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Focus economia
La frenata tedesca rallenta l'export del made in Italy

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025


Frena l interscambio tra Italia e Germania nel 2024 e rallenta l'export italiano. Il valore dei rapporti commerciali tra i due Paesi è sceso del 4%, mentre le vendite delle imprese italiane sul principale mercato di sbocco per il Paese sono scese da 74,7 a 71 miliardi, in base al rapporto appena pubblicato dalla Camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien.Nonostante la flessione, causata dalla frenata tedesca e dal complesso contesto internazionale, l'interscambio nel 2024 si è attestato a 156 miliardi di euro ed è stato «il terzo più alto di sempre, a riprova della solidità dei rapporti tra le due economie», spiega Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio Ahk Italien. Italia e Germania sono due Paesi votati all export e lo scenario globale «non favorisce il nostro modello di business», sottolinea Buck. Di fronte alle nuove sfide e alla minaccia dei dazi Usa, «è allora importante che collaboriamo e che definiamo insieme una politica industriale. Il tema dei prossimi anni sarà appunto quello di rafforzare l industria europea». Serve quindi più Europa, seguendo le linee guida indicate dal rapporto Letta e da quello Draghi, con più integrazione, con investimenti in innovazione e ricerca, con il recupero dei livelli di competitività e rafforzando le infrastrutture. E con una «strategia comune per tornare a prezzi dell energia più favorevoli per le aziende, perché questo è cruciale per le nostre industrie», afferma ancora Buck.Il commento di Joerg Buck Consigliere Delegato Camera di commercio Italo-Germanica AHK Italien. Venier, scenario incerto, Snam rafforza infrastruttura nazionaleSnam, ha rivelato oggi, ha chiuso il 2024 con ricavi totali pari a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all'esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell'efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del Superbonus. Per quanto riguarda gli investimenti totali hanno raggiunto il livello record di 2.875 milioni di euro (+31,0% rispetto al 2023), trainati dall'avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, dall'avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea."In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale". Lo afferma l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier che oggi ha fatto il punto sui risultati del 2024 e sull'avanzamento del Piano Strategico al 2029. Venier ricorda l'acquisizione di Adriatic Lng ed Edison Stoccaggio e il piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, "il più significativo - sottolinea - della nostra storia". "Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi - aggiunge - superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa e riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro". "L'ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola - conclude il manager - va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan".L'intervento di Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Elkann alla Camera: «Per noi l Italia ricopre un ruolo centrale»Inizia puntuale l'audizione del presidente di Stellantis John Elkann alla Camera dei Deputati incarico che ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 2 dicembre 2024, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares .«Ci siamo preparati all'audizione di oggi con grande attenzione; perché per noi l'Italia ricopre un ruolo centrale» ha premesso Elkann ai membri della X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati e della 9a Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato della Repubblica.Nel suo discorso Elkann ricostruisce il ruolo della Fiat in Italia negli ultimi venti anni, conferma il piano industriale presentato al tavolo del Mimit lo scorso 17 dicembre e infine punta a condividere con i membri del Parlamento la prospettiva del settore automotive, non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo. «Il 2025 evidenzia Elkann - sarà un altro anno difficile: il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi».Sull'azione dell'Europa,Elkann parla di azioni «di corto respiro» e fa appello ad un maggiore impegno sul fronte delle infrastrutture di ricarica. «In Italia - dice - ci sono un terzo delle colonnine che ci sono in Olanda». I produttori automobilistici europei «stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano cinque volte più alti di quelli cinesi».L'aumento della produzione in Europa e in Italia nel prossimo ventennio dipenderà dalla crescita del mercato, che sarà sempre più elettrico", ha detto John Elkann ricordando che "il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unità vendute nel 2024. La Cina occupa il primo posto con 30 milioni, seguita dagli Stati Uniti (16 milioni) e dall'Unione Europea (15 milioni). Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate del 12% e in Italia sono calate del 30%". Filomena Greco, Il Sole 24 Ore a Focus Economia.Dazi, in 22 province export pari a oltre la metà del PilAlla crisi dell'automotive legata a transizione energetica e alla fine della globalizzazione, vanno ora a sommarsi i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump al settore. Anche nel caso in cui i dazi Usa non dovessero essere imposti all Europa, ma solo nei confronti di Messico e Canada, le case automobilistiche di tutto il mondo (Stati Uniti compresi) subirebbero un duro impatto in termini di mancati profitti e perdite economiche.Al di fuori del Nord America, Giappone, Corea del Sud e Germania sono in cima alla lista dei Paesi che registrano un surplus commerciale con gli Stati Uniti. Ma a fine 2024 gli scambi internazionali di merci sono risaliti anche per l economia italiana. Nel 2024 oltre il 48% del valore dell export italiano è stato indirizzato al di fuori dell Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all estero dell Italia e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei. L analisi svolta dall Istat in un focus suggerisce che l applicazione dei dazi preannunciati dall amministrazione statunitense nei confronti dell Ue potrebbe avere effetti rilevanti sull Italia.In Italia negli ultimi cinque anni le vendite all estero hanno trainato i conti di molti settori produttivi con importanti ricadute sui territori. Tanto che molte aree del Paese oggi si trovano particolarmente esposte a un eventuale inasprimento delle politiche commerciali sui mercati internazionali: le province italiane in cui l export genera un valore superiore al 50% del prodotto interno lordo sono 22 su 107. Ciò significa che in una guerra commerciale globale come quella che si sta profilando, sarebbe ad alto rischio l economia di una provincia su cinque.Il commento di Aldo Bonomi, direttore Consorzio Aaster.

Piazza Grande
Piazza Grande con Aldo Bonomi, Stefania Gasparini, Marco Gasparini, Roberta Pinotti

Piazza Grande

Play Episode Listen Later Feb 16, 2021 100:24


In questa puntata si parla di 'città-distretto' come possibile modello di un nuovo sviluppo industriale, a partire dal caso di Carpi, capitale del tessile e del "capitalismo solidale". Nostri ospiti il sociologo Aldo Bonomi, la responsabile Piccole e medie imprese del Pd, Stefania Gasparini, e Marco Gasparini, presidente di Ribelle srl. Nella seconda parte il punto sulla situazione politica con Roberta Pinotti, la senatrice e responsabile Riforme del Pd. Buon ascolto!

Piazza Grande
Piazza grande del 16/02/2021

Piazza Grande

Play Episode Listen Later Feb 16, 2021 100:24


All'appuntamento di oggi su Radio Immagina con 'Piazza Grande' si parla di 'città-distretto' come possibile modello di un nuovo sviluppo industriale, a partire dal caso di Carpi, capitale del tessile e del "capitalismo solidale". I nostri ospiti sono il sociologo Aldo Bonomi, la responsabile Piccole e medie imprese del Pd, Stefania Gasparini, e Marco Gasparini, presidente di Ribelle srl. A seguire il punto sulla situazione politica con la responsabile Riforme del Pd Roberta Pinotti. Conduce Tiziana Ragni. A chiudere per 'Good Night and Good Luck', Melinda Tomasinelli ci spiega 'Come nasce una canzone'. Buon ascolto!

Piazza Grande
Piazza grande del 16/02/2021

Piazza Grande

Play Episode Listen Later Feb 16, 2021 100:24


All'appuntamento di oggi su Radio Immagina con 'Piazza Grande' si parla di 'città-distretto' come possibile modello di un nuovo sviluppo industriale, a partire dal caso di Carpi, capitale del tessile e del "capitalismo solidale". I nostri ospiti sono il sociologo Aldo Bonomi, la responsabile Piccole e medie imprese del Pd, Stefania Gasparini, e Marco Gasparini, presidente di Ribelle srl. A seguire il punto sulla situazione politica con la responsabile Riforme del Pd Roberta Pinotti. Conduce Tiziana Ragni. A chiudere per 'Good Night and Good Luck', Melinda Tomasinelli ci spiega 'Come nasce una canzone'. Buon ascolto!

Piazza Grande
Piazza Grande con Aldo Bonomi, Stefania Gasparini, Marco Gasparini, Roberta Pinotti

Piazza Grande

Play Episode Listen Later Feb 16, 2021 100:24


In questa puntata si parla di 'città-distretto' come possibile modello di un nuovo sviluppo industriale, a partire dal caso di Carpi, capitale del tessile e del "capitalismo solidale". Nostri ospiti il sociologo Aldo Bonomi, la responsabile Piccole e medie imprese del Pd, Stefania Gasparini, e Marco Gasparini, presidente di Ribelle srl. Nella seconda parte il punto sulla situazione politica con Roberta Pinotti, la senatrice e responsabile Riforme del Pd. Buon ascolto!

I dialoghi di Fondazione Bassetti
Il contagio dell'algoritmo. Incontro con l'autore - 4/6

I dialoghi di Fondazione Bassetti

Play Episode Listen Later Oct 30, 2020 20:20


Parte 4 di 6 Intervento di Aldo Bonomi, modera Francesco Samorè In occasione dell’uscita del libro di Michele Mezza “Il contagio dell'algoritmo. Le Idi di marzo della pandemia”, edito da Donzelli 2020, Fondazione Giannino Bassetti ha cercato, come sempre, nella pluralità delle voci, tanto l'approfondimento critico quanto lo sprone all'azione, guidata dalla riflessione. Per indagare, nel divenire della storia, le redini del potere che condiziona e orienta l'agire umano. Secondo Michele Mezza, nel dramma planetario delle morti, la pandemia lancia un allarme ulteriore: l'urgenza, per riconsegnare il potere al pubblico, di affidare la gestione dei nostri dati alle istituzioni, e parallelamente di accrescere le nostre competenze digitali. La conversazione del 29 ottobre 2020 si è quindi svolta insieme all'autore Michele Mezza e: Federica Lucivero - Senior Researcher in Ethics and Data, Ethox Centre and Wellcome Centre for Ethics and Humanities, Nuffield Department of Population Health, University of Oxford Manuela Pizzagalli - Chief Operating Officer di Fondazione Politecnico di Milano, già membro della task force nazionale sull'intelligenza artificiale – Agid Aldo Bonomi - Fondatore e coordinatore di Consorzio AASTER Piero Bassetti - Presidente Fondazione Giannino Bassetti Modera Francesco Samorè – Segretario Generale Fondazione Giannino Bassetti Sintesi, video e fotografie presto nel nostro sito http://www.fondazionebassetti.org

Giorni Migliori Fatti
Giorni Migliori Fatti del ven 06/09/19 (prima parte)

Giorni Migliori Fatti

Play Episode Listen Later Sep 5, 2019 25:01


Il primo atto del governo è uno schiaffo a Salvini (e al presidente leghista del Friuli, Fedriga)? No è un atto già preparato che impugna una legge scritta male, l'analisi sul punto e sulla "questione Nord" del segretario friulano del Pd Cristiano Shaurli e poi Aldo Bonomi, sociologo e editorialista, racconta perché fiducia e territori saranno le due parole da tradurre in mestieri, volti, competenze, produzioni per svoltare davvero (prima parte)

Giorni Migliori Fatti
Giorni Migliori Fatti del ven 06/09 (prima parte)

Giorni Migliori Fatti

Play Episode Listen Later Sep 5, 2019 25:01


Il primo atto del governo è uno schiaffo a Salvini (e al presidente leghista del Friuli, Fedriga)? No è un atto già preparato che impugna una legge scritta male, l'analisi sul punto e sulla "questione Nord" del segretario friulano del Pd Cristiano Shaurli e poi Aldo Bonomi, sociologo e editorialista, racconta perché fiducia e territori saranno le due parole da tradurre in mestieri, volti, competenze, produzioni per svoltare davvero (prima parte)

Psicoradio
La paura è come l'acqua

Psicoradio

Play Episode Listen Later Apr 3, 2019 27:02


“Penso che sia un po' in questo momento la paura di tutti i giovani: quella di vedere il frutto del proprio lavoro mai realizzato. Perché si passano tanti anni a studiare, si fanno tanti sacrifici, per raggiungere un obiettivo e, nel momento in cui non si vede realizzato, si iniziano anche a perdere le speranze.”..Questa è una delle tante testimonianze che abbiamo raccolto nel cuore di Bologna, tra Piazza Maggiore e il Nettuno, davanti a Palazzo Re Enzo, durante la tre giorni dedicata al welfare, “Bologna si prende cura”, di cui Psicoradio era media partner. I redattori hanno chiesto ai passanti di raccontare la loro paura più grande. E proprio al tema della paura Psicoradio dedica un ciclo di puntate che sviscereranno l'argomento da diversi punti di vista.....Umberto Galimberti, nel suo ”Dizionario di psicologia”, definisce così il termine paura: “Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia."....La redazione di Psicoradio si è seduta intorno a un tavolo e si è posta la stessa domanda che è stata rivolta ai passanti. Quali sono dunque le paure più grandi? Vanes, uno dei redattori, dice ad esempio: “Spesso l'ho negata, l'ho odiata. Aver paura mi faceva provare vergogna di me stesso, poi a conti fatti la realtà mi spiega che senza di essa non avrei raggiunto certe cose che oggi mi arricchiscono la vita. La paura è un po' come l'acqua: è vitale, devi berla, però se esageri e ti ci butti dentro, se non sai nuotare, ci puoi morire.”.... Mentre un altro racconta: “Nella vita mi è capitato di avere molta paura a buttarmi e non mi sono buttato. Anzi, quando facevo le gare di nuoto avevo proprio una paura terribile a tuffarmi. E invece ci sono stati momenti in cui mi sono completamente buttato, sono andato in acqua proprio senza paracadute, e questa è stata una mancanza di paura "cattiva" perché è il contrario dell'autoconservazione.”....È venuto inoltre a trovarci nei nostri studi Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L'abbiamo intervistato a proposito del libro che ha scritto insieme ad Aldo Bonomi, intitolato “Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione” (Bollati Boringhieri). Gli abbiamo chiesto di parlarci delle paure più diffuse, comprese le sue, e come si devono affrontare. “Dal labirinto delle paure se ne può uscire o coltivando la ferocia e il rancore nei confronti dell'altro […] oppure invece con poderose politiche sociali, di inclusione, di promozione dei diritti, cercando di non alimentare il conflitto tra chi è in difficoltà, come spesso accade” afferma l'assessore ai microfoni di Psicoradio.

Psicoradio
La paura è come l'acqua

Psicoradio

Play Episode Listen Later Apr 2, 2019 27:02


“Penso che sia un po’ in questo momento la paura di tutti i giovani: quella di vedere il frutto del proprio lavoro mai realizzato. Perché si passano tanti anni a studiare, si fanno tanti sacrifici, per raggiungere un obiettivo e, nel momento in cui non si vede realizzato, si iniziano anche a perdere le speranze.”..Questa è una delle tante testimonianze che abbiamo raccolto nel cuore di Bologna, tra Piazza Maggiore e il Nettuno, davanti a Palazzo Re Enzo, durante la tre giorni dedicata al welfare, “Bologna si prende cura”, di cui Psicoradio era media partner. I redattori hanno chiesto ai passanti di raccontare la loro paura più grande. E proprio al tema della paura Psicoradio dedica un ciclo di puntate che sviscereranno l’argomento da diversi punti di vista.....Umberto Galimberti, nel suo ”Dizionario di psicologia”, definisce così il termine paura: “Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia."....La redazione di Psicoradio si è seduta intorno a un tavolo e si è posta la stessa domanda che è stata rivolta ai passanti. Quali sono dunque le paure più grandi? Vanes, uno dei redattori, dice ad esempio: “Spesso l’ho negata, l’ho odiata. Aver paura mi faceva provare vergogna di me stesso, poi a conti fatti la realtà mi spiega che senza di essa non avrei raggiunto certe cose che oggi mi arricchiscono la vita. La paura è un po’ come l’acqua: è vitale, devi berla, però se esageri e ti ci butti dentro, se non sai nuotare, ci puoi morire.”.... Mentre un altro racconta: “Nella vita mi è capitato di avere molta paura a buttarmi e non mi sono buttato. Anzi, quando facevo le gare di nuoto avevo proprio una paura terribile a tuffarmi. E invece ci sono stati momenti in cui mi sono completamente buttato, sono andato in acqua proprio senza paracadute, e questa è stata una mancanza di paura "cattiva" perché è il contrario dell’autoconservazione.”....È venuto inoltre a trovarci nei nostri studi Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L’abbiamo intervistato a proposito del libro che ha scritto insieme ad Aldo Bonomi, intitolato “Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione” (Bollati Boringhieri). Gli abbiamo chiesto di parlarci delle paure più diffuse, comprese le sue, e come si devono affrontare. “Dal labirinto delle paure se ne può uscire o coltivando la ferocia e il rancore nei confronti dell’altro […] oppure invece con poderose politiche sociali, di inclusione, di promozione dei diritti, cercando di non alimentare il conflitto tra chi è in difficoltà, come spesso accade” afferma l’assessore ai microfoni di Psicoradio.

Psicoradio
La paura è come l'acqua

Psicoradio

Play Episode Listen Later Apr 2, 2019 27:02


“Penso che sia un po’ in questo momento la paura di tutti i giovani: quella di vedere il frutto del proprio lavoro mai realizzato. Perché si passano tanti anni a studiare, si fanno tanti sacrifici, per raggiungere un obiettivo e, nel momento in cui non si vede realizzato, si iniziano anche a perdere le speranze.”..Questa è una delle tante testimonianze che abbiamo raccolto nel cuore di Bologna, tra Piazza Maggiore e il Nettuno, davanti a Palazzo Re Enzo, durante la tre giorni dedicata al welfare, “Bologna si prende cura”, di cui Psicoradio era media partner. I redattori hanno chiesto ai passanti di raccontare la loro paura più grande. E proprio al tema della paura Psicoradio dedica un ciclo di puntate che sviscereranno l’argomento da diversi punti di vista.....Umberto Galimberti, nel suo ”Dizionario di psicologia”, definisce così il termine paura: “Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia."....La redazione di Psicoradio si è seduta intorno a un tavolo e si è posta la stessa domanda che è stata rivolta ai passanti. Quali sono dunque le paure più grandi? Vanes, uno dei redattori, dice ad esempio: “Spesso l’ho negata, l’ho odiata. Aver paura mi faceva provare vergogna di me stesso, poi a conti fatti la realtà mi spiega che senza di essa non avrei raggiunto certe cose che oggi mi arricchiscono la vita. La paura è un po’ come l’acqua: è vitale, devi berla, però se esageri e ti ci butti dentro, se non sai nuotare, ci puoi morire.”.... Mentre un altro racconta: “Nella vita mi è capitato di avere molta paura a buttarmi e non mi sono buttato. Anzi, quando facevo le gare di nuoto avevo proprio una paura terribile a tuffarmi. E invece ci sono stati momenti in cui mi sono completamente buttato, sono andato in acqua proprio senza paracadute, e questa è stata una mancanza di paura "cattiva" perché è il contrario dell’autoconservazione.”....È venuto inoltre a trovarci nei nostri studi Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L’abbiamo intervistato a proposito del libro che ha scritto insieme ad Aldo Bonomi, intitolato “Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione” (Bollati Boringhieri). Gli abbiamo chiesto di parlarci delle paure più diffuse, comprese le sue, e come si devono affrontare. “Dal labirinto delle paure se ne può uscire o coltivando la ferocia e il rancore nei confronti dell’altro […] oppure invece con poderose politiche sociali, di inclusione, di promozione dei diritti, cercando di non alimentare il conflitto tra chi è in difficoltà, come spesso accade” afferma l’assessore ai microfoni di Psicoradio.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 05/12/2018 - Governo - Imprese

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Dec 5, 2018 19:50


Dario Galli, viceministro Sviluppo Economico ; Aldo Bonomi, A.A.Ster ; Cesare Fumagalli, Confartigianato .

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 26/06/2018 - Pil: dati ISTAT, Italia a 2 velocità

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jun 26, 2018 23:51


Aldo Bonomi, fondatore e direttore Consorzio AASTER ; Massimiliano Valeri, direttore generale Censis ; Roberto Monducci, capo Dipartimento Produzione Statistica ISTAT.

Memos
Memos di lunedì 04/12/2017

Memos

Play Episode Listen Later Dec 4, 2017 30:09


Paura, rabbia, rancore. L'Italia, un paese intrappolato nell'interregno dell'incertezza. L'ascensore sociale è sbloccato, ma si muove solo verso il basso. E' un pezzo della fotografia del paese contenuta nel rapporto Censis 2017 presentato la settimana scorsa a Roma. Memos ne ha parlato oggi con i sociologi Aldo Bonomi e Carlo Bordoni.

Memos
Memos di lun 04/12

Memos

Play Episode Listen Later Dec 3, 2017 30:10


Paura, rabbia, rancore. L’Italia, un paese intrappolato nell’interregno dell’incertezza. L’ascensore sociale è sbloccato, ma si muove solo verso il basso. E’ un pezzo della fotografia del paese contenuta nel rapporto Censis 2017 presentato la settimana scorsa a Roma. Memos ne ha parlato oggi con i sociologi Aldo Bonomi e Carlo Bordoni.

Memos
Memos di lun 04/12

Memos

Play Episode Listen Later Dec 3, 2017 30:10


Paura, rabbia, rancore. L’Italia, un paese intrappolato nell’interregno dell’incertezza. L’ascensore sociale è sbloccato, ma si muove solo verso il basso. E’ un pezzo della fotografia del paese contenuta nel rapporto Censis 2017 presentato la settimana scorsa a Roma. Memos ne ha parlato oggi con i sociologi Aldo Bonomi e Carlo Bordoni.

Memos
Milano, le primarie del centrosinistra, la vittoria di Giuseppe Sala. Intervista con Aldo Bonomi e Marco Vitale.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 8, 2016 27:45


“Pisapia è stato un liberatore di Milano dall'affarismo più becero della destra. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente da quella Milano dell'affarismo”. Sono le parole con cui Marco Vitale, economista, e sostenitore di Sala, commenta i risultati delle primarie del centrosinistra a Milano. Vitale non è un sostenitore qualunque dell'ex manager di Expo perché nel suo curriculum politico c'è l'appoggio convinto dato a Giuliano Pisapia nel 2011 contro Letizia Moratti. L'economista milanese, infatti, fu tra i firmatari dell'appello per Pisapia proposto da Piero Bassetti, lo storico primo presidente della Regione Lombardia ed ex parlamentare Dc, e dal costituzionalista Valerio Onida. Era il cosiddetto Gruppo del “51%” formato da professionisti, banchieri, manager, imprenditori, economisti, architetti, sociologi, tutti a sostegno di Pisapia. Di quel gruppo faceva parte anche il sociologo Aldo Bonomi. ..Sia Vitale che Bonomi sono stati ospiti di Memos per commentare i risultati del voto di sabato e domenica scorsi.

Memos
Milano, le primarie del centrosinistra, la vittoria di Giuseppe Sala. Intervista con Aldo Bonomi e Marco Vitale.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 7, 2016 27:45


“Pisapia è stato un liberatore di Milano dall'affarismo più becero della destra. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente da quella Milano dell'affarismo”. Sono le parole con cui Marco Vitale, economista, e sostenitore di Sala, commenta i risultati delle primarie del centrosinistra a Milano. Vitale non è un sostenitore qualunque dell'ex manager di Expo perché nel suo curriculum politico c'è l'appoggio convinto dato a Giuliano Pisapia nel 2011 contro Letizia Moratti. L'economista milanese, infatti, fu tra i firmatari dell'appello per Pisapia proposto da Piero Bassetti, lo storico primo presidente della Regione Lombardia ed ex parlamentare Dc, e dal costituzionalista Valerio Onida. Era il cosiddetto Gruppo del “51%” formato da professionisti, banchieri, manager, imprenditori, economisti, architetti, sociologi, tutti a sostegno di Pisapia. Di quel gruppo faceva parte anche il sociologo Aldo Bonomi. ..Sia Vitale che Bonomi sono stati ospiti di Memos per commentare i risultati del voto di sabato e domenica scorsi.

Memos
Milano, le primarie del centrosinistra, la vittoria di Giuseppe Sala. Intervista con Aldo Bonomi e Marco Vitale.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 7, 2016 27:45


“Pisapia è stato un liberatore di Milano dall'affarismo più becero della destra. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente da quella Milano dell'affarismo”. Sono le parole con cui Marco Vitale, economista, e sostenitore di Sala, commenta i risultati delle primarie del centrosinistra a Milano. Vitale non è un sostenitore qualunque dell'ex manager di Expo perché nel suo curriculum politico c'è l'appoggio convinto dato a Giuliano Pisapia nel 2011 contro Letizia Moratti. L'economista milanese, infatti, fu tra i firmatari dell'appello per Pisapia proposto da Piero Bassetti, lo storico primo presidente della Regione Lombardia ed ex parlamentare Dc, e dal costituzionalista Valerio Onida. Era il cosiddetto Gruppo del “51%” formato da professionisti, banchieri, manager, imprenditori, economisti, architetti, sociologi, tutti a sostegno di Pisapia. Di quel gruppo faceva parte anche il sociologo Aldo Bonomi. ..Sia Vitale che Bonomi sono stati ospiti di Memos per commentare i risultati del voto di sabato e domenica scorsi.

Radio Feltrinelli
Aldo Bonomi 03

Radio Feltrinelli

Play Episode Listen Later Oct 1, 2008 7:55


Sul sito Feltrinelli Aldo Bonomi ha una propria pagina che raccoglie articoli, interviste e presentazioni: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=1000809

sul aldo bonomi
Radio Feltrinelli
Aldo Bonomi 02

Radio Feltrinelli

Play Episode Listen Later Sep 16, 2008 4:05


Sul sito Feltrinelli Aldo Bonomi ha una propria pagina che raccoglie articoli, interviste e presentazioni: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=1000809

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