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"L'agnellino e il pesciolino" Tratta dalla raccolta “Le fiabe del focolare” dei Fratelli Grimm. Le fiabe della buonanotte Un podcast dedicato alle fiabe della tradizione, fiabe antiche per capire meglio il presente e per affrontare il futuro. Un prezioso manuale di valori codificati utile tanto all'infante quanto al senziente. Un giardino di insegnamenti dove il migliore è solo quello che ognuno di noi può cogliere. Sono fiabe dal repertorio classico: Grimm, Andersen, Calvino, Capuana… Sono come le fotografie dei tempi passati, dove viene descritto un mondo molto diverso da quello in cui viviamo. Ma se guardiamo attentamente questa vecchia diapositiva ci accorgiamo che ci siamo anche noi lì, in mezzo a tutti gli altri personaggi. Fammi sapere se ti piace questo podcast lascia un commento o una recensione sul sito:https://www.nespologiullare.it/fiabe-della-buonanotte/ Se ti piacciono queste fiabe e se ne vuoi delle altre sostieni questo podcast su Patreon:https://www.patreon.com/nespologiullare Grazie! Buon ascolto.
Fiaba. Pallottola è un cucciolo di pesce palla, molto carino ma anche molto triste. Infatti, nella sua zona c'è un bullo, Martellone il pesce martello, che ogni giorno lo prende in giro e lo spaventa. Ma Pallottola ha delle risorse nascoste, e al momento buono… come andrà a finire questa storia? Ascoltate e lo saprete.Fiaba con animali di Carmela De Crescenzo. Lettura di Valter Carignano.Seguiteci. Ogni settimana nuove storie!A cura di Valter Carignano e del progetto Favolandia - Favole e Fiabe di Autori Italianihttps://loperarinata.com/favolandia-favole-e-fiabe/©Tutte le fiabe, favole, storie per bambini di questo podcast sono protette dal diritto d'autore in tutti i Paesi.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/5368031/advertisement
Se si chiede troppo si rischia di rimanere a mani asciutte.Voce narrante: Micol JallaTesto tratto da Il grande libro delle Fiabe d'OroProgetto e montaggio a cura di Claudia MartoreTecnico di registrazione: Mattia MontiProduzione: Fondazione TRGAUDIO CREDITS:Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios
Questa storia viene da molto lontano, da Santo Domingo. Racconta dell'amicizia fr una tenera bimba e un simpatico pesciolino rosso.E' stata scritta da Maria Angela Cerutti.Valeria Battaini si è occupata delle voci, dei suoni e dell'editing.Il tema musicale è di BELGAL'illustrazione di Noemi Vola
Le castagne possono essere mangiate la mattina. Il bambino Pesciolino, un libro giapponese tradotto da Pina in italiano, protagonista un bambino che ha sempre un gocciolino di pipì e cerca altri come lui. Parliamo dei piccoli fastidi degli ascoltatori.
Bentornati Orsetti e Orsette dai mille coloriin questa puntata tornano I CLASSICI DI NONNO FAZ con un racconto fantastico su un pesciolino tutto d'oro.Quindi ringrazio Flavio Fazzini per la sua splendida voce nella lettura del racconto "Il pesciolino d'oro" di Aleksandr Pushkin.Inoltre ringrazio di cuore le mie amiche Bianca, Amelia, Adele e Sofia per aver fatto la copertina, una vera opera d'arte!!!!Buon ascolto e buona visione (della copertina)
La fiaba del pescatore, come la racconta Pushkin.
Un racconto che arriva dal Senegal, un'amicizia tra un pesciolino ed un bambino. Dalla penna di Pap Kan e Lucia Santarelli, impariamo a conoscere Tic Tic, il pesciolino più famoso dell'Atlantico.Se non vuoi perderti nemmeno una delle nostre storie iscriviti alla newsletter su www.raccontiperbambiniliberi.com e seguici su Instagram: @raccontiperbambiniliberiAutori: Pap Kan & Lucia SantarelliCasa Editrice: Cose d'Africa
Diretta con Elena Scarinci
Audiolibro letto da Rosy Garda
41. Pesciolino. Cantastorie birichino. testo di Julia Donaldson, disegni di Axel Scheffler. Emme edizioni
Il pesciolino d'oro è una fiaba di origini russe e ci insegna la capacità di essere felice con ciò che si ha. L'umiltà è una dote che spesso si dimentica!
Il pesciolino d'oro è una fiaba di origini russe e ci insegna la capacità di essere felice con ciò che si ha. L'umiltà è una dote che spesso si dimentica!
Pescare un pesciolino d'oro non è da tutti, soprattutto se questo pesciolino può esaudire desideri. Ma attenzione perchè chi troppo vuole...A.S. Pushkin, La favola del vecchio e del pesciolino d'oroVoce: Matteo Bonanni
Una donna e le sue figlie: la preferita e l'altra. Due pesciolini e un principe.Aleksandr Nikolaevic Afanas'ev, la vecchia avidaVoce: Matteo Bonanni
Una principessa scomparsa, un lupo mannaro e un pesciolino. E le orecchie?Luigi Capuana, Senza OrecchieVoce: Matteo Bonanni
Fiaba russa trascritta da Aleksandr Pushkin e narrata da Serena Tarabini.
Fiaba russa trascritta da Aleksandr Pushkin e narrata da Serena Tarabini.
Fiaba russa trascritta da Aleksandr Pushkin e narrata da Serena Tarabini.
"Il Pesciolino d'Oro" è una favola letta per bambini da attori della Compagnia del Domani per il format "Favoloso Domani".
Una vicenda paradossale che ci fa riflettere sugli eccessi di norme e regolamenti anche quando sono pensate per proteggere gli animali.
C'era una volta un fratellino e una sorellina che si volevano molto bene. Ma la loro mamma era morta ed essi avevano una matrigna che li odiava e faceva loro, di nascosto, tutto il male che poteva. Un giorno essi giocavano con altri bambini su di un prato davanti a casa, e accanto al prato c'era uno stagno che arrivava a lambire un lato della casa. I bambini giocavano a rincorrersi, e ogni tanto riprendevano la conta: "Lasciami, lasciami, ti lascerò, all'uccellino io poi ti darò, e lui la paglia mi cercherà, che alla vacchina io poi darò, Continue reading
ON AIRRadioimmaginaria San Giovanni in PersicetoAbbiamo intervistato Gianpietro di Ema Pesciolino Rosso, ascoltateci per sapere di più!#OkkinSu www.radioimmaginaria.it
Un pescatore tirò sù un piccolo pesce.Poiché era molto piccolo, il pesce pregò il pescatore di lasciarlo andare: "Quando poi sarò cresciuto e diventerò un grosso pesce, mi prenderai, e ne avrai un vantaggio anche tu.""Eh" osservò il pescatore, "quando tu fossi diventato un pesce grosso, faresti finta di non riconoscermi."
La favola dimostra che sarebbe grande incosciente colui, per la speranza di un bene più grande, lasciasse andare quello che ha già in suo possesso, seppure più piccolo, perché nessuno può sapere cosa riserva il destino. Continue reading
Perché diamo ascolto alle chiacchiere.Credo che nessuno dovrebbe accamparsi il diritto di parlar male di qualcun altro, perché la verità, quando si tratta di comportamenti umani, magari non vissuti in prima persona, è molto difficile da definire. Nemmeno se abbiamo vissuto in prima persona un'esperienza possiamo dire di conoscere la verità al 100%, perché la "nostra" verità non è altro che il nostro modo di interpretare le cose, che spesso è frutto di nostre convinzioni e della nostra propensione a voler avere ragione ad ogni costo.Soprattutto quando ci parlano male di una persona di successo, siamo più predisposti a credere, perché la caduta di chi sembrava migliore di noi, lenisce un pochino le nostre frustrazioni di esseri "mediocri". Allora dico. Se la cosa che ti hanno riferito di una persona non ti riguarda, ascolta e taci. Se invece ti riguarda, rivolgiti a quella persona e chiedi spiegazioni, senza timore.È meglio mantenere un rapporto facendo una brutta figura, che cancellarlo per delle chiacchiere.(Papà Gianpietro)
Perché diamo ascolto alle chiacchiere. Credo che nessuno dovrebbe accamparsi il diritto di parlar male di qualcun altro, perché la verità, quando si tratta di comportamenti umani, magari non vissuti in prima persona, è molto difficile da definire. Nemmeno se abbiamo vissuto in prima persona un'esperienza possiamo dire di conoscere la verità al 100%, perché la "nostra" verità non è altro che il nostro modo di interpretare le cose, che spesso è frutto di nostre convinzioni e della nostra propensione a voler avere ragione ad ogni costo. Soprattutto quando ci parlano male di una persona di successo, siamo più predisposti a credere, perché la caduta di chi sembrava migliore di noi, lenisce un pochino le nostre frustrazioni di esseri "mediocri". Allora dico. Se la cosa che ti hanno riferito di una persona non ti riguarda, ascolta e taci. Se invece ti riguarda, rivolgiti a quella persona e chiedi spiegazioni, senza timore. È meglio mantenere un rapporto facendo una brutta figura, che cancellarlo per delle chiacchiere. (Papà Gianpietro)
Un bellissimo pezzo di Marcello Negrari che parla di Ema e di un piccolo pesciolinorosso.Da GNE Records
Un bellissimo pezzo di Marcello Negrari che parla di Ema e di un piccolo pesciolinorosso. Da GNE Records
Domenica Festa della Mamma: io mamma Isa mi sveglio domenica mattina con in testa la mia fortuna di essere mamma. Mio figlio Ema di 16 anni dorme ancora con un amico invitato la sera precedente. Si sveglia, mi fa gli auguri, mi abbraccia. Sono Felice.... Ora di pranzo: Ema mi dice... ho una fame da lupi. Preparo, non sono una grande cuoca, ma cerco di fare al meglio ciò che lui preferisce. Sistemo anche un piatto con il contorno a forma di cuore. E' la "nostra" festa, non solo la mia, è lui che mi ha fatto diventare mamma. Lo chiamo: "c'è pronto Ema, vieni a mangiare" "Non vengo mamma, non ho più fame". Vado in camera da lui, gli parlo e capisco che ha appena litigato con la sua ragazzina... lo intuisco perchè lui non mi spiega, vuole tenersi tutto dentro. Torno in sala da pranzo sola, prima con una voglia di rimproverarlo (ho preparato e mi lascia pranzare sola il giorno della festa della mamma)... poi ricordo le tue parole papà Gianpietro. Capisco. Ema sta male, è giovane ma innamorato, qualcosa è andato storto e lo stomaco si è chiuso. Perchè sgridarlo? Perchè farlo sentire in colpa. Risistemo la cucina e dopo questa riflessione torno in camera da Ema. Gli dò un bacio e gli dico "se hai bisogno ci sono". "Grazie mamma!" Probabilmente se non fossi stata all'incontro "Pesciolino rosso " di Casalpusterlengo avrei commesso un errore, magari avrei urlato con lui ... GRAZIE PAPA' GIANPIERTO.... Quanto mi hai insegnato in poco tempo tu e i tuoi libri... Mi stai aiutando con il mio Ema... sei il papà di tutti. Un abbraccio. Mamma Isa
Con questa lettera Barbara ha vinto il primo premio del concorso organizzato a Ragusa dal Lions Club
Il fiume mi ha portato via. Il mio sorriso nascondeva qualcosa. Un malessere dentro. Un senso di vuoto che non comprendevo. Nemmeno io sapevo il perché. In fondo non mi mancava nulla, non avevo subito abusi, era amato... eppure c'era qualcosa che non andava. Tutti si aspettavano molto da me e si erano creati su di me aspettative eccessive. Avevo paura. Paura di deludere. Paura di sbagliare e di non essere all'altezza di ogni situazione. Quella voce nella testa mi perseguitava troppo spesso. Mi diceva che ero un incapace, che nella vita non avrei mai fatto nulla di buono. La prima canna con gli amici mi fece capire qual era la soluzione. La voce si fermava e i nervi sempre in tensione si calmavano un pochino. Potevo anche dimostrare agli altri che non ero più un ragazzino ed era un modo per dimostrare anche a me stesso che non ero un pauroso. Quando mi diedero il primo "acido" non mi sono sottratto. La prova del mio carattere era non sfuggire alle prove. Dimostrare soprattutto a me stesso che valevo qualcosa. La sensazione inoltre era così potente e la cosa più bella era che riuscivo a controllarlo. Nessuno come me sapeva controllarsi e me lo dicevano anche gli amici più grandi: avevo guadagnato il loro rispetto. Peccato che insieme a quella maledetta droga un fiume mi ha portato via....
Potrà un piccolo Pesciolinorosso cambiare il mondo? Papà Gianpietro con 900 incontri nelle scuole, nei teatri e negli oratori ha incontrato 100.000 giovani e 100.000 genitori e non vuole fermarsi... Seguilo con i suoi Podcast... Non ha nulla da insegnare, ma molto da raccontare La storia di un uomo con i suoi errori e la storia di suo figlio Emanuele che per una serata sbagliata se n'è andato.. Gianpietro non si è arreso e vuole dimostrare al mondo non solo che possiamo sopravvivere al dolore, ma che il dolore, se sappiamo accoglierlo, può farci diventare persone migliori....
Potrà un piccolo Pesciolinorosso cambiare il mondo?Papà Gianpietro con 900 incontri nelle scuole, nei teatri e negli oratori ha incontrato 100.000 giovani e 100.000 genitori e non vuole fermarsi...Seguilo con i suoi Podcast... Non ha nulla da insegnare, ma molto da raccontareLa storia di un uomo con i suoi errori e la storia di suo figlio Emanuele che per una serata sbagliata se n'è andato..Gianpietro non si è arreso e vuole dimostrare al mondo non solo che possiamo sopravvivere al dolore, ma che il dolore, se sappiamo accoglierlo, può farci diventare persone migliori....
Il fiume mi ha portato via. Il mio sorriso nascondeva qualcosa.Un malessere dentro.Un senso di vuoto che non comprendevo.Nemmeno io sapevo il perché.In fondo non mi mancava nulla, non avevo subito abusi, era amato... eppure c'era qualcosa che non andava.Tutti si aspettavano molto da me e si erano creati su di me aspettative eccessive.Avevo paura.Paura di deludere.Paura di sbagliare e di non essere all'altezza di ogni situazione.Quella voce nella testa mi perseguitava troppo spesso. Mi diceva che ero un incapace, che nella vita non avrei mai fatto nulla di buono.La prima canna con gli amici mi fece capire qual era la soluzione. La voce si fermava e i nervi sempre in tensione si calmavano un pochino. Potevo anche dimostrare agli altri che non ero più un ragazzino ed era un modo per dimostrare anche a me stesso che non ero un pauroso. Quando mi diedero il primo "acido" non mi sono sottratto. La prova del mio carattere era non sfuggire alle prove. Dimostrare soprattutto a me stesso che valevo qualcosa. La sensazione inoltre era così potente e la cosa più bella era che riuscivo a controllarlo. Nessuno come me sapeva controllarsi e me lo dicevano anche gli amici più grandi: avevo guadagnato il loro rispetto. Peccato che insieme a quella maledetta droga un fiume mi ha portato via....
Con questa lettera Barbara ha vinto il primo premio del concorso organizzato a Ragusa dal Lions Club
Domenica Festa della Mamma: io mamma Isa mi sveglio domenica mattina con in testa la mia fortuna di essere mamma. Mio figlio Ema di 16 anni dorme ancora con un amico invitato la sera precedente. Si sveglia, mi fa gli auguri, mi abbraccia. Sono Felice.... Ora di pranzo: Ema mi dice... ho una fame da lupi. Preparo, non sono una grande cuoca, ma cerco di fare al meglio ciò che lui preferisce. Sistemo anche un piatto con il contorno a forma di cuore. E' la "nostra" festa, non solo la mia, è lui che mi ha fatto diventare mamma. Lo chiamo: "c'è pronto Ema, vieni a mangiare" "Non vengo mamma, non ho più fame". Vado in camera da lui, gli parlo e capisco che ha appena litigato con la sua ragazzina... lo intuisco perchè lui non mi spiega, vuole tenersi tutto dentro. Torno in sala da pranzo sola, prima con una voglia di rimproverarlo (ho preparato e mi lascia pranzare sola il giorno della festa della mamma)... poi ricordo le tue parole papà Gianpietro. Capisco. Ema sta male, è giovane ma innamorato, qualcosa è andato storto e lo stomaco si è chiuso. Perchè sgridarlo? Perchè farlo sentire in colpa. Risistemo la cucina e dopo questa riflessione torno in camera da Ema. Gli dò un bacio e gli dico "se hai bisogno ci sono". "Grazie mamma!"Probabilmente se non fossi stata all'incontro "Pesciolino rosso " di Casalpusterlengo avrei commesso un errore, magari avrei urlato con lui ... GRAZIE PAPA' GIANPIERTO.... Quanto mi hai insegnato in poco tempo tu e i tuoi libri... Mi stai aiutando con il mio Ema... sei il papà di tutti. Un abbraccio. Mamma Isa