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Tassi fermi anche per meglio affrontare le nuove incertezze generate dall Amministrazione Trump. Per la seconda volta consecutiva, la Federal Reserve ha lasciato il Fed Funds target al 4,25%-4,50%. Immutata la diagnosi dell economia, ma - nota il comunicato iniziale - «è aumentata l incertezza sulle prospettive». Le proiezioni economiche, e in particolare il sommario delle previsioni dei governatori sull andamento futuro dei tassi, continuano a indicare in mediana, per fine anno, un costo del credito ufficiale al 3,75-4%, corrispondente ad altre due tagli entro la fine dell anno. Immutato anche il sentiero per i prossimi anni: 3,25-3,75% a fine 2026, 3-3,25% a fine 2027 e tre per cento nel medio periodo. Rallenta, rispetto alle indicazioni di dicembre, la crescita economica prevista: passa all 1,7%, dal 2,1% per il 2025, all 1,8% per il 2026 (2%) e per il 2027 (1,9%), e aumenta l ampiezza del range delle previsioni, segno di una maggiore incertezza. «Guardando al futuro - ha spiegato in conferenza stampa il presidente Jerome Powell - la nuova amministrazione è in procinto di attuare importanti cambiamenti politici in quattro ambiti distinti: commercio, immigrazione, politica fiscale e regolamentazione. Sarà l effetto netto di questi cambiamenti a contare per l economia e per l orientamento della politica monetaria». Risale intanto l inflazione prevista: 2,7% quest anno (dal 2,5%), 2,2% l anno prossimo (2,1%) e due per cento a fine 2027 (invariato). Quanto pesino i dazi non è facile capirlo. Ne parliamo con Franco Bruni, presidente dell'Ispi e professore emerito del dipartimento di Economia dell'Università Bocconi.I dazi Usa terrorizzano l'export italiano. Una Germania che inizia a far debito può compensare?Oggi è stato presentato dall'Istat alla Camera di Commercio di Genova il rapporto sulla competitività dei settori produttivi, dal quale emerge che più di 23mila aziende italiane sono 'vulnerabili' all'export. Un'impresa è vulnerabile alla domanda estera (all'export) se le sue esportazioni sono concentrate geograficamente (in pochi mercati di sbocco), merceologicamente (in pochi prodotti) e spiegano una quota rilevante del suo fatturato. Nel 2022 le aziende italiane vulnerabili all'export erano lo 0,5% del totale, ma impiegavano oltre 415 mila di addetti (il 2,3%) e generavano il 3,5% del valore aggiunto e il 16,5% dell'export totali. Erano vulnerabili soprattutto alla domanda statunitense (quasi 3.300 unità) e tedesca (oltre 2.800). Le imprese vulnerabili verso gli Stati Uniti esportavano in tale mercato prevalentemente prodotti farmaceutici, prodotti meccanici (turboreattori e turbopropulsori), gioielleria, generi alimentari (vini e oli) e mobili. Quelle alla domanda tedesca parti di autoveicoli, beni energetici (gas), materiale elettrico (fili e cavi), prodotti in metallo (quali viti e bulloni) e lavori in alluminio (barre e profilati). Commentiamo il tutto con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi. Destro: «I valichi alpini sono fondamentali, serve una politica Ue»«I valichi alpini hanno un ruolo fondamentale e una priorità strategica in un quadro non solo nazionale ma europeo. Occorre una politica Ue: non si tratta solo di una questione tra paesi confinanti, ma di tutta l Unione». È questo il messaggio forte che ha lanciato Leopoldo Destro, delegato del presidente di Confindustria per Trasporti, Logistica e Turismo, durante un convegno organizzato dall associazione degli industriali italiani a Bruxelles, in collaborazione con il Medef (Confindustria francese), dal titolo "Bridging the Alps: overcoming barriers and advancing sustainable connettivity in Europe" , in una sala del Parlamento europeo. Un modo anche fisico per sensibilizzare le istituzioni Ue sulle istanze del mondo delle imprese. Ne parliamo proprio con Leopoldo Destro, Delegato del Presidente di Confindustria per i Trasporti, la Logistica e l Industria del Turismo.
Frena l interscambio tra Italia e Germania nel 2024 e rallenta l'export italiano. Il valore dei rapporti commerciali tra i due Paesi è sceso del 4%, mentre le vendite delle imprese italiane sul principale mercato di sbocco per il Paese sono scese da 74,7 a 71 miliardi, in base al rapporto appena pubblicato dalla Camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien.Nonostante la flessione, causata dalla frenata tedesca e dal complesso contesto internazionale, l'interscambio nel 2024 si è attestato a 156 miliardi di euro ed è stato «il terzo più alto di sempre, a riprova della solidità dei rapporti tra le due economie», spiega Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio Ahk Italien. Italia e Germania sono due Paesi votati all export e lo scenario globale «non favorisce il nostro modello di business», sottolinea Buck. Di fronte alle nuove sfide e alla minaccia dei dazi Usa, «è allora importante che collaboriamo e che definiamo insieme una politica industriale. Il tema dei prossimi anni sarà appunto quello di rafforzare l industria europea». Serve quindi più Europa, seguendo le linee guida indicate dal rapporto Letta e da quello Draghi, con più integrazione, con investimenti in innovazione e ricerca, con il recupero dei livelli di competitività e rafforzando le infrastrutture. E con una «strategia comune per tornare a prezzi dell energia più favorevoli per le aziende, perché questo è cruciale per le nostre industrie», afferma ancora Buck.Il commento di Joerg Buck Consigliere Delegato Camera di commercio Italo-Germanica AHK Italien. Venier, scenario incerto, Snam rafforza infrastruttura nazionaleSnam, ha rivelato oggi, ha chiuso il 2024 con ricavi totali pari a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all'esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell'efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del Superbonus. Per quanto riguarda gli investimenti totali hanno raggiunto il livello record di 2.875 milioni di euro (+31,0% rispetto al 2023), trainati dall'avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, dall'avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea."In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale". Lo afferma l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier che oggi ha fatto il punto sui risultati del 2024 e sull'avanzamento del Piano Strategico al 2029. Venier ricorda l'acquisizione di Adriatic Lng ed Edison Stoccaggio e il piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, "il più significativo - sottolinea - della nostra storia". "Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi - aggiunge - superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa e riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro". "L'ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola - conclude il manager - va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan".L'intervento di Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Elkann alla Camera: «Per noi l Italia ricopre un ruolo centrale»Inizia puntuale l'audizione del presidente di Stellantis John Elkann alla Camera dei Deputati incarico che ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 2 dicembre 2024, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares .«Ci siamo preparati all'audizione di oggi con grande attenzione; perché per noi l'Italia ricopre un ruolo centrale» ha premesso Elkann ai membri della X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati e della 9a Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato della Repubblica.Nel suo discorso Elkann ricostruisce il ruolo della Fiat in Italia negli ultimi venti anni, conferma il piano industriale presentato al tavolo del Mimit lo scorso 17 dicembre e infine punta a condividere con i membri del Parlamento la prospettiva del settore automotive, non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo. «Il 2025 evidenzia Elkann - sarà un altro anno difficile: il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi».Sull'azione dell'Europa,Elkann parla di azioni «di corto respiro» e fa appello ad un maggiore impegno sul fronte delle infrastrutture di ricarica. «In Italia - dice - ci sono un terzo delle colonnine che ci sono in Olanda». I produttori automobilistici europei «stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano cinque volte più alti di quelli cinesi».L'aumento della produzione in Europa e in Italia nel prossimo ventennio dipenderà dalla crescita del mercato, che sarà sempre più elettrico", ha detto John Elkann ricordando che "il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unità vendute nel 2024. La Cina occupa il primo posto con 30 milioni, seguita dagli Stati Uniti (16 milioni) e dall'Unione Europea (15 milioni). Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate del 12% e in Italia sono calate del 30%". Filomena Greco, Il Sole 24 Ore a Focus Economia.Dazi, in 22 province export pari a oltre la metà del PilAlla crisi dell'automotive legata a transizione energetica e alla fine della globalizzazione, vanno ora a sommarsi i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump al settore. Anche nel caso in cui i dazi Usa non dovessero essere imposti all Europa, ma solo nei confronti di Messico e Canada, le case automobilistiche di tutto il mondo (Stati Uniti compresi) subirebbero un duro impatto in termini di mancati profitti e perdite economiche.Al di fuori del Nord America, Giappone, Corea del Sud e Germania sono in cima alla lista dei Paesi che registrano un surplus commerciale con gli Stati Uniti. Ma a fine 2024 gli scambi internazionali di merci sono risaliti anche per l economia italiana. Nel 2024 oltre il 48% del valore dell export italiano è stato indirizzato al di fuori dell Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all estero dell Italia e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei. L analisi svolta dall Istat in un focus suggerisce che l applicazione dei dazi preannunciati dall amministrazione statunitense nei confronti dell Ue potrebbe avere effetti rilevanti sull Italia.In Italia negli ultimi cinque anni le vendite all estero hanno trainato i conti di molti settori produttivi con importanti ricadute sui territori. Tanto che molte aree del Paese oggi si trovano particolarmente esposte a un eventuale inasprimento delle politiche commerciali sui mercati internazionali: le province italiane in cui l export genera un valore superiore al 50% del prodotto interno lordo sono 22 su 107. Ciò significa che in una guerra commerciale globale come quella che si sta profilando, sarebbe ad alto rischio l economia di una provincia su cinque.Il commento di Aldo Bonomi, direttore Consorzio Aaster.
ROMA (ITALPRESS) - Più 25% per i prezzi all'ingrosso delle uova e +48% per il burro. Stabili, invece, i prezzi della farina. Sono alcuni dei dati raccolti da BMTI, la Borsa Telematica che, in occasione delle tradizionali festività di Carnevale, ha condotto un'analisi sulle principali materie prime utilizzate nell'industria dolciaria.I dati mostrano come le uova abbiano registrato un notevole aumento a partire da settembre 2024, con una crescita che ha interrotto la sua corsa solo a gennaio. Nelle prime due settimane di febbraio, il prezzo delle uova degli allevamenti a terra di taglia L ha raggiunto i 2,25 euro/kg. Il mercato, ricordiamo, sta risentendo del diffondersi dell'influenza aviaria che ha colpito nel 2024 e nei mesi recenti diversi allevamenti in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, comportando l'abbattimento di galline ovaiole e, conseguentemente, una minore disponibilità di uova. In aumento anche il prezzo del latte fresco, munto in stalla che raggiunge i 54,91 euro/kg a fine anno, valore confermato anche a gennaio 2025. Una crescita dovuta in parte, dall'aumento della domanda estera che sta sostenendo soprattutto i prezzi dei formaggi stagionati, in particolare Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Rallenta, infine, la crescita dei prezzi del burro pastorizzato nel 2025, a seguito del forte rialzo subito nel 2024 a causa della riduzione della produzione a livello comunitario. In particolare, a metà febbraio 2025, il prezzo di listino è sceso sui 5,33 euro/kg, livello che si mantiene ancora più alto del 48% rispetto all'anno precedente.mgg/gtr
MILANO (ITALPRESS) - In Italia la qualità del lavoro cresce lentamente, così come la produttività, e tra le cause c'è anche la dimensione media delle aziende. Ne ha parlato in un'intervista a Claudio Brachino per Italpress Economy Maurizio Del Conte, docente di diritto del Lavoro all'Università Bocconi di Milano e presidente di AFOL Metropolitana, agenzia pubblica che offre a cittadini e imprese servizi di formazione professionale, orientamento e lavoro. sat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Per la prima volta rallenta il mercato italiano dell'agricoltura 4.0. Nel suo complesso, il mercato è sceso dai 2,5 MLD € del 2023 ai 2,3 MLD € del 2024 registrando un calo dell'8%. A scattare questa fotografia è stato l'Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell'Università degli Studi di Brescia, che ha analizzato gli investimenti effettuati nel corso del 2024. A scendere, in particolare, sono gli investimenti in macchinari, il 29% del totale e attrezzature (26,5%). Continuano a crescere, invece, le soluzioni software, come i sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni che, tuttavia, non compensano il calo degli investimenti legati all'hardware. Il rallentamento del mercato di Agricoltura 4.0 - evidenzia il report - è causato dalla flessione dei redditi agricoli, dagli investimenti già realizzati negli scorsi anni, ma anche della riduzione degli incentivi pubblici. In Italia, l'84% delle aziende agricole utilizzatrici di soluzioni 4.0 ha già usufruito di almeno un incentivo e gli stessi provider tecnologici (81%) ritengono che le agevolazioni pubbliche negli ultimi anni siano state un fattore chiave per la crescita. Ad intensificare l'adozione delle tecnologie sono state infatti le aziende che ne erano già utilizzatrici, mentre è cresciuta poco la quota di nuovi investimenti. Il 41% delle aziende adotta oggi almeno una soluzione di Agricoltura 4.0, il 29% due o più.col/mgg/gtr
Ti sei mai sentito sopraffatto dalle tue emozioni? Hai mai provato una totale disconnessione dal tuo corpo? Dall'immagine che hai di te? Dal cibo? Dalla vita in generale? Non sei sol*. In questo podcast andiamo nel profondo di quello che è il ‘metodo delle 4 ERRE' da portare con sè nei momenti difficili dove tutto sembra difficile e irraggiungibile, dove regna la lontananza dai propri bisogni e la solitudine e il senso di vuoto. Attraverso alcuni esercizi da portare nel tuo diario di consapevolezza parliamo di come poter dare un nuovo significato al periodo che stiamo vivendo. Seguimi su: Instagram: @spaziolunare_ YouTube: Spazio Lunare Se vuoi cominciare un percorso di fitness coaching 1:1 o vuoi sperimentare un pianeta per un fitness inclusivo: https://spaziolunare.it (oppure puoi scrivere una mail o contattarmi su whatsapp!) Canale telegram: https://t.me/gruppospaziolunar... Leggi il mio libro Abbuffamore: https://amzn.to/3ywUQFA Se vuoi collaborare per la sensibilizzazione nelle scuole/università sui Disturbi del comportamento alimentare: info@spaziolunare.it Iscriviti alla newsletter ‘Tra le stelle'https://dashboard.mailerlite.c...
ROMA (ITALPRESS) - Negli ultimi 12 mesi la crescita di auto elettriche nel mondo ha rallentato. Il prezzo medio di queste auto in Europa, Cina e Stati Uniti ha continuato invece a ridursi, a fronte dell'aumento dei listini delle vetture con motore endotermico. In Italia un'auto “alla spina” costa il 25% in più di una tradizionale, ma il gap è destinato a ridursi con l'arrivo sul mercato di nuovi modelli con prezzi inferiori ai 30 mila euro. A dirlo è uno studio di Jato Dynamics. L'analisi conferma come la crescita di auto elettriche nel mondo stia rallentando. Se dal 2019 al 2023 si è registrato un balzo da 1,4 a 7,4, milioni di unità, nei dodici mesi successivi sono aumentate solo di 1 milione e 200 mila unità. Il 51% di questi mezzi è realizzato da costruttori cinesi, il 22% da brand americani, il 18% da marchi europei. Il report evidenzia come nell'Eurozona, in particolare, il prezzo medio al dettaglio delle auto “alla spina” è diminuito del 15% tra il 2018 e il 2024, mentre quello delle vetture diesel o a benzina è cresciuto del 7%. In Italia la quota di immatricolazioni resta bloccata al 4%, ben al di sotto della media europea. Il prezzo di un'auto elettrica comprata nel nostro Paese è superiore del 126% a quello di una vettura acquistata in Cina. Si parla di poco più di 67 mila euro, a fronte di una media europea e statunitense di poco sopra i 62 mila. Un abisso rispetto ai 29.682 euro di Pechino./gtr
ROMA (ITALPRESS) - Negli ultimi 12 mesi la crescita di auto elettriche nel mondo ha rallentato. Il prezzo medio di queste auto in Europa, Cina e Stati Uniti ha continuato invece a ridursi, a fronte dell'aumento dei listini delle vetture con motore endotermico. In Italia un'auto “alla spina” costa il 25% in più di una tradizionale, ma il gap è destinato a ridursi con l'arrivo sul mercato di nuovi modelli con prezzi inferiori ai 30 mila euro. A dirlo è uno studio di Jato Dynamics. L'analisi conferma come la crescita di auto elettriche nel mondo stia rallentando. Se dal 2019 al 2023 si è registrato un balzo da 1,4 a 7,4, milioni di unità, nei dodici mesi successivi sono aumentate solo di 1 milione e 200 mila unità. Il 51% di questi mezzi è realizzato da costruttori cinesi, il 22% da brand americani, il 18% da marchi europei. Il report evidenzia come nell'Eurozona, in particolare, il prezzo medio al dettaglio delle auto “alla spina” è diminuito del 15% tra il 2018 e il 2024, mentre quello delle vetture diesel o a benzina è cresciuto del 7%. In Italia la quota di immatricolazioni resta bloccata al 4%, ben al di sotto della media europea. Il prezzo di un'auto elettrica comprata nel nostro Paese è superiore del 126% a quello di una vettura acquistata in Cina. Si parla di poco più di 67 mila euro, a fronte di una media europea e statunitense di poco sopra i 62 mila. Un abisso rispetto ai 29.682 euro di Pechino./gtr
Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Hai mai pensato che il problema della tua produttività non sia tanto una questione di forza di volontà o disciplina, ma piuttosto di tempismo? Spesso ci sentiamo inadeguate o incapaci perché non riusciamo a portare a termine le cose come vorremmo. Questo ci porta a incolpare noi stesse, a mettere in discussione il nostro impegno e a dubitare delle nostre capacità. Ma cosa succederebbe se il problema non fosse ciò che stai facendo, bensì quando lo stai facendo? In questo episodio, ti invito a cambiare prospettiva sulla produttività. Ti guiderò attraverso un nuovo modo di vedere il tuo tempo e le tue attività: sincronizzare ciò che fai con quando lo fai, per sfruttare al meglio le tue risorse mentali ed emotive. Non solo ti sentirai più efficace, ma potrai anche liberarti di quel costante senso di frustrazione e insoddisfazione. Ascolta il Podcast!
Rallentare, respirare e ringraziare. Le tre R del 2025, ingredienti semplici che possiamo applicare al lavoro e alle relazioni. Ci aiuta a capire come fare Daniel Lumera, biologo naturalista, riferimento internazionale nelle scienze del benessere, della qualità della vita e della pratica della meditazione.Una regola che trasversalmente possiamo accostare anche all'alimentazione e all'attività fisica. Ne parliamo con la prof.ssa Mariangela Rondanelli, direttore della struttura complessa di riabilitazione metabolica all'Università di Pavia.
La Cina In Grado Di Rallentare La Terra: Nasa Estremamente Preoccupata!La NASA ha studiato gli effetti che la Cina sta causando sulla rotazione terrestre: un fenomeno significativo. Ecco di cosa si tratta!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #cina #esperti #motivo #movimento #nasa #perche #pianeta #rallenta #ricerca #rotazione #scienza #terra #diga
ROMA (ITALPRESS) - Rivalutando l'iniziale opinione negativa, il Comitato per i Medicinali per Uso Umano dell'Agenzia Europea per i Medicinali ha espresso parere positivo sull'immissione in commercio di lecanemab. Si tratta di un anticorpo monoclonale diretto contro la proteina amiloide per il trattamento della malattia di Alzheimer in fase precoce, caratterizzata da compromissione cognitiva lieve e demenza lieve. sat/gtr/col
Secondo il monitoraggio degli indicatori del PNRR sulla giustizia relativi al I semestre 2024 le Corti di Appello hanno raggiunto l'obiettivo intermedio di smaltimento delle pendenze in scadenza a fine 2024. L'arretrato più risalente è stato quasi del tutto eliminato anche dai Tribunali. Rallenta invece la riduzione del disposition time nel civile, a causa dell'incremento dell'iscrizione a ruolo di nuove controversie in alcune materie. >> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/y26nk2ye>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
ROMA (ITALPRESS) - Dopo due anni di crescita straordinaria, il mercato del turismo dà segnali di stabilizzazione e rallenta la sua corsa. Per il periodo delle festività natalizie, nelle strutture ricettive italiane sono attese 16 milioni di presenze, un risultato in flessione dell'1,5% rispetto allo scorso anno anche per una riduzione dei visitatori stranieri. Due turisti su tre sceglieranno una città d'arte o una località montana, in crescita anche grazie al meteo favorevole per le piste da sci. A stimarlo il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti. mgg/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Dopo due anni di crescita straordinaria, il mercato del turismo dà segnali di stabilizzazione e rallenta la sua corsa. Per il periodo delle festività natalizie, nelle strutture ricettive italiane sono attese 16 milioni di presenze, un risultato in flessione dell'1,5% rispetto allo scorso anno anche per una riduzione dei visitatori stranieri. Due turisti su tre sceglieranno una città d'arte o una località montana, in crescita anche grazie al meteo favorevole per le piste da sci. A stimarlo il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti. mgg/gsl
Il programma di riforme del presidente Javier Milei ha permesso all'Argentina di migliorare i suoi indicatori economici, ma il prezzo dal punto di vista sociale è stato molto. Con Elena Basso, giornalista.Secondo il rapporto appena pubblicato dall'Istituto europeo per la parità di genere, nel settore dell'occupazione femminile l‘Italia non ha fatto progressi significativi. Con Barbara Leda Kenny, esperta di politiche di genere della fondazione Giacomo Brodolini e coordinatrice di in genere.it.Oggi parliamo anche di:Scienza • "Meditare con cautela" di Thorsten Schmitzhttps://www.internazionale.it/magazine/thorsten-schmitz/2024/12/12/meditare-con-cautelaLibri • Ginseng roots di Craig Thmpson (Rizzoli)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Rallenta il mercato globale del lusso, dopo il boom degli ultimi anni gli acquisti di beni di lusso segnano il passo, non è così invece per il lusso esperienziale (ospitalità, ristorazione e benessere) e non è così per tutti i prodotti, perchè cosmesi, gioielleria e occhialeria continuano a crescere. Il mondo del lusso cresce quasi unicamente grazie al turismo, ma anche gli scontrini degli acquisti tax free raccontano abitudini e istanze di consumo che cambiano. Tutti i dati e le analisi dell'Osservatorio Altagamma 2024.Focus sui trend dedicato al packaging e alle sue declinazioni più contemporanee: dall'Happy Meal di McDonald's al cartone di Pizza Hut, ecco come cambiano le funzioni, la comunicazione, i materiali.
ROMA (ITALPRESS) - Dopo un lungo periodo di stagnazione, l'economia dell'Unione Europea torna lentamente a crescere. È quanto emerge dalle previsioni d'autunno della Commissione europea, che prospettano una crescita del PIL nel 2024 pari allo 0,9% nell'Unione e allo 0,8% nella zona euro. L'attività economica dovrebbe accelerare e raggiungere l'1,5% nell'Unione e l'1,3% nella zona euro nel 2025, e salire ancora rispettivamente all'1,8 e all'1,6% nel 2026. Rallenta nettamente l'inflazione, mentre altre notizie positive arrivano sul fronte del lavoro, con la disoccupazione al minimo storico. Le tensioni geopolitiche internazionali restano un forte elemento di incertezza per il futuro.sat/mrv
Se Trump dovesse confermare la politica protezionistica promessa, i dazi potrebbero avere effetti negativi sulla crescita del Pil a causa dell'alta percentuale di esportazioni che il nostro Paese ha nei confronti degli Stati Uniti. Intanto in Sicilia la siccità sta avendo ripercussioni anche sui cantieri dell'alta velocità Palermo-Catania, mentre in Svizzera dal 1° gennaio 2025 sarà vietata la copertura totale del volto. ➡️ Qui per prenotare il tuo posto alla masterclass con Gianluca Defendi ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
ROMA (ITALPRESS) - Rallenta ancora l'inflazione a settembre. Secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, rispetto all'1,1% che si era registrato ad agosto. Il rallentamento del tasso d'inflazione si deve principalmente ai prezzi dei Beni energetici, sia regolamentati che non, e in misura minore alla frenata dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e di quelli relativi ai trasporti. Questi effetti sono stati solo in parte compensati dall'accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati che non. Nel mese di settembre l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende all'1,8% rispetto all'1,9% di agosto. Secondo Federdistribuzione" i dati sull'andamento dei prezzi nel mese di settembre confermano una dinamica stabile dell'inflazione. Permangono prospettive incerte sui prossimi mesi, in particolare per quanto riguarda il rilancio dei consumi che restano deboli”.sat/mrv
ROMA (ITALPRESS) - Nel mese di agosto si è attestata a +1,1% su base annua, rispetto al +1,3% del mese precedente. Lo rende noto l'Istat. Ha inciso soprattutto l'ampliarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici, nonostante le spinte al rialzo registrate nel settore regolamentato. Nel comparto alimentare, i prezzi mostrano un rallentamento del loro ritmo di crescita, che contribuisce a frenare la dinamica del "carrello della spesa", che rincara dello 0,6% rispetto allo 0,7% di luglio. Un sostegno all'inflazione arriva invece dai prezzi dei servizi, che risentono delle tensioni nel settore del trasporto aereo. Ad agosto, l'inflazione di fondo resta stabile a +1,9%. E' quanto emerge dai dati Istat sui prezzi al consumo per il mese di agosto del 2024. L'indice nazionale dei prezzi al consumo ad agosto aumenta dello 0,2% su base mensile, confermando la stima preliminare. Nel complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base annua, da -0,1% a -0,5%.fsc/mrv
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Debito pubblico in calo a luglio- Rallenta l'inflazione ad agosto- Nell'area Euro scende il tasso di posti di lavoro vacantisat/mrv
ROMA (ITALPRESS) - Dopo 24 mesi di trattamento con stimolazione magnetica cerebrale transcranica statica, oltre il 70% dei pazienti con Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è sopravvissuto senza necessità di ricorrere alla ventilazione meccanica, a fronte del 35% dei pazienti che non avevano ricevuto questo trattamento: è il dato più rilevante che emerge da uno studio della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e della Fondazione IRCCS Istituto Auxologico Italiano. Ad illustrare il significato di questo studio Vincenzo Di Lazzaro, direttore della Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.sat/mrv
L'Ohio insegue InterMiami, RSL insegue le squadre di Los Angeles, la corsa continua con sempre meno partite, Anche la classifica inizia a delinearsi.
ROMA (ITALPRESS) - Rallenta la crescita del mercato delle auto usate, che a giugno è pari a +0,4%, con 412.800 trasferimenti di proprietà rispetto ai poco più di 411mila dello stesso mese del 2023, ma con un livello inferiore dell'1,8% rispetto al 2019. Lo rende noto Unrae, l'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, secondo cui nel 1° semestre la crescita si attesta a oltre 2 milioni settecentomila passaggi complessivi. In giugno il diesel ricopre sempre la prima posizione fra le motorizzazioni preferite nel mercato dell'usato, seppur in calo di 4,1 punti; al secondo posto il motore a benzina, mentre le ibride occupano la terza posizione. Segue il Gpl. Il metano si posiziona al 2,1%, mentre i trasferimenti netti di auto BEV e plug-in pesano rispettivamente lo 0,9% e l'1% del totale. Sul mercato italiano nel 1° semestre di quest'anno per ogni auto nuova ne sono state acquistate 1,7 usate, come a gennaio-giugno 2023.mgg/mrv
ROMA (ITALPRESS) - Rallenta la crescita del mercato delle auto usate, che a giugno è pari a +0,4%, con 412.800 trasferimenti di proprietà rispetto ai poco più di 411mila dello stesso mese del 2023, ma con un livello inferiore dell'1,8% rispetto al 2019. Lo rende noto Unrae, l'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, secondo cui nel 1° semestre la crescita si attesta a oltre 2 milioni settecentomila passaggi complessivi. In giugno il diesel ricopre sempre la prima posizione fra le motorizzazioni preferite nel mercato dell'usato, seppur in calo di 4,1 punti; al secondo posto il motore a benzina, mentre le ibride occupano la terza posizione. Segue il Gpl. Il metano si posiziona al 2,1%, mentre i trasferimenti netti di auto BEV e plug-in pesano rispettivamente lo 0,9% e l'1% del totale. Sul mercato italiano nel 1° semestre di quest'anno per ogni auto nuova ne sono state acquistate 1,7 usate, come a gennaio-giugno 2023.mgg/mrv
S.2 Ep.36 - Pratichiamo oggi questa meditazione gentile per rallentare, per riprenderci il nostro tempo e sentirci grati alla vita. Siamo qui e ora e siamo vivi, cosa può esserci di più grande e meraviglioso?
ROMA (ITALPRESS) - Il Prodotto Interno Lordo nell'OCSE è aumentato dello 0,5% nel secondo trimestre del 2024, mantenendo lo stesso ritmo del trimestre precedente. Mentre il tasso di crescita complessivo del Pil dell'OCSE è rimasto invariato nel secondo trimestre del 2024, nel G7 è aumentato più nettamente nel secondo trimestre, dello 0,5% rispetto allo 0,2% del primo. La crescita ha rallentato leggermente in Italia e nel Regno Unito nel secondo trimestre, rispettivamente allo 0,2 e allo 0,6%, rispetto allo 0,3 e allo 0,7% del primo trimestre. La crescita in Giappone è stata dello 0,8% nel secondo trimestre, dopo una contrazione dello 0,6% nel trimestre precedente. Questa ripresa è stata trainata dai consumi privati e dagli investimenti. La crescita ha accelerato negli Stati Uniti dallo 0,4% nel primo trimestre allo 0,7% nel secondo, trainata principalmente da un aumento dei consumi privati. Il tasso di crescita del Pil è leggermente aumentato anche in Canada, dallo 0,4 allo 0,5%, ed è rimasto invariato in Francia allo 0,3%. L'economia tedesca si è leggermente contratta: -0,1% nel secondo trimestre dopo una lieve crescita nel trimestre precedente./gtr
Sarai d'accordo con me quando dico che la vita ci sottopone in continuazione a situazioni molto stressanti. Queste, rendono difficile il rilassamento e minacciano il nostro benessere.
ROMA (ITALPRESS) - Nel secondo trimestre del 2024 l'economia dell'area dell'euro "e' cresciuta, seppur a un ritmo probabilmente inferiore rispetto al primo trimestre". Lo rileva la Bce nell'ultimo bollettino economico. I servizi "continuano a trainare la ripresa, mentre la produzione industriale e le esportazioni di beni risultano deboli". Gli indicatori relativi agli investimenti segnalano "una crescita modesta nel 2024, in un contesto di accresciuta incertezza". In prospettiva, ci si attende che la ripresa sia sostenuta dai consumi, sospinti dal rafforzamento dei redditi reali derivante dal calo dell'inflazione e dall'incremento dei salari nominali. Inoltre, le esportazioni dovrebbero aumentare a fronte della crescita della domanda mondiale. La Bce "si attende che l'inflazione oscilli intorno ai livelli attuali per il resto dell'anno", il 2,5% di giugno e il 2,6% di maggio, "per poi scendere approssimandosi all'obiettivo del 2% nella seconda metà del prossimo anno. Nel Bollettino si fa riferimento ai "rischi al rialzo per l'inflazione" che "provengono anche dalle accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero far aumentare i prezzi dell'energia e i costi di trasporto nel breve periodo e causare interruzioni nel commercio mondiale. Inoltre i fenomeni meteorologici estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari. Per contro, l'inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse la domanda più di quanto atteso o nel caso di un deterioramento inaspettato del contesto economico nel resto del mondo".mgg/mrv
Rallenta nel mese di maggio il ritmo di crescita dei prezzi delle polizze auto, anche se i valori medi continuano a muoversi sui livelli pre-pandemia. Secondo l'indagine relativa al mese di maggio condotta da Ivass, i contratti sottoscritti nel mese di maggio 2024, hanno mostrato un prezzo medio di 400 euro, in aumento su base annua del +6,8% in termini nominali (dal +7,9% in aprile) e del +6,0% in termini reali.
ROMA (ITALPRESS) - L'economia tedesca rallenta e nei prossimi mesi si stima che registrerà tassi di crescita modesti. È quanto emerge dall'analisi elaborata da Banca del Fucino dal titolo “Locomotiva d'Europa o Sick Man of Europe?”. Sotto il profilo della competitività, ha avuto un forte rilievo nell'ultimo biennio l'impatto negativo dei costi dell'energia legati in particolare al conflitto russo-ucraino. Allo stato attuale i prezzi sono lontani dai massimi registrati nel 2022, ma rimangono elevati nel confronto storico. Ulteriori fattori critici per la competitività della Germania di medio periodo sono rappresentati dallo sfavorevole andamento demografico, dal recupero di competitività di costo dei paesi "periferici" dell'eurozona e dall'andamento insoddisfacente degli investimenti pubblici nell'ultimo ventennio. L'interscambio con la Cina è al tempo stesso un importante mercato di sbocco per i prodotti tedeschi, un fornitore di beni intermedi essenziali ma in misura crescente anche un competitor diretto in svariati settori, come l'automotive e i prodotti elettronici. Così la Germania risulta direttamente esposta sia all'andamento della domanda cinese, sia all'evoluzione dei rapporti commerciali tra Pechino e l'Unione Europea, che sono caratterizzati da un crescente ricorso a misure protezionistiche.sat/mrv
Rallenta la domanda e la concorrenza cinese si fa insidiosa
Rallenta la domanda e la concorrenza cinese si fa insidiosa
Iran, Raisi: “Sceglieremo noi giorno e luogo della vendetta”. Con noi Lorenzo Trombetta, corrispondente Ansa da Beirut. Polemiche a Modena per il convegno sulla ricostruzione di Mariupol organizzato da un’associazione filorussa. Sentiamo Andrea Lucidi, giornalista freelance, reporter, che parteciperà alla manifestazione. Istat: sale il potere d’acquisto degli italiani, rallenta l’inflazione. Ne parliamo con Alessandro Brunetti, a capo del servizio prezzi al consumo dell’Istat.Al via in tutta Italia i saldi. Di questo e del caso Ferragni, con la Coca Cola ultimo brand in ordine di tempo a sfilarsi dalle collaborazioni con l’influencer, parliamo con Carlo Rienzi, fondatore e presidente del Codacons.Inchiesta dei democratici anticipata dal New York Times: Trump avrebbe incassato finanziamenti dalla Cina durante la sua presidenza. Ci colleghiamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore da New York.Meteo: arriva il gelo sull’Italia. Sentiamo Giulio Betti, climatologo e meteorologo del CNR.Torna la Serie A, con Bologna-Genoa, e prosegue il mercato di riparazione. Ci aggiorna Giovanni Capuano.
Rinviata ancora l’operazione israeliana su larga scala: successo di Biden? Il commento di Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni Internazionali e di Studi Strategici all'Università Cattolica di Milano. Alla Festa del Cinema di Roma c’è la nostra Marta Cagnola. Con lei torniamo anche sulla questione tax credit per il cinema, che secondo la bozza della legge di bilancio scende al 40%. I giovani medici non si specializzano più. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, che ne scrive sul Sole 24 Ore di oggi.
Parto dai giudizi delle agenzie di rating perché tra poco ricominceranno le danze. Vado poi sulla manovra finanziaria perché di fatto le maglie sono molto strette e questo è un problema: come reperire le risorse che servono per chiudere la manovra? E poi andiamo nel resto del mondo dove la situazione non è migliore: leggi Cina. La Banca Mondiale ha tagliato le stime sulle prospettive di crescita del sudest asiatico. Buon ascolto.
Oggi parliamo della crescita economica che rallenta in Europa, del Marocco che accetta aiuti solo da quattro Paesi e di un po' di numeri sulla scuola dei precari. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il governo di Xi Jinping sta rendendo la Cina più chiusa e isolata che mai. Il 25 agosto il direttore del museo londinese ha presentato le dimissioni.Junko Terao, editor di Asia di InternazionaleAlessandro Lubello, editor di economia di InternazionaleDaniele Cassandro, editor di cultura di InternazionaleLINKFu Linghui sulla deflazione in Cina: https://www.youtube.com/watch?v=zdbouY_KsvcVideo British museum: https://www.youtube.com/watch?v=syPsj2QrsKwSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcast Scrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni, con Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
La storia di Drusilla Galelli, affetta da sclerosi multipla, getta luce sulla complessità e la varietà dell'esperienza di immigrazione in Australia.
Parto dalla Bce e dalle parole rilasciate a Le Figaro da Christine Lagarde. Vado sul rallentamento della Cina e sulla crescita dell'India, che potrebbe sopperire agli acquisti di materie prime (al posto di Pechino!). Vi aspetto, Mariangela
Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Filippo Fasulo, co responsabile dell'Osservatorio Geoeconomia dell'ISPI, del rallentamento della crescita della Cina e dei nuovi contatti con gli Stati Uniti.
L'inflazione continua a rallentare a giugno, segnando la prima variazione congiunturale nulla dal maggio 2021. Secondo le stime preliminari dell'Istat, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento del 6,4% su base annua, da +7,6% del mese di maggio. A giugno - commenta l Istat - l inflazione mostra una netta decelerazione, in un quadro di stabilità dei prezzi al consumo sul piano congiunturale. Il rallentamento dell'inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei Beni energetici . L inflazione acquisita per il 2023 è stabile a +5,6% per l indice generale, mentre sale a +4,9% per la componente di fondo. A giugno rallenta anche il costo del carrello della spesa . Secondo le stime preliminari dell'Istat, i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,2% a +10,7%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d acquisto (da +7,1% a +5,8%). Nello specifico, rallentano gli Alimentari lavorati (da +13,2% a +11,9%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +3,8%), degli Altri beni (da +5,0% a +4,8%), dei Servizi ricreativi, culturali e cura della persona (da +6,7% a +6,5%). Per contro l Istat registra rialzi negli Alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,6%). Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.L'Italia della sanità resta spaccata in due. Metà degli italiani con cure inadeguateUn'Italia delle cure divisa in due, con metà dei cittadini, circa 29 milioni, che ha la "fortuna" di vivere in otto Regioni dove la sanità funziona, se pure con zone d'ombra, e l'altra metà pari ad altrettanti 29 milioni dove chi affronta percorsi di diagnosi e cura come potenziale paziente, come assistito o anche come caregiver può trovarsi davanti a serie difficoltà. È il Paese che emerge dall'undicesimo Rapporto del Crea, il Centro per la ricerca economica applicata alla sanità, sulle performance regionali. La valutazione 2023 delle Performance regionali, in tema di tutela socio-sanitaria offerta ai propri cittadini residenti, oscilla da un massimo del 59% (fatto 100% il risultato massimo raggiungibile) ad un minimo del 30%: il risultato migliore lo ottiene il Veneto ed il peggiore la Calabria. Il divario del ranking fra la prima e l'ultima Regione è rilevante: quasi un terzo delle Regioni non arriva ad un livello pari al 30% del massimo ottenibile. Approfondiamo il tema con Barbara Gobbi, Il Sole 24 Ore.Meloni: "Non è il momento di ratificare il Mes"Il giorno dopo l avvio da parte del Consiglio dei ministri dell'iter per la nomina di Fabio Panetta governatore di Bankitalia (che però crea il problema della sua sostituzione all'interno del board della Bce) e a poche ore dall annuncio di un nuovo rialzo dei tassi a luglio da parte della presidente della Bce Christine Lagarde, la premier Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Ue del 29 e 30 giugno a Bruxelles. Seduta nel banco del Governo in aula alla Camera, Meloni ha parlato, tra le varie cose, anche della ratifica del nuovo fondo Salva Stati, tema al centro del dibattito politico, "non reputo utile all Italia alimentare una polemica interna sul Mes - ha chiarito -. L interesse dell Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito - ha continuato - c è una questione di metodo su come si faccia a difendere l interesse nazionale. L interesse dell Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le regole del patto di stabilità, il completamento dell' Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutano nel loro complesso, nel rispetto del nostro interesse nazionale". Poi, durante la replica, sempre alla Camera, la premier ha aggiunto: "Non è il momento di ratificare il Mes, mi assumerò le mie responsabilità". A stretto giro sul tema Mes è intervenuto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni. A margine di una conferenza stampa a Bruxelles, ha posto l accento sul fatto che «è legittimo discutere su quale può essere la funzione del Meccanismo Europeo di Stabilità nei prossimi anni» ma con la riforma già decisa "abbiamo già un ulteriore utilizzo, che è quello di fornire un paracadute aggiuntivo in caso di crisi bancaria e quindi penso che discutere di possibili evoluzioni future non escluda l importanza di ratificare quello che c è". Il rischio è che si vada a un gioco di ricatti con Bruxelles, che nel mentre non ha ancora dato semaforo verde alla tanto attesa terza rata del Pnrr. Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore.
È stata pubblicato oggi la 166esima indagine congiunturale di Federmeccanica sull'industria metalmeccanica-meccatronica italiana. Il quadro che emerge è il seguente: La produzione metalmeccanica nei primi tre mesi del 2023 registra un +2,2% sull'anno precedente ma rimane stagnante rispetto allo scorso trimestre del 2022. L'export è aumentato del 7,8% rispetto l'anno scorso con un evidente rallentamento rispetto a fine 2022 e gli incrementi dell'interscambio rimangono influenzati dalla crescita dei valori medi unitari. Diminuisce di tre punti percentuali (dal 70% al 67%) la quota di imprese che prevede di attuare forme di investimento nei prossimi sei mesi, rispetto alla rilevazione precedente. Si conferma molto alta (72%) la percentuale di chi dichiara un impatto significativo dei rincari dei prezzi delle materie prime e dell'energia sui costi di produzione. Inoltre, il 57% delle imprese ha registrato una riduzione del Margine Operativo Lordo. Infine la produzione metalmeccanica nel nostro Paese si colloca su livelli inferiori rispetto ai principali Paesi Ue: in testa Spagna (+7,7% annuo e +1,4% sul trimestre), Germania (+7,5% e +2%) e Francia (+6,9% e +0,8%). Diego Andreis, Vicepresidente di Federmeccanica. Usa, accordo tra Biden e repubblicani sul debito per evitare il default Accordo fatto sul tetto del debito americano per scacciare lo spettro di un traumatico default e contenere la spesa pubblica. Il Presidente Joe Biden e l'opposizione repubblicana che controlla la Camera dei Deputati hanno raggiunto nella tarda serata di sabato un compromesso di principio che sospende per un biennio il tetto del debito. L'intesa è arrivata al termine di una maratona negoziale ad alta tensione. Il Segretario al Tesoro americano Janet Yellen aveva avvertito, nella sua ultima stima, che uno storico default del governo era in agguato a partire dal 5 giugno, in assenza di un intervento sul cosiddetto debt ceiling e i mercati finanziari avevano dato segni di crescente nervosismo all'avvicinarsi della scadenza. L'accordo sospende il limite massimo dell'indebitamento del governo, al momento fissato a 31.400 miliardi e ormai raggiunto, per un periodo di due anni, fino cioè ad oltre la scadenza delle elezioni presidenziali del 2024 evitando ulteriori crisi in clima di battaglia alle urne. Nel 2011 solo il rischio di default, esorcizzato all ultima ora, era costato il declassamento del rating delle obbligazioni Usa da parte di S&P e una caduta del 20% della Borsa. Proprio lo spettro agitato dalle agenzie di Ratig ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo accordo. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it. Pnrr, Fitto vede i governatori ma continua la polemica con la Corte dei Conti Oggi Il ministro agli Affari Europei Raffaele Fitto incontrerà otto governatori delle regioni con 'l'intento di ottimizzare le possibili sinergie tra le misure delle politiche di Coesione programmazione 2014-2020, 2021-2027 e il Pnrr". Nella mattina ha già visto il Governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini che ha dichiarato: "Do un giudizio molto positivo sull'incontro di oggi, stiamo lavorando molto bene con il ministro Fitto, confido che le cose potranno procedere nel modo più spedito possibile, noi siamo pronti". Di tutt'altro avviso il governatore della Campania Vincenzo De Luca che sui social ha scritto: "Si è svolto questa mattina un incontro con il ministro Fitto relativo ai Fondi Sviluppo e Coesione. Il nulla". Intanto continua la polemica tra il ministro Fitto e la Corte dei Conti: lo scontro sui conti del Pnrr, infatti, è diventato esplicito. Sabato Fitto ha preso carta e penna e ha messo per iscritto i desiderata dell Esecutivo: "Sarebbe auspicabile un approccio costruttivo della Corte dei conti - si legge nella nota diffusa nel primo pomeriggio -. L attuazione del Pnrr è una sfida per tutto il Paese, tutti dobbiamo lavorare soprattutto tra istituzioni, privilegiando la prudenza e il confronto preventivo". Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore e Daniel Gros, direttore CEPS centre european policy studies di Bruxelles.
Secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro i prezzi al consumo negli Stati Uniti, a marzo, sono aumentati mensilmente meno delle attese, registrando un dato annuale al di sotto delle previsioni e ai minimi dal maggio 2021. Analizzando i valori di marzo rispetto a febbraio, nello scorso mese i prezzi sono cresciuti dello 0,1% rispetto a febbraio.Il dato «core», ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,4%, in linea con le attese, dopo il +0,5% del mese precedente.Su base annuale, il dato generale ha messo a segno un +5%, dopo il +6% di febbraio, contro attese per un +5,1%; Il dato «core» è cresciuto del 5,6%, dopo il +5,5% di febbraio, in linea con le attese.Ne parliamo conLuca Mezzomo, Responsabile Analisi Macroeconomica della Direzione Centrale Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Legge di bilancio 2023: l'85% delle misure è inattuato La cosiddetta "messa a terra" del Pnrr non è la sola spina nel fianco del governo: anche l'attuazione della prima manovra targata Meloni procede a dir poco rilento.Al 31 marzo scorso dei 145 decreti e altri provvedimenti attuativi previsti dall'ultima legge di bilancio ne risultavano adottati non più di 21: appena il 14,5 per cento. Il dato emerge da un dossier del Senato, messo a punto dal Servizio per la qualità degli atti normativi.Approfondiamo questa situazione con Marco Rogari del Sole 24 ORE. Bankitalia: a febbraio i tassi dei nuovi mutui salgono al 4,12% Lo scorso mese di febbraio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg) si sono collocati al 4,12% (3,95% in gennaio). +0,17 punti percentuali Lo riporta Bankitalia nel supplemento Banche e Moneta pubblicato oggi. Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 9,88% (9,79% nel mese precedente). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,54 per cento (0,49 nel mese precedente), conclude Bankitalia.Ne parliamo con Vito Lops del Sole 24 ORE.
Il 6 febbraio è cominciato a Hong Kong un importante processo contro 47 attivisti e politici arrestati nel 2021 per aver organizzato delle primarie. Il forte aumento del prezzo del petrolio e del gas ha spinto le grandi aziende energetiche a rivedere i loro piani di investimento sulle fonti rinnovabili. Scrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
L'Istat stima che a dicembre l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività, al lordo dei tabacchi, sia aumentato dello 0,3% su base mensile e dell 11,6% su base annua (da +11,8% del mese precedente). In media, nel 2022 i prezzi al consumo hanno registrato, secondo l Istat, una crescita pari al +8,1% (+1,9% nel 2021). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (inflazione di fondo), i prezzi al consumo sono cresciuti del 3,8% (+0,8% nell'anno precedente) e al netto dei soli energetici del 4,1% (+0,8% nel 2021). In riferimento al dato annuale l Istat precisa che si tratta «dell aumento più ampio dal 1985 (quando fu pari a +9,2%), principalmente a causa dall'andamento dei prezzi dei beni energetici (+50,9% in media d anno nel 2022, a fronte del +14,1% del 2021)». Il dato fornito dall'Istituto nazionale di Statistica arriva dopo la frenata dei prezzi più consistente rilevata nei giorni scorsi in Germania, Spagna e Francia. Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.Siamo in stagflazione? No, è agflazione: ecco perché la Bce sta sbagliando La Banca centrale sembra non comprendere che l'Italia di fronte a una inflazione da costi, non da domanda. Per questo il rialzo eccessivo dei tassi potrebbero penalizzare il nostro Paese. Ne è convinto Giuseppe di Taranto, Professore emerito di Storia economica dell Università Luiss Guido Carli di Roma, secondo il quale siamo in presenza di una nuova forma di agflazione più che di una reiterata stagflazione. Agflazione causata dall aumento dei costi delle commodities, quali prodotti minerari, energetici, semilavorati e derrate alimentari dai quali deriva il maggiore contributo all aumento dei prezzi, e fagocitata dai nuovi processi di deglobalizzazione e dal ridimensionamento geografico delle catene del valore, che hanno mostrato la loro fragilità rispetto ad accadimenti imprevisti quali la pandemia, il conflitto russo-ucraino e non per ultima la stessa inflazione. Approfondiamo il tema proprio con il professor Giuseppe di Taranto.Da Amazon a Salesforce, negli Usa continua l'ondata di licenziamenti Amazon.com Inc. ha deciso di licenziare complessivamente più di 18mila dipendenti - la più grande riduzione della forza lavoro nella storia aziendale - a conferma della profonda crisi che sta attraversando il settore tecnologico e delle vendite online. L'amministratore delegato Andy Jassy ha annunciato al personale il piano di licenziamenti con una nota il 4 gennaio. Inizialmente i tagli, avviati lo scorso anno, avrebbero dovuto interessare circa 10mila dipendenti, concentrandosi principalmente nella divisione retail di Amazon e nelle funzioni delle risorse umane come il reclutamento. È di oggi la notizia di nuovi licenziamenti di un'altra società statunitense: Salesforce Inc., colosso attivo nel campo dei software CRM e cloud computing, con sede a San Francisco e operativa in 36 Paesi nel mondo ha annunciato l'intenzione di eliminare circa il 10% della forza lavoro, più di 7mila dipendenti su un totale di 79mila complessivi, e di tagliare le sue proprietà immobiliari. In entrambi i casi, le società hanno ammesso di aver assunto troppe persone durante la pandemia. Ne parliamo con Marco Valsania de Il Sole 24 Ore.
Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.
Istat: inflazione a 11,8%, incremento a novembre solo dello 0,5. Con noi Fedele De Novellis, economista, partner di Ref Ricerche. Genova: tre giovani tra 14 e 21 anni arrestati per scambio di materiali pedopornografici, suprematisti e razzisti su Telegram. SentiamoAlberto Rossetti, psicologo e psicoterapeuta esperto in dipendenze giovanili dalle nuove tecnologie. Frana a Ischia: "L'abusivismo è concausa della tragedia, mi opposi al condono". Così Gregorio De Falco, ex senatore pentastellato.