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Due voci, una sola direzione: il divertimento!Michael Casanova e Danny Morandi tornano insieme su Radio 3i per accompagnarti in un viaggio fatto di risate, musica e tanta energia. Dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 18 e il venerdì dalle 15 alle 18, sali anche tu sul nostro tandem radiofonico: una pedalata a due che diventa un giro infinito di emozioni grazie agli ascoltatori, veri compagni di avventura!
Linda Pocher"Maria di Nazaret"Una biografia teologicaEDB Edizioni Dehoniane Bolognawww.edb.itChi è Maria di Nazaret? Linda Pocher ne restituisce un ritratto appassionante. Una donna benedetta tra le donne, una tra le altre, una come tante. Maria è una persona, una donna ebrea che vive nella Palestina del I secolo, ha un padre e una madre, una voce che ha lasciato traccia nella storia, un corpo che ha percorso le strade della Galilea. Maria è anche la madre di Dio, ma per compiere il disegno di Dio sulla sua vita ha dovuto avanzare passo dopo passo nel pellegrinaggio della fede, nella conoscenza progressiva del mistero e quindi della sua vocazione. Maria è storia e dogma. Conoscenza e verità possono coesistere se si abbatte lo stereotipo devozionale e si restituisce ai nostri giorni e alla chiesa una donna raggiungibile e concreta, madre di Dio e figlia del suo tempo.Linda Pocher, Figlia di Maria Ausiliatrice, teologa, insegna cristologia e mariologia presso la Facoltà di Scienze dell'Educazione Auxilium a Roma e si dedica all'accompagnamento e alla formazione di laici e consacrati. Nel 2020 ha conseguito il dottorato in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e dal 2022 fa parte del Consiglio della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Ha pubblicato, per EDB, Dalla terra alla Madre. Per una teologia del grembo materno (2021).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La diciannovenne Kaitlyn Arquette chiama sua madre, la famosa scrittrice Lois Duncan, per dirle che ha intenzione di lasciare il suo ragazzo. Quando si salutano, Lois non sa che quella è stata l'ultima volta che ha parlato con sua figlia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
La diciannovenne Kaitlyn Arquette chiama sua madre, la famosa scrittrice Lois Duncan, per dirle che ha intenzione di lasciare il suo ragazzo. Quando si salutano, Lois non sa che quella è stata l'ultima volta che ha parlato con sua figlia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
Ti senti chiamata ad andare più in profondità?
Una storia poco nota che mescola molti elementi simbolici in una narrazione molto godibile. In genere viene presentata col titolo 'I dodici fratelli' o altri simili. Adattamento e lettura di Vlater Carignano.Altre fiabe dei fratelli Grimm https://youtube.com/playlist?list=PLeEg17CIyC1LGIaYSvbh1EvAf7wN8fUGW&si=z4AtfqoWEjFgVtCo➡️ VUOI OFFRIRMI UN CAFFÈ? In tutta sicurezza da 2 euro su PayPalhttps://paypal.me/valtercarignano?country.x=IT&locale.x=it_IT➡️ VUOI SCRIVERE FAVOLE E FIABE? https://loperarinata.com/corsi-di-scrittura-creativa/scrivere-favole-e-fiabe➡️ I MIGLIORI PRODOTTI PER TE O I TUOI AMICI ANIMALI? Vai sul nostro Shop Amazon esclusivohttps://www.amazon.it/shop/favolandia-favolefiabestorietradizionaliLE FIABE DEI FRATELLI GRIMMQuella che presentiamo qui è la versione stampata per la prima volta nel libro dei fiabe dei fratelli Grimm, nella prima versione del 1812. Erano racconti popolari raccolti direttamente dalla tradizione orale, cioè così come venivano raccontate in quell'epoca. Se volete trovate un'ottima edizione qui https://amzn.to/4iBFHodQuando la raccolta dei fratelli Grimm venne stampata negli anni 1812-1815 ottenne molte reazioni positive, ma anche altrettante negative da parte di chi riteneva che alcune fiabe fossero troppo cruente e qualche volta crudeli. Per questa ragione, i Grimm decisero di cambiare le parti ritenute non del tutto adatte ai bambini piccoli nelle edizioni successive, rendendo però così le storie molto diverse da come le avevano raccolte.Per motivi storici e letterari abbiamo preferito riportare qui la prima versione della fiaba, quella del 1812.Storie tradizionali, favole e fiabe, leggende popolari. Progetto Favolandia https://loperarinata.com/favolandia-favole-e-fiabe/©Tutte le fiabe, favole, storie e tutti i contenuti di questo canale sono registrate, depositate e protetti dal diritto d'autore in tutti i Paesi.#favole #fiabe #fiabeitedesche #favole #favolandiapodcast #fablesandfolktales #classicfairytales #fiabetradizionali #fiabesonore #fairytales #kidsandfamily #letteratura #letteraturatedesca #grimmbrothers #fairytalesstory #animali #storieconanimaliFiabe, Storie Tradizionali. Leggende. Raccontate da una voce vera, non da un'intelligenza artificiale senz'anima. Se non vuoi perderti nulla, sul PODCAST YOUTUBE sempre nuove storie e in più approfondimenti sui significati delle fiabe, le tradizioni e gli autori.Iscriviti al CANALE YOUTUBE per non perderti nulla.
Il sonno della Coscienza è una ipnosi gettata sugli esseri umani per addormentarli, togliere loro tutta la loro eredità magica e potente di Figli e Figlie di Dio, e quindi usare la loro Energia a piacimento e vantaggio di altre Forze.In questo podcast ci concentriamo su un aspetto specifico di questa ipnosi di sonno gettata su tutti gli esseri umani: la ipnosi del «domani». Una delle ipnosi di sonno più nefaste che si possano gettare sugli esseri umani per addormentarli e renderli mansueti come pecore nella stalla.Nel podcast trovi una completa descrizione di come funziona questa ipnosi, e quale strategia usa per addormentarti ai tuoi Sogni, ai tuoi obiettivi, al tuo Sogno Personale, alla tua divina eredità di Figlio di Dio ~ di Figlia di Dio.Il testo di questo podcast è disponibile a questo link: https://www.marenectaris.net/journal/20251115/la-ipnosi-che-addormenta-la-tua-coscienza/
Mary Shelley – La madre dei mostri e dei sogniUna ragazza di appena diciotto anni, una notte di tempesta sul lago di Ginevra, e un sogno che cambierà per sempre la storia della letteratura.Figlia di due rivoluzionari, segnata dalla perdita e dalla passione, Mary Shelley trasforma il dolore in creazione, dando vita a Frankenstein, il primo romanzo di fantascienza moderna.Ma dietro la creatura, c'è una donna che sfida la società del suo tempo, che scrive per sopravvivere e per affermare che l'immaginazione femminile può creare universi.Un viaggio tra amore, ribellione e solitudine, alla scoperta della mente geniale e tormentata che ha dato vita al mostro più umano di tutti.Bibliografia e SitografiaMary Shelley, Frankenstein; or, The Modern Prometheus (1818, ed. riv. 1831)Mary Shelley, The Journals of Mary Shelley 1814–1844, ed. by Paula R. Feldman and Diana Scott-Kilvert, Oxford University Press, 1995Mary Shelley, Selected Letters, ed. by Betty T. Bennett, Johns Hopkins University Press, 1995Mary Shelley, Lodore (1835)Charlotte Gordon, Romantic Outlaws: The Extraordinary Lives of Mary Wollstonecraft and Mary Shelley, Random House, 2015Miranda Seymour, Mary Shelley, Grove Press, 2001wikipediahttps://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/mary-shelley
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Buscaglia:" L'Atalanta di Juric ha una marcia in meno" Beretta:" La partenza della Dea è figlia del cambiamento.
Cristina Comencini"L'epoca felice"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itRosa sa di avere un vuoto nella memoria, un lungo intervallo di tempo che segna con una riga netta la fine della sua adolescenza: la ragazzina vitale, inquieta, fantasiosa è diventata una giovane diligente e fin troppo responsabile. Quei mesi – persi, cancellati – sono gli stessi in cui i genitori, spaventati dalla sua esuberanza e dai cattivi risultati a scuola, l'avevano ricoverata in una clinica del sonno, come usava negli anni settanta.Ora che Rosa è una donna matura, dopo anni trascorsi all'estero in missioni umanitarie, rientra in Italia. Ed ecco che il tempo perduto si riaffaccia da una vecchia fotografia che la ritrae durante una gita in montagna. Da quello scatto, i suoi quindici anni cocciuti e felici la interrogano: dov'è finita la ragazzina che preoccupava tanto i genitori, ormai scomparsi, e che adesso a lei sembra la parte più autentica e vitale di sé? E chi è il ragazzo che ha scattato quella fotografia, perché sente che c'è con lui qualcosa da recuperare, un sentimento da trarre in salvo dall'oblio? Per ricomporre la sua vita spezzata e recuperare il passato, Rosa ha bisogno delle sorelle: Margherita, la maggiore, che quella gita la ricorda bene, e Viola, la più giovane, pronta a scardinare insieme a lei segreti e silenzi di famiglia.È difficile rappresentare il momento fuggevole della felicità, ma Cristina Comencini ci riesce, incastonandola come un prisma nel tempo dell'adolescenza, delle sue turbolenze emotive, dei suoi saliscendi spiazzanti, abbaglianti.L'adolescenza è l'ultima occasione. Se non capiamo cosa ci è successo in quegli anni, rifacciamo continuamente gli stessi errori.Cristina Comencini nasce a Roma nel 1956. Figlia del regista Luigi Comencini e madre di Carlo, Giulia e Luigi, esordisce al cinema come attrice nel 1969, diretta dal padre in Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano, accanto a Tina Aumont e Maria Grazia Buccella. Laureata in Economia e Commercio con Federico Caffè, lavora per alcuni anni come giornalista economica e ricercatrice. Inizia la carriera di scrittrice nel cinema sceneggiando insieme al padre il film TV Il matrimonio di Caterina (1982) e il lungometraggio Buon Natale... Buon anno del 1989; è co-sceneggiatrice di Ennio De Concini in Quattro storie di donne (1986) e autrice insieme a Suso Cecchi D'Amico dei televisivi Cuore e La Storia, entrambi diretti dal padre.Nel 1988 esordisce alla regia con una fiaba lieve e aggraziata, Zoo, cui fanno seguito l'ambizioso ed elegante I divertimenti della vita privata (1990), il criptico e sinuoso La fine è nota (1992, tratto dal romanzo omonimo di Geoffrey Holliday Hall), il fortunato Matrimoni (1998) e successivamente Liberate i pesci con Michele Placido e Laura Morante, passando nel 1995 per la trascrizione in immagini del celebrato bestseller di Susanna Tamaro Va' dove ti porta il cuore. Del 2005 è La bestia nel cuore, pellicola nominata all'Oscar come miglior film straniero e premiata al Festival del Cinema di Venezia con la Coppa Volpi per l'interprete femminile protagonista, Giovanna Mezzogiorno. Nel gennaio 2008 Cristina Comencini è tornata al cinema con Bianco e nero, commedia e storia d'amore appassionato tra un giovane uomo italiano senza grandi idee sul tema dell'Africa e una donna senegalese che vive in Italia da dieci anni. Sceneggiatrice de La donna della mia vita, ha partecipato alla 68. edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia con il lungometraggio Quando la Notte. Latin Lover con un cast quasi tutto al femminile del 2015. Qualcosa di nuovo, adattamento cinematografico dello spettacolo teatrale La scena, è il suo penultimo film, uscito nel 2017. Successivamente realizza il documentario Sex Story e il film Tornare, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nel 2019.Cristina Comencini è anche autrice e regista di pièces teatrali (Due Partite, 2006; Est Ovest, 2009; il dialogo Libere, 2010, La scena 2013; Tempi Nuovi 2017) e di numerosi romanzi editi da Einaudi (Essere vivi, 2016, Da soli, 2018, L'altra donna, 2021) e da Feltrinelli (Pagine strappate, 1991; Passione di famiglia, 1994; Matrioska, 2002; La bestia nel cuore, 2004; Due partite, 2006; L'illusione del bene, 2007, finalista al Premio Strega; Quando la Notte, 2009; La nave più bella 2012; Lucy, 2014; Voi non la conoscete, 2014; Flashback, 2022; L'epoca felice, 2025). Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Agosto 1980. Durante un campeggio nel deserto australiano, la piccola Azaria, di appena due mesi, scompare dalla tenda di famiglia. Sembra essere stata rapita da un dingo selvatico, ma i suoi genitori saranno vittima di pregiudizi ed errori giudiziari che renderanno questa tragedia uno dei casi più controversi della cronaca nera australiana. Questa è la storia di Azaria Chamberlain.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Flera SM-medaljer ska fördelas på Åby och många av loppen är vidöppna. Jens Sjödén tycker att omgången är en av de bästa på hela året och det finns potential på lördag. Vad kommer Expressens experter fram till? Missa inte Systemet.
Alessandra Ruspoli, Patrizia Debicke"L'enigma del fante di cuori"Ali Ribelli Edizioniwww.aliribelli.comQuattro traditori si nascondono a Londra sotto l'appellativo di Fanti. Appoggiano il pretendente cattolico contro Giorgio I, legittimo sovrano inglese. Lord Donagall, consigliere del re, dovrà sventare la minacciosa congiura, mentre il Fante di Cuori tesse nell'ombra la sua diabolica trama, seminando una sanguinosa scia di morte dietro di sé. Scritto a quattro mani, un thriller travolgente, con 360 pagine che si leggono d'un fiato. Un continuo e rapido susseguirsi di cambi d'orizzonte per un carosello che dall'Inghilterra passa alla Francia, fino a raggiungere la reggia di Versailles, avvicendandosi tra duelli, fughe rocambolesche, inquietanti complotti, pericolosi agguati, cavalcate selvagge e cadaveri eccellenti di vittime di efferati delitti. Offre anche il piacere di balli sontuosi, imponenti cerimonie di corte e cacce pittoresche, con l'appassionante ritmo di un romanzo d'avventura, le atmosfere di un feuilleton, gli intrighi di una spystory e un ventaglio di omicidi degni del miglior giallo storico.«Madre e figlia mi conducono in un'epoca piena di mistero e fascino, come se il passato fosse una città sconosciuta di cui loro conoscono vicoli e segreti: si muovono con grazia e maestria, catapultando me lettrice in una dimensione descritta magnificamente e da cui è impossibile staccarsi.» Marilù OlivaAlessandra Ruspoli ha scritto per Capital, Modaviva, Uomo Harper's Bazaar, Aqua. Ha pubblicato Dieci Piccoli Sette Nani, insieme a Lucio Nocentini, e racconti per diverse antologie. Ha curato organizzazione e Ufficio Stampa delle mostre L'Arcadia di Arnold Boecklin e Rodolphe Toepffer: Invito al viaggio e Invenzione del fumetto. Arredamento e Interior Design in campo alberghiero. Sommelier.Patrizia Debicke van der Noot: romanzi, gialli, thriller, gialli storici e d'avventura, racconti. Critica letteraria e collaborazioni editoriali con: Milanonera, The Blog Around The Corner, Contorni di Noir, Writers Magazine Italia e Libro Guerriero. Romanzi gialli e storici: L'oro dei Medici, La gemma del cardinale, L'uomo dagli occhi glauchi, La Sentinella del Papa, La congiura di San Domenico, L'eredità medicea, Il segreto del Calice Fiammingo, Figlia di Re: un matrimonio per l'Italia. Conferenze storiche per il FAI, per gli Istituti Italiani di Cultura di Francia e Lussemburgo, per l'Università del Lussemburgo, per circoli letterari. Workshop di scrittura per scuole medie e superiori. Coordinatore e conduttore per il 10° e 12° Festival del Giallo di Pistoia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Omicidio Kirk: quando l’odio diventa violenza;La gaffe di De Luca: scambia la moglie per la figlia.
Hear from Camilla Marcus, founder of west~bourne, about her newest collaboration with YUZUCO at the beginning of this week's episode!Lily Geiger is a born and bred New Yorker and the founder and CEO of Figlia, a modern, non-alcoholic aperitivo brand focusing on changing the conversation around alcohol consumption.what we chat about:How Lily's family history of alcoholism influenced the creation of the brandFiglia drawing on Italian aperitivo cultureThe aperitivos don't try to mimic alcohol, they stand on their own with complex, botanical flavors. What was the process like developing Figlia's signature blends, and what experience did you want people to have when drinking them?Next steps in an ever-evolving NA RTD spaceIG drinkfiglia | drinkfiglia.com IG camilla.marcus | westbourne.com | theyuzu.coFind Me:IG + TikTok citrusdiaries.studiocitrusdiaries.com | hello@citrusdiaries.comCreate your podcast today! #madeonzencastr
Negli ultimi due mesi in Thailandia sono successe: una guerra di confine con la Cambogia, il rovesciamento del governo, la nomina del terzo primo ministro in due anni, e forse la fine di una delle dinastie politiche più potenti di tutto il sud-est asiatico. Con Francesco Radicioni, giornalista di Radio Radicale da Bangkok, vi spieghiamo perché è tutto collegato I consigli di Francesco Radicioni– “Coup, King, Crisis” di Pavin Chachavalpongpun– Il film Pee chai dai ka (A Useful Ghost)– Il podcast Southeast Asia Radio Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Meloni a New York con la figlia;Israele attacca in Qatar: colpito il cuore politico di Hamas.
Da bambino prodigio nel cinema a cantautore, Nicola Carrus svela il suo percorso artistico, l'origine del nome "Apathico" e come l'arte sia diventata il suo potente mezzo espressivo. Nicola Carrus, noto come Apathico, è un talentuoso artista diciassettenne di Cabras, studente all'Istituto Turistico Sportivo Lorenzo Mossa di Oristano. L'inclinazione di Nicola Carrus verso il mondo artistico si manifestò precocemente, già all'età di soli 4 anni, e fu grazie alla profonda passione della madre per la recitazione che questo percorso ebbe inizio. Fu infatti sua madre a proporgli di fare una "piccola prova" per vedere se il mondo del cinema potesse interessargli. Quel primo approccio si rivelò un momento rivelatore per il piccolo Nicola: dopo aver provato, si innamorò immediatamente di questa espressione artistica e decise di intraprendere questa strada. Questo precoce inizio lo ha portato a recitare in film significativi come "Figlia mia" e "Il Vangelo secondo Maria", oltre a partecipare a diversi cortometraggi. La scintilla accesa dalla madre non solo ha dato il via alla sua carriera di attore, ma ha anche aperto la porta a una più ampia esplorazione artistica, portandolo a formarsi anche nel canto e nella danza, e persino a condurre eventi. Il nome d'arte "Apathico" deriva dalla sua difficoltà a esprimere le emozioni apertamente, anche di fronte a belle notizie. Fu sua madre a definirlo "apatico", e lui trovò il nome particolarmente adatto per la sua identità artistica. Il canto, in particolare, gli permette di esprimere pienamente se stesso, mentre la recitazione gli offre un'altra via per manifestare sentimenti, interpretando personaggi diversi. Un percorso artistico poliedrico: dalle scene ai palchi Nel 2025 Apathico ha debuttato discograficamente con i singoli "Solo tu", "L'umor nero" e "Ade", pubblicati da Greylights Records e Visory Record.s La sua musica, che si muove tra pop e rap melodico, narra esperienze personali e emozioni profonde. Il brano "L'umor nero" è particolarmente toccante, affrontando la perdita di una persona cara. La sua scrittura, durata circa un mese, è stata impegnativa, portandolo ad alleggerire alcune parti troppo intense per sé e per l'ascolto della sua famiglia. Diversamente, "Solo tu" non è una storia vera personale, ma un racconto ispirato a esperienze di vita comuni e universali. Dopo "Ade", l'ultimo singolo già pubblicato, l'artista ci informa dei nuovi progetti in cantiere. La prossima uscita sarà una canzone più pop e ritmata, dal sapore estivo. Sta anche componendo un brano su una "storia d'amore burrascosa" di un amico, confermando il suo impegno costante nella creazione musicale. Novità e sfide: l'arte come riscatto Il percorso di Nicola Carrus non è stato senza sfide. Le esperienze di bullismo subite durante le scuole medie lo hanno segnato profondamente, facendolo talvolta dubitare del suo cammino. Tuttavia, queste difficoltà sono diventate una spinta per la sua arte, offrendogli un canale per esprimere ciò che non riusciva a dire direttamente. I genitori lo hanno sempre supportato incondizionatamente, benché la sua natura "apatica" a volte celasse le sue lotte interiori. La storia di Nicola è un potente messaggio di resilienza, mostrando come l'arte possa essere un rifugio e un mezzo efficace per superare le avversità.
Tim Allen, Kat Dennings, un'autofficina e un uragano di risate. O forse no?Quell'uragano di figlia stagione 1, disponibile su Disney+.
Caso Alessia Pifferi: Merita Davvero L'Ergastolo?Il caso della madre accusata della morte della figlia Diana si arricchisce di una nuova, inquietante conferma: era pienamente cosciente di ciò che faceva.#AlessiaPifferi #DianaPifferi #giustiziaitaliana #omicidio #cronacaNera #psichiatriaforense #ergastolo #mamadellanno #periziascientifica #casoitaliano
durée : 00:30:06 - " Figlia dell'aria " de Maria Eugenia Luc - par : Anne Montaron - Dans nos brèves sonores cette semaine une page pour flûte de la compositrice argentine Maria Eugenia Luc imaginée pour le flûtiste Mario Caroli : Figlia dell' Aria. - réalisé par : Olivier Guérin Vous aimez ce podcast ? Pour écouter tous les autres épisodes sans limite, rendez-vous sur Radio France.
durée : 00:30:06 - " Figlia dell'aria " de Maria Eugenia Luc - par : Anne Montaron - Dans nos brèves sonores cette semaine une page pour flûte de la compositrice argentine Maria Eugenia Luc imaginée pour le flûtiste Mario Caroli : Figlia dell' Aria. - réalisé par : Olivier Guérin Vous aimez ce podcast ? Pour écouter tous les autres épisodes sans limite, rendez-vous sur Radio France.
Sono di un uomo di 49 anni e di sua figlia di 18 i corpi recuperati dopo l'incidente aereo avvenuto nelle scorse ore nel Vercellese. Qui un ultraleggero è precipitato in un campo di riso a pochi metri dal canale Cavour, fra i comuni di Lamporo e Livorno Ferraris.
Nel processo di secondo grado a Milano Alessia Pifferi è stata riconosciuta pienamente capace di intendere e volere al momento dei fatti. Lo ha stabilito la perizia disposta nel procedimento penale a carico della donna, condannata all'ergastolo in primo grado per omicidio volontario aggravato per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di meno di un anno e mezzo.
Parnian Kasae"Seta, figlia dell'Iran"Romanzo autobiograficoMursia Editorewww.mursia.com«La paura è rimanere nella prigione dell'oscurità, mentre la speranza è affrontare il mondo con tutte le sue incertezze e le sue sfide, uscire dal buio per tendere alla salvezza. Osando e rischiando. Buttandosi, a volte con un po' di follia.»Un romanzo autobiografico che attraversa frontiere geografiche e interiori. La voce di Parnian, ingegnera iraniana e donna migrante, ci guida in un viaggio che intreccia dolore fisico e nostalgia, memoria e resilienza, radici perdute e orizzonti conquistati. Le pagine ricompongono, come in un mosaico, le tessere di una vita che ha attraversato la storia recente dell'Iran: la Rivoluzione islamica, la guerra, le pressioni del regime e il grido di libertà delle donne. Dall'infanzia a Teheran sotto le bombe all'adolescenza con il velo, dalla perdita del padre – guida spirituale e faro intellettuale – fino al dottorato e alla rinascita in Italia: una donna cucita tra due civiltà, dove ogni dolore diventa arte e ogni frammento un tassello di rinascita.Parnian Kasae (Teheran, 1977) è laureata in Ingegneria Biomedica in Iran. Dopo un master in Simulazione a Trieste, si è dottorata in Fisica a Siena. Oggi vive a San Donà di Piave in provincia di Venezia, dove si dedica alla sua passione per l'arte e la letteratura. Seta, figlia dell'Iran è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
In questo episodio ospito di nuovo mia figlia di 10 anni.Insieme ripercorriamo tre episodi che ha vissuto questa estate e che l'hanno fatta riflettere su temi profondi e universali. Con la sua voce autentica e le sue osservazioni sorprendenti, ci addentriamo nel mondo dei bambini, toccando argomenti come il rispetto dell'individualità, le punizioni, il ruolo delle emozioni e il delicato equilibrio tra autonomia e guida.Un dialogo onesto, tenero e, forse, illuminante che offre spunti preziosi a chiunque stia crescendo un bambino o cercando di essere il genitore che avrebbe voluto avere.Un episodio che emoziona, fa pensare e invita ad ascoltare i bambini con cuore e mente aperti. Premi play e vieni con noi.Se vuoi ascoltare gli altri episodi che ho registrato con lei, te li lascio qui sotto.Ep. 265: Mio figlio viene escluso dal gruppo: https://open.spotify.com/episode/0mUZRAvrWAXYN3NA92yXJo?si=NYPMbIIqSfiUfR38qTG0MwEp. 234: Problemi con i compagni di classe: https://open.spotify.com/episode/0fYsdGGw6p4dLM1ZhbyMO5?si=y2UP2cn-SFqJTgzZxhmGkALascia una recensione e condividiSe il podcast Mamma Superhero ti aiuta, ti fa sentire meno sola e ti fa compagnia nella relazione con tuo figlio, ti chiedo di lasciare una recensione e condividerlo con altri genitori. Questo aiuta il podcast a crescere e mi motiva a continuare a offrire questo servizio gratuito che diffonde il respectful parenting e supporta la genitorialità.*** Seguimi sui socialInstagram: https://www.instagram.com/mammasuperhero/ Facebook: https://www.facebook.com/mammasuperhero
Davide Tortorella"La vita normale"Yasmina RezaAdelphiwww.adelphi.it"La vita normale", traduzione a cura di Davide Tortorella.«Per me il tribunale è un luogo di osservazione come un altro, come la strada, o la mia camera da letto» ha risposto Yasmina Reza quando le è stato chiesto perché, da quindici anni, segua processi, oscuri o clamorosi, in giro per la Francia. «Colui che crediamo altro da noi non lo è» afferma Reza, che, lasciando ai cronisti giudiziari il loro mestiere e alla giustizia di cercare (invano?) un senso nel caos, preferisce fare un passo di lato – e ogni volta spiazza il lettore. Senza curarsi di proclamare verità universali e concentrandosi invece su «frammenti di umanità» – un gesto, una frase, una postura, un dettaglio dell'abbigliamento –, Reza riesce a cogliere, nelle esistenze degli imputati, dei testimoni e delle vittime, qualcosa che non di rado alla giustizia sfugge, e che a quelle esistenze ci accomuna. È «la vita normale», che segue come un'ombra la sua controparte assassina, sovrapponendosi continuamente a essa. Come nel caso della donna che, un mattino di novembre, «incalzata, spinta da una forza senza nome», esce di casa per andare su una spiaggia ad abbandonare sua figlia alle onde, e poi torna a chiudersi nell'opacità della sua esistenza, «presente senza esserlo, come a strapiombo su sé stessa». A lei e ad altri fantasmi è dedicato questo libro. Fantasmi che irrompono sulla scena accanto a quelli dell'autrice, che ha la capacità, propria solo dei grandi scrittori, di insinuarsi nella psiche del lettore senza lasciargli il tempo di comprendere ciò che ha appena letto.«Yasmina Reza appartiene senza alcun dubbio alla famiglia dei grandi ironisti, tra Kafka, Bellow e Bashevis Singer» («Livres Hebdo»).Yasmina RezaDrammaturga, scrittrice, attrice e sceneggiatrice francese, le cui opere teatrali sono state adattate e rappresentate in molti Paesi e hanno ricevuto svariati premi. Figlia di un ingegnere iraniano e di una violinista ungherese di origine ebraica, comincia la sua carriera teatrale come attrice, partecipando a rappresentazioni di opere contemporanee e di classici di Molière e Marivaux. La prima pièce da lei scritta, Conversations après un enterrement, rappresentata per la prima volta nel 1987, la vale il Premio Molière come miglior autore; La traversée de l'hiver vince invece il Molière come miglior spettacolo regionale.Il successo internazionale arriva con l'opera successiva, Art (1994; Einaudi 2006), tradotta e rappresentata in oltre trenta lingue, per cui la Reza viene nuovamente premiata con il Molière per il miglior autore, il Premio Laurence Olivier e l'Evening Standard Award come miglior commedia (1997) e il Tony Award per il miglior spettacolo (1998); il romanzo Babylone, pubblicato da Flemmarion, ha vinto invece il premio Renaudot (2016).Tra le sue pubblicazioni: Al di sopra delle cose (Archinto 2000), Una desolazione (Bompiani 2003), Uomini incapaci di farsi amare (Bompiani 2006), L'alba, la sera o la notte (Bompiani 2007), Il dio del massacro (Adelphi 2011), Da nessuna parte (Archinto 2012), Felici i felici (Adelphi 2013), Babilonia (Adelphi 2017), «Arte» (Adelphi 2018), Bella figura (Adelphi 2019), Anne-Marie la beltà (Adelphi 2021), Serge (Adelphi 2022), La vita normale (Adelphi 2025).Davide Tortorella è traduttore, editor e autore televisivo. Per la tivù ha curato molti programmi di varietà e intrattenimento tra cui la rubrica libraria A tutto volume. Ha tradotto dall'inglese e dal tedesco Kenneth Anger, Botho Strauss, Susan Sontag, Groucho Marx, Alan Bennett e Vladimir Nabokov, ed è stato editor per la casa editrice Leonardo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Federica Falzea ha 43 anni, vive a Milano ma è nata e cresciuta a Lecce in una famiglia dove l'istruzione è sempre stata il vero motore di riscatto sociale. Figlia di due medici, Federica sceglie un approccio più olistico alla cura: va a studiare osteopatia a Milano, trovando alloggio presso una congregazione di suore, dove per la prima volta entra in contatto con la vita religiosa. Dopo quattro anni di studio, la svolta. Decide di lasciare la scuola per entrare in convento, dove trascorre nove anni studiando Psicologia Giovanile e Teologia. Col tempo, però, la spinta iniziale inizia ad affievolirsi e Federica decide di lasciare la vita religiosa per riprendere gli studi di osteopatia. In tre anni conclude la scuola, apre uno studio, si sposa e ha due figli.Tutto procede bene fino al 2022, quando le viene diagnosticato un tumore al peritoneo. Durante l'intervento le vengono asportati anche utero e ovaie e, dopo l'operazione, cominciano sintomi molto potenti: confusione, sbalzi d'umore, sudorazione e insonnia, inizialmente attribuiti all'intervento.Nella casa di cura dove è stata operata, nessuno la informa che la rimozione degli organi riproduttivi avrebbe causato una menopausa chirurgica precoce. Solo in seguito, grazie alla sua ginecologa, arriva la diagnosi corretta e l'inizio della terapia ormonale sostitutiva, la TOS. Federica sta meglio, ma si ritrova ad affrontare un nuovo ostacolo: i costi.La terapia, infatti, è tutta a carico suo. Tra farmaci, pomate specifiche e fisioterapia riabilitativa legata ai sintomi della menopausa, la spesa arriva facilmente a superare i 3.000 euro all'anno. Una cifra significativa, soprattutto se si considera che molte di queste cure non sono un “di più”, ma un'esigenza per continuare a vivere bene. I costi della menopausa non si fermano però alle terapie: si riflettono anche sul lavoro. Le donne affrontano questo passaggio fisiologico nel momento di massima responsabilità e rendimento professionale. Secondo uno studio anglosassone, ogni anno le donne in menopausa si assentano dal lavoro per una media di 24 ore, causando una perdita economica stimata in 15 milioni di euro. E se lavori in proprio, come Federica, il prezzo si misura in termini di mancato guadagno: «Io, da agosto del 2022, dopo circa cinque mesi, ho ripreso a lavorare. Cinque mesi senza alcuna entrata, senza alcun guadagno».Così, per contrastare anni di invisibilità e disinformazione, Federica e un'amica, Silvia, decidono di dare vita a MenoP: un progetto che vuole rompere il tabù attorno alla menopausa e dare finalmente voce a un'esperienza femminile ancora troppo spesso ignorata. Insieme organizzano focus group e incontri nelle aziende, portando formazione e consapevolezza dove ancora mancano strumenti e parole: «Cerchiamo di offrire una narrazione della menopausa diversa da quella che ci viene solitamente proposta, una narrazione in cui possiamo davvero riconoscerci e sentirci coinvolte».
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Oggi a Cult: Andrea Chiodi presenta l'edizione 2025 Di "Fra Sacro e Sacro Monte" a Varese; il FAI annuncia i Luoghi del Cuore 2025; Carlo Greppi firma il libro "Figlia mia" (Laterza); Stefano Moriggi è coautore di "Oltre la tecnofobia" (Raffaello Cortina); la rubrica di fumetti di Antonio Serra...
Mercoledì 11 giugno alla biblioteca di Leichhardt si discuterà in un incontro uno dei primi romanzi della celebre e misteriosa autrice.
Il giallo di Villa Pamphili, le vittime sono madre e figlia.
Oggi avremo il piacere di fare un viaggio con Veronica Satti, una donna cresciuta tra amore, sofferenza e senso dell'abbandono. Figlia di Roberto Satti, in arte Bobby Solo, per anni ha cercato il suo sguardo, la sua attenzione. La sofferenza la porterà in mondi oscuri, parleremo di salute mentale, fino ad arrivare a oggi dove ha avuto il coraggio di riscrivere la propria storia, una bella storia. Il dream team di One More Time è composto da: Giovanni Zaccaria, Samar Abdel Basset, Davide Tessari, Alice Gagliardi, Tommaso Galli, Gianluca Samblich.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Rassegna stampa quotidiana
Questa storia inizia nel 1971 a Ospitaletto, in provincia di Brescia, quando Aldo Artioli, un chimico industriale destinato poi a essere ricordato come uno dei padri della siderurgia italiana, fonda la Aso Acciai speciali. Prende così il via l'attività di un'azienda che poi diventa Asonext nel 2020, in coincidenza con una strategia di espansione internazionale e innovazione tecnologica. A portare avanti questa tradizione, e a guidarci nel racconto, è Paola Artioli, figlia del fondatore, che decise a soli 8 anni di voler portare avanti questa eredità raccogliendo una sfida, dopo aver sentito dire che, avendo avendo solo figlie femmine, l'attività di Aldo era destinata a finire.
In questo episodio di Educare con Calma do la parola a voi genitori, con una conversazione molto bella avvenuta nel Forum della comunità su La Tela. Una mamma ha scritto sul Forum (lo spazio sicuro che offriamo ai genitori per condividere e aiutarsi a vicenda) un messaggio che è stato molto sentito dalla comunità, perché… appartiene un po' a tutti e tutte noi. Parte del lavoro che facciamo insieme su La Tela è proprio questo: imparare a condividere le vulnerabilità per sentirci meno solə e sbagliatə. In questo episodio vi leggo la condivisione della mamma, alcune risposte di altri genitori e, visto che al Forum partecipano anche le professioniste de La Tela per offrire supporto ai genitori, vi leggerò anche la risposta di Elisa Pella. A proposito, se pensate che Elisa Pella o Viola Koyncuoglu (la nostra persona di riferimento per l'alta sensibilità) possano aiutarvi su una questione specifica, le trovate anche nel nostro servizio 1a1 in cui offriamo aiuto personalizzato a un prezzo davvero accessibile.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Il Divertificio Di 105 Music & Cars, con Fabiola e Dario Spada
Giovanna la Pazza, erede di Castiglia e Aragona, fu vittima di una storia drammatica con Filippo il Bello, tra amore, lotta per il potere e follia presunta.
Puntata a cura di Untimoteo.Raphael Bob Waksberg e Kate Purdy, produttori del pluripremiato cartone Netflix Bojack Horseman, nel 2019 realizzano per Prime Video una serie animata di due stagioni in 16 episodi della durata di 25 minuti ciascuno: Undone.La storia ruota attorno al disagio di Alma, che soffre la perdita del padre avvenuta in tenera età, e che sfoga la propria frustrazione sulla madre, sulla sorella e sul fidanzato Sam. La misura si colma per tutti quando la protagonista si ritrova coinvolta in un incidente automobilistico e, una volta risvegliata dal coma, inizia a soffrire di visioni. Inclusa quella del padre morto. “Animazione” è il format del podcast di Mondoserie dedicato alle diverse scuole ed espressioni del genere, dall'Oriente alla scena europea e americana. Ascolta il podcast su Bojack Horseman: https://www.mondoserie.it/bojack-horseman-podcast/Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoserie https://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Livia, una donna che non ha avuto figli si ritrova all'improvviso ad avere a che fare con Emma, la figlia di lui. E se da un lato quello tra i bambini e i nuovi partner dei genitori è un argomento che esiste da sempre (fin dai tempi delle matrigne delle favole), dall'altro quella che racconta Chiara Marchelli nel libro “La figlia di lui” è una storia contemporanea e collettiva in cui si svela la complessità di questo triangolo amoroso in cui - forse - ognuno dà il peggio di sé.
Nella vita di Benito Mussolini ci sono state tante donne. Ovviamente la moglie Rachele, così come l'amante ufficiale Claretta Petacci. Ma tra il 1912 e il 1931 nel cuore del capo del fascismo c'era un posto speciale per Margherita Grassini, coniugata (e poi vedova) Sarfatti. Figlia di una delle famiglie ebree più colte e influenti di Venezia, animatrice di salotti artistici, giornalista, scrittrice, amica di grandi nomi della cultura italiana, Margherita introdusse un ancor giovane Mussolini nei migliori ambienti borghesi e più tardi fu sua musa ispiratrice nel giornalismo, tra "Il Popolo d'Italia" e "Gerarchia". Il loro amore, tormentato ma passionale, finì in maniera brusca portando molto tempo dopo la Sarfatti ad ammettere il rimorso per quanto fatto. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
l gratuito patrocinio è un istituto previsto dalla legge italiana che, dal 2001, consente alle persone con un reddito basso di essere assistite da un avvocato senza dover pagare le sue parcelle, poiché queste sono a carico dello Stato. Dal 2011, questa legge è stata estesa a tutte le donne vittime di violenza, senza alcuna distinzione di reddito. Dietro questa legge, però, ci sono avvocati e avvocatesse che, non solo rinunciano a stipendi stellari, ma a volte aspettano anni per essere pagati dallo stato. Alessia Sorgato è una di loro.Ha 57 anni e abita a Milano. Figlia di un notaio e di una casalinga, viene spinta verso gli studi in Legge, che odia, fino all'incontro col diritto penale. È amore a prima vista e, non appena laureata, inizia subito a lavorare in uno studio molto importante, dove fa una gavetta incredibile. Per dieci anni, si occupa di maxi processi: omicidi, Mani Pulite... A 30 anni è capo del dipartimento e ha una solida esperienza come difensora dei criminali. Quando cambia studio di avvocati, le cose non vanno come sperato. Conscia delle sue possibilità economiche e di uno stipendio fisso, aveva appena acquistato la sua prima casa, quando, dopo un anno, viene licenziata. Indebitata fino al collo e con la pressione di un mutuo da pagare, Alessia prende in affitto un soppalco sopra uno studio di architettura e inizia a esercitare la libera professione. Qui comincia il secondo tempo della sua vita. Per fare cassa inizia a scrivere per alcune riviste del Sole 24Ore: pian piano gli articoli si trasformano in libri. E un giorno, durante la presentazione di un suo libro sullo stalking, la psicologa fondatrice di “Soccorso Rosa”, un centro antiviolenza intraospedaliero di Milano, le chiede di collaborare con lei. Alessia accetta e per la prima volta, si ritrova a difendere le vittime. In dieci anni, assistono più di 400 donne. Alessia si prende l'impegno di informare le donne del loro diritto a essere difese in gratuito patrocinio. «Non tutte le mie colleghe fanno lo stesso. Recentemente, mi hanno raccontato di avvocate che difendono le vittime, ma sconsigliano loro di chiedere il gratuito patrocinio, dicendo che il giudice potrebbe vederle di cattivo occhio.». Eppure, nonostante la grande dedizione e impegno verso la causa, i tempi per ricevere il pagamento dallo Stato sono lunghissimi, con l'attesa che può protrarsi per anni prima che venga riconosciuta una retribuzione per ogni singolo processo. Ma che cosa spinge Alessia ad andare avanti nonostante tutto? «La soddisfazione più grande che ho è che molte donne le salviamo fisicamente, anche se non lo faccio da sola, perché il percorso di presa in carico di una vittima di violenza coinvolge sempre almeno tre o quattro persone: la penalista, la civilista che la fa separare, la psicologa e le volontarie. In alcuni casi, le ho letteralmente afferrate per i capelli e le abbiamo fatte uscire da situazioni pericolosissime, con uomini che le tenevano con le mani al collo. Questo tipo di risultati mi ripaga enormemente».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: "Chi mi ha toccato?"». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male».Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.Parola del Signore.
Il chitarrista e compositore racconta la commovente storia dietro "Impression from Grace”, un nuovo album in uscita tra poco.