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MILANO (ITALPRESS) - "Mi pare che" l'assessore regionale alla Sicurezza "Romano La Russa alla fine sia sempre il primo un po' a provocare". Poi il consigliere regionale del Pd "Majorino, a cui voglio un gran bene, deve stare attento a non reagire alle provocazioni". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando la lite scoppiata ieri in Consiglio regionale, a margine della presentazione del programma espositivo cittadino del 2025. "Con le parole non si scherza, tutte le volte" La Russa "continua a ritornare su queste immagini che non corrispondono a verità - ha proseguito Sala - . Credo che sia anche un segno del loro dissenso interno e credo che Fontana abbia il suo problema da gestire".(ITALPRESS)xm4/trl/gsl
MILANO (ITALPRESS) - "Mi pare che" l'assessore regionale alla Sicurezza "Romano La Russa alla fine sia sempre il primo un po' a provocare". Poi il consigliere regionale del Pd "Majorino, a cui voglio un gran bene, deve stare attento a non reagire alle provocazioni". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando la lite scoppiata ieri in Consiglio regionale, a margine della presentazione del programma espositivo cittadino del 2025. "Con le parole non si scherza, tutte le volte" La Russa "continua a ritornare su queste immagini che non corrispondono a verità - ha proseguito Sala - . Credo che sia anche un segno del loro dissenso interno e credo che Fontana abbia il suo problema da gestire".(ITALPRESS)xm4/trl/gsl
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7425TRANSESSUALE MOLESTA SCOLARESCA, MA PER LA SINISTRA HA SBAGLIATO LA POLIZIA di Fabrizio CannoneLa stampa sta ancora parlando di un triste episodio di cronaca, di quelli che non mancano mai, e che anzi sembrano in vertiginosa ascesa, negli ultimi tempi.Secondo la ricostruzione i fatti sarebbero questi: alle 8:15 di mercoledì 24 maggio, alcuni genitori avrebbero hanno segnalato alla polizia municipale, la «presenza di un transessuale» nei pressi della scuola Casa del Sole, frequentata dai loro figli, in via Giacosa a Milano.L'uomo, che alcuni siti web e certi quotidiani hanno chiamato "donna" - e già questo è un segno della loro obiettività - si sarebbe aggirato nei pressi della scuola «con fare definito come molesto». In ogni caso la polizia lo avrebbe trovato «seminudo e alterato»La Polizia municipale, accorsa sul luogo, avrebbe avuto serie difficoltà nell'identificazione e nell'arresto perché, come riporta La Verità, il soggetto avrebbe opposto resistenza agli agenti, e "sputato verso di loro, affermando di essere sieropositivo».Il trans, A. N. di anni 41 e di origini brasiliane, avrebbe poi colpito con un calcio violento un agente, causandogli una prognosi di 15 giorni. Quindi avrebbe tentato una fuga disperata e sarebbe stato infine bloccato dagli agenti, con l'uso, secondo il sindacalista Daniele Vincini, di un "distanziatore" e di uno spray. Il tutto per assicurarlo alla giustizia ed evitare la commissione di reati ai danni dei bambini poco distanti.Un video realizzato da alcuni studenti dell'Università Bocconi mostrerebbe poi, per quanto riguarda il momento dell'arresto, l'uso di violenza e manganellate da parte delle polizia e la Procura di Milano avrebbe in tal senso aperto un fascicolo contro gli agenti. Mentre il sindaco Sala ha subito chiesto una relazione alla polizia e «scaricato gli agenti», spostandoli già ai servizi interni, a causa della modalità usata nell'arresto.Proprio la politica si è già divisa tra "innocentisti" e "colpevolisti" a proposito del comportamento degli agenti. Ovviamente non è certo impossibile che dei poliziotti possano sbagliare o esagerare - anche arrivare ad abusare del loro poter - nell'opera, assolutamente legittima, di tutelare la sicurezza e arrestare chi turba l'ordine pubblico.La persona rea di molestie e che è stata infine arrestata, a tal proposito ha poi dichiarato, intervistato da Repubblica, che forse denuncerà gli agenti, anche se «ha paura» di eventuali ripercussioni o vendette, mentre l'Ambasciata del Brasile gli ha subito offerto assistenza legale. Lo stesso A.N. ha inoltre dichiarato che, al momento dell'arresto, «era molto agitata» a causa di liti con altri sudamericani, ma «non nuda». Mentre altre fonti asseriscono che il trans avrebbe mostrato i genitali (maschili...) ai bambini della scuola. [...]Troviamo indecenti i commenti di alcuni politici i quali, al seguito di Vladimir Luxuria, hanno di "transfobia", con il palese intento di strumentalizzare l'intera vicenda. E hanno giudicato il modus operandi dei poliziotti di particolare gravità perché «è una donna a essere stata picchiata». In tal senso si è espresso Pierfrancesco Majorino, candidato del Pd alla regione Lombardia, che trova «disgustose» le manganellate date «a una donna».Cosa c'entra questo con l'intera vicenda? Cosa cambia essere uomini, donne, trans? Non dovrebbe cambiare nulla, siccome se una persona - chiunque sia - molesta dei bambini è sempre sbagliato, così come se dei poliziotti abusano del loro potere nei confronti di una persona - appunto, chiunque sia - è sempre sbagliato.Porre tali quesiti può apparire banale retorica, ma quando la cosiddetta "identità di genere" diventa il primo dei valori da tutelare e il primo criterio dell'identità personale, allora è possibile che ci siano dei cittadini da rispettare e da proteggere più degli altri. E questo, ovviamente, è inammissibile.Ha ragione quindi il giornalista Boni Castellane, nel notare che da un lato tutti vorrebbero che l'ordine pubblico sia garantito, dall'altro ci si scandalizza troppo facilmente per l'uso della forza da parte degli agenti «i quali sarebbero autorizzate solamente a prenderle». Ma come si fa a bloccare il ladro, il teppista, il borseggiatore e chiunque metta a rischio la tranquillità e l'ordine pubblico?Se c'è stato un eccesso di zelo nell'uso della forza, ciò va condannato. Ma l'orientamento sessuale o la sessualità del soggetto non è una aggravante, come invece suggeriscono alcuni che negano l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
Una restaurazione la noti da molti particolari. C'è il ritorno di idee, anche quelle più reazionarie, che nessuno aveva più il coraggio di proporre, c'è lo sdoganamento di pratiche politiche che fino a pochi mesi prima sarebbero state scandalose e poi c'è il ritorno di antichi personaggi portatori di un'epoca. Nel giro di poche ore sulla ribalta politica nazionale sono riapparsi Roberto Formigoni e Salvatore Cuffaro, incuranti delle condanne giudiziarie ma soprattutto delle condanne politiche di un'era che hanno diversamente cavalcato lasciando solo macerie. “Sembra fantascienza”, come dice il dem Pierfrancesco Majorino, e invece è un giorno di maggio del 2023. #LaSveglia per La Notizia
A cura di Daniele Biacchessi La segretaria del Pd Elly Schlein comunica i nomi della nuova segreteria e ridisegna l'organigramma, la linea politica, le idee del maggior partito di opposizione del Paese. "Saremo un grosso problema per il Governo di Giorgia Meloni", promette Schlein. Tra i componenti ci sono Marta Bonafoni che sarà la coordinatrice, Pierfrancesco Majorino alle politiche migratorie e diritto alla casa, Sandro Ruotolo informazione, cultura e memoria, Peppe Provenzano agli Esteri, Antonio Misiani all'Economia, Alessandro Zan ai Diritti, Debora Serracchiani alla Giustizia. L'Organizzazione è andata a Igor Taruffi. Si tratta di una scelta che sta nelle corde del nuovo corso del Pd uscito dalle primarie: segreteria larga, 20 posti, modello governo ombra, nessun vice-segretario, diversi neo-tesserati e tanti emiliani. L'obiettivo di Elly Schlein è recuperare consensi, tesserati, soprattutto quel coraggio politico venuto a mancare nell'era di Enrico Letta e credibilità rispetto all'elettorato storico di riferimento. La scelta della Schlein è identitaria di sinistra, un cambio rispetto al passato. La trattativa con le correnti interne di fatto non c'è stata, o comunque si è ridotta ai minimi termini. Schlein ha puntato su quelle figure con cui ha lavorato da anni e di cui si fida, tutti piazzati negli snodi politici più delicati. Sui migranti sarà Majorino a contrastare il Governo, così come Zan sui diritti, Misiani sulle politiche economiche. I governi ombra non hanno mai portato bene al centrosinistra fin dai tempi del Pci-Pds di Achille Occhetto tra il 1989 e il 1992 e dell'effimero gabinetto invisibile di Walter Veltroni dopo il quarto governo Berlusconi. Il governo ombra rischia di rimanere una struttura senza valenza giuridico-istituzionale, ma solo politica: favorirebbe la concentrazione delle forze di opposizione in una coalizione rappresentativa di un diverso ed alternativo progetto politico al Governo Meloni, che al momento però non esiste.
A cura di Daniele Biacchessi La segretaria del Pd Elly Schlein comunica i nomi della nuova segreteria e ridisegna l'organigramma, la linea politica, le idee del maggior partito di opposizione del Paese. "Saremo un grosso problema per il Governo di Giorgia Meloni", promette Schlein. Tra i componenti ci sono Marta Bonafoni che sarà la coordinatrice, Pierfrancesco Majorino alle politiche migratorie e diritto alla casa, Sandro Ruotolo informazione, cultura e memoria, Peppe Provenzano agli Esteri, Antonio Misiani all'Economia, Alessandro Zan ai Diritti, Debora Serracchiani alla Giustizia. L'Organizzazione è andata a Igor Taruffi. Si tratta di una scelta che sta nelle corde del nuovo corso del Pd uscito dalle primarie: segreteria larga, 20 posti, modello governo ombra, nessun vice-segretario, diversi neo-tesserati e tanti emiliani. L'obiettivo di Elly Schlein è recuperare consensi, tesserati, soprattutto quel coraggio politico venuto a mancare nell'era di Enrico Letta e credibilità rispetto all'elettorato storico di riferimento. La scelta della Schlein è identitaria di sinistra, un cambio rispetto al passato. La trattativa con le correnti interne di fatto non c'è stata, o comunque si è ridotta ai minimi termini. Schlein ha puntato su quelle figure con cui ha lavorato da anni e di cui si fida, tutti piazzati negli snodi politici più delicati. Sui migranti sarà Majorino a contrastare il Governo, così come Zan sui diritti, Misiani sulle politiche economiche. I governi ombra non hanno mai portato bene al centrosinistra fin dai tempi del Pci-Pds di Achille Occhetto tra il 1989 e il 1992 e dell'effimero gabinetto invisibile di Walter Veltroni dopo il quarto governo Berlusconi. Il governo ombra rischia di rimanere una struttura senza valenza giuridico-istituzionale, ma solo politica: favorirebbe la concentrazione delle forze di opposizione in una coalizione rappresentativa di un diverso ed alternativo progetto politico al Governo Meloni, che al momento però non esiste.
Elly Schlein è ufficialmente segretaria del Partito democratico, proprio mentre il razzismo mortale delle istituzioni italiane è sotto gli occhi di tutti. Ma può un partito che negli anni è stato pesantemente compromesso ripensare se stesso e come intende governare il paese?Elly Schlein è stata nominata segretaria del Pd dall'assemblea del partito, secondo le indicazioni delle primarie lo scorso 26 febbraio. La nomina era poco più che una formalità, ma la giornata di ieri è stata comunque utile per capire diverse cose — ad esempio il rapporto della segretaria con l'ex sfidante Bonaccini e l'area politica da lui rappresentata. Bonaccini è stato nominato presidente del partito, dichiarando di essere “a disposizione per dare una mano.” Le due vicepresidenti invece sono Chiara Gribaudo e Loredana Capone, deputata e consigliera regionale vicini alla nuova segretaria. Nella Direzione del partito tornano Alfredo D'Attorre, Livia Turco e Maria Cecilia Guerra, ex Articolo 1 — ieri era presente all'assemblea anche Roberto Speranza, mentre rimangono Goffredo Bettini, Andrea Orlando e Peppe Provenzano. Largo alle Sardine con Mattia Santori e Jasmine Cristallo. Entrano poi anche i sindaci Emilio Del Bono, Giorgio Gori — che aveva qualche giorno fa pensato di andarsene dal partito in caso di vittoria di Schlein — e Pierfrancesco Majorino.Schlein ha tenuto un discorso di quasi un'ora e mezza per cercare di tenere unito il partito e al tempo stesso dettare la linea di “una sinistra di governo.” La segretaria ha individuato le sue priorità per il partito in sanità e scuola pubblica, salario minimo, lotta alla precarietà e stop ai finanziamenti alla guardia costiera libica. Tra le proposte lanciate dal palco c'è anche quella di “un congedo parentale di tre mesi non trasferibile per entrambi i coniugi.” Sulla guerra in Ucraina, una materia per cui è attesa al varco dal resto delle forze politiche, ha ribadito il “sostegno al popolo ucraino che ha diritto a difendersi” chiedendo però anche un “protagonismo più forte dell'Europa perché finisca la guerra con una pace giusta.” Ha chiuso il proprio discorso con un minuto di silenzio per l'ennesimo naufragio al largo delle coste libiche, definito “una vergogna per l'Europa e per l'Italia.”Questa puntata di TRAPPIST è stata editata da Federico Cuscunà.Sostieni l'informazione indipendente di the Submarine: abbonati a Hello, World! La prima settimana è gratisfoto: elaborazione / Elly Schlein / FacebookQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/5344380/advertisement
A cura di Daniele Biacchessi Dopo ogni elezione locale o nazionale va in scena lo scaricabarile, il balletto delle analisi di comodo, quasi mai di sostanza, così diventa poco chiaro chi sono i vincitori e chi i perdenti. Le regionali, dati alla mano, hanno stabilito la disaffezione degli italiani alla politica con percentuali record di astensione registrate praticamente ovunque, ma in quella scarsa affluenza i votanti hanno scelto comunque il centrodestra con l'affermazione di Attilio Fontana e Francesco Rocca. È evidente che sulla loro vittoria ha pesato la luna di miele tra gli italiani e la premier Giorgia Meloni. L'accordo tra Pd e M5s in Lombardia non è servito al candidato di centrosinistra PierFrancesco Majorino a limitare la distanza di 20 punti sotto Attilio Fontana. Così come il mancato accordo del campo largo nel Lazio, e il tentativo di formare un'area riformista tra Pd e Terzo Polo, hanno solo confermato la forza del centrodestra nel Lazio. Eppure qualche tendenza emerge dal voto, e nel rapporto tra partiti qualcosa cambia. A Milano e in numerose città lombarde vince il centrosinistra. A Roma avviene invece l'esatto contrario. Il Pd tiene nonostante l'assenza di leadership, mentre delude Letizia Moratti. Al Pirellone inizia l'era Fratelli d'Italia che chiede alla Lega e a Attilio Fontana ruoli di peso, tra cui il controllo della sanità. Nel Consiglio regionale lombardo entrano Vittorio Feltri e il sindaco di Brescia, il dem Del Bono, stanno fuori l'ex assessore alla Sanità dell'era Covid Giulio Gallera e il virologo Fabrizio Pregliasco, candidato a sostegno di Majorino. Ora inizierà la resa dei conti all'interno della maggioranza, mentre il centrosinistra rimarrà alle prese per lungo tempo nella ricerca delle ragioni della sconfitta.
A cura di Daniele Biacchessi Dopo ogni elezione locale o nazionale va in scena lo scaricabarile, il balletto delle analisi di comodo, quasi mai di sostanza, così diventa poco chiaro chi sono i vincitori e chi i perdenti. Le regionali, dati alla mano, hanno stabilito la disaffezione degli italiani alla politica con percentuali record di astensione registrate praticamente ovunque, ma in quella scarsa affluenza i votanti hanno scelto comunque il centrodestra con l'affermazione di Attilio Fontana e Francesco Rocca. È evidente che sulla loro vittoria ha pesato la luna di miele tra gli italiani e la premier Giorgia Meloni. L'accordo tra Pd e M5s in Lombardia non è servito al candidato di centrosinistra PierFrancesco Majorino a limitare la distanza di 20 punti sotto Attilio Fontana. Così come il mancato accordo del campo largo nel Lazio, e il tentativo di formare un'area riformista tra Pd e Terzo Polo, hanno solo confermato la forza del centrodestra nel Lazio. Eppure qualche tendenza emerge dal voto, e nel rapporto tra partiti qualcosa cambia. A Milano e in numerose città lombarde vince il centrosinistra. A Roma avviene invece l'esatto contrario. Il Pd tiene nonostante l'assenza di leadership, mentre delude Letizia Moratti. Al Pirellone inizia l'era Fratelli d'Italia che chiede alla Lega e a Attilio Fontana ruoli di peso, tra cui il controllo della sanità. Nel Consiglio regionale lombardo entrano Vittorio Feltri e il sindaco di Brescia, il dem Del Bono, stanno fuori l'ex assessore alla Sanità dell'era Covid Giulio Gallera e il virologo Fabrizio Pregliasco, candidato a sostegno di Majorino. Ora inizierà la resa dei conti all'interno della maggioranza, mentre il centrosinistra rimarrà alle prese per lungo tempo nella ricerca delle ragioni della sconfitta.
(96 - 287) Dove siamo in completa trance elettorale per le elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio e la debacle del centrosinistra. Quindi collegamenti con Claudio Jampaglia dal comitato elettorale di Pierfrancesco Majorino e Alessandro Braga dalla sede della Lega in via Bellerio a Milano. Poi il nostro politologo di riferimento Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. In chiusura il polso della situazione con le reazioni di ascoltatrici e ascoltatori all'esito del voto.
SI CHIUDE LA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE REGIONALI Claudio Jampaglia racconta la campagne elettorale di PierFrancesco Majorino in Lombardia, Maria D'Amico fa un bilancio della campagna elettorale in Lazio FRATELLI DI GIORGIA – IL PARTITO DELLA DESTRA NAZIONAL CONSERVATRICE presentazione del libro di Salvatore Vassallo, direttore dell'Istituto Cattaneo - IL CASO COSPITO: LA DENUNCIA DEI GARANTI DEI DETENUTI Francesco Maisto garante dei detenuti dell comune di Milano Luigi Manconi presidente dell'associazione A buon diritto, ex presidente della commissione contro la tortura del Senato - LE CONSEGUENZE DEL TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA Emanuele Valenti inviato ad Adana Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti
A cura di Daniele Biacchessi Governo, maggioranza e opposizione alla prova delle urne in Lombardia e Lazio. Pur essendo un voto regionale, le elezioni locali riflettono gli equilibri politici nazionali. Il Governo guidato da Giorgia Meloni cerca la conferma dell'esito delle politiche del 25 settembre 2022. La maggioranza prova un ricompattamento sulle candidature di Attilio Fontana in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio, dopo le differenti posizioni tra Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia sulle accise dei carburanti e sulla manovra economica dove sul finire dello scorso anno era avvenuto un assalto alla diligenza su numerosi provvedimenti. La maggioranza tenta anche di far dimenticare l'impasse istituzionale sul caso Cospito congelando le eventuali dimissioni di Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli che hanno rivelato il contenuto di documenti segreti e riservati in un'aula del Parlamento. Le opposizioni si presentano invece unite in Lombardia sulla candidatura di Pierfrancesco Majorino, ma divise nel Lazio dove Alessio D'Amato del Pd e Donatella Bianchi del M5s corrono da soli, senza un accordo politico. Il centrodestra è favorito ovunque ma l'attenzione si concentra sul possibile cambio di peso politico tra Fratelli d'Italia e Lega, specie in Lombardia. A poche ore dal termine della campagna, il bilancio è comunque positivo, in quanto i candidati hanno cercato consensi sulla base di temi specifici del loro territorio e mostrando all'elettorato lombardo e laziale la loro differente e opposta visione su sanità pubblica, trasporti, autonomia differenziata, lavoro, lotta alla criminalità, economia. Ora la palla passa agli elettori.
A cura di Daniele Biacchessi Governo, maggioranza e opposizione alla prova delle urne in Lombardia e Lazio. Pur essendo un voto regionale, le elezioni locali riflettono gli equilibri politici nazionali. Il Governo guidato da Giorgia Meloni cerca la conferma dell'esito delle politiche del 25 settembre 2022. La maggioranza prova un ricompattamento sulle candidature di Attilio Fontana in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio, dopo le differenti posizioni tra Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia sulle accise dei carburanti e sulla manovra economica dove sul finire dello scorso anno era avvenuto un assalto alla diligenza su numerosi provvedimenti. La maggioranza tenta anche di far dimenticare l'impasse istituzionale sul caso Cospito congelando le eventuali dimissioni di Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli che hanno rivelato il contenuto di documenti segreti e riservati in un'aula del Parlamento. Le opposizioni si presentano invece unite in Lombardia sulla candidatura di Pierfrancesco Majorino, ma divise nel Lazio dove Alessio D'Amato del Pd e Donatella Bianchi del M5s corrono da soli, senza un accordo politico. Il centrodestra è favorito ovunque ma l'attenzione si concentra sul possibile cambio di peso politico tra Fratelli d'Italia e Lega, specie in Lombardia. A poche ore dal termine della campagna, il bilancio è comunque positivo, in quanto i candidati hanno cercato consensi sulla base di temi specifici del loro territorio e mostrando all'elettorato lombardo e laziale la loro differente e opposta visione su sanità pubblica, trasporti, autonomia differenziata, lavoro, lotta alla criminalità, economia. Ora la palla passa agli elettori.
Nel primo pomeriggio di venerdì 3 febbraio, con i nostri Degiornalist – Fabiana Paolini e Claudio Chiari – è stato ospite Pierfrancesco Majorino, candidato alla presidenza della Regione Lombardia che rappresenta la coalizione di centrosinistra, composta da Pd e Movimento 5 Stelle, per parlare del suo programma elettorale in vista delle elezioni regionali che si terranno il 12 e 13 febbraio. Majorino ha affrontato insieme ai nostri Degiornalist tre punti centrali: competitività della Lombardia, il ruolo delle periferie e sanità pubblica.LAVORO, SVILUPPO E SERVIZI - Secondo Majorino le soluzioni per riprendere il ruolo primario e competitivo della Lombardia in termini di lavoro, sviluppo e servizi sono la presenza di «un'istituzione regionale che faccia sì che i lavoratori non siano soli, buone politiche di sviluppo locale, infrastrutture all'altezza dello sviluppo del futuro e una classe dirigente diversa».UNA POLITICA PIU VICINA AI CITTADINI - «Regione Lombardia è stata un disastro rispetto alle case popolari e di periferia, Fontana e Moratti hanno lasciato che ci fossero 15 mila case vuote di proprietà regionale non assegnate». Majorino prosegue sottolineando come vi sia «la necessità di affrontare questi temi concreti e materiali e riorganizzare il sistema socio-sanitario».LISTE D'ATTESA E MEDICINA TERRITORIALE - Le proposte di Majorino sono «cambiare le persone che hanno lasciato che questa situazione si determinasse, dato che in nessun'altra regione italiana questo problema è così pesante, cambiare le regole nel rapporto pubblico-privato, potenziare i servizi territoriali: questi temi non sono mai stati ritenuti una priorità, perché si sperava di far fare affari a pochi».
IL CONGRESSO DEL PD Michele Migone intervista Elly Schlein - MENO DI UN MESE ALLE ELEZIONI REGIONALI Il programma di Pierfrancesco Majorino, con Claudio Jampaglia. Appello della Ledha, associazione per i diritti delle persone con disabilità, ai candidati in Lombardia - Alessandro Manfredi presidente. - La campagna elettorale in Lazio, con Marina de Ghantuz Cubbe giornalista di Repubblica - ARRESTATO MATTEO MESSINA DENARO, IL CAPO DELLA MAFIA. Commento a caldo di Mario Portanova giornalista de il Fatto Quotidiano - NIENTE DA DIMENTICARE, VERITA' E MENZOGNE SU LOTTA CONTINUA un libro di Guido Viale, già dirigente di LC Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti
"In campagna elettorale va bene tutto ma non le bugie. Questa è una scelta del Comune di Milano, Regione Lombardia è l'unica in Italia che per sostenere il trasporto pubblico locale versa di tasca propria 420 milioni di euro". Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, risponde così alle accuse mosse dal suo rivale del centrosinistra nella corsa alle Regionali, Pierfrancesco Majorino, secondo il quale l'aumento del biglietto Atm, in vigore da ieri, è colpa della Giunta. xb5/vbo/gsl
"In campagna elettorale va bene tutto ma non le bugie. Questa è una scelta del Comune di Milano, Regione Lombardia è l'unica in Italia che per sostenere il trasporto pubblico locale versa di tasca propria 420 milioni di euro". Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, risponde così alle accuse mosse dal suo rivale del centrosinistra nella corsa alle Regionali, Pierfrancesco Majorino, secondo il quale l'aumento del biglietto Atm, in vigore da ieri, è colpa della Giunta. xb5/vbo/gsl
A cura di Daniele Biacchessi Il primo banco di prova della tenuta del Governo e del ruolo dell'opposizione sono le elezioni amministrative regionali in Lombardia e Lazio, il 12 e il 13 febbraio, dalle 7 alle 23 la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì. La campagna elettorale è già iniziata lo scorso dicembre, ma da oggi si entra nel vivo dello scontro politico. In Lombardia i candidati forti sono tre. C'è Attilio Fontana, attuale Presidente della Regione, sostenuto da Fdl, Lega, Forza Italia, favorito dai sondaggi. C'è Pierfrancesco Majorino, candidato del Pd e appoggiato da M5s, Sinistra, verdi, in netta rimonta anche se ancora lontano di alcuni punti rispetto a Fontana. Infine c'è Letizia Moratti, già vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, uscita dalla giunta per disaccordi politici con Fontana. In Lombardia i dati politici sono essenzialmente il ribaltamento del peso politico tra Fdl e Lega, già avvenuto per altro alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, e le prove tecniche di avvicinamento tra Pd e M5s che supportano Majorino. Alcuni analisti rilevano che i voti degli scontenti del centrodestra potrebbero finire alla Moratti, mentre una parte del centrosinistra si era dichiarata pronta a sostenere la Moratti dovrebbe optare per Majorino. Nel Lazio, il candidato del centrodestra Francesco Rocca, vicino a Giorgia meloni, dato per vincente, si trova al centro di una polemica per una vecchia condanna per spaccio di eroina ad Ostia. Il centrosinistra, a differenza della Lombardia è diviso: corrono da soli e senza accordo Alessio d'Amato, attuale Assessore alla Sanità della Regione per il Pd e Donatella Bianchi, giornalista Rai e alla guida del Wwf, per il M5s. Nonostante appelli e tentativi di dialogo, Pd e M5s non hanno trovato il punto di sintesi e con ogni probabilità si accingono a perdere le elezioni. Lo scontro elettorale in Lombardia e Lazio è la cartina al tornasole dell'attuale situazione politica, con l'effetto Giorgia Meloni che potrebbe influire sul risultato finale, mentre Pd e M5s dovranno trarre le loro conclusioni politiche nazionali nel caso di una vittoria di Pierfrancesco Majorino in Lombardia.
A cura di Daniele Biacchessi Il primo banco di prova della tenuta del Governo e del ruolo dell'opposizione sono le elezioni amministrative regionali in Lombardia e Lazio, il 12 e il 13 febbraio, dalle 7 alle 23 la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì. La campagna elettorale è già iniziata lo scorso dicembre, ma da oggi si entra nel vivo dello scontro politico. In Lombardia i candidati forti sono tre. C'è Attilio Fontana, attuale Presidente della Regione, sostenuto da Fdl, Lega, Forza Italia, favorito dai sondaggi. C'è Pierfrancesco Majorino, candidato del Pd e appoggiato da M5s, Sinistra, verdi, in netta rimonta anche se ancora lontano di alcuni punti rispetto a Fontana. Infine c'è Letizia Moratti, già vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, uscita dalla giunta per disaccordi politici con Fontana. In Lombardia i dati politici sono essenzialmente il ribaltamento del peso politico tra Fdl e Lega, già avvenuto per altro alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, e le prove tecniche di avvicinamento tra Pd e M5s che supportano Majorino. Alcuni analisti rilevano che i voti degli scontenti del centrodestra potrebbero finire alla Moratti, mentre una parte del centrosinistra si era dichiarata pronta a sostenere la Moratti dovrebbe optare per Majorino. Nel Lazio, il candidato del centrodestra Francesco Rocca, vicino a Giorgia meloni, dato per vincente, si trova al centro di una polemica per una vecchia condanna per spaccio di eroina ad Ostia. Il centrosinistra, a differenza della Lombardia è diviso: corrono da soli e senza accordo Alessio d'Amato, attuale Assessore alla Sanità della Regione per il Pd e Donatella Bianchi, giornalista Rai e alla guida del Wwf, per il M5s. Nonostante appelli e tentativi di dialogo, Pd e M5s non hanno trovato il punto di sintesi e con ogni probabilità si accingono a perdere le elezioni. Lo scontro elettorale in Lombardia e Lazio è la cartina al tornasole dell'attuale situazione politica, con l'effetto Giorgia Meloni che potrebbe influire sul risultato finale, mentre Pd e M5s dovranno trarre le loro conclusioni politiche nazionali nel caso di una vittoria di Pierfrancesco Majorino in Lombardia.
"Suggerirei al presidente uscente di essere meno borioso e accettare il confronto perché sta dimostrando paura e debolezza sul piano dei contenuti". Lo ha affermato Pierfrancesco Majorino, candidato presidente della Lombardia per il centrosinistra, a Milano, nel corso della presentazione della lista Patto Civico per Majorino Presidente. xb5/trl/gtr
"Suggerirei al presidente uscente di essere meno borioso e accettare il confronto perché sta dimostrando paura e debolezza sul piano dei contenuti". Lo ha affermato Pierfrancesco Majorino, candidato presidente della Lombardia per il centrosinistra, a Milano, nel corso della presentazione della lista Patto Civico per Majorino Presidente. xb5/trl/gtr
"Dopo una vita in ospedale e cinque anni in Regione Lombardia in cui quasi la totalità delle mie proposte sono state bocciate da Fontana e Moratti, mi candido con Pierfrancesco Majorino perché sono convinto che con lui possiamo avere una sanità migliore per i cittadini lombardi". Lo ha detto il consigliere regionale uscente di +Europa, Michele Usuelli.xa1/trl/gsl
Ospiti di Lilli Gruber: Mariolina Sattanino, Antonio Padellaro, Pierfrancesco Majorino, Alessandro Sallusti
Sui rincari dei biglietti dei trasporti pubblici a Milano "noi non abbiamo tagliato assolutamente niente". Lo ha detto il presidentedella Regione Lombardia, Attilio Fontana rispondendo al candidato del Pd, Pierfrancesco Majorino, secondo il qualel'aumento del biglietto per il trasporto a Milano è da attribuire alla Giunta lombarda. "Non so cosa intenda dire - aggiunge Fontanacontinua a dire delle cose che nella realtà non esistono".xb5/trl/gsl
Sui rincari dei biglietti dei trasporti pubblici a Milano "noi non abbiamo tagliato assolutamente niente". Lo ha detto il presidentedella Regione Lombardia, Attilio Fontana rispondendo al candidato del Pd, Pierfrancesco Majorino, secondo il qualel'aumento del biglietto per il trasporto a Milano è da attribuire alla Giunta lombarda. "Non so cosa intenda dire - aggiunge Fontanacontinua a dire delle cose che nella realtà non esistono".xb5/trl/gsl
Settimana decisiva per la manovra economica. Presentati 3 mila emendamenti di cui "solo" 450 saranno discussi. Possibili modifiche per la soglia per i pagamenti con il Pos, per il superbonus come per il bonus cultura per i maggiorenni. Ne parliamo con Alessandro Cattaneo, capogruppo alla Camera di Forza Italia. Alle 8:45, a due mesi dalle Regionali in Lombardia, intervista al candidato del Pd, Pierfrancesco Majorino.
Dal 1995 la Regione Lombardia è sempre stata amministrata dal centrodestra. Ma le elezioni regionali previste a febbraio si intrecciano con le contraddizioni interne sia al centrodestra sia al centrosinistra. Cosa succederà con la candidatura di Letizia Moratti, ex sindaca di Milano, che corre per il Terzo polo? Ne parliamo con il giornalista Ferruccio De Bortoli.I contributi audio di questa puntata sono tratti dal video pubblicato sul canale Youtube LA7 Attualità il 21 novembre 2022, dal video pubblicato su Repubblica.it il 19 novembre 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube VareseNews il 9 novembre 2022 dai video pubblicati sul canale Youtube alanews il 5 luglio e il 19 novembre 2022, dal video pubblicato sulla pagina Facebook di Pierfrancesco Majorino il 23 novembre 2022 dal video pubblicato sul sito del Sole24ore il 21 novembre 2022, dal video pubblicato sul sito di Italpress il 23 novembre 2022
"Council to negotiate increasing EU border agency's presence in Western Balkans The European Council announced on Friday (18 November) that it has green-lit negotiations on increasing the presence of Frontex, the EU border agency, in Albania, Serbia, Bosnia and Herzegovina and Montenegro. The inter" "--START AD- #TheMummichogblogOfMalta Amazon Top and Flash Deals(Affiliate Link - You will support our translations if you purchase through the following link) - https://amzn.to/3CqsdJH Compare all the top travel sites in just one search to find the best hotel deals at HotelsCombined - awarded world's best hotel price comparison site. (Affiliate Link - You will support our translations if you purchase through the following link) - https://www.hotelscombined.com/?a_aid=20558 “So whatever you wish that others would do to you, do also to them, for this is the Law and the Prophets."""" #Jesus #Catholic. Smooth Radio Malta is Malta's number one digital radio station, playing Your Relaxing Favourites - Smooth provides a ‘clutter free' mix, appealing to a core 35-59 audience offering soft adult contemporary classics. We operate a playlist of popular tracks which is updated on a regular basis. https://smooth.com.mt/listen/ Follow on Telegram: https://t.me/themummichogblogdotcom END AD---" "national agreement under negotiation would allow Frontex to “exercise executive powers” such as border checks and registrations. Broadening Frontex's mandate in the region would be to “assist those countries to manage migration flows, counter illegal immigration and to tackle cross border crime”, according to the Council. The border agency previously held a similar agreement with Albania, Montenegro and Serbia, however, the deals gave Frontex a limited mandate. The agency could only carry out “joint operations” and “deploy teams in the region of those countries bordering the EU”. The upcoming negotiations will seek to increase Frontex's executive powers in the region. Czech Interior Minister Vít Rakušan said that this negotiation aims to “detect and block irregular migration movements early on”. The Balkan route is the second most popular path asylum-seekers and other immigrants use to arrive in the EU, with most coming from Africa, the Middle East and Central Asia. According to Frontex, illegal crossings in the Balkans route doubled in 2021, in comparison with the previous year. However, UN agencies in the field have denounced the harsh treatment directed at new arrivals by the border police of the Balkan countries. In February 2022, the UN High Commissioner for Refugees Filippo Grandi criticised the high rates of abuse targeted towards people trying to cross borders, particularly on the Western Balkans route, as a practice that is normalising the illegal pushbacks. UN warns pushbacks of migrants in Europe becoming 'normalised' The UN refugee chief voiced alarm Monday (22 February) at increasing violence against refugees and migrants at European borders, warning that rights abuses and illegal pushbacks across frontiers risked becoming “normalised”. Médicines Sans Frontières, one NGO working in the field, denounced the illegal pushback at the border between Serbia and Hungary in the summer of 2022. People were “denied access to basic services, beaten and humiliated in their attempts to cross the border”, the NGO wrote. In February 2021, four Italian MEPs conducted a monitoring trip to the border with Croatia and Bosnia, however, Croatian police blocked them from crossing the border. Four Italian MEPs stopped at Croatian-Bosnian border Four Italian MEPs from the Democratic Party (PSE) – Piero Bartolo, Brando Benifei, Pierfrancesco Majorino, and Alessandra Moretti – who were checking the Croatian-Bosnian border near Bojna, where violence and arbitrary rejections of migrants were reported by NGOs and media … The EU Commission will begin negotiations with the four countries. Once a bilateral agreement is reached, the adoption will b
A cura di Daniele Biacchessi I sondaggi, si sa, misurano le tendenze politiche in atto e non prevedono i futuri sviluppi e scenari dei prossimi mesi. Però spesso confermano la sensazione che la luna di miele tra Giorgia Meloni e l'elettorato permane a distanza di quasi due mesi dalle votazioni dello scorso 25 settembre, e i rapporti numerici nelle opposizioni, il peso politico si è fortemente modificato. Il M5S si trova ancora ancora davanti al Pd, come avevamo raccontato un mese fa su Giornale Radio. Anche la Supermedia Agi/Youtrend conferma il sorpasso del Movimento sul partito di Enrico Letta. Non si tratta di un sorpasso di misura, ma di un vero a proprio scambio di posizioni: il M5S è oggi al 17,4 e guadagna lo 0,8% in due settimane, mentre il Pd perde più di mezzo punto nello stesso periodo attestandosi al 16,8 (-0,6%). FdI sale oltre il 29% (ma secondo alcuni istituti avrebbe già raggiunto il 30%), e il Quarto Polo (Azione/Italia viva), si ridimensiona, scendendo sotto l'8% (al 7,8%), sui valori ottenuti alle elezioni del 25 settembre. I dati più interessanti giungono dalle coalizioni, anche in vista delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio del prossimo febbraio 2023. Difficile stabilire un rapporto tra i sistemi utilizzati per le elezioni politiche e regionali, ma oggi il centrodestra unito e al Governo raggiungerebbe il 45,5%, mentre le opposizioni disunite e rissose sarebbero invece al 49,2%, cioè la maggioranza del Paese. Le titubanze sulle candidature del centrosinistra in Lombardia e nel Lazio, con pezzi del Pad e del centrosinistra favorevoli a schierare Letizia Moratti al posto di Pierfrancesco Majorino, e le difficoltà di riprendere un dialogo tra Pd e M5s, porteranno, con ogni probabilità, ad un risultato già scritto e favorevole al centrodestra alle prossime regionali, il primo banco di prova dopo le elezioni nazionali.
A cura di Daniele Biacchessi I sondaggi, si sa, misurano le tendenze politiche in atto e non prevedono i futuri sviluppi e scenari dei prossimi mesi. Però spesso confermano la sensazione che la luna di miele tra Giorgia Meloni e l'elettorato permane a distanza di quasi due mesi dalle votazioni dello scorso 25 settembre, e i rapporti numerici nelle opposizioni, il peso politico si è fortemente modificato. Il M5S si trova ancora ancora davanti al Pd, come avevamo raccontato un mese fa su Giornale Radio. Anche la Supermedia Agi/Youtrend conferma il sorpasso del Movimento sul partito di Enrico Letta. Non si tratta di un sorpasso di misura, ma di un vero a proprio scambio di posizioni: il M5S è oggi al 17,4 e guadagna lo 0,8% in due settimane, mentre il Pd perde più di mezzo punto nello stesso periodo attestandosi al 16,8 (-0,6%). FdI sale oltre il 29% (ma secondo alcuni istituti avrebbe già raggiunto il 30%), e il Quarto Polo (Azione/Italia viva), si ridimensiona, scendendo sotto l'8% (al 7,8%), sui valori ottenuti alle elezioni del 25 settembre. I dati più interessanti giungono dalle coalizioni, anche in vista delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio del prossimo febbraio 2023. Difficile stabilire un rapporto tra i sistemi utilizzati per le elezioni politiche e regionali, ma oggi il centrodestra unito e al Governo raggiungerebbe il 45,5%, mentre le opposizioni disunite e rissose sarebbero invece al 49,2%, cioè la maggioranza del Paese. Le titubanze sulle candidature del centrosinistra in Lombardia e nel Lazio, con pezzi del Pad e del centrosinistra favorevoli a schierare Letizia Moratti al posto di Pierfrancesco Majorino, e le difficoltà di riprendere un dialogo tra Pd e M5s, porteranno, con ogni probabilità, ad un risultato già scritto e favorevole al centrodestra alle prossime regionali, il primo banco di prova dopo le elezioni nazionali.
LA GUERRA IN UCRAINA: LA PRESA DI KHERSON DA PARTE DELL'ESERCITO UCRAINO E' UNA SV0OLTA? con Francesco Strazzari docente di relazioni internazionali alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa - REGIONALI DELLA LOMBARDIA, IL PASTICCIO DELLA CANDIDATURA DEL CENTROSINISTRA parlano Pierfrancesco Majorino candidato in pectore e Dario Violi consigliere regionale del M5S - IL VENTENNALE DEL FORUM SOCIALE EUROPEO DI FIRENZE 2002 speciale a cura di Chiara Brilli di Controradio e infine GARIWO PRESENTA "NETWEEK" dibattiti, incontri, spettacoli e molto altro nell'incontro annuale delle realtà legate al Giardino dei Giusti. Ce ne parla Martina Landi. Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti
“Accade al Parlamento Europeo”, l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici
PIERFRANCESCO MAJORINO - SORELLA RIVOLUZIONE – presentato da BARBARA SORRENTINI
“Accade al Parlamento Europeo”, l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici.
PIERFRANCESCO MAJORINO - SORELLA RIVOLUZIONE – presentato da BARBARA SORRENTINI
“Accade al Parlamento Europeo”, l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici. Marco Mongiello intervista l'europarlamentare Pierfrancesco Majorino.
“Accade al Parlamento Europeo”, l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici. Marco Mongello intervista l'europarlamentare Pierfrancesco Majorino.
"Accade al Parlamento Europeo", l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici. Marco Mongello intervista l'europarlamentare Pierfrancesco Majorino.
"Accade al Parlamento Europeo", l'appuntamento con il racconto dell'Europa, fatto in prima persona dagli europarlamentari del Partito democratico, a cura di Radio Immagina e della Delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti e Democratici. Marco Mongello intervista l'europarlamentare Pierfrancesco Majorino. A cura della delegazione italiana nel gruppo Socialisti e Democratici.
'La Russia e i diritti negati', con Jacopo Iacoboni, giornalista della Stampa, Pierfrancesco Majorino, Europarlamentare del Partito Democratico, e il giornalista Fulvio Scaglione.
'La Russia e i diritti negati', con Jacopo Iacoboni, giornalista della Stampa, Pierfrancesco Majorino, Europarlamentare del Partito Democratico, e il giornalista Fulvio Scaglione.
Smart working e lavoro del futuro: oltre l'emergenza per un nuovo modello di sviluppo
Smart working e lavoro del futuro: oltre l'emergenza per un nuovo modello di sviluppo
Prima parte: lo scandalo dei ritardi nei vaccini anticovid e il destino di Galleria. Con Andrea Sparaciari giornalista di Business Insider e Il Fatto Quotidiano. Perche’ il Lazio invece va veloce? Con Maria d'Amico. Commento sulle responsabilità della giunta lombarda di Pierfrancesco Majorino europarlamentare PD. - Seconda parte: Alice Agus ortopedico a Niguarda racconta la campagna vaccinale in ospedale. I vaccini degli altri: Cuba, con il dottor Fabrizio Chiodo, unico italiano che lavora al progetto dell'Avana, e la giornalista Anna Zafesova che ci aggiorna sul vaccino russo. - Terza parte: microfono aperto su Sanpa, la serie tv di Netflix su San Patrignano, con Paolo Negri ex ospite della comunità e Domenico Chionetti portavoce della comunità di San Benedetto al Porto di Genova
Prima parte: lo scandalo dei ritardi nei vaccini anticovid e il destino di Galleria. Con Andrea Sparaciari giornalista di Business Insider e Il Fatto Quotidiano. Perche' il Lazio invece va veloce? Con Maria d'Amico. Commento sulle responsabilità della giunta lombarda di Pierfrancesco Majorino europarlamentare PD. - Seconda parte: Alice Agus ortopedico a Niguarda racconta la campagna vaccinale in ospedale. I vaccini degli altri: Cuba, con il dottor Fabrizio Chiodo, unico italiano che lavora al progetto dell'Avana, e la giornalista Anna Zafesova che ci aggiorna sul vaccino russo. - Terza parte: microfono aperto su Sanpa, la serie tv di Netflix su San Patrignano, con Paolo Negri ex ospite della comunità e Domenico Chionetti portavoce della comunità di San Benedetto al Porto di Genova
Bilancio della didattica a distanza con ascoltatrici e ascoltatori. Pierfrancesco Majorino ci parla del suo libro ' La Resa' sulla gestione della pandemia in Lombardia e gli errori fatti. Infine parliamo di Libia, cosa succede sul campo e nella diplomazia. Con Michela Mercuri docente di storia del Medio Oriente all' Universita' di Macerata
Bilancio della didattica a distanza con ascoltatrici e ascoltatori. Pierfrancesco Majorino ci parla del suo libro ' La Resa' sulla gestione della pandemia in Lombardia e gli errori fatti. Infine parliamo di Libia, cosa succede sul campo e nella diplomazia. Con Michela Mercuri docente di storia del Medio Oriente all' Universita’ di Macerata (terza parte)
Bilancio della didattica a distanza con ascoltatrici e ascoltatori. Pierfrancesco Majorino ci parla del suo libro ' La Resa' sulla gestione della pandemia in Lombardia e gli errori fatti. Infine parliamo di Libia, cosa succede sul campo e nella diplomazia. Con Michela Mercuri docente di storia del Medio Oriente all' Universita’ di Macerata (terza parte)
L'Europa versus Corona virus: le contraddizioni tra Commissione, Parlamento e Consiglio d'Europa sono ad un bivio storico: la scelta tra la condivisione degli effetti della crisi economica dovuta all'epidemia e la difesa dei criteri rigoristi dei trattati, può far nascere una nuova Europa oppure porre termine al sogno di una Europa Unita. Interviste a Pierfrancesco Majorino membro del Parlamento Europeo e a Giulio Marcon fondatore della Campagna Sbilanciamoci.
L'Europa versus Corona virus: le contraddizioni tra Commissione, Parlamento e Consiglio d'Europa sono ad un bivio storico: la scelta tra la condivisione degli effetti della crisi economica dovuta all'epidemia e la difesa dei criteri rigoristi dei trattati, può far nascere una nuova Europa oppure porre termine al sogno di una Europa Unita. Interviste a Pierfrancesco Majorino membro del Parlamento Europeo e a Giulio Marcon fondatore della Campagna Sbilanciamoci.
Gavino Moretti, corrispondente Rai Bruxelles ; Marco Zanni, Lega ; Pierfrancesco Majorino, PD .
“Penso che sia un po' in questo momento la paura di tutti i giovani: quella di vedere il frutto del proprio lavoro mai realizzato. Perché si passano tanti anni a studiare, si fanno tanti sacrifici, per raggiungere un obiettivo e, nel momento in cui non si vede realizzato, si iniziano anche a perdere le speranze.”..Questa è una delle tante testimonianze che abbiamo raccolto nel cuore di Bologna, tra Piazza Maggiore e il Nettuno, davanti a Palazzo Re Enzo, durante la tre giorni dedicata al welfare, “Bologna si prende cura”, di cui Psicoradio era media partner. I redattori hanno chiesto ai passanti di raccontare la loro paura più grande. E proprio al tema della paura Psicoradio dedica un ciclo di puntate che sviscereranno l'argomento da diversi punti di vista.....Umberto Galimberti, nel suo ”Dizionario di psicologia”, definisce così il termine paura: “Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia."....La redazione di Psicoradio si è seduta intorno a un tavolo e si è posta la stessa domanda che è stata rivolta ai passanti. Quali sono dunque le paure più grandi? Vanes, uno dei redattori, dice ad esempio: “Spesso l'ho negata, l'ho odiata. Aver paura mi faceva provare vergogna di me stesso, poi a conti fatti la realtà mi spiega che senza di essa non avrei raggiunto certe cose che oggi mi arricchiscono la vita. La paura è un po' come l'acqua: è vitale, devi berla, però se esageri e ti ci butti dentro, se non sai nuotare, ci puoi morire.”.... Mentre un altro racconta: “Nella vita mi è capitato di avere molta paura a buttarmi e non mi sono buttato. Anzi, quando facevo le gare di nuoto avevo proprio una paura terribile a tuffarmi. E invece ci sono stati momenti in cui mi sono completamente buttato, sono andato in acqua proprio senza paracadute, e questa è stata una mancanza di paura "cattiva" perché è il contrario dell'autoconservazione.”....È venuto inoltre a trovarci nei nostri studi Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L'abbiamo intervistato a proposito del libro che ha scritto insieme ad Aldo Bonomi, intitolato “Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione” (Bollati Boringhieri). Gli abbiamo chiesto di parlarci delle paure più diffuse, comprese le sue, e come si devono affrontare. “Dal labirinto delle paure se ne può uscire o coltivando la ferocia e il rancore nei confronti dell'altro […] oppure invece con poderose politiche sociali, di inclusione, di promozione dei diritti, cercando di non alimentare il conflitto tra chi è in difficoltà, come spesso accade” afferma l'assessore ai microfoni di Psicoradio.
“Penso che sia un po’ in questo momento la paura di tutti i giovani: quella di vedere il frutto del proprio lavoro mai realizzato. Perché si passano tanti anni a studiare, si fanno tanti sacrifici, per raggiungere un obiettivo e, nel momento in cui non si vede realizzato, si iniziano anche a perdere le speranze.”..Questa è una delle tante testimonianze che abbiamo raccolto nel cuore di Bologna, tra Piazza Maggiore e il Nettuno, davanti a Palazzo Re Enzo, durante la tre giorni dedicata al welfare, “Bologna si prende cura”, di cui Psicoradio era media partner. I redattori hanno chiesto ai passanti di raccontare la loro paura più grande. E proprio al tema della paura Psicoradio dedica un ciclo di puntate che sviscereranno l’argomento da diversi punti di vista.....Umberto Galimberti, nel suo ”Dizionario di psicologia”, definisce così il termine paura: “Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia."....La redazione di Psicoradio si è seduta intorno a un tavolo e si è posta la stessa domanda che è stata rivolta ai passanti. Quali sono dunque le paure più grandi? Vanes, uno dei redattori, dice ad esempio: “Spesso l’ho negata, l’ho odiata. Aver paura mi faceva provare vergogna di me stesso, poi a conti fatti la realtà mi spiega che senza di essa non avrei raggiunto certe cose che oggi mi arricchiscono la vita. La paura è un po’ come l’acqua: è vitale, devi berla, però se esageri e ti ci butti dentro, se non sai nuotare, ci puoi morire.”.... Mentre un altro racconta: “Nella vita mi è capitato di avere molta paura a buttarmi e non mi sono buttato. Anzi, quando facevo le gare di nuoto avevo proprio una paura terribile a tuffarmi. E invece ci sono stati momenti in cui mi sono completamente buttato, sono andato in acqua proprio senza paracadute, e questa è stata una mancanza di paura "cattiva" perché è il contrario dell’autoconservazione.”....È venuto inoltre a trovarci nei nostri studi Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L’abbiamo intervistato a proposito del libro che ha scritto insieme ad Aldo Bonomi, intitolato “Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione” (Bollati Boringhieri). Gli abbiamo chiesto di parlarci delle paure più diffuse, comprese le sue, e come si devono affrontare. “Dal labirinto delle paure se ne può uscire o coltivando la ferocia e il rancore nei confronti dell’altro […] oppure invece con poderose politiche sociali, di inclusione, di promozione dei diritti, cercando di non alimentare il conflitto tra chi è in difficoltà, come spesso accade” afferma l’assessore ai microfoni di Psicoradio.
“Penso che sia un po’ in questo momento la paura di tutti i giovani: quella di vedere il frutto del proprio lavoro mai realizzato. Perché si passano tanti anni a studiare, si fanno tanti sacrifici, per raggiungere un obiettivo e, nel momento in cui non si vede realizzato, si iniziano anche a perdere le speranze.”..Questa è una delle tante testimonianze che abbiamo raccolto nel cuore di Bologna, tra Piazza Maggiore e il Nettuno, davanti a Palazzo Re Enzo, durante la tre giorni dedicata al welfare, “Bologna si prende cura”, di cui Psicoradio era media partner. I redattori hanno chiesto ai passanti di raccontare la loro paura più grande. E proprio al tema della paura Psicoradio dedica un ciclo di puntate che sviscereranno l’argomento da diversi punti di vista.....Umberto Galimberti, nel suo ”Dizionario di psicologia”, definisce così il termine paura: “Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia."....La redazione di Psicoradio si è seduta intorno a un tavolo e si è posta la stessa domanda che è stata rivolta ai passanti. Quali sono dunque le paure più grandi? Vanes, uno dei redattori, dice ad esempio: “Spesso l’ho negata, l’ho odiata. Aver paura mi faceva provare vergogna di me stesso, poi a conti fatti la realtà mi spiega che senza di essa non avrei raggiunto certe cose che oggi mi arricchiscono la vita. La paura è un po’ come l’acqua: è vitale, devi berla, però se esageri e ti ci butti dentro, se non sai nuotare, ci puoi morire.”.... Mentre un altro racconta: “Nella vita mi è capitato di avere molta paura a buttarmi e non mi sono buttato. Anzi, quando facevo le gare di nuoto avevo proprio una paura terribile a tuffarmi. E invece ci sono stati momenti in cui mi sono completamente buttato, sono andato in acqua proprio senza paracadute, e questa è stata una mancanza di paura "cattiva" perché è il contrario dell’autoconservazione.”....È venuto inoltre a trovarci nei nostri studi Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L’abbiamo intervistato a proposito del libro che ha scritto insieme ad Aldo Bonomi, intitolato “Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione” (Bollati Boringhieri). Gli abbiamo chiesto di parlarci delle paure più diffuse, comprese le sue, e come si devono affrontare. “Dal labirinto delle paure se ne può uscire o coltivando la ferocia e il rancore nei confronti dell’altro […] oppure invece con poderose politiche sociali, di inclusione, di promozione dei diritti, cercando di non alimentare il conflitto tra chi è in difficoltà, come spesso accade” afferma l’assessore ai microfoni di Psicoradio.
Dalle 19.45 al via la seconda parte con dibattito su primati e contraddizioni della città. Tre voci mai messe allo stesso tavolo: l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, Cristiano de Majo di Rivista Studio e Fondazione Arca responsabile dell'hub per l'accoglienza migranti di Sammartini.
Dalle 19.45 al via la seconda parte con dibattito su primati e contraddizioni della città. Tre voci mai messe allo stesso tavolo: l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, Cristiano de Majo di Rivista Studio e Fondazione Arca responsabile dell'hub per l'accoglienza migranti di Sammartini.
Dalle 19.45 al via la seconda parte con dibattito su primati e contraddizioni della città. Tre voci mai messe allo stesso tavolo: l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, Cristiano de Majo di Rivista Studio e Fondazione Arca responsabile dell’hub per l’accoglienza migranti di Sammartini. (terza parte)
Dalle 19.45 al via la seconda parte con dibattito su primati e contraddizioni della città. Tre voci mai messe allo stesso tavolo: l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, Cristiano de Majo di Rivista Studio e Fondazione Arca responsabile dell’hub per l’accoglienza migranti di Sammartini. (seconda parte)
Dalle 19.45 al via la seconda parte con dibattito su primati e contraddizioni della città. Tre voci mai messe allo stesso tavolo: l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, Cristiano de Majo di Rivista Studio e Fondazione Arca responsabile dell’hub per l’accoglienza migranti di Sammartini. (terza parte)
Dalle 19.45 al via la seconda parte con dibattito su primati e contraddizioni della città. Tre voci mai messe allo stesso tavolo: l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, Cristiano de Majo di Rivista Studio e Fondazione Arca responsabile dell’hub per l’accoglienza migranti di Sammartini. (seconda parte)
Intervista a Diego Weisz su Macao. Intervista all’Assessore alle politiche sociali, salute e diritti Pierfrancesco Majorino su Casa Jannacci (quarta parte)
Intervista a Diego Weisz su Macao. Intervista all’Assessore alle politiche sociali, salute e diritti Pierfrancesco Majorino su Casa Jannacci (quarta parte)
Speciale Diretta da Anteo Palazzo del Cinema, condotta da Barbara Sorrentini. Ospiti: Ilaria Cucchi, Fabio Anselmo, Pierfrancesco Majorino, Anita Pirovano, Alessandra Naldi e Danilo De Biasio. Dibattito prima della proiezione del film "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini.
Speciale Diretta da Anteo Palazzo del Cinema, condotta da Barbara Sorrentini. Ospiti: Ilaria Cucchi, Fabio Anselmo, Pierfrancesco Majorino, Anita Pirovano, Alessandra Naldi e Danilo De Biasio. Dibattito prima della proiezione del film "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini.
1) Il diario di Daniele Biella, giornalista di Vita, a bordo di una nave della ong Sos Mediterranée e Msf in viaggio nel Mediterraneo impegnata nel salvataggio dei migranti. 2) Milano, la cena per i 150 anni della Galleria nel racconto del nostro Michele Crosti. 3) Milano, Caserma Montello: dove verranno trasferiti i migranti a fine dicembre quando scadranno i termini dell’ospitalità? Se n’è parlato ieri nel consiglio di zona 8. Il resoconto di Roberto Maggioni e la sua intervista all’assessore per le politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Nel corso della trasmissione collegamento con Daniele Fisichella, nostro corrispondente dalla Gran Bretagna, sull’esplosione questa mattina nella metropolitana di Londra.
1) Il diario di Daniele Biella, giornalista di Vita, a bordo di una nave della ong Sos Mediterranée e Msf in viaggio nel Mediterraneo impegnata nel salvataggio dei migranti. 2) Milano, la cena per i 150 anni della Galleria nel racconto del nostro Michele Crosti. 3) Milano, Caserma Montello: dove verranno trasferiti i migranti a fine dicembre quando scadranno i termini dell’ospitalità? Se n’è parlato ieri nel consiglio di zona 8. Il resoconto di Roberto Maggioni e la sua intervista all’assessore per le politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Nel corso della trasmissione collegamento con Daniele Fisichella, nostro corrispondente dalla Gran Bretagna, sull’esplosione questa mattina nella metropolitana di Londra.
Immigrazione e sicurezza. Un binomio terribile. Anche il governo Gentiloni lo ha fatto proprio. Con i due decreti, i cosiddetti “decreti Minniti-Orlando”, l'esecutivo ha rilanciato l'accostamento tra immigrazione e sicurezza su cui xenofobi e razzisti fondano le proprie campagne. I due decreti-legge sono quelli approvati contemporaneamente dal consiglio dei ministri il 10 febbraio scorso e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale circa una settimana dopo. I titoli dei due decreti sono sufficienti per capire dove vanno a parare: il primo, “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, e il secondo “Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonche' per il contrasto dell'immigrazione illegale”. ..“Poteri dei sindaci, vivibilità e decoro urbano, allontanamento, Daspo, arresto in flagranza”: sono alcune delle parole-chiave del decreto sulla sicurezza. Mentre il lessico delle modifiche delle norme sul diritto d'asilo e i rimpatri è fatto di “semplificazione, efficienza, identificazione, protezione, espulsione”. Solo per citarne alcuni. Per discutere dei due decreti, Memos oggi ha ospitato Paolo Oddi, avvocato. Oddi si occupa di diritto dell'immigrazione, fa parte dell'Associazione di Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI). Ospite anche il senatore del Pd Walter Tocci. Il tema dei due decreti, in particolare quello sull'immigrazione, incrocia temi e parole d'ordine della manifestazione del 20 maggio a Milano “per l'integrazione e la convivenza”. Milano come Barcellona è lo slogan del corteo che richiama la grande mobilitazione “per l'accoglienza” che ha invaso la capitale catalana il 18 febbraio scorso. Tra i promotori dell'appuntamento milanese c'è Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del comune di Milano. Majorino è stato ospite della parte conclusiva della trasmissione di oggi.
Immigrazione e sicurezza. Un binomio terribile. Anche il governo Gentiloni lo ha fatto proprio. Con i due decreti, i cosiddetti “decreti Minniti-Orlando”, l’esecutivo ha rilanciato l’accostamento tra immigrazione e sicurezza su cui xenofobi e razzisti fondano le proprie campagne. I due decreti-legge sono quelli approvati contemporaneamente dal consiglio dei ministri il 10 febbraio scorso e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale circa una settimana dopo. I titoli dei due decreti sono sufficienti per capire dove vanno a parare: il primo, “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, e il secondo “Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonche' per il contrasto dell'immigrazione illegale”. ..“Poteri dei sindaci, vivibilità e decoro urbano, allontanamento, Daspo, arresto in flagranza”: sono alcune delle parole-chiave del decreto sulla sicurezza. Mentre il lessico delle modifiche delle norme sul diritto d’asilo e i rimpatri è fatto di “semplificazione, efficienza, identificazione, protezione, espulsione”. Solo per citarne alcuni. Per discutere dei due decreti, Memos oggi ha ospitato Paolo Oddi, avvocato. Oddi si occupa di diritto dell’immigrazione, fa parte dell’Associazione di Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI). Ospite anche il senatore del Pd Walter Tocci. Il tema dei due decreti, in particolare quello sull’immigrazione, incrocia temi e parole d’ordine della manifestazione del 20 maggio a Milano “per l’integrazione e la convivenza”. Milano come Barcellona è lo slogan del corteo che richiama la grande mobilitazione “per l’accoglienza” che ha invaso la capitale catalana il 18 febbraio scorso. Tra i promotori dell’appuntamento milanese c’è Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del comune di Milano. Majorino è stato ospite della parte conclusiva della trasmissione di oggi.
Immigrazione e sicurezza. Un binomio terribile. Anche il governo Gentiloni lo ha fatto proprio. Con i due decreti, i cosiddetti “decreti Minniti-Orlando”, l’esecutivo ha rilanciato l’accostamento tra immigrazione e sicurezza su cui xenofobi e razzisti fondano le proprie campagne. I due decreti-legge sono quelli approvati contemporaneamente dal consiglio dei ministri il 10 febbraio scorso e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale circa una settimana dopo. I titoli dei due decreti sono sufficienti per capire dove vanno a parare: il primo, “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, e il secondo “Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonche' per il contrasto dell'immigrazione illegale”. ..“Poteri dei sindaci, vivibilità e decoro urbano, allontanamento, Daspo, arresto in flagranza”: sono alcune delle parole-chiave del decreto sulla sicurezza. Mentre il lessico delle modifiche delle norme sul diritto d’asilo e i rimpatri è fatto di “semplificazione, efficienza, identificazione, protezione, espulsione”. Solo per citarne alcuni. Per discutere dei due decreti, Memos oggi ha ospitato Paolo Oddi, avvocato. Oddi si occupa di diritto dell’immigrazione, fa parte dell’Associazione di Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI). Ospite anche il senatore del Pd Walter Tocci. Il tema dei due decreti, in particolare quello sull’immigrazione, incrocia temi e parole d’ordine della manifestazione del 20 maggio a Milano “per l’integrazione e la convivenza”. Milano come Barcellona è lo slogan del corteo che richiama la grande mobilitazione “per l’accoglienza” che ha invaso la capitale catalana il 18 febbraio scorso. Tra i promotori dell’appuntamento milanese c’è Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del comune di Milano. Majorino è stato ospite della parte conclusiva della trasmissione di oggi.
Milano: un rifugio per ragazzi gay cacciati di casa. Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali Comune di Milano - Betlemme sulla nave per un mare di pace. Alfia Milazzo, "La Città Invisibile", Maristella Patuzzi, violinista.
Pierfrancesco Majorino, candidato alle primarie del centrosinistra a Milano, ospite del nostro microfono aperto
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Pierfrancesco Majorino, Luca Mangoni e due chiacchiere al bar
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Pierfrancesco Majorino annuncia che on ha intenzione di ritirarsi dalla corsa per la candidatura a sindaco di Milano.
Pierfrancesco Majorino annuncia che on ha intenzione di ritirarsi dalla corsa per la candidatura a sindaco di Milano.
Pierfrancesco Majorino annuncia che on ha intenzione di ritirarsi dalla corsa per la candidatura a sindaco di Milano.
con: Maurizio Martina Ministro dell'Agricoltura, Paola Carinelli del M5S, Silvia Sardone responsabile Sicurezza e Periferie per ForzaItalia in Lombardia, Pierfrancesco Majorino assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano
con: Tiziano Vecchiato direttore Fondazione Zancan, Pierfrancesco Majorino assessore alle Politiche Sociali di Milano, Vito Marsico direttore generale della Presidenza della Regione Basilicata, Barbara Stefanelli vicedirettrice de ilCorriereDellaSera
Milano: partono le squadre antidegrado composte da disoccupati. Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali - Accordo Eni-Regione. In Sicilia saranno piantati alberi per fare gomma naturale. Lelio Cusimano, editorialista de "Il Giornale di Sicilia".
collegamento con Maria Gianniti, inviata del GR a Gaza; intervista a Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e cultura della Salute del Comune di Milano; Appello per il ragazzo disoccupato di Lecce : Don Attilio Mesagne, direttore della Caritas diocesana di Lecce
bilancio del Salone del Mobile e del Fuori Salone, con il presidente di FerlegnoArredo Roberto Snaidero, Tiziana Ricci e Fiorella Minervino - Riapre il Cie di via Corelli, un'occasione persa secondo l' assessore alle politiche sociali di Milano Pierfrancesco Majorino che aveva chiesto non riaprisse più. Vediamo chi sarà il nuovo gestore con Roberto Guaglianone di Attac e quanti soldi "girano" attorno alla gestione dei Cie con il giornalista Antonio Mazzeo - Il destino di Malpensa e Linate quando Etihad comprerà Alitalia, ne parliamo con il sindacalista Filt Cgil Stefano Malorgio e con il prof Marco Ponti, docente di economia dei trasporti al Politecnico di Milano - Buoni e Cattivi, la nostra rubrica settimanale con Michelino Crosti sull'attività del Consiglio Comunale di Milano e di quello Regionale della Lombardia
bilancio del Salone del Mobile e del Fuori Salone, con il presidente di FerlegnoArredo Roberto Snaidero, Tiziana Ricci e Fiorella Minervino - Riapre il Cie di via Corelli, un'occasione persa secondo l' assessore alle politiche sociali di Milano Pierfrancesco Majorino che aveva chiesto non riaprisse più. Vediamo chi sarà il nuovo gestore con Roberto Guaglianone di Attac e quanti soldi "girano" attorno alla gestione dei Cie con il giornalista Antonio Mazzeo - Il destino di Malpensa e Linate quando Etihad comprerà Alitalia, ne parliamo con il sindacalista Filt Cgil Stefano Malorgio e con il prof Marco Ponti, docente di economia dei trasporti al Politecnico di Milano - Buoni e Cattivi, la nostra rubrica settimanale con Michelino Crosti sull'attività del Consiglio Comunale di Milano e di quello Regionale della Lombardia
il bilancio di previsione del Comune di Milano e la nuova tassazione sulla casa, ci spiega come sarà la Tasi l'assessore Francesca Balzani - "Ciao Enzo", Milano ricorda Jannacci a un anno dalla morte. Sabato 5 il dormitorio di viale Ortles sarà intitolato a lui: ne parliamo con l'assessore ai servizi sociali Pierfrancesco Majorino e con MIchele Mozzati di Smemoranda, che curerà la direzione artistica di quella giornata speciale di festa in viale Ortles - Gianni Barbacetto, giornalista di cronaca giudiziara del Fatto Quotidiano ricorda Gerardo D'Ambrosio, ex procuratore capo di Milano morto ieri a 83 anni - Mai più auto in sosta abusiva nelle aree alberate dei controviali in Corso Sempione: 1200 firme raccolte per chiedere al Comune di destinare quelle aree ai pedoni e alle biciclette.
il bilancio di previsione del Comune di Milano e la nuova tassazione sulla casa, ci spiega come sarà la Tasi l'assessore Francesca Balzani - "Ciao Enzo", Milano ricorda Jannacci a un anno dalla morte. Sabato 5 il dormitorio di viale Ortles sarà intitolato a lui: ne parliamo con l'assessore ai servizi sociali Pierfrancesco Majorino e con MIchele Mozzati di Smemoranda, che curerà la direzione artistica di quella giornata speciale di festa in viale Ortles - Gianni Barbacetto, giornalista di cronaca giudiziara del Fatto Quotidiano ricorda Gerardo D'Ambrosio, ex procuratore capo di Milano morto ieri a 83 anni - Mai più auto in sosta abusiva nelle aree alberate dei controviali in Corso Sempione: 1200 firme raccolte per chiedere al Comune di destinare quelle aree ai pedoni e alle biciclette.
dramma disoccupazione in Lombardia, i dati di febbraio della Cisl, la storia del disoccupato suicida a Travagliato: parla il sindaco, l'esperienza degli Psicologi per Milano e del gruppo di auto-mutuo aiuto della Cgil - Disabilità, la Ledha commenta le recenti decisioni del Comune di Milano per l'erogazione dei fondi per l'assistenza domiciliare. Centri diurni, al gestione passa sempre più spesso a cooperative esterne, il caso di Cinisello Balsamo e Cusano Milanino (stasera assemblea pubblica a Villa Ghirlanda) - La Hacking Team, azienda milanese che produce software per le investigazioni e lo spionaggio, al centro di un caso internazionale: venderebbe i suoi prodotti alle dittature di mezzo mondo (e la Regione Lombardia ha investito su di loro): il commento di Giuliano Tavaroli, ex capo security Telecom, e di Carola Frediani giornalista di wired.it- l'8 marzo carnevale multiculturale a Milano, il Jambellico del mondo, un'iniziativa del gruppo Dencity di cui ci parla Jacopo Lareno
dramma disoccupazione in Lombardia, i dati di febbraio della Cisl, la storia del disoccupato suicida a Travagliato: parla il sindaco, l'esperienza degli Psicologi per Milano e del gruppo di auto-mutuo aiuto della Cgil - Disabilità, la Ledha commenta le recenti decisioni del Comune di Milano per l'erogazione dei fondi per l'assistenza domiciliare. Centri diurni, al gestione passa sempre più spesso a cooperative esterne, il caso di Cinisello Balsamo e Cusano Milanino (stasera assemblea pubblica a Villa Ghirlanda) - La Hacking Team, azienda milanese che produce software per le investigazioni e lo spionaggio, al centro di un caso internazionale: venderebbe i suoi prodotti alle dittature di mezzo mondo (e la Regione Lombardia ha investito su di loro): il commento di Giuliano Tavaroli, ex capo security Telecom, e di Carola Frediani giornalista di wired.it- l'8 marzo carnevale multiculturale a Milano, il Jambellico del mondo, un'iniziativa del gruppo Dencity di cui ci parla Jacopo Lareno