1995 studio album by Litfiba
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A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».Parola del Signore.
In tanti me lo avete chiesto, ho pensato di metterlo qui. Perdonate la scarsa qualità dell'audio, registrato in auto, dalla Dwight D. Eisenhower Highway, dalle parti di Sacramento.Canyons 100 - Strava activityIn questo episodio: Recap e risultati di Canyons by UTMB, Tarawera, Transgrancanaria, Transvulcania, MIUT, Lake Sonoma, Gorge Waterfalls, GTWS Asia e il kickoff delle Skyrunning World Series con la sfida DD (Del Pero - Delorenzi). E poi: campionati europei di road running, London Marathon, Boston Marathon e una riflessione sul debutto di Grand Slam Track.Supporta Any Surface Available su Patreon:patreon.com/anysurfaceavailableWatch:Transgrancanaria MarathonChianti 50kSono campione d'europa!Great Wall trail race highlightsRead:Intervista a Spirito Trail - Canyons 100 by UTMB - Spirito TrailOFF TRACK - Jacopo De MarchiJacob Kiplimo: lightning the spark - AthleticsweeklyWestern States Golden Ticket Races and updated situationMontrail Ultra CupWSER pregnancy policyA statement to Warner Brothers Discovery from UCI mountain bike athletesGazzetta online - Intervista a Jim Walmsley post Chianti USATF long trail team announcedPlease rate and review the podcast on Spotify and Apple Podcast ⭐️Sharing on social media is very much appreciated
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».Parola del Signore.
Il Messaggio di Oggi: “SACRIFICIO GRADITO A DIO È UNO SPIRITO AFFLITTO” • Salmo 51: 17 • Luca 18: 13 • Luca 19: 2 • Matteo 9: 9-10 • Luca 18: 14 • Isaia 55: 7 • 2 Corinzi 7: 10 • Matteo 5 :4 • Efesini 2: 6 • Luca 15: 7 • Luca 15: 10 • Matteo 4 :11 • Ebrei 1: 14 • Matteo 4: 11 • Efesini 1: 13 • Luca 19: 19 • Luca 19: 8 • Atti 1: 13 • Atti 2: 4 • Giovanni 14: 26 • Matteo 2: 14 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
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Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
“Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò…”. Il Signore, buon pastore, non può respingere le sue pecore che, disperse per i pascoli, sono richiamate ad entrare nell’unico ovile che protegge e rassicura… Il Signore, pane di vita, non può sottrarsi alla mensa alla quale accorriamo affamati… Se anche siamo scomposti e maldestri, abbiamo in noi la grazia della fede, dono che sostiene la nostra preghiera, che ci fa comprendere che il Signore è seduto accanto a noi, per volontà del Padre e per suo desiderio ardente. Lo Spirito ci comunica queste verità, ci conduce come Chiesa attraverso situazioni che non possono trovarci silenti e privi di bene: come vera famiglia radicata in Cristo, siamo chiamati ad andare di paese in paese per diffondere la sua parola, a prostrarci cantando inni al Signore, ad esortare per vedere e lodare insieme il suo mirabile agire sugli uomini. Siamo eredi di una forza di amore e di donazione che ci rende vivi: “Dio ci ha salvati mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna”. Tutto è divenuto prezioso per il dono che Cristo ha fatto di sé, e tutto possiamo rendere prezioso se anche noi ci doniamo come carne che si consuma per nutrire la Chiesa. Vi fu grande gioia nell’ascoltare la voce dello Spirito, e ancora oggi può esserci se rispondiamo ai richiami che ci invitano a superare il nostro limite, se, come i discepoli di un tempo, vediamo il Signore che colma il cuore di gioia. Dio Padre ci ha consegnato a Cristo, che, con il suo braccio legato al nostro, ci strattona nella corsa sulla pista della croce… “Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno”.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Gesù è colui che realizza in pienezza il prodigio che è rimasto scolpito nella memoria del popolo eletto, come segno per eccellenza della benevolenza di Dio. Ma, tragicamente, la gran parte del popolo eletto non capisce più. La manna non fu che un anticipo, un’allusione del vero pane del cielo. Questi è Gesù, e viene dato dal Padre come fonte di vita per gli uomini. Si compì in Stefano la profezia di Gesù: lo Spirito del Cristo è diventato anima della testimonianza del martire. La chiusura del cuore e il tradimento del resto hanno accompagnato tutta la storia del popolo di Dio. Il santo diacono non teme la reazione e la lapidazione: sostenuto dalla fede e dalla visione di Gesù risorto, rinnova in sé la passione e l’atteggiamento di perdono del Crocifisso. Nel morire, egli vede “il cielo aperto”: riceve in dono la grazia della croce pasquale, di poter vivere la morte come compimento, come atto riassuntivo di tutto il suo vivere, come lasciarsi volontariamente nelle mani di Dio.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Stiamo vivendo il tempo di Pasqua, tempo di grande gioia: gioia perché il Signore è risorto, non solo è risorto… ma perché è presente, è vivo in mezzo a noi. La Chiesa vive, noi che siamo la Chiesa viviamo della fede in Gesù risorto. Non è soltanto la comunità di quelli che condividono gli insegnamenti dottrinali di Gesù o gli insegnamenti morali di Gesù, che ammirano gli esempi di Gesù. La Chiesa tutta crede che Dio Padre ha risuscitato Gesù, e lo ha fatto “capo e Signore”. Ma come possiamo riconoscerlo, Gesù? Come possiamo sentire la sua presenza, sentire la forza del suo Spirito nella nostra vita? Come possiamo testimoniarlo? Alcune domande che è lecito fare. E la risposta, mi pare, una precisa risposta ce la dà proprio il Vangelo di oggi: lo fa con l’affermazione stupita, meravigliata del discepolo che Gesù amava, Giovanni: «È il Signore!». Il Vangelo che oggi ascoltiamo ci presenta sette discepoli: tutti insieme vanno a pescare, vanno sul mare di Tiberìade. Niente di nuovo, si direbbe: fanno quello che hanno fatto tante volte, quello che hanno fatto prima di aver incontrato Gesù. Compiono un gesto per loro usuale, quotidiano, gesto in cui mettevano tutta l’esperienza, tutta la loro passione di tanti anni. Tante volte avranno sperimentato la gioia di una pesca abbondante. Ora, questa notte, provano delusione, perché questa volta la rete è vuota. Non hanno preso nulla. I discepoli hanno lavorato, faticato tutta la notte: questo vale per tutti i discepoli, pensando sia alla fatica fisica, sia a quella spirituale, la fatica che accompagna le nostre opere e i nostri giorni. Non solo c’è la fatica, ma anche il senso di delusione: alla fatica, all’impegno, non corrisponde un risultato. In quella notte non presero proprio nulla. E nel pieno della delusione e della stanchezza compare una voce, voce che sembra conosciuta, una parola che invita a riprovare, che intende risvegliare i loro animi, risvegliare a una fedeltà, a una fiducia, a un’apertura alla promessa di Gesù, del Signore che dice: «Buttate ancora le reti, riprovate ancora». I discepoli potevano cedere, cedere alla stanchezza, cedere alla delusione. Invece obbediscono, si fidano della parola che viene pronunciata, la parola sulla loro vita: gettano ancora una volta la rete. Si fidano, si abbandonano alla parola del Signore. Ed ecco, il miracolo si compie. E nel segno del miracolo sentono la presenza del Signore, del Risorto che non abbandona i suoi discepoli ma sempre li accompagna, che è sempre con loro nel loro cammino di vita e di fede. Le reti sono piene di pesci e reggono, non si spezzano; i cuori sono ripieni di gioia e di meraviglia, e reggono anche essi, reggono l’impatto di un incontro non programmato con Gesù eppure atteso: tutti volevano rivederlo, risentirlo, toccarlo di nuovo, mangiare ancora con lui… E lui, il Signore, asseconda, esaudisce ancora quell’attesa del cuore, dell’anima… Ed ancora prepara loro da mangiare, spezza ancora il pane per loro, lo distribuisce. Questo nel Vangelo. Ma noi crediamo che la stessa cosa avviene anche per noi: noi crediamo che anche per noi, durante la Messa, durante la Celebrazione Eucaristica domenicale, alla quale arrivano tanti • anche noi, qualche volta stanchi, delusi per le nostre reti vuote, per non aver prodotto, combinato molto in questi giorni • ecco, nonostante questo, sulla sponda del lago c’è sempre qualcuno che ci aspetta, c’è sempre qualcuno che ha qualcosa per noi, che ci sfama, che ci incoraggia, che ci sostiene, che ci dà forza… E questo qualcuno è Gesù, che ancora spezza il pane per noi, che per chi parteciperà alla Messa lo spezzerà ancora per noi. Chiediamo che questa esperienza • l’esperienza della benedizione di Dio, la benedizione sulla nostra vita • la vita che sempre si rinnova e ci rinnova, ci rinnovi alla speranza, a quel coraggio che fanno di noi uomini poveri ma ricchi di Lui, e testimoni del Vangelo.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Immaginate un mondo leggermente diverso dal nostro. Leggermente. Un mondo dove le multinazionali dominano le vite altrui e dove tutto è mosso dal denaro e dal controllo totale. Con una piccola differenza: in questo mondo, i supereroi esistono. Più super che eroi, a dire il vero. Da questo presupposto nasce "The Boys", l'opera migliore di Garth Ennis dai tempi di "Preacher". Una serie a fumetti che fa satira sul mondo dei supereroi ma che aggiorna anche la visione cinica e tragica che Ennis ha dell'America. "Mi sono detta...una delle cose che mi sono detta...era che voleva che lo facessi...che era una specie di prova. Le cose erano più dure lavorando al livello più alto o vivendo in una grande città, e solo perché ero sempre entusiasta non significava che fossi così ingenua su ciò che succedeva nel mondo. Così andai avanti e lo feci. E più tardi, quando le cose sono peggiorate, ho cominciato a dare la colpa a Dio di quello che era successo. Erano quelle le cose che mi dicevo...ma in realtà era solo la mia ambizione. Sono io la responsabile. Io" Alla luce degli ultimi assurdi eventi, "The Boys" si concede un intervallo e si concentra sulle vicende personali del Piccolo Hughie e di Starlight, le due anime pure della serie che si troveranno e cercheranno di trovare insieme un senso in un mondo sempre più crudele.
Conclusa la sesta congregazione dei cardinali. E' terminata la sesta Congregazione dei cardinali in Vaticano in vista del Conclave che inizierà il 7 maggio alle 16.30. I cardinali scendono a 133 e si abbassa il quorum per l'elezione a 89 voti. Il cardinale Becciu ha annunciato il suo passo indietro. Secondo molti analisti e cardinali, questa volta il Conclave che sceglierà il nuovo papa sarà breve, massimo due o tre giorni. I cardinali ultraconservatori premono per un loro Papa, segnando quindi un'inversione rispetto alla linea tracciata da Francesco. Le voci su una svolta a destra dopo Francesco riflettono piuttosto i desideri di una piccola e rumorosa parte della Chiesa americana. C'è Raymond Burke, vescovo conservatore del Wisconsin e convinto sostenitore della Messa in latino. Dall'Africa, appartengono a questo gruppo due conservatori intransigenti, il cardinale Robert Sarah della Guinea e il cardinale Peter Turkson del Ghana. Tre italiani forti: Zuppi, Parolin, Pizzaballa. La domanda che ci facciamo tutti è se si continuerà sulla scia di Francesco. Penso che indietro non si debba tornare, perché il solco tracciato da Bergoglio marcia intorno a tre valori fondamentale: pace, solidarietà, sviluppo sostenibile. Infatti i tre cardinali forti in continuità con Francesco sono tutti italiani: Matteo Zuppi, presidente della Cei e Arcivescovo di Bologna, Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. I tre candidati rappresentano però la sparuta minoranza degli italiani, 19 su 135, il 14 per cento. Erano 28 su 115 nel Conclave del 2013 che ha eletto papa Francesco, 20 su 115 in quello che elesse Benedetto XVI, 26 su 111 nel voto che incoronò Wojtyla. Fine diplomatico, Parolin è capace di collezionare consensi trasversali. È stato il Segretario di Stato voluto da papa Francesco. Zuppi proviene da Sant'Egidio, ha il profilo del pastore gioviale. Spirito sessantottino e capacità di navigazione democristiana, empatia nel contatto personale. Pierbattista Pizzaballa, il carismatico francescano a capo del Patriarcato latino di Gerusalemme che ha trascorso trent'anni in Medio Oriente. Su loro tre si accende la speranza della parte più progressista della Chiesa, ma la differenza la farà il voto moderato. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
CHI HA IL CONTROLLO DELLA TUA VITA?Siamo destinati a splendere in questo mondo, non per il nostro valore, ma per il Suo valore dentro di noi. Il rischio è quello di essere il tempio dello spirito santo ma non essere RIPIENI di lui e questo accade ogni volta che non vigiliamo su chi abita nella nostra casa.Lasciar presiedere lo Spirito Santo significa fidarsi della sua opera in noi.Tito 3:5 Essere rigenerato cammina di pari passo con l'essere rinnovato, cambiando Romani 12:2Il rinnovamento della mente richiedere arresa.La semplicità della presenza di Dio precede la potenza dello Spirito.Past Catherine Labate27-04-2025
Dal Vangelo secondo GiovanniVi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».Parola del Signore.
Vacanze dello Spirito - Anterselva (18-26 luglio 2003)
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Assistiamo e partecipiamo oggi a un colloquio notturno. Ci interessano i due interlocutori, Gesù e Nicodemo. Questi porta con sé una sincera ammirazione per Gesù, che certamente condividiamo: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno, infatti, può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». Forse dobbiamo condividere anche i limiti della sua fede e il bisogno di una ulteriore illuminazione. Egli si reca di notte dal Signore, e ciò per timore dei Giudei: la notte non è solo la mancanza della luce del sole, ma anche il buio della mente e del cuore. La paura, poi, denota una ulteriore debolezza: l’incapacità di essere testimone, anche e soprattutto quando si è circondati da persone che non la pensano come noi. È il rispetto umano che talvolta frena la libera professione della nostra fede. È per questo che Gesù ci ripete: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Bisogna, quindi, rinascere per vedere. Bisogna far morire in noi l’uomo vecchio, annebbiato dal peccato, per essere creatura nuova in Cristo. Già nel battesimo abbiamo avuto potenzialmente la nostra rinascita come figli di Dio, ma poi, con la libera adesione e con le nostre opere, dobbiamo confermare la novità che ci è stata data in dono. Infatti, Gesù conferma il suo pensiero dicendoci ancora: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio». E aggiunge: «Quel che è nato dalla carne è carne, e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». Lo Spirito che ci fa rinascere sarà il dono di Cristo ai suoi apostoli e li trasformerà da pàvidi in intrèpidi araldi del suo Vangelo. Lo stesso Spirito sarà la forza vincente della Chiesa di Cristo e di ogni suo seguace. Il vero rinnovamento, la vera rinascita, la vita nuova la possiamo attingere solo da quella arcana forza divina che, riversata nei nostri cuori, ci rende capaci di uscire dalla notte, di rinascere come creature nuove e di essere, infine, testimoni autentici e credibili della risurrezione di Cristo.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
«A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi». Dopo l’apparizione a Maria Maddalena, avvenuta all’aperto, in un giardino, Gesù appare con un corpo reale e tangibile ai suoi discepoli, chiusi per paura in una stanza. Essi ricevono lo Spirito Santo per poter annunciare la sua parola e perdonare i peccati agli uomini. La fede crescerà dall’ascolto della parola, all’interno della comunità. Con questo, l’evangelista Giovanni vuole sottolineare l’importanza della testimonianza per la fede pasquale. L’incontro con i discepoli avviene il primo giorno della settimana, nel giorno di Pasqua. Gesù torna, ma non nel suo stato precedente: entra a porte chiuse e si pone al centro della comunità cristiana come unico riferimento. I discepoli lo possono vedere e riconoscere con lo sguardo della fede. Le conseguenze della nuova luce sono la “gioia” e la “pace”, i doni messianici. Gesù dà loro l’incarico missionario: devono continuare la missione a lui affidata dal Padre. Ma solo uomini nuovi sono capaci di questo compito. Gesù dona loro lo Spirito Santo, come quello soffiato all’inizio della vita nuova, al primo uomo. Il dono dello Spirito era stato anticipato simbolicamente dall’acqua e dal sangue usciti dal costato di Cristo. La missione degli apostoli avrà come obiettivo la remissione dei peccati. I dubbi di Tommaso esprimono l’esperienza del gruppo, dell’intera comunità apostolica. Anche questo incontro avviene nel primo giorno della settimana, giorno del Signore. In esso la comunità proclama con i discepoli: «Abbiamo visto il Signore». Ma Tommaso non condivide la fede della comunità. Gesù si rende visibile per lui solo e lo convince di non essere un fantasma. Tommaso fa la più bella confessione di fede del quarto Vangelo: egli riconosce Gesù come Signore e Dio. Seguiamo il suo esempio, certamente nella professione della fede, ma non abbiamo paura di esprimere davanti a lui le nostre perplessità e, se necessario, chiedere di toccare, di mettere il dito. Il Signore, nella sua misericordia, ascolta il nostro desiderio.
Maria Valtorta descrive con vividezza sensoriale e simbolismo la Resurrezione di Cristo, ambientata in un'alba trasfigurata. Fenomeni luminosi straordinari accompagnano la discesa e l'ingresso dello Spirito nel corpo, culminando nella manifestazione gloriosa di Gesù risorto, irradiante luce divina. Le guardie al sepolcro sono atterrite, mentre la natura stessa esulta e celebra l'evento con rinnovata bellezza e armonia. La visione si conclude con la benedizione di Cristo e una sensazione di gioia che dissipa ogni tristezza.L'Evangelo come mi è stato rivelato Vol. 9Volume 10
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Le donne, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e grande gioia, corsero ad annunciare la notizia ai discepoli. Questo è il cuore dell’annuncio pasquale, che riassume la missione perenne della Chiesa: con gioia profonda e con il dovuto timore, tutti possiamo finalmente abbandonare i nostri sepolcri interiori, uscire dal peccato, smettere il lutto e le paure, indossare l’abito della gioia, certi nella fede di poter aspirare alla nostra risurrezione e a quella dell’intera umanità. Il Risorto ci esorta: “Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli”, ovvero diventate annunciatori e testimoni coraggiosi della sua e della nostra risurrezione, fino agli estremi confini della terra. La missione, inizialmente affidata alle pie donne, diventerà poi il mandato consegnato agli apostoli, ai loro successori e a tutta la Chiesa: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura”. Questo compito sarà sempre vissuto nella tensione tra timore, sacrificio e gioia, come prosecuzione dell’opera del Divino Redentore, che racchiude in sé passione, morte e la certa risurrezione. “Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi!” dice il Signore. E San Pietro, superata la prova e colmo dello Spirito, si alza coraggiosamente per annunciare la Pasqua: «Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nazareth, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni». Che la morte sia stata sconfitta per sempre è una verità che noi cristiani professiamo, ma che ancora fatica a incidere nella vita del mondo e della nostra umanità: siamo capaci di ignorare, dimenticare o nascondere il messaggio fondamentale che Dio ci ha affidato, con il rischio di ripiombare nei sepolcri del male. Incidiamo allora nel profondo dell’anima le parole di Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi tu questo?”
Allora lo Spirito dell'Eterno venne su Iefte.Giudici 11:29
Nella puntata di oggi intitolata “Spirito Rinascita” i nostri esperti condividono la loro esperienza. Corrado Marchetti e Jara Centanni ci riportano la loro opinione come esperti operatori olistici nel settore da vent'anni! Cosa significa avere e sentire lo spirito della rinascita?Sentirsi rinnovati significa cercare una Benedizione Spirituale.Cercare di sentirsi collegati con la Luce spirituale non è sempre facile.Ogni volta che sentiamo una difficoltà cerchiamo aiuto.●▬▬▬▬ IL FOCUS DELLA PUNTATA ▬▬▬▬● • Scopri come mantenere la tua connessione spiritualeApprofondisci questa tematica nel podcast Il sito web per approfondire https://www.channelingnews.it/ Channeling News è il primo podcast italiano che parla di messaggi che arrivano dal mondo invisibile per la crescita della tua anima. ●▬▬▬▬ COME INTERAGIRE CON NOI ▬▬▬▬● Prenotati e iscriviti all'evento mensile gratuito online https://open.centrostudipranici.it Aggiungi questo podcast tra i tuoi preferiti così da non perdere nessuna puntata. Scarica la rivista digitale gratuita CHANNELING NEWS -https://www.channelingnews.it/ Partecipa ai corsi di crescita personale, corsi di channeling - online e dal vivo - https://www.centrostudipranici.it/ Condividi il podcast e il giornale digitale olistico . Entra nella Channeler Community più grande d'Italia. #benessere #corsionline #operatoreolistico #salute #prevenzione #pranichealing #health #dolore#verona #bologna #ancona #pescara #roma #macerata #malattia #guarigione #guarigioni #healing#pendolini #cristalloterapia #energia #longevity #wellness #health #cristalloterapia#famiglia#paura#fallimento#dimensioni#ultraterrene#thirdeye
Vacanze dello Spirito - Anterselva (18-26 luglio 2003)
Dopo la prime tre riflessioni incentrate rispettivamente su Imparare a ricevere - La logica del Battesimo, Andare altrove - La libertà nello Spirito e Sapersi rialzare – La gioia della Risurrezione -, in quest'ultima, padre Pasolini si è soffermato sul tema Dilatare la speranza – La responsabilità dell'Ascensione. E in proposito ha evidenziato tre aspetti: la conversione, il sottosopra e la sinergia, ribadendo che sapersi congedare, quando tutto il necessario è stato compiuto, allargando i confini della speranza è l'insegnamento che Gesù ha offerto all'umanità proprio con l'Ascensione.
Ludwig Monti"Il figlio, Gesù"Edizioni San Paolowww.edizionisanpaolo.itPietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice “creatura” e quindi “inferiore” al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia “alta” di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo “esserci-per-altri”. In una parola, la “pre-esistenza” del Figlio vista come “pro-esistenza”, vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».Ludwig Monti, già monaco della Comunità di Bose, è nato a Forlì nel 1974. Si è laureato presso l'Università di Bologna in Lettere Classiche, con una tesi in Letteratura Cristiana Antica (1993-1998). In seguito ha conseguito un Dottorato di ricerca in Ebraistica presso l'Università di Torino (2001-2004). Biblista e saggista, collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita, Ricerche storico bibliche, Rivista Biblica, Rivista del Clero Italiano, Rivista Liturgica, Vita Pastorale e Credere. Tra i suoi volumi: Una comunità alla fine della storia. Messia e messianismo a Qumran (Paideia, 2006); Le parole dure di Gesù (Qiqajon, 2012); I Salmi: preghiera e vita (Qiqajon, 2018); Gesù, uomo libero (Qiqajon, 2020); L'infinito viaggiare. Abramo e Ulisse (EDB, 2020; con B. Salvarani). Con Edizioni San Paolo ha pubblicato: Le domande di Gesù (2019); Qohelet e Gesù (2021). Insieme a M. Cucca e F. Giuntoli ha curato la Bibbia uscita in 3 volumi per Einaudi nel 2021 (ideatore: E. Bianchi).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dopo la prima riflessione, incentrata su “Imparare a ricevere - La logica del Battesimo”, il predicatore della Casa Pontificia si sofferma su “Andare altrove - La libertà nello Spirito” e tratteggia alcuni episodi della vita pubblica di Gesù, nei quali si manifesta la sua profonda libertà e il suo modo di portare salvezza al mondo. Fedele alla sua missione, infatti, Cristo è libero dalla tentazione di onnipotenza e, attraverso la preghiera, smaschera il rischio di confondere il servizio autentico con la ricerca di riconoscimento personale.
La prima predica di Quaresima di p. Pasolini è incentrata su "Imparare a ricevere – La logica del Battesimo". È infatti nel primo sacramento dell'iniziazione cristiana che gli uomini sono ancorati a Cristo: per rimanere uniti a Lui è necessario, evidenzia il frate cappuccino, accogliere il dinamismo della conversione al Vangelo e lasciare che lo Spirito agisca in noi, ridefinendo i confini della nostra umanità. L'invito del predicatore è dunque quello di porsi, in queste meditazioni di Quaresima, come i discepoli di Gesù: desiderosi di imparare il suo modo di vivere per incamminarci verso una vita nuova ed eterna.
Vacanze dello Spirito - Anterselva (18-26 luglio 2003)
Vacanze dello Spirito - Anterselva (18-26 luglio 2003)
Vacanze dello Spirito - Anterselva (18-26 luglio 2003)
Siamo persone complesse, che bramano cose contraddittorie tra di loro. Ma diventiamo persone straordinarie quando camminiamo giorno dopo giorno con lo Spirito di Cristo.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».Parola del Signore.
Il Festival di Sanremo è finito, ma non sono qui per parlare di classifiche o doti canore. Oggi voglio raccontarti cosa mi ha colpito profondamente della canzone "Amico vola via" di Lucio Corsi e della sua visione della vita. Parleremo di etichette, di libertà e di quanto sia difficile – ma necessario – iniziare da subito a creare un rapporto di fiducia con i nostri figli.Resta fino alla fine, perché ti svelerò come trasformare questo approccio in qualcosa di concreto nella tua quotidianità. E se senti che è il momento di fare un passo in più, con il codice DISCIPLINADOLCE hai il 10% di sconto su La Dolce Guida. Ma attenzione: le iscrizioni chiudono domenica!CLICCA QUI o copia e incolla questo link: elenacortinovis.thinkific.com/courses/la-dolce-guida11
Vacanze dello Spirito - Anterselva (18-26 luglio 2003)
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:«Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressie proclamare l'anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:«Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressie proclamare l'anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.Parola del Signore.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Vado e vi mando il Consolatore”16 Vi ho detto queste cose, perché non siate presi alla sprovvista. 2 Infatti, sarete cacciati dalle sinagoghe, anzi, sʼavvicina il momento in cui quelli che vi uccideranno, crederanno di fare un favore a Dio. 3 Vi tratteranno così, perché non hanno conosciuto il Padre, e neppure me. 4 Ve lo dico ora, perché quando queste cose si avvereranno, vi ricordiate del mio avvertimento. Non ve ne ho parlato prima, perché mi era rimasto ancora un poʼ di tempo da passare con voi.5 Ma ora sto per andarmene da chi mi ha mandato. Nessuno di voi mi chiede dove vado. 6 Ve ne state lì, invece, tristi ed abbattuti per ciò che vi ho detto. 7 Vi dico la verità: per voi è molto meglio che io me ne vada, altrimenti non verrà il Consolatore. Invece, se me ne vado, ve lo manderò.8 Quando sarà qui, egli convincerà il mondo riguardo al peccato, alla giustizia di Dio e al giudizio. 9 Per quanto riguarda il peccato, perché non credono in me. 10 Per la giustizia, perché torno dal Padre e non mi vedrete più. 11 E, infine, per quanto riguarda la liberazione dalla condanna, questa è possibile, perché Satana, il dominatore di questo mondo, è già stato giudicato.12 Vorrei dirvi ancora tante altre cose, ma ora non potreste capire. 13 Quando verrà lo Spirito Santo, Spirito di verità, vi guiderà nella verità senza compromessi, perché non sosterrà le proprie idee, ma vi dirà tutto ciò che ha udito. Non solo, ma vi rivelerà anche le cose future. 14 Egli mi glorificherà e mi renderà onore, facendovi conoscere la mia gloria. 15 Tutte le cose che ha il Padre sono mie; per questo vi ho detto che egli stesso vi farà conoscere la mia gloria.Dolore e gioia16 Fra poco me ne andrò, e non mi vedrete più, ma passerà un altro poʼ di tempo, e poi mi rivedrete».17-18 «Ma che cosa sta dicendo?» chiesero fra loro alcuni discepoli. «Che cosa significa: “Fra poco me ne andrò e non mi vedrete più, ma passerà un altro poʼ di tempo e mi rivedrete, perché me ne vado dal Padre”? Non capiamo che cosa voglia dire».lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: Il mondo vi odiera'18 Se il mondo vi odia, sappiate che, prima di voi, ha odiato me. 19 Il mondo vi amerebbe se foste suoi; ma non lo siete, perché scegliendovi, io vi ho fatto uscire dal mondo. Per questo il mondo vi odia. 20 Vi ricordate ciò che vi dissi? Un servo non è più importante del suo padrone. Perciò, se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Se hanno ascoltato me, ascolteranno anche voi. 21 La gente del mondo vi perseguiterà, perché siete miei e perché non conosce Dio che mi ha mandato.22 Certo, se non fossi venuto e non li avessi informati non avrebbero colpa; ma ora non hanno più scuse per i loro peccati. 23 Chi odia me, odia anche mio Padre. 24 Se non avessi compiuto davanti ai loro occhi quei miracoli che nessun altro ha mai fatto non avrebbero colpa. Invece, anche dopo aver visto questi miracoli, hanno odiato me e mio Padre. 25 Si è così avverato ciò che è scritto nella loro Legge: “Mi hanno odiato senza ragione”.26 Ma quando sarò col Padre, vi manderò il Consolatore, lo Spirito Santo, Spirito di verità che proviene dal Padre stesso. Egli verrà da voi e testimonierà sul mio conto.lascia un commentoSupport the show
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Se mi amate, mi ubbidirete”12-13 In tutta sincerità, vi dico che chi crede in me farà gli stessi miracoli che faccio io, anzi più grandi ancora, infatti io ritorno dal Padre e qualsiasi cosa chiederete nel mio nome, io la farò. Questo glorificherà il Padre, proprio perché io, il Figlio, la farò per voi. 14 Quindi, chiedete qualunque cosa nel mio nome, ed io la farò!Gesù promette lo Spirito Santo15-16 Se mi amate, mi ubbidirete ed io pregherò il Padre che vi dia un Consolatore, che non vi abbandoni mai più. 17 Parlo dello Spirito Santo, lo Spirito della verità. Il mondo non può riceverlo, perché non lo vede e non lo conosce. Voi sì, perché vive con voi, e un giorno sarà in voi. 18 No, non vi abbandonerò, né vi lascerò orfani. Tornerò da voi. 19 Fra poco me ne andrò dal mondo, ma rimarrò presso di voi. Perché io vivo ed anche voi vivrete. 20 Quando resusciterò, saprete senza ombra di dubbio che io vivo unito al Padre, come voi siete uniti a me, ed io a voi. 21 Chi mi ubbidisce, mi ama; e chi ama me sarà amato da mio Padre, ed anchʼio lo amerò e mi farò conoscere da lui».22 Giuda, non Giuda Iscariota, ma lʼaltro con lo stesso nome, gli domandò: «Signore, come mai vuoi farti conoscere soltanto da noi, tuoi discepoli, e non dal mondo?»23 Gesù rispose: «Perché mi rivelerò a quelli che mi amano e mi ubbidiscono. Anche il Padre li amerà e insieme, il Padre ed io, staremo con loro. 24 Chi non mi ama, non mi ubbidisce. E badate, non sono io che rispondo alla vostra domanda. Questa è la risposta del Padre, che mi ha mandato!lascia un commentoSupport the show