Podcasts about stresa mottarone

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Ecovicentino.it - AudioNotizie
Tragedia funivia Mottarone: esplode il caso Eitan

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021 1:39


Colpo di scena dopo la tragedia della funivia Stresa-Mottarone. La Procura di Pavia infatti ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona nel caso di Eitan Biran, il bimbo di sei anni unico sopravvissuto della sua famiglia.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Una strage prevedibile | 03/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 3, 2021 1:46


Una strage prevenibile e prevedibile. Quella delle funivia Stresa-Mottarone è una conseguenza dell'impiego massiccio dei cosiddetti 'forchettoni' durante la corsa della cabina, e non un tragico incidente. Il ceppo, con ogni probabilità utilizzato fin dal 2014, come risulta da un filmato rinvenuto in Germania, potrebbe avere scaricato una tensione eccessiva sulla fune e, quindi, la rottura all'altezza dell'attacco del carrello. Gli accertamenti tecnici sono piuttosto laboriosi e richiederanno un accesso all'interno della cabina, che è ancora sul posto e che potrà essere rimossa solo con una serie di accorgimenti. In attesa della seconda ispezione prevista lunedì prossimo, questa ultima ipotesi al vaglio degli inquirenti confermerebbe l'abitudine dei responsabili della sicurezza di utilizzare escamotage pericolosi per garantire la continuità dell'impianto. Infatti l'emittente tedesca Zdf è venuta in possesso di alcuni video girati nel 2014 dal videoamatore svizzero, Michael Meier, appassionato di funivie che da anni raccoglie immagini di impianti. Le immagini mostrate dal programma "Frontal 21" confermano l'uso smodato dei forchettoni da almeno sette anni e non, come afferma uno degli indagati Gabriele Tadini, solo tra aprile e maggio 2021 per impedire l'attivazione del freno d'emergenza.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Una strage prevedibile | 03/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 3, 2021 1:45


Una strage prevenibile e prevedibile. Quella delle funivia Stresa-Mottarone è una conseguenza dell'impiego massiccio dei cosiddetti 'forchettoni' durante la corsa della cabina, e non un tragico incidente. Il ceppo, con ogni probabilità utilizzato fin dal 2014, come risulta da un filmato rinvenuto in Germania, potrebbe avere scaricato una tensione eccessiva sulla fune e, quindi, la rottura all'altezza dell'attacco del carrello. Gli accertamenti tecnici sono piuttosto laboriosi e richiederanno un accesso all'interno della cabina, che è ancora sul posto e che potrà essere rimossa solo con una serie di accorgimenti. In attesa della seconda ispezione prevista lunedì prossimo, questa ultima ipotesi al vaglio degli inquirenti confermerebbe l'abitudine dei responsabili della sicurezza di utilizzare escamotage pericolosi per garantire la continuità dell'impianto. Infatti l'emittente tedesca Zdf è venuta in possesso di alcuni video girati nel 2014 dal videoamatore svizzero, Michael Meier, appassionato di funivie che da anni raccoglie immagini di impianti. Le immagini mostrate dal programma "Frontal 21" confermano l'uso smodato dei forchettoni da almeno sette anni e non, come afferma uno degli indagati Gabriele Tadini, solo tra aprile e maggio 2021 per impedire l'attivazione del freno d'emergenza.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Una strage prevedibile | 03/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 3, 2021 1:45


Una strage prevenibile e prevedibile. Quella delle funivia Stresa-Mottarone è una conseguenza dell'impiego massiccio dei cosiddetti 'forchettoni' durante la corsa della cabina, e non un tragico incidente. Il ceppo, con ogni probabilità utilizzato fin dal 2014, come risulta da un filmato rinvenuto in Germania, potrebbe avere scaricato una tensione eccessiva sulla fune e, quindi, la rottura all'altezza dell'attacco del carrello. Gli accertamenti tecnici sono piuttosto laboriosi e richiederanno un accesso all'interno della cabina, che è ancora sul posto e che potrà essere rimossa solo con una serie di accorgimenti. In attesa della seconda ispezione prevista lunedì prossimo, questa ultima ipotesi al vaglio degli inquirenti confermerebbe l'abitudine dei responsabili della sicurezza di utilizzare escamotage pericolosi per garantire la continuità dell'impianto. Infatti l'emittente tedesca Zdf è venuta in possesso di alcuni video girati nel 2014 dal videoamatore svizzero, Michael Meier, appassionato di funivie che da anni raccoglie immagini di impianti. Le immagini mostrate dal programma "Frontal 21" confermano l'uso smodato dei forchettoni da almeno sette anni e non, come afferma uno degli indagati Gabriele Tadini, solo tra aprile e maggio 2021 per impedire l'attivazione del freno d'emergenza.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Una strage prevedibile | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 3, 2021 1:46


Una strage prevenibile e prevedibile. Quella delle funivia Stresa-Mottarone è una conseguenza dell'impiego massiccio dei cosiddetti 'forchettoni' durante la corsa della cabina, e non un tragico incidente. Il ceppo, con ogni probabilità utilizzato fin dal 2014, come risulta da un filmato rinvenuto in Germania, potrebbe avere scaricato una tensione eccessiva sulla fune e, quindi, la rottura all'altezza dell'attacco del carrello. Gli accertamenti tecnici sono piuttosto laboriosi e richiederanno un accesso all'interno della cabina, che è ancora sul posto e che potrà essere rimossa solo con una serie di accorgimenti. In attesa della seconda ispezione prevista lunedì prossimo, questa ultima ipotesi al vaglio degli inquirenti confermerebbe l'abitudine dei responsabili della sicurezza di utilizzare escamotage pericolosi per garantire la continuità dell'impianto. Infatti l'emittente tedesca Zdf è venuta in possesso di alcuni video girati nel 2014 dal videoamatore svizzero, Michael Meier, appassionato di funivie che da anni raccoglie immagini di impianti. Le immagini mostrate dal programma "Frontal 21" confermano l'uso smodato dei forchettoni da almeno sette anni e non, come afferma uno degli indagati Gabriele Tadini, solo tra aprile e maggio 2021 per impedire l'attivazione del freno d'emergenza.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Un'inchiesta mediatica | 02/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 1:32


Ci manca solo il plastico della villa di Cogne di Bruno Vespa, poi l'inchiesta sulla strage della funivia Stresa-Mottarone può raggiungere l'apice della confusione mediatica. In genere i magistrati dovrebbero eseguire rilievi, produrre prove, confrontare testimonianze e parlare attraverso i documenti. Invece ormai i quadri indiziari si proiettano prima davanti alle telecamere televisive e poi nel lavoro quotidiano di chi è pagato per risolvere i casi giudiziari. Il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici ha voluto precisare l'annullamento due dei tre fermi. "Dovreste ringraziare che il sistema è così, dovete essere felici di vivere in uno Stato in cui il sistema fa giustizia o è una garanzia e invece sembra che non siate felici, l'Italia è un paese democratico", ha detto il gip. Tutto giusto, sia chiaro, ma perché doversi giustificare davanti alle telecamere? E perché da diversi giorni il Procuratore Olimpia Bossi pare più propensa a dettare dichiarazioni, concedere interviste, piuttosto che parlare attraverso i riscontri e le prove? Un'inchiesta mediatica allontana sempre più la ricerca della verità di un caso giudiziario dai contorni ancora sfumati.

tutto stato invece stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Un'inchiesta mediatica | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 1:33


Ci manca solo il plastico della villa di Cogne di Bruno Vespa, poi l'inchiesta sulla strage della funivia Stresa-Mottarone può raggiungere l'apice della confusione mediatica.In genere i magistrati dovrebbero eseguire rilievi, produrre prove, confrontare testimonianze e parlare attraverso i documenti. Invece ormai i quadri indiziari si proiettano prima davanti alle telecamere televisive e poi nel lavoro quotidiano di chi è pagato per risolvere i casi giudiziari.Il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici ha voluto precisare l'annullamento due dei tre fermi. "Dovreste ringraziare che il sistema è così, dovete essere felici di vivere in uno Stato in cui il sistema fa giustizia o è una garanzia e invece sembra che non siate felici, l'Italia è un paese democratico", ha detto il gip. Tutto giusto, sia chiaro, ma perché doversi giustificare davanti alle telecamere? E perché da diversi giorni il Procuratore Olimpia Bossi pare più propensa a dettare dichiarazioni, concedere interviste, piuttosto che parlare attraverso i riscontri e le prove? Un'inchiesta mediatica allontana sempre più la ricerca della verità di un caso giudiziario dai contorni ancora sfumati.

tutto stato invece stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Un'inchiesta mediatica | 02/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 1:33


Ci manca solo il plastico della villa di Cogne di Bruno Vespa, poi l'inchiesta sulla strage della funivia Stresa-Mottarone può raggiungere l'apice della confusione mediatica.In genere i magistrati dovrebbero eseguire rilievi, produrre prove, confrontare testimonianze e parlare attraverso i documenti. Invece ormai i quadri indiziari si proiettano prima davanti alle telecamere televisive e poi nel lavoro quotidiano di chi è pagato per risolvere i casi giudiziari.Il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici ha voluto precisare l'annullamento due dei tre fermi. "Dovreste ringraziare che il sistema è così, dovete essere felici di vivere in uno Stato in cui il sistema fa giustizia o è una garanzia e invece sembra che non siate felici, l'Italia è un paese democratico", ha detto il gip. Tutto giusto, sia chiaro, ma perché doversi giustificare davanti alle telecamere? E perché da diversi giorni il Procuratore Olimpia Bossi pare più propensa a dettare dichiarazioni, concedere interviste, piuttosto che parlare attraverso i riscontri e le prove? Un'inchiesta mediatica allontana sempre più la ricerca della verità di un caso giudiziario dai contorni ancora sfumati.

tutto stato invece stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Un'inchiesta mediatica | 02/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 1:32


Ci manca solo il plastico della villa di Cogne di Bruno Vespa, poi l'inchiesta sulla strage della funivia Stresa-Mottarone può raggiungere l'apice della confusione mediatica. In genere i magistrati dovrebbero eseguire rilievi, produrre prove, confrontare testimonianze e parlare attraverso i documenti. Invece ormai i quadri indiziari si proiettano prima davanti alle telecamere televisive e poi nel lavoro quotidiano di chi è pagato per risolvere i casi giudiziari. Il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici ha voluto precisare l'annullamento due dei tre fermi. "Dovreste ringraziare che il sistema è così, dovete essere felici di vivere in uno Stato in cui il sistema fa giustizia o è una garanzia e invece sembra che non siate felici, l'Italia è un paese democratico", ha detto il gip. Tutto giusto, sia chiaro, ma perché doversi giustificare davanti alle telecamere? E perché da diversi giorni il Procuratore Olimpia Bossi pare più propensa a dettare dichiarazioni, concedere interviste, piuttosto che parlare attraverso i riscontri e le prove? Un'inchiesta mediatica allontana sempre più la ricerca della verità di un caso giudiziario dai contorni ancora sfumati.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Funivia Mottarone: freni bloccati già da anni in un filmato. Eitan esce dalla rianimazione

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 1:30


Alcuni video girati, per interesse tecnico dal 2014 al 2018 da uno svizzero, Michael Meier, mostrano come i freni della funivia Stresa Mottarone fossero già bloccati.Dopo l'incidente Meier ha riguardato i filmati girati in quegli anni e ha inviato il materiale all'emittente tv tedesca ZDF.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Funivia Stresa-Mottarone: troppi buchi nell'inchiesta | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 31, 2021 1:53


Dopo la decisione del gip di scarcerare due dei tre indiziati per la strage della funivia Stresa-Mottarone, restano numerosi buchi nell'inchiesta. Il caposervizio della società "Ferrovie Mottarone srl" Gabriele Tadini, ora ai domiciliari, ha ammesso di aver inserito i ceppi, i forchettoni, per bloccare il sistema frenante e mantenere costante il via e vai di flusso di persone. Con ogni probabilità altri dipendenti erano a conoscenza di questa pratica, ma forse potevano rifiutare di assecondarla. Per Tadini, ogni azione era concordata con il gestore dell'impianto Luigi Nerini e il direttore di esercizio Enrico Perocchio. Il gip ha mandato ai domiciliari Tadini e liberato Nerini e Perocchio. Dunque di due l'una. O l'inchiesta del procuratore di Verbania Olimpia Bossi è in gran parte sbagliata, oppure qualcosa non quadra. È cosa rara l'intervento di un sottoposto nell'ambito di delicate operazioni di sicurezza, eseguite senza il consenso dei vertici. Anche alcuni dipendenti della società ascoltati dal gip hanno scaricato le colpe su Tadini. La verità è che i magistrati impegnati in questa difficile inchiesta dovrebbero andare meno in tv concentrando i loro sforzi nella risoluzione del caso, come atteso da tutti gli italiani. Ma non una giustizia qualsiasi. Una giustizia e un processo veloce con prove provate, e un pò meno indizi.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Funivia Stresa-Mottarone: troppi buchi nell'inchiesta | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 31, 2021 1:54


Dopo la decisione del gip di scarcerare due dei tre indiziati per la strage della funivia Stresa-Mottarone, restano numerosi buchi nell'inchiesta.Il caposervizio della società "Ferrovie Mottarone srl" Gabriele Tadini, ora ai domiciliari, ha ammesso di aver inserito i ceppi, i forchettoni, per bloccare il sistema frenante e mantenere costante il via e vai di flusso di persone. Con ogni probabilità altri dipendenti erano a conoscenza di questa pratica, ma forse potevano rifiutare di assecondarla.Per Tadini, ogni azione era concordata con il gestore dell'impianto Luigi Nerini e il direttore di esercizio Enrico Perocchio.Il gip ha mandato ai domiciliari Tadini e liberato Nerini e Perocchio. Dunque di due l'una. O l'inchiesta del procuratore di Verbania Olimpia Bossi è in gran parte sbagliata, oppure qualcosa non quadra.È cosa rara l'intervento di un sottoposto nell'ambito di delicate operazioni di sicurezza, eseguite senza il consenso dei vertici. Anche alcuni dipendenti della società ascoltati dal gip hanno scaricato le colpe su Tadini.La verità è che i magistrati impegnati in questa difficile inchiesta dovrebbero andare meno in tv concentrando i loro sforzi nella risoluzione del caso, come atteso da tutti gli italiani. Ma non una giustizia qualsiasi. Una giustizia e un processo veloce con prove provate, e un pò meno indizi.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Funivia Stresa-Mottarone: troppi buchi nell'inchiesta | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 31, 2021 1:53


Dopo la decisione del gip di scarcerare due dei tre indiziati per la strage della funivia Stresa-Mottarone, restano numerosi buchi nell'inchiesta. Il caposervizio della società "Ferrovie Mottarone srl" Gabriele Tadini, ora ai domiciliari, ha ammesso di aver inserito i ceppi, i forchettoni, per bloccare il sistema frenante e mantenere costante il via e vai di flusso di persone. Con ogni probabilità altri dipendenti erano a conoscenza di questa pratica, ma forse potevano rifiutare di assecondarla. Per Tadini, ogni azione era concordata con il gestore dell'impianto Luigi Nerini e il direttore di esercizio Enrico Perocchio. Il gip ha mandato ai domiciliari Tadini e liberato Nerini e Perocchio. Dunque di due l'una. O l'inchiesta del procuratore di Verbania Olimpia Bossi è in gran parte sbagliata, oppure qualcosa non quadra. È cosa rara l'intervento di un sottoposto nell'ambito di delicate operazioni di sicurezza, eseguite senza il consenso dei vertici. Anche alcuni dipendenti della società ascoltati dal gip hanno scaricato le colpe su Tadini. La verità è che i magistrati impegnati in questa difficile inchiesta dovrebbero andare meno in tv concentrando i loro sforzi nella risoluzione del caso, come atteso da tutti gli italiani. Ma non una giustizia qualsiasi. Una giustizia e un processo veloce con prove provate, e un pò meno indizi.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Evitato lo stop della funivia per motivi economici | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 28, 2021 2:08


Come Giornale Radio ha scritto fin dall'inizio dell'inchiesta sulla funivia Stresa-Mottarone, qualcosa non torna sulla dinamica dell'incidente e la ricerca della verità e delle responsabilità diventa il nodo centrale della vicenda. Ora la magistratura conferma che il vertice della società "Ferrovie del Mottarone srl" ha evitato lo stop degli impianti per meri motivi economici e il freno sarebbe stato manomesso in modo consapevole, per evitare disservizi e mancati incassi. Per una condotta così, da veri irresponsabili, le pene previste sarebbero severissime. Il fermo dei tre dirigenti della società è stato eseguito perché sussiste il pericolo concreto e prevedibilmente prossimo della volontà degli indagati di sottrarsi alle conseguenze processuali e giudiziarie delle condotte contestate, allontanandosi dai rispettivi domicili e rendendosi irreperibili. Enrico Perocchio, direttore di esercizio, nega ogni addebito. Gabriele Tadini, capo servizio della funivia del Mottarone, ammette invece di avere deliberatamente inserito i dispositivi blocca freni forchettoni), disattivando il sistema frenante di emergenza. Di questo comportamento erano stati ripetutamente informati Enrico Perocchio e Luigi Nerini, amministratore di Ferrovie del Mottarone. Ogni scelta di Tadini veniva dunque avvallata da Perrocchio e Nerini che negavano la possibilità di effettuare lavori di manutenzione. I fatti contestati sono di straordinaria gravità in assoluto spregio delle più basilari regole di sicurezza finalizzate alla tutela dell'incolumità e della vita dei passeggeri.

ogni motivi ferrovie stresa mottarone
TG Zero
Podcast del 28/05/2021 - Flavio Briatore - Elisabetta Moro

TG Zero

Play Episode Listen Later May 28, 2021 141:45


Prima ora - Audio Whatsapp degli ascoltatori. - Nascita del nuovo gruppo politico “Coraggio Italia”, Brugnaro e Toti spaccano il centrodestra. Al telefono, Antonio Bravetti. Seconda ora - RadioTraffic: la viabilità con Francesca Novo. - Intervista a Flavio Briatore: cosa ne pensa della proposta del generale Figliuolo di vaccinare in discoteca? Con Briatore parliamo anche di lavoratori stagionali e riaperture estive in sicurezza. - Credete negli Ufo? Li avete mai visti? Il sondaggio di Lorenzo Briotti per le strade di Roma. Terza ora - Borse e Mercati con Ettore Livini: parliamo del DL semplificazioni e della borsa italiana che torna ai livelli pre-pandemici. - L'antropologa Elisabetta Moro ci presenta il saggio "Baciarsi", scritto insieme a Marino Niola. Parliamo della più intima delle espressioni del corpo, che abbiamo perso durante la pandemia. - Maurizio Crosetti per il raggio di luce della settimana: il piccolo Eitan, unico superstite della tragedia Stresa-Mottarone.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Evitato lo stop della funivia per motivi economici | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 28, 2021 2:09


Come Giornale Radio ha scritto fin dall'inizio dell'inchiesta sulla funivia Stresa-Mottarone, qualcosa non torna sulla dinamica dell'incidente e la ricerca della verità e delle responsabilità diventa il nodo centrale della vicenda. Ora la magistratura conferma che il vertice della società "Ferrovie del Mottarone srl" ha evitato lo stop degli impianti per meri motivi economici e il freno sarebbe stato manomesso in modo consapevole, per evitare disservizi e mancati incassi. Per unacondotta così, da veri irresponsabili, le pene previste sarebbero severissime. Il fermo dei tre dirigenti della società è stato eseguito perché sussiste il pericolo concreto e prevedibilmente prossimo della volontà degli indagati di sottrarsi alle conseguenze processuali e giudiziarie delle condotte contestate, allontanandosi dai rispettivi domicili e rendendosi irreperibili. Enrico Perocchio, direttore di esercizio, nega ogni addebito. Gabriele Tadini, capo servizio della funivia del Mottarone, ammette invece di avere deliberatamente inserito i dispositivi blocca freni (forchettoni), disattivando il sistema frenante di emergenza. Di questo comportamento erano stati ripetutamente informati Enrico Perocchio e Luigi Nerini, amministratore di Ferrovie del Mottarone. Ogni scelta di Tadini veniva dunque avvallata da Perrocchio e Nerini che negavano la possibilità di effettuare lavori di manutenzione. I fatti contestati sono di straordinaria gravità in assoluto spregio delle più basilari regole di sicurezza finalizzate alla tutela dell'incolumità e della vita dei passeggeri. del Mottarone srl" ha evitato lo stop degli impianti per meri motivi economici e il freno sarebbe stato manomesso in modo consapevole, per evitare disservizi e mancati incassi. Per una condotta così, da veri irresponsabili, le pene previste sarebbero severissime. Il fermo dei tre dirigenti della società è stato eseguito perché sussiste il pericolo concreto e prevedibilmente prossimo della volontà degli indagati di sottrarsi alle conseguenze processuali e giudiziarie delle condotte contestate, allontanandosi dai rispettivi domicili e rendendosi irreperibili. Enrico Perocchio, direttore di esercizio, nega ogni addebito. Gabriele Tadini, capo servizio della funivia del Mottarone, ammette invece di avere deliberatamente inserito i dispositivi blocca freni (forchettoni), disattivando il sistema frenante di emergenza. Di questo comportamento erano stati ripetutamente informati Enrico Perocchio e Luigi Nerini, amministratore di Ferrovie del Mottarone. Ogni scelta di Tadini veniva dunque avvallata da Perrocchio e Nerini che negavano la possibilità di effettuare lavori di manutenzione. I fatti contestati sono di straordinaria gravità in assoluto spregio delle più basilari regole di sicurezza finalizzate alla tutela dell'incolumità e della vita dei passeggeri.

ogni motivi ferrovie stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Evitato lo stop della funivia per motivi economici | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 28, 2021 2:08


Come Giornale Radio ha scritto fin dall'inizio dell'inchiesta sulla funivia Stresa-Mottarone, qualcosa non torna sulla dinamica dell'incidente e la ricerca della verità e delle responsabilità diventa il nodo centrale della vicenda. Ora la magistratura conferma che il vertice della società "Ferrovie del Mottarone srl" ha evitato lo stop degli impianti per meri motivi economici e il freno sarebbe stato manomesso in modo consapevole, per evitare disservizi e mancati incassi. Per una condotta così, da veri irresponsabili, le pene previste sarebbero severissime. Il fermo dei tre dirigenti della società è stato eseguito perché sussiste il pericolo concreto e prevedibilmente prossimo della volontà degli indagati di sottrarsi alle conseguenze processuali e giudiziarie delle condotte contestate, allontanandosi dai rispettivi domicili e rendendosi irreperibili. Enrico Perocchio, direttore di esercizio, nega ogni addebito. Gabriele Tadini, capo servizio della funivia del Mottarone, ammette invece di avere deliberatamente inserito i dispositivi blocca freni forchettoni), disattivando il sistema frenante di emergenza. Di questo comportamento erano stati ripetutamente informati Enrico Perocchio e Luigi Nerini, amministratore di Ferrovie del Mottarone. Ogni scelta di Tadini veniva dunque avvallata da Perrocchio e Nerini che negavano la possibilità di effettuare lavori di manutenzione. I fatti contestati sono di straordinaria gravità in assoluto spregio delle più basilari regole di sicurezza finalizzate alla tutela dell'incolumità e della vita dei passeggeri.

ogni motivi ferrovie stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Evitato lo stop della funivia per motivi economici | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 28, 2021 2:08


Come Giornale Radio ha scritto fin dall'inizio dell'inchiesta sulla funivia Stresa-Mottarone, qualcosa non torna sulla dinamica dell'incidente e la ricerca della verità e delle responsabilità diventa il nodo centrale della vicenda. Ora la magistratura conferma che il vertice della società "Ferrovie del Mottarone srl" ha evitato lo stop degli impianti per meri motivi economici e il freno sarebbe stato manomesso in modo consapevole, per evitare disservizi e mancati incassi. Per una condotta così, da veri irresponsabili, le pene previste sarebbero severissime. Il fermo dei tre dirigenti della società è stato eseguito perché sussiste il pericolo concreto e prevedibilmente prossimo della volontà degli indagati di sottrarsi alle conseguenze processuali e giudiziarie delle condotte contestate, allontanandosi dai rispettivi domicili e rendendosi irreperibili. Enrico Perocchio, direttore di esercizio, nega ogni addebito. Gabriele Tadini, capo servizio della funivia del Mottarone, ammette invece di avere deliberatamente inserito i dispositivi blocca freni forchettoni), disattivando il sistema frenante di emergenza. Di questo comportamento erano stati ripetutamente informati Enrico Perocchio e Luigi Nerini, amministratore di Ferrovie del Mottarone. Ogni scelta di Tadini veniva dunque avvallata da Perrocchio e Nerini che negavano la possibilità di effettuare lavori di manutenzione. I fatti contestati sono di straordinaria gravità in assoluto spregio delle più basilari regole di sicurezza finalizzate alla tutela dell'incolumità e della vita dei passeggeri.

ogni motivi ferrovie stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Per un pugno di euro | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 27, 2021 1:30


Per un pugno di euro, i responsabili della funivia Stresa- Mottarone hanno manomesso il sistema frenante dell'impianto, inserito due forchettoni, cioè dei divaricatori che tengono distanti le ganasce dei freni che avrebbero dovuto bloccare il cavo portante in caso di rottura di quello trainante. Il cavo però si è rotto e la cabina, libera dall'unico vincolo, ha ripercorso a ritroso gli ultimi 300 metri a oltre cento chilometri orari, si è sganciata dalla fune portante e si è schiantata a terra, provocando la morte di 14 dei 15 passeggeri. Nulla sono valsi i due interventi tecnici effettuati dalla azienda di manutenzione, nel novembre 2020 e lo scorso 3 maggio. Una strage vera e propria, voluta e deliberata, per evitare il fermo della funivia in una giornata di grande traffico di passeggeri come la domenica. Il mero profitto ha prevalso sulla garanzia della sicurezza, solo che questa volta, nel calcolo di cassa, non era prevista la rottura del cavo e un bilancio di morti così alto. Chissà quante altre volte siamo saliti su impianti in cui la sicurezza era e forse resta un optional?

euro nulla chiss pugno stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Per un pugno di euro | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 27, 2021 1:30


Per un pugno di euro, i responsabili della funivia Stresa- Mottarone hanno manomesso il sistema frenante dell'impianto, inserito due forchettoni, cioè dei divaricatori che tengono distanti le ganasce dei freni che avrebbero dovuto bloccare il cavo portante in caso di rottura di quello trainante. Il cavo però si è rotto e la cabina, libera dall'unico vincolo, ha ripercorso a ritroso gli ultimi 300 metri a oltre cento chilometri orari, si è sganciata dalla fune portante e si è schiantata a terra, provocando la morte di 14 dei 15 passeggeri. Nulla sono valsi i due interventi tecnici effettuati dalla azienda di manutenzione, nel novembre 2020 e lo scorso 3 maggio. Una strage vera e propria, voluta e deliberata, per evitare il fermo della funivia in una giornata di grande traffico di passeggeri come la domenica. Il mero profitto ha prevalso sulla garanzia della sicurezza, solo che questa volta, nel calcolo di cassa, non era prevista la rottura del cavo e un bilancio di morti così alto. Chissà quante altre volte siamo saliti su impianti in cui la sicurezza era e forse resta un optional?

euro nulla chiss pugno stresa mottarone
SBS Italian - SBS in Italiano
Tre indagati per la strage della funivia Stresa-Mottarone

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later May 27, 2021 7:06


Mentre inizialmente si parlava di tragedia senza spiegazione, nelle ultime ore sono emersi dettagli che cominciano a chiarire la vicenda, e soprattutto le responsabilità di alcune persone coinvolte.

24 Mattino
L'attualità in mezz'ora del 27 maggio

24 Mattino

Play Episode Listen Later May 27, 2021


I fatti del giorno, le voci dei protagonisti dell'attualità e della politica, le aperture dei principali quotidiani in edicola, i primi commenti degli ascoltatori via whatsApp e sms. Alle 6:45 con Piergiacomo Giuppani, ingegnere strutturale e consulente tecnico dell'ANEF(associazione nazionale esercenti funiviari) torniamo a parlare dell'incidente alla funivia Stresa-Mottarone dopo gli arresti del proprietario della Ferrovie del Mottarone, del direttore dell'esercizio e del capo servizio.

whatsapp maggio ferrovie l'attualit mezz'ora stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Per un pugno di euro | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 27, 2021 1:31


Per un pugno di euro, i responsabili della funivia Stresa- Mottarone hanno manomesso il sistema frenante dell'impianto, inserito due forchettoni, cioè dei divaricatori che tengono distanti le ganasce dei freni che avrebbero dovuto bloccare il cavo portante in caso di rottura di quello trainante. Il cavo però si è rotto e la cabina, libera dall'unico vincolo, ha ripercorso a ritroso gli ultimi 300 metri a oltre cento chilometri orari, si è sganciata dalla fune portante e si è schiantata a terra, provocando la morte di 14 dei 15 passeggeri. Nulla sono valsi i due interventi tecnici effettuati dalla azienda di manutenzione, nel novembre 2020 e lo scorso 3 maggio. Una strage vera e propria, voluta e deliberata, per evitare il fermo della funivia in una giornata di grande traffico di passeggeri come la domenica. Il mero profitto ha prevalso sulla garanzia della sicurezza, solo che questa volta, nel calcolo di cassa, non era prevista la rottura del cavo e un bilancio di morti così alto. Chissà quante altre volte siamo saliti su impianti in cui la sicurezza era e forse resta un optional?

euro nulla chiss pugno stresa mottarone
TG Zero
Podcast del 26/05/2021 - Carlo Triarico - Paolo Garimberti - Pierluigi Lopalco

TG Zero

Play Episode Listen Later May 26, 2021 147:04


Prima ora - Audio Whatsapp degli ascoltatori in ricordo del direttore Vittorio Zucconi, a due anni dalla scomparsa. - L'agricoltura biodinamica è "stregoneria" come dicono gli scienziati? Al telefono, Carlo Triarico, presidente dell'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica. Seconda ora - RadioTraffic: la viabilità con Sharon Fermi. - Aggiornamenti sulla tragedia della funivia Stresa-Mottarone con Federica Cravero, giornalista di Repubblica. - Paolo Garimberti ricorda Vittorio Zucconi e presenta il libro "L'arte del ritratto", raccolta dei ritratti pubblicati da Zucconi su La Repubblica. Terza ora - Borse e Mercati con Ettore Livini: Amazon compra la major Metro Goldwyn Mayer. - Intervista a Pierluigi Lopalco, epidemiologo ed Assessore alla Salute della Regione Puglia. Facciamo il punto sulla situazione pandemica e vaccinale in Italia.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La celerità delle indagini sulla sciagura del Mottarone | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 26, 2021 1:42


Due donne, due magistrati della provincia italiana, hanno compreso una lezione investigativa che viene da lontano e l'hanno applicata alla complessa indagine sull'incidente sulla funivia Stresa - Mottarone.Se nelle prime 48 ore non si riesce a trovare la risoluzione di un caso giudiziario il tempo favorisce gli autori del reato. È stato così anche per il procuratore di Verbania Olimpia Bossi e per il pm Laura Carrera. I tre fermi avvenuti nella notte dimostrano le responsabilità gravi della società proprietaria della funivia: la "Ferrovie Mottarone srl". Per tre giorni i magistrati hanno cercato di capire la carena del comando e alla fine hanno ristretto il cerchio a tre persone: Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l'impianto, il direttore e il capo operativo del servizio.Per loro l'accusa è grave perché la cabina presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso. È ancora presto per dire se gli indizi si trasformeranno in prove e l'inchiesta reggerà anche in sede processuale, ma è il segnale di una giustizia che offre una risposta immediata alla ricerca della verità e alla memoria di quattordici persone.

sulla indagini stresa mottarone
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La celerità delle indagini sulla sciagura del Mottarone | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 26, 2021 1:41


Due donne, due magistrati della provincia italiana, hanno compreso una lezione investigativa che viene da lontano e l'hanno applicata alla complessa indagine sull'incidente sulla funivia Stresa - Mottarone. Se nelle prime 48 ore non si riesce a trovare la risoluzione di un caso giudiziario il tempo favorisce gli autori del reato. È stato così anche per il procuratore di Verbania Olimpia Bossi e per il pm Laura Carrera. I tre fermi avvenuti nella notte dimostrano le responsabilità gravi della società proprietaria della funivia: la "Ferrovie Mottarone srl". Per tre giorni i magistrati hanno cercato di capire la carena del comando e alla fine hanno ristretto il cerchio a tre persone: Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l'impianto, il direttore e il capo operativo del servizio. Per loro l'accusa è grave perché la cabina presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso. È ancora presto per dire se gli indizi si trasformeranno in prove e l'inchiesta reggerà anche in sede processuale, ma è il segnale di una giustizia che offre una risposta immediata alla ricerca della verità e alla memoria di quattordici persone.

sulla indagini stresa mottarone
Il Pilpul di Pagine Ebraiche
Israele a pedale, impresa ad alta quota

Il Pilpul di Pagine Ebraiche

Play Episode Listen Later May 26, 2021 3:44


Una storica vittoria di tappa per Daniel Martin. Con dedica al traguardo Eitan, il bambino unico sopravvissuto al crollo della funivia Stresa-Mottarone.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La celerità delle indagini sulla sciagura del Mottarone | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 26, 2021 1:41


Due donne, due magistrati della provincia italiana, hanno compreso una lezione investigativa che viene da lontano e l'hanno applicata alla complessa indagine sull'incidente sulla funivia Stresa - Mottarone. Se nelle prime 48 ore non si riesce a trovare la risoluzione di un caso giudiziario il tempo favorisce gli autori del reato. È stato così anche per il procuratore di Verbania Olimpia Bossi e per il pm Laura Carrera. I tre fermi avvenuti nella notte dimostrano le responsabilità gravi della società proprietaria della funivia: la "Ferrovie Mottarone srl". Per tre giorni i magistrati hanno cercato di capire la carena del comando e alla fine hanno ristretto il cerchio a tre persone: Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l'impianto, il direttore e il capo operativo del servizio. Per loro l'accusa è grave perché la cabina presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso. È ancora presto per dire se gli indizi si trasformeranno in prove e l'inchiesta reggerà anche in sede processuale, ma è il segnale di una giustizia che offre una risposta immediata alla ricerca della verità e alla memoria di quattordici persone.

sulla indagini stresa mottarone
Dentro la Notizia
Disastro colposo sulla tragedia in provincia di Verbania? | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later May 25, 2021 5:42


Viene avanzata anche l'ipotesi di disastro colposo tra i reati ipotizzati dalla procura di Verbania che indaga sulla tragedia del Mottarone, avvenuta domenica. Lo ha reso noto Olimpia Bossi, procuratrice che sta coordinando le indagini sulla crollo della funivia Stresa-Mottarone che ha portato alla morte di 14 persone, tra cui due bambini. La nuova ipotesi di reato si aggiunge all'omicidio plurimo colposo e alle lesioni colpose per il bimbo ferito in ospedale. «Logica vorrebbe che si è spezzato il cavo e l'impianto frenante non ha funzionato, ma può anche essere il contrario. Lo dovranno stabilire i consulenti, adesso è posto tutto sotto sequestro». Le parole anche di Paolo Sutto, di ferrovie.org, il quale ha chiarito che l'intervento del freno avrebbe salvato la vita a tutti.

Sette e Trenta News
Rassegna Stampa 2405

Sette e Trenta News

Play Episode Listen Later May 24, 2021 3:55


Le notizie di oggiLa tragedia di Stresa-Mottarone in apertura sui quotidiani. Precipita una cabina della funivia, 14 morti, tra cui due bambini. Un volo di venti metri, spezzato il cavo dell'impianto. L'unico superstite, di appena 5 anni, è ricoverato in condizioni gravissime. L'impianto era appena stato riaperto. Oggi sul posto arriveranno il ministro Giovannini, il capo della Protezione civile Curcio e il governatore Cirio.Il Corriere della Sera apre: “Volo di venti metri: morte in funivia”; Repubblica: “La morte sulla funivia”; la Stampa: “Morire in funivia”. Il capo dello Stato commemora Falcone e Borsellino "La riforma della giustizia non può più aspettare". E dichiara: “Le divisioni tra le toghe frenano la lotta alla mafia”. Sul Corriere della Sera parla Giuseppe Santalucia, presidente dell'Associazione nazionale magistrati: una fase non facile, abbiamo bisogno dell'attenzione del Parlamento. Pandemia, oggi per la prima volta l'Italia sarà tutta in giallo. Riaprono le palestre.

Dentro la Notizia
Grave incidente sulla funivia Stresa-Mottarone | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later May 24, 2021 7:01


Grave e brutto incidente sul Mottarone - nella zona di Stresa in provincia di Verbania - dove si è staccata una cabina della funivia, a seguito della rottura di un cavo portante. Sono 14 le vittime della tragedia, con un ferito grave. "Ci sono anche bambini" ha dichiarato Marcella Severino, il sindaco di Stresa, scoppiata in lacrime al passaggio dei carri funebri con i primi corpi. Domani ci sarà il lutto cittadino e 14 minuti di serrata di tutte le attività. E non ce l'ha fatta il più grande dei due bambini ricoverati in gravi condizioni a Torino, di anni 9. Era stato intubato in rianimazione. L'altro, 5 anni, è in pericolo di vita. In tarda serata, si è concluso al Regina Margherita di Torino l'intervento a cui è stato sottoposto. Il piccolo è stato operato per stabilizzare le fratture riportate alle gambe. Uscito dalla sala operatoria, verrà sottoposto a una nuova tac ma nell'urto il bambino ha riportato anche diversi traumi.Funivia sottoposta a sequestro e si indaga per omicidio plurimo.

Punti di Vista con Lapo De Carlo
Ora non chiamatele disgrazie e “A voi ragazze interessano solo i soldi” | Punti di Vista

Punti di Vista con Lapo De Carlo

Play Episode Listen Later May 24, 2021 10:26


Cosa è successo alla funivia Stresa-Mottarone? "Finalmente una gita. Finalmente un cielo senza nuvoloni, né atmosferici né metaforici. Finalmente, tra qualche incertezza, il sole. La partenza. Le risate dei bambini. La fretta di arrivare lassù. Poi possiamo solo immaginare. Un sussulto. Uno schiocco. Il respiro fermato. La scudisciata del cavo spezzato. Il precipizio. Il vuoto. Pochi istanti ed è tutto finito. Laggiù, fra gli alberi. Centinaia di metri più sotto. Dove alle due del pomeriggio i vigili del fuoco arrivati tra mille difficoltà sul posto scattano la prima fotografia. Con il sole che batte sulla carcassa rossa e bianca della cabina riversa tra gli alberi." [...] L'autore, Gian Antonio Stella, scrive sul Corriere quanto sia necessario scoprire cosa sia realmente accaduto senza farla passare solo come una disgrazia...Su La Stampa, invece, Gianluigi Nuzzi con "A voi ragazze interessano solo i soldi" racconta la vicenda delle moltestie e violenze sessuali commesse da Antonio di Fazio: "Quest'ennesima mattanza di corpi violati si poteva evitare. E c'è poco da meravigliarsi se i telefonini di Barbablu, al secolo Antonio Di Fazio, il ricco violentatore seriale che narcotizza le vittime per poi palpeggiarle e fotografarle, sfornano gli scatti di altre vittime. In tutto, nell'ordine di cattura il giudice Chiara Valori indica 54 foto riconducibili a quattro vittime, una nel 2019, le altre negli anni successivi, ma sarebbero molte di più [...].

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Tragedia di Stresa, l'esperto: "Difficile che si sia rotta la fune"

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later May 24, 2021


L'incidente alla funivia Stresa-Mottarone, ancora grave il bimbo sopravvissuto. La Procura indaga per omicidio plurimo colposo. Per i soccorritori si sarebbe rotto il freno d'emergenza. Ne parliamo con l'ingegner Piergiacomo Giuppani, consulente tecnico ANEF - Associazione Nazionale Esercenti Funiviari. Con il Decreto Sostegni, tra l'altro il Governo ha voluto promuove e tutelare la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST) . La LIS verrà finalmente riconosciuta come lingua ufficiale italiane per i sordi. Ne parliamo con Costanzo Delvecchio, segretario generale Ente Nazionale Sordi ONLUS.

Early Edition with Kate Hawkesby
Gavin Grey: Italian cable car plunges to the ground, killing at least 14

Early Edition with Kate Hawkesby

Play Episode Listen Later May 23, 2021 3:16


A cable car taking visitors to a mountaintop view of some of northern Italy's most picturesque lakes plummeted to the ground and then tumbled down the slope, killing 14 people on Sunday. A young child was hospitalised in serious condition with broken bones, authorities said.Stresa Mayor Marcella Severino said it appeared that a cable broke, sending the car careening until it hit a pylon and then fell to the ground. At that point, the car overturned "two or three times before hitting some trees", she said. Some of those who died were thrown from the cabin.The Italian government announced a commission to investigate the disaster, which is likely to renew questions about the quality of Italy's transport infrastructure.Images from the site showed the crumpled car in a clearing of a thick patch of pine trees near the summit of the Mottarone peak overlooking Lake Maggiore. The car was believed to have fallen around 15 metres, according to Italian media."It was a terrible, terrible scene," Severino told local media.The plunge on the Stresa-Mottarone line happened about 100m before the final pylon, said Walter Milan, spokesman for Italy's Alpine rescue service.By Sunday evening, the death toll had risen to 14 dead after one of two children taken to Turin's Regina Margherita children's hospital died. The child died after several attempts to restart his heart failed and "there was nothing more we could do", said hospital spokesman Pier Paolo Berra. The other young child, who arrived at the hospital conscious, remained in serious condition, authorities said.Milan noted that the cable line had been renovated in 2016 and had only recently reopened after coronavirus lockdowns in Italy curtailed travel and forced the suspension of many leisure activities. Milan suggested many families may have flocked to the mountain on a sunny Sunday after months of restrictions.The line is popular with tourists and locals alike to scale Mottarone, which reaches a height of 1491 metres (4900ft) and overlooks several picturesque lakes and the surrounding Alps of Italy's Piedmont region.The mountain hosts a small amusement park, Alpyland, which has a children's rollercoaster, and the area also has mountain bike paths and hiking trails.Premier Mario Draghi offered his condolences to the families of the victims "with a particular thought about the seriously injured children and their families".Sunday's tragedy appeared to be Italy's worst cable car disaster since 1998 when a low-flying US military jet cut through the cable of a ski lift in Cavalese, in the Dolomites, killing 20 people.Italy's transport minister, Enrico Giovannini, announced a commission to look into the tragedy and said he had already requested data on the maintenance work and inspections done on the line in the past. He planned to visit the site on Monday.While the cause hasn't been determined, the disaster was likely to raise questions about Italy's transport infrastructure. In 2018, the Morandi bridge in Genoa collapsed after years of neglect, killing 43 people.In 2009, a freight train carrying gas derailed at the Viareggio station, near Lucca, and exploded, killing 32 people. Poorly maintained axles of the train were blamed.President Sergio Mattarella, in offering his condolences, called for the "rigorous respect of all security norms for all conditions that concern the transport of people".

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Tragedia in Piemonte, precipita una cabina della funivia Stresa-Mottarone: 9 morti e due bambini in gravi condizioni

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later May 23, 2021 1:42


Tragedia in Piemonte per il grave incidente che ha interessato la funivia Stresa-Mottarone, in provincia di Verbania-Cusio-Ossola. In uno dei punti più alti del percorso, cioè dove l'impianto corre più staccato da terra, una cabina è precipitata nel vuoto.

Le interviste di Radio Number One
Sindaco di Stresa: «Vi aspettiamo a braccia aperte nella nostra bella città»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Mar 30, 2021 5:28


Ai microfoni dei Guglielmo Meregalli, nella mattinata di sabato 27 marzo, è stata ospite Marcella Severino, sindaco di Stresa. Con il primo cittadino - che per quest'anno si aspetta un turismo di prossimità per via della pandemia - abbiamo fatto un viaggio fra i luoghi più belli: dall'Isola Madre all'Isola Bella... senza tralasciare l'Isola del Pescatori. Per questa estate sono previsti una serie di eventi, fra tutti il 10 e l'11 luglio la commemorazione della linea Stresa-Mottarone, inaugurata 110 anni fa.