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Un nuovo sisma di magnitudo 6.3 ha colpito il nord del paese nella nottata di ieri. Secondo quanto comunicato dallo United States Geological Survey, il terremoto è stato registrato nei pressi della città di Mazar-e-Sharif, che ha una popolazione di circa 523mila abitanti.
Gli Stati Uniti hanno offerto a Hamas un «passaggio sicuro» da Gaza verso le zone ancora sotto il suo controllo, scrive Axios. Non è un gesto umanitario: è l'ammissione che dopo due anni di guerra Israele non ha il controllo della Striscia e che Washington preferisce un ordine negoziato a una sconfitta proclamata. La tregua si regge così, su un equilibrio tra il fallimento militare e la convenienza politica. Nelle stesse ore, il Washington Post rivela che un rapporto interno del Dipartimento di Stato documenta «centinaia di possibili violazioni dei diritti umani» commesse da unità israeliane. Centinaia, ma nessuna conseguenza. La legge Leahy vieta di fornire armi a chi viola sistematicamente i diritti umani, ma per Israele si sospende anche la legge. È l'ipocrisia codificata: gli Stati Uniti registrano le prove dei crimini e allo stesso tempo continuano a fornire munizioni e copertura diplomatica. Sul terreno, la tregua è uno scambio di cadaveri. Hamas ha restituito le salme di due ostaggi israeliani, Israele ha risposto consegnando trenta corpi palestinesi. Sacchi neri senza nome, depositati negli ospedali di Khan Yunis che non hanno nemmeno gli strumenti per identificarli. Finora sono oltre duecento i corpi restituiti in questo baratto di morte. Ogni consegna diventa un atto politico: più corpi passi, più tregua compri. È l'esatto contrario del diritto umanitario. E l'Europa? Il governo italiano si accoda, parla di «stabilità» e tace sul meccanismo che produce questi scambi, perché metterlo in luce significherebbe ammettere che non c'è un processo di pace, c'è un'amministrazione del conflitto. È questa la tregua che ci raccontano: una tregua di resti umani, mentre Washington prepara la forza internazionale che dovrà amministrare le rovine. La guerra finisce, dicono. In realtà, cambia solo chi conta i morti. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
#394 - Guide vs VenditoriSai che cosa mi succede ogni volta che apro Substack, o LinkedIn, o qualunque posto dove la gente pubblica roba? Mi sembra di entrare in un mercato pieno di venditori che gridano tutti la stessa cosa: “Ehi, guarda me! Ho trovato il metodo giusto per crescere, per scrivere, per vendere di più!”… quello che vedo è una foresta di “guru”, e nessuno che ti aiuta davvero a capire dove sei. Tutti ti mostrano il loro albero, ma nessuno la mappa della foresta.Guardi intorno e vedi un mare di consigli, metodi, strategie, ognuno scollegato dall'altro. Centinaia di voci che parlano tutte insieme, ma nessuna che ti aiuta a vedere il quadro intero. ...e quella sensazione sottile di non sapere più di chi fidarti.Il problema è che viviamo in un'epoca dove tutti vogliono apparire come esperti, e sono pochissimi quelli che vogliono illustrare, spiegare, far vedere oltre la superficie. Si preferisce sparare grosso, attirare attenzione, convincere, persuadere piuttosto che avere la pazienza e perseveranza necessaria per diventare delle guide fidate, dei consiglieri. Ecco, per me, il vero valore oggi sta lì: nel fare da ponte. Nel mettere insieme i pezzi che gli altri lasciano sparsi in giro.Poi c'è un'altra cosa che mi colpisce tantissimo. Oggi nessuno racconta da dove arrivano le proprie idee. Leggi certi autori, coach, consulenti… e ti viene da pensare che siano nati illuminati, tipo Buddha con un account Twitter.Ma dai! Tutti abbiamo imparato da qualcuno. Abbiamo avuto modelli, maestri, letture che ci hanno formato, idee che abbiamo seguito e poi buttato via. Solo che pochi lo dicono. E sai perché?Perché oggi c'è la paura che, se ammetti di aver preso ispirazione da qualcun altro, sembri meno “originale”. Come se la credibilità venisse solo dal dire “questo l'ho inventato io”.Io invece penso il contrario: la vera credibilità nasce da chi sa riconoscere da dove arriva. Quando mostri le tue influenze, quando racconti il tuo percorso, la gente non ti vede più come un “guru”,ma come un essere umano che ha pensato, esplorato, cambiato idea. Se tutti raccontassero non solo le proprie convinzioni, ma anche i passaggi che li hanno portati lì, le letture, gli errori, i maestri, cominceremmo a vedere le famiglie di pensiero, le tendenze e come si evolvono, i gruppi underground, gli eretici.E sai che ti dico? Proprio perché c'è tutto questo rumore, c'è una grandissima opportunità.Chi avrà il coraggio, e la pazienza, di mappare la foresta, invece di piantare un altro albero, diventerà una voce autorevole. Non per quello che sa, ma per come collega ciò che sa.Il curatore, oggi, è quello che legge dieci prospettive diverse e poi ti dice: “Ok, guarda, questi tre approcci in realtà si completano. Questi altri due si contraddicono. E qui, in mezzo, c'è lo spazio dove puoi creare qualcosa di tuo.” Il curatore non vende “il suo metodo”. Ti aiuta a capire i metodi.La curation, in fondo, aiuta a fare proprio questo: a chiarire come le cose, i concetti, le idee, gli approcci si collegano fra loro, liberandoci dalla necessità di avere un unico punto di vista, soluzione, certezza, e rimpiazzandolo con il piacere di una comprensione più profonda, la ricchezza di avere a disposizione più punti di vista, strade, soluzioni e quindi di un panorama più ampio. E quando le persone vedono che tu favorisci questo modo di guidare e aiutare gli altri, allora - facci caso - prestano molta più attenzione. E lo sai perché? Perché non sentono più di dover scegliere “chi ha ragione”, ma possono finalmente capire come stanno insieme le cose.Morale della favolaIn un mondo dove tutti vogliono apparire come esperti, il vero potere ce l'ha chi ha una visione e una conoscenza più ampia. Chi invece di dire “seguimi”, “fai quello che ti dico” ti dice “guarda questa mappa che ho creato”. Quindi, per come la vedo io, non è il tuo “metodo” che ti rende autorevole. Piuttosto è la tua capacità di spiegare agli altri come tutto si collega e quali sono le strade, i sentieri, le guide e gli attrezzi che - avendoli studiati e sperimentati - possono essere di aiuto nel raggiungere gli obiettivi che uno si è preposto. _______________Info Utili• Sostieni questo podcast:Entra in contatto con me, ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto onlinehttps://Patreon.com/Robin_Good• Musica di questa puntata:"May" by Birocratic disponibile su Bandcamp• Nella foto di copertina:Lello Mannu e Ludovico. Sardegna. 1 Settembre 2016.• Ascolta e condividi questo podcast:https://www.spreaker.com/show/dabrandafriendArchivio completo organizzato per temi:https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast• Seguimi su Telegram:https://t.me/RobinGoodItaliaInstagram channelMomenti di vita non in posa - cosa vedono i miei occhi:https://instagram.com/giggi_canali • Newsletter in Inglese:https://robingood.substack.com - Fuoco su costruire fiducia per chi fa l'imprenditore online.
Due uomini, fingendosi clienti, sono entrati nel negozio per collezionisti di contrà Muscheria gestito da un negoziante ultranovantenne e raggirandolo sono riusciti a farsi aprire la cassaforte, svuotata mentre uno dei due intratteneva l'esercente. Indaga la squadra mobile di Vicenza. Passate a setaccio le telecamere di videosorveglianza.
Il commando ha usato una ruspa come ariete per sfondare l'ingresso, e camion rubati per bloccare la strada. Il colpo ha fruttato un bottino ingente nell'azienda che ha sede nel quartiere Prè a Bassano del Grappa. Indagano i carabinieri.
1) Israele prepara l'invasione di Gaza City. Centinaia di carri armati ammassati alle porte della città. Centinaia di migliaia di persone in fuga. In esteri la testimonianza dalla striscia: “questa volta è diverso, sentono che non torneranno più”. (Esperanza Santos, MSF) 2) Washigton conferma il suo sostegno a Tel Aviv, mentre i paesi arabi riuniti in Qatar condannano a parole, ma continuano a mancare azioni concrete. (Emanuele Valenti) 3)Spagna, il premier Sanchez chiede che Israele venga espulsa dalle gare sportive internazionali dopo che i manifestanti pro Palestina sono riusciti a bloccare la Vuelta. (Giulio Maria Piantadosi) 4) Elezioni in Siria rinviate a data da destinarsi. Il paese continua a fare i conti con instabilità regionali e divisioni interne. (Valeria Schroter, Francesco Petronella - ISPI) 5) Dopo 5 anni, Stati Uniti e Cina trovano un accordo su TikTok. La divisione americana della piattaforma sarà statunitense. (Marco Schiaffino) 6) Serie Tv. Agli Emmy Awards Adolescence domina, ma sono Gaza e la Politica a rubare la scena. (Alice Cucchetti)
Kiev risponde a Mosca: raid e sabotaggi in territorio russo.
In centinaia, da quando ha aperto la camera ardente, stanno rendendo omaggio a Giorgio Armani, lo stilista italiano morto 2 giorni fa a Milano, il 4 settembre. Centinaia hanno reso omaggio e altre centinaia sono in coda per rivolgere un ultimo pensiero a chi ha reinventato la moda italiana.
Gaza: Israele libera il paramedico detenuto dopo l'attacco alle autoambulanze.Centinaia di migliaia di profughi in pericolo deportati in Afghanistan.Restituito il corpo di una giornalista ucraina, senza organi. Aia: Israele sotto esame alla Corte Internazionale per il blocco degli aiuti a Gaza.Secondo il Pakistan, l'India sta pianificando un attacco militare.Perù: rapiti 13 minatori Introduzione al notiziario: la guerra non ha voltoQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
1) Medio oriente, cresce il dissenso interno a Israele sulla guerra a Gaza. Centinaia di riservisti, veterani e ex agenti del Mossad sostengono una lettera che chiede la fine del conflitto. Intanto sul tavolo dei negoziati arriva una nuova proposta. (Emanuele Valenti) 2) Due anni di guerra in Sudan, la più grave crisi umanitaria al mondo. In esteri la testimonianza da Khartoum. (Matteo D'Alonzo - Emergency) 3) In Ungheria il governo Orban stringe ulteriormente il cappio intorno ai diritti umani. Il parlamento approva una riforma della costituzione che reprime ulteriormente il dissenso. (Yuri Guaiana - All Out) 4) Escalation nella crisi franco-algerina. Algeri chiede a 12 funzionari dell'ambasciata francese di lasciare il Paese entro 48 ore. (Francesco Giorgini) 5) Ecuador, il presidente uscente Daniel Noboa vince di nuovo le elezioni. L'opposizione – divisa – denuncia brogli elettorali. (Alfredo Somoza) 6) E' morto Mario Vargas Llosa. Un gigante della letteratura ma un personaggio politico controverso. (Bruno Arpaia)
Si parla già di quasi 600 vittime, tra civili e operatori di pace, e il numero continua a crescere. Nel frattempo migliaia di persone sono di nuovo in fuga dalla Striscia, e a Gerusalemme scoppia la protesta. Il punto di Michele Giorgio.
Fine della tregua a Gaza. Ne parliamo con Giuseppe Dentice, Analista nell’Osservatorio Mediterraneo (OSMED) dell’Istituto di Studi Politici "S. Pio V".Chiamata Putin-Trump, possibili esiti, tempistiche e costi della guerra. Ne parliamo con Eleonora Tafuro Ambrosetti, ricercatrice al centro Russia, Caucaso e Asia Centrale di ISPI.
Centinaia di persone in festa hanno accolto gli autobus che trasportavano i prigionieri palestinesi scarcerati da Israele – la maggior parte donne minori – lungo la strada tra Betunia e Ramallah, in Cisgiordania. Con Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina, da Ramallah. La scorsa settimana nel nord est della Colombia è scoppiato uno scontro tra gruppi paramilitari che ha già provocato oltre cento morti e migliaia di sfollati. Con Simone Bruno, giornalista che vive a Bogotà.Oggi parliamo anche di:Corpo e mente • “Quanto fa bene perdersi nel cielo stellato” di David Dorenbaumhttps://www.internazionale.it/magazine/2025/01/16/il-vaccino-contro-il-cancro-e-piu-vicinoMusica • Bad Bunny, Debí tirar más fotosCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti