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A cura di Daniele Biacchessi E' accaduto in poche ore quello che solo pochi analisti economici indipendenti avevano paventato da tempo. La corsa dei prezzi del petrolio e la salita dei rendimenti dei bond continuano ad impensierire i mercati. Il rendimento dei Btp raggiunge i massimi dal 2013 e mette nel mirino il 5% (che manca dal 2012) chiudendo la giornata al 4,91%. Rialzi anche nell'asta del Tesoro, con i rendimenti a 10 e 5 anni, il livello raggiunto undici anni fa. Così il differenziale con gli omologhi tedeschi si allarga fino a 200 punti, nel corso della seduta, salvo poi ridiscendere per terminare in lieve calo a quota 193. Alla fine le borse riescono a strappare una chiusura positiva dopo una seduta volatile, mentre l'attenzione degli investitori resta concentrata sull'andamento dell'inflazione e sulle mosse delle banche centrali. Secondo Daniel Gros, l'economista tedesco della Bocconi, la situazione non ricorda il 2011 quando lo spread aveva superato quota 500 con il governo di Silvio Berlusconi, semmai il 2018-19 quando a Palazzo Chigi c'era Giuseppe Conte con l'intesa Lega- M5s. Per Lorenzo Forni, economista, segretario generale di Prometeia, che oggi presenta il suo rapporto di previsione sull'Italia, emerge un quadro dei conti appeso a un filo, dunque aumentare il deficit e non ridurre il debito come vorrebbe realizzare Giorgia Meloni è molto rischioso. Gli imprenditori si dicono preoccupati per l'aumento improvviso dello spread. “L'aumento del differenziale con il bund costa 15 miliardi. Escludere alcuni investimenti dal Patto di Stabilità”, dice il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Con ogni probabilità l'Italia eviterà la recessione, ma ora la crescita è piatta e il prossimo anno consumi e investimenti resteranno deboli nel quadro di un equilibrio fragile. La direzione dello spread non rassicura: senza una inversione di tendenza, questa probabilità aumenta. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi E' accaduto in poche ore quello che solo pochi analisti economici indipendenti avevano paventato da tempo. La corsa dei prezzi del petrolio e la salita dei rendimenti dei bond continuano ad impensierire i mercati. Il rendimento dei Btp raggiunge i massimi dal 2013 e mette nel mirino il 5% (che manca dal 2012) chiudendo la giornata al 4,91%. Rialzi anche nell'asta del Tesoro, con i rendimenti a 10 e 5 anni, il livello raggiunto undici anni fa. Così il differenziale con gli omologhi tedeschi si allarga fino a 200 punti, nel corso della seduta, salvo poi ridiscendere per terminare in lieve calo a quota 193. Alla fine le borse riescono a strappare una chiusura positiva dopo una seduta volatile, mentre l'attenzione degli investitori resta concentrata sull'andamento dell'inflazione e sulle mosse delle banche centrali. Secondo Daniel Gros, l'economista tedesco della Bocconi, la situazione non ricorda il 2011 quando lo spread aveva superato quota 500 con il governo di Silvio Berlusconi, semmai il 2018-19 quando a Palazzo Chigi c'era Giuseppe Conte con l'intesa Lega- M5s. Per Lorenzo Forni, economista, segretario generale di Prometeia, che oggi presenta il suo rapporto di previsione sull'Italia, emerge un quadro dei conti appeso a un filo, dunque aumentare il deficit e non ridurre il debito come vorrebbe realizzare Giorgia Meloni è molto rischioso. Gli imprenditori si dicono preoccupati per l'aumento improvviso dello spread. “L'aumento del differenziale con il bund costa 15 miliardi. Escludere alcuni investimenti dal Patto di Stabilità”, dice il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Con ogni probabilità l'Italia eviterà la recessione, ma ora la crescita è piatta e il prossimo anno consumi e investimenti resteranno deboli nel quadro di un equilibrio fragile. La direzione dello spread non rassicura: senza una inversione di tendenza, questa probabilità aumenta. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi Ci voleva proprio una voce fuori dal coro, indipendente, per definire in modo preciso la terza ondata di misure anti Covid in sole 3 settimane imposte dal Governo a guida di Mario Draghi. Dice la Fondazione Gimbe che ogni settimana ci offre una visione puntuale e non mediata dei dati della diffusione della pandemia nel nostro Paese. "Le nuove misure sono il frutto di compromessi politici, piuttosto che di una coraggiosa strategia di contrasto alla pandemia. Sono "insufficienti e tardive" e "continuano a inseguire il virus senza un piano B per arginare l'ondata di contagi che rischia di portare al default dei servizi sanitari ospedalieri, nonché al lockdown di fatto del Paese". Sottoscrivo pienamente ciò che scrive Gimbe nel suo monitoraggio. Comprendo che non è facile prendere delle decisioni in questi giorni incerte, ma questa dose di schizofrenia da prestazioni che i vari ministri mettono in campo non è certamente salutare per lo stato psicofisico degli italiani. Dai resoconti interni e dai verbali della riunione del Consiglio dei ministri del 5 gennaio, si evince che favorevoli all'obbligo vaccinale sarebbero PD, Forza Italia, Italia Viva e il ministro Roberto Speranza, mentre i contrari sarebbe la nuova e inedita versione della maggioranza giallo-verde, Lega/M5s. E sarebbe alla fine dovuto intervenire Draghi per calmare le acque, con la Lega che minacciava di uscire dall'Esecutivo. Sappiano che gli italiani guardano impauriti, con profonda tristezza questa incapacità di trovare una sintesi per il bene del nostro Paese. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi Ci voleva proprio una voce fuori dal coro, indipendente, per definire in modo preciso la terza ondata di misure anti Covid in sole 3 settimane imposte dal Governo a guida di Mario Draghi. Dice la Fondazione Gimbe che ogni settimana ci offre una visione puntuale e non mediata dei dati della diffusione della pandemia nel nostro Paese. "Le nuove misure sono il frutto di compromessi politici, piuttosto che di una coraggiosa strategia di contrasto alla pandemia. Sono "insufficienti e tardive" e "continuano a inseguire il virus senza un piano B per arginare l'ondata di contagi che rischia di portare al default dei servizi sanitari ospedalieri, nonché al lockdown di fatto del Paese". Sottoscrivo pienamente ciò che scrive Gimbe nel suo monitoraggio. Comprendo che non è facile prendere delle decisioni in questi giorni incerte, ma questa dose di schizofrenia da prestazioni che i vari ministri mettono in campo non è certamente salutare per lo stato psicofisico degli italiani. Dai resoconti interni e dai verbali della riunione del Consiglio dei ministri del 5 gennaio, si evince che favorevoli all'obbligo vaccinale sarebbero PD, Forza Italia, Italia Viva e il ministro Roberto Speranza, mentre i contrari sarebbe la nuova e inedita versione della maggioranza giallo-verde, Lega/M5s. E sarebbe alla fine dovuto intervenire Draghi per calmare le acque, con la Lega che minacciava di uscire dall'Esecutivo. Sappiano che gli italiani guardano impauriti, con profonda tristezza questa incapacità di trovare una sintesi per il bene del nostro Paese. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi Ci voleva proprio una voce fuori dal coro, indipendente, per definire in modo preciso la terza ondata di misure anti Covid in sole 3 settimane imposte dal Governo a guida di Mario Draghi. Dice la Fondazione Gimbe che ogni settimana ci offre una visione puntuale e non mediata dei dati della diffusione della pandemia nel nostro Paese. "Le nuove misure sono il frutto di compromessi politici, piuttosto che di una coraggiosa strategia di contrasto alla pandemia. Sono "insufficienti e tardive" e "continuano a inseguire il virus senza un piano B per arginare l'ondata di contagi che rischia di portare al default dei servizi sanitari ospedalieri, nonché al lockdown di fatto del Paese". Sottoscrivo pienamente ciò che scrive Gimbe nel suo monitoraggio. Comprendo che non è facile prendere delle decisioni in questi giorni incerte, ma questa dose di schizofrenia da prestazioni che i vari ministri mettono in campo non è certamente salutare per lo stato psicofisico degli italiani. Dai resoconti interni e dai verbali della riunione del Consiglio dei ministri del 5 gennaio, si evince che favorevoli all'obbligo vaccinale sarebbero PD, Forza Italia, Italia Viva e il ministro Roberto Speranza, mentre i contrari sarebbe la nuova e inedita versione della maggioranza giallo-verde, Lega/M5s. E sarebbe alla fine dovuto intervenire Draghi per calmare le acque, con la Lega che minacciava di uscire dall'Esecutivo. Sappiano che gli italiani guardano impauriti, con profonda tristezza questa incapacità di trovare una sintesi per il bene del nostro Paese. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
Riccardo Molinari, Lega ; Oliviero Forti, Caritas ; Francesco Borgonovo, La Verità ; Elisabetta Gualmini, PD .
A cosa davvero serve il famigerato " decreto sicurezza" varato dal governo Lega+M5S? Siete sicuri che si tratti davvero della vostra sicurezza e non di altro? Faremo un'analisi in dettaglio del decreto parlandone con l'ospite Marta Fana, economista e autrice del libro "Non è lavoro, è sfruttamento", e con Davide e Scimmia Semiotica della redazione di Guerriglia Radio. Capitoli: "Tirar via delinquenti dalla strade" Presentazione Davide esamina il decreto dal punto di vista della giurisprudenza e ci parla della opacità di questo decreto Scimmia Semiotica ricostruisce la propaganda della Lega e del M5S chiedendosi a cosa serve questa opacità di cui Davide ha prima parlato. Davide ci fa scoprire nel decreto alcuni articoli ben nascosti dai media del governo. A cosa servono? Scimmia Semiotica sul perché gli articoli presenti nel decreto sono un mezzo per colpire il vero obiettivo del decreto. Marta Fana ci demistifica la bufala dei migranti come "esercito industriale di riserva" portando dati e comparazioni. Scimmia Semiotica sul come si è costruita la parola d'ordine "Migrante=Insicurezza" e cosa vuole nascondere. Davide ci elenca gli elementi di anticostituzionalità del decreto sicurezza. Avere 15 anni e una chiara consapevolezza politica. Modera: questo non è un uovo In Redazione: Ottobre Daniele Trovato Musica: Afrosoviet Editing Audio: AddaVenyBaphox [umanesimo](http://)
La recessione, la manovra del governo giallo-nero e la nostalgia dell'austerità. Memos ne ha parlato con l'economista Riccardo Realfonzo. La manovra del governo Lega-M5S riuscirà a fare uscire l'economia italiana dalla recessione? Quale contributo dà alla crescita del Pil? Realfronzo ha calcolato gli effetti sul Pil della legge di bilancio approvata nel dicembre scorso. Scarsi, come sentirete. Il professore dell'Università del Sannio ha calcolato anche gli effetti di una manovra alternativa a quella Di Maio-Salvini. E ha fatto la seguente scoperta: maggiore è la spesa per investimenti, maggiore è l'effetto positivo sul Pil. Infine Realfonzo ha commentato il ritorno in auge dell'austerità nel dibattito scientifico economico. A Memos oggi siamo ritornati sul Franco Cfa, l'accordo monetario tra la Francia e 14 paesi africani, dopo le polemiche scatenate dalle affermazioni di Di Maio e Di Battista. L'economista dell'università Bocconi, Massimo Amato ci aiuta ad orientarci tra dati reali e sparate propagandistiche. Chiude la puntata di oggi il vicedirettore della rivista Il Mulino con il suo messaggio nella bottiglia su migrazioni e demografia.
La recessione, la manovra del governo giallo-nero e la nostalgia dell’austerità. Memos ne ha parlato con l’economista Riccardo Realfonzo. La manovra del governo Lega-M5S riuscirà a fare uscire l’economia italiana dalla recessione? Quale contributo dà alla crescita del Pil? Realfronzo ha calcolato gli effetti sul Pil della legge di bilancio approvata nel dicembre scorso. Scarsi, come sentirete. Il professore dell’Università del Sannio ha calcolato anche gli effetti di una manovra alternativa a quella Di Maio-Salvini. E ha fatto la seguente scoperta: maggiore è la spesa per investimenti, maggiore è l’effetto positivo sul Pil. Infine Realfonzo ha commentato il ritorno in auge dell’austerità nel dibattito scientifico economico. A Memos oggi siamo ritornati sul Franco Cfa, l’accordo monetario tra la Francia e 14 paesi africani, dopo le polemiche scatenate dalle affermazioni di Di Maio e Di Battista. L’economista dell’università Bocconi, Massimo Amato ci aiuta ad orientarci tra dati reali e sparate propagandistiche. Chiude la puntata di oggi il vicedirettore della rivista Il Mulino con il suo messaggio nella bottiglia su migrazioni e demografia.
La recessione, la manovra del governo giallo-nero e la nostalgia dell’austerità. Memos ne ha parlato con l’economista Riccardo Realfonzo. La manovra del governo Lega-M5S riuscirà a fare uscire l’economia italiana dalla recessione? Quale contributo dà alla crescita del Pil? Realfronzo ha calcolato gli effetti sul Pil della legge di bilancio approvata nel dicembre scorso. Scarsi, come sentirete. Il professore dell’Università del Sannio ha calcolato anche gli effetti di una manovra alternativa a quella Di Maio-Salvini. E ha fatto la seguente scoperta: maggiore è la spesa per investimenti, maggiore è l’effetto positivo sul Pil. Infine Realfonzo ha commentato il ritorno in auge dell’austerità nel dibattito scientifico economico. A Memos oggi siamo ritornati sul Franco Cfa, l’accordo monetario tra la Francia e 14 paesi africani, dopo le polemiche scatenate dalle affermazioni di Di Maio e Di Battista. L’economista dell’università Bocconi, Massimo Amato ci aiuta ad orientarci tra dati reali e sparate propagandistiche. Chiude la puntata di oggi il vicedirettore della rivista Il Mulino con il suo messaggio nella bottiglia su migrazioni e demografia.
Claudio Cerasa, Il Foglio ; Antonio Padellaro, Il Fatto Quotidiano ; Andrea Fumagalli, Università Pavia .
Il fisco del cambiamento. Dual tax più condono fiscale. E' il progetto del governo Lega-M5S. Memos ne ha parlato con l'economista Maria Cecilia Guerra, ex sottosegretaria e viceministra del lavoro nei governi Monti e Letta, già parlamentare nella scorsa legislatura con il gruppo di Mdp. Secondo la professoressa Guerra il nuovo sistema fiscale con due aliquote rappresenterà un gigantesco trasferimento di risorse a favore di chi guadagna di più. Inoltre, il condono - con la chiusura di tutte le cartelle esattoriali sotto i 100 mila euro, come ha annunciato ieri Salvini - sarà di fatto “generalizzato”, sostiene Maria Cecilia Guerra ricordando che le cartelle sotto i 100 mila euro rappresentano l'86-87% del totale. Di fronte a Salvini che dice “dobbiamo liberare milioni di italiani” la professoressa Guerra risponde: “Non possiamo usare le persone che sono in vera difficoltà economica come scudi umani per andare incontro, invece, a persone che sono dei veri evasori”.
Il fisco del cambiamento. Dual tax più condono fiscale. E’ il progetto del governo Lega-M5S. Memos ne ha parlato con l’economista Maria Cecilia Guerra, ex sottosegretaria e viceministra del lavoro nei governi Monti e Letta, già parlamentare nella scorsa legislatura con il gruppo di Mdp. Secondo la professoressa Guerra il nuovo sistema fiscale con due aliquote rappresenterà un gigantesco trasferimento di risorse a favore di chi guadagna di più. Inoltre, il condono - con la chiusura di tutte le cartelle esattoriali sotto i 100 mila euro, come ha annunciato ieri Salvini - sarà di fatto “generalizzato”, sostiene Maria Cecilia Guerra ricordando che le cartelle sotto i 100 mila euro rappresentano l’86-87% del totale. Di fronte a Salvini che dice “dobbiamo liberare milioni di italiani” la professoressa Guerra risponde: “Non possiamo usare le persone che sono in vera difficoltà economica come scudi umani per andare incontro, invece, a persone che sono dei veri evasori”.
Il fisco del cambiamento. Dual tax più condono fiscale. E’ il progetto del governo Lega-M5S. Memos ne ha parlato con l’economista Maria Cecilia Guerra, ex sottosegretaria e viceministra del lavoro nei governi Monti e Letta, già parlamentare nella scorsa legislatura con il gruppo di Mdp. Secondo la professoressa Guerra il nuovo sistema fiscale con due aliquote rappresenterà un gigantesco trasferimento di risorse a favore di chi guadagna di più. Inoltre, il condono - con la chiusura di tutte le cartelle esattoriali sotto i 100 mila euro, come ha annunciato ieri Salvini - sarà di fatto “generalizzato”, sostiene Maria Cecilia Guerra ricordando che le cartelle sotto i 100 mila euro rappresentano l’86-87% del totale. Di fronte a Salvini che dice “dobbiamo liberare milioni di italiani” la professoressa Guerra risponde: “Non possiamo usare le persone che sono in vera difficoltà economica come scudi umani per andare incontro, invece, a persone che sono dei veri evasori”.
L'escalation razzista di Salvini e la maggioranza della società italiana che sembra disposta a sostenerla, insieme al governo Lega-M5S. Perchè? Memos ne ha parlato con la sociologa Chiara Saraceno e con Samuele Mazzolini, ricercatore in Teoria politica all'università inglese dell'Essex. Gli ultimi sondaggi (SWG, http://sondaggipoliticoelettorali.it/GestioneDomande.aspx) danno la Lega in forte crescita (29,2%) e una maggioranza del 57% favorevole alla decisione di Salvini e Di Maio di chiudere i porti italiani alle Ong con a bordo i migranti salvati nel Mediterraneo. L'escalation di dichiarazioni xenofobe e razziste di Salvini è iniziata con quel “la pacchia è finita” riferito a migranti e profughi in Italia ed è arrivata fino all'annuncio di ieri del censimento di rom e sinti. Perchè una maggioranza della società italiana ritiene accettabile questo messaggio xenofobo e razzista? Nel podcast le risposte di Saraceno e Mazzolini.
L’escalation razzista di Salvini e la maggioranza della società italiana che sembra disposta a sostenerla, insieme al governo Lega-M5S. Perchè? Memos ne ha parlato con la sociologa Chiara Saraceno e con Samuele Mazzolini, ricercatore in Teoria politica all’università inglese dell’Essex. Gli ultimi sondaggi (SWG, http://sondaggipoliticoelettorali.it/GestioneDomande.aspx) danno la Lega in forte crescita (29,2%) e una maggioranza del 57% favorevole alla decisione di Salvini e Di Maio di chiudere i porti italiani alle Ong con a bordo i migranti salvati nel Mediterraneo. L’escalation di dichiarazioni xenofobe e razziste di Salvini è iniziata con quel “la pacchia è finita” riferito a migranti e profughi in Italia ed è arrivata fino all’annuncio di ieri del censimento di rom e sinti. Perchè una maggioranza della società italiana ritiene accettabile questo messaggio xenofobo e razzista? Nel podcast le risposte di Saraceno e Mazzolini.
L’escalation razzista di Salvini e la maggioranza della società italiana che sembra disposta a sostenerla, insieme al governo Lega-M5S. Perchè? Memos ne ha parlato con la sociologa Chiara Saraceno e con Samuele Mazzolini, ricercatore in Teoria politica all’università inglese dell’Essex. Gli ultimi sondaggi (SWG, http://sondaggipoliticoelettorali.it/GestioneDomande.aspx) danno la Lega in forte crescita (29,2%) e una maggioranza del 57% favorevole alla decisione di Salvini e Di Maio di chiudere i porti italiani alle Ong con a bordo i migranti salvati nel Mediterraneo. L’escalation di dichiarazioni xenofobe e razziste di Salvini è iniziata con quel “la pacchia è finita” riferito a migranti e profughi in Italia ed è arrivata fino all’annuncio di ieri del censimento di rom e sinti. Perchè una maggioranza della società italiana ritiene accettabile questo messaggio xenofobo e razzista? Nel podcast le risposte di Saraceno e Mazzolini.
Immigrazione, sicurezza, Europa e priorità governo Lega-M5S. Intervista a Matteo Salvini, ministro dell'Interno, vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega. I fatti della settimana commentati da Flavia Perina, giornalista e scrittri...
Le virtù del fisco, secondo il governo Salvini-Di Maio: togliere le tasse ai più ricchi per lasciarle – in proporzione – ai più poveri. Per loro, i più poveri, ci sarà una ricompensa: la benevolenza del risparmio produttivo dei ricchi farà crescere l'economia e aumentare così l'occupazione e il reddito. Il governo Lega-M5S fa proprio un modello, sconfessato dall'analisi economica degli ultimi trent'anni, tornato in voga con Trump negli Stati Uniti e con Macron in Francia. Memos ne ha parlato con l'economista Francesco Saraceno, vicedirettore dell'OFCE (Centro di ricerca sulle congiunture economiche) di Science-Po a Parigi e docente alla Luiss di Roma. Saraceno è autore di “La scienza inutile” (Luiss, 2018).
Le virtù del fisco, secondo il governo Salvini-Di Maio: togliere le tasse ai più ricchi per lasciarle – in proporzione – ai più poveri. Per loro, i più poveri, ci sarà una ricompensa: la benevolenza del risparmio produttivo dei ricchi farà crescere l’economia e aumentare così l’occupazione e il reddito. Il governo Lega-M5S fa proprio un modello, sconfessato dall’analisi economica degli ultimi trent’anni, tornato in voga con Trump negli Stati Uniti e con Macron in Francia. Memos ne ha parlato con l’economista Francesco Saraceno, vicedirettore dell’OFCE (Centro di ricerca sulle congiunture economiche) di Science-Po a Parigi e docente alla Luiss di Roma. Saraceno è autore di “La scienza inutile” (Luiss, 2018).
Le virtù del fisco, secondo il governo Salvini-Di Maio: togliere le tasse ai più ricchi per lasciarle – in proporzione – ai più poveri. Per loro, i più poveri, ci sarà una ricompensa: la benevolenza del risparmio produttivo dei ricchi farà crescere l’economia e aumentare così l’occupazione e il reddito. Il governo Lega-M5S fa proprio un modello, sconfessato dall’analisi economica degli ultimi trent’anni, tornato in voga con Trump negli Stati Uniti e con Macron in Francia. Memos ne ha parlato con l’economista Francesco Saraceno, vicedirettore dell’OFCE (Centro di ricerca sulle congiunture economiche) di Science-Po a Parigi e docente alla Luiss di Roma. Saraceno è autore di “La scienza inutile” (Luiss, 2018).
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Following today's announcement of a Lega-M5S coalition government formally headed by Prime Minister Guiseppe Conte, we look back at the political context in Italy which remains fluid, inflaming investor fears and contributing to long-term economic and policy risks. Key points include: • Changes in the political dynamics since the first attempt to swear in a Conte government on 23 May.• The prospects of Italy's exit from the Euro area and the wider Italy-EU relationship. • Future political and operational developments in the country. We hope you enjoy the podcast and welcome questions and feedback. Please get in touch at info@sibylline.co.uk We will be developing our podcasts over the coming months, with an emphasis on delivering greater value for security professionals. We look forward to sharing with you the evolution of this product and welcome feedback and comments. If you would like us to address a particular topic please do let us know.
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Angela Mauro, Huffington Post ; Marcello Foa, direttore del Gruppo Corriere del Ticino ; Giovanni Maria Flick, presidente emerito Corte Costituzionale ; Enzo Moavero Milanesi, insegna diritto dell'UE alla School of Government Luiss.
Emanuele Macaluso, giornalista e dirigente storico PCI ; James Politi, corrispondente da Roma del Financial Times ; Michele Ainis, costituzionalista.
Piero Ignazi, politica comparata e sistema politico dell'UE Università di Bologna ; Pietro Senaldi, direttore di Libero ; Anna Ascani, deputata PD ; Fabio Rampelli, capugruppo alla Camera FdI.
Luciano Capone, Il Foglio ; Ugo Mattei, docente di diritto privato a Torino e a Berkeley ; Tomaso Montanari, presidente di Libertà e Giustizia ; Piero Ignazi, politica comparata e sistema politico dell'UE Università di Bologna.
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