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Da oltre un decennio il tema della sicurezza e dell'immigrazione determina il successo nelle elezioni. Il laburista Starmer nel Regno unito ha capito la lezione ed indica la strada, per una rinascita della socialdemocrazia, anche attraverso una gestione sicuritaria dell'immigrazione.Ne parliamo con Stefano Folli, editorialista de la Repubblica e Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, leader di Alleanza Verdi Sinistra.
PALERMO (ITALPRESS) - "La destra è molto prodiga di parole: Meloni dovrebbe parlare di meno e venire in Sicilia, per dare qualche risposta sulla crisi idrica che da mesi sta strangolando il territorio. Ci dica ad esempio perché il governo ha tagliato 328 milioni di opere strategiche nelle ultime ore: c'è bisogno di offrire un'alternativa a questo Paese e noi siamo in campo per questo". Così il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni a margine di un incontro con i giornalisti all'Hotel Wagner a Palermo. xd8/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “Lavoriamo per un'alternativa in un'Europa che rischia di essere preda dei sovranismi, indifferente al tema della pace, ostile alla giustizia ambientale e sociale: questo filo che lega Bruxelles, Roma e Palermo può dare un'indicazione chiara sul futuro". Così il parlamentare europeo di Alleanza Verdi Sinistra, Leoluca Orlando, a margine di un incontro con i giornalisti all'Hotel Wagner a Palermo, presenti il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, ed il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. "In questa città - sottolinea l'ex sindaco di Palermo - manca una visione e soprattutto manca un'amministrazione libera dai condizionamenti degli apparati di partito: il sindaco sembra essere preso solo dalle beghe degli alleati per i posti di potere”. Orlando si sofferma poi sul tema della siccità: “Gli agricoltori siciliani soffrono per la mancata possibilità di utilizzare l'acqua, in una regione piena di dighe che però non sono state collaudate e di laghetti collinari che sono stati abbandonati all'incuria". xd8/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “Lavoriamo per un'alternativa in un'Europa che rischia di essere preda dei sovranismi, indifferente al tema della pace, ostile alla giustizia ambientale e sociale: questo filo che lega Bruxelles, Roma e Palermo può dare un'indicazione chiara sul futuro". Così il parlamentare europeo di Alleanza Verdi Sinistra, Leoluca Orlando, a margine di un incontro con i giornalisti all'Hotel Wagner a Palermo, presenti il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, ed il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. "In questa città - sottolinea l'ex sindaco di Palermo - manca una visione e soprattutto manca un'amministrazione libera dai condizionamenti degli apparati di partito: il sindaco sembra essere preso solo dalle beghe degli alleati per i posti di potere”. Orlando si sofferma poi sul tema della siccità: “Gli agricoltori siciliani soffrono per la mancata possibilità di utilizzare l'acqua, in una regione piena di dighe che però non sono state collaudate e di laghetti collinari che sono stati abbandonati all'incuria". xd8/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - "La destra è molto prodiga di parole: Meloni dovrebbe parlare di meno e venire in Sicilia, per dare qualche risposta sulla crisi idrica che da mesi sta strangolando il territorio. Ci dica ad esempio perché il governo ha tagliato 328 milioni di opere strategiche nelle ultime ore: c'è bisogno di offrire un'alternativa a questo Paese e noi siamo in campo per questo". Così il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni a margine di un incontro con i giornalisti all'Hotel Wagner a Palermo. xd8/vbo/gtr
Parte la missione migranti in Albania, ma sulla nave ci sono solo 16 persone. La missione del Governo italiano relativa al trasporto di migranti in Albania è appena partita da Lampedusa e già si vedono i primi problemi organizzativi. La prima nave, la Libra della Marina militare, approda domani in territorio albanese, ma è carica di sedici persone che saranno poi concentrati nei centri di accoglienza di Gjlader e Shengjin: sono bengalesi ed egiziani, tutti uomini. L'operazione è stata resa operativa dall'accordo tra Italia e Albania della scorsa estate che ha già scatenato polemiche ed obiezioni per l'alto costo e per le molte incognite logistiche. Lo scopo dichiarato è quello di "migliorare le capacità di rimpatrio e ottenere un effetto di deterrenza sulle partenze". Già a bordo della Lçibra è stato messo in campo un pre- screening che ha separato i vulnerabili accolti in Italia, da quelli non vulnerabili spediti in Albania. Al porto di Shengjin saranno effettuate le operazioni finali, di identificazione e di controllo sanitario. Chi avrà i requisiti potrà fare domanda di asilo e verrà trasferito a Gjlader, a venti chilometri di distanza dove in un sito dismesso dall'Aeronautica albanese è stato allestito il centro con annessi Cpr e penitenziario. Dalle prime foto diffuse sul circuito internazionale, più che luoghi di accoglienza si mostrano come dei veri e propri lager, dove le condizioni umane sono già carenti. Soldi buttati, dicono le opposizioni. Per le opposizioni si tratta di soldi buttati. "Il più costoso e inutile spot propagandistico della storia repubblicana", commenta da Iv, Davide Faraone. "Ottocento miliardi buttati per una deportazione, potevano essere destinati alla sanità", aggiunge la segretaria dem Elly Schlein. Si tratta di centri che Riccardo Magi di +Europa chiama "colonie detentive per stranieri nel territorio di un altro Paese", e che Nicola Fratoianni di Avs prevede diventeranno "infernali prigioni." Il monito di Mattarella: solidarietà alla base della Costituzione. Non cita direttamente la missione migranti in Albania, ma il discorso del Capo dello Stato Sergio Mattarella si concentra sulla solidarietà alla base della nostra Costituzione. "L'accoglienza e la solidarietà sono alla base della nostra convivenza. La storia italiana è fatta di emigrazione ed immigrazione. Trenta milioni gli italiani partiti per l'estero tra l'unità d'Italia e il secolo scorso. Sei milioni vivono stabilmente fuori dal loro Paese. Chi accoglie onora la Costituzione", ha detto Mattarella. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Parte la missione migranti in Albania, ma sulla nave ci sono solo 16 persone. La missione del Governo italiano relativa al trasporto di migranti in Albania è appena partita da Lampedusa e già si vedono i primi problemi organizzativi. La prima nave, la Libra della Marina militare, approda domani in territorio albanese, ma è carica di sedici persone che saranno poi concentrati nei centri di accoglienza di Gjlader e Shengjin: sono bengalesi ed egiziani, tutti uomini. L'operazione è stata resa operativa dall'accordo tra Italia e Albania della scorsa estate che ha già scatenato polemiche ed obiezioni per l'alto costo e per le molte incognite logistiche. Lo scopo dichiarato è quello di "migliorare le capacità di rimpatrio e ottenere un effetto di deterrenza sulle partenze". Già a bordo della Lçibra è stato messo in campo un pre- screening che ha separato i vulnerabili accolti in Italia, da quelli non vulnerabili spediti in Albania. Al porto di Shengjin saranno effettuate le operazioni finali, di identificazione e di controllo sanitario. Chi avrà i requisiti potrà fare domanda di asilo e verrà trasferito a Gjlader, a venti chilometri di distanza dove in un sito dismesso dall'Aeronautica albanese è stato allestito il centro con annessi Cpr e penitenziario. Dalle prime foto diffuse sul circuito internazionale, più che luoghi di accoglienza si mostrano come dei veri e propri lager, dove le condizioni umane sono già carenti. Soldi buttati, dicono le opposizioni. Per le opposizioni si tratta di soldi buttati. "Il più costoso e inutile spot propagandistico della storia repubblicana", commenta da Iv, Davide Faraone. "Ottocento miliardi buttati per una deportazione, potevano essere destinati alla sanità", aggiunge la segretaria dem Elly Schlein. Si tratta di centri che Riccardo Magi di +Europa chiama "colonie detentive per stranieri nel territorio di un altro Paese", e che Nicola Fratoianni di Avs prevede diventeranno "infernali prigioni." Il monito di Mattarella: solidarietà alla base della Costituzione. Non cita direttamente la missione migranti in Albania, ma il discorso del Capo dello Stato Sergio Mattarella si concentra sulla solidarietà alla base della nostra Costituzione. "L'accoglienza e la solidarietà sono alla base della nostra convivenza. La storia italiana è fatta di emigrazione ed immigrazione. Trenta milioni gli italiani partiti per l'estero tra l'unità d'Italia e il secolo scorso. Sei milioni vivono stabilmente fuori dal loro Paese. Chi accoglie onora la Costituzione", ha detto Mattarella. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il podcast di Alessandro Orsini: Lezioni di Storia e Geopolitica
In questo episodio il Prof. Alessandro Orsini affronta cinque temi: 1) L'invasione ucraina a Kursk; 2) Il conflitto Israele-Iran; 3) Le armi di Kamala Harris a Netanyahu; 4) L'ipocrisia di Tajani e il suo sostegno a Netanyahu. 5) La richiesta di Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni di richiamare l'ambasciatore italiano a Tel Aviv per protestare contro il massacro di Gaza.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-podcast-di-alessandro-orsini-lezioni-di-storia-e-geopolitica--5975490/support.
In un'intervista esclusiva su Casa Radio, l'Avv. Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia, discute le dichiarazioni controverse di Ilaria Salis e Nicola Fratoianni sul tema delle occupazioni abusive.
A cura di Daniele Biacchessi Milano, Torino, Bologna, Genova, Bari, Napoli. Parte da qui la sfida di Elly Schlein a Giorgia Meloni. Sono i luoghi dove il Pd, dato per morto alle elezioni politiche del 2018 e 2022, ha saputo concentrare i suoi sforzi, i suoi dirigenti anche più giovani, costruendo un'alternativa al centrodestra a trazione di Giorgia Meloni. Proprio analizzando il voto delle città si avverte il peso dell'opposizione , rappresentata dal Pd e dal successo elettorale di Alleanza Verdi Sinistra che ha ottenuto percentuali inusuali per il gruppo guidato da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il voto delle città A Bari, grazie all'effetto del sindaco Decaro che da solo ha sfiorato il mezzo milione di preferenze, i Dem sono volati al 50%, strappando ai 5Stelle il primato dei più votati al Sud. A Bologna, i dem sono schizzati al 41,1, a Milano al 31,3, a Genova hanno superato il 31, a Torino il 29,8, a Napoli il 26,6. Il quadro emerso alle europee corre parallelo a quello delle elezioni amministrative comunali. Rispetto alla precedente tornata, il campo largo prende al primo turno Cagliari (a FdI) e Pavia (alla Lega), tiene Bergamo, Modena, Reggio Emilia, Cesena, Carpi, Prato e Livorno. Ed è in vantaggio a Sassari, soprattutto a Perugia, sin qui governate dal centrodestra. Il record di Avs Con 1.565.896 voti, Avs conta così mezzo milione di schede in più rispetto alle politiche. Ed è la forza che registra la progressione più visibile. Sei europarlamentari eletti tra cui Ilaria Salis. La soglia di sbarramento del 4 superata con il 6,73%. Iniezioni di voti possenti tra i giovani, le donne, nelle grandi città e dal bacino degli astenuti alle ultime politiche. Il leader di Avs Nicola Fratoianni avverte gli altri capi della sinistra, Schlein e Conte, che il suo partito è il «perno» del possibile cambiamento: «Senza Avs non comincia neanche la discussione». ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Milano, Torino, Bologna, Genova, Bari, Napoli. Parte da qui la sfida di Elly Schlein a Giorgia Meloni. Sono i luoghi dove il Pd, dato per morto alle elezioni politiche del 2018 e 2022, ha saputo concentrare i suoi sforzi, i suoi dirigenti anche più giovani, costruendo un'alternativa al centrodestra a trazione di Giorgia Meloni. Proprio analizzando il voto delle città si avverte il peso dell'opposizione , rappresentata dal Pd e dal successo elettorale di Alleanza Verdi Sinistra che ha ottenuto percentuali inusuali per il gruppo guidato da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il voto delle città A Bari, grazie all'effetto del sindaco Decaro che da solo ha sfiorato il mezzo milione di preferenze, i Dem sono volati al 50%, strappando ai 5Stelle il primato dei più votati al Sud. A Bologna, i dem sono schizzati al 41,1, a Milano al 31,3, a Genova hanno superato il 31, a Torino il 29,8, a Napoli il 26,6. Il quadro emerso alle europee corre parallelo a quello delle elezioni amministrative comunali. Rispetto alla precedente tornata, il campo largo prende al primo turno Cagliari (a FdI) e Pavia (alla Lega), tiene Bergamo, Modena, Reggio Emilia, Cesena, Carpi, Prato e Livorno. Ed è in vantaggio a Sassari, soprattutto a Perugia, sin qui governate dal centrodestra. Il record di Avs Con 1.565.896 voti, Avs conta così mezzo milione di schede in più rispetto alle politiche. Ed è la forza che registra la progressione più visibile. Sei europarlamentari eletti tra cui Ilaria Salis. La soglia di sbarramento del 4 superata con il 6,73%. Iniezioni di voti possenti tra i giovani, le donne, nelle grandi città e dal bacino degli astenuti alle ultime politiche. Il leader di Avs Nicola Fratoianni avverte gli altri capi della sinistra, Schlein e Conte, che il suo partito è il «perno» del possibile cambiamento: «Senza Avs non comincia neanche la discussione». ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
ROMA (ITALPRESS) - Dalle politiche del lavoro a una reale attenzione nei confronti della crisi climatica, dalla tassazione patrimoniale alla candidatura di Ilaria Salis. Questi i punti chiave dell'Alleanza Verdi-Sinistra in vista delle imminenti elezioni Europee. Intervistati da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano-Elezioni Europee" dell'agenzia Italpress, i due leader dei partiti che compongono la federazione, Angelo Bonelli per Europa Verde e Nicola Fratoianni per Sinistra Italiana, hanno presentato le principali proposte a meno di tre settimane dal voto dell'8 e 9 giugno. mrv/sat
ROMA (ITALPRESS) - Dalle politiche del lavoro a una reale attenzione nei confronti della crisi climatica, dalla tassazione patrimoniale alla candidatura di Ilaria Salis. Questi i punti chiave dell'Alleanza Verdi-Sinistra in vista delle imminenti elezioni Europee. Intervistati da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano-Elezioni Europee" dell'agenzia Italpress, i due leader dei partiti che compongono la federazione, Angelo Bonelli per Europa Verde e Nicola Fratoianni per Sinistra Italiana, hanno presentato le principali proposte a meno di tre settimane dal voto dell'8 e 9 giugno. mrv/sat
BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) - "Ilaria Salis è molto tenace, ed è proiettata sul futuro, è un altro dei motivi per cui lavoreremo per un'altra Europa, e per dare una speranza al continente". Lo dice Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, in un video su X, dopo avere incontrato nel carcere di Budapest la capolista di Alleanza Verdi Sinistra nella circoscrizione Nord-Ovest alle Europee, Ilaria Salis.sat/mrv
BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) - "Ilaria Salis è molto tenace, ed è proiettata sul futuro, è un altro dei motivi per cui lavoreremo per un'altra Europa, e per dare una speranza al continente". Lo dice Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, in un video su X, dopo avere incontrato nel carcere di Budapest la capolista di Alleanza Verdi Sinistra nella circoscrizione Nord-Ovest alle Europee, Ilaria Salis.sat/mrv
L'ordine pubblico, dopo le manganellate agli studenti a Pisa, divide la politica e la società. Ne parliamo con Nicola Fratoianni (nella foto), segretario Sinistra Italiana, deputato AVS (Alleanza verdi e sinistra) e Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia, Sap.
A cura di Daniele Biacchessi Il fatto positivo è che Governo e opposizioni stiano tentando una prova di dialogo su un tema "largo e collettivo" come il salario minimo che riguarda le buste paga di milioni di lavoratori. La proposta di legge delle opposizioni prevede una paga minima per i lavoratori di 9 euro l'ora, ma la premier nei giorni scorsi aveva ribadito la contrarietà del governo, sottolineando che il salario minimo finirebbe per “danneggiare più lavoratori di quanti ne favorisca”. Le opposizioni hanno illustrato un documento basato su otto articoli e un unico obiettivo: istituire un salario minimo legale sotto il quale non è più lavoro, ma sfruttamento. Le parti si sono parlate, perfino con un inatteso pre vertice tra Giorgia Meloni e Nicola Fratoianni sull'aereo Brindisi-Roma. Chi si attendeva un accordo tra maggioranza e opposizioni è rimasto profondamente. La buona riuscita di un'intesa al primo colpo era nei fatti impossibile, ma si è avviato un metodo che riguarda alcuni temi generali su cui si potrà lavorare anche nel futuro. Non è la ricerca di un consenso comune, un inciucio, ma una buona pratica, perché come insegna la storia politica e parlamentare i Governi che proseguono il loro cammino a suon di decreti legge non vanno granchè avanti e dimostrano debolezza, così come le opposizioni che non fanno opposizione non garantiscono il normale svolgimento del dibattito democratico. Giorgia Meloni si prenderà del tempo per compiere una sintesi che tenga conto di quanto discusso al tavolo con il centrosinistra e dei progetti non sempre coincidenti delle forze di maggioranza. Non sarà facile.
A cura di Daniele Biacchessi Il fatto positivo è che Governo e opposizioni stiano tentando una prova di dialogo su un tema "largo e collettivo" come il salario minimo che riguarda le buste paga di milioni di lavoratori. La proposta di legge delle opposizioni prevede una paga minima per i lavoratori di 9 euro l'ora, ma la premier nei giorni scorsi aveva ribadito la contrarietà del governo, sottolineando che il salario minimo finirebbe per “danneggiare più lavoratori di quanti ne favorisca”. Le opposizioni hanno illustrato un documento basato su otto articoli e un unico obiettivo: istituire un salario minimo legale sotto il quale non è più lavoro, ma sfruttamento. Le parti si sono parlate, perfino con un inatteso pre vertice tra Giorgia Meloni e Nicola Fratoianni sull'aereo Brindisi-Roma. Chi si attendeva un accordo tra maggioranza e opposizioni è rimasto profondamente. La buona riuscita di un'intesa al primo colpo era nei fatti impossibile, ma si è avviato un metodo che riguarda alcuni temi generali su cui si potrà lavorare anche nel futuro. Non è la ricerca di un consenso comune, un inciucio, ma una buona pratica, perché come insegna la storia politica e parlamentare i Governi che proseguono il loro cammino a suon di decreti legge non vanno granchè avanti e dimostrano debolezza, così come le opposizioni che non fanno opposizione non garantiscono il normale svolgimento del dibattito democratico. Giorgia Meloni si prenderà del tempo per compiere una sintesi che tenga conto di quanto discusso al tavolo con il centrosinistra e dei progetti non sempre coincidenti delle forze di maggioranza. Non sarà facile.
Marianna Aprile e Luca Telese con Nicola Fratoianni, Massimiliano Fedriga, Elsa Fornero, Roberto Gualtieri, Fabrizio Roncone, Sandro Iacometti, Stefano Feltri, Maurizio De Giovanni, Nino Cartabellotta, Sebastiano Gallitelli, Emmanuela Bertucci, Paolo Crepet
A cura di Daniele Biacchessi La manifestazione di sabato a Roma del M5s, con migliaia di persone e il ritorno di Beppe Grillo, crea divisioni nel Partito Democratico, con le dimissioni di Alessio D'Amato dall'Assemblea nazionale del partito. La segretaria Elly Schlein viene attaccata dalle varie componenti riformiste del Pd, per la sua personale partecipazione alla manifestazione del M5s, insieme a quelle di Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, e per le infuocate parole d'ordine lanciate dal palco dei Fori Imperiali dal fondatore del Movimento Beppe Grillo. "Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, reagite!", incitava Grillo. In realtà quelle frasi Grillo le invoca da molti anni nei suoi spettacoli, e da Roma le ha tirate nuovamente fuori in funzione anti Giuseppe Conte. Secondo Grillo, il presidente del M5s avrebbe annacquato l'azione politica del Movimento e ora c'è bisogno di una svolta. "Siamo dormienti, ma prima o poi ci risvegliamo, arriveranno a breve nuove persone", promette Grillo. Del resto il M5s, più volte dato per morto, è un soggetto politico stimato dai sondaggi intorno al 16% che però sembra concentrato nella mera attività parlamentare. Lo stesso Grillo era assente sui palchi delle manifestazioni dal lontano 2019. Il suo ritorno, criticato e discusso, determina però una nuova svolta del secondo partito più importante dell'opposizione al Governo a guida Giorgia Meloni. Sarebbe l'ennesima trasformazione politica del Movimento che abbandona la linea morbida per tornare nelle piazze.
A cura di Daniele Biacchessi La manifestazione di sabato a Roma del M5s, con migliaia di persone e il ritorno di Beppe Grillo, crea divisioni nel Partito Democratico, con le dimissioni di Alessio D'Amato dall'Assemblea nazionale del partito. La segretaria Elly Schlein viene attaccata dalle varie componenti riformiste del Pd, per la sua personale partecipazione alla manifestazione del M5s, insieme a quelle di Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, e per le infuocate parole d'ordine lanciate dal palco dei Fori Imperiali dal fondatore del Movimento Beppe Grillo. "Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, reagite!", incitava Grillo. In realtà quelle frasi Grillo le invoca da molti anni nei suoi spettacoli, e da Roma le ha tirate nuovamente fuori in funzione anti Giuseppe Conte. Secondo Grillo, il presidente del M5s avrebbe annacquato l'azione politica del Movimento e ora c'è bisogno di una svolta. "Siamo dormienti, ma prima o poi ci risvegliamo, arriveranno a breve nuove persone", promette Grillo. Del resto il M5s, più volte dato per morto, è un soggetto politico stimato dai sondaggi intorno al 16% che però sembra concentrato nella mera attività parlamentare. Lo stesso Grillo era assente sui palchi delle manifestazioni dal lontano 2019. Il suo ritorno, criticato e discusso, determina però una nuova svolta del secondo partito più importante dell'opposizione al Governo a guida Giorgia Meloni. Sarebbe l'ennesima trasformazione politica del Movimento che abbandona la linea morbida per tornare nelle piazze.
A cura di Daniele Biacchessi Quello sfilato tra Perugia ed Assisi nella tradizionale marcia della pace è un popolo formato essenzialmente da giovani provenienti dal variegato mondo del volontariato laico e cattolico. 280 realtà associative, 150 enti locali da tutta Italia In diecimila cantano, suonano, ballano, esprimendo così la loro disobbedienza civile, l'opposizione ad ogni tipo di guerra. I ragazzi delle 119 scuole e 71 Università, portano con orgoglio lo striscione della testa del corteo con la scritta "Trasformiamo il futuro". E' la "marcia dei giovani", come l'ha definita Flavio Lotti, coordinatore del Comitato promotore Marcia Perugia Assisi, tornata per la terza volta da quando è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina. Di leader di partito alla fine si è visto solo Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi-Sinistra. "Si apra uno spiraglio per la diplomazia e per la pace e per fermare il massacro dopo l'aggressione russa all'Ucraina e un anno e mezzo di guerra", sostiene Fratoianni. Mancano tutti gli altri segretari di partito tra i giovani che marciano lungo il cammino di Francesco. Manca la sinistra, manca il centro cattolico, manca il centrodestra. Eppure la voce di quei ragazzi meriterebbe una maggiore attenzione: chiedono alla politica di essere ascoltati. E' una marcia per fare pace con i giovani, per smetterla di ignorarli e di rubare il loro il futuro. Una marcia che ha avuto tre luoghi simbolo: l'Ucraina per tutte le guerre nel mondo, Cutro per le migrazioni, la Romagna per la crisi climatica. O cambiamo strada per cambiare il futuro, o saremo travolti.
A cura di Daniele Biacchessi Quello sfilato tra Perugia ed Assisi nella tradizionale marcia della pace è un popolo formato essenzialmente da giovani provenienti dal variegato mondo del volontariato laico e cattolico. 280 realtà associative, 150 enti locali da tutta Italia In diecimila cantano, suonano, ballano, esprimendo così la loro disobbedienza civile, l'opposizione ad ogni tipo di guerra. I ragazzi delle 119 scuole e 71 Università, portano con orgoglio lo striscione della testa del corteo con la scritta "Trasformiamo il futuro". E' la "marcia dei giovani", come l'ha definita Flavio Lotti, coordinatore del Comitato promotore Marcia Perugia Assisi, tornata per la terza volta da quando è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina. Di leader di partito alla fine si è visto solo Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi-Sinistra. "Si apra uno spiraglio per la diplomazia e per la pace e per fermare il massacro dopo l'aggressione russa all'Ucraina e un anno e mezzo di guerra", sostiene Fratoianni. Mancano tutti gli altri segretari di partito tra i giovani che marciano lungo il cammino di Francesco. Manca la sinistra, manca il centro cattolico, manca il centrodestra. Eppure la voce di quei ragazzi meriterebbe una maggiore attenzione: chiedono alla politica di essere ascoltati. E' una marcia per fare pace con i giovani, per smetterla di ignorarli e di rubare il loro il futuro. Una marcia che ha avuto tre luoghi simbolo: l'Ucraina per tutte le guerre nel mondo, Cutro per le migrazioni, la Romagna per la crisi climatica. O cambiamo strada per cambiare il futuro, o saremo travolti.
Il punto con Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana.
A cura di Daniele Biacchessi Il termometro dei partiti e della politica rileva il sentimento degli elettori a oltre cento giorni dall'insediamento del Governo a guida Giorgia Meloni. E anche la Supermedia Youtrend dei sondaggi nazionali rileva lo scostamento rispetto a due settimane fa (19 gennaio). Lieve ma costante flessione per FdI e Lega, stabili Forza Italia e Pd, crescono M5s e Verdi/Sinistra. il partito di Giorgia Meloni continua dunque a calare allontanandosi di altri due punti dalla soglia del 30 per cento (29,4%). Tra le forze di maggioranza scende anche il Carroccio, all'8,7 per cento, mentre risulta stabile al 7 percento il partito di Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi ha celebrato i 29 anni di vita. Tra le liste delle opposizioni cresce in maniera sensibile il Movimento 5 Stelle che segna un deciso +0,4. Il Pd sembra arrestare la discesa, Terzo Polo stabile. In ripresa le forze rossoverdi guidate da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il riassunto dei numeri affibbiati ai partiti si sposta poi alla proiezioni dei dati degli schieramenti. Centrodestra 46,2 (-0,5), Centrosinistra 22,2 (+0,2), M5S 17,9 (+0,4), Terzo Polo 7,9 (-0,1), Italexit 2,1 (-0,2), altri 3,7 (+0,2). Il centrodestra, pur in calo, conferma il suo peso politico del 25 settembre. L'opposizione divisa sarebbe maggioranza, ma gli obiettivi rimangono sempre lontani e irraggiungibili. Le altre formazioni non raggiungono in nessun caso la soglia del 4%. Tra i temi che avrebbero causato la prima flessione di Fratelli d'Italia e della Lega ci sarebbero la gestione della crisi energetica, le mancate risposte su pensioni e lavoro, la scarsa attenzione alle imprese.
A cura di Daniele Biacchessi Il termometro dei partiti e della politica rileva il sentimento degli elettori a oltre cento giorni dall'insediamento del Governo a guida Giorgia Meloni. E anche la Supermedia Youtrend dei sondaggi nazionali rileva lo scostamento rispetto a due settimane fa (19 gennaio). Lieve ma costante flessione per FdI e Lega, stabili Forza Italia e Pd, crescono M5s e Verdi/Sinistra. il partito di Giorgia Meloni continua dunque a calare allontanandosi di altri due punti dalla soglia del 30 per cento (29,4%). Tra le forze di maggioranza scende anche il Carroccio, all'8,7 per cento, mentre risulta stabile al 7 percento il partito di Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi ha celebrato i 29 anni di vita. Tra le liste delle opposizioni cresce in maniera sensibile il Movimento 5 Stelle che segna un deciso +0,4. Il Pd sembra arrestare la discesa, Terzo Polo stabile. In ripresa le forze rossoverdi guidate da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il riassunto dei numeri affibbiati ai partiti si sposta poi alla proiezioni dei dati degli schieramenti. Centrodestra 46,2 (-0,5), Centrosinistra 22,2 (+0,2), M5S 17,9 (+0,4), Terzo Polo 7,9 (-0,1), Italexit 2,1 (-0,2), altri 3,7 (+0,2). Il centrodestra, pur in calo, conferma il suo peso politico del 25 settembre. L'opposizione divisa sarebbe maggioranza, ma gli obiettivi rimangono sempre lontani e irraggiungibili. Le altre formazioni non raggiungono in nessun caso la soglia del 4%. Tra i temi che avrebbero causato la prima flessione di Fratelli d'Italia e della Lega ci sarebbero la gestione della crisi energetica, le mancate risposte su pensioni e lavoro, la scarsa attenzione alle imprese.
«L'obiettivo era battere la destra e non ce l'abbiamo fatta, questo è il dato vero di questa serata. Poi, c'era l'obiettivo di superare il 3% e l'abbiamo fatto e credo che i dati siano destinati a crescere. Poi, questa esperienza va avanti, non solo perché ha avuto un buon risultato, tra i migliori delle esperienze politiche della sinistra ambientalista, ma anche perché ha messo insieme i temi fondamentali. Ma il primo risultato, che non siamo riusciti a mettere a segno con il Pd e le altre forze, era sconfiggere la destra che invece le elezioni le ha vinte». Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, a La7.
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Delibereremo, ma senza conoscere nulla. Fonti:Sigla del TG1 in vigore dal 9 giugno 2014 all'8 settembre 2022; estratto della puntata di Piazza Pulita del 15 settembre 2014, pubblicato sul canale Youtube di Matteo Salvini; video pubblicato sul canale Youtube di Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 25 febbraio 2022; servizio di TV 6 pubblicato su Youtube il 24 agosto 2022; pillola di programma di Forza Italia, pubblicata sul canale Youtube de Il Sole 24Ore il 6 agosto 2022; intervista di Giorgia Meloni a FOX News pubblicata su Youtube da Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 6 agosto 2022; servizio de La Repubblica dell'11 agosto 2019 pubblicato su Youtube; estratto della trasmissione Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa e trasmessa da Rai 1 il 7 settembre 2022, pubblicato sul profilo Facebook di Silvio Berlusconi l'8 settembre 2022; intervento di Enrico Letta alla Camera pubblicato sul canale Youtube de La Repubblica il 25 febbraio 2022; intervento di Nicola Fratoianni alla trasmissione Omnibus del 6 giugno 2022 trasmessa da La7 e pubblicato sul canale Youtube di La7 Attualità il 9 giugno 2022; video "10 minuti di Calenda che non si allea con Renzi" pubblicato sul canale Youtube del Movimento 5 Stelle l'11 agosto 2022; intervento di Matteo Renzi all'incontro al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta pubblicato sul canale Youtube de La Repubblica l'11 agosto 2022; video "Gratuitamente, la parola tormentone di Giuseppe Conte" pubblicato sul sito di Panorama.it il 12 settembre 2022; estratto delle parole del Presidente del Movimento 5 Stelle Conte alla scuola di formazione politica del partito pubblicato sul canale Youtube del Sole 24Ore il 18 maggio 2022; video pubblicato sul profilo Facebook di Carlo De Luca l'1 agosto 2022; intervista a Giuseppe Cirillo realizzata da Lanfranco Palazzolo il 12 agosto 2022 e disponibile sul sito di Radio Radicale; servizio "Presentati i candidati di Alternativa per l'Italia" pubblicato da TV6 su Youtube il 10 settembre 2022; servizio de Il Fatto Quotidiano del 27 luglio 2022 disponibile su ilfattoquotidiano.it; video pubblicato sul canale Youtube del Partito Animalista Italiano il 25 febbraio 2022; intervento di Sara Cunial alla Camera pubblicato da La Repubblica il 5 maggio 2022; intervento di Antonio Pappalardo alla puntata di Focus del 6 settembre 2017 pubblicato su Youtube da Reteveneta il 7 settembre 2017; video di Antonio Pappalardo raccolti e pubblicati dal Fatto Quotidiano su ilfattoquotidiano.it l'8 settembre 2022; intervento di Mario Draghi al Meeting di Rimini, pubblicato sul canale Youtube del Corriere della Sera il 24 agosto 2022.
Luca Telese e Marianna Aprile con Mariastella Gelmini, Peter Gomez, Giovanni Floris, Gerardo Greco, Gianluigi Paragone, Andrea Crisanti, Nicola Fratoianni, Federico Freni, Alan Friedman, Francesco Franzese, Roberto Esposito, Giovanna Cosenza, Francesco Specchia
Quella del 25 settembre è la prima elezione politica che si svolge in autunno dal 1919, ed è la prima in cui sarà eletto un numero di parlamentari quasi dimezzato rispetto al passato. E a decidere i nomi degli eletti sarà il Rosatellum, un sistema elettorale complesso, che mescola coalizioni e liste, proporzionale e uninominale.Ma quindi quanto conta davvero il nostro voto, con queste regole del gioco?Lo spiega, in questa puntata, il costituzionalista Alfonso Celotto.I contributi audio di questa puntata sono tratti dal film "Don Camillo", diretto da Julien Divivier, 1952, produzione Cineriz; dal Tg1 delle ore 7.30 del 22 settembre 2020; da Agenzia Vista del 10 ottobre 2017; dai canali YouTube di Deputati PD e Articolo Uno; da Terrazza PD dell'11 ottobre 2017, dal tg2 del 4 ottobre 2017 e dalle pagine Facebook di Silvio Berlusconi, Emma Bonino, Carlo Calenda, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Nicola Fratoianni, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Giovanni Toti.
Non Stop News è condotto da Barbara Sala, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro.
Ore di riflessione nel centrosinistra. Il tanto atteso confronto tra Enrico Letta e i leader di Verdi e Sinistra Italiana, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, non si è ancora celebrato e non sembra neanche imminente. Il disagio manifestato nei confronti dell'accordo Pd-Azione-+Europa è ancora lì. Intanto il Movimento 5 Stelle scalda i motori per le "parlamentarie".abr/fsc/gsl
Con Marcello Sorgi, Nicola Fratoianni, Renato Mannheimer. Conducono Luca Telese e Marianna Aprile.
La caduta del governo e l'inizio della campagna elettorale rendono infattibili numerose misure che sarebbe stato necessario avviare con urgenza, a partire da un vero salario minimo legale. Ne parliamo con Rosa Fioravante, ricercatrice per il dottorato di Global Studies dell'Università di Urbino.Il congelamento della crisi della settimana scorsa non è servito a niente, e alla fine Mattarella ha dovuto accettare di sciogliere le camere per andare al voto anticipato: le elezioni si terranno in un giorno solo, il 25 settembre, dalle 7 alle 23. Nonostante la rottura del centrodestra, il governo dovrà cercare di ritrovare un funzionamento: l'attuale esecutivo rimarrà in carica per l'ordinaria amministrazione, ma si tratta di ordinaria amministrazione dai confini molto ampi, che permetterà al governo di rispondere alle necessità causate dall'inflazione, dalla guerra, e dalla pandemia — e ovviamente sorvegliare l'implementazione del Pnrr. Ieri Draghi si è presentato alla Camera prima di andare a rassegnare le dimissioni e si è commosso per l'applauso del governo e di molti parlamentari. La dinamica degli eventi del giorno precedente resta ancora poco chiara — soprattutto continua a non essere chiari gli intenti dello stesso Draghi: i toni duri del discorso al Senato facevano pensare che Draghi stesso cercasse lo strappo, ma un retroscena di Repubblica racconta un'altra storia. Draghi avrebbe cercato più volte di raggiungere Silvio Berlusconi al telefono per cercare di far rientrare la crisi — vedendosi rifiutato il colloquio ripetutamente da Licia Ronzulli, mentre Enrico Letta — di gran lunga il leader di partito più vicino al presidente del Consiglio — lavorava per cercare di convincere Conte e il M5S a votare la fiducia, scenario che sarebbe poi definitivamente naufragato dopo la replica in Senato di Draghi. Se questa ricostruzione fosse confermata — e l'uscita di Brunetta, Carfagna e Gelmini da Forza Italia le danno parzialmente credibilità — si configurerebbe uno scenario di una crisi grottesca, in cui tutte le parti hanno tirato troppo la fune, certe che dall'altra parte ci sarebbe stato un cedimento.La crisi scomposta di questi giorni ha effetti immediati e durissimi sulle prossime elezioni. Enrico Letta ieri ha speso parole pesanti contro il Movimento 5 Stelle, dicendo che l'accordo tra i due partiti “difficilmente sarà ricomposto.” La dose è stata poi rincarata dai renziani rimasti nel partito — Alessandro Alfieri, coordinatore di Base riformista, la corrente di Guerini, ha dichiarato che “la prospettiva si costruisce con chi vuol continuare con l'agenda Draghi e ieri il voto è stato uno spartiacque.” Dal canto suo, Giuseppe Conte invece ha lasciato la porta aperta, ma ovviamente con qualche condizione: “Noi siamo una forza progressista, perché guardiamo alla giustizia sociale e alla transizione ecologica. Chi vuole lavorare su questi temi può confrontarsi con noi, poi spetterà al Pd scegliere.” Una defezione apparentemente più definitiva al campo largo è quella di Calenda, che in un'intervista a Repubblica praticamente se ne chiama fuori, dicendo che non solo non vuole condividere un'alleanza con il Movimento 5 Stelle, ma nemmeno con “persone come Nicola Fratoianni o come Angelo Bonelli” e, ovviamente Luigi Di Maio: “Io a fare l'ammucchiata contro i sovranisti non ci sto.” Insomma, la grande coalizione progressista — che, certo, finora esisteva solo sulla carta — e che arrivava solo a un paio di punti percentuali distaccata dal centrodestra, sembra essere a pezzi, e lascia le forze progressiste a più di 15 punti dal centrodestra unito.
Crisi di governo, Draghi al Senato striglia i partiti: "Siete pronti a sottoscrivere un nuovo patto?" Con noi Alberto Orioli, Vice Direttore del Sole 24 Ore, Luca Ciriani, senatore di Fratelli d'Italia, e Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. Secondo un rapporto dell'Aifa, i medici di base prescrivono pochissime pillole anti-Covid. Ne parliamo con il virologo Francesco Broccolo, docente dell'Università degli Studi di Milano Bicocca e direttore del Laboratorio Cerba di Milano.
CONFRONTO NICOLA FRATOIANNI-DEPUTATO LEGA su REFERENDUM e FINE GREEN PASSSeguimi live tutti i giorni su Twitch alle 12.00 e alle 18.30 - https://twitch.tv/ivan_grieco---Iscriviti al canale e attiva la campanella - https://bit.ly/3nIb6ZO---Patreon (contenuti esclusivi) : https://www.patreon.com/ivan_grieco---Link per codice sconto Cuffie ASTRO 5% : http://astro.family/rampageEMEA ---Instagram ►https://instagram.com/ivangriecoTwitter ► https://twitter.com/Ivan_Grieco
Prorogata fino al 15 giugno l'uso delle mascherine al chiuso. I luoghi in cui rimarrà l'obbligo sono: trasporto locale ed a lunga percorrenza, ospedali e strutture sanitarie, rsa, e tutti i locali al chiuso in caso di eventi. Dal primo maggio decadrà però l'obbligo di green pass nei posti di lavoro e per tutti i luoghi pubblici salvo quello sanitari.Ne parliamo con Pierluigi Lopalco, ordinario di Igiene all'Università di Pisa. Anche l'Europa, oltre agli Usa continuerà a fornire armi all'Ucraina. Una pericolosa escalation per i pacifisti e per la sinistra.Ne parliamo con Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana.
L'attualità della Valle d'Aosta, da lunedì 11 a venerdì 15 aprile. Si inizia con la questione della vendita del trenino di Cogne, tema di un'interrogazione in Consiglio Valle di Erika Guichardaz, alla quale ha risposto il presidente della Regione Erik Lavevaz per poi approfondire la pronuncia della Corte costituzionale che ha annullato la sentenza con cui la Corte dei conti aveva condannato 18 consiglieri regionali a risarcire 16 milioni di euro per i fondi pubblici erogati al Casinò de la Vallée tra il 2012 e il 2015. Si passa alla situazione politica in Regione, insieme a Carlo Marzi, segretario della Stella Alpina, e quindi delle prossime attività dell'Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in Valle d'Aosta, con la direttrice Vilma Villot, intervistata da Elena Meynet per poi tornare a parlare di politica con l'accordo tra i movimenti Ambiente Diritti Uguaglianza e Sinistra Italiana, con da l'ex consigliera regionale Daria Pulz, e Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana. --- Support this podcast: https://anchor.fm/aostapodcast/support
Gli ospiti di oggi sono Maria Rita Gismondo, Andrea Orlando, Nicola Fratoianni, Alessandro Circiello e Pierpaolo Bombardieri !
Gli ospiti di oggi sono Maria Rita Gismondo, Andrea Orlando, Nicola Fratoianni, Alessandro Circiello e Pierpaolo Bombardieri !
Antonio Tajani, FI ; Riccardo Ricciardi, M5S ; Nicola Fratoianni, LeU ; Giuseppe Pignatone, Tribunale Stato Città del Vaticano .
Antonio Tajani, FI ; Riccardo Ricciardi, M5S ; Nicola Fratoianni, LeU ; Giuseppe Pignatone, Tribunale Stato Città del Vaticano .
Antonio Tajani, FI ; Riccardo Ricciardi, M5S ; Nicola Fratoianni, LeU ; Giuseppe Pignatone, Tribunale Stato Città del Vaticano .
Antonio Tajani, FI ; Riccardo Ricciardi, M5S ; Nicola Fratoianni, LeU ; Giuseppe Pignatone, Tribunale Stato Città del Vaticano .
Gli ospiti di oggi sono Andrea Costa, Nicola Fratoianni, Domenico De Masi e Luca Bernardo !
Gli ospiti di oggi sono Andrea Costa, Nicola Fratoianni, Domenico De Masi e Luca Bernardo !
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Gli ospiti di oggi sono Andrea Costa, Nicola Fratoianni, Domenico De Masi e Luca Bernardo !