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Memos
Memos di giovedì 01/10/2020

Memos

Play Episode Listen Later Oct 1, 2020 27:11


Agnelli-Elkann, la famiglia preferisce i giornali all'auto? Dopo il colpo di mano con cui ha cambiato i vertici dei giornali del gruppo Gedi (di sua proprietà), John Elkann è apparso meno determinato nella fusione Fca-Psa. Le ultime mosse sul futuro cda di Stellantis (il gruppo che nascerà a marzo 2021) vedono i “torinesi” in posizioni secondarie, non operative. E' una fusione paritaria tra Fca e Psa oppure i francesi di Peugeot hanno preso in mano il timone del nuovo gruppo? Chi ha comprato chi? Giuseppe Berta, storico dell'economia, ospite di Memos, sostiene che «la guida operativa ed esecutiva del nuovo gruppo sarà nelle mani dell'amministratore delegato di PSA, Carlos Tavares». In altre parole è come se Fca fosse stata comprata da Psa. John Elkann preferisce i giornali alle auto? «Direi piuttosto che Elkann – racconta il professor Berta - vuole trasformare Exor in una holding di partecipazioni: non più un modello di capitalismo industriale di gestione diretta, ma un capitalismo che si limita ad amministrare i risultati finanziari». Ospite della puntata di Memos anche Barbara Tibaldi, della segreteria nazionale della Fiom-Cgil e testimone degli ultimi vent'anni di storia dell'industria dell'auto torinese.

Memos
Memos di gio 01/10

Memos

Play Episode Listen Later Oct 1, 2020 27:11


Agnelli-Elkann, la famiglia preferisce i giornali all’auto? Dopo il colpo di mano con cui ha cambiato i vertici dei giornali del gruppo Gedi (di sua proprietà), John Elkann è apparso meno determinato nella fusione Fca-Psa. Le ultime mosse sul futuro cda di Stellantis (il gruppo che nascerà a marzo 2021) vedono i “torinesi” in posizioni secondarie, non operative. E’ una fusione paritaria tra Fca e Psa oppure i francesi di Peugeot hanno preso in mano il timone del nuovo gruppo? Chi ha comprato chi? Giuseppe Berta, storico dell’economia, ospite di Memos, sostiene che «la guida operativa ed esecutiva del nuovo gruppo sarà nelle mani dell’amministratore delegato di PSA, Carlos Tavares». In altre parole è come se Fca fosse stata comprata da Psa. John Elkann preferisce i giornali alle auto? «Direi piuttosto che Elkann – racconta il professor Berta - vuole trasformare Exor in una holding di partecipazioni: non più un modello di capitalismo industriale di gestione diretta, ma un capitalismo che si limita ad amministrare i risultati finanziari». Ospite della puntata di Memos anche Barbara Tibaldi, della segreteria nazionale della Fiom-Cgil e testimone degli ultimi vent’anni di storia dell’industria dell’auto torinese.

Memos
Memos di gio 01/10/20

Memos

Play Episode Listen Later Sep 30, 2020 27:11


Agnelli-Elkann, la famiglia preferisce i giornali all’auto? Dopo il colpo di mano con cui ha cambiato i vertici dei giornali del gruppo Gedi (di sua proprietà), John Elkann è apparso meno determinato nella fusione Fca-Psa. Le ultime mosse sul futuro cda di Stellantis (il gruppo che nascerà a marzo 2021) vedono i “torinesi” in posizioni secondarie, non operative. E’ una fusione paritaria tra Fca e Psa oppure i francesi di Peugeot hanno preso in mano il timone del nuovo gruppo? Chi ha comprato chi? Giuseppe Berta, storico dell’economia, ospite di Memos, sostiene che «la guida operativa ed esecutiva del nuovo gruppo sarà nelle mani dell’amministratore delegato di PSA, Carlos Tavares». In altre parole è come se Fca fosse stata comprata da Psa. John Elkann preferisce i giornali alle auto? «Direi piuttosto che Elkann – racconta il professor Berta - vuole trasformare Exor in una holding di partecipazioni: non più un modello di capitalismo industriale di gestione diretta, ma un capitalismo che si limita ad amministrare i risultati finanziari». Ospite della puntata di Memos anche Barbara Tibaldi, della segreteria nazionale della Fiom-Cgil e testimone degli ultimi vent’anni di storia dell’industria dell’auto torinese.

Ora di punta
Ora di punta di mar 18/08

Ora di punta

Play Episode Listen Later Aug 19, 2020 98:10


1. Covid, aeroporti. Claudio Jampaglia intervista Walter Bergamaschi, direttore ATS Milano. 2. Vanda Bonardo, responsabile Legambiente Alpi: la Carovana dei Ghiacciai, presentazione dati su scioglimento ghiacciai alpini. 3. Mario Draghi al Meeting dell’Amicizia. Da Rimini l’inviata di Repubblica (e corrispondente da Berlino) Tonia Mastrobuoni. 4. La morte di Cesare Romiti. L’intervista a Giuseppe Berta di Andrea Monti. 5. Elezioni regionali. Il Veneto, con il politologo Paolo Feltrin, dell’università di Trieste. Micap: cosa deve fare Sala alle elezioni della prossima primavera, ricandidarsi o lasciare?

Ora di punta
Ora di punta di mar 18/08

Ora di punta

Play Episode Listen Later Aug 17, 2020 98:10


1. Covid, aeroporti. Claudio Jampaglia intervista Walter Bergamaschi, direttore ATS Milano. 2. Vanda Bonardo, responsabile Legambiente Alpi: la Carovana dei Ghiacciai, presentazione dati su scioglimento ghiacciai alpini. 3. Mario Draghi al Meeting dell’Amicizia. Da Rimini l’inviata di Repubblica (e corrispondente da Berlino) Tonia Mastrobuoni. 4. La morte di Cesare Romiti. L’intervista a Giuseppe Berta di Andrea Monti. 5. Elezioni regionali. Il Veneto, con il politologo Paolo Feltrin, dell’università di Trieste. Micap: cosa deve fare Sala alle elezioni della prossima primavera, ricandidarsi o lasciare?

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 18/12/2019 - Politica industriale - Le urgenze

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Dec 18, 2019 19:15


Giuseppe Berta, Univ. Bocconi ; Leonardo Becchetti, Univ. Tor Vergata ; Andrea Giuricin, Univ. Bicocca .

Un libro tira l'altro
Un libro tira l'altro del giorno 01/12/2019: Berta: Detroit come paradigma di una nuova condizione esistenziale

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Dec 1, 2019


Detroit, come molte città che hanno subito un profondo processo di deindustrializzazione, ha vissuto un periodo di degrado urbano connotato da forti tensioni razziali - racconta Giuseppe Berta, parlando del suo libro "Detroit. Viaggio nella città degli estremi" (Il Mulino, 252 p., € 16,00). Anche se Detroit non è più da tempo la capitale dell'automobile, l'industria legata alla mobilità, coniugata con la digitalizzazione, ha comunque un ruolo rilevante nell'economia della città. I cambiamenti più importanti sono avvenuti però nel tessuto sociale delle città, e oggi Detroit può essere considerata il simbolo di una nuova condizione esistenziale, e dunque rappresenta un osservatorio ideale sulla politica americana - conclude Berta. RECENSIONI "Il Natale di Francesco" di Enzo Fortunato (Edizioni San Paolo, 144 p., € 25,00) "Francesco e il sultano" di Piero Damosso e Enzo Fortunato (Edizioni San Paolo, 180 p., € 16,00) "Francesco e il sultano" di Ernesto Ferrero (Einaudi, 208 p., € 18,50) "Francesco, un'altra storia" di Chiara Frugoni (Marietti 1820, 88 p., € 14,00) "Apparecchiare la santità. Il cibo nella predicazione di papa Francesco" di Pierluigi Plata (Libreria Editrice Vaticana, 134 p., € 12,00) IL CONFETTINO "Storie in cinque minuti. Aspettando il Natale" di Olivier Dupin (Jaca Book, 64 p., € 16,00)

Tutto Qui
Tutto Qui - Mercoledì 06 Novembre - Fusione tra FCA e PSA: quale futuro per Torino?

Tutto Qui

Play Episode Listen Later Nov 7, 2019 23:06


Dopo l'annuncio della fusione tra Fca e Psa ci si interroga quali conseguenze possa portare quest'operazione per gli stabilimenti piemontesi: lo abbiamo chiesto a Giuseppe Berta, docente di storia dell'industria all'Università Bocconi di Milano, a Dario Gallina, presidente dell'Unione industriale di Torino e a Edi Lazzi, segretario provinciale di Fiom Cgil

Radar
Radar di gio 06/06/19 (prima parte)

Radar

Play Episode Listen Later Jun 5, 2019 28:11


Tramonta l'ipotesi di fusione tra Renault e Fca, intervista a Giuseppe Berta. Le crisi industriali italiane e il ruolo del governo, intervista a Maurizio Landini. Decine di arresti per mafia e spaccio nel foggiano, il commento del sociologo Leonardo Palmisano. (prima parte)

Radar
Radar di gio 06/06 (prima parte)

Radar

Play Episode Listen Later Jun 5, 2019 28:11


Tramonta l'ipotesi di fusione tra Renault e Fca, intervista a Giuseppe Berta. Le crisi industriali italiane e il ruolo del governo, intervista a Maurizio Landini. Decine di arresti per mafia e spaccio nel foggiano, il commento del sociologo Leonardo Palmisano. (prima parte)

Radar
Radar di mar 12/03 (prima parte)

Radar

Play Episode Listen Later Mar 11, 2019 27:45


BlueTec Termini Imerese, arresto vertici: con Roberto Mastrosimone (Fiom), sindaco Francesco Giunta e Giuseppe Berta, storico dell'industria, Blitz contro la ndrangheta in Veneto: con Monica Andolfatto (Il Gazzettino) e Claudio Cordova (Il Dispaccio) (prima parte)

Radar
Radar di mar 12/03/19 (prima parte)

Radar

Play Episode Listen Later Mar 11, 2019 27:45


BlueTec Termini Imerese, arresto vertici: con Roberto Mastrosimone (Fiom), sindaco Francesco Giunta e Giuseppe Berta, storico dell'industria, Blitz contro la ndrangheta in Veneto: con Monica Andolfatto (Il Gazzettino) e Claudio Cordova (Il Dispaccio) (prima parte)

WIKIRADIO
WIKIRADIO del 23/01/2019 - L'ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE raccontato da Giuseppe Berta

WIKIRADIO

Play Episode Listen Later Jan 23, 2019 29:49


L'ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE raccontato da Giuseppe Berta

Radar
Radar di mar 30/10/18 (prima parte)

Radar

Play Episode Listen Later Oct 29, 2018 27:08


Italia, economia ferma: con l'economista Giuseppe Berta, Le testimonianze dai luoghi più colpiti dai nubifragi, Movimento 5 Stelle: intervista senatore De Falco (prima parte)

Radar
Radar di mar 30/10 (prima parte)

Radar

Play Episode Listen Later Oct 29, 2018 27:08


Italia, economia ferma: con l'economista Giuseppe Berta, Le testimonianze dai luoghi più colpiti dai nubifragi, Movimento 5 Stelle: intervista senatore De Falco (prima parte)

Memos
Memos di venerdì 05/10/2018

Memos

Play Episode Listen Later Oct 5, 2018 29:43


Una svolta nella transizione verso l'auto elettrica. Il voto del parlamento europeo di due giorni fa accelera l'uscita dai combustibili fossili. Il provvedimento approvato impone una riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030, con l'obiettivo intermedio del 20% entro il 2025. Inoltre la norma prevede dei vincoli per le aziende: i veicoli elettrici o ibridi devono diventare entro il 2030 il 35% delle auto nuove vendute da ciascun costruttore. Memos ne ha parlato oggi con Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, e Giuseppe Berta, storico dell'economia all'università Bocconi. Il “messaggio nella bottiglia” di oggi è stato curato dalla scrittrice e giornalista Paola Natalicchio sulla scuola e la disabilità. Ospite anche il professor Nando dalla Chiesa che ci ha raccontato le ragioni di un importante riconoscimento ottenuto dall'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'università Statale di Milano: è stato scelto dall'Onu come osservatore alla prossima conferenza sulla criminalità organizzata di Vienna.

milano nando chiesa inoltre ospite venerd memos bocconi statale kyoto club gianni silvestrini giuseppe berta
Memos
Memos di ven 05/10

Memos

Play Episode Listen Later Oct 4, 2018 29:44


Una svolta nella transizione verso l’auto elettrica. Il voto del parlamento europeo di due giorni fa accelera l’uscita dai combustibili fossili. Il provvedimento approvato impone una riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030, con l’obiettivo intermedio del 20% entro il 2025. Inoltre la norma prevede dei vincoli per le aziende: i veicoli elettrici o ibridi devono diventare entro il 2030 il 35% delle auto nuove vendute da ciascun costruttore. Memos ne ha parlato oggi con Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, e Giuseppe Berta, storico dell’economia all’università Bocconi. Il “messaggio nella bottiglia” di oggi è stato curato dalla scrittrice e giornalista Paola Natalicchio sulla scuola e la disabilità. Ospite anche il professor Nando dalla Chiesa che ci ha raccontato le ragioni di un importante riconoscimento ottenuto dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’università Statale di Milano: è stato scelto dall’Onu come osservatore alla prossima conferenza sulla criminalità organizzata di Vienna.

Memos
Memos di ven 05/10

Memos

Play Episode Listen Later Oct 4, 2018 29:44


Una svolta nella transizione verso l’auto elettrica. Il voto del parlamento europeo di due giorni fa accelera l’uscita dai combustibili fossili. Il provvedimento approvato impone una riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030, con l’obiettivo intermedio del 20% entro il 2025. Inoltre la norma prevede dei vincoli per le aziende: i veicoli elettrici o ibridi devono diventare entro il 2030 il 35% delle auto nuove vendute da ciascun costruttore. Memos ne ha parlato oggi con Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, e Giuseppe Berta, storico dell’economia all’università Bocconi. Il “messaggio nella bottiglia” di oggi è stato curato dalla scrittrice e giornalista Paola Natalicchio sulla scuola e la disabilità. Ospite anche il professor Nando dalla Chiesa che ci ha raccontato le ragioni di un importante riconoscimento ottenuto dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’università Statale di Milano: è stato scelto dall’Onu come osservatore alla prossima conferenza sulla criminalità organizzata di Vienna.

Zarathustra - Radio Italia anni '60
I robot ci ruberanno il lavoro?

Zarathustra - Radio Italia anni '60

Play Episode Listen Later Sep 22, 2018 16:37


Dai viaggi prenotati via internet alle casse automatiche al supermercato. Sono sempre di più i lavori che si possono svolgere senza l'aiuto di esseri umani. Ma è proprio vero che per ogni posto di lavoro cancellato dall'automazione se ne creeranno altrettanti di migliore qualità? Parliamo di futuro con il prof. Giuseppe Berta, storico dell'economia all'università Bocconi a cui abbiamo chiesto se i robot ci ruberanno il lavoro.

Radar
Radar di mar 18/09/18 (prima parte)

Radar

Play Episode Listen Later Sep 17, 2018 26:46


Imma D'Amico sul decennale strage Castel Volturno, Giuseppe Berta su dati industria italiana, Maria D'Amico su inchiesta Ponzano Romano per corruzione. (prima parte)

radar prima giuseppe berta
Radar
Radar di mar 18/09 (prima parte)

Radar

Play Episode Listen Later Sep 17, 2018 26:46


Imma D'Amico sul decennale strage Castel Volturno, Giuseppe Berta su dati industria italiana, Maria D'Amico su inchiesta Ponzano Romano per corruzione. (prima parte)

radar prima giuseppe berta maria d'amico
Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 23/07/2018 - FCA dopo Marchionne - Seconda parte

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jul 23, 2018 18:50


Giuseppe Di Marco, redazione economica del Grr ; Giuseppe Berta, storico dell'Italia industriale Università Bocconi di Milano ; Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl ; Eric Sylvers, Wallstreet Journal Italia .

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 23/07/2018 - FCA dopo Marchionne - Prima parte

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jul 23, 2018 27:29


Maurizio Crosetti, La Repubblica ; Giuseppe Berta, storico dell'Italia industriale Università di Bocconi di Milano ; Marco Ferrante, giornalista e scrittore .

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 05/12/2017 - 10 anni dalla tragedia Thyssen - Prima parte

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Dec 5, 2017 21:01


Raffaele Guariniello, già Procuratore capo vicario di Torino ; Ezio Mauro, già direttore di Repubblica ; Prof. Giuseppe Berta, storico dell'Italia industriale, Università Bocconi di Milano ; Antonio Boccuzzi, l'unico sopravvissuto all'incidente.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 05/12/2017 - 10 anni dalla tragedia Thyssen - Seconda parte

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Dec 5, 2017 29:24


Prof. Giuseppe Berta, storico dell'Italia industriale, Università Bocconi di Milano ; Antonio Boccuzzi, l'unico sopravvissuto all'incidente ; Avv. Maria Giovannone, responsabile ufficio salute e sicurezza Anmil ; Maurizio Sacconi, Sen. AP, presidente Commissione lavoro e previdenza del Senato.

WIKIRADIO 2017
WIKIRADIO del 07/07/2017 - LA NASCITA DELLA MONTEDISON raccontata da Giuseppe Berta

WIKIRADIO 2017

Play Episode Listen Later Jul 7, 2017 29:46


LA NASCITA DELLA MONTEDISON raccontata da Giuseppe Berta

nascita raccontata giuseppe berta
Memos
L'Italia e la crisi, tra banche industria e lavoro a dieci anni dall'inizio della Grande Recessione

Memos

Play Episode Listen Later Jun 22, 2017 28:15


La “Grande Recessione” è iniziata dieci anni fa. Tutto cominciò negli Stati Uniti con la crisi dei mutui ad alto rischio, trasformati in titoli spazzatura e venduti a mani basse sui mercati finanziari. Il 19 luglio del 2007 l'allora capo della Fed, la banca centrale americana, Ben Bernanke ammise per la prima volta che la crisi dei subprime avrebbe “chiaramente provocato delle perdite”. Bernanke, durante un'audizione alla commissione bancaria del Senato statunitense, riportò alcune stime di queste perdite: tra i 50 e i 100 miliardi di dollari. Due anni dopo, nel 2009, le stime sui costi della crisi per le banche erano già diventate superiori di oltre 30 volte. A dieci anni di distanza dall'inizio della Grande Recessione negli Stati Uniti, qual è il conto pagato dall'Italia? Memos ha ospitato oggi lo storico Giuseppe Berta e la statistica sociale Linda Laura Sabbadini. A dieci anni da quel luglio del 2007 in Italia si parla ancora di banche. Banche travolte dalla crisi globale, ma anche in diversi casi dalla malagestione clientelare locale. Ieri è stata approvata definitivamente dal parlamento la Commissione d'inchiesta sul sistema bancario italiano. Montepaschi, Etruria, CariFerrara, CariChieti, Banca Marche sono alcune delle banche di cui la commissione dovrà occuparsi. Ma quello delle banche è solo uno degli aspetti della crisi di questi dieci anni. Gli altri riguardano l'industria italiana decimata, il lavoro parcellizzato tra stabili e precari, la società frammentata dalle disuguaglianze. E poi l'espansione, anche a causa della crisi, del potere economico delle organizzazioni mafiose. Proprio oggi ne ha parlato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti nella sua relazione annuale.

Memos
L’Italia e la crisi, tra banche industria e lavoro a dieci anni dall’inizio della Grande Recessione

Memos

Play Episode Listen Later Jun 21, 2017 28:15


La “Grande Recessione” è iniziata dieci anni fa. Tutto cominciò negli Stati Uniti con la crisi dei mutui ad alto rischio, trasformati in titoli spazzatura e venduti a mani basse sui mercati finanziari. Il 19 luglio del 2007 l’allora capo della Fed, la banca centrale americana, Ben Bernanke ammise per la prima volta che la crisi dei subprime avrebbe “chiaramente provocato delle perdite”. Bernanke, durante un’audizione alla commissione bancaria del Senato statunitense, riportò alcune stime di queste perdite: tra i 50 e i 100 miliardi di dollari. Due anni dopo, nel 2009, le stime sui costi della crisi per le banche erano già diventate superiori di oltre 30 volte. A dieci anni di distanza dall’inizio della Grande Recessione negli Stati Uniti, qual è il conto pagato dall’Italia? Memos ha ospitato oggi lo storico Giuseppe Berta e la statistica sociale Linda Laura Sabbadini. A dieci anni da quel luglio del 2007 in Italia si parla ancora di banche. Banche travolte dalla crisi globale, ma anche in diversi casi dalla malagestione clientelare locale. Ieri è stata approvata definitivamente dal parlamento la Commissione d’inchiesta sul sistema bancario italiano. Montepaschi, Etruria, CariFerrara, CariChieti, Banca Marche sono alcune delle banche di cui la commissione dovrà occuparsi. Ma quello delle banche è solo uno degli aspetti della crisi di questi dieci anni. Gli altri riguardano l’industria italiana decimata, il lavoro parcellizzato tra stabili e precari, la società frammentata dalle disuguaglianze. E poi l’espansione, anche a causa della crisi, del potere economico delle organizzazioni mafiose. Proprio oggi ne ha parlato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti nella sua relazione annuale.

Memos
L’Italia e la crisi, tra banche industria e lavoro a dieci anni dall’inizio della Grande Recessione

Memos

Play Episode Listen Later Jun 21, 2017 28:15


La “Grande Recessione” è iniziata dieci anni fa. Tutto cominciò negli Stati Uniti con la crisi dei mutui ad alto rischio, trasformati in titoli spazzatura e venduti a mani basse sui mercati finanziari. Il 19 luglio del 2007 l’allora capo della Fed, la banca centrale americana, Ben Bernanke ammise per la prima volta che la crisi dei subprime avrebbe “chiaramente provocato delle perdite”. Bernanke, durante un’audizione alla commissione bancaria del Senato statunitense, riportò alcune stime di queste perdite: tra i 50 e i 100 miliardi di dollari. Due anni dopo, nel 2009, le stime sui costi della crisi per le banche erano già diventate superiori di oltre 30 volte. A dieci anni di distanza dall’inizio della Grande Recessione negli Stati Uniti, qual è il conto pagato dall’Italia? Memos ha ospitato oggi lo storico Giuseppe Berta e la statistica sociale Linda Laura Sabbadini. A dieci anni da quel luglio del 2007 in Italia si parla ancora di banche. Banche travolte dalla crisi globale, ma anche in diversi casi dalla malagestione clientelare locale. Ieri è stata approvata definitivamente dal parlamento la Commissione d’inchiesta sul sistema bancario italiano. Montepaschi, Etruria, CariFerrara, CariChieti, Banca Marche sono alcune delle banche di cui la commissione dovrà occuparsi. Ma quello delle banche è solo uno degli aspetti della crisi di questi dieci anni. Gli altri riguardano l’industria italiana decimata, il lavoro parcellizzato tra stabili e precari, la società frammentata dalle disuguaglianze. E poi l’espansione, anche a causa della crisi, del potere economico delle organizzazioni mafiose. Proprio oggi ne ha parlato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti nella sua relazione annuale.

Memos
Confindustria Sole24Ore, il capitale col trucco

Memos

Play Episode Listen Later Mar 14, 2017 27:55


Un intero gruppo dirigente sotto inchiesta, con accuse pesanti. La procura di Milano sta indagando sugli ex vertici del Sole 24 Ore per falso in bilancio e appropriazione indebita. I nomi sono quelli dell'ormai ex direttore Roberto Napoletano, degli ex vertici societari Benito Benedini e Donatella Treu. Il Sole 24 Ore è il gruppo editoriale di Confindustria. E' la corazzata di carta, e digitale, da cui gli industriali hanno lanciato negli anni strali e diktat. Verso la politica, i sindacati, le istituzioni accusati a turno di ritardi, inefficienze, di non comprendere le esigenze delle imprese. Ora quella corazzata è scossa dalle fondamenta. Gli ultimi sviluppi dell'inchiesta dei pm di Milano rivelano quanto meno gravi episodi di “mala gestione”. I giornalisti, in sciopero ad oltranza negli ultimi giorni, hanno chiesto ai vertici del gruppo di evitare “soluzioni confuse”. Sotto gli occhi di tutti c'è un sistema di potere confindustriale che si sgretola e una lotta per la successione che sembra essere già iniziata. La coppia Vincenzo Boccia (presidente Confindustria) e Roberto Napoletano (ex direttore del Sole 24 Ore) è insidiata da un gruppo di ex, tra cui Alberto Bombassei e Alberto Vacchi, entrambi ex candidati alla presidenza di Confindustria negli anni anni scorsi. Nuovi equilibri politici e soluzioni imprenditoriali per il gruppo del Sole 24 Ore vanno comunque ancora tutti trovati. ..A Memos sono stati ospiti oggi il giornalista della Stampa Paolo Colonnello, cronista da anni a Palazzo di Giustizia di Milano; e Giuseppe Berta, storico, insegna all'Università Bocconi.

Memos
Confindustria Sole24Ore, il capitale col trucco

Memos

Play Episode Listen Later Mar 13, 2017 27:55


Un intero gruppo dirigente sotto inchiesta, con accuse pesanti. La procura di Milano sta indagando sugli ex vertici del Sole 24 Ore per falso in bilancio e appropriazione indebita. I nomi sono quelli dell’ormai ex direttore Roberto Napoletano, degli ex vertici societari Benito Benedini e Donatella Treu. Il Sole 24 Ore è il gruppo editoriale di Confindustria. E’ la corazzata di carta, e digitale, da cui gli industriali hanno lanciato negli anni strali e diktat. Verso la politica, i sindacati, le istituzioni accusati a turno di ritardi, inefficienze, di non comprendere le esigenze delle imprese. Ora quella corazzata è scossa dalle fondamenta. Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta dei pm di Milano rivelano quanto meno gravi episodi di “mala gestione”. I giornalisti, in sciopero ad oltranza negli ultimi giorni, hanno chiesto ai vertici del gruppo di evitare “soluzioni confuse”. Sotto gli occhi di tutti c’è un sistema di potere confindustriale che si sgretola e una lotta per la successione che sembra essere già iniziata. La coppia Vincenzo Boccia (presidente Confindustria) e Roberto Napoletano (ex direttore del Sole 24 Ore) è insidiata da un gruppo di ex, tra cui Alberto Bombassei e Alberto Vacchi, entrambi ex candidati alla presidenza di Confindustria negli anni anni scorsi. Nuovi equilibri politici e soluzioni imprenditoriali per il gruppo del Sole 24 Ore vanno comunque ancora tutti trovati. ..A Memos sono stati ospiti oggi il giornalista della Stampa Paolo Colonnello, cronista da anni a Palazzo di Giustizia di Milano; e Giuseppe Berta, storico, insegna all’Università Bocconi.

Memos
Confindustria Sole24Ore, il capitale col trucco

Memos

Play Episode Listen Later Mar 13, 2017 27:55


Un intero gruppo dirigente sotto inchiesta, con accuse pesanti. La procura di Milano sta indagando sugli ex vertici del Sole 24 Ore per falso in bilancio e appropriazione indebita. I nomi sono quelli dell’ormai ex direttore Roberto Napoletano, degli ex vertici societari Benito Benedini e Donatella Treu. Il Sole 24 Ore è il gruppo editoriale di Confindustria. E’ la corazzata di carta, e digitale, da cui gli industriali hanno lanciato negli anni strali e diktat. Verso la politica, i sindacati, le istituzioni accusati a turno di ritardi, inefficienze, di non comprendere le esigenze delle imprese. Ora quella corazzata è scossa dalle fondamenta. Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta dei pm di Milano rivelano quanto meno gravi episodi di “mala gestione”. I giornalisti, in sciopero ad oltranza negli ultimi giorni, hanno chiesto ai vertici del gruppo di evitare “soluzioni confuse”. Sotto gli occhi di tutti c’è un sistema di potere confindustriale che si sgretola e una lotta per la successione che sembra essere già iniziata. La coppia Vincenzo Boccia (presidente Confindustria) e Roberto Napoletano (ex direttore del Sole 24 Ore) è insidiata da un gruppo di ex, tra cui Alberto Bombassei e Alberto Vacchi, entrambi ex candidati alla presidenza di Confindustria negli anni anni scorsi. Nuovi equilibri politici e soluzioni imprenditoriali per il gruppo del Sole 24 Ore vanno comunque ancora tutti trovati. ..A Memos sono stati ospiti oggi il giornalista della Stampa Paolo Colonnello, cronista da anni a Palazzo di Giustizia di Milano; e Giuseppe Berta, storico, insegna all’Università Bocconi.

Memos
Trump, le destre europee e l'asse economico con Londra e Mosca.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 19, 2017 28:45


Domani a Washington il giuramento di Donald Trump, il nuovo presidente degli Stati Uniti. Dopodomani a Coblenza in Germania, il vertice dei leader delle destre xenofobe e nazionaliste europee: ci saranno la francese Marine Le Pen, la tedesca Frauke Petry, l'olandese Geert Wilders e il leghista Salvini. Due eventi lontani, quasi contemporanei. Cosa li tiene insieme? Cosa c'è in comune tra i leader della destra estrema europea e Trump? A Memos risponde Piero Ignazi, professore di politica comparata all'Università di Bologna. Come cambieranno le relazioni economiche internazionali con l'arrivo Trump? Quale sarà il ruolo dell'Europa? Lo storico Giuseppe Berta a Memos racconta come Trump cercherà di costruire un nuovo asse economico tra Stati Uniti, Russia e Gran Bretagna.

Memos
Trump, le destre europee e l’asse economico con Londra e Mosca.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 18, 2017 28:45


Domani a Washington il giuramento di Donald Trump, il nuovo presidente degli Stati Uniti. Dopodomani a Coblenza in Germania, il vertice dei leader delle destre xenofobe e nazionaliste europee: ci saranno la francese Marine Le Pen, la tedesca Frauke Petry, l’olandese Geert Wilders e il leghista Salvini. Due eventi lontani, quasi contemporanei. Cosa li tiene insieme? Cosa c’è in comune tra i leader della destra estrema europea e Trump? A Memos risponde Piero Ignazi, professore di politica comparata all’Università di Bologna. Come cambieranno le relazioni economiche internazionali con l’arrivo Trump? Quale sarà il ruolo dell’Europa? Lo storico Giuseppe Berta a Memos racconta come Trump cercherà di costruire un nuovo asse economico tra Stati Uniti, Russia e Gran Bretagna.

Memos
Trump, le destre europee e l’asse economico con Londra e Mosca.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 18, 2017 28:45


Domani a Washington il giuramento di Donald Trump, il nuovo presidente degli Stati Uniti. Dopodomani a Coblenza in Germania, il vertice dei leader delle destre xenofobe e nazionaliste europee: ci saranno la francese Marine Le Pen, la tedesca Frauke Petry, l’olandese Geert Wilders e il leghista Salvini. Due eventi lontani, quasi contemporanei. Cosa li tiene insieme? Cosa c’è in comune tra i leader della destra estrema europea e Trump? A Memos risponde Piero Ignazi, professore di politica comparata all’Università di Bologna. Come cambieranno le relazioni economiche internazionali con l’arrivo Trump? Quale sarà il ruolo dell’Europa? Lo storico Giuseppe Berta a Memos racconta come Trump cercherà di costruire un nuovo asse economico tra Stati Uniti, Russia e Gran Bretagna.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 11/01/2017 - Terza parte - Trump e il protezionismo

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jan 11, 2017 26:03


Ospiti: MIchael Drissen, politologo della John Cabot university, Giuseppe Berta, docente di Storia Economica alla Bocconi di Milano, Alberto Bagnai, docente di politica economica all'Università D'Annunzio di Pescara

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 16/11/2016 - parte 3 - ECONOMIA: i dati ISTAT

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Nov 16, 2016 23:54


con: PIETRO REICHLIN (docente di Macroeconomia alla Luiss di Roma), DINO PESOLE (editorialista de Il Sole 24 Ore), VALERIO DE STEFANO (giurista e ricercatore all'International Labour Office), GIUSEPPE BERTA (docente ordinario della Bocconi di Milano)

WIKIRADIO 2016
WIKIRADIO del 09/03/2016 - La Fiat 600 raccontata da Giuseppe Berta

WIKIRADIO 2016

Play Episode Listen Later Mar 9, 2016 29:28


La Fiat 600 raccontata da Guiseppe Berta

WIKIRADIO 2016
WIKIRADIO del 18/02/2016 - Enzo Ferrari raccontato da Giuseppe Berta

WIKIRADIO 2016

Play Episode Listen Later Feb 18, 2016 29:23


Enzo Ferrari raccontato da Giuseppe Berta

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015
WIKIRADIO del 24/09/2015 - L'AZIENDA GIAPPONESE HONDA raccontata da Giuseppe Berta

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015

Play Episode Listen Later Sep 24, 2015 29:35


L'AZIENDA GIAPPONESE HONDA raccontata da Giuseppe Berta

Bianco e nero
BIANCO E NERO del 01/04/2015 - PIRELLI-CINA PRIMA PARTE

Bianco e nero

Play Episode Listen Later Apr 1, 2015 15:31


Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Daniela Mecenate. Ospiti: Sen.Massimo Mucchetti (Pd), Prof. Giuseppe Berta (storico dell'industria).

news prof nero prima cina bianco pirelli giuseppe berta daniela mecenate conduce giancarlo loquenzi
Bianco e nero
BIANCO E NERO del 01/04/2015 - PIRELLI-CINA SECONDA PARTE

Bianco e nero

Play Episode Listen Later Apr 1, 2015 22:24


Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Daniela Mecenate. Ospiti: Sen.Massimo Mucchetti (Pd), Prof. Giuseppe Berta (storico dell'industria),ascoltatori.

news prof nero seconda cina bianco pirelli giuseppe berta daniela mecenate conduce giancarlo loquenzi
ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015
WIKIRADIO del 27/02/2015 - ADRIANO OLIVETTI raccontato da Giuseppe Berta

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015

Play Episode Listen Later Feb 27, 2015 29:06


ADRIANO OLIVETTI raccontato da Giuseppe Berta

Memos
Renzi, l'eccezione e la regola. Intervista con Elisabetta Gualmini e Giuseppe Berta.

Memos

Play Episode Listen Later Oct 9, 2014 27:02


Guida un governo di larghe intese come se così non fosse; non è un parlamentare ma è il leader del primo partito in Italia. Renzi prosegue nello stato di eccezione a cui è costretta la politica italiana. Quanto può durare? "Dura finchè fa delle cose", sostiene Elisabetta Gualmini, politologa e presidente della Fondazione Istituto Cattaneo. Stato di eccezione in politica e recessione economica. Per Giuseppe Berta, storico all'Università Bocconi "purtroppo - dice - non si vedono segnali del cambiamento radicale di politica economica e fiscale che sarebbero necessari oggi in Europa".

Memos
Renzi, l'eccezione e la regola. Intervista con Elisabetta Gualmini e Giuseppe Berta.

Memos

Play Episode Listen Later Oct 8, 2014 27:03


Guida un governo di larghe intese come se così non fosse; non è un parlamentare ma è il leader del primo partito in Italia. Renzi prosegue nello stato di eccezione a cui è costretta la politica italiana. Quanto può durare? "Dura finchè fa delle cose", sostiene Elisabetta Gualmini, politologa e presidente della Fondazione Istituto Cattaneo. Stato di eccezione in politica e recessione economica. Per Giuseppe Berta, storico all'Università Bocconi "purtroppo - dice - non si vedono segnali del cambiamento radicale di politica economica e fiscale che sarebbero necessari oggi in Europa".

Memos
Renzi, l'eccezione e la regola. Intervista con Elisabetta Gualmini e Giuseppe Berta.

Memos

Play Episode Listen Later Oct 8, 2014 27:03


Guida un governo di larghe intese come se così non fosse; non è un parlamentare ma è il leader del primo partito in Italia. Renzi prosegue nello stato di eccezione a cui è costretta la politica italiana. Quanto può durare? "Dura finchè fa delle cose", sostiene Elisabetta Gualmini, politologa e presidente della Fondazione Istituto Cattaneo. Stato di eccezione in politica e recessione economica. Per Giuseppe Berta, storico all'Università Bocconi "purtroppo - dice - non si vedono segnali del cambiamento radicale di politica economica e fiscale che sarebbero necessari oggi in Europa".

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015
WIKIRADIO del 07/10/2013 - HENRY FORD raccontato da Giuseppe Berta

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015

Play Episode Listen Later Oct 7, 2013 29:36


HENRY FORD raccontato da Giuseppe Berta