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Vineri expiră ultimul termen fixat de președintele american Donald Trump pentru ca Rusia să accepte o încetare a focului în Ucraina. Între timp, trimisul special al Casei Albe urmează să ajungă la Moscova. Presa internațională evaluează șansele acestei misiuni. După cum notează La Stampa ”emisarul Casei Albe, Steve Witkoff, este așteptat la Moscova, după ce optimismul lui Trump s-a evaporat odată cu eșuarea negocierilor ruso-ucrainene de la Istanbul. Termenul limită dat de Trump a fost scurtat de la 50 la 10 zile după recentele bombardamente ale Rusiei asupra orașelor ucrainene”. Ultimatumul expiră vineri, iar Andriy Yermak, șeful de cabinet al lui Volodimir Zelenski, a scris în The Washington Post că în această săptămână «lumii i s-ar putea oferi o oportunitate de a pune capăt războiului»”. (Sursa: Eurotopics). Publicația americană The Hill amintește la rândul său că ”președintele este din ce în ce mai frustrat de faptul că Vladimir Putin i-a ignorat apelurile pentru un acord de pace. Ultimul termen limită pentru Moscova ar expira tehnic vineri, deși Trump s-a dovedit flexibil în ceea ce privește impunerea de tarife vamale asupra țărilor terțe”. Potrivit analizei revistei Newsweek, trimiterea lui Witkoff ”este probabil menită să adauge o presiune suplimentară asupra Moscovei. Cu toate acestea, de la amenințările președintelui SUA, retorica de la Kremlin a sugerat că nu s-a schimbat nimic în strategia de război. Witkoff, un magnat imobiliar, s-a întâlnit deja cu Putin de mai multe ori la Moscova, dar liderul rus a respins în repetate rânduri planurile americane de încetare a focului”. Potrivit expertului consultat de publicația americană, ”Putin nu este pregătit să oprească războiul și nu va renunța la cererile sale ca Ucraina să predea părțile rămase din regiunile Donețk, Herson și Zaporijia, pe care le are încă sub control”. Expertul a spus că ”accentul pentru SUA ar trebui să fie acela de a închide lacunele care permit Rusiei să genereze venituri din vânzările de petrol și că activele rusești înghețate ar trebui folosite pentru a finanța ajutorul militar pentru Ucraina”. Expertul consultat de RBC Ucraina nu exclude posibilitatea ca ”rușii să fi testat, prin canale diplomatice închise, propunerea de a discuta și de a găsi un teren comun. Witkoff va fi cel mai probabil folosit doar ca instrument. Spre deosebire de vizitele anterioare, este puțin probabil să transmită vreun mesaj de la Trump. Sarcina sa principală va fi să primească ceva de la Putin și să i-l transmită lui Trump. Aceasta ar putea fi foarte bine viziunea Rusiei asupra modului de a se pune capăt războiului - o propunere în baza căreia rușii ar fi dispuși să vină la masa negocierilor. În acest context, Politico observă că Vladimir Putin trage de timp. El ”ezită să răspundă ultimatumului lui Donald Trump pentru un armistițiu. Kremlinul continuă să încetinească orice posibile negocieri de încetare a focului cu Kievul, purtătorul de cuvânt afirmând că președintele rus Vladimir Putin „nu exclude” o întâlnire cu omologul său ucrainean - dar numai după ce se vor efectua „lucrări” încă nespecificate”.
Stromboli, dove un collega giornalista è stato protagonista di una storia surreale. In diretta con noi c'è Francesco Viviano, giornalista, cronista di lungo corso (ha raccontato i più importanti processi di mafia ed è stato anche inviato di guerra in Iraq e Afghanistan). Spazio cinema. In diretta con noi Sergio Perugini, critico e studioso di cinema. Spazio esteri. Ci colleghiamo con Claudio Bertolotti, ricercatore associato dell'ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. Parliamo dell'estate politica: come se la passano i parlamentari e gli esponenti dei principali partiti in questo periodo? Abbiamo già visto qualcuno in canotto, qualcuno che celebra matrimoni... Facciamo il punto con Alberto Mattioli, giornalista de La Stampa. Spazio attualità. Torna a trovarci il prof. Carlo Cottarelli, economista.
Buone notizie per i viaggiatori. I liquidi infatti potrebbero ritornare nei bagagli a mano senza limiti e senza essere controllati al momento del varco in aeroporto e prima dell’imbarco. Ne parliamo con Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo.La famiglia di Michele Noschese ha richiesto una nuova autopsia per fare luce sulle circostanze che hanno portato alla morte del noto dj che da anni viveva e lavorava a Ibiza. Gli aggiornamenti con Mario Magarò, collaboratore di Radio24 a Barcellona.Si è conclusa l'inchiesta sulla strage di Brandizzo, l'incidente ferroviario del 31 agosto 2023 in cui persero la vita 5 operai impegnati sui binari vicino alla stazione. Le accuse, a vario titolo, sono di omicidio e disastro ferroviario colposo. Ripercorriamo la vicenda con Andrea Bucci, giornalista de La Stampa.Le azzurre del calcio femminile sono state accolte dal Presidente Mattarella che le ha ringraziate per aver dato prova di come si può cambiare, rendendola più inclusiva ed equa, la società odierna. Il commento con il nostro Dario Ricci.
Tiziano Fratus"Una foresta ricamata"Parole scucite tra selve e silenziMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itUna foresta ricamata è quasi un album di famiglia, si tratta di minimi atti di meditazione sotto forma di segni d'inchiostro. Tiziano Fratus, homo radix / dendrosofo / cercatore di alberi secolari / autore di boschi miniati nonché buddista silvestre, rilegge le sue poesie e le sue invenzioni più intimamente legate alla natura e tiene un bilancio, a cinquant'anni, di quel che resta dopo la scomparsa del padre, la scorsa estate, e degli echi di una nonmadre oramai irraggiungibile. Selve reali e selve memoriali, selve scritte e selve silenziose. Una foresta ricamata abbraccia Teatro Bosco Fosco, canto d'amore e fantasticheria alla natura, opera da rivivere possibilmente in una selva; Poesie della nonmadre, preghiera alla e della solitudine di quella che è stata a suo modo la povera, fragile, madre naturale; Inventare un padre è un urlo, uno schianto, un dolore graffiato sulle pagine, sbocciato durante e dopo la scomparsa del padre; Confessione all'albero e Concerto al principio del mondo sono infine ipotesi, forse intuizioni, epifanie.Tiziano Fratus ha pubblicato numerose opere per i maggiori editori italiani, tra cui: Manuale del perfetto cercatore d'alberi (2013), L'Italia è un bosco (2014), Ogni albero è un poeta (2015), Il libro delle foreste scolpite (2015), I giganti silenziosi (2017), Il bosco è un mondo (2018), Giona delle sequoie (2019), Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (2020), Alberi millenari d'Italia (2021), Alberodonti d'Italia (2024). Ha curato rubriche per i quotidiani “La Stampa”, “la Repubblica”, “il manifesto” e “La Verità”; cura la serie di documentari Grandi alberi d'Italia per Geo di Rai 3. Sito: Studiohomoradix.comIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Elena Del Santo, Claudio Marinari"Architetture moderne a Torino"Guida agli 88 TopNeos Edizioniwww.neosedizioni.it Dalla GAM al MAUTO, alla Nuvola Lavazza a Casa Aurora, dal Nuovo Regio al Palazzo del Lavoro, dalla Chiesa del Santo Volto alle Fonderie Limone, dalla Pista del Lingotto al grattacielo di Intesa Sanpaolo...88 opere architettoniche realizzate a Torino e dintorni fra il secondo Novecento e i nostri giorni, palazzi, fabbriche, musei residenze e monumenti da scoprire per comprendere l'anima innovativa e sempre in movimento della città. Una città si può leggere nelle pietre. In 13 capitoli, che identificano altrettante aree urbane e suburbane, Elena Maria Del Santo e Claudio Marinari propongono una esplorazione fuori dai percorsi classici sia per il visitatore che arriva a Torino, sia per chi la abita e pensa di non conoscerla mai abbastanza. Una guida per scoprire e per capire l'evoluzione della città e le sue trasformazioni storiche, economiche e sociali, dove le architetture scelte, oltre a essere originali dal punto di vista estetico e culturale, rappresentano tappe fondamentali del cambiamento e della resilienza di una città che non si ferma mai e ne suggeriscono anche gli sviluppi futuri.«Leggere la città attraverso i suoi edifici permette di decifrare non solo il passato, ma anche di intuire le direzioni del suo futuro-spiegano gli Autori-La guida promuove un'esplorazione consapevole di edifici che a volte passano inosservati, ma che racchiudono storie significative. Incoraggia il turismo culturale suggerendo percorsi per chi vuole vivere Torino da una prospettiva diversa, andando oltre i luoghi turistici tradizionali».Torino non è solo Barocco. E non è solo Liberty. C'è anche un'altra architettura a Torino, spesso ignorata: è quella più moderna, fatta di edifici sorti dagli Anni Cinquanta in poi. Dalle costruzioni moderniste del Dopoguerra alle trasformazioni urbane indotte dalle Olimpiadi del 2006 ai grandi progetti di rigenerazione (Torino Esposizioni, l'ex Manifattura Tabacchi, la Cavallerizza Reale…) agli edifici green (25 verde, The Heat Garden…) Sono ormai molti anni che emergono iniziative fuori dal coro, eccezionali, eccentriche o semplicemente diverse. Costruzioni completamente nuove o che reinventano strutture preesistenti. Trasformazioni di enormi complessi industriali in una nuova anima. Edifici che hanno una loro personalità, frutto dell'opera di architetti e committenti illuminati. Il volume è corredato da un ampio album fotografico accessibile tramite Qrcode. Elena Maria Del Santo, giornalista professionista, scrive per il quotidiano La Stampa. La sua curiosità l'ha spinta a spaziare tra lifestyle, viaggi, culture materiali e riti della modernità. A condurre programmi televisivi di attualità e pubblicare guide pocket di turismo (Feste, SagAre & mercatini in Piemonte, Lozzi & Rossi editore; Weekend a Torino per ed. Giunti). Appassionata da sempre di architettura e interior design, ha fatto sua la citazione di William Morris, considerato da molti un precursore dei moderni designer: “Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile o creda essere bella”.Claudio Marinari, dopo un iniziale interesse per il disegno industriale, si laurea in Architettura al Politecnico di Torino nel 1986, con una tesi in Teoria e Critica dell'Architettura. L'attività del suo studio si concentra sulla ristrutturazione e sul design di interni, con un approccio improntato alla funzionalità e all'essenzialità, ispirato a una visione sobria e coerente degli spazi, ma attento alla qualità architettonica e al contesto, senza rinunciare a qualche elemento di eccentricità. Sviluppa una solida esperienza nella consulenza immobiliare collaborando con importanti realtà anche internazionali. Affianca alla pratica professionale uno sguardo critico e curioso sull'evoluzione urbana: segue con interesse le nuove tendenze edilizie e osserva l'emergere di interventi architettonici di qualità nella città, cercando una lettura contemporanea del paesaggio costruito torinese.Claudio ed Elena sono sposati, hanno due figli, Gianluca e Matteo, un gatto e un cane. Viaggiano alla ricerca delle architetture più audaci, talvolta nascoste, di città e regioni d'Italia, e in Europa. Vivono a Torino in una dimora storica del 1904 affacciata sul verde e riportata (con fatica) allo stato originarioIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
"Cose di Calcio" con Antonio Paolino. Ospiti: Gabriele La Monica (MF Newsires),, Francesco Caliari, Silvia Garbarino (La Stampa).
"Silvia Garbarino (La Stampa)" ospite a Cose di Calcio.
"Silvia Garbarino (La Stampa)" ospite a Cose di Calcio.
"Cose di Calcio" con Antonio Paolino. Ospiti: Gabriele La Monica (MF Newsires),, Francesco Caliari, Silvia Garbarino (La Stampa).
"Silvia Garbarino (La Stampa)" ospite a Cose di Calcio.
"Cose di Calcio" con Antonio Paolino. Ospiti: Gabriele La Monica (MF Newsires),, Francesco Caliari, Silvia Garbarino (La Stampa).
Presa europeană salută, în general, decizia președintelui american Donald Trump de a sprijini Ucraina, inclusiv cu rachete Patriot. Este analizat și ultimatumul de 50 de zile până la un armistițiu, adresat Rusiei. Însă nu toți comentatorii sunt optimiști. ”Donald Trump ia act de propriul eșec în războiul din Ucraina. El promite arme pentru Kiev și sancțiuni pentru Moscova”, titrează Le Monde. ”O parte din anturajul său prezent luni în Biroul Oval fusese martoră, sau chiar participase, în cazul vicepreședintelui său, la mustrările severe adresate președintelui ucrainean. Autoproclamat adversar al asistenței militare americane către Kiev, J.D. Vance a păstrat tăcerea de data aceasta”. The Irish Times notează că „insistența lui Trump că SUA nu vor plăti pentru arme va contribui mult la liniștea opoziției vocale din cadrul mișcării sale MAGA față de orice implicare directă a SUA în război.” (Sursa: Eurotopics) „Este dificil de știut cu precizie cât de mari ar trebui să fie cheltuielile militare pentru a face diferența și a-l obliga pe Vladimir Putin să ia în considerare un armistițiu”, analizează cotidianul britanic The Guardian, adăugând că, totuși, „orice sumă de peste 10 miliarde de dolari ar trimite un semnal puternic Moscovei, având în vedere cele 67 de miliarde de dolari deja plătite Ucrainei de Joe Biden în aproape trei ani”. Același ziar constată că ”încercările lui Putin de șantaj nuclear, care l-au tulburat atât de tare pe Joe Biden, sunt demne de dispreț. Dacă ar avea curajul, NATO l-ar putea băga înapoi pe Putin în cutia lui În schimb, ”o înfrângere pentru Ucraina și o înțelegere în termenii hegemonici ai lui Putin ar fi o înfrângere pentru Occident în ansamblu - un eșec strategic care ar prevesti o eră de conflict permanent și tot mai extins în întreaga Europă.” Ziarul belgian Le Soir constată că ucrainenii au învățat să trăiască cu „valurile de atacuri cu drone rusești, iar pe de altă parte, cu salvele mediatice ale lui Donald Trump care rezonează în mass-media globală ca un foc de tun”. Cât despre Zelenski, ziarul belgian observă că ”după ce a demonstrat, în Biroul Oval, în timpul altercației din 28 februarie, că nu este pregătit să îngenuncheze în fața nimănui”, acesta a ales cartea ”concilierii și a dialogului cu omologul său american”. (Sursa. Courrier International). Ceva mai sceptic, Frankfurter Allgemeine Zeitung nu vede nicio schimbare majoră în gândirea lui Trump: Trump ”dorește să transfere costul armelor către europeni. Ceea ce înseamnă că Europa va trebui probabil să plătească și mai mult pentru Kiev decât a făcut-o până acum. Nu toți miniștrii de finanțe ai continentului și-au dat seama încă de acest lucru. Și Trump nu este interesat ca Ucraina să câștige, așa cum a cerut Biden. Ceea ce își dorește este un acord de pace și un Premiu Nobel. Dar fără concesii semnificative din partea Kievului, este greu de imaginat că va obține ceva din toate acestea.” (Sursa: Eurotopics) Ziarul italian La Stampa vede o problemă în termenul limită de 50 de zile stabilit de Trump: ”Cu alte cuvinte, America va permite armatei ruse să profite din plin de vară pentru a-și continua ofensiva în care Kremlinul își investește toate resursele”.
DAZI. DOPO LA LETTERA DI TRUMP, L'EUROPA NE DISCUTE. Ospiti: Federico Baccini, nostro collaboratore da Bruxelles; Luca Mecèdoni, economista Università Statale di Milano. UNICREDIT/BPM. PROBLEMI PER IL GOVERNO. OLTRE AL TAR DEL LAZIO ANCHE LA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO L'USO DEL GOLDEN RULE. Ospite: Antonio Misiani, Responsabile economico PD. SCUOLA. 54MILA NUOVE ASSUNZIONI PER IL PROSSIMO ANNO. L'NNUNCIO DI VALDITARA, LE PRECISAZIONI E PERPLESSITà DEL SINDACATO. Ospite: Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil. SPAGNA. ARRESTI, CACCIA AL MIGRANTE E ACCUSE DEL GOVERNO ALLA DESTRA. Il racconto del nostro collaboratore dalla Spagna, Giulio Maria Piantadosi. FINE VITA. L'INIZIATIVA DELL'ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI. Intervista a Francesca Re, Ass. Coscioni. UCRAINA. L'ANNUNCIO DI TRUMP DI NUOVE ARMI A KIEV E L'ENNESIMO ULTIMATUM AL CREMLINO. Ospiti: Alessandro Marrone, Istituo Affari Internazionali; Anna Zafesova, giornalista de La Stampa, esperta di Russia. GAZA. INTERVENTI UMANITARI ORMAI QUASI IMPOSSIBILI. Intervista a Danilo Feliciangeli, Responsabile Caritas Italia per i progetti in Medio Oriente. Ha condotto Massimo Bacchetta. Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.
Laura Pezzino"Lavorare e amare. Amare e lavorare"Tove JanssonElecta Editorewww.electa.itUna tempesta tutta per sé. La storia di Tove Jansson (1914-2001), romanziera, pittrice, illustratrice, che sarà principalmente ricordata per i suoi Mumin, è quella di una persona che ha amato creare e costruire. Questo libro, intramato come una fiaba sul tempo delle quattro stagioni, ricostruisce in modo anarchico e personale la biografia di questa donna del Nord, ma anche quella di un paesaggio che parla di isole, foreste e vento e insieme di case come palcoscenici intimi per lavori, amori, avventure.Il volume fa parte della collana OILÀ, curata da Chiara Alessi, che presenta le storie di protagoniste del Novecento. Figure femminili che, nel panorama ‘creativo' italiano e internazionale (dal design alla moda, dall'architettura alla musica, dall'illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell'universo maschile. I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall'inizio alla fine in quarantacinque minuti -un viaggio breve-, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici.Il progetto grafico è a cura dello Studio Sonnoli.Laura Pezzino è giornalista e scrittrice. Ha lavorato per 14 anni nella redazione di Vanity Fair, occupandosi prevalentemente dei settori spettacolo, attualità e costume. Sempre per Condè Nast è stata book editor dell'ufficio centrale. Oggi è giornalista freelance e collabora con numerose testate tra cui La Stampa, L'Espresso, Rivista Studio, F, Vanity Fair. Si occupa di editing, social media management, consulenza editoriale. Il suo primo libro è A New York con Patti Smith (Giulio Perrone Editore, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Con l'annunciata uscita dell'Ucraina dal trattato sulla messa al bando delle mine anti-uomo, sembra compiersi il progressivo sgretolamento delle convenzioni internazionali che, in caso di conflitti, dovrebbero proteggere civili, malati, feriti e prigionieri. Ne parliamo in apertura con Domenico Quirico, giornalista de La Stampa.A seguire ci occupiamo di stipendi. Entro un anno l'Italia dovrà adeguarsi a una direttiva europea del 2023 che prevede il divieto del segreto salariale, le lavoratrici e i lavoratori avranno, dunque, il diritto di ricevere informazioni chiare ed esaurienti sui livelli retributivi medi, inerenti alle categorie di lavoratori che svolgono lo stesso lavoro. Ci spiega tutto Alessandro Rimassa, CEO di Radical HR ed esperto di futuro del lavoro.Infine, il punto politico con Maurizio Bianconi.
L'attacco israeliano all'Iran e le implicazioni internazionali in primo piano con Andrew Spannaus, analista geopolitico in studio, e Ettore Sequi, già segretario generale della Farnesina e ambasciatore.Spazio poi alla politica interna con il dibattito sulla sugar tax proposta dal Partito Democratico: pro e contro di una misura che divide economisti e consumatori. Ne parliamo con Mattia Feltri, editorialista de La Stampa.Infine, scrutini finali ed esami mettono alla prova tra ansia e aspettative studenti e famiglie. Ne discutiamo con Enrico Galiano, docente, scrittore e voce molto seguita del mondo della scuola.
"Cose di Calcio XL" con Antonio Paolino e Paolo Rossi. Ospiti: Oscar Damiani, Giulia Zonca (La Stampa).
"Giulia Zonca (La Stampa)" ospite a Cose di Calcio.
"Cose di Calcio XL" con Antonio Paolino e Paolo Rossi. Ospiti: Oscar Damiani, Giulia Zonca (La Stampa).
"Giulia Zonca (La Stampa)" ospite a Cose di Calcio.
"Cose di Calcio XL" con Antonio Paolino e Paolo Rossi. Ospiti: Oscar Damiani, Giulia Zonca (La Stampa).
"Giulia Zonca (La Stampa)" ospite a Cose di Calcio.
Mentre la Casa Bianca chiede di aumentare a 3.000 al giorno gli arresti dei migranti illegali, in California crescono le proteste dopo la decisione dell'amministrazione Trump di dispiegare la Guardia Nazionale e i marines. Nel frattempo si inasprisce lo scontro tra il governatore Newsom e il presidente Trump. Ne parliamo con Francesco Semprini, firma de La Stampa, inviato di guerra, con Irene Mia, Senior fellow per America Latina e conflitti, sicurezza e sviluppo presso l'International Institute for Strategic Studies, e con Aaron Ghirardelli, professore alla Loyola Law School di Los Angeles.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Meno tasse al ceto medio, lo stop ai diesel euro 5, OPA e Unicredit. Per #Ilpostinazienda, è intervenuta Ludovica Busnach, Consigliera Delegata di Inaz, è specialista in servizi e soluzioni per amministrare, gestire e organizzare il lavoro. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. La Nazionale di calcio all'indomani del rifiuto di Claudio Ranieri all'offerta di diventare CT. Quali scenari si aprono? Con il responsabile sport de "La Stampa", Paolo Brusorio. Le scuole sono finite e si apre l'odissea Centri Estivi, con prezzi che mettono sempre di più in difficoltà le famiglie. Il punto con Anna Rea, Presidente Adoc (Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori). L'attualità politica, commentata dal vicepremier e ministro degli esteri, Antonio Tajani. All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.
"Cose di Calcio XL" con Antonio Paolino e Paolo Rossi. Ospiti: Mimmo Celsi, Gugliemo Buccheri (La Stampa), Domenico Marocchino.
Il Campo Largo si è affermato a Genova e a Ravenna, ma questo non vuol dire che l'alleanza sia solida e il vento stia cambiando. In realtà, la politica italiana sta vivendo un momento di stasi. I leader di maggioranza e di opposizione non sembrano essere sul pezzo per quanto riguarda la politica internazionale, spiazzati dalla velocità dei cambiamenti data dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, divisi all'interno della coalizioni sulle posizioni da prendere. Con la politica interna non va meglio. Il governo è fermo a provvedimenti identitari e sul resto si dedica al piccolo cabotaggio; l'opposizione non riesce ad essere incisiva e ad attrarre consensi. E mentre, la politica non affronta le grani emergenze internazionali e nazionali, c'è chi vuole a tutti i costi costruire opere se non inutili, addirittura dannosa, come il Ponte sullo Stretto. Di tutto ciò abbiamo parlato con Antonio Padellaro, giornalista; Ilario Lombardo, il giornalista che per il quotidiano La Stampa segue Palazzo Chigi; Carlo Galli, politologo; Giorgia Serughetti, docente di filosofia della politica; Francesco Moscatelli, giornalista de La Stampa, e Mario Tozzi, divulgatore scientifico. A cura di Michele Migone.
"Cose di Calcio" con Antonio Paolino. Ospiti: Gabriele La Monica (MF Newsires), Massimo Pavan (TuttoJuve), Slvia Garbarino (La Stampa), Dott. Pasquale Gallo.
Slvia Garbarino (La Stampa) ospite a "Cose di Calcio".
La Stampa /15/05/25)
La possibile svolta dall'incontro tra Putin e Zelensky in Turchia. Ne discutiamo con Domenico Quirico, La Stampa.Perché De Maria era fuori dal carcere e ha potuto uccidere e uccidersi. Un commento da Daniele Tropea, legale di Emanuele De Maria, il detenuto suicida del carcere di Bollate che lavorava in permesso in un albergo di Milano dove ha accoltellato un collega e da dove è sparita una barista trovata poi morta.Dal Fentanyl in Usa al crack in ItaliaDi là dall'Oceano l'emergenza legata all'uso di Fentanyl, di qua il crack, la nuova eroina. Ne parliamo con Biagio Simonetta autore del podcast "Fentanyl: la molecola del diavolo" e con Ernesto de Bernardis farmacologo presso il Servizio Tossicodipendenze della ASP di Siracusa.
In apertura di terza parte, il consueto spazio di commento alle principali notizie di attualità e politica con Paolo Mieli, giornalista, scrittore, storico.Si è aperto ieri il Conclave che dovrà eleggere l'erede di Pietro. La prima fumata, seppur in ritardo, è stata nera come era prevedibile. Già oggi ci saranno altre quattro votazioni che potrebbero essere quelle decisive. Che Papa aspetta la Chiesa? Lo chiediamo a Catia Caramelli, Radio 24, e Giacomo Galeazzi, vaticanista del quotidiano La Stampa.
Piero Martin"Questo è quanto"La fisica quantistica in cinque ideeEditori Laterzawww.laterza.itSi può restare senza fiato di fronte alla maestosità delle Dolomiti anche senza doverle per forza scalare. Ci si può emozionare di fronte a un brano musicale senza essere Mozart. Allo stesso modo, è possibile avvicinarsi al mondo dei quanti anche senza essere dei fisici. Questo libro spiega come.La fisica quantistica è probabilmente la più profonda rivoluzione della scienza e del pensiero moderni. Frutto di uno sforzo corale permeato di umanità, ci ha costretto ad abbandonare solide certezze tanto da farsi rinnegare da alcuni tra coloro che l'avevano pensata.La quantistica ci ha permesso di superare i limiti della fisica classica nello spiegare l'infinitamente piccolo e ha schiuso una finestra su un panorama di conoscenze che dà brividi ed emozioni, conducendoci al cuore del mondo.Questo libro non ha la pretesa di trasformare lettrici e lettori in donne e uomini di scienza (fosse così facile!) ma permetterà di stupirsi e godere della meraviglia di una tra le più affascinanti conquiste dell'intelletto umano, attraverso cinque idee fondamentali che sono alla base della rivoluzione dei quanti: discontinuità, identità, futuro, indeterminazione, relazione. Cinque idee intrise di umanità, perché poche branche della fisica sono riuscite a coinvolgere tanti aspetti del nostro vivere in una delle costruzioni più geniali dell'intelletto.In cinque atti unici, alla portata di tutti e di tutte, scopriremo i capisaldi dell'architettura quantistica, che danno forma a tante applicazioni che hanno cambiato e cambieranno il mondo e miglioreranno l'ambiente, dal laser alla medicina, dai computer quantistici alle celle solari.Piero Martin è professore ordinario di Fisica sperimentale all'Università di Padova, attualmente distaccato presso il Centro Interdisciplinare “B. Segre” dell'Accademia Nazionale dei Lincei e visiting professor presso la Columbia University di New York. Studia la fusione quale sorgente di energia. Fellow dell'American Physical Society, è stato responsabile scientifico di grandi progetti internazionali e oggi coordina le attività di fisica di DTT, il nuovo grande esperimento di fusione italiano. Scrive per “Domani” e “La Stampa” e ha vinto il Premio Fiuggi Scienza. Ha pubblicato L'era dell'atomo (con A. Viola, Il Mulino 2014), Zerologia (con C. Bartocci e A. Tagliapietra, Il Mulino 2016) e Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti (con A. Viola, Codice edizioni 2018, finalista al Premio Galileo 2018 e vincitore del Premio nazionale di divulgazione scientifica, sezione Scienze). Per Laterza è autore di Le 7 misure del mondo (2021, tradotto in molte lingue e finalista al Premio Galileo 2022) eStorie di errori memorabili (2024, vincitore del Premio Trieste Next. Science Book of the Year e del Premio nazionale di divulgazione scientifica, sezione Scienze).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Fernando Gentilini"Atlante delle città eterne"Itinerari e voci nell'Europa delle ideeBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itViaggiare in verticale significa calarsi nel tempo profondo, abbandonare gli itinerari di superficie per dirigere il proprio sguardo oltre la forma delle cose finite. Partire dall'invisibile, allora, per vedere meglio: è questo che si propone Fernando Gentilini quando decide di farsi guidare, nel com- porre questo suo Atlante delle città eterne, dalle voci degli scrittori, degli artisti, dei santi e dei filosofi che le hanno abitate prima di noi. Come a Roma, dove sono Nerone e San Benedetto a riportarci al mito olimpico e alle origini del monachesimo; oppure a Milano, di cui Leonardo e la principessa Belgiojoso custodiscono lo spirito ingegnoso ed eternamente rinascimentale. O nella Parigi romantica di Edith Piaf e in quella nazionalista di Charles de Gaulle, ciascuna con la propria idea di grandeur. O ancora nella Londra vittoriana di Bram Stoker, nella Sarajevo suicida di Predrag Matvejević o nella Pietroburgo di Iosif Brodskij che ciclicamente risorge dall'acqua… Sono fatte di niente le città di questo libro insolito e conturbante. Hanno la consistenza dei sogni e delle idee. Senza più monumenti né palazzi, senza la gente in strada, senza rumori in sottofondo: città irreali, svuotate di tutto, attraversate solo dalle voci dei loro antichi abitanti; che a seguirle ci si ritrova di colpo in un altro mondo, dove passato e futuro non si oppongono più, e dove nulla di quel che è essenziale potrà mai andare perduto.Fernando Gentilini ha vissuto in molti paesi di diverse regioni del mondo, lavorando come diplomatico per il Ministero degli Esteri, l'Unione europea e l'Alleanza atlantica. Oggi vive tra Roma e Bruxelles, dove scrive e collabora con vari istituti e università, continuando a inseguire le sue passioni che sono da sempre i libri, l'Europa e la politica internazionale. Ha pubblicato In Etiopia (1999), Infiniti Balcani (2007, premi Cesare Pavese e Capalbio), Libero a Kabul (2011), Tre volte a Gerusalemme (2020, premio Gambrinus), I demoni, storie di letteratura e geopolitica (2023). Ha collaborato con le pagine culturali di «La Stampa». Sulle pagine culturali di «la Repubblica» ha raccontato con la serie Finis Terrae i paesi e le crisi internazionali degli ultimi anni attraverso la storia e i classici della letteratura.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
IMAGE CREDIT Elza Fiúza/Abr, CC BY 3.0 BR, via Wikimedia Commons LINKS Vatican bio of Cardinal Leonardo Ulrich STEINER: https://press.vatican.va/content/salastampa/en/documentation/cardinali_biografie/cardinali_bio_steiner_l.html Leonardo Ulrich STEINER on FIU's Cardinals Database (by Salvador Miranda): https://cardinals.fiu.edu/bios2022.htm#Steiner Cardinal Leonardo Ulrich STEINER on Gcatholic.org: https://gcatholic.org/p/5762 Cardinal Leonardo Ulrich STEINER on Catholic-Hierarchy.org: https://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bulst.html Archdiocese of Manaus on Gcatholic.org: https://gcatholic.org/dioceses/diocese/mana1.htm?tab=info Archdiocese of Manaus on Catholic-Hierarchy.org: https://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dmanb.html 2022 Aleteia.org profile of Cardinal-Elect Steiner: https://aleteia.org/2022/08/26/a-red-hat-for-the-amazon-basin/ 2022 Vatican News profile of Cardinal-Elect Steiner (Portuguese): https://www.vaticannews.va/pt/igreja/news/2022-05/presidencia-da-cnbb-sauda-os-novos-cardeais-do-brasil.html Special Assembly for the Pan-Amazon Region–list of participants: https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/09/21/0723/01479.html 2017 La Stampa coverage of the Amazon Synod (archived version): https://web.archive.org/web/20190618142401/https://www.lastampa.it/2017/10/15/vaticaninsider/eng/world-news/a-synod-for-the-indigenous-peoples-of-south-america-bu6BcrTX8a4HWl645ztM6O/pagina.html Post-Synodal Apostolic Exhortation Querida Amazonia: https://www.vatican.va/content/francesco/en/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20200202_querida-amazonia.html Ecclesiastical Conference of the Amazon on Gcatholic.org: https://gcatholic.org/dioceses/organizations/j02.htm The Revealer.org profile of Sister Manso Pereira: https://therevealer.org/in-the-amazon-religious-women-lead-the-way/ 2023 America Magazine report of indigenous women leaders from the Ecclesiastical Conference of the Amazon meeting with Pope Francis: https://www.americamagazine.org/faith/2023/06/06/women-deacons-indigenous-pope-francis-meeting-245437 2023 National Catholic Reporter piece on women ministering in the Amazon: https://www.ncronline.org/opinion/guest-voices/sisters-model-womens-diaconal-ministry-amazon Cruxnow coverage of 2022 delegation of bishops (including Archbishop Steiner) meeting with Pope Francis to discuss violence in Amazonia: https://cruxnow.com/church-in-the-americas/2022/06/brazilian-bishops-discuss-violence-in-the-amazon-with-pope-francis Thank you for listening, and thank my family and friends for putting up with the time investment and for helping me out as needed. As always, feel free to email the show at Popeularhistory@gmail.com If you would like to financially support Popeular history, go to www.patreon.com/Popeular. If you don't have any money to spare but still want to give back, pray and tell others– prayers and listeners are worth more than gold! TRANSCRIPT Welcome to Popeular History, a library of Catholic knowledge and insights. Check out the show notes for sources, further reading, and a transcript. Today we're discussing another current Cardinal of the Catholic Church, one of the 120 or so people who will choose the next Pope when the time comes. The thirteenth of sixteen children, Leonardo Ulrich STEINER was born on November 6, 1950 in Forquilhinha, a community in Brazil's second southernmost state of Santa Catarina. He's our third Brazilian Cardinal, but he won't be our last, in fact one of his cousins is fellow Brazilian Cardinal Paulo Evaristo Arns. Leonardo joined the Franciscans in 1972 at the age of 21, making his solemn profession in ‘76. In a pattern we've seen before, he studied philosophy and theology in Brazil, then went to Rome for more advanced studies, obtaining a licentiate and then a doctorate from the Antonianum. I don't know if I've emphasized the Franciscan affiliation of the Antonianum before, but it's certainly there–the Anthony it's named after is the Franciscan Anthony of Padua, after all. When Leonardo was ordained in 1978, it was carried out by his Cardinal-cousin I mentioned earlier, fellow Franciscan and then-Archbishop of São Paulo Cardinal Arns. He did pastoral work for a while, then he served as a formator at, uh, a seminary. From 1986 till 1995 Father Steiner was Master of Novices at, *a* seminary, presumably the same one, though that's not especially clear. The third source I checked for this particular detail described the posts he took up at the Antonianum in Rome in 1995 as the result of a transfer between institutions, so it I guess can rule that out as our mystery institution. While at the Antonianum, he served as a secretary–I expect the high level kind–and as a professor of Philosophy. He was in Rome for several years before moving back to southern Brazil in 2003. Back home, he served both as a pastor and lecturer, this time at the Bom Jesus Faculty of Philosophy, “bom” meaning "good” or I would perhaps suggest “sweet Jesus” as the more familiar English phrase with a close meaning. In 2005, Father Steiner's white phone rang and he learned he was being made Bishop-Prelate of São Félix. His episcopal consecration was carried out by none other than his longserving cousin, Cardinal Arns, who had been fully retired for years by that point, but apparently didn't mind making it a family affair. By the way, the voice on the other end of that white phone must have been fairly shaky, because Pope John Paul II died in the few months between the appointment and Bishop Steiner's actual consecration. Oh, also, did you catch that Prelate part of “Bishop-Prelate”? You see, São Félix was not and actually still is not a full-on diocese, rather it's at an intermediate sort of state called a “Territorial Prelature”. To give you an idea of why it's in an unusual state canonically, let me give you some stats. São Félix covers an area larger than England, with a total population of a bit under 200,000. At the time of his consecration, Bishop-Prelate Steiner had about ten priests to work with to address the spiritual needs of about 130,000 Catholics. The relatively sparse population is due to São Félix being on the edge of the Amazon Rainforest. This was not Bishop-Prelate Steiner's last contact with Amazonia. In May 2011 he became secretary general of the Brazilian Episcopal Conference, a post he held for the next eight years, and later on in 2011 Bishop-Prelate Steiner was appointed as an auxiliary bishop of the capitol, Brasília, working alongside Cardinal da Rocha, who we discussed in fall 2023. In 2017 Pope Francis announced the Synod on the Amazon, something which Bishop Steiner had apparently personally handed Pope Francis a document requesting on behalf of the Brazilian bishops. The Synod was duely held in 2019, and had a special focus on the indigenous peoples of the area, who, to quote Pope Francis, are “often forgotten and without the prospect of a serene future”. Another substantial issue is the ecology of the matter, with Pope Francis being known as an environmentalist before and certainly no less so after his 2015 encyclical Laudato Si, which called out the Amazon specifically as in need of special care. Bishop Steiner notably did *not* participate in the synod. I was fully expecting to say he had, and maybe I missed something, but the list of hundreds of official participants is linked in the show notes, and he's not on it. In reality his delivery of the bishop's request for the Synod was probably due to his formal role in the overall Bishop's conference and not due to his own connection to the region, which at this point was minor. However, despite that narratively inconvenient historical fact, later that year Bishop Steiner did become a full-on Amazonian bishop, being appointed the Archbishop of Manaus in the rather pointedly named Brazilian state of Amazonas. There he got to experience the staffing and geographic issues he had seen in his Bishop-Prelate days on a larger scale: there's a reason the Amazon Synod discussed things like allowing for married priests to help with the shortages, something which was much discussed in media coverage but was in truth only a minor topic in the Synod itself. One real fruit of the Amazon Synod was the establishment of the Ecclesiastical Conference of the Amazon. Adding yet another organizational wrinkle to the megacluster of organizational wrinkles that is the Catholic Church, an *Ecclesiastical* Conference functions like a Bishop's Conference, but is not limited to Bishops. In 2022, Archbishop Steiner became its First Vice-President. In yet another example of the organizational wrinkling I just joked about, I don't mean he's the first person to hold that office, instead, “First Vice-President” is his actual title, as the Ecclesiastical Conference actually has multiple Vice-President roles. I've been fairly brief and matter-of-fact in my descriptions here, so I want to end on a more human note, as there is real struggle in Amazonia. So let's hear from another Vice-President of the Ecclesiastical Conference, Sister Manso Pereira. A descendent of the Kariri Brazilian tribal group, Sister Manso Pereira recently related a conversation she had with the Karipuna people about the danger they face from armed groups of illegal logging and mining companies. Quote: “We sleep well when you are here, because you're with us.' I said, ‘Why? If they come for you to kill you, they're going to kill me, too.' And they said, ‘We know if you went missing, the church would come looking for you. They would know you were gone.'” In 2022, Pope Francis made Archbishop Steiner the first Cardinal from the Amazon region, also adding him to the Dicastery for the Institutes of Consecrated Life and the Societies of Apostolic Life. Leonardo Ulrich STEINER is eligible to participate in future conclaves until he turns 80 in 2030. Today's episode is part of Cardinal Numbers. Stay tuned to see if today's Cardinal gets selected for a deeper dive in the next round! Thank you for listening; God bless you all!
Presa internațională comentează afirmațiile secretarului de stat Marco Rubio potrivit cărora urmează o săptămână decisivă pentru negocierile de pace în Ucraina. Jurnaliștii vorbesc și despre armistițiul de scurtă durată anunțat de Vladimir Putin, în jurul zilei de 9 mai. Le Figaro vorbește despre ”abordarea caldă” și ”abordarea rece” a liderului american.”Pentru a impune o pace promisă inițial în termen de 24 de ore, Donald Trump are abordări calde - în mod normal rezervate lui Putin - și reci - de obicei îndreptate împotriva lui Zelenski.El l-a mustrat pe președintele ucrainean când acesta a refuzat planul de capitulare pregătit de administrația americană, în colaborare directă cu Kremlinul. Dar acum este supărat și pe Vladimir Putin când acesta își continuă bombardamentele mortale asupra unor ținte populate de civili”.Potrivit Newsweek, ”Trump a acordat procesului câteva săptămâni înainte ca răbdarea sa să expire. Așa că există presiune asupra Ucrainei și Rusiei pentru a se reuni la masa negocierilor și a demonstra că există o cale clară către pace și a menține implicarea SUA.Dar problemele cheie rămân: disputele privind concesiile teritoriale și viitorul securității Ucrainei”.La Stampa nu vede o apropiere a păcii.„Este greu de imaginat că Zelenski a reușit să submineze apropierea dintre Trump și președintele rus Vladimir Putin. (... )Da, este adevărat că, după întâlnirea din Bazilica Sfântul Petru, Trump a avut cuvinte mai dure decât de obicei la adresa lui Putin. El s-a considerat batjocorit de șeful Kremlinului și a sugerat noi sancțiuni împotriva Moscovei.Dar știm că este mult prea ușor pentru Putin să netezească lucrurile cu Trump în timp ce războiul continuă. Pe scurt, este dificil să nutrești speranța unui miracol în care Trump să susțină o pace justă în Ucraina.””Pentru Statele Unite, continuarea conflictului este acum responsabilitatea Ucrainei, nu a Moscovei”, observă Le Monde. ”Donald Trump încearcă astfel să-i impună un acord lui Volodimir Zelenski, menajându-l în același timp pe Vladimir Putin, pentru care nu și-a ascuns niciodată admirația”.The Conversation notează la rândul său:”Având în vedere lipsa evidentă a angajamentului Rusiei față de un acord, situația nu se îmbunătățește pentru președintele american Donald Trump. Se pare că nu se poate decide pe cine va da vina în cele din urmă dacă eforturile sale eșuează”Presa comentează și anunțul președintelui rus Vladimir privind un un armistițiu temporar în Ucraina pentru zilele care marchează cea de-a 80-a aniversare a victoriei asupra Germaniei naziste.Potrivit Firstpost, ”anunțul a venit într-un moment în care președintele american Donald Trump este frustrat de eșecul său de a pune capăt războiului. El promisese că va pune capăt războiului în termen de 24 de ore de la preluarea mandatului, dar războiul este nici pe departe aproape de sfârșit, în ajunul împlinirii a 100 de zile de mandat prezidențial”.Iar The Moscow Times amintește că ”Putin a ordonat ultima dată un armistițiu în weekendul de Paște, ceea ce a părut inițial să ia prin surprindere Ucraina, deși președintele Zelenski a declarat ulterior că susține ideea, deoarece ar putea deschide calea pentru un armistițiu mai amplu.De atunci, părțile beligerante nu au reușit să ajungă la un armistițiu necondiționat de 30 de zile, propus inițial de Statele Unite luna trecută”.
In apertura di terza parte il consueto spazio di commento alle principali notizie di attualità e politica con Paolo Mieli, giornalista, scrittore, storico.Oggi, 25 aprile, le celebrazioni per la liberazione dal nazi-fascismo arrivano in un giorno di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Un motivo in più, per qualcuno, per fare polemica su un giorno che dovrebbe essere di festa per tutti gli italiani. Ne parliamo con Francesco Clementi, costituzionalista, docente di diritto pubblico comparato all'Università La Sapienza di Roma e Flavia Perina, editorialista de La Stampa.
Susanna Mattiangeli"La Costituzione nelle parole"La storia di come è stata scritta la Costituzione italianaIllustrazioni di Giovanni GastaldiEdizioni Lapiswww.edizionilapis.itLa nostra Costituzione è uno dei testi giuridici più belli del mondo. Non è frutto di una sola mente geniale: è un gigantesco esempio di scrittura collettiva. Ma la Costituzione italiana chi l'ha scritta? Come è stata scritta? Da quante persone? La pensavano tutti allo stesso modo? No? Come hanno fatto a mettersi d'accordo? Chi ha scelto le parole esatte? C'erano anche delle donne? Quanti tentativi ci sono voluti prima di arrivare alla stesura definitiva?Per arrivare a un testo condiviso così preciso e limpido è stato necessario un processo complesso: 556 menti hanno collaborato affinché i 12 principi fondamentali della Costituzione diventassero le colonne portanti della neonata Repubblica. Un compito che ha portato a discussioni appassionanti, spesso accese, in cui si sono confrontati modi diversi di vedere il mondo.Questo libro, che nasce da un attento studio degli atti parlamentari del tempo, non vuole limitarsi a riassumere il significato dei 12 principi fondamentali della Costituzione. In maniera agile e coinvolgente, ci fa scoprire il dibattito dell'Assemblea Costituente «in presa diretta», permettendoci di vedere e sentire i volti e le voci della Costituente. Un taglio innovativo, che ci restituisce il racconto live dell'esperienza della scrittura di quei principi da parte dell'Assemblea e il contributo dei Costituenti. La struttura grafica e le illustrazioni partecipano a costruire il senso del discorso e lo ampliano. Rendono possibile comprendere le ragioni dell'una o dell'altra componente politica, anche per chi non ha ancora studiato il periodo storico del dopoguerra.Susanna MattiangeliÈ nata e vive a Roma. Scrive e traduce storie brevi e lunghe per molte case editrici. I suoi libri sono stati tradotti in una ventina di Paesi. Oltre a questo, compone cruciverba, gioca con le parole e organizza laboratori collaborando con scuole, biblioteche e librerie. Nel 2018 ha vinto il Premio Andersen come Miglior scrittrice. È stata nominata Italian Children's Laureate per il biennio 2023/2024.Giovanni GastaldiÈ un giovane illustratore, grafico e fumettista piemontese. Laureato allo IED di Torino nel 2017, alumnus Mimaster 2021, vive tra le Alpi Marittime e le Langhe piemontesi nella sua Mondovì (CN). Lavora nell'illustrazione editoriale e nella grafica pubblicitaria collaborando con importanti riviste come The Economist, L'Espresso, La Stampa e Il Sole 24 Ore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
A due anni dall'insediamento del governo Meloni, l'Italia ha assistito a una serie di riforme che hanno inciso profondamente su vari settori, tra cui giustizia, sicurezza e autonomia regionale. Queste iniziative legislative hanno suscitato dibattiti accesi riguardo al loro impatto sulla struttura istituzionale e sui diritti fondamentali dei cittadini. Ne hanno parlato al Festival Internazionale del Giornalismo Dino Amenduni, comunicatore politico e pianificatore strategico presso l'agenzia Proforma; Vitalba Azzollini, giurista e membro del Comitato Scientifico del Policy Observatory della Luiss; Adriano Biondi, condirettore e caporedattore dell'area politica di Fanpage.it; e Annalisa Cuzzocrea, già vicedirettrice de La Stampa, oggi firma di Repubblica. Regia: VudioBrano musicale: Propaganda - Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino
Alle 22 di questa sera, il presidente Trump annuncerà nuove tariffe commerciali con effetto immediato. Ne parliamo con Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche e responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali.Prosegue l’esercitazione militare cinese al largo di Taiwan. Ce ne parla da Tainan Lorenzo Lamperti, collabora con La Stampa, il Manifesto e China Files.Medio Oriente: continua l'operazione militare israeliana a Gaza per "aggiungere zone di sicurezza allo stato di Israele", mentre gli aiuti umanitari rimangono bloccati. Ce ne parla Chiara Lodi da Khan Younis, operatrice di MSF e Giuseppe Dentice, analista nell’Osservatorio Mediterraneo (OSMED) dell’Istituto di Studi Politici "S. Pio V".
A Bruxelles i Ventisette riuniti in Consiglio tra riarmo e libro bianco per la difesa. Ci colleghiamo con Marco Bresolin, corrispondente de La Stampa da Bruxelles. Riarmo europeo che pone interrogativi (e ricette diverse) di finanziamento: ci concentriamo sul lato più economico con Andrea Roventini, direttore dell'Istituto di Economia e professore ordinario di economia politica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Dopo quello del Senato, arriva anche l’ok della Camera: il ddl intercettazioni è legge. Ci spiega tutto Giovanni Negri, esperto di giustizia de Il Sole 24 Ore. Meta AI si prepara a sbarcare in Europa. Spazio: arrivano i primi dati scientifici del telescopio Euclid. Sentiamo il nostro Enrico Pagliarini.
Si attende la risposta da Mosca sulla proposta di pace di USA e Ucraina, mentre cresce l’attesa per eventuali richieste o condizioni che il Cremlino potrebbe mettere sul tavolo. Ne parliamo con Anna Zafesova, firma de La Stampa.Gli USA tagliano i fondi a USAID, il principale strumento di aiuto umanitario del governo statunitense. Ne parliamo con Pier Giorgio Ardeni, professore ordinario di Economia politica e dello sviluppo all’Università di Bologna e Giampaolo Silvestri, segretario generale Avsi.
Nella notte è stato lanciato l'attacco più significativo sul suolo russo dall'inizio dell'invasione, proprio mentre a Jedda l'Ucraina esplora la via diplomatica. Ieri era presente il presidente Zelensky, mentre oggi c'è stato un incontro fra una delegazione ucraina ed una americana. Si tratta del primo riavvicinamento dallo scontro alla Casa Bianca dello scontro 28 febbraio. Ne parliamo con Marco Di Liddo, Direttore del CeSI.A Bruxelles invece si discute di una stretta europea sulla gestione dei flussi migratori. Con noi Marco Bresolin, corrispondente de La Stampa da Bruxelles.Aumentano gli incidenti sugli sci. Ci spiega le ragioni Sofia Pierini, Responsabile piste per il Servizio di sicurezza e soccorso in montagna della Questura di Belluno.
Sono felice di presentare il primo Incontro con l'autore!Oggi parliamo con un autore: Fabio Geda. Sono molti i temi di discussione: migrazione, cambiamento, resilienza, parole. Una conversazione intensa e profonda su temi sempre attuali.Fabio Geda è scrittore ed educatore. Nasce a Torino, si occupa per molti anni di disagio giovanile, esperienza che racconta anche nei suoi libri. Ha scritto su Linus, La Stampa e ha parlato molto di temi del crescere e dell'educare. Collabora stabilmente con la Scuola Holden, il Circolo dei Lettori di Torino, la Fondazione per il libro, La musica e la cultura.Il suo romanzo d'esordio è “Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani” del 2007. A questo seguono molti romanzi per adulti e ragazzi. Nel 2010 esce “Nel mare ci sono i coccodrilli” che ha avuto molto successo sia in Italia che all'estero. “La scomparsa delle farfalle” è il suo romanzo più recente, pubblicato per Einaudi nel 2023, mentre nel 2024 è uscito con Feltrinelli “Song of Myself. Un viaggio nella varianza di genere”Vuoi partecipare al nostro club del libro? Entra in contatto! info@piccolomondoitaliano.com
Emanuela Griglié, Guido Romeo"Maschiocrazia"Perché il potere ha un genere solo (e come cambiare)Prefazione di Marta CartabiaCodice Edizioniwww.codiceedizioni.itL'avanzata della parità di genere non è tutta propaganda, ma non si può parlare di cambiamento senza interrogare il potere, e l'Italia su questo è oggi un laboratorio al quale tutti guardano con attenzione. Esempi di un nuovo modello più inclusivo ed equilibrato, in politica come in economia, esistono, ma le resistenze sono molte e non scontate, e il potere femminile è ancora ben lontano dall'essere consolidato e strutturato in una rete influente e capillare. Il problema è che siamo tutti – sì, anche le donne e i ragazzi più o meno fluidi della GenZ – molto più maschilisti e conservatori di quanto siamo disposti ad ammettere. E il girl power è diventato spesso un fenomeno talmente mainstream che rischia di essere un sottoprodotto di quella maschiocrazia – o per usare una parola tornata di recente molto in auge: patriarcato – dove le donne, preso il potere, non agiscono diversamente dai loro predecessori maschi. Attraverso dati, interviste (a Roberta Metsola, Kaja Kallas, Vera Gheno e molte altre), ricerche scientifiche e cronaca recente, Maschiocrazia è la fotografia lucida e provocatoria di una mutazione epocale che la società contemporanea sta affrontando, e svela un quadro più complesso della semplice discriminazione di genere.«Siamo insomma destinati a non cambiare? Noi non abbiamo perso la speranza perché, come ci ha fatto notare Agnese Pini, una delle poche direttrici di quotidiani in Italia, storicamente le discontinuità arrivano dalla periferia del sistema, con numeri che inizialmente sembrano sempre esigui. E i segnali per avere speranza sono reali.»Prefazione di Marta CartabiaEmanuela GrigliéGiornalista, scrive per “La Stampa” e “Repubblica Salute” principalmente di innovazione, cultura digitale e scienza. Collabora su temi di costume e società con “Harper's Bazaar” ed “Esquire”, ed è stata editor su argomenti di attualità per “Vogue” e “L'Uomo Vogue”. In precedenza ha scritto per “Italia Oggi” e “Il Mondo”, e ha fatto parte del team che ha creato e lanciato “City”, primo free press italiano del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.Guido RomeoGiornalista, scrive per “Il Sole 24 Ore” di economia e digitale. È stato responsabile per il business e l'innovazione di “Wired”, e il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti in Italia e all'estero. È autore, insieme a Ernesto Belisario, di Silenzi di Stato. Storie di trasparenza negata e di cittadini che non si arrendono (Chiarelettere, 2016).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L’attualità della settimana commentata con il co-conduttore d’eccezione: Luca Dondoni, giornalista e critico musicale de La Stampa. I Grammy, i Grammy social e il ritorno del festival La Prima Estate (a Lido di Camaiore dal 20 al 22 giugno) con Michele Boroni.
I decreti esecutivi firmati dal presidente Trump in materia di immigrazione hanno dato il via libera alla caccia all'immigrato irregolare. Nel frattempo, un giudice federale di Seattle, Jonh Coughenour, si è trovato subito al centro di polemiche e attacchi personali dopo il rigetto dell'ordine esecutivo sul diritto di cittadinanza. Ne parliamo con Francesco Semprini, collaboratore di La Stampa, ora al confine con il Messico.
Operazione militare israeliana in Cisgiordania. Ci colleghiamo con Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore a Jenin. Movida a Napoli: il Comune, condannato a 200 mila euro di risarcimento ai residenti, impugna la sentenza. Sentiamo l’avvocato Gennaro Esposito, presidente del Comitato Vivibilità Cittadina. Trump minaccia dazi all’Ue ed esce dall’accordo OCSE sulla minimum tax per le multinazionali. Von der Leyen: “Guardiamo anche all’India e alla Cina”. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24 Ore da Bruxelles, Marco Bresolin, corrispondente de La Stampa da Bruxelles.
In apertura lo spazio con Paolo Mieli e la sua lettura critica delle principali notizie dall'Italia e dal mondo.Nella notte tra sabato e domenica la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è partita a sorpresa per una missione in Florida dal presidente eletto degli Usa. Fonti del team Trump confermano che la visita era in programma da un po', anche se non forniscono i dettagli su quando sia stata finalizzata. Il ministro Tajani non era stato informato. Quali saranno ora le prossime mosse della Premier? Lo chiediamo a Flavia Perina, giornalista e scrittrice, ex parlamentare, editorialista de La Stampa.Uno dei temi discussi durante l'incontro Trump-Meloni è stato sicuramente quello della liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala, incarcerata in Iran. Intanto, dall'Iran fanno sapere che l'arresto della giornalista romana non ha legami con l'arresto in Italia del cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi. Con noi Pejman Abdolmohammadi, docente di storia e istituzioni del Medio Oriente all'Università di Trento.
L'apertura di giornata con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti. Il generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe, è stato ucciso in un attentato a Mosca. Oltre all'ufficiale è morto anche il suo vice. A provocare il decesso è stata l'esplosione di un ordigno piazzato in uno scooter elettrico. L'attentato è avvenuto nel sud-est di Mosca. Proviamo a ricostruire il tutto insieme a Marta Ottaviani, firma per La Stampa, Avvenire e collabora con Radio 24, esperta di Russia e Turchia.
Lo chiamano già “il dream-team anti-Cina dell'amministrazione Trump”, ed è formato da alcune persone nominate a ruoli-chiave nel prossimi gabinetto Usa. Si tratta di Marco Rubio, futuro segretario di Stato, Mike Waltz, prossimo Consigliere per la Sicurezza Nazionale, e Robert Lightizer che va verso una seconda nomina al Commercio. Ma quale impatto potranno avere queste nomine sui rapporti tra Stati Uniti e Cina? Ne parliamo con Alessandro Aresu, autore di "Geopolitica dell'intelligenza artificiale” (Feltrinelli), Lorenzo Lamperti, direttore editoriale di China Files e giornalista per La Stampa e Il Manifesto, e con Emilio Cozzi, giornalista esperto di Spazio, ha scritto “Geopolitica dello Spazio. Storia, economia e futuro di un nuovo continente” (Il Saggiatore).