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LeoniFiles - Amenta, Sileoni & Stagnaro (Istituto Bruno Leoni)
Il Pnrr è davvero quella bacchetta magica che può ribaltare le sorti dell'economia italiana, oppure si va ancora a tentoni investendo risorse in progetti dalla dubbia (se non già smentita) efficacia?Carlo Stagnaro ne parla con Roberto Perotti, professore di economia presso l'Università Bocconi e co-autore insieme a Tito Boeri di "PNRR, la grande abbuffata" (Feltrinelli 2023), ad una nuova puntata di Leonifiles, Le intervisteSfoglia il libro su Amazon: www.amazon.it/PNRR-grande-abbuffata-Tito-Boeri/dp/8807493845________________Feelin Good by Kevin MacLeod Link: https://incompetech.filmmusic.io/song/3744-feelin-goodLicense: https://filmmusic.io/standard-license
Abbassare l'età dell'imputabilità dei minori. A lanciare la proposta, non inedita e non senza strascichi di polemiche, il presidente del Tribunale dei minori di Napoli Giancarlo Posteraro nostro ospite in trasmissione per parlarne. Interviene a seguire il professore Roberto Perotti per raccontarci quale copertura finanziaria richiederebbero, se realizzate, le varie proposte dei partiti lanciate in queste settimane di campagna elettorale. Infine ci spostiamo nel lodigiano dove il comune di Turano si fa in parte l'energia da solo riuscendo così ad abbattare una quota degli importi delle bollette
Abbassare l'età dell'imputabilità dei minori. A lanciare la proposta, non inedita e non senza strascichi di polemiche, il presidente del Tribunale dei minori di Napoli Giancarlo Posteraro nostro ospite in trasmissione per parlarne. Interviene a seguire il professore Roberto Perotti per raccontarci quale copertura finanziaria richiederebbero, se realizzate, le varie proposte dei partiti lanciate in queste settimane di campagna elettorale. Infine ci spostiamo nel lodigiano dove il comune di Turano si fa in parte l'energia da solo riuscendo così ad abbattare una quota degli importi delle bollette
How does Italy get out of the pandemic slump? What prospects do Mario Draghi's reform projects hold for the future of Italy? We discuss with Roberto Perotti, Professor of Economics at Bocconi University and a former advisor to Italian Prime Minister Matteo Renzi.
“Lavoro, un'Agenzia per l'occupazione”, un articolo di Tito Boeri e Roberto Perotti su La Repubblica. Serve una struttura professionale e indipendente per le politiche attive per l'impiego. Nelle intenzioni del governo il Pnrr dovrebbe portarci a più che raddoppiare il tasso di crescita per molti anni a venire. Dopo il rimbalzo in corso quest'anno, si prevede già per il 2022 oltre il 4% di crescita, come ai tempi del miracolo economico.[…] Su Il Corriere della Sera, invece, l'articolo di Massimo Gramellini - “La Bestia fragile” Chi è senza peccato suoni il primo citofono, si potrebbe dire, ricordando Salvini che pigia il campanello di un incensurato per chiedergli se spaccia. Adesso nei guai con la droga c'è finito il suo braccio destro, che per una curiosa disfunzione dell'apparato digerente leghista era ubicato dalle parti dell'intestino. Perché questo sono stati Luca Morisi e lo spietato congegno social da lui stesso ribattezzato «la Bestia»: uno spargitore di malumori e rabbie represse, ma soprattutto di pregiudizi e giudizi definitivi, senza mai l'ombra di una sfumatura. Quello ruba lo stipendio, quella se l'è andata a cercare, quell'altro ancora è un drogato… […] Ascolta “Punti di Vista” a cura di Lapo De Carlo, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
Elena Cattaneo, su Repubblica, parla di ricerca e scienza: "Per comprendere i limiti della proposta formulata su queste pagine da Tito Boeri e Roberto Perotti in merito alle priorità di finanziamento della ricerca con le risorse del Pnrr, basta osservare i risultati italiani in tutti i settori della ricerca normalizzandoli alle irrisorie risorse disponibili. Storie di eccellenze e talenti diffusi su tutto il territorio nazionale, spesso sconosciute a cittadini e istituzioni, su cui andrebbero concentrate le priorità di investimento pubblico. [...]".Sul Corriere della Sera, Massimo Gramellini commenta la vicenda dello scontro mediatico tra Biden e Putin: "Assassino!» «Chi lo dice lo è…» Sembra il battibecco tra due mocciosi, se non fosse che questi maneggiano codici nucleari, e in due fanno quasi 150 anni. Anziché coalizzarsi contro il comune spauracchio cinese, Biden e Putin si scambiano carinerie a mezzo stampa. Quando Trump insultava un capo di Stato estero veniva preso per pazzo, mentre l'alone di bon ton che circonda Joe Biden rende commestibili agli esteti persino i suoi atti più indigesti. Però è stata la replica di Putin a farci precipitare dentro un film di 007. E non tanto per il «chi lo dice lo è» che contiene un fondo di verità - già Jung spiegava come non sopportiamo negli altri proprio ciò che ci risuona dentro -, ma per quell'augurio a Biden di «buona salute» e «sii sano», che tra le gelide labbra di un ex agente del Kgb assume i contorni di una minaccia o, peggio, di una notizia. Come se nessuna cartella clinica avesse segreti per lui. [...]".
Un articolo scritto a quattro mani su Repubblica da Tito Boeri, Daniela Paolotti, Roberto Perotti e Alessandro Vespignani che fanno un'interessante analisi della situazione pandemica ed economica: "Mentre altrove si varano robusti lockdown pur con meno morti e contagi di noi, il governo italiano ha prima allentato le restrizioni, e ora sembra orientato ad adottarne di nuove, ma ad intermittenza. Gli allentamenti (oltre che il cashback per gli acquisti in presenza) hanno riempito le strade e i negozi" [...].Sul Corriere della Sera, con Riso amaro Massimo Gramellini riflette ironicamente sulle contraddizioni e i paradossi del vivere in una società divisa tra ipersensibili ed emarginati
Nella puntata di oggi, tra i nostri ospiti: Paolo D'Ancona, medico epidemiologo dell'Istituto Superiore di Sanità; Monica Guerzoni, giornalista del Corriere della Sera; Roberto Perotti, professore ordinario di Economia politica all'Uni...
Come ogni venerdi, torna la poco invidiabile classifica degli sprechi del venerdì. Commentiamo insieme 5 eclatanti sprechi di soldi pubblici. Imprese che si rimboccano le maniche Peekaboox è una piattaforma cloud che fornisce alle PMI gli strumenti per digitalizzarsi rapidamente: aiutano le PMI ad essere parte del mondo digitale in poche ore e senza alcuna competenza tecnica con un'unica piattaforma cloud.A Peekaboox è stato affiancato Help4u, una vetrina digitale che permette alle PMI iscritte di raggiungere nuovi clienti. Help4u è un aggregatore di servizi che fornisce all'utente finale tutte le informazioni necessarie per confrontare diversi fornitori dello stesso servizio e prenotare/pagare online. 21 indicatori sono troppi! Commentiamo gli indicatori della Direzione generale della prevenzione sanitaria e della Direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute del 30 aprile scorso con Roberto Perotti, docente di economia politica alla Bocconi, presidente di REF RicercheOSPITI: Alessandro Rinaldi, Amministratore delegato di Help4u - Roberto Perotti, docente di economia politica alla Bocconi, presidente di REF Ricerche
“Dagli asintomatici all'indice di contagio, i cinque errori che sviano il governo”. L'analisi di Tito Boeri e Roberto Perotti su Repubblica da un punto di vista statistico sul coronavirus in Italia e sui dati che potrebbero sviare il governo. Dall'indice Rt al modo di comunicare delle Istituzioni, dal numero di asintomatici alle comorbidità delle vittime. “Senza voler entrare in campi che non conosciamo, da economisti con qualche rudimento di statistica ci permettiamo di segnalare cinque errori frequenti di interpretazione dei dati sul Covid che possono indurre scelte sbagliate. L'indice Rt I provvedimenti sulle chiusure vengono presi soprattutto sulla base dell'indice Rt. Questo ci dice quante persone infetta in media un contagiato, e la sua stima richiede tantissime ipotesi, tutte arbitrarie. Per stabilire la pericolosità ...”
Angela Mauro, Huffington Post ; Laura Castelli, viceministro Economia ; Antonio Tajani, FI ; Roberto Perotti, Univ. Bocconi .
Angela Mauro, Huffington Post ; Laura Castelli, viceministro Economia ; Antonio Tajani, FI ; Roberto Perotti, Univ. Bocconi .
L'economista Perotti a Circo Massimo: "Agli stati generali persone a cui non affiderei neanche un ortofrutta. Sulla ripresa c'è ottimismo" Gli stati generali sono dietro l'angolo, ma serviranno davvero all'Italia? A Circo Massimo risponde Roberto Perotti, professore di economia politica alla Bocconi: "Non sono stato invitato e quello che sto per dire non vorrei che sembrasse la classica situazione della volpe e l'uva, ma penso quello che pensa la maggior parte degli italiani: ho sentito nomi di persone rispettabilissime nel loro campo, a cui però non affiderei neanche un negozio di frutta e verdura da amministrare; e mette insieme per dieci giorni persone molto eterogenee in cui poche hanno la capacità di valutare le misure economiche da prendere... prendiamo la riforma della giustizia, una delle cose più importanti che ci sia da fare in Italia: crediamo veramente che in dieci giorni mettiamo lì un regista, un architetto e due giuristi e fanno la riforma della giustizia?". L'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli è contrario al condono sul contante previsto dal piano Colao: "La proposta del condono sul contante ha una sua ratio", commenta Perotti, anche lui ex commissario alla revisione della spesa, "Sono d'accordo che di condoni ne sono stati fatti. Penso che quella sul contante sia una battaglia persa e non sono nemmeno troppo sicuro che valga la pena combatterla, ma posso capire il punto di vista di Cottarelli". A proposito dei rapporti fra tecnici e politica, Perotti, ospite di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino, dice di avere l'impressione "che i politici abbiano la tendenza a fare la riunione del Consiglio dei ministri, decidere sul decreto e poi dire ai tecnici dei vari ministeri 'occupatevene voi'. Quello che manca nella cultura politica italiana e nei ministeri è l'idea che si decide di fare qualcosa, poi ci si chiude in una stanza con 5-6 persone che se ne intendono, possibilmente non appartenenti al ministero e ci si chiede cosa può andare storto. Non basta scrivere un decreto in bel legalese, ma bisogna capire cosa può andare storto. E questo secondo me manca. È una cultura che devono avere i politici e che devono imporre alle loro strutture". Il docente della Bocconi è ottimista sulla ripresa: "Sembra, facendo gli scongiuri, che l'economia forse possa riprendersi. È difficile fare previsioni, ma ha sorpreso tutti la capacità di riprendersi, come a marzo ha sorpreso la profondità della crisi. Non siamo ancora fuori dal vicolo cieco ma c'è più ottimismo di prima. Il vero test verrà in luglio e agosto, quando non ci sarà più il blocco dei licenziamenti e si avrà un'idea più precisa di chi riaprirà o no".
Intervista a Federica Ferrario di Greenpeace. Intervista a Maurizio Crosetti sul libro "4-3" Intervista a Roberto Perotti, economista. Intervista a Gianfranco Schiavone, vicepresidente dell'ASGI, sulla regolarizzazione dei migranti.
Nuovi dati sul mercato del lavoro dopo quelli dell'Istat di qualche giorno fa. A preoccupare però anche una cassa integrazione che ancora non arriva a chi ne ne ha fatto richiesta. - Patto per l'export e piano Colao. Il Patto per il Made in Italy prevede una nuova strategia per l internazionalizzazione del sistema produttivo italiano. Si tratta di una strategia di sostegno pubblico alle imprese che si affacciano sui mercati internazionali, che potrà contare su risorse straordinarie messe a disposizione dal Governo, pari a 1,4 miliardi.Ieri la task force guidata da Vittorio Colao ha consegnato al presidente del Consiglio il rapporto "Iniziative per il rilancio Italia 2020-2022". Il piano raccomanda "tre assi per la trasformazione del paese": digitalizzazione e innovazione nel pubblico e nel privato; rivoluzione verde; parità di genere e inclusione. Centodue proposte, articolate in sei aree di azione. Ospiti:Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi, Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero all'Università Cattolica di Milano e Vicepresidente della Fondazione Edison, Roberto Perotti, docente di economia politica a'Università Bocconi, pres REF Ricerche.
Gavino Moretti, corrispondente Rai Bruxelles ; Enzo Amendola, Ministro Affari Europei ; Marco Zanni, Lega ; Roberto Perotti, Univ. Bocconi .
Analisi dell'articolo intitolato "I veri numeri del Mes" del 04.12.19 di Roberto Perotti.Link: https://www.lavoce.info/archives/62488/veri-numeri-del-mes/I temi seguenti sono affrontati:La dotazione del MES è di 80 miliardi di euro. L’Italia versa il 18,00%. L’Italia versa 14,4 miliardi di euro al MES. Per il salvataggio della Grecia, un paese di circa 10,74 milioni di abitanti, sono stati spesi circa 206 miliardi di euro ovvero circa un ammontare di 19.675,26 € pro capite. La popolazione dell’Unione Europa, comprensiva dei paesi con Euro e dei paesi senza Euro è pari a 542.014.530 persone. Se il 3% della popolazione europea andasse in crisi, ovvero se circa 16.260.435,90 di persone vivessero una condizione di crisi del debito pubblico sovrano il costo per il salvataggio sarebbe pari a 16.260.435,90*19.675,26 €=310.610.045.845,27 €Ovvero un valore pari a circa 3,8 volte il valore previsto dal MES. Questo significa evidentemente che il MES è stato realizzato per andare in contro a crisi che colpiscano un paese per volta nell’interno dell’UE. Se invece più paesi dell’UE andassero in crisi si verificherebbe l’incapienza del fondo MES.A tal proposito è necessario riformare il MES sotto il punto di vista quantitativo. Infatti la dotazione del MES rischia di essere assolutamente insufficiente rispetto alla possibilità di realizzare un salvataggio effettivo di più stati dell’UE. Una crisi che dovesse riguardare più di uno stato dell’Unione potrebbe portare alla fine del progetto europeo qualora non si dovesse ulteriormente intervenire per salvare gli stati con delle risorse adeguate potenziando il MES e soprattutto, riformando la BCE in senso espansionistico.
Euro, pro e contro di un'ipotetica uscita dalla moneta unica. Intervista a Roberto Perotti, professore ordinario di Economia politica all'Università Bocconi. Dal 2014 al 2015 è stato consigliere economico del presidente del Consiglio ...
Roberto Perotti, intervista su "Status quo". Roberto Perotti ha frequentato per oltre un anno le stanze del potere . E quel che ha scoperto getta una luce nuova sulle ragioni per cui in Italia è così difficile cambiare le cose. Perotti, dopo una carriera accademica negli Usa è ora professore ordinario all’Università Bocconi. Roberto Perotti, "Status quo", un libro Feltrinelli.
con: ROBERTO PEROTTI (professore ordinario di Economia Politica all'Università Bocconi di Milano), DANIEL GROS (direttore del Centro Studi di Politica Europea), FRANCESCO DAVERI (docente di Politica Economica all'Università di Parma), PIETRO REICHLIN (insegna Macroeconomia all Luiss di Roma)
Expo e lavoro: dal rapporto Ambrosianeum ai diecimila volontari, Expo saprà davvero creare le migliaia di posti che ha promesso?
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