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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8234OMELIA XVIII DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 12,13-31) di Giacomo Biffi Niente fa litigare di più i fratelli delle questioni di eredità. Ci siano da dividere dei palazzi oppure solo dei vecchi mobili, ci siano molti milioni o poche lire, quando si tratta di eredità si finisce sempre col far baruffa. È così dal principio del mondoLa legge mosaica regolava minuziosamente, come le legislazioni moderne, il diritto di successione. Chi si credeva defraudato, si rivolgeva spesso per avere giustizia ai dottori della legge, cioè agli interpreti della Sacra Scrittura.Nell'episodio raccontato dall'odierna pagina di Vangelo, un uomo, privato di quel che gli spettava dalla prepotenza del fratello, si rivolge a Gesù, che ormai è riconosciuto maestro: Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità.Gesù risponde:- con un rifiuto, che ci meraviglia un po';- con un principio sul vero valore dell'uomo;- con una parabola, che ci fa tutti pensare.1) IL RIFIUTO: RISOLVERE ALLA RADICE OGNI PROBLEMA TEMPORALEQuell'uomo chiedeva giustizia. In una delle solite beghe, che sono la gioia degli avvocati e la rovina delle famiglie, aveva ricevuto un sopruso. La sua richiesta era dunque legittima. Eppure Gesù risponde quasi con durezza, dichiarando la sua assoluta incompetenza: O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi? Come? Non gli sta a cuore la giustizia? Non si preoccupa della sorte di chi è oppresso e derubato dall'egoismo? Gli sta più a cuore che non si facciano confusioni; si preoccupa di più che il suo messaggio appaia chiaramente per tutti l'annuncio del Regno di Dio e non, direttamente e per sé, la sistemazione delle cose del mondo. Certo egli è giudice, ma è il Giudice che giudicherà i vivi e i morti, cioè giudicherà ciascuno al termine della vita su tutto ciò che è stato compiuto. Certo egli è mediatore, ma non per le liti tra noi: è l'unico Mediatore tra Dio e gli uomini, che può riconciliarci col Padre. Allo stesso modo la Chiesa immette nel cuore dei popoli, col desiderio del Regno, una invincibile nostalgia di giustizia anche terrena, ma il suo compito primo resta la redenzione del cuore e la salvezza eterna dell'uomo2) IL PRINCIPIO: LA PREMINENZA DELL'ESSERE SULL'AVEREGesù dice: "La vita dell'uomo non dipende dai suoi beni". Cioè: il valore dell'uomo non sta in ciò che egli possiede. C'è qui un radicale contrasto tra la mentalità di Cristo e la mentalità del mondo; contrasto che potrebbe essere espresso dai due verbi più usati della lingua italiana: il verbo "avere" e il verbo "essere". Per il mondo l'uomo vale per quello che ha: "Quanto hai in banca? Hai la casa in montagna? Hai l'automobile fuori serie?". Con queste domande o con altre simili a queste, il mondo classifica un uomo. Per Cristo l'uomo vale per quello che è: "Chi sei? Che cosa sei? Sei vicino a Dio col tuo cuore e col pensiero di ogni giorno? Sei giusto? Sei buono e caritatevole con gli altri?". Con queste domande il Signore ci aiuta a fare una stima di quello che davvero valiamo. Notiamo che l'avere resta sempre esterno all'uomo e dovrà essere presto o tardi completamente abbandonato. L'essere invece è interno a noi e accompagna l'uomo anche di là dalla morte. Perciò il Signore ammonisce: Guardatevi da ogni avidità, cioè da ogni smodato desiderio di avere. Preoccupatevi invece di essere, cioè di crescere nella vostra ricchezza interiore.3) LA PARABOLA: NESSUNO PUÒ ELUDERE IL GIUDIZIO SULLA PROPRIA VITA Per farci capire bene questa verità, Gesù racconta con stile molto vivace il caso (così frequente anche ai nostri giorni) di un uomo ricco, che ha passato tutta una vita ad accumulare ricchezze e viene improvvisamente strappato ai suoi compiacimenti e alle sue fantasticherie da un piccolo colpo notturno, col quale la sua esistenza terrena bruscamente si conclude. Andava, quell'uomo, delineando un programma che sembra essere quello degli italiani a ferragosto: "Riposati, mangia, bevi, datti alla gioia". È un programma sbagliato? È piuttosto un programma incompleto. Nella vita organizzata così, sembra non ci sia nessun posto né per Dio né per i fratelli che sono nella necessità. Va rilevato anche il fatto che quest'uomo ragionava tra sé. Il suo è un monologo: sia quando pensa agli affari (magazzini, raccolto), sia quando pensa al riposo e al divertimento (mangiare, bere, stare allegri), non ha interlocutori, è solo con se stesso. Non parla né con Dio nella preghiera né con gli altri nelle opere di misericordia. Proprio per questo è stolto. Ma Dio gli disse: Stolto. Drammatica è questa finale del racconto con l'intervento della voce divina che risona nella notte. Dio è un interlocutore che sta zitto a lungo, ma, quando ha deciso, si inserisce di prepotenza nei nostri monologhi. Anche coloro che sembrano averlo escluso definitivamente dalla loro vita, e non si interrogano mai sulla sua volontà, quando meno se lo aspettano se lo troveranno davanti; alla fine dovranno ascoltare il suo parere sulla loro esistenza e sui loro progetti, e non potranno chiudergli la bocca. Per questo conviene abituarsi a parlare con lui fin da adesso, così che la sua voce non abbia un giorno a costituire una brutta sorpresa.
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Bli med på Ord og Israels sommerstevne i Grimstad, hvor tro og fellesskap står i fokus. Med taler fra kjente personligheter som Gordon Tobiasen og Samuel Aveda, utforsker vi temaer som Guds trofasthet, profetiske ord, og forholdet mellom Israel og kristendommen. Få innsikt i aktuelle hendelser og hvordan troen kan gi styrke i utfordrende tider. En opplevelse for de som ønsker å fordype seg i troens betydning i dagens verden.
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8232OMELIA XVII DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 11,1-13) di Giacomo Biffi Una riflessione sulla preghiera del "Padre nostro".La pagina evangelica di oggi ci offre un'eccellente occasione per riflettere sulla preghiera che Gesù ci ha insegnato e che noi recitiamo ogni giorno: e che proprio per questo può essere un po' spenta dall'abitudine e come privata della sua originaria incisività. È anche un'occasione per riflettere su tutto il nostro modo di pregare: Gesù, infatti, più che regalarci una formula, ha voluto insegnarci uno stile di preghiera e insieme indicarci i contenuti della preghiera cristiana. PADRE NOSTRO: l'autentica preghiera cristiana è sempre rivolta a Dio, fonte di tutto l'essere e traguardo di tutte le esistenze. Se talvolta ci rivolgiamo ai santi, lo facciamo come si fa con dei fratelli, dai quali si sollecita un po' d'aiuto e un po' di comprensione. Ma solo a Dio noi possiamo e dobbiamo rivolgerci con l'offerta di tutto quello che siamo; la preghiera vera, infatti, non consiste tanto nella molteplicità delle parole, ma nella donazione interiore di tutto il nostro essere al nostro Creatore, donazione che nell'orazione diventa sempre più consapevole, più generosa, più completa. PADRE: ci vuole un bel coraggio a chiamare Dio col nome di padre. "Osiamo dire", ci fa pronunciare con grande finezza la Chiesa. Questo coraggio noi giustamente l'abbiamo, perché siamo "di Cristo", cioè non solo apparteniamo a lui, ma siamo in lui e partecipiamo in Cristo alla sua natura filiale. In forza della nostra incorporazione nell'Unigenito di Dio, il padre di Gesù diventa nostro padre. Per questa ragione, ogni vera preghiera che noi rivolgiamo a Dio si appoggia alla mediazione del Signore Gesù, Figlio di Dio e nostro fratello, come facciamo nelle orazioni che il sacerdote pronuncia nella messa a nome di tutti.VENGA IL TUO REGNO: chi ama Dio come un padre, non può non sentirsi a disagio in questo mondo, e come ferito dall'indifferenza e dall'estraneità che il mondo ostenta nei confronti del suo Creatore. L'apparente assenza di Dio da questo mondo suscita nel nostro cuore - se è un cuore dove c'è un po' d'amore - la nostalgia di un mondo diverso, dove la gloria di Dio si manifesterà apertamente; in una parola, la nostalgia del Regno. Il che significa che ogni preghiera cristiana non può restare continuamente ripiegata nell'elenco delle nostre necessità, ma deve essere anche mossa e animata dal desiderio e dalla speranza del Regno.SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ: suggerendoci questa richiesta - terribile, spaventosa richiesta, che noi ripetiamo troppo incautamente, salvo a protestare quando Dio ci prende sul serio -. Gesù ci ricorda che la preghiera non è tanto un mezzo per piegare Dio alla nostra volontà, ma è piuttosto un tentare di disporci a piegare noi stessi ai voleri di Dio. Colui che veramente, sostanzialmente prega, non è uno che tenta di far prevalere i propri voleri; è, invece, uno che si arrende alle esigenze di Dio e si decide ad accoglierle anche quando sono contrastanti coi nostri piccoli progetti e con la nostra corta pazienza.IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO: nel pane è come riassunto e simboleggiato tutto ciò di cui noi abbiamo bisogno ogni giorno: il cibo, l'aria, la luce, il coraggio, la speranza, la conoscenza dei motivi per cui si vive, un po' d'affetto da parte di qualche persona amica, un po' di pace interiore. Tutte cose che durano poco, che si consumano in fretta, e che proprio per questo ogni giorno ci devono essere date. La nostra autonomia è molto limitata: nonostante le orgogliose sicurezze di certi momenti dell'esistenza, noi non siamo capaci di stare a lungo in piedi da soli. Per questo nella preghiera riconosciamo questa nostra povertà, questa nostra precarietà, e chiediamo al Padre che è nei cieli il suo aiuto quotidiano.In particolare, abbiamo bisogno quotidianamente di essere perdonati, perché ogni giorno sbagliamo. Col pane, dobbiamo ricevere la nostra quotidiana razione di misericordia. Perciò preghiamo: Rimetti i nostri debiti. Perciò ci impegniamo a non essere noi stessi avari di misericordia verso i nostri fratelli: Come noi li rimettiamo ai nostri debitori.Il "Padre nostro" è preghiera bella, facile, semplice da dire; difficile e ardua da vivere nella verità della nostra vita di ogni giorno. Il Signore Gesù che ce l'ha suggerita ci doni la forza di tentare ogni giorno di conformare i nostri sentimenti e le nostre azioni alla sua divina bellezza.
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Dapi 5 onns vivan il Sursilvan e sia dunna Eliane en in pitschen vitg en il sidvest da la Tschechia .Qua en quest lieu idillic amez in parc da natira aveva la famiglia da sia dunna - ch'è creschida si en Svizra, ch'ha dentant ragischs tschecas - in bain puril cun bisons ed abitaziuns da vacanzas. Ord l'anteriur scolast e pedagog curativ è daventà in pur ed ospitont . "Nus avain emprendì tut da null ensi, ils dis èn lungs, ma bels" , di l'um da 39 onns ch'è creschì si a Flutschinas/Trun.
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8206OMELIA XVI DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 10,38-42) di Giacomo Biffi L'episodio raccontatoci dalla pagina di Luca, che abbiamo ascoltato, è tra i più suggestivi di tutta la narrazione evangelica.Ha un'ambientazione, per così dire, casalinga. Siamo a Betania, la località che il viaggiatore proveniente dal deserto di Giuda incontra poco prima di arrivare a Gerusalemme. Gesù, che ha percorso proprio quel cammino spossante, ha colto con gioia la possibilità di riposarsi un po' in una dimora accogliente, prima di affrontare ancora una volta il tumulto della capitale e le fatiche della sua missione.E con gioia e cordialità è stato ospitato da Marta, una massaia solerte, che viveva con una sorella minore di nome Maria. Qui non compare, ma dal Vangelo di Giovanni sappiamo che lì vicino abitava anche un fratello di nome Lazzaro: tutti e tre i fratelli erano legati al Maestro di Nazaret da una solida e devota amicizia.Con l'incarnazione, il Figlio di Dio si è fatto un uomo vero e completo: ha un cuore capace di affetto, e niente di ciò che è autenticamente e positivamente umano gli è estraneo. Quello dell'amicizia è appunto uno dei valori dell'esistenza che egli ha voluto sperimentare.Noi siamo commossi di fronte al Creatore dell'universo - colui che infinitamente trascende tutti gli esseri che prendono vita da lui - che assume questi vincoli di familiarità e di benevola comunione con le sue creature.L'amicizia - dicevano già gli antichi - o nasce tra uguali o rende uguali coloro che entrano nel suo gioco e nella sua logica: nella figura di un Dio che si fa nostro amico è implicitamente annunciato e fondato il nostro destino di partecipi della divina natura (2 Pt 1,3), per usare le coraggiose parole della seconda Lettera di Pietro.Ma è incantevole anche la scena dell'Unigenito del Padre che per cercarci si è fatto viandante e ha per corso le accaldate e polverose strade di Palestina, nella speranza di essere ospitato, ristorato, consolato da noi. Non solo dunque con l'amicizia si è a noi assimilato, ma addirittura ha voluto farsi bisognoso di noi.GESÙ CHIEDE DI ESSERE OSPITATO NEL NOSTRO CUOREIo sto alla porta e busso (cf. Ap 3,20), egli dice a ciascuno di noi. Ci prega, cioè, di fargli un po' di posto nella nostra esistenza, di dargli un po' del nostro tempo, di prestargli un po' della nostra attenzione. Di fronte a questa condiscendenza di colui che è l'Asso luto e l'Incondizionato, sembra incredibile che ci siano cristiani che non sappiano trovare quotidianamente qualche minuto per lui e non sappiano donar gli neppure un'ora del giorno che è suo (e perciò si chiama "domenica").Sembra incredibile - deve dire ciascuno di noi - che io sia così lento e anzi restio a spalancargli il mio cuore, per godere della fortuna insperata di un'intimità con lui, fortuna che ci è stata formalmente promessa: Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, e a tu per tu noi ceneremo insieme (ibid.).Non solo dunque un ospite vuol essere Gesù, ma addirittura un mendicante sulla soglia della nostra casa: un mendicante che chiede solo un po' d'amore. Non vuole le nostre cose, vuole noi: vuole i nostri pensieri, i nostri sentimenti, la totalità di quello che siamo.È però un insolito mendicante: più che ricevere, dona; più che farsi aiutare, arricchisce; più che essere accettato, ci accetta e ci innesta nella sua stessa realtà. Ci conviene quindi affrettarci ad aprirgli, perché - dice sant'Ambrogio - «Tutto abbiamo in Cristo. Ogni anima gli si avvicini. O che sia malata per i peccati del corpo o come inchiodata dai desideri monda ni oppure ancora imperfetta, ma sulla via della perfezione grazie all'assidua meditazione..., ogni anima è in potere del Signore, e Cristo è tutto per noi. Se vuoi curare una ferita, egli è medico; se sei riarso dalla febbre, è fontana; se sei oppresso dall'iniquità, è giusti zia; se hai bisogno di aiuto, è forza; se temi la morte, è vita; se desideri il cielo, è via; se fuggi le tenebre, è luce; se cerchi cibo, è alimento. Dunque "gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia"» (De virginitate 99).LE PREOCCUPAZIONI TERRENE NON DEVONO SOFFOCARE LA NOSTRA TENSIONE VERSO LA VERITÀDue immagini di donna ci sono offerte come modello di questo riconoscimento della totalità di Cristo e della perfetta adesione a lui.Maria appare come colei che più intimamente è affascinata dalla bellezza di questo mistero: il mistero di un Dio che si fa pellegrino, ospite, amico; un mistero che verosimilmente lo stesso Gesù le sta a poco a poco rivelando con voce ammaliante, mentre lei è seduta ai suoi piedi, dimentica di ogni altra incombenza.Marta ci insegna che bisogna anche darci da fare perché il Signore sia degnamente ospitato; diventi cioè una presenza efficace non solo nel segreto della nostra coscienza, ma anche nell'umanità in cui viviamo.Non viene rimproverata per il suo lavoro, senza del quale quella sera Gesù non avrebbe neppur cenato; piuttosto viene illuminata perché le molte preoccupazioni terrene non arrivino a far dimenticare il senso ultimo e la ragione vera di ciò che si compie. E viene anche dolcemente corretta perché non sia tentata di disistimare la tensione verso la contemplazione della verità salvifica e della sapienza eterna: Maria si è scelta la parte migliore che non le sarà tolta (Lc 10,42).«Preoccupiamoci anche noi - dice ancora sant'Ambrogio - di possedere ciò che nessuno ci possa togliere, prestando un ascolto non superficiale, ma diligente; infatti perfino i semi della parola celeste sono anch'essi portati via, se vengono gettati lungo la strada.Ti sospinga, come Maria, il desiderio della sapienza: questa infatti è l'opera più grande, questa è l'opera più perfetta; e la sollecitudine per il ministero non ti distolga dal conoscere la parola celeste. Non criticare quindi e non pensare che perdano il tempo coloro che vedi dedicarsi alla sapienza» (In Lucam VII,85). In fondo, l'esortazione più immediata e decisiva che ci viene da questa pagina, è il richiamo a un principio che Gesù ha chiaramente proposto, ma che noi siamo spesso nel nostro comportamento inclini a dimenticare: Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte le altre cose vi saranno date in aggiunta (Mt 6,33).Nel Regno di Dio, cioè nella vita senza fine - nota sant'Agostino - non ci sarà più la fatica dell'essere immersi nella molteplicità logorante delle cose e dei problemi; ci sarà invece per sempre l'unificazione di tutte le cose nella carità: «Transit labor multitudinis et remanet caritas unitatis».Il Signore ci conceda di anticipare già adesso questa felice semplificazione del nostro spirito e della sua attività; di non disperderci nelle molte sollecitudini e nelle molte attrattive che passano e deludono; di indirizzare ogni nostra interiore facoltà al pensiero e alla speranza del Regno di Dio.
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8205OMELIA XV DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 10,25-37) di Giacomo Biffi Un dottore della legge si alzò per mettere alla prova Gesù; dunque non per conoscere la verità. La domanda (Che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?), che pure è la più importante che possa essere posta da un uomo, non proveniva da un animo retto. Sia però benedetto quell'ignoto malevolo interlocutore di Cristo, che ha provocato in risposta uno degli insegnamenti più alti del Signore, e ci consente di riflettere oggi ancora una volta sulla legge dell'amore, cuore e sostanza di tutto l'Evangelo.LA LEGGE CRISTIANA DELL'AMORE RIASSUME IN SÉ TUTTI I COMANDAMENTI RICEVUTI DA MOSÈ 1. A questo mondo non c'è fascino di bellezza che non venga deturpato dall'uomo, né splendore di verità che non venga travisato. Anche la legge dell'amore corre questo rischio, per esempio quando viene presentata come un superamento o addirittura un'abrogazione dei comandamenti di Dio. La legge dell'amore non è l'abrogazione, ma piuttosto è il cuore e il compendio dei comandamenti, che Mosè ha ricevuto su tavole di pietra, ma che sono indelebilmente iscritti nell'animo umano.Chi infatti ama Dio con tutto il cuore, adora lui solo, rispetta il suo nome e trova un'ora di tempo alla setti mana da dedicargli in esclusiva. Se no, che amore è? E questi sono i primi tre comandamenti. E chi ama sul serio il prossimo, cioè ha a cuore tutti i valori dell'uomo, rispetta e onora i vincoli familiari, considera sacra la vita e non manipolabile al servizio dell'egoismo la capacità di trasmettere la vita, rispetta e onora gli altri nella loro dignità, nella loro proprietà, nel loro diritto a non essere ingannati. E questi sono gli altri comandamenti.Sicché la legge dell'amore non è il modo astuto insegnatoci da Gesù per fare i nostri comodi, ma è l'aiuto e l'ispirazione a osservare integralmente e con piena coscienza la volontà di Colui che ci ha creati.CI AMIAMO TRA NOI PERCHÉ DIO CI AMA TUTTI DELLO STESSO AMORE2. Un secondo modo di non intendere questa pagina di Vangelo è quello di presentare l'amore del prossimo come se a questo comando si potesse ridurre il messaggio di Cristo nella sua vera originalità.Ma le cose non stanno propriamente così. La stessa frase: Amerai il prossimo come te stesso non è stata inventata da Gesù. Era già contenuta nei libri dell'Antico Testamento e ogni ebreo la conosceva bene.L'originalità di Gesù sta piuttosto nella spiegazione di chi si debba considerare prossimo. Gli ebrei non avevano dubbi che per prossimo da amare si dovessero intendere i parenti, gli amici, i connazionali, i correligionari, e solo loro. Gesù ritiene invece che tutte le limitazioni nel concetto di prossimità devono cadere: prossimo è ogni uomo che il Signore mette sulla mia strada e offre alla mia attenzione. Più ancora l'originalità di Gesù sta nella motivazione che regge e giustifica il comando dell'amore. Noi non dobbiamo amarci tra noi perché siamo amabili; anzi, spesso non lo siamo affatto. Dobbiamo amarci tra noi perché il Signore ci ha amati tutti dello stesso amore, si è chinato sulle nostre ferite, ci ha resi una cosa sola coll'impeto unificante della sua sorprendente misericordia. Se dimenticano questa motivazione, che solo la fede può dare, invano gli uomini tentano di amarsi tra loro. Come la storia spesso ci insegna, ogni slancio di solidarietà e di fratellanza finisce nell'oppressione e nella strage.IL NOSTRO PROSSIMO È OGNI UOMO A CUI VOGLIAMO FARCI VICINI3. E a imprimerci nell'animo questo insegnamento quasi con un quadro, Gesù racconta la celebre parabola del samaritano compassionevole, che è una delle parabole evangeliche meglio rifinite e più verosimili.La strada che dalle alture di Gerusalemme discende alla pianura fiorita di Gerico, attraversa il deserto di Giuda, cioè una zona del tutto disabitata, dove le rapine e gli attentati erano di facile esecuzione, nonostante i pattugliamenti della polizia romana.Il significato più decisivo del racconto sta nel fatto che il ferito è soccorso da uno che è straniero e nemico. Così si allarga il concetto di prossimo: "prossimo" è colui che io col mio amore, col mio interessamento, con la mia disponibilità voglio rendermi vicino. Vale a dire, la "prossimità" non ha altri confini se non la finitezza del cuore. Quanto più il nostro cuore sarà grande, tanto meno escluderemo qualcuno dalla cerchia di chi dobbiamo amare.IL BUON SAMARITANO È, PRIMA DI TUTTO, GESÙ 4. Ma in questa parabola Gesù sembra anche voler raffigurare la storia della nostra salvezza, nella quale appunto la legge dell'amore del prossimo si motiva. L'uomo percosso, piagato, spogliato, che giace sul ciglio della strada, siamo noi, è la stessa umanità, che il peccato ha privato di ogni bellezza e di ogni vigore, e pare non avere più speranza né scopo di vita.Lo straniero pietoso è il Figlio di Dio, venuto fino a noi da un mondo lontano e diverso, che si è chinato sulle nostre piaghe e ci ha dato il sollievo della fede e dei sacramenti.L'albergatore, cui ci ha affidati per la guarigione completa, è la Chiesa che, mentre egli è visibilmente assente, continua la sua opera di risanamento, sapendo che un giorno il divino straniero tornerà a ricompensare tutti di ogni spesa e di ogni fatica.Questa, nella sua semplicità e nella sua verità, è la nostra storia; questo è il riassunto di tutto l'Evangelo. Chiediamo la grazia di capire questo disegno misterioso e mirabile e di saper conformare alle sue linee la nostra vita, con umiltà di cuore, con fede viva, con gratitudine senza confini.
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This week on the Friday LIVE Extra, Andy Hermann gives us a behind the scenes look at his series Curious Nebraska. Also, a look at Fourth of July celebrations in Seward and Ord.
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Bate-Papo Mayhem 469 - Boteco do Mayhem - O que são Ordálias? https://projetomayhem.com.br/ O vídeo desta conversa está disponível em: https://youtu.be/jVORM1yDMgI Bate Papo Mayhem é um projeto extra desbloqueado nas Metas do Projeto Mayhem. Todas as 3as, 5as e Sabados as 21h os coordenadores do Projeto Mayhem batem papo com algum convidado sobre Temas escolhidos pelos membros, que participam ao vivo da conversa, podendo fazer perguntas e colocações. Os vídeos ficam disponíveis para os membros e são liberados para o público em geral duas vezes por semana, às segundas e quintas feiras e os áudios são editados na forma de podcast e liberados uma vez por semana. Faça parte do projeto Mayhem: https://www.catarse.me/tdc
Præludium: Dietrich Buxtehude: Loven er et helligt bud Ord til dagen: Af Gregor af Nyssa Salme: 691 "Loven er et helligt bud" Fra det N.T.: Matthæusevangeliet 5, 17-20 Korvers: Hans Leo Hassler: Gud Fader evig lovet vær (Tekst: Thomissøn 1569, Fr. Hammerich 1850) Salme: 697 "Herre, jeg vil gerne takke" Postludium: Josef Rheinberger: Adagio i F-dur, - 2. sats af Orgelsonate nr. 11, d-mol
Luego de que Trump anunció en Truth Social un alto al fuego entre Irán e Israel, llegó la confusión: Irán primero lo negó y luego lo confirmó. Horas después, volvieron los ataques ed ambos lados. Pero, luego de un rant del presidente ante la prensa, llegó la calma. Tanto el primer ministro israelí como el presidente iraní aceptaron el alto al fuego, proclamando la victoria cada uno. Luego de recibir aplausos y escuchar “Las Mañanitas” por su cumpleaños 64, ayer la presidenta anunció en su mañanera que su gobierno avanzará hacia una profunda reforma electoral para México. Además… La Cámara de Diputados aprobó la reforma que pasa las funciones del Coneval al Inegi; La tormenta tropical Andrea se formó este martes en el Atlántico; Asesinaron en Puebla al comunicador Shalom Salomón Ordóñez; Arrancó la cumbre de la OTAN; La Fiscalía terminó de presentar sus argumentos en el caso de Sean Combs; Y Jeff Bezos y Lauren Sánchez tuvieron que cambiar el venue de su boda.Y para #ElVasoMedioLleno… Daniel Torres dedica sus días a repoblar el mar enfocado en el callo de hacha, un molusco vital para el ecosistema y el sustento de su comunidad.Para enterarte de más noticias como estas, síguenos en redes sociales. Estamos en todas las plataformas como @telokwento. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Præludium: Dietrich Buxtehude: Nu bede vi den Helligånd Ord til dagen: af Augustin Salme: 298 "Helligånden trindt på jord" Fra det N.T.: Johannesevangeliet 15,18-27 Korvers: Rued Langgaard: Helligånd! Du samle folket (Tekst: Efter Grundtvig) Salme: 724 "Solen stråler over vang" Postludium: Felix Mendelssohn Bartholdy: Finale fra Orgelsonate i A-dur
¿Qué está pendiente hacer desde el gobierno y las intendencias para contener el fenómeno de las picadas de autos y de motos que ocasionan siniestralidad en avenidas, calles y caminos? Conversamos En Perspectiva con el presidente de la Unidad Nacional de Seguridad Vial (Unasev) y exintendente de Canelones, Marcelo Metediera. Este domingo de noche dos personas murieron tras ser embestidas por un auto que, aparentemente, corría picadas en Bulevar Batlle y Ordóñez, en la zona del Buceo. Las víctimas, un hombre de 66 años y su esposa, de 57, viajaban en un vehículo que fue embestido violentamente cuando intentaba cruzar por la calle Neyra. Según consignó El País a partir de testimonios de vecinos, la zona es escenario habitual de este tipo de actividades clandestinas, facilitadas porque a lo largo de ocho cuadras del bulevar no hay semáforos. Ante esta noticia trágica, el problema de las carreras clandestinas con autos o motos volvió a instalarse en la agenda pública, como ya ha ocurrido en otras ocasiones similares. ¿Hay medidas concretas que se pueda implementar desde el Estado para prevenir las picadas? ¿O hay que apuntar a trabajar en educación vial para evitar estos comportamientos, en particular de los jóvenes? ¿Este fenómeno se ha agravado o persiste de igual forma en los últimos años? ¿Hay diferencia entre las picadas de autos y de motos? Conversamos con el presidente de la Unidad Nacional de Seguridad Vial (Unasev), Marcelo Metediera, en busca de despejar algunas de estas preguntas.
Federico y Amorós comentan la previa de la corrida de Dolores Aguirre con la que comienza la cuarta semana de la Feria de San Isidro 2025. Los aficionados a los toros más exigentes están de enhorabuena este martes porque se lidian en la Monumental de Las Ventas toros de Dolores Aguirre por Fernando Robleño, Damián Castaño y Juan de Castilla. La decimosexta de la Feria de San Isidro 2025 es el comienzo de una semana en la que el plato fuerte es el regreso de Morante de la Puebla en la Corrida de la Prensa. En Al Alimón, la sección taurina de Es la Mañana de esRadio, Federico Jiménez Losantos y Andrés Amorós han hecho la previa de este festejo marcado en rojo en el calendario por los aficionados más toristas del panorama taurino. Amorós ha contado la historia de la ganadería de Dolores Aguirre. Ha dicho que "era la señora casada con Federico Lipperheide, un señor de Bilbao con una posibilidad económica no escasa" que "tenía la pasión por los toros bravos y decidió hacer una ganadería". Dolores Aguirre "le pidió consejo a Antonio Ordóñez, que era su ídolo, y Ordóñez le recomendó lo que debía comprar que eran unos toros de encaste Atanasio, es decir, altos, grandes, tirando a veletos, no muy bonitos, pero con un mal genio considerable". El cronista ha explicado que "las figuras no los torean" porque "hace falta toreros con muchas ganas de jugársela y efectivamente eso es lo que vamos a ver esta tarde".San Isidro 2025: seis tripletes, catorce dobletes y televisada por TeleMadridJavier Romero JordanoTres especialistas en las corridas duras Andrés Amorós ha dicho que hoy hacen el paseíllo en Las Ventas "tres matadores con unos arrestos muy grandes" para una "corrida para aficionados exigentes". El primero de ellos es Fernando Robleño que "está ya en su año de despedida y está bien que le den dos corridas en San Isidro". Ha contado que "él también es profesor de la escuela y un torero muy querido en Madrid porque es de buena línea clásica, un torero clásico de verdad, con un problema muy concreto: la espada". El segundo matador anunciado para este festejo es Damián Castaño, "un torero de Salamanca y León que es especialista en los toros de Dolores Aguirre porque ha renacido alcanzado mayor importancia matando estos toros en el norte, en Bilbao. Y hace poco ha sido el primero, creo recordar, de toda la historia que se ha atrevido a matar seis toros de Dolores Aguirre". De Castaño ha indicado que "se atreve a hacer una cosa muy muy difícil, que es torearlos como si fueran muy buenos y entonces bajar la mano y torear relajado, lo que se llama desmayado. Claro, si eso sale bien, la emoción es tremenda, pero no siempre sale bien porque el toro no lo permite y además es muy peligroso. Lo habitual con un toro así es torearle por bajo más rápido, pelearse con él y éste los torea como si fuera un toro artista, digámoslo así". El tercero "es un torero verdaderamente muy simpático para la afición. El nombre artístico es Juan de Castilla y es colombiano. Es un torero muy humilde que vive en España y que causó una sorpresa grande en Las Ventas porque se la juega y torea de verdad. En América ha triunfado. Indultó un toro alternando con Roca Rey, o sea que son palabras mayores. Así que es valiente y clásico". La sección taurina de Es La Mañana de Federico con la participación de Andrés Amorós para analizar los festejos taurinos es posible gracias a Muebles Adama y Restaurante Robles de Sevilla, Mercaoficina y Carnicerías Lalo y Jamones y Embutidos Ibéricos Julian Martín.
What did you think of this episode? Send me a text message and let me know!Our bodies change in midlife and menopause, and many times in ways that feel confusing or frustrating. But what if those changes aren't a problem to fix, but an invitation to reconnect with ourselves?In this conversation, Dr. Charlotte Ord, psychologist and body image expert shares a refreshing take on body appreciation. It's not about pretending to love every wrinkle or roll. It's about noticing what your body does for you, and learning to meet it with care, not criticism.We also explore a powerful question: Who benefits when we hate our bodies? The answer reveals just how deeply diet culture and the wellness industry profit from our insecurities.Dr. Ord offers simple, grounding practices to help you feel more at home in your body, including media literacy tips and ways to gently shift your focus toward gratitude and self-trust. Connect with Dr. CharlotteThe Website: https://www.charlotteord.comInstagram: @drcharlotteord
NotiMundo A La Carta - Simón Ordóñez, Sesión inaugural, ¿tendremos una Asamblea distinta? by FM Mundo 98.1
Welcome back to Bubbles' Mushrooms - It's a podcast! This week starts off just like any other and this week is no exception. Renee is back and she doesn't wanna intro the show for some reason but she definitely has an anecdote this week. Renee tells us about her most recent vacation to San Diego and how much of a wuss her son is, how expensive it is to eat a turkey sandwich at ORD and the joys of dealing with the TSA. This week is a sequel of sorts. That's right, we're revisiting our top music videos. Since we already did the 1990's we will be doing the other classic decade of music - the 1980's. Will Edward have Duran Duran on his list? Will Renee have Guns N Roses on hers? Does Cher have a stinky crotch? Hear about how Jac loves music videos combining classic rock and hip-hop, Luke loves gangsta rap and Katie is way into... Fish Heads? Grab a Bud Dry and a bag of Pizzaria Chips, do the truffle shuffle and time travel back to the olden times with us this week only on the Bubbles' Mushrooms Podcast Program! #sandiego #barnesandbarnes #mtv #1980s #musicvideos #chappelroan #ohare #nwa #aerosmith #rundmc #madonna #cher #wearetheworld #period #tompetty #goonies #captainloualbano #ironshiek #janetjackson #oneeyedwilly #lipsyncbattle
In this lively and wide-ranging episode of the Five Heart Podcast, hosts Greg and Minnie engage with a vibrant live chat community while covering everything from NCAA legal drama to Nebraska volleyball and football updates. Highlights include a humorous segment featuring ChatGPT-generated Wisconsin football jokes, a passionate discussion of the NCAA's ongoing legal saga over athlete eligibility, and the implications of Michigan's self-imposed suspension of its head coach. The hosts also react to Will Compton's inspirational spring game speech, praising his message to second- and third-string players. Nebraska volleyball's spring exhibition in Ord, Nebraska gets special attention, including standout performances by Harper Murray and Taylor Landfair. Off-topic but entertaining tangents include Minnie's Walgreens wine haul, grocery store rants, and debates about milk prices. The show closes with Husker trivia, a critique of the “Surrender Whites” uniforms, and spirited commentary on Nebraska's football prospects. With jokes, rants, deep dives, and community engagement, the episode exemplifies the podcast's balance of humor, fandom, and heart.
This week: Scott's Guest Co- Host is Maya Leibman; Guest: Linda Jojo, Fmr EVP/Chief Customer Officer, United. News: Rep. Sam Graves (R) proposes $15B ATC modernization; United cuts flights at Newark due to ATC equipment and staffing issues; Projected United - JetBlue partnership; How problematic will TSA enforcement of Real ID be? New less fun names for SWA fare bundles; A Freddie Awards recap; United & others seat count changes at ORD; Listener Q: Why is AA suing JetBlue, and what happened to JetBlue BOS-ISP?
Nebraska Volleyball took over Ord, NE, over the weekend.
Nebraska Volleyball gets ready to take over Ord, NE.
We check up on what's going on in the Lincoln business community with Robin and Dave from the Grow Lincoln team! Plus we wrap up spring football and preview Nebraska volleyball's match in Ord with Kevin Sjuts of 10/11. And we give away Keith Urban tickets with another round of What Is LNK Today Thinking?
Nebraska volleyball is going to Ord, even those these great people had their Pizza Hut ripped away from them.