Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e…
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di non decidere per il momento sulla possibilità che gli Stati Uniti intervengano militarmente al fianco di Israele per attaccare l Iran. Giovedì pomeriggio (sera in Italia) ha annunciato, tramite la sua portavoce Karoline Leavitt, che dirà qualcosa entro due settimane: Poiché c è una possibilità concreta di negoziati che potrebbero avvenire oppure no a breve, prenderò la mia decisione se andare oppure no [ad attaccare l Iran] nelle prossime due settimane. Questa frase ha fatto partire un gran numero di speculazioni sul fatto che effettivamente possano ricominciare dei negoziati, oppure che Trump voglia soltanto prendere tempo, o che stia addirittura mettendo in atto una specie di bluff. Anzitutto la prima questione da capire è che due settimane per Trump non sono un unità di tempo precisa. Trump dice due settimane tutte le volte che vuole rimandare un problema, senza fare una vera stima del tempo che gli servirà a risolverlo. La prima ipotesi che giustifica il rinvio della decisione è che Trump voglia davvero trattare con l Iran. Prima dell attacco israeliano della settimana scorsa, gli Stati Uniti stavano portando avanti negoziati con l Iran da mesi. Trump ha sempre mostrato di prediligere un accordo pacifico a una guerra, che gli creerebbe grossi problemi politici interni. Ma Trump potrebbe anche solo voler prendere tempo anche per vedere come proseguirà la campagna di bombardamenti israeliana. Due settimane possono dare tempo a Israele di continuare a distruggere le difese aeree iraniane, cosa che ridurrebbe i rischi per gli Stati Uniti nel caso in cui decidessero di attaccare e di usare le loro bombe bunker buster contro i siti nucleari iraniani. Cerchiamo di capirne di più con Giulio Sapelli, Università Statale Milano.
Secondo il rapporto Svimez 2024, l’Italia registra nuovamente un divario di crescita rispetto all’Eurozona: il Pil nazionale è cresciuto solo dello 0,7%, contro una media UE del +1%. A sorprendere è il Mezzogiorno, che ha registrato una crescita dell’1%, superiore a quella del Centro-Nord (+0,6%) e della media italiana. In particolare, si distinguono Sicilia (+1,5%) e Campania (+1,3%). Il Centro rimane comunque la macro-area trainante a livello cumulato: dal 2022 al 2024 ha registrato una crescita del 9,8%, contro l’8,6% del Sud e il 5,6% del Centro-Nord. Il Mezzogiorno ha beneficiato in modo rilevante degli investimenti pubblici e del Pnrr, che hanno inciso per 0,6 punti percentuali sulla crescita dell’area, contro 0,4 punti nel resto del Paese. Il motore della crescita nel Sud è stato il settore delle costruzioni (+3%) e i servizi (+0,7%), mentre l’industria ha mostrato una certa tenuta (+0,1%) rispetto alla leggera flessione nel Centro-Nord (-0,2%). L’agricoltura invece ha performato peggio (+0,5% contro +2,9%). Gli investimenti pubblici hanno toccato i 45 miliardi, metà dei quali mobilitati dai Comuni. Tra le regioni in calo figurano Molise (-0,9%), Calabria (-0,2%), Liguria (-0,5%) e Veneto (-0,4%). Il commento è di Luca Bianchi, direttore Svimez.Assolombarda, Alvise Biffi eletto Presidente: “Ripensare l’impresa”L’Assemblea Privata di Assolombarda ha eletto Alvise Biffi come nuovo Presidente per il quadriennio 2025-2029, insieme ai Vicepresidenti che comporranno il Consiglio di Presidenza. Nel suo primo intervento ufficiale, Biffi ha delineato una visione chiara per il futuro dell’impresa: aumentare la produttività ripensando i modelli industriali. Al centro della sua strategia l’integrazione dell’intelligenza artificiale, ancora scarsamente adottata in Italia secondo Istat, solo l’8% delle aziende la utilizzava nel 2023 e l’urgenza di colmare il divario con le regioni tedesche più avanzate in termini di ricerca e sviluppo. Innovare, per Biffi, significa anche affrontare il cambiamento nel mercato del lavoro: il 40% degli annunci nella zona Assolombarda riguarda profili ad alta qualificazione impattati dall’IA, ma permane un forte mismatch tra domanda e offerta. Quasi la metà delle imprese ha difficoltà a trovare figure chiave come esperti digitali, energy manager o progettisti green. Altro tema cardine: l’energia. Con costi europei molto più alti rispetto a USA e Cina, Biffi propone di sganciare il prezzo dell’elettricità da quello del gas naturale e spingere sulle rinnovabili fino a coprire il 50% del mix elettrico. Nel medio periodo, secondo il presidente, servirà puntare anche sul nucleare di nuova generazione e sui gas verdi, come il biometano e l’idrogeno, per decarbonizzare i settori industriali più energivori. Interviene proprio Alvise Biffi, presidente di Assolombarda.Volare con il mondo in guerra: le rotte off limits, i rischi e le nuove tratte per evitare i missiliL’escalation del conflitto tra Israele e Iran ha ridisegnato le rotte del traffico aereo internazionale. Le compagnie evitano sempre più frequentemente gli spazi aerei considerati ad alto rischio per via di possibili attacchi missilistici, ma in assenza di un’autorità globale che imponga regole comuni, le decisioni sono frammentate: ogni Stato stabilisce se e quanto tenere aperto il proprio cielo, spesso per ragioni economiche. Ne derivano paradossi operativi, come il sorvolo dell’Afghanistan classificato a rischio inferiore rispetto all’Iran pur essendo area instabile. Le alternative attuali si dividono in due direttrici: a nord, passando dal Mar Caspio e Afghanistan; a sud, attraversando Egitto, Mar Rosso e Arabia Saudita. Ma anche rotte un tempo neutre, come Cipro o il sud della Turchia, sono ora oggetto di attenta valutazione. La mancanza di informazioni ufficiali condivise costringe le compagnie a valutazioni autonome, facendo affidamento sulle raccomandazioni di Paesi come USA, Regno Unito o Germania. Le conseguenze economiche sono pesanti: rotte più lunghe comportano più ore di volo, più carburante e maggiori costi operativi, in un contesto in cui il prezzo del petrolio è in crescita (Brent +8% in pochi giorni). Tutto ciò si traduce in una pressione ulteriore sui margini delle compagnie, proprio mentre il settore stava cercando di riprendersi. Il commento è di Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti, Università Bicocca di Milano.
L'Arera ha presentato la sua relazione annuale: nonostante il calo dei prezzi dell'energia in Europa nel 2024, le famiglie italiane continuano a pagare bollette tra le più care, seconde solo a quelle tedesche. Colpa soprattutto dell'incidenza di oneri, tasse e imposte (+28%), che ha vanificato il calo della componente energia e dei costi di rete. Anche i prezzi netti italiani sono superiori del 14% alla media euro. Ne parliamo proprio con Stefano Besseghini (nella foto), Presidente ARERA.La strategia Von der Leyen sui dazi sta funzionando?Al G7 in Canada, al centro dell'agenda i conflitti in Medio Oriente, Ucraina e Gaza. Dopo alcune modifiche alla bozza, Trump ha firmato la dichiarazione finale, che conferma il diritto di Israele a difendersi e l'impegno alla stabilità regionale. Sul fronte commerciale, Von der Leyen ha criticato la Cina per la distorsione del mercato. Trump ha replicato definendo l'offerta Ue sui dazi “non equa” e ha minacciato nuove tariffe. Secondo Handelsblatt, Bruxelles sarebbe pronta a cedere su un dazio fisso del 10% per evitare misure più dure. Il commento è di Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Moda e automotive fra difficoltà e prospettive futureAl via l'edizione 108 di Pitti Uomo a Firenze, banco di prova per il settore moda maschile italiano che affronta una fase difficile: il fatturato 2024 è in calo del 3,6%, penalizzato soprattutto dal mercato interno. L'export tiene (+0,1%) e rappresenta il 77% del totale. Inizio 2025 negativo: export in calo (-6,9%), in particolare nei mercati extra-Ue. Cresce però la domanda dagli Stati Uniti (+9,5%). Interviene Giulia Crivelli, Il Sole 24 Ore.
È iniziato in Canada il vertice G7, con focus su crisi geopolitiche (Israele-Iran, Ucraina, Gaza). Il premier canadese Carney punta su sicurezza, catene di approvvigionamento e lavoro. Meloni, Macron, Merz, Starmer e Carney hanno tenuto un colloquio informale in vista di una posizione europea unitaria. Il Giappone e la Corea del Sud interverranno sui dazi Usa. Intanto, la Commissione Ue valuta un accordo con Washington per fissare i dazi reciproci al 10%, limitando l'impatto su settori chiave. Trump non ha ancora confermato l'intesa, ma von der Leyen e il presidente Usa stanno trattando. Intervengono Nicola Filippone, Radiocor e Marco Buti, professore all'Istituto Universitario Europeo, è stato Direttore Generale per gli Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea dal 2008 al 2019.Caritas: “Sempre più assistiti in Italia. E il carrello della spesa è sempre più costoso”. Secondo Caritas e ISTAT, la povertà in Italia cresce anche tra i lavoratori. Nel 2024, oltre 277mila persone assistite, con un +62,6% rispetto a dieci anni fa. Il fenomeno dei “working poor” è sempre più diffuso, anche al Nord. Il 23,1% degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale. Sebbene l'inflazione generale rallenti, i beni essenziali continuano a rincarare: +2,7% annuo per alimentari e prodotti per la casa e la persona. Commentiamo questi dati con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Israele-Iran, con la guerra la benzina torna sopra quota 1,7 euro a litro. La guerra tra Israele e Iran fa schizzare i prezzi del petrolio e dei carburanti. Il Brent è salito del 10%, con la benzina self sopra 1,7 euro/litro e il diesel sopra 1,6. Gli aumenti riflettono i timori di blocchi all'offerta iraniana o escalation militare. L'AIE dispone di scorte d'emergenza, ma gli investitori temono nuove tensioni. Prezzi alla pompa in rialzo, con rincari anche da Eni, IP e Q8. Facciamo il punto con Gabriele Masini, direttore di Staffetta Quotidiana - Quotidiano delle fonti di energia.Il cda di Mediobanca rinvia l'assemblea per l'Ops su Banca Generali. Mediobanca ha rinviato l'assemblea sull'Ops su Banca Generali al 25 settembre. Il rinvio è motivato dalla mancanza di una posizione ufficiale di Generali sull'offerta. Alcuni soci, tra cui Delfin e il gruppo Caltagirone, avevano espresso dubbi o chiesto chiarimenti. Il quorum rischiava di non essere raggiunto. L'offerta resta formalmente valida, ma il suo futuro è legato anche alla possibile Opa di Mps su Mediobanca, attesa a breve. Il commento è di Antonella Olivieri, Il Sole 24 Ore.
I mercati hanno reagito con forte volatilità all’escalation militare: le borse scendono, mentre salgono i titoli legati a difesa e energia. L’oro cresce dell’1% a 3.438 dollari l’oncia, il gas europeo sale del 5% a 38,2 /MWh. Il petrolio Wti vola a +6,5% (72,32 $), il Brent a +8,5% sopra i 75 $. Il Vix, indice della volatilità, cresce del 21%. Gli investitori temono che il conflitto possa compromettere le forniture di greggio, soprattutto se l’Iran dovesse minacciare lo Stretto di Hormuz. Al momento, nessun danno diretto agli impianti petroliferi, ma il rischio geopolitico resta alto. Affrontiamo il tema con Sissi Bellomo, Sole 24 Ore e Filippo Diodovich, Market strategist di IG.Iran e Israele. Cosa sta succedendo?Nella notte tra il 12 e il 13 giugno 2025 Israele ha lanciato l’operazione Rising Lion, colpendo obiettivi strategici in Iran, tra cui il sito nucleare di Natanz. L’azione ha coinvolto caccia, droni e forze speciali sul campo, con l’obiettivo dichiarato di fermare il programma nucleare iraniano. Almeno 78 le vittime, tra cui alti ufficiali dei Pasdaran e scienziati. Teheran ha reagito lanciando oltre 100 droni e missili contro Israele, la maggior parte dei quali è stata intercettata. Dichiarato lo stato d’emergenza in Israele, chiuso lo spazio aereo, mentre l’Iran ha chiesto una condanna formale all’ONU parlando di “atto di guerra”. Sergio Nava, Radio24.
Dal 2004 a oggi il settore bancario ha perso 75mila addetti; solo tra il 2021 e il 2024 le cinque principali banche italiane hanno ridotto l'organico di 20mila unità, con UniCredit in testa. Il segretario Colombani (First Cisl) chiede un nuovo patto per l'occupazione, denunciando la marginalizzazione di lavoratori e clienti nelle operazioni di fusione. Il sistema continua a ridurre il costo del lavoro, puntando su risparmio gestito e buyback, mentre il credito alle imprese è in costante calo. Interviene Riccardo Colombani segretario generale First CislSchianto del volo Air India Ahmedabad Londra. Oltre 240 vittime. L'ennesimo incidente per BoeingUn Boeing 787 si è schiantato ad Ahmedabad subito dopo il decollo, causando almeno 204 vittime. Il volo AI 171 era diretto a Londra Gatwick. Un sopravvissuto ha raccontato l'impatto. Il velivolo potrebbe aver tentato un atterraggio d'emergenza. Boeing, sotto pressione per una lunga serie di incidenti e problemi di sicurezza, ha reagito in modo interlocutorio. La crisi reputazionale continua, con Airbus che ne approfitta per guadagnare quote di mercato. Ne parliamo con Maria Monti, Il Sole 24 Ore e Luca Vespaziani, comandate, istruttore ed esaminitore in ambito EASA (Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea)Dazi, l'allarme di Confcooperative. A rischio 70.000 posti"I dazi americani mettono a rischio 70.000 posti di lavoro e 18 miliardi di euro di produzione, vale a dire 1/4 del totale del nostro export verso gli Stati Uniti". È l'allarme lanciato da Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, commentando il Focus Censis Confcooperative 'L'Italia stretta tra dazi e dipendenza strategica', che quantifica il rischio di impatto occupazionale ed economico della guerra commerciale scatenata da Donald Trump."Bisogna lavorare su due fronti. Da un lato l'azione diplomatica che è l'unica che possa sciogliere questo nodo. Dall'altra - continua Gardini - occorre un lavoro incessante di governo, istituzioni e imprese per aprire nuovi mercati, con la consapevolezza che quello statunitense non è né facile né veloce da sostituire". "Senza sminuire l'impatto di questa guerra commerciale, i dazi di Trump sono la pagliuzza rispetto alla trave che l'Europa ha negli occhi, ma che continua a non vedere. Le barriere interne all'Unione Europea ci costano il 7% di produttività. Un'Europa che continua a fare autogoal - prosegue nella riflessione Gardini - perché manca una visione politica ed economica di sistema. Anche se non lo sono si tratta di dazi interni tra ostacoli burocratici e normativi che pesano per il 44% sugli scambi di beni e per il 110% sui servizi come segnalato da Mario Draghi e dalla premier Giorgia Meloni". Il commento è di Maurizio Gardini, Presidente confcooperative.Istat: +141mila occupati nel primo trimestre, +432mila sull annoNel primo trimestre 2025 il numero di occupati aumenta di 141 mila unità (+0,6%) rispetto al quarto trimestre 2024, a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+143 mila, +0,9%) e degli indipendenti (+18 mila, +0,3%) che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine (-20 mila, -0,8%); aumenta anche il numero di disoccupati (+16 mila, +1,0% in tre mesi), mentre diminuisce quello degli inattivi di 15-64 anni (-157 mila, -1,3%). Lo comunica l Istat. Tale dinamica si riflette nell aumento del tasso di occupazione che sale al 62,7% (+0,4 punti in tre mesi), nella stabilità di quello di disoccupazione, invariato al 6,1%, e nel calo del tasso di inattività che scende al 33,1% (-0,4 punti). Nel confronto tendenziale continua la crescita del numero di occupati (+432 mila, +1,8% in un anno), dovuta all aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+4,0%) che si contrappone al calo dei dipendenti a termine (-6,7%) e degli indipendenti (-0,4%); diminuisce il numero di disoccupati (-217 mila in un anno, -11,0%) e, dopo due trimestri di crescita, torna a ridursi quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-95 mila, -0,8%). Interviene Emmanuele Massagli, Presidente della Fondazione Ezio Tarantelli.
Oggi è stato presentato in Senato il Rapporto sulla politica di bilancio a cura dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb). Dal rapporto, tra i molti temi affrontati, emerge che la stabilizzazione del taglio del cuneo e l accorpamento delle aliquote Irpef della manovra se, da un lato, danno maggiore stabilità al sistema, dall'altro, aumentano la sensibilità dell'imposta personale sul reddito all'inflazione soprattutto per i lavoratori dipendenti. Lo osserva l'Upb che sottolinea che la nuova struttura Irpef, essendo più progressiva, produce un maggior drenaggio fiscale (fiscal drag). In un contesto in cui la dinamica retributiva è già risultata insufficiente a compensare l inflazione, l'intensificazione del prelievo fiscale derivante dall'interazione tra quest'ultima e la progressività dell'imposta rischia di erodere in misura considerevole gli incrementi nominali delle retribuzioni, con potenziali ricadute negative sui consumi e sulla domanda interna. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.Giovani Confindustria: Per far crescere le nuove imprese priorità a Venture capital e IACi sono energie che possono davvero spingere avanti il Paese. Dobbiamo saperle riconoscere e valorizzare, perché l impresa è il vero motore dello sviluppo. Tra i giovani c'è voglia di fare impresa, la loro propensione al rischio va rafforzata e indirizzata. E oggi abbiamo strumenti potenti, come le tecnologie digitali e l intelligenza artificiale, che possono fare la differenza. Per Maria Anghileri, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, nel nostro paese la Passione d impresa è forte, e proprio per questo ha scelto questo messaggio come titolo del 54 convegno di Rapallo che si terrà venerdì 13 e sabato 14 giugno. A Rapallo porteremo esempi di imprenditori under 40, di prima, seconda e terza generazione, anche espressione di nuove aziende o di unicorni. Casi di eccellenza, di chi è riuscito ad avere successo in settori innovativi, ma anche in quelli più tradizionali. Ne parliamo proprio con Maria Anghileri, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.Dazi, Trump conferma accordo quadro con la Cina: Arriveranno magneti e minerali rariA Londra le delegazioni ai massimi livelli di Stati Uniti e Cina hanno annunciato di aver raggiunto un intesa quadro sul ripristino della tregua che aveva visto i due Paesi sospendere la maggior parte delle rispettive tariffe. Nel frattempo in patria ha strappato alla Corte d Appello una proroga di due mesi, fino al 31 luglio, della sospensione del blocco dei dazi cosiddetti reciproci contro decine di Paesi e che erano stati bocciati come illegali in primo grado da uno speciale tribunale federale sul commercio. L'accordo è stato confermato da un intervento dello stesso presidente Usa sul social Truth, dove scrive: Il nostro accordo con la Cina è stato concluso, soggetto all approvazione definitiva del presidente Xi e di me. La Cina fornirà tutti i magneti e i minerali rari necessari. Allo stesso modo, forniremo alla Cina ciò che è stato concordato, compresi i visti agli studenti cinesi che utilizzano i nostri college e università (cosa che mi è sempre piaciuta!). Nell intesa raggiunta a Londra i dazi resteranno allo stesso livello di quanto stabilito nelle settimane scorse a Ginevra, quando gli Usa si sono impegnati a ridurre le tariffe sul made in China al 30% e la Cina al 10%. Approfondiamo il tema con Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano.Confcommercio, quest'anno al settore mancano 260mila lavoratoriNel 2025 i settori del commercio, della ristorazione e dell'alloggio non riusciranno a trovare circa 260mila lavoratori. È quanto stima l'Ufficio studi di Confcommercio, come presentato in occasione dell'assemblea dell'associazione, rilevando che il dato è in crescita rispetto al 2024 (+4%) e rappresenta una emergenza perché rischia di frenare la crescita economica dei settori considerati e del prodotto lordo dell intero sistema economico italiano. Tra le figure professionali più difficili da reperire in questi settori: commessi professionali, macellai, gastronomi, camerieri di sala, barman, cuochi/pizzaioli, gelatai, camerieri, addetti alla pulizia e al riassetto delle camere. Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.
Centromarca lavora a un pacchetto di proposte da presentare in autunno al Governo, con quattro priorità: competitività e innovazione, semplificazione burocratica, transizione ecologica, tutela della proprietà intellettuale e della concorrenza. Francesco Mutti, presidente dell'associazione, sottolinea la necessità di riforme normative per rilanciare la manifattura, ancora frenata da incertezze regolatorie e costi energetici elevati. Obiettivo: una politica industriale chiara e una strategia di medio-lungo termine per uscire da due anni di calo dei consumi. Ne parliamo proprio con Francesco Mutti (nella foto) amministratore delegato di Mutti SpA e presidente di Centromarca,L'industria della musica dal vivo in Italia vale 4,5 miliardiIl settore dei concerti dal vivo genera un indotto economico di 4,5 miliardi di euro e impiega migliaia di persone. Roberto De Luca (Live Nation) e Carlo Parodi (Assomusica) chiedono meno burocrazia e più riconoscimento per un'industria che attira turismo e fa crescere il PIL locale. Milano ha accolto 15mila stranieri solo per i Coldplay. Secondo SIAE, la spesa del pubblico nel 2023 ha superato i 4,2 miliardi, trainata da musica pop e rock. La spesa media per spettatore è di 324 euro. Ne parliamo insieme a Carlo Parodi Presidente di Assomusica, Associazione Italiana Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal vivo Produzione avanti adagio: +0,3% annuo, +1% mensile. Auto in caduta a -30%Ad aprile la produzione industriale torna in positivo (+0,3% annuo, +1% mensile), ma resta fragile. La manifattura pura cala ancora (-0,1%), penalizzata da farmaceutica e trasporti, mentre crescono alimentari, chimica e metalli. Il comparto auto registra un crollo del 30%. Sul fronte Ilva, il Governo valuta un ulteriore finanziamento (fino a 350 milioni) per garantirne l'operatività, in attesa di un accordo di programma e una nuova AIA. Resta aperto il nodo dei futuri acquirenti. Il commento è di Paolo Bricco Il Sole 24 OreLa Perla, "il salvatore" è il miliardario statunitense Peter KernLo storico brand La Perla viene rilevato da Peter Kern per 30 milioni, superando vari contendenti. L'intervento evita la chiusura dello stabilimento di Bologna e rilancia la produzione made in Italy con un piano da 30 milioni di investimenti. Il nuovo corso prevede l'assunzione dei dipendenti e l'arrivo di 40 nuovi posti. Tuttavia, secondo Giulia Crivelli, il caso non è un modello per il salvataggio della moda italiana, criticando la gestione passata e la scelta di un investitore americano. Interviene Giulia Crivelli, Il Sole 24 Ore
A Londra si apre una delicata trattativa tra Stati Uniti e Cina sui dazi. Washington porta al tavolo tre figure chiave dell’amministrazione Trump, chiedendo subito lo sblocco delle terre rare cinesi e l’allentamento dei controlli sulle esportazioni USA. Intanto, l’export cinese verso gli Stati Uniti crolla del 34,5% su base annua: peggior calo da oltre 5 anni. A maggio, il surplus commerciale di Pechino si riduce a 18 miliardi di dollari. Le Dogane cinesi confermano il rallentamento, a dispetto della tregua raggiunta. Segnale chiaro che la guerra commerciale sta lasciando il segno. Facciamo il punto con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Il Sole24 OreArrivano nuove regole per aiutare l'autotrasporto. Brennero sempre sotto pressione: traffico limitato e meno merciIl Decreto Legge Infrastrutture, approvato il 19 maggio in Consiglio dei Ministri, introduce novità importanti per l’autotrasporto: il tempo di franchigia per carico/scarico scende da due ore a 90 minuti, con indennizzi automatici da 100 euro l’ora a carico sia del committente che del caricatore. Arrivano anche più poteri all’Antitrust sui ritardi nei pagamenti e 6 milioni l’anno per il rinnovo dei mezzi fondi però inferiori ai 12 milioni stanziati nel 2024. Intanto, il Brennero resta un nodo critico: limiti, dosaggi, cantieri e barriere hanno ridotto il traffico merci ma anche danneggiato l’economia del Nord Italia. Il ponte Lueg, ridotto a una corsia per senso di marcia, resiste, ma solo perché i volumi sono crollati, anche per effetto dei nuovi dazi. Ne parliamo insieme a Pasquale Russo, Presidente di Conftrasporto e Roberto Bellini, Presidente Confartigianato Trasporti Trento.CEO a Capitol Hill contro il Big Beautiful Bill di TrumpSecondo il Financial Times, decine di CEO tra cui quelli di Shell, SAP, Toyota e LVMH saranno questa settimana a Washington per contrastare la Sezione 899 del Big Beautiful Bill voluto da Trump. La norma introduce una "revenge tax": sovrattassa del 20% sui redditi passivi statunitensi incassati da imprese di Paesi giudicati fiscalmente ostili agli USA. Il gettito stimato è di 116 miliardi in 10 anni, ma i CEO temono danni agli investimenti, perdita di posti di lavoro e fuga di capitali. Le imprese chiedono almeno un rinvio della norma e un suo ridimensionamento. Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it
E' una rincorsa che porta dritta all'evento sportivo più importante per il Paese, le Olimpiadi invernali 2026, quella che è partita il 5 giugno 'Sport Business Forum' 2025, un evento promosso da Confindustria Belluno Dolomiti per unire sport, impresa e territori. "Una manifestazione nata a Belluno, ma capace di guardare oltre i suoi confini" dice Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e promotrice dell'iniziativa. Dal 5 all'8 giugno il Forum si svilupperà con oltre 40 appuntamenti gratuiti a Treviso, Belluno, Longarone e Cortina d'Ampezzo. "Il progetto - aggiunge Berton - unisce territori diversi in una visione comune, mettendo a sistema competenze, energie e risorse", anche e soprattutto in ottica olimpica. Le Olimpiadi 2026 ci offrono una visibilità globale. Vogliamo che siano un'opportunità duratura, condivisa. Questo evento è il primo passo di quella eredità". L'idea della kermesse è quella di proporre un laboratorio per valorizzare lo sport come leva strategica di crescita economica e la coesione sociale. Se ne discuterà in tavole rotonde, workshop sessioni aperte al pubblico, incontri con i campioni dello sport quali Javier Zanetti, Fiona May, Alex Schwazer. Dopo il primo giorno a Treviso, oggi e domani l'attenzione si è spostata tra Belluno e Longarone, con oltre una quarantina di eventi, l'8 giugno a Cortina vi sarà un focus sull'eredità olimpica per i territori, con attenzione a sviluppo, sostenibilità e inclusione. Ne parliamo con Andrea Ferrazzi, Direttore Generale di Confindustria Belluno Dolomiti.Andrea Ferrazzi , direttore generale di Confindustria Belluno
L'8 e il 9 giugno i cittadini sono chiamati alle urne per votare cinque i referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza promossi da sindacati e associazioni. Per la Corte Costituzionale sono risultati ammissibili quattro quesiti referendari sul lavoro, per i quali sono state raccolte più 4 milioni di firme, e il referendum sulla cittadinanza, per il quale sono state raccolte 637 mila firme. Giorgio Pogliotti, Il Sole 24 Ore, spiega i quesiti referendari. Nuovo taglio della Bce al costo del denaro di 25 punti base, forse l'ultimoAncora un taglio. La Banca centrale europea ha ridotto il costo ufficiale del credito per l ottava volta dalla scorsa estate, abbassandolo di 0,25 punti percentuali. Il tasso sui depositi scende così al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,15%, quello sui prestiti marginali al 2,40%. Soprattutto, la Bce ha pubblicato nuove proiezioni macroeconomiche trimestrali che segnalano come la fase di contrasto all elevata inflazione potrebbe essere giunta alla fine.«La maggior parte delle misure dell inflazione di fondo indica che l inflazione si assesterà, in modo duraturo, intorno all obiettivo del 2% a medio termine», spiega il comunicato pubblicato subito dopo la decisione: quanto l istituto di Francoforte si era imposto. La decisione è stata presa con un solo dissenso.Il commento di Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 OreVino italiano guarda a est, export in Asia orientale 430 milioniIl vino italiano è protagonista al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka con i lavori del primo Market trends and opportunities for Italian wine in Asia, dedicato all'export nel settore vitivinicolo, organizzato dal ministero dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste in collaborazione con l'Agenzia Ice. All'evento, che si è tenuto questa mattina ed è organizzato da Italian Trade Agency (ITA) in collaborazione con il Gruppo 24 ORE, hanno partecipato e sono intervenuti il ministro Francesco Lollobrigida, e l'ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l'Italia a Expo 2025 Osaka. In particolare, nel 2024, ha rilevato il direttore dell'Ice Matteo Zoppas il settore del vino "ha raggiunto gli 8,1 miliardi di euro (+5,5% sul 2023) e nel primo bimestre del 2025 l'export vinicolo ha toccato 1,2 miliardi di euro, in crescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2024". E in questo scenario, secondo il direttore dell'Ice, l'Asia orientale che rappresenta un mercato strategico: "Qui l'export vinicolo italiano nel 2024 ha toccato 434 milioni di euro" e "nel 2024 abbiamo esportato in Asia 5,6 miliardi di euro di prodotti agroalimentari", ha concluso il direttore dell'Ice. In collegamento da Osaka, interviene Matteo Zoppas - presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Trump torna a difendere i dazi: «Senza tariffe, gli Stati Uniti non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivenza economica». Sostiene che grazie a essi l'economia americana stia vivendo un "boom", smentito però dall'Ocse, che prevede un rallentamento del PIL Usa dal 2,8% nel 2024 all'1,5% nel 2026. Intanto Washington accelera i negoziati commerciali con decine di Paesi: chieste le "migliori offerte" entro domani, prima della scadenza dell'8 luglio, quando termina la sospensione dei dazi del “giorno della liberazione”. L'incontro più delicato sarà domani, 4 giugno, a margine della ministeriale Ocse, tra il commissario Ue Maros Sefcovic e il capo negoziatore Usa Jamieson Greer, all'indomani dell'annuncio di Trump dell'aumento al 50% dei dazi su acciaio e alluminio europei. La Commissione Ue prepara una risposta: possibile attivazione di contromisure già dal 14 luglio. Ne parliamo con Lucio Miranda, Presidente e fondatore di ExportUSA.Bessent: "Gli Stati Uniti non andranno mai in default"Il Segretario al Tesoro Scott Bessent rassicura Wall Street: «Gli Stati Uniti non saranno mai inadempienti». Replica così a Jamie Dimon (JPMorgan), che avverte sui rischi del debito. Intanto Trump spinge per l'approvazione del suo ambizioso disegno di legge sulla spesa, che secondo Moody's potrebbe pesare ulteriormente sul deficit, già fuori controllo. Bessent liquida le critiche come infondate. Ma il mercato lancia segnali d'allarme: i Cds americani (assicurazioni contro default) costano oggi come quelli di Paesi come Grecia e Italia. Morya Longo sul Sole 24 Ore: “Excusatio non petita”. Interviene Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Consumi, Confimprese: ad aprile pesante -4,1%Ad aprile 2025 i consumi registrano un crollo del -4,1% su base annua, il dato peggiore da dopo il Covid. Nei primi quattro mesi dell'anno il calo è del -3,0%. In particolare, l'abbigliamento-accessori tocca un -9,3% mensile, mentre la ristorazione è l'unico comparto in lieve crescita (+1,1%). Male anche i canali di vendita: centri commerciali (-6%), high street (-4,2%), prossimità (-3,8%). Peggio di tutti il Sud (-6,1%), con la Puglia a -8,7%. La Toscana è l'unica regione stabile (0,0%). Le famiglie tagliano sui beni durevoli e privilegiano svago e tempo libero. Affrontiamo il tema con Mario Resca, Presidente Confimprese.
Il governatore Fabio Panetta, nella Relazione annuale 2024, lancia un doppio allarme: i dazi doganali rischiano di ridurre di quasi un punto la crescita mondiale nei prossimi due anni (con impatti doppi per gli Stati Uniti), mentre in Italia resta urgente rafforzare produttività e salari. Panetta denuncia una strategia globale basata su dazi usati come leva negoziale, che però mina la fiducia internazionale. A livello nazionale, sottolinea che l'Italia ha imprese solide ma segnali troppo deboli sul fronte della produttività e delle retribuzioni reali (+6% dal 2000). Sui fondi Pnrr: l'Italia ha ricevuto 122 miliardi, ma restano ritardi nell'attuazione delle opere pubbliche. I fondi potrebbero aumentare il PIL di mezzo punto nel 2025-26, ma servono accelerazioni. Invocato un nuovo modello di sviluppo europeo, anche con eurobond. Interviene Carlo Marroni Il Sole 24 Ore.
La Corte federale del commercio ha annullato i dazi imposti da Trump a decine di Paesi, dichiarandoli illegittimi perché basati su un uso improprio della legge Ieepa del 1977. Stop anche alle tariffe su Canada, Messico e Cina. La decisione, nata da ricorsi di 12 Stati USA e piccole imprese tra cui l'importatore di vini VOS Selections, rappresenta la prima vera sconfitta legale della strategia commerciale trumpiana. La Casa Bianca farà appello. Interviene Marco Valsania corrispondente da New York de Il Sole 24 OreFedermeccanica, torna crescita nel trimestre ma zero-virgolaNel primo trimestre 2025 l'industria metalmeccanica italiana mostra un lieve rimbalzo congiunturale (+0,7%) dopo il -1,8% di fine 2024, ma resta in calo su base annua (-5,8%). La produzione industriale nazionale segna +0,4% congiunturale e -3,4% tendenziale. In Europa il comparto resta debole, con l'UE a -0,2%, mentre Germania e Italia crescono moderatamente (+0,4% e +0,7%). L'export metalmeccanico italiano sale dell'1,3% (extra-UE +1,6%, UE +1,1%), con un avanzo commerciale di 11,2 miliardi. Forte la crescita verso la Germania (+7,1%), calo negli USA (-1,1%). Il sentiment resta cauto: solo il 26% prevede crescita produttiva, il 14% assunzioni, il 19% tagli. Il 68% non userà il Piano Transizione 5.0. L'80% delle imprese teme gli effetti dei nuovi dazi USA, soprattutto per l'export e le forniture. Germania (65%) e USA (43%) restano i principali mercati. Il 60% punta a diversificare, ma solo pochi valutano rilocalizzazioni. La fase recessiva si attenua, ma il contesto resta instabile. Interviene a Focus Economia Diego Andreis, Vicepresidente Federmeccanica.Meloni a Samarcanda, accordi per più di 3 miliardi di euro con l'UzbekistanIn visita ufficiale a Samarcanda, la premier Giorgia Meloni e il presidente uzbeko Mirziyoyev hanno siglato una dichiarazione congiunta e 14 accordi bilaterali per un valore complessivo superiore a 3 miliardi di euro. Tra i temi: investimenti, materie prime critiche, nucleare, energia, migrazione, cooperazione culturale e accademica. Avviata anche una commissione economica mista e l'apertura di una sede dell'Università della Tuscia a Tashkent. Coinvolte aziende italiane come Danieli e Ansaldo Energia, insieme a Sace per i meccanismi di garanzia. Ne parliamo con Vincenzo Miglietta inviato per RadiocorDior, Maria Grazia Chiuri lascia la direzione creativaDopo nove anni, Maria Grazia Chiuri lascia la direzione creativa delle collezioni femminili di Dior. Prima donna in questo ruolo, ha segnato l'identità della maison con una visione femminista e coerente con l'eredità di monsieur Dior. Il suo ultimo atto è stata la sfilata Cruise 2025 a Roma. Possibile successione affidata a Jonathan Anderson, oggi già a capo di Dior Homme. Chiuri è data in avvicinamento a Fendi. L'uscita avviene in un momento di riassetto strategico per LVMH e di incertezza per il mercato globale del lusso. Ne parliamo con Giulia Crivelli, Il Sole 24 Ore
Venezia è di nuovo regina dell'Adriatico. Salone Nautico, sesta edizione. Quella che era una scommessa è diventata una solida realtà. L'Arsenale torna a ospitare le eccellenze della marineria italiana. Porta verso l'Oriente e capitale dell'Adriatico come la Serenissima è stata per secoli. Si apre giovedì mattina la sesta edizione del Salone Nautico di Venezia. Numeri da record, con 300 imbarcazioni e 270 espositori. Ma soprattutto il meglio della tecnica italiana del mare. I grandi yacht ma anche i settori riservati alle barche elettriche e a vela, le barche in legno e la cantieristica lagunare. L'arte della marineria che torna padrona dei luoghi dove ha fatto la storia. L'antico Arsenale si veste a festa per ospitare il mondo della nautica e gli amanti del mare. Le Tese e le Gaggiandre, la Darsena Grande e il piazzale della Campanella. La Tesa del Bucintoro e le Tese dell'Arsenale Novissimo. Vedremo il superyacht della Sanlorenzo lungo 50 metri, l'Almax, la perla del Salone edizione 2025 che genera energia a bordo utilizzando idrogeno. Insieme al 940 di Ferretti Group, elegante e tecnologico, è la casa che produce anche i mitici motoscafi Riva a cui come sempre sarà dedicato uno stand. Ci sarà tra le ammiraglie della Ferretti anche il Pershing Gtx70. Da ammirare anche l'AB100 di Next group, motoscafo di 30 metri capace di raggiungere i 50 nodi in mare. E poi case famose in tutto il mondo come Pardo, JR yacht con la sua superbarca elettrica, il Lumen E10, il catamarano sempre elettrico della Belisama Cybercat, le anteprime di Luxia yacht con Open 35 e Open Monaco. E poi i superyacht classici di Azimut, come i modelli 53 e 68, l'As8 di Astondoa, il 460 di Invictus. Barche da sogno che si potranno anche visitare, ormeggiate in gran parte in Darsena Grande insieme ai gommoni di lusso Ribs. In mostra anche i motori poco inquinanti. Elettrici, ibridi, a idrogeno, Un futuro non più rinviabile quando in laguna circolano ancora i propulsori a due tempi, con la benzina miscelata all'olio molto inquinante. E il futuro parla di motori a quattro tempi, a benzina, ma soprattutto di elettrici e idrogeno. La superficie espositiva comprende tutti gli spazi dell'antico Arsenale. Oltre alla grande esposizione sono previste decine di convegni e appuntamenti, sul tema della produzione ambientalmente sostenibile, fino al 2 giugno. Il pubblico potrà come sempre salire a bordo delle barche e ammirarne i dettagli. come si arriva Il Salone Nautico sarà raggiungibile entrando anche dalla porta dei Leoni, l'ingresso principale dell'Arsenale, oppure dalla Tesa 105 verso le Fondamente Nuove. Intervengono a Focus Economia: Fabrizio D'Oria, direttore operativo di Vela spa e del Salone Nautico Venezia, Alberto Galassi, amministratore delegato Ferretti group, Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.Il destino della Ue è nella manifatturaL’Europa è un continente manifatturiero, ma la sua vocazione industriale è minacciata da un eccesso di regolazione. A differenza del modello USA, dove l’intervento pubblico stimola la concorrenza, in Europa rischia di soffocare l’impresa. Due i nodi critici: la trasformazione ideologica delle policy (es. transizione ecologica forzata) e la bulimia normativa. L’allarme: regole calate dall’alto minano la competitività e l’occupazione. Ne parliamo con Paolo Bricco, Il Sole24ore.Antonio Filosa, chi è il nuovo ceo di StellantisIl 23 giugno 2025 Antonio Filosa diventa CEO di Stellantis. Con 25 anni di esperienza (Fiat, FCA, Jeep), ha rilanciato i marchi del gruppo in Sud e Nord America. Conosciuto per uno stile collaborativo, è chiamato a invertire il calo di ricavi e utili del 2024, gestire i dazi USA e guidare Stellantis nella transizione elettrica, mantenendo rapporti forti con governi e stakeholder. Il commento è affidato a Filomena Greco, Il Sole 24 Ore
Orsini: serve un Piano industriale straordinario per l'Italia e l'Ue per rilanciare gli investimenti Nel corso dell'assemblea nazionale di Confindustria 2025 a Bologna, il presidente Emanuele Orsini ha lanciato un appello forte e diretto: sia l'Italia che l'Unione Europea affrontano un rischio concreto di deindustrializzazione, aggravato dalla guerra dei dazi e da un pregiudizio diffuso contro l'industria. Per contrastare questa tendenza, Confindustria propone un Piano industriale straordinario, articolato su due leve principali. La prima riguarda gli investimenti per potenziare la capacità innovativa del sistema industriale, attraverso un nuovo piano europeo simile al Next Generation EU ma dedicato all'industria e sostenuto da un mercato dei capitali unico e integrato. La seconda leva è normativa: occorre semplificare le regole, ridurre gli oneri burocratici e unire le dimensioni della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Orsini ha chiesto con forza il potenziamento di Industria 4.0 – o 6.0 – e dei contratti di sviluppo, strumenti già collaudati dalle imprese. Ma ha anche puntato i riflettori sull'urgenza di affrontare l'emergenza energetica, definendola un “dramma quotidiano” per famiglie, imprese e per l'intero Paese. La premier Giorgia Meloni, presente all'assemblea, ha espresso condivisione per le istanze di Orsini, dichiarandosi pronta a intervenire sul piano Transizione 5.0, che nella prima versione era troppo restrittivo. La premier ha anche aperto alla possibilità di includere le misure Transizione 4.0 e 5.0 nella revisione del Pnrr, con l'obiettivo di renderle più semplici e accessibili, in condivisione con le imprese e in dialogo con la Commissione Europea.Bancari, quasi 45mila assunzioni con il Fondo occupazioneDurante il 129° Consiglio nazionale della FABI, tenutosi a Milano, il segretario generale Lando Maria Sileoni ha rivendicato con orgoglio i risultati ottenuti dal sindacato negli ultimi 18 mesi. Tra questi spicca il Fondo per l'occupazione, che ha consentito l'assunzione di quasi 45mila giovani nelle banche, con accordi sindacali mirati, in un settore segnato da piani di ristrutturazione, prepensionamenti e fusioni. Il contratto chiuso a fine 2023 – con l'aumento medio più alto tra tutti i rinnovi contrattuali, pari a 435 euro – viene descritto da Sileoni come un atto politico, non solo sindacale: un'affermazione del valore del lavoro e del rispetto che gli va riconosciuto. In un contesto di forte instabilità, dove in pochi mesi sono state lanciate cinque operazioni di M&A che coinvolgono oltre 100mila lavoratori – tra cui Unicredit-Banco Bpm e Mps-Mediobanca – Sileoni invita a guardare il cambiamento organizzativo e tecnologico senza paura ma con consapevolezza, per non subirlo passivamente. A questo proposito sottolinea che i sindacati si sono dotati di strumenti propri per gestire i cambiamenti in autonomia, evitando licenziamenti. Sul tema delle aggregazioni, è intervenuto anche il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che ha criticato la modalità con cui si stanno conducendo molte delle operazioni, definite “ostili” e potenzialmente dannose per l'immagine del Paese. Messina ha anche difeso il ricorso alla Golden Power da parte del governo, pur riconoscendo che Bruxelles potrebbe intervenire per limitarne l'uso. Intanto Andrea Orcel, ceo di UniCredit, ha smentito qualsiasi interesse per Generali e ha definito l'operazione con Banco Bpm strategicamente valida ma bloccata da ostacoli legali e costi troppo alti legati proprio ai vincoli del Golden Power. Se le condizioni non cambieranno, ha detto, “la valutazione è definitiva”. Interviene a Focus Economia Lando Maria Sileoni - segretario generale FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani)Auto, il mercato Ue stabile ma Tesla dimezza le immatricolazioni ad aprileIl mercato dell'auto in Europa continua a mostrare segni di stagnazione: ad aprile le immatricolazioni sono calate dello 0,3% rispetto allo stesso mese del 2024 e, nel primo quadrimestre, l'incremento è stato appena dello 0,4%. I volumi restano inferiori del 20% rispetto ai livelli pre-Covid. Tra i cinque principali mercati europei, la Francia registra la maggiore contrazione rispetto al 2019 (-26%), seguita da Germania, Regno Unito, Italia e Spagna. Sul fronte dei costruttori, Volkswagen tiene le posizioni, mentre Stellantis perde il 9,6% da inizio anno, pur mostrando segnali di ripresa grazie a modelli come Citroën C3/Aircross e Peugeot 3008. Renault consolida la terza posizione per volumi, mentre Saic Motor cresce fortemente (+31%), al contrario di Tesla, che dimezza le immatricolazioni e scende allo 0,7% di quota mensile. L'elettrico rappresenta il 17% delle immatricolazioni complessive, ma con forti differenze tra paesi: guida il Regno Unito (20,7%), seguita da Francia e Germania, mentre l'Italia è fanalino di coda con appena il 5,1%. Gli ibridi restano la scelta prevalente. Secondo Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor, i risultati raggiunti grazie a incentivi e sconti non fanno pensare che l'obiettivo della completa elettrificazione entro il 2035 sia realistico, anche perché la misura incontra sempre meno il favore dell'opinione pubblica. Ne parliamo con Filomena Greco, Sole24ore.
Nell'intervista a la Repubblica, il ministro Urso ha promesso 25 miliardi per sostenere le imprese colpite dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e UE, attingendo a fondi Pnrr, Coesione e Fondo sociale per il clima. Tuttavia, si tratta in realtà di risorse già oggetto di riprogrammazione da mesi, come ha spiegato Il Sole 24 Ore lo scorso 9 aprile: non nuovi stanziamenti, ma riutilizzo di fondi già assegnati all'Italia, da recuperare per evitare il disimpegno per ritardi attuativi. In particolare, il piano Transizione 5.0 da 6,2 miliardi ha finora generato prenotazioni per appena 664 milioni. Una parte dei fondi – 3,5-4 miliardi – è destinata a contratti di sviluppo per filiere strategiche, non a sostegni diretti. Anche per i programmi nazionali “Giovani, donne e lavoro” e “Ricerca e competitività per la transizione digitale” (11 miliardi totali), l'avanzamento è minimo: zero spesa per il primo, impegni al 30% per il secondo. Il Fondo sociale per il clima, poi, vincolato dal regolamento europeo, è destinato esclusivamente a famiglie vulnerabili e microimprese, non a grandi aziende esportatrici. Ne parliamo con Gianni Trovati, Il sole24 Ore.Trump rilancia con la “Big Beautiful Bill”, 3.300 miliardi di nuovo debito in 10 anniLa Camera dei Rappresentanti americana ha approvato il maxi-bilancio voluto da Donald Trump, soprannominato la “Big Beautiful Bill”. Il pacchetto contiene tagli permanenti alle tasse, abolizione delle imposte su mance e straordinari, incentivi per l'acquisto di auto americane e misure sul confine. Trump ha celebrato l'approvazione su Truth Social, sollecitando il Senato a completare l'iter. Ma secondo il Comitato per un bilancio federale responsabile, la legge aumenterà il debito pubblico di 3.300 miliardi di dollari in dieci anni, portandolo dal 98% al 125% del PIL, ovvero oltre 36mila miliardi. La notizia ha innescato nuove vendite sui titoli di Stato: i rendimenti dei decennali sono saliti al 4,60%, quelli trentennali al 5,15%. Il provvedimento prevede anche un taglio di 800 miliardi a Medicaid, il programma sanitario per i meno abbienti, e riduzioni significative dei crediti per le rinnovabili. Interviene Alessandro Plateroti direttore di newsmondo.comEx Ilva, Urso incontra l'indotto ma la soluzione resta lontanaOggi pomeriggio alle 16.30 si è tenuto un nuovo incontro al Mimit tra il ministro Adolfo Urso e i rappresentanti dell'indotto dell'ex Ilva, mentre resta in sospeso il confronto centrale con i sindacati. La riunione permanente convocata da Palazzo Chigi è stata nuovamente rinviata al 9 giugno: un ulteriore slittamento dopo quello del 27 maggio, motivato ufficialmente dalla necessità di approfondire valutazioni tecniche e dagli impegni congressuali e internazionali delle sigle sindacali. La settimana scorsa, intanto, si è chiusa senza progressi l'urgenza aperta dal sequestro degli altoforni 1 e 2 e dall'incendio all'AFO 2, che ha danneggiato un impianto di aspirazione riaccendendo le preoccupazioni sulla sicurezza. Il ministro Urso ha ribadito alla Camera che il blocco giudiziario rischia di compromettere la riconversione ambientale, economica e negoziale dello stabilimento di Taranto. Anche il sottosegretario Mantovano è intervenuto, parlando di un'eredità tecnica pesante lasciata dal socio privato e di condizioni impiantistiche “ben peggiori di quanto previsto”. In parallelo, a Taranto circa 200 lavoratori hanno protestato bloccando la statale per Bari, lamentando l'assenza di un collegamento streaming con il tavolo romano: “Il governo ci prende in giro”, ha detto un delegato. Rocco Palombella (Uilm) ha chiesto “risposte vere” entro la prossima settimana. Il commento è di Domenico Palmiotti Il Sole 24 Ore Taranto.
Ha preso il via a Trento il Festival dell'Economia, che celebra la sua ventesima edizione e i 160 anni del Sole 24 Ore. Il tema di quest'anno è “Rischi e scelte fatali. L'Europa al bivio”. L'evento, organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing con il supporto delle istituzioni locali, si tiene dal 22 al 25 maggio. Nella giornata inaugurale, presenti cinque ministri tra cui Tajani, Giorgetti, Santanchè e Crosetto, e figure di rilievo come Caltagirone, Tremonti, Tronchetti Provera e Andrea Illy. La giornata si chiude con la cerimonia inaugurale e un intervento del cardinale Ravasi. Il Festival ospita 6 Premi Nobel e oltre 290 relatori tra economisti, accademici, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni. Al centro, il futuro dell'Europa in un contesto geopolitico segnato da conflitti, crisi economiche e leadership deboli. Il ritorno di Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha rappresentato una svolta storica, aprendo a scenari di grandi cambiamenti: il ritorno del potere degli Stati, la globalizzazione che difficilmente ritornerà almeno come l'abbiamo conosciuta, lo sviluppo del commercio internazionale che dovrà fare i conti con una nuova era di dazi e protezionismo. Altrettanto certa è la polarizzazione sempre più evidente tra Stati Uniti e Cina, con l'Europa sempre di più un vaso di coccio tra due vasi di ferro, costretta a fare i conti con la Germania in recessione, le difficoltà sempre più evidenti della Francia e la drammatica mancanza di leadership adeguate. Il tutto in uno scenario che vede la geopolitica imporsi come variabile determinante, con una sessantina di guerre in corso e le lacerazioni indotte dal conflitto in Ucraina e dalla carneficina in Medio Oriente. Intervengono Marco Magnani, professore di International Economics alla LUISS Guido Carli e Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Consob, sospesa l'ops Unicredit su Banco BpmColpo di scena nell'Ops lanciata da UniCredit su Banco Bpm: la Consob ha accolto la richiesta di sospensiva dell'operazione per 30 giorni, riconoscendo la presenza di nuovi elementi emersi dopo l'avvio dell'offerta. La banca guidata da Andrea Orcel ha tentato un dialogo con il governo, ostacolato dai vincoli imposti dal Golden Power. I prossimi 30 giorni serviranno a valutare le alternative, incluso un ricorso al TAR o eventuali nuove strategie di mercato, tra cui possibili mosse su Mediobanca o Generali. Intanto, Banco Bpm ha annunciato l'intenzione di impugnare il provvedimento Consob, aprendo un nuovo fronte nella già complessa operazione. Ne parliamo con Alberto Grassani, Il Sole 24 Ore.
Il rapporto annuale dell'Istat conferma che tra il 2019 e il 2024 le retribuzioni contrattuali hanno perso il 10,5% del potere d'acquisto, a causa dell'impennata inflazionistica innescata dalla crisi energetica del 2021-2022. Il reddito medio da lavoro per occupato nel 2024 risulta inferiore a quello del 2004, ma il reddito familiare equivalente tiene grazie a famiglie più piccole, maggiore partecipazione al lavoro e diffusione della proprietà immobiliare. Quasi un quarto della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale (23,1%), con picchi al Sud (39,8%). Intanto, secondo la Commissione UE, l'Italia ha raggiunto la Francia nel Pil pro capite a parità di potere d'acquisto e dimezzato il gap con la Germania, anche se resta sotto i livelli pre-crisi debito. Ne parliamo con: Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Fatturato manifatturiero 2025 stabile a prezzi costanti, in modesta crescita a prezzi correntiIl Centro Studi di Intesa Sanpaolo, con Prometeia, prevede per l'industria manifatturiera italiana un fatturato 2025 di 1.143 miliardi di euro: stabile a prezzi costanti, in crescita dell'1,8% a prezzi correnti. Tra i settori più dinamici: farmaceutico (+2,4%), meccanica (+1,7%) e largo consumo (+1,2%). Fondamentale sarà la ripresa della domanda europea, trainata dal rallentamento dell'inflazione e dalla ripartenza tedesca. Dal 2026 al 2029 la crescita media attesa è dell'1% annuo, spinta da export, Pnrr e investimenti in digitalizzazione e sostenibilità. Le esportazioni resteranno il principale motore, con un saldo commerciale atteso di 1.324 miliardi al 2029. Sul fronte interno, la ripresa del potere d'acquisto e gli incentivi di Transizione 5.0 sosterranno consumi e investimenti. Interviene Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Via alla prima federazione di Confindustria sui servizi intellettualiNasce Confindustria Professioni e Management, prima federazione confindustriale dedicata ai servizi Head Made, cioè quelli a elevato contenuto intellettuale. Presentata ufficialmente a Roma nella sala del Carroccio in Campidoglio, la nuova realtà aggrega Assoconsult, Oice e Una-Aziende della Comunicazione Unite, rappresentando circa 800 imprese per 150mila lavoratori, in gran parte under 30. Obiettivo: rafforzare il peso del terziario avanzato nel sistema Confindustria, favorire l'integrazione delle competenze e contribuire a un'economia più resiliente. Tra le priorità: diventare interlocutore strategico delle istituzioni, avviare un tavolo per il contratto unico dei servizi e rafforzare l'alleanza con il Centro studi Confindustria. Giorgio Lupoi (OICE) è il presidente della federazione, affiancato da Luigi Riva (Assoconsult) e Davide Arduini (Una). Il commento è di Giorgio Lupoi, presidente OICE e neo presidente di Prom, Confindustria professioni e management
La Corte dei Conti ha evidenziato che i settori in ritardo, come la sanità, dovranno accelerare la spesa in modo significativo per rispettare le scadenze del PNRR. L'Italia è l'unico Paese ad aver chiesto cinque modifiche al piano. La nuova proposta di rimodulazione presentata dal ministro Foti riguarda 170 target e milestone, pari al 48% delle scadenze residue. Il governo spera in un via libera della Commissione europea entro fine giugno, ma è già prevista un'ulteriore revisione entro il 2026. Le modifiche riguardano soprattutto gli investimenti ferroviari e puntano a spostare su fondi nazionali le opere che non si completeranno in tempo. Interviene Luca Dal Poggetto analista di Open Polis esperto di PNRR. insieme a Manuela Perrone, Il Sole 24 OreMutui per la casa meno cari nel 2024, ma in rialzo nel 2025Nel 2024 i mutui per l'acquisto di abitazioni in Italia sono cresciuti (+4,6% sul 2023), con un capitale erogato salito a oltre 38 miliardi di euro (+8,1%). Il tasso medio iniziale si è abbassato al 3,6%. Tuttavia, nel 2025 i tassi sono tornati a salire: ad aprile il tasso medio è salito al 3,29%, il massimo da settembre 2024, segnalando un'inversione di tendenza nonostante il taglio dei tassi da parte della BCE. Ne parliamo con Roberto Anedda Senior analyst di Nomisma.Volatilità sui Treasury americani e futuro economico USADopo l'annuncio di nuovi dazi da parte di Trump il 2 aprile, i rendimenti dei Treasury americani hanno oscillato bruscamente. L'incertezza ha spinto gli hedge fund a liquidare posizioni speculative ("basis trade"), aumentando la volatilità. Una possibile spiegazione politica è la vendita massiccia di Treasury da parte della Cina. Moody's ha tagliato il rating degli USA da Aaa ad Aa1 per l'alto debito e i deficit persistenti. I rendimenti dei bond a lungo termine sono saliti (oltre il 5% a 30 anni e 4,52% a 10 anni). La CEO di Citigroup, Jane Fraser, ha segnalato un cambiamento strutturale nei mercati globali, con più rischio percepito e una globalizzazione meno cooperativa. Approfondiamo il tema con Peter Cardillo, Chief Market Economist per Spartan Capital Securities, a basato a New York
La Generazione Z italiana, composta da circa 848mila shopper nati tra il 1997 e il 2012, si distingue per comportamenti d'acquisto peculiari rispetto alla media nazionale. Frequenta i punti vendita meno spesso (150 volte l'anno contro le 198 della media) e spende meno per singolo scontrino (21 euro contro 22), dimostrando grande attenzione al budget. Pur non rappresentando un target ad alta capacità di spesa, la Gen Z è al centro dell'interesse degli operatori per la sua capacità di anticipare tendenze future e per la complessità del proprio stile di vita, fortemente orientato al consumo fuori casa, all'aspetto fisico, al benessere e all'intrattenimento.Secondo l'indagine Gen Z & Health condotta da YouGov su un panel di 15.000 famiglie italiane rappresentative della popolazione, la Gen Z mostra una marcata inclinazione verso esperienze edonistiche: frequenta spa, ristoranti (+35% rispetto alla media), cinema (+26%) e si dedica alla preparazione di dolci come hobby (+15%). Questa propensione si riflette nei consumi: i prodotti ad alto contenuto proteico (+41%) e quelli per la cura personale (+24%) registrano le migliori performance presso questo target, a conferma dell'attenzione verso la salute e l'immagine. A livello valoriale, la Gen Z è sensibile alla sostenibilità ambientale e all'equità sociale. Preferisce cibi etnici (+28%), prodotti con packaging green (+24%), equo-solidali (+22%), novità di mercato (+20%) e alimenti biologici (+16%). Inoltre, predilige soluzioni pratiche e veloci, legate al piacere e alla comodità, dimostrando un approccio d'acquisto dinamico, curioso e orientato al benessere. Ne parliamo con Andrea Corazzon AST & Retailer Cluster Lead di YouGov.
A Coimbra, Mario Draghi lancia un appello forte all'Europa: serve un'azione rapida e concreta su competitività, difesa e decarbonizzazione. Il contesto globale - con il declino dell'ordine multilaterale e il ricorso a dazi unilaterali - impone una svolta. Draghi sottolinea che il debito comune UE è cruciale per finanziare spese condivise, soprattutto per la difesa. I prezzi alti dell'energia e le lacune infrastrutturali minacciano la tenuta industriale e la transizione green. Il presidente Mattarella, intervenuto dopo, rilancia l'urgenza citando Puccini: “Nessun dorma” deve essere il motto dell'Europa. Il commento è di Mario Deaglio, professore emerito di Economia Internazionale, Università di Torino.Ex Ilva, con stop altoforno 1 sale subito la cassa integrazioneDopo l'incendio all'altoforno 1 dello stabilimento ex Ilva di Taranto, la cassa integrazione straordinaria nel gruppo Acciaierie d'Italia sale subito a 4.046 lavoratori. Il blocco dell'impianto, sequestrato dalla Procura, incide su produzione e indotto. L'azienda segnala ritardi nei permessi per la messa in sicurezza e valuta un'ulteriore estensione della cassa, che potrebbe arrivare fino a 5.500 dipendenti. Il ministro Urso assicura che i 100 milioni per l'integrazione del prestito ponte sono in arrivo. Ne parliamo con Domenico Palmiotti, Il Sole 24 Ore, TarantoA NetZero Milan si parla della sfida della decarbonizzazioneParte oggi a Milano NetZero Milan 2025, evento internazionale sulla decarbonizzazione promosso da Fiera Milano. In programma fino al 16 maggio, ospita oltre 140 speaker e 12 conferenze verticali. L'obiettivo è creare un dialogo tra imprese, istituzioni e finanza per accelerare la transizione green. Per centrare i target 2030 serviranno 480 miliardi l'anno in investimenti sostenibili. Crescono intanto gli investimenti privati: nel 2024 il private equity italiano ha toccato i 14,9 miliardi, +83% rispetto al 2023. Interviene: Carlo Cici (nella foto), Partner & Head of Sustainability Practice, The European House - Ambrosetti
A Coimbra, Mario Draghi lancia un appello forte all’Europa: serve un’azione rapida e concreta su competitività, difesa e decarbonizzazione. Il contesto globale - con il declino dell’ordine multilaterale e il ricorso a dazi unilaterali - impone una svolta. Draghi sottolinea che il debito comune UE è cruciale per finanziare spese condivise, soprattutto per la difesa. I prezzi alti dell’energia e le lacune infrastrutturali minacciano la tenuta industriale e la transizione green. Il presidente Mattarella, intervenuto dopo, rilancia l’urgenza citando Puccini: “Nessun dorma” deve essere il motto dell’Europa. Ne parliamo con Mario Deaglio professore emerito di Economia Internazionale, Università di Torino.Ex Ilva, con stop altoforno 1 sale subito la cassa integrazione Dopo l’incendio all’altoforno 1 dello stabilimento ex Ilva di Taranto, la cassa integrazione straordinaria nel gruppo Acciaierie d’Italia sale subito a 4.046 lavoratori. Il blocco dell’impianto, sequestrato dalla Procura, incide su produzione e indotto. L’azienda segnala ritardi nei permessi per la messa in sicurezza e valuta un’ulteriore estensione della cassa, che potrebbe arrivare fino a 5.500 dipendenti. Il ministro Urso assicura che i 100 milioni per l’integrazione del prestito ponte sono in arrivo. Interviene Domenico Palmiotti, Il Sole 24 Ore, Taranto.A NetZero Milan si parla della sfida della decarbonizzazioneParte oggi a Milano NetZero Milan 2025, evento internazionale sulla decarbonizzazione promosso da Fiera Milano. In programma fino al 16 maggio, ospita oltre 140 speaker e 12 conferenze verticali. L’obiettivo è creare un dialogo tra imprese, istituzioni e finanza per accelerare la transizione green. Per centrare i target 2030 serviranno 480 miliardi l’anno in investimenti sostenibili. Crescono intanto gli investimenti privati: nel 2024 il private equity italiano ha toccato i 14,9 miliardi, +83% rispetto al 2023. Approfondiamo il tema con Carlo Cici, Partner & Head of Sustainability Practice, The European House - Ambrosetti.
Stati Uniti e Cina hanno concordato una moratoria di 90 giorni per sospendere i nuovi dazi reciproci introdotti ad aprile. Gli USA abbasseranno le tariffe doganali dal 145% al 30%, mentre la Cina le ridurrà dal 125% al 10%. La sospensione riguarda anche le ordinanze esecutive e gli annunci doganali successivi al 2 aprile. Pechino si è inoltre impegnata a revocare le contromisure non tariffarie adottate contro gli USA. Il nuovo accordo arriva dopo un periodo di tensioni che aveva generato un crollo delle Borse e timori di recessione globale. Secondo l'editorialista Fubini, la pressione dei mercati ha spinto Trump a cercare un compromesso per evitare ulteriori danni economici. Seppur temporaneo, l'accordo riflette l'urgenza di evitare ripercussioni sul commercio, sull'inflazione e sul consenso politico, con l'obiettivo di stabilizzare i rapporti e scongiurare effetti a lungo termine su occupazione, prezzi e produzione. Ne abbiamo parlato con Luca Veronese, Il Sole 24 ore, (da Milano) Lucio Miranda, Presidente Export USA, (da Washington).TUTTOFOOD MILANO 2025: oltre 95.000 presenze e una nuova alleanza globale del foodSi è conclusa l'8 maggio la prima edizione di TUTTOFOOD MILANO organizzata da Fiere di Parma, che ha accolto oltre 95.000 visitatori professionali, di cui il 25% provenienti dall'estero. L'evento ha visto la partecipazione di 4.200 aziende espositrici distribuite su 10 padiglioni per oltre 150.000 metri quadrati, coprendo l'intera filiera agroalimentare. Il Buyers Program, realizzato con ICE-Agenzia, ha favorito la presenza di 3.000 top buyer e 7.000 operatori esteri. Oltre il 70% delle aziende ha già confermato la partecipazione per l'edizione 2026. L'evento segna l'avvio del nuovo hub Parma-Milano-Colonia grazie alla partnership strategica tra Fiere di Parma e Koelnmesse (Anuga). TUTTOFOOD 2025 ha generato un impatto economico di oltre 150 milioni di euro su Milano. Grande riscontro anche per la prima TUTTOFOOD Week, con eventi diffusi in città, tra cui la mostra “Essenziale e Quotidiano” all'ADI Design Museum. A evento concluso, il team organizzativo parte per un roadshow internazionale verso le principali fiere globali, con tappe ad Amsterdam, Bangkok, New York e Colonia, in preparazione delle prossime edizioni di TUTTOFOOD MILANO 2026 e CIBUS 2027. Interviene in trasmissione Antonio Cellie, Amministratore Delegato Fiere di Parma.Trump ha firmato ordine per ridurre prezzi farmaci fino all 80%Donald Trump ha annunciato la firma di un ordine esecutivo per ridurre il costo dei farmaci negli Stati Uniti, con tagli che vanno dal 30% all'80%, introducendo anche un sistema di “nazione più favorita” per cui gli USA pagheranno il prezzo più basso applicato a livello mondiale. Si tratta di una misura simile a quella proposta nel suo primo mandato ma mai attuata. Trump ha dichiarato di non farsi influenzare dall'industria farmaceutica, pur avendo ricevuto donazioni da quel settore. L'associazione PhRMA ha criticato duramente la misura, sostenendo che i controlli governativi penalizzano i pazienti e scoraggiano la ricerca. Durante il mandato Biden, l'Inflation Reduction Act ha introdotto una clausola simile per negoziare i prezzi su dieci farmaci selezionati, con risparmi previsti fino a 100 miliardi di dollari, nonostante le azioni legali avviate dall'industria. Trump ha respinto le critiche del settore, accusando le aziende di gonfiare i prezzi per gli americani, e ha promesso un cambiamento equo grazie all'ordine esecutivo. Alcuni repubblicani, incluso lo Speaker della Camera, si sono detti contrari all'inserimento del provvedimento nella legge di bilancio. Ne abbiamo discusso con Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it
A livello nazionale, europeo e internazionale, sul fronte sostenibilità sembra tirare una brutta aria. L avvio dell amministrazione Trump è stato una doccia fredda per chi sperava che una serie di valori possa ispirare e guidare le scelte politico-economiche globali. E se da una parte c è una fetta della società che difende i principi dell Agenda 2030, dall altra si susseguono gli attacchi frontali alla transizione ecologica, le politiche internazionali aggressive, i dazi, le fake news. Alla luce del panorama politico attuale quali scelte possiamo compiere? È questa la domanda a cui ha provato a rispondere il Rapporto di Primavera dell'ASviS Scenari per l Italia al 2035 e al 2050. Il falso dilemma tra competitività e sostenibilità, presentato il 7 maggio in occasione dell'evento di apertura del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025.Il documento, giunto alla sua seconda edizione, offre un quadro sintetico di quello che sta accadendo a livello globale, europeo e nazionale nel settore della sostenibilità. L'ASviS, in collaborazione con il centro di ricerca Oxford Economics, ha elaborato quattro scenari al 2035 e 2050 per studiare l'impatto della transizione energetica sull'economia italiana, in particolare a livello industriale.Dal Rapporto emerge subito un dato molto chiaro: la sostenibilità conviene, anche sul piano economico. La scelta per la decarbonizzazione e per l'economia circolare offre al nostro Paese un novero di opportunità, tra cui: maggiore autonomia e costi più bassi dell'energia; elevata competitività (indispensabile anche per reagire ai dazi e alle guerre commerciali), redditività e solidità finanziaria delle imprese; maggiore sviluppo ed equità sociale; miglioramento dello stato della finanza pubblica. La falsa contrapposizione tra sostenibilità e competitività sarebbe dunque frutto più di narrazioni faziose che dell'effettivo stato delle cose: le aziende italiane che hanno scelto di investire sulla transizione ecologica e digitale hanno aumentato la produttività, migliorato le condizioni finanziarie, ridotto il costo dei nuovi investimenti. I benefici si vedono soprattutto nel settore manifatturiero, centrale per l'economia italiana: secondo l'Istat, ad un aumento dell'indice di sostenibilità ambientale corrisponde un premio di produttività che varia fra il 5% e l 8%, mentre una recente indagine condotta da Cassa Depositi e Prestiti mostra come le pratiche di economia circolare abbiano generato risparmi superiori a 16 miliardi di euro nei costi di produzione delle imprese manifatturiere. Dal punto di vista economico-finanziario, le aziende circolari mostrano anche una maggiore capacità di coprire i costi del debito grazie a risultati finanziari migliori, che consentono di aumentare gli investimenti e ridurre il livello di indebitamento. Ne parliamo con Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile).
«Raggiunto un accordo di svolta con il Regno Unito, è fantastico per entrambe le nazioni». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Con l'accordo, il Regno Unito darà maggior accesso alla carne e all'etanolo statunitensi e saranno ridotte le barriere non tariffarie. Inoltre, «Stati Uniti e Regno Unito lavoreranno insieme sull'acciaio». Trump ha detto di voler «ringraziare il primo ministro Keir Starmer», definendolo «eccezionale» e affermando che i due Paesi hanno un «ottimo rapporto». Trump ha dichiarato che «gli ultimi dettagli sono in fase di stesura», ma che «quasi tutto è stato approvato». Anche il primo ministro britannico Keir Starmer ha definito «un giorno storico» quello dell'annuncio da parte del suo omologo americano Donald Trump di un accordo commerciale tra Usa e Gran Bretagna. Un annuncio che il premier britannico ha paragonato a quello di Winston Churchill della «Vittoria in Europa esattamente 80 anni fa». Secondo il presidente americano, l'intesa porterà 5 miliardi di dollari in nuove opportunità di esportazione per allevatori, agricoltori e produttori statunitensi, in particolare nei settori di carne bovina ed etanolo. Trump ha anche previsto entrate pari a 6 miliardi di dollari derivanti dal dazio universale del 10% che resterà in vigore sul Regno Unito, nonostante l'accordo. Ne parliamo con Giorgia Scaturro, corrispondente radio 24 da Londra.Baroni: «Piccole imprese più forti e sicure per rispondere alle sfide globali» Domani si apre il Forum annuale Piccola Industria a Firenze che sarà concluso, sabato mattina, dal presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini. Sarà l'occasione per discutere dell'urgenza di avere Pmi forti e sicure per affrontare alcune delle sfide cruciali per le piccole e medie imprese italiane. Ci sono rischi, alimentati dall incertezza attuale, ma anche occasioni di crescita e di innovazione.«Energia, cybersecurity, aerospazio-difesa e impatti del cambiamento climatico: sono i quattro grandi temi su cui vogliamo concentrare la nostra riflessione. Tenendo conto del contesto in cui siamo oggi, sia a livello globale che europeo, con una Ue che deve cambiare: ridurre la burocrazia come previsto dal Pacchetto Omnibus previsto dalla nuova commissione europea - e concentrarsi sulla politica industriale», dice Giovanni Baroni, presidente della Piccola industria di Confindustria, anticipando i contenuti del Forum annuale. «Siamo sempre stati come Piccola precursori sui grandi temi, emersi anche dalle Assise organizzate sotto la mia presidenza a giugno del 2022 a Bari. L energia, quando ancora non era esploso il problema dei costi, l Intelligenza artificiale, che abbiamo affrontato anche con il road show sul territorio partito due anni fa, per far solo alcuni esempi. Oggi in questo periodo di guerre e di grandi cambiamenti che stanno modificando gli equilibri mondiali la sicurezza è un fattore determinante, in tutti i suoi aspetti. Siamo minacciati, ma abbiamo anche opportunità e spazi per crescere», dice Baroni. Interviene proprio Giovanni Baroni, presidente della Piccola industria di Confindustria
Secondo un sondaggio Noto per Il Sole 24 Ore del Lunedì, l'inflazione percepita dagli italiani ad aprile è al 9,9%, quasi otto punti sopra il dato reale (2%). Un italiano su due ha tagliato i consumi negli ultimi sei mesi e il 61% giudica inadeguato il proprio reddito rispetto al costo della vita. Le spese più sentite sono per energia, salute e alimentari. La differenza tra inflazione reale e percepita è aumentata rispetto a ottobre 2023. Le donne avvertono incrementi di prezzo più forti degli uomini. Il decreto Bollette ha stanziato 3 miliardi, con bonus di 200 euro per famiglie sotto i 25mila euro ISEE. Intanto, le retribuzioni reali restano inferiori di circa l'8% rispetto a gennaio 2021, e il 70% degli intervistati non crede nell'efficacia delle misure del governo. Ne parliamo con Michela Finizio, Il Sole 24 OreCarburanti: proseguono ribassiI prezzi dei carburanti continuano a scendere per la quinta settimana consecutiva, con il Brent sotto i 60 dollari per la prima volta dal gennaio 2021. Tuttavia, il calo alla pompa non rispecchia pienamente il crollo delle quotazioni petrolifere (-15/20% su base annua), a causa dell'elevata componente fiscale nel prezzo finale. I prezzi medi: benzina self a 1,702 €/l, diesel self a 1,595 €/l. Gpl e metano in calo, come pure il Gnl. Anche in autostrada si registrano diminuzioni, ma più contenute. Il commento è di Gabriele Masini, direttore di Staffetta Quotidiana.Trump pensa a dazi del 100% sui film stranieri. Un'altra misura "Boomerang"?Trump ha annunciato possibili dazi del 100% sui film esteri, accusando altri Paesi di sottrarre produzioni agli Stati Uniti. Ma la misura rischia di danneggiare la stessa industria americana, che si appoggia spesso a studi stranieri per motivi di costo. Una risposta simmetrica da parte dell'Europa sarebbe disastrosa per Hollywood, che dipende anche dai mercati e dai festival europei. L'analisi ricorda che, come per l'automotive, queste misure protezionistiche possono ritorcersi contro gli stessi Stati Uniti. Interviene Cristina Battocletti, Il Sole 24 Ore.Sulla fuga dei cervelli è scontro Italia-FranciaIl vertice "Choose Europe for Science", convocato da Macron a Parigi, per attrarre ricercatori in fuga dagli USA, ha irritato l'Italia. Il ministro Bernini rivendica l'azione già intrapresa con un bando da 50 milioni. Il governo italiano si chiede se l'evento sia davvero europeo o promuova solo la Francia. Macron e Von der Leyen hanno annunciato un pacchetto da 500 milioni e una nuova "super sovvenzione" per ricercatori di eccellenza. La Francia aggiunge altri 100 milioni per attrarre talenti, mentre l'Italia era rappresentata dall'ambasciatrice a Parigi. Con noi Danilo Ceccarelli, Radio24.
L'affermazione del sistema logistico nazionale passa per l'ammodernamento della rete viaria. Ne sono convinti Anita (imprese di autotrasporto e logistica aderente a Confindustria) e Federlogistica (Conftrasporto-Confcommercio). Basti pensare che su un totale di 582,1 miliardi di tonnellate di merci movimentate in Italia nel 2023, l'87% è stato trasportato su strada. E le proiezioni di Aiscat (concessionarie autostradali) e Nomisma stimano una crescita dei volumi di traffico su strada del 31% tra il 2015 e il 2030.La rete stradale italiana, osserva Anita, è tra le più vetuste d'Europa. Lo sviluppo dell'infrastruttura, infatti, si è fermato alla fine degli anni 70 del secolo scorso, con il 50% dei manufatti costruiti entro il 1970. La rete autostradale, in particolare, richiede interventi urgenti, non solo per rigenerare l'infrastruttura obsoleta, ma per adeguare la capacità di trasporto. Sostiene Davide Falteri, presidente di Federlogistica: «Anche costruendo tutte le opere ferroviarie progettate o in cantiere, dal Terzo Valico alla Napoli-Bari, dal Brennero alla Tav Torino-Lione, la quota parte di merci che si riuscirebbe a trasferire dalle strade alla ferrovia varierebbe dal 2,5 al 3,5%. Certo un risultato importante, ma non tale da spostare l'asse della mobilità nel nostro Paese, dove solo il 12% delle merci viaggia in treno e (con l'eccezione delle autostrade del mare) il resto è di competenza esclusiva dell'autotrasporto». E le ultime notizie che arrivano dal trasporto ferroviario merci non lasciano ben sperare: l'Autostrada ferroviaria alpina (Afa), che trasportava le merci lungo l'asse tra Torino e Lione attraversando il traforo del Frejus, è stata costretta a cessare l'attività dallo scorso 21 aprile, senza che allo stato sussistano prospettive di ripresa. Il motivo è da ricercare nei tagli ai finanziamenti da parte dei governi italiano e francese: l'assenza di contributi pubblici rende il servizio economicamente insostenibile.Il commento di Pasquale Russo, Presidente di Conftransporto, ai microfoni di Vincenzo Miglietta.Accordo Ucraina-Usa, cosa prevede?Nella notte del 30 aprile la ministra dell'Economia ucraina Julija Svyrydenko e il Segretario al Tesoro Usa Scott Bessent hanno annunciato di aver firmato "l'Accordo sulla creazione di un Fondo di Investimento per la Ricostruzione Stati Uniti-Ucraina". L'intesa prevede che il fondo venga finanziato dai ricavi derivanti da nuove licenze nel settore dei materiali critici, del petrolio e del gas e venga gestito congiuntamente da Kiev e Washington, mentre la proprietà delle risorse e del sottosuolo resti pienamente ucraina. In cambio gli Usa riaffermano il loro impegno per la sicurezza, anche militare, dell'Ucraina.C è la terra, è vero, al cuore del mineral deal . Ma non solo le terre rare di cui si è tanto parlato dal momento in cui il presidente americano le ha indicate come merce di scambio per recuperare i soldi spesi in Ucraina. E non ci sono soltanto, al centro, neppure le altre risorse minerarie ed energetiche ucraine a cui gli Stati Uniti si sono aggiudicati un accesso privilegiato: anche se consapevoli del rischio di svendere il Paese senza avere in cambio un impegno adeguato nel confronto contro la Russia, le autorità ucraine hanno comunque voluto trovare un compromesso con la Casa Bianca pur di mantenerla al proprio fianco e incentivarla a proseguire l alleanza, sperando come ha detto alla vigilia il premier Denys Shmyhal che l accordo possa diventare «un segno tangibile del sostegno degli Stati Uniti» per la protezione, lo sviluppo e la ricostruzione futura del Paese: la vera terra.L'intervento di Antonella Scott, Il Sole 24 Ore. Big Tech alle prese con i dazi TrumpApple e Amazon registrano conti solidi e oltre le attese tra gennaio e marzo, quasi 42 miliardi complessivi. Ma le guerre commerciali globali scatenate da Donald Trump e soprattutto le offensive contro la Cina costano care, pesano sull outlook e richiedono revisioni del business.Apple, in particolare, ha offerto iniziali previsioni sull impatto negativo in arrivo dai dazi, quasi un miliardo nel trimestre a fine giugno. E ha annunciato che nei tre mesi in corso la maggioranza dei suoi prodotti per il mercato statunitense non arriverà dalla Cina ma dall'India e dal Vietnam come abbiamo raccontato nei giorni scorsi. L India sarà patria degli iPhone, il Vietnam dei restanti gadget, da iPads a Mac, da Apple Watch a AirPods. Al di là di giugno ha aggiunto che è nebbia sull outlook. Lo sforzo per Apple è quello di rassicurare investitori e consumatori dal rischio di eccessivi rincari e danni a fatturato e profitti del gruppo, che ad oggi assembla gran parte dei suoi prodotti in Cina.Il Ceo Tim Cook ha dichiarato che nell'insieme la politica dei dazi, se non cambierà (un grande se nella strategia imprevedibile di Trump), aggiungerà 900 milioni ai costi sostenuti dall'azienda nel trimestre a giugno, una cifra che potrebbe peggiorare ulteriormente. "Assumendo che le attuali rate delle tariffe non cambino per il resto di questo trimestre e non ci siano dazi aggiuntivi, stimiamo l'impatto in 900 milioni aggiuntivi per i notri costi", ha detto. Oltre, ha continuato, è arduo guardare: "E' molto difficile fare previsioni più in là di giugno".Marco Valsania, Sole2Ore è intervenuto a Focus Economia.Ceramica, i timori dei produttori italianiLa guerra commerciale scatenata da Trump inizia a produrre risultati concerti. Soprattutto su settori come la ceramica italiana che arriva ad esportate il 75% della produzione e che vede negli Usa il principale mercato extra Ue.Per capire che aria tira è utile ascoltare chi, come Confindustria Ceramica, è appena tornata da Coverings, la più importante fiera nordamericana per la ceramica mondiale che si è tenuta ad Orlando. Tra corridoi affollati, stand curati come showroom, musica ed eventi, l'evento racconta la sfida dei 1.100 espositori da 40 Paesi per reagire all'incertezza del mercato a stelle e strisce dopo l insediamento di Trump e la prima tranche di dazi.L affluenza superiore alle attese va a braccetto con effettivi segnali di ripresa dell'export oltreoceano per il Made in Italy che potrebbe però essere una fiammata legata all'incetta di scorte da parte dei distributori ma è una notizia tanto inattesa quanto preoccupante a segnare la 35esima edizione del salone, che chiuderà domani all'Orange County Convention Center di Orlando: la decisione dell'amministrazione americana di chiudere senza misure antidumping l indagine sulle importazioni di piastrelle indiane. Un accordo che potrebbe essere un effetto collaterale delle trattative bilaterali sui sui dazi tra Usa e India.Il commento di Armando Cafiero, direttore generale di Confindustria Ceramica.
L’imposizione dei dazi da parte di Donald Trump avrà un impatto significativo sulla portualità commerciale italiana, con un danno stimato da Conftrasporto in oltre 3,5 miliardi di euro solo per il trasporto marittimo delle merci destinate agli Stati Uniti. Circa il 60% del valore e il 90% del volume dell’export italiano verso gli USA viaggia via mare: una riduzione degli scambi, causata dai dazi, colpirà duramente la logistica e la filiera del trasporto. Secondo la Svimez, gli effetti diretti dei dazi potrebbero ammontare a circa 6 miliardi di euro, con ricadute estese su tutto il sistema economico. Intanto, anche negli Stati Uniti si osservano cali consistenti negli arrivi di merci cinesi: il porto di Los Angeles, principale punto d’ingresso del Made in China, registra un crollo degli arrivi pari a un terzo rispetto all’anno precedente. Queste misure si inseriscono in una strategia economica più ampia dell’amministrazione Trump, improntata al protezionismo e alla priorità dell’“America First”, nel tentativo di rilanciare l’industria nazionale. Tuttavia, secondo analisti come Bruce Kasman (JP Morgan), le azioni della Casa Bianca si sono rivelate più radicali del previsto, con aumenti tariffari significativi e un alto livello di incertezza dovuto a politiche altalenanti e negoziati bilaterali ancora instabili. Mentre per i sostenitori si tratta di una presidenza forte e autorevole, i critici denunciano una deriva autoritaria e un attacco all’equilibrio istituzionale degli Stati Uniti. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.itDifesa e energia al centro del vertice italo-turcoGiorgia Meloni ha accolto oggi a Villa Pamphilj (RM) il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per il quarto vertice intergovernativo Italia-Turchia, tappa cruciale di una diplomazia bilanciata tra Washington, Bruxelles e Ankara. A poche ore dallo storico incontro tra Trump e Zelensky in Vaticano, la premier italiana rilancia il ruolo di Roma come ponte tra Occidente e Turchia, in uno scenario segnato da crisi in Ucraina, Medio Oriente e Africa. Dopo il bilaterale, Meloni ed Erdogan hanno partecipato alla sessione di alto livello del Forum imprenditoriale Italia-Turchia, presso l Hotel Parco dei Principi, dove si sono riunite 620 imprese (345 italiane e 275 turche). Annunciata la firma di oltre 10 accordi e memorandum d intesa nei settori di difesa, spazio, energia, cybersicurezza, automotive e infrastrutture, con protagonisti come Leonardo, Sparkle, Sace, Cdp, Simest, Confindustria Assafrica&Mediterraneo. Nel settore aerospaziale, Baykar (azienda turca di droni) ha acquisito Piaggio Aerospace, rafforzando la cooperazione tecnologica con l Italia anche grazie alla joint venture con Leonardo per la produzione di UAV. In parallelo, si espande la sinergia nel tessile, dove l Italia è fornitore chiave di macchinari: dal 2011 al 2023 la Turchia ha investito 80 miliardi di USD in nuove tecnologie, in gran parte italiane. Non mancano cultura e turismo: nel 2024 è stato registrato un +9% degli arrivi di turisti turchi in Italia, mentre è attiva una cooperazione archeologica e nella conservazione dei beni culturali. Sul fronte sportivo, Italia e Turchia organizzeranno insieme gli Europei di calcio 2032, una prima assoluta per Ankara. Infine, sullo sfondo restano i nodi della politica europea di difesa: mentre la Germania ha chiesto l attivazione della clausola di salvaguardia Ue per aumentare la spesa militare, l Italia mantiene la linea della prudenza, con Meloni in costante contatto con von der Leyen e il Mef deciso a non ricorrere alla clausola né a scostamenti di bilancio. Il tutto mentre il debito italiano supera i 3.000 miliardi e Bankitalia avverte: «la priorità resta la sostenibilità» interviene: Celestina Dominelli, Il Sole 24 OreBlackout in Spagna, tutto ok tranne la Galizia e il 5-10% dei telefoni. Cause: escluso il fenomeno meteorologico anomaloIl 28 aprile 2025 un massiccio blackout ha colpito l’intera Spagna, parte del Portogallo e alcune zone del sud della Francia, causando gravi disagi nei trasporti, nelle comunicazioni e nella vita quotidiana. L’interruzione, iniziata alle 12:30 con la disconnessione della linea elettrica da 400 kV tra Francia e Spagna, ha portato al blocco delle metropolitane in diverse città spagnole, al malfunzionamento dei semafori e a interruzioni all’aeroporto di Madrid-Barajas. In Galizia, tutti i treni sono stati sospesi. Le reti telefoniche sono rimaste inutilizzabili per ore. L’evento ha avuto anche risvolti tragici: a Madrid sono morte quattro persone, una a causa di un incendio domestico e tre per intossicazione da monossido. Le autorità energetiche hanno lavorato rapidamente per ripristinare il servizio: alle 6 del mattino del 29 aprile il 99% della rete elettrica spagnola era già attiva, mentre in Portogallo la piena operatività è stata raggiunta entro la mezzanotte. Le cause del blackout restano in fase di accertamento. Tra le ipotesi al vaglio figurano un possibile cyberattacco (secondo l’Incibe) e le cosiddette “vibrazioni atmosferiche indotte”, suggerite dal gestore REN ma smentite dall’Agenzia meteorologica spagnola. Il premier Sánchez ha invitato alla cautela, mentre il primo ministro portoghese ha indicato l’origine del guasto in Spagna senza avanzare teorie.L’interruzione ha messo in luce la vulnerabilità e l’interdipendenza delle infrastrutture energetiche europee, causando un blocco diffuso delle attività produttive e dei trasporti, e sollevando interrogativi sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico nel continente. Facciamo chiarezza con Alberto Berizzi professore di sistemi elettrici per l'energia al Politecnico di Milano.
Per la prima volta l’UE ha applicato il Digital Markets Act (DMA) infliggendo multe ad Apple (500 milioni di euro) e Meta (200 milioni) per pratiche anticoncorrenziali. Apple è accusata di ostacolare l’accesso degli utenti a offerte alternative sull’App Store, mentre Meta avrebbe imposto una scelta troppo rigida tra condivisione dei dati e abbonamento a pagamento. Le sanzioni, ben inferiori alla soglia massima prevista dal DMA, suggeriscono una volontà europea di non aggravare ulteriormente i rapporti con gli Stati Uniti, già tesi per via della guerra commerciale lanciata da Trump. Bruxelles assicura che le decisioni sono puramente giuridiche, ma la Casa Bianca ha reagito duramente parlando di “estorsione economica”. Interviene Michele Polo, professore Ordinario di Economia Politica presso l'Università Bocconi.Kering, ricavi del primo trimestre in calo del 14% a 3,9 miliardiNel primo trimestre del 2025 Kering ha registrato ricavi in calo del 14%, a 3,9 miliardi di euro, deludendo le attese degli analisti. Il calo ha colpito tutte le aree geografiche, con l’Asia-Pacifico in forte contrazione (-25%), seguita da Europa occidentale e Nord America (-13%), e Giappone (-11%). Il titolo, che da inizio anno ha perso oltre il 25%, ha chiuso in rialzo prima della trimestrale, in scia alla buona performance del settore lusso a Parigi. Le vendite del canale retail diretto, centrale per la strategia di Kering, sono scese del 16%, mentre il wholesale ha perso il 23%, in linea con la politica di rafforzamento dell’esclusività distributiva. Tra i brand, Gucci ha segnato la flessione più marcata (-25%), penalizzata dal calo del traffico nei negozi e dalla razionalizzazione dell’offerta. Saint Laurent ha registrato un -9%, con segnali di tenuta in Medio Oriente e in parte del mercato occidentale. In controtendenza, Bottega Veneta ha chiuso con un +4%, grazie alla crescita a doppia cifra in Europa, Nord America e Medio Oriente. Le altre maison del gruppo hanno registrato un calo dell’11%, ma con dinamiche variegate: bene Brioni, Pomellato e Qeelin, più deboli McQueen e Balenciaga (nonostante il buon andamento nella pelletteria). Ne parliamo con Filippo Diodovich, market Strategist di IG Italia.Generali, l assemblea conferma Donnet alla guidaMediobanca vince la "battaglia" in assemblea Generali con il 52,38% dei voti, assicurando la riconferma di Donnet e Sironi, ma la "guerra" resta aperta. La lista Caltagirone si ferma al 36,8%, rafforzata dall'appoggio di Unicredit (6,7% del capitale), Delfin (9,9%) e Crt. Assogestioni esclusa dal CdA. Gli istituzionali, il retail e i piccoli azionisti si schierano con Mediobanca, che resta l’azionista di riferimento (13,04%). Nonostante la sconfitta, Caltagirone conquista tre consiglieri e conserva un ruolo critico in CdA. La partita ora si sposta su Mps, dove lo stesso Caltagirone è azionista e il dialogo con Mediobanca resta tutto da scrivere. Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore.Dazi, 12 Stati Usa fanno causa a TrumpDodici Stati americani, guidati da procuratori democratici e alcuni governatori repubblicani, hanno fatto causa a Trump per i dazi unilaterali, accusandolo di abuso del potere tariffario che spetterebbe al Congresso. Denunciato un impatto economico grave e immediato, soprattutto in Stati come California e Oregon. Mentre la tensione cresce, emerge una figura chiave nell’amministrazione: Scott Bessent, nuovo Segretario al Tesoro, ex trader di Soros e primo esponente apertamente gay nel ruolo. Con approccio pragmatico e tono conciliatore, Bessent spinge per una politica commerciale meno instabile, promuovendo un'America First aperta alla cooperazione globale. Marco Valsania, Il Sole24Ore.
I 14 miliardi da destinare alle imprese attraverso la revisione del Pnrr "si riferiscono a somme attualmente non utilizzate all'interno del Pnrr. Riteniamo di utilizzarle a prescindere dai dazi, per accelerare la competitività delle nostre imprese. Riteniamo di utilizzare quelle risorse anche su altre linee di finanziamento che possano trovare nelle imprese adeguata rispondenza". Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, in risposta al question time di oggi, sulle risorse del Pnrr da utilizzare per interventi di contrasto ai dazi. Secondo l'Upb in merito all'attuazione del Pnrr: "Dalle informazioni disponibili in ReGiS all'8 aprile 2025, emerge che è stato attivato il 95% della dotazione finanziaria complessiva e che la spesa sostenuta ammonta a 64,1 miliardi (33%), di cui 27,3 miliardi relativi a Superbonus e crediti d'imposta". Quindi rischiano di essere molti i soldi da "ricollocare" da qui al 2026 per non perdere i finanziamenti. Per Openpolis al momento sono circa 50 i miliardi non ancora destinati del Pnrr che potrebbero essere "spostati" per altre voci di spesa (aiuti alle aziende o in difesa). Ma è necessaria ovviamente una revisione a Bruxelles. Interviene su questo Luca Dal Poggetto, Analista di Openpolis esperto di Pnrr.Il risiko entra nel vivo?UniCredit lancerà lunedì l'OPS su Banco BPM, ma senza escludere un futuro ricorso contro il provvedimento del Comitato Golden Power, che ha imposto vincoli giudicati eccessivi. Tra questi, il mantenimento di un rapporto impieghi/depositi al 120%, la continuità del project finance, la stabilità degli investimenti di Anima Holding e l'uscita dalla Russia entro nove mesi. UniCredit, pur ritenendo il decreto illegittimo, punta ora a una mediazione col Governo per chiarire il perimetro degli impegni, in parte influenzati dal MEF leghista. Gli analisti di Equita avvertono che tali vincoli potrebbero rallentare l'operazione e penalizzare la posizione patrimoniale. L'offerta resta intanto a sconto del 6,1%. Domani 24 aprile si terrà l'assemblea delle Generali, con un nuovo scontro tra la lista Mediobanca, che sostiene la riconferma dei vertici attuali, e quella di Caltagirone. Oltre alla governance, il nodo strategico centrale è la partnership con Natixis nell'asset management.. Ne parliamo con Alessandro Graziani, Il Sole 24 OreConti disastrosi per Tesla, Musk fa un passo indietro dal DOGE Tesla ha chiuso il primo trimestre 2025 con risultati deludenti: l'utile netto è crollato del 71% a 409 milioni di dollari e i ricavi sono scesi del 9% a 19,34 miliardi, ben al di sotto delle attese. Il comparto auto ha registrato un calo ancora più marcato del 20%, con vendite in forte flessione in USA, Europa (–62% in Germania) e Cina (–22%). Le consegne globali sono diminuite del 13%, mentre il marchio ha subito un danno reputazionale legato alla controversa posizione politica di Elon Musk, che ha affiancato Trump come “zar anti-sprechi”. Le sue scelte, come i licenziamenti di massa e il sostegno alla riduzione della spesa pubblica, hanno suscitato critiche e contribuito al calo delle vendite. Musk ha annunciato che da maggio dedicherà solo due giorni a settimana al suo incarico governativo, riaffermando però il suo impegno nella lotta alla burocrazia. Ha preso le distanze dalle politiche protezionistiche di Trump, pur riconoscendo che la decisione finale spetta al Presidente. Le tensioni commerciali e i dazi stanno complicando le catene di fornitura, aumentando i costi, specie per componenti importati come quelli dal Messico. Nonostante tutto, il mercato sembra guardare oltre: le azioni sono salite del 4,5% dopo la chiusura dei mercati, sostenute dalla narrativa futurista di Musk, che punta su robotaxi a giugno, boom dell'energy business (+67%), lancio del nuovo Model Y economico e sul robot umanoide Optimus nel 2025. Tesla rilancia così su AI e robotica, abbracciando l'idea di un futuro di “abbondanza sostenibile”. Alberto Annicchiarico Il Sole 24 Ore
La guerra dei dazi scatenata da Donald Trump getta la crescita globale sotto il 3%: secondo le previsioni appena rilasciate dal Fondo monetario internazionale. Una correzione cumulativa dello 0,8% nel biennio, rispetto a un passo già mediocre, che ora scende ancora di più sotto la media storica (2000-19) del 3,7%. Nel passato recente, due volte la crescita mondiale si è fermata sotto il 3%: nel 2008 e nel 2019, in entrambi i casi, l anno successivo c è stata una recessione. Per l Italia, si passa da una crescita del Pil dello 0,7% nel 2024 a una dello 0,4% nel 2025, con taglio delle stime dello 0,3%. Nel 2025 il Pil mondiale si fermerà al 2,8%, per tornare al 3% nel 2026, con una correzione al ribasso dello 0,8% nel biennio. Per gli Stati Uniti crescita all 1,8%, quasi un punto in meno rispetto alle previsioni di gennaio e al dato del 2024. Messico in recessione. Correzione al ribasso dello 0,6% per la Cina e dello 0,2% per l Eurozona. Per l Italia, si passa da una crescita del Pil dello 0,7% nel 2024 a una dello 0,4% nel 2025, con taglio delle stime dello 0,3%. Il commento è di Mario Deaglio, professore emerito di Economia internazionale.Nuovo schiaffo di Pechino, i Boeing rispediti negli UsaLa guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina colpisce pesantemente anche il mercato dell aviazione. Le compagnie aeree cinesi hanno iniziato a rimandare indietro - cioè negli Stati Uniti - alcuni aerei Boeing. Sabato scorso, un 737 Max è atterrato a Seattle, presso l hub del costruttore americano, secondo l agenzia Reuters. Il tutto mentre le tre principali compagnie aree cinesi (Air China, China Eastern Airlines e China Southern Airlines) avrebbero messo in dubbio gli ordini attuali (179 velivoli).Il rientro sarebbe il primo segnale concreto dopo che Pechino ha imposto alle sue compagnie di non accettare ulteriori consegne di aerei Boeing, in risposta all inasprimento dei dazi statunitensi saliti fino al 145% sull import di beni cinesi. (Pechino ad oggi ha risposto con contro-dazio del 125% sul made in Usa e restrizioni a business americani). Interviene Alessandro Plateroti. direttore Newsmondo.itTrump attacca la Fed e il dollaro ne risenteWall Street tenta un rimbalzo dopo la paura di ieri (i listini Usa arrivano a perdere oltre il 3%, il biglietto verde scende ai minimi da marzo 2022, oro oltre i 3.400 dollari). Gli indici Usa si muovono così in territorio positivo, dopo la chiusura molto negativa della vigilia, causata dalle aspre critiche di Donald Trump al presidente della Fed Jerome Powell, accusato di non aver tagliato i tassi di interesse. Una mossa che secondo l inquilino della Casa Bianca sta minando la stabilità dell economia del Paese e per questo sta lavorando per un eventuale licenziamento del presidente della Federal Reserve. Resta comunque alta l incertezza con gli investitori che temono che i dazi e l'escalation della guerra commerciale con la Cina possano riaccendere la pressione inflazionistica e far precipitare l'economia statunitense in recessione.Ieri Trump è tornato ad affondare il coltello, con due affermazioni sul social network Truth molto forti: l inflazione a suo avviso «virtulamente» non esiste e se l economia Usa rallenta la colpa - scrive in sostanza il presidente - sarebbe della Fed che non taglia i tassi. Poi ha definito Powell «un perdente». «A loser». Lo scontro, insomma, è sempre più infuocato. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore.
«Rammarico» è la parola usata ieri sia dal ministero della Salute che dalle Regioni dopo la mancata intesa sul decreto che definisce i poteri sostitutivi di Roma in caso di gravi irregolarità nella gestioni delle liste d attesa. Un parola che nasconde in realtà un clamoroso scontro istituzionale sull emergenza numero uno della Sanità - le liste d attesa appunto - che dopo settimane di tensione è deflagrato ieri in Conferenza Stato Regioni dove il Governo ha deciso di andare avanti con il Dpcm sui poteri sostitutivi che consentirà al ministero di sostituirsi alle Regioni in caso di gravi inadempienze. I governatori hanno chiesto in extremis un rinvio per trovare una soluzione condivisa, ma - come anticipato dal Sole 24 ore - il Governo per bocca del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha deciso di tirare dritto. E ora la procedura per «mancata intesa» con le regioni prevede un periodo di 30 giorni durante i quali si potrà tentare una ultima difficile mediazione e in caso negativo il ministero della Salute potrà portare in consiglio dei ministri il decreto e vararlo lo stesso. Interviene Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore