Podcasts about superbonus

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Altalex News
Il danno da perdita del Superbonus 110 per inadempimento dell'appaltatore

Altalex News

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 10:48


L'onere di allegazione e probatorio a carico del committente per ottenere il risarcimento (Tribunale di Pavia, sentenza 17 marzo 2025, n. 340).>> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/5cuktya8>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w

Focus economia
Foti, dal Pnrr 14 miliardi per le imprese, a prescindere dalle tariffe

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 23, 2025


I 14 miliardi da destinare alle imprese attraverso la revisione del Pnrr "si riferiscono a somme attualmente non utilizzate all'interno del Pnrr. Riteniamo di utilizzarle a prescindere dai dazi, per accelerare la competitività delle nostre imprese. Riteniamo di utilizzare quelle risorse anche su altre linee di finanziamento che possano trovare nelle imprese adeguata rispondenza". Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, in risposta al question time di oggi, sulle risorse del Pnrr da utilizzare per interventi di contrasto ai dazi. Secondo l'Upb in merito all'attuazione del Pnrr: "Dalle informazioni disponibili in ReGiS all'8 aprile 2025, emerge che è stato attivato il 95% della dotazione finanziaria complessiva e che la spesa sostenuta ammonta a 64,1 miliardi (33%), di cui 27,3 miliardi relativi a Superbonus e crediti d'imposta". Quindi rischiano di essere molti i soldi da "ricollocare" da qui al 2026 per non perdere i finanziamenti. Per Openpolis al momento sono circa 50 i miliardi non ancora destinati del Pnrr che potrebbero essere "spostati" per altre voci di spesa (aiuti alle aziende o in difesa). Ma è necessaria ovviamente una revisione a Bruxelles. Interviene su questo Luca Dal Poggetto, Analista di Openpolis esperto di Pnrr.Il risiko entra nel vivo?UniCredit lancerà lunedì l'OPS su Banco BPM, ma senza escludere un futuro ricorso contro il provvedimento del Comitato Golden Power, che ha imposto vincoli giudicati eccessivi. Tra questi, il mantenimento di un rapporto impieghi/depositi al 120%, la continuità del project finance, la stabilità degli investimenti di Anima Holding e l'uscita dalla Russia entro nove mesi. UniCredit, pur ritenendo il decreto illegittimo, punta ora a una mediazione col Governo per chiarire il perimetro degli impegni, in parte influenzati dal MEF leghista. Gli analisti di Equita avvertono che tali vincoli potrebbero rallentare l'operazione e penalizzare la posizione patrimoniale. L'offerta resta intanto a sconto del 6,1%. Domani 24 aprile si terrà l'assemblea delle Generali, con un nuovo scontro tra la lista Mediobanca, che sostiene la riconferma dei vertici attuali, e quella di Caltagirone. Oltre alla governance, il nodo strategico centrale è la partnership con Natixis nell'asset management.. Ne parliamo con Alessandro Graziani, Il Sole 24 OreConti disastrosi per Tesla, Musk fa un passo indietro dal DOGE Tesla ha chiuso il primo trimestre 2025 con risultati deludenti: l'utile netto è crollato del 71% a 409 milioni di dollari e i ricavi sono scesi del 9% a 19,34 miliardi, ben al di sotto delle attese. Il comparto auto ha registrato un calo ancora più marcato del 20%, con vendite in forte flessione in USA, Europa (–62% in Germania) e Cina (–22%). Le consegne globali sono diminuite del 13%, mentre il marchio ha subito un danno reputazionale legato alla controversa posizione politica di Elon Musk, che ha affiancato Trump come “zar anti-sprechi”. Le sue scelte, come i licenziamenti di massa e il sostegno alla riduzione della spesa pubblica, hanno suscitato critiche e contribuito al calo delle vendite. Musk ha annunciato che da maggio dedicherà solo due giorni a settimana al suo incarico governativo, riaffermando però il suo impegno nella lotta alla burocrazia. Ha preso le distanze dalle politiche protezionistiche di Trump, pur riconoscendo che la decisione finale spetta al Presidente. Le tensioni commerciali e i dazi stanno complicando le catene di fornitura, aumentando i costi, specie per componenti importati come quelli dal Messico. Nonostante tutto, il mercato sembra guardare oltre: le azioni sono salite del 4,5% dopo la chiusura dei mercati, sostenute dalla narrativa futurista di Musk, che punta su robotaxi a giugno, boom dell'energy business (+67%), lancio del nuovo Model Y economico e sul robot umanoide Optimus nel 2025. Tesla rilancia così su AI e robotica, abbracciando l'idea di un futuro di “abbondanza sostenibile”. Alberto Annicchiarico Il Sole 24 Ore

Due di denari
28 marzo - Superbonus e mancati aggiornamenti al catasto: partono le lettere del fisco

Due di denari

Play Episode Listen Later Mar 28, 2025


L’Agenzia delle Entrate sta mettendo in moto la macchina delle lettere di compliance che chiederanno ai contribuenti chiarimenti sul mancato adeguamento delle rendite catastali dopo i lavori di ristrutturazione che si sono avvalsi del Superbonus. Se i lavori incentivati hanno migliorato sensibilmente il valore degli immobili senza che sia stata aggiornata la rendita, potrebbero quindi accendersi i riflettori del fisco. Questo non rappresenta automaticamente l'applicazione di una sanzione, ma richiede in ogni caso verifiche e accertamenti da parte del proprietario. Facciamo il punto della situazione con il geometra Ernesto Alessandro Baragetti, Consigliere Nazionale con delega al catasto e Consigliere Agefis, Associazione Geometri Fiscalisti.Nella prima parte della puntata si riunisce, come ogni settimana, la Squadra Antitruffa Serpente Corallo. Al centro di questo appuntamento c'è la vicenda di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. A quasi otto anni dalle liquidazioni dei due istituti veneti risultano ammesse all'insinuazione al passivo fallimentare meno della metà delle oltre 41 mila richieste. Sembra che nessuno, però, potrà ricevere alcuna cifra di rimborso. I commissari hanno già scritto più volte nelle relazioni annuali che “non sono ravvisabili concrete prospettive di soddisfacimento dei creditori” diversi da Intesa Sanpaolo e dallo Stato. Ne parliamo con l'avv. Letizia Vescovini, esperta in diritto bancario e finanziario. Non mancano poi, con l'incursione di Marco lo Conte e Stefano Elli, la rassegna stampa delle ultime notizie in materia di truffe e frodi e le anticipazioni sulla nuova puntata del podcast Serpente Corallo Social Club.

Focus economia
La frenata tedesca rallenta l'export del made in Italy

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025


Frena l interscambio tra Italia e Germania nel 2024 e rallenta l'export italiano. Il valore dei rapporti commerciali tra i due Paesi è sceso del 4%, mentre le vendite delle imprese italiane sul principale mercato di sbocco per il Paese sono scese da 74,7 a 71 miliardi, in base al rapporto appena pubblicato dalla Camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien.Nonostante la flessione, causata dalla frenata tedesca e dal complesso contesto internazionale, l'interscambio nel 2024 si è attestato a 156 miliardi di euro ed è stato «il terzo più alto di sempre, a riprova della solidità dei rapporti tra le due economie», spiega Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio Ahk Italien. Italia e Germania sono due Paesi votati all export e lo scenario globale «non favorisce il nostro modello di business», sottolinea Buck. Di fronte alle nuove sfide e alla minaccia dei dazi Usa, «è allora importante che collaboriamo e che definiamo insieme una politica industriale. Il tema dei prossimi anni sarà appunto quello di rafforzare l industria europea». Serve quindi più Europa, seguendo le linee guida indicate dal rapporto Letta e da quello Draghi, con più integrazione, con investimenti in innovazione e ricerca, con il recupero dei livelli di competitività e rafforzando le infrastrutture. E con una «strategia comune per tornare a prezzi dell energia più favorevoli per le aziende, perché questo è cruciale per le nostre industrie», afferma ancora Buck.Il commento di Joerg Buck Consigliere Delegato Camera di commercio Italo-Germanica AHK Italien. Venier, scenario incerto, Snam rafforza infrastruttura nazionaleSnam, ha rivelato oggi, ha chiuso il 2024 con ricavi totali pari a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all'esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell'efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del Superbonus. Per quanto riguarda gli investimenti totali hanno raggiunto il livello record di 2.875 milioni di euro (+31,0% rispetto al 2023), trainati dall'avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, dall'avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea."In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale". Lo afferma l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier che oggi ha fatto il punto sui risultati del 2024 e sull'avanzamento del Piano Strategico al 2029. Venier ricorda l'acquisizione di Adriatic Lng ed Edison Stoccaggio e il piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, "il più significativo - sottolinea - della nostra storia". "Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi - aggiunge - superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa e riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro". "L'ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola - conclude il manager - va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan".L'intervento di Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Elkann alla Camera: «Per noi l Italia ricopre un ruolo centrale»Inizia puntuale l'audizione del presidente di Stellantis John Elkann alla Camera dei Deputati incarico che ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 2 dicembre 2024, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares .«Ci siamo preparati all'audizione di oggi con grande attenzione; perché per noi l'Italia ricopre un ruolo centrale» ha premesso Elkann ai membri della X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati e della 9a Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato della Repubblica.Nel suo discorso Elkann ricostruisce il ruolo della Fiat in Italia negli ultimi venti anni, conferma il piano industriale presentato al tavolo del Mimit lo scorso 17 dicembre e infine punta a condividere con i membri del Parlamento la prospettiva del settore automotive, non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo. «Il 2025 evidenzia Elkann - sarà un altro anno difficile: il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi».Sull'azione dell'Europa,Elkann parla di azioni «di corto respiro» e fa appello ad un maggiore impegno sul fronte delle infrastrutture di ricarica. «In Italia - dice - ci sono un terzo delle colonnine che ci sono in Olanda». I produttori automobilistici europei «stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano cinque volte più alti di quelli cinesi».L'aumento della produzione in Europa e in Italia nel prossimo ventennio dipenderà dalla crescita del mercato, che sarà sempre più elettrico", ha detto John Elkann ricordando che "il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unità vendute nel 2024. La Cina occupa il primo posto con 30 milioni, seguita dagli Stati Uniti (16 milioni) e dall'Unione Europea (15 milioni). Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate del 12% e in Italia sono calate del 30%". Filomena Greco, Il Sole 24 Ore a Focus Economia.Dazi, in 22 province export pari a oltre la metà del PilAlla crisi dell'automotive legata a transizione energetica e alla fine della globalizzazione, vanno ora a sommarsi i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump al settore. Anche nel caso in cui i dazi Usa non dovessero essere imposti all Europa, ma solo nei confronti di Messico e Canada, le case automobilistiche di tutto il mondo (Stati Uniti compresi) subirebbero un duro impatto in termini di mancati profitti e perdite economiche.Al di fuori del Nord America, Giappone, Corea del Sud e Germania sono in cima alla lista dei Paesi che registrano un surplus commerciale con gli Stati Uniti. Ma a fine 2024 gli scambi internazionali di merci sono risaliti anche per l economia italiana. Nel 2024 oltre il 48% del valore dell export italiano è stato indirizzato al di fuori dell Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all estero dell Italia e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei. L analisi svolta dall Istat in un focus suggerisce che l applicazione dei dazi preannunciati dall amministrazione statunitense nei confronti dell Ue potrebbe avere effetti rilevanti sull Italia.In Italia negli ultimi cinque anni le vendite all estero hanno trainato i conti di molti settori produttivi con importanti ricadute sui territori. Tanto che molte aree del Paese oggi si trovano particolarmente esposte a un eventuale inasprimento delle politiche commerciali sui mercati internazionali: le province italiane in cui l export genera un valore superiore al 50% del prodotto interno lordo sono 22 su 107. Ciò significa che in una guerra commerciale globale come quella che si sta profilando, sarebbe ad alto rischio l economia di una provincia su cinque.Il commento di Aldo Bonomi, direttore Consorzio Aaster.

Un caffé con il commercialista zollette di...

Il consueto caffè con le novità della settimana. 

The 10Min Trader con Marco Casario
[Focus] L' Italia NON CRESCE più: l'illusione del SUPERBONUS e PNRR

The 10Min Trader con Marco Casario

Play Episode Listen Later Feb 4, 2025 20:03


GPShow
SUPERBONUS? Sta arrivando l'Agenzia delle Entrate!

GPShow

Play Episode Listen Later Jan 20, 2025 14:31


Hai bisogno di consulenza? Prenota un appuntamento conoscitivo gratuito con uno dei nostri esperti su https://www.pianofinanziario.it/consulenza

Due di denari
10 gennaio - Revisioni dei bonus casa

Due di denari

Play Episode Listen Later Jan 10, 2025


Da oggi, ogni venerdì, la Squadra Antitruffa Serpente Corallo si trasferisce in Due di denari per mettere in guardia gli ascoltatori dalle truffe sempre più diffuse soprattutto nell'online. Poi, torneremo sul tema dei bonus casa insieme all'esperto commercialista Luca De Stefani. Con la Manovra 2025, scatterà infatti una revisione degli sconti sui lavori edilizi: dalla riduzione delle detrazioni per le seconde case, allo stop agli sconti per le caldaie a metano, al bonus giardini, fino al Superbonus i cui beneficiari potrebbero ricevere delle lettere dall'Agenzia delle Entrate, per verificare l'aggiornamento delle rendite catastali dei beni ristrutturati.

Ultim'ora
Professioni, Buono "Per i geometri triennio di grande consolidamento"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Dec 27, 2024 15:57


ROMA (ITALPRESS) - "Nell'ultimo triennio, grazie anche a tutti i provvedimenti che sono stati messi in campo, i redditi della categoria dei geometri sono cresciuti notevolmente: se guardiamo all'ultimo triennio, è cresciuto del 44% in un solo anno, l'anno successivo si è aggiunto un 20% e quest'anno abbiamo avuto un ulteriore incremento dell'8,9%, per un aumento complessivo del reddito dell'87% nel triennio". Lo ha detto Diego Buono, presidente di Cassa Geometri, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. "Sicuramente" il superbonus "è stata la spinta, il motore che ha fatto un po' ripartire l'edilizia: questo ci ha permesso di crescere tanto come redditi, ma anche come sostenibilità dell'ente, perché sono cresciuti i contributi", ha aggiunto.xi2/sat/gsl

Rassegna di Fisco e Tasse
Decreto correttivo del Concordato convertito in legge; Superbonus in 10 rate per una parte di spese

Rassegna di Fisco e Tasse

Play Episode Listen Later Dec 19, 2024 4:35


Thu, 19 Dec 2024 08:41:16 +0000 https://podcast.fiscoetasse.com/307-decreto-correttivo-del-concordato-convertito-in-legge-superbonus-in-10-rate-per-una-parte-di-spese 807add2904431948654986897cc9c484 307 full no

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
«Questi parassiti se la sono cercata»: chi è Luigi Mangione, il killer di Manhattan

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Dec 11, 2024 10:43


In questa puntata di Start, un ritratto dell'assassino di Brian Thompson, ceo di United Healthcare; le nuove regole per i trasferimenti di contante e oro dentro e fuori l'Unione Europea; infine, conti in tasca al Superbonus 110%. Per qualunque chiarimento sulla puntata, puoi mandare un'email a angelica.migliorisi@ilsole24ore.com

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
«Questi parassiti se la sono cercata»: chi è Luigi Mangione, il killer di Manhattan

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Dec 11, 2024 9:58


In questa puntata di Start, un ritratto dell'assassino di Brian Thompson, ceo di United Healthcare; le nuove regole per i trasferimenti di contante e oro dentro e fuori l'Unione Europea; infine, conti in tasca al Superbonus 110%. Per qualunque chiarimento sulla puntata, puoi mandare un'email a angelica.migliorisi@ilsole24ore.com

Pecore elettriche
I disastri del Superbonus. Parlano Luciano Capone e Carlo Stagnaro

Pecore elettriche

Play Episode Listen Later Dec 10, 2024 26:34


Inglorious Globastards - IL PODCAST
Il Superbonus 110% della Vergogna Infinita (con Luciano Capone)

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Nov 30, 2024 62:45


Gli anni dei governi grillini (che adesso dovremo ridefinire contini) hanno provocato i peggiori disastri dell'Italia repubblicana, dai lockdown al reddito di cittadinanza fino ad arrivare all'operazione demenziale del Superbonus 110% che ha devastato le finanze dello Stato italiano.Per quanto i colpevoli hanno nome e cognome, da Conte a Fraccaro, da Gualtieri al Ragioniere Generale dello Stato, le complicità spesso interessate hanno coinvolto tutti i pezzi della politica (anche di opposizione) e dell'economia, passando per i cosiddetti corpi intermedi.

Un caffé con il commercialista zollette di...

Il consueto appuntamento settimanale di novità per imprese e professionisti. 

PDR - Il Podcast di Daniele Rielli
PDR #77 LUCIANO CAPONE: Venezuela (la dittatura di cui nessuno parla), l'Argentina di Milei e il disastro del 110% italiano

PDR - Il Podcast di Daniele Rielli

Play Episode Listen Later Nov 19, 2024 140:50


Il Venezuela era il paese più ricco del Sud America ma negli ultimi anni le politiche di Chavez e di Maduro hanno causato una crisi economica senza precedenti per un Paese non in guerra e più dell'80% delle famiglie Venezuelane vivono ora in condizioni di povertà. Come conseguenza, 8 milioni di Venezuelani hanno lasciato il Paese, le recenti elezioni sono state truccate dal regime di Maduro, la leader dell'opposizione Maria Corina Machado vive in clandestinità e la sua famiglia è all'estero, dove stati esiliati anche tutti i principali oppositori del regime. Anche l'Italia ha visto un importante flusso di immigrazione dal Paese perchè molti venezuelani avevano la cittadinanza italiana o potevano richiederla per via delle loro origini italiane. Il Venezuela è un caso da manuale di cosa NON fare ad un'economia e una società democratica; Luciano Capone spiega come la democrazia venezuelana sia stata distrutta e svuotata a poco a poco dall'interno e le nazionalizzazioni abbiano comportato una crisi del comparto petrolifero con il risultato che un Paese con una delle più grandi risorse petrolifere al mondo si è ritrovato in alcuni frangenti a dover acquistare petrolio dall'estero. Luciano ha parlato anche dell'esperimento di Milei – di segno completamente opposto – in Argentina e di come sta andando. Abbiamo parlato anche degli enormi costi sui conti pubblici italiani del 110%, tema a cui ha appena dedicato un libro intitolato: "SUPERBONUS come fallisce una nazione" (Rubettino) scritto con Carlo Stagnaro. La mia newsletter gratuita: https://danielerielli.substack.com/ Instagram - https://www.instagram.com/danielerielli/ Twitter - https://twitter.com/danielerielli Facebook - https://www.facebook.com/quitthedoner/ Il mio ultimo libro é "IL FUOCO INVISIBILE" (Rizzoli), e lo trovi qui: https://amzn.to/40VFsLB I libri di tutti gli ospiti di PDR e qualche consiglio di lettura sono qui: https://www.amazon.it/shop/danielerielli Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Focus economia
Appello al governo: made in Italy moda a rischio collasso

Focus economia

Play Episode Listen Later Nov 4, 2024


Sono sette le proposte per il settore presentate dalla Camera Nazionale della Moda Italiana in vista della legge di bilancio 2025. L'associazione di categoria del settore moda ha fatto richiesta di audizione alla Commissione Bilancio della Camera dei deputati per presentare le proprie proposte inerenti la legge di bilancio in fase di stesura. Le tematiche sulle quali si soffermano le proposte non suonano nuove, ma ripropongono le più urgenti necessità del comparto concentrandosi in particolare sottolinea il presidente di Cnmi Carlo Capasa sul tema della supply chain.In sintesi, la proposta di Cnmi si concretizzarebbe in "un'autoregolamentazione che coinvolge tutto il settore e che potrebbe rappresentare per la filiera produttiva una svolta normativa radicale".È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della Moda italiana.Usa, hanno già votato in 77 milioni su 244 aventi dirittoRush finale della campagna elettorale per le presidenziali Usa, in una manciata di Stati alla vigilia del giorno delle elezioni. Kamala Harris trascorrerà tutto il lunedì in Pennsylvania, i cui 19 voti elettorali offrono il premio più grande tra gli stati che dovrebbero determinare l esito del collegio elettorale. Donald Trump fa quattro tappe in tre stati, North Carolina, Pennsylvania e Michigan. Finirà a Grand Rapids, dove ha completato le sue prime due campagne. Circa 77 milioni di americani hanno già votato in anticipo su 244 milioni di aventi diritto, ma Harris e Trump stanno spingendo per ottenere molti milioni di sostenitori in più. L affluenza alle elezioni presidenziali è storicamente in crescita: nel 2020 ha raggiunto il 62,8 per cento, il valore più alto da un secolo. Tira aria da record anche stavolta, potrebbero votare più di 160 milioni di persone.Secondo l'ultimo sondaggio del Nyt Trump ha raggiunto Harris in Pennsylvania, dove entrambi sono al 47% dei consensi. il voto femminile potrebbe ribaltare le aspettative in Iowa, Stato in cui Trump aveva vinto facilmente nel 2016 e nel 2020 e dove ora Harris sarebbe al 47-44% (Reuters). L'attuale vicepresidente ha un vantaggio marginale in Nevada, North Carolina e Wisconsin, mentre il tycoon è in vantaggio in Arizona. I due candidati sarebbero testa a testa in Georgia, Pennsylvania e Michigan.L'intervento di Alessandro Plateroti, Direttore di NewsMondo.it a Focus Economia.PNRR con poca trasparenza e a rischio rimodulazione, l'ennesimaIl governo, scrive oggi Repubblica, smonta e rimonta il Pnrr. Per la terza volta in due anni. E deve ammettere, di nuovo, che una parte dei progetti e delle riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza non vedrà mai la luce. Ritardi, troppi. Tempo, poco. Ecco perché Raffaele Fitto sta mettendo a punto il piano d emergenza. Una revisione tecnica che sposterà tra 3 e 6 miliardi, dalle misure che non vanno a quelle che sono in grado di assorbire più risorse. Il saldo totale non cambierà: l Italia si impegna a spendere tutti i 194,4 miliardi del suo Piano, è la rassicurazione data alla Commissione europea dal ministro che a dicembre lascerà incarico e deleghe per entrare nella squadra di Ursula von der Leyen.Per questo il fedelissimo di Giorgia Meloni punta a chiudere la revisione tecnica entro la fine dell anno. E per questo, la settimana scorsa, a valle della visita dei funzionari della Commissione a Roma, ha deciso l accelerazione. La task force della sua Struttura di missione, a Palazzo Chigi, dovrà trovare la quadra sulle modifiche con i tecnici dei ministeri. Tutti, nessuno escluso. La ricomposizione del Piano sarà trasversale, anche se alcuni pagheranno il conto più di altri. Come è avvenuto con la prima revisione, che ha mosso 11 miliardi per finanziare RepowerEU, il nuovo capitolo del Pnrr. È anche in questo pacchetto che andrà a insistere il nuovo rimescolamento degli investimenti.Sotto osservazione sono finiti i fondi di Transizione 5.0, gestiti dal ministero delle Imprese di Adolfo Urso. I crediti d imposta per le imprese sono legati alla transizione energetica. Il problema nasce proprio qui: da una prima analisi, il tiraggio è basso, tra il 60% e il 70%.Inoltre, come denuncia Openpolis, del Pnrr si sa poco. Non è chiarissima la catena di comando con l uscita del ministro Raffaele Fitto. Né è chiaro quanto si sia speso dei 194 miliardi di euro, a meno di due anni dal traguardo. Ufficialmente solo il 26%, per metà in incentivi automatici come il Superbonus. Ma quando la Fondazione Openpolis si è appellata al Freedom of Information Act (Foia) per avere i dati dei 263 mila progetti, Palazzo Chigi malgrado la legge non ha risposto: "l esecutivo continua a negare il rilascio di dati importanti, in un momento in cui il piano dovrebbe entrare in una fase decisiva".Il commento di Luca Dal Poggetto, Analista di Openpolis esperto di Pnrr.

Market Mover
I “furbetti” del Superbonus

Market Mover

Play Episode Listen Later Oct 11, 2024 11:51


Il governo studia un intervento per far pagare chi ha ristrutturato coi soldi dello Stato senza adeguare le rendite catastali

Market Mover
I "furbetti" del Superbonus

Market Mover

Play Episode Listen Later Oct 11, 2024 11:07


Il governo studia un intervento per far pagare chi ha ristrutturato coi soldi dello Stato senza adeguare le rendite catastali  

Due di denari
8 ottobre - Bonus edilizi agli sgoccioli

Due di denari

Play Episode Listen Later Oct 8, 2024


Con la fine del 2024 ci troveremo a salutare, con ogni probabilità, diversi bonus fiscali per gli interventi edilizi. In cima alla lista il "fu" Superbonus al 100%, che già si era ridotto al 70% e che per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025 scenderà ulteriormente al 65%.Anche il Bonus Ristrutturazione, che ci eravamo abituati a vedere al 50% negli ultimi anni, è destinato a tornare all'aliquota iniziale del 36%. Scompariranno poi il Bonus Mobili e l'Ecobonus. Con Luca De Stefani, commercialista ed esperto fiscale per Il Sole 24 ORE, facciamo un riepilogo delle misure in scadenza con le indicazioni più utili a chi può ancora (e anzi, deve) affrettarsi se vuole usufruirne.In apertura di puntata dedichiamo due brevi finestre all'educazione finanziaria e alla previdenza integrativa.FEduF, Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio, aderisce al Manifesto dell’educazione finanziaria promosso dal gruppo 24 ORE per concretizzare l'impegno nella promozione dell’educazione e della cultura finanziaria a favore delle donne e dei giovani. Il commento in diretta con la direttrice FEduF Giovanna Boggio Robutti.Il Fondo pensione Pre.Si.Di (Previdenza, Sicurezza e Difesa), ancora non operativo, è costituito a favore delle categorie lavorative appartenenti ai comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico.Giovanni D'Abruzzo - Direttore Generale del fondo interviene in diretta per segnalare alcune criticità che stanno ancora caratterizzando il processo di attivazione.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Bonus casa, lavori in frenata e superbonus ancora in attesa delle ultime regole

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Aug 19, 2024 8:05


In questa puntata di Start ci occupiamo dei bonus casa, analizzando la frenata dei lavori nei primi mesi del 2024 e gli adempimenti ancora inattuati nel campo del superbonus. Tra le altre notizie di oggi, come gestire gli incidenti stradali all'estero e le nuove professioni del turismo

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Bonus casa, lavori in frenata e superbonus ancora in attesa delle ultime regole

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Aug 19, 2024 7:20


In questa puntata di Start ci occupiamo dei bonus casa, analizzando la frenata dei lavori nei primi mesi del 2024 e gli adempimenti ancora inattuati nel campo del superbonus. Tra le altre notizie di oggi, come gestire gli incidenti stradali all'estero e le nuove professioni del turismo.

Focus economia
Energia: approvvigionamento di gas, rinnovabili e comunità energetiche

Focus economia

Play Episode Listen Later Aug 14, 2024


Negli ultimi tre anni, il prezzo dell'energia è schizzato alla stelle, complici la ripartenza dopo la pandemia e l'invasione russa in Ucraina. Ma iniziano a registrarsi elementi di normalizzazione. Alla luce dei dati diffusi da Unem (Unione energie per la mobilità) lo scorso mese, la bolletta energetica in Italia è scesa del 42%. Alla base c'è un mix di fattori costituito dai minori consumi di energia indotti da condizioni climatiche favorevoli e dal contesto macroeconomico in rallentamento, oltre che dalle quotazioni in calo. Risultato: la fattura energetica italiana, che quantifica il saldo tra la spesa per l'energia importata e le entrate derivanti dall'export, si è attestata nel 2023 a circa 66,5 miliardi, con un calo di 47,8 miliardi rispetto all'anno prima. Quando, sotto la spinta della crescita dei prezzi del gas, l'asticella ha raggiunto il picco storico di 114,3 miliardi di euro. Si tratta di livello più alto rispetto agli anni immediatamente precedenti (nel 2021, per effetto del Covid, la spesa è scesa fino a 23,4 miliardi) ma non molto dissimile dal valore di undici anni fa (64,9 miliardi). E il minore esborso sul 2022 è stato determinato, per l'84%, dal dimezzamento dei costi sostenuti per il gas (-54% rispetto al 2022 per gli approvvigionamenti dall'estero) ed elettricità (-51% per l import dagli altri Paesi). Mentre, guardando al 2024, le previsioni quantificano in circa 56 miliardi (10 miliardi in meno del 203) la spesa da sostenere per l approvvigionamento energetico della penisola. In generale il gas incide per il 35% sul mix complessivo e seconda fonte alle spalle del petrolio. Passando alla rinnovabili, emerge che nei primi sei mesi del 2024 la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%). A maggio 2024 hanno coperto il fabbisogno di elettricità con una quota del 52,5% (contro il 42,3% del maggio 2023). È il valore mensile più alto di sempre. Un primato determinato principalmente da due fattori: la produzione record dell'idroelettrico (+34,7%, in ragione delle fortissime precipitazioni piovose e nevose degli ultimi mesi) e il nuovo passo in avanti del fotovoltaico (+36,3%) e dell'eolico (+10,5%). L'incremento del fotovoltaico (+1.062 GWh) è dovuto all'aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e al maggior irraggiamento (+393 GWh), a loro volta proliferati grazie al Superbonus. Capacità che, per quanto riguarda tutti gli asset green, nel 2024 è cresciuta di 3,015 GW (+42% rispetto a un anno fa): ci sono tutte le premesse per battere i 5,7 GW del 2023, anche se i target Pniec - circa 10 GW l'anno per rispettare la tabella di marcia al 2030 - sono ancora distanti. Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l'84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. Parlando di rinnovabili, bisogna segnalare che questo è un anno di svolta per le comunità energetiche rinnovabili perché lo scorso gennaio è stato approvato il decreto tanto atteso e, un mese dopo, sono state pubblicate le linee guida messe a punto dal Gse e approvate dal ministero dell Ambiente e della Sicurezza energetica. Ne parliamo con:Luigi De Paoli, Professore di Economia e politica dell'energia e dell'ambiente all'Università BocconiAlberto Clò, direttore responsabile della rivista "Energia" ed ex ministro dell'Industria e del commercio con l'estero nel governo tecnico presieduto da Lamberto DiniGelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei (Banca europea per gli investimenti)Franco Bernabé, presidente di Techvisory ed ex amministratore delegato di Eni e TelecomDavide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma EnergiaClara Poletti, componente del collegio dell'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente)

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Una “coda” del superbonus per i redditi bassi: ecco come ottenere i contributi

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Aug 10, 2024 10:04


In questa puntata di Start parliamo del fondo indigenti per il superbonus e di come richiedere i contributi, dei dati di Bankitalia sui prestiti a famiglie e imprese e di come l'intelligenza artificiale abbia riaperto il caso Pantani.

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Una “coda” del superbonus per i redditi bassi: ecco come ottenere i contributi

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Aug 10, 2024 9:18


In questa puntata di Start parliamo del fondo indigenti per il superbonus e di come richiedere i contributi, dei dati di Bankitalia sui prestiti a famiglie e imprese e di come l'intelligenza artificiale abbia riaperto il caso Pantani.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Superbonus 120% per chi assume

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Jun 27, 2024 6:08


In questa puntata di Start parliamo del nuovo superbonus 120%, pensato per le imprese e i professionisti che assumono a tempo indeterminato. Di novità che riguardano il Ponte sullo Stretto di Messina e dello stop in arrivo nel 2025 per i bonus rivolti a chi deve sostituire la caldaia.

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Superbonus 120% per chi assume

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Jun 27, 2024 6:53


In questa puntata di Start parliamo del nuovo superbonus 120%, pensato per le imprese e i professionisti che assumono a tempo indeterminato. Di novità che riguardano il Ponte sullo Stretto di Messina e dello stop in arrivo nel 2025 per i bonus rivolti a chi deve sostituire la caldaia.

Focus economia
Superbonus del 120% per l'assunzione a tempo indeterminato: agevolazioni fiscali per imprese. Che intanto però fanno difficoltà a trovare lavoratori

Focus economia

Play Episode Listen Later Jun 26, 2024


Un superbonus del 120% per imprese e professionisti che assumono a tempo indeterminato. Un maxisconto sul costo del lavoro che può arrivare al 130% se i nuovi assunti rientrano tra le cosiddette categorie fragili. Sul sito delle Finanze è stato pubblicato il decreto attuativo firmato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti di concerto con quello del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone. Il provvedimento rende operativa la maxideduzione fiscale prevista dalla riforma dell’Irpef di inizio anno (Dlgs decreto 30 dicembre 2023, n. 216). Quella che si può definire un “superbonus 120%” è una agevolazione fiscale che consiste in una maxi-deduzione fiscale per le aziende che assumono. Per quest’anno il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale o del 30% per determinate categorie di lavoratori, in particolare giovani e donne. La deduzione passa quindi dal 100% al 120% o 130%. L’incentivo ad assumere si applica a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma societaria, e ai lavoratori autonomi. Secondo le stime del Def, la misura potrebbe avere un impatto su circa 380 mila imprese. La deduzione scatterà per tutte le assunzioni a tempo indeterminato firmate dal primo settembre di quest’anno e fino al 31 dicembre 2025. Intanto però, cresce il gap tra domanda ed offerta di lavoro, soprattutto se qualificato. Nel 2023 le imprese italiane indicavano difficoltà di reperimento per il 45,1% del personale necessario, pari a oltre 2,48 milioni di posti. A giugno 2024 la quota di lavoratori introvabili è aumentata al 47,6%, pari a 270mila persone soltanto in questo mese. Il problema è ancora più grave per le piccole imprese che nel 2023 non hanno trovato il 48,1% di manodopera richiesta, una quota che balza al 55,2% per le imprese artigiane. A rilevarlo è un rapporto di Confartigianato. La ricerca di personale ha tempi medi di 3,3 mesi che possono superare un anno per trovare operai specializzati. Tutto questo per le piccole imprese ha un costo quantificato da Confartigianato in 13,2 miliardi di minore valore aggiunto per le ricerche di manodopera che durano oltre 6 mesi. A mancare, sottolinea il rapporto, sono soprattutto le competenze per affrontare la transizione digitale e la gestione dell'intelligenza artificiale. Nel 2023 le imprese cercavano 699mila lavoratori capaci di gestire tecnologie relative a intelligenza artificiale, big data analytics, internet of things e robot. Ne parliamo con Marco Granelli, presidente di Confartigianato.L'intelligenza artificiale entra nella vita delle aziendeDall'avvento di ChatGPT, quindi dicembre 2022, l'intelligenza artificiale generativa ha raggiunto il grande pubblico. È un tema che polarizza l'opinione pubblica, ma per l'occupazione rappresenta più un'opportunità che un rischio. Come emerge dal rapporto sull'IA di Aspen Institute Italia e Intesa Sanpaolo, presentato oggi alla Camera. Nessuna azienda che ha partecipato al sondaggio crede che l'impatto potrà essere solo negativo. Tra le aree in cui l IA è già ora più utilizzata, nel sondaggio sottoposto a 73 aziende, troviamo l analisi dei dati, anche predittiva, l automazione del servizio clienti attraverso l utilizzo di chatbot, la sicurezza informatica al fine di prevenire attacchi cyber, il marketing, la manutenzione predittiva o preventiva. Una quota più esigua di aziende utilizza già l intelligenza artificiale per ottimizzare il flusso amministrativo, l analisi del sentiment del cliente, le risorse umane e il processo di valutazione dei dipendenti e, infine, l ottimizzazione della catena di fornitura. L'AI è importante anche per la formazione. Inoltre il rapporto Aspen e Intesa Sanpaolo denunciano la mancanza di investimenti nel digitale da parte dell'Unione europea. Non a caso si sta diffondendo sempre di più il detto: "Gli Stati Uniti innovano, la Cina copia e l'Ue regolamenta". "Per affrontare queste sfide e massimizzare i benefici dell'IA, sarebbe auspicabile la creazione di un centro di ricerca dedicato all'Intelligenza artificiale in Europa, simile al Cern per la fisica. Questo centro - si legge nel rapporto - potrebbe concentrarsi sulla ricerca avanzata, sullo sviluppo di standard etici e tecnologici e sulla formazione di talenti nel campo dell'IA; potrebbe anche concentrare gli investimenti di ricerca secondo linee condivise". Ispirarsi al modello del Cern indica inoltre l'importante compito di dare "una sede fisica alle eccellenze europee nell'ambito della ricerca e dell'imprenditoria, e sarebbe il punto di riferimento per una via europea all'IA". Approfondiamo il tema con Patrizio Bianchi, Professore Emerito di Economia, Cattedra Unesco "Educazione, Crescita e Uguaglianza", Università degli Studi di Ferrara.Cosmetica Italia, nel 2023 fatturato +13,8% a oltre 15 miliardiNel 2023 il fatturato totale dell industria cosmetica in Italia ha superato i 15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022. Positive anche le stime per il 2024 che vedono il fatturato crescere ulteriormente del 10% nel confronto col 2023. Questi dati emergono dal 56esimo rapporto di Cosmetica Italiana presentato lunedì all'assemblea annuale. Le esportazioni rappresentano oltre il 46% del fatturato totale del settore. In particolare, nel 2023 hanno superato i 7 miliardi di euro, in crescita di oltre 20 punti percentuali rispetto all anno precedente; per il 2024 le stime segnalano ancora un andamento positivo (+12%). Questi risultati consentono di inquadrare livelli record per la bilancia commerciale (rapporto export-import) che nel 2023 supera i 4 miliardi di euro con una crescita di oltre 870 milioni rispetto al 2022. L'indispensabilità del cosmetico come bene essenziale è ribadita dall andamento positivo dei consumi nel mercato italiano che nel 2023 superano quota 12,5 miliardi con un trend positivo del 9,4% sul 2022. In particolare, considerando la ripartizione dei consumi nei canali distributivi, è possibile leggere un evoluzione delle abitudini di acquisto dei consumatori tra il 2023 e il 2022. Ne parliamo con Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia.

Due di denari
18 giugno - Superbonus, scatta la maxi tassazione per gli immobili

Due di denari

Play Episode Listen Later Jun 18, 2024


Chi venderà nei prossimi 10 anni una seconda casa ristrutturata con il superbonus, a meno che non sia stata ereditata o donata, va incontro ad un prelievo del 26% sulla plusvalenza generata dall’operazione. La tassazione, prevista dalla Legge di Bilancio 2024, diventa ora pienamente operativa con la pubblicazione di una circolare dell'Agenzia delle Entrate che fornisce tutte le istruzioni applicative. Ne parliamo con Luca de Stefani, commercialista ed esperto fiscale per Il Sole 24 ORE. Educazione finanziaria: oggi l'assemblea FEduFLa mancanza di educazione finanziaria limita la libertà di scelta. Lo sostiene l'80% degli intervistati in occasione della ricerca “Etica e Denaro” realizzata da IPSOS per FEduF, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio che fa capo all'Abi, Associazione Bancaria Italiana. Ne parliamo con Giovanna Boggio Robutti, direttrice generale FEduF, nel giorno in cui si svolge l'Assemblea del decennale della fondazione.

Focus economia
Domani al via il Salone nautico

Focus economia

Play Episode Listen Later May 28, 2024


Domani al via il Salone nauticoAl via domani il Salone Nautico a Venezia. La quinta edizione, nel segno della sostenibilità e dell'innovazione, si inaugura il 29 maggio e dura fino al 2 giugno ancora una volta nello storico Arsenale, cuore della marineria della Serenissima. È organizzato da Vela spa per conto del Comune di Venezia e grazie alla collaborazione della Marina Militare Italiana. Radio 24 è presente all'interno della Torre di Porta Nuova all'Arsenale. Sono attesi 270 espositori (50 in più rispetto all'anno scorso) che porteranno oltre 300 imbarcazioni, dislocate in un bacino acqueo di 50.000 mq (per una lunghezza complessiva di circa 2,8 chilometri) per oltre 1.100 metri lineari di pontili. I nazionali sono 216 (80% del totale) e tra questi i principali player italiani nonché oltre 50 cantieri ed espositori veneziani, tra i quali numerose eccellenze dell artigianato cantieristico tradizionale della laguna di Venezia. Gli espositori internazionali sono invece 54 (20% del totale), principalmente provenienti da Regno Unito, Croazia, Slovenia, Polonia, Spagna, Francia, Germania, Austria, Svezia, Danimarca, Finlandia. Tra i principali espositori: Ferretti Group, Azimut Benetti, Sanlorenzo, Solaris Yachts, Rizzardi, Pardo, Sessa, Tornado, Absolute, FIM e Wider. FerrettiGroup propone a marchio Custom Line la nuova Navetta 38, che sarà anche l ammiraglia tra le barche a motore, oltre a Infinito 90 che propone un nuovo modo di vivere la barca. Sanlorenzo mette in mostra BlueGame e SD 96 sotto l installazione artistica di Lorenzo Quinn in un bacino che diventa luogo esclusivo. Trenta nuovi cantieri e 15 première mondiali: con questi numeri il Salone Nautico Venezia si conferma una delle realtà espositive più importanti, unico per il suo sguardo rivolto al mercato dell est europeo di cui è ormai riferimento stabile. E Venezia, con questa manifestazione, riafferma il suo ruolo di capitale mondiale della sostenibilità nell anno in cui cadono i 700 anni dalla morte di Marco Polo, che ha per primo esplorato il mercato orientale compiendo una parte del suo viaggio anche via mare. Approfondiamo il tema con Alberto Galassi, amministratore delegato Ferretti group, Massimo Perotti, amministratore delegato Sanlorenzo. E con il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.Pnrr e spending nei ComuniCome accade ormai inevitabilmente quando un tema corre al centro del dibattito politico, la battaglia delle parole tende a oscurare le questioni di merito. Questa dinamica, intensificata dalla vigilia elettorale, ha investito in pieno la spending review di Comuni, Città e Province, misurata anche in proporzione alle risorse del Pnrr, come anticipato sul Sole 24 Ore di sabato scorso. Nel tentativo di spegnere il fuoco ieri è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini: «Si troverà una soluzione - ha detto il ministro delle Infrastrutture -, non ci saranno tagli». Ipotesi ambiziosa, quella prospettata dal leader della Lega per evitare un altro cortocircuito sulla corsa verso le urne dopo redditometro, Superbonus e Sugar Tax, perché questa spending è prevista dalla manovra, attuata dalla bozza di Dm scritta al Mef guidato dal numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti. Pur non avendo partecipato alla fase di costruzione del meccanismo congegnato al Mef, è diversa la linea seguita dal ministro per il Pnrr Raffaele Fitto che respinge la «polemica surreale» su «presunti tagli alla spesa sociale a partire dagli investimenti» che invece sarebbero «esclusi dalla norma». Ma più che alle obiezioni dei Comuni il titolare del Pnrr ha scelto, fin dalla sua partecipazione domenica al Festival dell Economia di Trento, di ribattere all opposizione, partita all attacco nel fine settimana con la segretaria del Pd Elly Schlein che ha accusato la premier Meloni di essere «la regina dell austerità». Il quadro è complesso. Ma, come sempre, i numeri possono aiutare a fare chiarezza; non prima di aver dato un occhiata alle regole reali in discussione. La spending 2024-28. Tutto nasce dalla bozza di decreto attuativo preparata dal ministero dell'Economia per distribuire fra gli enti i tagli di spesa decisi dall ultima legge di bilancio dopo sette anni di tregua per i bilanci locali. Il conto, che vale quest anno 200 milioni per i Comuni e 50 per Province e Città ma cumula 1,25 miliardi (un miliardo per i Comuni) da qui al 2028, insomma non è nuovo; ed era già stato in autunno al centro di uno scontro con i sindaci che aveva portato ad alleggerire un po le cifre iniziali grazie al recupero, in più anni, di una quota di Covid rimasta inutilizzata dalle amministrazioni locali. Il legame con il Pnrr La novità che ha infiammato la scena è il collegamento fra i tagli e il Pnrr. Sul punto la norma, scritta al comma 533 della legge di bilancio per quest anno(legge 213 del 2023), chiede di distribuire i tagli «in proporzione agli impegni di spesa corrente» indicati nei bilanci di ogni ente, ma «tenuto conto delle risorse del Pnrr» assegnate a ciascuna amministrazione alla fine dello scorso anno. Quel «tenuto conto» si è tradotto nella bozza di decreto in una divisione a metà dei tagli: il 50% distribuito seguendo la spesa, l altro 50% in proporzione ai fondi Pnrr. Le uscite relative a «diritti sociali, politiche sociali e famiglia», è sempre il comma 533 a precisarlo, sono escluse dalla base di calcolo che guida la distribuzione del primo 50% della spending, ma non dai tagli. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Approvato il Decreto Salva CasaIl decreto Salva Casa è stato approvato venerdì e che consentirà di regolarizzare diversi elementi interni ed esterni degli immobili, ma peseranno le norme regionali e comunali. Finestre, balconi, nicchie, verande, soppalchi. E anche porte, pareti o, addirittura, intere stanze. Tutti elementi sanabili, a determinate condizioni. Che va sottolineato da subito non sarà sempre facile ottenere. Il provvedimento funzionerà per livelli di difformità crescenti e metterà a disposizione strumenti pensati per regolarizzare varie tipologie di lavori. La prima norma da considerare è quella sulle tolleranze costruttive, che agisce per gli interventi effettuati entro il 24 maggio e tollera alcune divergenze (per una percentuale fino al 5%) tra quello che è presente negli immobili e quanto dichiarato in Comune. Grazie a questo meccanismo alcuni elementi saranno automaticamente considerati regolari, come una stanza o un balcone leggermente più grande. Oggi intanto Salvini è tornato sul tema: "Appena" il decreto Salva casa "uscirà in Gazzetta Ufficiale, spero a ore, lavoreremo subito come gruppo Lega agli emendamenti perché ci sono alcuni interventi che io ho già pronti, che i parlamentari hanno già pronti: penso all'altezza dei soffitti, penso alla riduzione della superficie minima per l'abitabilità, l'abitabilità, penso alla norma salva Milano". Approfondiamo il tema con Giuseppe Latour, Il Sole 24 Ore.

Focus economia
Biden vara dazi del 102,5% sulle auto elettriche made in Cina. E Stellantis apre ai cinesi

Focus economia

Play Episode Listen Later May 14, 2024


Dazi al 102,5% sulle auto elettriche; del 25% sulle loro batterie al litio; del 50% su chip e su pannelli solari. E ancora dazi su prodotti medicali, minerali critici, acciaio. È una raffica di restrizioni quella varata da Washington il 14 maggio contro le importazioni dalla Cina: secondo le stime della Casa Bianca, saranno colpiti circa 18 miliardi di dollari di merci. Le misure entreranno in vigore tra quest anno e il 2026. Nel mirino, settori strategici, come i semiconduttori e l energia verde, sui quali l'Amministrazione Biden ha riversato centinaia di miliardi di dollari in sussidi alla produzione.Nel nome del made in Usa, da quest anno, i dazi sulle auto elettriche cinesi vengono moltiplicati quasi per quattro, al 102,5% dall attuale 27,5%, un livello che già lascia i produttori cinesi fuori dal mercato statunitense. Nel primo trimestre del 2024, Geely è stata l unica casa cinese a esportare con il proprio marchio negli Stati Uniti, dove ha venduto 2.217 veicoli, secondo i dati della China Passenger Car Association. Altre 60mila vetture cinesi sono arrivate nel Paese, ma sotto brand Usa, soprattutto Buick (General Motors). Intanto adesso è proprio vero, Stellantis porterà e venderà auto cinesi in Europa e non solo. «Appena 7 mesi dopo l annuncio abbiamo il closing dell accordo vincolante fra Stellantis +1,61% e Leapmotor, che era stato firmato a ottobre. Ma la pianificazione è solo il 10%, il 90% è rappresentato dall esecuzione. Ora entriamo nella fase operativa» della partnership. Parola di Carlos Tavares, amministratore delegato del supergruppo nato da Psa e Fca a inizio 2021. L annuncio è arrivato durante la conferenza stampa congiunta con Zhu Jiangming, fondatore e Ceo del produttore cinese. A ottobre 2023 Stellantis è diventata azionista strategico di Leapmotor con un investimento da 1,5 miliardi di euro, acquisendo una partecipazione di circa il 20%. L'accordo, però, prevedeva anche la costituzione di Leapmotor International, una joint venture 51-49 guidata da Stellantis, con diritti esclusivi per l esportazione, la vendita e la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della Cina. Ed è proprio la jv ad essere ormai nel pieno avvio delle operazioni.Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore e Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.Superbonus, blitz Fdi in commissione per frenare il no di Forza Italia. Rinvio Sugar taxAumenta da 19 a 20 il numero dei componenti della commissione Finanze del Senato che sta esaminando il decreto superbonus. Lo riferiscono le opposizioni spiegando di aver ricevuto una comunicazione dal presidente del Senato. La maggioranza aumenterà di un componente - spiega il senatore Stefano Patuanelli M5s - è una facoltà che si ha e si fa quando cambiano gli equilibri, ma va prima comunicata all'aula. Quindi è una forzatura politica ma è anche regolamentare. E un tema che solleveremo, aggiunge la senatrice Pd Beatrice Lorenzin. Il senatore aggiunto, riferiscono le opposizioni, dovrebbe essere Salvatore Sallemi di FdI. Nominare un nuovo membro della commissione Finanze del Senato per evitare che venga bocciato l emendamento del governo sullo spalma-crediti derivanti dal Superbonus. È quanto sta accadendo a Palazzo Madama, come viene riportato da fonti parlamentari che sottolineano come la decisione sia stata presa per superare il no già annunciato di Forza Italia - e su cui convergono anche le opposizioni - alla retroattività della norma proposta dall esecutivo, e consentire alla maggioranza di avere comunque i numeri. Il senatore in questione è Salvo Sallemi di FdI che, come riporta una comunicazione del capogruppo Lucio Malan, cessa di far parte della 2ª commissione Giustizia ed entra a far parte come membro della 6ª commissione Finanze. Fonti dell opposizione fanno notare che è una cosa che si può fare ma non la fai alla vigilia del voto e andrebbe comunicata all'aula nella prima seduta utile.La commissione Finanze del Senato è composta da 19 senatori, di cui 10 della maggioranza e 9 dell'opposizione. Per la maggioranza 6 sono di FdI, 2 della Lega, 1 di Fi e 1 di Noi moderati. Per le opposizioni PD e M5s hanno entrambi 3 senatori ciascuno, Iv ha un senatore, 1 è dell Autonomia e 1 del gruppo misto. Se il Dl Superbonus non sarà modificato, voteremo contro. Così il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani ha avvisato oggi la maggioranza. Pronti a confrontarci da stamattina, ha aggiunto riferendosi ai senatori di Forza Italia. Tajani contesta la retroattività della norma che spalma i crediti su dieci anni. Intanto sono arrivati alla commissione Finanze del Senato, secondo quanto si apprende, gli attesi pareri del Mef ai subemendamenti che modificano l'emendamento del governo al decreto Superbonus. Sono contrari, viene riferito, i pareri sulle modifiche proposte da Fi per togliere la retroattività dell'allungamento a 10 anni delle detrazioni del Superbonus. Sul tema della sugar tax, invece, si attende una riformulazione del Mef che individui la copertura per il rinvio a gennaio 2025, pari a circa 72 milioni. Sugar tax verso il rinvio al 2025. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere di un accordo trovato sullo slittamento dell imposta sulle bevande zuccherate che, a differenza della plastic tax, non era stata prorogata dall emendamento del Governo al decreto Superbonus (all esame della commissione Finanze del Senato) e su cui, quindi, incombe l'entrata in vigore dal 1° luglio 2024. Il tentativo di differire l'entrata in vigore è stato sottolineato anche dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: « Stiamo facendo in queste ore uno sforzo per cercare, molto faticosamente, una copertura finanziaria per rinviare l'entrata in vigore» della sugar tax «al 1° gennaio del 2025». E, ha aggiunto Giorgetti, «credo che alla fine ci arriveremo però credo che non sia questo il tema centrale di politica economica di questo Paese».Ne parliamo con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.Radio24 allo "Scenario delle Professioni: oggi e domani" a CernobbioPer il terzo anno consecutivo, TeamSystem e The European House Ambrosetti organizzano oggi a Villa Erba a Cernobbio "Lo Scenario delle Professioni: oggi e domani", una giornata di riflessione sui possibili impatti dei trend in atto sul mondo delle professioni. Più di 1.500 i partecipanti, in presenza o collegati in streaming. Il Forum ha affrontato diversi temi. La mattina "Il futuro oggi: come l'Intelligenza Artificiale sta cambiando il nostro mondo" e "L'evoluzione delle Professioni e l'impatto dell'AI", mentre il pomeriggio "La Riforma Fiscale alla prova dei fatti: decreti attuati e futuri sviluppi" e "Come cambia il lavoro: Il ruolo delle professioni per imprese e professionisti".L'evento è stato arricchito dai contributi di accademici, business leader e rappresentanti istituzionali, come Maurizio Leo (Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze), Alessio Butti (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'Innovazione Tecnologica), Nunzia Ciardi (Vice Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) ed Elbano de Nuccio (Presidente, Consiglio Nazionale Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili).La giornata è stata aperta dal benvenuto di Federico Leproux (CEO, Gruppo TeamSystem).Da uno studio sviluppato da The European House Ambrosetti in collaborazione con TeamSystem, emerge che il 70% degli studi professionali è attivo con iniziative legate all'implementazione dell'Intelligenza Artificiale. Positive le prospettive dei professionisti: il 76,7% è consapevole del ruolo trasformativo dell AI, mentre l 80% è fiducioso della qualità dei contenuti generati dall AI. L AI è un mercato destinato a crescere a tassi annui di circa il 40% fino al 2030.Ne parliamo con Federico Leproux, ad TeamSystem.

Focus economia
Ok finale Ue a stretta su emissioni camion, Italia contro

Focus economia

Play Episode Listen Later May 13, 2024


Via libera finale dai Paesi Ue alla stretta sulle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti. Nel corso del Consiglio Istruzione (il primo appuntamento utile per l'ok), i ministri dei Ventisette hanno approvato l'accordo politico raggiunto a gennaio con il Parlamento europeo. L'Italia ha votato contro, insieme alla Polonia e alla Slovacchia. La Repubblica ceca si è invece astenuta. Gli obiettivi del nuovo regolamento prevedono un taglio del 45% delle emissioni al 2030, del 65% al 2035, e del 90% al 2040, oltre al target del 15% al 2025 già previsto dalla normativa vigente. I target si applicheranno ai camion superiori alle 7,5 tonnellate e agli autobus privati. Per i nuovi bus cittadini è invece previsto un taglio delle emissioni del 90% entro il 2030, per poi raggiungere le emissioni zero entro il 2035. Nel 2027 l'Ue condurrà una valutazione intermedia degli obiettivi. Al testo concordato con il Parlamento è stato aggiunto un considerando, nato da una richiesta tedesca, per vincolare la Commissione europea a valutare l'opportunità di introdurre una metodologia per la registrazione di veicoli commerciali pesanti che funzionano esclusivamente con carburanti neutri in termini di CO2, entro un anno dall'entrata in vigore del provvedimento.Ne parliamo con Fabrizia Vigo, Responsabile Area Relazioni Istituzionali ANFIA.La Gen Z è la generazione più indebitata La Gen Z è la generazione più indebitata a causa di indigestione di carte di credito e di nessuna educazione al risparmio.Inoltre tra inflazione, tassi di interesse record e difficoltà occupazionali, la situazione finanziaria dei neo-maggiorenni si sta trasformando in una vera bomba a orologeria. Pagare i debiti rischia di diventare una missione impossibile.A lanciare l allarme sull eccessiva propensione al debito dei giovanissimi è un nuovo rapporto della TransUnion, una delle più grandi società di recupero crediti a livello mondiale. Secondo gli esperti di insolvenze, i consumatori della generazione Z di età compresa tra 22 e 24 anni hanno livelli di debito e tassi di insolvenza più elevati della storia per una serie di strumenti di credito dalle carte di credito ai mutui e ai prestiti studenteschi rispetto ai Millennials alla stessa età di dieci anni fa.Il saldo medio della carta di credito per i primi ventenni spiega TransUnion era di 2.834 dollari nel 2023. Si tratta di un valore superiore del 26% rispetto al saldo medio che i Millennials presentavano alla stessa età nel 2013 dopo aver adeguato l inflazione.I giovani adulti di oggi sono stati più volte criticati per l eccessiva propensione a fare acquisti sfrenati per piccoli lussi. Ma la doppietta della recessione indotta dalla pandemia e poi il rapido aumento dell inflazione sono arrivati in un momento critico del loro percorso finanziario. Senza contare l impatto devastante degli affitti record: il balzo record delle locazioni immobiliari nelle grandi città ha avuto (e continua ad avere) un impatto sproporzionato anche sulle aspirazioni di potersi permettere una casa dei giovani adulti.Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo. it.Bff tenta il recupero dopo il tracollo, si valuta l'impatto dei rilievi BankitaliaDopo il tonfo registrato giovedì e venerdì scorso, Bff Bank inverte la rotta a Piazza. Nella nota di diffusione dei conti del primo trimestre la banca ha annunciato che il 29 aprile scorso Bankitalia ha notificato i rilievi a valle di una ispezione conclusasi a gennaio. I più importanti riguardano il principale business della società, l'acquisizione "pro soluto" di crediti commerciali verso le pubbliche amministrazioni. Al termine dell'ispezione Via Nazionale ha deciso di sospendere la destinazione degli utili e ha vietato alla banca di aprire filiali in altri paesi europei.In sostanza Bankitalia, in base agli orientamenti dell'autorità europea Eba, chiede che alcuni crediti classificati come sani vengano conteggiati tra le più rischiose posizioni scadute, con contestuale incremento delle risorse cuscinetto da stanziare a bilancio. In una nota diffusa venerdì la banca ha fornito alcuni dettagli, precisando che i crediti scaduti potrebbero così salire di 1,29 miliardi, pari a 1,72 miliardi di attivi ponderati per il rischio. Tali cifre corrispondono «a un capitale assorbito aggiuntivo pari a 207 milioni per raggiungere il target di capitale soglia del 12% per il pagamento dei dividendi». Ciò significa che, in base alle richieste di Bankitalia, la banca potrà continuare a distribuire cedole ai soci a patto che trovi 207 milioni.Inoltre, sempre venerdì, il cda di Bff ha «confermato la piena fiducia al ceo Massimiliano Belingheri». Secondo gli analisti di Intermonte lo scenario continua a non essere «ottimale, ma almeno abbiamo un worst case rispetto» a quanto comunicato con i risultati del primo trimestre 20204. Secondo i broker Bff può utilizzare capitale proveniente da riserve (50% del pagamento degli interessi di mora) contabilizzato ora fuori bilancio. Intermonte sottolinea inoltre come Bff «afferma di poter utilizzare un aumento del tasso di maturazione degli interessi di mora e dei diritti di recupero (dall'attuale 50% al 60/70%), stimato in un incremento del capitale una tantum di circa 70/40 milioni di euro. L'utilizzo di riserve fuori bilancio può essere approvato grazie a una decisione del Cda con l'approvazione dei revisori». Gli analisti di banca Akros hanno fissato «un nuovo target di 8,6 euro con raccomandazione neutral».Ne parliamo con Luca Davi, Il Sole 24 Ore.Palazzo Chigi, scontro su Superbonus e SugartaxSono giorni decisivi per la questione Superbonus che negli ultimi giorni ha scaldato gli animi all'interno della maggioranza. Se non una frattura, di certo c'è stato un botta e risposta ripetuto tra il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Lega) e il leader di Forza Italia Antonio Tajani. Il primo ha proposto un emendamento che allunga da quattro a dieci anni il tempo per ottenere il rimborso spese sulle ristrutturazioni effettuate. Una norma "di buonsenso", per Giorgetti, che Tajani ha invece messo parzialmente in discussione, dando voce a un malessere condiviso da tutto il suo partito in un diverbio che potrebbe avere a che fare anche con la campagna elettorale in corso per le europee. I punti su cui si concentrano le critiche di Forza Italia sono soprattutto due: le nuove regole retroattive per il Superbonus, che potrebbero svantaggiare banche e imprese, e il mancato rinvio della sugar tax. Le prossime tappe della vicenda prevedono per oggi pomeriggio un vertice in Senato sul decreto: oggi alle 18 sarà il termine ultimo per la presentazione di sub-emendamenti alle proposte di governo e relatore. Domani si vota in commissione Finanze al Senato e infine nel pomeriggio di mercoledì 15 maggio il testo sarà discusso in Aula. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 29 maggio, per non perdere validità.Emergono intanto dei dubbi sulla parte dell'emendamento del Governo al Dl superbonus che specifica le coperture della proposta, articolando entrate e spese attese dalle diverse misure: dallo spalma-crediti, ai controlli dei Comuni, al rinvio della plastic tax e all'avvio in formato ridotto della sugar tax. I tecnici dei gruppi parlamentari sono al lavoro in vista della scadenza delle 18 per la presentazione dei sub-emendamenti ma emergono delle incongruenze. Al di là della 'sfasatura' tra la relazione tecnica della Rgs, che fa riferimento al rinvio al 2026 della sugar tax mentre nell'emendamento si prevede il suo avvio sia pure con importo ridotto per il 2024 e 2025, non è chiaro dove venga quantificata la copertura dello stop della plastic tax fino al 2026 e del dimezzamento della sugar tax. Così come sorgono perplessità sulla possibilità di recuperare 700 milioni per il 2025 e 1,7 miliardi nel 2026 come quota parte dello Stato del gettito derivante dall'attività di controllo dei Comuni. Si ipotizza che la tempistica ristretta possa essere all'origine di alcune discrepanze nel testo e non si esclude che possano arrivare degli 'aggiustamenti'. Intanto Forza Italia insiste: "Stiamo lavorando con i nostri uffici legislativi per presentare modifiche" sia sul tema "superbonus" sia su quello "sugar tax". Sul superbonus si andrà ad incidere sul tema della "retroattività che, come ha spiegato Antonio Tajani, viola i principi della certezza del diritto". Per quanto riguarda "la sugar tax, al pari della plastic tax, tutta la maggioranza si era già espressa per farla slittare o addirittura abolirla". Lo dice all'ANSA il portavoce di FI, Raffaele Nevi. FI da giorni è in contatto con le associazione delle imprese e del settore bancario. Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore.

24 Mattino - Le interviste
Inchiesta Liguria: fari accesi sulla diga di Genova

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later May 13, 2024


In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.Nel weekend diversi botta e risposta tra Giorgetti e Tajani sul decreto legge sul Superbonus. Il provvedimento è ora all'esame della Commissione Finanze del Senato. Con noi Federica Brancaccio, presidente ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili.Inchiesta in Liguria: c’è anche la realizzazione della nuova diga foranea del porto di Genova sotto la lente della Procura di Genova che sta indagando su uno degli appalti del progetto strategico. Nelle scorse ore anche Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e mobilità ha espresso le sue preoccupazioni: "Sono preoccupato per il futuro della diga di Genova, che raddoppierà la capacità del primo scalo del Mediterraneo. Si tratta di opere che avranno ripercussioni per generazioni, dobbiamo averne consapevolezza tutti". Ci colleghiamo proprio con il viceministro Rixi.

3 Fattori
Superbonus e retroattività, sugar tax, unione bancaria - Ep. 217

3 Fattori

Play Episode Listen Later May 13, 2024 13:47


Parto dal superbonus e dall'incertezza che ha creato il nuovo emendamento. Vado poi sulla sugar tax e vi racconto a che punto siamo. Concludo con l'unione bancaria (possibile o no?) con l'ottimo spunto di De Romanis su La Stampa. Vi aspetto. 

Circo Massimo - Lo spettacolo della politica
Giorgetti e quel Pasticciaccio brutto del Superbonus: il colpevole è sempre il maggiordomo

Circo Massimo - Lo spettacolo della politica

Play Episode Listen Later May 9, 2024 10:36


Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Prima Pagina
9 maggio Biden ferma Netanyahu ; Superbonus, stop proroghe ; Toti pronto per l'interrogatorio. Di Italo Carmignani

Prima Pagina

Play Episode Listen Later May 9, 2024 15:35


#Biden #Usa #America lo stop a #Netanyahu ; #Superbonus basta #proroghe #Giorgetti @AndreaBassi ; #Moltoeconomia #Messaggero @AlessandraCamilletti; #Liguria #Toti #indagati #Arresti @ClaudiaGuasco ; #LaetitiaCasta #cinema #film #Unastorianera @GloriaSatta

Focus economia
Superbonus, obbligo di spalmare i crediti su 10 anni

Focus economia

Play Episode Listen Later May 8, 2024


Arriva l'obbligo di spalmare su dieci anni i crediti derivati da lavori di Superbonus. E, contemporaneamente, arriva la stretta su nuove deroghe al blocco delle cessioni, proposte dai parlamentari con gli emendamenti al decreto 39/2024 in conversione a Palazzo Madama. Sono gli elementi emersi dalle dichiarazioni del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti durante i lavori della commissione Finanze del Senato, proprio sul decreto Superbonus questa mattina. «Spalmare crediti su dieci anni - ha spiegato il ministro - non sarà una possibilità, ma un obbligo». Il riferimento è allo strumento già utilizzato in passato per consentire ai contribuenti di allungare il periodo di utilizzo, sia delle detrazioni che dei crediti di imposta di superbonus. Attualmente, questo strumento non è più attivo e anche dagli stessi parlamentari sono arrivate sollecitazioni a rimetterlo in moto, attraverso gli emendamenti al decreto. Emendamenti, però, tutti nel segno della volontarietà. Il Mef, invece, sta ragionando su uno strumento obbligatorio, che avrà la funzione di alleggerire il carico del debito nel 2024 e negli anni immediatamente successivi, per spostare il peso più in avanti.Per Giorgetti, infine, «la soluzione proposta da Bankitalia di fermare il Superbonus prima della scadenza sarebbe stata gradita se fosse stata fatta magari nel 2022, nel 2023, nel 2021: arriva nel 2024 quando il governo sta esattamente procedendo a fare questo». Pochi giorni fa, infatti, la Banca d'Italia, nel corso delle audizioni, aveva evocato la possibilità di un blocco completo al superbonus se anche l'intervento previsto dal decreto 39/2024 dovesse, come i precedenti, fallire i suoi obiettivi. Lanciano l'allarme invece l'allarme Ance e Abi: in questa fase complessa è importante dare certezze e rafforzare la fiducia. Interventi retroattivi sul Superbonus minerebbero la fiducia di famiglie, imprese e investitori". Inoltre, ricordano che lo "stesso ministro dell'Economia, infatti, ha più volte indicato che non ci sarà il ricorso a interventi retroattivi". Nello specifico la presidente dell'Ance Federica Brancaccio: "Leggiamo delle dichiarazioni, ma aspettiamo di vedere il testo. Come ha anche detto il ministro Giorgetti nessun provvedimento può essere retroattivo. Escludiamo che ci sia una retroattività, altrimenti avrebbe un impatto fortissimo su imprese, banche e cittadini".Ne parliamo con Giuseppe Latour, Il Sole 24 Ore, e Federica Brancaccio, presidente dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili).Asvis, con la transizione +2,2% di Pil 2050, con l'inazione -30%Accelerare la transizione energetica, in Italia aumenterebbe l'occupazione e il Pil, fino al +2,2% nel 2050, e ridurrebbe significativamente il debito pubblico. Una transizione tardiva, intrapresa dopo il 2030, peserebbe invece sui sistemi produttivi e finanziari, aumentando le disuguaglianze. E l'inazione porterebbe alla catastrofe: nel 2050 le temperature in Italia aumenterebbero di oltre 3 C° e il Pil crollerebbe del 30%. È quanto emerge dal "Rapporto di Primavera" dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), presentato ieri nel corso dell'evento di apertura dell'ottava edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, intitolato Guardare al futuro per cambiare il presente: le imprese e la finanza davanti alla sfida della sostenibilità, a Ivrea. In un'analisi realizzata dall'ASviS con Oxford Economics sugli scenari futuri dell'Italia al 2030 e al 2050, vengono valutati cinque scenari per il futuro del Paese. Da quello più auspicabile della "Net Zero Transformation" e l'abbattimento delle emissioni climalteranti, a quelli "insoddisfacenti" del "business as usual" e della transizione tardiva, fino a quello "catastrofico" derivante dall'inazione. Queste prospettive potrebbero però essere messe in pericolo anche da un altro aspetto: la guerra commerciale che si prospetta con la Cina. Oggi ne è tornata a parlare Ursula von der Leyen, capolista del PPE alle europee, intervenendo al Parteitag della Cdu a Berlino: "A noi piace la competizione leale. Quello che non ci piace è quando accade che la Cina con massicce sovvenzioni provoca danni alla nostra industria dell'auto. Leale competizione sì, ma dumping no. Questo non lo vogliamo". Di contro Xi Jinping, oggi in Serbia, nei giorni scorsi aveva dichiarato: l'industria energetica cinese "ha compiuto progressi reali nella concorrenza aperta e rappresenta una capacità produttiva avanzata. Non solo aumenta l'offerta globale e allevia la pressione dell'inflazione globale, ma contribuisce in modo significativo alla risposta climatica globale e alla transizione verde". Quando aderì alla WTO, nel dicembre 2001, la Cina sfornava principalmente beni di fascia bassa e rappresentava circa il 2% delle esportazioni globali di merci, cresciute a oltre il 12% nel 2022 (IMF). Nel 2001 oltre l'80% dei Paesi aveva più scambi con gli Usa che con la Cina. Dal 2018, Pechino è il primo esportatore al mondo, e i due terzi degli Stati commerciano più con Pechino che con gli Usa.Ne parliamo con Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), ex ministro (Infrastrutture governo Draghi, Ministro del Lavoro governo Letta) e presidente Istat (2009-13).

Phastidio Podcast
La settimana phastidiosa - 27 aprile 2024

Phastidio Podcast

Play Episode Listen Later Apr 27, 2024 82:20


(00:00) Sigla iniziale(00:52) Macron, Draghi e la sindrome italiana della Ue(21:56) Gli astenuti in astinenza da debito(39:55) Le peggiori prassi e il Superbonus spalmabile(58:29) Babbo Natale e la tredicesima primaverile(01:08:04) Elly e il moto perpetuo che fa bene alla saluteI fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro Titolare.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/phastidio-podcast--4672101/support.

Due di denari
25 aprile - La casa oltre il Superbonus

Due di denari

Play Episode Listen Later Apr 25, 2024


Siamo in diretta anche in questa giornata di festa e dedichiamo l'intera puntata ad una conversazione con tre colleghi giornalisti de Il Sole 24 ORE. Cristiano Dell'Oste, Dario Aquaro e Giuseppe Latour firmano infatti un libro - uscito questa settimana - che parte dagli eccessi del superbonus per andare oltre e analizzare cosa significa oggi investire nel bene-casa, guardando in prospettiva. Spiegare quali sono i margini d’azione (opportunità e limiti) per chi deve gestire, ristrutturare, valutare, comprare o affittare un’abitazione. E come muoversi tra le attuali agevolazioni fiscali, che si preparano a mutare anche in scia alle nuove regole Ue.

Focus economia
Def superato dalla realtà: l'Istat alza il deficit 2023 dal 7,2 al 7,4% con 4,65 miliardi di indebitamento extra

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 22, 2024


C è un singolare effetto straniante sui lavori delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, che questa mattina hanno discusso un Def cadenzato da cifre già superate dalla realtà. Mentre è in corso la trafila delle audizioni che si concluderanno in serata con l'intervento del ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti, l'Istat ha pubblicato la notifica dell'indebitamento netto e del debito della Pubblica amministrazione come previsto dalle procedure del Trattato di Maastricht. E dagli ultimi calcoli dell'Istituto di statistica si scopre che il deficit del 2023 non è il 4,3% del Pil come scritto nel Def 2023, non è il 5,3% come previsto dalla NaDef di fine settembre, ma non è nemmeno il 7,2% indicato nel nuovo Documento di economia e finanza proprio ora in discussione alle Camere: nel disavanzo dello scorso anno ci sono infatti 4,649 miliardi in più di quanto calcolato solo un mese e mezzo fa, con il risultato che la ruota si ferma ora al 7,4 per cento del Pil. Si tratta dell ennesima novità portata dal Superbonus, e dalla sua radioattività sempre carica sotto la cenere dei conti pubblici italiani. Ad aggiornare il dato è stata l'ondata delle centinaia di migliaia di comunicazioni su sconti in fattura e cessioni piovute sull agenzia delle Entrate entro il 4 aprile scorso. Con il ricalcolo, il disavanzo dell'anno scorso arriva a 154.124 milioni, cioè 4.649 in più di quelli contati il 1° marzo scorso. Certo, con i miliardi che sono volati a decine nel cielo italiano dominato dai crediti d imposta la novità rischia di passare quasi inosservata, e non cambia più di tanto il quadro di un indebitamento netto che aveva già travolto ogni argine rendendo certa la procedura per deficit eccessivo in arrivo in tarda primavera. Ma è la prima volta che un Def viene superato dagli eventi ancor prima di essere approvato dal Parlamento; e potrà esserlo ulteriormente a breve se Governo e Parlamento sceglieranno la strada della rateazione in 10 anni anziché in quattro dei crediti d imposta edilizi, con una mossa che cambierebbe profondamente anche la linea del debito abbassandolo nel 2024-26 e alzandolo negli anni successivi.Ne parliamo con Gianni Trovati, Sole 24 Ore.Tesla taglia prezzi in Cina, innesca guerra al ribasso su e-carTesla taglia i prezzi delle auto in Cina con una mossa che innesca immediatamente una guerra al ribasso sulle e-car. Il gruppo di Elon Musk ha annunciato ieri una riduzione dei listini dei modelli venduti nel Paese asiatico di circa 2.000 dollari. La Model 3 rinnovata è così scesa a 231.900 yuan dai 245.900 yuan precedenti, tornando al prezzo di lancio speciale. La Model Y è invece scontata a 249.900 yuan, ovvero il livello più basso degli ultimi cinque anni. La reazione sul mercato è stata immediata. Li Auto ha risposto annunciando oggi sconti e ribassi di circa il 6-7% su tutta la sua gamma. La guerra dei prezzi dei veicoli elettrici in Cina è in realtà in corso da tempo. Tesla ha avviato i primi tagli già alla fine del 2002, ma la corsa ai ribassi si è intensificata lo scorso anno con il coinvolgimento anche del leader del mercato Byd che ha scontato alcune delle sue auto più popolari, inclusa la Seagull berlina a meno di 10.000 dollari. Nel mente Musk sembrerebbe che voglia puntare sui «robotaxi», veicoli in grado di guidarsi da soli che nel 2019 aveva promesso sarebbero stati disponibili «entro un anno». Domani Tesla renderà noti i risultati del primo trimestre e le previsioni non sono positive. Le stime indicano un crollo del 40% dell'utile operativo legato al primo calo dei ricavi in quattro anni. Secondo i calcoli di Bloomberg, in Cina la quota di mercato di Tesla è scesa nel quarto trimestre 2023 al 6,7% dal 10,5% dei primi tre mesi dello stesso anno. La casa automobilistica ha recentemente ridotto i programmi di produzione nella sua fabbrica di Shanghai. Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.itFederalberghi, per i ponti di primavera 13,9 milioni in viaggioI ponti di primavera si rivelano un'occasione irresistibile per pianificare una vacanza, anche senza il bisogno di cercare luoghi esotici, ma piuttosto prediligendo mete di prossimità, dando priorità all'esigenza di relax, di fare belle passeggiate, godersi il mare, la montagna e località particolarmente ricche dal punto di vista artistico: è questo lo spirito che ha guidato 13,9 milioni di italiani a mettersi in viaggio tra il 25 aprile ed il primo maggio, rispettivamente Anniversario della Liberazione e Festa dei Lavoratori. Sono le stime di Federalberghi. A fare la lunga, ovvero ad utilizzare entrambe le festività, sono nello specifico 4,1 milioni di concittadini; 4,6 milioni coloro che partono solo per il 25 aprile e 5,2 milioni invece i viaggiatori in marcia per il primo maggio. Senza dubbio il calendario di quest'anno, che fa cadere di giovedì la festa della Liberazione e di mercoledì quella dei lavoratori, ha giocato un ruolo importante nella programmazione generale. "Ancora una volta osserviamo che la maggior parte di coloro che hanno pianificato una vacanza, ha scelto di farlo restando in Italia. Solo una minima parte del campione analizzato ha deciso di recarsi in un paese estero", commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in merito ai risultati dell'indagine realizzata da Tecnè per la federazione degli albergatori. "L'orientamento generale dei nostri concittadini di rimanere a casa, per così dire - aggiunge Bocca - rappresenta un fenomeno che si ripete da tempo, il che dà un forte impulso al nostro comparto. Mi sembra importante sottolineare inoltre l'affezione che gli italiani mostrano per le nostre strutture: per ciò che riguarda il soggiorno, l'albergo è in pole position per la maggioranza dei viaggiatori".Ne parliamo con Bernabo' Bocca, presidente Federalberghi.

Phastidio Podcast
La settimana phastidiosa - 30 marzo 2024

Phastidio Podcast

Play Episode Listen Later Mar 30, 2024 84:07


(00:00) Sigla iniziale(00:52) C'era una volta la crescita tedesca(08:38) La Francia e la grandeur del deficit(24:39) Una catena di anelli deboli(43:36) Sfasci, corporazioni e spiriti animali sussidiati(52:24) I buoi, la stalla e il Superbonus(57:24) Proiettili d'argento con garanzia statale(01:15:04) Destino civico e baroI fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro Titolare.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/phastidio-podcast--4672101/support.

Corriere Daily
Ilaria Salis resta in carcere. Proiettili per l'Ucraina. Il peso del Superbonus

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 20:51


Giovanni Bianconi (00:39) racconta da Budapest com'è andata l'udienza in cui sono stati negati gli arresti domiciliari all'italiana in carcere nella capitale ungherese da 13 mesi. Giuseppe Sarcina (07:37) spiega il meccanismo grazie al quale 15 Stati dell'Unione europea (ma non l'Italia) hanno raccolto i soldi per sostenere l'esercito di Kiev. Federico Fubini (12:35) calcola quanto gli aiuti per le ristrutturazioni incidono sulle nostre già disastrate finanze.I link di corriere.it:Ilaria Salis, negati gli arresti domiciliariUn milione di proiettili per Kiev da 15 Paesi Ue (ma non l'Italia)Superbonus, costi per 200 miliardi

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Negati i domiciliari a Ilaria Salis

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024


Rottura all'interno della maggioranza sul Superbonus. Il punto dolente sarebbe la decisione di eliminare la cessione del credito e lo sconto in fattura per chi ristruttura una casa danneggiata dai terremoti del 2009 e del 2016. Sentiamo il parere Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo.Il Papa a Rebibbia lava e baca i piedi a dodici detenute. Sentiamo Carlo Marroni, vaticanista de Il Sole 24 Ore.Il giudice nega a Ilaria Salis, di nuovo apparsa in manette a Budapest, i domiciliari. Con noi Eugenio Losco, legale della giovane insegnante.Per il ministro Valditara, per favorire l'integrazione degli alunni stranieri, ogni classe dovrebbe essere formata in maggioranza da italiani. Sentiamo il parere di Antonello Giannelli, presidente Associazione Nazionale Presidi.

Focus economia
Festival Città Impresa (a Vicenza), tra geopolitica e crescita

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 27, 2024


Festival Città Impresa ha avuto luogo a Vicenza da venerdì 22 a domenica 24 marzo. Radio24 era presente all'evento. Ogni anno, in primavera e in autunno, Città Impresa ospita il dibattito sui temi dell'economia, della politica e della cultura diventando centro di aggregazione per opinion leader, imprenditori e attori della società civile. Tanti incontri, quindi, con ospiti autorevoli; momenti di dibattito, tavole rotonde, presentazioni di libri. Il tema centrale dell'edizione 2024 è stato la situazione geopolitica, con le sue ricadute sull'economia. 60 paesi nel mondo sono chiamati, quest'anno ad un voto che potrebbe cambiare equilibri sempre più critici. Ma non è solo la politica ad incidere sulle scelte. Lo scenario militare e macro economico influenza le prospettive di crescita delle imprese.Ne parliamo con Filiberto Zovico, amministratore unico di Post Editori e fondatore di ItalyPost.Superbonus, stop finale alle cessioni dei creditiNel consiglio dei ministri di ieri sera arriva a sorpresa l'ennesimo decreto legge scritto in tutta fretta per fermare il meccanismo della cessione dei crediti d imposta. «Sono norme che hanno avuto effetti devastanti, che fanno molto male a me e a tutti gli italiani», scandisce un Giancarlo Giorgetti particolarmente ombroso nella conferenza stampa convocata al termine di una riunione di Governo durata più di tre ore. Nella sintesi del ministro dell Economia il decreto «elimina sostanzialmente ogni tipo di sconti in fattura e di cessione del credito per tutte le tipologie che ancora le prevedevano»; e a chi gli chiede se l eredità impazzita di Superbonus e dintorni mette a rischio il ruolo di vertice di Biagio Mazzotta alla Ragioneria generale dello Stato il titolare dei conti risponde che «non è questa la sede per decidere, ma le misure di monitoraggio introdotte ora dal decreto dimostrano che quelle norme sono nate in modo del tutto scriteriato».Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
La sanità privata per gli italiani

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Mar 27, 2024


Arrestati tre fiancheggiatori di Messina Denaro: tra loro anche un architetto di Limbiate. Ci colleghiamo con Nino Amadore, corrispondente del Sole 24 Ore da Palermo. Presentato oggi il rapporto “Ospedali & Salute”, promosso da AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e realizzato in collaborazione con il Censis. Ne parliamo con Nino Cartabellotta (nella foto), presidente della Fondazione GIMBE. Superbonus, stop definitivo del governo alla cessione dei crediti. Il commento di Alberto Orioli, vicedirettore vicario de Il Sole 24 Ore.

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Nuova stretta al superbonus

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Mar 26, 2024


Nonostante l'assenza di alcuna prova Mosca insiste nell'attribuire a Kiev responsabilità per l'attentato al Crocus City Hall, rivendicato dall'IS K. E Alexander Bortnikov, direttore dei servizi di sicurezza interni russi (FSB), ha dichiarato che anche Stati Uniti e Gran Bretagna sarebbero coinvolti. Tutte le accuse sono state respinte, con il ministro degli Esteri britannico David Cameron che le ha definite "del tutto insensate". Ne parliamo con Claudio Bertolotti, direttore di Start Insight e ricercatore Ispi, con il quale cerchiamo di comprendere la minaccia posta dal gruppo terroristico. Approvato nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi un nuovo decreto legge sul Superbonus, presentato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Con noi Alberto Orioli, vicedirettore vicario de Il Sole 24 Ore.Baltimora, crolla ponte sul fiume colpito da una nave cargo fuori controllo. Gli ultimi aggiornamenti con Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Infine scopriamo che tempo ci attende per i prossimi giorni con Antonio Sanò, de IlMeteo.it.

Focus economia
Nvidia: ricavi boom (+265%) con l'intelligenza artificiale

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 22, 2024


Nvidia, il "titolo più importante sul pianeta", secondo il trading desk di Goldman Sachs, nonostante fosse già salito del 40% dall'inizio dell'anno, grazie all'entusiasmo generato dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale, Continua a stupire. L'attesa era forte, tanto che in molti si domandavano - prima della pubblicazione dei dati dell ultimo trimestre - se, qualunque fosse stato l incremento dei ricavi, questo sarebbe sufficiente a soddisfare le eccessive attese del mercato. Alla fine i numeri sono arrivati. Eccoli! I ricavi, nel quarter, sono stati di 22,1 miliardi di dollari, con un aumento del 265% rispetto all anno precedente e del 22% in sequenza. Il giro d affari dell interno anno fiscale, invece, è risultato di 60,9 miliardi di dollari, con il rialzo del 126% rispetto all anno precedente. Si tratta di numeri oltre le attese. Bene la stessa redditività. Il Gross margin è passato dal 63,3% dell ultima parte del 2022 al 74,0 % del quarto quarter del 2023. NVIDIA Corporation è un'azienda tecnologica statunitense con sede a Santa Clara. Sviluppa processori grafici per il mercato videoludico e professionale, oltre a moduli System-on-a-chip per il Mobile computing e per l'industria automobilistica. Intanto, nella guerra dei chip, secondo Reuters, gli Usa hanno preso di mira il principale produttore cinese di chip Smic, limitandone le esportazioni verso gli Stati Uniti. Ne parliamo con Vittorio Carlini, Sole 24 Ore.Turismo, associazioni scrivono a Piantedosi: risolvere il nodo passaporti I tempi lunghi o lunghissimi per ottenere o rinnovare un passaporto hanno mandato in fumo nel biennio 2022-2023 167mila viaggi internazionali per un giro d'affari di 300 milioni di euro. La stima è delle associazioni del turismo organizzato che hanno inviato una lettera al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, chiedendogli un incontro per risolvere il caos determinato dai tempi di rilascio e di rinnovo dei passaporti che, in alcune città arrivano fino a due anni. Purtroppo, anche la soluzione "Polis", che riguarda esclusivamente i Comuni con meno di 15mila abitanti, rischia di essere una ulteriore comunicazione priva di efficacia reale e rappresentare solo una proroga di questa agonia legata alla Pubblica amministrazione" dicono. Approfondiamo il tema con Domenico Pellegrino, Presidente AIDIT, associazione del retail turismo in Confindustria e Amministratore delegato del gruppo BluvacanzeBrancaccio (Ance), no alla catena infinita di subappalti"Siamo contrari alla catena infinita di subappalti. Serve specializzazione. Fermo restando che già oggi nei lavori pubblici noi siamo responsabili in solido anche per quanto accade all'ultimo operaio dell'ultimo anello della catena". A dirlo, intervistata dalla Stampa, è la presidente dell'Ance Federica Brancaccio. Per Brancaccio, "il tasso di violazione delle norme è troppo alto. Noi da anni sosteniamo che la gestione dei bonus edilizi così non funziona" aggiunge: "Vanno riservati alle imprese qualificate. Solo nel luglio 2022 si è arrivati a una norma di questo tipo. E ancora troppo blanda". E in merito agli incidenti nei cantieri sottolinea: "Nell'edilizia c'è carenza di manodopera, il lavoro non manca affatto. Per cui agli operai dico: non accettate impieghi non sicuri. Non ce n'è mai motivo, in questo contesto ancora meno. Bisogna opporsi a chi viola le regole".Ieri intanto è emerso un quadro desolante dalle parole della ministra del Lavoro Marina Calderone. L'informativa sullo stato della tutela della sicurezza sul lavoro descrive una situazione di fatto fuori controllo. Per questo, già lunedì prossimo è previsto il varo del decreto che dovrebbe portare una stretta contro il "Far West" dei cantieri. Durante la riunione del governo la ministra snocciola i numeri: nel 2023 i controlli hanno riscontrato irregolarità nel 76,48% dei casi, dato che sale all'85,2% per i lavori legati al Superbonus. L'unica nota positiva è il numero delle denunce di infortunio, che secondo l'Inail - tra gennaio e dicembre - sono state 585.356, in calo del 16,1% rispetto al 2022. Diminuiscono leggermente anche gli incidenti mortali, 1.041 in tutto (-4,5%). Ma si tratta ancora di numeri troppo alti: anche ieri c'è stata una nuova vittima a Palermo, dove un operaio è morto travolto dal crollo di un muro. Ne parliamo con Federica Brancaccio, presidente dell'Ance.

Focus economia
Protesta degli agricoltori. Giovedì proposta della Commissione

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Play Episode Listen Later Jan 30, 2024


Cresce la protesta tra gli agricoltori in Italia. Centinaia di trattori invadono le strade di mezza Italia. Dalla Lombardia alla Sardegna, lo stato di agitazione sale. Gli agricoltori italiani protestano contro l'aumento del prezzo del gasolio e l'enorme divario tra il loro ricavo dalla vendita dei prodotti e il prezzo a cui gli stessi arrivano sul mercato. E ieri c è stato anche un morto: un uomo di 56 anni colto da malore mentre era in fila in auto sulla strada statale 106 nel catanzarese, bloccata dalla protesta degli agricoltori che va avanti ormai da 8 giorni. L'uomo, che era in compagnia della figlia, è deceduto nonostante l'arrivo dell'elisoccorso, giunto sul posto, tra Botricello e Cropani Marina, con un'equipe sanitaria. Mentre attorno a Parigi gli agricoltori hanno bloccato due autostrade e in Belgio la categoria minaccia il blocco totale di Bruxelles, in Italia le proteste del coordinamento nazionale Riscatto agricolo contro le politiche dell'Unione Europea nel settore hanno oggi riguardato diverse aree del Paese, con momenti di tensione ieri - al casello di Orte sull'A1. Una protesta che tocca diverse Nazioni europee: i cortei si sono mossi e si stanno muovendo in Germania, Austria e soprattutto Francia e Belgio. La Commissione europea presenterà giovedì una proposta per una nuova deroga alle norme Ue rivolte agli agricoltori sulle quote minime di terreno da mantenere a riposo per avere accesso agli aiuti della Politica agricola comune (Pac). Lo ha annunciato un portavoce dell'esecutivo Ue. Sulla base della minaccia percepita per la sicurezza alimentare a causa della guerra in Ucraina, ricorda il portavoce, Bruxelles aveva già introdotto una deroga ai requisiti (in gergo, Bcaa 8) sui terreni a seminativo da lasciare a riposo. Ora, con le proteste degli agricoltori che montano in tutta Europa, una nuova deroga è all'esame. Ne parliamo con Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti.Nel 2023 il Pil italiano cresciuto dello 0,7%, quello dell Eurozona 0,5%Nel 2023 il Pil italiano è aumentato dello 0,7% rispetto al 2022, chiuso a +3,7%. Lo rende noto l Istat. La stima del governo contenuta nella Nadef indicava per lo scorso anno una crescita dello 0,8% ma, dopo lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato il rischio di un rallentamento dell economia e quindi di una revisione al ribasso delle previsioni. L'Istat ha reso noto che nel quarto trimestre 2023 il Pil italiano (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (in leggera accelerazione rispetto al +0,1% dei mesi luglio-settembre) e dello 0,5% in termini tendenziali. L istituto precisa che il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre 2022. La variazione del Pil italiano acquisita per il 2024 è pari a +0,1%. Lo calcola l Istat in base alle stime provvisorie sul quarto trimestre 2023. La variazione acquisita è quella che si otterrebbe se nei quattro trimestri 2024 la crescita economica rimanesse pari a zero. Per quanto riguarda il Pil italiano, oggi si è pronunciato anche AreaStudi Legacoop in collaborazione con Prometeia che nel proprio rapporto ha scritto: "Nel 2024 il Pil rallenta a +0,4%, anche per la debolezza dei consumi delle famiglie. L'inflazione si ridurrà a +2,5% purché non si estenda il conflitto in Medio Oriente. L'attuazione del Pnrr trainerà gli investimenti pubblici in costruzioni, ma senza riuscire a compensare gli effetti dello stop al Superbonus. E la transizione demografica produrrà, fino al 2030, un saldo negativo di 100mila persone all'anno tra uscite e entrate nel mercato del lavoro". Approfondiamo il tema con Stefania Tomasini, Senior Partner Prometeia.A che punto è il nuovo Pnrr?Domani arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri un nuovo decreto sul Pnrr, che dopo l'approvazione di Bruxelles vale 194 miliardi in totale. Come scrive oggi il Sole ci sarà un pacchetto di norme pro-attuazione degli investimenti che puntano a rendere strutturali le anticipazioni al 30%, allargano le semplificazioni sperimentate nell edilizia scolastica, definiscono il sistema di incentivi, economici e non, per premiare gli uffici giudiziari che accelerano nello smaltimento dell arretrato e sostenere quelli più in affanno, permettono anche nelle misure sullo sport l utilizzo più libero dei ribassi d asta e il conferimento dei poteri commissariali ai sindaci. Ma l'architettura del testo è complessa, e vanno ancora sciolti molti nodi. Intanto proprio su questa vaghezza e sulla mancanza di documenti ufficiali spinge la fonazione indipendente Openpolis, secondo la quale: "Lo scorso dicembre le istituzioni europee hanno approvato la versione rivista del Pnrr italiano. Tuttavia a oggi il governo non ha condiviso informazioni complete a riguardo. Su Italia domani è stato pubblicato un dataset su milestone e target ma, oltre a non includere (senza spiegazioni) le scadenze di rilevanza italiana, non contiene dati completi sulle misure. In particolare non conosciamo l'importo e il contenuto dettagliato delle riforme e degli investimenti, nuovi o modificati che siano, inclusi quelli della nuova missione dedicata all'energia, il Repower Eu". Se si prendesse in considerazione l'ultimo documento ufficiale, pubblicato a dicembre dal Ufficio parlamentare di bilancio, la percentuale di attuazione del piano si fermerebbe al 7,4% dei fondi che dovevano essere spesi nel 2023. A far ben sperare sono però le analisi indipendenti che sono andate a cercare i singoli bandi per quantificare il reale stato di avanzamento. Come ha fatto per esempio l'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, secondo il quale l'Italia ha raggiunto il 53% degli obiettivi di digitalizzazione del Pnrr. L'Italia infatti avrebbe già realizzato il 53% delle milestone e dei target concordati con l'Europa (151 dei 290 previsti) e a oggi siamo il Paese con maggiori risultati raggiunti nella trasformazione digitale nell'ambito del Pnrr. Ma ora la partita si fa seria, con molti nuovi target da raggiungere. Ne parliamo con Luca Dal Poggetto, Analista di Openpolis esperto di Pnrr, e con il Luca Gastaldi, Direttore dell'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano.

Focus economia
Primo sì all'Autonomia differenziata. La lunga via dell'attuazione fra costi e standard minimi

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Play Episode Listen Later Jan 24, 2024


arrivato il primo sì all'Autonomia differenziata nell'Aula del Senato. La marcia del ddl Calderoli si sposta ora a Montecitorio per tentare un via libera definitivo prima delle elezioni europee. Le opposizioni gridano allo "Spacca Italia" e dichiarano battaglia con referendum e chiamate di piazza. Il voto attua l'autonomia? No, affatto; è solo una tappa di un percorso tanto tortuoso quanto lungo. Facciamo il punto con Gianni Trovati del Sole 24 Ore.Cala per la prima volta in 10 anni lo stock di mutui erogati. Continua la frenata di prestiti a famiglie e imprese in attesa delle mosse della Bce per il 2024Per la prima volta dopo quasi un decennio, segnala la Fabi, lo stock di mutui erogati dalle banche alle famiglie è calato: nei primi 10 mesi del 2023 è passato da 426 miliardi di euro a 424 miliardi, con una riduzione di 2 miliardi. Tra i settori più colpiti ci sono immobiliare ed edilizia come diretta conseguenza dell'incertezza del Superbonus che non aiuta. La Banca centrale ha spiegato inoltre che la stretta sui criteri per la concessione dei prestiti alle famiglie è stata modesta sui mutui e più pronunciata per il credito al consumo e gli altri prestiti. Ne parliamo con Lando Maria Sileoni, segretario Generale della Fabi. Federazione Autonoma Bancari ItalianiMeloni: vogliamo tornare a produrre un milione di auto l'anno in Italia. Privatizzazioni strategicheLa presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è confrontata con quasi tutti i leader dell opposizione, quelli che siedono nell Aula della Camera: uno alla volta la hanno interrogata al premier time, in programma dalle 15 a Montecitorio. Gli argomenti hanno spaziato dal patto di stabilità ai tagli alla sanità, dai risarcimenti per le vittime delle stragi naziste alla crisi in Medio Oriente passando per il piano di rilancio del comparto automobilistico con Stellantis e le privatizzazioni. In totale le domande alle quali la premier è stata chiamata a rispondere sono state dieci. Sono intervenuti, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader del M5s Giuseppe Conte.Nello specifico, parlando di Stellantis: «Penso allo spostamento della sede legale e fiscale fuori dall Italia o alla fusione che celava un acquisizione francese dello storico gruppo italiano: tanto che oggi nel cda di Fca siede un membro del governo francese, non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengono maggiormente in considerazione le istanze francesi rispetto a quelle italiane». Ospite: Paolo Bricco, giornalista del Sole 24 Ore.

Focus economia
Effetto frenata Superbonus crollo per le costruzioni

Focus economia

Play Episode Listen Later Dec 5, 2023


Lo scenario 2024 per le costruzioni in Italia porta il segno negativo: -8,5% di investimenti. Anticipato da un primo, seppur timido, rallentamento degli ultimi mesi del 2023 con -0,6%, il prossimo si annuncia per le opere l'anno della grande frenata, una tempesta perfetta scatenata dalla sovrapposizione dei due grandi protagonisti che tengono banco nel settore: la chiusura del Superbonus e l'incognita sui cantieri del Pnrr che per ora dispiega una valanga di bandi e di contratti firmati. È il XXXV Rapporto congiunturale e previsionale del Cremse che sarà presentato questa mattina a Milano e anticipato dal Sole24Ore oggi sul cartaceo ad analizzare i numeri che stanno attraversando il mondo delle costruzioni. Ne parliamo con Federica Brancaccio, presidente dell'Ance.Sindacati ex Ilva, sciopero di 48 ore in area AltoforniI delegati Rsu Fim, Fiom e Uilm di Acciaierie d'Italia hanno inviato una comunicazione all'azienda diffidandola dal fermare l'impianto Afo2 dello stabilimento di Taranto, che sarebbe già in fase di rallentamento della carica, e annunciando lo stato di agitazione da subito e lo sciopero di 48 ore dei lavoratori di esercizio dell'area Altoforni a partire da domani, giorno in cui si riunisce l'assemblea di Acciaierie d'Italia.Facciamo il punto con Domenico Palmiotti, Il Sole 24 OreRapporto Svimez. Il Pnrr salva il Sud dalla recessione ma è in ritardoÈ stato presentato oggi il rapporto Svimez 2023 che monitora il quadro economico del Mezzogiorno. Il Pil del Mezzogiorno è stimato dal rapporto Svimez in aumento dello 0,4% nel 2023, con una crescita dimezzata rispetto al Centro-Nord (0,8%). La Svimez prevede che il Pil nel 2024 cresca dello 0,7% a livello nazionale (+0,7 al Centro-Nord e +0,6 a Sud) e nel 2025 dell'1,2% (+1,3 al Centro Nord e +0.9% a Sud). La crescita è vincolata all'attuazione del Pnrr. La SVIMEZ ha stimato in 2,2 punti percentuali l impatto cumulato sul PIL nazionale nel biennio '24-'25 nell ipotesi di completo e tempestivo utilizzo delle risorse disponibili: +2,5 nel Mezzogiorno e +2% nel Centro-Nord.Secondo le stime della SVIMEZ, il PNRR eviterà la recessione al Sud in entrambi gli anni di previsione: 0,6% e 0,7% il PIL del Mezzogiorno nel 2024 e nel 2025 senza PNRR . Ne parliamo con Luca Bianchi, Direttore di Svimez.