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Oggi è stato presentato in Senato il Rapporto sulla politica di bilancio a cura dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb). Dal rapporto, tra i molti temi affrontati, emerge che la stabilizzazione del taglio del cuneo e l accorpamento delle aliquote Irpef della manovra se, da un lato, danno maggiore stabilità al sistema, dall'altro, aumentano la sensibilità dell'imposta personale sul reddito all'inflazione soprattutto per i lavoratori dipendenti. Lo osserva l'Upb che sottolinea che la nuova struttura Irpef, essendo più progressiva, produce un maggior drenaggio fiscale (fiscal drag). In un contesto in cui la dinamica retributiva è già risultata insufficiente a compensare l inflazione, l'intensificazione del prelievo fiscale derivante dall'interazione tra quest'ultima e la progressività dell'imposta rischia di erodere in misura considerevole gli incrementi nominali delle retribuzioni, con potenziali ricadute negative sui consumi e sulla domanda interna. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.Giovani Confindustria: Per far crescere le nuove imprese priorità a Venture capital e IACi sono energie che possono davvero spingere avanti il Paese. Dobbiamo saperle riconoscere e valorizzare, perché l impresa è il vero motore dello sviluppo. Tra i giovani c'è voglia di fare impresa, la loro propensione al rischio va rafforzata e indirizzata. E oggi abbiamo strumenti potenti, come le tecnologie digitali e l intelligenza artificiale, che possono fare la differenza. Per Maria Anghileri, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, nel nostro paese la Passione d impresa è forte, e proprio per questo ha scelto questo messaggio come titolo del 54 convegno di Rapallo che si terrà venerdì 13 e sabato 14 giugno. A Rapallo porteremo esempi di imprenditori under 40, di prima, seconda e terza generazione, anche espressione di nuove aziende o di unicorni. Casi di eccellenza, di chi è riuscito ad avere successo in settori innovativi, ma anche in quelli più tradizionali. Ne parliamo proprio con Maria Anghileri, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.Dazi, Trump conferma accordo quadro con la Cina: Arriveranno magneti e minerali rariA Londra le delegazioni ai massimi livelli di Stati Uniti e Cina hanno annunciato di aver raggiunto un intesa quadro sul ripristino della tregua che aveva visto i due Paesi sospendere la maggior parte delle rispettive tariffe. Nel frattempo in patria ha strappato alla Corte d Appello una proroga di due mesi, fino al 31 luglio, della sospensione del blocco dei dazi cosiddetti reciproci contro decine di Paesi e che erano stati bocciati come illegali in primo grado da uno speciale tribunale federale sul commercio. L'accordo è stato confermato da un intervento dello stesso presidente Usa sul social Truth, dove scrive: Il nostro accordo con la Cina è stato concluso, soggetto all approvazione definitiva del presidente Xi e di me. La Cina fornirà tutti i magneti e i minerali rari necessari. Allo stesso modo, forniremo alla Cina ciò che è stato concordato, compresi i visti agli studenti cinesi che utilizzano i nostri college e università (cosa che mi è sempre piaciuta!). Nell intesa raggiunta a Londra i dazi resteranno allo stesso livello di quanto stabilito nelle settimane scorse a Ginevra, quando gli Usa si sono impegnati a ridurre le tariffe sul made in China al 30% e la Cina al 10%. Approfondiamo il tema con Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano.Confcommercio, quest'anno al settore mancano 260mila lavoratoriNel 2025 i settori del commercio, della ristorazione e dell'alloggio non riusciranno a trovare circa 260mila lavoratori. È quanto stima l'Ufficio studi di Confcommercio, come presentato in occasione dell'assemblea dell'associazione, rilevando che il dato è in crescita rispetto al 2024 (+4%) e rappresenta una emergenza perché rischia di frenare la crescita economica dei settori considerati e del prodotto lordo dell intero sistema economico italiano. Tra le figure professionali più difficili da reperire in questi settori: commessi professionali, macellai, gastronomi, camerieri di sala, barman, cuochi/pizzaioli, gelatai, camerieri, addetti alla pulizia e al riassetto delle camere. Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.
Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Filippo Fasulo, responsabile del programma Geoeconomia dell'ISPI ed esperto di Cina, dello stato economico della Cina e dei suoi rapporti con US e EU. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati
Istituita a Hong Kong l'Organizzazione internazionale per la mediazione, un altro tassello del soft power cinese per unire il sud del mondo contro il protezionismo di Trump
Il primo giugno Karol Nawrocki è stato eletto presidente della Polonia, in un'elezione che ha registrato una delle più alte affluenze nella storia delle presidenziali polacche. Con Lorenzo Berardi, giornalista, da Varsavia.Ad aprile il produttore di auto elettriche cinese Byd per la prima volta ha venduto in Europa più auto elettriche della concorrente statunitense Tesla, l'azienda di proprietà di Elon Musk che per molto tempo ha dominato il mercato. Con Alessandro Lubello, editor di economia di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Corpo e mente • "Strategie per sopravvivere nell'epoca del narcisismo" di Arthur C. Brookshttps://www.internazionale.it/magazine/ayoba-faye/2025/05/29/un-incertezza-insopportabileDisco • Liszt: Via crucis e altri pezzi, Leif Ove Andsnes, Norwegian Soloists' ChoirCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
(00:00) Sigla iniziale (00:59) Dazi in tribunale, caos epocale(23:52) Germania, sussidiare il declino?(38:36) Barriere e parco buoi dei paesi tuoi(59:48) La commedia all'italiana degli autoinganni(01:14:10) La Cina non fa alleatiI fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro TitolareDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/phastidio-podcast--4672101/support.
Storia e caratteristiche della Cina e della rivoluzione culturale. Cronologia ed eventi della Repubblica Popolare Cinese guidata da Mao Zedong.
Non esistono forse aggettivi adatti per descrivere la situazione a Gaza, ma nonostante ciò resistono storie incredibili come quella della Gaza Soup Kitchen, mentre nel mondo montano le proteste. Parliamo anche della storica sentenza italiana che riconosce il legame tra PFAS e tumori. Per concludere con un segnale molto positivo che arriva dalla Cina, che potrebbe aver già superato il picco delle sue emissioni.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:37 - La tragedia a Gaza e cosa possiamo fare00:12:07 - La storica sentenza sui PFAS00:16:39 - La Cina ha superato il picco delle emissioni?00:19:17 - Cohousing e relazioniFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/salviamo-gaza/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEwVieni ad incontrarci online! Italia che Cambia - Un'ora esclusiva con la redazione di Italia che Cambia https://bit.ly/incontra-redazione
Edizione della domenica seraSintesiIl ministro della Difesa francese, Lecornu, ha chiesto un piano europeo a lungo termine per l'assistenza militare all'Ucraina. Un veliero messicano si è scontrato con il ponte di Brooklyn, causando due morti e diversi feriti. L'FBI ha classificato un attentato a una clinica per la fertilità in California come atto di terrorismo, con un morto e quattro feriti. Gli Houthi dello Yemen hanno lanciato missili contro l'aeroporto Ben Gurion, intercettati dall'esercito israeliano. L'Iran valuta un consorzio nucleare con paesi arabi e Stati Uniti.Il futuro dell'Ucraina appare cupo, con la possibilità di una sconfitta militare se i negoziati con la Russia falliscono. Il cancelliere tedesco Merz ha escluso l'invio di truppe NATO o UE in Ucraina, mentre il candidato rumeno Simion promette di proteggere il suo paese dall'influenza dell'UE e si oppone agli aiuti militari all'Ucraina. Inoltre, si teme un aumento del contrabbando di armi dall'Ucraina verso l'Europa e altre regioni, con potenziali conseguenze devastanti per la sicurezza.In Ucraina, la criminalità organizzata si rafforza con veterani, mercenari e rifugiati, potenzialmente formando nuove bande criminali. L'India promuove boicottaggi contro le aziende turche per il sostegno al Pakistan. La Cina scende al terzo posto tra i detentori di titoli del Tesoro USA, superata dal Regno Unito.Macron ha tentato di stringere la mano a Erdogan, che si è allontanato pur sorridendo. I social media turchi hanno commentato l'episodio.
Microsoft ha annunciato il licenziamento di circa 6.000 dipendenti, pari al 3% della sua forza lavoro globale, come parte di una strategia per aumentare l'efficienza operativa e concentrare le risorse sull'intelligenza artificiale. Nel frattempo, si sta parlando molto del libro "Apple in China" di Patrick McGee, che racconta di come Apple stia diventando il simbolo dell'integrazione economica tra Stati Uniti e Cina e allo stesso tempo un caso da manuale su come quella relazione stia andando in crisi. Nella Big Story parliamo del settore dei podcast e di come sia stato in grado di generare vendite per $7,3 miliardi l'anno scorso, più del doppio delle stime. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Cina – per la prima volta nella sua storia – sembra aver ridotto le emissioni di anidride carbonia nell'ultimo anno, grazie alle imponenti installazioni di energia pulita. Ora però il trend dev'essere costante anche per i prossimi anni.Alla fine, l'incontro molto atteso per ieri, a Istanbul, tra il presidente ucraino Zelensky e quello russo Putin non si è tenuto, e nemmeno quello tra le rispettive delegazioni.E infine, le coste italiane sono sempre più blu: quest'anno sono 487 le spiagge a cui è stata assegnata la Bandiera blu, grazie all'alta qualità delle acque marine, ma non solo.Marina Pierri, direttrice artistica del Festival delle serie tv, ci racconta di Étoile, la nuova serie di Amy Sherman-Palladino ambientata nel mondo della danza, che sembra quasi disegnata per la tv dei piccoli schermi.Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it. Rassegna stampa:Le 487 spiagge che hanno ottenuto la Bandiera blu 2025 in Italia La Cina è vicina, al taglio delle emissioni di CO2
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Una tregua apparente scuote i mercati globali: Stati Uniti e Cina annunciano un accordo commerciale provvisorio, mentre Washington firma con Londra il primo patto post-Brexit. I mercati esultano, ma dietro l'euforia si celano tensioni irrisolte, squilibri evidenti e una strategia americana sempre più imprevedibile.In questo episodio analizziamo gli effetti delle ultime mosse geopolitiche sul commercio internazionale, il fragile equilibrio tra cooperazione e minaccia, e il nuovo ruolo degli Stati Uniti sulla scena globale. Un approfondimento lucido e indipendente per capire cosa si cela davvero dietro il rimbalzo dei mercati.Iscriviti a letterasettimanale.it
Da giorni si parla di questa news clamorosa: del primo ospedale completamente gestito dall'intelligenza artificiale.Il progetto è cinese e sembra qualcosa di super futuristico.Però, come sempre, la realtà è un po' diversa e ci sono alcune cose da capire meglio.In questo video spiego perché il progetto è super interessante, ma smonto anche un po' di hype che si è creato intorno.Buona visione
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La Cina sta vivendo un momento particolare. Ce lo spiega Giada Messetti in TuttoLibri con "La Cina è un'aragosta"
La Cina sta vivendo un momento particolare. Ce lo spiega Giada Messetti in TuttoLibri con "La Cina è un'aragosta" (parte 2)
Ultimatum di Trump a Zelensky, mentre Kiev è sotto le bombe. Con noi Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali. Con il decreto bollette, arriva anche il bonus elettrodomestici. Ci spiega tutto Giuseppe Latour de Il Sole 24 Ore. La Cina lancia la navicella spaziale Shenzhou-20. Ne parliamo con Emilio Cozzi, giornalista esperto di spazio, autore del podcast originale di Radio 24 “La geopolitica dello spazio” insieme a Giampaolo Musumeci e di “Geopolitica dello Spazio” (Il Saggiatore).
(00:00) Sigla iniziale(00:59) L'Armata Brancatrumpone alla guerra dei dazi(27:08) Avanti tutta, macchine ferme, preparate la retromarcia(36:45) Make Brazil Farmers Great Again(52:24) La Cina killer silenziosa di Tesla(58:36) Presidi, sussidi e coperture di Linus(01:11:35) Repetita non iuvantI fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro TitolareDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/phastidio-podcast--4672101/support.
La Cina non si piega (né si spezza)
Cari e care, eccomi con i temi della settimana: affrontiamo i dazi, il rallentamento previsto, la visita di Meloni, il fatto che sembra certo l'obiettivo di Trump sia la Cina non l'Europa. Guarderemo anche alla decisione della BCE e racconterò come si traduce in termini di mutuo variabile. Vi aspetto.
Meloni a Washington, mediazione per il vertice con vor der Leyen.
Gli Usa non firmano la condanna del G7 per la strage di Sumy.
Trump rilancia la guerra commerciale con nuove minacce di dazi su tech e semiconduttori, dopo un'apparente tregua. La Cina risponde bloccando l'export di terre rare e magneti critici per l'industria, introducendo un sistema di licenze ora sospese, con possibili impatti gravi su settori strategici come auto, aerospazio e difesa. Il commento è di Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.In tempi di dazi Aponte investe sui portiGianluigi Aponte (Msc) è il principale investitore in un'operazione da 23 miliardi per acquistare 43 porti del gruppo CK Hutchison. L'accordo, ostacolato dalla Cina e sotto scrutinio a Panama, vede coinvolti anche BlackRock e GIC. TiL, la divisione di Aponte, gestirà quasi tutti i porti tranne due a Panama. L'operazione è geopoliticamente delicata, ma resta in fase di approvazione. Ne parliamo con Alessandro Plateroti direttore di Newsmondo.it Al via l'Expo 2025: l'Italia presenta le sue eccellenze e il suo futuro al mondoAperto a Osaka l'Expo 2025, dove l'Italia si presenta con il Padiglione “L'arte rigenera la vita”, progettato da Mario Cucinella come una moderna Città ideale del Rinascimento. Esposte eccellenze italiane, arte, design, tecnologia e cultura. Presenti opere di Caravaggio e Leonardo. Inaugurate anche le torce olimpiche di Milano-Cortina 2026, alla presenza del ministro Tajani. Interviene Carlo Marroni, Il Sole 24 Ore.
Meloni negli USA da Trump e a Roma con Vance: cosa ne caverà? - Dazi e guerre: per ora chi vince è la Cina
The Essential Reading è il podcast di Will che ogni settimana ti racconta un articolo scelto tra le migliori testate dall'Italia e dal mondo. L'Economist avanza un'ipotesi: e se l'instabilità seminata da Trump portasse la Cina a diventare un nuovo punto di riferimento per il commercio internazionale? (Articolo di The Economist "How America could end up making China great again") Lunedì 14 Aprile, ore 19: "Ci sarà davvero una pace in Ucraina?" con Cecilia Sala e Anna Zafesova. Evento online interattivo, esclusivo per gli iscritti a Will Makers. Partecipa gratis su willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Zuppa di Porro. Sui Dazi Pechino sfida Trump e prova a corteggiare l’europa, e quel genio di Sanchez abbocca. Due interviste da leggere, Tronchetti sul Giornale e una super Lucia Aleotti sul Corriere. La sintesi della settimana su Wsj ed Economist. Giannini ha perso la brocca. Dopo 23 anni l’Italia viene promossa da S&P e […]
Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" mantenendo un'aliquota fissa del 10%, ma ha alzato le tariffe totali sulla Cina al 145% dopo la risposta cinese con barriere all'84%, ora salite al 125%. Sotto pressione da Wall Street, Big Tech, il Congresso e i mercati obbligazionari, Trump ha ceduto, aprendo ai negoziati con Paesi come Giappone e Corea del Sud. La Cina, però, ha reagito con nuovi controdazi e ha rifiutato di chiedere un incontro. Intanto Wall Street continua a calare, ma Trump su Truth resta ottimista. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore a NY.Cina, controdazi sui beni Usa al 125%. Pechino ricorre al Wto contro tariffe americaneLa Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. Washington deve assumersi la piena responsabilità per le turbolenze economiche globali seguite all'offensiva tariffaria totale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi dopo averli sospesi per altri paesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero del Commercio cinese, aggiungendo che i dazi annunciati da Washington hanno causato gravi shock e forti turbolenze all'economia e ai mercati globali.Intanto Pechino ha presentato un nuovo ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) dopo l'ennesimo aumento dei dazi sull'import cinese deciso da Donald Trump. Le tariffe degli Stati Uniti, ha denunciato il ministero del Commercio cinese, sono un tipico atto di bullismo e coercizione, che rappresentano una evidente violazione delle regole del Wto e indeboliscono gravemente il sistema del commercio multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale. Pechino, ammonisce il portavoce, chiede a Washington di correggere immediatamente le sue azioni e di cancellare tutte le tariffe unilaterali imposte sulla Cina. Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Ue, bene stop dazi, sosteniamo negoziato Commissione. Ma pronti a tassare le Big TechOggi si è aperta la due giorni dell'Ecofin informale a Varsavia con una riunione dell'Eurogruppo. "Accogliamo con favore la decisione dell'amministrazione statunitense di rinviare l'attuazione dei dazi. Ora dobbiamo usare questi 90 giorni con saggezza. Abbiamo bisogno di un buon accordo per i cittadini europei, per le aziende europee, e sosteniamo pienamente la Commissione europea nel suo sforzo di negoziare un accordo giusto e giusto". Lo ha detto Andrzej Domański, ministro delle finanze polacco, alla presidenza di turno dell'Ue, all'inizio dell'Ecofin informale a Varsavia. Durante la giornata ha parlato anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis interpellato nella conferenza stampa dopo l'Eurogruppo sui timori del ministro tedesco che ha invitato ad avere cautela nel valutare contro-misure ai dazi Usa sulle Big Tech. "Se si considera una categoria con un surplus sostanziale nei beni e un deficit sostanziale nei servizi, quando discutiamo dei titoli di rischio della politica commerciale, ovviamente dobbiamo anche considerare cosa sta succedendo nel settore dei servizi, compresi i servizi digitali, e come è stato delineato dalla Commissione. Quando discutiamo di contromisure tutte le opzioni sono sul tavolo".A proporre l'idea è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times, in cui ha dichiarato che l'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Interviene Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Nel 2024 vola il credito al consumo. E nel 2025 tornano a crescere i tassiI prestiti aumentano ma i tassi continuano a rimanere alti nonostante la politica espansiva della Banca centrale europea. Uno dei pochissimi aspetti positivi di una congiuntura economica così complicata, ossia il taglio dei tassi della Bce, sembra non produrre i risultati sperati nel portafogli degli italiani che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere un mutuo. Il nostro Paese infatti resta tra i più costosi in Europa per l'accesso al credito al consumo. Nel 2024 il credito al consumo in Italia ha registrato un forte incremento pari al +5,3% rispetto all'anno precedente, portando il volume totale dei finanziamenti da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Anche se più contenuto, si è osservato un incremento dello 0,5% nei prestiti complessivi alle famiglie. Secondo l'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba di First Cisl, il credito al consumo incide in modo significativo sul totale dei prestiti richiesti, rappresentando il 18,7% (salito al 18,9% a febbraio 2025), una percentuale nettamente superiore alla media dell'area euro (11,2%) e a quella di paesi come la Germania (9,5%) e la Francia (12,7%). Ne parliamo con Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.
Donald Trump porta al 125% i dazi sui beni importati dalla Cina negli Stati Uniti e Pechino lo accusa di bullismo.
Donald Trump ha deciso di punire tutto il mondo con i dazi, Asia compresa. Poi è tornato sui suoi passi, mettendo in pausa le sanzioni e lasciando solo quelli alla Cina. Ma questo inizio aprile, comunque andrà a finire, ha cambiato l'Asia e il mondo. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Mỹ công bố mức thuế nhập khẩu với hàng chục nước, Việt Nam chịu 46%, canale Youtube VTV24, 3 aprile 2025; ការបញ្ចុះពន្ធរបស់កម្ពុជាមកត្រឹម៥%លើទំនិញអាមេរិក អាចធ្វើឲ្យអាមេរិកព្រមបន្ថយពន្ធពី៤៩%បានឬទេ?, canale Youtube RFI Khmer, 5 aprile 2025; ນາຍົກກຳປູເຈຍ ເຂົ້າວາງພວງມາລາ ສະຫາຍ ພົນເອກ ຄຳໄຕ ສີພັນດອນ, canale Youtube Laochanel1, 6 aprile 2025; 反擊川普加徵關稅 中國加徵所有美商品34%關稅|華視新聞, canale Youtube Ch52, 5 aprile 2025; 外交部回应特朗普再加征50%关税:中国人不怕事 将奉陪到底, account Weibo 珠江新闻, 8 aprile 2025; Trump tariffs: White House announces 104% tariffs on China, canale Youtube Fox2 Detroit, 8 aprile 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Cina risponde ai dazi di Trump portando le tariffe sui beni americani dal 34% all 84%. Ne parliamo con Giada Messetti, sinologa e giornalista.I femminicidi di Ilaria Sula e Sara Campanella. Con Alberto Penna, psicologo e psicoterapeutaLa Biotech riporta in vita il lupo del pleistocene. Con Luigi Boitani, professore di zoologia all'Università La Sapienza di Roma
Tajani, segnale positivo. Meloni negli Usa, tensione con Parigi.
La politica dei dazi promossa dal presidente Donald Trump offre alla Cina l’opportunità di rafforzare circuiti commerciali più integrati con l’Europa, il Giappone, la Corea del Sud e l’India, contribuendo alla formazione di una globalizzazione policentrica. In questo scenario, gli Stati Uniti appaiono sempre più isolati, sia sul piano geografico che economico. Allo stesso tempo, l’approccio esitante di Trump nella regione e l’ostilità verso un sistema liberale consentono a Pechino di intensificare le sue pressioni nel Pacifico, in particolare su Taiwan e nelle Filippine, senza incontrare una risposta efficace, con una conseguente perdita di credibilità americana nell’area. Ne parliamo con Giuliano Noci, professore di Ingegneria Economico-Gestionale al Politecnico di Milano e Prorettore del Polo territoriale cinese dal 2011, Alessio Patalano, professore al King’s College di Londra, Department of War Studies e Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell’ASERI dell’Università Cattolica.
La Cina risponde ai dazi di Trump portando le sue tariffe sui beni Made in Usa dal 34% all'84% con effetto dalle ore 12:01 del 10 aprile 2025. Altre questioni, riferisce una nota del ministero delle Finanze, saranno implementate. Pechino esorta gli Stati Uniti a correggere immediatamente le proprie pratiche sbagliate, ad annullare tutte le misure tariffarie unilaterali contro la Cina e a risolvere adeguatamente le divergenze con la Cina attraverso un dialogo paritario basato sul rispetto reciproco. La decisione arriva dopo che Trump ieri ha portato i dazi verso Pechino al 104%. La Cina, il principale rivale economico e strategico Usa ma anche un importante partner commerciale, è la più colpita con aliquote aggregate salite al 104%, frutto del 20% precedentemente imposto, di un ulteriore 34% e di un aumento dell'ultimo minuto del 50% firmato da Trump ieri sera in risposta ai dazi che Pechino aveva portato al 34%. Allinearsi con la Cina sul commercio è "come tagliarsi la gola". Lo ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent, sottolineando che i Paesi che non reagiranno ai nuovi dazi del Presidente Donald Trump non dovranno affrontare tassi più elevati. "Penso che quello che molti non capiscono è che i livelli stabiliti mercoledì scorso rappresentano un limite massimo se non si reagisce", ha spiegato. Bessent ha messo in evidenza che sarebbe "suicida" per gli altri Paesi avvicinarsi alla Cina in termini commerciali nel tentativo di compensare gli effetti dei dazi statunitensi. "Sarebbe un suicidio", ha detto. La Cina non fa altro che "produrre e produrre" e "inondare" i mercati globali abbassando i prezzi, ha osservato. Interviene in trasmissione Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Dazi: 25 miliardi di aiuti alle imprese italianeLa rimodulazione del Pnrr su cui il governo è al lavoro da settimane entra in pieno nella partita delle potenziali contromisure ai dazi americani. Lo fa per inevitabili ragioni di calendario e per il fatto che dai fondi europei di Next Generation Eu e dalla Coesione passano le uniche leve azionabili dal governo per costruire un impalcatura di sostegno ai settori più colpiti. In gioco, come ha spiegato ieri la premier Giorgia Meloni incontrando le categorie produttive, ci possono essere fino a 25 miliardi, divisi tra i 14 recuperabili dal Pnrr e gli 11 dalla Coesione. Attenzione, però non si tratta di nuove politiche elaborate sul momento per riconoscere aiuti pubblici alle aziende esportatrici, ma dell adattamento in corsa di un lavoro di un riassetto del Pnrr reso inevitabile dai ritardi attuativi che mettono a rischio una quota dei fondi comunitari. È il caso prima di tutto di Transizione 5.0, fermo sinora a prenotazioni per 664 milioni su 6,23 miliardi: l idea già ampiamente maturata prima dell emergenza dazi (si veda Il Sole 24 Ore del 7 marzo) è quella di convogliare una quota consistente tra 3,5 e 4 miliardi non su sussidi o contributi a fondo perduto ma su contratti di sviluppo che finanzino gli investimenti in filiere produttive considerate strategiche.Ai tavoli, per strappare flessibilità, l esecutivo conta di presentarsi forte della «rinnovata credibilità italiana» riflessa nella conferma arrivata da Fitch del rating BBB con outlook positivo, rivendicata dalla premier insieme al primato in Europa nel numero di milestone e target Pnrr raggiunti e nel debito riavvicinatosi ai livelli pre-pandemici in tempi molto più rapidi rispetto alle previsioni di pochi anni fa. Anche l operazione che il governo ipotizza sui fondi di coesione è in realtà allo studio da alcuni mesi, anche se ora tornerà utile nel confezionamento del piano anti-dazi. Potrebbe trattarsi semplicemente della revisione di medio termine della programmazione dei fondi Ue 2021-2017 che, previa intesa con la Commissione, consentirà di tarare meglio su imprese e occupazione, presentando a quel punto le modifiche in chiave anti-dazi , innanzitutto due Programmi nazionali: il Pn Giovani, donne e lavoro, e il Pn Ricerca e competitività per la transizione digitale, che insieme arrivano a poco meno di 11 miliardi, la quota indicata da Meloni. La terza fonte alla quale il governo vorrebbe attingere è il Piano sociale per il clima, lo strumento che l Italia è chiamata a predisporre sulla scia di quanto stabilito dall Europa nel regolamento 2023/955 - con il quale è stato istituito il Fondo sociale per il clima per favorire una transizione equa verso la neutralità climatica - e che però è destinato solo alle categorie dichiarate vulnerabili. Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Salone del mobile 2025 fra incertezze e daziIl Salone del Mobile.Milano 2025, inaugurato l 8 aprile a Fiera Milano Rho e in programma fino a domenica 13 Aprile si conferma ancora una volta appuntamento cruciale per l intera filiera dell arredo-design. Ma quest anno, più che in passato, la manifestazione si carica di significati economici e politici importanti. L evento si apre infatti in uno scenario segnato da luci e ombre: da un lato, segnali positivi di ripresa; dall altro, l'incertezza internazionale acuita dai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, che hanno gettato molte aziende italiane in particolare quelle che hanno investito nel mercato americano in una situazione di grande instabilità. «E pensare che gennaio si era aperto con una ripresa robusta della produzione: +7,8% per il settore dell arredamento (+7,9% per quello del legno) rispetto a gennaio 2024», ha commentato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, durante l inaugurazione. «Certo, un mese non basta per delineare una tendenza, ma era un segnale incoraggiante che, dopo un anno difficile come il 2024, confermava la nostra idea che il 2025 potesse rappresentare l anno della ripartenza.» Anche le esportazioni di mobili, che valgono circa 14,4 miliardi di euro sui 27,5 complessivi della filiera, avevano registrato dati incoraggianti: +4% a gennaio, con un forte recupero nell Unione Europea (+5,9%), nel Regno Unito (+8,1%) e nei Paesi del Mercosur (+39,9%). In calo, invece, USA (-2,7%) e Cina (-1,7%), segnali che hanno trovato conferma nella recente introduzione dei dazi americani che, inevitabilmente, sono diventati protagonisti scomodi anche tra i padiglioni affollati del Salone. Ne parliamo proprio con Maria Porro Presidente del Salone del Mobile.
In serata l’annuncio su Truth del Presidente americano Donald Trump: stop ai dazi per 90 giorni, ma non per la Cina. Ne parliamo Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York e poi con Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Cassazione: sulla Carta d’identità torna “Genitori”, via padre e madre. Ci facciamo spiegare il perché da Alfonso Celotto, docente di diritto costituzionale all’Università degli Studi Roma Tre.Re Carlo III e Camilla in visita in Italia. Con noi Enrica Roddolo, giornalista del Corriere della Sera ed esperta di teste coronate e famiglie reali.
La Cina accerchia Taiwan con 21 navi da guerra e 27 aerei. Ospite in studio la sinologa Giada Messetti.Dazi Usa, comincia la guerra commerciale. Commentiamo il temuto provvedimento trumpiano con Stefano Feltri, giornalista e autore della newsletter Appunti su economia e politica.Il punto sull'efficacia del Codice rosso nell'arginare i femminicidi. Partendo dalla triste cronaca degli ultimi giorni cerchiamo di capire, insieme a Francesco Menditto, procuratore capo a Tivoli, se le nuove norme stiano portando a una riduzione della violenza di genere.
La Cina ha rilasciato il "Piano d'azione speciale per stimolare il consumo", trenta misure per riuscire a rivitalizzare il mercato interno. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Salvini e la “contro politica estera” - Il mondo che cambia: la Cina “volenterosa” per Kiev?
Parto dall'oro e cerco di capire con voi le prospettive per il futuro in vista dei timori sulla recessione Usa. Vado poi sull'ingente debito globale, che continua a crescere. Il tutto è ovviamente legato alle spese per la Difesa. Faccio il punto sulla settimana, dalle banche centrali alla Cina e al resto. Vi aspetto. Mariangela
Začátkem března Poslanecká sněmovna schválila navýšení takzvaných koncesionářských poplatků, tedy poplatků za média veřejné služby. Posvětí mediální novelu Senát? „Myslím si, že novela Senátem projde, že pan prezident (Petr Pavel) ji podepíše a že optimálně 1. května tohoto roku velká mediální novela začne platit,“ říká v pořadu Dvacet minut Radiožurnálu místopředseda hnutí STAN a poslanec Jan Lacina.
Frena l interscambio tra Italia e Germania nel 2024 e rallenta l'export italiano. Il valore dei rapporti commerciali tra i due Paesi è sceso del 4%, mentre le vendite delle imprese italiane sul principale mercato di sbocco per il Paese sono scese da 74,7 a 71 miliardi, in base al rapporto appena pubblicato dalla Camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien.Nonostante la flessione, causata dalla frenata tedesca e dal complesso contesto internazionale, l'interscambio nel 2024 si è attestato a 156 miliardi di euro ed è stato «il terzo più alto di sempre, a riprova della solidità dei rapporti tra le due economie», spiega Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio Ahk Italien. Italia e Germania sono due Paesi votati all export e lo scenario globale «non favorisce il nostro modello di business», sottolinea Buck. Di fronte alle nuove sfide e alla minaccia dei dazi Usa, «è allora importante che collaboriamo e che definiamo insieme una politica industriale. Il tema dei prossimi anni sarà appunto quello di rafforzare l industria europea». Serve quindi più Europa, seguendo le linee guida indicate dal rapporto Letta e da quello Draghi, con più integrazione, con investimenti in innovazione e ricerca, con il recupero dei livelli di competitività e rafforzando le infrastrutture. E con una «strategia comune per tornare a prezzi dell energia più favorevoli per le aziende, perché questo è cruciale per le nostre industrie», afferma ancora Buck.Il commento di Joerg Buck Consigliere Delegato Camera di commercio Italo-Germanica AHK Italien. Venier, scenario incerto, Snam rafforza infrastruttura nazionaleSnam, ha rivelato oggi, ha chiuso il 2024 con ricavi totali pari a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all'esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell'efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del Superbonus. Per quanto riguarda gli investimenti totali hanno raggiunto il livello record di 2.875 milioni di euro (+31,0% rispetto al 2023), trainati dall'avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, dall'avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea."In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale". Lo afferma l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier che oggi ha fatto il punto sui risultati del 2024 e sull'avanzamento del Piano Strategico al 2029. Venier ricorda l'acquisizione di Adriatic Lng ed Edison Stoccaggio e il piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, "il più significativo - sottolinea - della nostra storia". "Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi - aggiunge - superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa e riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro". "L'ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola - conclude il manager - va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan".L'intervento di Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Elkann alla Camera: «Per noi l Italia ricopre un ruolo centrale»Inizia puntuale l'audizione del presidente di Stellantis John Elkann alla Camera dei Deputati incarico che ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 2 dicembre 2024, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares .«Ci siamo preparati all'audizione di oggi con grande attenzione; perché per noi l'Italia ricopre un ruolo centrale» ha premesso Elkann ai membri della X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati e della 9a Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato della Repubblica.Nel suo discorso Elkann ricostruisce il ruolo della Fiat in Italia negli ultimi venti anni, conferma il piano industriale presentato al tavolo del Mimit lo scorso 17 dicembre e infine punta a condividere con i membri del Parlamento la prospettiva del settore automotive, non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo. «Il 2025 evidenzia Elkann - sarà un altro anno difficile: il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi».Sull'azione dell'Europa,Elkann parla di azioni «di corto respiro» e fa appello ad un maggiore impegno sul fronte delle infrastrutture di ricarica. «In Italia - dice - ci sono un terzo delle colonnine che ci sono in Olanda». I produttori automobilistici europei «stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano cinque volte più alti di quelli cinesi».L'aumento della produzione in Europa e in Italia nel prossimo ventennio dipenderà dalla crescita del mercato, che sarà sempre più elettrico", ha detto John Elkann ricordando che "il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unità vendute nel 2024. La Cina occupa il primo posto con 30 milioni, seguita dagli Stati Uniti (16 milioni) e dall'Unione Europea (15 milioni). Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate del 12% e in Italia sono calate del 30%". Filomena Greco, Il Sole 24 Ore a Focus Economia.Dazi, in 22 province export pari a oltre la metà del PilAlla crisi dell'automotive legata a transizione energetica e alla fine della globalizzazione, vanno ora a sommarsi i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump al settore. Anche nel caso in cui i dazi Usa non dovessero essere imposti all Europa, ma solo nei confronti di Messico e Canada, le case automobilistiche di tutto il mondo (Stati Uniti compresi) subirebbero un duro impatto in termini di mancati profitti e perdite economiche.Al di fuori del Nord America, Giappone, Corea del Sud e Germania sono in cima alla lista dei Paesi che registrano un surplus commerciale con gli Stati Uniti. Ma a fine 2024 gli scambi internazionali di merci sono risaliti anche per l economia italiana. Nel 2024 oltre il 48% del valore dell export italiano è stato indirizzato al di fuori dell Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all estero dell Italia e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei. L analisi svolta dall Istat in un focus suggerisce che l applicazione dei dazi preannunciati dall amministrazione statunitense nei confronti dell Ue potrebbe avere effetti rilevanti sull Italia.In Italia negli ultimi cinque anni le vendite all estero hanno trainato i conti di molti settori produttivi con importanti ricadute sui territori. Tanto che molte aree del Paese oggi si trovano particolarmente esposte a un eventuale inasprimento delle politiche commerciali sui mercati internazionali: le province italiane in cui l export genera un valore superiore al 50% del prodotto interno lordo sono 22 su 107. Ciò significa che in una guerra commerciale globale come quella che si sta profilando, sarebbe ad alto rischio l economia di una provincia su cinque.Il commento di Aldo Bonomi, direttore Consorzio Aaster.
Začátkem března Poslanecká sněmovna schválila navýšení takzvaných koncesionářských poplatků, tedy poplatků za média veřejné služby. Posvětí mediální novelu Senát? „Myslím si, že novela Senátem projde, že pan prezident (Petr Pavel) ji podepíše a že optimálně 1. května tohoto roku velká mediální novela začne platit,“ říká v pořadu Dvacet minut Radiožurnálu místopředseda hnutí STAN a poslanec Jan Lacina.
Začátkem března Poslanecká sněmovna schválila navýšení takzvaných koncesionářských poplatků, tedy poplatků za média veřejné služby. Posvětí mediální novelu Senát? „Myslím si, že novela Senátem projde, že pan prezident (Petr Pavel) ji podepíše a že optimálně 1. května tohoto roku velká mediální novela začne platit,“ říká v pořadu Dvacet minut Radiožurnálu místopředseda hnutí STAN a poslanec Jan Lacina.Všechny díly podcastu Dvacet minut Radiožurnálu můžete pohodlně poslouchat v mobilní aplikaci mujRozhlas pro Android a iOS nebo na webu mujRozhlas.cz.
La guerra commerciale di Donald Trump rischia di frenare la crescita mondiale e di riaccendere l inflazione Usa. Nelle sue previsioni, l Ocse taglia le stime sul Pil mondiale, che nel 2025 aumenterà del 3,1%, lo 0,2% in meno rispetto a quanto indicato a dicembre. Nel 2026, si fermerà al 3%, lo 0,3% in meno (la crescita era stata del 3,2% nel 2024). Quasi tutti i Paesi esaminati frenano, rispetto alle previsioni di pochi mesi fa, quando il presidente statunitense non si era ancora insediato alla Casa Bianca. Risalgono, invece, le stime sull inflazione americana, vista al 2,8% nel 2025, lo 0,7% in più.Il report dell Ocse prende in considerazione i dazi e le misure ritorsive del 25% tra Stati Uniti da un lato e Canada e Messico dall altro, che dovrebbero entrare in vigore da aprile. Vengono considerati anche i dazi tra Usa e Cina e quelli al 25% imposti dalla Casa Bianca su tutto l import di acciaio e alluminio. Non vengono ancora prese in esame le tariffe contro l Unione Europea. Il commento è di Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison.Le ripercussioni del crollo di Wall Street sui portafogli delle famiglie UsaA inizio febbraio JP Morgan calcolava che i risparmiatori Usa, entusiasti per la Borsa americana che il 19 febbraio toccava per l'ultima volta il massimo storico, stavano comprando una gran quantità di azioni a Wall Street. Secondo i calcoli della banca d'affari, nella sola settimana precedente al 5 febbraio avevano acquistato ben 12 miliardi di dollari di azioni. Mai avevano comprato così tanto a Wall Street in una sola settimana, almeno da quando JP Morgan calcola questo dato dal 2020. E le preferite dalle famiglie erano state Tesla e Nvidia. Peccato che dal 5 febbraio Wall Street abbia perso il 7%, il Nasdaq il 10%, Tesla il 34% e Nvidia il 3%. Poco stupisce se (come scriveva Reuters pochi giorni fa dopo un giro di interviste tra gestori patrimoniali statunitensi e come confermano i dati della American Association Individual Investors) ora molti risparmiatori stiano accumulando cash nei portafogli e riducendo le azioni: le ferite dei crolli improvvisi delle Borse statunitensi fanno male. Anche perché sono causate da scelte politiche e non da motivi concreti. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore Cina, crolla l export con la RussiaLe esportazioni cinesi verso la Russia sono crollate del 10,9% nei primi due mesi del 2025, mentre le importazioni sono scese del 3,9%, segnando un'inversione rispetto alla crescita costante degli ultimi anni. Possibili cause includono la pressione politica e i dazi USA. La Cina punta a una crescita economica del 5% nonostante la guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma affronta rischi di deflazione (-0,7% a febbraio). La produzione industriale cresce del 5,9%, le vendite al dettaglio del 4%, mentre la disoccupazione urbana sale al 5,4%.Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it
Un viaggio nella Cina degli anni Novanta e nella Cina di oggi, attraverso gli occhi del giornalista del New Yorker Peter Hessler. Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'ultimo dato disponibile diffuso dalle Nazioni Unite dice che gli abitanti sulla Terra sono 8,2 miliardi. Oltre la metà vive nel continente asiatico (4,5 miliardi), oltre 1,3 miliardi di persone vivono nel continente africano e solo dopo arriva l'Europa con circa 750 milioni di abitanti. Tenendo a mente questo contesto, nella puntata di oggi parliamo con il professore Zeno Leoni, docente di relazioni internazionali al King's college di Londra del rapporto tra la Cina e l'occidente, contestualizzandolo all'interno del cosiddetto ordine liberale internazionale. ... ➡️Qui per la Promo Primavera Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Un piano di ottocento miliardi per il riarmo europeo per reagire alle intemperanze di Trump sull'appoggio all'Ucraina. E' il piano ReArm Europe della Commissione europea appena approvato dal Consiglio straordinario europeo. Ne parliamo con il generale Paolo Capitini, docente di Storia militare alla Scuola Sottufficiali dell'Esercito e contributor di Ispi. Il caos occidentale visto dalla Cina. Ne parliamo con Rita Fatiguso, giornalista de Il Sole 24 ORE.
Paolo Salom parla dei lavori del Congresso del Popolo a Pechino, in cui il primo ministro Li Qiang ha promesso una maggiore apertura economica e commerciale al mondo. Luigi Ferrarella spiega l'operazione per la quale è finito in manette un ex dirigente dell'Urbanistica del Comune. Aldo Grasso ricorda il grande telecronista scomparso a quasi 87 anni, spiegando che cosa di lui è rimasto (e cosa no) nel racconto del calcio di oggi.I link di corriere.it:Cina, al via i lavori del Congresso del Popolo: «Più apertura economica e commerciale al mondo»Milano, arrestato l'ex dirigente dell'Urbanistica del Comune Giovanni OggioniAddio a Bruno Pizzul, la voce della Nazionale di calcio
Dal grande classico della letteratura cinese, attraverso il ribelle Zhang Jue e lo stratega Cao Cao, alla Cina contemporanea: ribellioni, strategia, visione del mondo. Questo episodio è stato registrato al Chora Festival Volume 2. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per la Cina la drastica svolta nella politica estera degli Stati Uniti è al tempo spesso una sfida e un'opportunità. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da TaiPei.Il telescopio sottomarino KM3NeT, sul fondo del Mediterraneo, ha rilevato un evento compatibile con un neutrino da 220 milioni di miliardi di elettronvolt, un livello di energia mai osservato prima. Con Tullia Sbarrato, astrofisica.Oggi parliamo anche di:Podcast • Carrasegare, di Ezio Abbate, Giovanni Alfieri e Luca PuscedduCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti