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A due giorni dalle presidenziali in Polonia, previste per domenica 1 giugno, i media si preparano al silenzio elettorale. Gli ultimi sondaggi mostrano un testa a testa tra Rafal Trzaskowski e Karol Nawrocki. Ne parliamo con Fabio Turco, giornalista Centrum Report.Una corte federale d'appello degli Stati Uniti ha temporaneamente sospeso la sentenza della Corte del commercio internazionale che mercoledì aveva bloccato alcuni dazi imposti dal presidente Donald Trump. Ne parliamo con Stefano Luconi, professore di Storia del Nord America all'Università di Padova. Ha scritto “La corsa alla Casa Bianca 2024” (GoWare) e “L'immigrazione negli Stati Uniti” (Il Mulino).Elon Musk si dimette da DOGE mentre la Cina lancia con successo una missione spaziale verso un asteroide. Ne parliamo con Emilio Cozzi, giornalista esperto di spazio, autore del podcast originale di Radio 24 “La geopolitica dello spazio” insieme a Giampaolo Musumeci.
Venezia è di nuovo regina dell'Adriatico. Salone Nautico, sesta edizione. Quella che era una scommessa è diventata una solida realtà. L'Arsenale torna a ospitare le eccellenze della marineria italiana. Porta verso l'Oriente e capitale dell'Adriatico come la Serenissima è stata per secoli. Si apre giovedì mattina la sesta edizione del Salone Nautico di Venezia. Numeri da record, con 300 imbarcazioni e 270 espositori. Ma soprattutto il meglio della tecnica italiana del mare. I grandi yacht ma anche i settori riservati alle barche elettriche e a vela, le barche in legno e la cantieristica lagunare. L'arte della marineria che torna padrona dei luoghi dove ha fatto la storia. L'antico Arsenale si veste a festa per ospitare il mondo della nautica e gli amanti del mare. Le Tese e le Gaggiandre, la Darsena Grande e il piazzale della Campanella. La Tesa del Bucintoro e le Tese dell'Arsenale Novissimo. Vedremo il superyacht della Sanlorenzo lungo 50 metri, l'Almax, la perla del Salone edizione 2025 che genera energia a bordo utilizzando idrogeno. Insieme al 940 di Ferretti Group, elegante e tecnologico, è la casa che produce anche i mitici motoscafi Riva a cui come sempre sarà dedicato uno stand. Ci sarà tra le ammiraglie della Ferretti anche il Pershing Gtx70. Da ammirare anche l'AB100 di Next group, motoscafo di 30 metri capace di raggiungere i 50 nodi in mare. E poi case famose in tutto il mondo come Pardo, JR yacht con la sua superbarca elettrica, il Lumen E10, il catamarano sempre elettrico della Belisama Cybercat, le anteprime di Luxia yacht con Open 35 e Open Monaco. E poi i superyacht classici di Azimut, come i modelli 53 e 68, l'As8 di Astondoa, il 460 di Invictus. Barche da sogno che si potranno anche visitare, ormeggiate in gran parte in Darsena Grande insieme ai gommoni di lusso Ribs. In mostra anche i motori poco inquinanti. Elettrici, ibridi, a idrogeno, Un futuro non più rinviabile quando in laguna circolano ancora i propulsori a due tempi, con la benzina miscelata all'olio molto inquinante. E il futuro parla di motori a quattro tempi, a benzina, ma soprattutto di elettrici e idrogeno. La superficie espositiva comprende tutti gli spazi dell'antico Arsenale. Oltre alla grande esposizione sono previste decine di convegni e appuntamenti, sul tema della produzione ambientalmente sostenibile, fino al 2 giugno. Il pubblico potrà come sempre salire a bordo delle barche e ammirarne i dettagli. come si arriva Il Salone Nautico sarà raggiungibile entrando anche dalla porta dei Leoni, l'ingresso principale dell'Arsenale, oppure dalla Tesa 105 verso le Fondamente Nuove. Intervengono a Focus Economia: Fabrizio D'Oria, direttore operativo di Vela spa e del Salone Nautico Venezia, Alberto Galassi, amministratore delegato Ferretti group, Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.Il destino della Ue è nella manifatturaL’Europa è un continente manifatturiero, ma la sua vocazione industriale è minacciata da un eccesso di regolazione. A differenza del modello USA, dove l’intervento pubblico stimola la concorrenza, in Europa rischia di soffocare l’impresa. Due i nodi critici: la trasformazione ideologica delle policy (es. transizione ecologica forzata) e la bulimia normativa. L’allarme: regole calate dall’alto minano la competitività e l’occupazione. Ne parliamo con Paolo Bricco, Il Sole24ore.Antonio Filosa, chi è il nuovo ceo di StellantisIl 23 giugno 2025 Antonio Filosa diventa CEO di Stellantis. Con 25 anni di esperienza (Fiat, FCA, Jeep), ha rilanciato i marchi del gruppo in Sud e Nord America. Conosciuto per uno stile collaborativo, è chiamato a invertire il calo di ricavi e utili del 2024, gestire i dazi USA e guidare Stellantis nella transizione elettrica, mantenendo rapporti forti con governi e stakeholder. Il commento è affidato a Filomena Greco, Il Sole 24 Ore
Storia e cronologia della colonizzazione del Nord America. Cronologia dello sviluppo e della successiva crisi del sistema coloniale.
Per la prima volta l’UE ha applicato il Digital Markets Act (DMA) infliggendo multe ad Apple (500 milioni di euro) e Meta (200 milioni) per pratiche anticoncorrenziali. Apple è accusata di ostacolare l’accesso degli utenti a offerte alternative sull’App Store, mentre Meta avrebbe imposto una scelta troppo rigida tra condivisione dei dati e abbonamento a pagamento. Le sanzioni, ben inferiori alla soglia massima prevista dal DMA, suggeriscono una volontà europea di non aggravare ulteriormente i rapporti con gli Stati Uniti, già tesi per via della guerra commerciale lanciata da Trump. Bruxelles assicura che le decisioni sono puramente giuridiche, ma la Casa Bianca ha reagito duramente parlando di “estorsione economica”. Interviene Michele Polo, professore Ordinario di Economia Politica presso l'Università Bocconi.Kering, ricavi del primo trimestre in calo del 14% a 3,9 miliardiNel primo trimestre del 2025 Kering ha registrato ricavi in calo del 14%, a 3,9 miliardi di euro, deludendo le attese degli analisti. Il calo ha colpito tutte le aree geografiche, con l’Asia-Pacifico in forte contrazione (-25%), seguita da Europa occidentale e Nord America (-13%), e Giappone (-11%). Il titolo, che da inizio anno ha perso oltre il 25%, ha chiuso in rialzo prima della trimestrale, in scia alla buona performance del settore lusso a Parigi. Le vendite del canale retail diretto, centrale per la strategia di Kering, sono scese del 16%, mentre il wholesale ha perso il 23%, in linea con la politica di rafforzamento dell’esclusività distributiva. Tra i brand, Gucci ha segnato la flessione più marcata (-25%), penalizzata dal calo del traffico nei negozi e dalla razionalizzazione dell’offerta. Saint Laurent ha registrato un -9%, con segnali di tenuta in Medio Oriente e in parte del mercato occidentale. In controtendenza, Bottega Veneta ha chiuso con un +4%, grazie alla crescita a doppia cifra in Europa, Nord America e Medio Oriente. Le altre maison del gruppo hanno registrato un calo dell’11%, ma con dinamiche variegate: bene Brioni, Pomellato e Qeelin, più deboli McQueen e Balenciaga (nonostante il buon andamento nella pelletteria). Ne parliamo con Filippo Diodovich, market Strategist di IG Italia.Generali, l assemblea conferma Donnet alla guidaMediobanca vince la "battaglia" in assemblea Generali con il 52,38% dei voti, assicurando la riconferma di Donnet e Sironi, ma la "guerra" resta aperta. La lista Caltagirone si ferma al 36,8%, rafforzata dall'appoggio di Unicredit (6,7% del capitale), Delfin (9,9%) e Crt. Assogestioni esclusa dal CdA. Gli istituzionali, il retail e i piccoli azionisti si schierano con Mediobanca, che resta l’azionista di riferimento (13,04%). Nonostante la sconfitta, Caltagirone conquista tre consiglieri e conserva un ruolo critico in CdA. La partita ora si sposta su Mps, dove lo stesso Caltagirone è azionista e il dialogo con Mediobanca resta tutto da scrivere. Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore.Dazi, 12 Stati Usa fanno causa a TrumpDodici Stati americani, guidati da procuratori democratici e alcuni governatori repubblicani, hanno fatto causa a Trump per i dazi unilaterali, accusandolo di abuso del potere tariffario che spetterebbe al Congresso. Denunciato un impatto economico grave e immediato, soprattutto in Stati come California e Oregon. Mentre la tensione cresce, emerge una figura chiave nell’amministrazione: Scott Bessent, nuovo Segretario al Tesoro, ex trader di Soros e primo esponente apertamente gay nel ruolo. Con approccio pragmatico e tono conciliatore, Bessent spinge per una politica commerciale meno instabile, promuovendo un'America First aperta alla cooperazione globale. Marco Valsania, Il Sole24Ore.
Effetto Notte si allarga per seguire in diretta l’annuncio del Presidente americano Donald Trump dell’imposizione dei dazi. Ne parleremo insieme a tanti ospiti, come Francesco Saraceno, Professor of practice di Economia europea Università Luiss e Gianluca Pastori, docente di Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ci collegheremo anche con gli Stati Uniti dove ci darà degli aggiornamenti Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Ma con noi ci saranno anche Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it, Matteo Villa, direttore del Data Lab ISPI e Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a Sciences Po.
Tre specie indigene dei territori del Nord America ,tre specie che come le popolazioni indigene americane hanno subito l'invasione europea arrivando come loro a sfiorare l'estinzione.Ma come quelle popolazioni hanno dimostrato una grande resilienza e grazie anche agli sforzi delle istituzioni statali e federali e della iniziativa privata, sono tornate a ripopolare quei territori e sono adesso simbolo e orgoglio nazionale.Ripercorri con me la loro affascinante storia nella nuova puntata di AmericanA FLAVOURS.Aiutarmi a crescere..condividi questa pagina, metti mi piace, lasciami un feedback, suggerisci il progetto a chi pensi possa interessare..e se ti va di offrimi un buon caffè americano lo apprezzerò molto...grazie di cuore!Seguimi anche sui miei socials!LICENZA SIAE NUMERO:202500000066
Frena l interscambio tra Italia e Germania nel 2024 e rallenta l'export italiano. Il valore dei rapporti commerciali tra i due Paesi è sceso del 4%, mentre le vendite delle imprese italiane sul principale mercato di sbocco per il Paese sono scese da 74,7 a 71 miliardi, in base al rapporto appena pubblicato dalla Camera di commercio Italo-Germanica, Ahk Italien.Nonostante la flessione, causata dalla frenata tedesca e dal complesso contesto internazionale, l'interscambio nel 2024 si è attestato a 156 miliardi di euro ed è stato «il terzo più alto di sempre, a riprova della solidità dei rapporti tra le due economie», spiega Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio Ahk Italien. Italia e Germania sono due Paesi votati all export e lo scenario globale «non favorisce il nostro modello di business», sottolinea Buck. Di fronte alle nuove sfide e alla minaccia dei dazi Usa, «è allora importante che collaboriamo e che definiamo insieme una politica industriale. Il tema dei prossimi anni sarà appunto quello di rafforzare l industria europea». Serve quindi più Europa, seguendo le linee guida indicate dal rapporto Letta e da quello Draghi, con più integrazione, con investimenti in innovazione e ricerca, con il recupero dei livelli di competitività e rafforzando le infrastrutture. E con una «strategia comune per tornare a prezzi dell energia più favorevoli per le aziende, perché questo è cruciale per le nostre industrie», afferma ancora Buck.Il commento di Joerg Buck Consigliere Delegato Camera di commercio Italo-Germanica AHK Italien. Venier, scenario incerto, Snam rafforza infrastruttura nazionaleSnam, ha rivelato oggi, ha chiuso il 2024 con ricavi totali pari a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all'esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell'efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del Superbonus. Per quanto riguarda gli investimenti totali hanno raggiunto il livello record di 2.875 milioni di euro (+31,0% rispetto al 2023), trainati dall'avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, dall'avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea."In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l'infrastruttura nazionale". Lo afferma l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier che oggi ha fatto il punto sui risultati del 2024 e sull'avanzamento del Piano Strategico al 2029. Venier ricorda l'acquisizione di Adriatic Lng ed Edison Stoccaggio e il piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, "il più significativo - sottolinea - della nostra storia". "Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi - aggiunge - superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa e riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro". "L'ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multi-molecola - conclude il manager - va di pari passo con l'innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan".L'intervento di Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Elkann alla Camera: «Per noi l Italia ricopre un ruolo centrale»Inizia puntuale l'audizione del presidente di Stellantis John Elkann alla Camera dei Deputati incarico che ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 2 dicembre 2024, a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares .«Ci siamo preparati all'audizione di oggi con grande attenzione; perché per noi l'Italia ricopre un ruolo centrale» ha premesso Elkann ai membri della X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati e della 9a Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato della Repubblica.Nel suo discorso Elkann ricostruisce il ruolo della Fiat in Italia negli ultimi venti anni, conferma il piano industriale presentato al tavolo del Mimit lo scorso 17 dicembre e infine punta a condividere con i membri del Parlamento la prospettiva del settore automotive, non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo. «Il 2025 evidenzia Elkann - sarà un altro anno difficile: il mercato Italia nei primi due mesi è in contrazione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi».Sull'azione dell'Europa,Elkann parla di azioni «di corto respiro» e fa appello ad un maggiore impegno sul fronte delle infrastrutture di ricarica. «In Italia - dice - ci sono un terzo delle colonnine che ci sono in Olanda». I produttori automobilistici europei «stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano cinque volte più alti di quelli cinesi».L'aumento della produzione in Europa e in Italia nel prossimo ventennio dipenderà dalla crescita del mercato, che sarà sempre più elettrico", ha detto John Elkann ricordando che "il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unità vendute nel 2024. La Cina occupa il primo posto con 30 milioni, seguita dagli Stati Uniti (16 milioni) e dall'Unione Europea (15 milioni). Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate del 12% e in Italia sono calate del 30%". Filomena Greco, Il Sole 24 Ore a Focus Economia.Dazi, in 22 province export pari a oltre la metà del PilAlla crisi dell'automotive legata a transizione energetica e alla fine della globalizzazione, vanno ora a sommarsi i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump al settore. Anche nel caso in cui i dazi Usa non dovessero essere imposti all Europa, ma solo nei confronti di Messico e Canada, le case automobilistiche di tutto il mondo (Stati Uniti compresi) subirebbero un duro impatto in termini di mancati profitti e perdite economiche.Al di fuori del Nord America, Giappone, Corea del Sud e Germania sono in cima alla lista dei Paesi che registrano un surplus commerciale con gli Stati Uniti. Ma a fine 2024 gli scambi internazionali di merci sono risaliti anche per l economia italiana. Nel 2024 oltre il 48% del valore dell export italiano è stato indirizzato al di fuori dell Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all estero dell Italia e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei. L analisi svolta dall Istat in un focus suggerisce che l applicazione dei dazi preannunciati dall amministrazione statunitense nei confronti dell Ue potrebbe avere effetti rilevanti sull Italia.In Italia negli ultimi cinque anni le vendite all estero hanno trainato i conti di molti settori produttivi con importanti ricadute sui territori. Tanto che molte aree del Paese oggi si trovano particolarmente esposte a un eventuale inasprimento delle politiche commerciali sui mercati internazionali: le province italiane in cui l export genera un valore superiore al 50% del prodotto interno lordo sono 22 su 107. Ciò significa che in una guerra commerciale globale come quella che si sta profilando, sarebbe ad alto rischio l economia di una provincia su cinque.Il commento di Aldo Bonomi, direttore Consorzio Aaster.
ROMA (ITALPRESS) - Si allunga la lista delle piante ospiti di Xylella. L'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha aggiornato il suo database delle specie vegetali colpite dal fitopatogeno Xylella fastidiosa, che ora annovera 452 specie, da 70 diverse famiglie botaniche. In particolare, l'Autorità europea ha identificato una nuova pianta ospite, la quercia di montagna della Cantabria (Quercus orocantabrica) che è stata infettata in Portogallo, ma per la prima volta sono state anche riscontrate infezioni naturali del ceppo della malattia di Pierce, un ceppo di Xylella fastidiosa che causa malattie nei vigneti del Nord America, nelle uve, nelle mandorle e in altre piante della Puglia. Intanto, il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha lanciato un piano da 30 milioni per sostenere il rilancio dell'olivicoltura in Puglia, prevedendo fondi per il reimpianto di ulivi resistenti, aiuti agli agricoltori e incentivi per la riconversione delle colture nelle aree colpite. Nei giorni scorsi, inoltre, si è riunito al Ministero dell'Agricoltura a Roma, il tavolo sulla Xylella che ha dato il via al percorso per il secondo piano pluriennale per la rigenerazione del patrimonio olivicolo pugliese compromesso dalla Xylella, ma con una strategia condiva tra Ministeri dell'Agricoltura, dell'Ambiente, del Turismo, dello Sviluppo Economico, della Salute, oltre che della Ricerca e al commissario per l'acqua. "Stiamo finalmente di fronte a una svolta. Per la prima volta - ha dichiarato il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida - abbiamo riunito tutti gli attori della filiera, che hanno sensibilità sia come operatori sia come soggetti politici, rispetto a un problema che è al tempo stesso un'emergenza, a causa della costante espansione della Xylella, e una questione consolidata, che non va affrontata con logiche emergenziali, ma con interventi strutturali". “Sono sicuro – ha aggiunto Lollobrigida - che, con la collaborazione di tutte le parti coinvolte, riusciremo a realizzare gli interventi necessari per rispondere concretamente a questo problema".mgg/gtr
Eccessiva attenzione ai costi, ritardi nel rinnovamento della gamma e politiche commerciali sbagliate in Nord America (prezzi troppo alti per modelli a fine ciclo, da cui eccesso di auto sui piazzali dei concessionari). Sono tra le cause che hanno spinto il gruppo Stellantis verso un bilancio del 2024 disastroso. Il gruppo ha chiuso l anno con ricavi netti pari a 156,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2023, con consegne consolidate in diminuzione del 12% «per gap temporanei nella gamma prodotti e azioni di riduzione delle scorte ormai completate». L utile netto è affondato: -70%, a di 5,5 miliardi. L utile operativo rettificato, 8,6 miliardi, è diminuito del 64%. Ma a complicare il quadro ecco l incertezza legata ai dazi del 25% sulle importazioni che l Amministrazione Trump introdurrà dal 2 aprile e che colpirebbero particolarmente il gruppo, molto legato a produzioni in Messico e Canada. «Sosteniamo Trump» nel suo focus «sulla produzione negli Usa, ma le discussioni sono ancora in corso. Stiamo valutando quali possano essere le conseguenze per noi», ha dichiarato il presidente del gruppo John Elkann. Stellantis ha quindi aggiornato le stime e prevede «il ritorno a una crescita profittevole e a una generazione di cassa positiva nel 2025». L azienda parla di crescita «positiva» dei ricavi netti, un margine di reddito operativo positivo a una cifra e flusso di cassa industriale «positivo», «che riflette sia la fase iniziale della ripresa commerciale sia le elevate incertezze del settore».I commenti di Mario Cianflone, Il Sole 24 Ore e Michele Solari, referente della nautica elettrica per Assonautica italiana.Trump annuncia una pioggia di daziDonald Trump ha annunciato che a partire dal 4 marzo scatteranno i dazi del 25% contro Messico e Canada e del 10% contro la Cina. Continuano ad arrivare nel nostro Paese fiumi di droghe dal Messico e dal Canada a livelli altissimi e inaccettabili. Una grande percentuale di queste, molte sotto forma di Fentanil, sono prodotte e fornite dalla Cina , ha attaccato Trump in un post su Truth. Ieri però nel bersaglio della casa Bianca è finita anche l'Bruxelles. "L Unione Europea ci deruba, anzi è nata apertamente con quell intento. E gli Stati Uniti sono adesso pronti a colpire il Vecchio Continente con un offensiva a base di duri dazi del 25%, nell auto ma anche generali , rivolti a tutti gli altri settori". Donald Trump alza il tiro delle minacce nelle guerre commerciali transatlantiche. "Abbiamo preso una decisione e annunceremo i dettagli molto presto", ha dichiarato il presidente americano. "Saranno del 25%", ha precisato parlando delle tariffe. Ha poi aggiunto che verranno applicate "in modo generale", vale a dire "sull auto e su tutto il resto". La Ue, ha continuato descrivendo con toni ostili il gruppo delle nazioni europee, "non accetta le nostre auto o i nostri prodotti agricoli, si approfitta di noi".Lucio Miranda, Presidente Export USA, è intervenuto a Focus Economia.Fontana: «Classifiche inaccettabili». Il ministero della Salute: nessuna classifica e dati condivisi«Sono cose assolutamente inaccettabili. I parametri indicati non hanno niente a che vedere con il funzionamento della sanità, sono cose cervellotiche che hanno l obiettivo di penalizzarci. Sono dati che si fondano su questioni che non c entrano niente, codici interpretabili in differenti modi, tra diverse aziende sanitarie e Regioni. Non può essere questo il metodo di giudizio del funzionamento della sanità». Si è espresso così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a proposito dei risultati della classifica del ministero della Salute sulla qualità di cura delle Regioni. «Sono tutte, se posso usare un termine giuridico, puttanate», ha aggiunto. Il ministero della Salute ha però replicato subito al governatore Fontana spiegando che non formula classifiche, limitandosi a pubblicare periodicamente, in ottemperanza alla normativa vigente, i dati relativi alla corretta erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e rappresenta un meccanismo alla cui elaborazione le Regioni partecipano attivamente mediante i propri rappresentanti tecnici.Ma come funzionano queste pagelle messe a punto dal ministero della Salute che vedono il Veneto al top e la Calabria in fondo con la Lombardia che esce dai primissimi posti ma resta comunque ben oltre la sufficienza? Pagelle - ogni Regione per essere promossa deve superare l'asticella dei 60 punti su 100 - che hanno visto nel 2023 otto Regioni con almeno una insufficienza e cioè Valle d'Aosta, Bolzano, Liguria, Abruzzo, Basilicata, Molise, Sicilia e Calabria e che servono tra le altre cose a distribuire i fondi premiali del Fondo sanitario nazionale (circa 600 milioni).Sebastiano Barisoni ha intervistato sul tema Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore.
La coppietta di WTA 1000 nel Medio Oriente si è chiusa la settimana scorsa a Dubai con la prima vittoria a questo livello di Mirra Andreeva, che si è guadagnata il primo importante alloro della carriera battendo tre campionesse Slam, inclusa la n. 1 Swiatek. Prosegue il momento negativo delle prime della classe.Nella seconda "coppiola" di ATP 500, vittoria per Andrey Rublev a Doha, in finale su un ottimo Draper. Ottima la vittoria di Berrettini su Djokovic in Qatar, mentre Alcaraz è inciampato su Lehecka. A Rio riconferma per l'argentino Baez in finale sul sorprendente francese Alexander Muller, vincitore all'esordio sul giovane Fonseca. Sconfitto Zverev nei quarti da Comesana. Per chiudere il "mese della diaspora" la terza coppiola di ATP 500 con la tradizionale accoppiata Dubai-Acapulco, quest'anno accompagnata dall'ultimo torneo sudamericano sulla terra a Santiago del Cile. Le ragazze sono tutte già in Nord America, a Merida e ad Austin, per preparare Indian Wells, dove Vanni Gibertini e Luca Baldissera saranno a partire da domenica prossima, non prima però di aver risposto alle domande degli spettatori durante questa puntata.Dopo il successo del 2024, viene riproposta in versione ampliata la raccolta di contributi per supportare Vanni e Luca nelle loro trasferte per seguire dal posto i tornei più importanti del circuito. Qui sotto il link per chi volesse dare il proprio aiutohttps://www.gofundme.com/f/dirette-e-trasferte-2025-luca-e-vanni-per-ubitennis
Voti sull'Ucraina all'ONU, da Trump schiaffo all’Europa. Ieri Macron alla Casa Bianca. Il commento di Gianluca Pastori, docente di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali e Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica del Sacro Cuore, analista ISPI. 16 auto incendiate al commissariato di Albano Laziale. Ci colleghiamo con Enrico Tata, giornalista di Fanpage. Domani su Il Sole 24 Ore l’ultimo appuntamento, dedicato all’intelligenza artificiale, con il progetto “Il mondo di Trump”. Lo coordina Luca Tremolada.
Dopo la telefonata fra il Presidente statunitense Trump, appena entrato in carica, e quello russo Putin i rapporti fra i due paesi conoscono una nuova dinamica. Una dinamica che sembra riservare un ruolo di secondaria importanza a Ucraina ed Europa occidentale. Le motivazioni che spingono Trump a negoziare direttamente con Putin sembrano andare oltre l'invasione russa dell'Ucraina. Con Washington e Mosca che vedono i loro interessi su scala globale e non limitati al vecchio continente e alla NATO. Un inizio di dialogo che vede uscire vincitore Putin, che ottiene il riconoscimento di poter parlare alla pari ed in esclusiva con gli Stati Uniti oltre a dei segnali concilianti sulle sue richieste per fermare il conflitto in Ucraina. Più difficile valutare quale sia la strategia dietro le mosse di Donald Trump e se questa permetterà di ottenere qualche concessione da Putin. A modem ne discutono:Rosalba Castelletti, inviata di Repubblica in RussiaGianluca Pastori, professore nella all'Università Cattolica di Milano dove insegna Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa e Storia delle relazioni e delle istituzioni internazionaliModem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.
Terzo episodio di una trilogia registrata live al grattacielo di Intesa Sanpaolo dal titolo “C'era una volta l'America”. In questo episodio il prof. parla del ruolo di superpotenza degli USA nel XX secolo e di sindacalismo e comunismo nel Nord America.
Mentre i pagamenti con carta di credito rimangono dominanti in Nord America e in Europa, l'Asia ha abbracciato i pagamenti per lo più da smartphone come metodo principale diventando, già oggi, leader nell'innovazione di queste applicazioni. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: China scanning palms for payment, canale Youtube itsmarkallan, 8 giugno 2023; Cashless payments: Safe, convenient, & time-saving, Bernama Tv, 2 luglio 2024; Upgraded QR payment system on trial in Singapore, CNA, 31 ottobre 2023; India's digital payment revolution, ABC News, 23 maggio 2023; Where are mobile payment services in South Korea headed to?, Arirang News, 25 ottobre 2023; MDEC Fintech Conference - How We Worked With 17 banks in 10 Countries, canale Youtube ITrain, 13 settembre 2016; Cambodia's Bakong App Revolutionizes Tourism Payments!, canale Yoiutube Floydsingletary6465, 25 agosto 2024; Introducing DuitNow, canale Youtube DoitNow, 14 gennaio 2021; Scan to PayLah! in Thailand with PromptPay!, canale Youtube Dbs, 27 maggio 2024; Armatura Pay with Your Palm: Tashkent Metro Unveils Biometric Fare System, canale Youtube Xkteco Europe, 23 maggio 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Stefano Vaccara intervista la giornalista canadese Stephanie Fillion, corrispondente dalle Nazioni Unite per diverse testate americane e internazionali, sulla "guerra dei dazi" che vede duellare Trump e il governo del Canada del dimissionario Trudeau. Mentre con il Messico era evidente cosa il presidente degli USA volesse (più controllo al confine per migranti e droga) con "il Canada non è chiaro quale sia l'obiettivo di Trump", dice Fillion. Solo economico? Ma perché addirittura minaccia che il Canada dovrebbe far parte del 51esimo stato degli USA? "All'inizio si pensava che Trump volesse interferire così nelle prossime elezioni canadesi per aiutare i conservatori" aggiunge Fillion, che è convinta che invece il presidente Usa abbia ottenuto il risultato opposto: "I canadesi ora sono più uniti che mai e questo grazie alle minacce di Trump".sat/mrv
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Stefano Vaccara intervista la giornalista canadese Stephanie Fillion, corrispondente dalle Nazioni Unite per diverse testate americane e internazionali, sulla "guerra dei dazi" che vede duellare Trump e il governo del Canada del dimissionario Trudeau. Mentre con il Messico era evidente cosa il presidente degli USA volesse (più controllo al confine per migranti e droga) con "il Canada non è chiaro quale sia l'obiettivo di Trump", dice Fillion. Solo economico? Ma perché addirittura minaccia che il Canada dovrebbe far parte del 51esimo stato degli USA? "All'inizio si pensava che Trump volesse interferire così nelle prossime elezioni canadesi per aiutare i conservatori" aggiunge Fillion, che è convinta che invece il presidente Usa abbia ottenuto il risultato opposto: "I canadesi ora sono più uniti che mai e questo grazie alle minacce di Trump".sat/mrv
Dopo le minacce, il presidente americano Donald Trump è passato all’azione: da domani partono i dazi sulle importazioni da Canada e Cina. Sospesi di un mese invece quelli nei confronti del Messico, che ha promesso di aumentare i controlli alle frontiere per gestire i flussi migratori e il traffico di droghe illegali. Si tratta però solo dell’inizio: “Presto anche contro l’Unione Europea”. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore da New York e Gianluca Pastori, docente di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali e Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica del Sacro Cuore.Le opposizioni tornano sul caso Almasri: “Meloni venga in Parlamento”. Con noi Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Infine, il nostro Dario Ricci ci aggiorna su Cagliari-Lazio e sulla rielezione di Gravina alla presidenza della FIGC.
Per il 2025, cari amici affezionati dell'oroscopo scientifico di Scientificast, l'unico abbinato arbitrariamente a qualcosa che non c'entra nulla con le stelle, e quindi il più affidabile, l'illuminazione è arrivata tardiva, ma potente: dopo pandemia, guerra e altre pinzillacchere, la visione per l'anno prossimo è stata CATASTROFICA. Su ogni segno si è sovrapposta una catastrofe naturale, con la doppia valenza di farci sentire piccoli di fronte alla forza del pianeta, ma anche di farci capire quanto sia importante prevenire i problemi non con l'astrologia, ma con la scienza e la tecnologia. Quindi… benvenuti in questo catastrofico oroscopo infallibile!Ariete - Eruzione vulcanicahttps://it.wikipedia.org/wiki/Eruzione_del_Tambora_del_1815Dal 7 aprile 1813 fino a metà 1815 il Vulcano Tambora registrò la più violenta eruzione mai osservata, con il suo culmine il 10 aprile 1815. Poderoso sarà il vostro anno, amici dell'Eruzione Vulcanica, con partenza esplosiva e momenti contraddittori nella seconda metà del 2025: Giove vi è propizio, Saturno vi consiglia prudenza, ricordate che dal magma possono nascere nuove montagne ma anche banali sbuffi di cenere, non sprecate le vostre energie dove non serve e siate fabbri del vostro destino.Toro - Uraganohttps://it.wikipedia.org/wiki/Ciclone_del_Bangladesh_del_1991Tra il 24 e il 30 aprile 1991 in Bangladesh si abbatté uno dei più distruttivi cicloni tropicali della storia, a cui erano stati dati i nomi di Gorky e Marian. Come un Uragano ha bisogno delle giuste condizioni ambientali per caricarsi di energia e svilupparsi in tutta la sua potenza, anche per voi nati sotto il suo segno il 2025 vi chiederà di prepararvi e di costruire qualcosa di nuovo, che potrà essere anche molto importante. Possibilmente non distruttivo, però.Gemelli - Terremotohttps://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Valdivia_del_1960Il 22 maggio 1960 a Valdivia, in Cile, si è verificato il più potente terremoto mai misurato, con 9.5 gradi sulla scala Richter. Come i sismi hanno plasmato e continuano a trasformare la crosta terrestre, amici nati sotto il segno del Terremoto, per voi il 2025 sarà un anno di svolta. Saturno vi accompagna e l'arrivo di Urano può solo consolidare questa fase di trasformazione e miglioramento sotto tutti gli aspetti, che durerà per i prossimi sette anni. Occhio che basterà rompere uno specchio per vanificare il tutto.Cancro - Ondata di calorehttps://it.wikipedia.org/wiki/Ondata_di_caldo_in_America_del_Nord_del_2021Tra fine giugno e inizio luglio 2021 in Nord America si è avuta un'ondata di calore straordinaria, con temperature che hanno superato i 54ºC. Anno caldissimo, per voi nati sotto il segno dell'Ondata di Calore, con Venere che vi dona punti in amore, soprattutto in estate, e Giove che vi aiuta sul fronte del lavoro nella seconda metà dell'anno. Le stelle vi suggeriscono di prendere coraggio e rischiare, ma attenti, che dalle passioni bollenti alle ustioni di secondo grado è un attimo.Leone - Eruzione limnica - Annahttps://en.wikipedia.org/wiki/Lake_Nyos_disasterIl 21 agosto 1986, una bolla di gas formata da un vulcano sotto il lago Nyos, in Camerun, liberò nelle aree circostanti centinaia di migliaia di tonnellate di CO2, con effetti devastanti. Per i nati sotto il segno dell'Eruzione Limnica il 2025 si prospetta scintillante e pieno di soddisfazioni, anche improvvise e apparentemente apparse dal nulla. Sarà un anno di grandi risultati, ma solo se non sottovaluterete il lavoro che dovrete comunque fare sotto traccia, quindi mettetevi al lavoro e raccogliete i frutti.Vergine -
Il Vermouth di Cocchi si conferma tra i preferiti dai top barman internazionali, conquistando il primo posto nelle categorie Best Selling Brands e Top Trending Brands dell'Annual Brands Report, redatto dalla rinomata rivista britannica Drinks International. L'Annual Brands Report, una delle classifiche più autorevoli a livello globale nel settore beverage, si basa sulle preferenze dei professionisti più influenti del mondo della mixology. La ricerca coinvolge oltre 100 locali selezionati tra quelli apparsi nelle recenti edizioni di The World's 50 Best Bars (1-100), degli Spirited Awards di Tales of the Cocktail, nonché in competizioni nazionali prestigiose come i 50 Best Bars del Nord America e dell'Asia, oltre a eventi internazionali come i Class Bar Awards.
Nella seconda metà degli anni Settanta un nuovo campionato di calcio nel Nord America inizia a pagare cifre assolutamente fuori mercato per alcuni dei più noti calciatori del mondo, a partire da Pelé. È la NASL, una lega ricchissima e ambiziosa, che punta a trasformare gli Stati Uniti in un paese di calcio. LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO: LEWIS Michael, How the birth and death of the NASL changed soccer in America forever, The Guardian NASL 1968-1984: A review of the Golden Era, NASL WANGERIN David, Distant Corners: American Soccer's History of Missed Opportunities and Lost Causes, Temple University Press La musica è "Inspired" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 4.0 Potete seguire Pallonate in Faccia ai seguenti link: https://pallonateinfaccia.com/ https://www.facebook.com/pallonateinfacciablog https://twitter.com/pallonatefaccia https://www.instagram.com/pallonateinfaccia/ Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com Iscrivetevi alla newsletter THE BEAUTIFUL SHAME! COME SOSTENERE PALLONATE IN FACCIA
Italiano per Stranieri con Marco | Il Podcast di Italiano Avanzato | Advanced Italian Podcast
Italiano per Stranieri con Marco è il blog di riferimento per gli studenti d'italiano di livello intermedio che vogliono raggiungere il livello avanzato Oggi nel nostro podcast d'italiano avanzato parliamo di: RADIOAMATORI DAL NORD AMERICA Vuoi prendere lezioni private d'italiano online? Contattami su Italki cliccando su QUESTO LINK. Sto accettando nuovi studenti! Se ti piace il podcast e vuoi supportare il mio progetto e aiutare altre persone a migliorare il loro italiano, puoi farlo mandando una donazione QUI. Ti piacerebbe ascoltare un podcast su un certo argomento? Scrivimi su marcopolla1955@gmail.com. Un saluto, Marco
Quest'anno "in Italia per il secondo anno consecutivo ci dovremmo fermare sotto 1 milione e 780mila veicoli immatricolati, 350mila in meno rispetto al 2019". Questo quanto riporta il presidente di Anfia, Roberto Vavassori, all'assemblea annuale pubblica dell'associazione "Ritrovare la strada. Insieme per affrontare la transizione" che si è tenuta questa mattina."A livello mondiale stiamo vivendo anni di lenta inerzia, con un contenuto sviluppo solamente in Asia, con un tasso globale di crescita stimato per i prossimi cinque anni del 2% annuo, quasi tutto grazie alla Cina, che già nel 2023 ha superato i 30 milioni di veicoli immatricolati, dei quali oltre 9 milioni di veicoli ricaricabili", ha spiegato il presidente. "Nord America ed Europa sono mercati maturi e di sostituzione ed è ormai assodato che per vendere una nuova auto occorre rottamarne una vecchia", ha detto Vavassori. "Nei mercati ancora in espansione come l'Asean, nel Vicino Oriente, Africa e America del Sud, la presenza degli Oem (case madri) cinesi sta diventando preponderante e sta erodendo importanti quote di mercato ai costruttori europei", ha fatto presente il presidente di Anfia, sottolineando che "da un paio d'anni la Cina è divenuto il primo esportatore a livello mondiale di autovetture, con oltre 5 milioni di veicoli".La sintesi dei lavori è che occorre lavorare da subito su due piani ben distinti e tra loro interdipendenti: quello europeo e quello più specificamente nazionale. Sul versante europeo è stato ribadito il pieno supporto al non-paper predisposto dal governo italiano e ceco per ridisegnare in maniera efficace e credibile il percorso di transizione che porterà alla decarbonizzazione dei vettori energetici per i veicoli al 2035. Per quanto riguarda il nostro Paese, a partire dall'analisi dello studio automotive sono state individuate alcune misure da implementare in maniera immediata a favore delle aziende della filiera, in particolare circa la riduzione del costo dell'energia per le imprese, un credito d'imposta per la ricerca e l'innovazione e misure specifiche di sostegno al settore dei veicoli commerciali leggeri, che, nel nostro Paese, hanno un peso produttivo rilevante. Infine, bisogna urgentemente prevedere degli ammortizzatori sociali straordinari per i prossimi 3 anni, perché, con la scadenza degli attuali, sono molte le aziende che rischiano di non aver alternative ai licenziamenti. L'intervento di Roberto Vavassori, Presidente ANFIA, ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Ires premiale per chi investe, rinvio taglio IrpefC è anche l Ires premiale tra le modifiche della manovra. Secondo quanto viene riferito da fonti del Mef si sta lavorando ad un ipotesi rivolta a una platea di imprese che investono e che incrementano l occupazione (dovrebbe arrivare venerdì l'emendamento del governo). La riduzione dell Irpef per il ceto medio verrà fatta invece dopo aver consolidato i conti pubblici. Si va inoltre verso una riduzione della tassa sulle criptovalute e un aumento del fondo per l automotive. Previsto un ampliamento da 30 a 35mila euro del tetto di reddito da lavoro dipendente sotto la quale si può accedere alla flat tax per la parte di lavoro autonomo. Si va verso una tassazione agevolata al 5% per gli straordinari degli infermieri e degli specializzandi. E verso l esclusione del blocco del turn over per Forze di polizia, enti locali, personale ATA e ricercatori. Sono queste alcune decisioni prese dopo il nuovo vertice dei leader di centrodestra sulla manovra si è svolto nel pomeriggio di ieri. Hanno partecipato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi moderati Maurizio Lupi e il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti. «L incontro, svoltosi in un clima molto collaborativo - si legge in una nota - ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità».In particolare si lavora a uno sconto fiscale alle imprese che investono i loro guadagni in azienda e assumono, con un taglio dell Ires del 4%, che farebbe scendere l imposta dal 24% a 20%. Le risorse necessarie, pari a 400 milioni di euro, saranno reperite attraverso un contributo dalle banche e dalle assicurazioni. L intesa, secondo quanto riferiscono fonti della Lega, sarebbe stata raggiunta nel corso del vertice di maggioranza.Il commento di Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.L'economia italiana rallenta a dicembre. Orsini: 2025 cruciale, serve rilancio degli investimentiEconomia italiana in rallentamento e industria in crisi. È la fotografia dell Italia come emerge dall analisi del Centro studi di Confindustria con la nota Congiuntura Flash, che pone una domanda: stagnazione o ripartenza? Resta una «elevata incertezza» sul pil italiano nel 4°trimestre, dopo lo stop nel 3°trimestre. Da un lato la fiducia è bassa, l industria è in crisi, l export debole, l Eurozona fiacca. Dall altro, ci sono fattori che spingono al rialzo: il trend di crescita di turismo e servizi, il proseguimento del calo di tassi, l inflazione ridotta, l attuazione del Pnrr. I fattori congiunturali, dice il Csc, spingono al rialzo, ma frenano alcuni ostacoli strutturali.A trainare per ora sono i servizi, spinti dal turismo, in particolare degli stranieri che continua l espansione (+6,9% annuo la spesa a settembre). Al turismo a i suoi «nuovi record di crescita in Italia» il Csc ha dedicato un focus: la spesa turistica totale nel paese, di italiani e stranieri, è un aumento a 110 miliardi di euro nel 2024, da 108 nel 2023. Nel 2024 l incremento viene solo dagli stranieri, gli italiani per numerosità valgono nel 2024 solo il 47% del totale, erano 51% nel 2019. Il turismo è cruciale: ogni 100 miliardi di spesa se ne generano 255 in termini di pil, anche nella manifattura che agisce da indotto. Secondo l Istat il peso diretto e indiretto del turismo arriva a 11% del valore aggiunto nazionale e al 12% degli occupati. Le prospettive sono buone: l indice di fiducia del turismo delle nazioni Unite mostra aspettative positive per il quarto trimestre del 2024, anche se al di sotto delle prospettive di maggio-agosto.Male invece l'industria: a ottobre l RTT (Real Time Turnover, indicatore che fornisce mensilmente la dinamica del volume di attività basato sul fatturato delle imprese). ha indicato a ottobre un rimbalzo positivo, a novembre la fiducia delle imprese industriali ha interrotto il calo, ma il PMI manifatturiero è sceso ancora, da 44,5 da 46,9.Ne abbiamo discusso con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
Nel 1995 in USA, nel Parco Nazionale dello Yellowstone vennero reintrodotti i lupi. L'assenza del grande predatore - per oltre 70 anni - da questi luoghi aveva permesso un aumento incontrollato del numero di ungulati. Specialmente di uno, un grande cervide del Nord America, il wapiti.Sito: www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Newsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/Instagram: https://www.instagram.com/andataeritornostoriedimontagna/Linkedin: https://www.linkedin.com/company/andata-e-ritorno-storie-di-montagna/?viewAsMember=trueFacebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=61557903953187&name=xhp_nt__fb__action__open_userThreads: https://www.threads.net/@andataeritornostoriedimontagnaMusic by Epidemic Sound
Il 2024 inverte il trend di recupero iniziato dopo il Covid e si conferma come l'anno nero per i produttori italiani dell automotive. Per il 55% delle aziende, come raccontano i dati raccolti dall'Osservatorio che fa capo all Anfia (Associazione delle imprese della filiera automotive) e alla Camera di commercio di Torino, l'anno in corso registra un calo del fatturato e un azienda su tre prevede anche ripercussioni sull'occupazione. L'elemento di maggiore criticità si conferma il mercato interno, un fattore legato perlopiù al calo dei volumi produttivi di Stellantis in Italia, con un saldo tra attese positive e negative a quota -40%.E sono in linea con i numeri dell'Osservatorio quelli pubblicati oggi da Stellantis: la società ha registrato nel terzo trimestre 2024 ricavi netti in calo del 27% rispetto allo stesso periodo del 2023, per 33 miliardi di euro. Il calo sarebbe "dovuto principalmente a minori consegne e a un mix sfavorevole, oltre all'impatto dei prezzi e dei cambi" a detta di Stellantis. Le consegne consolidate sono 1.148 mila, diminuite di 279 mila unità, cioè del 20% su base annua. Il terzo trimestre ha scontato la cessata produzione di diversi modelli per l'avvio della transizione del portafoglio prodotti a livello globale, la riduzione pianificata delle scorte in Nord America e gli impatti derivanti da un contesto di mercato europeo difficile. Il piano prodotti rimane in linea con l'obiettivo di presentare circa 20 nuovi modelli nel 2024. I vuoti temporanei nella nostra gamma sono dovuti in parte alla trasformazione del portafoglio prodotti, che amplia la copertura del mercato, consolida le piattaforme e offre una flessibilità multi-energy unica. Il commento di Marco Stella, Vice Presidente e Presidente del Gruppo Componenti ANFIA ai microfoni di Sebastiano Barisoni. Sapelli tra manovra, desertificazione industriale ed elezioni UsaGiulio Sapelli, Università Statale Milano, economista, storico e dirigente d'azienda italiano interviene a Focus Economia per fare il punto sulla Legge di Bilancio, lo stato dell'industria italiana e le previsioni di voto del prossimo 5 novembre negli Stati Uniti.
Lola Buono, Associate di Angelini Ventures è una biotecnologa medica che ha conseguito il suo dottorato di ricerca in fisiopatologia medica e biotecnologie presso l'Università degli Studi di Torino. Durante gli anni di formazione scientifica, ha condotto ricerche presso il Molecular Biotechnology Center di Torino e lo Sloan Kettering Cancer Center di New York, uno dei principali centri oncologici negli Stati Uniti. Dopo il dottorato, ha iniziato la sua carriera nel venture capital in Claris Ventures, fondo da 85 milioni di euro basato a Torino, che investe in startup nel settore biotech italiano. Durante questo periodo, ha ottenuto un MBA presso il Collège des Ingénieurs, istituto europeo di formazione post-universitaria con sedi a Parigi, Monaco di Baviera e Torino. Attualmente, Lola è parte del team di investimenti di Angelini Ventures, dove supporta gli investimenti nel biotech con un focus particolare sull'Europa e il Nord America. Al di fuori delle sue attività professionali, Lola è un'appassionata velista e subacquea, trovando pace e ispirazione nelle profondità dell'oceano.Siti, app libri e link utiliAssobiotec UniTo - Biotecnologie + Master in Biotecnologie Molecolari o Mediche + PhDMBALa migliore formazione per il venture capital è comunque il lavoro stesso, consigliati fellowship/intership programs all'interno di aziende di venture capital (in Angelini Ventures abbiamo un programma di fellowship attivoNews di settore Startup ItalianeNews di settore Biotech Venture Capital, globaleI libri da scegliereBiotecnologa e operatrice di Venture Capital (Associate)Sul fronte competenze è necessaria una formazione scientifica/tecnica, laurea in biotecnologie, biologia, chimica o discipline affini; un dottorato è un plus. Sul fronte soft skills è importante la volontà di imparare sul campo, forte propensione al rischio, curiosità. Proattività nel cercare opportunità di internship/fellowship in fondi di venture capital sono altrettanto importanti per inserirsi in questo settore ancora abbastanza "di nicchia" ma in forte crescita. Inoltre, sono necessarie capacità comunicative, abilità nel comunicare concetti complessi e tradurli in modo chiaro a diversi stakeholders. Non deve mancare pensiero critico e analitico, forte attitudine al problem solving e alla decisione basata su dati. Sono Posizioni che si trovano su LinkedIn: (parola chiave "venture capital", posizione/livello di ingresso "analyst" o "junior analyst"), entrambe le posizioni nel Venture Capital.
Il gigantesco diplodoco era simile a un serpente, dotato sia di un lungo collo e di una lunga coda che di zampe. È il dinosauro più lungo conosciuto, che si estende per circa 27 m, pur pesando leggermente meno dell'apatosauro. Scoperto in Nord America, il diplodoco aveva le narici sopra la testa. Grazie a esse poteva tenere la testa quasi completamente sommersa.
Il 9 ottobre dell'anno 1000 il primo europeo mette piede in Nord America! Scopri di più e scarica ora l'app di Podcastory! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Andiamo alla scoperta degli anni perduti di Barbanera nella Carolina. Sveliamo i segreti e le attività del più famoso dei pirati durante il suo periodo in Nord America. Immergiti nelle sue avventure, nelle sue relazioni con i locali e nelle sue attività ben oltre al saccheggio. Scopriamo assieme una nuova faccia di Barbanera, lontano dai Caraibi.
Wall Street tiene con il tech; Medio Oriente, Biden: no ad attacchi contro siti nucleari iraniani; OpenAi vale 157mld, valutazione quasi raddoppiata in meno di un anno; Tesla: le consegne tornano a salire; Stellantis: -20% a/a le vendite in Nord America nel terzo trimestre Puntata a cura di Stefania Spatti - Class CNBCPuntata a cura di Stefania Spatti - Class CNBC Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di settembre 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente. Il calo dell'indice dei prezzi registrato a settembre è il primo segno meno registrato dall'Istat nell'anno 2024. Per quanto riguarda lo scorso mese, dunque, l'inflazione scende a +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno. Il calo del tasso d'inflazione si deve ancora all'evoluzione dei prezzi dei Beni energetici (-8,7% da -6,1% di agosto), ma risente anche del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto). Per contro, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all'accelerazione dei prezzi del "carrello della spesa" (+1,1% da +0,6%). A settembre l'inflazione di fondo scende a +1,8% (dal +1,9% registrato negli ultimi tre mesi). Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.In borsa crolla l'automotiveStellantis ha rivisto le stime dei risultati del 2024, una decisione dovuta «ai problemi di performance in Nord America e al deterioramento nelle dinamiche globali del settore». Il margine del risultato operativo adjusted è atteso tra il 5,5% ed il 7% per l intero 2024, in calo rispetto al precedente «double digit», mentre il free cash flow industriale è previsto tra -5 miliardi e -10 miliardi di euro rispetto al precedente «positive». La notizia ha provocato uno scossone ai titoli in Borsa: Stellantis perde oltre il 10% a Piazza Affari. La riduzione del margine del risultato operativo adjusted atteso - spiega Stellantis - è correlato per circa due terzi alle azioni correttive in Nord America, ma anche all attesa di vendite inferiori nel secondo semestre in diverse aree. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, il nuovo Direttore di NewsMondo.it.Cala Rtt per industria e servizi nei mesi estivi ma a settembre migliorano le attese sulla produzione industrialeUn forte calo in agosto per l indice Rtt, -5,5%, l indice costruito in base ai dati sul fatturato, destagionalizzato e deflazionato, del campione di imprese dei clienti TeamSystem. Una percentuale che segue il consistente aumento di luglio, +4,1%, e riporta il livello vicino a quello di giugno. Le oscillazioni sono ampie nell industria e nei servizi, più stabili nelle costruzioni. Il Centro studi di Confindustria ha diffuso anche l indagine rapida di settembre sulla produzione industriale delle grandi imprese industriali: la maggior parte del campione delle imprese associate dichiara di aspettarsi un aumento della produzione industriale. Il 36,6% si attende un aumento rilevante mentre il 40% un aumento moderato. Meno del 10% degli intervistati prevede un calo. Si tratta di un segnale opposto a quello dichiarato nella rilevazione di agosto, quando circa il 60% si aspettava una diminuzione della produzione, viste le chiusure estive. Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
Una classe generale di dinosauri è nota come saurischi (“sauri-pelvi” o “lucertole con fianchi”), con strutture dei fianchi simili a quelle delle lucertole, anche se molto più grandi. Corrispondono al solito concetto di dinosauri: enormi e spaventosi. Fra questi c'era l'apatosauro (precedentemente chiamato brontosauro), un dinosauro erbivoro che camminava su tutt'e quattro le zampe. Raggiungeva i 21 metri di lunghezza e pesava circa 30 tonnellate. Questi dinosauri sono stati dissotterrati in Nord America e in Europa.
ROMA (ITALPRESS) - Dall'inizio dell'anno Webuild ha acquisito 7,5 miliardi di euro di nuovi ordini, già oltre il 65% di quelli attesi per l'intero 2024. È quanto emerge dalla relazione finanziaria semestrale consolidata approvata dal Cda. Il portafoglio ordini risulta pari a 65 miliardi di euro. A questi si aggiunge una pipeline commerciale di breve termine di oltre 94 miliardi di euro, alimentata dai piani di investimento lanciati nei mercati chiave monitorati dal Gruppo, come Europa, Australia, Nord America e Medio Oriente. A livello operativo, il Gruppo ha registrato performance in continua crescita. I Ricavi sono aumentato del 20% a 5,5 miliardi di euro. La posizione di cassa netta si conferma solida, a 1,4 miliardi di euro, positiva per il quarto semestre consecutio. L'utile netto adjusted è di 82 milioni di euro, più che triplicato rispetto ai 23 milioni del primo semestre 2023.sat/gtr
Stellantis ha chiuso il semestre con ricavi netti pari a 85 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2023, e con un utile netto di 5,6 miliardi di euro, pari a -48% rispetto al I semestre 2023 (secondo la nota del gruppo «principalmente a causa della riduzione dei volumi e del mix di prodotti, dei fattori negativi legati ai cambi e dei costi di ristrutturazione»). L’utile operativo rettificato è di 8,5 miliardi di euro, in diminuzione di 5,7 miliardi di euro («soprattutto per cali in Nord America»). Il margine operativo è del 10%. I flussi di cassa industriali netti sono pressoché neutri (-0,4 miliardi). Le azioni sono scese fino al -10%, poco sotto i 18 euro (ore 16:12), con una caduta di 24 punti nel corso del 2024. «La performance della Società nella prima metà del 2024 è stata inferiore alle nostre aspettative, riflettendo un contesto settoriale difficile ma anche problematiche operative aziendali», ha commentato il ceo Carlos Tavares . «Mentre da un lato si rendevano necessarie azioni correttive, ora in fase di esecuzione, dall’altro abbiamo avviato un’offensiva sui prodotti, che prevede non meno di 20 nuovi modelli da lanciare nel corso dell’anno, e che offrirà maggiori opportunità quanto più eseguita bene. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, soprattutto in Nord America, per massimizzare il nostro potenziale a lungo termine». Parlando agli analisti Tavares ha aggiunto: «Dire che i risultati del semestre sono deludenti e modesti è dire poco. Non sono contento. Questi risultati sono la convergenza di venti contrari in un periodo di transizione che apre la strada per un blitz di prodotti in arrivo». Ma la sorpresa è dietro l’angolo. Stellantis ha iniziato a prospettare la possibilità di vendere uno o più dei suoi 14 marchi nel caso in cui non dovessero restare redditizi. Perché sebbene tutti i marchi del gruppo siano importanti, «non c’è assolutamente nessun tabù» se le loro performance dovessero peggiorare, ha detto Tavares. I marchi «sono qui per essere valorizzati», ha detto il ceo in un’intervista con Bloomberg Television. «Se non sono in grado di monetizzare il valore che rappresentano, allora verranno prese delle decisioni». Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.L'economia Usa cresce più delle attese, pil +2,8%. Quale America lascia Biden?L'economia americana nel secondo trimestre è cresciuta del 2,8%, oltre le attese degli analisti che scommettevano su un +2,0%. Nel primo trimestre il pil era cresciuto dell'1,4%. In termini economici i quasi quattro anni alla Casa Bianca di Joe Biden sono stati caratterizzati da grandi successi: la drastica riduzione della disoccupazione, i maxi investimenti sull'energia verde ed uno storico allargamento della copertura sanitaria. Nonostante un'inflazione ancora alta (+3% a giugno), il commander-in-chief è riuscito a creare un mercato del lavoro robusto, aumentare la fiducia dei consumatori e delle imprese dopo la crisi del Covid e rafforzare le finanze delle famiglie. Nei primi tre anni del suo mandato, Biden ha creato 14,8 milioni di posti di lavoro, più di qualsiasi presidente nella storia degli Stati Uniti nello stesso periodo. Inoltre, la disoccupazione è rimasta al di sotto del 4% per il periodo più lungo dagli anni '60. Certo molti lavoratori sono rimasti insoddisfatti poiché l'impennata dell'inflazione ha praticamente annullato i guadagni, l'anno scorso, tuttavia, gli aumenti dei redditi hanno iniziato a superare gli aumenti dei prezzi grazie alla cosiddetta 'Bidenomics'. Inoltre, il numero di americani non assicurati ha toccato il minimo storico del 7,2% nel secondo trimestre del 2023, mentre il numero di persone che hanno aderito al piano Obamacare per il 2024 è salito a 21,3 milioni. All'inizio del mandato di Biden, erano quasi la metà, 12 milioni. Quanto alle leggi che, invece, l'inquilino della Casa Bianca è riuscito a far approvare vale la pena ricordare il maxi investimento da 369 miliardi sull'energia verde (con un moltiplicatore che arriva oltre i 2mila miliardi), il cosiddetto Inflation Reduction Act, oltre al maxi piano per le infrastrutture (1200 miliardi). Approfondiamo il tema con Domenico Lombardi, Direttore Ossevatorio POLICY OBSERVATORY della School of Government della Luiss.Ridotto il tax credit sulla Zes, l'ira delle impreseIl credito di imposta per la Zes Unica del Mezzogiorno fa il pieno di domande. Ma di conseguenza la percentuale del contributo, a fronte delle poche risorse disponibili, viene drasticamente ridotta. Una situazione paradossale che fa insorgere le imprese, mentre le opposizioni si scagliano contro il ministro responsabile, Raffaele Fitto, che invece punta il dito contro l'Agenzia delle Entrate: "il provvedimento è sbagliato" accusa e rivendica "il successo della misura". Il ministro ricorda che "il credito d'imposta Sud nasce nel 2016 con uno stanziamento di 617 milioni di euro all'anno, fino al 2020, prorogato per il 2021 con uno stanziamento di 1 miliardo di euro l'anno fino al 2022 e ulteriormente prorogato al 2023 con uno stanziamento di 1,4 miliardi di euro. Per l'anno 2024 il Governo Meloni ha tuttavia deciso di stanziare maggiori risorse, pari a 1,8 miliardi di euro, la cifra più alta in assoluto finora stanziata per incentivare gli investimenti al Sud" . Ad innescare la polemica è il provvedimento firmato il 22 luglio dal direttore dell'Agenzia Ernesto Maria Ruffini, che fissa al 17,66668% la percentuale del credito di imposta effettivamente fruibile dalle imprese interessate dalla nuova misura prevista dal decreto Sud (che sostituisce il precedente bonus Sud ed è destinato alle aziende che acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive nelle zone della Zes unica del Mezzogiorno, che comprende Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Un provvedimento "adottato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate senza alcun confronto", va all'attacco Fitto, che definisce la percentuale "significativamente inferiore" al valore prefigurato dalla norma (che prevede fino al 60% - e in alcuni casi particolari del 70% - del costo sostenuto) e scrive immediatamente a Ruffini chiedendo di verificare i dati, affinché l'agevolazione "sia in linea con l'ambizione della misura varata dal governo". All'attacco le opposizioni, che alla Camera hanno chiesto una informativa di Fitto. Mentre la maggioranza fa quadrato attorno al ministro e FdI si è dissociata dalla richiesta sottolineando che c'è già l'impegno del governo su questo fronte e potrebbero esserci novità in tempi brevi. Quella delle Entrate, però, non è una decisione arbitraria, ma un semplice automatismo frutto delle disposizioni previste dal decreto Sud del 2023 e da un decreto ministeriale dello stesso Fitto del 17 maggio 2024, in cui si stabilisce che la percentuale del credito d'imposta "è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa all'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti". Conteggiando sia quelli prenotati, sia quelli già eseguiti. Proprio per questo motivo la norma prevede un monitoraggio fino al 2025 e un eventuale innalzamento della percentuale, utilizzando le risorse prenotate non sfruttate. Intanto, allo stato attuale, visto che "l'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 12 giugno al 12 luglio 2024 è risultato pari a 9,45 miliardi", a fronte di 1,67 miliardi di "risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa", il calcolo delle Entrate è presto fatto: 1.670.000.000/9.452.741.120", si legge nel provvedimento, quindi poco più del 17% dell'importo del credito richiesto. La matematica, tuttavia, non basta a consolare le imprese, che si troveranno ad incassare somme ben inferiori alle attese. Confindustria sottolinea positivo il fatto che le imprese abbiano riposto in maniera così vigorosa, ma il presidente Emanuele Orsini chiede al governo di mettere in campo il massimo sforzo per le risorse. Le risorse stanziate "si confermano del tutto insufficienti", attacca la Cna. Confapi denuncia la delusione degli imprenditori del Sud che hanno creduto nel progetto: così si "rischia di tagliare le gambe alle imprese che avevano deciso di investire nelle aree della Zes". Vanno intanto in pressing sul governo le opposizioni. La Zes unica è un fallimento e Fitto "scarica la responsabilità" su Ruffini, dicono i Dem, chiedendo il ritorno alla Zes regionali. Fitto "prende in giro il Sud", rincara il M5s, ricordando che il precedente credito valeva fino al 45%. "Una sottrazione di risorse che avrà come effetto una drastica contrazione degli investimenti al Sud", attacca Iv. A rimetterci, evidenzia Azione, "sono le imprese che hanno scelto di investire al Sud". Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore.
Ora andiamo negli Stati Uniti! Le nostre Frecce Tricolori stanno sorvolando i cieli americani per un tour partito lo scorso 22 giugno con la prima manifestazione a Bagotville, in Quebec (Canada), per le celebrazioni del 100° anniversario della Royal Canadian Air Force. Il tour ha già toccato una serie di luoghi iconici del Nord America, dalle cascate del Niagara a Montreal e Ottawa, il Grand Canyon e Las Vegas. L'attesissimo North America Tour 2024 della Pattuglia Acrobatica Nazionale vedrà i dieci "pony" dell'Aeronautica Militare (così sono chiamati i piloti delle Frecce Tricolori) esibirsi fino alla fine di agosto in diverse città del Canada e degli Stati Uniti, portando il tricolore e l'eccellenza italiana oltreoceano attraverso un fitto programma di sorvoli ed esibizioni durante manifestazioni aeree. Torna in libreria, edito da Solferino, con una nuova postfazione dell'autrice, "L'altra - Storia di un'amante", romanzo di Elvira Serra che uscì esattamente 10 anni fa. Come è vissuto il ruolo dell'amante? Dal revenge song di Shakira alla lunga attesa di Camilla. Elvira Serra, giornalista del Corriere della Sera e scrittrice, è in diretta con noi. Si chiudono oggi gli Europei 2024 di calcio! Questa sera alle 21:00 all'Olympiastadion di Berlino la finale tra Spagna e Inghilterra. La radiocronaca integrale della partita sarà su RTL 102.5. Torna a trovarci il nostro inviato in Germania, Paolo Pacchioni. Con le alte temperature, serve fare attenzione a ciò che mangiamo e a come ci idratiamo. Ne parliamo meglio con la dottoressa Vittoria Giannini, dietologa e biologa nutrizionista. Ambra Angiolini si prepara a chiudere un nuovo ciclo di successi a teatro con lo spettacolo "Oliva Denaro" al Teatro Franco Parenti di Milano. Uno spettacolo tra realtà e romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni '60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”. Il romanzo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell'ordine magico del racconto. Ambra Angiolini è in diretta con noi questa mattina! Ancora un commento sull'attualità, dalla politica agli esteri. Ci ha raggiunto il direttore de La Verità, Maurizio Belpietro.
La cabina di regia di oggi servirà a programmare la settima rata del Pnrr verso l'Italia che prevede 69 obiettivi per oltre 18 miliardi di euro. Lo ha affermato il ministro Raffaele Fitto parlando al question time della Camera nel quale ha tracciato la timeline per il completamento delle richieste entro il giugno 2026. Ma, come dicevamo ieri, emergono aspetti poco convincenti sulla messa a terra dei lavori come raccontano gli economisti Gustavo Piga e Gaetano Scognamiglio, dall'Osservatorio Recovery Plan e il Sole 24 ore di ieri. Ne parliamo con Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo Pa Fondazione e Co-fondatore dall Osservatorio Recovery Plan (OREP), e con Claudio Fiorillo, capo dell ufficio tecnico comunale di Castel Volturno.Mps in rallyIeri sono scaduti i tre mesi di vincolo (lock up) sulla quota del 26,7% a oggi detenuta dal Tesoro nel capitale di Mps. Di fatto, quindi, d ora in poi ogni momento è buono per il Tesoro per alleggerire la propria partecipazione. Va da sè che dopo due collocamenti di successo, e vista la necessità di fare cassa, l intenzione del Mef sia quella di massimizzare il profitto. Obiettivo peraltro reso agevole dai valori attuali del Monte, poco inferiori ai massimi, che valorizzano la quota pubblica attorno a 1,46 miliardi circa. Difficile pensare che il Tesoro voglia capitalizzare tutto in un colpo solo. Più realistico invece che si muova per gradi, magari cedendo un 10-15% (e non esclusivamente tramite il mercato), con l'obiettivo di creare un nocciolo duro di azionisti e di traghettare la banca verso la meta finale di un successivo matrimonio. Il mese di luglio è dunque la finestra più propizia per possibili blitz, così da arrivare alla presentazione dei numeri del semestre e dell'aggiornamento dei target di piano (6 agosto) con il nuovo assetto. A beneficiare maggiormente della vivacità del settore è Banca Monte Paschi Siena +6,47%, indiziata per una possibile fusione con Bper, che è in testa al listino. Guardando nel dettaglio all'operazione Unipol-Bper, Unipol è salita al 24,62% del capitale di Bper Banca con una quota ulteriore del 4,77% tramite un contratto di tipo 'share swap' con scadenza al 25 febbraio 2028. La tempistica non appare casuale. La banca modenese infatti è sempre più al centro di rumors per un eventuale consolidamento, che vede Mps - con il lock up sulle quote del Tesoro appena scaduto - tra le principali indiziate per convolare a nozze. «Un ulteriore rafforzamento del capitale di Unipol in Bper - scrive Intermonte - servirebbe a rafforzare la partnership industriale e finanziaria tra i due istituti, ma anche ad evitare potenziali diluizioni in caso di operazioni di M&A straordinari». La scelta del futuro partner si intreccia a doppio filo a quella del partner assicurativo di Mps, casella oggi occupata da Axa. Per gli analisti, la notizia è positiva per l istituto di credito, perché «non solo conferma il commitment di Unipol come azionista industriale della banca e il ruolo centrale di Bper all interno della sua strategia bancassicurativa scrive Equita - ma evidenzia anche il potenziale di incremento del valore del titolo nell arco dei prossimi anni». Lo share swap sul 4,77% infatti è un derivato che - dice la compagnia bolognese - esprime una posizione rialzista e che dunque premierà Unipol nel caso in cui le azioni Bper si rivalutino nel tempo. Approfondiamo il tema con Luca Davi de Il Sole 24 Ore.Via libera dell'Ue alle nozze tra Ita e LufthansaLa Commissione europea ha approvato le nozze tra Ita e Lufthansa. Il via libera all'operazione, come preannunciato, prevede condizioni a tutela della concorrenza nello scalo di Milano-Linate, sulle rotte di corto raggio tra l'Italia e l'Europa centrale, e sui lunghi collegamenti tra Fiumicino e il Nord America con l'apertura alle compagnie rivali. Il colosso dei cieli tedesco acquisirà dall'azionista Mef una quota del 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, per poi salire in una seconda fase - entro il 2033 - al 100% della newco sorta dalle ceneri di Alitalia per un investimento totale di 829 milioni. L'approvazione dell'operazione, evidenzia la Commissione europea in una nota, "è condizionata al pieno rispetto dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef". Inoltre, sottolinea l'antitrust Ue, "sebbene Ita stia ottenendo buoni risultati oggi, la sua sostenibilità a lungo termine come vettore autonomo sarebbe rimasta altamente incerta in assenza" dell'acquisizione da parte della compagnia guidata da Carsten Spohr. Ne parliamo Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore.
Oggi la diffusione pandemica dei virus è favorita dai viaggi aerei intercontinentali, ma i virus dell'influenza hanno da sempre usato un mezzo di trasporto veloce ed efficiente: gli uccelli. Negli ultimi mesi si è tornato a parlare di influenza aviaria. I virus dell'influenza aviaria appartengono allo stesso genere e specie dei virus dell'influenza stagionale, si tratta solo di ceppi diversi. Si definiscono aviari perchè normalmente si diffondono fra gli uccelli e solo raramente infettano altri animali come mammiferi e l'uomo. I virus dell'influenza aviaria sono da tempo sotto stretta osservazione perchè da una loro mutazione, se dovessero appunto acquisire la capacità di trasmettersi all'Uomo e poi da persona a persona, potrebbero essere responsabili di una nuova pandemia. In questa puntata del podcast parleremo dell'influenza aviaria e del rischio posto dall'ultima vasta epidemia che sta coinvolgendo in questo periodo il Nord America in cui si è assistito ad un passaggio del virus alle mucche. Qual è il rischio reale per l'uomo?
Come sempre, la prima parte della trasmissione è dedicata all'attualità. Inizieremo con la notizia dell'eclissi solare che ha tenuto con il naso all'insù tutto il Nord America. Successivamente torneremo a parlare della Russia e dei suoi continui tentativi di incolpare l'Ucraina per l'attacco terroristico che ha sconvolto Mosca il mese scorso, nonostante l'ISIS-K abbia rivendicato la responsabilità dell'attentato. Rivedremo, poi, i risultati di uno studio secondo cui la maggior parte delle persone è convinta di apparire più giovane dei propri coetanei. Infine, scopriremo qual è il prodotto più desiderato dai ladri spagnoli. Inizieremo con una notizia che ci giunge dalla regione Lombardia, dove le autorità locali hanno reso noto il piano di reclutare infermieri da paesi sudamericani come Argentina e Paraguay. Questa mossa è volta a colmare il preoccupante deficit di personale negli ospedali e nei numerosi centri ambulatoriali sparsi nel territorio. Successivamente, commenteremo la scelta innovativa dell'Università di Trento, che ha deciso di introdurre nel suo regolamento un linguaggio che privilegia l'uso del genere femminile per le denominazioni di tutte le cariche professionali, sia al singolare che al plurale, e indipendentemente dal genere. - Una rara eclissi solare totale oscura il Nord America - La Russia insiste nel ritenere l'Ucraina responsabile del recente attacco terroristico a Mosca - La maggior parte delle persone è convinta di sembrare più giovane dei propri coetanei - L'olio d'oliva supera il jamón ibérico come articolo più rubato nei negozi spagnoli - La Lombardia cerca infermieri in Sudamerica - L'Università di Trento rivoluziona il linguaggio accademico per l'inclusività di genere
ANSA - di Claudio Salvalaggio.Milioni in viaggio, nozze di massa, hotel esauriti e tanti eventi.
L'eclissi ferma il Nord America, tutti con il naso in su.
"Il 2024 sarà un anno storico di elezioni in tutto il mondo, il che aumenta l'incertezza politica". Lo ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni presentando le previsioni economiche dell'esecutivo comunitario. "L'incertezza politica globale rimane elevata. Le sorprese nella crescita economica cinese, in gran parte determinate dalla politica, potrebbero ripercuotersi sull'Ue e i tassi di interesse più alti e più a lungo negli Stati Uniti potrebbero peggiorare le condizioni finanziarie globali - ha affermato -. Tassi più alti e più a lungo negli Stati Uniti potrebbero peggiorare le condizioni finanziarie globali". In questo contesto la Commissione Ue ha reso noto le previsioni d inverno della Commissione Ue che rivedono al ribasso la crescita sia nella Ue che nell Eurozona: nel 2024 il Pil crescerà dello 0,9% nella Ue (rispetto alla stima precedente dell 1,3%) e dello 0,8% nell Eurozona (rispetto all 1,2% della stima precedente). Nel 2025 l economia tornerà in una nuova fase espansiva e crescerà dell 1,7% nella Ue e dell 1,5% nell Eurozona. Riviste al ribasso anche le stime di crescita per l Italia. Il nostro Paese crescerà dello 0,7% nel 2024 (rispetto allo 0,9% previsto dalle stime Ue dell autunno). Limata al ribasso anche la stima di crescita dello scorso anno: il Pil, secondo la Ue, è cresciuto nel 2023 dello 0,6% (rispetto alla precedente stima dello 0,7%). Ne parliamo con Adriana Cerretelli, Editorialista de Il Sole 24 Ore.Stellantis, nel 2023 utile record a 18,6 miliardi (+11%). Buyback fino a 3 miliardiStellantis ha raggiunto nel 2023 risultati che definisce «record» e le guidance per l'anno in corso confermano l'impegno a proseguire sulla via della crescita, nonostante le turbolenze in vista. I ricavi netti hanno toccato quota 189,5 miliardi (+6%). L'utile netto è aumentato dell'11% a 18,6 miliardi di euro. Il risultato operativo rettificato è aumentato dell'1% a 24,3 miliardi di euro, con un margine sui ricavi del 12,8%. Sui risultati ha comunque pesato il calo del 10% dell'utile operativo nella seconda metà del 2023, quando lo sciopero di sei settimane per il rinnovo dei contratti delle Big Three a Detroit ha provocato interruzioni nelle attività in Nord America, punto di forza per i profitti del quarto gruppo automobilistico mondiale. E tuttavia nel 2023 Stellantis ha distribuito 6,6 miliardi di euro agli azionisti sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53% rispetto ai 4,3 miliardi di euro del 2022. Stellantis (+5% in Borsa) ha registrato nel 2023 un flusso di cassa industriale netto di 12,9 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto al 2022. La situazione patrimoniale è solida, con una liquidità industriale disponibile di 61,1 miliardi di euro. Approfondiamo il tema con Paolo Bricco de Il Sole 24 Ore.Ancora numeri record nel lavoro ma aumento il mismatching Nei primi 11 mesi del 2023 sono stati attivati nel complesso 7.649.869 nuovi contratti di lavoro nel settore privato (esclusi i domestici e gli operai agricoli) a fronte di 6.805.822 cessazioni con un saldo positivo di 844.047 contratti nel periodo. È quanto emerge dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps secondo il quale il dato è migliore dello stesso periodo del 2022 quando erano stati 743.658. Nei primi 11 mesi la variazione netta per i contratti a tempo indeterminato (435.904) è stata comunque più alta dello stesso periodo del 2022 (387.310). Si sono ridotte le nuove attivazioni a tempo indeterminato (-3%) ma sono aumentate le trasformazioni in contratti stabili (+3%) e si sono ridotte le cessazioni da contratto a tempo indeterminato (-5%). Nel complesso, spiega l'Inps, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi undici mesi del 2023 sono state 7.650.000, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (+0,2%). Questi numeri estremamente positivi però sono accompagnati da un mismatching sempre più consistente: sale al 49,3% la difficoltà di reperimento (+3,1 punti percentuali rispetto a un anno fa). Emerge dal bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal. "A febbraio sono difficili da reperire 201mila profili professionali", "soprattutto a causa della mancanza di candidati (31,3%), seguita dalla preparazione inadeguata (14,4%) e da altri motivi (3,6%)". Quanto alle assunzioni "difficili da reperire", pari al 49,3% del totale delle assunzioni programmate, "a risentire maggiormente del mismatch sono le industrie del legno e del mobile (65,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (62,0%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (61,2%), le imprese delle costruzioni (58,9%) e le imprese della meccatronica (57,3%). Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (70,7%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,5%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (69,8%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68,9%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (68,1%), gli operatori della cura estetica (66,2%) e i tecnici in campo ingegneristico (66,1%)". Altro settore in cui c'è carenza preoccupante di professionisti è quello che riguarda gli ospedali. Il governo, nel Milleproroghe, ha alzato la pensione a 72 anni e introdotto lo scudo penale ma basterà per arginare la fuga dei medici? Ne parliamo con Andrea Prete, presidente di Unioncamere.
Il distretto veronese della pietra naturale è il punto di riferimento mondiale per la lavorazione del marmo. E da lì arriva questa storia di impresa e di famiglia. Protagonista è “Antolini”, che da azienda artgianale è diventata un marchio conosciuto in tutti i continenti. L’export, infatti, supera ormai il 90%: il primo mercato è il Nord America.Francesco Antolini, presidente dell’azienda e figlio del fondatore, Luigi, racconta i momenti salienti che hanno caratterizzato l’avventura imprenditoriale sbocciata nel 1956 sull’onda lunga di una tradizione secolare.
Gli attacchi Houthi nel Mar Rosso, l'arresto del numero due di Hamas a Beirut, gli attentati in Iran durante la commemorazione di Soleimani. Sono eventi che hanno rischiato di innescare l'allargamento del conflitto Iraele-Hamas che gli Stati Uniti stanno cercando in tutti i modi di scongiurare. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Dentice, analista del Cesi, e con Gianluca Pastori, professore di Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'Università Cattolica.
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Seconda puntata dedicata al terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, che tenne la presidenza per due mandati tra il marzo 1801 e il marzo 1809 (allora e per molto tempo ancora, infatti, i presidenti entravano in carica quattro mesi dopo l'elezione, che com'è noto si tiene sempre a inizio novembre).Thomas Jefferson nasce il 13 aprile 1743 in Virginia. Al contrario di Washington, Jefferson è il rampollo esemplare della società più ricca e colta del tempo in Nord America. Nel corso della sua vita fu avvocato, architetto, filosofo, diplomatico, e aveva conoscenze di botanica, di agronomia, conosceva francese, greco e latino, sapeva suonare il violino. Dopo essere stato governatore della Virginia e membro del Congresso confederale, Jefferson fu ministro plenipotenziario in Francia e primo Segretario di Stato degli Stati Uniti con Washington.Dopo una campagna elettorale che non avrebbe nulla da invidiare a quelle più recenti in fatto di asprezza e polarizzazione, Jefferson diventa presidente e si insedia a Washington (la nuova capitale, inaugurata da lui).I suoi due mandati sono ricordati soprattutto per l'espansione a ovest grazie all'acquisto della Louisiana, un'operazione che raddoppiò il territorio degli USA ma accelerò anche il processo di sradicamento ed espropriazione delle nazioni dei nativi; per una breve guerra coi pirati berberi e arabi del Nord Africa, fra l'altro la prima guerra estera degli Stati Uniti; per un embargo commerciale su due imperi (Gran Bretagna e Francia) che ebbe terribili risultati sul piano economico e di sicurezza (prodromi della guerra del '12) ma permise anche al governo federale di estendere le proprie competenze e, infine, incredibilmente, per un'insurrezione, più grottesca che pericolosa a dire il vero, da parte del suo stesso ex vice-presidente, Aaron Burr.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Seconda puntata dedicata al terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, che tenne la presidenza per due mandati tra il marzo 1801 e il marzo 1809 (allora e per molto tempo ancora, infatti, i presidenti entravano in carica quattro mesi dopo l'elezione, che com'è noto si tiene sempre a inizio novembre).Thomas Jefferson nasce il 13 aprile 1743 in Virginia. Al contrario di Washington, Jefferson è il rampollo esemplare della società più ricca e colta del tempo in Nord America. Nel corso della sua vita fu avvocato, architetto, filosofo, diplomatico, e aveva conoscenze di botanica, di agronomia, conosceva francese, greco e latino, sapeva suonare il violino. Dopo essere stato governatore della Virginia e membro del Congresso confederale, Jefferson fu ministro plenipotenziario in Francia e primo Segretario di Stato degli Stati Uniti con Washington.Dopo una campagna elettorale che non avrebbe nulla da invidiare a quelle più recenti in fatto di asprezza e polarizzazione, Jefferson diventa presidente e si insedia a Washington (la nuova capitale, inaugurata da lui).I suoi due mandati sono ricordati soprattutto per l'espansione a ovest grazie all'acquisto della Louisiana, un'operazione che raddoppiò il territorio degli USA ma accelerò anche il processo di sradicamento ed espropriazione delle nazioni dei nativi; per una breve guerra coi pirati berberi e arabi del Nord Africa, fra l'altro la prima guerra estera degli Stati Uniti; per un embargo commerciale su due imperi (Gran Bretagna e Francia) che ebbe terribili risultati sul piano economico e di sicurezza (prodromi della guerra del '12) ma permise anche al governo federale di estendere le proprie competenze e, infine, incredibilmente, per un'insurrezione, più grottesca che pericolosa a dire il vero, da parte del suo stesso ex vice-presidente, Aaron Burr.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Seconda puntata dedicata al terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, che tenne la presidenza per due mandati tra il marzo 1801 e il marzo 1809 (allora e per molto tempo ancora, infatti, i presidenti entravano in carica quattro mesi dopo l'elezione, che com'è noto si tiene sempre a inizio novembre).Thomas Jefferson nasce il 13 aprile 1743 in Virginia. Al contrario di Washington, Jefferson è il rampollo esemplare della società più ricca e colta del tempo in Nord America. Nel corso della sua vita fu avvocato, architetto, filosofo, diplomatico, e aveva conoscenze di botanica, di agronomia, conosceva francese, greco e latino, sapeva suonare il violino. Dopo essere stato governatore della Virginia e membro del Congresso confederale, Jefferson fu ministro plenipotenziario in Francia e primo Segretario di Stato degli Stati Uniti con Washington.Dopo una campagna elettorale che non avrebbe nulla da invidiare a quelle più recenti in fatto di asprezza e polarizzazione, Jefferson diventa presidente e si insedia a Washington (la nuova capitale, inaugurata da lui).I suoi due mandati sono ricordati soprattutto per l'espansione a ovest grazie all'acquisto della Louisiana, un'operazione che raddoppiò il territorio degli USA ma accelerò anche il processo di sradicamento ed espropriazione delle nazioni dei nativi; per una breve guerra coi pirati berberi e arabi del Nord Africa, fra l'altro la prima guerra estera degli Stati Uniti; per un embargo commerciale su due imperi (Gran Bretagna e Francia) che ebbe terribili risultati sul piano economico e di sicurezza (prodromi della guerra del '12) ma permise anche al governo federale di estendere le proprie competenze e, infine, incredibilmente, per un'insurrezione, più grottesca che pericolosa a dire il vero, da parte del suo stesso ex vice-presidente, Aaron Burr.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Nell'episodio di oggi della nuova serie dedicata al mondo del Legal Tech l'intervista a Licia Liguori ICEG & Middle East Legal Regional Lead di AvanadeLicia è una giurista d'impresa con una formazione internazionale in Italia, Spagna e negli Stati Uniti, vantando due LL.M. in diritto spagnolo e americano. Dopo aver conseguito l'iscrizione all'Albo degli Avvocati ha deciso di dedicarsi al mondo aziendale dove ha maturato 14 anni di esperienza in Avanade lavorando negli uffici di Milano, Madrid e Londra.La passione per il settore legale unita alla missione di plasmare le prossime generazioni di eccellenza legale, l'ha spinta a formare sin dal 2014 giovani talenti che vogliono intraprendere la strada del Legal Counsel, guidandoli nella loro crescita professionale preparandoli per le sfide dinamiche e stimolanti che il mondo degli affari legali presenta. Nel 2020 ha assunto la leadership della direzione legale e attualmente è responsabile della gestione del dipartimento legale delle regioni ICEG (Italia, Europa Centrale e Grecia) e del Medio Oriente di Avanade.Avanade è una multinazionale americana fondata nell'aprile del 2000 da una joint-venture tra Accenture e Microsoft, leader nella fornitura di servizi digitali innovativi, soluzioni aziendali ed esperienze accuratamente progettate per i suoi clienti: il tutto basato sulla capacità delle persone e sull'ecosistema Microsoft. Avanade vanta oltre 80 sedi in più di 25 paesi: Nord America, Europa, Asia, Sud America, Medio Oriente e Pacifico, e ha più di 50.000 professionisti con oltre 2 miliardi di dollari di fatturato e una crescita annuale media del 20% dal 2000.L'episodio vede la partecipazione di Matia Campo, Avvocato specializzato nel settore delle nuove tecnologie. Dopo lunga esperienza in house, Matia ha ripreso la libera professione divenendo Partner dello Studio CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni, dove opera con particolare focus su intelligenza artificiale, robotica, big data, Fintech, cloud e cybersecurity. Matia è ideatore della rubrica “La Pecora Elettrica”, dedicata alla divulgazione del diritto delle tecnologie.CMS è uno studio legale oltre 70 uffici in più di 40 Paesi e più di 4.800 avvocati in tutto il mondo. In Italia, CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni è presente sin dal 1901 con due sedi dislocate a Roma e Milano.Matia fornirà il suo punto di vista sull'applicazione degli strumenti di AI generativa alla professione legale, in qualità di esperto di tematiche legale e regolamentari legate alla tecnologia.Moderera' l'episodio Vincenzo Marzetti, fondatore del podcast Inside Finance.Maggiori informazioni sul sito www.zeroin.it oppure inviando una mail a segreteria@insidefinance.it.Buon ascolto.
Xi Jinping è partito da Pechino per incontrare Joe Biden. Sarà un incontro non facile, tra i rappresentanti di due Paesi strutturalmente molto diversi ma che necessitano di collaborare sul piano economico. Ne parliamo con Giulia Sciorati, ricercatrice in Relazioni internazionali alla London School of Economics, e con Gianluca Pastori, docente di Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa all'università Cattolica.
On today's show, The DOJ investigated my potential obligation to register under FARA, based on my congressional run last year in ITALY, but didn't request such registration to the ELECTED Italian officials in Nord America! Italian newspaper @Corriere wrote about my story and highlighted the ODD “in more than 80 years, until last April 5, only 745 people in the WORLD, registered under FARA, and there are currently only 5 ITALIANS citizens registered. What would make me n 6? Asking for your opinion
Cosa sono gli oggetti volanti non identificati che sorvolano gli Usa? Che differenza c'è tra il "pallone-spia" e gli ultimi apparecchi intercettati? Cosa c'entra la Cina? Ne abbiamo parlato con il giornalista esperto di questioni statunitensi Giampiero Gramaglia.
Vie di comunicazione paralizzate, case senza acqua né luce, più di 70 vittime. Il nord degli Stati Uniti travolto da una bufera devastante.