Palinsesto Femminista è una serie di live su instagram (@cimdrp) dove Irene Facheris parlerà con donne, uomini e persone non binarie di femminismo e di come ci si possa avvicinare a questo tema.
Decidere di aprire un business porta con sé una serie di sfide: economiche, organizzative, ma non solo. Come posso fare per garantire alle persone che vorranno essere mie clienti un'esperienza safe, comoda e progettata sui loro bisogni? Dal linguaggio da poter utilizzare, alla scelta dei materiali, alla gestione degli spazi, vediamo assieme a Chiara Bazzini, artigiana femminista (owner del brand "Normale"), come creare un business inclusivo. E sì, ci chiederemo anche se “inclusivo” sia il termine migliore da poter usare, a proposito di parole.
Il margine è uno spazio di cui il femminismo deve occuparsi, ma cosa si intende per margine? Quali spazi possiamo considerare al margine? E quali esseri viventi? Chi vive al margine? Chi incarna il margine? Dall'antispecismo, all'antirazzismo, all'abolizionismo, ci immergeremo in un percorso lungo ma estremamente interessante con Martina Micciché.
Sapevate che le cinture di sicurezza sono studiate per tenere in sicurezza un corpo maschile? E che a una donna che sta avendo un infarto non formicola il braccio? Anche quando si parla di medicina, è presente un bias di genere. La salute è tarata sui corpi maschili. Questo che conseguenze ha sulla vita delle donne? Ne parliamo assieme ad Alessandra Vescio, scrittrice del libro “La salute è un diritto di genere”, edito da People.
Come si passa dall'essere un uomo arrabbiato con le donne all'essere un uomo femminista? Chi intercetta la solitudine maschile e suggerisce le donne come bersaglio della rabbia che quella solitudine scatena? Come si esce da quel loop e come si gestiscono poi i successivi sensi di colpa per aver detto e fatto alcune cose in passato? Ne parliamo con Alessio Maronn, in questo crossover episode tra Palinsesto Femminista e Tutti gli uomini, poiché lui è anche una delle voci maschili presenti nel podcast.
Siccome non sono d'accordo con l'eliminazione di Francamente da X Factor ho deciso di volerla vedere di nuovo e il prima possibile
Qualche settimana fa ho avuto l'onore di presentare a Milano il nuovo libro di Maura Gancitano “Erotica dei sentimenti. Per una nuova educazione sentimentale”. Mi ero appuntata moltissime domande ma chiaramente non sono riuscita a farle tutte. E siccome una di quelle che non ho fatto è “perché l'educazione sentimentale è una questione femminista?” ho pensato che avesse senso fargliela in questa cornice, che ben si sposa con il tema.
In questa puntata parleremo di un tema che ha fatto ridere molta gente qualche anno fa, quando per la prima volta ho detto che avrei voluto una palestra femminista. Anni dopo, il tema è assolutamente sul tavolo e moltə professionistə della salute si stanno chiedendo come poter avere un approccio femminista nel loro lavoro, soprattutto se hanno a che fare con i corpi delle persone. Ne parliamo con Marta Giambelli, personal trainer che sta cercando di rendere il suo spazio un luogo libero da certi discorsi.
A un certo punto diventa anche inutile continuare a girarci intorno: dentro la “bolla” abbiamo (almeno) un problema e riguarda come gestiamo gli errori commessi da altrə attivistə. Perché se persino qui dentro, dove dovrebbe esserci comprensione, ascolto e rispetto della collettività, viviamo con il terrore di commettere uno sbaglio non per come reagiranno le persone fuori ma per come verremo trattatə dentro, allora forse c'è una riflessione da fare. La logica del call out violento e punitivo, ci fa fare qualche passo avanti? E se no, l'alternativa qual è? Non dire niente e farsi andare bene tutto per dare una parvenza di coesione? Ne parliamo assieme a Claudia, La Malafimmina.
In queste ultime settimane abbiamo assistito a così tante conversazioni sul tema da non avere più dubbi: la grassofobia è l'ultima ruota del carro delle discriminazioni, quella minimizzata, negata, ridicolizzata ANCHE ALL'INTERNO DEL FEMMINISMO. Vale la pena allora spendere qualche parola a riguardo. Lo facciamo con Biancamaria Furci.
Ha senso rispondere al maschilismo? Se sì, in che modo? Se si usano le stesse armi, si ha lo stesso potere? Esiste il sessismo al contrario? (⬅️No, non esiste). A partire dalla questione “small dick energy” (Andrew Tate vs Greta Thunberg) proveremo a rispondere a queste domande con Lorenzo Gasparrini.
Il femminismo della terza ondata è stato caratterizzato soprattutto dalla musica, in particolare dal movimento delle Riot Grrrl. Ma com'è nato? Che istanze portava avanti? E soprattutto, esiste ancora? Ce ne parla la giornalista musicale Valeria Sgarella. (Per ascoltare la loro musica, cerca su Spotify la playlist "Palinsesto Riot Grrrl"!)
Cosa vuol dire definirsi strega nel 2022? Chi erano le streghe un tempo e chi sono ora? Soprattutto, può una pratica nata dai margini diventare un safe space per le persone marginalizzate? La risposta breve è SÌ, quella un po' più lunga ve la racconta Sofia Righetti.
Che il razzismo venga interiorizzato da chi non lo subisce è abbastanza evidente, dato che le discriminazioni arrivano proprio da qui. Ma la nostra società è così permeata da questa discriminazione da venire interiorizzata anche dalle persone razzializzate. Questo cosa comporta? E cosa accade quando si diventa consapevoli di aver fatto proprio qualcosa nato per farci del male? Ne parliamo con Nogaye Ndiaye.
Perché lo yoga non è solo leggins e borracce e tappetini fichissimi. È una pratica che merita rispetto e conoscenza, che abbraccia tutti i corpi ed è estremamente femminista. Ce lo racconta Giulia Musini, dottoressa in psicologia e insegnante di yoga.
Parliamo - giustamente! - spessissimo delle pressioni che vengono fatte affinché il corpo femminile sia in un certo modo. Ma come diciamo spesso, il patriarcato è subdolo e anche chi pensa di trarne solo vantaggi, in realtà paga un prezzo molto alto. Con Riccardo Onorato dedichiamo una puntata al corpo maschile, tra aspettative, vergogna e bisogno di parlarne, finalmente.
In attesa delle elezioni del 25 settembre, con la deputata Giuditta Pini parliamo di politica femminista e di come non basti mettere una donna come leader di un partito per assicurarsi delle scelte a tutela delle donne e delle minoranze.
Preparate gli estintori per le code di paglia dei comici scarsi che sbattono i piedi se non possono più fare ridere insultando e sono costretti a imparare davvero il mestiere.
Parliamo di street art femminista, in che modo possa combattere il classismo dell'arte ma anche a quali pericoli vada incontro. Lo facciamo con Kororia, un'artista ligure che ha recentemente invaso di colori il sottopasso della stazione di Genova Brignole con un murales intitolato "Corpi ribelli"
Assieme ad Alice Merlo parliamo di interruzione volontaria di gravidanza, di come si possa accedere a questo servizio, di quali siano le complicazioni in Italia e di quanto ci faccia arrabbiare la situazione attuale.
“In una bozza di un'opinione della Corte Suprema degli Stati Uniti, la norma che protegge il diritto all'aborto viene dichiarata “non consuetudinaria” e incoerente con la precedente giurisprudenza che criminalizza l'aborto. […] Se la bozza fosse pubblicata, sarebbe la fine del diritto all'aborto per milioni di persone negli Stati Uniti.” Questo ci riporta a una triste certezza che molte di noi hanno imparato a tenere bene a mente: ogni diritto che viene dato alle donne non viene trattato come un diritto ma come una gentile concessione, per cui oggi c'è ma domani non si sa, quindi fate le brave. Data l'importanza del tema, venerdì 06 maggio ne parliamo proprio con Giulia Blasi, in una nuova puntata di #palinsestofemminista.
Spesso quando si parla di Sante si tende a raccontare queste figure come donne angeliche e devote… ma siamo sicurə che fossero davvero così? Ildegarda, Caterina da Siena, Santa Cecilia, Santa Lucia… tutte queste donne per alcuni versi possono essere considerate delle vere femministe ante litteram! Ce ne parla Clara Stella, ricercatrice di letteratura femminile e di storia delle idee.
Cosa c'è di meglio di quattro chiacchiere fra troie radicali? Ospite a Palinsesto Femminista Tea Hacic-Vlahovic
Cosa si intende per femminismo siculo? Quali sono le istanze diverse dal resto d'Italia? E soprattutto, come mai se ne sente parlare così poco?
Prima puntata dell'anno nuovo per Palinsesto Femminista! Questo tema è stato suggerito da unə di voi e io sono molto felice di poterne parlare assieme a una delle mie Toro preferite ♉️ Federippi
Se in Italia si sta cominciando a parlare di endometriosi e vulvodinia, è merito di chi ha deciso di non accettare più il silenzio assordante attorno a questi temi. Come spesso accade, infatti, se un problema riguarda le donne (in questo caso cis, ma non è che invece quelle trans siano considerate...) e le persone AFAB, possiamo anche metterlo da parte. Di questo parliamo con l'attivista, modella e influencer Giorgia Soleri.
Ci si potrebbe chiedere cosa c'entri la salute delle persone giovani con il femminismo. Oppure ci si potrebbe rendere conto che lasciare un mondo migliore di come lo si è trovato è un dovere e che non ci riuscirà se non guarderemo con attenzione come stiamo trattando le nuove generazioni. C'è qualcosa di più femminista della cura del prossimo?
Parliamo di aborto: di come nonostante la legge 194 sia ancora difficile abortire in Italia, dello stato dell'arte e dei necessari prossimi passi da fare.
Come possono convivere l'attivismo e le sponsorizzate? È proprio il caso? C'è un'alternativa?
Con Aya Mohamed abbiamo parlato del valore delle seconde generazioni.
Il titolo di questa puntata lo abbiamo scelto mesi prima di questa registrazione e non avremmo potuto sceglierne uno migliore. Nel podcast @daphne.bohemien racconta perché.
Abbiamo parlato di Pavimento pelvico con la divulvatrice Violeta Benini.
Cos'è il poliamore? Cosa si intende per non monogamie etiche? È come tradire? Ne parliamo con @hellopolicose!
Oggi ospite Francesca Anelli per parlarci di spettro asessuale e allonormatività.
È giusto e utile far parlare di una discriminazione chi la vive in prima persona, ma cosa succede quando non ti fanno più parlare d'altro?"Sei donna? Allora parlaci dei problemi delle donne""Sei gay? Allora parlaci della comunità LGBTQ+""Sei sieropositivo? Allora parlaci dello stigma dell'HIV"Tutto benissimo, ma se volessimo parlare anche di altro? Se non volessimo coincidere solo con una nostra caratteristica? Se fossimo più di un token?
Nella giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, uno splendido discorso di Biancamaria Furci.
Ci battiamo tanto per l'utilizzo del femminile nella lingua, ma è sempre un bene o ci sono volte in cui viene usato impropriamente e con scopi tutt'altro che nobili?
A quanto pare, se fai attivismo online, devi essere sempre sul pezzo, devi sempre avere qualcosa da dire, devi fare un video per qualunque argomento, devi esprimerti sempre e comunque, devi prendere una posizione su qualunque vicenda, devi essere onnipresente e SOPRATTUTTO non devi sbagliare mai. Con Maura e Andrea di Tlon parliamo di quanto ci siamo stufatǝ di dover essere per forza l'attivista perfettǝ. O meglio, l'attivista perfettA.
Cos'è il BDSM? Cosa vuol dire SSC? E soprattutto, come può questa pratica essere femminista? Sarà interessante la chiacchierata di oggi, perché sarà tutta incentrata su una parolina magica che ci si dimentica troppo spesso: CONSENSO.
Le persone transgender sono visibili anche nelle altre giornate, ma come? Quali messaggi si fanno passare? Quante giornate della visibilità transgender dovremmo mettere a calendario per pareggiare il modo in cui si parla delle persone transgender di solito?
Se io all'università non avessi seguito il corso "Psicologia delle differenze e delle disuguaglianze" della professoressa Camussi, oggi non sarei qui. Non so a cosa mi sarei appassionata, ma probabilmente ad altro. Invece ho fatto questo incontro e la mia vita ha preso la piega che conoscete.
Si possono dire cose complesse, a volte comprensibilmente pesanti, in maniera leggera? Di che cosa bisogna tenere conto prima di semplificare un messaggio? Come possiamo evitare il rischio di banalizzarlo? E quali sono i vantaggi di usare certi strumenti? Ne parliamo con Sio.
Quando Eytan Ulisse Ballerini mi ha raccontato a quali privilegi abbia avuto accesso da quando viene percepito come un uomo anche all'esterno, ricordo la sua aggiunta: "Sarebbe interessante sentire il racconto opposto, cioè cosa accade a una persona che comincia a venire percepita come una donna". Fumettibrutti ha accennato al tema qualche volta nelle sue tavole, ma non ne ha mai parlato per un'ora. Fino ad adesso.
Cosa si intende per educazione sessuale e all'affettività? Perché non viene fatta? Come migliorerebbero le interazioni fra le persone se si parlasse anche di questo tema a scuola? Ce lo racconta Eva Verderone.
La maternità è sempre un tema delicato da affrontare, perché abbiamo in testa questa idea della Super Mamma infallibile e completamente soddisfatta della propria vita e dal proprio ruolo di genitrice. È dunque difficile prendersi uno spazio per dire che, per quanto possa essere bello avere unǝ figliǝ, non per tutte questa è condizione sufficiente per essere felici. Quando si diventa madri non si smette di essere persone. Lo spazio per sé, a quel punto, come si recupera? E soprattutto: si può dire ad alta voce “essere madre non mi basta”? Ci abbiamo provato con MissCreamyCreamy
Con Carlo Gabardini parliamo di come si possano evitare le polarizzazioni, a partire dalla sua esperienza come autore del documentario SanPa.
Guardare il mondo ricordandosi che il proprio punto di vista non può che essere parziale e tenere a mente che al variare del contesto devono variare anche altri parametri, per me è una questione femminista. Me l'ha insegnato la terza ondata, me l'ha insegnato il femminismo nero. E se c'è una persona che nel proprio lavoro non si dimentica mai di prendersi del tempo per studiare il contesto, quella persona è Francesco Costa
Come si diventa attivista? Ci sono delle tappe simili per tutte le persone? Soprattutto, si può tornare indietro? Ce lo racconta Gaia Sole.
In che relazione stanno il femminismo e la profonda convinzione che ogni essere umano meriti rispetto? Cosa succede se smettiamo di considerare le persone come tali? con Bellamy Biancamaria Furci Maura Gancitano Cecilia Strada
Parlare di femminismo a 20 anni e farlo a 40 è la stessa cosa? Cosa possono imparare le nuove generazioni da quelle precedenti? E le precedenti dalle nuove? con Rachele Agostini Giulia Blasi Jacklin Faye Vera Gheno
Come può uno sguardo femminista (nei prodotti di intrattenimento così come nella vita di tutti i giorni) migliorare il mondo? con Sumaya Abdel Qader Marina Cuollo Eugenia Fattori Marina Pierri Sofia Righetti
La società odierna si fonda su credenze patriarcali, da cui ogni uomo (consapevolmente o meno) trae beneficio. Bisogna che siano anche questi uomini a cominciare a parlare. con Eytan Ulisse Ballerini Andrea Colamedici Lorenzo Gasparrini Attilio Palmieri