Podcasts about il cristianesimo

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Apologetica | RRL
360 Solo il Cristianesimo è vita di Dio nell'uomo

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Jun 19, 2024 3:42


Nessun'altra religione, se non il Cristianesimo, si fonda tutto sul concetto di vita interiore

Racconti di Storia Podcast
HITLER Ed Il CRISTIANESIMO: La Visione RELIGIOSA Del FUHRER

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Jun 11, 2024 26:37


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USMARADIO
XLIV. Enrico Galavotti - Giuseppe Dossetti e la sfida della pace per il cristianesimo

USMARADIO

Play Episode Listen Later May 24, 2024 115:22


XVI ciclo di Dottorato della Scuola Superiore di Studi StoriciUniversità deglli Studi della Repubblica di San MarinoFORME DELLA GUERRA E PRATICHE DELLA VIOLENZAGiuseppe Dossetti e la sfida della pace per il cristianesimoEnrico GalavottiPodcast a cura di Giuseppe GiardiUna produzione Usmaradio - Centro di Ricerca per la Radiofonia

Border Nights
IL CRISTIANESIMO ESOTERICO - Parte I - AURUM

Border Nights

Play Episode Listen Later Apr 23, 2024 60:30


IL CRISTIANESIMO ESOTERICO - Parte I - AURUMibri consigliati:(1) Aurum - Assoluto Cosmo e Uomo (Edizione Melchisedek) https://www.macrolibrarsi.it/libri/__assoluto-cosmo-e-uomo-melchisedek-edizioni-libro.php?pn=4038 (2) Aurum - La Lampada della Comprensione https://amzn.to/3GGwJoU (3) Aurum - La matrice occulta e rituale degli omicidi mediatici: https://amzn.to/3NqeuIdDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/border-nights--654467/support.

BASTA BUGIE - Cristianesimo
La reincarnazione è incompatibile con il cristianesimo, e con la retta ragione

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Apr 17, 2024 7:27


VIDEO: Budda in fila indiana ➜ https://www.youtube.com/watch?v=f_wwWewF6YwTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7761LA REINCARNAZIONE E' INCOMPATIBILE CON IL CRISTIANESIMO (E CON LA RETTA RAGIONE) di Giacomo Samek LodoviciUno dei pilastri del buddismo e dell'induismo è costituito dalla dottrina della reincarnazione o metempsicosi, una concezione antichissima (sostenuta anche da molti filosofi, per esempio da Platone), professata anche da diversi occidentali, persino cristiani o cattolici. In realtà, però, questa dottrina è incompatibile con quella cristiana, per vari motivi.Per il reincarnazionismo:1) l'anima (da intendersi come io consapevole e volontario) preesiste al corpo e discende successivamente in un corpo;2) il soggetto coincide con la sua sola anima ed il corpo è solo un contenitore dell'anima (dualismo antropologico;3) alla morte del corpo l'anima sopravvive e si reincarna varie volte in altri corpi;4) solo dopo alcune reincarnazioni l'anima riceve definitivamente un premio o una punizione per come si è comportata, si libera finalmente dell'ultimo corpo e non ne assume più nessuno.Per il cristianesimo:1) l'anima non preesiste al corpo: nello stesso momento in cui avviene il concepimento di un nuovo corpo essa viene da Dio creata ed infusa in esso;2) il soggetto è un'unione di anima e corpo;3) alla morte del corpo l'anima sopravvive, ma non si reincarna in nessun corpo, bensì vive in uno stato di separazione dal corpo; solo alla fine del mondo l'anima si riunisce per sempre all'unico corpo (glorioso nel caso del beato) a cui era stata unita (resurrezione della carne;4) alla morte del corpo l'anima riceve subito e definitivamente da Dio un premio (il Paradiso, preceduto o no dal Purgatorio) o una punizione (l'Inferno).ALCUNE CRITICHE ALLA REINCARNAZIONEChiarite queste differenze, vediamo adesso alcune critiche filosofiche alla reincarnazione (altre si possono trovare nei testi citati in bibliografia).Nel reincarnazionismo il soggetto coincide con la sua sola anima ed il corpo è solo un contenitore dell'anima. Tuttavia, se rifletto su me stesso, percepisco che il mio corpo e la mia anima sono profondamente compenetrati, interagiscono intimamente, percepisco che io sono una sintesi di anima e corpo. Vediamolo.La mia anima agisce sul mio corpo, l'interiorità determina l'esteriorità. Ad esempio, pensiamo all'effetto placebo: se sono malato e un medico mi dà dell'acqua zuccherata, facendomi credere che mi sta somministrando una medicina, a volte io guarisco, o comunque miglioro, perché l'aspettativa e la fiducia di guarire, nutrite dalla mia anima, si riproducono sul mio corpo. Similmente, alcune malattie corporee sono una somatizzazione di fenomeni psichico-spirituali.Il dualista antropologico può ribattere che anche un contenitore viene modificato dalle condizioni del contenuto: per esempio una bottiglia di vetro viene scaldata/ raffreddata se l'acqua che contiene è calda/fredda. Sennonché, l'anima non solo agisce sul corpo, ma altresì traspare attraverso il corpo: se sono interiormente triste, allegro, ecc., l'espressione corporea del mio viso lo manifesta, a meno che io non dissimuli. Anzi, perfino quando cerchiamo di dissimulare le nostre emozioni, alcune microespressioni facciali (che pochi sanno notare) trapelano lo stesso (cfr. K. Oatley, Breve storia delle emozioni, il Mulino 2007, p. 176). Ancora, spesso, almeno ad una certa età, i lineamenti del viso e lo sguardo manifestano se una persona è particolarmente buona/ malvagia. Ora, è vero che anche un contenitore fa trasparire le condizioni del contenuto, per esempio una bottiglia di vetro fa trasparire le condizioni dell'acqua che essa contiene, ma può farlo solo se essa è trasparente, mentre il corpo non è trasparente, bensì opaco, è un po' come una bottiglia di vetro nero.Inoltre, il mio corpo agisce sulla mia anima: le sue condizioni si riverberano su di essa. Ad esempio, se il mio corpo è ferito o è accarezzato la mia anima ne risente. Più in generale, il corpo, che è sessuato, determina non solo l'aspetto fisico, ma anche la personalità, il carattere, l'emotività, il modo di reagire, il modo di ragionare, ecc., che negli uomini sono generalmente diversi da quelli delle donne.Il dualista antropologico anche qui può ribattere che anche le condizioni di un contenitore incidono sul contenuto: se una bottiglia di vetro riceve calore dall'esterno lo trasmette all'acqua che c'è dentro di essa e la scalda. Ma se una bottiglia viene rigata/accarezzata l'acqua non ne risente, mentre se il mio corpo viene rigato-ferito/accarezzato la mia anima ne risente.VARIANTI DEL REINCARNAZIONISMOIn alcune varianti del reincarnazionismo anima e corpo sono come prigione (corpo) e prigioniero (anima).Ora, questa variante comporta di nuovo i problemi già segnalati, ed inoltre ne comporta un altro. Infatti, l'anima è capace, almeno in certi casi, di dirigere- governare il corpo: decido di alzare un braccio e lo alzo, decido di alzarmi e mi alzo, ecc. Ma, allora, come può il prigioniero dirigere e governare la prigione?Nel reincarnazionismo l'anima perde la conoscenza delle esistenze precedenti quando scende nel corpo; ma, poi, è proprio il corpo che, attraverso l'esperienza, le fa acquisire le nuove conoscenze. In tal modo, il corpo è ciò che fa perdere la conoscenza e ciò che la fa acquisire, il che è problematico quanto l'esistenza di una matita che lascia dei segni sulla carta e che inoltre li cancella (una matita non può cancellarli in quanto matita, bensì solo se ad essa è attaccata una gomma).In alcune versioni del reincarnazionismo l'anima umana si reincarna anche in corpi animali o vegetali o inorganici per espiare una colpa commessa nelle esistenze precedenti.Se scendendo in tali esseri non umani l'anima perde consapevolezza, insorge un nuovo problema. Infatti, l'espiazione richiede afflizione, ma non ci può essere afflizione se non c'è consapevolezza: io non espio alcunché se qualcuno mi commina una punizione che non mi accorgo affatto di scontare.Se invece scendendo nei corpi l'anima conserva la consapevolezza, il problema non c'è, ma se ne aggiunge un altro, perché è già problematico affermare che animali, vegetali e corpi inorganici hanno consapevolezza.

Apologetica | RRL
349 Il Cristianesimo vero è uno solo

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Mar 17, 2024 3:34


Sant'Alfonso Maria de' Liguori ci racconta una storia che ci fa capire come sia verità solo il Cattolicesimo

Border Nights
E' ANCORA ATTUALE IL CRISTIANESIMO? - FAUSTO CAROTENUTO

Border Nights

Play Episode Listen Later Jan 28, 2024 44:08


E' ANCORA ATTUALE IL CRISTIANESIMO? - FAUSTO CAROTENUTODiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/border-nights--654467/support.

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori
Corrado Augias - Paolo. L'uomo che inventò il Cristianesimo

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori

Play Episode Listen Later Dec 7, 2023 58:45


Incontro con Corrado Augias. Presenta Marco Frittella Personaggio cruciale e misterioso al contempo, uomo di intelligenza, forza e volontà fuori dal comune, Saulo di Tarso, meglio conosciuto come Paolo, fu colui che raccolse l'irripetibile magistero di Gesù di Nazareth e lo canonizzò, forgiando il Cristianesimo per come lo conosciamo oggi. Fine mediatore da un lato, ma decisionista politico dall'altro, Paolo seppe traghettare un'esperienza spirituale in un'istituzione storica giunta più o meno immutata fino ai nostri giorni, assurgendo così a figura fondamentale di tutto il mondo cattolico. Edizione 2023 https://www.pordenonelegge.it/

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Bisogna baciare ogni croce che il Signore permette nella nostra vita

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Oct 31, 2023 11:18


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7563BISOGNA BACIARE OGNI CROCE CHE IL SIGNORE PERMETTE NELLA NOSTRA VITAI santi hanno un legame profondo con la Croce, da San Francesco a Santa Veronica Giuliani, da Santa Brigida a Padre Pioda I Tre SentieriNel film The Passion di Mel Gibson c'è questa scena: consegnano a Gesù, ormai già una maschera di dolore e di sangue per le flagellazioni subite, la Croce; ed Egli s'inginocchia dinanzi ad essa e la bacia.Dunque, Gesù bacia il proprio patibolo. Il Cristianesimo esige - anzi possiamo dire: pretende - anche questo paradosso: baciare lo strumento del propria sofferenza.Ciò si spiega con la scelta che Dio ha fatto: salvare attraverso la sofferenza. Una scelta certamente misteriosa, ma vera, indiscutibile, che non si può negare. E se lo si volesse negare, si nullificherebbe il Cristianesimo stesso.Scrive san Luigi Grignon de Monfort nella sua Lettera agli amici della Croce: "Non accogliete mai una croce senza baciarla con umile gratitudine, e se poi la bontà di Dio vi favorisse di una croce un po' pesante, ringraziatelo in modo speciale e invitate altri a ringraziarlo. Fate come quella povera donna che, dopo aver perso tutti i suoi beni in un processo a lei ingiustamente intentato, fece subito celebrare una Messa con l'offerta dei dieci soldi che le erano rimasti, per ringraziare il Signore della buona sorte che le era capitata".Amare dunque la Croce, baciarla, ringraziare perché c'è... sembrano cose del tutto innaturali. Se si ragionassimo solo attraverso la carne (come direbbe san Paolo) saremmo nell'assurdo; ma se si ragionasse secondo lo spirito, allora si capirebbe tutto. Si capirebbe che è proprio la Croce di Cristo a rendere tutto intellegibile, tutto ordinato, tutto consolante, nell'opprimente caos del non senso che ci sarebbe se la Croce non ci fosse. Infatti, senza la Croce non si capirebbe come non disperarsi dinanzi al male.Nota di BastaBugie: Antonio Tarallo nell'articolo seguente dal titolo "La Croce, i crocifissi e i santi, un legame profondo" parla dei santi che hanno avuto un legame profondo con la Croce e, di conseguenza, con i crocifissi.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 14 settembre 2023:«Ti saluto, o Croce santa,/ che portasti il Redentor;/ gloria, lode, onor ti canta/ ogni lingua ed ogni cuor»: queste, le parole dell'inno che accompagnano la liturgia dei venerdì di Quaresima che precedono la Pasqua. Sono parole di un inno alla Croce - «vessillo glorioso di Cristo» e «salvezza del popol fedel» - che tutti conosciamo. Ed è proprio la Croce, signum fondamentale per il cristianesimo, ad essere esaltata nella festività che viene celebrata oggi dalla Chiesa cattolica. Contemplandola, le immagini si rincorrono.Fra questi fotogrammi ce n'è uno particolare: nella cappella maggiore della basilica di San Francesco ad Arezzo, vi è un affresco dal titolo L'Esaltazione della Croce (nella foto), opera di Piero della Francesca, uno dei capolavori della pittura rinascimentale. I colori e le forme creati dall'artista raccontano il rientro della Santa Croce a Gerusalemme per poter essere issata per la devozione. L'imperatore Eraclio I (la sua figura è andata perduta nell'affresco), dopo aver ripreso la Croce sconfiggendo Cosroe II, si appresta a riportarla in città, ma un angelo lo interrompe sulla via e ferma la sua parata trionfale. Il vescovo Zaccaria lo esorta, allora, a un atteggiamento d'umiltà: solo entrando scalzo, l'imperatore potrà riportare la Croce a Gerusalemme. È questa l'umiltà che si deve portare al Sacro Legno che ha visto Cristo sofferente e morente. Ed è questa l'umiltà che i santi hanno sempre dimostrato davanti all'inesplicabile mistero che è racchiuso in quel simbolo di morte divenuto per ogni cristiano simbolo di luce e risurrezione.Inevitabile, dunque, che tutti i santi abbiano avuto un legame profondo con la Croce e, di conseguenza, con i crocifissi, riproduzioni lignee o di altra fattura che iconograficamente ci presentano il momento del Cristo sul Golgota.San Francesco d'Assisi ha avuto con la Croce sempre un dialogo particolare, a cominciare dal Crocifisso di San Damiano, la famosa opera lignea davanti alla quale il Padre Serafico ha ricevuto la chiamata a servire la Chiesa di Dio, a "ripararla". Il crocifisso fu trasferito, nel 1257, nel protomonastero di Santa Chiara in Assisi dove si trova tutt'oggi: si tratta di un'icona di dimensioni 210×130 centimetri, databile intorno al 1100, di autore sconosciuto. L'opera lignea rappresenta il "Christus triumphans", cioè il "Cristo trionfante" sulla morte. La figura di Gesù è rappresentata non solitaria perché contornata da alcune figure: la Vergine Maria; san Giovanni; Maria Maddalena e Maria di Cleofa; Longino, il soldato romano che ferì il costato di Gesù. Poi, in basso a destra, vi sono: Stephaton, identificato come il soldato che offrì a Gesù la spugna imbevuta nell'aceto; e, in ultimo, poco sopra la spalla sinistra del centurione, si nota un piccolo volto che - secondo la convenzione del tempo - potrebbe essere attribuibile allo stesso volto dell'artista che ha dipinto l'icona. A chiudere tutta questa esplosione di figure, vi sono sei angeli, disposti alle due estremità del braccio orizzontale del crocifisso.«E anche adesso amo così caritatevolmente l'anima tua, che prima di privarmene, mi farei di nuovo mettere in croce, se fosse possibile. Imita l'umiltà mia; io, Re della gloria e degli Angeli, indossai vili panni e udii con le mie orecchie ogni insulto e disprezzo» (Rivelazioni). Sono parole d'amore cristiano quelle che Gesù rivolge a santa Brigida di Svezia. Tra la santa e il Cristo crocifisso vi è, infatti, un rapporto davvero unico: la dedizione per la Passione pone Brigida fra quelle aureole che hanno trovato in Cristo crocifisso non solo un'ideale di vita religiosa ma una vera e propria compenetrazione esistenziale. Come san Francesco rivive la Croce divenendo lui stesso alter Christus, così Brigida riesce a entrare nel Mistero del Golgota con una forza strepitosa, avvincente. Un segno visibile di questo dialogo è il crocifisso custodito, a Roma, nella basilica di San Paolo fuori le mura. Era il 1349 quando la santa partì alla volta della Città Eterna per partecipare al Giubileo che si sarebbe tenuto nel 1350, anno in cui verrà raggiunta dalla figlia Caterina. Assieme a lei, deciderà di fare visita in pellegrinaggio alle basiliche romane. E fu proprio durante uno di questi pellegrinaggi che avvenne l'incontro tra santa Brigida e il crocifisso ligneo della basilica romana. In questo luogo, Brigida, mentre contemplava il Sacro Legno, vide il volto di Cristo volgersi verso di lei. Cominciò, così, il dialogo fra i due: quello scambio di parole darà vita al libro delle Rivelazioni e alle Quindici Orazioni sopra la Passione di N.S. Gesù Cristo. Ancora oggi, quel crocifisso è lì, nella basilica, nella Cappella del SS. Sacramento fatta costruire in occasione del giubileo del 1725, a 375 anni dal prodigioso evento.Altra figura femminile, santa Veronica Giuliani, conosciuta come "la sposa di Cristo". Nel monastero delle Cappuccine a Città di Castello, vicino Perugia, è conservato il crocifisso che parlò a santa Veronica. Ai tempi della santa, si trovava nell'infermeria della struttura religiosa. Nel suo Diario mistico troviamo la descrizione prodigiosa dell'evento: «Schiodando un braccio dalla croce, mi fece cenno di avvicinarmi al suo costato. E mi trovai tra le braccia di Cristo crocifisso. Quello che ho provato allora non riesco a raccontarlo: sarei voluta rimanere per sempre sul suo santissimo costato».E davanti a un crocifisso in legno san Pio da Pietrelcina ricevette il 20 settembre del 1918, sei giorni dopo la festa dell'Esaltazione della Croce, le stimmate. Era mattina, il frate cappuccino aveva appena celebrato la Santa Messa e al momento del ringraziamento per il sacrificio eucaristico appena celebrato viene sorpreso da una sorta di riposo, «simile ad un dolce sonno», così lo descriverà anni avanti. Intorno a lui, il silenzio e solamente il volto gemente di Cristo sulla Croce del Golgota. Ed è in quel silenzio che dopo la comparsa di un «misterioso personaggio (...) che aveva le mani ed i piedi ed il costato che grondava sangue», san Pio si ritroverà con «mani, piedi e costato» traforati e grondanti di sangue.Altro grande importante crocifisso è quello di san Camillo de Lellis, il fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, che - assieme ai suoi primi compagni d'avventura - era solito riunirsi a pregare in una saletta dell'ospedale romano di San Giacomo: in questo luogo vi era custodito un crocifisso in legno che oggi si trova in una cappellina della chiesa della Maddalena (sempre a Roma), meta di molti pellegrini. Le braccia di Gesù si presentano staccate dal Sacro Legno poiché - come viene narrato nella prima biografia ufficiale del santo, Vita del Padre Camillo de Lellis di padre Sanzio Cicatelli (1615) - Cristo gli venne in sogno in un momento di sconforto spirituale, esortandolo a continuare la sua missione: «Non temere pusillanime, continua, perché questa non è opera tua, ma opera mia!». Detto ciò, staccò le sue braccia dalla Croce,

Bella, prof!
Paolo di Tarso ha inventato il cristianesimo? Il prof interroga Gabriele Boccaccini

Bella, prof!

Play Episode Listen Later Oct 24, 2023 104:48


Il prof interroga Gabriele Boccaccini, autore e studioso del giudaismo del Secondo Tempio e delle origini cristiane.

ALLATRA TV ITALIA
Quale mondo ci ha lasciato in eredità Gesù Cristo?

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later Jul 20, 2023 1:36


Il Cristianesimo è oggi la religione più diffusa al mondo. Una persona su tre sulla terra si considera seguace di Gesù Cristo. Stiamo rispettando il comandamento più importante di Gesù Cristo? Se onoriamo i comandamenti di Cristo, perché viviamo in un mondo di crisi globali? Siamo riusciti a costruire il mondo che Gesù Cristo ci ha lasciato in eredità? Crisi globale. Chi è Gesù Cristo per noi? | Conferenza internazionale online 22.07.2023 https://www.youtube.com/live/gBPAFmNu...

Apologetica | RRL
304 - Solo il Cristianesimo possono offrire la vera Fiducia e la vera Speranza

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Jun 1, 2023 4:45


Il cristiano, rifiutando gli idoli e abbracciando Dio, riempie la sua vita di Speranza, che è assoluta certezza

Radio Spazio Noi InBlu
Pagine In Onda - Il Cristianesimo primitivo

Radio Spazio Noi InBlu

Play Episode Listen Later May 29, 2023 16:06


a cura di Giovanni Milazzo

BASTA BUGIE - Cristianesimo
L'umanità merita i castighi di Dio

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later May 10, 2023 9:01


VIDEO: I castighi di Dio ➜ https://www.youtube.com/watch?v=ehyTtby2rAITESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7404L'UMANITA' MERITA I CASTIGHI DI DIO di Roberto De MatteiIl padre Francescano Stefano Cecchin, presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, in una intervista pubblicata il 30 aprile da "Alfa&Omega" ha fatto una sconsiderata affermazione, che non può essere tenuta sotto silenzio.Dopo aver rivendicato l'autorità e la competenza dell'organismo che presiede, padre Cecchin ha testualmente dichiarato che un criterio per discernere la autenticità delle apparizioni mariane è questo: "le apparizioni che parlano di castighi di Dio sono assolutamente false".C'è da augurarsi che padre Cecchin corregga al più presto questa dichiarazione, perché se c'è qualcosa di assolutamente falso, e in contraddizione con l'insegnamento e la pratica della Chiesa cattolica sono proprio le sue parole.Non c'è bisogno di ricorrere alla Sacra Scrittura, e all'insegnamento dei Padri della Chiesa, di San Tommaso e dei Santi. [...] Mi limito a citare il Magistero di un Papa contemporaneo, Benedetto XVI.Nell'omelia tenuta il 5 ottobre 2008 per l'apertura del XII Sinodo dei Vescovi, papa Benedetto non esita a pronunciare la parola castigo, riferendola alle nazioni e alla Chiesa stessa. "Se guardiamo la storia, siamo costretti a registrare non di rado la freddezza e la ribellione di cristiani incoerenti. In conseguenza di ciò, Dio, pur non venendo mai meno alla sua promessa di salvezza, ha dovuto spesso ricorrere al castigo. E' spontaneo pensare, in questo contesto, al primo annuncio del Vangelo, da cui scaturirono comunità cristiane inizialmente fiorenti, che sono poi scomparse e sono oggi ricordate solo nei libri di storia. Non potrebbe avvenire la stessa cosa in questa nostra epoca? Nazioni un tempo ricche di fede e di vocazioni ora vanno smarrendo la propria identità, sotto l'influenza deleteria e distruttiva di una certa cultura moderna".Queste nazioni, dice il Papa, potrebbero essere castigate, come accadde alle comunità cristiane un tempo fiorenti e oggi dimenticate. Accadde a Cartagine, devastata dai Vandali e poi sommersa dall'Islam. Il Cristianesimo fu cancellato da quella terra. E cosa attende le nazioni europee che iscrivono i vizi di Cartagine, come la sodomia, nelle loro leggi? "Non potrebbe avvenire la stessa cosa in questa nostra epoca"? Questa domanda drammatica di Benedetto XVI interpella ognuno di noi.In un altro discorso, l'udienza generale del 18 maggio 2011, Benedetto XVI ha parlato della preghiera di intercessione di Abramo per Sodoma e Gomorra, le due città bibliche punite da Dio a causa dei loro peccati, perché Abramo non poté trovare in esse neppure dieci giusti, che ne meritassero la salvezza.Il Signore voleva questo: un numero anche minimo di giusti per salvare la città. "Ma - afferma il Papa - neppure dieci giusti si trovavano in Sodoma e Gomorra, e le città vennero distrutte. Una distruzione paradossalmente testimoniata come necessaria proprio dalla preghiera d'intercessione di Abramo. Perché proprio quella preghiera ha rivelato la volontà salvifica di Dio: il Signore era disposto a perdonare, desiderava farlo, ma le città erano chiuse in un male totalizzante e paralizzante, senza neppure pochi innocenti da cui partire per trasformare il male in bene. Perché è proprio questo il cammino della salvezza che anche Abramo chiedeva: essere salvati non vuol dire semplicemente sfuggire alla punizione, ma essere liberati dal male che ci abita. Non è il castigo che deve essere eliminato, ma il peccato, quel rifiuto di Dio e dell'amore che porta già in sé il castigo. Dirà il profeta Geremia al popolo ribelle: «La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Renditi conto e prova quanto è triste e amaro abbandonare il Signore, tuo Dio» (Ger 2,19)".Il Papa ricorda dunque che "non è il castigo che deve essere eliminato, ma il peccato, quel rifiuto di Dio e dell'amore che porta già in sé il castigo". Il peccato porta con sé, come conseguenza, il castigo, sia sul piano individuale che su quello collettivo.La prospettiva di un grande castigo per l'umanità, se non si fosse convertita, costituisce il nucleo del "segreto" di Fatima del 1917. Nelle parole di Benedetto XVI risuona l'eco di quel messaggio che proprio l'allora cardinale Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Fede, presentò e commentò il 26 giugno del 2000.A Fatima la Madonna avvertì i tre pastorelli che "Dio sta per castigare il mondo per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre (...) i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Infine il mio Cuore Immacolato trionferà".Il Messaggio di Fatima, ufficialmente divulgato dalla Santa Sede, ci ricorda come la spada di Damocle di un terribile castigo incombe sull'umanità. La Pontificia Accademia Mariana, presieduta dal padre Stefano Cecchin, oggi avrebbe il dovere di ricordare ai fedeli la scelta radicale davanti a cui il messaggio di Fatima pone la società intera e ognuno di noi, tra la conversione e il castigo, individuale e collettivo.Se il mondo non si pente, e soprattutto se gli uomini di Chiesa tacciono, i castighi sono destinati ad aggravarsi sempre di più, fino ad arrivare all'annientamento di nazioni intere, come la Madonna ha annunciato a Fatima. E Fatima non è una rivelazione dubbia o discutibile, ma un annuncio divino, riconosciuto da ben sette Papi che si sono succeduti nell'ultimo secolo.Chi afferma che Dio non castiga, nel tempo e nell'eternità, è uno stolto e un insipiente, perché è privo di quel timore di Dio che è l'inizio della Sapienza ed è la prima condizione per la nostra salvezza.

Hopera Podcast - Roma
La storia di quattro cristianesimi | René Breuel | Hopera

Hopera Podcast - Roma

Play Episode Listen Later May 5, 2023 35:25


Il Cristianesimo ci invita a redimere i peccati delle nostre culture. Riusciamo a farlo a seconda del nostro grado di maturità personale e collettiva.

Apologetica | RRL
305 - Perché solo il Cristianesimo salva dalla noia?

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Mar 23, 2023 5:31


Il Cristianesimo, tutto incentrato sulla vita di grazia, rende nuovo ogni momento, anche il più ripetitivo

Oltre la meditazione
Episodio 112: I due problemi della Bibbia

Oltre la meditazione

Play Episode Listen Later Dec 12, 2022 5:50


Il Cristianesimo è una delle religioni più diffuse al mondo e che ha avuto il maggiore impatto nella storia dell'umanità. Personalmente, avendo fatto i Boy Scout, sono andato a messa ogni Domenica per 8 anni della mia vita, nonostante venissi da un background spirituale completamente diverso. Quindi ho avuto anche una formazione Cristiana e devo dire che è una tradizione spirituale interessante, che ha delle radici molto profonde e che al suo interno detiene insegnamenti speciali. Allo stesso tempo è anche una religione molto controversa, che ha dato origine alle peggiori persecuzioni, guerre e tragedie della storia umana. In particolare la maggior parte dei problemi sono sempre sorti quando è stata seguita alla lettera la Bibbia, il libro sacro che rappresenta la parola di Dio. In particolare il Nuovo Testamento dovrebbe essere la rappresentazione degli insegnamenti di Gesù e quindi la guida che un Cristiano autentico dovrebbe seguire per navigare la vita in modo corretto. Purtroppo però ci sono 2 problemi fondamentali nella Bibbia che qualunque persona desideri approfondire questa tradizione dovrebbe tenere a mente, perché rendono questo testo totalmente inaccurato. Vediamoli adesso insieme.

Il ricatto di Putin
Spiegare il cristianesimo a Bergoglio - Jean Valjean

Il ricatto di Putin

Play Episode Listen Later Dec 3, 2022 1:25


A parte l'ineleganza e il cortocircuito di senso, che uno degli uomini più vicini a Putin dia lezioni su questo a Bergoglio è cosa ridicola e triste al tempo stesso.

Apologetica | RRL
285 - 1 Il Cristianesimo non è fatto per i vili e per i deboli

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Nov 24, 2022 3:24


Dio permette le "notti" durante il cammino della vita. Ma sono proprio queste che servono a far sì che la vita cristiana sia davvero tale e meritevole.

La Miniera
PRENDIAMO in GIRO il CRISTIANESIMO con PADRE KAYN

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 45:13


PRENDIAMO in GIRO il CRISTIANESIMO con PADRE KAYNSeguimi live tutti i giorni su Twitch alle 12.00 e alle 18.30 - https://twitch.tv/ivan_grieco---Iscriviti al canale e attiva la campanella - https://bit.ly/3nIb6ZO---Patreon (contenuti esclusivi) : https://www.patreon.com/ivan_grieco---Link per codice sconto Cuffie ASTRO 5% : http://astro.family/rampageEMEA ---Instagram ►https://instagram.com/ivangriecoTwitter ► https://twitter.com/Ivan_Grieco

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Il cattolico contraddittorio, una religione personalizzabile a proprio uso e consumo

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Jun 21, 2022 7:04


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7039IL CATTOLICO CONTRADDITTORIO, UNA RELIGIONE PERSONALIZZABILE A PROPRIO USO E CONSUMO di Piefrancesco NardiniUna delle più diffuse problematiche degli ultimi anni è la convinzione di moltissimi che si possa aderire solo a quel che piace della fede cattolica.Il Cristianesimo è sempre più visto come qualcosa di personalizzabile, di modificabile nei modi che più piacciono. Il divorzio? "Non devo decidere per gli altri". Non mi sta bene la Confessione? Non è necessaria, "parlo direttamente con Dio".In molte di queste situazioni c'è spesso di mezzo la comodità e/o la necessità di giustificare qualcosa della propria vita: chi ha divorziato, per orgoglio o per altro, dirà che non è peccato; chi non ha voglia di andare in chiesa a confessarsi o non vuole "umiliarsi" di fronte a un confessore, dirà che basta pentirsi internamente.Di solito, a sostegno di questo, mettono spesso di mezzo Cristo: "dove sta scritto che Gesù ha condannato il divorzio?", "non è vero che Gesù ha voluto la Confessione".Ovviamente sono affermazioni senza reali appigli scritturali. Il problema vero semmai è che trovano la sponda in molti documenti e dichiarazioni della Chiesa postconciliare che lasciano la possibilità di equivocare.LA SINDROME DA CONTRADDITTORIOPer sintetizzare, chi scrive chiama questo fenomeno "sindrome da contraddittorio".Il contraddittorio è una «discussione pubblica fra due persone che sostengono e difendono opinioni contrarie» (Treccano online). In parole semplici è un dire la propria su qualcosa in un dialogo.La "sindrome da contraddittorio" è dunque la libertà, di un numero sempre più grande di persone, di mettersi a tavolino con Dio come fosse la discussione e la trattativa che precede la stesura di un contratto. Ci si immagina la scena: Nostro Signore e il contraddittore di turno ai capi di un tavolo, con il secondo a dire "perché la Confessione così e non cosà?", "il divorzio è meglio facoltativo o caso per caso"... Sembra un'esagerazione o una immagine da fantareligione, ma alla fine dei conti chi ha l'atteggiamento suddetto questo fa...Quando chi scrive si trova a parlare con qualcuno che ha questa "sindrome", molto spesso cita San Paolo: «O uomo, chi sei tu, da entrare in discussione con Dio? Dirà forse il caso di terra al vasaio: perché mi hai fatto così? Non è dunque il vasaio padrone della creta, per far della medesima pasta un vaso per uso onorevole, un altro per uso vile?» (Romani 9, 20-21).L'Apostolo delle genti con 11 parole mette queste persone di fronte al paradosso in cui si sono messe.«O uomo, chi sei tu, da entrare in discussione con Dio?». Tu che sei solo una creatura, invece di ringraziare Chi ti ha creato gratuitamente, per puro amore, senza necessità di doverlo fare, ti metti a contestare quel che Lui ha fatto? Allora ... potrebbe esser criticato anche l'aver creato l'uomo, quindi anche te che critichi!Il Sales nel suo commento (versione italiana Martini) a questo passo così interpreta: «O uomo, pieno di ignoranza, di miseria e di peccato, che quanto di bene possiedi tutto hai ricevuto da Dio, chi credi tu di essere da voler misurare con la tua mente la sapienza di Dio?».L'UOMO AL LIVELLO DI DIOCon la "sindrome del contraddittorio" l'uomo si mette al livello di Dio, si ritiene tale da poter contrattare con Lui. È sempre il solito motivo: l'uomo si fa Dio.Con le due domande successive San Paolo approfondisce ancora meglio con una comparazione tipica della Sacra Scrittura. Evidenzia come il rapporto Dio-uomo, Creatore-creatura, non sia paritetico. E non potrebbe essere diversamente.Se un vaso non ha facoltà di dire al vasaio "perché mi hai fatto così o per questi usi?", men che meno può l'uomo (creatura, vaso) decidere a tavolino con Dio (Creatore, vasaio) se e cosa accettare di quel che Lui gli ha dato e che Lui ha voluto. L'unica facoltà che l'uomo ha è quella di ringraziare tutti i giorni di esser stato creato e di tutto quel che di buono, bello e santo ha nella sua vita.Siamo sempre lì.Quel che gli uomini ritengono normale nei rapporti con gli altri, non lo ritengono necessario nel rapporto con Dio. In questo modo non si mette Dio addirittura al di sotto dell'uomo nella scala dei valori? Se quel che ritengo importante e necessario con un altro uomo non lo ritengo importante e necessario con Dio, non ho messo Dio non al livello dell'uomo, ma addirittura sotto?Quando si riceve un dono da qualcuno, ci si sente in dovere di ringraziarlo e non certo in diritto di criticarlo o di storcere il naso. Anche se il dono non piace, ci si sente in dovere di mostrare comunque gratitudine e gioia per quanto regalato. Questo avviene per la gratuità della cosa, per il gesto di affetto che il dono manifesta. E anche per convenzione, direi.Non ci si sente però in dovere di ringraziare Dio per il dono più importante di tutti, la vita, e le cose belle che in questa abbiamo, anzi ci si sente in diritto di criticare e decidere di storcere il naso, non credendo o non accettando qualche verità da Lui rivelata o qualche Comandamento da Lui dato.Ci si preoccupa più degli uomini che di Dio.

BASTA BUGIE - Cristianesimo
La deriva tedesca del sinodo sul sinodo

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Feb 15, 2022 7:37


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6904LA DERIVA TEDESCA DEL SINODO SUL SINODOL'assemblea dei vescovi tedeschi chiede al Papa la revisione della disciplina del celibato (per dare la moglie ai sacerdoti e per ammettere le donne al diaconato), l'apertura alla contraccezione e la normalizzazione dell'omosessualità (insomma sempre la solita solfa)di Roberto de MatteiSto rileggendo in questi giorni un bel romanzo di Paul Bourget, Il demone meridiano. Paul Bourget, vissuto tra il 1852 e il 1935, è stato uno scrittore francese, autore di molti romanzi. Il demone meridiano - Le Démon de midi , - apparso nel 1914, e ripubblicato recentemente in italiano dall'editore Marco Solfanelli, è a mio parere il più bello. Il racconto è ambientato negli anni della crisi modernista e segue le vicende di due personaggi, un intellettuale tradizionalista e un sacerdote modernista, che, per vie diverse, cedono alle tentazioni del "demone meridiano", che è quello di cui parla il Salmo 90 della Sacra Scrittura: il demonio tentatore di chi ha superato la soglia dei quarant'anni e si trova al meriggio della vita. Il filo conduttore del romanzo è il rapporto che sempre esiste tra le idee e i comportamenti. Le idee influenzano i comportamenti e i comportamenti le idee. Da qui la celebre frase di Paul Bourget, che chiude il libro: "Chi non vive come pensa, finisce con il pensare come vive". E' per questo che nel Cristianesimo Verità e vita sono inscindibili. Il Cristianesimo è dottrina vissuta. Tra le molte cose che colpiscono nel libro di Bourget c'è il programma religioso di don Fauchon, il sacerdote che, nel romanzo, abbandona l'ortodossia per inabissarsi nell'apostasia. Per don Fauchon il futuro della Chiesa prevedeva: "la revisione dei Testi sacri da parte di una commissione composta da rappresentanti delle diverse confessioni cristiane; l'unificazione dei riti con l'uso della lingua nazionale di ogni paese nelle cerimonie; il matrimonio dei sacerdoti. La Chiesa così riformata avrebbe dovuto iniziare un'immensa rifondazione della società al fine di realizzare l'Ideale evangelico di una Democrazia universale" (p. 148). Si tratta del credo del modernismo, che un discepolo di don Fauchon esplicita a sua volta con queste parole: "Abbiamo, sotto la direzione del nostro maestro (Fauchon), inaugurato un culto cattolico - perché restiamo cattolici - ma un culto semplificato, o piuttosto, permettetemi di dirlo, purificato, ricondotto ai riti della Chiesa primitiva. Perciò la nostra piccola comunione si chiama "Catacomba", (...) Crediamo che Cristo è innanzitutto una Vita. Cristo non si dimostra, si sente. Questa frase ammirevole di don Fauchon è il nostro motto. Ma se Egli vive si evolve: e il suo campo di evoluzione è la Chiesa, crediamo che questa evoluzione continuerà fino alla salvezza universale. Non ammettiamo dunque l'Inferno. Come all'epoca delle catacombe, i sacerdoti vengono eletti dai fedeli, dei quali non sono che i delegati, perché ciascun fedele è un membro vivente del Sacerdote eterno, che è Nostro Signore, Vogliamo che i nostri preti possano prendere mogli., Vedete che siamo veramente nella Catacomba. Vogliamo la Messa come era detta nei primi tempi, in lingua volgare" (pp. 195-196). Queste parole furono scritte più di un secolo fa e non erano fantasie dell'autore: descrivevano il progetto modernista. Il modernismo fu condannato da san Pio X e si inabissò per riaffiorare in maniera aggressiva nella seconda metà del XX secolo, gli anni del Concilio Vaticano II. Quel progetto è divenuto negli ultimi cinquant'anni la realtà della Chiesa. E se il nuovo rito della Messa, celebrata nelle lingue nazionali, è in vigore dal 1969, oggi apprendiamo che l'assemblea dei vescovi tedeschi, riunita a Francoforte dal 3 al 5 febbraio, ha approvato a maggioranza un documento in cui si chiede al Papa la revisione della disciplina del celibato e l'ordinazione di uomini coniugati, inclusa l'autorizzazione agli attuali sacerdoti di prendere regolarmente moglie. Contemporaneamente un altro voto ha sancito la non esclusione delle donne dai ministeri ordinati, cioè il loro accesso al diaconato e al sacerdozio. L'assemblea di Francoforte ha deciso inoltre che ci dovrebbe essere una maggiore co-decisione nell'elezione dei vescovi cattolici in Germania, in modo che i vescovi possano realmente rappresentare la loro base. La sinodalità significa la democrazia nella Chiesa. L'assemblea si è pronunciata poi, a larga maggioranza, a favore di una "modernizzazione sessuale" della Chiesa. In concreto si tratterebbe di modificare la posizione della Chiesa sulla contraccezione e sulla " sessualità omosessuale vissuta", che "non è un peccato e non deve essere giudicata come intrinsecamente cattiva". Per questa ragione i partecipanti al "percorso sinodale" hanno rivendicato la possibilità di benedizioni per tutte le coppie, anche quelle omosessuali e di divorziati risposati. I vescovi tedeschi non professano nuove idee, ma vecchi errori, anche se le loro richieste superano, in alcuni campi, le rivendicazioni del modernismo di primo Novecento. La differenza di fondo sta nel fatto che coloro che un secolo fa costituivano una chiesa catacombale, oggi sono usciti allo scoperto e governano la Chiesa. Chi invece è fedele alla dottrina che per duemila anni è stata impartita dalla Chiesa viene ridotto al silenzio delle catacombe. Ma quanto potrà durare questa situazione? La gloria di Dio e il bene delle anime esigono quanto prima un intervento della Divina Provvidenza. E noi dobbiamo pregare: "non tardare, Signore, non tardare..." (Salmi, 69. 6)

Analisi e commenti | RRL
168 - Modernisti di ieri e di oggi

Analisi e commenti | RRL

Play Episode Listen Later Feb 12, 2022 7:19


Modernisti di ieri e di oggiSto rileggendo in questi giorni un bel romanzo di Paul Bourget, Il demone meridiano. Paul Bourget, vissuto tra il 1852 e il 1935, è stato uno scrittore francese, autore di molti romanzi. Il demone meridiano - Le Démon de midi , - apparso nel 1914, e ripubblicato recentemente in italiano dall'editore Marco Solfanelli, è a mio parere il più bello. Il racconto è ambientato negli anni della crisi modernista e segue le vicende di due personaggi, un intellettuale tradizionalista e un sacerdote modernista, che, per vie diverse, cedono alle tentazioni del “demone meridiano”, che è quello di cui parla il Salmo 90 della Sacra Scrittura: il demonio tentatore di chi ha superato la soglia dei quarant'anni e si trova al meriggio della vita. Il filo conduttore del romanzo è il rapporto che sempre esiste tra le idee e i comportamenti. Le idee influenzano i comportamenti e i comportamenti le idee. Da qui la celebre frase di Paul Bourget, che chiude il libro: “Chi non vive come pensa, finisce con il pensare come vive”. E' per questo che nel Cristianesimo Verità e vita sono inscindibili. Il Cristianesimo è dottrina vissuta. Tra le molte cose che colpiscono nel libro di Bourget c'è il programma religioso di don Fauchon, il sacerdote che, nel romanzo, abbandona l'ortodossia per inabissarsi nell'apostasia. Per don Fauchon il futuro della Chiesa prevedeva: “la revisione dei Testi sacri da parte di una commissione composta da rappresentanti delle diverse confessioni cristiane; l'unificazione dei riti con l'uso della lingua nazionale di ogni paese nelle cerimonie; il matrimonio dei sacerdoti. La Chiesa così riformata avrebbe dovuto iniziare un'immensa rifondazione della società al fine di realizzare l'Ideale evangelico di una Democrazia universale” (p. 148) Si tratta del credo del modernismo, che un discepolo di don Fauchon esplicita a sua volta con queste parole: “Abbiamo, sotto la direzione del nostro maestro (Fauchon), inaugurato un culto cattolico – perché restiamo cattolici – ma un culto semplificato, o piuttosto, permettetemi di dirlo, purificato, ricondotto ai riti della Chiesa primitiva. Perciò la nostra piccola comunione si chiama “Catacomba”, (…) Crediamo che Cristo è innanzitutto una Vita. Cristo non si dimostra, si sente. Questa frase ammirevole di don Fauchon è il nostro motto. Ma se Egli vive si evolve: e il suo campo di evoluzione è la Chiesa, crediamo che questa evoluzione continuerà fino alla salvezza universale. Non ammettiamo dunque l'Inferno. Come all'epoca delle catacombe, i sacerdoti vengono eletti dai fedeli, dei quali non sono che i delegati, perché ciascun fedele è un membro vivente del Sacerdote eterno, che è Nostro Signore, Vogliamo che i nostri preti possano prendere mogli., Vedete che siamo veramente nella Catacomba. Vogliamo la Messa come era detta nei primi tempi, in lingua volgare” (pp. 195-196).Queste parole furono scritte più di un secolo fa e non erano fantasie dell'autore: descrivevano il progetto modernista. Il modernismo fu condannato da san Pio X e si inabissò per riaffiorare in maniera aggressiva nella seconda metà del XX secolo, gli anni del Concilio Vaticano II. Quel progetto è divenuto negli ultimi cinquant'anni la realtà della Chiesa.E se il nuovo rito della Messa, celebrata nelle lingue nazionali, è in vigore dal 1969, oggi apprendiamo che l'assemblea dei vescovi tedeschi, riunita a Francoforte dal 3 al 5 febbraio, ha approvato a maggioranza un documento in cui si chiede al Papa la revisione della disciplina del celibato e l'ordinazione di uomini coniugati, inclusa l'autorizzazione agli attuali sacerdoti di prendere regolarmente moglie. Contemporaneamente un altro voto ha sancito la non esclusione delle donne dai ministeri ordinati, cioè il loro accesso al diaconato e al sacerdozio.L'assemblea di Francoforte ha deciso inoltre che ci dovrebbe essere una maggiore co-decisione nell'elezione dei vescovi cattolici in Germania, in modo che i vescovi possano realmente rappresentare la loro base. La sinodalità significa la democrazia nella Chiesa. L'assemblea si è pronunciata poi, a larga maggioranza, a favore di una “modernizzazione sessuale” della Chiesa. In concreto si tratterebbe di modificare la posizione della Chiesa sulla contraccezione e sulla “ sessualità omosessuale vissuta”, che “non è un peccato e non deve essere giudicata come intrinsecamente cattiva”. .Per questa ragione i partecipanti al “percorso sinodale” hanno rivendicato la possibilità di benedizioni per tutte le coppie, anche quelle omosessuali e di divorziati risposati.I vescovi tedeschi non professano nuove idee, ma vecchi errori, anche se le loro richieste superano, in alcuni campi, le rivendicazioni del modernismo di primo Novecento. La differenza di fondo sta nel fatto che coloro che un secolo fa costituivano una chiesa catacombale, oggi sono usciti allo scoperto e governano la Chiesa. Chi invece è fedele alla dottrina che per duemila anni è stata impartita dalla Chiesa viene ridotto al silenzio delle catacombe.Ma quanto potrà durare questa situazione? La gloria di Dio e il bene delle anime esigono quanto prima un intervento della Divina Provvidenza. E noi dobbiamo pregare: “non tardare, Signore, non tardare…” (Salmi, 69. 6)

L'ipnosi senza misteri
Reincarnazione e karma secondo il cristianesimo esoterico

L'ipnosi senza misteri

Play Episode Listen Later Feb 7, 2022 10:24


Commento al versetto 112 del Vangelo di TommasoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/l-ipnosi-senza-misteri--4178590/support.

ARTICOLI di Antonio Socci
Il cristianesimo è il vaccino contro ogni idolatria

ARTICOLI di Antonio Socci

Play Episode Listen Later Jan 4, 2022 13:08


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6857IL CRISTIANESIMO E' IL VACCINO CONTRO OGNI IDOLATRIA di Antonio SocciPiergiorgio Odifreddi ama la battuta ad effetto e il paradosso. Repubblica (22/12) riferisce queste sue parole: "Quasi tutti siamo atei nei confronti di quasi tutte le fedi. Chi si definisce credente è ateo in tutte le religioni tranne la sua".In effetti la frase ha una sua divertente logica. Potremmo aggiungere scherzosamente che - allo stesso modo - nessun matematico crede veramente ai numeri perché ritiene che due più due faccia solo quattro ed esclude tutti gli altri numeri.Del resto Odifreddi non è originale perché i cristiani del I e del II secolo effettivamente furono proprio accusati di ateismo (subendo persecuzioni) in quanto non riconoscevano gli dèi pagani e la divinità dell'imperatore.È questo loro atteggiamento - che peraltro andava di pari passo con il rispetto delle autorità civili e dello Stato - che, pian piano, portò alla progressiva de-sacralizzazione del potere imperiale.Con buona pace dei laicisti come Odifreddi, la tanto celebrata "laicità" è stata introdotta nel mondo proprio da quel Gesù Cristo che insegnò a distinguere ciò che è dovuto a Dio da ciò che è dovuto a Cesare e che proclamò: "il mio Regno non è di questo mondo" (Gv 18,36).Non solo. Israele ricevette anticamente la rivelazione dell'assoluta trascendenza di Dio. Dunque, in base al racconto biblico della creazione, tramandato nella Genesi, in cui Dio dà all'uomo il dominio del creato, il cristianesimo si diffonde sulla terra de-sacralizzando anche il cosmo, a cominciare dal sole, dalla luna e dagli astri e così apre la strada alla conoscenza razionale del mondo e quindi alla scienza.Lo ha spiegato benissimo Joseph Ratzinger in un piccolo libro di molti anni fa: "Creazione e peccato" (Edizioni paoline). Dove scrive: "Agli uomini di allora doveva apparire un'enorme empietà dichiarare le grandi divinità del sole e della luna due lampade per misurare il tempo. È questo l'ardimento, il realismo della fede, che in polemica con i miti pagani fa brillare la luce della verità, mostrando che il mondo non è l'arena dei demoni, bensì proviene dalla ragione, dalla ragione di Dio, e poggia sulla parola di Dio. In tal modo il racconto della creazione si rivela come l''illuminismo' decisivo della storia, l'esodo dalle paure che avevano attanagliato l'uomo. Significa la consegna del mondo alla ragione, il riconoscimento della sua razionalità e libertà. Dimostra di essere il vero illuminismo anche per il fatto che àncora la ragione umana al fondamento originario della ragione creatrice di Dio, per mantenerla così nella verità e nell'amore, senza i quali l'illuminismo diventa sregolato e alla fine stolto".Il cristianesimo è storicamente il vaccino contro ogni idolatria: del potere o del mondo.A tal proposito, il '900 ha dimostrato che proprio i totalitarismi che fanno professione di ateismo sono i più idolatri. Strappano agli uomini l'unico Padre e impongono loro dei padroni come dèi.Nel regime più ateo del pianeta, quello comunista nord-coreano, Kim Il-sung, dittatore dal 1948 alla morte, nel 1994, è stato proclamato nella Costituzione "presidente eterno".Nel 1994 prese il potere il figlio Kim Jong-il che lo detenne fino alla morte, il 17 dicembre 2011. Oggi è al potere suo figlio Kim Jong-un e, in questi giorni, ricorrendo il decennale del decesso del padre, ha imposto 11 giorni di lutto nazionale durante i quali sarà proibito ridere. E pure piangere. Anche se muore un familiare non è consentito né piangere né tumularlo. Chi trasgredisce finisce male.Nota di BastaBugie: Stefano Magni nell'articolo seguente dal titolo "Kim Jong-un, 10 anni di dittatura. Vietato festeggiare" parla di quello che accade in Corea del Nord sotto la dittatura comunista. E per il popolo nordcoreano c'è veramente poco da festeggiare.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 18-12-2021:Dieci di anni di Kim Jong-un e in Corea del Nord è vietato ridere, o anche solo sorridere in pubblico. Il 17 dicembre, ieri, per chi legge, era l'anniversario della morte di Kim Jong-il, padre dell'attuale dittatore nordcoreano. È anche un periodo di "festa" teoricamente, visto che alla morte del padre è seguita la successione di Kim Jong-un, ma il tetro protocollo cerimoniale del regime comunista preferisce il lutto. Per 11 giorni filati, dieci anni dopo quel fatidico 2011, la lista dei divieti è lunghissima. Oltre che vietato sorridere o ridere in pubblico, saranno vietati i matrimoni, i funerali, i compleanni, non si potranno bere alcolici nei locali. La pena è l'arresto e si può arrivare fino alla pena di morte.C'è obiettivamente qualcosa da festeggiare in questi dieci anni di dittatura? Kim Jong-un ha inaugurato il suo "regno" con un'ondata di epurazioni che hanno colpito anche suoi parenti prossimi. E per lanciare segnali di sfida all'estero, ha ripreso ben presto sia i test nucleari che gli esperimenti di missili balistici intercontinentali, entrambi sotto sanzioni Onu. Nonostante tutto, ha anche cercato di mostrarsi come un leader moderno e più rispettoso dei diritti umani rispetto ai suoi predecessori. In dieci anni si sono registrate "solo" 27 esecuzioni in pubblico. L'elenco dei reati per cui quelle persone sono state fucilate include anche la visione e la distribuzione clandestina di video sudcoreani, come è avvenuto in almeno sette casi. Il carattere bagatellare di questi reati capitali induce a sospettare che le esecuzioni capitali siano state molte di più, anche se celate agli occhi del pubblico.Quel che la Corea del Nord continua a negare è l'esistenza dei campi di concentramento, mai chiusi sin dai tempi di Stalin. L'arcipelago Gulag nordcoreano è stato documentato sia da foto satellitari che da testimonianze in presa diretta, sia di ex guardie che di ex prigionieri, raccolte dall'Ufficio dell'Onu per i Diritti Umani. I racconti riguardano anche il periodo che va dal 2012 al 2019, dunque l'era di Kim Jong-un. Lo scenario è simile a quello raccontato da Solzhenitsin sulla sua esperienza nel Gulag staliniano. I prigionieri sono costretti a lavorare in condizioni disumane, in alcuni racconti sono direttamente impiegati al posto delle bestie da soma per trainare carri e aratri. La mortalità è elevatissima, anche perché le punizioni fisiche sono frequenti e provocano lesioni gravi, mutilazioni e spesso anche la morte dei prigionieri.Kim Jong-un, che ha studiato all'estero (in Svizzera) ha promosso di sé l'immagine di un leader moderno intento a riformare economicamente il Paese. Ma dieci anni dopo, la situazione è precipitata e lo stesso dittatore ha dovuto ammettere, la primavera scorsa, che il Paese sta attraversando un nuovo "arduo marzo", il termine con cui è popolarmente conosciuta la grande carestia degli anni 90. La nuova crisi è stata innescata soprattutto dalla chiusura di tutte le frontiere, compresa quella con la Cina, per evitare l'arrivo del Covid-19. Dopo aver fermato tutte le importazioni, la popolazione fa la fame. Testimonianze raccolte da Open Doors, riferiscono di catasti del cibo e fabbriche alimentari circondate da filo spinato e presidiate da guardie armate, per impedire furti di cibo. La gente se la cava come può, anche mangiando erbe selvatiche. Se è vero che la situazione è precipitata a causa della chiusura delle frontiere, oltre che di una serie di tempeste e altri fattori naturali, l'agricoltura nordcoreana dà ancora una pessima prova di sé, dimostrando di essere ancora in balìa degli eventi naturali. Non è cambiato, poi, il criterio di distribuzione del cibo: prima i militari, poi il resto della popolazione. E nonostante ciò, il militare che nel 2017 riuscì a defezionare in Corea del Sud, ferito dai suoi ex commilitoni durante la fuga, venne trovato dai medici sudcoreani così malnutrito e infestato da parassiti da diventare un caso studio.Sempre secondo Open Doors, la Corea del Nord è, per il ventesimo anno di fila, il Paese al mondo in cui i cristiani patiscono la persecuzione più estrema. «Essere individuati come cristiani è una sentenza di morte in Corea del Nord. Se non si viene uccisi all'istante, si viene deportati in un campo di lavoro per crimini politici. Queste prigioni disumane impongono condizioni orribili e si pensa che pochi fedeli ne escano vivi», recita l'inizio del rapporto sulla persecuzione dei cristiani nel 2021. Ufficialmente la religione è libera e, oltre a numerosi templi buddisti, a Pyongyang si possono trovare anche cinque chiese cristiane, tre protestanti, una ortodossa e una cattolica (la cattedrale di Changchung). Eppure i cristiani nordcoreani, stimati in circa 400mila, devono vivere nell'ombra, non possono praticare il culto né in pubblico, né in privato. Dai 50mila ai 70mila cristiani sono attualmente internati nei campi di concentramento. La Corea del Nord, sin dai tempi di Stalin, che insediò al potere Kim Il Sung (nonno di Kim Jong-un) nel 1948, è uno Stato ufficialmente ateo. O meglio: neopagano, perché i suoi leader, ormai una dinastia intera, sono venerati come se fossero dei. E per questo è vietato anche solo sorridere nei giorni in cui cade l'anniversario della morte dell'ultimo di questi dei.

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio
Pellegrinaggi armati: il cristianesimo dalla nonviolenza alla guerra santa

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio

Play Episode Listen Later Nov 10, 2021 22:35


- Cause sociali ed economiche delle crociate - La rivoluzione del cristianesimo dalla nonviolenza alla guerra santa --- Send in a voice message: https://anchor.fm/stefano-dambrosio5/message

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
1109 - Corrado Gnerre - Il Cristianesimo è l'unica religione della dimensione eroica

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Oct 21, 2021 7:28


L'aver trascurato l'aspetto virile e militante della vita cristiana ha fatto sì che essa fosse sempre meno persuasiva e affascinante.

Apologetica | RRL
228 - Il Cristianesimo è l'unica religione della dimensione eroica

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Oct 21, 2021 7:28


L'aver trascurato l'aspetto virile e militante della vita cristiana ha fatto sì che essa fosse sempre meno persuasiva e affascinante.

Habemus Audio
Puntata 5. - Il cristianesimo secondo Hollywood

Habemus Audio

Play Episode Listen Later Aug 20, 2021 18:52


Cristiani standard, cristiani da film, cristiani seriali: ne parliamo in questo nuovo episodio di Habemus Audio.

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Il miracolo di Lanciano e le dodici promesse del Sacro Cuore per la pratica dei primi venerdì del mese

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Jul 27, 2021 13:45


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3626IL MIRACOLO DI LANCIANO E LE DODICI PROMESSE DEL SACRO CUORE PER LA PRATICA DEI PRIMI VENERDI DEL MESEIl Cristianesimo afferma che la salvezza è nell'adesione del cuore. Per il Cristianesimo la conoscenza è importante ma non determinante, nel senso che essa (la conoscenza) svolge una funzione ausiliare per l'esercizio della virtù ma non costituisce il criterio della salvezza. Il Cristianesimo non è una religione gnostica, ovvero una religione che fa della conoscenza l'unico criterio della salvezza: chi conosce si salva, chi non conosce non si salva.Che il criterio cristiano della salvezza non sia nella conoscenza ma nell'adesione del cuore, è esito del fatto che il Dio cristiano ha creato per amore e che per amore ha deciso d'incarnarsi, di fare esperienza della sofferenza e della morte.Nel XVII secolo nacque e iniziò a diffondersi l'eresia giansenista, che si basava prevalentemente su due punti.Primo: il peccato originale ha talmente rovinato l'uomo che questi, senza la Grazia, non può fare il bene, neanche occasionalmente.Secondo: Dio ha già deciso chi deve essere salvato e chi dannato indipendentemente dai meriti e dai demeriti; insomma, una predestinazione in senso calvinista.Dunque quella del giansenismo era una concezione antropologica dichiaratamente pessimistica e, nello stesso tempo, una concezione di Dio rigoristica ed angosciante. Il Sacro Cuore appare a santa Margherita Maria Alacoque affermando, invece, che bisogna abbandonarsi al Suo Amore, indicando cioè il Suo Cuore come criterio di vincolo a Lui ed anche come criterio di comprensione (per quanto possibile) della Sua tenerezza per l'uomo stesso. In una delle rivelazioni a santa Margherita il Sacro Cuore disse: "Ecco quel Cuore che ha talmente amato gli uomini da non aver risparmiato nulla, fino ad esaurirsi e consumarsi per testimoniare a loro il proprio amore."Dunque, con la devozione al Sacro Cuore, Gesù ricorda il suo immenso amore e la sua immensa misericordia per l'uomo. Un ricordo non astratto ma volto a far capire concretamente quanto la vita dell'uomo stesso possa cambiare abbandonandosi all'amore di Gesù. Egli rivelò a santa Margherita ben dodici promesse di una indiscutibile concretezza. Leggiamole.1) Ai devoti del mio Sacro Cuore darò tutte le grazie e gli aiuti necessari al loro stato.2) Stabilirò e manterrò la pace in tutte le loro famiglie.3) Li consolerò in tutte le loro afflizioni.4) Sarò per loro sicuro rifugio in vita e soprattutto nell'ora della morte.5) Spargerò abbondanti benedizioni su tutte le loro fatiche e imprese.6) I peccatori troveranno nel mio Cuore un'inesauribile fonte di misericordia.7) Le anime tiepide diventeranno ferventi con la pratica di questa devozione.8) Le anime ferventi saliranno rapidamente ad un'alta perfezione.9) La mia benedizione rimarrà nei luoghi in cui verrà esposta e venerata l'immagine del Sacro Cuore.10) A tutti coloro che opereranno per la salvezza delle anime, darò grazie per poter convertire i cuori più induriti.11) Le persone che diffonderanno questa devozione avranno i loro nomi scritti per sempre nel mio Cuore.12) A tutti coloro che si comunicheranno nei primi venerdì di nove mesi consecutivi, darò la grazia della perseveranza finale e della salvezza eterna.A proposito della devozione al Sacro Cuore di Gesù, Pio XI al paragrafo 4 della Miserentissimus Redemptor, dell'8.5.1928, dice che "essa è non soltanto il simbolo, ma anche, per così dire, la sintesi di tutto il mistero della Redenzione (…) la più completa professione della Religione cristiana."Se teologicamente la devozione al Sacro Cuore è una risposta al giansenismo, socialmente è una risposta prima di tutto all'assolutismo politico, uno dei tratti tipici della modernità.Il XVII è proprio il secolo dell'assolutismo politico che affonda le sue radici nella concezione, tipicamente umanistico-rinasacimentale, di un potere non organicamente legato al Vero e al Giudizio morale (e quindi a Dio) ma che avrebbe dovuto trovare il proprio fondamento in se stesso, cioè nel puro esercizio del potere. Insomma, un'autorità politica non più come manifestazione di servizio, ma, per l'appunto, come pura manifestazione di potere. Una concezione pertanto machiavellica e post-machiavellica.Il Sacro Cuore, attraverso santa Margherita, rivolse delle precise richieste al Re di Francia Luigi XIV.Eccole:1. Il Re deve consacrarsi con la sua famiglia al Sacro Cuore e offrirgli pubblici omaggi.2. Egli deve chiedere ufficialmente alla Santa Sede di autorizzare la Messa del Sacro Cuore e di concedere privilegi per l'universale diffusione di questa devozione.3. Egli deve far costruire una basilica dedicata al culto del Sacro Cuore.4. Egli deve porre la Francia sotto la protezione del Sacro Cuore, raffigurandolo sugli stendardi e sulle armi del Regno.5. Egli deve promuovere nell'intera Europa i diritti di Gesù Cristo come Re dei re e Sovrano dei sovrani.Le richieste non furono esaudite e la Francia, da baluardo del Cattolicesimo che doveva essere, divenne la culla dei più gravi errori. Luigi XVI ne pagò le conseguenze. Nel 1792, mentre era prigioniero dei rivoluzionari, si ricordò delle promesse del Sacro Cuore alla Corona di Francia e promise che, se fosse scampato alla morte e tornato sul trono, avrebbe consacrato se stesso e la Francia al Sacro Cuore. Ma Gesù stesso (più di un secolo dopo) dirà a suor Lucia di Fatima che fu troppo tardi.Dunque, la devozione al Sacro Cuore è anche un richiamo di carattere sociale, un richiamo cioè a concepire l'autorità politica come modello di servizio e di sacrificio in cui gli elementi della donazione, dell'oblazione e dell'amore diventino fondamentali nell'esercizio di tale autorità. Insomma, il modello di ogni autorità politica deve essere la regalità di Cristo e del suo amore immenso per ogni uomo. L'enciclica Annum sacrum di Leone XIII, del 25.5.1899, afferma che la devozione al Sacro Cuore ha la sua ragione teologica proprio nella regalità sociale di Cristo. E infatti il coronamento del culto pubblico al Sacro Cuore fu l'istituzione della festa liturgica di Cristo Re. Nel 1925, Pio XI stabilì che questa festa venisse celebrata l'ultima domenica di ottobre. E in tale giorno bisognava anche rinnovare la consacrazione dell'umanità intera al Cuore di Gesù. Leggiamo alcune parole tratte dalla Quas primas, l'enciclica di Pio XI, dell'11.12.1925, che istituisce la Festa di Cristo Re: "Chi non vede che, fin dagli ultimi anni del secolo precedente, in modo ammirevole andava preparandosi il cammino per l'istituzione di questa festa? Tutti sanno che l'autorità e la regalità di Cristo sono stati già riconosciuti dalla pia pratica delle consacrazioni e omaggi al Sacro Cuore di Gesù rivoltigli da innumerevoli famiglie, e non solo da famiglie, ma anche da Stati e Regni, che hanno compiuto lo stesso atto. (…) Il diluvio di mali sull'universo proviene dal fatto che la maggior parte degli uomini ha respinto Gesù Cristo e la sua sacrosanta Legge, sia dalla vita privata che da quella pubblica. Non vi sarà certa speranza di pace duratura fra i popoli, finché gli individui e le nazioni si ostineranno a negare e rifiutare l'imperio del Salvatore."C'è sicuramente una speranza, quella che la devozione al Sacro Cuore costituisca l'"occasione" per far ritornare questo mondo alla "giovinezza" della Verità. Un episodio alimenta questa speranza. Santa Gertrude (1256-1302) ebbe una visione in cui chiese a san Giovanni evangelista perché, nel suo Vangelo e nelle sue Lettere, aveva fatto solo intravedere quei misteri pieni di amore che aveva ricevuto dal Sacro Cuore. L'Aposotolo le rispose: "Il mio ministero doveva limitarsi a rivelare sul Verbo increato, eterno Figlio del Padre, alcune parole feconde, sulle quali l'intelligenza degli uomini meditasse continuamente, senza poter mai esaurirne le ricchezze. Ma agli ultimi tempi è riservata la grazia di udire l'eloquente voce delle pulsazioni del Cuore di Gesù. Nell'udire questa voce, l'invecchiato mondo ringiovanirà dal suo torpore e il calore del divino amore lo infiammerà un'ultima volta."Per rendersi degni della grande promessa è necessario:1. Accostarsi alla Comunione. La Comunione va fatta bene, cioè in grazia di Dio; quindi, se si è in peccato mortale, bisogna premettere la confessione.2. Per nove mesi consecutivi. Quindi chi avesse incominciato le Comunioni e poi per dimenticanza, malattia,ecc. ne avesse tralasciata anche una sola, deve incominciare da capo.3. Ogni primo venerdì del mese. La pia pratica si può iniziare in qualsiasi mese dell'anno.Se, dopo fatti i nove primi venerdì con le debite disposizioni, uno cadesse in peccato mortale, e poi morisse all'improvviso, come potrebbe salvarsi? Gesù ha promesso, senza eccezione alcuna, la grazia della penitenza finale a tutti coloro che avranno fatto bene la Santa Comunione nel primo venerdì di ogni mese per nove mesi consecutivi; quindi si deve credere che, nell'eccesso della sua misericordia, Gesù dia a quel peccatore moribondo, la grazia di emettere un atto di contrizione perfetta, prima di morire.Chi facesse le nove comunioni con l'intenzione di proseguire poi più tranquillamente a peccare, potrebbe sperare in questa grande promessa del Sacro Cuore di Gesù? No di certo, anzi commetterebbe tanti sacrilegi, perché accostandosi ai Santi Sacramenti, è necessario avere la ferma risoluzione di lasciare il peccato. Un conto è il timore di tornare ad offendere Dio, e altro la malizia e l'intenzione di seguitare a peccare.Per vedere il video "Il miracolo di Lanciano: il Sacro Cuore si rivela" e per leggere le schede dei migliori film, visita il sito FilmGarantiti.it

BASTA BUGIE - Storia
Il cristianesimo feconda la società, senza compromessi col potere politico

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Jun 22, 2021 8:50


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6627IL CRISTIANESIMO FECONDA LA SOCIETA', SENZA COMPROMESSI CON IL POTERE POLITICO di Corrado GnerreIl 13 giugno del 313 venne promulgato l'Editto di Milano. Costantino I il Grande (imperatore dal 306 al 337) adottò verso il Cristianesimo una politica negli anni sempre più favorevole. In una lettera agli orientali del 324 arrivò al punto di esortare i sudditi ad abbracciare il Cristianesimo. Fu particolarmente preoccupato di preservare l'unità della Chiesa, come dimostrano i suoi interventi nella controversia sul donatismo nel 312 e, soprattutto, la convocazione del Concilio di Nicea nel 325 per condannare l'arianesimo. Ovvero quella eresia che negava la natura divina, accanto a quella umana, di Gesù. La stessa fondazione di Costantinopoli, nel sito dell'antica Bisanzio, avvenuta nel 326, si spiega, oltre che per ragioni strategiche, con l'intenzione da parte di Costantino di disporre di una capitale sottratta ad ogni tradizione pagana.Una delle accuse più frequenti che si fanno al Cattolicesimo è quella di essersi nei secoli troppo compromesso con il potere politico. E il punto discriminante sarebbe proprio Costantino. Si dice - soprattutto da parte protestante, ma non solo - che fino a Costantino la Chiesa fu, bene o male, fedele al suo mandato, ma poi sarebbe divenuta una sorta di instrumentum regni, cioè un vero e proprio strumento del potere politico. Davvero le cose sono andate in questo modo? Tutt'altro. In realtà Costantino non fu altro che uno strumento della Provvidenza, uno strumento che ebbe il merito di capire l'essenza vera del Cristianesimo.Il Cristianesimo non è affatto alternativo al mondo in quanto realtà creata da governare ed organizzare. Certo, il "mondo", insieme al "diavolo" e alla "carne" sono i tre nemici del cristiano, ma in questo caso il "mondo" deve intendersi non come realtà creata, che di per sé è "cosa buona" (Genesi 1), quanto come ambizione di potere e tentativo di trovare la propria realizzazione e la propria felicità unicamente su questa terra.Ci sono almeno quattro motivi alla base di questa "attenzione" del Cristianesimo nei confronti della società:1) La fede nel peccato originale.2) La concezione cristiana dell'uomo.3) Il Mistero dell'Incarnazione.4) La libertà di giudizio come esito dell'autonomia politica ed economica.1) LA FEDE NEL PECCATO ORIGINALEPrima di tutto la fede nel peccato originale. Questa fede è stata da sempre l'antidoto ad ogni deriva utopistica del Cristianesimo stesso. Ragioniamo. Se Adamo ed Eva, pur vivendo nella società migliore possibile (il paradiso terrestre), peccarono, vuol dire che l'uomo è sempre chiamato nella sua libertà a decidere di essere buono o cattivo. Certo, un'influenza della società c'è. Non si può negare che da una famiglia moralmente sana più facilmente usciranno dei figli bravi, così da una società virtuosa che riconosce ciò che è bene e condanna ciò che è male, più facilmente si potrà conquistare il paradiso. D'altronde Pio XII ebbe a dire: "Dalla santità delle strutture politiche dipende la salvezza degli uomini." Ma non c'è nessun determinismo, ogni uomo singolarmente è chiamato ad essere buono o cattivo. Ebbene, proprio il rifiuto costitutivo di ogni utopia, fa sì che il Cristianesimo, realisticamente, ponga attenzione alla società, non con la pretesa di crearne una perfetta, ma con la convinzione della necessità che essa sia orientata verso il bene, che sappia salvaguardare il bene comune, che possa difendere chi non ha la possibilità di difendersi... ciò perché il male non potrà mai essere eliminato dalla terra se non alla fine dei tempi.2) LA CONCEZIONE CRISTIANA DELL'UOMOIl secondo motivo è la concezione cristiana dell'uomo (l'antropologia cristiana). Il Cristianesimo dice che l'uomo è formato da anima e corpo, cioè che è stato voluto da Dio non solo in anima ma anche in corpo. Insomma, c'è un rifiuto tanto del materialismo quanto dello spiritualismo. Certo, l'anima deve governare il corpo, tra anima e corpo c'è un indiscutibile rapporto gerarchico; ma l'uomo non è solo la sua anima bensì anche il suo corpo. Da qui l'attenzione alla società.3) IL MISTERO DELL'INCARNAZIONEIl terzo motivo è legato al Mistero dell'Incarnazione. Dio si è fatto uomo per la salvezza dell'uomo. Ha salvato attraverso la carne. San Bernardo infatti dice: "(...) poiché siamo carnali, Dio fa che il nostro desiderio e il nostro amore comincino dalla carne." L'incarnazione valorizza la dignità della condizione umana, perché essa è la salvezza che passa attraverso la realtà corporale. Il Verbo incarnato realizza la salvezza con tutto se stesso. La realizza tanto con la sua natura divina, quanto con quella umana. Il corpo di Gesù è realtà salvifica. Ciò è una gratificazione per l'uomo perché - in un certo qual modo - lo "costringe" a fare attenzione al creato, a governarlo secondo la Verità e il Bene e non consentendogli alcuna "fuga" settaria verso realtà alternative o, peggio, verso imminenti conclusioni palingenetiche e apocalittiche.4) LA LIBERTÀ DI GIUDIZIO COME ESITO DELL'AUTONOMIA POLITICA ED ECONOMICAIl quarto ed ultimo motivo è la libertà di giudizio come esito dell'autonomia politica ed economica. Gesù disse che i suoi discepoli, pur non essendo del mondo, dovevano essere nel mondo. Da qui la gestione da parte degli apostoli di una cassa. E' vero che il cassiere era Giuda e che forse, a riguardo, una certa predisposizione l'avesse, ma Gesù legittimò la gestione di un'autonomia economica. Quello che viene chiamato "potere temporale" non nacque dopo alcuni secoli con la cosiddetta donazione del Castello di Sutri (728), ma sin da subito. Senza autonomia economica, non c'è libertà di giudizio e senza libertà di giudizio non vi può essere la Chiesa. Non a caso tutte le sedicenti chiese cristiane che hanno rifiutato il potere temporale sono finite per sottomettersi ai vari poteri politici.Dunque, l'avversione alla cosiddetta "Chiesa costantiniana" non è altro che la riproposizione di un cristianesimo spiritualista e gnostico. Riproposizione, perché si tratta di una specie di fiume carsico che ogni tanto riemerge nel corso della storia e si rende manifesto in varie eresie, anche formalmente diverse fra loro, ma accomunate proprio da questa convinzione.

BASTA BUGIE - Storia
Il cristianesimo non può che essere romano

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 5:38


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6590IL CRISTIANESIMO NON PUO' CHE ESSERE ROMANOLa romanità è un giudizio culturale e un criterio di civiltà che è stato (ed è ancora) importantissimo.Attenzione, importantissimo non solo per la civiltà occidentale in genere, ma anche per il Cristianesimo stesso, per la sua diffusione e quindi per il suo essere fondamento della civiltà occidentale.San Francesco Saverio è un santo straordinario: da solo partì per le Indie per portare il Vangelo. Partì senza nulla, solo con la ricchezza della propria Grazia e della propria Fede. Un vero gigante della santità. Eppure quali sono stati i risultati della sua missione? Certamente tante conversioni, certamente il grandissimo suo esempio che ammiriamo e che ci edifica ancora adesso... ma l'Oriente e l'Estremo Oriente, purtroppo, sono rimasti culturalmente e numericamente non cristiani.Quali invece sono stati i risultati dei vari san Patrizio, san Bonifacio, san Colombano che hanno evangelizzato il Nord Europa? Di fatto quelle terre sono diventate sia culturalmente sia numericamente cristiane.Possiamo, pertanto, concludere che san Patrizio, san Bonifacio e san Colombano erano più santi di san Francesco Saverio? Ovviamente no. E allora dov'è la spiegazione? È nel fatto che mentre san Francesco Saverio trovò un "terreno" poco predisposto ad accogliere il Vangelo, non fu così per coloro che evangelizzarono le terre del Nord Europa.San Francesco Saverio trovò delle terre in cui era pressoché assente la dimensione della libertà individuale e quindi la stessa consapevolezza dell'alterità tra l'individuo e il tutto. D'altronde il fondamento filosofico della religiosità orientale ed estremo-orientale è il monismo panteistico in cui non c'è spazio per la realtà individuale.Chi invece evangelizzò l'Europa trovò un "terreno" già predisposto per l'annuncio evangelico, un "terreno" già dissodato. Da cosa? Dal diritto romano.Certamente, nel mondo antico ancora non vi era un vero e proprio concetto di persona, ma è indubbio come nel diritto romano già vi fosse la dimensione dell'alterità tra individuo e istituzione statuale, che servirà non poco a far accettare il Cristianesimo con il suo costitutivo riconoscimento della sostanza ontologica della persona umana, della sua individualità e dei suoi inalienabili diritti.Dante Alighieri, che con la sua Commedia sintetizza tutto il pensiero medievale, lo dice: è vero che l'Impero romano ha perseguitato i primi cristiani, ma è pur vero che esso non solo è stato criterio di civiltà, ma ha svolto anche un ruolo provvidenziale per la diffusione del Cristianesimo stesso.Si pensi a quanto gli apostoli e i loro successori si siano avvantaggiati di un'unificazione politica, culturale e linguistica, date appunto dalla romanità.Ma Dante giustamente va oltre il dato storico del ruolo provvidenziale che la romanità e poi l'Impero romano avrebbero avuto per il raggiungimento della civiltà cristiana, dice anche che il futuro della cristianità non può che essere nella conservazione anche della sua romanità. In Paradiso Dante dialoga con una grande aquila formata da tante anime beate.D'altronde fu questo il senso provvidenziale di quella fatidica notte del Natale dell'anno 800 in cui proprio a Roma, per volere del Papa e di un grande re come Carlo Magno, nacque quello che non a caso si chiamò il Sacro Romano Impero.Sacro Romano Impero voluto appunto dalla Provvidenza.Per chi crede che la storia non è solo un succedersi di avvenimenti senza significato o di fatti che casualmente si succedono, bensì l'azione della volontà di Dio che si serve della libera collaborazione dell'uomo, allora anche certe coincidenze non possono non avere un significato.Come mai l'Impero Romano inizia con un Romolo e finisce con un altro Romolo (Romolo Augustolo)?E come mai anche il Sacro Romano Impero inizia con un Carlo (Carlo Magno) e finisce con un altro Carlo (il beato Carlo d'Asburgo)?Coincidenze? È un po' difficile crederlo.

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L'affermazione del Cristianesimo - Terza parte

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Play Episode Listen Later May 31, 2021 19:01


Nel Trecento un cambiamento climatico e una grave crisi economica (con tanto di crac bancari) si sommarono all'arrivo di una pandemia di peste. Quali furono gli esiti sulla società? Nel podcast, Marina Montesano, docente di Storia medievale presso l'Università di Messina, spiega il rapporto tra il cristianesimo e la Crisi del Trecento.Il Cristianesimo è una religione monoteista a carattere universalistico, rivelata al tempo dell'imperatore romano Tiberio da Gesù Cristo e fondata sulla pace, la fratellanza fra gli uomini, la possibilità offerta a tutti di purificarsi e redimersi nella vita terrena, in vista del perpetuarsi di questa in una futura beatitudine celeste. Originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d'Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo. Da piccolo culto orientale monoteista, predicante l'amore per il prossimo e il distacco dai beni terreni, il Cristianesimo divenne in meno di quattro secoli, precisamente con l'Editto di Tessalonica, emanato da Teodosio il 27 febbraio del 380, religione di Stato, riuscendo, con la sua diffusione, ad essere protagonista, spesso imponendosi con la forza, della futura costruzione della geografia europea e a superare le diverse e numerose crisi che troverà sulla sua strada.Marina Montesano, Professoressa ordinaria di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Messina e autrice di diverse importanti opere sul periodo, ripercorre, in questo podcast, con grande maestria, le tappe fondamentali della cristianizzazione in Europa e in Italia, ponendo l'attenzione su come l'affermazione della Chiesa, in quanto istituzione, raramente abbia coinciso con la vera evangelizzazione della società del tempo. - L'avvento del Cristianesimo nel periodo alto medievale (Prima parte). - La svolta di Teodosio: il Cristianesimo come religione di Stato (Seconda parte). - Il Cristianesimo e la cisi del ‘300 (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

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L'affermazione del Cristianesimo - Prima parte

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Play Episode Listen Later May 31, 2021 17:29


Come (e dove si è diffuso) il cristianesimo? In che modo si è affermato? Al Concilio di Nicea del 325, fortemente voluto dall'imperatore Costantino, si gettarono le basi del dogma cristiano come oggi lo conosciamo. Ma non fu per niente facile. Nel podcast, Marina Montesano, docente ordinaria di Storia medievale presso l'Università di Messina, spiega la diffusione del cristianesimo nell'Alto Medioevo.Il cristianesimo è una religione monoteista a carattere universalistico, rivelata al tempo dell'imperatore romano Tiberio da Gesù e fondata sulla pace, la fratellanza fra gli uomini, la possibilità offerta a tutti di purificarsi e redimersi nella vita terrena, in vista del perpetuarsi di questa in una futura beatitudine celeste. Originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d'Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo. Da piccolo culto orientale monoteista, predicante l'amore per il prossimo e il distacco dai beni terreni, il Cristianesimo divenne in meno di quattro secoli, precisamente con l'Editto di Tessalonica, emanato da Teodosio il 27 febbraio del 380, religione di Stato, riuscendo, con la sua diffusione, ad essere protagonista, spesso imponendosi con la forza, della futura costruzione della geografia europea e a superare le diverse e numerose crisi che troverà sulla sua strada.Marina Montesano, docente ordinaria di Storia medievale presso l'Università degli Studi di Messina e autrice di diverse importanti opere sul periodo, ripercorre, in questo podcast, con grande maestria, le tappe fondamentali della cristianizzazione in Europa e in Italia, ponendo l'attenzione su come l'affermazione della Chiesa, in quanto istituzione, raramente abbia coinciso con la vera evangelizzazione della società del tempo. - L'avvento del Cristianesimo nel periodo alto medievale (Prima parte). - La svolta di Teodosio: il Cristianesimo come religione di Stato (Seconda parte). - Il Cristianesimo e la cisi del ‘300 (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

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L'affermazione del Cristianesimo - Seconda parte

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Play Episode Listen Later May 31, 2021 25:24


Quello dell'Anno Mille è un mito storiografico: nessuno attendeva l'apocalisse e nessuno pensava che dopo la fatidica data il mondo sarebbe cambiato. È vero però che nell'XI secolo si assistette a una svolta. Che cosa cambiò? Nel podcast, Marina Montesano, docente di Storia medievale presso l'Università di Messina, spiega come il cristianesimo diventò religione di Stato.Il Cristianesimo è una religione monoteista a carattere universalistico, rivelata al tempo dell'imperatore romano Tiberio da Gesù Cristo e fondata sulla pace, la fratellanza fra gli uomini, la possibilità offerta a tutti di purificarsi e redimersi nella vita terrena, in vista del perpetuarsi di questa in una futura beatitudine celeste. Originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d'Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo. Da piccolo culto orientale monoteista, predicante l'amore per il prossimo e il distacco dai beni terreni, il Cristianesimo divenne in meno di quattro secoli, precisamente con l'Editto di Tessalonica, emanato da Teodosio il 27 febbraio del 380, religione di Stato, riuscendo, con la sua diffusione, ad essere protagonista, spesso imponendosi con la forza, della futura costruzione della geografia europea e a superare le diverse e numerose crisi che troverà sulla sua strada.Marina Montesano, docente di Storia Medievale presso l'Università di Messina e autrice di diverse importanti opere sul periodo, ripercorre, in questo podcast, con grande maestria, le tappe fondamentali della cristianizzazione in Europa e in Italia, ponendo l'attenzione su come l'affermazione della Chiesa, in quanto istituzione, raramente abbia coinciso con la vera evangelizzazione della società del tempo. - L'avvento del Cristianesimo nel periodo alto medievale (Prima parte). - La svolta di Teodosio: il Cristianesimo come religione di Stato (Seconda parte). - Il Cristianesimo e la cisi del ‘300 (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Hopera Podcast - Roma
Costruire una società migliore | René Breuel | Percorso "Amare" | Hopera

Hopera Podcast - Roma

Play Episode Listen Later May 18, 2021 29:07


Ep. 5 del percorso "Amare" Scarica la Guida di Discussione: https://hopera.tv/percorsi/costruire-una-societa-migliore/ Il Cristianesimo funziona male quando diventa una minoranza lamentosa, che vive una fede privata o prepotente. Funziona bene quando è una minoranza creativa, che si mette al servizio della società e contribuisce ad una cultura migliore. Testi: Matteo 4-6, Atti 2, Efesini 6 Predicatore: René Breuel - Seguici su: Facebook https://www.facebook.com/ChiesaHopera/ Instagram https://www.instagram.com/chiesahopera/ Sito Web https://www.hopera.co/

Don Pierpaolo Maria Cilla: lezioni sulla Divina Volontà
Il cristianesimo non è la religione dei precetti, ma della vera carità

Don Pierpaolo Maria Cilla: lezioni sulla Divina Volontà

Play Episode Listen Later May 6, 2021


Millevoci
Tra Dio e Cesare: il cristianesimo e la politica. La fine di un’epoca?

Millevoci

Play Episode Listen Later Mar 12, 2021 53:45


BASTA BUGIE - Cristianesimo
Le contraddizioni del Taoismo

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Mar 11, 2021 6:30


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6507LE CONTRADDIZIONI DEL TAOISMOPer Lao-Tzu ogni uomo deve ricercare il vuoto (da cui consegue la nullificazione di se stessi)di Corrado GnerreC'è un testo taoista che si fa risalire a Lao-Tzu, il fondatore del Taoismo. Si tratta del testo più celebre di questa religione, il Tao-teh-ching, detto anche la "Bibbia del Taoismo". Ad un certo punto dice: "Porta il vuoto all'estremo". Immaginate, cari lettori, se tornando a casa diceste una cosa simile, trovereste vostra moglie - o chi per lei - pronta a darvi qualche bottiglia vuota da restituire al salumiere.A parte le battute... una frase di questo tipo dice tutto, pur essendo breve e, da un certo punto di vista, anche enigmatica. Dice tutto, perché nel Taoismo - ma non solo nel Taoismo - c'è una vera fissazione per il concetto di "vuoto". Il vuoto è ciò che contraddittoriamente dovrebbe "riempire" la vita, il vuoto è ciò che dovrebbe dare senso a tutto. Ma perché? Perché, paradossalmente, il vuoto è nulla, è non-senso. Illogicità! qualcuno potrebbe pensare e affermare. In realtà non è così, anzi è tutto spaventosamente logico. Vi spiego perché.IL DISSOLVIMENTO DEL SÉIn certe religioni (e il Taoismo è fra queste) l'uomo, come individualità, dà fastidio. Dà fastidio la singolarità, dà fastidio il concetto di persona come qualcosa di "altro" rispetto al tutto. L'uomo, per queste religioni, ha senso solo se riferito al tutto. Ma non solo. L'uomo deve essere considerato anche come espressione del tutto; una sorta di onda sulla superficie del mare, che ad un certo punto compare, è visibile, ma poi si dissolve nel mare stesso, cioè nella realtà da cui è momentaneamente scaturita. Partendo da questi presupposti, è del tutto logico che la vera aspirazione non può che essere la negazione dell'io, il dissolvimento del sé, la spersonalizzazione e la disindividualizzazione. Se l'uomo non esiste come singolo, ma sarebbe solo espressione di un tutto più grande, allora ogni pensiero umano, ogni creazione umana, devono indirizzarsi verso la nullificazione di se stessi. Se è nulla chi ha pensato, sarà nulla anche il suo pensiero; se è nulla chi ha desiderato, sarà nulla anche il suo desiderio.Da qui si capisce perché nel Taoismo il concetto di vuoto è il concetto dominante e il criterio di tutto. Il fine è il vuoto, perché il fine è il dissolvimento di tutto. L'uomo non esiste e non esistono i suoi pensieri, i suoi progetti e i suoi affetti. Dunque, che cosa può restare se non il vuoto?NESSUNO VI TOGLIERÀ IL VUOTOIn un altro punto, sempre il Tao-teh-ching dice: "La via (cioè il Tao) è vuota ma, usandola, non si riempie". Il che vuol dire: non vi preoccupate, perché, se saprete bene orientarvi a seguire il Tao, nessuno vi toglierà questa bella cosa che è il vuoto!Ma - e qui sta il nocciolo della questione - una proposta di questo tipo non riesce ad offrirsi come qualcosa di gratificante. Da qui vien fuori anche un'evidente contraddizione. All'uomo si chiede qualcosa (indirizzarsi verso il vuoto, aspirare al vuoto, vivere il vuoto), pur sapendo che l'uomo, di fatto, non esiste come entità singola. Si chiede una sforzo di volontà, ma colui che deve fare questo sforzo non esiste. Questa mancanza di logica, però, non deve meravigliare; anzi, anche in questo il Taoismo cerca di essere coerente, e ci riesce facendo saltare il principio di non contraddizione e affermando che il Tao è essere ma anche non-essere. Il che vuol dire che si può dire tutto e il contrario di tutto. A questo poi si aggiunge il fatto che il Tao-teh-ching dice: "Il vero saggio esercita un insegnamento senza parole"...Torniamo alla proposta taoista. All'uomo istintivamente il vuoto ripugna. Oltre al fatto che quando si ha fame, trovare un piatto vuoto non è certo simpatico; oppure quando si ha sete, trovare un bicchiere vuoto; o ancora quando si è soli, non trovare nessuno con cui scambiare una parola... ma - dicevamo - il vuoto ripugna perché l'uomo è fatto per la pienezza, per il senso, per assaporare lo "spessore" della vita. Quanto sono belle quelle parole di Gesù allorquando dice che chi segue Lui non solo avrà la vita eterna (vita per l'eternità! non vuoto per l'eternità!), ma il centuplo (altro che il nulla!) già su questa terra.Se ci vogliamo veramente bene, dovremmo seriamente riflettere su questa bella promessa di Gesù. Dovremmo riflettere sulla sua "convenienza". Il Cristianesimo è la religione della vita e della pienezza e aborrisce qualsiasi ipotesi di nullificazione dell'esistente (il creato) e dell'esistenza (la vita). Titolo originale: È proprio bello il vuoto taoista?Fonte: I Tre Sentieri, 2 febbraio 2021Pubblicato su BastaBugie n. 707

StupidaMente
Il cristianesimo

StupidaMente

Play Episode Listen Later Mar 8, 2021 4:38


Network di podcast: https://mirkorovere.wordpress.com

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
915 - Corrado Gnerre - Glorifica più Dio un'anima in grazia, che non l'universo intero

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Jan 21, 2021 3:48


Il Cristianesimo è vita di grazia e non altro che vita di grazia. Verità, questa, assai dimenticata nel cristianesimo contemporaneo.

Apologetica | RRL
197 - Glorifica più Dio un'anima in grazia, che non l'universo intero

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Jan 21, 2021 3:48


Il Cristianesimo è vita di grazia e non altro che vita di grazia. Verità, questa, assai dimenticata nel cristianesimo contemporaneo.

Liturgia | RRL
160 - La nuova alleanza della Grazia (Parte III)

Liturgia | RRL

Play Episode Listen Later Dec 24, 2020 3:41


Il Cristianesimo si fonda e ha le sue radici nel sacrificio della Croce: questa è la sorgente da cui è sorto il Nuovo Testamento con le sue benedizioni e le sue grazie. Così, come il Nuovo Testamento è stato creato e confermato tramite un sacrificio, altrettanto esso dev’essere sostenuto e mantenuto con un sacrificio perenne; infatti, conservare una cosa è una creazione continuata, per cui essa esiste e dipende dalla medesima causa della creazione. Non è pertanto sufficiente che la religione cristiana, e la Chiesa, abbia come base un sacrificio che è stato compiuto una sola volta: essa deve possedere, come pilastro maestro della sua permanenza, anche un sacrificio che venga sempre ripetuto.

Hopera Podcast - Roma
1. La Ridefinizione Cristiana dell’Amore e della Famiglia || René Breuel || Serie "Piccoli Grandi Eroi" || Hopera

Hopera Podcast - Roma

Play Episode Listen Later Jul 20, 2020 23:09


Il Cristianesimo ridefinisce le nostre concezioni del lavoro, del rapporto tra uomini e donne, e della famiglia. Invece di divinizzare l’amore romantico e la famiglia nucleare, ci invita a riconoscere Dio come Padre e a far parte di una grande, variegata famiglia. Testi: Atti 18, 21, Romani 16, 1 Corinzi 16, Marco 3 Predicatore: René Breuel - Hopera è una chiesa nel cuore di Roma interessata a far fiorire le persone e aiutarle a conoscere Dio. Seguici su: Facebook https://www.facebook.com/ChiesaHopera/ Instagram https://www.instagram.com/chiesahopera/ Sito Web https://www.hopera.co/

Scienza
La chiesa ha favorito il progresso scentifico

Scienza

Play Episode Listen Later Jun 30, 2020 5:11


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6194LA CHIESA HA FAVORITO IL PROGRESSO SCIENTIFICOTra le varie accuse che si fanno alla Chiesa vi è anche quello di affermare che essa storicamente si sarebbe opposta al progresso scientifico-tecnologico.Come si deve rispondere? Niente affatto!Se l'Occidente è l'Occidente e se esso si è contraddistinto come il "terreno" da cui è partito il vero sviluppo scientifico-tecnologico, ciò è proprio grazie (e non malgrado!) il Cristianesimo.Ci sono almeno due elementi da tenere in considerazione. Il primo è storico. Il secondo è teologico-culturale.Per il primo (quello storico) va detto a chiare lettere che il processo di "planetarizzazione" del mondo è iniziato dal bacino del Mediterraneo. C'è chi dice che sia stata la cultura greca, e non quella cristiana, ad indirizzare la civiltà mediterranea ed europea allo spirito scientifico e tecnologico. Ciò è falso e lo si può dimostrare facilmente.PRIMA DEL CRISTIANESIMOIl contributo del pensiero greco è stato certamente importante, ma non determinante. Nel periodo in cui questo pensiero era protagonista nel bacino del Mediterraneo, in Mesopotamia vi era un grado di sviluppo della tecnica non certo inferiore, anzi per alcuni versi anche superiore a quello greco e a quello dell'intero contesto mediterraneo. Fu dopo il diffondersi del Cristianesimo che nel bacino del Mediterraneo si ravvisò un'evidente accelerazione del progresso tecnologico. Nella Grecia antica la conoscenza scientifica non sempre si accompagnava alla necessità della ricerca per migliorare le condizioni materiali di vita. Ciò valeva anche per Aristotele e per lo stesso Archimede, malgrado le macchine di quest'ultimo erano assai sofisticate e per certi versi anche moderne.Veniamo adesso al dato teologico-culturale, che è quello che spiega.Nella cultura cristiana, per una specifica antropologia e per il mistero dell'Incarnazione, è assente la demonizzazione del corpo e delle realtà materiali. E la tecnologia è quella manifestazione dell'umano che serve proprio al miglioramento delle condizioni materiali di vita. Il mistero dell'Incarnazione va ad inserirsi su un'antropologia - che è già quella dell'Ebraismo - che valorizza l'individualità e soprattutto l'unitarietà dell'individuo. Il "Dio disse" e il "Dio vide che era cosa buona" del libro del Genesi evidenziano la volontarietà del gesto creatore, in contrapposizione a visioni gnostiche - diffuse nelle culture pagane - ove la nascita del mondo e delle realtà corporali figurano come conseguenze di una "caduta", di un gesto non voluto da parte del divino. Questa antropologia biblica non si limita a valorizzare la positività del creato, ma anche la centralità dell'uomo all'interno della creazione. "E Dio disse: 'Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza" e quindi la legittimità dell'uomo di dominare la natura "e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo" (Genesi 1).LA NATURA COME REALTÀ CREATAA questo poi deve aggiungersi che nel pensiero cristiano l'accettazione di una logica realista - per esempio il principio di non contraddizione - e quindi il riconoscimento dell'oggettività della verità, rendono possibile - e di molto - l'indagine scientifica. Afferma l'astronomo Jaki nel suo Dio e i cosmologi: "(Il Cristianesimo, introducendo la distinzione fra) il soprannaturale e il naturale permise (...) di considerare (tutta la natura) governata dalle stesse leggi". Infatti, se ci si convince che la natura è una manifestazione del divino -convinzione dominante nell'epoca precristiana - essa diventa "intoccabile". Non così con la concezione giudaico-cristiana, laddove la natura si presenta come realtà creata e, quindi, modificabile dall'uomo. Tutto ciò trova conferma nel fatto che i secoli del basso medioevo, epoca che si è volutamente costruita sulla fede cristiana, furono secoli di grande sviluppo scientifico-tecnologico. Un famoso storico della scienza, il francese Jean Gimpel, arriva a dire che in questo periodo vi fu una vera e propria rivoluzione industriale. Così scrive: "La prima rivoluzione industriale risale al Medioevo. I secoli XI, XII, XIII, hanno creato una tecnologia sulla quale la rivoluzione industriale del secolo XVIII si è appoggiata per il suo sviluppo. (...) In Europa, il Medio Evo ha sviluppato in tutti i campi l'uso delle macchine, più di qualsiasi altra civilizzazione. È uno dei fattori che più determinano la preponderanza dell'emisfero occidentale sul resto del mondo."Dunque, Gimpel lo dice chiaramente: grazie al medioevo cristiano si è avuto la preponderanza dell'emisfero occidentale sul resto del mondo. Altro che Chiesa contro la scienza!

Tesori d'Europa | RRL
68 - Norvegia, terra santa e irrequieta

Tesori d'Europa | RRL

Play Episode Listen Later Jun 20, 2020 6:52


Il Cristianesimo è andato diffondendosi in Norvegia in modo costante, ma graduale. Due furono i fattori cruciali in tale processo: da un lato, i legami con l’Europa attraverso le spedizioni vichinghe ed i rapporti commerciali; dall’altro, l’appoggio offerto alla Chiesa dai sovrani. Ma alla fede cristiana la monarchia norvegese aderì tardi, molti secoli dopo rispetto al Vecchio Continente: a lungo rimase infatti una roccaforte pagana politicamente divisa in piccoli regni.

Joe Porrello Podcast
Il proposito

Joe Porrello Podcast

Play Episode Listen Later Jun 1, 2020 39:00


28.05,2020//Il Cristianesimo è vita vissuta e quando parli di ciò che ti costa,l'unzione di Dio scorre potentemente!

BASTA BUGIE - Santi e beati
Le tre lezioni della lotta contro il drago

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later May 5, 2020 6:13


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6115LE TRE LEZIONI DELLA LOTTA CONTRO IL DRAGOSi conosce molto poco della vita di san Giorgio. Si sa che visse in Palestina e che morì nella piccola città di Lidda, sempre in Palestina. Morì martire verso il 303, quindi prima dell'avvento di Costantino. E proprio a Lidda fu innalzata una basilica in suo onore.San Giorgio divenne famosissimo durante il medioevo ed è tuttora molto famoso in quanto santo patrono dell'Inghilterra.A san Giorgio è legata una leggenda secondo la quale sarebbe riuscito a combattere contro un drago per liberare una fanciulla di nome Alessandra, che diventerà cristiana grazie all'impresa del Santo.Nelle fiabe e nelle saghe la vittoria sui draghi costituisce spesso una prova che l'eroe deve superare per ottenere un bene. Un bene che può essere un tesoro o, appunto, la liberazione di una fanciulla prigioniera.Il Cristianesimo ha sempre visto nel drago il demonio, in particolar modo Lucifero ribelle che poi viene sconfitto da san Michele e precipitato nell'inferno: "(...) apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi (...)." (Apocalisse 12)Allora soffermiamoci su tre elementi.PRIMO: CIÒ CHE CONTA È ESSERE DALLA PARTE DEL VERO E DEL BENEL'uomo, di per sé fragile, può riuscire a sconfiggere un drago, che è un essere ben superiore all'uomo; un essere che può volare; che può perfino sputare fuoco dalle narici.Il significato è chiaro. La forza vale fino ad un certo punto. Ciò che conta è essere dalla parte del vero e del bene. Se si è dalla parte giusta, da Dio si otterrà la forza per compiere anche ciò che naturalmente sembra impossibile.SECONDO: IL BENE S'IDENTIFICA CON IL BELLO E IL MALE CON IL BRUTTOLe leggende che vedono la presenza dei draghi spesso narrano di un eroe, un cavaliere, che deve liberare una fanciulla prigioniera del mostro. Perché una fanciulla? Il richiamo è senz'altro alla bellezza. Una bellezza che è momentaneamente imprigionata dalla bruttezza. Infatti, i draghi, pur immaginati in maniera diversa, hanno come comune denominatore l'essere brutti, orridi, spaventosi, mostruosi.Anche qui il significato è chiaro. Il bene s'identifica con il bello e il male con il brutto. Ciò perché il bene affascina, scalda il cuore, attrae di suo. Il male, invece, angoscia, impressiona, turba. Quando trionfa il male, quando trionfa il peccato, quando trionfa l'ingiustizia, accade che il brutto imprigioni il bello. Ed ecco il dovere di far si che il bello trionfi, venga, appunto, liberato.TERZO: LA MENZOGNA VA SCONFITTA E UCCISACome abbiamo detto prima, nell'immaginario fantastico i draghi vengono spesso rappresentati come esseri che sputano fuoco. Il fuoco richiama, da una parte, le fiamme dell'inferno, cioè il luogo dove il ribelle Lucifero fu precipitato; dall'altra, richiama la menzogna, il falso, l'errore, che non a caso vengono sempre "sputati", cioè affermati e propagandati, dal male.Da qui la necessità di combattere contro i draghi che vuol dire combattere contro le menzogne. I draghi vanno sconfitti e uccisi. Infatti la menzogna va sconfitta e uccisa.Qui va fatta una digressione. In opposizione a queste concezioni tipiche dell'occidente cristiano, in estremo oriente il drago è invece visto come simbolo di buona sorte, addirittura in grado di produrre elisir dell'immortalità. Ma l'aspetto significativo è che il drago rappresenta l'essenza primigenia della cosmologia taoista, ovvero il legame indissolubile tra yang e yin. Ora, questi due principi vanno intesi monisticamente come superamento della contraddizione. Secondo il Taoismo gli opposti devono coincidere e compenetrarsi: il bene è anche male e il male è anche bene; nel bene c'è anche del male e nel male c'è anche del bene. Insomma, anche attraverso questo simbolo (il drago) si coglie bene quanto discutibili sul piano morale siano queste culture.Conclusione: i draghi vanno sconfitti [...] perché essi simboleggiano l'errore, il male e il brutto. Ecco perché Chesterton amava dire: "Le fiabe non raccontano ai bambini che i draghi esistono. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere uccisi".

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
416 - Corrado Gnerre - La Passione di Gesù dimostra che il Cristianesimo è l'unica religione dell'amore

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Apr 9, 2020 4:59


In nessuna religione si afferma che Dio, pur essendo onnipotente e assoluto, abbia deciso di soffrire veramente pur non negando la sua natura immutabile

Apologetica | RRL
93 - La Passione di Gesù dimostra che il Cristianesimo è l'unica religione dell'amore

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Apr 9, 2020 4:59


In nessuna religione si afferma che Dio, pur essendo onnipotente e assoluto, abbia deciso di soffrire veramente pur non negando la sua natura immutabile

Arte e Cultura | RRL
98 - Il Cristianesimo in Giappone

Arte e Cultura | RRL

Play Episode Listen Later Mar 9, 2020 14:36


Gli ambienti religiosi e politici giapponesi non accolsero bene nel XVI secolo l’arrivo dei missionari cristiani, e nel XVII si giunse alla feroce persecuzione e allo sterminio. Ma i cristiani sopravvissero nel silenzio per secoli, e a partire dalla fine del XIX secolo il Cristianesimo è di nuovo presente e attivo nel Paese del Sol Levante.

Hopera Podcast - Roma
1. Chi è lo Spirito Santo? || René Breuel || Camminare nello Spirito || Hopera

Hopera Podcast - Roma

Play Episode Listen Later Mar 2, 2020 25:09


Il Cristianesimo non è soltanto una dottrina o morale. È un rapporto continuo e intenso con Dio. La grandezza d’anima di Gesù è disponibile a noi attraverso lo Spirito Santo. Testo: Marco 1, Luca 3, 6, 9, 11, Giovanni 14-16, Romani 8, Galati 4 Predicatore: René Breuel - Hopera è una chiesa cristiana nel cuore di Roma interessata a far fiorire le persone e aiutarle a conoscere Dio. Seguici su: Facebook https://www.facebook.com/ChiesaHopera/ YouTube https://www.youtube.com/hopera Instagram https://www.instagram.com/c_hopera/ Sito Web https://www.hopera.co/

WannaBeBuddha
Il Cristianesimo è peggio dell'ISIS [2/2]

WannaBeBuddha

Play Episode Listen Later May 8, 2019 20:58


Una DOVEROSA digressione sulle fallacie della religione Cattolica. Il video è molto Lungo ma vale la pena guardarlo e sopratutto condividerlo. Affronteremo tutti i temi: Pedofilia, Laicità dello stato, Incongruenze nella Bibbia. In generale, oriente o occidente che sia, ad un certo periodo della storia compare una figura mistica che porta (o meglio, rinnova) degli insegnamenti, ma dopo la sua morte piano piano si congelano, si spegne la fiamma dello spirito, e tutto diventano vuoto ritualismo... ed ecco che si creano così le istituzioni religiose.Il cattolicesimo non ha NULLA a che fare con l'insegnamento mistico di Gesù. Ha perso la sua vera fiamma spirituale. E' una parodia del suo insegnamento. Si usa il nome di Gesù come scusa per avere un potere politico, sociale, economico e psicologico.Questo video non ha la pretesa di dare interpretazioni alternative a certi simboli, che potete ritrovare da soli nello studio delle varie correnti mistiche del cristianesimo, ma ha uno scopo di denuncia sociale, rimettere la chiesa al suo posto. Per questo sono stati VOLUTAMENTE usati dei tono forti ed eccessivi, tipici della satira di Aristofane, per denunciare con sberleffo e per smorzare tutto quel tono di terrore reverenziale che gira attorno alla chiesa. La visione del video è stata ristretta ad utenti maggiorenni per questo motivo; per cui se non vi piace chiudetelo e non rompete le scatole al prossimo. "NON ROMPERE LE SCATOLE AL PROSSIMO TUO COME NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE STESSO"

WannaBeBuddha
Il Cristianesimo è peggio dell'ISIS [1/2]

WannaBeBuddha

Play Episode Listen Later May 8, 2019 25:54


Una DOVEROSA digressione sulle fallacie della religione Cattolica. Il video è molto Lungo ma vale la pena guardarlo e sopratutto condividerlo. Affronteremo tutti i temi: Pedofilia, Laicità dello stato, Incongruenze nella Bibbia. In generale, oriente o occidente che sia, ad un certo periodo della storia compare una figura mistica che porta (o meglio, rinnova) degli insegnamenti, ma dopo la sua morte piano piano si congelano, si spegne la fiamma dello spirito, e tutto diventa vuoto ritualismo... ed ecco che si creano così le istituzioni religiose.Il cattolicesimo non ha NULLA a che fare con l'insegnamento mistico di Gesù. Ha perso la sua vera fiamma spirituale. E' una parodia del suo insegnamento. Si usa il nome di Gesù come scusa per avere un potere politico, sociale, economico e psicologico.Questo video non ha la pretesa di dare interpretazioni alternative a certi simboli, che potete ritrovare da soli nello studio delle varie correnti mistiche del cristianesimo, ma ha uno scopo di denuncia sociale, rimettere la chiesa al suo posto. Per questo sono stati VOLUTAMENTE usati dei tono forti ed eccessivi, tipici della satira di Aristofane, per denunciare con sberleffo e per smorzare tutto quel tono di terrore reverenziale che gira attorno alla chiesa. La visione del video è stata ristretta ad utenti maggiorenni per questo motivo; per cui se non vi piace chiudetelo e non rompete le scatole al prossimo. "NON ROMPERE LE SCATOLE AL PROSSIMO TUO COME NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE STESSO" RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:Vittime della fede cristiana: https://www.uaar.it/ateismo/controinformazione/vittime_della_fede_cristiana/Vatican.va sui gay:http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccatheduc/documents/rc_con_ccatheduc_doc_20051104_istruzione_it.htmlRatzinger sui Gayhttp://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/14/papa-matrimoni-gay-sono-ferita-alla-giustizia-e-alla-pace/446131/Sul sacerdozio femminile:http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19761015_inter-insigniores_it.htmlLettera apostolica di Giovanni Paolo II sul acerdozio femminile:https://w2.vatican.va/content/john-paulii/it/apost_letters/1994/documents/hf_jp-ii_apl_19940522_ordinatio-sacerdotalis.html

Uomini e Profeti - Radio3
"Religiosità dopo il cristianesimo" con Felice Cimatti

Uomini e Profeti - Radio3

Play Episode Listen Later Apr 27, 2019 45:00


In conduzione Felice Cimatti con Paolo Costa e Luigina Mortari

Recensioni librarie
28 - Via Dolorosa. Meditazioni sulla Via Crucis

Recensioni librarie

Play Episode Listen Later Apr 16, 2019 3:39


Apologetica | RRL
45 - Il Cristianesimo religione della gioia

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Apr 4, 2019 9:52


Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
154 - Corrado Gnerre - Il Cristianesimo religione della gioia

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Apr 4, 2019 9:52


Letteratura latina
Tertulliano: il cristianesimo e la letteratura

Letteratura latina

Play Episode Listen Later Mar 19, 2019 37:27


FM Nuova Radio Web
Il Cristianesimo e la tribolazione nel mondo

FM Nuova Radio Web

Play Episode Listen Later Nov 16, 2018 106:09


Il Signore, la Madre Celeste e i messaggeri di Luce tra noi. Programma di spiritualità

Hopera Podcast - Roma
6. Importarsi degli altri || René Breuel || Una Vita Dedicata a Dio || Hopera

Hopera Podcast - Roma

Play Episode Listen Later Oct 8, 2018 21:50


Ognuno di noi ha una missione in questo mondo. Il Cristianesimo ci motiva ad importarci delle persone intorno a noi e a trasmetterli la speranza di Cristo. Testo: Giovanni 20:21-22 Predicatore: René Breuel _______________ Chiesa Hopera è una chiesa evangelica nel cuore di Roma interessata a far fiorire le persone e aiutarle a conoscere Dio. Seguici su: Facebook https://www.facebook.com/ChiesaHopera/ YouTube https://www.youtube.com/hopera Instagram https://www.instagram.com/c_hopera/ Sito Web https://www.hopera.co/

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
38 - Corrado Gnerre - Lo sai che il Cristianesimo ha creato il miglior modello di eroe?

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Sep 27, 2018 7:21


Quale modello di eroe è più rispondente al cuore dell'uomo? Quale modello di eroe risponde meglio a ciò che l'uomo desidera, quale modello di eroe rispecchia più la verità sull'uomo? Il prof. Corrado Gnerre risponde a tale quesito prendendo ad esempio due modelli: quello "moderno" e quello "medioevale", intendendo con tale ultimo termine ciò che fa riferimento alla società e alla Civiltà Cristiana.

Apologetica | RRL
18 - Lo sai che il Cristianesimo ha creato il miglior modello di eroe?

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Sep 27, 2018 7:21


Quale modello di eroe è più rispondente al cuore dell'uomo? Quale modello di eroe risponde meglio a ciò che l'uomo desidera, quale modello di eroe rispecchia più la verità sull'uomo? Il prof. Corrado Gnerre risponde a tale quesito prendendo ad esempio due modelli: quello "moderno" e quello "medioevale", intendendo con tale ultimo termine ciò che fa riferimento alla società e alla Civiltà Cristiana.

Apologetica | RRL
03 - La bellezza della devozione al Sacro Cuore di Gesù | di Corrado Gnerre

Apologetica | RRL

Play Episode Listen Later Jun 6, 2018 12:50


Il Cristianesimo afferma che la salvezza è nell'adesione del cuore. Per il Cristianesimo, la conoscenza è importante ma non decisiva, essa svolge una funzione ausiliare per l'esercizio della virtù ma non costituisce il criterio della Salvezza. In quale contesto storico nacque e qual è il significato sociale della devozione al Sacro Cuore di Gesù?

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
21 - Corrado Gnerre - La bellezza della devozione al Sacro Cuore di Gesù

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Jun 6, 2018 12:50


Il Cristianesimo afferma che la salvezza è nell'adesione del cuore. Per il Cristianesimo, la conoscenza è importante ma non decisiva, essa svolge una funzione ausiliare per l'esercizio della virtù ma non costituisce il criterio della Salvezza. In quale contesto storico nacque e qual è il significato sociale della devozione al Sacro Cuore di Gesù?

Storia della civiltà cristiana | RRL
29 - Cosa è davvero stato il 68?

Storia della civiltà cristiana | RRL

Play Episode Listen Later Mar 28, 2018 8:12


Il Cristianesimo può essere sintetizzato tenendo presente tre passaggi consequenziali. Primo: Dio Padre. Secondo: Dio Padre si fa conoscere nel Figlio. Terzo: il Figlio si fa incontrare nella Chiesa.

Dialogo con l'Islam
DIALOGO CON L'ISLAM del 23/01/2017

Dialogo con l'Islam

Play Episode Listen Later Jan 23, 2017 4:53


Nei giorni scorsi si è svolto a Roma un convegno dal titolo "Il Cristianesimo al tempo di Francesco". Luciano Cozzolino ne ha parlato con Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di S. Egidio e relatore al convegno sul tema del dialogo interreligioso, soprattutto con l'Islam.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Sant'Atanasio sconfisse l'eresia ariana che rischiava di distruggere sul nascere il cristianesimo

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jun 1, 2016 10:23


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4236SANT'ATANASIO SCONFISSE L'ERESIA ARIANA CHE RISCHIAVA DI DISTRUGGERE SUL NASCERE IL CRISTIANESIMO di Corrado GnerreL'epoca in cui visse sant'Atanasio fu di grande crisi della ortodossia, cioè della dottrina autentica. Siamo intorno al 360. In quel periodo (così come oggi) la verità cattolica rischiava di scomparire. Celebre è la frase di san Girolamo che descriveva quei tempi: «E il mondo, sgomento, si ritrovò ariano».In tale contesto, sant'Atanasio non si piegò. Egli era un giovane vescovo di Alessandria d'Egitto. Rimase talmente solo a difendere la purezza della dottrina che per quasi mezzo secolo la sopravvivenza della fede autentica in Gesù Cristo si trasformò in una diatriba tra chi era per e chi non per Atanasio.QUALCHE CENNO BIOGRAFICOEgli nacque ad Alessandria nel 295. Nel 325 presenziò al celebre Concilio di Nicea, in qualità di diacono di Alessandro ch'era vescovo di Alessandria. Concilio famoso quello di Nicea perché fu lì che venne solennemente proclamata la fede nella divinità di Cristo in quanto consustanziale al Padre. Fu lì che fu stabilita la definizione per intendere l'uguaglianza del Figlio con il Padre: homoousius, che vuol dire "della stessa sostanza". Attenzione a questa definizione (homoousius) perché questa sarà la sostanza del contendere.Torniamo alla vita di sant'Atanasio. Il 17 aprile del 328 morì il vescovo Alessandro e il popolo di Alessandria d'Egitto chiese a gran voce Atanasio come vescovo. Fu vescovo per ben 46 anni, ma furono 46 anni durissimi, 46 anni di lotta contro l'eresia ariana e contro gli ariani. Questi ovviamente rifiutavano proprio ciò che il Concilio di Nicea aveva detto di Gesù, il termine homoousius, che, come ho già ricordato, vuol dire: della stessa sostanza del Padre.STRAORDINARIAMENTE ATTUALEIl comportamento degli ariani di quel tempo è indicativo per capire quanto le vicende che toccarono a sant'Atanasio siano straordinariamente attuali. Sant'Ilario di Poitiers (315-367) racconta che gli ariani ebbero sempre la scaltrezza di rifiutare ogni scontro dogmatico in merito alla questione della natura di Gesù perché sapevano che le loro tesi non potevano essere fondate sulla Tradizione né sul magistero definito. Si limitavano a fare ciò che solitamente fa chi non sa controbattere in una discussione: invece di rispondere sugli argomenti, calunnia. La discussione dottrinale veniva spesso trasformata in conflitto su questioni personali. Il povero sant'Atanasio fu accusato delle più grandi nefandezze: di aver imbrogliato, di aver violentato una donna, di aver ucciso, di minare all'unicità della Chiesa. Una tecnica che non passa mai di moda. D'altronde il demonio è sempre lo stesso e ha sempre la stessa monotona fantasia.Gli ariani però non si limitarono a questo. Operarono anche con grande astuzia. Prima di tutto cercarono di occupare quante più sedi episcopali e poi lanciarono quello che successivamente è stato definito come semiarianesimo. Altra tecnica tipica delle eresie: una volta condannate, riemergono proponendo un compromesso tra la verità e l'errore. Gli ariani propagandarono la necessità di sostituire il termine stabilito dal Concilio di Nicea, homoousion, con il termine homoiousion. Differenza di una sola lettera, minimale, ma che cambiava tutto. Infatti, il primo termine (homoousion) significa "della stessa sostanza", il secondo termine (homoiousion) significa "simile in essenza". Traducendo si capisce quanto la differenza non sia di poco conto.L'ERRORE DELLA MAGGIORANZA DEI VESCOVIMentre molti vescovi si lasciarono convincere da questo compromesso terminologico, che era cedimento sulla Dottrina, sant'Atanasio tenne fermo, resistette come un leone. Subì l'esilio per almeno cinque volte, ma non cedette. E - come si suol dire - non era tipo che la mandasse a dire né che parlasse alle spalle. Si sentiva il dovere di difendere le anime per cui non lesinò un linguaggio polemico per mostrare a tutti quanto fossero in errore e quanto fossero pericolosi i semiariani, che invece agli occhi di molti sembravano innocui.Se la prendeva anche con chi voleva accettare il compromesso dottrinale. Sentite cosa diceva a riguardo: «Volete essere figli della luce, ma non rinunciate ad essere figli del mondo. Dovreste credere alla penitenza, ma voi credete alla felicità dei tempi nuovi. Dovreste parlare della Grazia, ma voi preferite parlare del progresso umano. Dovreste annunciare Dio, ma preferite predicare l'uomo e l'umanità. Portare il nome di Cristo, ma sarebbe più giusto se portaste il nome di Pilato. Siete la grande corruzione, perché state nel mezzo. Volete stare nel mezzo tra la luce e il mondo. Siete maestri del compromesso e marciate col mondo. Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo ed abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo».Nel 335 a Tiro, in Palestina, fu convocato un sinodo per dirimere la controversia e dunque per decidere quale atteggiamento avere nei confronti di ciò che affermava sant'Atanasio. Il concilio definì il vescovo di Alessandria con questi termini: "arrogante", "superbo" e "uomo che vuole la discordia". Il papa Giulio I (?-352) cercò di difenderlo, ma poi di lì a non molto morì e il povero sant'Atanasio fu nuovamente attaccato.Intanto anche il potere politico si accaniva contro di lui: l'imperatore Costanzo l'odiava. Fu convocato un concilio ad Arles e qui si costrinsero i vescovi a sottoscrivere una condanna di sant'Atanasio. Chi si opponeva difendendolo veniva mandato in esilio, fu il caso di Paolino di Treviri. Stessa sorte toccò anche al Papa legittimo Liberio (?-366), che venne sostituito da un antipapa, Felice.LA CADUTA DI PAPA LIBERIO E LA COERENZA DI ATANASIOFu allora che accadde ciò che viene ricordato come "caduta" di un Papa. Liberio, per ottenere il potere e tornare a Roma come papa legittimo, decise anch'egli di accettare l'ambigua definizione semiariana, eppure fino ad allora si era distinto per una convinta definizione dell'homoousius del Concilio di Nicea.Altri concili segnarono il trionfo dell'eresia: quelli non ecumenici di Rimini e di Seleucia, siamo nel 359. Ma era prevedibile che per come era stato trattato sant'Atanasio e soprattutto per come era stata rinnegata la vera Fede il castigo fosse alle porte. All'imperatore Costanzo, morto nel 360, successe Giuliano detto "l'apostata" (330-363), che arrivò a ripudiare il battesimo cercando di restaurare il paganesimo.Non passò molto tempo e il nuovo imperatore Valente, così come il nuovo Papa Damaso, capirono che sant'Atanasio aveva ragione e lo riabilitarono. L'intrepido difensore della fede cattolica morì il 2 maggio del 373.ANCORA DUE COSE VANNO MESSE IN RILIEVOLa prima: ai tempi di sant'Atanasio a difendere la fede ci fu solo lui e una piccola comunità, i vescovi dell'Egitto e della Libia. Solo loro seppero mantenere accesa la luce della fede.La seconda: è significativo che colui che combatté da solo contro l'eresia ariana, non fu mai un teologo. La sua grande sapienza teologica, più che dagli studi, gli venne dall'incontro con i suoi maestri cristiani che testimoniarono il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano; e soprattutto dall'incontro con il grande sant'Antonio.Ario, invece, raccoglieva grande consenso per la sua grande preparazione biblica e teologica. Era insomma come tanti teologi che oggi vanno per la maggiore nei dibattiti, nelle prime pagine dei quotidiani e nei talk-show televisivi. Atanasio però sapeva quanto qui stesse l'insidia del demonio. Nella sua celebre Vita di Antonio egli riporta un insegnamento del suo grande maestro: «[...] i demoni sono astuti e pronti a ricorrere ad ogni inganno e ad assumere altre sembianze. Spesso fingono di cantare i salmi senza farsi vedere e citano le parole della Scrittura. [...]. A volte assumono sembianze di monaci, fingono di parlare come uomini di fede per trarci in inganno mediante un aspetto simile al nostro e poi trascinano dove vogliono le vittime dei loro inganni».

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