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Cenno storico per crush evangelica che parla in lingue e “sente lo spirito”, praticamente impossibile da sedurre prima del matrimonio. Ecco perché, non potendola conquistare, puoi sempre folgorarla al primo date con un cenno sui pazzi per la Bibbia come lei: i primi riformatori.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Giovanni Mancuso “Come affrontare il futuro?” Numeri 20: 5 Esodo 17 :3 Salmo 103 :2 Ebrei 13: 8 Numeri 20 :3 Marco 4: 38 Filippesi 4: 19 Romani 8: 31 Proverbi 12: 25 Walter Biancalana “Il segreto nella Bibbia per vedere figli con una vita benedetta” Genesi 26: 25 Ebrei 11: 7 Ebrei 11: 20 Ebrei 11: 21 Ebrei 11: 23 Atti 7: 20 Ebrei 11 :6 Domenico Scutifero “Ravviva il dono che è in te” 1 Timoteo 1: 3-12 1 Timoteo 4: 1-4 1 Timoteo 4 :13-15 1 Timoteo 6 :11-12 1 Timoteo 6: 20-21 2 Timoteo 1: 3-13 Angelo Porreca “Fede e grazia - Il nuovo patto” 1 Pietro 1 :2-4 Giovanni 10 :9 Ezechiele 11: 19-20 Giovanni 15: 26 Atti 1 :8-11 Giovanni 3: 16--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il cigno è un uccello acquatico grande eaggraziato con un collo ricurvo lungo e snello. Alcuni cigni possono pesarefino a 18 kg e possono avere un'apertura alare di circa 2,5 m.Il nome ebraico (tinshèth) derivada una radice che significa “ansimare”. Descrive il forte sibolo del cigno, cheemette quando è eccitato o arrabbiato. Ancora oggi, è chiamato tinshèthinvece che cigno. Tinshèth fu abitualmente utilizzato nell'antichità,fino all'epoca di Girolamo che, nella Vulgata latina, la suatraduzione della Bibbia, utilizzò il termine latino cycnus (cigno).Nel greco antico troviamo altri termini: porfirìon (“folaga purpurea”), ovverogallinella porpora (Porphyrio porphyrio), e “ibis”.Alcuni traduttori affermano che tinshèthindicherebbe la “gallina d'acqua”, la “civetta”, l'“ibis” o altri uccellicarnivori o spazzini, perché oggi è raro trovare in palestina dei cigni. Tuttavia,non va dimenticato che la rarità odierna dei cigni in Palestina non è una provache fossero rari anche nell'antichità. Oltre alla sua solita dieta a base disemi, radici di piante acquatiche e vermi, il cigno è noto per nutrirsi dicrostacei.
Giovanni Mancuso “Come affrontare il futuro?” Numeri 20: 5 Esodo 17 :3 Salmo 103 :2 Ebrei 13: 8 Numeri 20 :3 Marco 4: 38 Filippesi 4: 19 Romani 8: 31 Proverbi 12: 25 Walter Biancalana “Il segreto nella Bibbia per vedere figli con una vita benedetta” Genesi 26: 25 Ebrei 11: 7 Ebrei 11: 20 Ebrei 11: 21 Ebrei 11: 23 Atti 7: 20 Ebrei 11 :6 Domenico Scutifero “Ravviva il dono che è in te” 1 Timoteo 1: 3-12 1 Timoteo 4: 1-4 1 Timoteo 4 :13-15 1 Timoteo 6 :11-12 1 Timoteo 6: 20-21 2 Timoteo 1: 3-13 Angelo Porreca “Fede e grazia - Il nuovo patto” 1 Pietro 1 :2-4 Giovanni 10 :9 Ezechiele 11: 19-20 Giovanni 15: 26 Atti 1 :8-11 Giovanni 3: 16--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Sergio Valzania"I libri della Bibbia"Edizioni La Velawww.edizionilavela.it"I libri della Bibbia"Questa collana propone i libri della Bibbia nella traduzione curata dalla CEI, in un formato agile, senza note e commenti, con l'intento di accrescerne la conoscenza e la diffusione, tra i credenti e tra quanti desiderano confrontarsi con la parola di Dio.GenesiIn “Genesi” sono comprese le storie più note dell'“Antico Testamento”. Vi si trova la creazione del mondo, compiuta da Dio in sei giorni, ai quali ne aggiunse un settimo dedicato al riposo e alla contemplazione. Ad essa fa seguito la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. Ci sono poi l'omicidio di Abele da parte di Caino e il diluvio universale. Da Noè e dai suoi figli discende una nuova popolazione, che però ambisce a emulare Dio, attraverso la costruzione di una torre destinata a raggiungere il cielo.Qoèlet“Qoèlet” racconta di una ricerca della felicità risolta nella consapevolezza del mistero del creato, del quale apprezza la grande bellezza.Lo sconosciuto autore del libro è fiducioso nell'esistenza di una divinità creatrice, le cui motivazioni sono trascendenti, la quale «ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine». Qoèlet suggerisce con delicatezza che a tale divinità è opportuno affidarsi.Cantico dei CanticiIl titolo del libro è una forma di superlativo assoluto ebraico, che in quella lingua è possibile costruire anche sui sostantivi. In italiano suonerebbe circa come “canticissimo”. Significa il migliore dei cantici.Per gli ebrei l'amore descritto è quello tra Dio e il popolo eletto. Le interpretazioni cristiane si riferiscono alla relazione tra Cristo e la chiesa, a Maria modello eccellente della chiesa, o al rapporto spirituale tra Dio e l'anima individuale.Sergio Valzania, storico e studioso della comunicazione, docente di scienza della comunicazione presso le Università di Genova e di Siena, dal 1999 al 2009 è stato direttore di Rai Radio 2; dal 2002 al 2009 è stato inoltre direttore dei programmi di RadioRai. Tra i programmi da lui realizzati: “Viva Radio2”, “Alle 8 della Sera”, “I cammini della radio verso Santiago di Compostella” e “Sulla via Francigena”. Dal 2011 al 2015 è stato vicedirettore della struttura di RadioRai. Attualmente collabora con Radio InBlu2000, per la quale realizza “La Biblioteca di Gerusalemme”, e con le pagine culturali de “L'Osservatore Romano”. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo: “La pace mancata. La conferenza di Parigi e le sue conseguenze” (con Franco Cardini), Milano, Mondadori, 2018; “Le guerre dell'oppio. Il primo scontro tra Occidente e Cina 1839-1842, 1856-1860”, Milano, Mondadori, 2024. Per La Vela ha recentemente pubblicato “101 storie dei Padri del Deserto.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Antonella Lumini"Salto nel vuoto: lo spirito cresce per sottrazione"Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgwww.circololettori.itdomenica 19 ottobre 2025 h 15 | Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, aula della Cameracon Antonella Lumini, eremita di città e custode del silenzio, e Gabriele Goria, libero meditatore e artista marzialemodera Armando Buonaiuto, curatore Torino SpiritualitàC'è un salto che non conduce lontano, ma in profondità. È il salto nel vuoto: non caduta, ma resa. Quando smettiamo di accumulare aspettative, strutture e narrazioni, ci accorgiamo che lo spirito cresce non per aggiunta, ma per sottrazione. Nel silenzio che scava, nel dolore che purifica, nell'abbandono che spoglia, il vuoto si rivela pieno: di presenza, di luce, di amore che circola senza ostacoli. A condurci in questi orizzonti rarefatti, due voci lontane ma complementari: Gabriele Goria, libero meditatore tra le foreste della Finlandia, e Antonella Lumini, eremita metropolitana di Firenze. Percorsi diversi che si incontrano dove ogni parola diventa più rara, ogni gesto più essenziale. Lì dove nulla è da possedere e tutto è donato.Antonella Lumini, custode del silenzio, da oltre quarant'anni vive un'esperienza di silenzio e solitudine nella sua casa di Firenze, città in cui è nata nata. Dopo studi filosofici, si è dedicata allo studio della Bibbia e di testi di spiritualità cristiana. Ha lavorato presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze occupandosi di libri antichi. Partecipa a incontri di spiritualità e guida gruppi di meditazione a Firenze e in altre città italiane. Fra i libri: La custode del silenzio (con P. Rodari, Einaudi, 2016), Mistica e coscienza (Paoline, 2024), Passione secondo Maria Maddalena. L'esperienza del deserto (Lindau, 2025). Scrive articoli per quotidiani e riviste, in particolare per «L'Osservatore Romano».Gabriele Goria, artista marziale, pedagogo teatrale e illustratore, pratica arti marziali e meditazione da oltre trent'anni. Insegna T'ai Chi, meditazione e Kung fu presso il Performing Arts Research Centre della University of the Arts di Helsinki e conduce laboratori e seminari di formazione e di studi interreligiosi in vari istituti in Finlandia e in Italia. Ancorata al dialogo tra arte e spiritualità, la sua ricerca esplora il rapporto tra introspezione ed espressione creativa. Tra le pubblicazioni: Active Silence: Reinventing spirituality through art-research (Mimesis, 2015) e Conversazioni intorno al fuoco. Meditazione e tradizioni spirituali (con P. Scquizzato, Lindau, 2022).Armando Buonaiuto, curatore del festival Torino Spiritualità, di SOUL Festival della Spiritualità di Milano e delle Officine di Spiritualità di Venezia, collabora con la Fondazione Circolo dei lettori di Torino. Ha insegnato comunicazione sociale nei progetti di formazione giornalistica realizzati da Rai e Ministero degli Affari Esteri nei Balcani e nell'Africa saheliana. Per Rai Radio3 è tra i conduttori della trasmissione di cultura religiosa “Uomini e profeti”. Ha curato e commentato il volume Racconti spirituali (Einaudi, 2020).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Promesse mantenute: Cristo Gesù è il vero IsraeleTesto completo della predicazioneViviamo in tempi in cui cresce l'ansia di interpretare gli avvenimenti del mondo come se fossero segnali misteriosi di un destino già scritto. C'è chi si affretta a cercare nella Bibbia ciò che ci spieghi ogni cosa, oppure si lascia influenzare dal sensazionalismo e dallo spettacolo di libri e film. La Scrittura, però, non è un manuale di predizioni: è la rivelazione della fedeltà di Dio in Cristo Gesù. In lui tutte le promesse di Dio hanno trovato compimento, ed è a lui che siamo chiamati a guardare con fiducia, senza perderci in calcoli e speculazioni. Questa predicazione su 2 Corinzi 1:15-24 ci invita a riscoprire un principio fondamentale: in Cristo tutte le promesse di Dio hanno il loro “sì” e il loro “Amen”. È questa certezza che fonda la nostra fede, ci libera dalla paura del futuro e ci chiama a vivere oggi con fedeltà, speranza e servizio.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8323RIPARARE I PECCATI, AL VIA LA PREGHIERA ALLA MADONNA DI FATIMA di Ermes Dovico Continuano a sorgere nuove iniziative nella Chiesa cattolica in vista dell'ormai imminente centenario dell'apparizione di Pontevedra (Spagna), avvenuta il 10 dicembre 1925. Quel giorno, Gesù Bambino e Maria Santissima apparvero alla venerabile Lucia dos Santos (1907-2005), la più grande dei tre veggenti di Fatima, per spiegarle per la prima volta in cosa consiste la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese. Una devozione a cui la Madonna aveva solo accennato otto anni prima alla Cova da Iria, nell'apparizione del 13 luglio 1917 (giorno della rivelazione delle tre parti del segreto di Fatima), quando promise che sarebbe tornata a chiedere sia la Comunione riparatrice sia la consacrazione della Russia al proprio Cuore Immacolato. Quella del 10 dicembre 1925 a Pontevedra, dove Lucia si trovava come postulante presso le Dorotee, fu appunto la prima tappa di un nuovo ciclo di apparizioni, per portare a compimento il disegno celeste.In occasione della ricorrenza, il cardinale Raymond Leo Burke ha lanciato la proposta di una speciale preghiera alla Madonna di Fatima, da iniziare mercoledì 8 ottobre e proseguire fino al giorno del centenario - mercoledì 10 dicembre - per un totale dunque di nove settimane. Si tratta di recitare una preghiera giornaliera scritta dallo stesso porporato statunitense, con la quale ci si impegna a praticare la devozione dei primi sabati [La preghiera è alla fine dell'articolo, N.d.BB]. È stata creata anche una pagina Internet dove è possibile scaricare il testo della preghiera in più lingue e anche la lettera con cui il cardinale Burke presenta la sua proposta, ripercorrendo i passaggi principali di come si arrivò alla Grande Promessa del Cuore Immacolato di Maria.Qui ci limitiamo a ricordare il culmine dell'apparizione di Pontevedra, dove la Madre celeste mostrò a Lucia il proprio Cuore addolorato e chiese di essere consolata, spiegando i tratti essenziali della devozione dei primi sabati: «Guarda, figlia mia, il mio Cuore coronato di spine che gli uomini ingrati a ogni momento mi conficcano, con bestemmie e ingratitudini. Tu, almeno, cerca di consolarmi, e di' che tutti quelli che per cinque mesi, nel primo sabato, si confesseranno ricevendo poi la santa Comunione, diranno un Rosario e mi faranno 15 minuti di compagnia meditando sui 15 misteri del Rosario, con l'intenzione di darmi sollievo, io prometto di assisterli, nell'ora della morte, con tutte le grazie necessarie alla salvezza di queste anime».In rivelazioni successive, venendo incontro alle necessità pratiche di molti fedeli, Gesù spiegò a suor Lucia che per l'adempimento della devozione avrebbe considerato valida anche la Confessione di otto giorni o più («purché, quando Mi ricevono, siano in grazia e abbiano l'intenzione di riparare il Cuore Immacolato di Maria»; 15 febbraio 1926); inoltre disse che la devozione può essere praticata, in via eccezionale, la domenica che segue il primo sabato del mese, ma solo «per giusti motivi, che sta ai sacerdoti giudicare» (29-30 maggio 1930).Al netto di quest'ultima eccezione, ricapitoliamo le condizioni generali: 1) Confessarsi il primo sabato del mese o entro otto giorni (o più) prima o anche dopo, purché si riceva l'Eucaristia in grazia. Al confessore va comunicata l'intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato di Maria: se ci si dimentica di esplicitare questa intenzione, si può recuperare alla Confessione seguente; 2) comunicarsi ogni primo sabato, per cinque mesi consecutivi; 3) recitare il Rosario; 4) dopo la preghiera, fare compagnia alla Madonna per un altro quarto d'ora, meditando su uno o più misteri del Rosario (suor Lucia era solita meditarne uno per volta. Ci si può aiutare leggendo un brano della Bibbia o uno scritto spirituale sul mistero che si intende contemplare).Il fine della devozione dei primi sabati è evidentemente la salvezza delle anime, come detto dalla Madonna stessa. Al contempo, la Santa Vergine ha spiegato come questa devozione sia necessaria per la pace in terra: lo era nel 1917, al tempo della Prima Guerra Mondiale e della rivoluzione bolscevica, capace di spargere «i suoi errori per il mondo» (perciò Maria aveva anche chiesto la consacrazione della Russia, adempiuta con grave ritardo); continua ad esserlo oggi, quando rischiamo un conflitto nucleare; e continuerà ad esserlo fino alla seconda e definitiva venuta di Cristo.Ieri come oggi, infatti, rimane necessario riparare i peccati, un concetto fondamentale ricordato più volte dal cardinale Burke nella sua lettera. I peccati che offendono i Sacri Cuori di Gesù e Maria richiedono riparazione sia ai fini dell'eternità (la nostra salvezza) che della nostra vita quaggiù. «Siamo profondamente consapevoli - scrive Burke - di come quegli stessi peccati sconvolgano l'ordine della vita nella società, risultando in conflitti civili all'interno delle nazioni e in guerre tra le nazioni, e in attacchi violenti contro la vita umana, il matrimonio e la famiglia, e contro la libertà di praticare la religione in molte nazioni. Gli agenti di quell'ideologia totalmente malvagia che è l'ateismo comunista continuano a diffondere le sue menzogne velenose assieme al loro frutto: la distruzione e la morte».Contro questi frutti cattivi, c'è una sola risorsa: la nostra conversione a Dio. E un mezzo privilegiato per questa conversione è proprio la pratica dei primi sabati, preludio al trionfo del Cuore Immacolato di Maria.PREGHIERA QUOTIDIANAPreghiera quotidiana in preparazione al Centenario dell'Apparizione di Gesù Bambino e della Sua Madre Vergine alla Venerabile Serva di Dio Lucia dos Santos 8 ottobre al 10 dicembre 2025 O Vergine Madre di Dio e mia diletta Madre, Nostra Signora di Fatima e del Sacratissimo Rosario, io contemplo il Tuo Cuore Addolorato e Immacolato trafitto con così tante spine dall'ingratitudine e dai terribili peccati dei tuoi figli. Io sono profondamente e perennemente dispiaciuto di come i miei peccati hanno offeso il Tuo Divin Figlio e Te, Sua Madre Innocente. Con cuore umile e contrito, desidero riparare le offese - grandi e piccole - inferte al Tuo Cuore dai peccati dei Tuoi figli.Nel Tuo amore materno, Tu mi hai insegnato, attraverso la Tua figlia, la Venerabile Serva di Dio Lucia dos Santos, il modo per riparare i peccati mediante la Devozione dei Primi Sabati. In occasione del 100° anniversario della Tua apparizione, assieme al Bambin Gesù, alla Venerabile Serva di Dio, il 10 dicembre del 1925, io mi impegno ad osservare il Primo Sabato del mese in sincera riparazione dei peccati attraverso la confessione sacramentale dei miei peccati, la degna ricezione della Santa Comunione, la preghiera di cinque decine del Santo Rosario e tenendoTi compagnia per quindici minuti meditando i misteri del Rosario. Ti prego, intercedi per me, affinché la mia pratica della Devozione dei Primi Sabati possa contribuire alla salvezza di tante anime e alla pace nel mondo.Aiutami anche a portare ad altri il Tuo messaggio della Devozione dei Primi Sabati per la Riparazione. In obbedienza al Tuo consiglio materno, possa la Chiesa, in tutto il mondo, offrirTi questo atto d'amore di cuori umili e contriti in sincera riparazione per i peccati commessi.Io dono totalmente il mio cuore al Tuo Cuore Addolorato e Immacolato e, con Te, faccio riposare per sempre il mio cuore nel Sacratissimo Cuore di Gesù. Con tutto il mio cuore, io offro questa preghiera a Lui che, solo, è la nostra salvezza. Amen.Raymond Leo Cardinal BURKE8 settembre 2025Festa della Natività della Beata Vergine Maria
In un recente episodio, abbiamo parlato di Clara Schumann, una compositrice di grande talento che era sposata con Robert Schumann. Oggi vorremmo rivolgere la nostra attenzione su Fanny Mendelssohn-Hensel, un'altra compositrice di sorprendente talento che è stata coperta dall'ombra di un uomo famoso. Nel caso di Fanny, l'uomo da cui è stata oscurata era suo fratello Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847). E non è cosa da poco. Felix non fu solo uno dei più grandi compositori dell'epoca romantica, fu a dir poco un miracolo. Pensate al suo ottetto, alle sue musiche di scena per Sogno di una notte di mezza estate, alla sua musica da camera, alle sue sinfonie, alla sua musica per pianoforte, ai suoi oratori. Quanti altri compositori come lui conoscete? Senza dimenticare che compose ogni cosa in soli 38 anni: questa fu infatti l'età in cui morì. Eppure, anche accanto a un colosso come Felix, Fanny tiene testa. Se fosse vissuta in un'epoca in cui le donne non erano così emarginate, e se non fosse morta all'età di 41 anni, avrebbe potuto godere del riconoscimento e del rispetto che meritava. Ma oggi sferreremo un piccolo colpo a suo favore. Non possiamo correggere quasi due secoli di dimenticanza in un solo giorno, ma insieme possiamo scoprire di più sulla meravigliosa musica composta da questa donna straordinaria. Piccola biografia di Fanny Mendelssohn-Hensel Fanny Mendelssohn (che prese il nome di Mendelssohn-Hensel dopo il suo matrimonio nel 1829) nacque il 14 novembre 1805 ad Amburgo, in Germania. Era la maggiore di quattro figli di una distinta famiglia ebrea. Suo padre era nipote del filosofo Moses Mendelssohn. (Si noti che, a causa delle norme sociali osservate da alcuni ebrei tedeschi all'epoca, i piccoli Mendelssohn e i loro genitori furono battezzati e divennero luterani nel 1816.) Fanny mostrò un prodigioso talento musicale. Ricevette le sue prime lezioni di pianoforte da sua madre e in seguito studiò con Carl Friedrich Zelter, un importante compositore dell'epoca. Nonostante il suo talento, si astenne dall'esibirsi pubblicamente o dal promuovere le proprie composizioni. Molti dei suoi primi lavori furono pubblicati sotto il nome di suo fratello. Nel 1829 sposò l'artista Wilhelm Hensel. Fanny ha continuato a comporre e a esibirsi in contesti privati. Solo nel 1846 pubblicò una raccolta di canzoni con il suo nome. Morì di ictus il 14 maggio 1847, quando aveva 41 anni. Suo fratello Felix ne fu devastato e morì solo sei mesi dopo, a 38 anni. Eredità Le opere di Fanny Mendelssohn hanno ottenuto un crescente riconoscimento negli ultimi anni, rivelando i suoi significativi contributi al panorama musicale dell'epoca romantica. Le sue composizioni includono un quartetto d'archi, un trio con pianoforte, più di 125 pezzi per pianoforte e più di 250 canzoni. Consigli per l'ascolto Canzoni Eichendorff-Lieder (sei brani di poesie di Joseph von Eichendorff) Sei canzoni, Op. 7 Opere per pianoforte Sei canzoni per pianoforte, Op. 4 e 5 Piano Sonata in C- Musica da camera Trio in re minore per pianoforte, violino e violoncello op. 11 Quartetto d'archi in Mi bemolle Opere corali Oratorio su Scene della Bibbia, per solisti, coro e orchestra
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
A te cantiamo, Signore, davanti ai tuoi angeli. E noi, in questa festa dei santi Arcangeli vogliamo fare proprio quel che fanno le schiere angeliche, le schiere celesti. Vogliamo dare gloria a Lui, gloria a Dio. Nella liturgia gli angeli vengono chiamati cooperatori, cooperatori del disegno di salvezza, sono al servizio di Dio e del Figlio dell'uomo, di Cristo. Non sappiamo molto degli angeli, anche se la Bibbia spesso ci presenta questi amici di Dio. Daniele nella prima lettura parla degli angeli in forma misteriosa. Nella profezia sul Figlio d'uomo Daniele dice: "Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a Lui, mille migliaia lo servivano e dieci mila miriadi lo assistevano". Il profeta non nomina gli angeli, parla di fuoco, parla di miriadi, parla veramente con un linguaggio misterioso... Noi spesso rappresentiamo gli angeli come uomini, uomini dal viso dolce, soave... Nella Scrittura invece loro appaiono come esseri terribili, esseri che incutono timore, perché sono la manifestazione della Potenza di Dio, della Santità di Dio. Dobbiamo però notare una cosa importante, una cosa che spesso ci sfugge. Abbiamo parlato degli Angeli nella profezia di Daniele. Ma se la rileggiamo bene, ci accorgiamo che in quel brano, non sono gli Angeli gli esseri più importanti... Dopo la Epifania di Dio, la manifestazione di Dio vediamo "uno, simile ad un figlio d'uomo". Ed è proprio lui e non gli Angeli ad essere introdotto fino al trono di Dio. È a lui che il Vegliardo "da' il potere, la gloria e il regno", è "a lui che tutti i popoli serviranno". L cosa simile osserviamo anche nel brano evangelico di oggi... "Vedrete i cieli aperti e gli angeli di Dio salire a scendere sul Figlio d'uomo". Anche qui gli angeli sono al servizio del Figlio d'uomo, di Gesù Cristo. Vediamo allora come la liturgia purifica il nostro culto, il nostro servizio. La nostra lode, la nostra adorazione non è rivolta ai santi, nemmeno quando si tratta degli angeli o arcangeli. La nostra lode e il nostro culto va indirizzato solo a Dio e al Figlio di Dio. Gli angeli sono solo servitori suoi che Dio, nella sua immensa bontà, mette anche al nostro servizio. Che cos'è che ci insegna questa festa di oggi, che cos'è che impariamo oggi dai santi Arcangeli? San Michele ci insegna il "Chi se non Dio!"... Come far significare nella/colla nostra vita che solo Dio importa, che solo Lui è il Signore della nostra vita, a Lui solo vogliamo dar la nostra gloria. San Gabriele, il grande annunciatore della volontà di Dio, del progetto di Dio. Egli ci dice come riconoscere il progetto divino nella nostra vita, come accettarlo... San Raffaele, colui che guida, colui che accompagna, conduce il mondo, noi verso il Signore... Chiediamo al Signore perché ci faccia veramente comprendere la sua santità, maestà, potenza perché possiamo dargli gloria, reverenza in mezzo ai suoi Angeli.
Federico Giuntoli"I diluvi di Dio"Dal mito mesopotamico alla BibbiaEdizioni del Mulinowww.mulino.it«Dio vide la terra, ed ecco: era corrotta, perché ogni mortale aveva corrotto la sua condotta sulla terra. Allora Dio disse a Noè: “Per me è giunta la fine di tutti i mortali, perché per loro causa la terra si è riempita di violenza: ecco, sto per distruggerli assieme alla terra!”».Genesi 6,12-13Narrato nei testi sumerici e accadici della Mesopotamia del II millennio a.C., il mito del diluvio si è trasmesso nei secoli fino al racconto biblico di Noè, lasciando tracce profonde anche nella letteratura greca e latina. Per la prima volta, questo volume ricostruisce l'intera storia del mito con un costante e sapiente richiamo ai testi antichi pervenuti. Lungi dall'essere soltanto narrazione di rovina, il diluvio è racconto paradossale di rigenerazione: in mezzo alle acque che travolgono, l'arca custodisce la promessa di nuovi inizi. In un'epoca come la nostra, segnata da stravolgimenti ambientali e conflitti, l'archetipo plurimillenario del diluvio continua a parlare con forza. Anche nella notte più fonda della storia e in mezzo alle rovine della distruzione, l'umanità può scorgere le tracce di una salvezza possibile.Federico Giuntoli è professore ordinario di Esegesi dell'Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma ed è membro del comitato scientifico della Fondazione Lorenzo Valla e della Pontificia Commissione Biblica. Autore di molti saggi in Italia e all'estero, è fra i curatori della «Bibbia» pubblicata da Einaudi nel 2021.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Con una quarantina di clip, riassumiamo l'intero contenuto della Bibbia
Dal Vangelo alla Console: Betzata e Bethesda a confrontoScopriamo ledifferenze e le connessioni linguistiche e culturali fra la Piscina di Betzatamenzionata nella Bibbia e il nome moderno della Game House Bethesda.
Sarah Kaminski, Maria Teresa Milano"Il palazzo dell'ebraico"Claudiana Editricewww.claudiana.itQuesto libro racconta di illustri protagonisti di cammini e di snodi culturali e artistici nella millenaria storia del popolo ebraico e fantastica sull'incontro virtuale di personaggi storici e mitologici, uniti da un comune denominatore: la lingua ebraica. Il palazzo dell'ebraico sorge in un giardino e ha un'ampia terrazza sul tetto in cui si celebrano le feste. A ogni piano, dietro ogni porta, troviamo storie personali e collettive di epoche e geografie diverse, che conducono il lettore alla conoscenza di una lingua arcaica e, allo stesso tempo, in continuo divenire. Dal Re Salomone alle poetesse israeliane dell'ultimo secolo, passando per Rashi, Rabbi Nachman di Breslav, il Dybbuk e il padre dell'ebraico contemporaneo Eliezer Ben Yehuda, il testo offre un patrimonio di parole e di pensieri, che ha ispirato ogni arte, dal klezmer dei villaggi esteuropei all'America di Woody Allen."L'ebraico è una lingua viva e antica di tremila anni, che ha percorso itinerari imprevedibili, sacri e profani ed è stata la linfa culturale di un gran numero di comunità nel mondo. Lungo i secoli le persone hanno scritto, parlato, sognato e cantato in ebraico; i redattori della Bibbia, i maestri e i pensatori hanno creato un universo di parole e di immagini che qui si incontrano aldilà del tempo, in un intreccio di suggestioni, facendo incontrare gli antichi testi sacri, le esegesi rabbiniche e le narrazioni contemporanee, con un tocco di poesia e un guizzo d'ironia».Sarah Kaminski,israeliana, di lingua madre polacca, lingua dei nonni yiddish, lingua della vita ebraico e italiano. Ha studiato letteratura, arte e didattica della Shoah, è traduttrice, esperta di civiltà israeliana e cucina ebraica.Maria Teresa Milano,ebraista, scrittrice e musicista. Ama la montagna, la musica, i libri e il cinema e ha sempre una valigia a portata di mano, pronta a partire per scoprire nuovi angoli di mondo e nuove lingue.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Non siamo fatti per vivere la nostra fede da soli. In nessun punto della Bibbia si dice che sia meglio affrontare la vita cristiana in solitudine. Al contrario, abbiamo bisogno di una comunità. Ecco perché i small groups non sono semplicemente un'attività opzionale della chiesa, ma una vera e propria ancora di salvezza spirituale, dove può nascere il soprannaturale.Nel passo di Marco 2, vediamo come quattro amici portano un paralitico da Gesù. Quando la folla blocca l'ingresso, non si arrendono: trovano un modo e lo calano dal tetto. Questo mi ha fatto riflettere su quanto abbiamo bisogno degli altri — e su quanto, a volte, gli altri abbiano bisogno di noi per essere portati davanti a Dio.Da questo episodio emergono quattro pilastri fondamentali per una vera comunità:Fede – I quattro amici hanno messo in pratica la loro fede con azioni concrete. A volte viviamo grazie alla fede di chi ci sta vicino.Speranza – Hanno visto possibilità dove altri vedevano solo limiti. La speranza ci fa guardare oltre la paralisi.Amore – Hanno agito mossi dall'amore, mettendo da parte la propria comodità per il bene dell'altro.Perseveranza – Non si sono fermati di fronte agli ostacoli. Hanno continuato fino a vedere il miracolo.Questi quattro elementi sono come i quattro angoli del tappeto che portava il paralitico. Se ne manca anche solo uno, il tappeto si sbilancia e la persona rischia di non arrivare mai da Gesù. Ma quando tutti e quattro sono presenti e uniti, la trasformazione è possibile.Per me, questo è il cuore dei small groups: un luogo dove portarsi a vicenda, sostenersi, crescere insieme e vedere Dio all'opera in modi che da soli non potremmo mai sperimentare.
Il podcast analizza la decima piaga d'Egitto, la morte dei primogeniti, come descritta nel libro dell'Esodo (capitolo 12) e ne esplora le interpretazioni tradizionali ebraiche, che vedono l'evento come un atto di giustizia retributiva divina e un monito a ricordare l'opera di Dio attraverso l'obbedienza rituale del sacrificio dell'agnello. Vengono poi presentate le letture cristiane antiche e moderne, da Origene e Agostino, che tendono a interpretare la piaga in chiave allegorica o tipologica, prefigurando la redenzione di Cristo e la Pasqua cristiana. Infine, si considerano le interpretazioni contemporanee storico-critiche, riconoscendo il racconto come un mito fondativo che sottolinea la supremazia di Dio e la liberazione del popolo d'Israele, con interessanti riferimenti a contesti culturali egizi e pratiche antiche.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
- Amore: un tema a tratti inafferrabile, indecifrabile. Nella Bibbia è centrale. Qui l'amore è sempre vissuto sulla pelle, fra le persone e con Dio. Dio stesso si lascia coinvolgere dall'amore. Oggi si chiude la stagione estiva di Tempo dello Spirito con l'ultimo intervento curato da Maria Teresa Milano per la sua rubrica “Vie di snodo”, in cui toccherà il tema dell'amore nella Bibbia.- La rubrica “Tra cielo e terra”, curata dal maestro Carlo Lella e Marta D'Auria, oggi ci guida all'ascolto di due inni scritti e pensati per i più piccoli: il canto per bambini e bambine, nelle chiese protestanti, costituisce una preziosa tradizione.- Un breve ricordo del teologo protestante italiano Paolo Ricca, scomparso un anno fa, all'età di 88 anni. È stato un pastore valdese, un pioniere dell'ecumenismo, ma soprattutto un grande appassionato della Parola e della Bibbia, che riusciva a leggere e comunicare con efficacia, acume e soprattutto con un grande coinvolgimento personale. Con il docente Marco Ventura commentiamo la recente pubblicazione di una raccolta di sermoni pronunciati fra il 2014 e il 2024, dal titolo Uniti dalla parole di Gesù (Ed. Magister).
Il video esamina Esodo 3, concentrandosi sulla rivelazione del nome di Dio a Mosè. Nonostante questo brano sia stato il seme di molte discussioni filosofiche, il testo in realtà non si concentra sulla definizione metafisica di Dio, ma piuttosto sulla natura relazionale del suo nome e sulla sua azione nella storia. La frase "Io sono colui che sono" (o "Sarò colui che sarò") va interpretata innanzitutto non come una definizione dell'essenza divina, ma come una promessa della presenza costante e fedele di Dio e del suo continuo impegno nella liberazione del suo popolo. L'autore evidenzia come il significato profondo di questo nome si manifesti nell'agire di Dio, in particolare nella salvezza e nel sostegno, un tema che trova eco anche nel Nuovo Testamento con il "Io sono" di Gesù, che manifesta la stessa presenza liberatrice e salvifica. NOTA IMPORTANTE: tutte le date menzionate sono da intendere AVANTI Cristo, anche se per distrazione, almeno in una occasione, ho detto "dopo". Abbiate pietà di un povero boomer.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
Il podcast esamina l'incontro tra Mosè e Dio nel libro dell'Esodo, enfatizzando come questo evento rivoluzioni la vita di Mosè e l'intera storia d'Israele. Dio sorprende Mosè e irrompe nella sua routine quotidiana in modo spettacolare, attraverso il roveto ardente sul Monte Sinai. La presenza divina, sacra e pericolosa, richiede di togliersi i sandali e coprirsi il volto, stabilendo un tema fondamentale per la fede ebraico-cristiana. L'analisi si addentra anche nella stratificazione redazionale del testo, paragonandolo agli anelli di un albero o agli strati geologici e rivelando come diverse tradizioni abbiano contribuito alla sua ricchezza e complessità.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
Il podcast esamina la figura di Mosè attraverso gli eventi chiave del secondo capitolo dell'Esodo, concentrandosi sulla sua complessa evoluzione. Inizialmente, Mosè è presentato come un individuo impulsivo, che agisce violentemente per difendere il suo popolo, culminando nell'omicidio di un egiziano. Questa azione, sebbene mossa da compassione per i suoi fratelli ebrei, è descritta come sproporzionata e in violazione non solo delle leggi umane ma anche di codici antichi come quello di Hammurabi. Il testo biblico, non soffermandosi sull'introspezione psicologica, ne rivela la maturazione attraverso le sue azioni, evidenziando un uomo che ha ancora molto da crescere interiormente. A causa del suo atto, Mosè diventa un esule e un profugo, perdendo la sua identità sia egiziana che ebraica. Tuttavia, questo esilio lo porta a un pozzo, luogo simbolico di incontri e nuova identità, dove difende le figlie di un capo tribù madianita, trovando infine rifugio e formando una famiglia. Il nome del suo primo figlio, Ghershom, che significa "straniero" o "immigrato", sottolinea la sua condizione di forestiero in terra straniera, lasciando in sospeso sia la sua sofferenza personale che quella del popolo di Israele.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
Il podcast esplora la storia della nascita di Mosè nel libro dell'Esodo, confrontandola con racconti antichi simili, come quelli di Sargon e Ciro. Sebbene queste storie seguano schemi narrativi ripetitivi, è fondamentale concentrarsi sulle differenze per comprenderne l'originalità. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
L'Esodo, in particolare il primo capitolo, apre con un'immagine densa e drammatica che getta le fondamenta per l'intera narrazione del riscatto d'Israele. Il tema della paura è subito centrale: la paura del faraone davanti alla crescente presenza e forza numerica del popolo d'Israele in Egitto. Questo timore, alimentato dalla percezione che gli Israeliti potrebbero un giorno allearsi con i nemici dell'Egitto, si trasforma in oppressione sistematica. Da una preoccupazione latente, nasce una politica repressiva che si incarna nell'imposizione del lavoro forzato e, più tardi, nella drammatica decisione di uccidere tutti i neonati maschi israeliti. Qui vediamo un passaggio fondamentale nel tessuto narrativo e teologico del testo: la paura individuale e collettiva genera oppressione, un meccanismo che i lettori sono invitati a osservare come una struttura del potere distorta e ripetitiva nella storia dell'umanità. Il faraone rappresenta qui il prototipo dell'oppressore, colui che, in preda alla propria paura, è disposto a sacrificare vite innocenti per mantenere il controllo. È la paura stessa che lo acceca, rendendo Israele da ospite utile a minaccia insopportabile.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
- Una scintilla di guarigione, un momento di passaggio necessario, verso il cambiamento: così è il lamento, un motivo ricorrente nella Bibbia e in particolare nei Salmi. Il lamento non è autocommiserazione, ma l'inizio di un percorso di trasformazione. Ne parliamo Maria Teresa Milano, che cura la rubrica biblica “Vie di Snodo”.- La rubrica musicale “Tra cielo e terra – storie in musica”, curata in tandem da Carlo Lella e Marta D'Auria, presenta questa mattina l'inno “Tenemos esperanza”, proveniente dall'Argentina: esprime una fede che non è fuga, ma resistenza all'ingiustizia. Carlo Lella è ministro della musica e responsabile del Ministero musicale dell'Unione cristiana evangelica Battista d'Italia (Ucebi); Marta D'Auria, redattrice di “Riforma” (giornale delle chiese battiste metodiste e valdesi in Italia), è vicepresidente dell'Unione cristiana evangelica Battista d'Italia.
Questo secondo podcast di introduzione al libro dell'Esodo offre una riflessione approfondita sul racconto biblico, esplorandone la storicità, il valore simbolico e il significato per i credenti. Non si limita a una lettura religiosa, ma adotta la prospettiva della critica storico-letteraria, mostrando come il mito non indichi falsità, ma rappresenti un potente strumento per esprimere verità profonde. L'approccio suggerito invita a riflettere sul rapporto tra fede e ragione, equilibrando il coinvolgimento del cuore e dell'intelligenza nell'interpretazione dei testi sacri, ponendo in evidenza l'importanza dell'Esodo come fondamento identitario e metafora universale di liberazione, con un forte richiamo ai grandi temi di lotta per la libertà che risuonano ancora oggi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
Il podcast introduce a una lettura approfondita del Libro dell'Esodo, evidenziandone la complessità e l'importanza fondamentale sia per la tradizione ebraica che cristiana, la cui chiave di lettura è principalmente il passaggio dalla servitù al servizio, inteso come servizio a Dio e al prossimo, un concetto che risuona anche nel Nuovo Testamento con il messaggio di Gesù. Viene spiegata la natura stratificata del testo, simile a un sito archeologico, che richiede un'analisi filologica ed esegetica per comprenderne le diverse origini e le intenzioni redazionali. L'Esodo non è solo una narrazione, ma un racconto epico sulla nascita di un popolo, la sua autonomia e l'istituzione della Pasqua, che culmina con l'idea di un Dio che prende dimora in mezzo al suo popolo, fornendo un testo formativo sull'identità e la libertà.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
Tutti sappiamo che il primo libro stampato a caratteri mobili è stata la Bibbia, ma non solo. L'inventore della stampa a caratteri mobili è Johannes Gutenberg di Magonza, in Germania. Ma se fosse tutto falso? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Oggi le parole sionismo o sionista sono divenute quasi un capo di accusa, imputando a questi concetti ogni colpa di quanto sta accadendo in Palestina; in realtà il Sionismo nacque come un'ideologia politica che affermava il diritto all'autodeterminazione ed alla riunificazione del popolo ebraico, possibilmente (ma non necessariamente) nella terra ad esso destinata secondo la Bibbia, cioè la Palestina; alla base del sionismo si mescolano la logica reazione all'antisemitismo imperante in tutta Europa con l'adesione al più vasto movimento del nazionalismo europeo, il sionismo, nelle sue origini, altro non è che la versione ebraica dei movimenti nazionalisti europei. Un impulso decisivo alle aspirazioni del sionismo lo dette la dichiarazione di Balfour, con la quale il governo inglese si impegnava a favorire la creazione di un ”focolare” per gli ebrei in Palestina; l'afflusso dei coloni ebrei, però, generò una reazione sempre più violenta da parte degli arabi palestinesi; nascono da qui le prime radici del conflitto in corso.
- La paura, una condizione naturale. È istinto di sopravvivenza. Anche la Bibbia ne parla e ci chiede di non avere paura della vita, non lasciare vincere la paura. Con la rubrica Vie di snodo, curata da Maria Teresa Milano, guardiamo alle vicende di tre personaggi biblici - Giona, Mosè, Giacobbe - sotto la lente del tema paura. Ciascuno di loro la affronta, o la rimuove, in modo diverso. Pensiamo in particolare a Giacobbe, che ha paura di incontrare il fratello Esaù, con cui è in conflitto … invoca Dio e quella notte combatte fino all'alba con uno sconosciuto…-La rubrica musicale Tra cielo e terra – storie in musica, curata in tandem da Carlo Lella e Marta D'Auria, presenta questa mattina l'inno “Follow the drinking gourd”. Carlo Lella è ministro della musica e responsabile del Ministero musicale dell'Unione cristiana evangelica Battista d'Italia (Ucebi); Marta D'Auria, redattrice di Riforma (giornale delle chiese battiste metodiste e valdesi in Italia), è vicepresidente dell'Unione cristiana evangelica Battista d'Italia. -Nel 2025 si ricordano i 50 anni dal riconoscimento formale delle Chiese riformate ticinesi come ente di diritto pubblico. In questa occasione – nel corso di tutte le domeniche estive - proponiamo una carrellata di tutte le comunità presenti in Ticino, con la loro storia e caratteristiche peculiari. Oggi raccontiamo dell'area di Bellinzona, Biasca e San Nazzaro, insieme al pastore Stefano D'Archino, che è anche il presidente della Cert, la Chiesa evangelica riformata nel Ticino.
C'è una donna che intaglia il legno: è stata lasciata dal marito e di notte fa fatica ad addormentarsi. Quando dorme, però, vede una bambina che parla con Dio. Ed è di lui che racconta: della Bibbia, del male nel mondo, del dolore e della speranza. Con “La bambina che vola” Dacia Maraini affronta, attraverso una favola, il primo dei dieci comandamenti per riflettere sulla fede, sull'amore e sulla consapevolezza di sé.
Massimo Capuani"In cammino con la Bibbia"Una guida illustrata ai luoghi dell'Antico TestamentoInterlinea Edizioniwww.interlinea.comTutti noi ricordiamo le figure e le straordinarie vicende dell'Antico Testamento: Adamo ed Eva e il Paradiso Terrestre, Noè e il Diluvio Universale, la chiamata di Dio ad Abramo, Mosè e il passaggio del mar Rosso, la sfida di Davide al gigante Golia. Spesso però ci è difficile collocarle dal punto di vista geografico e storico. È ciò che fa l'autore, accompagnandoci in un interessante itinerario nella storia e nella geografia dei luoghi della Bibbia. Con un ricco apparato di immagini tratte da opere d'arte dell'antichità, fotografie dell'autore e dettagliate piantine che ci guidano nella Mezzaluna Fertile, la regione che ha visto nascere e fiorire le civiltà più antiche e che fa da sfondo alle vicende del Vecchio Testamento.Con una nota di Pierbattista Pizzaballa e più di 200 illustrazioni «Il Signore disse ad Abramo: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra”. Allora Abramo partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abramo aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. Abramo dunque prese la moglie Sara, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan». (Genesi 12,1-5)«Allora il Signore disse ad Abramo, dopo che Lot si era separato da lui: “Alza gli occhi e dal luogo dove tu stai spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente. Tutto il paese che tu vedi, io lo darò a te e alla tua discendenza per sempre. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti». (Genesi 13,14-16)Massimo Capuani, laureato in Fisica e Master in Business Administration, nonostante gli impegni di natura professionale nel mondo dell'industria e della finanza d'impresa ha sempre coltivato il suo interesse per le civiltà del Mediterraneo, dell'Antico Oriente e dell'Asia Centrale e per le loro testimonianze storiche, artistiche e spirituali. Ha pubblicato, tra l'altro, Monte Athos. Le fondazioni monastiche, un millennio di spiritualità e arte ortodossa (Jaca Book, Milano 1997; con edizione francese, tedesca e greca); Egitto copto (Jaca Book, Milano 1999; con edizione francese e americana); In cammino con la Bibbia (Arta, Genova 2021).Ha collaborato con il Pontificio Istituto Orientale di Roma, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani e il Dipartimento di Archeologia dell'Architettura del Politecnico di Milano. È intervenuto in diversi incontri di studio e ha scritto numerosi articoli su periodici di viaggi e di spiritualità. Nel 2022 ha ricevuto il premio Montale Fuori di Casa per la sezione Homo Viator.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Benvenuti all'ep.60 del PoretCast! Ospite di questa puntata Luca Cena, esperto di editoria, collezionista e appassionato divulgatore, che ci accompagna in un viaggio tra pagine rare, storie incredibili e aneddoti letterari che superano il tempo. Con Giacomo Poretti si parla di collezionismo, prime edizioni, lettura ad alta voce, Fantozzi, Bibbie antiproiettile e dell'eterna sfida: far innamorare le nuove generazioni della lettura. Una puntata che profuma di carta, inchiostro e memoria. La puntata è powered by Illumia. Una produzione Corax. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
"La Parola Divina oltre il livello della lettura umana: l'interpretazione della bibbia alla luce del Concio di Nicea"Trascrizione (non corretta dall'autore)
Roberto Alessandrini"Il santo educatore"Don Bosco nell'immaginario popolareBibliotheka Edizioniwww.bibliotheka.itTra la fine degli anni Venti e gli anni Quaranta del Novecento prende forma e si consolida l'immagine di Don Bosco che, tra le tante, diverrà iconica e sarà continuamente riproposta fino ad oggi.La beatificazione del sacerdote piemontese (1929) e la successiva canonizzazione (1934) mettono in moto un processo selettivo che privilegia una fotografia del santo scattata da Michele Schemboche, allievo di Nadar e tra i pionieri della fotografia in Italia.Il dipinto di Mario Caffaro Rore che rielabora la foto viene a sua volta fotografato per favorire un'ampia diffusione in immaginette e cartoline e ispira una serie di figurine Liebig alla metà degli anni Quaranta e, in parte, anche la monumentale biografia bestseller del santo, firmata, sempre nello stesso decennio, dal disegnatore belga Joseph Gillain, in arte Jijé.Roberto Alessandrini insegna Antropologia culturale all'Università Pontificia Salesiana di Roma e all'Istituto universitario Pratesi di Soverato (Catanzaro).Ha tradotto testi di René Girard, Anatole France e François Le Lionnais, curato l'edizione italiana della Bibbia contadina di Annamária Lammel e Ilona Nagy e pubblicato saggi sulle riviste Antigone, Orientamenti Pedagogici, Salesianum, Il confronto letterario, Lifelong, Lifewide Learning ed Educazione aperta.Tra i suoi libri recenti: Sagome inquiete. Ombre e silhouette dalle figurine al cinema (Franco Cosimo Panini, 2011), Bibbia e Arte (Claudiana-Emi, 2012) e, con Roberto Piumini, Antigone in Polesine (Scalpendi, 2025). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Catalano"L'anima e il gelato"Racconti dell'uomo dal cappello di pagliaPrefazione di Vito MancusoKellermann Editorewww.kellermanneditore.itSalone Internazionale del Libro di TorinoVenerdì 16 maggio 2025, ore 1700Lingotto, Padiglione Oval / Spazio Venetocon Antonio Catalano, Carlo Francesco Conti, Roberto Da Re GiustinianiUn'immersione in un universo di colori, sorrisi, ricordi, con quella punta di malinconia che rende tutto così profondamente umano. Persone e personaggi conosciuti dall'autore durante i suoi vagabondaggi teatrali in borghi e città riappaiono dalle nebbie del passato e, pur trasformandosi, mantengono intatta la meraviglia degli incontri avvenuti. Storie o forse sogni, nati di notte, fissati in fretta per non farli evaporare con il sorgere del sole del mattino. Storie da leggere e rileggere fino a quando i mondi raccontati si aprono, così puoi entrarci, reinventarli, farli vivere a tuo modo. Storie da leggere una alla volta, magari prima di dormire, perché ci vuol tempo a immergersi negli strani mondi che l'autore ha creato, fatti di chiari colori, ironia, qualche lacrima, sorrisi e un velo di malinconia.Antonio Catalano nasce a Potenza nel 1950. Dopo anni di presenza sulle scene italiane del teatro di ricerca, fonda la compagnia teatrale Casa degli alfieri, organismo di ricerca progettuale nel campo delle arti, con propria sede nell'omonima casa- teatro nel cuore del Monferrato, in provincia di Asti.Nel 1999 nasce il suo grande percorso d'arte interattivo, Universi sensibili, con il debutto dell'installazione Armadi sensibili alla Biennale di Venezia. Da allora l'artista pratica l'abbandono di ogni idea di spettacolo, perseguendo la ricerca di incontri artistici e festivi che coinvolgono visitatori di ogni età, con i quali tende a provocare poesia, emozione e meraviglia.Catalano crea nuove grandi installazioni e percorsi d'arte (le Tane, le Cabine da mare, le Macchine sonore, le Lucciole batticuore, il Popolo dell'Autunno, i Musei sentimentali, i Velie, etc.) in coproduzione e in collaborazione con importanti organismi nazionali e internazionali. Attraverso la sua attività artistica l'autore diffonde anche il suo progetto di arte civile Io sono patrimonio dell'umanità, nominando “patrimonio” tutti i bambini (e non solo) che incontra per riaffermare il valore della vita.Oltre a creare in giro per l'Europa tanti universi sensibili, mondi immaginari fatti di poesia, di festa, di meraviglia, scrive, Catalano racconta e canta storie sonore e silenziose, haiku, filastrocche che ha raccolto in diverse pubblicazioni insieme ai sui disegni. Sua è anche una casa editrice “domestica”, la Bibbia dei Semplici. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea AlbertinUn Gesù deludente?I "no" che rendono figli nel Quarto VangeloEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itÈ mai possibile che Gesù possa deludere? L'autore del vangelo secondo Giovanni narra quattro episodi in cui Gesù delude sonoramente delle persone che lo interpellano per varie esigenze: come mai? Che funzione narrativa e retorica svolge la descrizione di un Gesù deludente? Che cosa intende deludere Gesù? A che scopo? Il presente volume cerca di rispondere a questi interrogativi, che hanno risvolti sia di sapore esegetico sia spirituale. Riconosciuto e precisato nei suoi elementi essenziali il “paradigma della delusione” presente nei brani esaminati, l'autore spiega cosa esso ci dice riguardo a Gesù e alla nostra salvezza. Si evidenzia così cosa significa essere figli di Dio per coloro che credono nel Figlio Unigenito. Anche nella fede le delusioni contribuiscono a crescere?Andrea Albertin, presbitero della Diocesi di Padova, ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. È docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica del Triveneto, l'Istituto Superiore di Scienza Religiose (di cui è Direttore), e l'Istituto di Liturgia Pastorale di S. Giustina. Accompagnatore di pellegrinaggi nelle terre bibliche, è collaboratore stabile nelle parrocchie dell'Unità pastorale alla Guizza di Padova. Ha al suo attivo vari articoli e contributi, e i volumi: A che ora è la fine del mondo? I testi apocalittici nella Bibbia (2017); Leggere con sapienza la Bibbia. Un percorso di consapevolezza (2023); Ricominciare a credere. Itinerario biblico-liturgico per giovani e adulti (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ludwig Monti"Il figlio, Gesù"Edizioni San Paolowww.edizionisanpaolo.itPietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice “creatura” e quindi “inferiore” al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia “alta” di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo “esserci-per-altri”. In una parola, la “pre-esistenza” del Figlio vista come “pro-esistenza”, vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».Ludwig Monti, già monaco della Comunità di Bose, è nato a Forlì nel 1974. Si è laureato presso l'Università di Bologna in Lettere Classiche, con una tesi in Letteratura Cristiana Antica (1993-1998). In seguito ha conseguito un Dottorato di ricerca in Ebraistica presso l'Università di Torino (2001-2004). Biblista e saggista, collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita, Ricerche storico bibliche, Rivista Biblica, Rivista del Clero Italiano, Rivista Liturgica, Vita Pastorale e Credere. Tra i suoi volumi: Una comunità alla fine della storia. Messia e messianismo a Qumran (Paideia, 2006); Le parole dure di Gesù (Qiqajon, 2012); I Salmi: preghiera e vita (Qiqajon, 2018); Gesù, uomo libero (Qiqajon, 2020); L'infinito viaggiare. Abramo e Ulisse (EDB, 2020; con B. Salvarani). Con Edizioni San Paolo ha pubblicato: Le domande di Gesù (2019); Qohelet e Gesù (2021). Insieme a M. Cucca e F. Giuntoli ha curato la Bibbia uscita in 3 volumi per Einaudi nel 2021 (ideatore: E. Bianchi).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Scopri i più grandi misteri biblici che ti lasceranno senza fiato! In questo video, esploreremo le storie più incredibili e i segreti più nascosti della Bibbia, facendo luce su enigmi che hanno lasciato perplessi gli studiosi e i credenti per secoli. Dai misteri dell'Apocalisse ai segreti della Creazione, tutto ciò che non sai sulla Bibbia è qui. La Bibbia, il libro che ha influenzato profondamente la storia dell'umanità, è sicuramente uno dei testi più letti, studiati e venerati di tutti i tempi. Con oltre due miliardi di fedeli nel mondo che lo considerano sacro; questo antico scritto non è solo un pilastro della fede, ma anche una fonte di misteri irrisolti, enigmi storici e teorie che affascinano chiunque si addentri tra le sue pagine. Nonostante la sua natura religiosa, la Bibbia è anche un enigma da decifrare: chi sono davvero alcune delle figure che vi compaiono? Come si spiegano gli eventi straordinari che racconta? E soprattutto, perché ancora oggi continuiamo a essere pervasi dalla sensazione che ci siano parecchi segreti nascosti tra le sue pagine? L'Inspiegabile Podcast è una serie originale ideata, scritta e condotta da Luca Parrella. Produzione e Sound Design di Matteo D'Alessandro https://www.matteodalessandro.com Ascoltala su YouTube o su tutte le principali piattaforme di musica e Podcast Seguimi anche sui social
Amanda Colombo"La storia tra le righe"Festival di Letteratura Storicawww.lastoriatralerighe.fondazionepalio.orgSi terrà dal 4 al 7 aprile 2025 la terza edizione del Festival di Letteratura Storica "La storia tra le righe" di Legnano, che dopo il successo della seconda edizione, con tutti gli eventi sold-out e oltre 2000 presenze, si conferma un appuntamento molto atteso, in cui autori, editori e lettori possono condividere l'interesse e la passione per la Storia, nelle sue più articolate declinazioni, per tutte le età.Quattro giorni di eventi, tutti gratuiti, che coinvolgono l'intera città e hanno luogo nello storico Castello Visconteo e a Villa Jucker, sede della Fondazione Famiglia Legnanese, con una tappa al Teatro Tirinnanzi.Sarà Marco Buticchi ad inaugurare il Festival, venerdì 4 aprile a Villa Jucker, con il racconto della carriera dell'inventore Nikola Tesla, intrecciato all'attualità del conflitto israelo-palestinese (Il figlio della tempesta, ore 21).Il Castello Visconteo ospiterà invece gli incontri del sabato e della domenica. Sabato 5 aprile la mattinata si apre con Laura Pepe e la sua storia di Sparta, tutta ancora da raccontare (Sparta, Sala Previati, ore 11). Maria Novella Viganò, in dialogo con Valentina Zavoli, narrerà la storia della famiglia Lissi e della loro villa, teatro di numerose trasformazioni e accadimenti (La Superba, Cenobio, ore 11.30). A seguire tre incontri dedicati alle donne con Franca Pellizzari sull'eroina della Resistenza francese Rose Valland, che spiò i nazisti per recuperare 60.000 opere d'arte trafugate alle famiglie ebree (Rose Valland, Sala Crivelli, ore 12); Marina Marazza e il suo thriller storico incentrato sul mistero della Gertrude manzoniana (Il segreto della Monaca di Monza, Sala Cornaggia, ore 15); e David Salomoni sull'educazione militare che nel Medioevo veniva impartita anche alle donne. (Leonesse, Cenobio, ore 15).Il pomeriggio prosegue con Alessandra Selmi e la storia di Nina e Margherita, due donne agli estremi opposti della scala sociale che avranno il coraggio di battersi per forgiare il proprio destino (La prima regina, Sala Previati, ore 16), mentre Katia Tenti ricorderà come dopo uno dei processi più drammatici del Cinquecento trenta donne innocenti, le streghe dello Sciliar, abbiano perso la vita sul rogo (E ti chiameranno strega, Sala Crivelli, ore 17). Protagonisti dell'incontro con Luca Fezzi e Marco Rocco sono invece i gladiatori, il cui mito ha saputo resistere al tempo nella letteratura, nelle arti figurative, nel cinema e, oggi, nei videogiochi (Morituri – la vera storia dei gladiatori, Sala Cornaggia, ore 16.30), mentre Tommaso Braccini con la storia degli Argonauti ricostruirà la geografia e l'etnografia mitica del cuore dell'Europa, del Mediterraneo e delle sue sponde, e dell'Oceano illimitato (Il viaggio più pericoloso della storia, Cenobio, ore 17). Ancora, Marco Balzano con la sua storia di Mattia che, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto, decide di indossare la camicia nera (Bambino, Sala Previati, ore 18) e Chiara Montani alle prese con un assassino da smascherare e una donna pronta a dipingere il volto della verità (L'artista e il signore di Urbino, Cenobio, ore 18.30). Infine, un insolito abbecedario dei cliché “medievali” nei media sarà il tema dell'incontro con Marco Brando (Medi@evo, Sala Crivelli, ore 18.30). La seconda giornata di Festival si conclude con Maurizio De Giovanni e il ritorno del commissario Ricciardi (Volver, Sala Capriate, ore 21). L'evento sarà accompagnato da una sessione di disegno live di Gianmauro Cozzi, art director di Sergio Bonelli Editore.Domenica 6 aprile si inizia con un'indagine piena di tensione ambientata nella Roma di Augusto assieme a Pino Imperatore (I demoni di Pausilypon, Sala Cornaggia, ore 11). Si prosegue catapultati nel Medioevo con Beatrice Del Bo e la storia dell'arsenico, all'epoca uno dei veleni più utilizzati per uccidere (Arsenico e altri veleni, Sala Previati, ore 11.30) e con Fabiano Massimi che racconterà invece un mistero legato alla prima presunta moglie di Mussolini su cui indagano l'ex commissario di polizia Sigfried Sauer e il suo collega Mutti (Le furie di Venezia, Cenobio, ore 12).Nel pomeriggio Duccio Balestracci condurrà alla scoperta di un Medioevo diverso, quello raccontato da una pattuglia di scrittori ‘non autorizzati', persone comuni, non acculturate, che si esprimono in un volgare approssimativo, ma senza condizionamenti (L'Erodoto che guardava i maiali e altre storie, Sala Previati, ore 15) e poi si tornerà ai tempi dell'Impero Romano con Cristina Fantini che, in dialogo con Pietro Sorace, narrerà le gesta di Lucio Avidio Corvo (L'ultima notte di Ercolano, Cenobio, ore 15.30). Alessia Gazzola coinvolgerà il pubblico nelle indagini della sua investigatrice improvvisata nella Londra degli anni Venti (Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata, Sala Capriate, ore 16) e Marco Scardigli narrerà la storia del patriota Luciano Manara, che lottò per un'Italia che non riuscì a vedere (Storia di un memorabile perdente, Sala Cornaggia, ore 17). Aneddoti e pettegolezzi sul Settecento inglese arriveranno nelle sale del Castello Visconteo grazie a Francesca Sgorbati Bosi e Irene Merli (Guida pettegola al Settecento inglese, Cenobio, ore 17). Si proseguirà con una visita immaginaria degli edifici di Padova in cui hanno vissuto grandi personaggi ripercorrendo le vie della città insieme a Silvia Gorgi (Le case straordinarie di Padova, Sala Crivelli, ore 16.30) e successivamente Franco Cardini accompagnerà il pubblico in un viaggio storico nella capitale austriaca (Vienna, Sala Previati, ore 17.30). Il pomeriggio si concluderà con Marilù Oliva che racconterà le donne della Bibbia dando loro la parola per narrare un altro punto di vista, quello femminile (La Bibbia raccontata da Eva, Giuditta, Maddalena e le altre, Cenobio, ore 18.30).Matteo Strukul chiuderà la terza giornata della manifestazione trasportando il pubblico in una Venezia sotterranea e inedita, teatro di due brutali omicidi (La cripta di Venezia, Sala Capriate, ore 21).Lunedì 7 aprile alle 21 al Teatro Tirinnanzi avrà luogo la chiusura ufficiale del Festival, affidata a Beppe Severgnini che, partendo dal suo libro Socrate, Agata e il futuro, farà una riflessione sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo vivendo.Un'attenzione particolare è riservata a bambini e ragazzi che potranno partecipare a letture e laboratori a tema storico, con momenti di gioco anche per i più piccoli. Il programma del sabato prevede un incontro con Lodovica Cima che racconta il suo libro Sylvie sogni di seta (Sala Fiamma, ore 11) e uno con Fabrizio Altieri sul libro Omicidio sull'Hindenburg (Sala Fiamma, ore 16). Due anche gli appuntamenti della domenica, un incontro in collaborazione con il Teatro Regio di Parma per raccontare i grandi miti dell'opera e la storia del teatro d'opera alle giovani generazioni (Sala Fiamma, ore 11) e un laboratorio a cura di Fortuna Nappi (Sala Fiamma, ore 16).Per tutta la durata del Festival sarà possibile visitare la mostra "Immaginare il Commissario Ricciardi" a cura di Luca Crovi, Tatjana Giorcelli e Piero Ferrante con illustrazioni di Daniele Bigliardo per immergersi nel mondo del famoso Commissario nato dalla penna di Maurizio De Giovanni.Nata nel 2023 su impulso di Fondazione Palio e del Comune di Legnano, ideata e curata da Incipit Eventi culturali e letterari di Amanda Colombo, con la collaborazione di Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Statale di Milano, Università degli Studi Milano Bicocca e Fondazione Arte della Seta Lisio-Firenze, la manifestazione intende consolidare il legame con la Storia della città di Legnano, già dal 1935 sede della tradizionale rievocazione del Palio, che celebra la leggendaria battaglia del maggio del 1176 in cui le truppe della Lega Lombarda arrestarono la calata dell'esercito imperiale di Federico Barbarossa, evento ricordato anche in un'opera di Giuseppe Verdi e nell'Inno di Mameli.Amanda Colombo è laureata in Filosofia con indirizzo in Comunicazioni sociali. Nel 1999 ha sposato il suo libraio di fiducia e oggi gestisce con lui la libreria di famiglia a Legnano. I libri sono la sua casa. Meno male che ci siete voi è il suo romanzo d'esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Lucia Galasso"Storia del pane e dell'acqua, una benedizione quotidiana"ColtivaTo, Festival Internazionale dell'Agricolturawww.coltivato.comColtivato, Festival Internazionale dell'AgricolturaTorino, Circolo dei LettoriVenerdì 21 marzo 2025,ore 18:15Lucia Galasso"Storia del pane e dell'acqua, una benedizione quotidiana"L'antropologa Lucia Galasso racconta la storia del mondo attraverso i simboli dell'acqua e del pane, due alimenti con un imponente portato culturale: senza acqua e pane il mondo non sarebbe lo stesso, e nemmeno il genere umano. Lucia Galasso è antropologa dell'alimentazione con una passione per il cibo e le storie che si nascondono dietro ogni piatto. Convinta che la cucina sia il vero “linguaggio universale”, ha passato anni a esplorare come le tradizioni culinarie si intreccino con la cultura e la biologia umana, indagando il cibo non solo come nutrimento, ma come specchio delle società e delle loro identità. È autrice del libro Storia e civiltà del pane. Un viaggio tra archeologia e antropologia (Edizioni Espress, 2022).Lucia Galasso"Storia e civiltà del pane"Un viaggio tra archeologia e antropologiaEdizioni EspressStoria e civiltà del pane. Il pane è una presenza costante nella storia dell'essere umano. Si tratta di un alimento che ha il pregio di essere al tempo stesso cibo e simbolo, è uno dei cibi più ricchi di significati, di funzioni e di valenze culturali, porta con sé memorie, valori simbolici e tradizioni che vanno oltre al semplice sfamare il corpo: il pane nutre anche lo spirito. Non a caso, in piena pandemia da Covid-19, la panificazione è tornata prepotentemente all'interno delle case degli italiani, il consumo di lievito madre ha toccato vette inusuali e si è rivelata una nuova caratteristica di questo alimento: gli effetti confortanti.Presente nella mitologia egizia come in quella greco-romana, nella Bibbia come nei Vangeli, il pane è l'alimento che accompagna la storia dell'uomo fin dalle origini e non sembra destinato a separarsene mai.Storia e civiltà del pane. Con una prefazione di Claudio Ferlan.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questa puntata di Start, aspettando le prossime mosse nella guerra dei dazi lanciata dal presidente Trump, fotografiamo le province italiane in cui l'export pesa di più: guidano Arezzo, Lodi e Siracusa. Tra le province con i flussi maggiori oltreconfine, quelle più esposte verso gli Usa sono Firenze, Modena e Belluno. Tra le altre notizie di oggi, i nuovi programmi scolastici (dalla Bibbia all'Ai) e la frenata degli annunci online per gli affitti brevi
In questa puntata di Start, aspettando le prossime mosse nella guerra dei dazi lanciata dal presidente Trump, fotografiamo le province italiane in cui l'export pesa di più: guidano Arezzo, Lodi e Siracusa. Tra le province con iflussi maggiori oltreconfine, quelle più esposte verso gli Usa sono Firenze, Modena e Belluno. Tra le altre notizie di oggi, i nuovi programmi scolastici (dalla Bibbia all'Ai) e la frenata degli annunci online per gli affitti brevi
Correndo la gara della vita è facile stancarsi e scoraggiarsi. Ma possiamo trovare nella Bibbia delle verità che ci incoraggiano e danno nuova forza.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi partiamo dalla scuola italiana, con alcuni consigli del ministero per cambiare il programma delle scuole medie. Consigli non recepiti benissimo, almeno da Matteo e Raffaele. Poi si va in Sicilia! E concludiamo con un italiano famosissimo, ma non in Italia! Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio 7 Songs to Learn Italian - https://www.youtube.com/watch?v=GFlG9liLM-4&t=8s Iniziamo subito analizzando due parole che abbiamo usato nel titolo e nel teaser: Tombino Il termine deriva da tomba. Popolarmente è diffuso l'uso di chiamare "tombino" il coperchio che chiude i pozzetti disposti lungo le strade, il cui nome tecnico è in realtà chiusino, ma è comunemente usato tombino e Matteo e Raffaele non hanno mai sentito usare "chiusino". Ardito Che agisce con coraggio, con audacia; intrepido, coraggioso, audace. Che richiede o rivela coraggio, audacia; rischioso. Iniziamo con alcune "indicazioni" del ministero dell'istruzione italiano sul programma scolastico delle medie. "Indicazioni" che hanno subito prodotto opinioni diverse in Matteo e Raffaele. Suggeriscono di iniziare a studiare il latino alle medie, ma non solo, c'è anche l'inserimento dello studio della Bibbia. E qui iniziano i problemi. Proseguiamo con le notizie e andiamo in Sicilia, ad Agrigento di preciso, dove il presidente della Repubblica è andato per inaugurare la città come capitale della cultura del 2025. Per accogliere il Presidente, la città ha dovuto fare un po' di lavori. Uno di questi lavori è stato fatto un po' troppo di fretta. E ora... non si trova più... Concludiamo in Giappone! Sì, siamo venuti a sapere di un italiano che è probabilmente l'italiano più famoso in Giappone: Girolamo Panzetta. Chi è? Cosa fa? https://it.wikipedia.org/wiki/Girolamo_Panzetta Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno. Raffaele: [0:25] Buongiorno te, Matteo, come va oggi? Matteo: [0:26] Bene, oggi bene, un po' stanco, assonnato più che altro. Perché ieri ho fatto tardissimo. (Quanto tardi?) Eh, sono andato a dormire dopo le tre. (Ore piccole!) Piccolissime. Raffaele: [0:45] E cosa hai fatto fino alle tre? Matteo: [0:46] Ma in realtà niente di importante. Sono stato con amici online. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Musk e gli altri, la nuova destra globaleLatino alle medie (non obbligatorio), più storia d'Italia e dell'Occidente, la Bibbia: le novità di Valditara per la scuolaI cattolici e il centrismo senza deleghe dei vescovi
Nuovo appuntamento con il sabato di «Giorno per giorno»: l'editorialista torna sugli argomenti di cui ha scritto durante la settimana nella sua rubrica «Il Caffè», integrandoli con i commenti nel frattempo ricevuti dai lettori.I link di corriere.it:Addio all'Angelo invisibile: il benefattore dei bisognosi che nono voleva apparireLatino alle medie (non obbligatorio), più storia d'Italia e dell'Occidente, la Bibbia: le novità di Valditara per la scuolaMichelle Obama non andrà all'insediamento di Trump
(02:17) Marco Ascione parla delle tensioni politiche generate dall'esplicita intenzione dei presidenti del Veneto Luca Zaia (Lega) e della Campania Vincenzo De Luca (Pd) di volersi ricandidare nonostante la legge lo vieti.(08:32) Paolo Salom spiega perché il presidente del Paese asiatico ha finalmente accettato di consegnarsi dopo l'impeachment. (14:25) Orsola Riva analizza la riforma presentata dal ministro Valditara, che contiene diversi elementi di ritorno al passato.I link di corriere.it:Corea del Sud, il presidente (deposto) Yoon Suk Yeol arrestato per tradimentoVeneto, Zaia strappa: pronto a correre da solo. Ora tocca a Salvini (e tra gli alleati si evoca la crisi di governo)Latino alle medie (non obbligatorio), più storia ma solo di Italia e Occidente, la Bibbia: le novità di Valditara per la scuola media