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a cura di Lorenza Ghidini e Mattia Guastafierro, in studio Luca Gattuso e Elisa Graci. Da New York: Roberto Festa, Davide Mamone e da Washington: Marina Catucci. Ospiti: Cristiano Valli (da San Francisco), Francesco Memoli (da Pittsburgh), Jennifer Sparks (responsabile in Europa per raccolta dei voti degli elettori democratici della Georgia all'estero, da Firenze), Jake Williams (presidente dei Giovani Democratici del Wisconsin), Simonetta Nardin (giornalista free lance, ex Reuters, da Washington), Laura Martin (direttrice del Progressive Leadership Alliance of Nevada, attivista afroamericana), Lucia Maggi (da Washington), Luca Celada (Il Manifesto, da Los Angeles). Interprete: Fulvia Tassini. In redazione Michele Migone, Martina Stefanoni, Viviana Astazi, Elena Brizzi, Ilenia Cavaliere, Chiara Garbin.
IL DIBATTITO NEL PARTITO DEMOCRATICO SULLA GUERRA A GAZA con Lorenzo Pacini assessore municipio 1di Milano ed esponente dei Giovani Democratici e Daniele Nahum consigliere comunale PD - LA RIVOLTA DEI TRATTORI Francesco Giorgini da Parigi e le interviste di Roberto Maggioni agli agricoltori in presidio a Melegnano - MILANO, LA PROGETTAZIONE URBANISTICA SOTTO LA LENTE DELLA PROCURA con Luca Beltrami Gadola direttore del giornale on line arcipelagoMilano e Bruno Ceccarelli presidente commissione rigenerazione urbana Comune di Milano. In studio Lorenza Ghidini, in redazione Massimo Alberti
DUCE, PATRIARCATO, DRAGHI, CAPELLI UNTI, OMOSESSUALITÀ, GENDER FLUID, GIOVANI DEMOCRATICI, sono gli elementi della ricetta che compone, non solo questa puntata, ma il podcast stesso. Finalmente abbiamo un governo non-eletto e tecnico, non potevamo chiedere di meglio per il nostro Paese! Ma non sarebbe stato meglio un governo politico? Magari la moglie di Draghi ci darà la sua opinione. Il fu premier Giuseppe Conte è pronto a dare il proprio supporto al nuovo governo ma ricoprendo quale ruolo? Nel frattempo, nel Paese reale, le vendite di Vagisil sono aumentate in maniera (per dirla alla Burioni) logaritmica. Scanzi, Tosa, Travaglio & Co alzano gli scudi in difesa dell'unico presidente del consiglio che aveva già esperienza come Presidente del Consiglio dei Ministri. Finalmente la maschera del nostro Paolo è caduta! Anche il nostro Paolone è una bimba di CONTE. Ma alla fine di tutto questo a noi interessa solo una cosa: come sta quell'orsacchiotto di Vito Crimi? Seguiteci su: ● INSTAGRAM: http://bit.ly/AsNli ● TWITTER: http://bit.ly/3aWsTXC ● FACEBOOK: http://bit.ly/37Gk8iv ● SPOTIFY: https://open.spotify.com/show/31h07OrtFwaYjuGLACbuf0 ● ANCORA: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show ● GOOGLE PODCAST: http://bit.ly/3ianbUA ● APPLE PODCAST: https://podcasts.apple.com/us/podcast/lasse-nella-manicas-show/id1499796035?uo=4 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show/message
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6338SE SCONFIGGERA' TRUMP, BIDEN SOSTERRA' IL ''DIRITTO'' DEI BAMBINI DI CAMBIARE SESSO di Mauro FaverzaniAi più potrebbe essere sfuggito, avendo i media puntato i riflettori sul numero di test anti-Covid compiuti dal presidente Trump e sulle sue dichiarazioni fiscali, ma nel corso dell'ultimo dibattito a distanza, il suo sfidante, Joe Biden, ha dichiarato apertamente, in perfetto alfabeto Lgbt, di voler sostenere i «diritti transgender» dei bambini. A suo avviso, infatti, essi dovrebbero esser messi in grado di cambiare la propria «identità di genere» senza la minima discriminazione ed il minimo ostacolo. In caso di elezione ha già annunciato, quindi, di voler eliminare tutti i divieti ed i paletti posti dal tycoon, cambiando la legge e rimuovendo tutti i suoi ordini esecutivi. Si arretrerebbe, insomma, all'era Obama, che si distinse per il sostegno dato alla chirurgia transgender senza limiti e senza regole, al punto da calpestare lo stesso diritto all'obiezione di coscienza da parte dei medici e degli enti religiosi, nei confronti dei quali Biden non ha specificato come intenda comportarsi. E, a moderare il confronto, non v'è stata una stampa abbastanza neutra da porgli le domande più scomode, riservate invece esclusivamente al presidente Trump. Da notarsi come, ancora nel giugno scorso, la Congregazione per l'Educazione Cattolica vaticana, in un documento intitolato «Maschio e femmina li creò», già esplicito sin dal titolo, ha condannato di nuovo la cosiddetta teoria gender ed ha ribadito la Dottrina della Chiesa sulla differenza fondamentale tra uomo e donna secondo la legge naturale, essenziale per la famiglia e per lo sviluppo umano. Ma nessuno, di questo, durante il dibattito, ha chiesto conto a Biden, sempre pronto a proclamarsi cattolico a parole, salvo poi tradire la propria fede nei fatti, promuovendo aborto ed Lgbt, ciò per cui gli è stata negata la Santa Comunione.MA ANCHE IN EUROPA...Un cliché, comunque, questo, ritrovabile ovunque, anche in Italia, dove, in occasione delle elezioni municipali del prossimo 25-26 ottobre, a Nuoro, la lista Giovani Democratici, orbitante ovviamente nella Sinistra militante, ha pensato bene di affidare la propria immagine al bacio-gay tra due uomini in costume tradizionale sardo, all'insegna del motto «Orgogliosi delle nostre tradizioni, orgogliosi delle nostre diversità», specificando poi, a scanso di equivoci, con tutti i problemi che hanno la Sardegna in particolare e l'Italia in generale, chi sia, secondo loro, il vero nemico: «Non bastano delle leggi contro un fenomeno già sviluppato - si legge sui manifesti -. Servono soluzioni radicali. L'omofobia è soprattutto un problema cittadino», senza precisare però in cosa debbano consistere, a loro avviso, queste «soluzioni radicali»: l'ergastolo? la pena capitale? Chissà.Le cose non vanno meglio in Europa: i leader di Polonia ed Ungheria, legittimamente eletti, sono, una volta di più, finiti sotto l'attacco della Commissione e del Parlamento comunitari, decisi a proibir loro l'accesso ad ulteriori fondi, a meno che non accettino incondizionatamente i diktat dell'Unione. Già erano stati ridotti ideologicamente gli stanziamenti diretti a tutte le comunità locali polacche, ree di aver approvato la «Carta della famiglia», che vieta l'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, nonché di promuovere la propaganda Lgbt.POLONIA ED UNGHERIAMa nel mirino europeo è finito anche il primo ministro ungherese Viktor Orbán: non è piaciuto un suo saggio dedicato alla crisi della democrazia liberale, in cui rilancia la necessità di rifondare la società su basi cristiane, saggio apparso su diversi giornali ed in molte lingue. Al veleno la reazione di Věra Jourová, vicepresidente della Commissione europea e Commissario delle politiche per i valori, che, nel corso di un'intervista a Der Spiegel, ha accusato lo stesso Orban d'essere il vero problema europeo a causa della sua «allergia ai principi democratici». Immediata la ferma protesta, trasmessa dal premier ungherese alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: Orban ha chiesto il licenziamento in tronco di Jourová, con la quale in ogni caso, dopo gli insulti ricevuti, non intende aver più niente a che fare. Nessuna comprensione, né mediazione da parte di von der Leyen, che anzi ha ribadito piena fiducia nella propria vice.Polonia ed Ungheria, comunque, "vaccinate" da decenni di comunismo, non accettano certo ora di subire nuovi processi politici in stile neo-sovietico ad opera delle istituzioni comunitarie, anzi. Per questo l'Ungheria ha minacciato di bloccare con un veto il processo di negoziazione col Parlamento europeo sul progetto di bilancio pluriennale dell'Ue e sul fondo per la ripresa economica, decisi a luglio, qualora il pagamento dei fondi fosse condizionato: «Questa non è la regola dello Stato di diritto - ha detto una portavoce del governo di Budapest - questa è la regola del ricatto». Da notarsi che, tradotto dal politichese, quello che l'Ungheria minaccia di far saltare è un accordo del valore di 1,8 trilioni di euro, non bruscolini...Dal canto suo, il presidente polacco, Andrzej Duda, recentemente rieletto, nel corso di un'intervista alla televisione Ewtn, ha ribadito il proprio impegno a sostegno della famiglia tradizionale, del matrimonio inteso come unione tra un uomo ed una donna, nonché il diritto dei genitori di crescere i propri figli secondo le proprie convinzioni, tutte cose sancite dalla Costituzione. Da notarsi come Duda sia stato il primo presidente polacco a partecipare alla Marcia annuale per la Vita e per la Famiglia di Varsavia.UN'OFFENSIVA MONDIALEMa Stati Uniti ed Europa non sono che pedine sulla scacchiera internazionale di un'offensiva in grande stile, lanciata dall'armata gender ormai a qualsiasi latitudine: così in Messico ecco le forti pressioni esercitate dalla Sinistra, per modificare il codice civile e facilitare così il cambio di sesso sui documenti ufficiali sulla base dell'«identità di genere percepita», un'iniziativa che gode del sostegno anche del presidente Andrés Manuel López e del gruppo parlamentare da lui fondato nove anni fa, il Morena, Movimento Nazionale di Rigenerazione. Commentando la notizia, Marcial Padilla, direttore di ConParticipación, ha dichiarato di ritenere che tale azione concertata non sia frutto «di casualità, bensì si tratti di uno sforzo programmatico e sistematico, per imporre un'ideologia, l'ideologia gender. Tutti i cittadini, soprattutto i genitori, devono essere consapevoli che tutto questo non si fermerà. Dobbiamo mettere rappresentanti e governanti capaci di dire no a questa barbarie».Quella in corso, insomma, è una vera e propria guerra, senza esclusione di colpi e di armi. Web compreso. Così ecco Wikipedia censurare chiunque editi contenuti a sostegno del matrimonio naturale. E lo stesso co-fondatore dell'influente enciclopedia online, Larry Sanger, ha dichiarato, con rammarico, che questo segna la «morte» della politica di neutralità finora seguita dal sito, una «morte» dovuta ai pregiudizi politici del ristretto gruppo di redattori, cui sono attualmente affidate le scelte editoriali. Da qui la sua vibrata protesta contro la deriva, in cui è stata arenata la sua "creatura" virtuale. Dopo politica e web, la propaganda gender senza confini non risparmia neppure il settore dell'intrattenimento. Come nel campo della pubblicità, ad esempio, dove i biscotti Oreo si sono tinti d'arcobaleno, in ottobre, in occasione dell'«Lgbtq+ History Month». In edizione limitata vengono proposte 10 mila confezioni in tutto, non acquistabili: possono essere ottenute, infatti, solo partecipando ad un concorso, promosso in collaborazione con l'organizzazione Pflag-Parents and Friends of Lesbians and Gays. Si tratta, in sostanza, di condividere una foto su Twitter o Instagram, in cui ci si dichiari "alleati" del movimento gay, utilizzando gli hashtag previsti: in una parola, propaganda e indottrinamento in salsa dolce...Anche nel campo della musica pop dilagano i cantanti Lgbt-friendly, noti e meno noti, dalla belga Angèle alle statunitensi Katy Perry, Madonna, Lady Gaga, Selena Gomez, Ariana Grande e Christina Aguilera; [...] questi e molti altri sono tutti artisti con all'attivo prese di posizione esplicite oppure brani a tema, per lo più dai contenuti, a dir poco, irricevibili ed irriferibili per decenza e pietà verso i lettori.L'elenco potrebbe continuare, ma già questo "assaggio" consente di intuire quanto vasta sia la galassia delle "note arcobaleno", supportata dallo star system mondiale, che bombarda radio e tv coi loro nomi, coi loro volti e coi loro brani, purtroppo ben noti ai giovani, che spesso li ascoltano, senza più saper reagire neppure di fronte ai contenuti più spinti ed osceni. Insomma, uno spiegamento di forze e di mezzi, che rende sempre più difficile immaginare il mondo Lgbt come uno sparuto manipolo di poveri indifesi, perseguitati ed oppressi. Anzi, appare semmai vero proprio il contrario... Titolo originale: Da Biden ai biscotti, ecco la mappa della guerra Lgbt globaleFonte: Corrispondenza Romana, 21 Ottobre 2020Pubblicato su BastaBugie n. 688
Quale sarà il futuro del Partito Democratico? Quali sono le nuove sfide della sinistra e di questo governo? Ne abbiamo parlato con Mattia Zunino, Segretario Nazionale dei Giovani Democratici.
All'indomani dell'anniversario del 25 Aprile, i nostri cosmonauti tornano puntuali con una carrellata di fatti, pensieri e belle canzoni a parlare di Liberazione. Con Tommaso in una Jeep e Marco Biagioni al microfono ( *spoiler allert* http://www.nextprato.it/info-e-modalita-di-voto/ ), prende vita un'altra fantastica puntata della Guida Galattica per Giovani Democratici in cui Manfredi ed Edoardo ci porteranno in giro per il mondo a scoprire alcuni esempi di opposizione alle dittature. Reggetevi forte, ci sarà da resistere!
In questa nuova e scoppiettante (e piena di doppisensi a tema fuoco e fiamme) puntata della Guida Galattica per Giovani Democratici, Manfredi, Edoardo e Tommaso ripercorrono i momenti salienti della sfortunata tragedia che ha colpito Parigi e l'Europa intera; tra cronache accurate, pronunce impeccabili e tweet d'oltreoceano imperdibili! Reggetevi forte, ci sarà da ballare!
In questa nuova puntata della Guida Galattica per Giovani Democratici, un variegato gruppo di persone si riunisce per sostituire nuovamente l'assenza di Tommaso, questa volta alle prese con un raffreddore galattico del pianeta Sturmundrang XY27. Nell'attesa di sapere se sopravvivrà o rimarrà vittima dei tremendi sintomi (quali conservatorismo acuto e capitalismo a grappoli) Manfredi, Edoardo e ben 4(!) ospiti speciali ci parleranno dei recenti e discussi episodi di cronaca che hanno visto ancora una volta la comunità Sinti al centro di un acceso dibattito. Oltre ai già citati Emanuele, Gioele e Yvonne della comunità Sinti, Marco Biagioni torna a sorpresa per un annuncio molto importante sulla sua vita politica.. Reggetevi forte, ci sarà da ballare qui su GGGD!
In questo nuovo episodio della Guida Galattica per Giovani Democratici, Manfredi, Edoardo e un'ospite speciale (*spoiler ha una graziosa voce femminile*) ci racconteranno del Family Day di Verona. Di morali, moralismi e pratiche per passare le sere con gli amici (leather involved). Con un breve inserto del nostro editor Tommaso per ribadire che, anche se lontano per un episodio, il potere è ancora nelle sue mani. Reggetevi forte, ci sarà da ballare qui su GGGD!
In questa nuova puntata della Guida Galattica per Giovani Democratici, Tommaso, Edoardo e un ospite grosso grosso, ci parlano di economia circolare; cosa significa, come viene attuata e quali sono le prospettive per il futuro. Tutto tra saluti all'estero, microfoni che si accaniscono contro i nuovi arrivati e un Manfredi ostaggio nelle profondità dello spazio! Reggetevi forte, ci sarà da ballare, qui su GGGD!
Il "Global Strike for Future" è al centro della nuova puntata della Guida Galattica per Giovani Democratici, come al solito narrato dal nostro trio di reporter chiusi nel loro satellite orbitante intorno alla Terra. Greta Thumberg, Malala e un giovanissimo reading influencer, storie di ragazze e ragazzi che cambiano il mondo un atto di rivoluzione alla volta. Reggetevi forte, ci sarà da ballare qui su GGGD!
In questa nuova puntata della Guida Galattica per Giovani Democratici si ripercorre la storia dell'8 marzo, l'origine della festa delle donne, le sue controversie e le realtà che contribuiscono a mantenere viva la dignità femminile quotidianamente. Come sempre a tenerci compagnia ci sono, Tommaso, Manfredi ed un' ospite speciale che navigheranno in un mare di inglesismi, caramelle al limone e una playlist molto particolare. Reggetevi forte, qui su GGGD!
In questo nuovo episodio "da divano" della Guida Galattica per Giovani Democratici, Tommaso, Edoardo e un'ospite (apostrofo intended) misterioso vi parleranno delle accese polemiche nate intorno al festival di Sanremo! *ATTENZIONE: La linea temporale a cui la data fa riferimento potrebbe non essere la vostra. -La redazione non si riterrà responsabile per eventuali danni al tessuto spazio-temporale del vostro universo-
In questo nuovo capitolo della Guida Galattica per (e da) Giovani Democratici, i nostri tre speaker sospesi nello spazio ci porteranno nei meandri del Reddito di Cittadinanza, in Italia e all'estero. Tutto tra accelerazioni(smi), navigator e soprattutto tanti, tantissimi sorrisi. (Plurilaureati esclusi)
In questo nuovo episodio della Guida Galattica per Giovani Democratici, Tommaso, Edoardo e Manfredi ci trasporteranno nell'intricato mondo del giornalismo contemporaneo; tra titoli di dubbio gusto, news feed martellanti e contenuti (ma non troppi) ad alto tasso di digeribilità!
In questo episodio della Guida Galattica per Giovani Democratici parliamo delle nomine e candidature politiche più assurde della storia. Da un quasi sindaco di Sao Paulo con un notevole "peso" storico alle battaglie sociali di Ilona Staller, il tutto passando per Carlo Sibilia e Lino Banfi!
Ecco finalmente disponibile online la primissima puntata di GGGD, la Guida Galattica per Giovani Democratici. In questo episodio, un mix esplosivo di modelli di accoglienza dei migranti e tweet antifascisti di.. Pamela Anderson!
L'ultimo episodio di GGGD prima dello stop natalizio! Vips, politica e gli endorsement piú assurdi tutti riuniti qui sul satellite della Guida Galattica per Giovani Democratici.
Virginio Merola, sindaco di Bologna ; Giuliano Battiston, giornalista ; Irene Zappalà, segreteria nazionale Giovani Democratici.
Intervento di Giulio Terzi alla manifestazione sul diritto alla conoscenza organizzata a Trieste dal Partito Radicale e dai Giovani Democratici (10/02/2018)
Presentazione di Federico Perrucci della manifestazione “S.O.S. Stato di Diritto: verso il Diritto alla Conoscenza – L’equilibrio tra Libertà e Sicurezza” organizzato dai Giovani Democratici di Trieste e dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. Conduce in studio, a Radio Radicale, Diego Sabatinelli (06/02/2018)
Presentazione di Patrizia Giacone della manifestazione “S.O.S. Stato di Diritto: verso il Diritto alla Conoscenza – L’equilibrio tra Libertà e Sicurezza” organizzato dai Giovani Democratici di Trieste e dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. Conduce in studio, a Radio Radicale, Diego Sabatinelli (06/02/2018)
con: l'attivista del M5s PAOLA D'AMICO, il segretario dei Giovani Democratici di Roma GUIDO STAFFIERI, il responsabile della sezione Colle Oppio di Fratelli d'Italia FRANCESCO TODDE, il professore ordinario di Demografia all'Università Cattolica di Milano ALESSANDRO ROSINA
con: l'attivista del M5s PAOLA D'AMICO, il segretario dei Giovani Democratici di Roma GUIDO STAFFIERI, il responsabile della sezione Colle Oppio di Fratelli d'Italia FRANCESCO TODDE, il professore ordinario di Demografia all'Università Cattolica di Milano ALESSANDRO ROSINA
con: l'attivista del M5s PAOLA D'AMICO, il segretario dei Giovani Democratici di Roma GUIDO STAFFIERI, il responsabile della sezione Colle Oppio di Fratelli d'Italia FRANCESCO TODDE, il direttore scientifico di Swg ENZO RISSO