Storie, notizie, analisi, per raccontare ogni giorno tutto ciò che accade fuori dai confini italiani. Fatti apparentemente lontani che ci riguardano sempre di più, quotidianamente. Dopo un anno di reportage, Giampaolo Musumeci posa lo zaino, accende il microfono e accoglie reporter, fotografi, anali…

Prima di consegnare le caramelle ai bambini, in occasione dei festeggiamenti per Halloween alla Casa Bianca, Donald Trump ha annunciato di voler riprendere i test sulle armi nucleari. Come leggere quest'ultima mossa del tycoon? Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del Programma "Difesa, sicurezza e spazio" dello IAI, Dario Fazzi, docente di Relazioni transatlantiche all'Università di Leiden, e con Eleonora Tafuro, analista di Ispi esperta di Russia, Caucaso e Asia Centrale.La situazione ad Al Fashir, in Sudan, è drammatica: per strada decine di cadaveri giacciono abbandonati perché le famiglie non possono occuparsene. Andranno ad aggiungersi alle migliaia di vittime che gli scontri tra l'esercito regolare e le Rapid support forces hanno provocato nel Paese dal 2023. Ne parliamo con Giulia Chiopris, pediatra di MSF a Tawila.

Cordialità, molti complimenti e superlativi, nessuna sorpresa. Questi gli ingredienti del meeting tra Donald Trump e Xi Jinping in Corea del Sud. Sul piatto, le terre rare e i dazi, mentre alcuni temi caldi, come l'appoggio degli Stati Uniti a Taiwan, non sono proprio stati toccati. Ne parliamo con Giuliano Noci, Pro-Rettore del polo territoriale cinese del Politecnico di Milano.Le striature di sangue sulla sabbia intorno alla città sudanese di Al Fashir si vedono addirittura dallo Spazio. Segno della violenza che da quando è iniziato il conflitto, nel 2023, ha falcidiato migliaia di civili. Ne parliamo con Irene Panozzo, già consigliere politico dell'Unione Europea sul Corno d'Africa, e con Sylvain Penicaud, coordinatore di progetto di MSF a Tawila.

Il Paese torna alle urne per la seconda volta in due anni, dopo il crollo del fragile governo guidato dal tecnocrate Dick Schoof. Con 27 partiti in corsa e una scena politica sempre più frammentata, nessuno sembra in grado di raggiungere la maggioranza assoluta dei 76 seggi necessari per governare. Ne parliamo con Michele Pignatelli, inviato de Il Sole 24Ore ad Amsterdam.Il mondo intero è in attesa. Domani, in Corea del Sud, ci sarà l'incontro tra Donald Trump e Xi Jinping. Un incontro decisivo sul piano geopolitico ed economico durante il quale saranno toccati svariati temi: dai dazi al fentanyl, dalle terre rare alle importazioni di soia americana. Ne parliamo con Ettore Sequi, già segretario generale della Farnesina e ambasciatore.

Grandi scambi di cortesie, accordi su dazi, terre rare e investimenti sono i punti salienti dell'incontro a Tokyo tra Donald Trump e la neopremier giapponese Sanae Takaichi. Ne parliamo con Antonio Fiori, docente di Storia e Istituzioni dell'Asia all'Università di Bologna. Il viaggio di Trump proseguirà in Corea del Sud, dove il presidente statunitense incontrerà il suo omologo cinese Xi Jinping. Commentiamo il peso della questione Taiwan sui rapporti tra di due paesi con Lorenzo Lamperti, giornalista da Taipei.Infine, facciamo il punto sul viaggio a Roma del primo ministro ungherese Viktor Orban con il giornalista di Centrum Report Alessandro Grimaldi.

Giornate impegnative per il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, occupato nel suo tour asiatico. Tanti i temi da trattare, in particolare con la Cina: dai dazi fino a TikTok. Per parlarne sentiamo Alessandro Aresu, analista geopolitico di Limes e autore del libro "La Cina ha vinto", edito Feltrinelli. Nel frattempo arrivano buone notizie dall'America Latina, dove il suo alleato argentino Milei ottiene una sorprendente vittoria alle elezioni di metà mandato. Andiamo quindi a La Plata, dove raggiungiamo Federico Larsen, giornalista italo-argentino, membro dell'istituto di relazioni internazionali dell'Università di La Plata.Con Riccardo Alcaro, responsabile del programma "Attori globali" e coordinatore delle ricerche dello IAI, cerchiamo invece di capire la strategia del Presidente statunitense, tanto per l'Asia quanto per "il cortile di casa", visto il recente attivismo nel continente americano.

"È il momento della massima pressione, perché è l'unico modo per far cambiare idea a Putin, portarlo al tavolo e fermare le uccisioni". Lo ha dichiarato oggi il premier britannico Keir Starmer in apertura del vertice dei Volenterosi. Tra le priorità dei prossimi due mesi, Starmer ha indicato la rimozione del petrolio e del gas russi dal mercato globale, lo sblocco dei beni sovrani di Mosca per finanziare la difesa ucraina, il rafforzamento della difesa aerea e delle infrastrutture energetiche di Kiev e il mantenimento della pressione militare attraverso capacità a lungo raggio. Ne parliamo con Tiziana Prezzo, corrispondente Sky Tg24 da Londra, l'ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, presidente della Nato College Foundation, e con Pietro Batacchi, direttore di Rivista Italiana Difesa.

A Mosca piovono sanzioni. Dopo l'inasprimento delle sanzioni annunciato ieri da Donald Trump, oggi, come prevedibile, il business del petrolio russo viene colpito anche dall'Unione europea. Al Consiglio europeo di stamattina, oltre ad aver rinforzato le penalità economiche, i 27 hanno anche discusso del muro di droni e della protezione del fianco orientale. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, e con Carolina De Stefano, professoressa di Storia e politica russa alla Luiss Guido Carli.

"Niet": il fronte russo non cede e oppone un lapidario "No" alla richiesta di un cessate il fuoco da parte dell'amico Donald Trump. Salta dunque l'incontro che tanto aveva fatto ben sperare tra Vladimir Putin e l'omologo americano, con tutto il corollario di ripercussioni che questo può portare per l'Unione europea che proprio domani si riunisce in Consiglio per discutere, tra le tante questioni sul tavolo, anche di riarmo e guerra in Ucraina. Ne parliamo con Sergio Nava, inviato di Radio24 a Strasburgo, Giovanni Borgognone, professore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino, Micol Flammini, giornalista del Foglio, autrice di "La cortina di vetro. Vecchie paure e nuovi confini. L'Europa dell'est oltre il passato sovietico" (Mondadori).

Sanae Takaichi è la prima donna a ricoprire l'incarico di primo ministro in Giappone. Ha infranto un tabù in un Paese dove le donne fanno fatica ad affermarsi, ottenendo 237 voti, più della soglia richiesta per assicurarsi la carica, e sconfiggendo Yoshikoko Noda, il presidente del Partito costituzionale democratico. Ne parliamo con Giulia Pompili, Giornalista esteri de il Foglio e autrice della newsletter Katane. Dalle stelle alle stalle. L'ex presidente Nicolas Sarkozy ha varcato oggi la soglia del carcere La Santé, dove sconterà una pena detentiva di cinque anni per associazione a delinquere. Un altra sbavatura per l'immagine della Francia che sta attraversando una delle crisi economiche e politiche più acute degli ultimi cinquant'anni.

Commentiamo l'incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky con Mario Del Pero, docente di Storia Internazionale a Science Po di Parigi, e con Davide Maria De Luca, giornalista di Domani da Kyiv.Facciamo il punto sulla fragile tregua nella Striscia di Gaza e sui nuovi equilibri della regione con Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore a Gerusalemme, e con Mustapha Noman, viceministro degli Affari Esteri dello Yemen.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump riceverà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo le 13 ora di Washington, le 19 in Italia, per un pranzo nella Cabinet Room della Casa Bianca. Al centro dei colloqui il capitolo dei missili a lungo raggio americani promessi a Kiev, su cui Trump pare stia facendo una parziale marcia indietro, dopo la conversazione di ieri con Vladimir Putin. Ne parliamo con Gregory Alegi, professore di Storia e Politica degli USA alla Luiss, Anna Zafesova, giornalista e traduttrice, autrice di "Russia, l'impero che non sa morire" (Rizzoli), e con Alessandro Grimaldi, giornalista di Centrum Report.

Entro il 2030 l'Unione europea deve essere pronta ad un attacco russo. Per questo motivo oggi, giovedì 16 ottobre, la Commissione europea e l'Alta Rappresentante per gli Affari esteri e la Sicurezza Kaja Kallas hanno presentato un piano di riarmo articolato in 16 pagine. Una road map che prevede droni, un programma "sentinella" a guardia dei confini, uno Scudo Aereo Europeo e uno Scudo Spaziale di Difesa. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, e con Isabella Antinozzi, analista del Rusi.La guerra in Ucraina e la tregua appena cominciata a Gaza: ne parliamo con Paolo Magri, presidente del Comitato Scientifico dell'ISPI.

L'Ucraina e la difesa comunitaria sono stati i principali punti all'ordine del giorno del vertice dei ministri della Difesa della Nato a Evere, alla periferia di Bruxelles. Le recenti incursioni di droni russi nei cieli dei Paesi dell'Alleanza atlantica hanno poi spinto a discutere della risposta più appropriata da opporre. Ne parliamo con il generale Pasquale Preziosa, presidente dell'Osservatorio Eurispes sulla sicurezza, e con Alessandro Marrone, responsabile del programma "Difesa, sicurezza e spazio" dell'Istituto Affari Internazionali.Cessati i bombardamenti israeliani, Gaza deve fronteggiare un'altra minaccia: quella della sicurezza e della guerriglia tra Hamas e i gruppi rivali. Ne parliamo con Carlo Biffani, esperto di intelligence, sicurezza e terrorismo.

Dalla salita al potere di Hugo Chávez, e successivamente di Nicolás Maduro, il Venezuela si è progressivamente isolato sul piano internazionale. Oggi, il calo del prezzo del petrolio e la dipartita delle imprese straniere per l'alto tasso di corruzione hanno portato il Paese sull'orlo del baratro. Ma c'è chi progetta una svolta radicale. Ne parliamo con il capitano Javier Nieto Quintero, ex ufficiale della guardia nazionale venezuelana e noto esponente anti madurista.Torniamo poi a Gaza, per capire chi si occuperà di mantenere sicurezza e stabilità in questa delicata fase di transizione. Ne parliamo con l'ambasciatore Stefano Stefanini, senior advisor di ISPI e con Paola Caridi, giornalista, autice di "Il gelso di Gerusalemme" (Feltrinelli).

Gli ostaggi sono tornati a casa e duemila detenuti palestinesi hanno lasciato le carceri israeliane. È una grande vittoria quella di Donald Trump, l'inizio di un percorso che metterà la parola fine a due anni di massacri e devastazione. Eppure al consesso di oggi a Sharm el-Sheikh il tavolo diplomatico è gremito, talmente affollato di attori diversi e dagli interessi divergenti che viene da domandarsi quanto potrà arrivare lontano questo piano di pace. Ne parliamo con l'ambasciatore Pasquale Ferrara, ex direttore politico alla Farnesina, Valentina Furlanetto, inviata di Radio24 a Tel Aviv, e con Ehud Olmert, politico israeliano, già primo ministro di Israele.

Andrà a lei, la leader dell'opposizione venezuelana Maria Corina Machado, il premio Nobel per la pace tanto ambito anche da Donald Trump. Per la sua capacità "di mantenere accesa la fiamma della democrazia in tempi bui, per essere un esempio straordinario di coraggio civile". Ne parliamo con Roberto Da Rin, giornalista de Il sole 24Ore, esperto di America Latina.Torniamo poi in Medio Oriente, per analizzare il peso dei Paesi arabi nel negoziato per la pace e per capire cosa significhi disarmare Hamas e quanto sia fattibile. Lo facciamo con Claudio Bertolotti, direttore di Start Insight, e con Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all'Università di Trento.

Il sollievo è in primis degli ostaggi e della popolazione di Gaza. Ma, a dire il vero, il mondo intero ha provato sollievo stamattina nell'apprendere dell'accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas. Il piano di Trump è stato sottoscritto, anche se alcuni punti rimangono vaghi e restano dei dubbi rispetto al futuro. Ne parliamo con Valentina Furlanetto, nostra inviata a Tel Aviv, con Nicola Pedde, direttore dell'Insitute for Global Studies, Kobi Michael, analista del Misgav Institute for National Security & Zionist Strategy, e con Meron Rapoport, giornalista di +972 Magazine e Local Call.

Ancora un ultimo tentativo. Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha accolto l'invito del presidente Macron a tentare di tenere i negoziati finali con le forze politiche per la stabilità del Paese. Stasera Lecornu riferirà se vi siano prospettive di collaborazione per evitare che l'indebitamento della Francia peggiori. Ne parliamo con Jean-Pierre Darnis, professore di Storia contemporanea alla Luiss Guido Carli e professore all'Università di Nizza.Mentre continuano i negoziati per Gaza, i bombardamenti da parte di Israele non cessano. Ne parliamo con Luca Sangalli, capo missione di Cesvi in Palestina, e con Ilan Pappé, storico israeliano, autore di "La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina" (Fazi editore).

Nel giorno del ricordo e del dolore per le circa 1.200 persone uccise e per gli oltre 250 rapiti portati a Gaza sono state diverse le cerimonie in Israele. Nel frattempo, in Egitto si è concluso il primo round dei negoziati per la pace. Ne parliamo con Valentina Furlanetto, nostra inviata a Tel Aviv, Giuseppe Dentice, Analista Osmed (Osservatorio Mediterraneo) dell’Istituto di Studi Politici S. Pio V, e con Ilan Pappé, storico israeliano, autore di “La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina” (Fazi editore).

Un Donald Trump ottimista continua a distribuire le carte nella difficile partita del piano di pace per Gaza, facendo pressioni sia su Hamas sia su Benjamin Netanyahu. Oggi, a Sharm el-Sheik, cominciano i negoziati per i primi passi verso la fine delle ostilità. Ne parliamo con Michela Mercuri, professoressa di Storia dei Paesi musulmani all'Università di Padova, e con Valentina Furlanetto, inviata di Radio24 a Gerusalemme.Il primo ministro Sébastien Lecornu si dimette. Quale sarà il prossimo passo del presidente Macron? Lo chiediamo a Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all'Università di Bologna.

Una petroliera battente bandiera beninese, sospettata di far parte della flotta fantasma russa, è stata trattenuta per diversi giorni nei pressi del parco eolico di Saint-Nazaire, vicino alle acque territoriali francesi. Nel frattempo, le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono state fermate da Israele quando ancora si trovavano in acque internazionali. Ma quali azioni sono lecite, e quali no, in alto mare? Lo chiediamo ad Antonio Leandro, professore di Diritto internazionale del mare all'Università Aldo Moro di Bari.Rafforzare la difesa e migliorare la capacità di coordinamento tra Paesi sono stati gli imperativi all'ordine del giorno del consiglio europeo straordinario di Copenaghen. Ne abbiamo parlato con Beda Romano, corrispondente del Sole 24Ore a Bruxelles.Un attentato alla sinagoga di Manchester ha obbligato il primo ministro Keir Starmer a lasciare Copenaghen in tutta fretta per fare ritorno a Londra. Ne abbiamo parlato con Marzia Maccaferri, professoressa di Storia e teoria politica alla Queen Mary University of London.

"Aspetteremo tre o quattro giorni. Vedremo. Tutti i Paesi arabi sono d’accordo, i Paesi musulmani sono d’accordo, Israele è d'accordo. Stiamo solo aspettando Hamas". Così ieri il presidente degli Stati Uniti ha passato la palla a Hamas, dopo aver annunciato il piano di pace per Gaza. Intanto Hamas ha già proposto alcune modifiche riguardanti il disarmo, l'esilio della leadership e la necessità di ottenere garanzie per un ritiro completo dell'Idf. Ne parliamo con Giuseppe Dentice, analista Osmed dell’Istituto di Studi Politici S. Pio V.La Sumud Global Flotilla è sempre più vicina a Gaza. Le navi italiane messe a disposizione dal ministro Guido Crosetto non andranno oltre le acque internazionali. Sentiamo Annalisa Corrado, eurodeputata per il Pd a bordo di una delle imbarcazioni della Flotilla.Andiamo poi negli Stati Uniti per analizzare la riunione dei vertici militari voluta da Pete Hegseth. Lo facciamo con Gregory Alegi, professore di Storia e Politica degli USA alla Luiss.

"Tutto si sta risolvendo. Oggi è un giorno storico per la pace": con queste parole Donald Trump ha dato avvio alla conferenza stampa con Benjamin Netanyahu, al termine di un incontro sulla pace in Medio Oriente. Trump ha proposto un piano per la pace articolato in 20 punti che prevede ricostruzioni e sviluppo economico. Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, docente di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all'Università di Trento, e con Ettore Sequi, già ambasciatore, segretario generale dello European Corporate Council on Africa and the Middle East.

Inizierà intorno alle 19 italiane l'incontro tra Benjamin Netanyahu e Donald Trump che potrebbe, a detta del presidente americano, porre fine alla guerra. Quali sono i punti del piano proposto da Donald Trump e cosa accadrà a Gaza? Ne parliamo con Giovanni Borgognone, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino, e con Michela Mercuri, professoressa di Storia dei Paesi musulmani all'Università di Padova.La Moldova ha scelto di stare con l'Europa. Lo ha fatto in cabina elettorale domenica scorsa, esprimendo più del 50% delle preferenze per il Partito d’azione e solidarietà (Pas). Commentiamo con Isac Mihai, giornalista di TVR Moldova.

Mentre la Global Sumud Flotilla avanza, dopo il rifiuto di consegnare il carico per Gaza a Cipro, Benjamin Netanyahu parla all'Assemblea Onu ribadendo la sua determinazione a distruggere Hamas. Ne parliamo con Alessia Melcangi, professoressa di Storia e Istituzioni dell'Africa alla Sapienza, esperta di Medio Oriente, e con Antonio Leandro, professore di Diritto internazionale del mare all’Università Aldo Moro di Bari.I droni in Polonia, Romania, Lettonia. Poi i Mig in prossimità dell'Alaska. Cosa significa questo affollamento nei cieli? Lo chiediamo al generale Pasquale Preziosa, già capo di Stato maggiore dell’Areonautica militare, presidente dell’Osservatorio Eurispes sulla sicurezza.

Parole dure come mai prima quelle della Premier Meloni all'Assemblea Generale dell'Onu nei confronti di Israele. Reazione eccessiva, oltre i limiti. Come è noto, l'Italia si impegnerà a riconoscere la Palestina a condizione del rilascio degli ostaggi ancora detenuti da HamasNel suo intervento, netta anche la considerazione sulla Russia: Mosca ha calpestato l'Onu". Ne parliamo con Alessandro Marrone e Arturo Varvelli.

Alcune imbarcazioni della spedizione umanitaria Global Sumud Flotilla hanno subìto un attacco aereo con mandante ancora ignoto. Il Ministro italiano della Difesa ha annunciato l'invio della fregata Fasan in acque internazionali, a tutela della flotta con rotta verso Gaza. Lo stesso farà la Spagna. Spazio anche alle recenti dichiarazioni del Presidente USA Trump all'Assemblea Generale dell'ONU.

Lunedì notte gli aeroporti di Copenaghen e Oslo sono stati chiusi per circa quattro ore, a causa della presenza di alcuni droni non identificati. Nelle ultime settimane vari droni e jet militari russi hanno violato lo spazio aereo di alcuni paesi dell’Europa dell’Est, causando molte preoccupazioni e convincendo la NATO a rafforzare le proprie difese. Ne parliamo con Pietro Batacchi, direttore della Rivista Analisi Difesa.Nella seconda parte, commentiamo l'80ª Assemblea Generale dell’Onu, segnata dal riconoscimento dello Stato di Palestina, con Gianluca Pastori, docente di Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all’Università Cattolica.

Il 18 settembre decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Francia durante una giornata di scioperi e manifestazioni, indetta dai sindacati, contro possibili tagli alla spesa pubblica nella prossima legge di bilancio. Gli ultimi dati del ministero dell'Interno francese e della prefettura di Parigi parlano di oltre 500.000 manifestanti che hanno sfilato in tutto il Paese. Ne parliamo con Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all'Università di Bologna.

È un legame solido quello che unisce Stati Uniti e Gran Bretagna: lo dicono oggi in conferenza stampa Keir Starmer e Donald Trump, dopo aver siglato un accordo economico per 250 miliardi di sterline. Un legame fatto di collaborazioni economiche proficue, certo, ma che lascia spazio a qualche incomprensione sul piano della politica internazionale. Come quella sul riconoscimento dello Stato di Palestina che vede il presidente americano convintamente contrario. Ne parliamo con Giorgia Scaturro, giornalista e producer, nostra collaboratrice a Londra.L'avanzata israeliana a Gaza continua e proprio pochi giorni dopo l'attacco di Israele a Doha, l'Arabia Saudita sigla un accordo di mutua difesa con il Pakistan. Ne parliamo con Urban Coningham, analista del Rusi (Royal United Services Institute).

Donald Trump è arrivato in Gran Bretagna insieme alla consorte Melania, per la sua seconda visita di Stato nel Paese. Dopo un primo incontro con il re e la regina, il presidente discuterà con Keir Starmer di relazioni economiche e nuova cooperazione nucleare e dei conflitti a Gaza e in Ucraina. Ne parliamo con Giorgia Scaturro, nostra collaboratrice a Londra.A Gaza l'offensiva di terra continua obbligando migliaia di palestinesi all'esodo. Delle ultime mosse sul campo di Israele e della relazione dell'Onu sul perché si sarebbe configurato un vero e proprio genocidio a Gaza parliamo con Michael Milshtein, responsabile del Centro per gli studi palestinesi dell'Università di Tel Aviv, e con Paolo Palchetti, professore docente di Diritto internazionale alla Sorbonne di Parigi.

L’esercito israeliano ha dato il via all’offensiva di terra a Gaza City, in quella che appare come la fase più dura del conflitto iniziato dopo il 7 ottobre 2023. Si calcola che nella Striscia ci siano ancora circa 650mila palestinesi, ad oggi incerti su dove rifugiarsi. Ne parliamo con Francesco Petronella di Ispi, Emmanuele Panero, analista Desk Difesa e Sicurezza del Cesi, Esperanza Santos, coordinatrice delle emergenze di MSF a Gaza, Francesco Sacchi, Capo progetto di EMERGENCY a Gaza, e con Udi Goren, esponente del movimento dei familiari degli ostaggi di Hamas.

Nei mesi scorsi Israele ha bombardato diversi Paesi in Medio Oriente: Libano, Siria, Yemen e, ovviamente, l'Iran. Mai però aveva colpito uno dei Paesi del Golfo, quei Paesi con cui la prima amministrazione Trump aveva avviato un processo diplomatico complesso, volto ad ottenere un riavvicinamento con Israele. L'attacco in Qatar, per Netanyahu necessario per eliminare alcuni esponenti di Hamas, segna dunque uno spartiacque decisivo nella guerra in Medio Oriente? Ne parliamo con Giuseppe Dentice, analista OSMED, e con Antonino Occhiuto, analista di Gulf Stete Analytics.Dopo il caso polacco arriva quello romeno. Questa volta si è trattato di un singolo drone russo entrato nello spazio aereo Nato, per l'appunto in Romania, con un volo di 50 minuti. Vladimir Putin sta quindi deliberatamente e sistematicamente provocando la Nato? Ne parliamo con Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore della Difesa, e con Svetlana Tikhanovskaya, leader dell'opposizione bielorussa.

Si chiama Tyler Robinson e ha 22 anni. Il killer che ha sparato un colpo letale all'influencer di desta Charlie Kirk da un tetto a più di 100 metri di distanza è stato arrestato. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del sole 24Ore a New York.Dopo un rilascio di prigionieri, gli Stati Uniti valutano la riapertura dell'ambasciata in Bielorussia proprio mentre si stanno preparando le esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia. Ne parliamo con Eleonora Tafuro di Ispi e Alessandro Marrone, direttore del programma "Difesa, Sicurezza e Spazio" di Iai.

La violenza politica negli Stati Uniti ha raggiunto livelli allarmanti. Charlie Kirk, attivista di destra alleato di Donald Trump e rock star del movimento Maga (Make America Great Again), è stato ucciso con un'arma da fuoco mentre partecipava a un evento alla Utah Valley University. Kirk stava tenendo una presentazione quando è stato colpito al collo da un proiettile. Ne parliamo con Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences Po.L'invasione dello spazio aereo polacco e il ricorso all'articolo 4 del trattato atlantico hanno davvero segnato un punto di non ritorno rispetto al conflitto in Ucraina? Lo chiediamo a Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia, e a Elio Calcagno, ricercatore del programma "Difesa" di Iai.

Droni (presunti) russi hanno solcato i cieli della Polonia la scorsa notte. La risposta è stata immediata: la Difesa aerea Nato si è attivata neutralizzando la minaccia. L'episodio però ha acceso una miccia che difficilmente potrà essere spenta. Ne parliamo con Pietro Batacchi, direttore di Rivista Italiana Difesa, e con Fabio Turco di Centrum Report.Dopo l'attacco israeliano in Qatar ci si chiede quale tenuta possano ancora avere i patti di Abramo. Lo chiediamo a Cinzia Bianco, visiting fellow allo European Council on Foreign Relations, esperta di Paesi del Golfo.

I volontari sull'imbarcazione al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said hanno parlato di un drone, le autorità tunisine smentiscono. La Global Sumud Flotilla ha subito un'altra battuta d'arresto in Tunisia e stavolta non per il maltempo ma per un incendio a bordo di una delle imbarcazioni le cui cause sono in fase di accertamento. Ne parliamo con Matteo Garavoglia, giornalista freelance a Tunisi.Nel frattempo, Israele ha rivendicato un attacco a Doha sferrato per colpire alcuni esponenti di Hamas proprio mentre erano in corso i colloqui sulla proposta di cessate il fuoco di Trump. Ne parliamo con Alessia Melcangi, professoressa di Storia e Istituzioni dell'Africa alla Sapienza, esperta di Medio Oriente.Dopo la sfiducia dell'Assemblea Nazionale, Bayrou si appresta a lasciare il suo incarico. Quali le prospettive future? Lo chiediamo a Veronica Gennari, giornalista freelance a Parigi.

È il quarto capo di governo in due anni. François Bayrou chiederà oggi la fiducia dell'Assemblea Nazionale, certo del fatto che serviranno mosse coraggiose e dolorose per risollevare il Paese e che avere la fiducia sia dunque essenziale per andare avanti. Intanto, i francesi, sempre più preoccupati per il carovita, si apprestano a paralizzare il Paese con uno sciopero generale il 10 settembre. Ne parliamo con Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all' Università di Bologna.800 droni e 13 missili si sono scagliati contro Kiev nella notte tra sabato e domenica. Commentiamo con Davide Maria De Luca, giornalista freelance, collabora con la Radiotelevisione svizzera.Un attentato a una stazione dell'autobus a Gerusalemme ha provocato 6 morti. Ne parliamo con Giuseppe Dentice, analista dell' Osservatorio Mediterraneo (OSMED) dell' Istituto di Studi Politici S. Pio V.

Questa putata nasce da un viaggio con fondazione Avsi in Kenya, per scoprire le sfide, i progetti e le storie che rendono il latte non solo fonte di vita ma anche l’oro bianco del paese.

Migrazione, mutilazione genitale femminile, AIDS. Sono temi attraverso cui cerchiamo di raccontare un paese, la Costa d'Avorio, con l'aiuto di Fondazione Avsi e di una voce particolare, vicina alla gente, quella delle radio locali.