Podcasts about Giuliano Pisapia

  • 18PODCASTS
  • 60EPISODES
  • 35mAVG DURATION
  • ?INFREQUENT EPISODES
  • Nov 26, 2022LATEST
Giuliano Pisapia

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about Giuliano Pisapia

Latest podcast episodes about Giuliano Pisapia

Le rubriche di Radio Immagina
Accade al Parlamento Europeo. La settimana politica (19- 25 novembre) – Con Giuliano Pisapia

Le rubriche di Radio Immagina

Play Episode Listen Later Nov 26, 2022 15:52


“Accade al Parlamento Europeo”, l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici

il posto delle parole
Pierfrancesco Maran "Le città visibili"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 18, 2022 15:36


Pierfrancesco Maran"Le città visibili"Solferino Librihttps://www.solferinolibri.it/Dove inizia il cambiamento del Paese.Nelle città di tutto il mondo stanno cambiando gli abitanti, i loro desideri e le loro priorità: la casa, lo spazio pubblico, il modello di sostenibilità ambientale, il modo di lavorare.In Europa, come negli Stati Uniti, esiste una visione più o meno condivisa del modo in cui rendere le città più sostenibili, più giuste, più belle.Ed è una visione che si confronta con tante difficoltà, con le abitudini e i conservatorismi non solo della politica e dell'impresa, ma anche dei singoli cittadini: rompere gli equilibri è faticoso.Pierfrancesco Maran, assessore del Comune di Milano alla Mobilità, all'Urbanistica e ora alla Casa, racconta la sua esperienza sul campo in queste pagine che affrontano le sfide e i nodi della trasformazione di una metropoli moderna, tra nuova identità e riscoperta delle tradizioni, all'insegna dell'innovazione nella progettazione del verde, dell'edilizia, della qualità dell'aria, del turismo e dei grandi eventi, della valorizzazione delle periferie e dell'economia della conoscenza.Una riflessione concreta di grande attualità sull'oggi e sul domani dei luoghi del cambiamento attraverso cui passa il futuro del Paese.Le parole di Francesco Costa«Come sono le città oggi e come diventeranno domani. Chi sono le persone che le abitano, come stanno cambiando le loro vite e i loro lavori. Pierfrancesco Maran, uno dei protagonisti della trasformazione di Milano degli ultimi anni, racconta difficoltà, opportunità, contraddizioni che vivono le aree urbane in questo periodo di grandi scossoni sociali, con lo spirito di chi cerca sempre soluzioni nuove. Una guida al presente delle città per essere pronti al prossimo futuro.»La necessità di comprendere i bisogni di chi abita le città«Siamo così saturi di immagini e notizie da far fatica a distinguere quelle importanti, a prenderci il giusto tempo per riflettere e analizzare, a volte siamo addirittura socialmente obbligati a esplicitare una nostra opinione su fatti complessi, prima ancora di averla completamente formata. Negli ultimi mesi, anche grazie a questo libro, ho potuto dedicare tempo per riflettere, per comprendere i bisogni di chi abita le città, per ragionare sulle opportunità di domani, studiare qual è lo spirito del tempo degli abitanti della città, nativi e nuovi arrivati.»Il futuro delle città«Nelle città di tutto il mondo stanno cambiando gli abitanti, i loro desideri e le loro priorità: la casa, lo spazio pubblico, il modello di sostenibilità ambientale, il modo di lavorare. In Europa, come negli Stati Uniti, esiste una visione più o meno condivisa del modo in cui rendere le città più sostenibili, più giuste, più belle. Ed è una visione che si confronta con tante difficoltà, con le abitudini e i conservatorismi non solo della politica e dell'impresa, ma anche dei singoli cittadini: rompere gli equilibri è faticoso.»Pierfrancesco MaranAlle elezioni comunali di Milano, del 2011 è diventato l'assessore più giovane della giunta di Giuliano Pisapia, che a 30 anni gli ha affidato Mobilità e Ambiente.Cinque anni dopo è stato riconfermato da Beppe Sala con le deleghe a Urbanistica, Verde e Agricoltura.Grazie a lui sono state introdotte Area C, la liberalizzazione dei sistemi di car sharing e si è raggiunto l'accordo di programma per la rigenerazione degli scali ferroviari.Nel 2021 è risultato il candidato più votato non solo della città, ma di tutta Italia, e ora guida l'assessorato a Casa e Piano quartieri.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Europhonica IT
IntervEU – Giuliano Pisapia

Europhonica IT

Play Episode Listen Later Mar 29, 2022 24:36


Simone Pavesi intervista Giuliano Pisapia, Eurodeputato S&D, Vicepresidente Com. Affari Costituzionali e membro Com. Esteri al Parlamento europeo, già Sindaco di Milano. L'Unione Europea sta lavorando per trovare un mediatore tra Russia e Ucraina: sarà Erdogan?La nuova strategia europea sull'Africa ha rinunciato alla tentazione di un nuovo colonialismo?Dopo la Conferenza sul Futuro dell'Europa, i Trattati verranno modificati?Il voto alle elezioni europee sarà consentito dai sedici anni in su? Esisteranno mai liste elettorali transnazionali? I tirocini non pagati saranno banditi per davvero all'interno dell'Ue?

Europhonica IT
RECAP, l’Europa in SETTEGIORNI – Episodio 15

Europhonica IT

Play Episode Listen Later Mar 25, 2022 29:24


Ai nostri microfoni, in questo nuovo appuntamento di Recap, c'è Giuliano Pisapia, eurodeputato dei Socialisti e Democratici e Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo.I trattati verranno modificati dopo la Conferenza sul Futuro dell'Europa?Impegnato anche nella Commissione Esteri, abbiamo discusso con lui della ricerca di un mediatore tra Ucraina e Russia e della nuova strategia Ue sull'Africa. E poi una conversazione con la giornalista freelance Luciana Grosso sul ruolo della comunicazione in questa drammatica guerra, in cui a scontrarsi sono anche le diverse narrazioni mediatiche che ne vengono fatte. Conduce Simone Pavesi

Le rubriche di Radio Immagina
Accade al Parlamento Europeo – Con Giuliano Pisapia

Le rubriche di Radio Immagina

Play Episode Listen Later Mar 4, 2022 12:43


“Accade al Parlamento Europeo”, l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici. Marco Mongello intervista l'europarlamentare PD Giuliano Pisapia

Monetine, cinque storie di Mani Pulite

Nella Milano degli anni 90, Giuliano Pisapia è un giovane avvocato con idee politiche ben precise. È di sinistra, ma questo non gli impedisce di avere uno sguardo aperto ad altre posizioni. L'incontro con Don Giussani e i testi di Don Milani hanno formato il suo pensiero critico. Quando scoppia Mani Pulite, lui è l'avvocato di due imputati eccellenti in un'indagine che ha segnato la fine della Prima Repubblica.

quando mani pulite prima repubblica giuliano pisapia don milani
Le rubriche di Radio Immagina
Accade al Parlamento Europeo | Con Giuliano Pisapia

Le rubriche di Radio Immagina

Play Episode Listen Later Oct 11, 2021 14:40


“Accade al Parlamento Europeo”, l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici. Marco Mongello intervista l'europarlamentare Giuliano Pisapia.

SantAnselmo
Abitare. Conferenza conclusiva con mons. Luca Bressan e Giuliano Pisapia, sindaco di Milano

SantAnselmo

Play Episode Listen Later Sep 22, 2021 114:17


"Benedetta, maledetta città". Dibattito conclusivo con mons. Luca Bressan e Giuliano Pisapia, sindaco di Milano. 5 ottobre 2015.

Gli speciali di Radio Popolare
Speciale Genova per chi nn c'era, l'eredità del G8, i semi sotto la neve

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later Jun 30, 2021 58:10


a cura di Lorenza Ghidini - con Sandro Gilioli, Angelo Miotto, Giuliano Pisapia, Assunta Sarlo, Danilo De Biasio, Martina Comparelli e Michelle Sit Aboha

semi neve sotto genova cera danilo de biasio giuliano pisapia lorenza ghidini angelo miotto l'eredit
Le rubriche di Radio Immagina
Accade al Parlamento Europeo - Con Giuliano Pisapia

Le rubriche di Radio Immagina

Play Episode Listen Later May 22, 2021 19:47


"Accade al Parlamento Europeo", l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici. Marco Mongello intervista l'europarlamentare Giuliano Pisapia.

Un libro tira l'altro
Garzonio: Milano potrà rigenerarsi se saprà puntare sulla cultura

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Mar 7, 2021


Dal dopoguerra in poi, Milano è riuscita più volte a rigenerarsi, superando le fasi difficili della deindustrializzazione e degli anni di piombo. Ma dopo che Tangentopoli ha decapitato un'intera classe dirigente, Milano non è più riuscita ad operare una vera e propria ricostruzione, e la pandemia ha nesso a nudo la sua incapacità di rigenerarsi - spiega Marco Garzonio nel suo libro "La città che sale. Milano da Tangentopoli al post-Expo, passando per il Covid, in attesa delle Olimpiadi, in ricordo di Carlo Maria Martini" (Edizioni San Paolo, 384 p., € 22,00). A Milano c'è però ancora una grande energia sotterranea, che va fatta riaffiorare, e sarà la cultura la vera asse portante della ricostruzione - conclude Garzonio. RECENSIONI "Addio Milano bella" di Lodovico Festa (Guerini e associati, 288 p., € 18,00) "Da Milano alla Luna" di Dario Mellone (Skirà, 208 p., € 49,00 "La nera" di Dino Buzzati (Mondadori, 530 p., € 30,00) "Ultima notte a Manhattan" di Don Winslow (Einaudi, 360 p., € 18,50) IL CONFETTINO "La politica spiegata ai ragazzi" di Giuliano Pisapia e Lia Quartapelle (De Agostini, 160 p., € 12,90) "Lettere dalle città del futuro" di Beppe Sala (De Agostini, 224 p., € 13,90) "La costituzione degli animali" di Sara Loffredi (Il battello a vapore, 48 p., € 8,90) "Voglio votare anch'io" di Valentina Cavallaro (Il battello a vapore, 194 p., € 9,50) "Io voto" di Mark Shulman e Serge Bloch (Edizioni Clichy, 40 p., € 17,00)

Un libro tira l'altro
Garzonio: Milano potrà rigenerarsi se saprà puntare sulla cultura

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Mar 7, 2021


Dal dopoguerra in poi, Milano è riuscita più volte a rigenerarsi, superando le fasi difficili della deindustrializzazione e degli anni di piombo. Ma dopo che Tangentopoli ha decapitato un'intera classe dirigente, Milano non è più riuscita ad operare una vera e propria ricostruzione, e la pandemia ha nesso a nudo la sua incapacità di rigenerarsi - spiega Marco Garzonio nel suo libro "La città che sale. Milano da Tangentopoli al post-Expo, passando per il Covid, in attesa delle Olimpiadi, in ricordo di Carlo Maria Martini" (Edizioni San Paolo, 384 p., € 22,00). A Milano c'è però ancora una grande energia sotterranea, che va fatta riaffiorare, e sarà la cultura la vera asse portante della ricostruzione - conclude Garzonio. RECENSIONI "Addio Milano bella" di Lodovico Festa (Guerini e associati, 288 p., € 18,00) "Da Milano alla Luna" di Dario Mellone (Skirà, 208 p., € 49,00 "La nera" di Dino Buzzati (Mondadori, 530 p., € 30,00) "Ultima notte a Manhattan" di Don Winslow (Einaudi, 360 p., € 18,50) IL CONFETTINO "La politica spiegata ai ragazzi" di Giuliano Pisapia e Lia Quartapelle (De Agostini, 160 p., € 12,90) "Lettere dalle città del futuro" di Beppe Sala (De Agostini, 224 p., € 13,90) "La costituzione degli animali" di Sara Loffredi (Il battello a vapore, 48 p., € 8,90) "Voglio votare anch'io" di Valentina Cavallaro (Il battello a vapore, 194 p., € 9,50) "Io voto" di Mark Shulman e Serge Bloch (Edizioni Clichy, 40 p., € 17,00)

Europa Europa
EUROPA EUROPA - Il Recovery Fund e l'ostacolo Ungheria-Polonia

Europa Europa

Play Episode Listen Later Nov 21, 2020


Ci vorrà ancora tempo per risolvere la crisi scoppiata tra i 27 Stati dell'Unione dopo che Ungheria e Polonia si sono opposti all'adozione del bilancio comunitario per protestare contro un nuovo meccanismo che condiziona l'esborso dei fondi comunitari al rispetto dello stato di diritto. La giornata di giovedì ha ribadito il braccio di ferro. Ne parliamo con Carlo Fidanza, Capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento Europeo e responsabile Esteri, e Giuliano Pisapia, europarlamentare del Gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici.Con Silvia Bernardi capiamo come l'Erasmus si sta adattando in tempo di pandemia. Beda Romano, invece, ci illustra quello che è stato definito da più parti come il più grande accordo commerciale della storia.In collaborazione con Euranet Plus.

TG Zero
Podcast del 22/09/2020 - Alessandra Ghisleri - Andrea Crisanti - Lia Quartapelle - Fatjona Lamçe

TG Zero

Play Episode Listen Later Sep 22, 2020 137:04


Prima ora: - Suarez, truffa per la cittadinanza: esame concordato. Gli ascoltatori commentano con i messaggi audio via Whatsapp. - Riflessioni post-elettorali: al telefono la sondaggista Alessandra Ghisleri, Direttrice di Euromedia Research. Seconda ora: - Facciamo il punto sulla situazione dell'epidemia in Italia con il virologo Andrea Crisanti. - RadioTraffic: aggiornamenti sulla viabilità con Dario De Simone. - L'On. Lia Quartapelle ci presenta il libro "La politica raccontata ai ragazzi", scritto insieme a Giuliano Pisapia. Terza ora: - Borse e Mercati con Ettore Livini. - Intervista a Fatjona Lamçe, che è cresciuta in Italia e oggi ha un marito e due figlie italiane. Nonostante questo, però, ha rischiato di essere rimandata in Albania con un foglio di via. E’ l’unica della sua famiglia, infatti, a non essere italiana: anche i suoi genitori, arrivati qui alla fine degli anni ‘90 sono diventati cittadini per naturalizzazione.

Trasmissione Radio
Le Aquile Randagie al Parlamento Europeo

Trasmissione Radio

Play Episode Listen Later Jan 14, 2020 17:26


Il film Aquile Randagie in Belgio, al Parlamento Europeohttps://www.aquilerandagiefilm.eu/film/Memoria e Resistenza oggi (8 Gennaio 2020 per chi legge, n.d.r.) divengono patrimonio europeo: cast, troupe ed inviati speciali si sono riuniti presso il Parlamento Europeo, dove a seguito della proiezione si è tenuto un dibattito storico.Un'occasione speciale, con presenti Elena Bonetti - Ministro della famiglie e delle pari opportunità, gli eurodeputati Nicola Danti, Patrizia Toia, Giuliano Pisapia, Simona Bonafé, Brando Benifei e Massimiliano Smeriglio, Matteo Spanò - Presidente FIS, Barbara Battilana - Presidente Agesci, la rappresentante del WOSM ed Agostino Migone de Amicis - Presidente della Fondazione Mons. Andrea Ghetti - Baden.Alè, si Vola!!!

Malos
Malos di lun 14/10/19 (prima parte)

Malos

Play Episode Listen Later Oct 13, 2019 24:23


intervista a Giuliano Pisapia sul aggressione turca al popolo Curdo, (prima parte)

prima malos giuliano pisapia curdo
Malos
Malos di lun 14/10 (prima parte)

Malos

Play Episode Listen Later Oct 13, 2019 24:23


intervista a Giuliano Pisapia sul aggressione turca al popolo Curdo, (prima parte)

prima malos giuliano pisapia curdo
BASTA BUGIE - Comunismo
Va detto che il comunismo è un regime criminale... ce lo chiede l'Europa!

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later Oct 3, 2019 15:25


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5834VA DETTO CHE IL COMUNISMO E' UN REGIME CRIMINALE... CE LO CHIEDE L'EUROPA! di Stefano MagniIl 19 settembre scorso, nella disattenzione generale dei media, il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione in cui sia il nazismo che il comunismo sono ritenuti ugualmente responsabili per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. E in cui entrambi i regimi totalitari sono condannati come egualmente criminali. Dovrebbe essere una considerazione morale assodata e accettata da tutti e in effetti gli europarlamentari l'hanno votata con una maggioranza trasversale (fra cui anche gran parte degli eurodeputati del Pd, che almeno per metà è costituito dall'ex Pci). Ma, come tutti potevano scommettere, in Italia è scoppiata la polemica a sinistra sulla valutazione del passato recente, sul ruolo del comunismo nella guerra e nella liberazione.Se tuttora in articoli e saggi storici il Patto Ribbentrop-Molotov viene ridimensionato come "accordo tattico", voluto da Stalin e Hitler solo per prendere tempo e prepararsi alla guerra, il testo della risoluzione lo considera per quel che fu: un piano di spartizione "...dividendo l'Europa e i territori di Stati indipendenti tra i due regimi totalitari e raggruppandoli in sfere di interesse, il che ha spianato la strada allo scoppio della Seconda guerra mondiale". Si riconosce, nero su bianco che, solo l'Europa occidentale fu liberata alla conclusione del conflitto, ricostruita e rappacificata, "... mentre per mezzo secolo altri paesi europei sono rimasti assoggettati a dittature, alcuni dei quali direttamente occupati dall'Unione sovietica o soggetti alla sua influenza, e hanno continuato a essere privati della libertà, della sovranità, della dignità, dei diritti umani e dello sviluppo socioeconomico". Su quella occupazione e i suoi crimini non si è mai fatta giustizia. Recita il testo della risoluzione: "Considerando che, sebbene i crimini del regime nazista siano stati giudicati e puniti attraverso i processi di Norimberga, vi è ancora un'urgente necessità di sensibilizzare, effettuare valutazioni morali e condurre indagini giudiziarie in relazione ai crimini dello stalinismo e di altre dittature".LE VITTIME DEI REGIMI TOTALITARILa risoluzione mira a promuovere "la memoria delle vittime dei regimi totalitari, il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo, nonché la sensibilizzazione a tale riguardo", perché "sono di vitale importanza per l'unità dell'Europa e dei suoi cittadini". Questa memoria dovrebbe essere comunemente condivisa, anche considerando il fatto che il 24 dicembre 1989 fu lo stesso Congresso dei deputati del popolo dell'Urss a condannare la firma del Patto Ribbentrop-Molotov, dopo mezzo secolo di negazionismo. Il testo invita gli Stati membri a un'opera di riscoperta della memoria storica volta a una "valutazione chiara e fondata su principi riguardo ai crimini e agli atti di aggressione perpetrati dai regimi totalitari comunisti e dal regime nazista".Viene istituita la giornata del 23 agosto (anniversario del Ribbentrop-Molotov) come Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari. Mentre il 25 maggio diverrà Giornata internazionale degli eroi della lotta contro il totalitarismo. Il 25 maggio 1948, infatti, veniva fucilato dal regime comunista polacco Witold Pilecki, intellettuale polacco, ufficiale di cavalleria, che nel 1940 si fece volontariamente internare ad Auschwitz per documentarne gli orrori. Nel 1943 riuscì miracolosamente a evadere. Sopravvissuto alla persecuzione nazista, rimase vittima del totalitarismo successivo, quando provò ad infiltrarsi nella Polonia comunista. E venne fucilato, appunto, dai "liberatori" nel 25 maggio del 1948. La sua incredibile vicenda, che ora sarà festa europea, è narrata in italiano ne Il volontario di Marco Patricelli.UN ATTO DI GIUSTIZIAQuesta risoluzione è principalmente un atto di giustizia per i Paesi dell'Europa centro-orientale, che finora non hanno potuto partecipare, con pari dignità, alla memoria collettiva europea. Considerati "liberati" dal nazismo, al pari di tutti gli altri, nel 1945, le loro sofferenze sotto l'occupazione sovietica sono state finora snobbate.Eppure... la polemica è scoppiata soprattutto in Italia, dove la sinistra vive nel mito della liberazione dell'Europa ad opera del comunismo. Pietro Bartolo, eurodeputato del Pd, più noto come "il medico di Lampedusa" che soccorre gli immigrati, ha votato a favore, poi ha cambiato idea. "Ho deciso di cambiare il mio voto da positivo a contrario alla risoluzione sulla memoria europea", ha scritto senza dare troppe spiegazioni. I primi a reagire erano stati il senatore Francesco Laforgia e il deputato Luca Pastorino, entrambi di LeU, che parlano di: "pericolosa rilettura che finisce per sdoganare ideologie neo-fasciste". Giuliano Pisapia, già sindaco di Milano ed ora eurodeputato del Pd, ha scritto sulla sua pagina Facebook che in quel documento "ci sono frasi sbagliate e altre poco chiare". Massimiliano Smeriglio (Pd): "Non l'ho votato perché è un testo confuso e contraddittorio. Non l'ho votato perché non si costringe la storia dentro uno schema parlamentare al solo scopo di tirarla da tutte le parti per poi finire in uno strano ecumenismo". Pierfrancesco Majorino (Pd): "Dico che sono contro l'equiparazione banale tra comunismo e nazismo che fa piangere sul piano storico innanzitutto. E da ieri mi trovo a dover spiegare che però detesto lo stalinismo, i gulag, la repressione dell'Ungheria e compagnia terrificante. Tempi moderni".L'ITALIA NON È ANCORA STATA LIBERATA DAL COMUNISMOLe reazioni di questi politici della sinistra italiana, vanno ad aggiungersi a note ancor più dure ed editoriali di storici di professione e giornalisti. Così Emanuele Macaluso, ex direttore dell'Unità: "Quella risoluzione è semplicemente una vergogna", "i deputati europei del Pd che hanno votato a favore dovrebbero vergognarsi davvero". "Da David Sassoli mi sarei aspettato delle parole nette su quel tema e non balbettii o frasi accomodanti. Con quella Risoluzione si vuole dare un colpo alla Storia. Cancellarla. Devo ricordarlo io il ruolo che ha avuto l'esercito dell'Urss, l'Armata Rossa, nella liberazione dell'Europa da Hitler?" E infine l'Anpi, Associazione Nazionale Partigiani Italiani che esprime preoccupazione perché: "In un'unica riprovazione si accomunano oppressi ed oppressori, vittime e carnefici, invasori e liberatori, per di più ignorando lo spaventoso tributo di sangue pagato dai popoli dell'Unione Sovietica (più di 22 milioni di morti) e persino il simbolico evento della liberazione di Auschwitz da parte dell'Armata rossa. Davanti al crescente pericolo di nazifascismi, razzismi, nazionalismi, si sceglie una strada di lacerante divisione invece che di responsabile e rigorosa unità".Queste reazioni dimostrano solo che l'Italia non è ancora stata liberata dall'altro totalitarismo, non dalla sua memoria distorcente, non dalla sua mitologia. Non lo sarà finché i 20 milioni di morti uccisi dal regime di Stalin non avranno la stessa dignità e lo stesso diritto di essere ricordati rispetto ai 6 milioni di morti della Shoah provocati dal regime di Hitler. Eppure ora possiamo apertamente affermare che il comunismo fu un regime criminale. Ce lo chiede l'Europa.Nota di BastaBugie: una delle conseguenze del Patto Ribbentrop-Molotov, con cui comunisti e nazisti si spartirono la Polonia, fu lo sterminio degli ufficiali polacchi da parte dei sovietici avvenuto a Katyn. Non ci stancheremo mai di consigliare la visione del film kolossal "Katyn", il capolavoro di Andrzej Wajda.Per approfondimenti sul film Katyn clicca nel seguente linkhttp://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=19Ecco qui sotto il trailer di "Katyn":https://www.youtube.com/watch?v=IjLw9iAPyxkIL PATTO RIBBENTROP-MOLOTOVL'autore del precedente articolo, Stefano Magni, nell'articolo seguente dal titolo "Ribbentrop-Molotov, 80 anni fa i totalitarismi si unirono" spiega che Germania e Unione Sovietica si spartirono tutta l'Europa orientale e baltica. Il Patto è rimasto per molto tempo segreto. Oggi è chiaro a tutti l'intento predatorio, su scala mondiale, dei due totalitarismi: nazionalsocialismo e comunismo.Ecco l'articolo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 23 agosto 2019:Esattamente 80 anni fa, il 23 agosto 1939, veniva firmato il Patto Ribbentrop-Molotov. Vero atto di inizio della Seconda Guerra Mondiale, l'accordo era diviso in due parti. La prima, pubblica, impegnava per 10 anni Germania e Unione Sovietica a non dichiararsi guerra. La seconda, segreta ed emersa solo dopo la Perestrojka di Gorbachev, era un piano di spartizione di tutta l'Europa orientale e baltica da parte delle due potenze continentali. A quasi un secolo di distanza, quel Patto fra i due regimi totalitari europei è ancora una lezione molto amara, perché smaschera la vera natura dei regimi totalitari e ci ricorda quanto sia stata distorta, nei decenni successivi, la memoria collettiva sulla guerra mondiale.Il Patto ebbe come prima conseguenza la condanna della Polonia. Invasa a Ovest dalla Germania nazista dal 1 settembre e da Est dall'Urss (17 settembre) non ebbe più modo di difendersi. Le successive tre vittime del Patto furono le repubbliche di Lituania, Lettonia ed Estonia. La prima avrebbe dovuto essere annessa alla Germania, ma dopo l'invasione della Polonia gli accordi segreti vennero rivisti e, in cambio di un finanziamento, venne letteralmente venduta da Hitler all'Urss. Le tre piccole repubbliche del Baltico furono di fatto costrette a firmare trattati di "cooperazione" con l'Urss che vi installò basi militari. Nel giugno del 1940, mentre Hitler invadeva la Francia, quei trattati si trasformarono in un'annessione all'Urss. Poi fu il turno della Finlandia.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 21/05/2019 - Consiglio dei Ministri - Nicki Lauda

Radio anch'io

Play Episode Listen Later May 21, 2019 20:59


Giuliano Pisapia, PD ; Stefano Patuanelli, M5S ; Cesare Fiorio ; Alessio Maldini, Gr Sport .

cultura pd consiglio notizie ministri lauda m5s giuliano pisapia alessio maldini
Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 10/05/2019 - Europee 2019

Radio anch'io

Play Episode Listen Later May 10, 2019 18:44


Giorgia Meloni, FdI ; Giuliano Pisapia, PD .

Gli speciali di Radio Popolare
Gli speciali di Radio Popolare di dom 13/08

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later Aug 12, 2017 54:53


Speciale ALL YOU NEED IS POP 2017 - Quale futuro per il centro-sinistra? Dibattito tra Enrico Rossi, Nicola Fratoianni, Emanuele Fiano e Giuliano Pisapia - a cura di Luigi Ambrosio

Gli speciali di Radio Popolare
Gli speciali di Radio Popolare di dom 13/08

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later Aug 12, 2017 54:53


Speciale ALL YOU NEED IS POP 2017 - Quale futuro per il centro-sinistra? Dibattito tra Enrico Rossi, Nicola Fratoianni, Emanuele Fiano e Giuliano Pisapia - a cura di Luigi Ambrosio

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 19/04/2017 - PARTE 3

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Apr 19, 2017 26:50


Parte 3 - Giuliano Pisapia dice che a casa sua sa fare tutto tranne che stirasi le camicie, l'avvocato di Roberto Benigni spiega perchè vuole querelare 'Report' e Cristiana Capotondi dice chi potrebbe votare alle primarie del PD......

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 19/04/2017 - PARTE 2

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Apr 19, 2017 23:16


Parte 2 - Giuliano Pisapia dice che a casa sua sa fare tutto tranne che stirasi le camicie, l'avvocato di Roberto Benigni spiega perchè vuole querelare 'Report' e Cristiana Capotondi dice chi potrebbe votare alle primarie del PD......

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 19/04/2017 - PARTE 1

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Apr 19, 2017 28:09


Parte 1 - Giuliano Pisapia dice che a casa sua sa fare tutto tranne che stirasi le camicie, l'avvocato di Roberto Benigni spiega perchè vuole querelare 'Report' e Cristiana Capotondi dice chi potrebbe votare alle primarie del PD......

Best Video Feltrinelli
Stefano Cucchi, la verità: Il corpo del reato

Best Video Feltrinelli

Play Episode Listen Later Feb 15, 2017 2:03


Carlo Bonini, grande firma di "Repubblica" e autore di Acab e Suburra (insieme a Giancarlo De Cataldo), per sette anni ha seguito da vicino il caso Cucchi "attraverso la lettura di decine di migliaia di pagine di atti giudiziari, i colloqui con i familiari, lo studio delle perizie e controperizie medico-legali sulle cause della morte" e nel libro "Il corpo del reato", che è una vera e propria inchiesta civile raccontata con gli strumenti della narrazione più incalzante, mette al centro il testimone primo e ultimo della verità su quanto accaduto: il Corpo del Reato. "Sembra un thriller, e invece è la storia vera di un ragazzo che, se solo fossero stati rispettati i suoi diritti, le garanzie che la nostra Costituzione e i nostri codici prevedono come 'inviolabili', sarebbe ancora vivo e potrebbe confermare quella verità che, solo ora, sta faticosamente emergendo." Giuliano Pisapia, la Repubblica

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 14/10/2016 - PARTE 2

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Oct 14, 2016 25:05


Parte 2 - Oggi puntata speciale con mariti e mogli di politici celebri : in studio Cinzia Sasso, moglie di Giuliano Pisapia, al telefono la moglie di Maurizio Gasparri, la moglie del Ministro Galletti, il marito del Ministro Giannini e la moglie di Antonio Bassolino.....

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 14/10/2016 - PARTE 1

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Oct 14, 2016 25:31


Parte 1 - Oggi puntata speciale con mariti e mogli di politici celebri : in studio Cinzia Sasso, moglie di Giuliano Pisapia, al telefono la moglie di Maurizio Gasparri, la moglie del Ministro Galletti, il marito del Ministro Giannini e la moglie di Antonio Bassolino.....

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 14/10/2016 - PARTE 3

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Oct 14, 2016 26:14


Parte 3 - Oggi puntata speciale con mariti e mogli di politici celebri : in studio Cinzia Sasso, moglie di Giuliano Pisapia, al telefono la moglie di Maurizio Gasparri, la moglie del Ministro Galletti, il marito del Ministro Giannini e la moglie di Antonio Bassolino.....

Memos
Milano, le primarie del centrosinistra, la vittoria di Giuseppe Sala. Intervista con Aldo Bonomi e Marco Vitale.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 8, 2016 27:45


“Pisapia è stato un liberatore di Milano dall'affarismo più becero della destra. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente da quella Milano dell'affarismo”. Sono le parole con cui Marco Vitale, economista, e sostenitore di Sala, commenta i risultati delle primarie del centrosinistra a Milano. Vitale non è un sostenitore qualunque dell'ex manager di Expo perché nel suo curriculum politico c'è l'appoggio convinto dato a Giuliano Pisapia nel 2011 contro Letizia Moratti. L'economista milanese, infatti, fu tra i firmatari dell'appello per Pisapia proposto da Piero Bassetti, lo storico primo presidente della Regione Lombardia ed ex parlamentare Dc, e dal costituzionalista Valerio Onida. Era il cosiddetto Gruppo del “51%” formato da professionisti, banchieri, manager, imprenditori, economisti, architetti, sociologi, tutti a sostegno di Pisapia. Di quel gruppo faceva parte anche il sociologo Aldo Bonomi. ..Sia Vitale che Bonomi sono stati ospiti di Memos per commentare i risultati del voto di sabato e domenica scorsi.

Memos
Milano, le primarie del centrosinistra, la vittoria di Giuseppe Sala. Intervista con Aldo Bonomi e Marco Vitale.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 7, 2016 27:45


“Pisapia è stato un liberatore di Milano dall'affarismo più becero della destra. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente da quella Milano dell'affarismo”. Sono le parole con cui Marco Vitale, economista, e sostenitore di Sala, commenta i risultati delle primarie del centrosinistra a Milano. Vitale non è un sostenitore qualunque dell'ex manager di Expo perché nel suo curriculum politico c'è l'appoggio convinto dato a Giuliano Pisapia nel 2011 contro Letizia Moratti. L'economista milanese, infatti, fu tra i firmatari dell'appello per Pisapia proposto da Piero Bassetti, lo storico primo presidente della Regione Lombardia ed ex parlamentare Dc, e dal costituzionalista Valerio Onida. Era il cosiddetto Gruppo del “51%” formato da professionisti, banchieri, manager, imprenditori, economisti, architetti, sociologi, tutti a sostegno di Pisapia. Di quel gruppo faceva parte anche il sociologo Aldo Bonomi. ..Sia Vitale che Bonomi sono stati ospiti di Memos per commentare i risultati del voto di sabato e domenica scorsi.

Memos
Milano, le primarie del centrosinistra, la vittoria di Giuseppe Sala. Intervista con Aldo Bonomi e Marco Vitale.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 7, 2016 27:45


“Pisapia è stato un liberatore di Milano dall'affarismo più becero della destra. Vedremo presto se Sala è capace di smarcarsi veramente da quella Milano dell'affarismo”. Sono le parole con cui Marco Vitale, economista, e sostenitore di Sala, commenta i risultati delle primarie del centrosinistra a Milano. Vitale non è un sostenitore qualunque dell'ex manager di Expo perché nel suo curriculum politico c'è l'appoggio convinto dato a Giuliano Pisapia nel 2011 contro Letizia Moratti. L'economista milanese, infatti, fu tra i firmatari dell'appello per Pisapia proposto da Piero Bassetti, lo storico primo presidente della Regione Lombardia ed ex parlamentare Dc, e dal costituzionalista Valerio Onida. Era il cosiddetto Gruppo del “51%” formato da professionisti, banchieri, manager, imprenditori, economisti, architetti, sociologi, tutti a sostegno di Pisapia. Di quel gruppo faceva parte anche il sociologo Aldo Bonomi. ..Sia Vitale che Bonomi sono stati ospiti di Memos per commentare i risultati del voto di sabato e domenica scorsi.

Memos
“Una lettera saggia per il centrosinistra e per il governo del paese”. Intervista con Arturo Parisi.

Memos

Play Episode Listen Later Dec 9, 2015 26:51


Arturo Parisi, tra i fondatori del Pd e prima ancora dell'Ulivo insieme a Romano Prodi, approva la lettera-appello dei sindaci Pisapia, Doria e Zedda all'unità di tutto il centrosinistra come condizione necessaria per vincere contro la destra. Parisi, ospite oggi a Memos, parla anche dell'Europa e dei suoi leader: Merkel, e ancor di più Hollande – sostiene l'ex ministro della difesa - sono leader nazionali senza una statura europea.

Memos
“Una lettera saggia per il centrosinistra e per il governo del paese”. Intervista con Arturo Parisi.

Memos

Play Episode Listen Later Dec 9, 2015 26:51


Arturo Parisi, tra i fondatori del Pd e prima ancora dell'Ulivo insieme a Romano Prodi, approva la lettera-appello dei sindaci Pisapia, Doria e Zedda all'unità di tutto il centrosinistra come condizione necessaria per vincere contro la destra. Parisi, ospite oggi a Memos, parla anche dell'Europa e dei suoi leader: Merkel, e ancor di più Hollande – sostiene l'ex ministro della difesa - sono leader nazionali senza una statura europea.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 30/09/2015 - PARTE 1 - Expo2015, un bilancio

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Sep 30, 2015 22:18


con: Antonio Lareno per CGIL Expo, Gianluca Vago rettore della Statale di Milano, Giuliano Pisapia sindaco di Milano

Memos
Governo delle città, sinistra civica, Pd. Intervista con Felice Casson.

Memos

Play Episode Listen Later May 7, 2015 15:39


Felice Casson è senatore del Pd e candidato sindaco per il centrosinistra a Venezia. Due mesi fa ha vinto, a sorpresa, le primarie superando il candidato ufficiale del Pd. Casson fa parte di quella minoranza eterogenea del partito democratico che non ha sostenuto la segreteria Renzi. Memos ha parlato con lui delle vicende di cui è stata protagonista negli ultimi giorni proprio la minoranza pd (dalla proteste sulla fiducia all'Italicum fino alle dimissioni di Civati). Altro tema: il governo delle città travolte dalle inchieste sulla corruzione. Il caso di Venezia è clamoroso, con le indagini sul Mose che portarono un anno fa all'arresto del sindaco Giorgio Orsoni. Infine con Casson ci siamo soffermati su Milano e il governo della “sinistra civica” di Giuliano Pisapia. P.S.: purtroppo, un pessimo collegamento telefonico ha più volte interrotto la conversazione con Casson, rendendo difficile l'ascolto. Sorry!

Memos
Governo delle città, sinistra civica, Pd. Intervista con Felice Casson.

Memos

Play Episode Listen Later May 6, 2015 15:39


Felice Casson è senatore del Pd e candidato sindaco per il centrosinistra a Venezia. Due mesi fa ha vinto, a sorpresa, le primarie superando il candidato ufficiale del Pd. Casson fa parte di quella minoranza eterogenea del partito democratico che non ha sostenuto la segreteria Renzi. Memos ha parlato con lui delle vicende di cui è stata protagonista negli ultimi giorni proprio la minoranza pd (dalla proteste sulla fiducia all'Italicum fino alle dimissioni di Civati). Altro tema: il governo delle città travolte dalle inchieste sulla corruzione. Il caso di Venezia è clamoroso, con le indagini sul Mose che portarono un anno fa all'arresto del sindaco Giorgio Orsoni. Infine con Casson ci siamo soffermati su Milano e il governo della “sinistra civica” di Giuliano Pisapia. P.S.: purtroppo, un pessimo collegamento telefonico ha più volte interrotto la conversazione con Casson, rendendo difficile l'ascolto. Sorry!

Memos
Governo delle città, sinistra civica, Pd. Intervista con Felice Casson.

Memos

Play Episode Listen Later May 6, 2015 15:39


Felice Casson è senatore del Pd e candidato sindaco per il centrosinistra a Venezia. Due mesi fa ha vinto, a sorpresa, le primarie superando il candidato ufficiale del Pd. Casson fa parte di quella minoranza eterogenea del partito democratico che non ha sostenuto la segreteria Renzi. Memos ha parlato con lui delle vicende di cui è stata protagonista negli ultimi giorni proprio la minoranza pd (dalla proteste sulla fiducia all'Italicum fino alle dimissioni di Civati). Altro tema: il governo delle città travolte dalle inchieste sulla corruzione. Il caso di Venezia è clamoroso, con le indagini sul Mose che portarono un anno fa all'arresto del sindaco Giorgio Orsoni. Infine con Casson ci siamo soffermati su Milano e il governo della “sinistra civica” di Giuliano Pisapia. P.S.: purtroppo, un pessimo collegamento telefonico ha più volte interrotto la conversazione con Casson, rendendo difficile l'ascolto. Sorry!

Memos
Pisapia e Renzi: centrosinistra, rottamazione, rotazione. Intervista con Maurizio Viroli.

Memos

Play Episode Listen Later Mar 24, 2015 26:48


La decisione di Pisapia di non ricandidarsi a sindaco a Milano porta ad un inevitabile confronto tra il valore politico dell'esperienza milanese e le prospettive del centrosinistra, anche a livello nazionale. Nella puntata di ieri di Memos abbiamo definito Pisapia e Renzi come leader “vincenti” nel centrosinistra, anche se alla guida di alleanze politiche molto diverse, e per certi aspetti divergenti. Con Maurizio Viroli, politologo, professore emerito all'Università di Princeton vediamo oggi le differenze tra Pisapia e Renzi su alcuni punti specifici: l'idea che i due leader hanno delle alleanze politiche, nella grande area del centrosinistra; la pratica della formazione e della selezione della classe dirigente: “rottamazione renziana vs. rotazione alla Pisapia”. «La rottamazione – racconta Viroli – è l'atto di una persona che si ritiene migliore dei dirigenti politici che sono al potere, che governano il partito, che determinano la politica nazionale. La rotazione, invece, è una procedura che avviene per regole. Mentre chi rottama si sente migliore di chi è rottamato, la rotazione è semplicemente il cambio delle elites politiche che avviene sulla base di regole definite in precedenza e che indicano che è terminato il tempo per cui si è stati chiamati a servire la cosa pubblica».

Memos
Pisapia e Renzi: centrosinistra, rottamazione, rotazione. Intervista con Maurizio Viroli.

Memos

Play Episode Listen Later Mar 24, 2015 26:48


La decisione di Pisapia di non ricandidarsi a sindaco a Milano porta ad un inevitabile confronto tra il valore politico dell'esperienza milanese e le prospettive del centrosinistra, anche a livello nazionale. Nella puntata di ieri di Memos abbiamo definito Pisapia e Renzi come leader “vincenti” nel centrosinistra, anche se alla guida di alleanze politiche molto diverse, e per certi aspetti divergenti. Con Maurizio Viroli, politologo, professore emerito all'Università di Princeton vediamo oggi le differenze tra Pisapia e Renzi su alcuni punti specifici: l'idea che i due leader hanno delle alleanze politiche, nella grande area del centrosinistra; la pratica della formazione e della selezione della classe dirigente: “rottamazione renziana vs. rotazione alla Pisapia”. «La rottamazione – racconta Viroli – è l'atto di una persona che si ritiene migliore dei dirigenti politici che sono al potere, che governano il partito, che determinano la politica nazionale. La rotazione, invece, è una procedura che avviene per regole. Mentre chi rottama si sente migliore di chi è rottamato, la rotazione è semplicemente il cambio delle elites politiche che avviene sulla base di regole definite in precedenza e che indicano che è terminato il tempo per cui si è stati chiamati a servire la cosa pubblica».

Memos
Pisapia-Renzi e Cuperlo-D'Alema: i vincenti e i perdenti nel centrosinistra di oggi?

Memos

Play Episode Listen Later Mar 23, 2015 26:26


L'annuncio di Pisapia che non si ricandiderà a sindaco di Milano, il conflitto aperto nella minoranza Pd tra Cuperlo e D'Alema e il contrattacco di Renzi verso i “rottamati”: sono i fatti del lungo fine-settimana politico appena trascorso. Fatti importanti che si giocano tutti in casa del centrosinistra. Nella puntata di oggi di Memos, insieme a Luca Alessandrini, storico dell'Istituto Parri di Bologna, e a Paolo Segatti, sociologo politico dell'Università degli Studi di Milano, abbiamo provato a fare una ricognizione sullo stato del centrosinistra proponendo una particolare aggregazione. Da un lato i “vincenti” Pisapia e Renzi, leader diversissimi che hanno dalla loro parte un'affermazione nel proprio campo. Dall'altro i “perdenti” Cuperlo e D'Alema, in minoranza nel loro partito, sconfitti nella corsa alla guida del Pd e del paese. Infine c'è lo spazio politico a cui ambisce la “coalizione sociale” lanciata dal leader della Fiom Landini. Si tratta ovviamente di gruppi eterogenei, con elettorati che sulla carta si sovrappongono ampiamente. Alessandrini e Segatti ne analizzano caratteristiche, punti di forza e contraddizioni.

Memos
Pisapia-Renzi e Cuperlo-D'Alema: i vincenti e i perdenti nel centrosinistra di oggi?

Memos

Play Episode Listen Later Mar 23, 2015 26:26


L'annuncio di Pisapia che non si ricandiderà a sindaco di Milano, il conflitto aperto nella minoranza Pd tra Cuperlo e D'Alema e il contrattacco di Renzi verso i “rottamati”: sono i fatti del lungo fine-settimana politico appena trascorso. Fatti importanti che si giocano tutti in casa del centrosinistra. Nella puntata di oggi di Memos, insieme a Luca Alessandrini, storico dell'Istituto Parri di Bologna, e a Paolo Segatti, sociologo politico dell'Università degli Studi di Milano, abbiamo provato a fare una ricognizione sullo stato del centrosinistra proponendo una particolare aggregazione. Da un lato i “vincenti” Pisapia e Renzi, leader diversissimi che hanno dalla loro parte un'affermazione nel proprio campo. Dall'altro i “perdenti” Cuperlo e D'Alema, in minoranza nel loro partito, sconfitti nella corsa alla guida del Pd e del paese. Infine c'è lo spazio politico a cui ambisce la “coalizione sociale” lanciata dal leader della Fiom Landini. Si tratta ovviamente di gruppi eterogenei, con elettorati che sulla carta si sovrappongono ampiamente. Alessandrini e Segatti ne analizzano caratteristiche, punti di forza e contraddizioni.

Localmentemosso
Localmentemosso di gio 12/03/15

Localmentemosso

Play Episode Listen Later Mar 11, 2015 50:00


Giuliano Pisapia si ricandida? Milano ha bisogno di lui? Ne parliamo con il direttore di Arcipelago Milano Luca Beltrami Gadola - In città calano le immatricolazioni di auto: il microfono aperto e il parere del docente del Politecnico Luca Studer - Biblioteche digitali e social a Milano con l'assessore Filippo Del Corno

milano giuliano pisapia filippo del corno
Localmentemosso
Localmentemosso di gio 12/03

Localmentemosso

Play Episode Listen Later Mar 11, 2015 50:00


Giuliano Pisapia si ricandida? Milano ha bisogno di lui? Ne parliamo con il direttore di Arcipelago Milano Luca Beltrami Gadola - In città calano le immatricolazioni di auto: il microfono aperto e il parere del docente del Politecnico Luca Studer - Biblioteche digitali e social a Milano con l'assessore Filippo Del Corno

milano giuliano pisapia filippo del corno
Gli speciali di Radio Popolare
Microfono Aperto sulla ipotesi di ricandidatura di Giuliano Pisapia a Sindaco di Milano

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later Mar 6, 2015 54:00


Il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si ricandiderà per un secondo mandato? Le elezioni comunali si terranno l'anno prossimo, nel 2016. Pisapia potrebbe tenere unito il centrosinistra e rappresentare un esempio per la politica nazionale. Milano spesso è stata un laboratorio politico italiano. Ne discutiamo con Paolo Limonta, delegato del Sindaco di Milano ai rapporti con la città.

Gli speciali di Radio Popolare
Microfono Aperto sulla ipotesi di ricandidatura di Giuliano Pisapia a Sindaco di Milano

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later Mar 6, 2015 54:00


Il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si ricandiderà per un secondo mandato? Le elezioni comunali si terranno l'anno prossimo, nel 2016. Pisapia potrebbe tenere unito il centrosinistra e rappresentare un esempio per la politica nazionale. Milano spesso è stata un laboratorio politico italiano. Ne discutiamo con Paolo Limonta, delegato del Sindaco di Milano ai rapporti con la città.

Localmentemosso
Localmentemosso di lun 24/11/14

Localmentemosso

Play Episode Listen Later Nov 23, 2014 54:40


La ricandidatura di Giuliano Pisapia nel 2016 è a rischio? Potrebbe esserci un nuovo nome per il centrosinistra nel 2016? Il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri e la coordinatrice di Sel Milano Anita Pirovano dicono la loro su queste voci. Poi spazio al microfono aperto

poi potrebbe giuliano pisapia
Localmentemosso
Localmentemosso di lun 24/11

Localmentemosso

Play Episode Listen Later Nov 23, 2014 54:40


La ricandidatura di Giuliano Pisapia nel 2016 è a rischio? Potrebbe esserci un nuovo nome per il centrosinistra nel 2016? Il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri e la coordinatrice di Sel Milano Anita Pirovano dicono la loro su queste voci. Poi spazio al microfono aperto

poi potrebbe giuliano pisapia
Localmentemosso
Localmentemosso di gio 02/10/14

Localmentemosso

Play Episode Listen Later Oct 1, 2014 53:18


il decreto SbloccaLinate del governo è il funerale di Malpensa? - ure parole di Giuliano Pisapia contro i sindacati, i pareri dei rappresentanti dei lavoratori e dei nostri ascoltatori

malpensa giuliano pisapia
Localmentemosso
Localmentemosso di gio 02/10

Localmentemosso

Play Episode Listen Later Oct 1, 2014 53:18


il decreto SbloccaLinate del governo è il funerale di Malpensa? - ure parole di Giuliano Pisapia contro i sindacati, i pareri dei rappresentanti dei lavoratori e dei nostri ascoltatori

malpensa giuliano pisapia
Localmentemosso
Localmentemosso di gio 24/07/14

Localmentemosso

Play Episode Listen Later Jul 23, 2014 53:07


La crisi nera delle società di calcio lombarde tra fallimenti, salvataggi in extremis e compratori stranieri: i casi di Brescia, Varese, Mantova e Pavia - Il giorno dopo lo sgombero di Zam: intervista al sindaco Giuliano Pisapia e qualche opinione raccolta ieri davanti al centro sociale.

Localmentemosso
Localmentemosso di gio 24/07

Localmentemosso

Play Episode Listen Later Jul 23, 2014 53:07


La crisi nera delle società di calcio lombarde tra fallimenti, salvataggi in extremis e compratori stranieri: i casi di Brescia, Varese, Mantova e Pavia - Il giorno dopo lo sgombero di Zam: intervista al sindaco Giuliano Pisapia e qualche opinione raccolta ieri davanti al centro sociale.

BASTA BUGIE - Comunismo
L'inferno del Forteto che neppure Renzi chiude

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later Jul 11, 2014 12:01


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3339L'INFERNO DEL ''FORTETO'' CHE NEMMENO RENZI CHIUDE: STUPRI, BOTTE E RAPPORTI OMOSESSUALI di Luigi SantambrogioVentitré rinvii a giudizio, un processo in corso con accuse terribili che vanno dagli abusi sessuali sui bambini allo sfruttamento minorile, malversazione e appropriazione indebita di soldi pubblici. Basterebbe anche la metà di queste nefandezze a togliere dalla circolazione i sospettati di tali crimini almeno fino al giorno in cui la magistratura ristabilisca giustizia e verità. E invece no, quello che dovrebbe essere la regola nelle procedure giudiziarie e amministrative non vale invece per la cooperativa sociale "Il Forteto". Una comunità per minori disagiati associata a un'azienda agricola, entrambe fondate da Rodolfo Fiesoli, conosciuto come il "Profeta", celebrato guru di teorie educative fondate sulla pedofilia e l'esercizio imposto dell'omosessualità.VIOLENZE E ABUSI SUI RAGAZZINIViolenze e abusi sui ragazzini, irregolarità nella gestione, intimidazioni ai soci e operazioni finanziarie spericolate: per trent'anni tutto questo è andato avanti in serena e imperturbabile allegria grazie alle coperture politiche della sinistra e al padrinaggio affaristico della potente Lega delle Cooperative. Per loro "Il Forteto" rappresentava una sorta di santuario, il luogo dei miracoli dove il "Profeta" esercitava le sue magnifiche e progressive teorie di liberazione sessuale. Un esempio virtuoso di welfare d'avanguardia radicale e di sinistra Doc.Leader di partito e nomi illustri del Pci-Ds-Pd facevano a gara a recarsi a Vicchio, nel cuore del Mugello, a visitare le mirabolanti opere del "Profeta" Fiesoli, fino a quando la magistratura non decise di andare a vedere il lato oscuro della coop, cosa realmente succedeva negli scantinati più segreti della comunità. E si trovarono a fare i conti con un inferno popolato di ossessioni sessuali, ragazzini ridotti in schiavitù, obbligo a sottostare a rapporti omosessuali e pestaggi, ma mai in volto: a scuola gli insegnanti avrebbero potuto insospettirsi. Il momento peggiore, ha raccontato agli investigatori, una delle vittime era l'essere spediti al "forno", cioè la stanza delle punizioni, da dove spesso, provenivano le urla delle vittime. Nessuno degli altri ospiti poteva provare a difendere il malcapitato, altrimenti, sarebbe stato sicuramente il prossimo. La sveglia per i ragazzi suonava alle quattro del mattino, ogni telefonata degli stessi veniva trasmessa da un altoparlante così che potesse essere ascoltata da tutti. Insomma, un lager. Nulla a che vedere con quel paradiso tra le colline toscane che appare nelle foto.GLI SCANDALOSI RACCONTI DELLE VITTIMEC'è da rabbrividire a leggere i racconti messi a verbale durante gli interrogatori dei ragazzi che furono ospiti della comunità o affidati ad adulti del giro di Fiesoli. Ecco qualche stralcio. "La vita prima di tutto era lavoro, lavoro, lavoro, lavoro" (F. B., nato al "Forteto" nel '78). "Tante volte mi alzavo alle 4 e andavo con il mio padre affidatario invece di andare a scuola... Questo dito me lo sono smozzato a 7-8 anni, perché pigiavo i tasti della sponda di un camion che mi diceva lui di pigiare e allora mi amputai mezza falange" (M. G., nato nel 1984, arrivato al "Forteto" a 5 anni). Ancora M. G.: "Portavi la colazione a Rodolfo (Fiesoli) e... mani nelle mutande, baci sul collo anche davanti alla mia madre affidataria. Cioè, mi ci portava lei: ma lasciati andare! Rodolfo lo fa con tutti, è normale, ti leva questa materialità". M. C., affidata a 8 anni nel 1983, racconta che il suo genitore affidatario aveva adottato una bambina down: "Era più piccola di me. Io dormivo nel letto a castello sopra e la sera, quando lui veniva a darle la buona notte, sentivo dei versi strani. Una sera mi affacciai di sotto e vidi che le aveva levato i lenzuoli e la stava masturbando".S. P. ricorda "il figlio di un giudice, disabile, che mangiava un mix di fieno che si dà ai ruminanti... Fiesoli gli serviva il piatto di silomais, lui lo mangiava, vomitava e si doveva rimangiare questo vomito". Basta così. Ma è solo una piccola parte dell'infinita galleria degli orrori rimasta fino a pochi mesi fa ben nascosta grazie a complicità politiche e non solo. Poi, grazie anche alle denunce di alcuni ex soci e le truffe ai danni della Regione operate dalla cooperativa, le grida che arrivavano dal Mugello trovarono finalmente una risposta. Il caso "Forteto" si fa sentire anche a Roma: nel 2013 il governo (Letta premier) volle vederci chiaro dato che la cooperativa del "Profeta" godeva di un flusso ininterrotto di soldi pubblici (dalla Regione Toscana ai Fondi europei). Al Mugello arrivano gli ispettori ministeriali: per quasi sei mesi ascoltano i lavoratori, esaminano le carte, rifanno conti, spulciano i bilanci. Alla fine il verdetto non lascia dubbi: la cooperativa va subito commissariata e i dirigenti sostituiti. La magistratura intanto rinvia a giudizio la pattuglia dei dirigenti e lo stesso Fiesoli, già arrestato e in carcere con accuse gravissime.IL PROCESSO PENALE VA AVANTI, MA RENZI NON PROCEDE AL COMMISSARIAMENTOGiustizia è fatta? Mica tanto, comunque solo a metà. Nonostante il rapporto che svela le magagne amministrative, il nuovo governo guidato da Renzi boccia (la notizia è di due giorni fa) la richiesta dei suoi stessi ispettori: il processo penale va avanti, ma non ci sarà alcun commissariamento, non ce n'è più bisogno. Da non credere. Una decisione davvero sorprendente che si spiega solo con una ragione: il "Profeta" conta ancora coperture politiche importanti e tanti amici a sinistra, pure nel governo del toscano Matteo Renzi. Il rottamatore, infatti, quando ancora era sindaco di Firenze ospitò Fiesoli offrendogli Palazzo Vecchio per un convegno pochi giorni prima che il guru venisse arrestato. Non solo: oggi nel governo c'è anche Giuliano Poletti, ex vicepresidente nazionale di Legacoop, la centrale delle coop rosse (tra i suoi soci c'è pure il "Forteto") diventato ministro allo Sviluppo economico. A lui compete la vigilanza sulle attività delle cooperativa e da lui, appunto, è arrivato lo stop al commissariamento. Solo coincidenze? Nessuno ci crede: si tratta piuttosto di un'altra crudele beffa ai danni delle vittime e delle loro famiglie.Eppure, nella relazione presentata al governo, gli ispettori avevano evidenziato gravi irregolarità nelle buste paga e nei contratti, soci costretti a «sottoscrivere inconsapevolmente strumenti finanziari», e poi «un atteggiamento discriminatorio e di mobbing verso i soci usciti dalla coop» dopo l'emergere degli scandali. Inoltre, «la coop non informa i soci lavoratori del contratto di lavoro, non consegna loro Cud e buste paga, né paga gli straordinari e il lavoro festivo». Tutto inutile, questo non basta a convincere il governo di Renzi a intervenire, anzi: il ministro Poletti fa carta straccia delle denunce, riconfermando la piena legittimità del consiglio di amministrazione ancora in carica. Adesso alcuni dipendenti del Forteto dovranno deporre al processo, ma senza un cambio del gruppo dirigente saranno certamente sotto il ricatto dei vecchi amministratori. Un colpo di spugna vergognoso quello del governo Renzi che marca la contiguità con quei settori del Pd toscano che da troppo tempo, e per motivi oscuri, fungono da garanti alle irregolarità, non solo amministrative, del "Forteto". Una pesante cortina fumogena stesa su una storia infinita di abusi, punizioni corporali, stupri psicologici e schiavitù fisiche su bambini e adolescenti. Con i Tribunali dei minori che hanno continuato ad affidare ragazzi alla comunità-lager, infischiandosene di quel che succede.I POLITICI DI SINISTRA COPRONO I COLPEVOLI: ROSY BINDI, SUSANNA CAMUSSO, LIVIA TURCO, ANTONIO DI PIETRO, PIERO FASSINO, GIULIANO PISAPIAIstrionico, imbonitore, il "Profeta" è un abile manovratore, con agganci di ferro nell'establishment di sinistra e capace di accreditarsi ovunque. Big e leader di Botteghe Oscure, presidenti di Provincia, sindaci e assessori di sinistra fanno a gara ad arrivare al Mugello per baciargli la pantofola e, pur consapevoli delle condanne per abusi a carico dei gestori, continuano a frequentare e a sponsorizzare la struttura. Se le prime condanne a carico di Fiesoli risalgono al 1985 come possiamo giustificare coloro che come Rosy Bindi, Susanna Camusso, Livia Turco, Antonio Di Pietro, Piero Fassino, tra gli altri, continuano a passare per il "Forteto" e a proteggere la dirigenza negli anni a venire? Nel gruppone dei supporter c'è anche l'attuale sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che, nonostante fosse stato difensore del Fiesoli nel processo conclusosi con una condanna per pedofilia, alla fine degli Anni '90 entrerà a far parte del comitato scientifico della Fondazione. Antonio di Pietro, invece, si distingue per aver scritto la prefazione al libro Il Forteto nel 1998 descrivendo la struttura come un vero paradiso terrestre. Un bel parterre de roi, con tutti i grandi nomi della sinistra italiana. Ma la compagnia di giro gode anche del sostegno culturale ed editoriale: tante le pubblicazioni e i libri agiografici, come quelli editi dall'importante casa editrice Il Mulino, mentre i giornali nazionali, tranne alcune eccezioni, hanno continuato fino a ieri a mantenere un silenzio vergognoso.

Localmentemosso
Localmentemosso di ven 16/05/14

Localmentemosso

Play Episode Listen Later May 15, 2014 67:34


La Scala conferma Pereira solo per un anno: il commento del critico Giovanni Chiodi e dell'orchestrale Francesco Lattuada - microfono aperto su omofobia oggi, con Antonia Monopoli del coordinamento arcobaleno di Milano (domani giornata mondiale contro omofobia e transfobia) - L'intervista al vicepresidente della commissione antimafia Claudio Fava dopo l'audizione del prefetto di Milano Tronca sul rischio infiltrazioni criminali nei lavori per Expo - Sciopero e manifestazione dei lavoratori de turismo e dei fast food + corteo contro la riforma Fornero, con l'inviato Franco Ciappa

expo fast food milano turismo pereira scala la scala transfobia contratto cgil rsu omofobia antimafia teem fornero claudio fava giuliano pisapia sovrintendente giovanni chiodi antonia monopoli
Localmentemosso
Localmentemosso di ven 16/05

Localmentemosso

Play Episode Listen Later May 15, 2014 67:34


La Scala conferma Pereira solo per un anno: il commento del critico Giovanni Chiodi e dell'orchestrale Francesco Lattuada - microfono aperto su omofobia oggi, con Antonia Monopoli del coordinamento arcobaleno di Milano (domani giornata mondiale contro omofobia e transfobia) - L'intervista al vicepresidente della commissione antimafia Claudio Fava dopo l'audizione del prefetto di Milano Tronca sul rischio infiltrazioni criminali nei lavori per Expo - Sciopero e manifestazione dei lavoratori de turismo e dei fast food + corteo contro la riforma Fornero, con l'inviato Franco Ciappa

expo fast food milano turismo pereira scala la scala transfobia l'intervista cgil omofobia antimafia teem fornero claudio fava giuliano pisapia sovrintendente giovanni chiodi antonia monopoli
Gli speciali di Radio Popolare
Giuliano Pisapia a Radio Popolare

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later Dec 2, 2013 52:51


Martedì mattina il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è stato ospite nei nostri studio per una bilancio di metà mandato elettorale...

Gli speciali di Radio Popolare
Giuliano Pisapia a Radio Popolare

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later Dec 2, 2013 52:51


Martedì mattina il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è stato ospite nei nostri studio per una bilancio di metà mandato elettorale...

Radio Feltrinelli
Pino Cacucci per Giuliano Pisapia

Radio Feltrinelli

Play Episode Listen Later May 22, 2011 1:44


La rassegna stampa settimanale di Pino Cacucci. Pino ha anche un suo blog: http://www.feltrinellieditore.it/BlogAutore?id_autore=155756&blog_id=14 Collegati anche alla sua pagina autore per tutti i contributi di testo, audio, video, speciali: http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=155756

pino collegati giuliano pisapia pino cacucci