Appassionati di cultura e letteratura giapponese? Le Pillole di Letteratura giapponese con NipPop arrivano finalmente su Spotify! Con Paola Scrolavezza, docente di Letteratura giapponese presso l'Università di Bologna e in collaborazione con LILEC - Dipartimento di Lingue e Culture Moderne, la nostra rubrica settimanale vi porterà nel mondo della letteratura giapponese - classica, moderna e contemporanea - una pillola dopo l'altra, da ascoltare quando e dove volete!
Eccoci con un nuovo episodio della rubrica "Pillole di letteratura giapponese"! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà di "Midnight Swan" di Uchida Eiji, tradotto e curato da Asuka Ozumi, pubblicato da Atmosphere Libri nel 2022. La particolarità di questo romanzo è che si tratta di un esempio di novelization, cioè rappresenta la traduzione in formato romanzo della sceneggiatura del film che Uchida Eiji, autore e regista, ha diretto nel 2020 e che ha ottenuto un grandissimo successo sia in Giappone che all'estero. Midnight Swan tratta di problematiche molto delicate: ci mostra delle figure che in qualche modo si trovano ai margini della società e che fanno fatica a trovare un riconoscimento ancora oggi nella società giapponese. Tematiche principali sono dunque la violenza ma anche le questioni di genere, che possono portare discriminazione all'interno della società giapponese. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con un nuovo appuntamento delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà del romanzo "Gli ultimi bambini di Tokyo" di Tawada Yōko, pubblicato da Atmosphere Libri nella collana Asiasphere, tradotto e curato da Veronica De Pieri. L'opera ha al centro proprio la città di Tokyo, che scopriamo in una veste decisamente distopica: ci troviamo infatti in una Tokyo del futuro, ma un futuro che sembra incredibilmente prossimo e spaventoso. La città è evidentemente sopravvissuta a una qualche catastrofe ambientale che non viene mai descritta con precisione, ed è ora abitata da esseri umani che vedono capovolte le leggi della natura nel proprio stesso corpo. Ci troviamo di fronte a una generazione di anziani che godono di piena salute e sembrano proiettati verso una vita lunghissima, mentre la giovane generazione di bambini e adolescenti è sempre più fragile, destinata a una vita che sembra sospesa a un filo. "Gli ultimi bambini di Tokyo" è un romanzo assolutamente da leggere: proiettandoci in un pallido futuro ci parla in realtà del nostro presente, delle inquietudini e delle paure e ci spinge a prendere coscienza di quello che possiamo fare per evitare un futuro distopico. Buona lettura! ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Ben ritrovati in questo nuovo episodio della rubrica “Pillole di Letteratura giapponese”! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di una raccolta di racconti di “Un fiore solo e altri racconti”, scritto da Imanishi Sukeyuki, tradotto e curato da Giulia Colelli e pubblicato da Atmosphere Editore nella collana Asiasphere. Sono racconti particolari, diversi l'uno dall'altro, che ci restituiscono frammenti della dolorosa esperienza di Hiroshima: il bombardamento atomico e la conclusione della Seconda guerra mondiale. L'opera di Imanishi Sukeyuki rappresenta sicuramente uno degli esempi più interessanti e più intensi della letteratura per l'infanzia così come si sviluppa in Giappone nel dopoguerra: il dramma di una città e degli individui che la abitano nel momento dell'impatto, negli anni successivi, negli anni difficili della ricostruzione. “Un fiore solo” è, quindi, una lettura per l'infanzia che con delicatezza ma nello stesso tempo anche con verità, raccontata nelle nello stile asciutto di Imanishi, pone già ai bambini la possibilità di riflettere su temi importanti, fondamentali per il loro percorso verso la vita adulta. Buona lettura! ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con un nuovo episodio della rubrica "Pillole di letteratura giapponese"! In questa puntata la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà di un grande classico della letteratura giapponese: “Il diario di Tosa” o “Tosa nikki” di Ki no Tsurayuki, pubblicato in Italia da Ca' Foscarina Edizioni nel 2004, a cura di Simona Vignali, e poi da Luni Editrice nella traduzione di Laura Ferloni. Si tratta di un'opera molto importante nell'epoca Heian, considerata la capostipite della scrittura diaristica femminile in wabun. A differenza della tradizione europea, i diari dell'epoca classica giapponese raccontano di storie dove il narratore, il protagonista e l'autore spesso non coincidono; ne “Il diario di Tosa” infatti, l'autore Ki no Tsurayuki ci propone una voce narrante femminile che segue il viaggio di quello che è il protagonista del diario, lo stesso Ki no Tsurayuki. “Il diario di Tosa” è un'opera molto interessante, che ci parla anche di quelli che erano gli usi e costumi di epoca Heian, e di come in quel periodo la capitale fosse il fulcro attorno al quale tutto ruotava. Buona lettura! ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con un nuovo episodio della rubrica "Pillole di letteratura giapponese"! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà di un romanzo pubblicato in Giappone nel 2019 e uscito pochi mesi fa in traduzione italiana per Atmosphere libri, nella collana Asiasphere, curato e tradotto da Marta Fanasca: "Luna nomade" di Nagira Yuu. L'opera tratta di temi molto attuali, come la condizione femminile ancora difficile nel Giappone contemporaneo, il rapporto fra l'essere e l'apparire, la violenza sui minori, la famiglia non convenzionale e il ruolo che hanno i media e internet nella società contemporanea. Si tratta di un romanzo molto particolare, raccontato a più voci, che si basa su una struttura temporale che ci porta continuamente avanti e indietro nella vita dei protagonisti attraverso diversi flashback e che ci induce a riflettere su una serie di problematiche molto attuali e vive nella società giapponese ma non solo. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Pronti per una nuova stagione delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop? Iniziamo con “Vita in vendita” di Mishima Yukio (Feltrinelli, 2022), tradotta da Giorgio Amitrano. Come sempre ad accompagnarci ci sarà la nostra Paola Scrolavezza! Al centro del romanzo troviamo il rapporto con la morte, un tema già affrontato dall'autore in altre sue opere come ad esempio "Confessioni di una maschera" e "Il padiglione d'oro". La novità però di quest'opera risiede nell'ironia con cui il tema viene portato avanti nel corso della storia. Il romanzo mescola diversi generi, dalla spy story/detective fiction fino ai filoni dell'horror e dell'erotico, creando così una narrazione che è assolutamente originale, che riesce a coinvolgere il lettore con il suo ritmo sempre crescente. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Oggi vi proponiamo, sempre insieme a Paola Scrolavezza, una nuova istigazione alla lettura: "La fabbrica" di Oyamada Hiroko nella traduzione di Gianluca Coci, edito da Neri Pozza! Nella sua fabbrica, Oyamada Hiroko ci fa entrare in un mondo apparentemente ordinario ma che dietro le apparenze nasconde un elemento inquietante: questa è la nuova narrativa distopica che, a differenza di quella tradizionale che si sviluppa in un mondo lontano nel tempo e nello spazio, ci mostra come la distopia possa prendere forma da un momento all'altro anche in un ambiente quotidiano. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con un'altra “Pillola di letteratura giapponese”! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà de "La lucertola nera", romanzo di Edogawa Ranpo pubblicato da Atmosphere Libri nella traduzione di Alessandro Tardito. Si tratta di una detective fiction pubblicata nel 1934, ed è una delle opere di Edogawa Ranpo che ha avuto maggiore successo. All'interno dell'opera ritroviamo i temi ricorrenti dell'autore: fra questi spiccano l'ossessione per i pericoli che la modernità comporta e, soprattutto, la figura della femme fatale, che in questo romanzo assume i contorni di una rivale per il protagonista, il detective Akechi Kogorō. Una detective fiction classica dalla trama coinvolgente e ricca di dettagli che sarà un'ottima compagna da tenere sul comodino per queste vacanze. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Benvenuti a una nuova “Pillola di letteratura giapponese” con NipPop! Oggi, sempre con la nostra Paola Scrolavezza, parleremo del manga “The Concierge at Hokkyoku Department Store” di Tsuchika Nishimura, pubblicato da Dynit nella collana Showcase a cura di Asuka Ozumi.
Siamo tornati con una nuova “Pillola di letteratura giapponese” con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà della raccolta di racconti “La donna che scriveva haiku e altre storie” di Matsumoto Seichō, pubblicato da Mondadori. Si tratta di una serie di racconti, tradotti dall'inglese, scritti tra il 1959 e il 1965, appartenenti alla prima parte della produzione dell'autore. Sono ambientati nel Giappone del dopoguerra, tra gli anni '50 e l'inizio degli anni '60, periodo che vede i primi segnali della fase del boom economico, e rivolgono una particolare attenzione agli emarginati, che a causa della costante pressione sociale verso il successo individuale, si spingono fino a compiere il fatidico gesto criminale. Le storie, raccontate da voci diverse, sono legate da un unico filo conduttore: l'ossessione verso il delitto perfetto, ma alla ricerca di ciò, l'assassino rimane molto spesso vittima degli eventi per colpa di un dettaglio insignificante che si è lasciato sfuggire. I colpevoli sono spesso perseguitati delle proprie ossessioni, delle proprie paure, da un sistema che li spinge a dare sempre il meglio di sé. Sullo sfondo le trasformazioni di quartieri e città in continuo cambiamento che rappresentano una società in crescita in cui l'individuo rischia di rimanere schiacciato. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di Cocoon di Machiko Kyō, un manga del 2010 pubblicato da Dynit nella collana “Showcase”, arrivato in Italia solo nel 2018 grazie alla traduzione di Asuka Ozumi. Ambientato a Okinawa durante la Seconda guerra mondiale, il manga ci narra delle vicende delle 'himeyuri', giovani studentesse delle scuole superiori che verso la fine della guerra vengono arruolate come infermiere. Cocoon racconta una storia drammatica dal punto di vista delle due giovani protagoniste, che vivono l'esperienza della guerra come un sogno ma che si trasforma poi in un incubo. L'autrice Machiko Kyo racconta di aver preso ispirazione dalle studentesse 'himeyuri', immaginando come si sarebbe comportata lei a quell'età se improvvisamente fosse cambiata la sua quotidianità, come è successo alle ragazzine tra i 15 e i 19 anni che sono state spedite sull'isola di Okinawa in aiuto delle truppe giapponesi. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla della raccolta di racconti “L'ultimo volo per Tōkyō” di Hayashi Mariko, pubblicato da Atmosphere Libri nella traduzione di Anna Specchio. I racconti sono ambientati nel Giappone degli anni Ottanta, durante il boom economico che ha seguito il secondo conflitto mondiale. In netto contrasto con lo stile di vita delle generazioni precedenti, l'autrice dà voce alle nuove aspirazioni delle giovani donne del periodo - tra cui sé stessa - stanche di essere relegate al ruolo di mogli e casalinghe e determinate a realizzarsi professionalmente e a costruirsi una vita all'insegna del benessere materiale. Le protagoniste dei racconti, infatti, non si inscrivono nei modelli tradizionali di femminilità ma si tratta di donne in carriera che vivono la realtà metropolitana alla ricerca del lusso. Tuttavia, Hayashi Mariko non manca di rappresentarne le fragilità e le contraddizioni: nonostante la conquista della propria indipendenza, queste donne sperano ancora nell'amore, il quale sfugge loro lasciando al suo posto un senso di malinconia e di nostalgia, il triste prezzo della loro nuova libertà. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà del manga “Helter Skelter” di Kyoko Okazaki, pubblicato da Dynit nella collana “Showcase”, diretta da Asuka Ozumi, nella traduzione di Susanna Scrivo. La protagonista del manga è Ririko, una modella all'apice del successo famosa per la sua estrema bellezza. Ririko nasconde però un segreto: la sua bellezza è frutto di numerosi interventi di chirurgia estetica che la costringono a seguire delle terapie che la logorano fisicamente e psicologicamente. Il manga riprende il titolo della canzone dei Beatles, ma ci ricorda anche le vicende dell'omicidio di Sharon Tate e dei suoi amici. I concetti di turbamento e distorsione vengono ripresi da Kyoko Okazaki attraverso il racconto della vita della protagonista Ririko, che ci mostra come la percezione del proprio corpo e della propria individualità possa essere appunto distorta. Nel manga viene raccontato di come il mondo dello spettacolo in Giappone sia un ambiente crudele e opprimente che costringe le persone, sia uomini che donne, a mantenere sempre livelli altissimi di performance caricandole di aspettative e pressioni. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova “Pillola di letteratura giapponese” con NipPop! In questa puntata la nostra Paola Scrolavezza ci parla di un autore nippo-americano, Dale Furutani, e in particolare della sua trilogia scritta a fine anni '90: “Agguato all'incrocio”, “Vendetta al palazzo di giada” e “Morte allo shōgun”, pubblicata in Italia da Marcos y Marcos. L'autore, nato alla Hawaii nel 1946 e cresciuto negli Stati Uniti, è un immigrato di terza generazione che vive sulla propria pelle il razzismo, un tema che riemerge nelle sue opere. I libri sono ambientati nell'epoca Tokugawa e raccontano le vicende di Matsuyama Kaze, un rōnin, un samurai senza padrone con il compito di salvare l'unica superstite della famiglia del signore per cui prestava servizio. Le opere di Dale Furutani appartengono alla serie dei “samurai mysteries” e ricostruiscono nei minimi dettagli la cultura e le abitudini dell'epoca Tokugawa. In particolare viene approfondita la figura tradizionale giapponese del rōnin, che si interseca con un'altra tradizione tipicamente americana: l'hard-boiled. Matsuyama Kaze, infatti, riunisce in sé non soltanto tutte le caratteristiche del rōnin, ma anche i tratti del tipico investigatore privato dell'hard-boiled americano. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! In questo episodio la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà di “Sakuran” di Moyoco Anno, pubblicato in Italia da Dynit nella collana Showcase, curata da Asuka Ozumi nella traduzione di Anna Specchio. L'epoca Tokugawa, periodo di pace e stabilità, vede il prosperare della città di Edo e l'emergere di diverse forme d'intrattenimento, tra cui quello dei quartieri di piacere. È questo lo sfondo dell'opera, che narra le vicende della protagonista da quando, ancora ingenua, viene venduta a un bordello di Yoshiwara, quartiere di piacere di Edo, fino a diventare una delle prostitute più celebri della sua epoca, ovvero una 'oiran'. Quello che Moyoco Anno descrive in “Sakuran” è un universo crudele che non lascia spazio alla solidarietà femminile, in cui le donne rivaleggiano sempre fra loro, ma in cui nonostante ciò assistiamo alla maturazione di Sakuran e alla presa di coscienza della propria forza e resilienza. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Rieccoci con un altro episodio delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci racconta di uno dei capisaldi della 'genbaku bungaku', la letteratura della bomba atomica: "Città di cadaveri", pubblicato da Inari Books nella traduzione di Veronica De Pieri. Si tratta di una delle prime e più note testimonianze scritte degli eventi che portarono alla resa del Giappone nella Seconda guerra mondiale. In particolare, ci racconta in prima persona gli atroci eventi legati al bombardamento di Hiroshima del 6 agosto 1945, in uno scritto che lascia trasparire tutta la disperazione e il dolore di quei momenti. È la storia di una sopravvissuta, Ōta Yōko, che di tutta quella sofferenza ne ha fatto un monito in grado di arrivare fino a noi, dall'altro lato del mondo, quasi settant'anni più tardi, partendo da degli scritti annotati freneticamente sulla carta degli shōji. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà de "La taverna di mezzanotte" di Abe Yarō, pubblicato in Italia da Bao Publishing nella traduzione di Prisco Oliva (Instagram: @furukawakanran). Il manga di cui si parla oggi, di cui esiste anche una trasposizione in versione "dorama" su Netflix, ha avuto un grande successo sia in Giappone che all'estero. Al centro del racconto troviamo un locale, un "izakaya" - tipico locale tradizionale giapponese - la cui caratteristica è quella di rimanere aperto da mezzanotte alle sette del mattino e all'interno del quale lo chef è disponibile a preparare i piatti che i clienti gli chiedono, purchè lui abbia gli ingredienti. Ogni episodio, sia del manga che della serie tv, ha come titolo il nome della pietanza che viene preparata dallo chef e nel racconto si ripercorre la storia del piatto e del cliente che l'ha richiesto, esplorando quindi le emozioni che ogni persona ricollega a quella pietanza. "La taverna di mezzanotte" va oltre il cibo gourmet, è una celebrazione del comfort food e di quel cibo più semplice che ricorda momenti particolari della vita di una persona, e attraverso questi momenti riscopriamo un Giappone più nascosto e familiare. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di “Seni e Uova” di Kawakami Mieko, pubblicato in Italia da Edizioni e/o nella traduzione di Gianluca Coci. Il romanzo che leggiamo oggi si compone di due parti, scritte a 10 anni di distanza. La protagonista è Natsuko, una giovane donna che lavora collaborando con diverse riviste e che coltiva il sogno di diventare una scrittrice. Attorno a lei ruotano altre importanti figure, in particolare la sorella maggiore e la figlia di lei, Midoriko, che sono le protagoniste della prima parte del romanzo. Il titolo fa riferimento alla sorella della protagonista, una donna matura e responsabile, che vuole recarsi a Tokyo con il desiderio di rifarsi il seno. “Uova” è invece il riferimento alla giovane adolescente Midoriko, che sta affrontando l'arrivo delle prime mestruazioni e che quindi si sta confrontando con le trasformazioni del suo corpo e il passaggio da bambina a giovane donna. “Seni e Uova” è un romanzo che ci presenta una pluralità di figure femminili che cercano di realizzarsi nella Tokyo di oggi. Un'opera che ci parla delle donne giapponesi, e più in generale della condizione femminile nel Giappone di oggi, dove le donne devono ancora combattere per avere una piena libertà di scelta. Un testo che merita di essere letto per chiunque voglia conoscere un altro lato del Giappone. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Rieccoci con una nuova stagione della rubrica "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Per questa prima puntata vi proponiamo una "pillola" un po' diversa dal solito, infatti la nostra Paola Scrolavezza ci parla del manga "La lanterna di Nyx" di Takahama Kan, pubblicato da Dynit Manga nella collana Showcase nella traduzione di Asuka Ozumi. L'autrice Takahama Kan, già conosciuta per "L'ultimo volo della farfalla", "Il gusto di Emma" e "L'amante", sempre editi da Dynit Manga nella collana Showcase, presenta in quest'opera disegni che si avvicinano molto alla corrente del "nouvelle manga", quindi molto più simili a uno stile "internazionale". "La lanterna di Nyx" è ambientato nella seconda metà dell'800, in particolare appena prima dell'inizio dell'epoca Meiji, un periodo storico molto interessante in cui il Giappone comincia a sentire il fascino dell'Europa e ad affascinare l'Europa con la propria cultura. La protagonista del racconto, Miyo, è una ragazzina orfana convinta di possedere il dono della psicometria, che si rivelerà però un'illusione. Grazie al contatto con personaggi come Momo, vera figura “ponte” in questo momento tra l'Europa e il Giappone e fra il Giappone e l'Europa, Miyo riscoprirà le sue vere doti, come la curiosità, l'apertura mentale e la capacità di apprendere. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà di "Shanghai" di Yokomitsu Riichi, pubblicato in Italia da Atmosphere Libri per la collana Asiasphere nella traduzione di Costantino Pes. Il romanzo, scritto alla fine degli anni Venti, è ambientato nella Shanghai del 1925 e segue i due protagonisti, un impiegato di banca e un uomo d'affari, mentre navigano nel mare in burrasca che è la metropoli asiatica a inizio secolo. Tra figure losche, vicoli bui e locali affollati si profila una città in subbuglio, agitata dai grandi eventi della storia, e nella quale si riversano persone provenienti da ogni angolo del pianeta in cerca di opportunità. Yokomitsu Riichi, influenzato dalle Avanguardie letterarie europee, diventa l'anima della corrente letteraria sperimentale conosciuta come Shinkankakuha (Neopercezionismo), che si contrapponeva alle correnti principali della letteratura dell'epoca: da un lato il naturalismo, che proponeva lo shishōsetsu, e dall'altro lato per esempio la letteratura proletaria, che invece proponeva una letteratura d'impegno sociale e politico. "Shanghai" è un romanzo molto interessante anche per l'immagine che viene tratteggiata del Giappone, ritratto in tutta la sua ambiguità, che ci mostra un diverso aspetto della letteratura giapponese e svela anche un altro tassello della storia del Giappone del Novecento. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà di "Shisei", "Il tatuaggio" , incluso nella raccolta "Pianti di sirena e altri racconti" di Tanizaki Jun'ichirō, edita da Feltrinelli e a cura di Adriana Boscaro. Il racconto, pubblicato nel 1910, è ambientato nel periodo Edo, un'epoca della cultura giapponese che esalta in modo particolare i piaceri e, soprattutto, la bellezza. Protagonista è un giovane tatuatore che nasce come pittore di talento ma poi decide di dedicarsi all'arte, considerata al tempo più umile, del tatuaggio. Questo giovane artista ha un sogno: trovare una donna con la pelle perfetta su cui poter tatuare il suo capolavoro. "Il tatuaggio" è il racconto di esordio dell'autore, quello che avviò la sua carriera. Un percorso letterario, quello di Tanizaki, che accompagna la storia stessa del Giappone nel Novecento. Nonostante sia un'opera prima, questo racconto racchiude da subito molti dei tratti distintivi della sua scrittura: la fascinazione per una "femme fatale", la seduzione della bellezza mista a crudeltà, il feticismo e i rimandi al Decadentismo europeo. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà di “Rashōmon” di Akutagawa Ryūnosuke, un racconto compreso nella raccolta “La scena dell'inferno e altri racconti”, pubblicata per la collana Asiasphere da Atmosphere Libri nella traduzione di Alessandro Tardito. Questo celebre racconto, scritto nel 1915, è ambientato alla fine dell'epoca Heian, nel momento in cui la struttura socio-culturale e politica alla base dello sviluppo dell'arte e della letteratura dell'epoca classica inizia a sgretolarsi per lasciare spazio a un periodo di lunghe guerre, fame e carestia. Una situazione di degrado che riflette le sensazioni di inquietudine e inadeguatezza che attanagliano anche l'autore e che rimarranno costanti nella sua produzione letteraria. “Rashōmon” cristallizza molte delle caratteristiche della letteratura di Akutagawa, autore che si distacca dalla corrente dominante all'epoca: lo shishōsetsu, che puntava a un realismo estremo. Per quanto riguarda lo stile, nei suoi racconti Akutagawa trova l'equilibrio perfetto fra quelli che sono gli esiti del genbun'itchi, il movimento dell'unificazione della lingua scritta e della lingua parlata, e la necessità di eleganza e raffinatezza della lingua: l'unica in grado di aiutare l'autore a trasmettere il significato dell'opera al lettore. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parlerà de "Il diario di Murasaki Shikibu", pubblicato in Italia da Marsilio nella traduzione di Carolina Negri. Murasaki Shikibu è l'autrice del celebre "Genji monogatari", il "classico per eccellenza" della letteratura giapponese, una delle opere letterarie più conosciute non solo in patria, ma in tutto il mondo. Il suo diario, che racconta un momento particolare della sua vita, ci offre una descrizione vivida della quotidianità delle dame in servizio alla corte imperiale nell'epoca Heian: le acconciature, i dettagli degli eleganti kimono, ma anche riti, festività, relazioni amorose e intrighi di palazzo. Inoltre, attraverso la lettura del Murasaki Shikibu Nikki emerge un altro aspetto interessante della vita nel periodo Heian: la condizione delle donne aristocratiche e delle dame di corte all'interno di una società dallo stampo fortemente patriarcale come quella che era l'aristocrazia del Giappone classico. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di “Confessione” di Minato Kanae, “Kokuhaku” in giapponese, pubblicato in Italia nel 2011 da Neri Pozza/Giano nella traduzione di Gianluca Coci. “Confessione" è un thriller ricco di peculiarità per quanto riguarda la modalità di narrazione e la struttura del testo. Il romanzo racconta la vicenda di una giovane insegnante, la signorina Moriguchi, che vuole indagare sulla morte apparentemente accidentale della sua bambina, la piccola Manami. La donna scopre che, in realtà, i responsabili della morte di sua figlia sono due dei suoi studenti, quindi due adolescenti che per legge non potrebbero essere perseguiti. La signorina Moriguchi decide quindi di non denunciarli alla polizia, ma di mettere in atto una vendetta tanto sottile quanto complessa. Grazie ai racconti delle diverse voci narranti, il lettore riuscirà alla fine a ricostruire tutta la vicenda e a scoprire le dinamiche della morte di Manami e le motivazioni alla base del gesto degli assassini. "Confessione" pone il lettore di fronte a uno dei temi più scottanti della società giapponese contemporanea: la crisi della famiglia e le conseguenze che questa ha sulle generazioni più giovani, portando quindi a chiedersi se la colpa del gesto criminale messo in atto dagli adolescenti nel romanzo sia veramente dei due ragazzi oppure di una struttura sociale che esercita sulle giovani generazioni una pressione insostenibile. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di "Una perfetta stanza di ospedale" di Yōko Ogawa, pubblicato in Italia nel 2009 da Adelphi nella traduzione di Massimiliano Materi e di Matake Yumiko. Ogawa Yoko è una scrittrice di cui abbiamo già parlato, perché abbiamo dedicato al suo romanzo "L'isola dei senza memoria" un appuntamento del nostro BookClub del 2021. Si tratta di una scrittrice molto particolare, il cui stile rimanda all'estetica della sgradevolezza, tipica di autori come Tanizaki Ju'nichirō, Ōe Kenzaburō e Murakami Ryū: scrittori che utilizzano immagini forti, che colpiscono e turbano. Al centro di "Una perfetta stanza di ospedale" vi è il tema della perdita del fratello della protagonista, che è anche la voce narrante. Il racconto si concentra quindi sui temi della morte, della sofferenza, della paura di confrontarsi con il vuoto che la perdita di una persona amata lascia. Il tutto raccontato attraverso la descrizione di una stanza di ospedale perfettamente pulita, contrapposta alle immagini del cibo in decomposizione: una metafora della fragilità della vita. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla di "Il monaco del monte Koya", il racconto che dà il titolo alla raccolta "Il monaco del monte Koya e altri racconti" scritta da Izumi Kyōka, pubblicata in Italia da Marsilio nel 1991 nella traduzione di Bonaventura Ruperti. Izumi Kyōka è uno degli autori che hanno espresso al meglio il Romanticismo giapponese, raccontando brillantemente quegli anni a cavallo fra l'Ottocento e il Novecento, caratterizzati dalla tensione fra una modernità importata dall'Europa e da oltreoceano e una tradizione che è stata forse accantonata troppo rapidamente: un momento fondamentale per la storia del Giappone moderno. All'interno della raccolta, "Il monaco del monte Koya" è particolarmente interessante perché in questo racconto la tradizione culturale del Giappone riemerge nella forma dell'irrazionale e di tutto quel mondo di leggende ammantate nel mistero che la razionalità dominante del mondo moderno si era illusa di poter cancellare. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla de "Il sole si spegne" di Dazai Osamu, un romanzo del 1947 pubblicato in Italia nella sua ultima edizione da Feltrinelli. Il titolo giapponese del libro, "Shayō", è così famoso e significativo che dà il nome al shayōzoku, ovvero la "generazione del sole calante", termine usato per designare l'intera generazione che vive nel secondo dopoguerra e che si trova quindi a costruire la propria vita su un cumulo di macerie. Dal romanzo emerge chiaramente il senso di vuoto e di smarrimento che la "generazione del sole calante" si trova ad affrontare, così come Dazai Osamu stesso, il quale però perderà la sua battaglia: la sua vita si concluderà infatti con il suicidio. I protagonisti del romanzo sono due fratelli: Kazuko e Naoji, le due voci narranti. Naoji è un uomo distrutto che torna dalla guerra e proprio il suo ritorno andrà a incidere sul fragile equilibrio di una convivenza tra madre e figlia. Nel corso della narrazione si susseguono frasi, pensieri e parole che rimandano all'esperienza bellica, ma niente di tutto ciò viene raccontato esplicitamente. Oltre ai fratelli, nell'opera ci sono altre due figure molto importanti: la madre, contrapposta ai figli perché appartenente a una generazione diversa, e infine un bimbo, il figlio di Kazuko che sta per nascere nel finale del romanzo e che rappresenta per lei il simbolo della speranza e della vita che continua. "Il sole si spegne" è un'opera che, attraverso il racconto del dramma del dopoguerra, ancora oggi ha tanto da dire sulla difficoltà di continuare a vivere in un momento di totale perdita dei propri punti di riferimento. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Siete pronti a una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop? Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di “Occhi nella notte” di Yamada Eimi, un romanzo del 1985, pubblicato in Italia da Marsilio nel 1994 nella traduzione di Giuliana Carli. L'autrice condivide con altri scrittori del suo tempo, quali Murakami Haruki, Murakami Ryū e Banana Yoshimoto, il desiderio di accorciare le distanze fra la pagina letteraria e il lettore, svincolandosi dai canoni letterari degli anni precedenti, percepiti ormai come obsoleti. E questa voglia di rompere con il passato, dare voce alla propria generazione e creare qualcosa di davvero inedito si ritrova sia nelle tematiche che nello stile e nel linguaggio di quest'opera. Kim, la protagonista, è una giovane donna giapponese cantante di night club. Nelle pagine di "Occhi nella notte" rivive la sua relazione ormai conclusa con il disertore afroamericano Spoon, senza alcun timore né alcuna reticenza nel raccontare le emozioni, spesso anche fisiche, che il suo compagno le stimola. Yamada Eimi ci propone quindi il ritratto di una donna che vive completamente al di fuori di quello che era il modello di femminilità giapponese accettato all'epoca, cioè quello della casalinga che si occupa esclusivamente della famiglia. Anche il linguaggio scelto dall'autrice rispecchia questo suo non essere convenzionale, attraverso un alternarsi di slang giovanile dell'underground tokyoita e dei bassifondi newyorkesi. Un romanzo che ha suscitato senza dubbio molto scalpore soprattutto per il modo in cui Yamada Eimi sceglie di trattare l'erotismo e il desiderio femminile. Un erotismo che scivola a tratti quasi nella pornografia, ma che nasconde in realtà un profondo senso di solitudine che si svela a noi solo nel finale. E, insieme al profondo senso di solitudine, ritroviamo anche tutto lo smarrimento delle nuove generazioni, travolte da un'epoca di cambiamenti in cui i valori tradizionali si fanno sempre più flebili. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla di “Un posto tranquillo” di Matsumoto Seichō, un romanzo del 1975, pubblicato in Italia solo pochi mesi fa da Adelphi nella traduzione di Gala Maria Follaco. Matsumoto Seichō, di cui abbiamo già parlato in una delle nostre Pillole più recenti, è famoso per aver dato vita a un nuovo sottogenere del noir: lo shakaiha (o “scuola sociale”), ispirato apertamente all'hard boiled americano, in cui il discorso della responsabilità del gesto criminale è ricondotto alle fratture e alle crepe della società. In “Un posto tranquillo”, l'unico vero mistero riguarda proprio l'incomunicabilità, la trascuratezza e l'ignoranza nei confronti delle persone a noi più vicine: il mistero della vita di chi conduce insieme a noi la propria quotidianità. Quando il protagonista Asai Tsuneo riceve la notizia della morte della sua giovane moglie Eiko, il vero mistero non si cela dietro al motivo del suo decesso, bensì dietro al luogo in cui quest'ultimo è avvenuto: una strada in salita nella zona di San'ya, a Yoyogi. Una salita che diventa presto metafora di un'indagine meticolosa e senza sosta, difficile e rivelatrice, in grado di mettere Asai Tsuneo di fronte all'abisso che lo ha in realtà sempre separato dalla moglie. E dietro a questa metafora viene racchiusa anche una profonda critica sociale alla società giapponese: una società in cui, ancora negli anni '70, la barriera delle convenzioni e le continue repressioni impediscono di condurre una vita liberi dall'obbligo di indossare una maschera. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla de "La monaca tuttofare, la donna serpente, il demone beone. Racconti dal medioevo giapponese", una raccolta di racconti pubblicata in Italia nel 2001 da Marsilio nella traduzione di Roberta Strippoli. Questi racconti, per lo più anonimi, sono chiamati "otogizōshi" e vedono le loro origini in epoca Kamakura, ma saranno dati alle stampe soltanto nel periodo Tokugawa inoltrato. Sono caratterizzati da un'incredibile varietà, non soltanto nelle tipologie dei personaggi - che possono essere per esempio nobili, animali o figure che appartengono al folklore - e nelle tematiche, ma anche nel linguaggio e nello stile. Gli "otogizōshi" erano molto popolari per la loro funzione d'intrattenimento, ma anche oggi risultano piacevoli e ci invitano a comprendere una parte della storia e della cultura del Giappone ancora poco conosciuta. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla de “Le ricette della signora Tokue” di Durian Sukegawa, pubblicato in Italia nel 2018 da Einaudi nella traduzione di Laura Testaverde. Siamo di fronte a un romanzo senza dubbio particolare, capace di accompagnarci con estrema delicatezza nelle profondità di un tema ancora oggi molto sentito e doloroso, del quale raramente si parla: l'emarginazione di chi è stato colpito dalla lebbra. La protagonista di questo romanzo è un'anziana signora, Tokue, che dopo aver trascorso l'intera vita in un sanatorio perché affetta da lebbra fin da bambina, troverà una nuova strada nel chiosco di dorayaki del giovane Sentarō, un ex condannato che lavora piuttosto controvoglia per poter ripagare l'ingente debito contratto con la proprietaria del chiosco. Nonostante le perplessità iniziali dovute all'età avanzata di Tokue e alle sue evidenti difficoltà fisiche, Sentarō si deciderà ad assumerla e si renderà presto conto che l'abilità dell'anziana nella preparazione dell'anko, la tipica marmellata di fagioli rossi usata come ripieno dei dorayaki, costituisce un dono per il chiosco e per le vite stesse di entrambi. Queste due anime solitarie e segnate dalla vita si incontrano e instaurano così un rapporto che non avrebbero creduto possibile, insegnandoci quanto la gratitudine e la capacità di ascoltare siano il cuore del significato dell'esistenza e dei legami tra le persone. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Ben ritrovati con il consueto appuntamento settimanale delle "Pillole di letteratura giapponese". Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di "Lo squalificato", capolavoro di Dazai Osamu, pubblicato in Italia da Giangiacomo Feltrinelli Editore. Dazai Osamu è considerato uno degli autori più rappresentativi del Novecento e in particolare di quel periodo che segue il secondo conflitto mondiale. In questa ultima opera, pubblicata proprio pochi mesi prima che si togliesse la vita, l'autore esprime il senso di disillusione di tutta quella generazione che, dopo aver vissuto l'atrocità della guerra, si ritrova a dover vivere tra le rovine del proprio mondo. "Lo squalificato" racconta la storia di Yozō, fin da ragazzo condannato a convivere con un senso di estraniamento perenne. Si tratta di un'opera potente, cosa che si nota soprattutto nella crudezza con la quale l'autore descrive l'animo umano. Ma è proprio in questa crudezza che Dazai mostra tutta la sua umanità, profonda nonostante come il suo protagonista si sia sentito per tutta la vita un escluso. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Rieccoci con un'altra puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di "Neve sottile" di Tanizaki Jun'ichirō, pubblicato in Italia da Guanda Editore. Tanizaki è considerato uno dei più grandi autori della letteratura giapponese moderna, e uno tra i più prolifici e rappresentativi del periodo a cavallo tra la fine dell'era Meiji e l'immediato dopoguerra. I suoi lavori hanno avuto successo non solo in Giappone, ma anche a livello internazionale: è probabilmente uno degli autori moderni giapponesi più tradotti. "Neve sottile" è uno dei lavori della maturità di Tanizaki, e in esso è evidente l'influenza della riscoperta della tradizione giapponese e del modo di raccontare tipico della letteratura classica da parte dell'autore. La trama si concentra su quattro sorelle, tutte diverse fra loro per indole e per scelte, appartenenti a una famiglia illustre di Osaka ormai in decadenza. In particolare il romanzo segue le vicende delle due sorelle minori, le quali si sentono intrappolate, per motivi diversi, nelle rigide regole imposte dalla tradizione. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Ritornano gli appuntamenti con le "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di "Tokyo Express", il capolavoro di Matsumoto Seichō edito da Adelphi. Matsumoto Seichō è sicuramente l'autore più rappresentativo del genere della detective fiction nel secondo dopoguerra. La sua produzione si colloca in un periodo in cui in Giappone vi è una svolta in quello che era il giallo tradizionale e si crea la corrente della shakaiha, un filone con molti punti in comune con l'hard boiled americano. "Tokyo Express" viene pubblicato alla fine degli anni Cinquanta, un periodo di intenso e rapido cambiamento sociale, politico, economico, ma soprattutto un cambiamento a livello di vita quotidiana. Un mutamento talmente rapido che gli individui si sentono spesso storditi, travolti. In questa e in molte altre sue opere, Matsumoto Seichō porta il lettore a una riflessione finale: è sempre il criminale responsabile dei propri crimini oppure il vero colpevole è il contesto sociale che lo ha portato a tanto? ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Pronti a un episodio speciale delle nostre Pillole di letteratura giapponese? Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci parla di "Quaderni giapponesi 3", un graphic novel di Igort pubblicato da Oblomov Edizioni nel 2020. Igort, fumettista, regista, artista a tutto tondo ben noto al pubblico, ha esordito nella sua carriera artistica nella fine degli anni '70 a Bologna ed è stato uno dei pochissimi artisti italiani del fumetto che ha avuto la possibilità di lavorare anche in Giappone. "Quaderni giapponesi 3" racconta con grande raffinatezza e grande sensibilità il momento dell'avvento della modernità in Giappone, che arriva dirompente dall'estero e dall'Europa, in modo particolare dopo l'apertura, subito dopo la metà degli anni cinquanta dell'800, che determina una profonda trasformazione nel paese. Igort ci accompagna in questo mondo soffermandosi in particolare sui simboli della modernizzazione: i "mobo" e le "moga" - parole che in giapponese indicano i modern boy e le modern girl - e i mostri, che sono il simbolo della nuova corrente nata in questi anni, l' "ero-guro-nansensu". ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla di “Serpenti e piercing” di Kanehara Hitomi, pubblicato in Italia da Fazi Editore nel 2005 nella bella traduzione di Alessandro Clementi. Nel 2004, la giovanissima Kanehara Hitomi si aggiudica con “Serpenti e piercing” il prestigioso premio Akutagawa, tradizionalmente assegnato a opere di letteratura alta, suscitando un notevole scalpore. Il titolo fa riferimento allo "split tongue", una forma estrema di modificazione del corpo in cui la lingua viene tagliata nel mezzo, diventando biforcuta come quella dei serpenti. Al centro dell'opera c'è proprio la modificazione del corpo, vista come un mezzo per trovare la propria identità e per avere una percezione della propria esistenza. Il romanzo segue l'addentrarsi della protagonista, Rui, nel mondo underground, fra punk, tatuatori e maniaci del piercing, in un'atmosfera dominata dalla solitudine e dalla tristezza. Con uno stile provocatorio e un tipo di scrittura visuale, Kanehara Hitomi dipinge davanti ai nostri occhi la Tokyo underground, mostrandoci un lato oscuro del Giappone e il profondo senso di smarrimento che hanno dovuto affrontare le giovani generazioni nel periodo di crisi successivo allo scoppio della bolla economica giapponese. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla de "La chiave" di Tanizaki Jun'ichirō, contenuto in una raccolta pubblicata da Bompiani nel 1988 e non solo. Tanizaki Jun'ichirō è considerato uno degli autori giapponesi più importanti del Novecento, caratterizzato proprio dal suo discostarsi dalle correnti letterarie più in voga all'epoca: il naturalismo e lo shishōsetsu (il romanzo dell'io). Quello che interessa a Tanizaki, infatti, è il falso, quello che noi ora chiameremmo "fiction". Uscito nel 1956 sulla rivista "Chūō kōron", "La chiave" viene subito criticato per il suo erotismo, cosa che costringe Tanizaki a modificarne grande parte, privandoci in realtà della possibilità di conoscere quale fosse l'impianto originale del romanzo. La storia segue le vicenda di una coppia di mezza età che decide di tenere ciascuno un proprio diario, al quale affidano le loro emozioni, le loro sensazioni in ambito erotico, i loro sogni, i desideri più inconfessati, nella consapevolezza che l'altro lo leggerà. Questo innescherà una serie di avvenimenti, segreti e passioni che porteranno ad un esito inaspettato. Seguendo il punto di vista dei due protagonisti, tutto viene narrato con lo stile di Tanizaki, sempre alla ricerca di un'ambiguità che mette in dubbio tutto quello che viene raccontato, facendo dubitare il lettore anche della sua stessa capacità di afferrare le situazioni. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla di "Maschere di donna", in giapponese “Onnamen”, di Enchi Fumiko, pubblicato in Italia nel 2001 da Marsilio nella traduzione di Graziana Canova Tura e con la bellissima prefazione di Maria Teresa Orsi. Abbiamo spesso parlato di quest'autrice, una delle più grandi scrittrici del Novecento, e questo suo romanzo è forse la sua opera più famosa. Si tratta di un testo capace di intrattenere un rapporto stretto e profondo sia con l'epoca contemporanea, nel quale è ambientato, che con la tradizione e la letteratura classica, grazie ai continui riferimenti al "Genji monogatari" e al teatro nō. Sono proprio le maschere di donna del teatro nō, il teatro classico per eccellenza, a dare il nome ai tre capitoli del romanzo e a guidarci nel flusso narrativo che segue in particolare l'evoluzione emotiva della protagonista Toganoo Mieko, profondamente legata a Rokujō, una delle figure femminili più amate e più celebri del "Genji monogatari". Un personaggio che domina le pagine del romanzo così come domina ogni altro personaggio che ruota intorno alla sua storia. Una donna che si lascia guidare dal suo desiderio di vendetta e che racchiude dentro di sé una grande sofferenza, come fosse un segreto inconfessabile. Un'opera che nonostante i suoi anni ha ancora tanto da dire e che conserva quindi una grande attualità. Enchi Fumiko va a toccare i nodi più profondi della vita delle donne, costrette al silenzio della società, senza la possibilità di esprimere il proprio malessere. Una storia toccante di relazioni, sentimenti, amore, gelosia, follia e sofferenza. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla di "Note su Hiroshima" di Kenzaburō Ōe, pubblicato in Italia nel 2007 da Alet Editore nella traduzione di Gianluca Coci. Questa volta siamo di fronte a uno scritto giornalistico, come l'autore stesso ama definirlo. "Note su Hiroshima" è infatti un'opera di natura saggistica nella quale Ōe, uno degli autori più noti per il suo impegno politico e sociale del Giappone contemporaneo, racchiude un vero e proprio viaggio all'interno del dolore degli hibakusha: i sopravvissuti del bombardamento atomico. “Note su Hiroshima” nasce dal profondo senso di sofferenza che l'autore raccoglie durante gli incontri con gli hibakusha nel suo primo viaggio a Hiroshima nel 1963, in occasione della commemorazione per l'anniversario dello scoppio della bomba atomica. In queste circostanze, Ōe è inoltre a sua volta reduce da un'esperienza personale molto dolorosa: la nascita di un figlio affetto da handicap. La sua vita e la sua scrittura saranno per sempre cambiate da questo toccante viaggio nel dolore del singolo e dell'umanità intera. L'opera ci pone davanti al fondamentale dilemma tra il bisogno della testimonianza e il bisogno del silenzio. Secondo Ōe, premio Nobel per la letteratura, il ruolo dello scrittore può essere decisivo nel tentativo di riportare alla luce un senso di umanità che di fronte a eventi così disumani abbiamo più volte perduto. Attraverso l'uso di immagini forti e di uno stile provocatorio, si crea un connubio armonioso tra l'intimità dell'esperienza personale e la volontà di assumere un ruolo di scrittore socialmente e politicamente attivo. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Bentornati in questa nuova puntata delle "Pillole di letterature giapponese" con NipPop. Oggi la nostra Paola Scrolavezza ci accompagna all'interno di "Onnazaka", opera di Enchi Fumiko, edita da Safarà Editore nel 2017 nella traduzione di Lydia Origlia. Torniamo quindi a parlare di un'autrice fra le più importanti nel panorama della letteratura giapponese, e di cui ci eravamo occupati già in uno dei primi episodi di questa serie ("Namamiko. L'inganno delle sciamane"). Come altri romanzi di Enchi Fumiko, anche "Onnazaka" ha uno stretto rapporto con la classicità, ma in un modo leggermente diverso. Infatti, i riferimenti più espliciti non sono all'epoca classica per antonomasia, cioè all'epoca Heian, ma sono invece all'epoca Tokugawa, colta nel momento in cui si conclude e trascolora nell'epoca Meiji. Siamo quindi in un momento di profonda trasformazione, a livello sia politico che sociale, ma la vita all'interno della residenza di Fukushima dove vive Tomo, la protagonista, sembra rimanere inattaccata, intonsa rispetto alle trasformazioni che si verificano all'esterno. Una storia affascinante, una storia dolente, piena di figure femminili che rimangono impresse profondamente nell'animo del lettore. Sono infatti le donne a essere al centro della narrazione, in tutte le loro sfaccettature, tratteggiate in modo magistrale dall'autrice. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Pronti a una nuova puntata del podcast delle “Pillole di letteratura giapponese” con NipPop? La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla di “Vita di una donna licenziosa” di Ihara Saikaku, pubblicato da SE nel 2004 nella traduzione di Lydia Origlia. “Vita di una donna licenziosa” è uno dei romanzi più significativi della letteratura giapponese della prima parte dell'epoca Tokugawa, un momento particolare per il Giappone, caratterizzato da una cultura che celebra l'arte, il piacere e la bellezza in tutte le sue forme. Non a caso, l'opera appartiene al filone dei kōshokumono, dove proprio la bellezza e l'amore vengono celebrati nelle loro connotazioni più passionali e sessuali. Il romanzo racconta in retrospettiva la vita della protagonista che, da apprezzata e ammirata cortigiana, arriva a toccare i gradini più bassi della prostituzione. Attraverso la progressiva degradazione di una donna che ha vissuto lo splendore e la miseria di questi luoghi, Saikaku ci mostra uno spaccato dei quartieri di piacere dell'epoca, cuore pulsante della vita e dell'edonismo delle città. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna
Eccoci con una nuova puntata delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci parla di "La banda di Asakusa" di Kawabata Yasunari, pubblicato da Einaudi nella traduzione di Costantino Pes nel 2007. Questo romanzo scritto tra il 1929 e il 1930 è tra i meno conosciuti dell'autore ma rappresenta sicuramente un'interessantissima chicca. In particolare, racchiude lo spirito del movimento dello Shinkankakuha, un gruppo letterario centrale per la poetica modernista in Giappone, che dal 1924 accolse giovani scrittori affascinati da ogni forma di avanguardia. "La banda di Asakusa" si colloca in un momento particolare della storia giapponese, nel settembre del 1923: l'anno del grande terremoto del Kantō, che distrusse ciò che restava della vecchia Edo, compreso il quartiere di Asakusa, al centro del racconto. La trama segue, in quest'atmosfera in bilico tra tradizione e modernità, le vicende della Banda Scarlatta di Asakusa, una compagnia teatrale che si dedica anche ad attività di furto. I contorni di queste vicende ci sfuggono, così come sfugge una vera e propria conclusione del romanzo, e l'unico filo conduttore della trama sembra essere proprio il colore scarlatto, che ci guida in uno spaesamento positivo, dopo che anche la torre centrale a 12 piani simbolo di Asakusa è crollata per lasciar spazio all'ingresso del paese nella modernità. ----------------------------------- SEGUICI SU: - Web Page: https://www.nippop.it - Facebook: https://www.facebook.com/nippopbologna - Twitter: https://twitter.com/NipPopOfficial - Instagram: https://www.instagram.com/nippopofficial - YouTube: https://www.youtube.com/user/nippopbologna