la vita. La domanda a cui cercherò di rispondere è quella che molte persone non si fanno quasi mai, ovvero se la sofferenza che viviamo ha ogni volta un senso per la nostra crescita ma, soprattutto, se è vero che dipende sempre dagli altri. Buon ascolto!
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male».Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.Commento di don Federico, sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Tre aspetti: -L’Ubbidienza: la storia di Giona -Il Ravvedimento: la storia del figlio prodigo -La […]
Baltimora, Maryland, Stati Uniti. Un giovane brillante proveniente da una famiglia benestante cresce con tutti i privilegi possibili. Eccelle negli studi, diventa un ingegnere informatico di successo, ma qualcosa dentro di lui si rompe. All'improvviso, però, sparisce dalla faccia della terra e ricompare sei mesi dopo, esattamente il 4 dicembre 2024 quando, in pieno giorno, nel centro di Manhattan, uccide - in una vera e propria esecuzione a cielo aperto - l'amministratore delegato della più grande compagnia di assicurazioni sanitarie del mondo. Vieni a vederci dal vivo: nonapritequellapodcast.com/live Iscriviti al Patreon per ascoltare UN EPISODIO IN PIÙ a settimana: patreon.com/NAQP Seguici su Instagram per video esclusivi e molto altro: @nonapritequellapodcast Compra il nostro merch: merch.nonapritequellapodcast.com Per sponsor, collaborazioni o semplici mail: nonapritequellapodcast@gmail.com Segui Matteo su Instagram: @matteo.lenardon Segui Pedar su Instagram: @iosonopedar Segui J-Ax su Instagram: @j.axofficial Grazie ai nostri flex producer: Alessandro Micheli, Andrea Salvadori, Antonio Cassese, Baiocchi In Brodo, Bugman, Dario D'Amico, Davide Lega, Dr. Amido Di Patata, Eleonora, Fran, Giuseppe Greco, La Ele, Marco BigMac, Marta Carnevali, Mauro Zaccone, Mimmo, Nick Franco, Patatti, Quell Uomo, Ric, Rocco Ferretti, Salvo Greg, Shedly The Mad Hatter, Svizzerotto Capitoli (00:00) Intro (04:31) Il caso di Luigi Mangione (12:11) La vita e l'educazione di Luigi (18:39) Problemi di salute e conseguenze (23:08) Considerazioni sulla violenza (24:28) La Storia di Luigi Mangione (25:53) Il Sistema Sanitario Americano (27:59) Costi e Assicurazioni Sanitarie (30:50) II Modello di Business delle Assicurazioni (32:42) Testimonianze di Sofferenza (36:37) Il Caso di Brian Thompson (46:28) L'Atto Finale di Luigi Mangione (47:22) L'omicidio e la pistola stampata in 3D (50:20) La fuga e le indagini (52:39) L'arresto di Mangione (54:37) Il manifesto di Mangione (56:26) Le reazioni pubbliche all'omicidio (01:00:54) Le implicazioni sociali (01:06:07) Conclusioni e riflessioni finali Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La compassione è come una bussola interiore: ci aiuta a orientarci con sensibilità verso la nostra sofferenza e quella degli altri. ❤️Oggi ci soffermiamo su una qualità fondamentale: la motivazione ad accogliere il dolore.Accogliere il dolore non è segno di debolezza, ma di coraggio. Significa aprirsi alla realtà del disagio, con l'intento di comprenderlo e trasformarlo.
L'attaccamento, la tendenza ad aggrapparsi a persone, beni materiali ed esperienze, è una fonte primaria di sofferenza nella vita umana. Sia il buddismo che lo stoicismo, pur nelle loro differenze, offrono approfondimenti su questo tema e percorsi per ridurre il dolore che ne deriva. EPISODIO COMPLETO: https://www.ognisingologiorno.it/#podcast Supporta il podcast con il merchandise di #OgniSingoloGiorno, recensendo il podcast su #Spotify e #ApplePodcast e acquistando i libri: "La Sfida Nello Specchio" su Amazon e in tutte le librerie http://amzn.eu/d/h2GLzoz "Ogni Singolo Giorno" su Amazon e in tutte le librerie https://amzn.eu/d/4ASlJOQ https://ogni-singolo-giorno.myshopify.com #BeAStoic #Stoicimo #BetterSelf #stress #forza #Allenamento --- Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/alessio-alfei/support
(1 Pietro 2:21-23) Due aspetti da notare nel comportamento del Signore durante le sofferenze: 1: […]
✨ La tua sofferenza è finita. Sii felice! Non c'è posto per altro che per gioia e gratitudine oggi. ✨Lezione numero 340 del libro Un corso in Miracoli. Questo numero è anche interessante dal punto di vista della numerologia secondo cui rappresenta il supporto nelle decisioni difficili della vita. Dovrebbe darti coraggio e aiutarti ad accettare te stesso e far spazio all'amore. Ricorda sempre che non sei mai solo e abbi fiducia che le cose stiano andando nella giusta direzione.Questo è un viaggio di spiritualità universale, che non ha niente a vedere con la religione. È una lettura per riconoscere sè stessi e vivere la Vita con pienezza e senza pesi inutili ed illusori.Trovi il testo della lezione nel profilo IG @Leggendomiracoli.Se desideri, puoi condividermi qui la tua esperienza, ora mi è possibile rispondere.Buona continuazione di viaggio in questa seconda parte ✨Letto da @gloria.dalio
I Pietra 2:21 la Prima Parte v.21Due Verità:1. La Chiamata alla Salvezza include anche la […]
In questo podcast prezioso preso direttamente da Parigi, Pier Giorgio ci invita a riflettere su quanto fuggendo costantemente dalla paura, ci troviamo nel non aver mai sperimento il vero Amore. Attraverso la bellissima lettura del libro “Il Piccolo Principe”, Pier Giorgio ci mostra come l'astuzia a servizio dell'ego che vuole sempre qualcosa in cambio, non ci permette di brillare della nostra vera Luce. Riconosciuta e accolta, questa astuzia diviene intelligenza, un'intelligenza che sarà amorevolmente al servizio della Vita.
Buongiorno sono stato intervistato da Marco Cesati Cassin sul mio ultimo libro "Lo sguardo dell'anima". Vi lascio un breve spezzone dove parliamo dell'osservare le nostre emozioni. Spesso crediamo che la causa della sofferenza sia esterna, in ciò che ci accade, nel mondo, mentre la causa della sofferenza è interna e quindi osservare le nostre emozioni è fondamentale perchè possiamo iniziare a disidentificarci dalle emozioni. Non è il mondo che ci fa soffrire, dobbiamo e possiamo rimettere ordine nelle cause e nell'effetto e risvegliarci sempre di più.Vi lascio nel primo commento l'intervista completa e il link della scheda libro.Buona giornataDiegoPer vedere l'intervista completa la trovate nel mio canale come podcast oppure a questo link: https://youtu.be/ZckoNu7haqM?si=YYJd7r9tRTwQyUM3Consulta la scheda del libro“Lo sguardo dell'anima" https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__sguardo-anima-diego-giaimi-libro.php?pn=6774
Cosa sono i meccanismi di difesa? A cosa servono? E perchè ci procurano tanta sofferenza?I meccanismi di difesa sono programmi automatici che si attivano in modo repentino e reattivo. E ci coinvolgono a diversi livelli.A livello fisico, i meccanismi di difesa ci avvelenano, ci fanno male, perchè scattiamo come fossimo davanti ad un pericolo reale.A livello mentale, ci tolgono realtà e verità, cadiamo prede delle emozioni.A livello emotivo, i meccanismi di difesa riducono la gamma delle nostre emozioni alla sola rabbia e paura.A livello spirituale, quando scattano i meccanismi di difesa, perdiamo la nostra creatività, e restiamo isolati e limitati.Sostanzialmente i meccanismi di difesa ci fanno male a qualsiasi livello. Iniziare a vedere i nostri meccanismi di difesa è fondamentale per poter iniziare a lavorarci prendendocene la responsabilità. Da dove possiamo cominciare?Dal rintracciare cosa scatta, quando scatta e comprendere quale paura c'è dietro.I meccanismi di difesa sono programmi automatici che scattano in modo immediato in ogni situazione della vita e creano due circoli viziosi: uno dentro di noi e uno tra noi e gli altri, perché a livello relazionale quando siamo in difesa stiamo minando la relazione. Che relazione posso avere se sono avvelenato fisicamente, se perdo il senso di realtà e non voglio la verità, se non ho capacità di provare gioia e amore, ma solo paura e rabbia e se il comportamento è solo o quello di aggredire o quello di scappare?Me la posso raccontare a livello relazionale, ma poi la relazione in sé diventa falsata.Quanto sei consapevole dei tuoi meccanismi di difesa? Quali sono le paure che ci sono dietro?
Buongiorno, quando si entra nell'osservazione della natura umana si arriva a comprendere che è la mente che ci fa soffrire. Questo primo passo fondamentale del risveglio interiore ci permette di indagare la mente, la natura dei pensieri, la natura del dolore e osservare che non è il mondo esterno la causa del nostro dolore.Fin quando non si è attuato un vero e proprio lavoro su di sè questo punto non risulta chiaro, mentre poi si può iniziare a lavorare sui propri pensieri, sulle proprie reazioni e sui condizionamenti con varie tecniche.Il lavoro proposto da Byron Katie è una delle strade per percorrere la via che ci porta alla libertà dalla sofferenza e ci permette di trascendere la mente che crea dolore, la mente che ci fa soffrire.Vi lascio al video.Nel primo commento i link dei tre libri suggeriti.Buona visioneDiegoConsulta la scheda di "Mille nomi per la gioia"https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__mille-nomi-per-la-gioia.php?pn=6774 Consulta la scheda di "Amare ciò che è"https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__amare-cio-che-e-byron-katie.php?pn=6774Consulta la scheda di "Tigro tigrotto è tutto vero?"https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__tigro-tigrotto-e-tutto-vero.php?pn=6774
Ep. 1 del percorso "Indagare" La fede cristiana ha trasformato il modo in cui l'umanità vede la sofferenza. Come Gesù, possiamo soffrire con uno scopo e guarire altri attraverso le nostre ferite.
Questo Podcast racconta la sofferenza dei cuori buoni attraverso un giovane, ed il suo pianto per la mancanza di un amore, di un sentimento vero che possa cambiare il suo vivere: è il racconto della sofferenza che, spesso, i cuori buoni sentono maggiormente. E, forse, è un invito a riflettere, a ripensare a quanto la vita sia intrisa di quelle dinamiche che, nella maggior parte dei casi, nessuno di noi può davvero controllare...
Commento al Khajjanīya Sutta, l'insegnamento del Buddha sui cinque aggregati della sofferenza: forma, sensazione, percezione, formazioni volitive e coscienza. Riflessioni di Dharma registrate da Sirimedho Stefano De Luca nel gruppo di meditazione dell'Associazione Kalyanamitta il 4 ottobre 2024.
Cristina Lora"Figli di un unico blu"Ronzani Editorewww.ronzanieditore.it«Ogni mio dipinto dava voce alle vite sciorinate dalla strada: dei senzatetto, delle prostitute o di chi, come me, era stato messo al bando dal giudizio onnipotente di detentori di una verità assoluta».È il sessantaseiesimo compleanno di Agnese, ma lei non lo ricorda, del suo passato non rammenta nulla; solo gli inservienti di Casa Serena e un piccolo pacchetto regalo consegnato in forma anonima le parlano di questo giorno: una camicia a fiori, delle rose e un libro, Figli di un unico blu, che una volontaria della casa di cura inizia subito a leggerle. L'ascolto della storia della diciottenne Paola, scappata di casa per fuggire alla violenza del padre e all'indifferenza della madre, avrà sulla memoria immobile di Agnese degli effetti imprevedibili. Destini che si incrociano e si perdono, vite sospese che si riconoscono l'un l'altra e si abbracciano nella comune lotta per rimarginare le ferite. Paola, che trova rifugio tra i capannoni di una zona industriale, abbattuta dall'efferato odio paterno per le sue scelte e che non perderà mai la speranza di risollevare la sua vita e seguire le sue passioni; Amedeo, rinnegato da chi amava, spogliato di qualsiasi illusione e poi abbandonato a se stesso; Giosuè, un bambino dagli occhi blu che attraversa la vita con il sorriso, colmo di gioia, naturalmente portato a voler aiutare gli altri, che si affeziona a Paola e Amedeo tanto da considerarli la sua famiglia; e Daniel, giovane imprenditore dal passato doloroso che da solo si prende cura del suo fratellino dagli occhi blu e la cui rara generosità ridonerà a Paola e Amedeo fiducia nel mondo. In un mondo che, nel corso della narrazione, farà scoprire al lettore tante vite che chiedono di essere ascoltate.Un romanzo corale contemporaneo fatto di dolore e affetti, di sofferenza e riscatto, di ingiustizia e speranza; l'esordio letterario di Cristina Lora che le ha già valso importanti riconoscimenti come inedito, tra i quali: Premio letterario “Sandomenichino”, Premio letterario internazionale “Montefiore”, Premio letterario internazionale “Città di Sarzana”, Concorso nazionale di poesia e narrativa “Vittorio Alfieri”, Premio nazionale di poesia e narrativa “Alda Merini”, Concorso internazionale “Molteplici Visioni d'Amore – Cortona Città del Mondo”, Premio internazionale di letteratura “Per troppa vita che ho nel sangue”, Concorso letterario nazionale per poeti e narratori “Le parole arrivano a noi dal passato”, Premio letterario nazionale “Set Art”. Cristina Lora (Valdagno, 1969), non riesce a star lontana dalla vita. Cerca assiduamente il contatto con la natura rigogliosa che la circonda e con le emozioni delle persone che incontra quotidianamente; portatori di storie che diventano spunto per le sue opere liriche e in prosa. Scrivere non è il suo mestiere, bensì una passione nata dal desiderio di dar voce a esistenze che spesso si ritrovano a non averne. Una passione che le ha portato numerosi riconoscimenti letterari, dal nord al sud dell'Italia, tra i quali il Fiorino d'Argento al Premio Firenze. Figli di un unico blu è il suo romanzo d'esordio. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Angela Maria Lupo, Caterina Ciriello"La mistica della sofferenza"Itinerario biblico-spirituale per ri-definire il volto di Dio e dell'uomo.Prefazione di Gianni SgrevaEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itLe riflessioni delle autrici, senza pretese di verità, indicano la sofferenza non come un incidente di percorso, ma come una via mistica d'incontro con Dio, e invitano il credente a trasformare la sofferenza in amore. Se il dolore, la sofferenza, il male mettono in crisi ognuno di noi, compresi i credenti, queste pagine mettono ogni lettore dinanzi a una verità sconcertante: Dio stesso soffre! La sofferenza di Dio deriva dal suo amore per noi, un amore sofferto perché solidale con colui che soffre.Scrive Gianni Sgreva, direttore della rivista “La Sapienza della Croce”, nella prefazione al volume: “Già il titolo dice l'impegno delle autrici a voler offrire una lettura della sofferenza non lasciata dentro il bozzolo della sua enigmaticità. Non si finirà mai di indicare le finestre attraverso le quali leggere l'esperienza umana del dolore, dal punto di vista filosofico, teologico, psicologico, medico, o semplicemente umano. Quello delle autrici è il tentativo di illustrare dal punto di vista biblico e spirituale la mistica della sofferenza, con il risultato forte di legare indissolubilmente la sofferenza umana alla sofferenza divina. Mistica della sofferenza significa infatti accostare la sofferenza all'identità divina, ma non semplicemente per trovare in Dio un supporto di consolazione, una via di uscita, o semplicemente la forza di affrontare la sofferenza con l'aiuto dall'Alto, e supponendo sempre che si tratti di persone credenti. Fuori della fede, infatti, la sofferenza distrugge. L'unico obiettivo e capacità del postumanesimo e del trans umanesimo è quello di cancellare, di cremare la sofferenza. Mistica della sofferenza significa invece scoprire che la sofferenza qualifica Dio stesso, ne descrive l'identità, almeno secondo la teologia giudaico-cristiana”.Caterina Ciriello è docente di teologia spirituale e storia della spiritualità presso la Pontificia Università Urbaniana a Roma. Ha pubblicato: Dorothy Day. Le scelte dell'amore (2011); Pietro Pavan. Le metamorfosi della dottrina sociale nella Chiesa durante il pontificato di Pio XII (2012); Donne ed evangelizzazione in Europa (2018); Essere donna nella città attuale (2020).Angela Maria Lupo, passionista di san Paolo della Croce, è professoressa ordinaria di Sacra Scrittura nell'Istituto Superiore di Catechesi e Spiritualità Missionaria della Pontificia Università Urbaniana e membro ordinario del Comitato scientifico della Cattedra «Gloria Crucis» alla Pontificia Università Lateranense. È autrice di contributi nel campo della teologia biblica e della spiritualità veterotestamentaria. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: «Sia luce!». Itinerario biblico-teologico dalle tenebre alla luce (2023); La donna e il femminile di Dio nell'Antico Testamento (2022); Le piaghe d'Egitto. Dalla schiavitù del faraone al servizio di Dio (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Predicazione espositiva del Pastore Emerito Fred Whitman di Isaia 9 versetti da 1 a 6. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 17 dicembre 2023.Titolo del messaggio: "I nomi di Gesù bambino: speranza nella sofferenza".ISAIA 9 V1-61 Il popolo che camminava nelle tenebre,vede una gran luce;su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte,la luce risplende. 2 Tu moltiplichi il popolo,tu gli largisci una gran gioia;esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegraal tempo della mietitura,come uno esulta quando spartisce il bottino. 3 Infatti il giogo che gravava su di lui,il bastone che gli percoteva il dorso,la verga di chi l'opprimevatu li spezzi, come nel giorno di Madian. 4 Difatti ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia,ogni mantello sporco di sangue,saranno dati alle fiamme,saranno divorati dal fuoco. 5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,e il dominio riposerà sulle sue spalle;sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,Padre eterno, Principe della pace, 6 per dare incremento all'imperoe una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno,per stabilirlo fermamente e sostenerlomediante il diritto e la giustizia,da ora e per sempre:questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.
Non attaccamento, se ne sente parlare ma forse non l'abbiamo mai capito davvero. Voglio proporti oggi una visione più sostenibile, meno utopica e più occidentale di uno dei concetti orientali più potenti di sempre. Acquista il mio nuovo libro "La cura delle felicità” e scopri un modo diverso di approcciarti alla vita.Visita il mio sito e iscriviti alla mia newsletter per ricevere riflessioni e contenuti inediti sul mondo della crescita personale, unisciti al canale Telegram Dear Alice per commentare insieme a me e alla community le nuove puntate e seguimi su Instagram e Tik Tok per tips quotidiane. Guarda il mio TEDx per iniziare a prenderti cura di te.
Un gol di Miretti e una prova difensiva come ai vecchi tempi permettono alla Juve di conquistare tre punti a Firenze e consolidare il secondo posto dietro l'Inter. Prossima prova contro il Cagliari di Ranieri rivitalizzato da tre vittorie consecutive. Vince anche la Roma grazie ad un gol di Lukaku che decide una partita che pareva stesse per finire con la vittoria del Lecce, con anche un rigore sbagliato sulla coscienza. Di tutto questo parliamo con i convocati Massimo Mauro e Luca Telese, cuore rossoblù e simpatizzante giallorosso.
“Se bella vuoi apparire, un po' devi soffrire”. Negli ultimi anni, sempre piú uomini si affidano alle cure estetiche e all'utilizzo di prodotti cosmetici, ma a far guadagnare maggiormente l'industria della bellezza continuano ad essere le donne. Perché le donne sono maggiormente targhettizzate dall'industria della bellezza? --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/a-micia-dura/message
Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman di Filippesi capitolo 1 versetti da 12 a 14. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 22 Ottobre 2023.Titolo del messaggio: "Non sprecare la tua sofferenza! Tre incoraggiamenti perquando soffri"FILIPPESI 1 V12-1412 Desidero che voi sappiate, fratelli, che quanto mi è accaduto ha piuttosto contribuito al progresso del vangelo; 13 al punto che a tutti quelli del pretorio e a tutti gli altri è divenuto noto che sono in catene per Cristo; 14 e la maggioranza dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno avuto più ardire nell'annunciare senza paura la parola di Dio.
Il suicidio è comportamento umano che spesso si discute in modi molto sbagliati. Oggi proviamo a parlarne come si deve. Con il codice RICKDUFER7 puoi iniziare un percorso su Serenis per prenderti cura del tuo benessere mentale a un prezzo convenzionato. scopri di più su https://www.serenis.it/influencer/rickdufer Puoi avere la tua borraccia AirUp con uno sconto speciale: https://airup.link/3r80GcZ - usa il codice sconto DAILYCOGITO per il 10% sulle bottiglie air up fino al 31 ottobre. ⬇⬇⬇SE VUOI CONOSCERCI MEGLIO⬇⬇ Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer Spettacoli e conferenze in tutta Italia ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi La CogitoLetter quotidiana ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Il videocorso per parlare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il videocorso tra filosofia e psicologia ➤➤➤ https://psinel.com/psicostoici-sp/ Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #suicidio #psicologia #rickdufer INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La musica della sigla è tratta da Epidemic Sound (Ace-High, "Splasher"): https://login.epidemicsound.com/ - la voce della sigla è di ELIO BIFFI Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dal 15 novembre esce Mindcast, il nuovo podcast di MindCenter, da ascoltare e anche da guardare,e sarà anche sul mio canale YouTube. Mindcast ti racconta proprio che cosa accade davvero dentroallo studio dello psicologo.Ogni settimana per 6 settimane ti racconterò del percorso di una delle coraggiose persone che si sono rivolte a MindCenter, il mio centro di psicologia e psicoterapia, per affrontare le proprie ferite emotive e per trasformare queste ferite in feritoie attraverso l'aiuto di una persona qualificata in questo percorso di crescita della personale.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1238441/advertisement
In the first episode of the week, Raffa Rispo of the Napoli Rant joins Joe Fischetti to review Napoli's victory over Fiorentina and the ensuing party, including: What this Scudetto means to Raffa (~2:31) Spalletti's rotation and balancing between point-maximization and experimentation (~11:33) Pierluigi Gollini's performance in goal (~17:20) Was Spalletti's use of Elmas and Raspadori a glimpse at how we might see them used next season? (~23:10) Victor Osimhen's penalty kicks (~28:27) Scudetto festivities before, during and after the match (~31:56) Thoughts on Giuntoli's likely leaving the club and worse, potentially joining Juventus (~39:27) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices