Lo spazio di informazione radiofonica parte dal mattino: “Circo Massimo”, il programma del mattino del Direttore Editoriale Massimo Giannini. Dalle 7 alle 9, dal lunedì al venerdì, accompagnato da Jean Paul Bellotto, Giannini condurrà due ore fatte di notizie, analisi, commenti, dibattiti, intervist…
Andrea Crisanti a Circo Massimo: “Senza senso tenere chiuse le scuole, nei bambini il virus non è in grado di moltiplicarsi . Attenzione in autunno, l’Italia non è immune. Salvini nega seconda ondata? Se politica sconfina crea disastri” “Penso che purtroppo i politici e gli scienziati stiano su due dimensioni completamente diverse. I politici intercettano i desideri degli elettori, gli scienziati misurano. Quando uno sconfina nell’altro si creano disastri”. Così il direttore di Microbiologia e Virologia dell'Università di Padova e consulente della Regione Veneto Andrea Crisanti, ospite di Circo Massimo, sulla dichiarazione di Salvini che non si aspetta la seconda ondata. "La situazione è migliorata, ma grazie a un lockdown rigido e a una situazione climatica che sembra bloccare la diffusione del virus. Questa situazione non si ripeterà a ottobre-novembre. Un mese fa dissi che il futuro sarebbe stato caratterizzato da mini zone rosse e piccoli focolai, è quello che sta accadendo. L’Italia non è immune. Se lo vogliamo passare indenni, bisogna stare molto vigili in autunno, vale per di istituzioni e cittadini. Come all'inizio della pandemia, questo virus è in grado di diffondersi e di trasmettersi senza creare casi gravi”. Aggiunge Crisanti, "non ha molto senso tenere chiuse le scuole, riapriamo cinema stadi, discoteche e quindi non credo abbia molto senso chiudere le scuole per una fascia d'età più resistente, da 1-11 anni sono molto resistenti. I neonati però sono suscettibili". Intervista di Jean Paul Bellotto e Riccardo Quadrano
Intervista al virologo Andrea Crisanti, sulla possibile seconda ondata e sulla perdita di carica virale del Covid-19. Intervista a Maurizio Paniz, sulla bocciatura del Senato al taglio dei vitalizi.
Il virologo Clementi a Circo Massimo: "Crisanti? Si occupava di malaria, qui parliamo di altro. I pazienti sono quasi tutti asintomatici e la carica virale si è ridotta, ma non significa "Liberi tutti". C'è un nesso fortissimo fra pandemia e cambiamenti climatici". "Ormai ci sono pochi sintomi" e il rischio di aggravarsi è basso: fa discutere il documento sul coronavirus firmato da dieci scienziati, fra cui Alberto Zangrillo, Giorgio Palù e Massimo Clementi. Clementi, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell'Ospedale San Raffaele di Milano, spiega a Circo Massimo: "Ho firmato insieme ad altri nove colleghi una valutazione dell'attuale situazione, che non vuol dire che l'emergenza è finita ma che, grazie anche alle misure che sono state prese, in questo momento gli ospedali si stanno svuotando, le terapie intensive non ricoverano più, i pazienti sono quasi tutti asintomatici e il numero delle infezioni si sta riducendo. Tutto questo è positivo, ma è ovvio che non significa liberi tutti, perché se così fosse rischieremmo di riprecipitarci. Non c'è polemica, c'è maggiore sensibilità nei confronti della situazione anche in base a quello che ciascuno vede nello svolgimento della propria attività". E invece la polemica c'è: tanti esperti sono in disaccordo e fra loro c'è Andrea Crisanti dell'Università di Padova, per cui quel documento "invia alle persone un messaggio incoerente e incoraggia comportamenti non in linea con la strategia prudenziale adottata finora. Quando mi vengono a dire che gli asintomatici non trasmettono l’infezione mi cadono le braccia. Crisanti fino a qualche tempo fa si occupava di malaria, ora è stato catapultato in questo problema e lo inviterei anch'io alla prudenza, perché non parliamo di malaria ma di altro. Ognuno di noi ha una storia, io sono trent'anni che faccio il virologo", ribatte Clementi nel programma del mattino di Radio Capital. Intervista di Jean Paul Bellotto e Riccardo Quadrano
Intervista al virologo Massimo Clementi. Intervista a Dario Nardella, sindaco di Firenze.
Baretta a Circo Massimo: "Venezia? Servono prenotazioni obbligatorie per i turisti. Su IVA c'è discussione utile, ma per far ripartire riforma fiscale darebbe risultato più strutturale" L'IVA è il nuovo argomento di discussione nel governo. Il premier Conte non vuole arretrare, ma la maggioranza non è convinta: "C'è una discussione, è anche utile che sia pubblica perché aiuta i cittadini a farsi un'idea. La mia opinione", dice il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta a Circo Massimo, su Radio Capital, "è che forse partire dalla riforma fiscale e dall'IRPEF potrebbe dare un risultato più strutturale. Oggi l'IVA andrebbe affrontata in maniera settoriale, e non è detto che immediatamente abbia un effetto su consumi che in questo momento sono ridotti". Gran parte del governo è contraria: esporre il presidente del Consiglio a una "sconfitta" non sarebbe dannoso per lui? "Lo sarebbe per tutti, certamente per il presidente del Consiglio, ma lui rappresenta il governo", dice Baretta, "Ma penso che non succederà questo. Si può anche ragionare all'interno della visione della riforma fiscale. Quando discutemmo, prima della legge di bilancio dell'anno scorso, ci fu un lancio da parte nostra di una discussione proprio dell'IVA. Adesso parliamo di ridurla per necessità urgente, ma ricordiamo che l'Europa ci chiedeva di aumentarla, e noi abbiamo azzerato le clausole di salvaguardia, quindi già abbiamo fatto un'operazione sull'IVA. A questo punto anche la discussione su un'eventuale abbassamento incrocia un dibattito anche con la Commissione europea. Quindi credo sia una discussione aperta, non una questione sconfitta/vittoria". Il sottosegretario è anche candidato a sindaco di Venezia. E per i flussi turistici ha una ricetta: "Venezia è passata in poche settimane da un eccesso di turismo a zero turismo. Adesso bisogna promuoverlo e andare in cerca dei turisti e fare in modo che abbiamo delle opportunità. Venezia è Venezia: rilanciare l'idea di una Venezia sostenibile è la prima condizione. Dopodiché, siccome i numeri torneranno, la mia ricetta è regolare i flussi turistici, che è quello che non è stato fatto in questi anni, attraverso un sistema di prenotazioni obbligatorie, per far sì che non arrivino improvvisamente numeri non controllabili in una città fragile". Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Collegamento con Filippo Santelli per parlare del festival di Yulin. Intervista a Stefano Meloccaro sul caso Djokovic. Intervista a Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia.
Basta voucher per i voli cancellati: molte compagnie stanno continuando a cancellare i voli usando come motivazione la pandemia e dando un voucher al posto dei rimborso. Ma dal 3 giugno non è più possibile e per questo l'ENAC ha avviato le procedure per sanzionare le compagnie. Ne ha parlato Massimilano Dona, presidente dell'unione nazionale consumatori, a Circo Massimo. Intervista di Jean Paul Bellotto e Riccardo Quadrano
Intervista all'avvocato Massimiliano Dona, Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Intervista a Franco Bernabè.
“Noi siamo l’alternativa a tutti i populismi – dice a Circo Massimo Ivan Scalfarotto candidato di Italia Viva, Azione e Più Europa alle elezioni regionali in Puglia. “Chi dice che con noi si rischia una frammentazione che può favorire il centrodestra non ha le idee chiare – spiega con chiaro riferimento al presidente uscente Michele Emiliano, nuovamente candidato per il centrosinistra. “Proprio Emiliano avrà una coalizione con almeno otto liste di supporto – dice Scalfarotto - Ha avuto anche assessori che venivano dalla destra, è stato sostenuto alle primarie da un sindaco di un paese del leccese con simpatie per Forza Nuova, è uno che abbraccia un pezzo della società larghissima, quindi che Emiliano sia di centrosinistra credo che non lo dica neanche lui”. E aggiunge sull'ILVA: "Bisogna trovare investitori che possano tenere in piedi l’azienda. E lo si può fare con Mittal perché loro sanno fare l’acciaio”.
Ivan Scalfarotto candidato di Italia Viva, Azione e Più Europa alle elezioni regionali in Puglia. Enrico Fabianelli, atleta paralimpico nel team di Alex Zanardi.
Caso Regeni, Palazzotto a Radio Capital: “Richiesta verità non diventi rituale stanco. Senza collaborazione, governo ripensi rapporti con Egitto”. “Non possiamo far diventare un rituale stanco quello della richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni, abbiamo il dovere di compiere atti che siano determinati e anche coerenti rispetto a quella che è la difesa di un interesse nazionale. Ma è come se nella politica ci fosse una dissociazione, assistiamo costantemente a una normalizzazione dei rapporti con l’Egitto, senza ottenere niente in campo, anzi spesso ottenendo la beffa dei tentativi di continui depistaggi organizzati dal governo egiziano”. Sono le parole di Erasmo Palazzotto, presidente della commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, ospite di Circo Massimo. “Decidere di vendere armi all'Egitto, riconoscendolo come partner principale del Mediterraneo e quindi paese amico, significa anche esporsi. Immagino ci dovrà essere una risposta adeguata dell’Egitto a un segnale di questo tipo, ma ho il timore che questa risposta non arrivi. Il primo luglio c’è un incontro tra le procure, mi auguro sia il luogo dove possano arrivano i primi segnali. Se non dovessero arrivare, spero che il governo italiano sia in grado di ripensare alla sua strategia e anche di rimettere in discussione alcune scelte”. Intervista di Jean Paul Bellotto e Riccardo Quadrano
Intervista a Erasmo Palazzotto, presidente della commissione d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni sui rapporti con l'Egitto e sulla ricerca di verità e giustizia ancora in alto mare. Intervista a Matteo Mauri, viceministro dell'Interno, sulle modifiche ai decreti sicurezza e sul caos ieri in Senato durante la votazione al dl elezioni.
Pierluigi Bersani a Circo Massimo: "Conte non è Roosevelt, ma in questi mesi ha fatto bene. Dubito abbia voglia e stoffa per guidare alleanza M5s-Pd" "Si esagera ad attaccare Conte che non sarà Roosevelt, ma non se ne può parlare male per quanto ha fatto in questi mesi". Sono le parole dell’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, ospite stamattina ai microfoni di Circo Massimo. "All'Italia serve che Conte, valore aggiunto a questa coalizione precaria, si interpreti come uno che dà un orizzonte politico e un campo riformista a questa alleanza. Conte dovrebbe essere una guida, ma non sicuro che ne abbia voglia e anche le caratteristiche, ma io ci spero" conclude Bersani. Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista a Maurizio Crosetti, giornalista sportivo di Repubblica, per parlare della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus. Intervista a Pier Luigi Bersani, sugli Stati Generali, sul Mes e sull'operato di Conte.
Bonaccini a Circo Massimo: “Ancora troppe persone senza Cig, non va bene. Sanità centralizzata? Saranno barricate. Sanità del futuro pubblica e territoriale. Investire su assistenza domiciliare, arrivare al 10%. Aborto, decisione Tesei? Non la condivido. La pratica del day hospital non è pericolosa. Autostrade, governo decida presto, cantieri bloccati” Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista a Eugenio Calearo, candidato a nuovo leader degli industriali under 40, sugli Stati Generali e sul ruolo dei giovani. Intervista a Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, sulla sanità post-Covid e sui ritardi sulla cassa integrazione.
Il direttore della rivista di geopolitica Limes Lucio Caracciolo a Circo Massimo: "Libia, Italia esposta tra Russia e Turchia. Venezuela-M5s? Solo affinità ideologiche" Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
La crisi dei trasporti e la situazione internazionale tra Stati Uniti, Russia e Cina. La ripartenza a stento dei trasporti dopo l'emergenza coronavirus: ne parliamo con Ivano Russo, direttore della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica. Le proteste negli States, il rapporto tra Cina e Russia e la situazione in Libia: intervista a Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes.
"Non tutti in aula a settembre, a febbraio si potrà tornare alla normalità. Copiare a esami? Possibile ma fiducia nei giovani" "Si torna in aula a settembre, ma non torneranno tutti gli studenti. Gli stranieri avranno difficoltà a frequentare in Italia e probabilmente ci saranno ancora limitazioni agli spostamenti anche per i fuori sede. In più, in alcune università ci possono essere alcuni problemi di affollamento, che non consentono a tutti di poter frequentare. A settembre alcuni continueranno a seguire a distanza. A febbraio si potrà tornare alla normalità, con la presenza di tutti gli studenti". Così Gaetano Manfredi, ministro dell'università e della ricerca a Circo Massimo. "Chiaramente noi dobbiamo tornare in presenza ma bisogna fare i conti con questa pandemia" prosegue Manfredi. Quanto al problema del digital divide, il ministro spiega: "Non riguarda solo l'università e rappresenta un grande limite per un paese moderno". La priorità, spiega il ministro, "è la connessione a banda larga in tutto il Paese". Sulla didattica a distanza, Manfredi aggiunge che "non è la stessa cosa della didattica in presenza ma può essere una modalità integrativa. Dobbiamo pensare a una visione più moderna della formazione. Non dobbiamo aver paura del cambiamento". Sugli esami online Manfredi osserva che "il rapporto fisico, guardando negli occhi uno studente, dia un contributo rilevante nella sua valutazione. C'è la possibilità che non ci sia un comportamento corretto da parte dei ragazzi, ma dobbiamo avere fiducia nei giovani e fare in modo che venga valorizzato un comportamento etico da parte loro. Mi rendo conto che siamo italiani, ma non dobbiamo pensare che solamente con un sistema inquisitorio si riesce a ottenere un comportamento trasparente. Non dobbiamo dare il 6 politico, va premiato il merito, bisogna essere severi ma evitando di esagerare in una situazione d'emergenza". Intervista di Jean Paul Bellotto e Riccardo Quadrano
Intervista all'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, sulla statua di Montanelli imbrattata e sul piano Colao. Intervista al ministro dell'università e della ricerca Gaetano Manfredi, sul ritorno in aula, gli esami a distanza e i finanziamenti alla ricerca. Intervista ad Alessandro Gasparetto, direttore dello stabilimento di Treviso che ha fatto la colletta per il titolare in difficoltà.
L'Italia vende navi all'Egitto e nessuno dei ministri si oppone, nonostante la richiesta dei genitori di Giulio Regeni di interrompere i rapporti commerciali con il Cairo. "Sulla vicenda Regeni, perché tornerei lì prima ancora di ragionare sugli acquisti militari, è arrivato il momento che gli inglesi dicano la verità", dice Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in un'intervista a Circo Massimo "Credo che sia arrivato il momento in cui tutti tirino giù le carte sulla vicenda. È giusto che si chieda chiarezza agli egiziani, mi permetto di dire - e scandisco ciò che sto dicendo - che è arrivato momento che gli inglesi dicano la verità", continua l'ex premier, "Siamo due paesi alleati e su questa storia l'atteggiamento di Cambridge, di qualche professoressa e di apparati istituzionali inglesi non è più accettabile". Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista ad Alessandra Ghisleri di Euromedia Research. Intervista a Matteo Renzi.
A Circo Massimo, ospite di Jean Paul Bellotto e Riccardo Quadrano, Cristina Longhini, creatrice del comitato "Noi denunceremo", ha raccontato la storia del padre, morto per coronavirus, e ha parlato delle responsabilità: "Non stiamo denunciando personale ospedaliero, né medici né infermieri", precisa Longhini, "ci sono state lacune a livello amministrativo e sanitario, è mancata la zona rossa e hanno preso tutto con leggerezza". Il presidente della Lombardia Fontana ha detto che rifarebbe tutto: "Quando l'ho sentito è stato un colpo al cuore, dovrebbe farsi un esame di coscienza".
Intervista a Cristina Longhini, dell'associazione dei familiari delle vittime del covid. Intervista ad Alberto Forchielli.
L'economista Perotti a Circo Massimo: "Agli stati generali persone a cui non affiderei neanche un ortofrutta. Sulla ripresa c'è ottimismo" Gli stati generali sono dietro l'angolo, ma serviranno davvero all'Italia? A Circo Massimo risponde Roberto Perotti, professore di economia politica alla Bocconi: "Non sono stato invitato e quello che sto per dire non vorrei che sembrasse la classica situazione della volpe e l'uva, ma penso quello che pensa la maggior parte degli italiani: ho sentito nomi di persone rispettabilissime nel loro campo, a cui però non affiderei neanche un negozio di frutta e verdura da amministrare; e mette insieme per dieci giorni persone molto eterogenee in cui poche hanno la capacità di valutare le misure economiche da prendere... prendiamo la riforma della giustizia, una delle cose più importanti che ci sia da fare in Italia: crediamo veramente che in dieci giorni mettiamo lì un regista, un architetto e due giuristi e fanno la riforma della giustizia?". L'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli è contrario al condono sul contante previsto dal piano Colao: "La proposta del condono sul contante ha una sua ratio", commenta Perotti, anche lui ex commissario alla revisione della spesa, "Sono d'accordo che di condoni ne sono stati fatti. Penso che quella sul contante sia una battaglia persa e non sono nemmeno troppo sicuro che valga la pena combatterla, ma posso capire il punto di vista di Cottarelli". A proposito dei rapporti fra tecnici e politica, Perotti, ospite di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino, dice di avere l'impressione "che i politici abbiano la tendenza a fare la riunione del Consiglio dei ministri, decidere sul decreto e poi dire ai tecnici dei vari ministeri 'occupatevene voi'. Quello che manca nella cultura politica italiana e nei ministeri è l'idea che si decide di fare qualcosa, poi ci si chiude in una stanza con 5-6 persone che se ne intendono, possibilmente non appartenenti al ministero e ci si chiede cosa può andare storto. Non basta scrivere un decreto in bel legalese, ma bisogna capire cosa può andare storto. E questo secondo me manca. È una cultura che devono avere i politici e che devono imporre alle loro strutture". Il docente della Bocconi è ottimista sulla ripresa: "Sembra, facendo gli scongiuri, che l'economia forse possa riprendersi. È difficile fare previsioni, ma ha sorpreso tutti la capacità di riprendersi, come a marzo ha sorpreso la profondità della crisi. Non siamo ancora fuori dal vicolo cieco ma c'è più ottimismo di prima. Il vero test verrà in luglio e agosto, quando non ci sarà più il blocco dei licenziamenti e si avrà un'idea più precisa di chi riaprirà o no".
Intervista a Federica Ferrario di Greenpeace. Intervista a Maurizio Crosetti sul libro "4-3" Intervista a Roberto Perotti, economista. Intervista a Gianfranco Schiavone, vicepresidente dell'ASGI, sulla regolarizzazione dei migranti.
Il Politecnico di Torino ha ricominciato ad accogliere nei propri laboratori 100 studenti al giorno. Un primo ritorno in ateneo, aspettando il rientro in aula all'inizio del prossimo anno accademico. Un rientro che, conferma a Circo Massimo il rettore del Politecnico Guido Saracco, sarà "in presenza, senza plexiglass, e con distanziamento. Ma resterà la possibilità di seguire i corsi a distanza". Intervista di Jean Paul Bellotto e Riccardo Quadrano
Intervista a Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, sulla ripresa delle lezioni in presenza. Intervista a Francesco Le Foche, infettivologo. Intervista a Tommaso Nannicini, senatore del PD.
Ospite di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino, il sindaco di Milano Beppe Sala ha parlato della situazione del contagio in Lombardia, della ripartenza e del governo, che lui stesso aveva criticato qualche giorno fa chiedendo un rimpasto: "Ma Conte mi ha detto che la squadra va bene così, e io mi fido", ha detto.
Intervista ad Antonio Capodieci, infermiere ospedale maggiore Bologna. Intervista a Cesare Botti, preside Liceo artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo Anticipazioni di Report con Sigfrido Ranucci. Intervista al sindaco di Milano Beppe Sala.
"Vorrei che il lavoro agile diventasse strutturale come modalità di lavoro nell'ottica di riuscire a garantire un servizio ottimale e permettere alla pubblica amministrazione di avere quello scatto che aspettiamo da anni sul fronte della funzionalità e dell'efficienza". Sono le parole della ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. "La rigidità dell'orario di lavoro non è conciliabile dal mio punto di vista con il tipo di lavoro agile che non è la presenza di 8 ore sul tavolo". Così la ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, ospite a Circo Massimo,che aggiunge: "a me non interessa tanto che stiano a passare 8 ore di presenza fisica ma l'ottica deve essere quella di garantire un servizio ottimale. Se vogliamo far ripartire il paese la struttura ossea è quella dell'amministrazione che deve accompagnare la fase di rilancio. Cambieremo l'organizzazione del lavoro: l'idea è quella di far lavorare da remoto il 30-40% dei dipendenti, ma bisogna studiare le attività più 'smartizzabili'. Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista al direttore di Repubblica Maurizio Molinari, sulla giornata mondiale dell'ambiente e sulla situazione esplosiva negli Stati Uniti dopo la morte di george Floyd Intervista alla ministra per la pubblica amministrazione Fabiana Dadone, su smartworking e riduzione orario di lavoro Intervista alla ministra della famiglia Elena Bonetti, sugli aiuti alle famiglie e sulla riapertura dei centri estivi.
“Su scuola governo improvvisa. Con Azzolina non c'è buon rapporto" "La didattica a distanza può anche andare bene come integrativa, complementare ma non funziona come didattica vera e propria. Non funziona soltanto in Italia ma in tutto il mondo. Gli studi fatti in questi mesi ci dicono che, quando va bene e non ci sono problemi di connessione, la didattica a distanza raggiunge il 40% degli impatti della didattica in frequenza. In Italia abbiamo vissuto situazioni drammatiche, i genitori si sono dovuti caricare di responsabilità enormi, molti insegnanti hanno dovuto fare i salti morali. Purtroppo l'approccio del governo è stato improvvisato su tantissimi punti e continua ad esserlo". Così Lorenzo Fioramonti, ex ministro dell'Istruzione, ospite a Circo Massimo. Sul rapporto con l'attuale ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, Fioramonti spiega: "Sono stato al ministero, anche molto disponibile, per fare il cosiddetto passaggio delle consegne ma la ministra Azzolina non si è mai presentata. Alla fine sono andato via e non ci siamo più sentiti; non credo che ci sia un buon rapporto, ma non c'era neanche prima. Il rapporto tra successore e succeduto non è mai ottimo". "Tra di noi - aggiunge Fioramonti - le impostazioni sono state sempre molto diverse. Secondo me stanno commettendo degli errori imperdonabili perché la scuola in un momento di difficoltà non si può gestire con un pugno di ferro, soprattutto poi quando non si hanno le caratteristiche per farlo". Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista ad Alessandro Bellantoni, il tassista nominato Cavaliere della Repubblica per aver portato una bimba di tre anni da Vibo a Roma per una visita oncologica Intervista all'ex ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, per parlare della scuola che verrà a settembre.
"I numeri dicono che, con questo sistema elettorale, sistema che naturalmente mi auguro venga modificato, l'unica alternativa credibile alle destre è questa maggioranza che sostiene il governo Conte ma è chiaro che deve trovare un profilo politico che ancora non ha". Lo afferma il portavoce nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ospite a Circo Massimo. "Un profilo politico che - aggiunge - sappia dire con ancora maggior forza 'mai più' alla svalorizzazione del profilo pubblico in settori decisivi della vita del Paese dal sistema sanitario all'istruzione alla ricerca. Io non credo ad esempio che basti un miliardo e mezzo per la ripartenza delle scuole abbiamo bisogno di molti miliardi sulla scuola e sull'università: perchè deve finire il tempo in cui ci si limitava a festeggiare le ricercatrici che magari hanno isolato il virus, dobbiamo assumerle prima e pagarle come meritano". "Inoltre, occorre porre seriamente - conclude Fratoianni - il tema del ripensamento del rapporto vita e lavoro: oggi è possibile lavorare meno con più produttività, rendendo più competitivo il Paese. C'è poi tutta la partita dell'economia verde e bisogna assumersi la sfida". Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista al Generale Umberto Rapetto, sull'app Immuni e sul tracciamento dei dati. Intervista a Nicola Fratoianni, portavoce di Sinistra Italiana, sul 2 giugno delle destre in piazza e sul futuro del governo. Intervista a Stefano Silvestri, presidente dell'Istituto Affari Internazionali, sulla situazione esplosiva negli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd.
In un'intervista a Repubblica, il neopresidente di Confindustria Carlo Bonomi ha lanciato un duro attacco alla politica: "Rischia di fare più danni del Covid". "Non credo sia così", ribatte Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, ospite a Circo Massimo "casomai, la politica rischia di non assolvere completamente al suo compito di aiutare il Paese a ricostruirsi dopo la pandemia, e bisogna stimolare la politica a fare scelte giuste e coraggiose, come quelle dei padri costituenti nel dopoguerra. E dobbiamo dire con molta franchezza", aggiunge Delrio, "che nel dibattito pubblico andrebbe sottolineato di più, da parte di tutti, il fatto che gli evasori fiscali danneggiano questo Paese molto più della cattiva politica. Vorrei che Bonomi parlasse ogni tanto del fatto che gli evasori fiscali sono un cancro per questo Paese". Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Anticipazioni della puntata di Report con Sigfrido Ranucci. Commentiamo i fatti del giorno con il direttore Massimo Giannini. Dalla revoca della concessione ad Aspi alle critiche al governo del presidente di Confindustria Bonomi: ne parliamo con Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera.
Recovery Fund, Enrico Letta: “Soldi da usare bene, 170 miliardi a rischio marchette. Alleanza Pd-M5s? non ci sono alternative” Il Recovery Fund è “talmente ambizioso che il fatto di metterlo in funzione incontrerà delle resistenze. Ma arriveranno tanti soldi ed è necessario usarli per bene senza trasformarli nel regno delle marchette”. Sono le parole dell’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, intervenuto stamattina ai microfoni di Circo Massimo. Sulla linea di Franceschini, invece, che propone un'alleanza permanente tra Pd e M5s, Letta aggiunge che "se continua questa posizione di Salvini e Meloni che sono gli unici leader fuori da qualunque ragionamento europeo, credo che non ci siano grandi alternative". Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista allo psicoanalista e saggista Massimo Recalcati, su come vivremo il post coronavirus dal punto di vista psicologico. Intervista all'ex premier Enrico Letta, sul Recovery Fund e la svolta europea.
Recovery Fund, Monti a Radio Capital: " Svolta nella costruzione dell'Europa, l'Italia la più beneficiata. Sovranisti? Dovranno trovare altri difetti" "Il mio giudizio è molto positivo. In ogni paese si calcolano soldi veri e l'Italia questa volta è la più beneficiata”. È il commento sul Recovery Fund del senatore a vita Mario Monti ospite della trasmissione 'Circo Massimo' su Radio Capital. "È una svolta nella costruzione dell'Europa – aggiunge l’ex premier - questi soldi sono un'occasione per realizzare tanti miglioramenti nell'economia e nell'amministrazione, anche sanitaria, che avremmo sempre voluto fare. Bisogna usarli bene e in tempo, senno sarà il definitivo suggello di un pregiudizio europeo che l’Italia vuole tanto ma sa utilizzare poco". Secondo Monti, "anche i sovranisti vedranno questa svolta e credo vada giù per la loro schiena come frammenti di ghiaccio. Questa svolta li spiazza molto, saranno costretti a trovare altri difetti all'Europa". Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista a Umberto Guidoni, astronauta e divulgatore scientifico, sugli ultimi passi in avanti in campo spaziale. Intervista al senatore ed ex premier Mario Monti sul Recovery Fund e sulla nuova Europa che va a delinearsi dopo l'annuncio di Ursula von der Leyen. Intervista al sindaco di Napoli Luigi De Magistris sulle difficoltà economiche dei Comuni e sul complicato rapporto con il governo.
Intervista a Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana, sulla bassa adesione all'indagine sierologica. Intervista a Federico D'Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, sul no al processo a Salvini e sulle possibile riforma Stato-Regioni alla fine della crisi.
Vittorio Zucconi, il ricordo di Massimo Giannini: “Fuoriclasse universale e uomo-squadra, è come se non se ne fosse mai andato” “Il dolore è lo stesso di un anno fa, ma riascoltare la voce di Vittorio Zucconi ti fa compagnia come se non se ne fosse mai andato”. Il direttore di Radio Capital Massimo Gianni ha ricordato Vittorio Zucconi a un anno dalla sua morte. “Con una metafora calcistica, si può definire un giocatore universale, ma con una qualità in più: non è stato solo un campione, ma anche uno straordinario creatore di spogliatoio. Non c’era occasione in cui non parlava dei 'ragazzi di Radio Capital'. Ci voleva bene e per questo gli volevi bene” ha concluso Giannini.
Intervista a Maurizio Crosetti e Massimo Giannini, per ricordare Vittorio Zucconi, a un anno dalla sua morte. Intervista a Lorenzo Pregliasco di YouTrend, per parlare del grado di fiducia dei politici durante l'emergenza coronavirus. Intervista a Elly Schlein, vicepresidente dell'Emilia-Romagna, sulle misure economiche e sociale durante la fase 2.
"Noi ad oggi seguiamo ancora le linee guida del ministero della fase 1 sui tamponi, da fare cioè ai sintomatici, agli operatori e agli ospiti della case di riposo. Non sono state mai definite le linee guida per la fase 2. Io ad esempio mi sarei aspettato con la prima riapertura del 4 maggio che ci fossero già dei sottogruppi di popolazione testabili in maniera mirata che durante il lockdown erano stati esposti, come cassieri di supermercati, autisti dei mezzi pubblici, tassisti. In quel momento si è un po’ sfilacciato il coordinamento Stato- Regioni". Sono le parole del presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta, intervenuto stamattina a Circo Massimo. "Alla seconda ondata in autunno rischiamo di arrivare impreparati." Cartebellotta aggiunge che “il problema è che noi abbiamo sempre inseguito il virus. Nella gestione della fase di prevenzione della seconda ondata si può fare molto di più. È da due mesi che si discute sull'app, ma ricordo che è uno strumento tampone-dipendente: quindi se abbiamo regioni che non alimentano l'app facendo tamponi e identificando chi sono i soggetti infetti , è evidente che poi avremo un software vuoto. La sensazione è che l'aspetto del rilancio economico abbia messo un po’ da parte quello sanitario. Speriamo nel caldo...”. Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino
Intervista a Camillo Bertocchi, sindaco di Alzano Lomardo, sul lento ritorno alla normalità dopo i mesi di emergenza sanitaria. Intervista a Nino Cartabellotta, presidente Fondazione GIMBE, sulle difficoltà nella fase 2 dal punto di vista sanitario (tamponi e tracciamento).
Ospite di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino, lo scrittore Francesco Piccolo è intervenuto stamattina a Circo Massimo: "Gli italiani non hanno memoria. Ricordano solo i delitti. Ed è vero che non imparano da quello che è successo, ma non imparano perché viviamo in un'emergenza continua", ha detto. E, a proposito dell'emergenza in corso, nota un aumento della solidarietà fra le persone: "La solidarietà verso il governo è giusta non per il governo in sé, ma perché c'è una solidarietà degli italiani fra di loro e quindi verso chi li governa".
Intervista a Maurizio Pasca, presidente dell'associazione imprese e sale da ballo. Intervista a Enrico Giovannini. Intervista allo scrittore Francesco Piccolo.
La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, ospite di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino a Circo Massimo, predica cautela sull'emergenza covid: "C'è un rischio, e molto alto. Il virus non è scomparso e la riapertura non vuol dire che abbiamo superato il problema. Dobbiamo convivere con questo problema. Sono stati messi a punto degli strumenti ma chiediamo a tutti i cittadini di mantenere comportamenti virtuosi. E le Regioni che ora sono responsabili di un piano concordato insieme devono fare in modo di attuarlo; se non sarà così, noi interverremo". Zampa aggiunge che sul via libera agli spostamenti tra regioni previsti a partire dal 3 giugno "andrà valutata seriamente" la situazione della Lombardia. "È chiaro che dobbiamo vedere anche lì una vera riduzione. In questo momento i dati ci dicono che la metà dei contagi sono i Lombardia, anche se questo è certamente dovuto a un aumento dei tamponi e al fatto che la Lombardia ha una densità di popolazione molto alta. L'indice per avere il via libera a quanto deve arrivare? Dobbiamo essere tutti da 0,7 in giù". E il campionato? "Credo che andiamo nella direzione della ripresa e che presto avremo notizie confortanti per i tifosi". "Il viceministro Sileri ha smentito di aver fatto riferimento a inefficienze del Cts", aggiunge Zampa parlando delle polemiche con al centro il viceministro della Salute, "Dobbiamo molto a tutte quelle persone che si sono messe a disposizione e che stiamo facendo lavorare come dei muli. Io ho vissuto con il Cts e ho avuto accesso a tutti gli atti". Con il viceministro Sileri "probabilmente ci sono state cattive relazioni, sono mancate delle comunicazioni interne che dentro i ministeri sono sempre abbastanza problematiche". Intervista di Jean Paul Bellotto e Oscar Giannino