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Giornali e media danno rilievo alla novità segnata dall'elezione di Elly Schlein, prima donna a guidare il partito più rappresentativo della sinistra italiana. Da ieri possiamo in effetti dire che le due anime politiche del paese sono incarnate da due donne. La leader di Fratelli d'Italia e quella del Partito Democratico esprimono personalità valori e visioni del mondo contrapposti, saranno loro le protagoniste della contesa politica italiana. Chiediamo al nostro pubblico: quale è il significato che attribuite a questa novità?
Oggi parliamo dell'intervista del presidente ucraino Zelensky rilasciata a tre giornali italiani, della sempre maggiore mancanza di pioggia e dei problemi che porta con sé la siccità e del confronto tv in programma tra Bonaccini e Schelin con un po' di info su come votare domenica 26 febbraio. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://linktr.ee/podclasseditori Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com
INTER NEWS - Edin Dzeko è stato giustamente individuato come migliore in campo del match tra Inter e Napoli
È uscito il mio nuovo libro Il Padreterno è liberale che potete ordinare sulle piattaforme digitali oppure acquistare in tutte le librerie. 00:00 Manovra, le solite scaramucce da finanziaria. 03:15 Maurizio Leo rilancia […]
Oggi parleremo di un festival del giornalismo italiano, un festival aperto a tutti e dedicato alla promozione della libertà di stampa: il Festival del Giornalismo organizzato annualmente dall'associazione Leali delle Notizie. Un festival italiano che però è molto legato all'isola di Malta..Il festival si terrà dal 13 al 18 giugno 2023 a Ronchi dei Legionari in Friuli Venezia Giulia e dal 29 maggio al 04 giugno con un'anteprima nei comuni limitrofi a Ronchi. Il festival è finanziato da donazioni: la raccolta fondi è su Rete del Dono, è già in corso e durerà fino al 15 gennaio 2023.Link del festival:FB - https://www.facebook.com/LealidelleNotizieAPSIG - https://www.instagram.com/lealidellenotizieaps/Twitter - https://twitter.com/FestJRonchiSito - https://lealidellenotizie.it/Per offrirmi un caffè virtuale e sostenere il podcast: https://ko-fi.com/europagrandtourTrovi la trascrizione della puntata e oltre alle fonti, foto e eventuali approfondimenti su: https://www.europagrandtour.comDella stessa autrice: il podcast Storia D'Europa, https://www.storiadeuropa.com e il blog di cucina con audio-ricette https://www.cucinaeuropea.com
GLI SBIELLATIUn podcast di provincia per tentare di guardarci allo specchio, e non piacerci."Vista la decadenza dei giornali locali, chissà se inevitabile, almeno nella loro versione cartacea, è forse questo il momento di spezzare una lancia nel costato dell'editoria locale. A favore, nonostante."
Maurizio Crozza veste i panni di Matteo Salvini in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.
news e approfondimenti
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Dopo la trasmissione delle emittenti associate , dalle 07:30 di ogni giorno, ecco la rassegna stampa di oggi http://www.ilmimmo.eu per i servizi ai media messaggio whatsapp +39 3711 370 706 o info@ilmimmo.eu
"Rassegnàti" è il nuovo podcast di Matteo Bernabè e di Fef Academy. I rassegnàti siamo noi che ogni giorno dobbiamo sorbirci la propaganda e l'informazione spesso pilotata e/o incompetente dei nostri giornali mainstream.
00:00 Piazza pacifista e cattocomunista. Repubblica diventa, come avrebbero detto loro in campagna elettorale, putiniani. Toc toc: direttore ma veramente oggi fai un pippotto su alleanza tra Iran e Russia, […]
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7199QUANDO PERDE LA SINISTRA MUOVE LA PIAZZA, IN ITALIA COME NEGLI USA di Luca VolontèLa sinistra è sempre uguale a se stessa: quando perde, rinfocola animi e libera i propri scagnozzi per le strade, tutto come nel '900, violentemente retrogrado. Capita ovunque la stessa cosa, con il Partito Democratico &Co. negli Usa per tutto il mandato alla Casa Bianca e soprattutto negli ultimi 18 mesi di governo di Donald Trump, lo vediamo oggi i Italia come lo stesso partito e gli stessi soci di 'brigata' aizzino nuovi moti giovanilistici e, insieme alla solita e vuota Cgil, vogliano abbattere il risultato elettorale e perso il..."merito".Dobbiamo a malincuore prender atto di una sinistra 'democratica' che non ha alcun rispetto né per la democrazia, né per il voto popolare, né accetta di indossare l'abito prezioso della 'opposizione' ma conosce solo rancore per i vincenti e i 'fumi' delle proteste. Negli anni di Trump alla Casa Bianca le proteste e occupazioni di interi centri storici cittadini, con la complicità di amministrazioni comunali 'democratiche' e tolleranti, la creazione di 'città santuario' dove il razzismo era bandito e si concedevano liberi sfoghi alle occupazioni e saccheggi vandalici, le manifestazioni create ad arte dal neonato BLM, movimento scomparso dopo la vittoria di Biden. Come ha descritto un anno fa il Washington Post, negli anni di Trump alla Casa Bianca si è registrato il più alto numero e la più imponente diffusione delle proteste antigovernative nella storia degli Stati Uniti d'America. Sarebbe necessario l'intero numero odierno de La Bussola solo per riportare lo sterminato elenco, seppur parziale, che si trova alla pagina di Wikipedia alla pagina relativa alle proteste finanziate, organizzate e promosse dai grandi finanziatori liberal, dal partito dei Democratici e da improbabili leader protestatari, contro l'allora Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump.BLACK LIVES MATTERSCertamente, il Black Lives Matters che è stato il principale motore delle proteste contro Repubblicani e Trump, ora ha dismesso qualunque significativa battaglia per la parità razziale a causa dei continui scandali finanziari ed appropriamento indebito di decine di milioni di dollari da parte dei leader. Dall'inizio di quest'anno, lo abbiamo descritto su La Bussola più volte, finanziatori e politici Dems hanno creato e appoggiato la protesta, abortista, antifascista, e vandalica che sta mettendo a ferro e fuoco, a rischio della vita, chiunque sostenga la dignità della vita umana del concepito. Mentre con la guerriglia contro Trump, i Dems ed i loro finanziatori e mass media, combattevano il nemico assoluto (seppur eletto dal popolo), in quest'ultimo anno, gli stessi Dems, incapaci di governare la complessità del mondo e risolvere i problemi del proprio paese, mantengono vivo lo spettro del nemico Trump e vi aggiungono intimidazioni e minacce della vita a chiunque si opponga ai loro diktat.Anche i nostrani Dermocratici e le sinistre italiane si stanno dimostrando ottimi maestri di questi vizi antidemocratici. Nessuno vuole limitare i diritti fondamentali, tra i quali quello di pensiero, coscienza, associazione, manifestazione. Ora però, a poche settimane dal risultato elettorale e grazie al clima di dileggio sistematico e violento dei leader 'Democratici' e dei loro fiancheggiatori della carta stampata e della TV (persino di Stato), sono scoppiate le prime proteste di piazza, occupazioni universitarie e scolastiche non autorizzate e tantomeno 'spontanee'. I protagonisti sono sempre i soliti 'collettivi', insieme ai nipotini ignoranti che da inizio secolo, ad ogni vittoria elettorale del centro destra, accendono le micce nelle piazze italiane. Mentre dopo le elezioni del 1994 ci pensò direttamente la magistratura a sconvolgere le cancellerie e il voto degli italiani, negli anni successivi furono docenti, studenti e operai (segnatamente della Cgil) ad inscenare la protesta rossa 'democraticamente non-autorizzata' in ogni dove e 'okkupare' scuole, università e piazze del Belpaese.NON C'È NULLA DI MERITEVOLE NELLE PROTESTE E MINACCESia chiaro, il Governo Meloni è in carica ma inizierà la sua attività a pieno regime tra qualche settimana. Le polemiche sul termine 'merito', aggiunto alla definizione del Ministero della Istruzione, sbugiardate sul piano sociologico da Salvatore Abruzzese e su quello costituzionale da Cesare Mirabelli, sono solo una becera scusa per sguinzagliare squadracce di intolleranti contro il risultato elettorale democratico. Sempre è stato così, nel 2005 la riforma Moratti venne osteggiata con occupazioni e proteste insulse e nel 2010 la riforma Gelmini, bollata di essere di 'marca cilena', vide occupazioni e proteste in tutto il paese. La Cgil sempre schierata con i Democratici e gli 'spontanei' gruppi studenteschi, 'a prescindere' da ogni contenuto, contro il 'mostro delle destre'. Non c'è nulla di meritevole nelle proteste e minacce che stanno accadendo in questi giorni, povera sinistra che ha bisogno di riesumare il fascismo per sentirsi viva.Il Ministro Valditara (Istruzione) e il Ministro Bernini (Università) ancora non hanno mosso un dito che due giorni or sono, all'Università Sapienza di Roma, un manipolo di intolleranti anarchici violenti ha cercato di impedire lo svolgersi di convegno (autorizzato) con esponenti di destre e liberali. La Polizia, facendo il proprio dovere, si è beccata critiche feroci. L'episodio era stato anticipato, nei giorni scorsi, dall'attacco sul piazzale antistante alla Sapienza ai danni di un gruppo di Universitari per la vita, "rei" di volantinare opuscoli pro life. Vergogna, strumentalizzare i ragazzi per la propria incapacità politica e culturale di accettare le regole minime della democrazia. Come mai, queste belle persone, dai 'Colletivi' alla Cgil non hanno mai occupato una scuola, una università, né inscenato una manifestazione contro le lezioni 'in remoto', la chiusura delle scuole per Covid, l'assenza di docenti, la perdita di competenze ed istruzione degli ultimi anni?Nota di BastaBugie: Stefano Magni nell'articolo seguente dal titolo "La Sapienza, proteste contro la libertà di parola: chi sono i veri squadristi" intervista Daniele Capezzone, uno dei relatori del convegno all'università La Sapienza a Roma dove una manifestazione di studenti e giovani militanti di sinistra finisce con una carica di alleggerimento della polizia. Giornali e telegiornali, nonché politici e intellettuali, hanno dato una versione dei fatti non rispondete alla verità. Come sempre. Cerchiamo di capire meglio ascoltando chi era sul posto.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 27-10-2022:Martedì 25 ottobre, all'università La Sapienza, a Roma, una manifestazione di studenti e giovani militanti di sinistra è finita male, con una carica di alleggerimento della polizia. L'episodio ha fatto particolarmente scalpore perché è avvenuto proprio nel giorno in cui il governo Meloni incassava il voto di fiducia alla Camera. Così ha commentato la neo-eletta senatrice Ilaria Cucchi (Verdi-Sinistra Italiana): "I nostri ragazzi ieri alla Sapienza sono stati affrontati come terroristi, perché credevano di avere ancora il diritto di protestare in modo pacifico. Inaccettabili e disumani i modi con cui sono stati trattati. Immagini brutali e davvero intollerabili in un luogo sacro come l'Università. Presidente, è davvero questo il modello di Paese che volete offrire ai nostri figli?" Così Amnesty International: "Di fronte a quanto accaduto oggi a La Sapienza, ribadiamo che la protesta pacifica è un diritto fondamentale e le forze di polizia devono facilitarne lo svolgimento in sicurezza". Di questo tenore sono praticamente tutti gli editoriali che abbiamo letto ieri, sui principali quotidiani.Ma ci siamo chiesti, però, contro cosa protestavano i giovani, studenti e non, all'università romana? Quasi mai si parla del loro motivo, perché altrimenti si scoprirebbe che era: contro un convegno di Azione Universitaria, regolarmente organizzato e annunciato con largo anticipo. In estrema sintesi: volevano togliere la parola ai relatori. Abbiamo visto tutti cosa sia successo fuori dall'aula in cui si teneva l'evento, ma non abbiamo ancora sentito il parere di chi era dentro. Uno dei relatori è Daniele Capezzone, già portavoce del (fu) Popolo della Libertà, ora opinionista del quotidiano La Verità. La sua rassegna stampa mattutina, La Verità alle Sette è definita dal suo stesso autore come "politicamente scorrettissima", ma tutto si può dire di Capezzone meno che sia "fascista": è un liberale classico. Eppure i giovani, a La Sapienza, sono stati mobilitati con lo slogan "Fuori i fascisti dalla Sapienza". «Da molti giorni era pubblicizzato un convegno, autorizzato, organizzato dai giovani di Azione Universitaria, sul tema del capitalismo. A questo convegno erano invitati quattro relatori: oltre al sottoscritto, c'era una docente di sociologia, un docente di economia, mentre era assente un deputato di Fratelli d'Italia, che doveva partecipare, alla Camera, al voto di fiducia - spiega Daniele Capezzone alla Nuova Bussola Quotidiana - Alla vigilia della conferenza, inizia a diffondersi sui social un volantino che ritrae il deputato di FdI e me, con lo slogan 'Fuori i fascisti dalla Sapienza'. Martedì mattina ho trovato una facoltà di Scienze Politiche in assetto di guerra. Io sono potuto entrare e uscire solo perché scortato dalla polizia. Il convegno si è svolto comunque, ma asserragliati in aula, mentre fuori c'era una manifestazione che premeva per irrompere.
Giornali e cookie wall, se ne sentono di ogni. Chiariamoci, e guardiamo oltre, la questione è molto più complessa.
E' uno dei grandi problemi che ci troviamo ad affrontare in questo momento storico! Forse il più grande! Giornali, televisioni e social ne parlano continuamente, ma forse non tutti si rendono conto dell'impatto reale che ha. Ma sai proprio tutto sull'inflazione? Vai a scoprirlo andando ad ascoltare il nuovo episodio di Piazza Affari Podcast!
La scelta Pd di Draghi, la paura del voto e l'addio della Gelmini a Forza Italia. Questo e altro nella #zuppadiporro del 20 luglio 2022
L'errore d'impostazione sul salario minimo, il sindacalista Landini che fa politica e il Pd che vuole cambiare legge elettorale per vincere. Questo e altro nella #zuppadiporro del 10 luglio 2022
La sinistra che s'inventa il modello Tommasi, la genialata di Letta e il caso dei nemici dei ricchi che celebrano Del Vecchio. Questo e altro nella #zuppadiporro del 28 giugno 2022
Le fake news dei giornali sull'aborto, l'addio della Azzolina e la sinistra spagnola che ferma i migranti (18 morti). Questo e altro nella #zuppadiporro del 25 giugno 2022
La Meloni al seggio con la mascherina, il caos seggi a Palermo e il nuovo scandalo sul reddito di cittadinanza. Questo e altro nella #zuppadiporro del 13 giugno 2022
L'alibi Orban per i tedeschi, la ricetta di Landini contro l'inflazione e la cuccagna voli di Stato. Questo e altro nella #zuppadiporro del 3 giugno 2022
Le false accuse a Orban sull'embargo, la bufala dell'Ucraina granaio del mondo e lo sputtanamento (senza denunce) degli alpini. Questo e altro nella #zuppadiporro del 1° giugno 2022 👇
00:00 Guerra Ucraina, sembra che qualche spiraglio sia possibile ma soltanto per il grano. 02:00 Lo stop al gas russo ci costerebbe un botto di soldi dice il Sole 24 […]
L'apertura di Macron a Putin, le spie russe in Rai e le minacce di D'Alema a De Benedetti. Questo e altro nella #zuppadiporro del 10 maggio 2022
Conte pronto a far saltare Draghi, De Benedetti contro Biden, Elisabetta Franchi alla gogna. Questo e altro nella #zuppadiporro dell'8 maggio 2022
Insieme a Valerio Bassan, Alessandro e Riccardo riflettono su come sta cambiando il settore dei media e dell'informazione, analizzando le diverse strategie di monetizzazione, la differenza tra membership e subscription e il futuro dell'advertising.Ascolta Globally, il podcast di Will sulla geopolitica: https://shor.by/Za8M
L'Unione europea ha raggiunto l'accordo politico sul Digital Markets Act, la proposta di legge per contrastare le pratiche sleali e l'abuso di posizione dominante delle grandi aziende tecnologiche. Inoltre, insieme a Virginia Stagni, Head of Business Development del Financial Times, parliamo dell'evoluzione dell'editoria e della transizione dei media tradizionali verso modelli digitali.Ascolta gli altri podcast di Will: https://shor.by/OUA2
L'avvento del digitale ha avuto un carattere dirompente per il settore dei media tradizionali. Alcune testate sono però riuscite ad abbracciare la tecnologia per espandere la propria offerta e raggiungere un pubblico ancora più ampio. Tra queste c'è il Financial Times che recentemente ha annunciato il superamento del milione di abbonati al proprio sito web.Nella big story di oggi, Richi e Ale parlano dell'applicazione dell'Intelligenza Artificiale al riconoscimento facciale e delle sfide per la sua regolamentazione insieme a Guido Scorza, membro del Garante della Privacy.Ascolta "Globally", il podcast di Will sulla geopolitica: https://shor.by/Za8M