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socialismo

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BASTA BUGIE - Politica
Sgomberato il centro sociale Leoncavallo

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Sep 16, 2025 7:05


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8289SGOMBERATO IL CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO di Manuela Antonacci «Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità» con queste parole lapidarie il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi ha commentato la fine dello storico centro sociale milanese, un po' l'archetipo di tutti centri sociali italiani, avvenuto ieri mattina. Ma ricostruiamone brevemente la storia: il Leoncavallo è chiamato così dal nome della strada di Milano dove acquistò la sua "fama" occupando abusivamente un'area privata. La prima occupazione, il 18 ottobre 1975, fu di un piccolo stabile di via Mancinelli, nella periferia nord-est della città, ad opera dei collettivi antifascisti della zona e Avanguardia Operaia, e di qualche esponente dei movimenti Lotta Continua e Movimento Lavoratori per il Socialismo.Una volta entrati nello stabile, in stato di abbandono da anni, gli occupanti si resero conto dell'enorme magazzino abbandonato adiacente, di oltre 3.600 m², che si affacciava su via Ruggero Leoncavallo e ne fecero la sede del centro sociale fino al 1994, per trasferirsi, poi, nel quartiere Greco. Diciamo che questa realtà, negli anni, non ha mai goduto esattamente delle simpatie dei vicini, a causa dei continui rumori molesti provenienti dall'edificio e soprattutto dello spaccio di eroina che, per un periodo, portò all'organizzazione delle "ronde anti-spaccio", tanto che, in passato, si è tentato più volte lo sgombero dell'edificio, ma i tentativi non sono mai andati a buon fine a causa delle violente proteste degli occupanti.LA FINE DI UNA LUNGA STAGIONE DI ILLEGALITÀMolto più che un luogo di ritrovo, dunque, nuovamente salito agli onori delle cronache, ultimamente, a causa, appunto, del recente sgombero che ha suscitato reazioni opposte da parte degli esponenti dei vari schieramenti politici: «Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent'anni quell'immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell'occupazione», ha tuonato Piantedosi, riferendosi ad un singolare precedente che riguarda lo stabile, per la cui occupazione abusiva, il ministero dell'Interno è stato condannato al risarcimento di 3 milioni di euro alla società dell'Orologio, proprietaria dell'immobile. Multa che il Viminale ha girato alla presidente dell'associazione "Mamme Antifasciste" del Leoncavallo.Riguardo lo sgombro che doveva essere eseguito il 9 settembre, ma che per ragioni di sicurezza è stato anticipato, ha mostrato soddisfazione anche la premier Giorgia Meloni: «In uno Stato di diritto non possono esistere zone franche o aree sottratte alla legalità. Le occupazioni abusive sono un danno per la sicurezza, per i cittadini e per le comunità che rispettano le regole. Il governo continuerà a far sì che la legge venga rispettata, sempre e ovunque: è la condizione essenziale per difendere i diritti di tutti». L'opposizione non sembra della stessa idea e denuncia, invece la "propaganda securitaria" del governo. Bonelli: «L'immobile occupato dai fascisti di Casapound nel cuore di Roma resta però intoccabile». Si lamenta anche il sindaco di Milano, per essere stato lasciato all'oscuro di tutto e definisce il centro sociale «un valore storico e sociale nella nostra città».UN LUOGO SIMBOLOPolemiche non sono mancate anche contro Salvini, che avrebbe esultato di fronte alla notizia della fine del centro sociale; ma la sinistra gli ricorda di essere stato un assiduo frequentatore, nei suoi anni giovanili, del Centro, al punto che il Corsera ha avuto l'ardire di ripubblicare un articolo del 13 settembre del 1994, in cui si esprime meraviglia per un intervento dell'allora appena ventenne Salvini, già leghista, in consiglio comunale, in seguito ad uno dei tanti tentativi di sgombro del capannone, avvenuto in quei giorni. Il giovane Salvini avrebbe, a quei tempi, inaspettatamente difeso le attività del centro parlando di «bravi ragazzi che non prenderebbero mai in mano una spranga».Insomma si riesumano anche "vecchie glorie" pur di dare sostanza alla polemica. Non ha tardato a strapparsi i capelli neanche Ilaria Salis, parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra. «Nessun rispetto per la storia», ha dichiarato, difendendo il centro sociale che per anni ha occupato spazi di proprietà privata. Le fa da eco Bobo Craxi che si lagna su X: «Festeggiano lo sgombro del Leoncavallo come fosse la riconquista dell'Amba Alagi [...] Mi auguro si trovi una soluzione così la piantano di festeggiare». Ma un utente gli risponde senza peli sulla lingua: «Che costa alla collettività 8.000 euro al mese da 31 anni».E basta scorrere i commenti degli internauti sui vari social e sotto i post degli esponenti di certa politica, per accorgersi che, nonostante la solita propaganda, i cittadini, alle prese con la concretezza della vita, quella vera, non possono non accorgersi che, anche stavolta, "Il re è nudo" e di fronte al rammaricarsi dei rappresentanti della sinistra, molti di loro, per tutta risposta, invitano i progressisti ad abbandonare le loro vesti da "radical chic" e a mettere a disposizione le loro proprietà, in primis o ad offrirsi di pagare l'affitto del Centro, se davvero il lutto per un luogo simbolo di un così alto scambio culturale, è autentico.

Un murciano encabronao y David Santos. Los audios.
U.M.E.- Definición de podredumbre humana_ socialismo (12-09-2025)

Un murciano encabronao y David Santos. Los audios.

Play Episode Listen Later Sep 13, 2025 2:03


U.M.E.- Definición de podredumbre humana_ socialismo (12-09-2025) Más contenido inédito en: https://www.es-tv.es Aportaciones a Raúl: https://www.patreon.com/user?u=40527138 Nº de cuenta: ES75 3018 5746 3520 3462 2213 Bizum: 696339508 o 650325992 Aportaciones a David: https://www.patreon.com/davidsantosvlog Nº de Cuenta: ES78 0073 0100 5306 7538 9734 Bizum: +34 644919278 Aportaciones a Equipo-F: TITULAR: EQUIPO F CUENTA: ES34 1465 0100 9417 5070 9106 C ÓDIGO SWIFT: INGDESMM Conviértete en miembro de este canal para disfrutar de ventajas: https://www.ivoox.com/podcast-un-murciano-encabronao-david-santos-los-audios_sq_f11099064_1.html Canales de U.M.E.: El Cid

Un murciano encabronao y David Santos. Los audios.
U.M.E.- U M E La Espana del socialismo total (10-09-2025)

Un murciano encabronao y David Santos. Los audios.

Play Episode Listen Later Sep 11, 2025 29:10


U.M.E.- U M E La Espana del socialismo total (10-09-2025) Más contenido inédito en: https://www.es-tv.es Aportaciones a Raúl: https://www.patreon.com/user?u=40527138 Nº de cuenta: ES75 3018 5746 3520 3462 2213 Bizum: 696339508 o 650325992 Aportaciones a David: https://www.patreon.com/davidsantosvlog Nº de Cuenta: ES78 0073 0100 5306 7538 9734 Bizum: +34 644919278 Aportaciones a Equipo-F: TITULAR: EQUIPO F CUENTA: ES34 1465 0100 9417 5070 9106 C ÓDIGO SWIFT: INGDESMM Conviértete en miembro de este canal para disfrutar de ventajas: https://www.ivoox.com/podcast-un-murciano-encabronao-david-santos-los-audios_sq_f11099064_1.html Canales de U.M.E.: El Cid

Justicia ImPositiva
#111 El futuro de Bolivia y la izquierda en América Latina, el modelo económico que necesita Mexico y la injusta justicia de Panama

Justicia ImPositiva

Play Episode Listen Later Sep 9, 2025 30:38


El futuro de Bolivia y el Movimiento al Socialismo después de la primera ronda electoral. ¿Qué impacto tiene la hecatombe del Movimiento al Socialismo en la izquierda regional? México, Estados Unidos y los aranceles: ¿qué modelo económico necesita el gobierno de Claudia Sheinbaum? En La miniserie sobre la reforma de la justicia en América Latina, el caso de Panama. INVITADOS   Jaime Iturri, periodista boliviano Juan Gabriel Tokatlian,  profesor de relaciones internacionales en la Universidad Torcuato di Tella de Argentina Fidel Aroche Reyes, economista de la Universidad Nacional  Autónoma de México, la UNAM Antonio Vargas, abogado del Sindicato Único de Trabajadores de la Construcción y Similares (SUNTRACS) en Panamá. Nuestro sitio web: https://podcasts.taxjustice.net/es/production/justicia-impositiva/    

Un murciano encabronao y David Santos. Los audios.
U.M.E.- U.M.E. Somos la envidia del mundo gracias al socialismo (06-09-2025)

Un murciano encabronao y David Santos. Los audios.

Play Episode Listen Later Sep 7, 2025 14:51


U.M.E.- U.M.E. Somos la envidia del mundo gracias al socialismo (06-09-2025) Más contenido inédito en: https://www.es-tv.es Aportaciones a Raúl: https://www.patreon.com/user?u=40527138 Nº de cuenta: ES75 3018 5746 3520 3462 2213 Bizum: 696339508 o 650325992 Aportaciones a David: https://www.patreon.com/davidsantosvlog Nº de Cuenta: ES78 0073 0100 5306 7538 9734 Bizum: +34 644919278 Aportaciones a Equipo-F: TITULAR: EQUIPO F CUENTA: ES34 1465 0100 9417 5070 9106 C ÓDIGO SWIFT: INGDESMM Conviértete en miembro de este canal para disfrutar de ventajas: https://www.ivoox.com/podcast-un-murciano-encabronao-david-santos-los-audios_sq_f11099064_1.html Canales de U.M.E.: El Cid

20 Minutos com Breno Altman
Caminhos do socialismo: União Soviética e China - João Pitillo - Programa 20 Minutos

20 Minutos com Breno Altman

Play Episode Listen Later Sep 6, 2025 93:43


Caminhos do socialismo: União Soviética e China - João Pitillo - Programa 20 Minutos✨ No Programa 20 Minutos, Breno Altman entrevista João Pitillo para discutir os diferentes caminhos do socialismo, analisando as trajetórias históricas da União Soviética e da China. O debate mergulha nas conquistas, limites e contradições desses dois modelos, fundamentais para compreender as estratégias políticas, econômicas e sociais do século XX e suas repercussões no presente. Uma reflexão necessária sobre experiências que marcaram e ainda influenciam a luta pela transformação social.

El Mancuentro
MAN - Socialismo e Islam

El Mancuentro

Play Episode Listen Later Sep 6, 2025 7:17


Socialismo e Islam. Enemigos comunes hacen extraños compañeros de cama.Este podcast está asociado a la red de Sospechosos Habituales donde podréis encontrar otros muchos podcast de diferentes temáticas.

Sospechosos Habituales
MAN - Socialismo e Islam

Sospechosos Habituales

Play Episode Listen Later Sep 6, 2025 7:17


Socialismo e Islam. Enemigos comunes hacen extraños compañeros de cama.Este podcast está asociado a la red de Sospechosos Habituales donde podréis encontrar otros muchos podcast de diferentes temáticas.

Lo Mejor De La Prensa
Conflicto entre el Socialismo Democrático y el Partido Comunista sigue tensionando al comando de Jeannette Jara

Lo Mejor De La Prensa

Play Episode Listen Later Aug 28, 2025 4:58


Conflicto entre el Socialismo Democrático y el Partido Comunista sigue tensionando al comando de Jeannette Jara by El Líbero

Hablando Claro con Vilma Ibarra
26-8: Después de 20 años en el poder el MAS sufre su más duro golpe en Bolivia.

Hablando Claro con Vilma Ibarra

Play Episode Listen Later Aug 26, 2025 53:44


Por dos décadas el MAS (Movimiento al Socialismo) de Evo Morales, reinó en la política boliviana. Pero el declive se fue amasando a fuerza de desvíos, excesos y fracturas internas. Tal parece que la izquierda se devoró a sí misma. Resultado: quedó fuera de la contienda del pasado 17 de agosto y no hará parte de la segunda ronda electoral que habrá de dirimir este nuevo ciclo electoral. De hecho, perdió también la hegemonía en el Congreso. Lo demás, interesantísimo. Un candidato en el quinto lugar de preferencias en las encuestas previas a la jornada electoral: el senador Rodrigo Paz se alzó sorpresivamente con el primer lugar (32.2%), mientras que como se adelantaba en los sondeos, el expresidente Jorge Tuto Quiroga si logró situarse en el balotaje (26.8%) que se realizará el 19 de octubre. Pero lo anterior no indica, sin embargo, la salida de Morales de la escena política. Se niega a asistir a su final y seguirá gravitando tanto como pueda. De hecho, asegura que el 19% de los votos nulos de la elección, son el producto de su llamado a boicotear el proceso, para hundir a sus propios otrora compañeros de partido y, claro, en rechazo al hecho de estar inhabilitado para seguir siendo candidato presidencial sempiterno. ¿Cuáles son las variables que explican esta variación significativa del ciclo político boliviano? Para profundizar en ello conversamos mañana con José Rafael Vilar, profesor universitario y analista político.

La ContraCrónica
Bolivia despide al MAS

La ContraCrónica

Play Episode Listen Later Aug 24, 2025 51:15


En las elecciones generales de Bolivia del pasado día 17, el Movimiento al Socialismo, el partido de Evo Morales, sufrió el mayor revés de su historia al quedar fuera de la segunda vuelta presidencial programada para el próximo 19 de octubre. El candidato del MAS, Eduardo del Castillo, obtuvo solo el 3% de los votos y quedó en sexto lugar. Los contendientes por la presidencia serán Rodrigo Paz Pereira, un senador centrista que sorprendió con el 32% de los votos, y Jorge Quiroga, expresidente conservador con el 27%. El MAS ha dominado la política boliviana desde 2006, cuando Evo Morales asumió la presidencia con el 53% de los votos. La revalidó en 2009 y 2014 con resultados electorales aún mejores. Inspirado por el chavismo venezolano, Morales quiso emular a su maestro y alineó a Bolivia con regímenes antioccidentales como Venezuela, Nicaragua, Irán y China. Pero la Constitución de 2009, promovida por el propio Morales, limitaba los mandatos presidenciales a dos. Emulando a Hugo Chávez trató de eliminar este límite mediante un referéndum en 2016 que perdió. Aun así, el Tribunal Constitucional, controlado por él, le permitió presentarse en 2019. Las elecciones de ese año estuvieron marcadas por el fraude, que confirmó una auditoría de la OEA. Las protestas obligaron a Morales a marcharse en noviembre de 2019. Tras ello huyó del país y se estableció en Argentina apadrinado por Alberto Fernández. Entretanto, Jeanine Áñez asumió la presidencia interina. Su gestión, en principio de transición, se prolongó debido a la irrupción de la pandemia. Áñez terminó encarcelada por corrupción poco después de las elecciones de 2020 en las que el MAS regresó al poder con Luis Arce, ex ministro de Morales, que obtuvo el 55% de los votos. Pero la relación entre Arce y Morales se deterioró rápidamente, lo que resultó en una fractura interna dentro del MAS. En 2023, el Tribunal Constitucional anuló la reelección indefinida, inhabilitando de paso a Morales, que desde su escondite en la provincia de Chapare, donde está refugiado tras ser acusado de un delito sexual, pidió el voto nulo. Pero en el vuelco electoral ha tenido más que ver con la crisis económica que con la implosión de la izquierda boliviana. El país, que en los primeros años de Morales se benefició de los altos precios del gas natural, atraviesa desde hace años una crisis económica que no ha hecho más que empeorar. La producción de gas se ha reducido a la mitad por simple descuido y falta de inversiones. Del resto se han encargado los controles económicos, la corrupción y la falta de seguridad jurídica que se tradujo en el pasado en expropiaciones a empresas extranjeras, algunas españolas como Abertis o Iberdrola, cuyos activos fueron expropiados entre 2012 y 2013. Eso ha ahuyentado la inversión ahondando los problemas económicos. El resultado es una escasez crónica de divisas. Las reservas del banco central están en mínimos, la inflación ronda el 25%, el déficit público supera el 10% y los bonos son de alto riesgo. Los bolivianos se las ven y se las desean para llenar la cesta de la compra cuyo precio crece sin parar desde hace años. Los candidatos que se disputan la segunda vuelta tendrán que implementar reformas drásticas. Rodrigo Paz promete “capitalismo para todos”, mientras Quiroga aboga por cambiar “absolutamente todo” tras veinte años perdidos. Ambos capitalizan el deseo de cambio de la mayor parte de los bolivianos. La izquierda, entretanto, se enfrenta a una crisis duradera a la que no se le ve final. En La ContraRéplica: 0:00 Introducción 4:20 Bolivia despide al MAS 32:32 Elecciones en Bolivia 41:55 Principio de precaución 48:34 Field Target · Canal de Telegram: https://t.me/lacontracronica · “Contra la Revolución Francesa”… https://amzn.to/4aF0LpZ · “Hispanos. Breve historia de los pueblos de habla hispana”… https://amzn.to/428js1G · “La ContraHistoria de España. Auge, caída y vuelta a empezar de un país en 28 episodios”… https://amzn.to/3kXcZ6i · “Lutero, Calvino y Trento, la Reforma que no fue”… https://amzn.to/3shKOlK · “La ContraHistoria del comunismo”… https://amzn.to/39QP2KE Apoya La Contra en: · Patreon... https://www.patreon.com/diazvillanueva · iVoox... https://www.ivoox.com/podcast-contracronica_sq_f1267769_1.html · Paypal... https://www.paypal.me/diazvillanueva Sígueme en: · Web... https://diazvillanueva.com · Twitter... https://twitter.com/diazvillanueva · Facebook... https://www.facebook.com/fernandodiazvillanueva1/ · Instagram... https://www.instagram.com/diazvillanueva · Linkedin… https://www.linkedin.com/in/fernando-d%C3%ADaz-villanueva-7303865/ · Flickr... https://www.flickr.com/photos/147276463@N05/?/ · Pinterest... https://www.pinterest.com/fernandodiazvillanueva Encuentra mis libros en: · Amazon... https://www.amazon.es/Fernando-Diaz-Villanueva/e/B00J2ASBXM #FernandoDiazVillanueva #Bolivia #MAS Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals

Noticias de América
Bolivia: "El MAS fracasó, pero puede seguir poniendo problemas", dice investigador

Noticias de América

Play Episode Listen Later Aug 19, 2025 2:40


Pese a la debacle de su partido, el MAS, en la primera vuelta presidencial, el expresidente boliviano Evo Morales celebró el histórico 19,2% alcanzado por el voto nulo que promovió. El análisis de Héctor Arce, diputado del MAS y cercano a la organización Evo Pueblo, y de Roberto Laserna, investigador social en Democracia y Desarrollo. Una de las lecturas más destacadas que deja la primera vuelta presidencial en Bolivia es la hecatombe del MAS, partido cuyo líder histórico ha sido Evo Morales. Atrás quedan casi 20 años de poder que desembocaron en la fractura de la izquierda bolivariana, entre otras razones, por los enfrentamientos entre Evo Morales y el presidente saliente, Luis Arce, así como la disidencia de Andrónico Rodríguez, presidente del Senado, y la escasa popularidad de Eduardo del Castillo, candidato del Movimiento al Socialismo en las elecciones del fin de semana. Ese partido, según Héctor Arce, diputado del MAS y simpatizante de la organización política en proceso de construcción Evo Pueblo, ha sucumbido. “El MAS está muerto, está desmantelado, ha quedado desorientado porque no hay un liderazgo que pueda buscar la unificación. De hecho, muchos de sus responsables ya están hablando incluso de apoyar a Lara. Imagínese. Son una especie de prostitutos políticos que se adueñaron de la manera más irregular de la sigla (MAS). Hoy todos ellos han quedado huérfanos, descabezados, sin propuestas, sin discurso. ¿Qué van a poder decir de estos cinco años? Nada. Por eso, Eduardo del Castillo hablaba de los logros obtenidos durante los 14 años en que Evo Morales estuvo al frente del movimiento. En cambio, no se mencionaban los logros de Lucho Arce. Entonces, los del MAS han quedado pulverizados en este proceso electoral”, sostiene Héctor Arce. Evo Morales resiste  A pesar de que el MAS esté a punto de extinguirse, Evo Morales resiste en un segundo plano tras conservar un fuerte apoyo en algunos bastiones rurales e indígenas. El primer jefe de Estado de origen indígena en Bolivia hizo campaña instruyendo a sus bases a votar nulo para generar un boicot que se reflejó en casi 1,2 millones de votos nulos, un resultado histórico con un pico del 19,2%. Este es un hecho político que hay que tener en cuenta, comenta el investigador social en Democracia y Desarrollo, Roberto Laserna. “Fracciones del MAS han participado y han recibido directamente el repudio de la ciudadanía. Pero hay que reconocer que Evo mantiene hasta casi el 15% de su base electoral. Esto representa un riesgo para el sistema político, teniendo en cuenta que ese bloque está por fuera de las instituciones. Pueden movilizarse en las calles y, como tienen poco que perder, generar mucho conflicto y convulsión social. Se puede decir que el MAS, políticamente, ha fracasado y ha demostrado una absoluta incapacidad para aprovechar las mejores oportunidades que tuvo el país, pero al mismo tiempo no está del todo muerto y seguramente va a seguir causando problemas”. Andrónico Rodríguez y Eduardo del Castillo no lograron convencer, con un 8,2% y un 3,2% de los votos, respectivamente, mientras Evo Morales celebraba el triunfo del voto nulo, que superó el 19%.

Noticias de América
Bolivia: "El MAS fracasó, pero puede seguir poniendo problemas", dice investigador

Noticias de América

Play Episode Listen Later Aug 19, 2025 2:40


Pese a la debacle de su partido, el MAS, en la primera vuelta presidencial, el expresidente boliviano Evo Morales celebró el histórico 19,2% alcanzado por el voto nulo que promovió. El análisis de Héctor Arce, diputado del MAS y cercano a la organización Evo Pueblo, y de Roberto Laserna, investigador social en Democracia y Desarrollo. Una de las lecturas más destacadas que deja la primera vuelta presidencial en Bolivia es la hecatombe del MAS, partido cuyo líder histórico ha sido Evo Morales. Atrás quedan casi 20 años de poder que desembocaron en la fractura de la izquierda bolivariana, entre otras razones, por los enfrentamientos entre Evo Morales y el presidente saliente, Luis Arce, así como la disidencia de Andrónico Rodríguez, presidente del Senado, y la escasa popularidad de Eduardo del Castillo, candidato del Movimiento al Socialismo en las elecciones del fin de semana. Ese partido, según Héctor Arce, diputado del MAS y simpatizante de la organización política en proceso de construcción Evo Pueblo, ha sucumbido. “El MAS está muerto, está desmantelado, ha quedado desorientado porque no hay un liderazgo que pueda buscar la unificación. De hecho, muchos de sus responsables ya están hablando incluso de apoyar a Lara. Imagínese. Son una especie de prostitutos políticos que se adueñaron de la manera más irregular de la sigla (MAS). Hoy todos ellos han quedado huérfanos, descabezados, sin propuestas, sin discurso. ¿Qué van a poder decir de estos cinco años? Nada. Por eso, Eduardo del Castillo hablaba de los logros obtenidos durante los 14 años en que Evo Morales estuvo al frente del movimiento. En cambio, no se mencionaban los logros de Lucho Arce. Entonces, los del MAS han quedado pulverizados en este proceso electoral”, sostiene Héctor Arce. Evo Morales resiste  A pesar de que el MAS esté a punto de extinguirse, Evo Morales resiste en un segundo plano tras conservar un fuerte apoyo en algunos bastiones rurales e indígenas. El primer jefe de Estado de origen indígena en Bolivia hizo campaña instruyendo a sus bases a votar nulo para generar un boicot que se reflejó en casi 1,2 millones de votos nulos, un resultado histórico con un pico del 19,2%. Este es un hecho político que hay que tener en cuenta, comenta el investigador social en Democracia y Desarrollo, Roberto Laserna. “Fracciones del MAS han participado y han recibido directamente el repudio de la ciudadanía. Pero hay que reconocer que Evo mantiene hasta casi el 15% de su base electoral. Esto representa un riesgo para el sistema político, teniendo en cuenta que ese bloque está por fuera de las instituciones. Pueden movilizarse en las calles y, como tienen poco que perder, generar mucho conflicto y convulsión social. Se puede decir que el MAS, políticamente, ha fracasado y ha demostrado una absoluta incapacidad para aprovechar las mejores oportunidades que tuvo el país, pero al mismo tiempo no está del todo muerto y seguramente va a seguir causando problemas”. Andrónico Rodríguez y Eduardo del Castillo no lograron convencer, con un 8,2% y un 3,2% de los votos, respectivamente, mientras Evo Morales celebraba el triunfo del voto nulo, que superó el 19%.

Podcast de Juan Ramón Rallo
Bolivia barre electoralmente al socialismo

Podcast de Juan Ramón Rallo

Play Episode Listen Later Aug 18, 2025 8:11


Derrota estrepitosa de la extrema izquierda en las elecciones presidenciales y legislativas de Bolivia. ¿Qué puede suceder a partir de aquí? Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

Noticias de América
Bolivia: "Rodrigo Paz supo conectarse con la gente", dice politólogo

Noticias de América

Play Episode Listen Later Aug 18, 2025 2:32


La doble sorpresa de las presidenciales en Bolivia celebradas el domingo es la ausencia de un candidato del bloque de izquierda en la segunda vuelta en octubre próximo, así como la llegada en primer lugar del candidato demócrata crisitiano Rodrigo Paz. Análisis con el politólogo Marcelo Arequipa. Rodrigo Paz pateó el tablero electoral. Ninguna encuesta anticipaba su paso a la segunda vuelta, pero el senador del Partido Demócrata Cristiano, de 57 años, no solo disputará el balotaje el 19 de octubre, sino que parte en primera posición. Obtuvo la mayor votación (32,1%), por delante del expresidente Jorge Quiroga (26,8%). Dentro del deseo generalizado de cambio, su propuesta de centroderecha es vista como la más moderada. Lejos de ser un outsider, Paz tiene un amplio recorrido como político, ya que fue edil, alcalde y senador de Tarija. "Rodrigo Paz no es un político nuevo, pero sí alguien que ha sabido moverse y conectar con la gente, haciendo algo que Jorge Quiroga no ha hecho: trabajo territorial constante", explicó a RFI el politólogo Marcelo Arequipa. Si una mayoría de bolivianos ha decidido otorgarle la delantera en la primera vuelta, es, según Arequipa, porque "tiene un perfil más de político que de empresario". Rechazo al perfil empresarial de Doria   Su rival, Jorge Quiroga, por su parte, es un "político tradicional, pero no ha estado todos estos años recorriendo Bolivia de manera constante, como sí lo ha hecho Paz. Quiroga siempre ha tenido una agenda internacional, en contra de las izquierdas o del denominado Socialismo del siglo XXI. Se le puede considerar, en cierta medida, un político tecnocrático, si bien conserva un cariz de corte político. Samuel Doria Medina, en cambio, quiso mostrarse más como un presidente-empresario que como un auténtico político", sostiene Marcelo Arequipa. "Paz y Quiroga se diferencian en la forma, pero comparten propuestas de fondo como la eliminación de los subsidios a los combustibles y reducciones de impuestos. Ambos anuncian una ruptura con el sistema de corte estatal que impuso el MAS bajo la guía de Evo Morales. Cualquiera que gane la presidencia tendrá el reto de cumplir los recortes de gastos prometidos a una población que se ha favorecido durante dos décadas de subsidios, bonos y programas sociales. La tarea no se anuncia fácil", agrega el analista.  La propuesta de Rodrigo Paz de un "capitalismo para todos" caló hondo entre el electorado desencantado de la izquierda. Pero, ¿qué explica justamente el desencanto por el Movimiento al Socialsimo (MAS)? "La disputa interna entre los políticos del bloque de la izquierda —Luis Arce, Evo Morales y Andrónico Rodríguez— terminó por cansar a la gente. No tanto por ser una pelea entre políticos, sino porque la ciudadanía empezó a sentir que esa disputa afectaba su bolsillo. La economía de las familias, la subsistencia diaria, comenzó a resentirse. La conexión entre política y economía se convirtió en un cóctel complicado y volátil para ese sector de la izquierda. Esto explica, en parte, el golpe que hoy recibe el bloque de izquierda en las urnas", explica Arequipa. Paz: "Cambiar el modelo económico que trabaja para el Estado y no para los bolivianos"    El principal reto del próximo presidente será cumplir los recortes de gastos que ofreció, pues la población ya está habituada a recibir subsidios, bonos y programas sociales.   "Esta elección está demostrando que el electorado boliviano no está dispuesto a darle el poder a un candidato que represente un extremo, algo así como una vertiente pro-Milei, por decirlo de alguna manera. La gente se inclina más por un discurso de centro, más conciliador", subraya Marcelo Arequipa. De hecho, "tanto Rodrigo Paz como Jorge Quiroga no han propuesto medidas radicales para la economía, es decir, medidas de shock, sino que han propuesto aquello que se conoce como el gradualismo, hacer las cosas de manera gradual. Y creo que eso es relevante en la medida en la que se traduce en la idea de que el pueblo de Bolivia no está dispuesto a escuchar medidas de shock, porque esos ajustes siempre van hacia abajo. En un Estado no van hacia arriba. Ése es un apunte importante para quien vaya a ganar realmente la segunda vuelta y cómo traduzca sus medidas económicas", concluye Arequipa. 

Tu dosis diaria de noticias
18 de agosto - ¿Cómo estuvo la reunión entre Putin y Trump?

Tu dosis diaria de noticias

Play Episode Listen Later Aug 18, 2025 11:30


Tras la reunión entre Donald Trump y Vladimir Putin el viernes, Putin dijo que habían alcanzado un "entendimiento" sobre Ucrania, mientras que Trump resumió el resultado con un “no hay acuerdo hasta que haya un acuerdo". Ahora el presidente de los Estados Unidos se verá con Volodymyr Zelensky y otros líderes europeos con miras a fijar un acuerdo de paz.Este domingo los bolivianos salieron a elegir a su próximo presidente, con ocho candidatos en las boletas que buscaban tomar el lugar de Luis Arce, en medio de las tensiones del propio oficialismo. Mientras Arce respaldaba al exministro Eduardo del Castillo, candidato oficial del gobernante Movimiento al Socialismo, el expresidente Evo Morales llamó a anular el voto.Además… “Lord Pádel” y su familia fueron ingresados al penal de Barrientos, en Tlalnepantla; El creador de contenido conocido como “El Alucín” fue asesinado a balazos en Morelos; Estados Unidos desplegará fuerzas armadas rodeando Latam y el Caribe como parte de su iniciativa para a combatir a los cárteles; El Ejército israelí dijo que desplazará a un millón de personas de la Ciudad de Gaza; El huracán Erin alcanzó categoría 5 antes de bajar a 3, mientras continúa su camino por el Atlántico; Y falleció el icónico actor birtánico Terence Stamp.Y para #ElVasoMedioLleno… La bahía de Jiquilisco es uno de los hogares preferidos de la tortuga carey, que se ha visto arropada por esta comunidad salvadoreña. Para enterarte de más noticias como estas, síguenos en redes sociales. Estamos en todas las plataformas como @telokwento. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

No es el fin del mundo
214. En la mente de Xi Jinping

No es el fin del mundo

Play Episode Listen Later Aug 18, 2025 106:05


Xi Jinping ha transformado China desde que llegó al poder en 2012, convirtiendo al gigante asiático en un rival directo de Estados Unidos. Hijo de uno de los padres fundadores del partido, su visión se forjó durante la Revolución Cultural de Mao y las crisis de corrupción de los años 90. A través de una campaña anticorrupción masiva y la creación del "Socialismo con características chinas para una nueva era", Xi ha concentrado el poder como ningún líder desde Mao, eliminando los límites de mandato y estableciendo un culto ideológico en torno al partido y su figura. Su pensamiento combina marxismo-leninismo, tradición china y una respuesta asertiva al modelo occidental, proyectando a China como alternativa global al orden liberal. Hoy en "No es el fin del mundo" hablamos de la mente de Xi Jinping. Libros mencionados: The Political Thought of Xi Jinping - Steve Tsang y Olivia Cheung Xi, a study of power - Kerry Brown The Third Revolution: Xi Jinping and the new chinese State - Elizabeth C. Econonomy On Xi Jinping: How Xi's marxist nationalism is shaping China and the World - Kevin Rudd La gobernación y administración de China - Xi Jinping

Noticias de América
Bolivia: "Rodrigo Paz supo conectarse con la gente", dice politólogo

Noticias de América

Play Episode Listen Later Aug 18, 2025 2:32


La doble sorpresa de las presidenciales en Bolivia celebradas el domingo es la ausencia de un candidato del bloque de izquierda en la segunda vuelta en octubre próximo, así como la llegada en primer lugar del candidato demócrata crisitiano Rodrigo Paz. Análisis con el politólogo Marcelo Arequipa. Rodrigo Paz pateó el tablero electoral. Ninguna encuesta anticipaba su paso a la segunda vuelta, pero el senador del Partido Demócrata Cristiano, de 57 años, no solo disputará el balotaje el 19 de octubre, sino que parte en primera posición. Obtuvo la mayor votación (32,1%), por delante del expresidente Jorge Quiroga (26,8%). Dentro del deseo generalizado de cambio, su propuesta de centroderecha es vista como la más moderada. Lejos de ser un outsider, Paz tiene un amplio recorrido como político, ya que fue edil, alcalde y senador de Tarija. "Rodrigo Paz no es un político nuevo, pero sí alguien que ha sabido moverse y conectar con la gente, haciendo algo que Jorge Quiroga no ha hecho: trabajo territorial constante", explicó a RFI el politólogo Marcelo Arequipa. Si una mayoría de bolivianos ha decidido otorgarle la delantera en la primera vuelta, es, según Arequipa, porque "tiene un perfil más de político que de empresario". Rechazo al perfil empresarial de Doria   Su rival, Jorge Quiroga, por su parte, es un "político tradicional, pero no ha estado todos estos años recorriendo Bolivia de manera constante, como sí lo ha hecho Paz. Quiroga siempre ha tenido una agenda internacional, en contra de las izquierdas o del denominado Socialismo del siglo XXI. Se le puede considerar, en cierta medida, un político tecnocrático, si bien conserva un cariz de corte político. Samuel Doria Medina, en cambio, quiso mostrarse más como un presidente-empresario que como un auténtico político", sostiene Marcelo Arequipa. "Paz y Quiroga se diferencian en la forma, pero comparten propuestas de fondo como la eliminación de los subsidios a los combustibles y reducciones de impuestos. Ambos anuncian una ruptura con el sistema de corte estatal que impuso el MAS bajo la guía de Evo Morales. Cualquiera que gane la presidencia tendrá el reto de cumplir los recortes de gastos prometidos a una población que se ha favorecido durante dos décadas de subsidios, bonos y programas sociales. La tarea no se anuncia fácil", agrega el analista.  La propuesta de Rodrigo Paz de un "capitalismo para todos" caló hondo entre el electorado desencantado de la izquierda. Pero, ¿qué explica justamente el desencanto por el Movimiento al Socialsimo (MAS)? "La disputa interna entre los políticos del bloque de la izquierda —Luis Arce, Evo Morales y Andrónico Rodríguez— terminó por cansar a la gente. No tanto por ser una pelea entre políticos, sino porque la ciudadanía empezó a sentir que esa disputa afectaba su bolsillo. La economía de las familias, la subsistencia diaria, comenzó a resentirse. La conexión entre política y economía se convirtió en un cóctel complicado y volátil para ese sector de la izquierda. Esto explica, en parte, el golpe que hoy recibe el bloque de izquierda en las urnas", explica Arequipa. Paz: "Cambiar el modelo económico que trabaja para el Estado y no para los bolivianos"    El principal reto del próximo presidente será cumplir los recortes de gastos que ofreció, pues la población ya está habituada a recibir subsidios, bonos y programas sociales.   "Esta elección está demostrando que el electorado boliviano no está dispuesto a darle el poder a un candidato que represente un extremo, algo así como una vertiente pro-Milei, por decirlo de alguna manera. La gente se inclina más por un discurso de centro, más conciliador", subraya Marcelo Arequipa. De hecho, "tanto Rodrigo Paz como Jorge Quiroga no han propuesto medidas radicales para la economía, es decir, medidas de shock, sino que han propuesto aquello que se conoce como el gradualismo, hacer las cosas de manera gradual. Y creo que eso es relevante en la medida en la que se traduce en la idea de que el pueblo de Bolivia no está dispuesto a escuchar medidas de shock, porque esos ajustes siempre van hacia abajo. En un Estado no van hacia arriba. Ése es un apunte importante para quien vaya a ganar realmente la segunda vuelta y cómo traduzca sus medidas económicas", concluye Arequipa. 

TUTAMÉIA TV
Trump age como se Brasil fosse colônia dos EUA, diz jornalista integrante da resistência à ditadura

TUTAMÉIA TV

Play Episode Listen Later Aug 11, 2025 73:25


TUTAMÉIA entrevista o jornalista Cid Benjamin, que está lançando "Democracia Sempre! – Ditadura Nunca Mais" (Geração Editorial). Cid Benjamin foi dirigente do movimento estudantil nos idos de 1968 e da resistência armada à ditadura militar – e um dos idealizadores e executores do sequestro do embaixador norte-americano, Charles Elbrick, em 1969. Foi preso em abril de 1970 e libertado em troca do embaixador alemão, também sequestrado pela guerrilha. Esteve no exílio por quase dez anos. De volta ao Brasil, com a anistia, trabalhou em entidades sindicais, nos jornais “O Globo” e “Jornal do Brasil”, na OAB/RJ e na revista “Socialismo e Liberdade”. Foi professor na Faculdade de Comunicação Hélio Alonso e vice-presidente da Associação Brasileira de Imprensa (ABI). Inscreva-se no TUTAMÉIA TV e visite o site TUTAMÉIA, https://tutameia.jor.br, serviço jornalístico criado por Eleonora de Lucena e Rodolfo Lucena.Acesse este link para entrar no grupo AMIG@S DO TUTAMÉIA, exclusivo para divulgação e distribuição de nossa produção jornalística: https://chat.whatsapp.com/Dn10GmZP6fV...

il posto delle parole
Dario Pontuale "Storia prossima"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 4, 2025 24:12


Dario Pontuale"Storia prossima"Blu Atlantidewww.edizioniatlantide.it“Guarda le facce di questi galantuomini. Fra qualche anno i loro nomi saranno sulle targhe delle città celebrati come patrioti, ma adesso si accordano per salvarsi dalla galera”.Roma, metà dell'Ottocento. L'umile famiglia Picca arriva nell'Urbe dalla campagna di Albano in cerca di un futuro migliore: Ottavio e Michelina, assunti al servizio dei nobili Altieri, non immaginano certo che nei decenni successivi la vita dei loro figli e nipoti è destinata a intrecciarsi con i più ampi disegni della Storia. Luigi, il loro primogenito, tipografo e socialista della prima ora, suo figlio Sansone, attacchino e poi intrepido giornalista dell'“Avanti!”, e l'adorata fidanzata di lui Rosetta, saggia e combattiva, si ritrovano infatti a fianco di personalità come Turati, Bissolati e Anna Kuliscioff nella lotta per un Paese più giusto. Su di loro, sugli altri componenti della famiglia Picca e sui loro amici e compagni di lotte sociali e sull'Italia intera, si abbatte dapprima lo scandalo della Banca Romana con la sua lunga ombra di corruzione e malgoverno, quindi l'assassinio di un innocente per mano della polizia a seguito del tentato regicidio di Umberto I e infine la violenta repressione di Stato che sfocia nei moti popolari del 1898. Frutto di oltre sei anni di studio e ricerche d'archivio, Storia prossima ha il respiro della grande narrazione storica e la forza trascinante del romanzo civile: raccontando di un passato oggi pressoché dimenticato ci svela moltissimo del nostro presente.Dario Pontuale è nato a Roma nel 1978. Critico letterario e bibliotecario, è autore di raccolte di saggi quali “La biblioteca infinita” e “Avventurosi scrittori”, della biografia critica “Il baule di Conrad”, tradotto in Francia, della monografia “La Roma di Pasolini”, tradotto in Spagna e vincitore del Premio Carver 2019, de “La scoperta dell'America. Saggi di Cesare Pavese”, con prefazione di Ernesto Ferrero, e di “Scrittori russi. Saggi di Leone Ginzburg”. Ha contribuito inoltre alla storia della letteratura italiana “Scoprirai leggendo” e ha pubblicato vari testi di narrativa tra cui “La biblioteca delle idee morte” e “Certi ricordi non tornano”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

La Trinchera de Llamas
Historia Negra del Socialismo. El Recorrido de las amnistías en España

La Trinchera de Llamas

Play Episode Listen Later Jul 27, 2025 13:14


Sandra León y Enrique Navarro nos trae otro episodio de la Historia Negra del Socialismo. ¿Las amnistías han sido realmente efectivas históricamente?

Podcast Página Cinco
#199 – George Orwell: em defesa do socialismo democrático

Podcast Página Cinco

Play Episode Listen Later Jul 24, 2025 55:59


“Cada linha de trabalho que escrevi foi escrita, direta ou indiretamente, contra o totalitarismo”. É comum encontrarmos essa citação de George Orwell por aí. Porém, com frequência a segunda parte da frase é omitida. O britânico escreveu, sim, para combater o totalitarismo. Mas não só. O olhar para a própria obra está no ensaio “Por que escrevo”, de 1946. E a citação completa é essa: “Cada linha de trabalho sério que escrevi desde 1936 foi escrita, direta ou indiretamente, contra o totalitarismo e em prol do socialismo democrático”. Orwell, vocês sabem, é autor de “1984” e “Animal Farm”, que aqui cito com o título original por razões que vocês entenderão ao longo do podcast. Não só isso. Também escreveu dezenas de ensaios que nos ajudam a compreender como a sua visão de mundo foi sendo forjada de acordo com as próprias experiências. É um dos autores mais citados e lidos do século 20. Também é dono de uma das biografias mais desprezadas e das obras mais deturpadas desse período. Há muitas interpretações tresloucadas sobre a literatura de Orwell por aí. Para entender melhor quem foi esse cara e quais são os caminhos legítimos para interpretar a sua obra que convidei Débora Tavares para um papo. Débora é professora e idealizadora da Livre Literatura, plataforma que nasceu em 2020 com o objetivo de divulgar e democratizar o conhecimento produzido na universidade pública. Vou deixar o caminho do Instagram para vocês na descrição do episódio, recomendo que acompanhem o trabalho dela lá no Livre Literatura. Débora é também mestre e doutora em literatura pela USP, onde pesquisou a obra de George Orwell e a sua relação com a História. *** A coletânea de Brecht que menciono, organizada por André Vallias, saiu pela Perspectiva, não pela Parábola. ** O caminho para o instagram do Livre Literatura: https://www.instagram.com/livre_literatura * Aqui o caminho para a newsletter da Página Cinco: https://paginacinco.substack.com/

DESDE MI PUNTO DE VISTA

La reciente cumbre de Santiago de Chile reunió a varios de los líderes más polémicos de Iberoamérica bajo el lema “Democracia Siempre”. Pero, lejos de representar una defensa de la democracia, esta reunión fue, como denuncio en este análisis, un intento desesperado de los caudillos del Socialismo del Siglo XXI por protegerse entre ellos.Pedro Sánchez, Gabriel Boric, Gustavo Petro, Lula da Silva y otros formaron una verdadera coalición política de blindaje, con promesas vacías y declaraciones globalistas que esconden la realidad de sus gestiones: crisis económica, represión, censura y corrupción.En este episodio, te muestro cómo se construye este nuevo frente internacional, cómo se manipula el lenguaje democrático y cómo se traiciona la voluntad popular bajo el disfraz del multilateralismo progresista.Desde Mi Punto de Vista es el espacio donde la verdad se dice sin rodeos. Si quieres entender el trasfondo de esta reunión, dale play y acompáñame.

DESDE MI PUNTO DE VISTA

La reciente cumbre de Santiago de Chile reunió a varios de los líderes más polémicos de Iberoamérica bajo el lema “Democracia Siempre”. Pero, lejos de representar una defensa de la democracia, esta reunión fue, como denuncio en este análisis, un intento desesperado de los caudillos del Socialismo del Siglo XXI por protegerse entre ellos.Pedro Sánchez, Gabriel Boric, Gustavo Petro, Lula da Silva y otros formaron una verdadera coalición política de blindaje, con promesas vacías y declaraciones globalistas que esconden la realidad de sus gestiones: crisis económica, represión, censura y corrupción.En este episodio, te muestro cómo se construye este nuevo frente internacional, cómo se manipula el lenguaje democrático y cómo se traiciona la voluntad popular bajo el disfraz del multilateralismo progresista.Desde Mi Punto de Vista es el espacio donde la verdad se dice sin rodeos. Si quieres entender el trasfondo de esta reunión, dale play y acompáñame.

CANCELLED ❌
LA REALIDAD QUE LOS ESPAÑOLES NO QUIEREN VER ❌ Manuel Llamas

CANCELLED ❌

Play Episode Listen Later Jul 19, 2025 113:45


En el episodio de hoy charlaremos con Manuel Llamas sobre el progresivo empobrecimiento que están sufriendo los españoles. ❌ Socialismo, la ruina de España: https://amzn.to/4lRZCB3

La Trinchera de Llamas
Historia Negra del Socialismo. El aniversario del asesinato de Estado de Calvo Sotelo

La Trinchera de Llamas

Play Episode Listen Later Jul 13, 2025 15:34


Enrique Navarro recuerda los precedentes del asesinato de Calvo Sotelo en su 89 aniversario

Es la Mañana de Federico
Federico a las 7: El socialismo es un un zombi que se alimenta de los vivos

Es la Mañana de Federico

Play Episode Listen Later Jul 7, 2025 30:12


Federico repasa junto a Rosana Laviada y Silvia Riveiro los cónclaves socialista y popular del fin de semana

Lo Mejor De La Prensa
Socialismo Democrático critica diseño “a la medida” de reforma política del Gobierno

Lo Mejor De La Prensa

Play Episode Listen Later Jul 2, 2025 4:54


Socialismo Democrático critica diseño “a la medida” de reforma política del Gobierno by El Líbero

Página 13 - Podcast
Vial y O'Shea por la derrota del Socialismo Democrático y cómo se construyen las campañas

Página 13 - Podcast

Play Episode Listen Later Jul 1, 2025 48:37


En una nueva edición de Página 13, Iván Valenzuela conversó con las columnistas Andrea Vial y María José O'Shea sobre cómo se construyen las campañas y cómo se le compite a alguien como Jeannette Jara, la carta presidencial del oficialismo. Además, comentaron la derrota del Socialismo Democrático por dentro.

El Primer Café
Vicepresidenta del PS: El Socialismo Democrático chileno se agotó

El Primer Café

Play Episode Listen Later Jul 1, 2025 69:41


La diputada Daniella Cicardini, vicepresidenta del Partido Socialista (PS), afirmó este lunes en El Primer Café de Cooperativa que el Socialismo Democrático "se agotó" debido a que está pasando por "una crisis" que le ha hecho "perder conexión". La legisladora reflexionó: "esto es más bien una crisis con respecto a la forma de hacer política que pareciera ser que perdió conexión con la sociedad". Conduce Cecilia Rovaretti.

La Trinchera de Llamas
Historia Negra del Socialismo Español: La colonización de la Justicia y el asesinato de Calvo Sotelo en 1936

La Trinchera de Llamas

Play Episode Listen Later Jun 29, 2025 13:38


Enrique Navarro cuenta la cantidad de amenazas a funcionarios y el señalamiento de la izquierda a la derecha en los meses de febrero a julio de 1936

Revolucion Racional
¡El triunfo de Mamdani causa pánico en Manhattan!

Revolucion Racional

Play Episode Listen Later Jun 28, 2025 39:27


El socialista Zohran Mamdani gana las primarias demócratas en New York y pone en pánico a muchos en EEUU y Puerto Rico. En este video explico el trasfondo de Mamdani y politicas socialistas que el propone para las ciudadanos de Nueva York. Finalmente explico la conexión que existe entre Mamdani y la Alianza en Puerto Rico. Mis Redes Sociales:Facebook: https://www.facebook.com/revolucionracionalpodcastTwitter: https://x.com/HolyChrisMolinaMis columnas para Buenas Nuevas:https://www.buenasnuevas.live/blog/chrismolina/

Café Brasil Podcast
LíderCast 373 - Lucas Souto Ribeiro - Desmascarando mentiras sobre Cuba

Café Brasil Podcast

Play Episode Listen Later Jun 26, 2025 80:39


No episódio de hoje, recebemos Lucas Souto Ribeiro, mestre em Política e Relações Internacionais pela Universidad Sergio Arboleda (Colômbia). Com experiência na Câmara de Comércio Colombo-Brasileira, é tradutor de livros, escritor acadêmico e colabora com o jornal Brasil Sem Medo e o portal ADN Cuba. Lucas apresenta seu livro Revolução Cubana & Ditadura Castrista, chamado por ele de “o livro proibido pelo MEC”, onde questiona narrativas e distorções históricas presentes na educação brasileira. Prepare-se para uma conversa provocadora sobre liberdade e verdades ocultas. ..................................................................................................................................

Lidercast Café Brasil
LíderCast 373 - Lucas Souto Ribeiro - Desmascarando mentiras sobre Cuba

Lidercast Café Brasil

Play Episode Listen Later Jun 26, 2025 80:39


No episódio de hoje, recebemos Lucas Souto Ribeiro, mestre em Política e Relações Internacionais pela Universidad Sergio Arboleda (Colômbia). Com experiência na Câmara de Comércio Colombo-Brasileira, é tradutor de livros, escritor acadêmico e colabora com o jornal Brasil Sem Medo e o portal ADN Cuba. Lucas apresenta seu livro Revolução Cubana & Ditadura Castrista, chamado por ele de “o livro proibido pelo MEC”, onde questiona narrativas e distorções históricas presentes na educação brasileira. Prepare-se para uma conversa provocadora sobre liberdade e verdades ocultas. ..................................................................................................................................

Revolucion Racional
Desmintiendo Los Argumentos Socialistas del Ex-Senador Rafael Bernabe

Revolucion Racional

Play Episode Listen Later Jun 20, 2025 94:13


Durante el fin de semana pasada, Bianca Graulau le hizo una entrevista a Rafael Bernabe donde él habló sus ideas socialistas. En este video yo desmiento cada uno de sus ideas con lógica y pruebas para que quede claro cuan disparatero es y lo absurdo que son sus ideas que son los mismos que usaron la Union Sovietica y Cuba para hacer propaganda a su gente.Espero que lo disfruten. Mis Redes Sociales:Facebook: https://www.facebook.com/revolucionracionalpodcastTwitter: https://x.com/HolyChrisMolinaMis columnas para Buenas Nuevas:https://www.buenasnuevas.live/blog/chrismolina/

El Villegas - Actualidad y esas cosas
Tohá en picada: ¿Desesperación o fin del socialismo democrático? | E1640

El Villegas - Actualidad y esas cosas

Play Episode Listen Later Jun 19, 2025 66:40


En el programa de hoy, Fernando Villegas y Nicole Rodríguez analizaron las dificultades que enfrenta la candidatura de Carolina Tohá, atribuyéndolas a la pérdida de sustento del socialismo democrático y al ascenso de figuras como Javiera Jara. Examinaron la evolución histórica de la centroizquierda desde la Concertación hasta su descomposición actual, destacando la falta de propuestas ideológicas claras. También discutieron el prolongado estado de excepción en la macrozona sur, criticando la pasividad del gobierno de Boric y el costo político de una eventual intervención militar. En ese contexto, abordaron las limitaciones de figuras como Evelyn Matthei para enfrentar los desafíos de seguridad. Posteriormente, denunciaron la llegada de la señal rusa RT a Chile, calificándola como propaganda política financiada por la dictadura de Putin, lo que refleja el conflicto ideológico global entre civilización occidental y regímenes autoritarios. Finalmente, abordaron la influencia de medios y capitales extranjeros en la manipulación de la opinión pública. Para acceder al programa sin interrupción de comerciales, suscríbete a Patreon: https://www.patreon.com/elvillegas 00:03:09 - Crisis campaña de Tohá 00:08:27 - Fin del socialismo democrático 00:14:19 - Estado de excepción y Armada 00:28:10 - Uso de fuerza en el sur 00:42:16 - Canal RT llega a Chile 00:54:25 - Propaganda y manipulación global

El Villegas - Actualidad y esas cosas
Disfraz de Jara, debilidad de Matthei y caos migratorio en EE.UU. | E1635

El Villegas - Actualidad y esas cosas

Play Episode Listen Later Jun 12, 2025 64:16


En el programa de hoy, Fernando Villegas y Nicole Rodríguez analizaron el intento de algunos candidatos de izquierda, especialmente Jara, de desvincularse del Partido Comunista como estrategia electoral, lo que fue interpretado como un intento de disfrazar la ideología real. Se discutió la debilidad del socialismo democrático para diferenciarse del Frente Amplio y el Partido Comunista, debilitando candidaturas como la de Carolina Tohá. También se abordó el impacto del estallido social de 2019 en la narrativa política, afectando tanto a la izquierda como a Chile Vamos y a Evelyn Matthei. Se examinó el estado actual de la candidatura de Matthei, su falta de claridad y la contradicción en sus propuestas. En el ámbito internacional, comentaron las protestas en EE.UU. contra las deportaciones ordenadas por Trump, señalando una transformación del concepto de democracia y el rol creciente de las masas. Finalmente, se trató la contradicción de la izquierda chilena al intentar limitar el voto de extranjeros por temor a que voten por la derecha, a pesar de haberlos promovido anteriormente como parte de una agenda inclusiva. Para acceder al programa sin interrupción de comerciales, suscríbete a Patreon: https://www.patreon.com/elvillegas Temas Principales y sus Minutos 00:01:12 - Candidatura de Jara y el disfraz ideológico 00:07:33 - Socialismo democrático y el dilema de Carolina Tohá 00:15:20 - Octubre 2019 y sus efectos en la oposición 00:22:07 - Dificultades en la campaña de Evelyn Matthei 00:30:12 - Caso Allende, Boric y justicia en Argentina 00:35:16 - Migración y protestas en EE.UU.: conflicto con Trump

El Villegas - Actualidad y esas cosas
Socialismo democrático: humo y contradicciones | E1634

El Villegas - Actualidad y esas cosas

Play Episode Listen Later Jun 9, 2025 73:23


En el programa de hoy, Fernando Villegas y Nicole Rodríguez analizaron las recientes declaraciones del presidente Gabriel Boric sobre gobernabilidad, vinculándolas con la ausencia de protestas y el rol que ha jugado la izquierda en movilizaciones anteriores. Se debatió la confusión ideológica del socialismo democrático y su cercanía con la izquierda radical, especialmente en el contexto de las primarias presidenciales. También se discutió la incoherencia del lenguaje político actual, la polarización ideológica, y la debilidad de las propuestas de centro. En el plano internacional, abordaron la guerra entre Rusia y Ucrania, la relación estratégica entre Rusia y China, y el espionaje chino desde Brasil. Finalmente, se expuso un detallado reportaje sobre las irregularidades en la Fundación Salvador Allende, incluyendo transacciones con cuadros para saldar deudas con el Estado y posibles conflictos de interés entre el Estado y la familia Allende. Se planteó una crítica dura al uso de fundaciones políticas para beneficio personal con dinero público. Para acceder al programa sin interrupción de comerciales, suscríbete a Patreon: https://www.patreon.com/elvillegas Segundo Paso: Temas Principales y sus Minutos 00:00:00 - Gobernabilidad y protestas según Boric 00:10:00 - Confusión del socialismo democrático 00:20:00 - Polarización e incoherencia ideológica 00:28:00 - Guerra Rusia-Ucrania y espionaje chino 00:41:00 - Fundación Allende y uso de fondos públicos 00:55:00 - Crítica general a la clase política

Brasil Paralelo | Podcast
POR QUE HÁ RICOS QUE APOIAM O SOCIALISMO? | Magna Carta por Ricardo Gomes

Brasil Paralelo | Podcast

Play Episode Listen Later Jun 8, 2025 10:43


Assine a Brasil Paralelo: https://sitebp.la/bp-magna-carta ___________ As opiniões de Ricardo Gomes sobre os principais acontecimentos do país em poucos minutos. Um espaço para conhecermos melhor sobre história e política, olharmos para o passado e conseguirmos compreender o presente e o futuro. Nesta edição: Por que há ricos que apoiam o socialismo?.__________ Precisa de ajuda para assinar? Fale com nossa equipe comercial: https://sitebp.la/yt-equipe-de-vendas Já é assinante e gostaria de fazer o upgrade? Aperte aqui: https://sitebp.la/yt-equipe-upgrade __________ Siga a #BrasilParalelo: Site: https://bit.ly/portal-bp Instagram: / brasilparalelo Facebook: / brasilparalelo Twitter: / brasilparalelo

Value School | Ahorro, finanzas personales, economía, inversión y value investing

Manuel Llamas es licenciado en Ciencias Políticas por la Universidad de Santiago de Compostela, máster en Periodismo por El Mundo y máster en Economía de la Escuela Austríaca por la Universidad Rey Juan Carlos. A lo largo de su carrera he ejercido como periodista en Expansión, Libertad Digital y Libre Mercado, donde ha sido redactor jefe de Economía. Entre septiembre de 2019 y julio de 2023 ocupó los cargos de jefe de gabinete de la Consejería de Hacienda y viceconsejero de Economía en la Comunidad de Madrid. Actualmente dirige y presenta en esRadio el programa de fin de semana La Trinchera de Llamas y es director del Instituto Juan de Mariana, think tank liberal de referencia en el ámbito hispanohablante.   

Revolutionary Left Radio
[BEST OF] In Defense of Che Guevara: Analyzing his Life and Answering his Critics

Revolutionary Left Radio

Play Episode Listen Later May 10, 2025 94:22


ORIGINALLY RELEASED Nov 13, 2017 Dr. Thoreau Redcrow is an American academic with a Ph.D. in Conflict Analysis with a concentration in Global Conflict. Thoreau is a researcher who specializes in studying armed guerrilla movements, and who has over a decade of experience studying the life and legacy of Che Guevara. His prior investigations into Che's biography have taken him to Cuba to speak to those who knew and fought alongside Che, as well as to other arenas around the world which have been influenced by Che Guevara's armed struggle. Brett sits down with Dr. Redcrow to discuss the Argentine Marxist revolutionary; including an entire segment of the podcast dedicated to debunking many of the right-wing and anti-communist lies about him. Topics Include: Che's childhood, the political context out of which Che emerged, the Cuban Revolution, Fidel Castro, debunking lies and slander about Che, The Bay of Pigs, Anti-Imperialism, "Guevarism", Marx, Lenin, and much, MUCH more! ---------------------------------------------------- Support Rev Left and get access to bonus episodes: www.patreon.com/revleftradio Make a one-time donation to Rev Left at BuyMeACoffee.com/revleftradio Follow, Subscribe, & Learn more about Rev Left Radio HERE Outro Beat Prod. by flip da hood

Conclusiones
Elecciones en Bolivia: oficialismo y oposición en batallas internas. Así comienza la carrera presidencial

Conclusiones

Play Episode Listen Later May 2, 2025 51:33


El Tribunal Supremo Electoral de Bolivia habilitó a 14 partidos y cinco alianzas para que puedan participar en las elecciones del 17 de agosto. La lucha por la presidencia no solo dividió al partido oficialista, Movimiento al Socialismo; la oposición también llega fragmentada a la cita electoral, después de que fracasara una propuesta de unidad. Learn more about your ad choices. Visit podcastchoices.com/adchoices

El Villegas - Actualidad y esas cosas
Primarias de cartón, derechos de papel y el fantasma del socialismo | E1606

El Villegas - Actualidad y esas cosas

Play Episode Listen Later May 1, 2025 69:00


En el programa de hoy, Fernando Villegas y Nicole Rodríguez analizaron críticamente las primarias del oficialismo, cuestionando su legitimidad y calificándolas de farsas teatrales destinadas a proyectar una falsa unidad ideológica. Se debatió el significado de conceptos como derechos, libertades y meritocracia, criticando la inflación del gasto social sin resultados tangibles y la creciente burocratización estatal. También se discutió el poder de la CUT en la negociación del salario mínimo, denunciando su cercanía con el Partido Comunista. Finalmente, abordaron la decadencia tecnológica y autoritaria de regímenes como el chino y el soviético, destacando cómo la falta de libertad impacta negativamente en la innovación y el desarrollo. Para acceder al programa sin interrupción de comerciales, suscríbete a Patreon: https://www.patreon.com/elvillegas 00:02:10 - Primarias del oficialismo 00:10:07 - Derechos y libertades 00:22:40 - Impuestos y gasto social 00:32:00 - Meritocracia y educación 00:44:06 - Autoritarismo y tecnología 00:47:05 - CUT y salario mínimo