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L'Esodo, in particolare il primo capitolo, apre con un'immagine densa e drammatica che getta le fondamenta per l'intera narrazione del riscatto d'Israele. Il tema della paura è subito centrale: la paura del faraone davanti alla crescente presenza e forza numerica del popolo d'Israele in Egitto. Questo timore, alimentato dalla percezione che gli Israeliti potrebbero un giorno allearsi con i nemici dell'Egitto, si trasforma in oppressione sistematica. Da una preoccupazione latente, nasce una politica repressiva che si incarna nell'imposizione del lavoro forzato e, più tardi, nella drammatica decisione di uccidere tutti i neonati maschi israeliti. Qui vediamo un passaggio fondamentale nel tessuto narrativo e teologico del testo: la paura individuale e collettiva genera oppressione, un meccanismo che i lettori sono invitati a osservare come una struttura del potere distorta e ripetitiva nella storia dell'umanità. Il faraone rappresenta qui il prototipo dell'oppressore, colui che, in preda alla propria paura, è disposto a sacrificare vite innocenti per mantenere il controllo. È la paura stessa che lo acceca, rendendo Israele da ospite utile a minaccia insopportabile.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
Questo secondo podcast di introduzione al libro dell'Esodo offre una riflessione approfondita sul racconto biblico, esplorandone la storicità, il valore simbolico e il significato per i credenti. Non si limita a una lettura religiosa, ma adotta la prospettiva della critica storico-letteraria, mostrando come il mito non indichi falsità, ma rappresenti un potente strumento per esprimere verità profonde. L'approccio suggerito invita a riflettere sul rapporto tra fede e ragione, equilibrando il coinvolgimento del cuore e dell'intelligenza nell'interpretazione dei testi sacri, ponendo in evidenza l'importanza dell'Esodo come fondamento identitario e metafora universale di liberazione, con un forte richiamo ai grandi temi di lotta per la libertà che risuonano ancora oggi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
Il podcast introduce a una lettura approfondita del Libro dell'Esodo, evidenziandone la complessità e l'importanza fondamentale sia per la tradizione ebraica che cristiana, la cui chiave di lettura è principalmente il passaggio dalla servitù al servizio, inteso come servizio a Dio e al prossimo, un concetto che risuona anche nel Nuovo Testamento con il messaggio di Gesù. Viene spiegata la natura stratificata del testo, simile a un sito archeologico, che richiede un'analisi filologica ed esegetica per comprenderne le diverse origini e le intenzioni redazionali. L'Esodo non è solo una narrazione, ma un racconto epico sulla nascita di un popolo, la sua autonomia e l'istituzione della Pasqua, che culmina con l'idea di un Dio che prende dimora in mezzo al suo popolo, fornendo un testo formativo sull'identità e la libertà.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
Tutti sappiamo che il primo libro stampato a caratteri mobili è stata la Bibbia, ma non solo. L'inventore della stampa a caratteri mobili è Johannes Gutenberg di Magonza, in Germania. Ma se fosse tutto falso? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Oggi le parole sionismo o sionista sono divenute quasi un capo di accusa, imputando a questi concetti ogni colpa di quanto sta accadendo in Palestina; in realtà il Sionismo nacque come un'ideologia politica che affermava il diritto all'autodeterminazione ed alla riunificazione del popolo ebraico, possibilmente (ma non necessariamente) nella terra ad esso destinata secondo la Bibbia, cioè la Palestina; alla base del sionismo si mescolano la logica reazione all'antisemitismo imperante in tutta Europa con l'adesione al più vasto movimento del nazionalismo europeo, il sionismo, nelle sue origini, altro non è che la versione ebraica dei movimenti nazionalisti europei. Un impulso decisivo alle aspirazioni del sionismo lo dette la dichiarazione di Balfour, con la quale il governo inglese si impegnava a favorire la creazione di un ”focolare” per gli ebrei in Palestina; l'afflusso dei coloni ebrei, però, generò una reazione sempre più violenta da parte degli arabi palestinesi; nascono da qui le prime radici del conflitto in corso.
- La paura, una condizione naturale. È istinto di sopravvivenza. Anche la Bibbia ne parla e ci chiede di non avere paura della vita, non lasciare vincere la paura. Con la rubrica Vie di snodo, curata da Maria Teresa Milano, guardiamo alle vicende di tre personaggi biblici - Giona, Mosè, Giacobbe - sotto la lente del tema paura. Ciascuno di loro la affronta, o la rimuove, in modo diverso. Pensiamo in particolare a Giacobbe, che ha paura di incontrare il fratello Esaù, con cui è in conflitto … invoca Dio e quella notte combatte fino all'alba con uno sconosciuto…-La rubrica musicale Tra cielo e terra – storie in musica, curata in tandem da Carlo Lella e Marta D'Auria, presenta questa mattina l'inno “Follow the drinking gourd”. Carlo Lella è ministro della musica e responsabile del Ministero musicale dell'Unione cristiana evangelica Battista d'Italia (Ucebi); Marta D'Auria, redattrice di Riforma (giornale delle chiese battiste metodiste e valdesi in Italia), è vicepresidente dell'Unione cristiana evangelica Battista d'Italia. -Nel 2025 si ricordano i 50 anni dal riconoscimento formale delle Chiese riformate ticinesi come ente di diritto pubblico. In questa occasione – nel corso di tutte le domeniche estive - proponiamo una carrellata di tutte le comunità presenti in Ticino, con la loro storia e caratteristiche peculiari. Oggi raccontiamo dell'area di Bellinzona, Biasca e San Nazzaro, insieme al pastore Stefano D'Archino, che è anche il presidente della Cert, la Chiesa evangelica riformata nel Ticino.
Con Sandro Veronesi, autore del libro, Non dirlo. Il Vangelo di Marco, Bompiani, andiamo alla scoperta del Vangelo d'azione, il primo, il più breve, il più imperscrutabile.Nella seconda parte restiamo in tema di letteratura a sfondo biblico con le seguenti recensioni:- Camillo Bartolini, Con l’ultima voce, Cantagalli- Marilynne Robinson, Leggere Genesi, Marietti 1820- Federico Giuntoli, I diluvi di Dio, dal mito mesopotamico alla Bibbia, Il MulinoAnche il confettino è a tema:Annette Langen, La meravigliosa storia della creazione, PaolineIn ricordo del grande genetista recentemente scomparso un cenno al suo ultimo libro:- Edoardo Boncinelli, Come nascono le idee, Il Saggiatore.
C'è una donna che intaglia il legno: è stata lasciata dal marito e di notte fa fatica ad addormentarsi. Quando dorme, però, vede una bambina che parla con Dio. Ed è di lui che racconta: della Bibbia, del male nel mondo, del dolore e della speranza. Con “La bambina che vola” Dacia Maraini affronta, attraverso una favola, il primo dei dieci comandamenti per riflettere sulla fede, sull'amore e sulla consapevolezza di sé.
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Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Nel cammino liturgico di questa domenica, la Parola di Dio ci invita a riflettere sul valore dell’accoglienza, tema centrale tanto nella Sacra Scrittura quanto nella nostra vita cristiana. Il senso dell’ospitalità era ed è molto sviluppato nelle culture orientali, come ci viene confermato dalla Bibbia e dai brani proposti alla nostra considerazione. La mancanza di tante strutture alberghiere faceva sì che il pellegrino si affidasse al buon cuore della gente. La nostra civiltà, invece, più complessa e individualista, rende più difficile questa apertura, a differenza del mondo orientale, dove la semplicità della vita favorisce ancora oggi l’accoglienza. San Benedetto, consapevole dell’importanza di questo aspetto, dedica il capitolo 53 della sua Regola al modo di ricevere i pellegrini, affermando un concetto fondamentale di fede: nel pellegrino si accoglie Cristo stesso. Così fa Abramo che, nei tre misteriosi personaggi, riceve la visita dell’Eterno, dal quale, anche come premio della sua premura, viene annunciato il tempo dell’adempimento della promessa: “Avrai un figlio”. Anche Gesù è ospite in casa di Lazzaro, Marta e Maria. La gioia dell’accoglienza viene però turbata dai diversi atteggiamenti delle due sorelle: Maria si gode la parola del Signore rimanendo estatica ai suoi piedi, mentre Marta si affanna per i molti servizi. Il suo lamento rivela un turbamento interiore, generato dall’impazienza dinanzi alle tante cose da preparare: non bisogna accogliere solo Gesù, ma anche i suoi apostoli, che certo non soffrono di inappetenza. Tuttavia, il Signore prende le difese di Maria: è necessario provvedere a ciò che serve per la vita, ma è ancora più necessario ascoltare la parola di Dio, perché è essa a dare senso anche all’attività umana. Gesù non vuole mettere in contrapposizione contemplazione e azione, ma richiamare chi è immerso nell’agire apostolico o nel lavoro alla priorità dell’ascolto, senza per questo dispensare dal lavoro chi si dedica alla contemplazione. San Benedetto ai suoi monaci scandisce con chiarezza i tempi della preghiera, della lectio divina (meditazione) e del lavoro manuale o intellettuale. Parlando ai sacerdoti il Papa ricordava che la lectio divina non è un’attività opzionale per chi è impegnato nella pastorale, ma una esigenza e condizione per vivere fedelmente la propria vocazione e rendere fruttuoso il lavoro apostolico. In fatto di ospitalità, oggi la nostra società è chiamata a interrogarsi. Era anche un tema caro a Papa Francesco. Quante volte ad alta voce si interrogava: quale atteggiamento teniamo dinanzi a tanta povertà, dinanzi a tanti stranieri? Ci chiudiamo in noi stessi, rassicurati dalla nostra apparente sicurezza, o accogliamo il povero come accoglieremmo Cristo stesso? La Parola di Dio ci spinge a considerare tutto alla luce del Vangelo: “Ciò che avrete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avrete fatto a me. Avevo fame e mi avete dato da mangiare; ero forestiero e mi avete accolto…”. E' semplicemente l'insegnamento del Vangelo.
Massimo Capuani"In cammino con la Bibbia"Una guida illustrata ai luoghi dell'Antico TestamentoInterlinea Edizioniwww.interlinea.comTutti noi ricordiamo le figure e le straordinarie vicende dell'Antico Testamento: Adamo ed Eva e il Paradiso Terrestre, Noè e il Diluvio Universale, la chiamata di Dio ad Abramo, Mosè e il passaggio del mar Rosso, la sfida di Davide al gigante Golia. Spesso però ci è difficile collocarle dal punto di vista geografico e storico. È ciò che fa l'autore, accompagnandoci in un interessante itinerario nella storia e nella geografia dei luoghi della Bibbia. Con un ricco apparato di immagini tratte da opere d'arte dell'antichità, fotografie dell'autore e dettagliate piantine che ci guidano nella Mezzaluna Fertile, la regione che ha visto nascere e fiorire le civiltà più antiche e che fa da sfondo alle vicende del Vecchio Testamento.Con una nota di Pierbattista Pizzaballa e più di 200 illustrazioni «Il Signore disse ad Abramo: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra”. Allora Abramo partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abramo aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. Abramo dunque prese la moglie Sara, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan». (Genesi 12,1-5)«Allora il Signore disse ad Abramo, dopo che Lot si era separato da lui: “Alza gli occhi e dal luogo dove tu stai spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente. Tutto il paese che tu vedi, io lo darò a te e alla tua discendenza per sempre. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti». (Genesi 13,14-16)Massimo Capuani, laureato in Fisica e Master in Business Administration, nonostante gli impegni di natura professionale nel mondo dell'industria e della finanza d'impresa ha sempre coltivato il suo interesse per le civiltà del Mediterraneo, dell'Antico Oriente e dell'Asia Centrale e per le loro testimonianze storiche, artistiche e spirituali. Ha pubblicato, tra l'altro, Monte Athos. Le fondazioni monastiche, un millennio di spiritualità e arte ortodossa (Jaca Book, Milano 1997; con edizione francese, tedesca e greca); Egitto copto (Jaca Book, Milano 1999; con edizione francese e americana); In cammino con la Bibbia (Arta, Genova 2021).Ha collaborato con il Pontificio Istituto Orientale di Roma, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani e il Dipartimento di Archeologia dell'Architettura del Politecnico di Milano. È intervenuto in diversi incontri di studio e ha scritto numerosi articoli su periodici di viaggi e di spiritualità. Nel 2022 ha ricevuto il premio Montale Fuori di Casa per la sezione Homo Viator.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il filo a piombo di Dio: profezia, verità e coraggioTesto completoQual è il ruolo del profeta nella Bibbia? Solo predire il futuro o anche denunciare l'ingiustizia e l'ipocrisia religiosa? Il profeta Amos, uomo semplice e non “di professione”, è chiamato da Dio a confrontarsi con il potere corrotto del suo tempo. In Amos 7:7–17 scopriamo un messaggio attualissimo: la voce profetica disturba, ma è necessaria. Tra filo a piombo, sacerdote di Stato e fedeltà al mandato divino, questa riflessione biblica invita al coraggio della verità e alla vigilanza contro le seduzioni che minano la Parola.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Nel brano che ci viene proposto oggi, il vecchio Giacobbe termina i suoi giorni. Una morte circonfusa di mistero, ma anche di tanta luce. Egli viene riunito ai suoi antenati. Non c’è ancora la luce di Cristo che fa pensare alla risurrezione, ma Giacobbe, con gli altri Patriarchi, aspetta quel momento felice in cui la morte sarà vinta proprio dall’Autore della vita. La morte è sempre un grande mistero… la Bibbia ce la presenta come un passaggio: andare incontro al Signore. È anche il momento dei grandi messaggi, che dovrebbero perpetuare la memoria dei padri. Raccomandazioni, consigli, dettati sul letto di morte, sono come un’eredità preziosa che, mentre mantiene viva la memoria, spinge a far rivivere nelle scelte dei figli le gesta virtuose degli antenati e costituisce un legame che fa parte della nostra storia. La scomparsa di Giacobbe getta un grande timore nell’animo dei suoi figli, colpevoli di aver venduto schiavo il fratello Giuseppe per una insana invidia. Questi li rassicura con animo mite e pieno di affetto, interpretando la loro indiscussa cattiveria come una permissione del Signore per i suoi fini, che si sono manifestati nella grande carestia. Verrà il momento in cui il popolo israelita lascerà l’Egitto per ritornare nella terra di Canaan. Allora anche i resti mortali di Giuseppe riceveranno sepoltura nel sepolcro di famiglia, vicino ad Abramo, Isacco, Sara… e al padre Giacobbe. Nel brano del Vangelo, Gesù esorta i suoi discepoli a mantenersi fedeli alla sua parola e al suo insegnamento. La predicazione del Regno attirerà loro persecuzioni e incomprensioni, a volte anche prigionia e morte. Egli li rassicura: non temete chi ha il potere di uccidere il corpo; temete invece chi può far perire l’anima e il corpo. Ogni vita umana vale più dei passeri. E un incoraggiamento ancora più forte: chi mi avrà confessato presso gli uomini, sarà da me riconosciuto dinanzi al Padre mio. Vivere in questa fiducia significa dare pace e serenità al nostro spirito. Qualunque sia la mia situazione, io valgo più di tanti passeri… Ti ringrazio, Signore, della tua paterna e… materna tenerezza!
Benvenuti all'ep.60 del PoretCast! Ospite di questa puntata Luca Cena, esperto di editoria, collezionista e appassionato divulgatore, che ci accompagna in un viaggio tra pagine rare, storie incredibili e aneddoti letterari che superano il tempo. Con Giacomo Poretti si parla di collezionismo, prime edizioni, lettura ad alta voce, Fantozzi, Bibbie antiproiettile e dell'eterna sfida: far innamorare le nuove generazioni della lettura. Una puntata che profuma di carta, inchiostro e memoria. La puntata è powered by Illumia. Una produzione Corax. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quando Dio non fa come pensaviTesto completo“Io pensavo che…” — così reagisce Naaman, potente generale siriano, così come ci racconta la Bibbia, di fronte a un Dio che non corrisponde alle sue attese. La grazia, però, non segue le nostre logiche: ci chiede di scendere, di ascoltare, di obbedire. Solo allora può trasformare davvero la nostra vita. Rifletteremo oggi su un racconto che troviamo in 2 Re 5:1–14. Esso ci porta nel cuore di una storia sorprendente: Dio non salva attraverso i potenti, ma per mezzo degli umili. E Gesù stesso la riprende per sfidare ogni falsa sicurezza religiosa. Un messaggio attuale, per un tempo in cui il trionfalismo copre la fragilità, e l'orgoglio frappone ostacoli all'azione liberante della Parola.
Dopo le visite alla Pinacoteca Giovanni Zuest di Rancate e al Museo d'Arte di Mendrisio, oggi ritorniamo nel Mendrisiotto per riparlare d'arte e delle due belle e interessanti mostre in corso a Chiasso. L'esposizione “Bicicletta e motocicletta fra grafica e design” si inserisce nell'ambito dell'approfondimento pluriennale che il m.a.x. museo dedica ciclicamente ai mezzi di trasporto (dopo le mostre Auto che passione, del 2018 e Treni fra arte, grafica e design, nel 2021). Questa volta viene proposta una riflessione organica sulle valenze sociali e culturali dei mezzi di trasporto a due ruote, letti attraverso la storia della grafica e del design. Nella seconda metà dell'Ottocento e nei primi del Novecento la rivoluzione industriale ha portato con sé tutta una serie di scoperte e cambiamenti che ancora oggi condizionano il nostro modo di vivere, all'insegna del movimento e della velocità. In questo contesto, un ruolo importante l'hanno svolto anche la bicicletta e la motocicletta. Il percorso espositivo propone nelle quattro sale del museo materiali di grande interesse: dai meravigliosi manifesti cromolitografici firmati dai maestri della grafica quali Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich, Plinio Codognato, Achille Luciano Mauzan, Gino Boccasile, Erberto Carboni e Armando Testa; a locandine, grafiche pubblicitarie, bozzetti, cartoline, brochure e vari oggetti di design legati alla bicicletta e alla motocicletta. Appunto il design è l'altro elemento distintivo della mostra, e infatti affiancano le produzioni grafiche iconici esemplari originali di biciclette e motociclette: una ventina in totale, dai primordi ai modelli “del futuro”, rappresentativi dei marchi che più hanno segnato l'evoluzione delle due ruote, compresi anche rari esemplari prodotti in Svizzera. Per segnare l'apertura verso la contemporaneità, l'esposizione prosegue all'esterno del m.a.x. museo con il “bosco dei manifesti”, una trentina di schizzi, disegni e rendering di motociclette, firmati dal designer di fama internazionale Rodolfo Frascoli.All'interno dello Spazio Officina sono invece esposte una selezione di una sessantina di opere pittoriche e raffinate espressioni grafiche, nonché di piccole sculture di Samuele Gabai (Ligornetto, 1949, “Un immaginario dipinto”) che, seguendo un percorso tematico-cronologico, presentano i grandi argomenti affrontati dall'autore in diversi decenni di attività. Le opere, allestite seguendo un taglio critico di “immaginario dipinto”, individuano i vari temi cardine espressi nel corso di cinque decenni da Samuele Gabai: dalle “Matres Matutae” alle “Donne della Bibbia”, da “Strane presenze” a “Crape e Grumi”, dalle “Selve” ai “Cieli”, per concludere con i riferimenti biblici di simbolica attualità che costituiscono un topos artistico, concettuale e poetico proprio del pittore. Una sezione specifica è dedicata alla grafica e ai libri d'artista di Gabai. L'artista si confronta inizialmente con l'elemento naturale visto nel suo mutare per poi giungere a una fase più astratta; ciò avviene indagando la dimensione intima del tempo in relazione alla natura e superando l'espressività dell'arte informale in una continua ricerca volta a una presenza figurale, intima e spirituale.Ne parliamo con:Nicoletta Ossanna Cavadini, co-curatrice delle due mostre e direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina.
Scopri il misterioso mondo del Beemòt, una creatura affascinante che si intreccia fra mito e realtà! In questo video, esploreremo la sua origine ebraica e le varie interpretazioni da cui è circondato, dall'ippopotamo al “mostro” assiro. Con un tono calmo e autoritario, il nostro narratore ti guiderà attraverso le antiche scritture, rivelando come il Beemòt è descritto nella Bibbia. Scoprirai la potenza di questo mammifero anfibio, le sue caratteristiche uniche e la sua storia affascinante. Un viaggio visivo arricchito da immagini storiche e musiche suggestive ti attende. Hai il coraggio di affrontare questa leggenda? Non dimenticare di mettere "mi piace" e condividere il video!
Oggi vi voglio parlare di un animale dal nome enigmatico: azazèl. Lo avetemai sentito? Non stiamo parlando del personaggio inventato da Chuck Austen e Sean Philipsper la Marvel Comics. Anche se hanno affermato di essersi basati sulla Bibbiaper creare questo personaggio, padre di Nightcrawler e amante di Mystica, nonsomiglia assolutamente all'animale descritto nelle Sacre Scritture. Piuttosto, sembra che, nello scegliere un disegno demoniaco, abbiano trattospunto da un'antologia di racconti di stampo umoristico dello scrittore IsaacAsimov intitolata per l'appunto Azazel. Infatti, in questa antologiatroviamo racconti come Due centimetri di demone (The Two-CentimeterDemon), I danni dell'alcol (titolo originale (The Evil Drink Does).Anche lo scrittore egiziano Youssef Ziedan ha detto la sua con il romanzo Azazel,che fa riferimento a eventi presumibilmente veri del V secolo d.C. Ma che cosasignifica davvero “Azazèl”, e perché fa parte della rubrica sugli animali?La parola ebraica “Azazel” si traduce “capro che scompare”, e ricorre quattrovolte nella Bibbia, sempre in ferimento alle norme relative al Giorno dell'Espiazione,note anche come yohm hakkippurìm (lett. “giorno delle coperture”).L'etimologia di “Azazèl” è controversa. Se ci atteniamo all'ortografia deltesto masoretico ebraico, ʽazàzel indicherebbe una combinazione di due paroleche significano “capro” e “scomparire”. Da qui il significato di “capro chescompare”. Secondo un'altra derivazione, basata sulla credenza che ci sia statauna trasposizione di due consonanti, significherebbe “forza di Dio”. La Vulgatalatina rende la parola ebraica caper emissarius, cioè “ilcapro emissario” o “il capro espiatorio”. In greco è usata la parola apopompaíosche significa “colui che porta via (scongiura) il male”.Due capri (capretti) venivano presi dal popolo ebraico nell'annuale Giornodell'Espiazione. Tirando a sorte, un capro veniva sacrificato, l'altro inveceveniva mandato via. Quest'azione simboleggiava da una parte il perdono deipeccati (con il sacrificio cruento), dall'altro l'azione di perdonare edimenticare (il mandar via l'animale dal territorio). Per tirare le somme, dunque, “Azazèl” è il nome di due capri (capretti) chevenivano usati nell'adorazione, durante l'annuale sacrificio che serviva aricevere il perdono.
In questo episodio esploriamo insieme a Sara se e come la Bibbia possa annunciare l'esistenza del Libro di Mormon. Attraverso scritture come Ezechiele 37 e 2 Nefi 3, vediamo come i due testi si completano, offrendo una testimonianza unificata di Gesù Cristo.
"La Parola Divina oltre il livello della lettura umana: l'interpretazione della bibbia alla luce del Concio di Nicea"Trascrizione (non corretta dall'autore)
Roberto Alessandrini"Il santo educatore"Don Bosco nell'immaginario popolareBibliotheka Edizioniwww.bibliotheka.itTra la fine degli anni Venti e gli anni Quaranta del Novecento prende forma e si consolida l'immagine di Don Bosco che, tra le tante, diverrà iconica e sarà continuamente riproposta fino ad oggi.La beatificazione del sacerdote piemontese (1929) e la successiva canonizzazione (1934) mettono in moto un processo selettivo che privilegia una fotografia del santo scattata da Michele Schemboche, allievo di Nadar e tra i pionieri della fotografia in Italia.Il dipinto di Mario Caffaro Rore che rielabora la foto viene a sua volta fotografato per favorire un'ampia diffusione in immaginette e cartoline e ispira una serie di figurine Liebig alla metà degli anni Quaranta e, in parte, anche la monumentale biografia bestseller del santo, firmata, sempre nello stesso decennio, dal disegnatore belga Joseph Gillain, in arte Jijé.Roberto Alessandrini insegna Antropologia culturale all'Università Pontificia Salesiana di Roma e all'Istituto universitario Pratesi di Soverato (Catanzaro).Ha tradotto testi di René Girard, Anatole France e François Le Lionnais, curato l'edizione italiana della Bibbia contadina di Annamária Lammel e Ilona Nagy e pubblicato saggi sulle riviste Antigone, Orientamenti Pedagogici, Salesianum, Il confronto letterario, Lifelong, Lifewide Learning ed Educazione aperta.Tra i suoi libri recenti: Sagome inquiete. Ombre e silhouette dalle figurine al cinema (Franco Cosimo Panini, 2011), Bibbia e Arte (Claudiana-Emi, 2012) e, con Roberto Piumini, Antigone in Polesine (Scalpendi, 2025). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Catalano"L'anima e il gelato"Racconti dell'uomo dal cappello di pagliaPrefazione di Vito MancusoKellermann Editorewww.kellermanneditore.itSalone Internazionale del Libro di TorinoVenerdì 16 maggio 2025, ore 1700Lingotto, Padiglione Oval / Spazio Venetocon Antonio Catalano, Carlo Francesco Conti, Roberto Da Re GiustinianiUn'immersione in un universo di colori, sorrisi, ricordi, con quella punta di malinconia che rende tutto così profondamente umano. Persone e personaggi conosciuti dall'autore durante i suoi vagabondaggi teatrali in borghi e città riappaiono dalle nebbie del passato e, pur trasformandosi, mantengono intatta la meraviglia degli incontri avvenuti. Storie o forse sogni, nati di notte, fissati in fretta per non farli evaporare con il sorgere del sole del mattino. Storie da leggere e rileggere fino a quando i mondi raccontati si aprono, così puoi entrarci, reinventarli, farli vivere a tuo modo. Storie da leggere una alla volta, magari prima di dormire, perché ci vuol tempo a immergersi negli strani mondi che l'autore ha creato, fatti di chiari colori, ironia, qualche lacrima, sorrisi e un velo di malinconia.Antonio Catalano nasce a Potenza nel 1950. Dopo anni di presenza sulle scene italiane del teatro di ricerca, fonda la compagnia teatrale Casa degli alfieri, organismo di ricerca progettuale nel campo delle arti, con propria sede nell'omonima casa- teatro nel cuore del Monferrato, in provincia di Asti.Nel 1999 nasce il suo grande percorso d'arte interattivo, Universi sensibili, con il debutto dell'installazione Armadi sensibili alla Biennale di Venezia. Da allora l'artista pratica l'abbandono di ogni idea di spettacolo, perseguendo la ricerca di incontri artistici e festivi che coinvolgono visitatori di ogni età, con i quali tende a provocare poesia, emozione e meraviglia.Catalano crea nuove grandi installazioni e percorsi d'arte (le Tane, le Cabine da mare, le Macchine sonore, le Lucciole batticuore, il Popolo dell'Autunno, i Musei sentimentali, i Velie, etc.) in coproduzione e in collaborazione con importanti organismi nazionali e internazionali. Attraverso la sua attività artistica l'autore diffonde anche il suo progetto di arte civile Io sono patrimonio dell'umanità, nominando “patrimonio” tutti i bambini (e non solo) che incontra per riaffermare il valore della vita.Oltre a creare in giro per l'Europa tanti universi sensibili, mondi immaginari fatti di poesia, di festa, di meraviglia, scrive, Catalano racconta e canta storie sonore e silenziose, haiku, filastrocche che ha raccolto in diverse pubblicazioni insieme ai sui disegni. Sua è anche una casa editrice “domestica”, la Bibbia dei Semplici. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea AlbertinUn Gesù deludente?I "no" che rendono figli nel Quarto VangeloEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itÈ mai possibile che Gesù possa deludere? L'autore del vangelo secondo Giovanni narra quattro episodi in cui Gesù delude sonoramente delle persone che lo interpellano per varie esigenze: come mai? Che funzione narrativa e retorica svolge la descrizione di un Gesù deludente? Che cosa intende deludere Gesù? A che scopo? Il presente volume cerca di rispondere a questi interrogativi, che hanno risvolti sia di sapore esegetico sia spirituale. Riconosciuto e precisato nei suoi elementi essenziali il “paradigma della delusione” presente nei brani esaminati, l'autore spiega cosa esso ci dice riguardo a Gesù e alla nostra salvezza. Si evidenzia così cosa significa essere figli di Dio per coloro che credono nel Figlio Unigenito. Anche nella fede le delusioni contribuiscono a crescere?Andrea Albertin, presbitero della Diocesi di Padova, ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. È docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica del Triveneto, l'Istituto Superiore di Scienza Religiose (di cui è Direttore), e l'Istituto di Liturgia Pastorale di S. Giustina. Accompagnatore di pellegrinaggi nelle terre bibliche, è collaboratore stabile nelle parrocchie dell'Unità pastorale alla Guizza di Padova. Ha al suo attivo vari articoli e contributi, e i volumi: A che ora è la fine del mondo? I testi apocalittici nella Bibbia (2017); Leggere con sapienza la Bibbia. Un percorso di consapevolezza (2023); Ricominciare a credere. Itinerario biblico-liturgico per giovani e adulti (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ludwig Monti"Il figlio, Gesù"Edizioni San Paolowww.edizionisanpaolo.itPietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice “creatura” e quindi “inferiore” al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia “alta” di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo “esserci-per-altri”. In una parola, la “pre-esistenza” del Figlio vista come “pro-esistenza”, vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».Ludwig Monti, già monaco della Comunità di Bose, è nato a Forlì nel 1974. Si è laureato presso l'Università di Bologna in Lettere Classiche, con una tesi in Letteratura Cristiana Antica (1993-1998). In seguito ha conseguito un Dottorato di ricerca in Ebraistica presso l'Università di Torino (2001-2004). Biblista e saggista, collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita, Ricerche storico bibliche, Rivista Biblica, Rivista del Clero Italiano, Rivista Liturgica, Vita Pastorale e Credere. Tra i suoi volumi: Una comunità alla fine della storia. Messia e messianismo a Qumran (Paideia, 2006); Le parole dure di Gesù (Qiqajon, 2012); I Salmi: preghiera e vita (Qiqajon, 2018); Gesù, uomo libero (Qiqajon, 2020); L'infinito viaggiare. Abramo e Ulisse (EDB, 2020; con B. Salvarani). Con Edizioni San Paolo ha pubblicato: Le domande di Gesù (2019); Qohelet e Gesù (2021). Insieme a M. Cucca e F. Giuntoli ha curato la Bibbia uscita in 3 volumi per Einaudi nel 2021 (ideatore: E. Bianchi).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Scopri i più grandi misteri biblici che ti lasceranno senza fiato! In questo video, esploreremo le storie più incredibili e i segreti più nascosti della Bibbia, facendo luce su enigmi che hanno lasciato perplessi gli studiosi e i credenti per secoli. Dai misteri dell'Apocalisse ai segreti della Creazione, tutto ciò che non sai sulla Bibbia è qui. La Bibbia, il libro che ha influenzato profondamente la storia dell'umanità, è sicuramente uno dei testi più letti, studiati e venerati di tutti i tempi. Con oltre due miliardi di fedeli nel mondo che lo considerano sacro; questo antico scritto non è solo un pilastro della fede, ma anche una fonte di misteri irrisolti, enigmi storici e teorie che affascinano chiunque si addentri tra le sue pagine. Nonostante la sua natura religiosa, la Bibbia è anche un enigma da decifrare: chi sono davvero alcune delle figure che vi compaiono? Come si spiegano gli eventi straordinari che racconta? E soprattutto, perché ancora oggi continuiamo a essere pervasi dalla sensazione che ci siano parecchi segreti nascosti tra le sue pagine? L'Inspiegabile Podcast è una serie originale ideata, scritta e condotta da Luca Parrella. Produzione e Sound Design di Matteo D'Alessandro https://www.matteodalessandro.com Ascoltala su YouTube o su tutte le principali piattaforme di musica e Podcast Seguimi anche sui social
Amanda Colombo"La storia tra le righe"Festival di Letteratura Storicawww.lastoriatralerighe.fondazionepalio.orgSi terrà dal 4 al 7 aprile 2025 la terza edizione del Festival di Letteratura Storica "La storia tra le righe" di Legnano, che dopo il successo della seconda edizione, con tutti gli eventi sold-out e oltre 2000 presenze, si conferma un appuntamento molto atteso, in cui autori, editori e lettori possono condividere l'interesse e la passione per la Storia, nelle sue più articolate declinazioni, per tutte le età.Quattro giorni di eventi, tutti gratuiti, che coinvolgono l'intera città e hanno luogo nello storico Castello Visconteo e a Villa Jucker, sede della Fondazione Famiglia Legnanese, con una tappa al Teatro Tirinnanzi.Sarà Marco Buticchi ad inaugurare il Festival, venerdì 4 aprile a Villa Jucker, con il racconto della carriera dell'inventore Nikola Tesla, intrecciato all'attualità del conflitto israelo-palestinese (Il figlio della tempesta, ore 21).Il Castello Visconteo ospiterà invece gli incontri del sabato e della domenica. Sabato 5 aprile la mattinata si apre con Laura Pepe e la sua storia di Sparta, tutta ancora da raccontare (Sparta, Sala Previati, ore 11). Maria Novella Viganò, in dialogo con Valentina Zavoli, narrerà la storia della famiglia Lissi e della loro villa, teatro di numerose trasformazioni e accadimenti (La Superba, Cenobio, ore 11.30). A seguire tre incontri dedicati alle donne con Franca Pellizzari sull'eroina della Resistenza francese Rose Valland, che spiò i nazisti per recuperare 60.000 opere d'arte trafugate alle famiglie ebree (Rose Valland, Sala Crivelli, ore 12); Marina Marazza e il suo thriller storico incentrato sul mistero della Gertrude manzoniana (Il segreto della Monaca di Monza, Sala Cornaggia, ore 15); e David Salomoni sull'educazione militare che nel Medioevo veniva impartita anche alle donne. (Leonesse, Cenobio, ore 15).Il pomeriggio prosegue con Alessandra Selmi e la storia di Nina e Margherita, due donne agli estremi opposti della scala sociale che avranno il coraggio di battersi per forgiare il proprio destino (La prima regina, Sala Previati, ore 16), mentre Katia Tenti ricorderà come dopo uno dei processi più drammatici del Cinquecento trenta donne innocenti, le streghe dello Sciliar, abbiano perso la vita sul rogo (E ti chiameranno strega, Sala Crivelli, ore 17). Protagonisti dell'incontro con Luca Fezzi e Marco Rocco sono invece i gladiatori, il cui mito ha saputo resistere al tempo nella letteratura, nelle arti figurative, nel cinema e, oggi, nei videogiochi (Morituri – la vera storia dei gladiatori, Sala Cornaggia, ore 16.30), mentre Tommaso Braccini con la storia degli Argonauti ricostruirà la geografia e l'etnografia mitica del cuore dell'Europa, del Mediterraneo e delle sue sponde, e dell'Oceano illimitato (Il viaggio più pericoloso della storia, Cenobio, ore 17). Ancora, Marco Balzano con la sua storia di Mattia che, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto, decide di indossare la camicia nera (Bambino, Sala Previati, ore 18) e Chiara Montani alle prese con un assassino da smascherare e una donna pronta a dipingere il volto della verità (L'artista e il signore di Urbino, Cenobio, ore 18.30). Infine, un insolito abbecedario dei cliché “medievali” nei media sarà il tema dell'incontro con Marco Brando (Medi@evo, Sala Crivelli, ore 18.30). La seconda giornata di Festival si conclude con Maurizio De Giovanni e il ritorno del commissario Ricciardi (Volver, Sala Capriate, ore 21). L'evento sarà accompagnato da una sessione di disegno live di Gianmauro Cozzi, art director di Sergio Bonelli Editore.Domenica 6 aprile si inizia con un'indagine piena di tensione ambientata nella Roma di Augusto assieme a Pino Imperatore (I demoni di Pausilypon, Sala Cornaggia, ore 11). Si prosegue catapultati nel Medioevo con Beatrice Del Bo e la storia dell'arsenico, all'epoca uno dei veleni più utilizzati per uccidere (Arsenico e altri veleni, Sala Previati, ore 11.30) e con Fabiano Massimi che racconterà invece un mistero legato alla prima presunta moglie di Mussolini su cui indagano l'ex commissario di polizia Sigfried Sauer e il suo collega Mutti (Le furie di Venezia, Cenobio, ore 12).Nel pomeriggio Duccio Balestracci condurrà alla scoperta di un Medioevo diverso, quello raccontato da una pattuglia di scrittori ‘non autorizzati', persone comuni, non acculturate, che si esprimono in un volgare approssimativo, ma senza condizionamenti (L'Erodoto che guardava i maiali e altre storie, Sala Previati, ore 15) e poi si tornerà ai tempi dell'Impero Romano con Cristina Fantini che, in dialogo con Pietro Sorace, narrerà le gesta di Lucio Avidio Corvo (L'ultima notte di Ercolano, Cenobio, ore 15.30). Alessia Gazzola coinvolgerà il pubblico nelle indagini della sua investigatrice improvvisata nella Londra degli anni Venti (Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata, Sala Capriate, ore 16) e Marco Scardigli narrerà la storia del patriota Luciano Manara, che lottò per un'Italia che non riuscì a vedere (Storia di un memorabile perdente, Sala Cornaggia, ore 17). Aneddoti e pettegolezzi sul Settecento inglese arriveranno nelle sale del Castello Visconteo grazie a Francesca Sgorbati Bosi e Irene Merli (Guida pettegola al Settecento inglese, Cenobio, ore 17). Si proseguirà con una visita immaginaria degli edifici di Padova in cui hanno vissuto grandi personaggi ripercorrendo le vie della città insieme a Silvia Gorgi (Le case straordinarie di Padova, Sala Crivelli, ore 16.30) e successivamente Franco Cardini accompagnerà il pubblico in un viaggio storico nella capitale austriaca (Vienna, Sala Previati, ore 17.30). Il pomeriggio si concluderà con Marilù Oliva che racconterà le donne della Bibbia dando loro la parola per narrare un altro punto di vista, quello femminile (La Bibbia raccontata da Eva, Giuditta, Maddalena e le altre, Cenobio, ore 18.30).Matteo Strukul chiuderà la terza giornata della manifestazione trasportando il pubblico in una Venezia sotterranea e inedita, teatro di due brutali omicidi (La cripta di Venezia, Sala Capriate, ore 21).Lunedì 7 aprile alle 21 al Teatro Tirinnanzi avrà luogo la chiusura ufficiale del Festival, affidata a Beppe Severgnini che, partendo dal suo libro Socrate, Agata e il futuro, farà una riflessione sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo vivendo.Un'attenzione particolare è riservata a bambini e ragazzi che potranno partecipare a letture e laboratori a tema storico, con momenti di gioco anche per i più piccoli. Il programma del sabato prevede un incontro con Lodovica Cima che racconta il suo libro Sylvie sogni di seta (Sala Fiamma, ore 11) e uno con Fabrizio Altieri sul libro Omicidio sull'Hindenburg (Sala Fiamma, ore 16). Due anche gli appuntamenti della domenica, un incontro in collaborazione con il Teatro Regio di Parma per raccontare i grandi miti dell'opera e la storia del teatro d'opera alle giovani generazioni (Sala Fiamma, ore 11) e un laboratorio a cura di Fortuna Nappi (Sala Fiamma, ore 16).Per tutta la durata del Festival sarà possibile visitare la mostra "Immaginare il Commissario Ricciardi" a cura di Luca Crovi, Tatjana Giorcelli e Piero Ferrante con illustrazioni di Daniele Bigliardo per immergersi nel mondo del famoso Commissario nato dalla penna di Maurizio De Giovanni.Nata nel 2023 su impulso di Fondazione Palio e del Comune di Legnano, ideata e curata da Incipit Eventi culturali e letterari di Amanda Colombo, con la collaborazione di Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Statale di Milano, Università degli Studi Milano Bicocca e Fondazione Arte della Seta Lisio-Firenze, la manifestazione intende consolidare il legame con la Storia della città di Legnano, già dal 1935 sede della tradizionale rievocazione del Palio, che celebra la leggendaria battaglia del maggio del 1176 in cui le truppe della Lega Lombarda arrestarono la calata dell'esercito imperiale di Federico Barbarossa, evento ricordato anche in un'opera di Giuseppe Verdi e nell'Inno di Mameli.Amanda Colombo è laureata in Filosofia con indirizzo in Comunicazioni sociali. Nel 1999 ha sposato il suo libraio di fiducia e oggi gestisce con lui la libreria di famiglia a Legnano. I libri sono la sua casa. Meno male che ci siete voi è il suo romanzo d'esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Lucia Galasso"Storia del pane e dell'acqua, una benedizione quotidiana"ColtivaTo, Festival Internazionale dell'Agricolturawww.coltivato.comColtivato, Festival Internazionale dell'AgricolturaTorino, Circolo dei LettoriVenerdì 21 marzo 2025,ore 18:15Lucia Galasso"Storia del pane e dell'acqua, una benedizione quotidiana"L'antropologa Lucia Galasso racconta la storia del mondo attraverso i simboli dell'acqua e del pane, due alimenti con un imponente portato culturale: senza acqua e pane il mondo non sarebbe lo stesso, e nemmeno il genere umano. Lucia Galasso è antropologa dell'alimentazione con una passione per il cibo e le storie che si nascondono dietro ogni piatto. Convinta che la cucina sia il vero “linguaggio universale”, ha passato anni a esplorare come le tradizioni culinarie si intreccino con la cultura e la biologia umana, indagando il cibo non solo come nutrimento, ma come specchio delle società e delle loro identità. È autrice del libro Storia e civiltà del pane. Un viaggio tra archeologia e antropologia (Edizioni Espress, 2022).Lucia Galasso"Storia e civiltà del pane"Un viaggio tra archeologia e antropologiaEdizioni EspressStoria e civiltà del pane. Il pane è una presenza costante nella storia dell'essere umano. Si tratta di un alimento che ha il pregio di essere al tempo stesso cibo e simbolo, è uno dei cibi più ricchi di significati, di funzioni e di valenze culturali, porta con sé memorie, valori simbolici e tradizioni che vanno oltre al semplice sfamare il corpo: il pane nutre anche lo spirito. Non a caso, in piena pandemia da Covid-19, la panificazione è tornata prepotentemente all'interno delle case degli italiani, il consumo di lievito madre ha toccato vette inusuali e si è rivelata una nuova caratteristica di questo alimento: gli effetti confortanti.Presente nella mitologia egizia come in quella greco-romana, nella Bibbia come nei Vangeli, il pane è l'alimento che accompagna la storia dell'uomo fin dalle origini e non sembra destinato a separarsene mai.Storia e civiltà del pane. Con una prefazione di Claudio Ferlan.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questa puntata di Start, aspettando le prossime mosse nella guerra dei dazi lanciata dal presidente Trump, fotografiamo le province italiane in cui l'export pesa di più: guidano Arezzo, Lodi e Siracusa. Tra le province con iflussi maggiori oltreconfine, quelle più esposte verso gli Usa sono Firenze, Modena e Belluno. Tra le altre notizie di oggi, i nuovi programmi scolastici (dalla Bibbia all'Ai) e la frenata degli annunci online per gli affitti brevi
In questa puntata di Start, aspettando le prossime mosse nella guerra dei dazi lanciata dal presidente Trump, fotografiamo le province italiane in cui l'export pesa di più: guidano Arezzo, Lodi e Siracusa. Tra le province con i flussi maggiori oltreconfine, quelle più esposte verso gli Usa sono Firenze, Modena e Belluno. Tra le altre notizie di oggi, i nuovi programmi scolastici (dalla Bibbia all'Ai) e la frenata degli annunci online per gli affitti brevi
Correndo la gara della vita è facile stancarsi e scoraggiarsi. Ma possiamo trovare nella Bibbia delle verità che ci incoraggiano e danno nuova forza.
Marina Bassani"Amava il Chelsea Hotel"L'hallelujah di Leonard CohenMonologo di Marina BassaniCineteatro BarettiVia Baretti, 4 - Torino12, 13, 14 febbraio 2025 ore 20.45Marina Bassani celebra Leonard Cohen, recitando in musica la vita di questo celebre poeta e cantautore, partendo dall'isola di Wight in cui muove i primi passi come cantante, spostandosi poi all'infanzia trascorsa a Montreal, con il nonno Klein e le letture della Bibbia, passando attraverso l'amore per la compagna Marianne sull'isola di Ydra, la guerra di Cuba, il rapporto con la guerra e il legame con il padre e ancora New York, il suo successo, il grande lancio con la Columbia records, il sesso, Jane Joplin, Nico, poi la depressione, e alla fine il monte Baldy, quando diventa monaco per 5 anni. Siamo negli anni sessanta, e poi settanta, sono gli anni dei figli dei fiori, del rock e degli spinelli, ma Leonard Cohen ha qualcosa di diverso, non è rock , non è psichedelico, è notturno, è metafisico, lascia vedere il suo cuore, non nasconde le sue ferite. Cerca l'assoluto, vuole vedere l'invisibile.Sullo sfondo, la guerra del Vietnam, la rivoluzione di Cuba. Leonard va a Cuba, poi va nel deserto, vuole vedere da vicino la guerra, che gli ha portato via suo padre, a soli nove anni.“Sono tuo fratello, scrive in una canzone, Famous blue raincoat, sono il tuo assassino, sei mio fratello, sei il mio assassino.“La guerra gli ispira la sua canzone più importante, Hallelujah. lui la spiega così: “Questo mondo è pieno di conflitti e pieno di cose che non possono essere unite , ma ci sono momenti nei quali possiamo riunirci e abbracciare tutto il disordine, questo è quello che io intendo per hallelujah.”Ha una passione infinita per le donne, le donne ai suoi occhi sono angeli, pieni di luce, ma sono anche corpi che lo attraggono sessualmente. Tutte le sue canzoni sono il ritratto di una donna. Nelle sue canzoni dio e il sesso si incontrano. Lui parla di corpi in amore, e intanto cerca Dio.Per otto anni vive sull'isola di Hydra con Marianne, il suo più grande amore, la sua musa. Ma siccome deve parlare con gli angeli, riparte. E partirà sempre. A New York diventa il cantante più apprezzato in tutto il mondo. Sentirlo cantare è come perdere il senso del tempo, è come entrare nello zoo del Bronx, come ascoltare una lunga preghiera. John Hammond, il geniale impresario, lo ha capito e lo propone alla Columbia.Per cinque anni resta chiuso in un monastero zen sopra Los Angeles, e medita sull'amore. Scopre, alla fine dei suoi giorni, che l'amore è un cuore unificato. Ora è più leggero, e puo' dire : “Hineni, sono pronto mio Signore” Marina Bassani, attrice e regista, è nata a Milano e vive a Torino. Si è diplomata all' Accademia dei Filodrammatici di Milano, medaglia d'oro ex aequo con Lella Costa, e si è laureata in filosofia.Si è specializzata in monologhi teatrali e i dialoghi teatrali.Ha fondato a Torino Teatro Selig, nel 1996, inaugurando come attrice una lunga serie di ritratti letterari e femminili tra cui i ritratti femminili comici di Alan Bennett. Ha messo in scena Ho volato con l'angelo, il monologo sulla scrittrice Karen Blixen, ha scritto il monologo sulla nobile Costanza d'Azeglio, sulla partigiana Ada Gobetti, e il monologo sulla cantante francese Barbara ( in cui la Bassani canta e racconta la sua bio). E' autrice di alcuni recitals letterarii . Ha messo in scena al Teatro Baretti di Torino il monologo La Madre, tratto dall'opera Vita e Destino di Vassilij Grossman. Ha messo in scena al teatro Baretti il dialogo Ay Carmela!,di Sanchis Sinisterra, ambientato nella Spagna franchista, uno spettacolo con due attori (M.Bassani e L.Bartoli) Ha messo in scena come regista e attrice Battaglie di J M Ribes, e ha scritto e recitato Orlando, tratto da V.Woolf.È l'autrice delle fiabe Zefirino collo lungo e Ombretta Camilla, illustrate da Lele Luzzati. Tra i suoi recitals , ha scritto e recitato Pensare con le mani, un testo ispirato a La Chiave a stella di Primo Levi. 12,13,14 febbraio, ore 20:45Cineteatro Baretti, via Baretti 4con Marina Bassaniscrittura scenica e regia Marina Bassaniconsulenza artistica Serenella di Michelechitarra: Nunzio Barbiericlarinetto: Francesco Django Barbieriluci e fonica: Eleonora Sabatini Bigliettiprenotazioni a selig@teatroselig.it oppure info@cineteatrobaretti.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi partiamo dalla scuola italiana, con alcuni consigli del ministero per cambiare il programma delle scuole medie. Consigli non recepiti benissimo, almeno da Matteo e Raffaele. Poi si va in Sicilia! E concludiamo con un italiano famosissimo, ma non in Italia! Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio 7 Songs to Learn Italian - https://www.youtube.com/watch?v=GFlG9liLM-4&t=8s Iniziamo subito analizzando due parole che abbiamo usato nel titolo e nel teaser: Tombino Il termine deriva da tomba. Popolarmente è diffuso l'uso di chiamare "tombino" il coperchio che chiude i pozzetti disposti lungo le strade, il cui nome tecnico è in realtà chiusino, ma è comunemente usato tombino e Matteo e Raffaele non hanno mai sentito usare "chiusino". Ardito Che agisce con coraggio, con audacia; intrepido, coraggioso, audace. Che richiede o rivela coraggio, audacia; rischioso. Iniziamo con alcune "indicazioni" del ministero dell'istruzione italiano sul programma scolastico delle medie. "Indicazioni" che hanno subito prodotto opinioni diverse in Matteo e Raffaele. Suggeriscono di iniziare a studiare il latino alle medie, ma non solo, c'è anche l'inserimento dello studio della Bibbia. E qui iniziano i problemi. Proseguiamo con le notizie e andiamo in Sicilia, ad Agrigento di preciso, dove il presidente della Repubblica è andato per inaugurare la città come capitale della cultura del 2025. Per accogliere il Presidente, la città ha dovuto fare un po' di lavori. Uno di questi lavori è stato fatto un po' troppo di fretta. E ora... non si trova più... Concludiamo in Giappone! Sì, siamo venuti a sapere di un italiano che è probabilmente l'italiano più famoso in Giappone: Girolamo Panzetta. Chi è? Cosa fa? https://it.wikipedia.org/wiki/Girolamo_Panzetta Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno. Raffaele: [0:25] Buongiorno te, Matteo, come va oggi? Matteo: [0:26] Bene, oggi bene, un po' stanco, assonnato più che altro. Perché ieri ho fatto tardissimo. (Quanto tardi?) Eh, sono andato a dormire dopo le tre. (Ore piccole!) Piccolissime. Raffaele: [0:45] E cosa hai fatto fino alle tre? Matteo: [0:46] Ma in realtà niente di importante. Sono stato con amici online. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Musk e gli altri, la nuova destra globaleLatino alle medie (non obbligatorio), più storia d'Italia e dell'Occidente, la Bibbia: le novità di Valditara per la scuolaI cattolici e il centrismo senza deleghe dei vescovi
Mano destra alzata, sinistra sulla Bibbia: così Donald Trump ha fatto il suo giuramento ed è ufficialmente diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti. Dopo la cerimonia, non ha perso tempo e ha firmato oltre 100 provvedimenti. In questa puntata parleremo anche di ricchezza e di come – secondo un nuovo studio dell'organizzazione Oxfam – nel mondo ci siano pochissimi paperoni, che si arricchiscono a ritmo di 5,7 miliardi al giorno, e poi tutti gli altri che faticano a migliorare la propria condizione economica. Questa settimana il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton è arrivato in Italia per gareggiare a bordo della Ferrari; in Francia i delfini festeggiano un mese in santa pace mentre Dublino è alle prese con un problema di ordine pubblico: i pomodori.
Paolo Rodari"Il mantello di RutFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itRoma, 1926. Remo ha appena dodici anni quando la madre lo lascia davanti all'ingresso del Seminario Pontificio, vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano. Rimasta da poco vedova, con quattro figli da sfamare, non ha avuto altra scelta che affidarlo alla Chiesa.Nel 1943, mentre la città è occupata dai tedeschi, è un'altra madre a cambiare per sempre la vita di Remo. Un incontro che farà vacillare tutte le sue certezze. Lui è diventato il parroco di una chiesa nel quartiere Monti, accanto al Collegio dei Catecumeni. Lei è Rachele, giovane vedova che una notte, poco dopo il famigerato rastrellamento al Portico di Ottavia, gli affida la piccola Aida perché la prenda sotto il suo mantello e la protegga finché lei non sarà tornata. Remo e Aida la aspetteranno per anni. Ispirato a fatti realmente avvenuti durante la Shoah romana, quando venti bambine ebree riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie all'aiuto di un prete e di alcune suore che le nascosero in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – ricavata sotto la cupola della chiesa della Madonna dei Monti, Il mantello di Rut, che nella Bibbia evoca fedeltà e protezione, è la struggente lettera che Remo, ormai anziano, decide di scrivere ad Aida per raccontarle di quei mesi. Una storia che si fa confessione di un amore impossibile e di uno straordinario atto di fede, perché la promessa fatta a Rachele segnerà il suo destino. Con mano sapiente e delicata, Paolo Rodari spinge il lettore a porsi una domanda cruciale: fino a che punto è giusto sacrificarsi per amore?“Lasciar andare, questo è amare. Nulla di meno, nulla di più.” Una giovane madre in trappola. Un amore impossibile.Una storia indimenticabile, ispirata a fatti realmente accaduti durante la Shoah romana.Paolo Rodari (Milano, 1973) è giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Scienze Politiche presso l'Università Cattolica di Milano si è trasferito a Roma, dove ha ottenuto la licenza in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha lavorato a “il Riformista” e “Il Foglio”, ed è stato per nove anni inviato e vaticanista a “la Repubblica”. Dal 2023 fa parte della redazione Cultura della Radiotelevisione della Svizzera Italiana (RSI) e collabora con “il manifesto”. È autore di numerosi saggi.www.paolorodari.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Sara Paci Piccolo"La morte e la moda"Il volto oscuro della bellezza nell'arte e nell'abbigliamento, dall'Eden ai nostri giorni.Ancora Editricewww.ancoralibri.itUn intreccio “fatale” quello tra Moda e Morte, di cui l'autrice ci sprona a cercare le radici e le influenze nella nostra vita contemporanea. Fino a un passato non troppo lontano i soggetti macabri – nell'arte, nel discorso religioso e nella realtà quotidiana – erano esperienza comune, dando profondità e sostanza alla vita di ogni giorno con il loro memento mori. Dalle Danze macabre medievali alle moderne raffigurazioni horror nei film, nei comics, negli anime e nella moda, l'autrice ricostruisce l'evolvere della concezione della morte nel suo legame profondo con il corpo, in tensione dinamica tra sostanza e apparenza. In questo processo anche il look ha giocato un ruolo fondamentale, seguendo una riflessione presente già nella Bibbia e nei Padri della Chiesa, dove l'abito è simbolo di ambiguità e illusione, ma anche specchio verace della nostra natura mortale.Un'opera unica, che da una prospettiva multidisciplinare racconta la Grande Livellatrice con gli occhi dell'arte, della riflessione teologico-filosofica e della moda, vero specchio della società.«Più la società è ipocrita e perbenista, maggiormente la morte sarà lì, per strada, nei mercati, nei media, sotto tante forme, anche quelle frivole del look, per riportarci al vero significato della nostra esistenza».Sara Paci Piccolo è docente per numerose istituzioni di istruzione superiore – come il Polimoda di Firenze e il Fashion Institute of Technology di New York, tra le altre – in tematiche che si incentrano soprattutto sul rapporto tra corpo, moda e società, con un approccio multidisciplinare che ne indaga le relazioni in culture e tempi diversi.Oltre ad essere consulente (Public Historian) per molte associazioni storico-artistiche in occasione di eventi come palii e manifestazioni cittadine ad ambientazione storica – in particolare nel campo dell'abbigliamento storico in tutte le sue espressioni, dal contesto storico-artistico-sociale alle problematiche della costruzione sartoriale – è autrice di saggi e libri sui temi dell'arte, dell'iconografia, dell'abbigliamento e delle vesti liturgiche.https://www.sarapacipiccolo.comIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nuovo appuntamento con il sabato di «Giorno per giorno»: l'editorialista torna sugli argomenti di cui ha scritto durante la settimana nella sua rubrica «Il Caffè», integrandoli con i commenti nel frattempo ricevuti dai lettori.I link di corriere.it:Addio all'Angelo invisibile: il benefattore dei bisognosi che nono voleva apparireLatino alle medie (non obbligatorio), più storia d'Italia e dell'Occidente, la Bibbia: le novità di Valditara per la scuolaMichelle Obama non andrà all'insediamento di Trump
Il ministro Valditara ha presentato i nuovi programmi scolastici con importanti novità, tra cui l'inserimento del latino alle medie e l'approfondimento della storia dell'Italia e della lettura della Bibbia. Non mancano le polemiche sia da parte una dell'opposizione, sia da parte degli insegnanti. Ne discutiamo con Loredana Perla, ordinaria di Pedagogia all'università di Bari e coordinatrice della commissione per l'elaborazione della revisione delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida relative al primo e al secondo ciclo di istruzione e Enrico Galiano, insegnante e scrittore. Il suo ultimo libro: "L'incredibile avventura di un super-errore", edito da Salani.
Insegnare nella Scuola Domenicale è un compito che richiede un certo impegno, una solida preparazione e un cuore ben disposto verso il Signore e la Sua Parola. Esso reca onore, ma anche una profonda consapevolezza della responsabilità educativa. Difatti, ciascun insegnante è chiamato a collaborare con Dio nella formazione spirituale dei bambini, dei ragazzi e dei meno giovani della chiesa, facendo conoscere loro la profondità e la bellezza della Bibbia.Soltanto quando considera la Sua chiamata al servizio come una vera e propria vocazione, il monitore vedrà maturare i frutti del proprio operato. Scopri i libri dedicati alla scuola domenicale qui: https://www.adimedia.it/shop/category/scuola-domenicale-linee-guida-per-monitori-19
(02:17) Marco Ascione parla delle tensioni politiche generate dall'esplicita intenzione dei presidenti del Veneto Luca Zaia (Lega) e della Campania Vincenzo De Luca (Pd) di volersi ricandidare nonostante la legge lo vieti.(08:32) Paolo Salom spiega perché il presidente del Paese asiatico ha finalmente accettato di consegnarsi dopo l'impeachment. (14:25) Orsola Riva analizza la riforma presentata dal ministro Valditara, che contiene diversi elementi di ritorno al passato.I link di corriere.it:Corea del Sud, il presidente (deposto) Yoon Suk Yeol arrestato per tradimentoVeneto, Zaia strappa: pronto a correre da solo. Ora tocca a Salvini (e tra gli alleati si evoca la crisi di governo)Latino alle medie (non obbligatorio), più storia ma solo di Italia e Occidente, la Bibbia: le novità di Valditara per la scuola media
Nell'Agorà arriva Mauro Biglino, "Gli dei della Bibbia" l'ultima sua pubblicazione e al PoretCast torniamo al dubbio di quello che la Bibbia racconti di Dio, di chi parli e cosa dica veramente. Dio esiste? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il gelato italiano - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Livello B1Happy 1st Advent - open e new door of italian language an culture every day on Luisa's Advent Calendar!Einen schönen 1. Advent - öffnen Sie jeden Tag ein Türchen an Luisa's Adventskalender - hier!Buongiorno cari amici e amanti dell'italiano e benvenuti all'episodio numero 165.Oggi vi farò venire l'acquolina in bocca. Ehh. Sì, sì vedrete che episodio delizioso oggi! Non sapete cosa vuol dire „avere l'acquolina in bocca“? Beh l'acquolina in bocca è quella sensazione che proviamo in bocca quando vediamo o sentiamo parlare di qualcosa di buono, in tedesco potremmo tradurlo con „euch wird das Wasser im Mund zusammen laufen“ e in inglese „to lick one's chops“.Ora vi svelo il mistero: vi parlo di gelato. Il gelato piace praticamente a tutti e così ho pensato di parlarvi della sua storia, di spiegarvi i vari tipi di gelato, di raccontarvi alcune curiosità e darvi anche una ricetta con il gelato. Partiamo allora alla scoperta del gelato.Non si sa bene quando sia stato inventato per la prima volta. C'è qualcuno che addirittura fa risalire le origini del gelato alla Bibbia, quando Isacco offre a suo padre Abramo latte di capra misto a neve, inventando così il primo „mangia e bevi“ della storia.....The full transcript of this Episode is available via "Luisa's learn Italian Premium", Premium is no subscription and does not incur any recurring fees. You can just shop for the materials you need or want and shop per piece. Prices start at 0.20 Cent (i. e. Eurocent). - das komplette Transcript / die Show-Notes zu allen Episoden sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar. Den Shop mit allen Materialien zum Podcast finden Sie unterhttps://premium.il-tedesco.itLuisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie zu den Grammatik Episoden Übungen die Sie "pro Stück" bezahlen (ab 25ct). https://premium.il-tedesco.itMehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premiumMore information on www.il-tedesco.it or via my shop https://www.il-tedesco.it/premium
Lo Scriptorium Foroiuliense ha realizzato alcune copie della Bibbia di Gutenberg e una di queste copie sta per arrivare a Canberra. Scopriamo la storia di questa istituzione che oltre a formare amanuensi produce libri di pregio che rappresentano l'Italia nel mondo.