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Marketing sanitario: istruzioni per l'uso - il Podcast essenziale per il tuo studio medico
In questo momento sono alle prese con la preparazione del nuovo Vendere Salute, che terrò tra un paio di settimane a Roma...Da lì mi è venuto lo spunto per l'episodio di oggi.Spiego un concetto che qualche anno fa ho introdotto in Italia (non mi sono inventato niente, negli USA lo fanno da tempo), ossia quello di dare al paziente "qualcosa" prima che arrivi a studio.In Italia il pensiero è sempre al contrario, ossia che è il paziente quello che deve pagare, quello che deve fare i regali al medico, quello che sempre si deve sentire in debito e riconoscente...In realtà è esattamente l'opposto, in qualsiasi azienda che funzioni, chi porta soldi, quindi i clienti, nel tuo caso i pazienti, vanno valorizzati, vanno fidelizzati e vanno premiati, non il contrario.Chi infatti continua a lavorare nella sanità privata, come si faceva trent'anni fa, ha ormai lo studio semivuoto (e il bello che non capisce neanche il perché :)Certe logiche, ormai vetuste, della serie:"Signora le lascio il biglietto, poi ci richiama lei..."In questo caso legate alla trattativa con i pazienti...E altre legate al marketing "pre-visita" come nell'episodio di oggi, vanno cambiate.Dare qualcosa al paziente, fa realmente la differenza, perché ti consente appunto di differenziarti rispetto ai tuoi concorrenti, già da subito e quindi aumentare la percezione dei pazienti ancora prima che mettano un solo piede a studio...E questo in termini di conversione durante le prime visite e in trattativa fa tutta la differenza del mondo.Ma ora basta spoiler! Vatti ad ascoltare il podcast per scoprilo.Al tuo successo!FrancescoSEI NUOVO su Vendere Salute? [INIZIA DA QUI] ----------------------------------------------------- 1° STEP: VIDEO CORSO GRATUITO----------------------------------------------------- Vuoi sapere come acquisire nuovi pazienti in maniera costante? Scarica anche tu (GRATIS) il videocorso gratuito “I 3 pilastri del tuo studio medico” composto da 3 video. Nel videocorso gratuito scoprirai: * Come acquisire nuovi pazienti (per aumentare il tuo fatturato senza abbassare i prezzi). * Come differenziarti dai tuoi concorrenti (per creare il tuo posizionamento unico). * Come creare delle procedure interne (per aumentare la produttività e l'efficienza). Scarica subito il videocorso gratuito cliccando su questo link: ==> http://trepilastristudiomedico.com ----------------------------------------------------- 2° STEP: IL LIBRO FONDAMENTALE SUL MARKETING SANITARIO----------------------------------------------------- Ciao, se sei completamente nuovo nel mondo di Vendere Salute e vuoi capire come acquisire nuovi pazienti (evitando di abbassare i prezzi), differenziarti dai tuoi concorrenti (per diventare così imparagonabile agli occhi dei tuoi pazienti) perché sei: - medico libero professionista - dentista- titolare di un centro medico“Vendere Salute” è il libro che devi assolutamente leggere. Un vero e proprio manuale operativo da seguire passo passo per acquisire nuovi pazienti, per differenziarti dai tuoi concorrenti e per gestire il tuo studio. Nella nuova Edizione - rivista e migliorata di oltre 300 pagine, con nuovi Bonus esclusivi per i lettori. Prendi ora la tua copia ==> https://venderesalute.com/libro --------------------------------------------------- 3° STEP: ENTRA DAVVERO IN VENDERE SALUTE!--------------------------------------------------- Porta davvero il tuo studio ad altro livello, come hanno fatto tanti tuoi colleghi e partecipa alla prossima edizione del corso dal vivo Vendere Salute®. Vendere Salute™ è l'innovativo sistema che ti consente di acquisire nuovi pazienti in maniera sistematica e costante (aumentando fatturato e margini dal 25% ad oltre il 130% in meno di 12 mesi) e a differenziarti dai tuoi concorrenti (diventando un'autorità indiscussa nella tua branca medica). Anche se non hai mai fatto marketing in vita tua! Richiedi qui maggiori informazioni per partecipare alla prossima edizione del corso.==> https://corsovenderesalute.com
In der ZDF-Serie „Signora Volpe“ geht es um eine Agentin, die sich vergeblich entspannen will, die Arte-Doku „Die Odyssee der Zahlen“ beleuchtet die Geschichte von Ziffern und Zahlen und in der Netflix-Serie „Heavenly Ever After“ trifft sich ein Pärchen im Himmel wieder. Hier entlang geht's zu den Links unserer Werbepartner: https://detektor.fm/werbepartner/was-laeuft-heute >> Artikel zum Nachlesen: https://detektor.fm/kultur/was-laeuft-heute-signora-volpe-die-odyssee-der-zahlen-heavenly-ever-after
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Lo splendore delle civiltà precolombiane e le efferatezze perpetrate dai conquistadores hanno occupato a lungo l'immaginario occidentale, ritardando una conoscenza più approfondita di quanto era accaduto nei secoli precedenti. Per fortuna le campagne di scavo condotte negli ultimi decenni stanno lentamente portando alla luce civiltà degne di rivaleggiare con la magnificenza di inca, maya e aztechi. Nel 2006 suscitò molto clamore la pubblicazione sulla rivista National Geographic di un articolo che rivelava una sensazionale scoperta compiuta nel nord del Perù. Uno studioso originario di Cusco, il professor Régulo Franco, aveva portato alla luce la tomba della Signora di Cao. Perché una scoperta che avveniva in una zona periferica del Paese e che per di più non aggiungeva una nuova tessera alla conoscenza degli Inca, in quanto si riferiva all'ignota civiltà Moche, aveva mobilitato la più famosa rivista americana di natura e di viaggi? L'archeologo peruviano Régulo Franco sarà ospite di Laser per raccontarci in prima persona come giunse a quel sensazionale ritrovamento. Ci spiegherà anche come è cambiata grazie ad esso la nostra idea dei mondi precolombiani. La Signora di Cao ha infatti rivoluzionato la comprensione del ruolo della donna nelle civiltà dell'America prima degli spagnoli, avvalorando le teorie di Maria Gimbutas e Riane Eisle sulle civiltà antiche, che ci inviano un messaggio potente e attualissimo di inclusività e parità, sfidando le idee tradizionali sul potere maschile. Ospiti della trasmissione saranno anche due donne archeologhe. Jenny Alva, che assisté Walter Alva nella scoperta del Signore di Sipàn, l'altro ritrovamento che ha segnato una tappa nelle ricerche in Perù, ha collaborato per oltre dieci anni con il Museo de América di Madrid, dedicandosi alla ricerca e alla divulgazione delle culture precolombiane. A lei si affiancherà un'altra esperta di archeologia sudamericana, Carolina Orsini, Conservatore delle Raccolte Archeologiche e Etnografiche del Museo delle Culture (Mudec) di Milano
In questa puntata: Rumiko Takahashi: gli inizi della signora dei manga Rumiko Takahashi ci ha portato storie piene di allegria, eccentricità e personaggi totalmente fuori di testa. Come è arrivata ad essere una delle mangaka più famose e ricche al mondo? Scopriamo i suoi inizi che la porteranno a realizzare [...] L'articolo Rumiko Takahashi: gli inizi della signora dei manga proviene da RadioAnimati.
26 febbraio 2025 - Luca Ponzi
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8120GIOVANNI DI DIO, COLUI CHE RIVOLUZIONO' L'ASSISTENZA AI MALATI di Antonio Tarallo Un folle della carità. Un amore, il suo, riflesso del grande Amore di Dio per l'umanità. Una mano aiuta un'altra mano, un cuore soffre per un altro cuore sofferente: è questa la sintesi estrema della biografia di san Giovanni di Dio, del quale oggi ricorre la memoria liturgica. La sua figura affascinerà persino Lope de Vega, il famoso drammaturgo spagnolo che scriverà un'opera in versi su di lui. Ma la follia di cui stiamo parlando denota caratteri, in senso buono, rivoluzionari. Qual è stata la "rivoluzione", la novità che san Giovanni di Dio ha portato nel mondo?Fondatore dell'Ordine ospedaliero che reca il suo nome, detto anche dei Fatebenefratelli, il santo spagnolo di origini portoghesi ci ha lasciato un nuovo modello di attenzione al malato e al bisognoso. Un modello nel quale ogni uomo è accolto e assistito con amore. Un termine, soprattutto, ha fatto la differenza rispetto ad altri sistemi di accoglienza - contemporanei a san Giovanni di Dio - degli ammalati: "totalità", matrice e motore di radicali novità nel sistema assistenziale dell'epoca.L'assistenza pastorale e sanitaria, per lui, partiva da Cristo, unica origine di salute e salvezza. E l'accompagnamento spirituale degli ammalati e dei bisognosi, dei loro familiari e dei collaboratori, era parte integrante della sua missione ospedaliera. Francisco de Castro, suo primo biografo, scrive che san Giovanni di Dio «si occupava tutto il giorno in diverse opere di carità, e la sera, quando tornava a casa, per quanto stanco fosse, non si ritirava mai senza aver prima visitato tutti gli infermi, uno per uno, e chiesto loro com'era andata la giornata, come stavano e di che cosa avevano bisogno, e con parole molto amorevoli li confortava spiritualmente e corporalmente». Duplice impegno, duplice visione: spiritualmente e corporalmente. Queste due parole dicono tutto della sua visione di assistenza medica.GUARDARE A OGNI SINGOLA PERSONAIn san Giovanni di Dio, "ospitalità" non voleva dire solamente accogliere gli ammalati, ma era guardare a ogni singola persona, con il proprio bisogno: un "sistema sanitario" (così lo definiremmo oggi) attento all'individualità del singolo. Lo stile che aveva san Giovanni di Dio nella gestione delle sue opere è possibile trovarlo descritto in tante testimonianze. Come ad esempio questa: «Comprò letti ed accolse i poveri e mise infermieri che potessero accudirli e un cappellano che li confessava e amministrava i sacramenti». I confratelli che lo aiutavano nell'opera assistenziale «curavano e davano loro tutto il necessario, come medici, medicinali e tutto il necessario» (in José Sánchez Martínez O.H., Kénôsis-diakonía en el itinerario espiritual de San Juan de Dios, Fundación Juan Ciudad, Madrid, 1995).Uomo soprattutto del fare, Giovanni non ci ha lasciato molti scritti se non una raccolta di sei lettere indirizzate a Luigi Battista, al nobile Gutierre Lasso e alla Duchessa di Sessa. Il santo era loro direttore spirituale. Tra confidenze personali e insegnamenti evangelici, in queste pagine dallo stile semplice e diretto, troviamo la sua visione di assistenza ai malati, moderna e pragmatica, senza mai però trascurare l'aspetto spirituale che per lui ricopriva il primo posto. Colpisce l'incipit, uguale per tutte le lettere: «Nel nome di nostro Signore Gesù Cristo e di nostra Signora la Vergine Maria sempre intatta; Dio prima di tutto e sopra tutte le cose del mondo». Dio, prima di tutto, e la Sua Santa Madre, la Vergine Maria: per il santo, tutto deve iniziare da questo pensiero.Altro punto in comune delle lettere, il poco tempo che san Giovanni di Dio può riservare alla scrittura di queste, perché totalmente assorbito nelle opere di carità: «Scrivo questa lettera in fretta per spedirla subito, e ho tanta premura che quasi non ho tempo di raccomandare la cosa a Dio; ed è necessario raccomandarla molto a nostro Signore Gesù Cristo e con più tempo di quanto io ne abbia». In una lettera indirizzata a Gutierre Lasso ci lascia una fotografia della sua prima casa d'accoglienza a Granada: «Essendo questa una casa per tutti, vi si ricevono indistintamente persone affette da ogni malattia e gente d'ogni tipo, sicché vi sono degli storpi, dei monchi, dei lebbrosi, dei muti, dei matti, dei paralitici, dei tignosi e altri molto vecchi e molti bambini; senza poi contare molti altri pellegrini e viandanti che vengono qui e ai quali si danno il fuoco, l'acqua, il sale e i recipienti per cucinare il cibo da mangiare. Per tutto questo non vi è rendita alcuna, ma Gesù Cristo provvede a tutto».FATEBENEFRATELLIStrumenti di questa Provvidenza furono molte volte proprio Lasso e la Duchessa di Sessa: il santo sa bene che per portare avanti l'opera di assistenza agli ammalati e ai bisognosi vi sono delle necessità materiali. In una lettera alla Duchessa di Sessa, ad esempio, troviamo scritto: «Gesù Cristo vi ricompensi in cielo dell'elemosina e della santa carità che sempre mi avete elargita». E ancora: «L'anello (scrive riguardo ad un anello donato dalla duchessa, ndr) è stato utilizzato così bene che, col denaro ricavato, ho vestito due poveri piagati e ho comprato anche una coperta».Tutto questo lavoro per il Signore e per i bisognosi non è andato sepolto con la morte del santo spagnolo († 8 marzo 1550), che tra l'altro non lasciò nessuna Regola scritta all'Ordine ospedaliero. Ma l'organizzazione era già chiara. Ne sono testimonianza queste righe del suo primo biografo, il già citato Francisco de Castro: «In questa casa di Granata ordinariamente vi sono da diciotto a venti fratelli. Alcuni di essi lavorano nelle infermerie assistendo i poveri, altri nei vari uffici della casa. Altri, invece, vanno a chiedere elemosina per la città, ripartita in parrocchie, chiedendo ciascuno nella propria. Altri vanno fuori per le campagne e i paesi a chiedere grano, orzo, formaggio, olio, uva passa, e le altre cose necessarie alla vita».Si presenta, dunque, nuovamente agli occhi di noi contemporanei un fatto preciso: l'eredità della moderna concezione ospedaliera di san Giovanni di Dio è nell'aver formato, con il suo esempio, i suoi confratelli. Un'eredità che ancora oggi perdura grazie alla presenza dei religiosi dell'Ordine e a quella degli operatori sanitari appartenenti alle strutture ospedaliere dei Fatebenefratelli che, con amore e dedizione, prestano la loro opera nel mondo.Nota di BastaBugie: Ermes Dovico nell'articolo seguente dal titolo "La carità di san Giovanni di Dio verso le prostitute" ricorda che l'8 marzo è la festa del fondatore dei Fatebenefratelli. Oltre a prendersi cura di poveri e malati, liberò molte prostitute dagli sfruttatori, puntando al loro recupero integrale e quindi alla loro salvezza eterna.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana l' 8 marzo 2025:Il fondatore dei Fatebenefratelli, san Giovanni di Dio (1495 - 8 marzo 1550), è conosciuto soprattutto come patrono dei malati, degli ospedali e degli infermieri. Patronati evidentemente di estrema importanza, che condivide con un altro grande santo: l'italiano Camillo de Lellis (25 maggio 1550 - 14 luglio 1614), fondatore dei Ministri degli Infermi (comunemente detti Camilliani), nato appena due mesi e mezzo dopo la morte di Giovanni, come in una singolare e provvidenziale "successione" nella Chiesa universale.Non si dirà mai abbastanza della carità che san Giovanni di Dio (come anche san Camillo) esercitò verso i malati: non solo la Chiesa ma il mondo intero ha bisogno che si diffonda la conoscenza del suo esempio, tanto più in un'epoca come la nostra in cui si sta propagando una mentalità utilitaristica che dimentica che il malato è una persona umana, unione di corpo e anima. Da trattare e amare come faceva il nostro santo: come se avesse davanti Gesù in persona.Ma qui vogliamo soffermarci su un altro aspetto importante, eppure poco conosciuto, della vita di san Giovanni di Dio: la sua carità verso le prostitute. Molte furono coloro che il santo strappò dalle mani del demonio, conducendole a quelle del Signore. Basti leggere quanto riferisce il suo primo biografo, Francisco de Castro, sacerdote e rettore dell'Ospedale di Granada, che scrisse la vita del santo a una trentina d'anni dalla sua morte.Per amore di Gesù e della Passione che ha sofferto per noi, Giovanni - a un certo punto del suo apostolato a Granada - prese l'abitudine di andare, ogni venerdì, nei postriboli della città, con il fine di aiutare qualche prostituta a salvarsi l'anima. Abitualmente, appena entrato nel bordello, si rivolgeva alla donna che gli sembrava più lontana da Dio e le chiedeva solo di ascoltarlo, promettendole che le avrebbe dato anche più degli altri clienti. Quindi, riferisce il Castro, «la faceva sedere ed egli si inginocchiava per terra dinanzi a un piccolo crocifisso che portava con sé a tale scopo; ed ivi cominciava ad accusarsi dei propri peccati e, piangendo amaramente, ne chiedeva perdono a nostro Signore, con tanto affetto, che anche in essa suscitava contrizione e dolore delle sue colpe. E così, con questo accorgimento, attirava la sua attenzione ad ascoltarlo e cominciava a narrare la passione di nostro Signore Gesù Cristo, con tanta devozione, che la commuoveva fino a farle versare lacrime».
Liliana ci ha regalato una testimonianza dall'Alta Valle del Mis.Potremmo descriverla in tanti modi ma non vogliamo spoilerare nulla: fatti bastare che i suoi formaggi di capra sono MERAVIGLIOSI.Puoi dare un'occhiata ai suoi prodotti pigiando QUI.Ma siccome ci piace fare le cose per bene: la registrazione comincerà dopo una lunga introduzione che contestualizza il territorio e il suo sviluppo storico. Cominceremo da un articolo di giornale de "L'Unità" del 5 novembre 1966 per poi inoltrarci nella Valle del Mis. Tra le fonti di questo episodio ci teniamo a citare agordinodolomiti.it Episodio relizzato da Claudio Ghizzo e Sebastiano FrolloP.s. - Claudio ha scritto un libro, ECCOLO.www.storiedimontagna.comContatti: andataeritorno.podcast@gmail.com Iscriviti alla newsletterLa nostra pagina InstagramIl nostro profilo LinkedIn
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi parliamo di eventi inaspettati, fortune sfortunate e una città molto bella, della quale Matteo non riesce a smettere di parlare. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio How to Talk About Daily Routine in Italian - https://www.youtube.com/watch?v=F4XWtchHCx8 Si parte con una parola, poco usata, ma molto ascoltata: Uggioso /a - Che suscita una sensazione di tedio o di irritante molestia: che tempo u.!; un libro u.; quanto sei u.!; di persona, anche s.m. (f. -a ). Iniziamo in giro per l'Italia, ancora! Questa volta andiamo a Treviso. https://it.wikipedia.org/wiki/Treviso Matteo e Katie hanno visitato Treviso un paio di settimane fa e Matteo da quando è tornato non fa altro che parlare di Treviso e di come è bella. Curiosi? Vi consigliamo vivamente di andare a visitarla quando potete e quando siete da quelle parti. E cosa invece è successo questa settimana? Ovviamente tante cose, ma qualcosa ci ha colpito. E non solo noi, qualcosa ha colpito anche un dipinto del 1500. Cosa? Una signora! O mamma mia, e ora? E ora dovete ascoltare questo episodio, cosa sarà successo al dipinto? E alla signora? E poi a Pescara, accade l'irreparabile. Vengono ritrovati tanti tanti soldi. Ma che soldi? Concludiamo con una nota positiva, molto positiva, sugli autisti di Flixbus. Buon ascolto! Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno! Raffaele: [0:24] Buongiorno a te, Matteo, giornata uggiosa! Matteo: [0:30] Ah! Anche qui: mi hai tolto le parole di bocca. Raffaele: [0:33] Ma non ti credo, chi è che dice "uggiosa", ormai.. . ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Cinzia Corti è venuta a trovarci nei nostri studi con una piacevole sorpresa, conosciamola meglio!
TRAPANI (ITALPRESS) - Il direttore editoriale di Italpress, Italo Cucci, si sofferma sulla vittoria dei bianconeri contro l'Inter nel Derby d'Italia, match clou della giornata di campionato.ic/mc/gtr
Prosegue il momento positivo della Juventus che, dopo aver vinto in Champions League, si è imposta anche nel Derby d'Italia con l'Inter. Una brutta batosta per la squadra nerazzurra che vede allontanarsi il Napoli in vetta nonostante il pareggio con la Lazio.
Quando le cose si fanno complicate la nostra tendenza è quella di semplificare. E spesso le conclusioni a cui arriviamo sono sbagliate. È un meccanismo naturale del cervello umano che i giallisti conoscono molto bene. Quindi cari e care appassionate di Sir Arthur Conan Doyle, di Agatha Christie e della Signora in giallo non potete perdervi questo episodio di Off Topic con Paolo Roversi, scrittore di numerosi gialli, che ci spiegherà perché non sempre è stato il maggiordomo.
Il 26 luglio 1974, tra le dune di Race Point a Provincetown, nel Massachusetts, una bambina e i suoi genitori stanno facendo un'escursione con i loro cani quando si imbattono nel corpo mutilato di una donna. Chi è? Perché è stata uccisa?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
Il 26 luglio 1974, tra le dune di Race Point a Provincetown, nel Massachusetts, una bambina e i suoi genitori stanno facendo un'escursione con i loro cani quando si imbattono nel corpo mutilato di una donna. Chi è? Perché è stata uccisa?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/true-crime-mistery--5398711/support.
Ci sono poche certezze nella vita, e una di queste è che i genitori italiani dicono sempre le stesse cose. Non importa l'anno, la città o la situazione: certe frasi si tramandano di generazione in generazione, come un vecchio disco che non smette mai di suonare. Dalla tavola all'ufficio postale, dai viaggi al supermercato, ecco un viaggio nelle espressioni che tutti abbiamo sentito (e che, prima o poi, forse, finiremo per ripetere). Le Espressioni dei Genitori più comuni ... In Ogni Contesto! Ecco una raccolta delle frasi più iconiche che ogni genitore italiano ha pronunciato almeno una volta. Se ne riconoscete qualcuna… beh, siete cresciuti bene! Al Supermercato "Siamo venuti solo per il latte, eh!" (Mezz'ora dopo, il carrello è pieno). "Ti giuro che la prossima volta ti lascio a casa con la nonna!" (Spoiler: non succede mai). "Non toccare niente che poi si rompe e ce lo fanno pagare!" "No, la marca del supermercato è uguale, fidati, è solo senza pubblicità." "Niente merendine con il pupazzetto dentro ho detto!" "Lascia stare il carrello, che lo spingi sempre addosso alla gente! Così ci arrestano" "Perché i commessi cambiano sempre il posto di quello che mi serve? È una cospirazione!" "Dai, vai tu a prendere il latte! E non tornare dopo mezz'ora con le mani vuote perché non l'hai trovato!" "Perché le uova costano più di una cena fuori? A questo punto faccio prima ad allevarla io una gallina!" In Spiaggia 1. Sotto l'ombrellone: "Mettiti la crema! Ti vuoi bruciare come un peperone?" "Non stare sempre attaccato al telefono, guarda che bel mare!" (Sempre colpa del cellulare, vero?) "Questo vento porta via tutto, tra un po' voliamo anche noi!" "Bambini, potete andare un po' più in là a giocare con la palla? Altrimenti qui arriva tutta la sabbia!" 2. Al mare: "Non andare troppo lontano! Ti ho detto di stare dove tocchi!" "Esci subito dall'acqua, hai appena mangiato! Almeno tre ore, altrimenti ti si blocca la digestione!" "Attento alle onde! Non è che poi devo venire io a ripescarti?" 3. Con il cibo: "Non mangiare troppa anguria, che poi ti gonfi come un pallone!" "Ho fatto le cotolette, la pasta fredda e la parmigiana, perché in spiaggia si deve mangiare leggero!" "Non bere quell'acqua della bottiglia, è calda come una tisana!" 4. Con i bambini: "Raccogli i tuoi giochi, che mica siamo a casa!" "Ti ho detto di non lanciare la sabbia, finisce sempre negli occhi di qualcuno!" "L'estate prossima restiamo a casa!" 5. Il momento di andare via: "Dai, raccogliamo tutto… No, non puoi fare l'ultimo bagno, ne hai fatti già dieci!" "Aiutami a portare qualcosa, che non sono un mulo da soma!" Alle Poste "Speriamo che non ci sia fila..." (Entra, vede la folla, sospira rassegnato.) "Ma questi numeri li chiamano o li collezionano?" (Dopo aver aspettato 40 minuti senza progressi.) "Mi serviva solo un francobollo, mica un mutuo!" (Dopo aver impiegato mezz'ora per un'operazione banale.) "Ma come, apre solo uno sportello su cinque?!" (Dubbio esistenziale di ogni cliente delle Poste.) "Dove si ritira il pacco? Chiedo per il mio pronipote, che forse farà in tempo a riceverlo." "Signora, il bollettino si paga lì in fondo." "Mi scusi, dovrei ritirare una raccomandata." "No ma io ormai lo so... Quando vengo qui, non prendo altri impegni perché so già che passerò qui l'intera giornata" "Amore, vai a prendere il numerino... e pure un caffè, che tanto abbiamo tempo." "Eh ma ai tempi miei, almeno i postini consegnavano..." (Momento nostalgia inevitabile.) Al mercato "Questi pomodori sono italiani?" (Interrogatorio al fruttivendolo.) "Signora mia, ormai la verdura costa più dell'oro!" (Mentre compra 3 kg di zucchine perché “fanno bene”.) "Mi raccomando, niente pesche dure come sassi!" (Segue selezione tattile di ogni singolo frutto.)
GIOVANNA BADALASSI - SIGNORA ECONOMIA - presentato da Anna Bredice
Bruno Nacci"L'eredità"Guy de MaupassantCarbonio Editorewww.carbonioeditore.itNella Parigi della Belle Époque, César Cachelin, impiegato del Ministero della Marina, combina un matrimonio tra la figlia Cora e uno dei suoi colleghi più promettenti e ambiziosi, Léopold Lesable, pregustando l'ingente eredità che la sua ricca sorella Charlotte ha destinato alla giovane nipote. Ma alla morte dell'anziana zitella, con grande sgomento i Cachelin scoprono che Charlotte ha imposto una condizione nel testamento: se entro tre anni dal suo decesso Léopold e Cora non avranno figli, il denaro – un milione netto! – andrà tutto in beneficenza. Da quel momento, la famiglia si prodiga in ogni modo perché nasca un bambino, in una spietata partita a scacchi che svela il sottobosco di ipocrisie e meschinità che si cela sotto la superficie delle buone maniere.Guy de Maupassant, attraverso il suo implacabile scetticismo, si diverte a lacerare le apparenze per smascherare le intenzioni e a scoprire la sorgente inquinata dell'animo umano, consegnandoci un capolavoro di sottile e grottesca arte narrativa. Apparsa nel 1884, prima in rivista e poi nella raccolta Miss Harriet, questa preziosa novella era preceduta da una sua versione molto più breve, intitolata Un milione, che qui riproponiamo.Guy de Maupassant (1850-1893) è tra i maggiori scrittori francesi della seconda metà dell'Ottocento. Crebbe alla scuola di Gustave Flaubert, che venerò come maestro e mentore. Pubblicò quasi trecento tra racconti e novelle, e sei romanzi, tra cui ricordiamo Una vita (1883), Bel-Ami (1885), Pierre e Jean (1888). Le sue opere, improntate a un pessimismo radicale che solo in parte può essere ricondotto alla grande lezione del realismo e del naturalismo europei, sono più vicine al pensiero di Giacomo Leopardi e Arthur Schopenhauer che a Gustave Flaubert o Émile Zola, e aprono la strada alla narrativa americana del Novecento e perfino, nelle ultime prove, anche a quella di Marcel Proust.Bruno Nacci ha curato classici della letteratura francese, da Chamfort a Nerval, in particolare Blaise Pascal, su cui ha scritto La quarta vigilia. Gli ultimi anni di Blaise Pascal (2014). È autore del noir L'assassinio della Signora di Praslin (2000); insieme a Laura Bosio ha scritto i romanzi storici Per seguire la mia stella (2017), La casa degli uccelli (2020) e il saggio Da un'altra Italia (2014). Ha pubblicato anche diverse raccolte di racconti, e per Carbonio ha già tradotto e curato, di Gustave Flaubert, La tentazione di sant'Antonio (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Angelo Deiana"Storia della signora Cimice e del gatto Giustino"Scatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itGiunta agli ultimi giorni della sua lunga vita, un'anziana cimice finisce in una casa dove vive una ragazza, prossima a partorire la sua prima figlia, insieme agli adorati gatti Mumma e Sebastiano. La convivenza dell'insetto con i due felini all'inizio non è affatto facile, anzi: non c'è giorno che non cerchino di ucciderla. Ma la nascita della bambina e un terribile evento occorso al signor Giustino, il re dei gatti del quartiere, cambieranno presto tutto. In un incontro continuo, divertente ed emozionante tra specie diverse, questa favola racconta alcune facce dell'amore, l'importanza dell'altro e quel vuoto che spesso attraversa i più giovani, restituendo importanti spunti di riflessione.Angelo Deiana è nato nel 1991 e vive a Viterbo. Laureato in Filologia moderna, è insegnante di ruolo in materie letterarie alle scuole superiori. È responsabile del programma e moderatore dell'Emporio Letterario di Pienza e degli eventi Caffeina. Ha frequentato la scuola di scrittura “Molly Bloom”. Nel 2020 ha pubblicato A Diosa. La leggenda di Nenè (L'Erudita).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Si poteva chiedere di più di un punto ad una Juventus decimata in trasferta a Birmingham contro l'Aston Villa (in crisi)? Forse no, non fosse che è l'ennesimo 0-0 della stagione e non fosse che gli infortuni stanno facendo emergere dei difetti di costruzione della rosa di inizio stagione. Stessi problemi di costruzione li ha il Real Madrid di Carlo Ancelotti che ieri ha perso con il Liverpool lanciatissimo di Slot. Di tutto questo parliamo con Filippo Maria Ricci da Madrid e con lo juventino Massimo Zampini. A quattro giorni dalla conquista del titolo piloti di Max Verstappen e a due gran premi dalla fine del Mondiale, ospitiamo in Endurance Race Stefano Domenicali, Presidente e CEO di Formula 1. Il Re Mida italiano dei motori ci racconta le sue visioni sul futuro di F1, endurance e ci confessa il suo entusiasmo per il rinnovo del contratto del circuito di Monza che resterà in calendario fino al 2031.
Fiorentina-Milan è stata la partita dei rigori sbagliati, ma alla fine la spuntano i padroni di casa della Viola, mentre il Milan sembra essere tornato quello in confusione pre-derby. Ne parliamo con un milanista arrabbiato che è Carlo Pellegatti e con un fiorentino entusiasta che è Dario Baldi. Altro gaudente del lunedì è il tifoso del Cagliari Luca Telese che ieri ha visto la squadra di Nicola uscire imbattuta dal fortino della Juventus: i sardi sono i primi a segnare un gol alla Signora in questo campionato.
Giancarlo Piacci"Nostra signora dei fulmini"Salani Editorewww.salani.itSe il corpo di un ragazzo viene trovato senza testa in una vasca per l'allevamento dei pesci, la cosa peggiore che puòsuccederti è essere uno di quelli che poche ore prima hanno preso parte a una lite con lui – e, a differenza degli altri, non avere un alibi. Vincenzo ci ha provato a restare fuori dai guai, a mettersi alle spalle l'uomo che è stato. Si è trasferito nel porticciolo di Bacoli, di fronte al mare, in cerca di una pace che Napoli non poteva più offrirgli. Adesso accanto a sé ha una compagna, Irene, e un amico leale, Antonio, che hanno imparato ad accettare i suoi silenzi, i suoi tormenti, senza fare troppe domande. Eppure la felicità sembra ancora un miraggio, tanto più da quando la piccola comunità di pescatori dove trascorre il suo tempo è spaccata a metà. Una multinazionale sta per inaugurare nella zona il più grande allevamento ittico del Mediterraneo: qualcuno è allettato dall'opportunità di lavoro, altri temono di perdere la propria autonomia. Una mattina scoppia un diverbio, gli animi si scaldano, volano colpi e parole; la sera, uno di loro muore in circostanze terribili. Tutti i sospetti finiscono inevitabilmente sull'unica persona che si ostina a non spiegare dove fosse nelle ore in cui il ragazzo perdeva la vita: Vincenzo. Ma perché nascondere la verità, se questo comporta essere indagato per omicidio? Con una scrittura densa di umanità, Giancarlo Piacci sonda non soltanto le contraddizioni di un protagonista in lotta contro se stesso, ma anche i contrasti sociali di una realtà eternamente pronta a esplodere.Giancarlo Piacci (1981) vive e lavora a Napoli. Da più di dieci anni è uno dei librai di riferimento del centro storico. Ha esordito nel 2022 con il romanzo I santi d'argento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Chi è Margherita Hack? E cosa ha scoperto? Conosciuta come la "Signora delle Stelle", Margherita Hack è stata la più importante astrofisica italiana, oltre che una grande divulgatrice scientifica. Nata nel 1922 a Firenze e morta nel 2013 a Trieste, è stata la prima donna a ottenere una cattedra in Astrofisica e a dirigere un Osservatorio Astronomico in Italia, nonché pioniera della divulgazione scientifica popolare. Una donna e scienziata irriverente e fuori dagli schemi, che ha dedicato la sua vita a studiare e raccontare le stelle, come le cefeidi. E pensare che il suo incontro con l'astrofisica è stato quasi casuale. In questo episodio ripercorriamo la vita di Margherita Hack, esplorando il suo enorme contributo alla divulgazione dell'astronomia, le scoperte, le curiosità, l'attivismo e il suo impegno per far appassionare generazioni di italiani alla scienza. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Una ricetta speciale per celebrare "Mother's Day" che lo chef proporrà domenica 12 maggio ai suoi clienti per rendere omaggio alla propria mamma.