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Giulia Depentor"Dinastia"Alla ricerca della tua storia di famiglia tra segreti e misteri.Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itNon servono avi illustri o nobili natali per appassionarsi alla propria dinastia. Anche se le storie dei nostri antenati non raccontano grandi viaggi, gloriose imprese o scoperte straordinarie sono sempre capaci di rivelare aspetti sorprendenti del nostro passato.La ricerca genealogica è un'avventura che assorbe a poco a poco e, quando l'esplorazione dei meandri della nostra dinastia si dirama e moltiplica, finisce con l'avvinghiarci nelle sue affascinanti spire. Il bello è che bastano pochi strumenti, qualche racconto e una connessione a Internet per iniziare questo viaggio nel tempo. Comincia così un'indagine paziente e accurata per costruire un legame tangibile con le nostre radici, in grado di regalarci particolari indispensabili per preservare la memoria e anche per capire meglio chi siamo oggi.Giulia Depentor, come una consumata detective, ha imparato a orientarsi tra le carte polverose di archivi parrocchiali e comunali, tra documenti militari e ambasciate straniere, a interpretare foto d'epoca e a porre domande chiave per progredire nelle sue indagini. Ha guardato la storia dei suoi avi dipanarsi e prendere forma, commuovendosi talvolta per i loro destini: li ha seguiti sulle navi dirette in Brasile, accompagnati attraverso la guerra fredda e osservati nella loro quotidianità fatta di avventure, tragedie e segreti di famiglia.In questo libro, a partire dalle esperienze e dalle tappe della sua ricerca familiare, ci guida nella costruzione della nostra personale “detective history”. Dotandoci di metodi e strumenti, ci instrada nel reperire e decifrare indizi e, mentre indaga storie ordinarie, miti e misteri, ci contagia con la sua instancabile passione per la genealogia.Un'unica precauzione: crea dipendenza.Giulia Depentor è scrittrice e content creator. Definita dalla stampa “l'influencer dei cimiteri”, è esploratrice dei luoghi di sepoltura, a partire dai quali conduce ricerche storiche e genealogiche. Negli ultimi quindici anni ha lavorato, specializzandosi nella creazione di contenuti audio e podcast, tra Parigi, Barcellona, Berlino e Auckland. Durante i suoi viaggi ha coltivato le passioni di sempre, che ha riversato nei suoi fortunati podcast “Camposanto”, dedicato agli amanti dei cimiteri, e “Microfilm”, che racconta i grandi eventi della storia dal punto di vista di chi non è finito in prima pagina. Per Feltrinelli ha pubblicato Immemòriam (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Polemiche a Napoli per l'affitto da parte di privati dell'Archivio di Stato per una banchetto di matrimonio. Le stesse reazioni quest'estate per un evento di marketing alla biblioteca Braidense di Milano.Ne parliamo con Francesco Martelli, sovrintendente agli Archivi del Comune di Milano ed Ilaria Borletti Buitoni (nella foto), vicepresidente del FAI ed sottosegretaria ai Beni culturali.
Organizzare le perfette vacanze detox dall'altra parte del mondo. Scoprire il valore della storia per progettare prodotti creativi. Mangiare una fetta di panettone e capire la formula di Maillard. E, in questa puntata di Start weekend, gli ultimi giorni per candidarsi online ad HTSI Luxury Start Up Award, il premio alle start up giovani e innovative.
Francesco Erbani"Lo stato dell'arte"Reportage tra vizi, virtù e gestione politica dei beni culturaliManni Editoriwww.mannieditori.itIn questo libro si parla di musei e di archivi, di aree archeologiche e di biblioteche, di soprintendenze e di centri storici. Si mettono in evidenza gli elementi innovativi che tendono a configurare il bene culturale come un servizio pubblico. Si narrano gli sforzi di comunità e di associazioni che prendono in carica il recupero, la custodia e la messa a valore sociale e culturale di un bene mal curato o abbandonato e che invece può assicurare persino il riscatto di un territorio. Si prova a raccontare un fenomeno che rappresenta l'altra faccia della popolarità assunta dai beni culturali: il loro utilizzo, in certi casi l'indebito sfruttamento, a fini commerciali, cerimoniali o di mondanità o anche di pubblicità o di promozione aziendale. Si raccontano le sofferenze, i drammatici paradossi, le miserevoli dotazioni finanziarie o di personale messe a disposizione a dispetto di proclami e inconcludenti retoriche. Questo libro è un'indagine sul mondo dei beni culturali in Italia, Paese che si fa vanto di possedere il più grande patrimonio artistico del mondo. Francesco Erbani parte da un'analisi della situazione (i dati in forte crescita dei visitatori, gli scarsi finanziamenti, un contraddittorio susseguirsi di riforme) e conduce un'inchiesta che, attraverso esempi concreti, tocca i punti nodali: i musei e i siti archeologici, il paesaggio, gli archivi e le biblioteche, le soprintendenze. Racconta un sistema al limite del collasso per carenza di personale e che abusa del lavoro precario; lo sfruttamento anche a fini commerciali dei beni culturali; l'incontrollata pressione del turismo.Un reportage su un bene pubblico per eccellenza, su un'immensa risorsa spesso mal gestita, in cui si intrecciano questioni culturali e politiche, amministrative e giuridiche. Un lavoro che fa il punto su un settore di enorme rilevanza sociale e anche economica, proponendo soluzioni e raccontando esperienze virtuose che andrebbero replicate.Francesco ErbaniÈ nato a Napoli nel 1957, vive a Roma, trascorre molto tempo a Venezia.È stato per molti anni giornalista di “Repubblica”, dove ha lavorato nelle pagine culturali.Si occupa di inchieste sul degrado urbanistico e ambientale del territorio italiano.Nel 2003 ha vinto il premio di Giornalismo civile e nel 2006 il premio Antonio Cederna. È stato il curatore del Città territorio festival di Ferrara e di Leggere la città di Pistoia.Ha pubblicato L'Italia maltrattata (Laterza 2003), il libro-intervista con Tullio De Mauro La cultura degli italiani (Laterza 2004), Il disastro. L'Aquila dopo il terremoto: le scelte e le colpe (Laterza 2010), il libro-intervista con Leonardo Benevolo La fine della città (Laterza 2011), Roma. Il tramonto della città pubblica (Laterza 2013), Pompei, Italia (Feltrinelli 2015), Roma disfatta (con Vezio De Lucia, Castelvecchi 2016), L'Italia che non ci sta (Einaudi 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Nel novembre del 2019 Francesca si è trasferita Down Under per imparare l'inglese. Trascorsi i primi mesi in una farm di Griffith, la 27enne è stata bloccata dallo scoppio della pandemia. Il Covid, però, non l'ha fatta desistere. Al contrario.
A partire dal 1885 Lione fu la capitale della criminologia francese. Il dottor Alexandre Lacassagne, titolare della cattedra di medicina legale, si affermò con le sue competenze (suoi i casi Gouffè e Vacher, tra gli altri), con i suoi scritti, con la creazione degli Archivi di Antropologia Criminale e i numerosi studenti di medicina che lavorarono sotto la sua direzione, molti dei quali diventeranno celebri a loro volta. Un episodio breve e mal registrato, ma che parla di un uomo davvero incredibile. Buon ascolto!
Ricondividiamo una ricetta di qualche anno fa dello chef Luca Ciano, che sarà ospite domenica 18 agosto di Ferragosto a Five Dock a Sydney.
di Chiara Alessi con Matteo Origoni | Realizzato con il patrocinio del Comitato Provinciale polesano per le celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti | Che cosa accadde a Velia e alla sua famiglia dopo il delitto di Giacomo? E ai colpevoli dopo il processo farsa di Chieti e la riapertura in seguito alla caduta del fascismo? Nel quinto episodio di Dieci Giugno, il podcast di Chiara Alessi, scritto con Matteo Origoni seguiamo il viaggio del feretro di Giacomo Matteotti da Riano a Fratta Polesine, nella tomba di famiglia dove sarà tumulato definitivamente solo nel 1928. Questo podcast è promosso dal Comune di Fratta Polesine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e rientra nei Grandi Eventi della Regione del Veneto in occasione della mostra "Giacomo Matteotti. Una storia di tutti", a cura di Stefano Caretti in mostra a Palazzo Roncale di Rovigo fino al 7 luglio 2024. Si ringraziano: Giuseppe Tasso, Sindaco di Fratta Polesine; Marina Cattaneo per la Fondazione Anna Kuliscioff; Maria Lodovica Mutterle per Casa Museo Giacomo Matteotti; Maria Volpato per Archivi di Stato Rovigo; Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti. Un ringraziamento particolare per le loro puntuali osservazioni ad Anna Steiner e a Stefano Caretti, autore con Marzio Breda per l'editore Solferino del volume “Il nemico di Mussolini”.
di Chiara Alessi con Matteo Origoni | Realizzato con il patrocinio del Comitato Provinciale polesano per le celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti | Il 16 agosto del 1924, dopo più di due mesi dall'omicidio Matteotti, il corpo dell'onorevole viene trovato nel bosco della Quartarella, nelle campagne romane. Nel quinto episodio di Dieci Giugno, il podcast di Chiara Alessi, scritto con Matteo Origoni, accompagniamo la salma di Giacomo Matteotti a ritroso dal piccolo cimitero di Riano dove vengono provvisoriamente conservare le spoglie all'autopsia, fino a provare a ricostruire che cosa avvenne dopo il delitto del Dieci Giugno. Questo podcast è promosso dal Comune di Fratta Polesine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e rientra nei Grandi Eventi della Regione del Veneto in occasione della mostra "Giacomo Matteotti. Una storia di tutti", a cura di Stefano Caretti in mostra a Palazzo Roncale di Rovigo fino al 7 luglio 2024. Si ringraziano: Giuseppe Tasso, Sindaco di Fratta Polesine; Marina Cattaneo per la Fondazione Anna Kuliscioff; Maria Lodovica Mutterle per Casa Museo Giacomo Matteotti; Maria Volpato per Archivi di Stato Rovigo; Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti. Un ringraziamento particolare per le loro puntuali osservazioni ad Anna Steiner e a Stefano Caretti, autore con Marzio Breda per l'editore Solferino del volume “Il nemico di Mussolini”.
Tra la metà del Settecento e l'inizio del XX secolo, a centinaia emigrarono dai Grigioni come pasticcieri e caffettieri in diversi paesi europei. Il fenomeno ha visto i valposchiavini protagonisti molto abili in questa avventura e ha segnato non poco la Valposchiavo. Senza i pasticcieri, infatti, il borgo di Poschiavo oggi avrebbe un aspetto diverso: con i soldi guadagnati all'estero, gli emigranti che tornavano in patria costruirono eleganti edifici, ridisegnando l'aspetto del villaggio rurale. I pasticcieri non hanno solamente avuto un'influenza notevole sulla loro terra natale, ma hanno lasciato un segno anche nelle loro destinazioni. Mentre erano all'estero, resero popolari nuove forme di piacere culinario e di scambio socioculturale nei loro caffè.Nell'andata e nel ritorno dei pasticcieri c'è un dare e avere, un caleidoscopio di temi che stupisce ancora oggi. Tutto ciò ha spinto la Fondazione Musei Valposchiavo ad allestire a Palazzo De Bassus Mengotti una mostra temporanea a questa “dolce emigrazione”, mentre la collaborazione tra Valposchiavo Turismo e Istoria.ch- Archivi fotografici Valposchiavo ha dato vita a un percorso all'interno del borgo per conoscere 8 storie rappresentative di questo importante fenomeno. Nelle scorse settimane si sono poi tenute conferenze e addirittura un festival dedicato alla pasticceria, segno che la Valposchiavo ha voluto coniugare questo tema sotto ogni profilo, mettendo a punto un programma dalla grande valenza non solo culturale e sociale ma anche turistica.
di Chiara Alessi con Matteo Origoni | Realizzato con il patrocinio del Comitato Provinciale polesano per le celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti| Nel quarto episodio di Dieci Giugno, il podcast di Chiara Alessi, scritto con Matteo Origoni scopriamo che cosa accadde il 10 giugno del 1924 e nei giorni immediatamente successivi con i primi arresti. Lo facciamo attraverso le deposizioni degli attori del delitto, le memorie della prima istruttoria condotta da Mauro del Giudice e le pagine dei giornali dell'epoca. Nel frattempo, in Parlamento, i compagni socialisti e la sinistra abbandonano danni vita alla Secessione dell'Aventino. Questo podcast è promosso dal Comune di Fratta Polesine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e rientra nei Grandi Eventi della Regione del Veneto in occasione della mostra "Giacomo Matteotti. Una storia di tutti", a cura di Stefano Caretti in mostra a Palazzo Roncale di Rovigo fino al 7 luglio 2024. Si ringraziano: Giuseppe Tasso, Sindaco di Fratta Polesine; Marina Cattaneo per la Fondazione Anna Kuliscioff; Maria Lodovica Mutterle per Casa Museo Giacomo Matteotti; Maria Volpato per Archivi di Stato Rovigo; Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti. Un ringraziamento particolare per le loro puntuali osservazioni ad Anna Steiner e a Stefano Caretti, autore con Marzio Breda per l'editore Solferino del volume “Il nemico di Mussolini”.
di Chiara Alessi con Matteo Origoni | Realizzato con il patrocinio del Comitato Provinciale polesano per le celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti| Che cosa succede intanto in via Pisanelli 30, a casa di Giacomo Matteotti, dopo la sua scomparsa? Nel terzo episodio di Dieci Giugno, il podcast di Chiara Alessi, scritto con Matteo Origoni, conosciamo meglio la figura di Velia Titta Matteotti, moglie di Giacomo e ricostruiamo la vita del deputato socialista e della sua famiglia: dall'infanzia nel Polesine all'adesione al socialismo, dagli esordi politici fino al suo ruolo in Parlamento. Questo podcast è promosso dal Comune di Fratta Polesine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e rientra nei Grandi Eventi della Regione del Veneto in occasione della mostra "Giacomo Matteotti. Una storia di tutti", a cura di Stefano Caretti in mostra a Palazzo Roncale di Rovigo fino al 7 luglio 2024. Si ringraziano: Giuseppe Tasso, Sindaco di Fratta Polesine; Marina Cattaneo per la Fondazione Anna Kuliscioff; Maria Lodovica Mutterle per Casa Museo Giacomo Matteotti; Maria Volpato per Archivi di Stato Rovigo; Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti. Un ringraziamento particolare per le loro puntuali osservazioni ad Anna Steiner e a Stefano Caretti, autore con Marzio Breda per l'editore Solferino del volume “Il nemico di Mussolini”.
di Chiara Alessi con Matteo Origoni | Realizzato con il patrocinio del Comitato Provinciale polesano per le celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti | In occasione dei cento anni dal delitto del deputato socialista Giacomo Matteotti, il podcast DIECI GIUGNO di Chiara Alessi, scritto con Matteo Origoni, ricostruisce la vicenda a partire proprio dal 10 giugno 1924, quando vengono perse le tracce dell'automobile, una Lancia Lambda modello limousine, noleggiata a nome del direttore del Corriere Italiano, Filippo Filippelli. È l'automobile con cui gli uomini della Ceka, che in questo primo episodio iniziamo a conoscere, hanno rapito Giacomo Matteotti. Questo podcast è promosso dal Comune di Fratta Polesine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e rientra nei Grandi Eventi della Regione del Veneto in occasione della mostra "Giacomo Matteotti. Una storia di tutti", a cura di Stefano Caretti in mostra a Palazzo Roncale di Rovigo fino al 7 luglio 2024. Si ringraziano: Giuseppe Tasso, Sindaco di Fratta Polesine; Marina Cattaneo per la Fondazione Anna Kuliscioff; Maria Lodovica Mutterle per Casa Museo Giacomo Matteotti; Maria Volpato per Archivi di Stato Rovigo; Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti. Un ringraziamento particolare per le loro puntuali osservazioni ad Anna Steiner e a Stefano Caretti, autore con Marzio Breda per l'editore Solferino del volume “Il nemico di Mussolini”.
di Chiara Alessi con Matteo Origoni | Realizzato con il patrocinio del Comitato Provinciale polesano per le celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti | Nel secondo episodio di Dieci Giugno, il podcast di Chiara Alessi, scritto con Matteo Origoni, partiamo dal discorso del 30 maggio e dalle elezioni che hanno portato il Partito Nazionale Fascista a dominare il Parlamento, per provare a comprendere da una parte la situazione politica e sociale che ha permesso l'ascesa di Benito Mussolini, e dall'altra i motivi per cui Matteotti era ritenuto dal Fascismo uno dei suoi nemici più intransigenti e una minaccia da eliminare. Questo podcast è promosso dal Comune di Fratta Polesine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e rientra nei Grandi Eventi della Regione del Veneto in occasione della mostra "Giacomo Matteotti. Una storia di tutti", a cura di Stefano Caretti in mostra a Palazzo Roncale di Rovigo fino al 7 luglio 2024. Si ringraziano: Giuseppe Tasso, Sindaco di Fratta Polesine; Marina Cattaneo per la Fondazione Anna Kuliscioff; Maria Lodovica Mutterle per Casa Museo Giacomo Matteotti; Maria Volpato per Archivi di Stato Rovigo; Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti. Un ringraziamento particolare per le loro puntuali osservazioni ad Anna Steiner e a Stefano Caretti, autore con Marzio Breda per l'editore Solferino del volume “Il nemico di Mussolini”.
In questa puntata Elisa Tealdi, archivista e coordinatrice dei gruppi locali del CICAP, ci ha portato a spasso tra le lettere della famiglia di Cesare Lombroso e le cassette dell'Istituto Luce, alla scoperta dell'affascinante mondo degli archivi. Tra falsi storici e metodo archivistico, vieni con noi a scoprire cosa contengono, come sono organizzati, quali preziosi tesori nascondono.Ospiti: Elisa TealdiRedazione: Elisa Baioni, Diego Martin, Giuseppe Molle, Alex Ordiner, Chiara Vitaloni, Dasara Shullani, Matilde Spagnolo, Enrico Zabeo, Cecilia Penelope ZambelliMusiche: https://www.epidemicsound.com/ Epidemic SoundSeguiteci sui profili social del CICAP:Facebook: @cicap.orgTwitter: @cicapInstagram: cicap_it
We start this episode by listening to a rap song Koj made when he was 14. After that Fu'ad Lawal joins the boys and they discuss the state of archiving in Nigeria, Music tastes and sneaking into the office when no one is around to download movies! Check out Archivi.ng! They're doing amazing work! Super enjoyable episode if we have to be honest! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/submarine-and-a-roach0/message
As the residents of the city of Derna count their dead, authorities in eastern Libya expel news crews from the city and evade scrutiny of their role in the disaster.Contributors:Elham Saudi - Co-founder & director, Lawyers for Justice in LibyaSami Zaptia - Editor-in-chief, Libya HeraldAnas El Gomati - Director, Sadeq InstituteOn our radar:Media tycoon Rupert Murdoch announced his resignation this week aged 92, handing over the reins of his empire to his son. Reporter Johanna Hoes explains the implications of the long-awaited move.Archiving Nigeria's past in print:Fu'ad Lawal is a Nigerian journalist on a mission; to make a free online archive of the country's newspapers since 1960. Meenakshi Ravi reports on the ambitious project aiming to bring Nigeria's past to life.Contributors:Fu'ad Lawal - Founder, Archivi.NgRuth Zakari - Editor-in-chief, ZikokoToyin Falola - Author, Decolonizing African Studies, Professor, University of Texas at AustinSubscribe to our channel http://bit.ly/AJSubscribeFollow us on Twitter https://twitter.com/AJEnglishFind us on Facebook https://www.facebook.com/aljazeeraCheck our website: https://www.aljazeera.com/Check out our Instagram page: https://www.instagram.com/aljazeeraenglish/Download AJE Mobile App: https://aje.io/AJEMobile@AljazeeraEnglish#Aljazeeraenglish#News
Un'indagine delll'intelligence canadese indica un diretto coinvolgimento del governo di Narendra Modi nell'omicidio di un leader Sikh che viveva in Canada. Il Corriere della Sera ha annunciato il ritrovamento negli Archivi vaticani di una lettera del 1942 che dimostrerebbe che il papa era a conoscenza dello sterminio degli ebrei nei campi nazisti.CONJunko Terao, editor di Asia di Internazionale Paolo Soldini, giornalistaLINKVideo Canada:https://www.nytimes.com/video/world/canada/100000009092683/trudeau-canada-india-nijjar.html?action=click>ype=vhs&version=vhs-heading&module=vhs®ion=title-area&cview=true&t=30Video Pio XII: https://www.youtube.com/watch?v=GrjifGU6vsQDisco della settimana: Róisín Murphy - "Hit Parade"Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni, con Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
La pastora della Chiesa Valdese di Milano ha raccontato la vita e le opere della scrittrice britannica nell'ambito di Parlaci di Lei, la serie di SBS Italian che propone una galleria di grandi ritratti femminili tratteggiati da donne straordinarie.
Un lavoro enorme, durato un anno, in cui sono stati identificati e parzialmente analizzati 1'002 casi di abuso: ed è solo la punta dell'iceberg. A queste conclusioni è giunto il Progetto pilota per la storia degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica svizzera, realizzato grazie all'accordo raggiunto dalla Conferenza dei vescovi svizzeri, la Conferenza delle unioni degli ordini religiosi e altre Comunità di vita consacrata in Svizzera e il Dipartimento di storia dell'Università di Zurigo con un team di storici indipendenti. Ricercatori che hanno avuto pieno accesso agli archivi delle sei Diocesi svizzere per poter analizzare come sono stati gestiti i casi di abuso che hanno coinvolto negli ultimi 70 anni membri del clero. Da qui si ripartirà per un nuovo studio indipendente, ad ampio raggio, che si allargherà anche ad altri archivi di istituti e organizzazioni religiose e archivi giuridici statali. Facciamo il punto della situazione a Modem con Joseph Maria Bonnemain, vescovo di Coira e responsabile del dossier abusi sessuali per la conferenza episcopaleBruno Boccaletti, giornalista e responsabile delle trasmissioni religiose alla RSI Intervista registrata a Vanessa Bignasca, storica, collaboratrice scientifica nel team del progetto pilota di indagine Modem su RSI, Rete Uno e LA1 alle 08:30, in replica su Rete Due alle 18:30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app RSINews e RSIPlay
In una nostra serie del 2013 alcune grandi donne raccontavano le storie di altre straordinarie donne che le avevano ispirate. In questo undicesimo episodio la scrittrice Paola Soriga presenta la partigiana Joyce Lussu, a cui si devono le traduzioni in italiano delle poesie di molti autori stranieri: curdi, afroamericani, turchi, albanesi, vietnamiti.
Barbara BergaglioCensimento delle raccolte fotografiche in ItaliaI Dialoghi di Trani, 24 settembre 2023, ore 18:00Presentazione del censimento delle raccolte fotografiche in Italiacon Barbara Bergaglio – Camera Centro Italiano per la FotografiaIntroduce Daniela Pellegrino, interviene Alessia VendittiUn progetto del Ministero della Cultura e dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione sostenuto da CAMERA, Direzione Generale Arte e Architettura e Periferie Urbane, Regione Piemonte e Fondazione CRT.Barbara BergaglioResponsabile del progetto Archivi di CAMERA (Centro Italiano per la Fotografia di Torino) e insegna di Storia della Fotografia e Archivi Fotografici presso l'Università degli Studi di Torino.www.camera.toCamera. Centro Italiano per la Fotografia - Via delle Rosine 18, TorinoUn centro espositivo per la fotografia italiana e internazionale.Un centro per l'educazione all'immagine, con incontri, laboratori, workshop.Un centro di studio per la valorizzazione del patrimonio fotografico.Progetto di portata internazionale nato nell'autunno 2015 con un largo partenariato privato, CAMERA vuole affermare sempre più la propria connessione con il sistema territoriale: un polo unico, dedicato alla fotografia, in grado di rafforzare il legame del Piemonte e dell'Italia con le principali realtà mondiali promuovendo la fotografia in un dialogo aperto e creativo con artisti e istituzioni.L'obiettivo di divulgazione della fotografia è rivolto a un'utenza ampia e articolata per tipologia, età e bacino territoriale. CAMERA, attraverso numerosi elementi di attrazione e interesse, dalle mostre ai workshop, agli incontri, ai laboratori, ambisce a divenire sempre più punto di riferimento, luogo di incontro e scambio per i cittadini, con un'offerta culturale diversificata per ogni categoria di pubblico, appassionati, amatori, professionisti e studiosi.CAMERA è così una piattaforma per esposizione, produzione, archiviazione, formazione, incontro e dibattito intorno alla fotografia: un luogo radicato sul territorio e internazionale al tempo stesso.CAMERA si trova all'interno dell'isolato di Santa Pelagia, nell'edificio in cui la Regia Opera della Mendicità aprì le prime scuole gratuite del Regno di Sardegna. L'ubicazione nel centro della città, tra piazza Vittorio Veneto e piazza Castello, a pochi passi dalla Mole Antonelliana e da molti altri musei e gallerie, offre un interessante contesto storico, architettonico e ambientale nonché un comodo accesso per visitatori e ospiti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
In una nostra serie del 2013 alcune grandi donne raccontavano le storie di altre straordinarie donne che le avevano ispirate. In questo decimo episodio la giornalista del Fatto Quotidiano Eleonora Bianchini presenta l'artista del Seicento Artemisia Gentileschi.
This week, the academic Kate Crawford tells us how she travelled the world to find the true cost of AI. Reporter Chris Vallance updates us on a watermark system - developed by Deepmind, Google's AI arm - which aims to show whether an image was generated by a machine or designed by a human. Mansoor Hamayun, Co-Founder and CEO of Bboxx tells us about the company's smart cooking valve, designed to protect lives - and trees - in Rwanda. We speak to Fu'ad Lawal, the founder of Archivi.ng,and archivist Grace Abraham, about why the key to Nigeria's tech future may lie in digitsing newspapers from its past. (Picture credit: an imagined digital landscape, by Andriy Onufriyenko, for Getty images)
In una nostra serie del 2013 alcune grandi donne raccontavano le storie di altre straordinarie donne che le avevano ispirate. In questo nono episodio la scrittrice ed attivista Lorella Zanardo presenta Goliarda Sapienza.
Sono passati cinquant'anni da quando il primo treno Bernina Express percorse la linea tra Coira e Tirano, in Valtellina. Fu infatti inaugurato, il 3 giugno del 1973, il convoglio panoramico che transitando dai 2'235 metri del Passo del Bernina in circa quattro ore e mezza copre il tragitto che dal 2008 è Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Il Bernina Express è un'offerta turistica che è divenuta il fiore all'occhiello della Ferrovia retica perché garantisce ai turisti un itinerario con posto riservato e senza la necessità di cambiare convoglio a Sankt Moritz. Dal 2000 il Bernina Express ha a disposizione spettacolari carrozze panoramiche: i passeggeri possono ammirare da vicino attrazioni straordinarie come la curva di Montebello con vista sul massiccio del Bernina, il ghiacciaio del Morteratsch, i tre laghi Lej Pitschen, Lej Nair e Lago Bianco, l'Alp Grüm e il viadotto elicoidale di Brusio. Il percorso è di particolare interesse anche dal punto di vista ingegneristico e architettonico, considerando che comprende 55 tunnel e gallerie coperte, 196 viadotti e ponti, e tratti a pendenza elevata che coprono ampi dislivelli. In occasione della ricorrenza è stato dato alle stampe dall'associazione "Istoria, Archivi fotografici Valposchiavo" il libro scritto in collaborazione con il fotografo tedesco Stephan Kenneweg-Kamp. Testi brevi ma ricercati (in italiano, tedesco e inglese) e fotografie inedite che consentono, sfogliandolo, di vivere il viaggio in treno da più prospettive.
Una nostra serie del 2013 faceva raccontare ad alcune grandi donne le storie di altre straordinarie donne che le avevano ispirate. In questo sesto episodio la scrittrice Paola Mastrocola parla dell'autrice di "Lessico famigliare", Natalia Ginzburg.
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Quanto ne sai degli archivi di moda in Italia e all'estero? Spesso si tratta di veri e propri tesori sommersi che invece meriterebbero tutta un'altra attenzione non solo dal fashion system ma anche da chi la moda non la conosce, non la capisce. Spesso è solo navigando nel passato che possiamo comprendere il presente e il futuro ma come fare se questo passato non sappiamo neanche dove trovarlo? Non ne conosciamo l'entità, le caratteristiche, le dimensioni. Gli unici che si immergono profondamente negli archivi di solito sono gli stessi direttori creativi, ma tutti gli altri? Oggi voglio parlare di questo con un'ospite d'eccezione, Valentina Cognini che lavora nell'archivio di un noto brand di alta moda romano. Con lei parliamo delle tipologie di archivi esistenti, di come possono promuoversi e della loro utilità. Dove puoi trovare Valentina Su instagram: @vale_giglioviola Su Linkedin: https://www.linkedin.com/in/valentinacognini/ La sua email: valentina.cognini7@gmail.com Le risorse citate da Valentina: Il libro La bella confusione di Francesco Piccolo Il podcast Hollywood Party Il podcast Dressed: The History of Fashion La serie Questo mondo non mi renderà cattivo Il film La storia del grande salto Il documentario The Kingdom of Dreams P.s. Io per i libri ti ho messo i link per trovarli online ma, se deciderai di acquistarli, cerca di supportare le librerie locali che trovi vicino a casa tua. È importante aiutare le nostre città! Dove trovarmi: @ravenousfashionpodcast @labeadelbranding Per avermi come tua mentore per aiutarti a liberare il pieno potenziale del tuo personal brand, sprigionare i tuoi talenti, credere di più in te e attrarre le opportunità che meriti, candidati qui. Se ti è piaciuta questa puntata ti invito a iscriverti al canale e, se stai ascoltando l'episodio su spotify o apple podcast, a lasciare una recensione e cinque stelline :) --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/ravenousfashionpodcast/message Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/ravenousfashionpodcast/support
Una nostra serie del 2013 faceva raccontare ad alcune grandi donne le storie di altre straordinarie donne che le avevano ispirate. In questo quarto episodio Carla Fracci parla di Margot Fonteyn, una delle ballerine più importanti di sempre.
1980-26-avril-debat-radios-libres1 radio andorra in francese anni 80 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/radiolondra/message
Archivi di storia 1979-40ans04 registrazione di Victoria Zorzano annunciatrice storica di radio Andorra del 1979 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/radiolondra/message
Dai nostri archivi si può rileggere la vicenda di un uomo che ha cambiato per sempre la politica italiana.
Lunedì 12 giugno 2023 è stata diffusa la notizia della morte di Silvio Berlusconi all'età di 86 anni. Dai nostri archivi, vi proponiamo un'intervista che realizzò Luisa Perugini il 23 aprile del 1999 dopo i bombardamenti strategici sulla Serbia fatti dalla NATO.
Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia in varie parti d'Italia, e in Sicilia si prepara questo dolce tipico: la cuccìa.
Secondo un documento conservato negli archivi della CIA, alla fine degli anni 80 l'Armata Rossa avrebbe abbattuto un UFO in Siberia e, per vendetta, gli extraterrestri avrebbero pietrificato 23 soldati sovietici! Possibile? E che cosa significa la presenza di un simile documento negli archivi della CIA?Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoro Scopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
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Enea Brigatti"Archivissima"https://www.archivissima.it/2022/Archivissima, unico festival dedicato alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici, si svolgerà a Torino dal 9 - Giornata internazionale degli archivi - al 12 giugno 2022 e La Notte degli Archivi il 10 giugno 2022 su tutto il territorio nazionale. Il festival tornerà a svolgersi totalmente in presenza. La Notte degli Archivi, invece, si svolgerà in forma ibrida, on-line e con più di 150 eventi dal vivo in tutta Italia.Archivissima espande anche la sua presenza territoriale a Torino. Alla location storica – il Polo del ‘900 (Via del Carmine, 14) fulcro della Notte degli Archivi – si aggiunge il Teatro Gobetti (Via Gioacchino Rossini, 8) e la straordinaria cornice della neo inaugurata sede torinese delle Gallerie d'Italia (Piazza San Carlo 156), polo museale di Intesa Sanpaolo che il pubblico di Archivissima potrà visitare gratuitamente. Anche tutti gli appuntamenti, come di consueto, saranno ad accesso gratuito.Abbiamo proposto agli archivi di produrre un video o di realizzare un podcast e in questo modo siamo riusciti a coinvolgere centinaia di archivi da tutte le regioni italiane, e decine di migliaia di persone come pubblico del festival. Per il 2022 la mia speranza è poter recuperare l'atmosfera delle prime edizioni, con le strade piene di gente che passa da un archivio all'altro nel corso di una serata magica, portandoci però dietro il bagaglio raccolto in questi anni. Ovvero la ricchezza dei contenuti digitali che affiancano l'esperienza dal vivo, e le dimensioni di un evento che da cittadino si è trasformato in una grande festa attesa in tutto il Paese” commenta Andrea Montorio, fondatore del festival. Il tema 2022 sarà: #change. Di cambiamenti, epocali o infinitesimali, è segnata tutta la storia dell'umanità. Molti tra questi hanno impresso nuovo corso alla vita umana come le grandi scoperte scientifiche, le rivoluzioni economiche, sociali o culturali, la conquista progressiva dei diritti o dello spazio. Altri hanno segnato involuzioni, arretramenti, sconfitte come invasioni, guerre, segregazioni, stragi, contaminazioni ambientali, pandemie…LA NOTTE DEGLI ARCHIVIVenerdì 10 giugno l'appuntamento clou del festival: La Notte degli Archivi che si svolgerà in forma ibrida, in presenza e on-line. La doppia possibilità di fruizione, accolta con favore dal pubblico e dagli archivi partecipanti nelle edizioni passate, consente di poter raggiungere un numero sempre maggiore di persone e di garantire a tutti gli enti una presenza attiva. Sale a circa 400 partecipanti il numero di Archivi iscritti quest'anno. Molti dei quali per la prima volta.19 le regioni rappresentate a cui si aggiunge la partecipazione di alcuni archivi d'oltre confine come l'ArchivesPortalEurope, l'aggregatore degli archivi europei, il Sciascia Archive Project di Toronto, nonché l'Archivio Benkirane di Casablanca e il Museo della Polizia federale Argentina di Buenos Aires. Fra i partecipanti vi sono Archivi di Stato, archivi di ambito religioso, artistico e culturale ma anche archivi delle maggiori aziende italiane, in particolare della moda, del food e della finanza. In crescita anche reti, territoriali o tematiche, che consentiranno al pubblico di ampliare il percorso di scoperta ben oltre i confini di un solo archivio.Torna anche quest'anno la serata in diretta dal Polo del ‘900 di Torino, condotta dalla giornalista Giulia Cavaliere, che traccerà un fil rouge fra gli archivi di tutta Italia, fra collegamenti con gli ospiti più attesi e interventi in studio.La Notte degli Archivi sarà, fra l'altro, l'occasione per farsi guidare dallo scrittore Marco Balzano alla scoperta dell'archivio Publifoto e indagare le dimensioni del cambiamento immortalate all'interno della immensa raccolta acquisita nel 2015 da Intesa Sanpaolo e conservata dal 17 maggio 2022 presso la sede torinese delle Gallerie d'Italia, oggetto di un allestimento permanente.Il Museo Storico Reale Mutua (che il pubblico potrà visitare gratuitamente) ospiterà la scrittrice Giulia Caminito che scriverà, per l'occasione un testo inedito. Giulia Caminito è autrice, fra gli altri di L'acqua del lago non è mai dolce (Bompiani 2021), finalista al premio Strega e vincitore del premio Campiello 2021.Sarà Fabio Genovesi, scrittore che per primo ha raccontato l'Archivio Storico Lavazza nel 2016, a ripercorrere i cambiamenti avvenuti in Lavazza negli anni cruciali della sua crescita imprenditoriale attraverso un podcast che sarà lanciato in occasione de La Notte degli Archivi e sarà poi disponibile su Spreaker, Apple Podcasts, Google Podcasts, Spotify e Deezer.Il pubblico potrà anche conoscere nei dettagli l'impegno che Iren rivolge alla transizione ecologica a cui sarà dedicato il contributo video nel quale Fabrizio Gaudio, responsabile della comunicazione territoriale del Piemonte dell'azienda e il giornalista Luca Indemini racconteranno il processo di decarbonizzazione della produzione energetica.L'autrice, commentatrice e conduttrice radiofonica Chiara Valerio esplorerà l'archivio Italgas, conservato nel nuovissimo polo Heritage Lab Italgas, seguendo il filo del cambiamento, indagando in particolare il rapporto tra le Stem e il mondo femminile. A dialogare con lei sarà Simona Alini, Partner Head of Diversity and Inclusion GSO Company ed esperta di diversity & Inclusion.L'Archivio storico dell'Ordine Mauriziano sarà raccontato dallo scrittore, saggista e traduttore Giuseppe Culicchia in libreria con Berlino è casa per i tipi di Laterza L'evento si svolgerà presso il Salone Centrale della Palazzina di Caccia di Stupinigi.Infine il Circolo dei Lettori, ospiterà il concerto CFM Combo Jazz, con Benedetta Leway, Mauro Silvestri alla tastiera, Carlo Bertotto alla chitarra, Sergio Trovò al contrabbasso e Marco Ferrero alla batteria. E l'incontro Una passione privata: in viaggio verso Beppe Fenoglio attraverso Mario Dondero con Angelo Ferracuti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare in onda alle 11.30: Super - il festival delle periferie, un documentario sui lupi alla Festa di Radio Popolare, Sergio Staino fra i protagonisti di „Milano per Gaber“, Archivissima e la Notte degli Archivi…
Riproponiamo una ricetta tratta dal libro di Paola Bacchia 'Adriatico: Stories and recipes from Italy's Adriatic Coast'.
I russi fra noi. Archivi ritrovati dimostrerebbero come Mosca, nascondendosi dietro a degli aiuti sanitari durante la pandemia e per la campagna elettorale di Trump, sia riuscita a penetrare con facilità in Italia.
Tra il 1959 e il 1965 a Londra, otto donne sono morte per annegamento o strangolamento e i loro cadaveri sono stati abbandonati nudi nella zona ovest della città. Secondo gli inquirenti, ad agire fu un'unica mano, quella di un serial killer che agì senza mai essere catturato. FONTI:Michael Newton, The encyclopedia of unsolved crimes, Checkmark Books, 2009https://www.youtube.com/watch?v=RbaRBTdibrY https://it.wikipedia.org/wiki/Jack_lo_spogliatore https://en.wikipedia.org/wiki/Hammersmith_nude_murders https://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_Profumo https://www.dailymail.co.uk/news/article-6690567/New-documentary-identifies-Jack-Stripper-Welsh-panel-beater.html https://www.theministryofhistory.co.uk/short-histories-blog/hammersmith-jack-the-stripper-murders https://www.thesocialpost.it/2020/10/15/jack-the-stripper-serial-killer-omicidi-londra/ https://brividihorror.it/jack-lo-spogliatore/ https://www.express.co.uk/news/uk/1086050/Jack-the-Stripper-hammersmith-nudes-murders-killer-prostitutes https://www.historicmysteries.com/jack-the-stripper/ https://www.lincolnshirelive.co.uk/news/local-news/pregnant-retford-womans-final-moments-2452379 https://lightsonpod.medium.com/hammersmith-nude-murders-e29deb0d82ea http://www.unsolved-murders.co.uk/murder-content.php?key=98&termRef=Elizabeth%20Figg http://www.unsolved-murders.co.uk/murder-content.php?key=93&termRef=Irene%20Lockwood http://www.unsolved-murders.co.uk/murder-content.php?key=97&termRef=Bridget%20OHara https://discovery.nationalarchives.gov.uk/details/r/C10887963 https://www.nytimes.com/1964/07/15/archives/5th-woman-found-strangled-deepening-mystery-in-london.html https://chiswickherald.co.uk/the-serial-killer-that-visited-chiswick-p1233-95.htm Archivi nazionali: https://discovery.nationalarchives.gov.uk/details/r/C10887963 https://discovery.nationalarchives.gov.uk/details/r/C10888037 Freddie Mills: https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/jack-the-stripper-il-serial-killer-di-londra-e-freddie-mills-i-nuovi-sospetti-2746772/ https://en.wikipedia.org/wiki/Freddie_Mills https://www.theguardian.com/uk/2001/nov/04/sport.tonythompson Documentario BBC su Harold Jones: https://www.youtube.com/watch?v=r6BnF5FEmvQ CREDITI AUDIO: La sigla è Fresno Alley – Josh Lippi & The Overtimers; a seguire: Familiar Things - The Whole Other; Annihilate - Jeremy Blake; Anxious – Sextile; Dance of the U boat - Aakash Gandhi; Born a Rockstar (Instrumental) – NEFFEX; Wolf Mother – Loopop; The Battle of 1066 - Patrick Patrikios; They Might Not - Puddle of infinity; Traversing – Godmode; Sloppy Clav – Godmode; Music Box - Brian Bolger; Ten Inch Spikes - Jeremy Korpas; Lurking - Silent Partner; Subtle Betrayal – SYBS; Gangsta_Choir_Descends - Doug Maxwell; A Hand In The Dark - Underbelly & Ty Mayer; No.2 Remembering Her - Esther Abrami
La dimora storica della famiglia sabauda che da qui diresse le sorti di Torino per oltre tre secoli – nominata Patrimonio dell'UNESCO dal 1997 – raccontata in un podcast realizzato all'interno della residenza reale.Nel 1563, quando Torino divenne capitale del ducato, Emanuele Filiberto di Savoia stabilì la propria residenza nel palazzo del vescovo, ma già nel 1584 Carlo Emanuele I affidò ad Ascanio Vitozzi la costruzione di una nuova fabbrica. Dopo il 1643 la direzione dei lavori passò ad Amedeo di Castellamonte e quindi a Carlo Morello; intanto si procedeva all'arredo delle sale del primo piano, con i soffitti intagliati e dorati e le grandi tele allegoriche di Jan Miel e Charles Dauphin, i cui soggetti esaltano le virtù del sovrano secondo il programma del retore di corte Emanuele Tesauro.Nel 1688 Daniel Seyter venne chiamato da Roma per affrescare la galleria da allora detta “del Daniel”. Seyter, affiancato dal genovese Bartolomeo Guidobono, intervenne anche nell'appartamento al pianterreno, detto poi di Madama Felicita. Sul finire del Seicento, l'impianto del giardino fu rivisto e ampliato dal celebre architetto francese André Le Notre. Quando Vittorio Amedeo II ottenne il titolo regio, nel 1713, fu creata la cosiddetta “zona di comando”, annessa al palazzo e costituita da Segreterie, Uffici, Teatro Regio e Archivi di Stato.Regista di tali interventi fu Filippo Juvarra, che realizzò anche la Scala delle Forbici e il Gabinetto Cinese. La carica di primo architetto regio passò poi a Benedetto Alfieri, che definì gli apparati decorativi degli appartamenti al secondo piano e allestì le nuove camere degli Archivi, affrescate da Francesco De Mura e da Gregorio Guglielmi.Al tempo di Carlo Alberto (1831-1849) furono rinnovate, sotto la direzione di Pelagio Palagi, alcune sale del piano nobile, quali il Salone degli Svizzeri e la Sala del Consiglio, e altri ambienti al secondo piano; nel 1862 fu realizzato il nuovo scalone d'onore. Con il trasferimento della capitale da Torino a Firenze e poi a Roma, il palazzo perse progressivamente le sue funzioni di residenza. Dal 1955 è stato in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici; oggi è parte dei Musei Reali.La voce del podcast è di Laura De Nardo, guida e accompagnatrice turistica con esperienza ventennale. Nata e cresciuta a Torino, si confronta con persone che arrivano da ogni parte del mondo per far conoscere ed apprezzare la propria città e il Piemonte trasmettendo la passione per la storia, l'arte, l'enogastronomia e le curiosità.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
I moti del 1820-21 vengono comunemente considerati l'alba del Risorgimento, ma in realtà si tratta di un fenomeno transnazionale: una ripresa delle rivoluzioni atlantiche, un domino che mise in crisi il sistema d'ordine degli Stati coordinato da Metternich. I moti in Piemonte furono l'epilogo di quella stagione di libertà: per i Savoia un passaggio generazionale.Ne parla Pierangelo Gentile (storico, Università di Torino) che ha scritto “Nelle stanze di Re Vittorio. Un inventario dagli Archivi del Quirinale”, edito dal Centro Studi Piemontesi. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Avuta prima del matrimonio, si chiamava Agnese, morì nel 1319