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Francesco Zarzana"Buk Festival"Festival della piccola e media editoriawww.bukfestival.itModena capitale della piccola e media editoria italiana con la 18^ edizione di BUK Festival in programma sabato 3 e domenica 4 maggio nel cuore della città, il Chiostro di San Paolo che ospiterà, insieme a una vasta rappresentanza di editori, il cartellone di incontri con tante anteprime editoriali, allestito dal direttore artistico Francesco Zarzana per la cura organizzativa di Sara Caselli. Promosso da ProgettArte che proprio in questa edizione festeggia i suoi primi 25 anni, BUK Festival torna con una traccia tematica, Le trame e la vita, che nell'edizione della maggiore età riscopre la letteratura di genere con un cartellone di percorsi gialli, storici e di impegno civile - libri inediti, nuovissimi o recenti di case editrici piccole e medie di tutta Italia.E con tante novità, prima fra tutte, nella Giornata mondiale del Libro mercoledì 23 aprile alle 21 al Teatro Storchi, la consegna del Premio Speciale BUK 2025 alla scrittrice torinese Deborah Gambetta, autrice di Incompletezza(Ponte alle Grazie), proprio ieri entrata nella dozzina finalista del Premio Strega 2025 per quest'opera. Il riconoscimento, recitano le motivazioni, viene conferito «per aver indagato attraverso la scrittura narrativa, le leggi matematiche e, così facendo, quelle della vita, alimentando di passione l'una e l'altra ricerca e intuendo le sinergie “carsiche” fra due “culture” circoscritte da confini puramente convenzionali». Spiega il direttore artistico di BUK Festival Francesco Zarzana che «il riconoscimento si identifica con il festival e nelle ultime edizioni è stato conferito a firme della narrativa contemporanea come Rosella Postorino nel 2024, Maurizio De Giovanni nel 2023 e Donatella Di Pietrantonio nel 2022, in precedenza a Paolo Mieli, Federica Manzon, Barbara Schiavulli, Emma D'Aquino, Barbara Baraldi e a pordenonelegge quale miglior festival letterario italiano». Mercoledì 23 aprile sarà anche la grande serata di Anteprima di BUK 2025: al Teatro Storchi infatti andrà in scena Gli occhi di Omero (Les yeux d'Homère), protagonista la nota attrice francese Fanny Gilles diretta dal regista Francesco Zarzana: prodotto da ProgettArte, lo spettacolo riprende la disputa accademica secondo la quale Omero sarebbe in realtà stato la prima poetessa greca: avrebbe conosciuto un anziano cieco ascoltando da lui le storie di Nausicaa, Circe, Calypso, la Dea Atena, le Sirene, Scilla, Euriclea, Penelope e così alimentando una prospettiva tutta femminile all'impianto generale dell'Iliade e dell'Odissea. Fra le novità di BUK Festival 2025, domenica 4 maggio alle 10, anche la Biblioteca Umana: evento aperto alla partecipazione del pubblico, dove i “veri” libri da leggere saranno le persone, con le loro esperienze di vita. «BUK Festival – osserva l'Assessore alla Cultura del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi – è un appuntamento importante per il tessuto culturale della nostra città, perché promuove la lettura e l'attività delle piccole e medie realtà editoriali. E l'anteprima del 23 aprile, nella Giornata Mondiale del Libro, o un'ulteriore opportunità per avvicinarsi al moffriràndo dei libri in modo fresco e coinvolgente». A BUK Festival spicca il percorso delle anteprime e novità 2025 in chiave giallo-noir: come per il thriller distopico del divulgatore scientifico Andrea Segrè, Gelo profondo. La nuova era glaciale, da poco uscito per Minerva, e le pubblicazioni inedite firmate da ProgettArte, in uscita il 3 maggio, in occasione di BUK 2025: Il Fermo Posta di Robìne, di Pasquale Biscari, un romanzo sospeso tra introspezione e mistero, e una storia “gialla” attinta dalle cronache anni Novanta: I Diavoli della Bassa di Federico Mazzoli sulle presunte messe sataniche nella Bassa modenese. Anteprima assoluta a BUK per Giraldi editore con il giallo-fantasy dello scrittore Pierangelo Soldati, Robin Barlow. La morte corre sulla tela del ragno, e con Il lupo sotto la pelle (vol. 1 e 2) di Graziano Lonardi, una saga thriller venata di horror pubblicata dall'editore De Tomi. Fra le anteprime assolute di BUK Festival anche quelle legate al tema del viaggio, reale o metaforico: domenica 4 maggio, alle 16 nello Spazio Portici, per i giovani lettori si presenta il delicatissimo albo illustrato di Mila Lodi, Viva la vita, e il cooperatore sociale e scrittore Paolo Menzani firma una guida speciale, La Via degli Dei, sullo storico cammino tra Bologna e Firenze, una “guida marsupio” arricchita da contenuti in realtà aumentata, queste sono pensate per accompagnare i viaggiatori passo dopo passo. Un progetto inclusivo, curato da edita Officine Gutenberg. Formato poesia le Passeggiate notturne (e altre solitudini), edito Consulta librieprogetti, di Antonio Nesci. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Al microfono di Michele Serra, Federica Manzon presenta il suo nuovo romanzo, Alma, edito da Feltrinelli.
FEDERICA MANZON - ALMA - presentato da Barbara Sorrentini
Oggi a Cult: FRancesco Zippel sul suo doc "Volontè - L'uomo dai mille volti"; Federica Manzon ha vinto il Premio Campiello 2024 con "Alma" (Feltrinelli); le novità all'Accademia Carrara di Bergamo; la scrittrice Sasha Vasilyuk sul suo romanzo "Il vento è un impostore" (Garzanti); alla Casa della Carità di Milano riprende il ciclo di incontri con scrittori e scrittrici "Per carità"; la nuova rubrica GialloCrovi...
Quando scrive un libro, nessuno scrittore e nessuna scrittrice lo fa pensando ai premi da vincere, ma all'urgenza e al desiderio di raccontare una storia. Eppure, ogni tanto, i premi arrivano. Il Campiello è dei dei più ambiti in Italia, e quest'anno se lo contendono cinque libri: Antonio Franchini con "Il fuoco che ti porti dentro", Federica Manzon con "Alma", Michele Mari con "Locus Desperatus", Vanni Santoni con "Dilaga ovunque", Emanuele Trevi con "La casa del Mago". In questa puntata speciale abbiamo raccolto degli estratti delle interviste ai finalisti.
I campielli sono le piccole piazze veneziane, dove i bambini giocano e le persone si incontrano. Spesso le pietre dei campielli sono vecchie di secoli, calpestate da generazioni di artisti, mercanti, turisti, scrittori.Sabato 21 settembre sarà assegnato presso il teatro La Fenice il premio Campiello, che da quelle piazze prende il nome e che da ormai sessantadue edizioni costituisce uno dei più ambiti premi letterari italiani. Cinque gli scrittori in lizza, tre li incontreremo nel corso di questa puntata di Alice.Prima Antonio Franchini, che con il suo Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio) ha scritto uno dei libri più apprezzati quest'anno dalla critica della penisola: un racconto personale e familiare, che lo porta a trasformare sua madre Angela in un personaggio da commedia napoletana, con tono profondamente ironico e sostanza tragica.Federica Manzon è invece partita dalla città di frontiera di Trieste per dare forma al suo Alma (Feltrinelli), un romanzo che mette insieme la storia piccola di una bambina di Trieste – che diventa donna e scopre la verità su suo padre – con la storia con la S maiuscola di quella che una volta era la Jugoslavia.Per ultimo ascolteremo Vanni Santoni, capace di sfornare l'ennesimo romanzo-saggio della sua carriera letteraria: Dilaga ovunque (Laterza) parla di ragazzi che fanno graffiti, per tracciare una storia di questo gesto artistico dal forte significato politico, illegale e anche piuttosto avventuroso. Dentro “Alice” ci sarà naturalmente anche “Mirador”, lo specchio che riflette proposte librarie insolite e sorprendenti, recensite da grandi voci della letteratura in italiano. Questa settimana Giuliana Altamura racconterà “Il costo della vita” di Deborah Levy (NNE).undefinedundefinedundefinedundefined
Un romanzo sull'identità e sul senso di estraneità, un romanzo sulle radici che possono essere sia appartenenza ma a volte anche gabbia. Parliamo di "Alma" di Federica Mazon (Feltrinelli). La protagonista, Alma appunto, deve tornare a Trieste, città in cui è nata, dopo la morte del padre. E' l'occasione per fare i conti con le proprie radici, con il senso di appartenenza e nello stesso tempo anche con il senso di estraneità che a volte si può provare. Un'occasione per ricordare il passato: la vita con la madre, disordinata e fantasiosa, quella con i nonni, ordinata e borghese, gli incontri con il padre, un uomo slavo che attraversa spesso il confine a est portando anche racconti avventurosi (lavorava stretto contatto con il Maresciallo Tito). Ricorda anche l'incontro con Vili, figlio gli amici del padre che vivono a Belgrado e che affidano il piccolo al padre di Alma. Vili che quando cresce e scoppia la guerra nella ex Jugoslavia rivendica con forza la sua appartenenza, al contrario di Alma che fa fatica a confrontarsi con il tema delle radici.
FEDERICA MANZON - ALMA - presentato da Barbara Sorrentini
Il libro della settimana: "Alma" di Federica Manzon (Feltrinelli)
Un romanzo sull'identità e sul senso di estraneità, un romanzo sulle radici che possono essere sia appartenenza ma a volte anche gabbia. Parliamo di "Alma" di Federica Manzon (Feltrinelli). La protagonista, Alma appunto, deve tornare a Trieste, città in cui è nata, dopo la morte del padre. È l'occasione per fare i conti con le proprie radici, con il senso di appartenenza e nello stesso tempo anche con il senso di estraneità che a volte si può provare. Un'occasione per ricordare il passato: la vita con la madre, disordinata e fantasiosa, quella con i nonni, ordinata e borghese, gli incontri con il padre, un uomo slavo che attraversa spesso il confine a est portando anche racconti avventurosi (lavorava stretto contatto con il Maresciallo Tito). Ricorda anche l'incontro con Vili, figlio gli amici del padre che vivono a Belgrado e che affidano il piccolo al padre di Alma. Vili che quando cresce e scoppia la guerra nella ex Jugoslavia rivendica con forza la sua appartenenza, al contrario di Alma che fa fatica a confrontarsi con il tema delle radici.Nella seconda parte parliamo di un romanzo d'esordio: "Spilli" di Greta Olivo (Einaudi). La storia di un'adolescente, Livia, che ha tutte le altalene emotive tipiche di quell'età. Ma per Livia c'è qualcosa in più: la retinite pigmentosa che le farà perdere completamente la vista. Il romanzo racconta in che modo Livia cerchi di attraversare da una parte l'adolescenza e dall'altra tutto il percorso di accettazione della malattia. Fin da piccola ha una miopia precoce e si vergogna di portare gli occiali con lenti sempre più spesse. Poi la diagnosi e a quel punto Livia cerca quasi di nascondere agli altri e a sè stessa la malattia, perché a 15 anni la cosa più importante è essere accettati dagli altri.
Federica Manzon"Alma"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itGiovedì 1° febbraio, ore 18:00Circolo dei Lettori, TorinoPresentazione del romanzo "Alma" con Federica ManzonVenerdì 2 febbraio, ore 18:00Circolo dei Lettori, Novarawww.circololettori.itTre giorni dura il ritorno a Trieste di Alma, che dalla città è fuggita per rifarsi una vita lontano, e ora è tornata per raccogliere l'imprevista eredità di suo padre. Un uomo senza radici che odiava il culto del passato e i suoi lasciti, un padre pieno di fascino ma sfuggente, che andava e veniva al di là del confine, senza che si potesse sapere che lavoro facesse là nell'isola, all'ombra del maresciallo Tito “occhi di vipera”.A Trieste Alma ritrova una mappa dimenticata della sua vita. Ritrova la bella casa nel viale dei platani, dove ha trascorso l'infanzia grazie ai nonni materni, custodi della tradizione mitteleuropea, dei caffè colti e mondani, distante anni luce dal disordine chiassoso di casa sua, “dove le persone entravano e se ne andavano, e pareva che i vestiti non fossero mai stati tolti dalle valigie”. Ritrova la casa sul Carso, dove si sono trasferiti all'improvviso e dove è arrivato Vili, figlio di due intellettuali di Belgrado amici di suo padre. Vili che da un giorno all'altro è entrato nella sua vita cancellando definitivamente l'Austriaungheria. Adesso è proprio dalle mani di Vili, che è stato “un fratello, un amico, un antagonista”, che Alma deve ricevere l'eredità del padre. Ma Vili è l'ultima persona che vorrebbe rivedere.I tre giorni culminanti con la Pasqua ortodossa diventano così lo spartiacque tra ciò che è stato e non potrà più tornare – l'infanzia, la libertà, la Jugoslavia del padre, l'aria seducente respirata all'ombra del confine – e quello che sarà.Federica Manzon scrive un romanzo dove l'identità, la memoria e la Storia – personale, familiare, dei Paesi – si cercano e si sfuggono continuamente, facendo di Trieste un punto di vista da cui guardare i nostri difficili tentativi di capire chi siamo e dov'è la nostra casa.Lei non saprebbe dire dove sta la sua appartenenza, neanche la sua città lo sa: si è pensata sempre parte di una nazione che non era la sua, immaginava l'Austria, sognava il regno degli slavi, e perfino la nazione garibaldina, ma poi è rimasta estranea a tutto e soprattutto a se stessa. Federica Manzon (Pordenone, 1981) ha pubblicato i romanzi Come si dice addio (2008) e Di fama e di sventura (premio Rapallo Carige 2011 e premio Selezione Campiello 2011). Nel 2015 ha curato il volume I mari di Trieste (Bompiani). Con Feltrinelli ha pubblicato La nostalgia degli altri (2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
FEDERICA MANZON - ALMA - presentato da Barbara Sorrentini
Oggi a Cult: Valter Malosti dirige e interpreta "Antonio e Cleopatra" di Shakespeare, con Anna Della Rosa, all'Arena del Sole di Bologna; Luciana BIanciardi introduce la nuova sezione inediti del Premio "Luciano Bianciardi"; Federica Manzon parla con Barbara Sorrentini del suo libro "Alma" (Feltrinelli ed.); la rubrica di musica classica a cura di Giuseppe Califano...
Conta di più la nostra storia o la nostra geografia? E quanto sono profonde le radici che ci legano ai nostri luoghi d'origine anche quando siamo ormai scappati lontano? Le radici di Alma, protagonista dell'omonimo romanzo di Federica Manzon, affondano sotto le strade di Trieste, una città di frontiera che metterà Alma davanti a questo confine inafferrabile tra l'infanzia e l'età adulta, la famiglia e la libertà, l'eredità del padre e un futuro tutto da inventare.
Incontro con Federica Manzon e Antonio Moresco. Presenta Antonio Riccardi Il Bosco degli Scrittori è la collana di Aboca Edizioni che consente ad alcuni tra gli scrittori più interessanti e consapevoli del nostro panorama letterario di raccontare il mondo, il loro e il nostro, a partire da un albero. Federica Manzon e Antonio Moresco ci raccontano la loro esperienza narrativa, per riscoprire ancora una volta le nostre radici letterarie e biologiche. Edizione 2020 www.pordenonelegge.it
Hai mai visto una betulla ritrarre i rami per non sconfinare in territorio straniero?
Zadie Smith, Questa strana e incontenibile stagione - Gary Younge, Le proteste razziali - Marcello Flores, Cattiva memoria - Federica Manzon, Il bosco del confine - Luca Scarlini, L’uccello del Paradiso - Mario Mieli e la lingua perduta del desiderio
Zadie Smith, Questa strana e incontenibile stagione - Gary Younge, Le proteste razziali - Marcello Flores, Cattiva memoria - Federica Manzon, Il bosco del confine - Luca Scarlini, L’uccello del Paradiso - Mario Mieli e la lingua perduta del desiderio
Scrittrice, responsabile della didattica della Scuola Holden, il suo ultimo romanzo è "La nostalgia degli altri" (Feltrinelli, 2017)
Alessandro Maridirettore creativo Holden Studios"Fiesta Immobile"Mezz'ora di reading senza paura al coprifuoco, fino alla fine di questa storiaore 18.30 - ogni giorno su Radio Casa Bertallotuna produzione Holden Studiosin collaborazione con Casa BertallotSì, certo: stiamo chiusi in casa. Però…C'è molta forza, molta luce, molta bellezza in noi.E non deve andare persa, neanche un grammo.Alessandro BariccoMai come in questo momento chi per mestiere nella vita scrive libri potrebbe sentirsi inutile. O forse no.Fiesta Immobile è l'idea lanciata da Alessandro Baricco per ritrovarsi intorno alle parole di un libro e tenere accesa la scintilla di bellezza che può salvarci dall'isolamento e dalla paura di questi giorni. Alle 18.30, l'ora in cui tutto chiude e comincia il coprifuoco, su Radio Casa Bertallot uno scrittore o una scrittrice leggerà per mezz'ora le pagine che ama. Si andrà avanti fino alla fine dell'emergenza, finché ce ne sarà bisogno, e si sceglieranno parole che hanno luce e forza, perché ogni tanto è necessario “alzare la testa da tutto questo e ricordarci come siamo belli, della bellezza che abbiamo e che non dobbiamo perdere mai”, dice Baricco.Il primo a iniziare, la sera dell'11 marzo, è stato proprio Baricco poco fa, con le pagine del Circolo Pickwick di Charles Dickens, ma sono moltissimi gli scrittori che hanno risposto all'appello e continueranno finchè ce ne sarà bisogno: tra gli altri Carlo Lucarelli, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Chiara Gamberale, Stefano Benni, Francesco Piccolo, Rosella Postorino, Viola Ardone, Paolo Rumiz, Giorgio Fontana, Gianrico Carofiglio, Andrea Tarabbia, Elena Varvello, Alessandro Mari, Daria Bignardi, Federica Manzon, Paolo Di Paolo.Forse fare gli scrittori, in questo momento, non è così ininfluente: ricordare le pagine di speranza, di leggerezza e humour che portiamo dentro di noi, può farci evadere anche stando al chiuso, può battere la paura, può salvarci la vita. Non è a questo che servono le storie?Per ascoltare Fiesta Immobile basta connettersi a Radio Casa Bertallot dal sito ufficiale di Alessio Bertallot, sul canale dedicato di Spreaker o con l'App omonima, disponibile gratuitamente in tutti gli store.Holden Studios è l'area della Scuola Holden che si occupa di inventare nuovi strumenti per abitare il mondo, per affrontare la contemporaneità, per stare al passo con chi rinnova ogni giorno le regole della comunicazione, tenendo la barra sempre rivolta verso un'altra idea di umanità. Le rivoluzioni avvengono quando qualcuno, da qualche parte, inventa modi di guardare il mondo prima impensabili. Dimostrando, soprattutto, che le cose non solo si possono fare diversamente, ma si possono immaginare diverse fin dal principio. Non si tratta di cambiare le regole del gioco, ma di cambiare il gioco stesso: è quel che fa Holden Studios.Alessandro MariHa cominciato giovanissimo a lavorare per l'editoria come lettore, traduttore e ghostwriter. Con il romanzo Troppo umana speranza ha vinto il Premio Viareggio-Rèpaci. Con Feltrinelli ha pubblicato Gli alberi hanno il tuo nome e con Bompiani L'anonima fine di Radice Quadrata. Ha successivamente scritto Randagi, il suo primo romanzo a fumetti. Il suo ultimo libro è Cronaca di lei, edito da Feltrinelli. I suoi lavori sono pubblicati in Europa e in Sudamerica. Tra i molti libri che ha tradotto ci sono Just Kids, l'autobiografia di Patti Smith, Ogni storia di fantasmi è una storia d'amore. Vita di David Foster Wallace di D.T. Max e Zero, l'autobiografia di Jimi Hendrix.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
Massimo Recalcati e Federica Manzon con Andrea Panico sugli adolescenti oggi. laFeltrinelli in Piazza Duomo Milano, 20 giugno 2017. Massimo Recalcati e Federica Manzon sono autori Feltrinelli.
"Raymond Carver diceva che non serve aver sparato ai leoni o scalato l'Everest per essere degli scrittori e avere qualcosa da dire. Io credo che per uno scrittore sia fondamentale essere aperti e curiosi verso ciò che ci accade intorno e le mie storie nascono sempre da incontri con le persone". Questo è quello che mi ha detto Federica Manzon, la editor e scrittrice protagonista di questo episodio. In questa intervista abbiamo inoltre parlato del grande potere della narrazione e della complessità della lettura.VUOI SCOPRIRE IL SEGRETO DEGLI SCRITTORI?Ascolta la puntata segreta che non ho mai pubblicato✍ https://periscritto.it/ilsegretodegliscrittori/VUOI CONTATTARMI?Scrivi a periscritto@youmediaweb.como su http://telegram.me/periscritto
"Raymond Carver diceva che non serve aver sparato ai leoni o scalato l'Everest per essere degli scrittori e avere qualcosa da dire. Io credo che per uno scrittore sia fondamentale essere aperti e curiosi verso ciò che ci accade intorno e le mie storie nascono sempre da incontri con le persone". Questo è quello che mi ha detto Federica Manzon, la editor e scrittrice protagonista di questo episodio. In questa intervista abbiamo inoltre parlato del grande potere della narrazione e della complessità della lettura.VUOI SCOPRIRE IL SEGRETO DEGLI SCRITTORI?Ascolta la puntata segreta che non ho mai pubblicato✍ https://periscritto.it/ilsegretodegliscrittori/VUOI CONTATTARMI?Scrivi a periscritto@youmediaweb.como su http://telegram.me/periscritto
Il Lungomare di Barcola raccontato da Federica Manzon