Podcast appearances and mentions of vito schifani

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Lezioni antimafia
Lezioni antimafia: Nando dalla Chiesa

Lezioni antimafia

Play Episode Listen Later Jun 3, 2022 22:34


Sesto incontro di “Lezioni di antimafia”. “Giustizia Memoria Diritti” è il titolo del ciclo ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e realizzato con Radio Popolare. In questo incontro il professor Nando dalla Chiesa ricorda il giudice Giovanni Falcone a trent'anni dalla strage di Capaci. Il 23 maggio 1992 con il giudice Falcone furono uccisi anche la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonino Montinaro e Vito Schifani. La lezione si è svolta il 26 aprile 2022 in streaming sui canali YouTube di Radio Popolare e della Scuola Caponnetto.

Database - Numeri, parole e analisi  sull’Italia che cambia
Un bilancio della lotta alla mafia a trent'anni dalla strage di Capaci

Database - Numeri, parole e analisi sull’Italia che cambia

Play Episode Listen Later May 27, 2022 22:09


Stiamo celebrando in questi giorni i trent'anni dall'attentato di Capaci, dove persero le vite il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In quel terribile 1992 scorrerà altro sangue, meno di due mesi dopo, il 19 luglio sarà il giudice Borsellino e la sua scorta a cadere vittima della mafia. L'anniversario è l'occasione per un bilancio della lotta alla criminalità organizzata, ne parliamo con Vittorio Mete, Professore associato di Sociologia dei fenomeni politici presso l'Università di Firenze e con Elisabetta de Giorgi, Professoressa associata di Scienza Politica all'Università di Trieste.

Racconti di Storia Podcast
La STRAGE di CAPACI: GIOVANNI FALCONE un uomo lasciato SOLO

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later May 23, 2022 28:23


Sostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/noiritalianoVisita il Blog RACCONTI DI STORIA: https://raccontidistoria.blogspot.com/Il nostro canale YOUTUBE: https://www.youtube.com/NoirItalianoEra il 23 Maggio 1992, alle 17:58 in prossimita' dello svincolo autostradale di Capaci, vicino a Palermo, 1000 Kg di tritolo posizionati al di sotto del manto stradale vengono fatti esplodere al sopraggiungere del convoglio delle tre auto che riportano il giudice Giovanni Falcone a Palermo per il fine settimana.La prima auto con tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Montinaro, Antonio Dicillo, viene sbalzata per oltre 10 metri in un giardino di olivi, la seconda auto con a bordo Falcone e la moglie Francesca Morvillo si schianta contro il muro di detriti provocati dall'enorme esplosione.Il luoro cuore cessera' di battere la sera stessa.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
A trent'anni dalla strage di Capaci | 23/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 23, 2022 2:35


A cura di Daniele Biacchessi Trent'anni è un tempo lungo per la memoria di un Paese. Una cifra tonda di un anniversario che ancora scava un profondo buco nero nel cuore degli italiani e determina un prima e un dopo, un segno preciso che condiziona ancora la nostra Storia. Trent'anni fa, la mafia stragista colpiva il centro nevralgico dell'antimafia con l'eccidio sull'autostrada tra Capaci e Isola delle femmine, l'uccisione di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gran parte della loro scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), 23 feriti. Un attentato perfetto, con 500 chilogrammi di esplosivo stipato in un cunicolo, compiuto dal vertice di Cosa Nostra (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Nitto Santapaola, Matteo Messina Denaro e il gotha dell'organizzazione). Nulla fu come prima. Il 19 luglio in via D'amelio, lo stesso gruppo aveva architettato il piano per uccidere Paolo Borsellino e la scorta. Falcone e Borsellino avevano istruito il maxiprocesso concluso con un numero impressionante di condanne definitive. A trent'anni da Capaci, pesa ancora il mancato accertamento dei cosiddetti mandanti occulti della strage: una rete di interessi che univano criminali, uomini inseriti negli apparati dello Stato come Giovanni Aiello (faccia da mostro), Istituzioni, imprenditori passati alla politica come Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri, e molto altro ancora. Indizi che hanno fatto scattare inchieste, che hanno impegnato procure e commissioni parlamentari, senza un risultato giudiziario. Eppure il dubbio che non fosse solo opera di Cosa Nostra rimane. E questo anniversario non contribuirà a svelare gli intrighi che hanno portato alla morte di due simboli dell'antimafia. Ci sarebbe ancora troppo da indagare per giungere ad una verità piena. E la nostra fragile democrazia non è in grado di trasformare un dubbio in una prova provata. Credits: Agenzia Fotogramma

Non Stop News
Non Stop News: i 30 anni dalla strage di Capaci e il 19° scudetto del Milan

Non Stop News

Play Episode Listen Later May 23, 2022 47:35


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Kiev non cede i territori a Mosca e la guerra rende l'Italia più povera. Il punto sullo sport del lunedì mattina, con Umberto Zapelloni, giornalista sportivo, responsabile delle pagine sportive de Il Foglio. Un punto che coincide con la chiusura del Campionato e la festa per lo scudetto. 30 anni dopo la strage di Capaci, in cui la mafia uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e 3 agenti della scorta, con Lirio Abbate, direttore de L'Espresso, ripercorriamo questa pagina tragica della nostra storia. Abbate è in libreria con "Stragisti, da Giuseppe Graviano a Matteo Messina Denaro, uomini e donne delle bombe di mafia". Oggi ricorrono i 30 anni dalla strage di Capaci, quando la mafia uccise il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In diretta con noi, questa mattina, Giuseppe Ayala, vice presidente della Fondazione Giovanni Falcone ed ex magistrato del pool antimafia di Palermo. Massimiliano Messina oggi è un infermiere. Ma il 23 maggio del 1992 fu il primo operatore televisivo a riprendere sull'autostrada di Capaci le immagini dell'auto di Giovanni Falcone e della sua scorta rovesciate dall'esplosione. I temi di stretta attualità con il direttore di Famiglia Cristiana, Stefano Stimamiglio. Il nostro ospite ha parlato della guerra in Ucraina, ma anche dei temi legati alla famiglia e al Papa. Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro.

Muoviti Muoviti
Muoviti Muoviti di lunedì 23/05/2022

Muoviti Muoviti

Play Episode Listen Later May 23, 2022 51:04


Dove si ricorda il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro a 30 anni dalla scomparsa avvenuta a Capaci proprio alle 17.57 del 23 maggio 1992. Nella seconda parte siamo invece stati legati alla stretta cronaca con i festeggiamenti per lo scudetto del Milan: Giulia Strippoli in collegamento da Casa Milan in attesa della partenza dell'autobus scoperto con i giocatori e Elton Guranjaku presidente del Milan Club Tirana che ci ha spiegato come mai in Albania ci sono così tanti tifosi milanisti.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
A trent'anni dalla strage di Capaci | 23/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 23, 2022 2:35


A cura di Daniele Biacchessi Trent'anni è un tempo lungo per la memoria di un Paese. Una cifra tonda di un anniversario che ancora scava un profondo buco nero nel cuore degli italiani e determina un prima e un dopo, un segno preciso che condiziona ancora la nostra Storia. Trent'anni fa, la mafia stragista colpiva il centro nevralgico dell'antimafia con l'eccidio sull'autostrada tra Capaci e Isola delle femmine, l'uccisione di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gran parte della loro scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), 23 feriti. Un attentato perfetto, con 500 chilogrammi di esplosivo stipato in un cunicolo, compiuto dal vertice di Cosa Nostra (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Nitto Santapaola, Matteo Messina Denaro e il gotha dell'organizzazione). Nulla fu come prima. Il 19 luglio in via D'amelio, lo stesso gruppo aveva architettato il piano per uccidere Paolo Borsellino e la scorta. Falcone e Borsellino avevano istruito il maxiprocesso concluso con un numero impressionante di condanne definitive. A trent'anni da Capaci, pesa ancora il mancato accertamento dei cosiddetti mandanti occulti della strage: una rete di interessi che univano criminali, uomini inseriti negli apparati dello Stato come Giovanni Aiello (faccia da mostro), Istituzioni, imprenditori passati alla politica come Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri, e molto altro ancora. Indizi che hanno fatto scattare inchieste, che hanno impegnato procure e commissioni parlamentari, senza un risultato giudiziario. Eppure il dubbio che non fosse solo opera di Cosa Nostra rimane. E questo anniversario non contribuirà a svelare gli intrighi che hanno portato alla morte di due simboli dell'antimafia. Ci sarebbe ancora troppo da indagare per giungere ad una verità piena. E la nostra fragile democrazia non è in grado di trasformare un dubbio in una prova provata. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
A trent'anni dalla strage di Capaci | 23/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 23, 2022 2:36


A cura di Daniele Biacchessi Trent'anni è un tempo lungo per la memoria di un Paese. Una cifra tonda di un anniversario che ancora scava un profondo buco nero nel cuore degli italiani e determina un prima e un dopo, un segno preciso che condiziona ancora la nostra Storia. Trent'anni fa, la mafia stragista colpiva il centro nevralgico dell'antimafia con l'eccidio sull'autostrada tra Capaci e Isola delle femmine, l'uccisione di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gran parte della loro scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), 23 feriti. Un attentato perfetto, con 500 chilogrammi di esplosivo stipato in un cunicolo, compiuto dal vertice di Cosa Nostra (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Nitto Santapaola, Matteo Messina Denaro e il gotha dell'organizzazione). Nulla fu come prima. Il 19 luglio in via D'amelio, lo stesso gruppo aveva architettato il piano per uccidere Paolo Borsellino e la scorta. Falcone e Borsellino avevano istruito il maxiprocesso concluso con un numero impressionante di condanne definitive. A trent'anni da Capaci, pesa ancora il mancato accertamento dei cosiddetti mandanti occulti della strage: una rete di interessi che univano criminali, uomini inseriti negli apparati dello Stato come Giovanni Aiello (faccia da mostro), Istituzioni, imprenditori passati alla politica come Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri, e molto altro ancora. Indizi che hanno fatto scattare inchieste, che hanno impegnato procure e commissioni parlamentari, senza un risultato giudiziario. Eppure il dubbio che non fosse solo opera di Cosa Nostra rimane. E questo anniversario non contribuirà a svelare gli intrighi che hanno portato alla morte di due simboli dell'antimafia. Ci sarebbe ancora troppo da indagare per giungere ad una verità piena. E la nostra fragile democrazia non è in grado di trasformare un dubbio in una prova provata. Credits: Agenzia Fotogramma

Quarto potere
Ep. 190 | 23 Maggio 1992

Quarto potere

Play Episode Listen Later May 23, 2022 25:06


Una rassegna stampa speciale quest'oggi che ci riporta alle prime pagine dei giornali di trent'anni fa, a quel 23 maggio del 1992 quando la mafia uccise Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani facendo saltare in aria il tratto dell'autostrada A29 all'altezza di Capaci. Un viaggio dentro le parole di quei giorni, dentro un contesto che oggi ci appare lontano e che invece è più vicino che mai.

Corriere Daily
Capaci, 23 maggio 1992: le voci della strage

Corriere Daily

Play Episode Listen Later May 22, 2022 32:37


L'attentato che uccise Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta ricostruito attraverso le concitate e drammatiche comunicazioni radio della polizia dopo lo scoppio della bomba, dalle prime notizie frammentarie dal luogo dell'esplosione fino all'ultima informazione dall'ospedale sulla fine del giudice. In mezzo il racconto in presa diretta di chi è sopravvissuto per caso all'attentato: l'agente di scorta Angelo Corbo, che era a bordo della terza macchina del corteo. E i ricordi di come hanno appreso la notizia Rosaria Schifani e Michele Dicillo, moglie e fratello di due agenti morti, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Cliccando su questo link potete leggere la trascrizione del testo integrale della puntata: https://bit.ly/3NsHdts

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Dentro la Notizia
Ritorna in libertà Giovanni Brusca | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 7:11


Ha lasciato il carcere dopo 25 anni, per fine della pena, il mafioso Giovanni Brusca, uno dei fedelissimi del capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia e di aver ammesso, tra gli altri omicidi, il suo ruolo nella strage di Capaci. Il 23 maggio del 1992 azionò il comando che poi uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Ebbe anche un ruolo di primo piano nel rapimento e nell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. Era stato arrestato nel 1996 e, dopo alcuni anni, ha iniziato a collaborare con la giustizia. Il parere di Benedetto Ippolito e di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone.

Dentro la Notizia
Ritorna in libertà Giovanni Brusca | 01/06/2021 | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 7:11


Ha lasciato il carcere dopo 25 anni, per fine della pena, il mafioso Giovanni Brusca, uno dei fedelissimi del capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia e di aver ammesso, tra gli altri omicidi, il suo ruolo nella strage di Capaci. Il 23 maggio del 1992 azionò il comando che poi uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Ebbe anche un ruolo di primo piano nel rapimento e nell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. Era stato arrestato nel 1996 e, dopo alcuni anni, ha iniziato a collaborare con la giustizia. Il parere di Benedetto Ippolito e di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone.

Mood Italia Radio
Memoria antimafia - Ospiti Gilda Sciortino, Rita Barbera, Valentina Chinnici, Angelica Furnari e Aida Satta Flores

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later May 26, 2021 30:43


Sono passati 29 anni da giorno della strage di Capaci in cui vennero uccisi dalla mafia, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In questo 23 maggio 2021, Mood Italia Radio ha dedicato una lunga diretta per ricordare la strage, ma anche per ricordare gli altri caduti per mano mafiosa, coloro che giornalmente combattono la mafia e coloro che non si piegano alle intimidazioni mafiose e alle richieste di pizzo. Per ricordare quel tragico giorno, parleremo dell'impegno al contrasto alla mafia che giornalmente vedono impegnate le donne. Memoria antimafia è una produzione Mood Italia Radio, condotta da Davide La Cara e Manfredi Cascino. Regia Ninni Ricotta

Mood Italia Radio
Memoria antimafia - Ospite Carmine Mancuso

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later May 25, 2021 14:20


Sono passati 29 anni da giorno della strage di Capaci in cui vennero uccisi dalla mafia, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In questo 23 maggio 2021, Mood Italia Radio ha dedicato una lunga diretta per ricordare la strage, ma anche per ricordare gli altri caduti per mano mafiosa, coloro che giornalmente combattono la mafia e coloro che non si piegano alle intimidazioni mafiose e alle richieste di pizzo. Per ricordare quel tragico giorno, abbiamo avuto come nostro ospite Carmine Mancuso, già Senatore della Repubblica, Deputato all'ARS, Presidente dell'Associazione Per Onorare La Memoria Dei Caduti Nella Lotta Contro La Mafia e figlio di Lenin Mancuso, maresciallo della PS barbaramente ucciso dalla mafia insieme al giudice Terranova. Memoria antimafia è una produzione Mood Italia Radio, condotta da Davide La Cara e Manfredi Cascino. Regia Ninni Ricotta

Mood Italia Radio
Memoria antimafia - Ospite Claudio Fava

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later May 25, 2021 27:09


Sono passati 29 anni da giorno della strage di Capaci in cui vennero uccisi dalla mafia, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In questo 23 maggio 2021, Mood Italia Radio ha dedicato una lunga diretta per ricordare la strage, ma anche per ricordare gli altri caduti per mano mafiosa, coloro che giornalmente combattono la mafia e coloro che non si piegano alle intimidazioni mafiose e alle richieste di pizzo. Per ricordare quel tragico giorno, abbiamo avuto come nostro ospite l'On.le Claudio Fava, giornalista e Presidente della Commissione Antimafia all'Assemblea Regionale Siciliana, nonchè già deputato nazionale, che ha improntato la sua vita alla lotta alla mafia. Memoria antimafia è una produzione Mood Italia Radio, condotta da Davide La Cara e Manfredi Cascino. Regia Ninni Ricotta

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Mood Italia Radio
Memoria antimafia - Ospite Gianluca Maria Calì

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later May 25, 2021 14:21


Sono passati 29 anni da giorno della strage di Capaci in cui vennero uccisi dalla mafia, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In questo 23 maggio 2021, Mood Italia Radio ha dedicato una lunga diretta per ricordare la strage, ma anche per ricordare gli altri caduti per mano mafiosa, coloro che giornalmente combattono la mafia e coloro che non si piegano alle intimidazioni mafiose e alle richieste di pizzo. Per ricordare quel tragico giorno, abbiamo avuto come nostro ospite Giuanluca Maria Calì, uun imprenditore siciliano che ha deciso di non sottomettersi alla mafia non pagando il pizzo, denunciando gli estortori, nella consapevolezza che la sua vita e quella dei suoi famiiari sarebbe stata stravolta. Memoria antimafia è una produzione Mood Italia Radio, condotta da Davide La Cara e Manfredi Cascino. Regia Ninni Ricotta

Mood Italia Radio
Memoria antimafia - Ospite Giovanni Impastato

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later May 25, 2021 25:55


Sono passati 29 anni da giorno della strage di Capaci in cui vennero uccisi dalla mafia, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In questo 23 maggio 2021, Mood Italia Radio ha dedicato una lunga diretta per ricordare la strage, ma anche per ricordare gli altri caduti per mano mafiosa, coloro che giornalmente combattono la mafia e coloro che non si piegano alle intimidazioni mafiose e alle richieste di pizzo. Per ricordare quel tragico giorno, abbiamo avuto come nostro ospite Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978, cha ha scritto il libro "Mio fratello. Tutta una vita con Peppino". Interviene nell'intervista Angelica Furnari. Memoria antimafia è una produzione Mood Italia Radio, condotta da Davide La Cara e Manfredi Cascino. Regia Ninni Ricotta

Mood Italia Radio
Memoria antimafia - Ospite Franco Lannino

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later May 24, 2021 19:07


Sono passati 29 anni da giorno della strage di Capaci in cui vennero uccisi dalla mafia, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In questo 23 maggio 2021, Mood Italia Radio ha dedicato una lunga diretta per ricordare la strage, ma anche per ricordare gli altri caduti per mano mafiosa, coloro che giornalmente combattono la mafia e coloro che non si piegano alle intimidazioni mafiose e alle richieste di pizzo. Per ricordare quel tragico giorno, abbiamo avuto come nostro ospite Franco Lannino, il fotoreporter le cui immagini per prime arrivarono alle agenzie di stampa e che fecero il giro del mondo. Memoria antimafia è una produzione Mood Italia Radio, condotta da Davide La Cara e Manfredi Cascino. Regia Ninni Ricotta

Mood Italia Radio
Memoria antimafia - Ospite Pino Maniaci

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later May 24, 2021 20:34


Sono passati 29 anni da giorno della strage di Capaci in cui vennero uccisi dalla mafia, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In questo 23 maggio 2021, Mood Italia Radio ha dedicato una lunga diretta per ricordare la strage, ma anche per ricordare gli altri caduti per mano mafiosa, coloro che giornalmente combattono la mafia e coloro che non si piegano alle intimidazioni mafiose e alle richieste di pizzo. Per ricordare quel tragico giorno, abbiamo avuto come nostro ospite Pino Maniaci, direttore di TeleJato, che con le sue inchieste giornalistiche ha dato il via a numerosi filoni di indagine. Memoria antimafia è una produzione Mood Italia Radio, condotta da Davide La Cara e Manfredi Cascino. Regia Ninni Ricotta

Ascuta
Giovanni Falcone “le tue idee camminano sulle nostre gambe”

Ascuta

Play Episode Listen Later May 23, 2020 18:21


Sono passati 28 anni da quelle 17:58 del 23 Maggio 1992. Dall'esplosione che spezzò la vita di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montanaro e Vito Schifani.In questo giorno la memoria di tutti noi si ferma inevitabilmente a quel momento. Agli ultimi pensieri di quei ragazzi poliziotti , mariti padri figli amici, famiglia per tutti i siciliani onesti. Per l'eredità che Giovanni Falcone ha lasciato a tutti noi.Responsabilmente, con coraggio vogliamo raccontarvi la storia di Giovanni e di Francesca, di Antonio, di Vito e di Rocco, della Sicilia e di tutti i siciliani onesti.Quella bomba non ha fermato le idee, non ha fermato la voglia di giustizia, il profumo della libertà, lo stupore della bellezza di chi può vivere e camminare a testa alta.E noi oggi più che mai vogliamo gridarlo:Fuori la mafia dallo Stato, come gli studenti e le studentesse che 28 anni fa reagirono con orgoglio e promisero a se stessi che non si sarebbero arresi. E noi giovani di oggi continueremo a rinvigorire la memoria perché le loro idee camminano sulle nostre gambe.Ascuta racconta Giovanni Falcone.

aostapodcast
Il messaggio di Mattarella alla "Nave della legalità", nel 28° anniversario della strage di Capaci

aostapodcast

Play Episode Listen Later May 23, 2020 4:33


Il messaggio ufficiale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto "La nave della legalità", nel 28esimo anniversario della strage di Capaci, che ricorda la morte dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e con loro, di Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina.

Memos
Memos di venerdì 22/05/2020

Memos

Play Episode Listen Later May 22, 2020 30:07


Capaci, 28 anni dopo la strage siamo ancora alla ricerca dei moventi dell'assassinio di Giovanni Falcone. Domani 23 maggio si ricordano le vittime di quel massacro: oltre al giudice, a Capaci morirono sua moglie Francesca Morvillo, e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Memos ha riproposto oggi una parte della testimonianza di Giovanni Costanza, l'autista di Falcone sopravvissuto alla strage, ospite nel febbraio scorso di Radio Popolare per il ciclo “Lezioni di Antimafia” (Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”). A Memos oggi Pierpaolo Farina, sociologo, fondatore di Wikimafia, la libera enciclopedia online sulle mafie. Wikimafia ha organizzato questa settimana diversi incontri via web, ad esempio sulla memoria del giudice Falcone con il sociologo Nando dalla Chiesa; sulle verità svelate e ancora da svelare con l'ex pm Vittorio Teresi, il giornalista Enrico Bellavia e Giovanni Montinaro, figlio dell'agente ucciso a Capaci. Vittorio Teresi è stato procuratore a Palermo, uno dei pm del processo sulla trattativa stato-mafia: “chi ha ucciso Falcone? I suoi nemici – dice l'ex pm a Wikimafia – Chi erano i nemici di Falcone? Certamente i mafiosi, ma anche quegli uomini dello stato collusi con la mafia che sapevano bene una cosa: che se Giovanni avesse potuto continuare nella sua opera all'interno del ministero avrebbe fatto emanare quelle leggi che aveva in mente. Inoltre, i nemici erano quelli che sapevano un'altra cosa: che se Falcone fosse diventato procuratore nazionale antimafia , con quegli strumenti normativi in mano, avrebbe potuto ottenere quel risultato che tutti coloro che si occupano di combattere la mafia vogliono, e cioè la distruzione totale della mafia. L'obiettivo della fine totale, irreversibile delle mafie – conclude il magistrato Teresi - non è un obiettivo comune voluto da molti stati e da esponenti di questo stato”.

Memos
Alle origini della mafia siciliana, tra passato e presente

Memos

Play Episode Listen Later May 22, 2017 27:32


Umberto Santino, storico, fondatore insieme alla moglie Anna Puglisi del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”, è stato l'ospite di oggi a Memos. Il Centro palermitano è un punto di riferimento, anche a livello internazionale, sugli studi storici e sull'attualità della mafia siciliana. In queste settimane il Centro “Impastato” ha compiuto 40 anni dalla fondazione nel maggio del 1977. Umberto Santino ha appena pubblicato un libro che raccoglie anni di ricerche e di studi sulle origini della mafia siciliana. “La mafia dimenticata. La criminalità organizzata in Sicilia dall'Unità d'Italia al Novecento. Le prime inchieste. I processi. Un documento storico” (Melampo, 2017). A Memos Santino ha raccontato la storia del Centro di Documentazione, il suo legame con Peppino Impastato a cui il centro viene intitolato nel 1980, due anni dopo l'uccisione dell'attivista antimafia di Cinisi da parte di Cosa Nostra. ..Nel libro “La mafia dimenticata” Umberto Santino ricorda come il carattere essenziale della mafia siciliana, quello di essere una organizzazione di potere, sia stato descritto già a partire dalla fine dell'Ottocento, anche se per decenni è stato negato non solo dai mafiosi (“la mafia non esiste”), ma anche da alcuni studiosi della criminalità organizzata. Santino a Memos ricorda le “sviste” del sociologo tedesco Henner Hess e l'”infortunio” di Leonardo Sciascia all'inizio degli anni Settanta. L'intervento di Umberto Santino a Memos si apre con un ricordo di Giovanni Falcone, a 25 anni dalla strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui furono uccisi anche la moglie del giudice e magistrata Francesca Morvillo e tre agenti di scorta: Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.