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Guerra in Ucraina, rapporti con l'Europa, manovre di bilancio: il primo esecutivo guidato da una donna della storia d'Italia si è mosso soprattutto su questi tre piani, come racconta Claudio Bozza, che ripercorre la fase di rodaggio. Mentre Venanzio Postiglione analizza che cosa ha funzionato e che cosa no nell'azione della premier e dei ministri.Per altri approfondimenti:Il sondaggio: Fratelli d'Italia rallenta la corsa, M5S sopra il 18%, Pd fermoCaro carburanti, decreto del governo: buoni benzina e prezzi trasparentiArmi all'Ucraina, l'Italia manda uno dei sistemi di difesa aerea più sofisticati al mondo. Meloni: “Tra i leader grande unità”
A cura di Daniele Biacchessi Il primo banco di prova della tenuta del Governo e del ruolo dell'opposizione sono le elezioni amministrative regionali in Lombardia e Lazio, il 12 e il 13 febbraio, dalle 7 alle 23 la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì. La campagna elettorale è già iniziata lo scorso dicembre, ma da oggi si entra nel vivo dello scontro politico. In Lombardia i candidati forti sono tre. C'è Attilio Fontana, attuale Presidente della Regione, sostenuto da Fdl, Lega, Forza Italia, favorito dai sondaggi. C'è Pierfrancesco Majorino, candidato del Pd e appoggiato da M5s, Sinistra, verdi, in netta rimonta anche se ancora lontano di alcuni punti rispetto a Fontana. Infine c'è Letizia Moratti, già vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, uscita dalla giunta per disaccordi politici con Fontana. In Lombardia i dati politici sono essenzialmente il ribaltamento del peso politico tra Fdl e Lega, già avvenuto per altro alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, e le prove tecniche di avvicinamento tra Pd e M5s che supportano Majorino. Alcuni analisti rilevano che i voti degli scontenti del centrodestra potrebbero finire alla Moratti, mentre una parte del centrosinistra si era dichiarata pronta a sostenere la Moratti dovrebbe optare per Majorino. Nel Lazio, il candidato del centrodestra Francesco Rocca, vicino a Giorgia meloni, dato per vincente, si trova al centro di una polemica per una vecchia condanna per spaccio di eroina ad Ostia. Il centrosinistra, a differenza della Lombardia è diviso: corrono da soli e senza accordo Alessio d'Amato, attuale Assessore alla Sanità della Regione per il Pd e Donatella Bianchi, giornalista Rai e alla guida del Wwf, per il M5s. Nonostante appelli e tentativi di dialogo, Pd e M5s non hanno trovato il punto di sintesi e con ogni probabilità si accingono a perdere le elezioni. Lo scontro elettorale in Lombardia e Lazio è la cartina al tornasole dell'attuale situazione politica, con l'effetto Giorgia Meloni che potrebbe influire sul risultato finale, mentre Pd e M5s dovranno trarre le loro conclusioni politiche nazionali nel caso di una vittoria di Pierfrancesco Majorino in Lombardia.
Nel giorno in cui la Manovra si accinge ad approdare in Senato per la definitiva approvazione e la Maggioranza di Governo sembra ricompattarsi, l'ex Premier e leader del M5S, dalle colonne dell'Avvenire lancia la candidatura di Donatella Bianchi, conduttrice di Linea Blu e presidente del Parco Nazionale Cinque Terre, alla Presidenza della Regione Lazio. Ne parliamo con Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Intanto negli USA continua ad imperversare la tempesta artica, responsabile della morte di oltre 50 persone: voliamo da Marco Valsania, corrispondente da New York, per le ultime dalla Grande Mela. Quello che volge ormai al termine è stato l'anno più caldo di sempre per l'Italia: ne discutiamo insieme a Giulio Betti, climatologo e meteorologo del CNR-IBE (Istituto per la BioEconomia). A quasi un anno di distanza dallo scoppio della guerra, facciamo un punto sulla situazione in Ucraina insieme a Lorenzo Cremonesi, firma del Corriere della Sera, che spesso si è recato nei territori di conflitto in questi mesi.Alcuni attivisti in Iran hanno denunciato sui social network la morte il giorno di Natale di Saha Etebari, una bambina di 12 anni, uccisa dopo che gli agenti del regime hanno aperto il fuoco contro l'auto dove viaggiava assieme ai suoi genitori: approfondiamo la questione conGiulia Valsecchi, assegnista di ricerca presso l'Università di Bergamo ed esperta di quell'area geografica. Oggi ActionAid ha temporaneamente sospeso la maggior parte dei programmi in Afghanistan dopo il divieto alle donne di lavorare nelle ONG: Marco De Ponte, segretario generale dell'organizzazione umanitaria per quanto riguarda il territorio italiano, spiega in dettaglio la vicenda.
Il 2022 di Luigi Di Maio Fonti: estratto di un'intervista di Maurizio Costanzo a Luigi Di Maio del 28 maggio 2022, disponibile su wittytv.it; estratto della conferenza stampa congiunta tra Luigi Di Maio e Serguei Lavrov del 17 febbraio 2022, pubblicata su it.euronews.com; estratto dlla conferenza stampa di Luigi Di Maio per comunicare l'abbandono del MoVimento 5 Stelle del 21 giugno 222, pubblicato su repubblica.it; dichiarazioni di Luigi Di Maio a margine di un convegno a Napoli, pubblicate sul canale Youtube del Corriere della Sera il 25 giugno 2022; dichiarazioni di Luigi DI Maio fuori dalla Camera dei Deputati dopo la caduta del governo Draghi, pubblicato su repubblica.it il 21 luglio 2022; dichiarazioni di Luigi Di Maio durante un comizio in appoggio al candidato sindaco Del Mastro, pubblicate sul canale Youtube del Corriere della Sera il 29 agosto 2020.
A cura di Daniele Biacchessi La manovra economica del Governo guidato da Giorgia Meloni approda oggi alla Camera e nei prossimi giorni otterrà la fiducia dal Parlamento, ma la sua approvazione lascia una scia di polemiche e malesseri difficili da spegnere in poco tempo. La maggioranza risulta divisa su alcune misure annunciate e poi fatte sparire dal provvedimento. Un esempio tra tutti. Lo scudo fiscale per gli evasori era stato chiesto da Forza Italia, in particolare da Silvio Berlusconi: si trattava di un emendamento che di fatto passava un colpo di spugna sui reati di omessa dichiarazione, falsa dichiarazione, omesso versamento. Alla fine la misura non è stata introdotta nella legge di bilancio: è stata cassata dalla maggioranza dopo una telefonata del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti alla premier Giorgia Meloni, e la consapevolezza che se fosse passata sarebbe saltato il rapporto fiduciario tra Fdl e Lega e il loro elettorato. Nel caso avesse vinto Forza Italia, la manovra sarebbe stata oggetto di una strategia di forte ostruzionismo da parte dell'opposizione, concertata da Pd e M5s nell'aula di Montecitorio fin da oggi. Ma Giorgia Meloni è preoccupata. Se anche la fiducia sul testo dovesse passare, bisognerebbe superare l'ostacolo degli ordini del giorno. Ogni deputato di minoranza – sono 120 soltanto tra dem e 5S – può presentarne uno. E ogni odg porta via almeno dieci minuti. Poi ci sono le dichiarazioni di voto e il voto finale. La maggioranza potrebbe uscirne soltanto sfoderando l'arma estrema della cosiddetta “ghigliottina”, che taglia brutalmente i tempi. L'effetto sarebbe quello di infuocare l'Aula e rovinare le feste a Palazzo Chigi. La battaglia sta per iniziare. Lo spettro dell'esercizio provvisorio è sempre dietro l'angolo, e Giorgia Meloni non se lo può permettere, è in gioco la sua credibilità e quella del suo esecutivo.
"Non dobbiamo mai abbassare la guardia, la questione morale è la premessa indispensabile per qualsiasi azione politica". Così, in merito allo scandalo Qatargate, il presidente del M5S, Giuseppe Conte, presente allo Zen di Palermo per ascoltare la voce dei percettori del reddito di cittadinanza. xd6/vbo/gtr
“Per le amministrative di Catania ci confronteremo, come è nella nostra tradizione, con gli iscritti locali e poi decideremo applicando le nostre regole, quelle del Movimento 5 Stelle”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, a margine della visita al quartiere Danisinni, a Palermo. xd6/pc/gtr
"Questa manovra, sia nell'impostazione che nelle misure, è una manovra recessiva, nel segno dell'austerity". Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, presente allo Zen di Palermo per ascoltare la voce dei percettori del reddito di cittadinanza. xd6/vbpo/gtr
"Questa manovra, sia nell'impostazione che nelle misure, è una manovra recessiva, nel segno dell'austerity". Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, presente allo Zen di Palermo per ascoltare la voce dei percettori del reddito di cittadinanza. xd6/vbpo/gtr
"Il Governo sta valutando di recuperare ulteriori risorse, togliendole alle fasce più fragili della popolazione, ai poveri. Vogliono addirittura ridurre e anticipare quei tagli, rendendoli più pesanti". Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, presente allo Zen di Palermo per ascoltare la voce dei percettori del reddito di cittadinanza. xd6/vbo/gtr
"Il Movimento è disponibile a continuare a lavorare per la comunità pugliese, ma proprio in questa prospettiva abbiamo chiesto e ottenuto dal presidente Emiliano massime garanzie innanzitutto per quanto riguarda un sistema di protezione sociale". Così a Bari il leader politico del M5S, Giuseppe Conte, dopo avere incontrato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. xa2/vbo
"Il Movimento è disponibile a continuare a lavorare per la comunità pugliese, ma proprio in questa prospettiva abbiamo chiesto e ottenuto dal presidente Emiliano massime garanzie innanzitutto per quanto riguarda un sistema di protezione sociale". Così a Bari il leader politico del M5S, Giuseppe Conte, dopo avere incontrato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. xa2/vbo
L'export agroalimentare italiano conferma un bilancio positivo, con più di 59 miliardi di euro a fine anno (+16% rispetto al 2021) grazie anche al fondamentale apporto di vini, spiriti e aceti che raggiungono massimi storici. Questi ultimi, nello specifico, si dovrebbe toccare il record degli 8 miliardi di euro (+12% rispetto all'anno precedente), così come per gli spirits (1,7 miliardi di euro). Ad aiutare i consumi fuori casa che, nonostante il difficile contesto macroeconomico, crescono grazie alla ripresa delle attività turistiche: +38%, che genera 1,1 miliardi di consumazioni, valore destinato a crescere fino a 1,5 miliardi con la chiusura dell'anno. Per quanto riguarda il futuro il settore dovrà continuare a fare i conti con l'impennata dei prezzi dell'energia e con la difficoltà di reperire alcuni materiali, come il vino. Difficoltà che impongono cautela sulle previsioni del 2023. Ne parliamo con Micaela Pallini, Presidente Federvini.Salta lo scudo penale e sportivo con super condono per salvare il calcioLe inefficienze del sistema calcistico italiano, aggravate dalla pandemia, hanno accumulato oltre 3 miliardi di perdite nel triennio 2019-2022. L'insieme dei debiti congelati per le società sportive professionistiche e dilettantistiche superano gli 800 milioni, tra ritenute Irpef, contributi e Iva. Ovviamente gran parte (tra i 500 e i 600 milioni) riguardano la Serie A. Nei giorni scorsi il Parlamento ha prodotto un emendamento di fatto bipartisan all'articolo 13 del Dl Aiuti quater (n. 176/2022) che prevede una dilazione in 60 rate d'imposte e contributi in scadenza il 22 dicembre, ma congelando tutte le sanzioni. La richiesta di rateizzazione parte della maggioranza (Fi e FdI), con l'appoggio di Pd, M5S, Maie e Misto, ed è accompagnato da un maxi scudo penale, sportivo e amministrativo. Ipotesi di "salvataggio" che, stando a quanto emerge, non vedrà mai luce. Giorgia Meloni, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, nel corso della riunione con i capigruppo di maggioranza, avrebbe dichiarato: "Lo scudo penale per le società di calcio è insostenibile". La premier ha legato la situazione di alcune società calcistiche - riferiscono sempre - più a questioni di malagestione che altro. Approfondiamo il tema con Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore.Arrivano gli emendamenti alla Manovra. Meloni ai sindacati: risorse limitate, il governo deve fare delle scelteNel corso dell'incontro da parte dei sindacati sono state avanzate molte proposte sensate ma spetta al governo la responsabilità di fare delle scelte e se mettessimo in fila tutte le richieste non ci sarebbero le risorse per fare tutto . Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso dell'incontro con i sindacati a Palazzo Chigi sulla manovra. La premier ha però assicurato che si tenterà di fare qualcosa di più adesso, se non sarà possibile lavoreremo in Cdm per farlo in tempi più brevi possibili . Tra i primi dossier c è quello del cuneo fiscale: Noi abbiamo fatto scelte di emergenza ma siamo assolutamente d'accordo sul tema del taglio del costo lavoro: è una nostra priorità, sarei felicissima anch'io di poter fare di più, avrebbe detto la premier. Ne parliamo con Dino Pesole, editorialista de Il Sole 24 Ore.
A cura di Daniele Biacchessi Nel Cdm del 1 dicembre non saranno solo varate le misure relative agli aiuti destinati ai cittadini e alla comunità di Ischia colpite dall'alluvione, ma il Governo dovrà approvare anche il nuovo decreto che autorizza un nuovo invio di armamenti all'Ucraina. Pd e M5s hanno chiesto nel dibattito parlamentare dello scorso martedì di ritirare il curioso emendamento sulle armi per Kiev, inserito dal Governo nel decreto legge sulla sanità calabrese. Perché era finito proprio lì? L'emendamento prevedeva la proroga di un anno del sostegno militare italiano all'Ucraina, evitando ulteriori passaggi alla Camera e al Senato. L'integrazione normativa riguardava "la partecipazione di personale militare a iniziative Nato" che si sarebbero dovute affiancare alle "misure per il servizio sanitario della Calabria", il cui nesso equivale all'accostamento tra mandarini, cotiche e grondaie. Era scritto nel dispositivo: “È prorogata fino al 31 dicembre 2023 – recita l'emendamento -, previo atto di indirizzo delle Camere, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, di cui all'articolo 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n.28, nei termini e con le modalità ivi stabilite”. Diciamo che nell'ipotesi migliore si è trattato di un clamoroso equivoco, smascherato dai parlamentari più solerti, quelli che leggono dall'inizio alla fine il testo dei provvedimenti, indipendentemente dalle posizioni politiche di ognuno. Il ministro della Difesa Crosetto si è subito premurato ad ordinare il ritiro del surreale emendamento e oggi sarà presentato nel Cdm un decreto con cui il Governo autorizza nuove armi all'Ucraina. Ma la furbata rimane che se fosse passata avrebbe rappresentato un vero e proprio schiaffo al Parlamento e alle sue regole democratiche.
A cura di Daniele Biacchessi La prova di dialogo tra Giorgia Meloni e Carlo Calenda viene confermata un martedì qualsiasi di novembre. Era nell'aria già nelle prime dichiarazioni di Calenda e Renzi, quelle successive all'insediamento dell'Esecutivo e alla richiesta di fiducia in Parlamento. Nella sostanza Calenda e Renzi avevano affermato che sarebbero rimasti all'opposizione, ma pronti a collaborare sui grandi temi, come appunto alcuni punti centrali della manovra economica. Così è stato. Calenda fa sapere che Azione e Italia Viva non si trasformeranno mai in stampelle del Governo, perché una eventuale proposta sarebbe rispedita al mittente, ma nell'incontro con Calenda la premier Meloni ha comunque proposto aperture importanti. Quali? Un'estensione di impresa 4.0, un tetto al costo del gas al posto dei crediti di imposta, un aumento degli stipendi dei sanitari, il ripristino di Italia sicura, la trasformazione del Reddito di cittadinanza in Rei, reddito di inclusione, il rafforzamento delle borse di studio per i ragazzi che perdono il Reddito e vogliono studiare. Poi, uscito da Palazzo Chigi, Calenda non ha perso l'occasione per criticare le politiche del Partito Democratico. "Infantile. L'opposizione si fa in modo costruttivo, altrimenti la possono fare anche i bambini. Ad ogni provvedimento si scende in piazza dicendo che non si è d'accordo", ha detto Calenda. È chiaro che il Governo tenta un approccio meno conflittuale con almeno una parte dell'opposizione. Ed è evidente che Azione e Italia Viva tentano di smarcarsi dalle manovre di avvicinamento tra Pd e M5s, per rivolgersi all'elettorato moderato. Ma è altrettanto giusto rimarcare che un conto è il dialogo tra maggioranza e opposizione, altro sarebbe la collaborazione, l'inciucio, di cui la storia italiana è stata testimone nel corso degli ultimi trent'anni.
Ad #AriaPulita si parla di Reddito di Cittadinanza e Comunità Energetiche con noi Mirella Emiliozzi, M5s.
A cura di Daniele Biacchessi Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sceglie un circolo storico del Pd, quello di Campogalliano alle porte di Modena, per annunciare la sua candidatura alla guida del partito: "È il momento di esserci, di impegnarsi, di partecipare. E di farlo insieme. Per il Pd. Per il Paese”, afferma Bonaccini che descrive la sua idea del nuovo Pd. “Se vogliamo che il cambiamento sia profondo e arrivi ai cittadini anche la classe dirigente deve essere rinnovata. Cambiando però metodo, o se preferite tornando all'antico: non possiamo più permetterci di selezionare le classi dirigenti attraverso le correnti. Né di organizzare il partito stesso e il suo funzionamento attraverso le correnti. Né di fare le candidature per correnti”, sostiene Bonaccini. Per raggiungere il suo scopo, Bonaccini chiederà una mano particolare a sindaci, amministratori locali, al gruppo dirigente diffuso sul territorio, ai segretari di circolo, anche perché, ammette il Presidente della regione Emilia-Romagna, non avrà il sostegno del gruppo dirigente nazionale. Stefano Bonaccini pensa più a riconquistare la base del Pd e il suo elettorato storico, ma sulla strada dell'incoronazione a segretario si troverà in primis Elly Schlein, già sua vicepresidente e ora iscritta al partito, e dovrà fare i conti anche con un metodo di partecipazione alla politica più ampia proposta dalla Schlein, rivolta anche al mondo dell'associazionismo laico e cattolico, a partiti vicini come Sinistra e Verdi, a movimenti come le Sardine e a quella base giovanile del Pd protagonista già di un mezzo ammutinamento in vista del Congresso. Soprattutto Bonaccini dovrà indicare come la sua segreteria riuscirà a frenare la perdita di consenso del Pd di almeno un punto percentuale al mese, come rilevato da numerosi analisti, a beneficio del M5s e dell'astensionismo.
A cura di Daniele Biacchessi I sondaggi, si sa, misurano le tendenze politiche in atto e non prevedono i futuri sviluppi e scenari dei prossimi mesi. Però spesso confermano la sensazione che la luna di miele tra Giorgia Meloni e l'elettorato permane a distanza di quasi due mesi dalle votazioni dello scorso 25 settembre, e i rapporti numerici nelle opposizioni, il peso politico si è fortemente modificato. Il M5S si trova ancora ancora davanti al Pd, come avevamo raccontato un mese fa su Giornale Radio. Anche la Supermedia Agi/Youtrend conferma il sorpasso del Movimento sul partito di Enrico Letta. Non si tratta di un sorpasso di misura, ma di un vero a proprio scambio di posizioni: il M5S è oggi al 17,4 e guadagna lo 0,8% in due settimane, mentre il Pd perde più di mezzo punto nello stesso periodo attestandosi al 16,8 (-0,6%). FdI sale oltre il 29% (ma secondo alcuni istituti avrebbe già raggiunto il 30%), e il Quarto Polo (Azione/Italia viva), si ridimensiona, scendendo sotto l'8% (al 7,8%), sui valori ottenuti alle elezioni del 25 settembre. I dati più interessanti giungono dalle coalizioni, anche in vista delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio del prossimo febbraio 2023. Difficile stabilire un rapporto tra i sistemi utilizzati per le elezioni politiche e regionali, ma oggi il centrodestra unito e al Governo raggiungerebbe il 45,5%, mentre le opposizioni disunite e rissose sarebbero invece al 49,2%, cioè la maggioranza del Paese. Le titubanze sulle candidature del centrosinistra in Lombardia e nel Lazio, con pezzi del Pad e del centrosinistra favorevoli a schierare Letizia Moratti al posto di Pierfrancesco Majorino, e le difficoltà di riprendere un dialogo tra Pd e M5s, porteranno, con ogni probabilità, ad un risultato già scritto e favorevole al centrodestra alle prossime regionali, il primo banco di prova dopo le elezioni nazionali.
Ok Giunta Regolamento, in ultima fila Emiciclo o in tribuna
Il 5 novembre si terranno, a Roma e a Milano, due manifestazioni per la pace nel Paese invaso dall'esercito russo mandato da Vladimir Putin. Si tratta di iniziative diverse tra loro, come racconta Monica Guerzoni analizzando le linee adottate dalle principali forze di opposizione, con i M5S interessati a occupare gli spazi lasciati vuoti dal Pd. Lo studioso Giovanni Cominelli, invece, spiega in che momento della storia del movimento pacifista è arrivato il conflitto.Per altri approfondimenti:- Manifestazioni per l'Ucraina: tutti vogliono la pace, alcuni anche la verità https://bit.ly/3zFuz5T- L'Opa ostile del M5S su sinistra e Pd. Il sogno di Conte: tornare al 30% https://bit.ly/3FEXwCv- I generali russi e le “armi nucleari”: cosa c'è nelle intercettazioni dell'intelligence Usa https://bit.ly/3gVdFcK
Dal consiglio comunale di Ravenna è arrivato un ok bipartisan al progetto del rigassificatore galleggiante che sarà ancorato al largo della costa. Ieri sera, infatti, il consiglio comunale ha approvato il progetto sia con i voti della maggioranza (Pd, Pri e sinistra) sia dell'opposizione (Lega, Fdi, M5s) con un solo astenuto di una lista civica. "Il consiglio comunale - dice il sindaco Michele de Pascale - ha dimostrato un grande senso di responsabilità per sostenere famiglie e imprese in questo momento di pesante crisi energetica. Fondamentali per noi sono stati i pareri positivi forniti dagli enti preposti su sicurezza degli impianti, della navigazione e tutela ambientale. Un esempio più unico che raro in Italia. Ringrazio la maggioranza che, seppur in un pluralismo di posizioni, ha votato compatta e anche le minoranze che hanno sostenuto il progetto. Continueremo a lavorare nei prossimi giorni per arrivare all'autorizzazione da parte del Commissario Bonaccini e alla definizione di mitigazioni, compensazioni e ristori. Ravenna è la capitale energetica italiana e farà la propria parte su Fsru, produzione nazionale, captazione della Co2 e grandi investimenti sulle rinnovabili". Ne parliamo proprio con Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell'Unione province d'Italia. Tavares: solo elettrico dal 2035 è socialmente ingestibile Lunedì 17 ottobre scorso, all'apertura del Salone Mondiale dell'Auto di Parigi l'A.D. di Stellantis Carlos Tavares ha detto che «la decisione dogmatica che è stata presa di vendere solo auto elettriche dal 2035 in Europa ha conseguenze sociali ingestibili». Tavares parla di «pragmatismo» per evitare che si arrivi a perdere dei posti di lavoro. Una sua prima proposta è sulla direttiva Euro 7 sui motori, che abbassa ancora i livelli di emissioni, per l'ad di Stellantis "va cancellata". Bisogna invece proseguire, secondo il numero uno di Stellantis, una politica europa di incentivi all'ibrido e gestire la concorrenza cinese sempre più preponderante. Approfondiamo il tema con Flavia Carletti di Radiocor. La crisi degli approvigionamenti per le aziende e la figura del Chief Procurement Officer Le difficoltà sul fronte degli approvvigionamentiche si sono manifestate in questo 2022 segnato dal conflitto russo-ucraino sta condizionando pesantemente le economie di tutto il mondo. L'impatto più devastante è certamente sentito dalle piccole e medie imprese che da un giorno con l'altro hanno dovuto reinventare le strategie per accaparrarsi le risorse necessarie. La figura professionale che più di tutte si è trovata in prima linea sotto questo "bombardamento" è quella del Responsabile Acquisti che ha l'esigenza di riposizionarsi il più velocemente possibile con il nuovo scenario. Ne parliamo con Fabio Zonta, Group Chief Procurement Officer di Engineering.
30-IX-2022. PARS INTERNATIONALIS. IN CONTINENTE TERRAE EUROPAE: ‘Varia regia Europaea’ ‘SUSPICIUNT’ ‘efussionem canalis gasis’ ‘in regio Baltica’ ‘FUISSE’ ‘machinationem’. ‘Norvegiae custodes publici militares’ ‘gasiductum fractum’ ‘VIGILANT’. ‘Pollutio magna’ ‘Russiae gasiductu fracto’ ‘EST’. IN SUECIA: ‘Extrema dextra’ ‘in parlamento’ ‘AFFIRMATUR’. IN UCRAINA: ‘Kioviae socii’ ‘Kremlin’ ‘de nuclearis impetus denuntiatione’ ‘MONENT’. ‘In Ucraina’, ‘suffragium populi’ ‘de ad Russiam adiunctione’ ‘cavillatio’ ‘EST’. ‘Ucraina et Russia’ ‘ad duas civitates capiendum’ ‘in Donbas’ ‘PUGNANT’. ‘Russia’ ‘quadraginta quinque milia milites’ ‘in Ucrainae bello’ ‘PERDIT’. ‘Moscovia’ ‘victoriam’ ‘in plesbiscito pro Russiae adiectio’ ‘DECLARAT’. IN BRITANNIA: ‘Starmer’ ‘DICIT’ ‘quadraginta quinque centesimas’ ‘tributum’ ‘pro publica utilitate’ ‘RESTAURATURA ESSE’. ‘Tributorum secta’ ‘CONVERTE’, ‘Institutum Nummarium Orbis Terrarum’ ‘ad Truss’ ‘DIXIT’. ‘Libra sterlingorum’ ‘ad cifram minimam’ ‘dollariorum respectu’ ‘Truss strategemate’ ‘ADVENIT’. ‘Britanniae Argentaria’ ‘sexaginta quinque milliardum librarum sterlingorum’ ‘ad discrimen numarium vitandum’ ‘LIBERAT’. IN GERMANIA: ‘Germania’ ‘cum ducentis milliardum eurorum’ ‘oenergiae discrimen’ ‘COMPENSABIT’. IN HISPANIA: ‘Moncloa’ ‘Perez Tornero dimissionem’ ‘ad RTVE gubernandum’ ‘COGIT’. ‘Puig’ ‘Sánchez tributorum strategema’ ‘CONFRINGIT’. ‘In hispania’, ‘plus tributa’ ‘divitibus’ et ‘minora tributa’ ‘pauperibus’ ‘ERUNT’. IN ITALIA: ‘Giorgia Meloni’ ‘potestatem’ ‘CAPIT’. ‘Comitia generalia anno bis millesimo vicesimo secundo’. ‘Italia’ ‘IT’ ‘ad dextram’. ‘Giorgia Meloni’ ‘VICIT’. ‘Indagatio suffragatoribus’: "fratelli d'Italia" ‘prima factio politica’ ‘FIT’. ‘Camera representatorum et senatus’: ‘plurima personae populi’ ‘SUNT’ ‘centri dextraeque’. "PD" ‘minus vigenti centesimae partis’ ‘EST’; "Lega" ‘DESCENDIT’ ‘in altum’. "FI" ‘CECIDIT’; "M5S" ‘ASCENDIT’. "Calenda-Renzi" ‘sub decem centesiame partis’ ‘EST’. ‘Letta’, ‘dux PD’ ‘DIMITTIT’. IN RUSSIA: ‘Milia masculi’ ‘a Russia’ ‘FUGIUNT’ ut ‘in Ucraina’ ‘non BELLET’. ‘Fines’ ‘Finnia, Georgia et Kazachstania’ ‘ASSULTANT’. ‘Saltem ducenti milia russi’ ‘a Russia’ ‘FUGIUNTUR’. ‘Trucidatio’ ‘in schola russa’ ‘tredecim mortuos’ ‘RELINQUIT’. ‘In Moscovia’, ‘Snowden’ ‘factus est’ ‘russus’. IN CONTINENTE TERRAE AMERICAE. IN CANADA: ‘In Canada atlantica’ ‘restitutionem’ ‘post turbinem procellarum nominatum Fiona’ ‘INCIPIT’. IN CIVITATIBUS AMERICAE UNITAE: ‘Administratio Nationalis Artis Aerospatialis et Spatii (NASA)’ ‘asteroides’ ‘PULSAT’. ‘Magnum turbo procellarum’, ‘nominatus Ian’, ‘Floridam’ ‘BATTUIT’. ‘Civitates Americae Unitae’ ‘cives suos’ ‘ad Russiam relinquendum’ ‘vehementer VOCAT’. ‘Trucidatio’ ‘in schola’ ‘in Philadelphia’ ‘FUIT’. ‘Hypotecae ratio’ ‘ad sex punctum septem centesimas’ ‘AUGMENTAT’. ‘Domorum novarum pretium’ ‘in Civitatibus Americae Unitae’ ‘in anno’ ‘quindecim punctum octo centesimas’ ‘AUGMENTAT’. ‘In Angelopoli California’, ‘Scholarum regio’ ‘naloxone’ ‘ad milia quadragentas scholas suas’ ‘CAVEBIT’; ‘hoc medicamentum’ ‘contra opii abusum’ ‘AUDIUVAT’. IN MEXICO: ‘In Chiapas, Mexico’, ‘auctoritas’ ‘pueros’ ‘ex cultus iudaico’ ‘REMOVET’. IN CUBA: ‘Typhon, immo Huracanum "Ian"’, ‘TUTUDI’ ‘occidentem Cubae’, ‘nunc APPROPINQUAT’ ‘ad litorem sini Floridae’. ‘In Havana, Cuba’, ‘in suffragio populi’ ‘populus’ ‘pro Familiae Codice’ SUFFRAGAVIT. IN COLUMBIA: ‘Fines apertos’ ‘inter Columbiam et Venetiolam’ ‘post septem annos’ ‘SUNT’. IN GUIANA: ‘Institutum Nummarium Orbis Terrarum’ ‘PRAENUNTIAT’ ‘Guianiam’ ‘circa sexaginta centesimas’ ‘in oeconomia sua’ ‘CRETURA ESSE’. IN ORIENTE MEDIO: ‘In Syria’, ‘saltem viginti quattuor pueri’ ‘naufragio’ ‘MORTUI SUNT’. ‘Etiam in Syria’, ‘cholera’ ‘duodecim et duodecim’ ‘OCCIDIT’ et ‘milia et milia’ ‘AEGRENTUR’. ‘In Libya’, ‘popularium coetus vel parlamentum’ ‘ad principem ministrum eligendum’ ‘CONVOCAVIT’. ‘Princeps Mohammed bin Salman’ ‘principem ministrum’ ‘pro Arabia Saudania’ ‘NOMINATUS EST’. IN ASIA CENTRALIS: ‘In Irania’, ‘clamores adversus regimen’ ‘AUGMENTANT’. ‘In Bangladesia’, ‘sexaginta mortui’ ‘naufragio’ ‘FUERUNT’. IN ASIA ORIENTALIS: ‘Iaponia’ ‘postremum vale’ ‘ad Shizo Abe’ ‘donat’. ‘Typhon nominatus Noru’ ‘Vietnamiam’ ‘BATTUIT’. IN CONTINENTE TERRAE AFRICAE: ‘In Guinea’ ‘olim dictator Camara’ ‘in iudicium’ ‘SISTIT’. ‘Causam’ ‘de trucidatione eventa’ ‘anno duo milla novem’ ‘in stadio Conakry’ ‘INCIPIT’ quo ‘recusationes factionis politicae adversae’ ‘ACCIDERUNT’ ‘ubi centum quiquaginta septem cives’ ‘OCCIDERUNT’. ‘In Guinea Aequinoctiali’, ‘praesidens’ ‘ad comitia’ ‘denuo ADERIT’. ‘Ei’ ‘per cuadraginta tres annos’ ‘hanc nationem’ ‘GUBERNAVIT’. PARS MEXICI. DE CALAMITATIBUS: ‘In Mexici regione’, ‘vitae expectatio’ ‘pandemia’ ‘a septuaginta quinque annis’ ‘ad septuaginta unus annos’ ‘REGREDITUR’. DE VIOLENTIA ET INSECURITATE: ‘Exactiones’ ‘in Mexicopolis’ ‘AUGMENTANT’. ‘Ayotzinapa genitores’ ‘punitionem’ ‘contra militias’ ‘EXIGUNT’. ‘Regimen’ ‘nobis’ ‘DERIDETUR’. ‘Andreas Emmanuel’ ‘ad genitores’ ‘EXCUSAT’. ‘Accusator’ ‘CADIT’ et ‘Encinas’ ‘MINANTUR’. ‘Mexicum’ ‘caput’ ‘ex agitatoribus pro oecologia mortuis’ ‘EST’. ‘Quinquaginta quattuor mortui’ ‘in praterito anno’ ‘SUNT’. ‘Poenas abortu abdere’ ‘reclamationis tumultu’ ‘EXIGUNT’. DE STUPEFACTIVORUM MEDICAMENTORUM COMMERCIO: ‘Mejía Berdeja’ ‘DICIT’ ‘securitatis consilium’ ‘omnes chartellos’ ‘BATTUERE’. ‘Civitates Americae Unitae’ ‘coniurationem’ ‘inter excercitum et rerum narcoticarum mercatores’ ‘DEMONSTRAT’. DE POSIBILI CORRUPTIONE: ‘Ministerium Securitatis Publicae’ ‘Institutum Securitatis et Servitia Sociala Operariorum Reipublicae’ ‘INVIGILAT’. ‘Sanguinis detractio’ ‘viginti milliardum nummorum mexicanorum’ ‘in Instituto Securitatis et Servitia Sociala Operariorum Reipublicae’ ‘contractis privatis’ ‘EST’. ‘Provinciae’ ‘octogina milliardum nummorum mexicanorum’ ‘ad Institutum Securitatis et Servitia Sociala Operariorum Reipublicae’ ‘DEBENT’. ‘Ferriviae pretium’ ‘pro Tramine Maiensis’ ‘quadraginta tres centesimas’ ‘AUGMENTANT’. ‘Ad Ministerium Officii Publicum’ ‘ex beneficiorum commercio ‘ACCUSANT’. DE REGIMINE INSCITO: ‘Quartae Transformationis regimen’ ‘compendiorum fiscorum’ ‘octoginta quinque centesimas’ ‘CONSUMIT’. ‘Prosperitatis Argentaria’ ‘post quinque annos’ ‘pecuniam’ iam CONFICIT’. ‘Criminum factio’ ‘maiensis silvam’ ‘DEVORAT’. Exercitus ‘Protectionem datorum (vel securitatem informaticam)’ VIOLANT. DE MEXICI MILITARIS INSTITUTIONE: ‘Ministerium Gubernationis’ ‘reformationem militarem’ ‘CORROBORAT’. DE CIVILITATE: ‘Tribunal Comitialis’ ‘Americo Villarreal victoriam’ ‘CONFIRMAT’. DE OECONOMIA: ‘Provinciarum regimines’ ‘debitum suum’ ‘QUADRUPLICANT’. ‘Milia milium autocinetorum illegitimorum (in lingua hispanica: autos chocolate)’ ‘Mexici regioni’ ‘hoc anno’ ‘INUNDABIT’. ‘Debitum publicum’ ‘circa quinquaginta centesimas ‘Producti Domestici Grossi’ ‘proximo anno’ ERIT. ‘Mexici Argentaria’ ‘rationem crediti’ ‘ad novem punctum viginti quinque centesimas’ ‘AUGMENTAVIT’. ‘Prima consilia’ ‘contra inflationem’ ‘DESINT’.
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Corriere Daily»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.Per altri approfondimenti:- Tutti i risultati definitivi delle elezioni https://bit.ly/3ra4RSc- FdI sfonda tra operai, insegnanti e commercianti. M5S primo tra i giovani e il Pd regge tra i laureati https://bit.ly/3rn3P5y- La premier Liz Truss nel baratro: torna Boris Johnson? https://bit.ly/3y6mN4c
«Il M5S non è mai stato e mai diventerà un ufficio di collocamento». Lo ha detto all'Adnkronos il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, circa i rumors di possibili assunzioni di ex parlamentari nel M5S «Non è da escludere che potremo avvalerci della collaborazione formale di qualche figura il cui apporto potrebbe rivelarsi utile per il prosieguo della nostra attività». Ma la questione è che «non c'è nessuna previsione di assunzione di ex parlamentari» per il solo fatto che il «loro incarico elettivo si sia esaurito con il secondo mandato», ha aggiunto Conte.
Brugnaro: «Se riformano il reddito di cittadinanza, il M5S si sgonfierà». Da Ascolta la Notizia. «Quello ai 5 Stelle è un voto assurdo. Se riformano il reddito di cittadinanza si sgonfieranno e li andranno a prendere a casa». Lo ha detto giovedì mattina a Venezia il leader di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro, a margine di un evento. «In campagna elettorale hanno minacciato addirittura Renzi di presentarsi in Sicilia senza scorta. Sarà stata una battuta, ma questi una volta si chiamavano i 'cattivi maestri'. Il matto col martello lo trovi sempre. Bisogna stare attenti con le parole», ha aggiunto. Per Brugnaro, con il reddito di cittadinanza «si è detto ai giovani di non andare a lavorare, perché c'è lo Stato che vi assiste. Ma è una balla colossale, perché il problema, poi, è del ragazzo che abbocca», ha concluso.
Il successo del centro-destra, la sconfitta del PD ed il ridimensionamento di Lega e M5S sono i temi centrali scaturiti dal voto in Italia di domenica.
Il centrodestra - 44,5% - ottiene una maggioranza netta nel nuovo Parlamento. Adati consolidati, Giorgia Meloni arriva nel quartier generale di Fratelli d'Italia a raccogliere l'ovazione dei suoi. Il Pd è il secondo partito con il 19,1% - quando mancano 4.000sezioni da scrutinare su 60.399 - e il centrosinistra arriva al26,2%, oltre 15 punti in meno del centrodestra. Terzo il M5s conil 15,1%. Calenda-Renzi tra il 7 e l'8%.
00:00 Intro y encuesta 02:19 Samsung copiará a Huawei y Apple pronto 03:43 Huawei lanza fundas 5G para Mate 50 Pro 04:55 Revelan video detallado del enrollable de LG 09:41 iOS 16.1 Beta 3 es oficial 10:35 Malas noticias para los que esperan al Galaxy S23 Ultra 12:05 Poco M5 y M5s llegan a México con buen precio
«Chi vota Conte aiuta la Meloni che vuole abolire il reddito di cittadinanza. Mentre io ho già l'accordo con i quattro partiti della coalizione progressista per salvare il reddito di cittadinanza». Lo ha detto il leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, ospite di 'Controcorrente' su Retequattro. Conte, parlando ad un comizio elettorale a a Giugliano, ha assicurato che il M5S non permetterà «a nessuno di toccare il reddito di cittadinanza». «Il 25 settembre è un giorno importante perchè qui è già pronto il vento della restaurazione e torna tutto come prima in un batter d'occhio», ha aggiunto Conte. Il ministro degli Esteri, nel suo intervento a 'Controcorrente', ha anche detto che il discorso di ieri di Putin «deve preoccuparci perché Putin è imprevedibile, ma anche un segnale di debolezza, ci sono persone che stanno manifestando in queste ore in Russia e vengono arrestate. Avete visto sguardo di Putin oggi? Per questo ho chiesto alla politica italiana da che parte stare».
La Camera dei deputati ha concluso i lavori di questa legislatura. L'ultimo atto è la stata la modifica del decreto Aiuti bis che ha eliminato la deroga al tetto degli stipendi dei manager pubblici. Con il suo presidente nonché deputato uscente del M5S, Roberto Fico, tracciamo un bilancio della sua attività.
Welcome to episode 285 of the Mobile Tech Podcast with guest Camila Rinaldi of NextPit -- brought to you by Audible. In this week's show, we recap Apple's "Far Out" event, and share our thoughts on iPhone 14 Pro and 14 Pro Max. We then discuss the iPhone 14 and 14 Plus, and the Apple Watch Ultra. Finally, we also cover news from Poco, Google, and Qualcomm... Good times!Episode Links- Support the podcast on Patreon: https://www.patreon.com/tnkgrl- Donate: https://tnkgrl.com/tnkgrl/- Support the podcast with Audible: http://AudibleTrial.com/MobileTech- Camila Rinaldi: https://twitter.com/apequenarinaldi- Apple "Far Out" event recap: https://www.nextpit.com/apple-iphone-14-series-event-highlights- Apple iPhone 14 Pro / 14 Pro Max: https://pocketnow.com/iphone-14-pro/- Apple iPhone 14 / 14 Plus: https://pocketnow.com/iphone-14-plus/- Apple Watch Ultra: https://pocketnow.com/apple-watch-ultra/- Poco M5 and M5s: https://www.androidpolice.com/poco-m5s-budget-gaming-phones-huge-batteries/- Google Pixel 7 event on Oct 6: https://www.theverge.com/2022/9/6/23339303/pixel-7-pro-pixel-watch-made-by-google-hardware-event-october-6th- Qualcomm Snapdragon 6 Gen 1 and 4 Gen 1: https://9to5google.com/2022/09/06/snapdragon-6-gen-1-snapdragon-4-gen-1-chips/
«La transizione ecologica non è uno slogan. Il Pd ha messo una norma sugli inceneritori che farà di Roma Capitale la pattumiera d'Italia con un mega inceneritore. Quello è il passato». Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, venerdì a Manfredonia per una tappa del tour elettorale «Dalla parte giusta» in vista delle Politiche del prossimo 25 settembre. Secondo Conte «il nucleare di quarta generazione secondo gli scienziati arriverà tra 15-20 anni. Bene la ricerca, noi non blocchiamo la ricerca, investiamo. Quando sarà, ne parleremo, adesso non c'è nessuna certezza, c'è solo il vecchio nucleare con le scorie radioattive e lo abbiamo già rifiutato con due referendum, indietro non torniamo».
«Da noi vige una regola: per noi il servizio a favore dei cittadini è un servizio che si può fare ovunque, se ci sono cariche elettive ci siamo dati la regola del doppio mandato e l’abbiamo rispettata, per tutelare voi (i cittadini, ndr), per evitare che la politica possa diventare un affare privato di tutela del destino personale di chi vi deve rappresentare. Questa regola vale anche per me». Così Giuseppe Conte, leader del M5s, intervenendo in piazza a Chieti, per un evento elettorale. «Per noi la politica è un servizio a favore dei cittadini», ha aggiunto Conte, che ha assicurato: «Ci batteremo perché questa regola, così rivoluzionaria, sia adottata da tutti i partiti».
L'esodo dalle file di Forza Italia e dal M5s non si arresta. Il centrodestra cerca una quadra intorno alla futura leadership; sul fronte Pd c'è chi, come Bersani, ritiene non si debba escludere in maniera perentoria un'alleanza con il partito di Conte. Ospite a 24 Mattino Matteo Salvini per l'attualità politica, a seguire un approfondimento sullo stato dei conti del Paese, l'inflazione galoppante, il prezzo del gas in perenne salita con l'economista Veronica De Romanis e Chicco Testa presidente di Assoambiente
Continua lo speciale di Radio24 dedicato alla contingenza politica e all'avvio di campagna elettorale. I partiti sono al lavoro per studiare possibili alleanze, fioccano annunci e dichiarazioni, nel mentre Forza Italia perde un altro pezzo. Questa volta a dare l'addio al partito fondato da Silvio Berlusconi è la deputata Giusy Versace. Ospiti a 24Mattino Mariolina Castellone, capogruppo M5S al Senato e Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia
Il presidente Mario Draghi si è dimesso. Nonostante la fiducia in Parlamento, ma senza l'appoggio del M5S, ha rassegnato le dimissioni al presidente Mattarella che lo ha invitato però a rendersi in Parlamento "affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione".>Ne parliamo con Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera e Simona Bonafè, europarlamentare del PD.
Crisi di governo, il giorno dopo le dimissioni di Draghi, Conte riunisce di nuovo il consiglio direttivo M5S: ipotesi dimissioni dei ministri prima di mercoledì, ma D'Incà si sfila. Lega e FI escludono che il Governo possa proseguire con il M5S. Ne parliamo con il Vicedirettore de Il Sole 24 Ore, Alberto Orioli. Covid, quasi raggiunto il picco nazionale. Nino Cartabellotta, Fondazione GIMBE. Torna, come ogni venerdì, Sostiene (Enrico) Bertolino.
La decisione del M5S di uscire dall'aula in occasione del voto sul decreto Aiuti agita la maggioranza e mette in dubbio le stesse sorti del Governo. Ne parliamo con Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all'Economia, e poi, con Domenico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro dell'Università La Sapienza di Roma.
La Commissione europea, nelle Previsioni economiche d'estate, ha annunciato una netta revisione delle sue previsioni di crescita nella zona euro, pressoché dimezzando la stima per il 2023 rispetto ai dati di maggio (1,4% rispetto al 2,3%). Secondo l'esecutivo comunitario, l'Italia è destinata a essere il paese membro che crescerà di meno l'anno prossimo. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista del Sole 24 Ore. Crisi di Governo. Il Senato conferma la fiducia senza i voti di M5S Palazzo Madama ha dato il via libera al dl aiuti attraverso il voto di fiducia ( 172 sì e 39 no) ma i senatori del M5S non hanno partecipato al voto aprendo di fatto una crisi politica. Draghi ha raggiunto Mattarella al Quirinale, i due sono stati a colloquio per un'ora. Nel pomeriggio è previsto un consiglio dei ministri per capire quale sarà l'orizzonte dell'attuale governo. Ospite Paolo Mieli, storico, giornalista, scrittore.
Decreto Aiuti, il M5S non vota la fiducia al Senato, fallisce il tentativo di mediazione del ministro D'Incà: Governo verso la crisi.
M5S, in corso il consiglio direttivo: prevale la linea di non votare la fiducia al governo domani in Senato.Al vertice di Istanbul tra Russia e Ucraina, possibile un accordo sui corridoi per il grano, dice il Ministro degli Esteri di Kiev Kuleba. In corso i colloqui con la mediazione delle Nazioni Unite. Ne parliamo con Marco Di Liddo, analista del CeSI e con il nostro inviato nella regione di Odessa, Gigi Donelli.E' stata interrotta la procedura per il lancio di Vega C, quando mancavano 1 minuto e 29 secondi al 'go', a causa di un'anomalia tecnica al lanciatore. Il lancio è stato posticipato, alle 14.13. Ci aggiorna Chiara Albicocco.Roma. Incendio di Centocelle. "Tutto previsto" dice il parroco di Torre Spaccata Don Stefano Cascio.
Mario Draghi riceve i segretari di CGIL, CISL e UIL: sul tavolo salario minimo e cuneo fiscale. E dopo lo strappo di eri alla camera del M5S sul Decreto Aiuti, si guarda al voto di giovedì al Senato. Ne parliamo con il Sen. Giuseppe Moles (Forza Italia), Sottosegretario di Stato alla Presidente del Consiglio con delega all'editoria.
Dl Aiuti: la Camera approva ma il M5s non vota. Berlusconi chiede verifica di maggioranza a Draghi, che va da Mattarella. La giornata politica commentata da Barbara Fiammeri del Sole 24 Ore. Eni: "Gazprom ha ridotto il gas di un terzo". Sentiamo Sissi Bellomo, Il Sole 24 Ore. Speranza: "Subito quarta dose agli over 60". Con noi Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano. Addio all'ex direttore di Rai 3 Angelo Guglielmi. Lo ricordiamo con Sebastiano Pucciarelli, co-conduttore di TvTalk e autore di Nessun Dorma su Rai 3, esperto di tv.
Doveva essere discussa in questi giorni in Parlamento la proposta di legge sostenuta da Pd e M5S che prevede il diritto alla cittadinanza italiana per i figli di stranieri al compimento di un ciclo scolastico di 5 anni. Ma nella maggioranza che sostiene l'esecutivo di Mario Draghi ci sono anche posizioni critiche (Forza Italia) o fortemente contrarie: come quelle della Lega, allineata a FdI che però sta all'opposizione, come spiega Renato Benedetto. Quindi, per questa piccola rivoluzione di civiltà i tempi si potrebbero ulteriormente allungare.Per altri approfondimenti:- Ius Scholae: che cos'è, come funziona la legge, chi può chiedere la cittadinanza https://bit.ly/3nFUzrn- Pier Ferdinando Casini: “Sullo Ius Scholae dico a Giorgia Meloni di riflettere, non si tratta di baby gang” https://bit.ly/3unCIsQ- Renata Polverini (Forza Italia): sullo Ius Scholae voterò sì, e non sarò la sola del mio partito https://bit.ly/3bCdXmb
Ore concitate per il governo. Il premier Draghi che ha anticipato il suo ritorno a Roma da Madrid dove era alla riunione della Nato è alle prese con una potenziale crisi ventilata da Lega e M5S.Ne parliamo con Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega e Debora Serracchiani, capogruppo PD alla Camera.
Dopo settimane passate a litigare sul tipo di sostegno da dare all'Ucraina, il ministro degli esteri e uomo copertina del M5S, Luigi di Maio, ha deciso di lasciare il movimento e fondare il suo gruppo parlamentare, dal nome provvisorio di Insieme per il futuro, assieme a circa 70 altri parlamentari.
22 de junio | San Juan, ArgentinaMe gustaría ser él. Bienvenido a La Wikly.🙌 En la columna de hoy contamos con la colaboración y participación vía podcast de Brandon Ortiz, periodista y editor de La Gaitana. La Gaitana es un medio independiente de la ciudad de Neiva en Huila, Colombia. Puedes encontrarlos aquí.⚠️ Esta edición de la newsletter electoral suele ser para suscriptores premium, pero la hacemos pública para que conozcáis un poco mejor lo que ofrecemos a los suscriptores de pago de forma diaria. Si quieres recibir más entregas como esta, ya sabes:Leer esta newsletter te llevará 14 minutos y 56 segundos.🇨🇴 Entender ColombiaPor Anita PereyraLo importante: Gustavo Petro y Francia Márquez se consolidaron el pasado domingo como presidente y vicepresidenta electos de Colombia. Por primera vez en su historia, el país latinoamericano tendrá un gobierno de izquierda.La fórmula de la coalición Pacto Histórico venció en segunda vuelta al candidato independiente Rodolfo Hernández con una diferencia de apenas tres puntos porcentuales.En esta otra edición, hablé sobre las diferencias entre los proyectos de país que tenía cada candidato, por lo que el estrecho margen de diferencia entre ambos candidatos abre la puerta a pensar en dos Colombias.El objetivo de esta newsletter es explorar lo que estas elecciones significaron para la ciudadanía colombiana y hablar tanto de aquello que los une como aquello que los divide.🗺 Victoria de periferiaUna expresión que se leyó bastante en redes sociales tras la victoria de Petro contiene la clave de una de las categorías de análisis a la que puede someterse estos comicios: el factor geográfico y productivo.Desde su independencia, Colombia se ha debatido entre un modelo centralizado y uno federal. Las zonas del país que se vieron más beneficiadas económicamente, sea por las plantaciones de azúcar y café o por el proceso de industrialización, configuraron un eje cuatripartito entre las ciudades de Bogotá, Medellín, Cali y Barranquilla.La periferia se construyó por oposición como una suma de todas las regiones que quedaron excluidas del eje urbano, más desarrollado. Las agrociudades protagonizaron esta exclusión en los 90, cuando la liberalización de la economía provocó una crisis de materias primas.En este artículo, nuestros colegas de El Orden Mundial exploran el reflejo de esta regionalización en la red urbana de Colombia y su déficit en materia de transporte.En la Colombia rural, la distribución de la riqueza es menos equitativa. Según el Programa de las Naciones Unidas para el Desarrollo (PNUD):Del 90,9 por ciento de la población que vive en las áreas rurales de Colombia, el 42,9 por ciento era pobre en 2020. El 48 por ciento se encontraba en condición de vulnerabilidad.Además, el PNUD señala que estas cifras son contextuales: mientras que en las ciudades el porcentaje de pobreza se ha ido reduciendo, en las zonas rurales ha aumentado.La élite económica se tradujo en una élite política que gobernó el país durante décadas haciendo oídos sordos a las necesidades del electorado que no representaba: pobres, pueblos originarios, ambientalistas, trabajadores, y así."Una de las nadies, de los históricamente excluidos, se pone de pie para ocupar la política porque la élite que nos gobernó nunca nos permitió vivir en dignidad, en paz y con justicia social", dijo en su momento Francia Márquez, ahora vicepresidenta electa, para defender su candidatura.La fórmula de Gustavo Petro y Francia Márquez es la consolidación de décadas de militancia desde la periferia para conquistar una participación política real que atienda a sus demandas.Por esto, una de las propuestas de la fórmula presidencial electa es mudar la economía colombiana del actual modelo extractivista a uno más sostenible basado en la agricultura y la industria.“Es hora de dejar la estupidez del extractivismo, de pensarnos como un país petrolero y carbonero, tal cual Venezuela, y pasar a construir la compleja tarea histórica de industrializarnos desde la equidad”, dijo Petro.Esta evolución hacia un sistema productivo más eficiente podría, por ejemplo, incluir un aumento impositivo para los terrenos cultivables que no estén produciendo.La propuesta, aunque sin duda ha causado rechazos entre terratenientes del país, va alineada con el objetivo general de lograr una mejor redistribución de la riqueza a través del pleno aprovechamiento de los recursos naturales.“Los poseedores que ven la tierra como poder y no como instrumento productivo tienen que retroceder y deben liberar la tierra. Yo propongo comprárselas, no para que quede en propiedad del Estado sino para aquellos que la ven como un instrumento de producción”, explicó el entonces candidato.🕊 Proceso de pazPor primera vez en varios años, el debate político en torno a estas elecciones ha podido separarse del contexto de guerra y del presupuesto del Ministerio de Defensa, dando oportunidad a que se hable de otras necesidades como la educación, el medioambiente y la economía del cuidado.Aunque está lejos de ser pasado sepultado, el capítulo de violencia que en 2016 cerraron los acuerdos de paz firmados con las FARC-EP (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo) permitió a la ciudadanía colombiana poder empezar a mirar al futuro.¿Cómo se relacionan con las elecciones presidenciales de este año? Para hablar de eso, primero es necesario recapitular brevemente la historia de las FARC y su relación con la tercera fuerza política de estos últimos comicios: el uribismo.A mediados del siglo XX, en Colombia se vivía una época conocida como “La Violencia” que enfrentó a liberales y conservadores. Era una lucha por la tierra; los campesinos se rebelaron contra el dominio de los terratenientes y los altos precios en la tenencia de propiedades.Los conservadores contaban con el apoyo del Estado, mientras que los liberales se agruparon como autodefensas campesinas en varias regiones del país. En ese contexto, en el año 1964, nació en las montañas del centro de Colombia un sentimiento de resistencia que duraría más de 50 años; el germen de las FARC.Álvaro Uribe llegó a la presidencia de Colombia tras las elecciones de 2002 con un discurso abiertamente intolerante con las FARC. Su política de seguridad democrática buscó intensificar el combate a las guerrillas, aumentando el financiamiento a las Fuerzas Armadas con ayuda del capital extranjero: el Plan Colombia.Estados Unidos invirtió entre 2001 y 2016 más de 10.000 millones de dólares en ayuda militar, el segundo mayor presupuesto estadounidense para un aliado después del concedido a Israel.💥 Fin de FARCEl Plan Colombia comenzó a dar resultados en unos años y las FARC vieron reducidas sus fuerzas. Después de contar con un promedio de 20.000 integrantes en el año 2000, pasaron a tener poco menos de 9.000 en 2010. Sin embargo, el coste humano de la estrategia fue devastador.Cerca de 4 millones de personas fueron desplazadas durante el Plan Colombia, un promedio de 300.000 al año, según la Consultoría para los Derechos Humanos y Desplazamiento (CODHES).Más de 7.000 sindicalistas fueron amenazados, torturados o violentados, y por lo menos 1.000 fueron asesinados entre enero de 2000 y enero de 2016, según datos de la Escuela Nacional Sindical.Alrededor de 400 defensores de derechos humanos fueron asesinados entre 2010 y 2015. Según Frontline Defenders, Colombia tuvo el mayor número de asesinatos selectivos de defensores de derechos humanos en 2015.Durante la presidencia de Juan Manuel Santos, exministro de defensa del expresidente Uribe, se puso sobre la mesa la posibilidad de negociar un acuerdo de paz con las FARC. Para la guerrilla era una oportunidad de transformar la lucha armada en una lucha política, mientras que para el gobierno era una oportunidad de lograr un control efectivo en materia de seguridad.El pacto con la guerrilla fue sometido a un referendo. Con un 60 por ciento de abstención, la opción del “No” se impuso por una diferencia mínima de menos de un punto porcentual.Tras la derrota en pleibiscito, Santos decidió aprobar los acuerdos por vía de decreto presidencial y el proceso de paz se refrendó en el Congreso.Finalmente, las FARC y el gobierno de Colombia firmaron la paz en el año 2016. Además del cese del enfrentamiento armado, la guerrilla se incorporó institucionalmente al sistema político al convertirse en un partido.La Fuerza Alternativa Revolucionaria del Común actualmente tiene aseguradas diez curules en el Congreso que les asegura representatividad en el proceso democrático de construcción de la paz.👻 Una guerrilla fantasmaCinco décadas de conflicto armado en el país han dejado su marca en el pueblo colombiano. Ahora, existe un profundo rechazo a una clandestinidad armada que todavía no se ha visto del todo erradicada pese al acuerdo de paz.A Colombia le llevó mucho tiempo conseguir la paz y esa tranquilidad conquistada proyecta sombra sobre el pasado de guerrillas: existe un miedo arraigado a que el país vuelva a estar doblegado al poder de los grupos armados y las redes de narcotráfico.Ese miedo social a volver a épocas más oscuras de su historia fue el combustible que alentó a los grupos de derecha a intentar construir discursivamente a Petro como un candidato “peligroso” por su activismo como guerrillero en su juventud.En 1978, Gustavo Petro entró en la guerrilla a los 18 años cuando todavía cursaba segundo grado de Economía en la universidad. Se unió al M-19, un grupo que nació tras el fraude electoral denunciado por los seguidores de Gustavo Rojas Pinilla, un candidato que perdió las elecciones presidenciales de 1970 contra el conservador Misael Pastrana.Petro asegura que nunca tomó parte activa en las acciones armadas, sino que participaba en tareas de distribución de propaganda ideológica y otras iniciativas pacíficas como el reparto de alimentos en comunidades desfavorecidas.En 1990, el M-19 y el gobierno colombiano firmaron un acuerdo de paz, el primero de América Latina entre un Estado y una guerrilla. El grupo se incorporó a la vida política del país bajo el nombre ‘Alianza Democrática M-19’ de la que Gustavo Petro fue uno de sus cofundadores."Esta era una concepción completamente diferente a la del ELN, las FARC, el Partido Comunista o los diversos grupos de izquierda universitaria que entablaban un diálogo con modelos como el soviético, el cubano o el chino, mientras que nosotros pensábamos en un proyecto propio nacionalista y democrático", dijo Petro sobre las motivaciones que en aquel momento lo llevaron a unirse al M-19.Tras conocerse los resultados de primera vuelta, el candidato Federico “Fico” Gutiérrez, representante del uribismo y tercera fuerza política en estas elecciones, anunció su apoyo a Rodolfo Hernández con un discurso petrofóbico.“Gustavo Petro, por todo lo que ha dicho y por todo lo que ha hecho, no le conviene a Colombia. [...] Consideramos que esa opción sería un peligro para el país”, dijo Gutiérrez.Sin embargo, Fico Gutiérrez quedó fuera de la contienda en primera vuelta. Pese a décadas de gobiernos de derecha, se vio superado en porcentaje de votos por un candidato con una propuesta apartidaria y un discurso básico de valores anticorrupción. Es decir, el voto de la gente fue bastante en contra de lo que él representa. “¿Exguerrillero o ingeniero?” Así presentaba a los dos candidatos del balotaje del domingo la Revista Semana, uno de los medios más importantes del país, en su portada del día anterior a los comicios.“Le comunico que soy economista” respondió Petro en una cita al tweet de Vicky Dávila, directora de Semana, con la portada en cuestión.Resumiendo, el voto a Hernández y el estrecho margen de diferencia con Petro no necesariamente deben leerse como un voto en contra de la propuesta de país que ofrece la fórmula de Pacto Histórico.También puede leerse como un voto de miedo por lo que pudiera pasar si…, un miedo infundado por esta conceptualización de Petro como un candidato potencialmente peligroso en un país donde la paz se ha convertido en el bien más preciado.🔥 Gobernar la fragmentaciónIván Duque, actual presidente y miembro del partido del expresidente Uribe, está cerrando su gestión con uno de los peores porcentajes de apoyo a la gestión en la historia del país. En junio de 2021, una encuesta de la consultora Datexco reveló que un 79 por ciento de los habitantes desaprobaba su mandato.En 2021, tuvo lugar el Paro Nacional, una estallido social desencadenado por el anuncio del proyecto de reforma tributaria propuesto por el gobierno de Duque.Las manifestaciones terminaron condensando todos los reclamos de la ciudadanía por condiciones de vida más dignas y fueron violentamente reprimidas por miembros de la Fuerza Pública.Con su victoria, Petro asume el desafío de estar a la altura de las grandes expectativas de su electorado: reformar una economía perjudicada por la pandemia de coronavirus y la guerra en Ucrania, controlar las disidencias delictivas armadas y garantizar el acceso a la educación en todas las regiones del país están entre los tópicos más apremiantes.Además, es el último período presidencial con la representación congresual de las FARC garantizada por la Constitución. ¿Aguantará este grupo de presión la transición de una representación política garantizada por el acuerdo a una que dependa exclusivamente de la legitimación del pueblo?“Queremos una, no dos Colombias. Y para que sea una Colombia, en medio de esa enorme diversidad multicolor que somos, necesitamos del amor. Entendida la política del amor como una política del entendimiento, como una política del diálogo. [...] No tendría sentido un gobierno de la vida si no llevamos a la sociedad colombiana a la paz, objetivo central. ¿Qué significa poder hacer la paz? Significa que los 10 millones y pico de electores de Rodolfo Hernández son bienvenidos en este gobierno”, explicaba Petro a la multitud tras la noticia de su victoria.Con este mensaje, Petro no solo acepta formalmente el compromiso de ser una gestión reparadora en un país donde el daño es grande y duele mucho.También abre la puerta a una verdadera reconciliación nacional, una donde los ciudadanos puedan votar según sus convicciones y no por miedo a que el pasado se vuelva presente.Una Colombia unida en la victoria compartida de gozar de instituciones democráticas firmes, que logre recuperarse del sufrimiento histórico a través de una política pública nacional empática y compasiva.Más información en esta entrevista que Emilio hizo este lunes a la periodista colombiana Andrea Aldana, y en este podcast de La Gaitana.🗳 Dos carreras intensasLo importante: dos congresistas demócratas de Virginia ya conocen a los rivales republicanos que intentarán arrebatarles el escaño el próximo noviembre. Ambas carreras congresuales se anticipan como dos de las más duras e intensas del país.Contexto: Abigail Spanberger y Elaine Luria representan distritos bisagra en Virginia, un estado en el que el redibujo de distritos las ha dejado en una situación peliaguda.En el distrito 7, Spanberger pierde a sus constituyentes a las afueras de Richmond, ciudad cerca de la que se crió. A cambio, tendrá que lograr nuevos votantes en el norte del estado, cerca de Washington D.C. y en un condado donde su rival Yesli Vega tiene raíces familiares y políticas y donde podría lograr el apoyo de la comunidad hispana a la que pertenece.En el distrito 2, Luria deberá enfrentarse a su rival republicana en un mapa más difícil que en 2020 con muchos votantes que bien sirven o han servido en las Fuerzas Armadas (hay varias bases de la Marina en el distrito). Ella es excomandante de la Marina. Su rival, Jen Kiggans, expiloto de helicópteros.Explícamelo: Luria y Spanberger tendrán muy complicado revalidar sus victorias tras dos elecciones en 2018 y 2020 en las que ya ganaron por poco. Si consiguen superar las expectativas en un momento económico difícil y de popularidad demócrata baja, sus historias recibirán merecida atención mediática.¿Y ahora? A diferencia de otros estados, sus rivales no han destacado por ser excesivamente pro-Trump, sino por abrazar la estrategia electoral del gobernador republicano de Virginia, Glenn Youngkin, cuya carrera en 2021 fue un reflejo de lo que otros candidatos de su partido podían explotar en otros comicios.Más información en The Washington Post.🔥 Sin pruebasLo importante: al comité congresual especial que investiga el Asalto al Capitolio reveló este martes que Donald Trump y sus aliados lideraron una campaña de presión para lograr que distintos funcionarios estatales les ayudaran a revertir los resultados de las elecciones presidenciales de 2020.En concreto, la sesión se centró en los estados de Georgia y Arizona.Contexto: el comité celebró este martes la cuarta jornada de audiencias públicas con las que pretenden demostrar que Trump estuvo directamente implicado en esas estrategias antidemocráticas que culminaron con la insurrección del 6 de enero de 2021.Explícamelo: trabajadores electorales, legisladores y líderes ejecutivos de Georgia y Arizona testificaron sobre las presiones que recibieron por parte del expresidente y de algunos de sus consejeros más cercanos, incluidos el congresista Andy Biggs y los abogados Rudy Giuliani y John Eastman.Lo más grave lo reveló el presidente republicano de la cámara baja de Arizona. Dijo que cuando le pidió a Giuliani pruebas sobre el fraude electoral a gran escala, el abogado de Trump le dijo: “Tenemos muchas teorías, solo que no tenemos las pruebas [para demostrarlas]”.El senador republicano Ron Johnson también tuvo protagonismo porque intentó entregar al vicepresidente Mike Pence documentos con una serie de electores falsos de Wisconsin y Michigan.La intención era usar esos electores falsos pro-Trump como votos alternativos a los que había logrado Joe Biden por ganar los dos estados del Midwest.Pence rechazó seguir la estrategia de rechazar los votos de Biden y certificar los de Trump durante el 6 de enero. Al final, ideró la ceremonia que acabaría confirmando la victoria de Biden.¿Y ahora? Las siguientes citas del comité prometen revelar cómo las palabras de Trump posibilitaron que tuviera lugar el Asalto al Capitolio.Más información en The Washington Post.🗳 Monitor electoral🇺🇸 Un dúo poco probable: los demócratas de Pennsylvania aspiran a un frente únicoAssociated Press (en inglés; 8 minutos)🇨🇴 Con Petro en Colombia, ¿se consolida un nuevo giro a la izquierda en América Latina?France 24 (en español; 7 minutos)🇮🇹 El ministro de Exteriores italiano abandona el M5S que lideró y provoca su escisiónEl Confidencial (en español; 4 minutos)👾 En el DiscordUn retazo de Maricopa Land@fedefer comparte un hilo sobre la industria del periodismo en España:En otro orden de cosas, este miércoles vuelve Miércoles Gringo para hablar sobre el buscador de Google a raíz de un ensayo que cuestiona su utilidad, la llegada de los drones de Amazon a un barrio near you y la mayor preocupación actual en el mundo cripto.Y sobre mí, ayer fue mi día favorito del año. En el hemisferio sur, cada 21 de junio es el solsticio de invierno. El día más corto, la noche más larga y siempre, de alguna manera, el clima ideal para disfrutar un libro y una taza de café. Si yo fuera presidenta, sería feriado nacional.Feliz miércoles, This is a public episode. If you’d like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit www.lawikly.com/subscribe
Per risolvere l'eterna emergenza, il sindaco Roberto Gualtieri (del Partito democratico) ha annunciato la costruzione di un impianto entro 4 anni. Riaprendo il dibattito sull'impatto ambientale di questa decisione e creando una spaccatura tra il Pd e il Movimento 5 Stelle, alleati in Regione ma separati in Comune come spiega Giuseppe Di Piazza. Mentre Gianluca Mercuri fa il punto sull'evoluzione tecnologica degli inceneritori.Per altri approfondimenti:- Rifiuti, l'annuncio di Gualtieri: “Roma avrà un termovalorizzatore modello Bolzano in 4 anni” https://bit.ly/3zzjxQp- Termovalorizzatore, le scelte di Gualtieri non vanno contro le direttive europee https://bit.ly/3b5868Z- Roberta Lombardi: “L'inceneritore è passato, ora un emendamento M5S per fermarlo” https://bit.ly/3QeQqaO