Podcast appearances and mentions of armando spataro

La Costituzione è in pericolo. L'elezione diretta del Presidente del Consiglio, la riforma che vuole approvare la Destra, può stravolgere l'intero sistema istituzionale e democratico creato nel 1948. Libertà e Giustizia ha organizzato un convegno su questo tema: Va Pensiero ha raccolto l'allarme di Maurizio Landini, Segretario Generale della Cgil, Nadia Urbinati, Politologa, Armando Spataro, ex magistrato, Gad Lerner, giornalista, Gustavo Zagrebelsky, giurista e Daniela Padoan, presidente di Libertà e Giustizia.

Prima lezione del nuovo ciclo di incontri (l'ottavo) ideato dalla Scuola di formazione “Antonino Caponnetto” e realizzato insieme a Radio Popolare. Il nuovo ciclo si intitola “Giustizia e Costituzione, uomini e battaglie di ieri e di oggi”. Il 6 marzo 2024, ospiti della Casa della Memoria di Milano (con Anpi e Aned), si è svolto il primo incontro dedicato a Francesco Saverio Borrelli, storico procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano ai tempi di “Mani pulite”. Sono intervenuti la figlia del procuratore, Federica Borrelli, e l'ex magistrato e collega di Borrelli, Armando Spataro.

Liana Milella, Repubblica ; Armando Spataro, magistrato ; Gianluigi Pellegrino, avvocato ; Giovanni Bianconi, Corriere della Sera .

Antonio Polito, Il Corriere della Sera ; Debora Serracchiani, PD ; Armando Spataro, magistrato ; Jacopo Morrone, Lega .

Antonio Polito, Il Corriere della Sera ; Debora Serracchiani, PD ; Armando Spataro, magistrato ; Jacopo Morrone, Lega .

Si parla di riforma del processo penale alla luce degli emendamenti approvati la settimana scorsa in Consilio dei ministri. Con la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando e l'ex magistrato Armando Spataro. Conduce Cristiano Bucchi.

Nella puntata odierna di Piazza Grande parliamo di un tema che sta tenendo banco nell'agenza politica, soprattutto perché legato a doppio filo con la possibilità per l'Italia di accedere ai fondi del Recovery Plan. Stiamo parlando della riforma della Giustizia, e cioè misure di cui si parla da anni, che però questa volta è indicata, insieme alla riforma della Pubblica Amministrazione di cui ci siamo già occupati a Radio Immagina, come un intervento indispensabile per la partenza stessa del PNRR. Obiettivo principale della riforma, ridurre i tempi dei processi. Mario Draghi ha indicato il cronoprogramma del Governo, ma come cambieranno il processo penale, quello civile, e come verrà riformato il Csm? Si riuscirà a trovare in Parlamento una sintesi su temi controversi come la durata della prescrizione? Ne parliamo a Radio Immagina con Giovanni Bianconi del Corriere della Sera, Anna Rossomando, senatrice del Pd e responsabile Giustizia e Diritti nella segreteria nazionale del Pd, e con Armando Spataro, magistrato e giurista dalla lunga storia. Conduce Carla Attianese

Nella puntata odierna di Piazza Grande parliamo di un tema che sta tenendo banco nell'agenza politica, soprattutto perché legato a doppio filo con la possibilità per l'Italia di accedere ai fondi del Recovery Plan. Stiamo parlando della riforma della Giustizia, e cioè misure di cui si parla da anni, che però questa volta è indicata, insieme alla riforma della Pubblica Amministrazione di cui ci siamo già occupati a Radio Immagina, come un intervento indispensabile per la partenza stessa del PNRR. Obiettivo principale della riforma, ridurre i tempi dei processi. Mario Draghi ha indicato il cronoprogramma del Governo, ma come cambieranno il processo penale, quello civile, e come verrà riformato il Csm? Si riuscirà a trovare in Parlamento una sintesi su temi controversi come la durata della prescrizione? Ne parliamo a Radio Immagina con Giovanni Bianconi del Corriere della Sera, Anna Rossomando, senatrice del Pd e responsabile Giustizia e Diritti nella segreteria nazionale del Pd, e con Armando Spataro, magistrato e giurista dalla lunga storia. Conduce Carla Attianese

Il 14 Settembre si riaprono i cancelli delle primarie e delle secondarie, per tutti elementari, medie e istituti superiori. Se per la Scuola dell'obbligo si tenterà di ripartire in presenza, le Università italiane valuteranno in base alle esigenze e ai singoli corsi di laurea. Il Ministro Gaetano Manfredi ci fornisce la fotografia dello stato dei fatti. E gli altri stati dell'Unione Europea, come si stanno muovendo? Maria Latella ci racconta le ultime dalla Francia. Didattica a distanza o lezioni presenza? Seguiamo le scelte della Germania con Isabella Bufacchi, Corrispondente de Il Sole 24 Ore da Francoforte. Infine, il nostro Enrico Pagliarini fa il punto sulla strumentazione minima che ogni studente dovrebbe possedere per poter seguire le lezioni da casa. Non manca l'aggiornamento sull'emergenza Covid-19. In linea con noi il Vice Ministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il giornalista di Liberation Eric Jozsef. Il 20 e 21 Settembre si voterà per il rinnovo di sei consigli regionali e per quelli di molti comuni. Gli italiani saranno chiamati anche ad esprimere la loro preferenza al referendum per il taglio dei parlamentari. Per il fronte del NO ospitiamo l'ex magistrato Armando Spataro. E' invece favorevole il Sen. Danilo Toninelli (Movimento 5 Stelle).

Il 14 Settembre si riaprono i cancelli delle primarie e delle secondarie, per tutti elementari, medie e istituti superiori. Se per la Scuola dell'obbligo si tenterà di ripartire in presenza, le Università italiane valuteranno in base alle esigenze e ai singoli corsi di laurea. Il Ministro Gaetano Manfredi ci fornisce la fotografia dello stato dei fatti. E gli altri stati dell'Unione Europea, come si stanno muovendo? Maria Latella ci racconta le ultime dalla Francia. Didattica a distanza o lezioni presenza? Seguiamo le scelte della Germania con Isabella Bufacchi, Corrispondente de Il Sole 24 Ore da Francoforte. Infine, il nostro Enrico Pagliarini fa il punto sulla strumentazione minima che ogni studente dovrebbe possedere per poter seguire le lezioni da casa. Non manca l'aggiornamento sull'emergenza Covid-19. In linea con noi il Vice Ministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il giornalista di Liberation Eric Jozsef. Il 20 e 21 Settembre si voterà per il rinnovo di sei consigli regionali e per quelli di molti comuni. Gli italiani saranno chiamati anche ad esprimere la loro preferenza al referendum per il taglio dei parlamentari. Per il fronte del NO ospitiamo l'ex magistrato Armando Spataro. E' invece favorevole il Sen. Danilo Toninelli (Movimento 5 Stelle).

Walter Verini, PD ; Giuseppe Cascini, tobato di Area ; Armando Spataro, magistrato ; Carlo Nordio, ex Procuratore aggiunto Venezia .

Walter Verini, PD ; Giuseppe Cascini, tobato di Area ; Armando Spataro, magistrato ; Carlo Nordio, ex Procuratore aggiunto Venezia .

Dal decreto sicurezza-bis alle schedature dei magistrati, dall'inchiesta di Perugia sulla corruzione al Csm alle controriforme della giustizia. Memos ha ospitato oggi Armando Spataro, ex magistrato, da alcuni mesi in pensione dopo aver ricoperto l'incarico di procuratore capo a Torino. Ospite della puntata di oggi anche Paola Natalicchio, giornalista e saggista, che ci ha raccontato la sua esperienza di candidata alle europee con la lista “La Sinistra”.

Dal decreto sicurezza-bis alle schedature dei magistrati, dall’inchiesta di Perugia sulla corruzione al Csm alle controriforme della giustizia. Memos ha ospitato oggi Armando Spataro, ex magistrato, da alcuni mesi in pensione dopo aver ricoperto l’incarico di procuratore capo a Torino. Ospite della puntata di oggi anche Paola Natalicchio, giornalista e saggista, che ci ha raccontato la sua esperienza di candidata alle europee con la lista “La Sinistra”.

Dal decreto sicurezza-bis alle schedature dei magistrati, dall’inchiesta di Perugia sulla corruzione al Csm alle controriforme della giustizia. Memos ha ospitato oggi Armando Spataro, ex magistrato, da alcuni mesi in pensione dopo aver ricoperto l’incarico di procuratore capo a Torino. Ospite della puntata di oggi anche Paola Natalicchio, giornalista e saggista, che ci ha raccontato la sua esperienza di candidata alle europee con la lista “La Sinistra”.

Armando Spataro, magistrato ; Marco Imarisio, Corriere della Sera ; Roberto Chiarini, Univ. Milano .

Armando Spataro, magistrato ; Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera ; Gian Domenico Caiazza, Unione Camere Penali .

Ruzie tussen een bekende Italiaanse aanklager en de minister van Binnenlandse Zaken Matteo Salvini. Het begon met een tweet van Salvini over arrestaties van Nigeriaanse verdachten in Turijn. Deze tweet verstoort een lopend onderzoek volgens de hoofdaanklager van Turijn, Armando Spataro, waarop Salvini hem via social media frontaal aanviel. Over deze confrontatie tussen de politiek en justitie te gast voormalig correspondent in Italië Cecile Landman. Foto: EPA/Riccardo Antimiani

Terza lezione del ciclo di incontri sui settant'anni della Costituzione organizzato da Radio Popolare e Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”, insieme all'Anpi di Milano. “Costituzione, garanzia di democrazia nel contrasto ai poteri criminali e al terrorismo” è stato il titolo della lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica di Torino. Spataro ha seguito nel corso della sua carriera inchieste importanti sul terrorismo rosso, su mafia e ‘ndragheta e sul terrorismo internazionale. Ha fatto parte del Csm tra il 1998 e il 2002, è stato dirigente nazionale dell'Anm. E' autore di “Ne valeva la pena. Storie di terrorismi e mafie, di segreti di Stato e di giustizia offesa” (Laterza, 2011).

Terza lezione del ciclo di incontri sui settant’anni della Costituzione organizzato da Radio Popolare e Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”, insieme all’Anpi di Milano. “Costituzione, garanzia di democrazia nel contrasto ai poteri criminali e al terrorismo” è stato il titolo della lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica di Torino. Spataro ha seguito nel corso della sua carriera inchieste importanti sul terrorismo rosso, su mafia e ‘ndragheta e sul terrorismo internazionale. Ha fatto parte del Csm tra il 1998 e il 2002, è stato dirigente nazionale dell’Anm. E’ autore di “Ne valeva la pena. Storie di terrorismi e mafie, di segreti di Stato e di giustizia offesa” (Laterza, 2011).

Terza lezione del ciclo di incontri sui settant’anni della Costituzione organizzato da Radio Popolare e Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto”, insieme all’Anpi di Milano. “Costituzione, garanzia di democrazia nel contrasto ai poteri criminali e al terrorismo” è stato il titolo della lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica di Torino. Spataro ha seguito nel corso della sua carriera inchieste importanti sul terrorismo rosso, su mafia e ‘ndragheta e sul terrorismo internazionale. Ha fatto parte del Csm tra il 1998 e il 2002, è stato dirigente nazionale dell’Anm. E’ autore di “Ne valeva la pena. Storie di terrorismi e mafie, di segreti di Stato e di giustizia offesa” (Laterza, 2011).

Da un documento del Dott. Armando SPATARO.A cura dell'Avv. Anna MORICCA, voce e regia dell'Avv. Andrea PONTECORVO

Quarto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione politica “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino si è svolta nell'Auditorium di Radio Popolare il 14 dicembre 2015. Titolo: “I maxi processi: da Palermo a Milano un'unica storia”. Ascolterete la sintesi della lezione curata da Lele Liguori.

Quarto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino, che ascolterete in versione integrale, si è svolta nell'Auditorium di Radio Popolare il 14 dicembre 2015. Titolo: “I maxi processi: da Palermo a Milano un'unica storia”.

Quarto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione politica “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 14 dicembre 2015. Titolo: “I maxi processi: da Palermo a Milano un'unica storia”. Ascolterete la sintesi della lezione curata da Lele Liguori.

Quarto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino, che ascolterete in versione integrale, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 14 dicembre 2015. Titolo: “I maxi processi: da Palermo a Milano un'unica storia”.

Quarto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino, che ascolterete in versione integrale, si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 14 dicembre 2015. Titolo: “I maxi processi: da Palermo a Milano un'unica storia”.

Quarto appuntamento del ciclo “Lezioni di antimafia” con la Scuola di Formazione politica “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Armando Spataro, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 14 dicembre 2015. Titolo: “I maxi processi: da Palermo a Milano un'unica storia”. Ascolterete la sintesi della lezione curata da Lele Liguori.

Il ciclo “Lezioni di antimafia” che inizia oggi è un progetto della Scuola di Formazione Politica “Antonino Caponnetto” che Radio Popolare ha accolto e ha deciso di promuovere. L'idea è semplice quanto impegnativa: per combattere le mafie bisogna conoscerle, studiarle, uscire dai luoghi comuni e dalle rappresentazioni semplicistiche. Le lezioni cercheranno di raggiungere questo obiettivo. Si comincia stasera, come dicevamo, con l'introduzione al corso di Nando dalla Chiesa, che è anche presidente della Scuola “Antonino Caponnetto”. Le lezioni verranno poi trasmesse – in una sintesi ampia – il lunedì successivo all'appuntamento in Auditorium, a partire dalle 12:50 circa nello spazio di Memos. Il ciclo è aperto a tutti ed è gratuito. Vi terremo informati sulle prossime lezioni attraverso il nostro nuovo sito radiopopolare.it e in onda. Infine, con l'avvio delle “Lezioni di antimafia” cambia il palinsesto di Memos: il lunedì sarà dedicato, in modo alternato, alla trasmissione della sintesi delle lezioni in Auditorium e alla riproposizione del ciclo di “Principi fondamentali”, le conversazioni sulla Costituzione. Si parte lunedì 2 novembre alle 12:50 con la prima lezione di antimafia e lunedì 9 novembre alle 13 con la prima delle interviste sulla Costituzione.

Il ciclo “Lezioni di antimafia” che inizia oggi è un progetto della Scuola di Formazione Politica “Antonino Caponnetto” che Radio Popolare ha accolto e ha deciso di promuovere. L'idea è semplice quanto impegnativa: per combattere le mafie bisogna conoscerle, studiarle, uscire dai luoghi comuni e dalle rappresentazioni semplicistiche. Le lezioni cercheranno di raggiungere questo obiettivo. Si comincia stasera, come dicevamo, con l'introduzione al corso di Nando dalla Chiesa, che è anche presidente della Scuola “Antonino Caponnetto”. Le lezioni verranno poi trasmesse – in una sintesi ampia – il lunedì successivo all'appuntamento in Auditorium, a partire dalle 12:50 circa nello spazio di Memos. Il ciclo è aperto a tutti ed è gratuito. Vi terremo informati sulle prossime lezioni attraverso il nostro nuovo sito radiopopolare.it e in onda. Infine, con l'avvio delle “Lezioni di antimafia” cambia il palinsesto di Memos: il lunedì sarà dedicato, in modo alternato, alla trasmissione della sintesi delle lezioni in Auditorium e alla riproposizione del ciclo di “Principi fondamentali”, le conversazioni sulla Costituzione. Si parte lunedì 2 novembre alle 12:50 con la prima lezione di antimafia e lunedì 9 novembre alle 13 con la prima delle interviste sulla Costituzione.

con: Claudio Cerasa direttore IlFoglio, Conchita Sannino de LaRepubblica, Armando Spataro procuratore di Torino

Armando Spataro, procuratore presso il tribunale di Torino

Pressen ökar nu på att president Barack Obama ska beivra Bushs brott mot mänskligheten. I Konflikt hör vi reportage om den spanska utredning av amerikanska tortybrott som fick en nystart i veckan. Vi hör de torterades vittnesmål och intervjuer med amerikanska jurister och aktivister som kräver åtal. Dessutom hör vi den brittiske professorn som skrivit den uppmärksammade boken Torture Team, samt den före detta CIA-agenten som berättar om hur tortyr blev till hot mot USA:s nationella säkerhet och knäckte kolleger. Lyssna på alla avsnitt i Sveriges Radio Play. ”Vi torterar inte” upprepade förre CIA-chefen George Tenet gång på gång när han intervjuas i amerikanska TV-kanalen CBS. Och så har det låtit från många av de ansvariga i Bush-administrationen under de gångna årens anklagelser om amerikansk, regeringsgodkänd, tortyr. Men den hållningen är nu allt svårare att försvara. Speciellt som amerikanska justitiedepartement och den nye presidenten nu kallar de ”förstärkta förhörsmetoder” som tidigare godkänts mot misstänkta terrorister för just tortyr. Under de gånga två veckorna har flera saker skett som ökat trycket på president Obama att göra något åt den förres framfart; att beivra Bushs påstådda brott mot mänskligheten. Det som hänt på mycket kort tid är: - En spansk domare inleder nu förundersökning mot en lång rad juridiska rådgivare och högt uppsatta beslutsfattare som Cheney, Rumsfeld, Rice med flera, och kanske George Bush själv. - En rad, tidigare hemligstämplade, avslöjande regeringsinterna PM har offentliggjorts de senaste två veckorna. Senatens försvarsutskott har också under en längre tid utrett frågan om tortyr och deras rapport släpptes nyligen. Den är fylld av detaljer som tyder på medvetna brott mot tortyrförbudet. - En rad professionella personer inom säkerhetsområdet, exempelvis FBI- och före detta CIA-personal, har gett sig in i debatten. De hävdar att de så kallade förstärkta förhörsmetoderna istället för att öka nationens säkerhet haft motsatt effekt. I programmet träffar vi en av de mer namnkunniga CIA-agenterna, Robert Baer. Han vittnar också om vad tortyren gjorde också med de kollegor som utförde den. I onsdags tog Spaniens ryktbare undersökningsdomare Baltasar Garzón beslutet att inleda en förundersökning om tortyr mot de fängslade på Guantanamo och i andra amerikanska förvar i Irak och Afgnahistan. Bland dom som möjligen åtalas är Donald Rumsfeld och Condoleezza Rice. Frilansjournalisten Petra Sokolowski i Madrid har träffat Gonzalo Boyé, advokat och verksam vid Asociacion por la DIgnidad des presos. Han var den som lämnade in den ursprungliga stämningsansökan mot Bushregeringens jurister. Den person som med sin bok Torture Team, inspirerade Gonazalo Boyé att våga sig på att stämma delar av den förra amerikanska administrationen i Spanien hittar man i Storbrittanien, i London. Där bor nämligen Philippe Sands, professor i juridik vid University College London, auktoriserad Queens Counsel, en titel som föräras särskilt framstående jurister, och författare. Sands bok Torture Team är resultatet av flera års research och skjuter in sig på de toppjurister i Bush-administrationen som bidrog med det juridiska .rättfärdigandet av de så kallade hårda förhörsteknikerna. Sands anser sig med boken ha lyckats bevisa att brottsutredning och åtal är möjligt mot sex av de högsta juridiska rådgivarna under Bush. Konflikts Mikael Olsson samtalar med honom om att vad han efterlyste i boken nu ser ut att besannas. Och så ytterligare en juridikprofessor, en amerikansk sådan; Marjorie Cohn är verksam vid Thomas Jeffersson Law school, men också ordförande för advokatorganisationen National Lawyers Guild. För snart ett år sedan stod hon inför den amerikanska kongressen juridiska underskott och vittnade om hur amerikansk och internationells lag ställer sig till utförandet av tortyr. Redan då kunde Marjorie Cohn berätta om hur de hemliga PM - som nu offentligjorts - kom till. PM från regeringens jurister som rättfärdigade förhörsmetoder där man använde sig av tortyr. Konflikts Marie Liljedahl ringde upp Marjorie Cohn som är mycket kritisk till hur president Obama hanterat den information som nu nått dagens ljus. Att Obama deklarerat straffrihet för de militärer och CIA-medarbetare som genomförde de kontroversiella förhören med ”utökade metoder” anser Cohn strider mot USA:s konstitutionen liksom FN:s tortyrkonvention. Mikael Olsson ringde Robert Baer i Kalifornien för att höra hur reaktionerna på den aktuella debatten och beskyllningarna om tortyrbrott tas emot av CIA. Med sin tjugo år långa erfarenhet som CIA-agent på fältet - CIA:s bäste man på marken i Mellanöstern har han kallats - och egen erfarenhet av att bli utsatt för tortyr har han mycket att säga om tortyr som underättelsemetod. Bland annat att resultaten, information levererad under tortyr, är helt otillförlitlig. Baer, som står i kontakt med mängder av före detta kolleger, som fortfarande är i tjänst, berättar också om vännen som efter att ha övervakat flera förhör med så kallad förstärkt teknik brutits ner, men som ändå försöker finna försvar för sina handlingar. Att amerikansk utrikespolitik i ett halvt decennium, till stor del, lutat sig mot information framkommen under tortyr är skrämmande, menade Bob Baer, nu författare, debattör och kolumnist bland annat i tidningen TIME. I Italien pågår ett annat, längre framskridet försök, att utkräva ansvar för USA:s agerande i kampen mot terrorismen. Och här är det Baers före detta kolleger inom CIA som är huvudmisstänkta. 2003 var italiensk polis - efter omfattande spaningsarbete - nära ett gripande av Abu Omar, en terroristmisstänkt imam i Milano. Men Abu Omar försvann -han hade kidnappats av CIA. Kvar i Italien stod åklagaren Armando Spataro som bestämde sig för att åtala CIA-agenterna och cheferna för den italienska säkerhetstjänsten. Sedan dess har han fört en kamp mot den egna regeringen som vill stoppa åtalet. Programledare: Mikael Olsson Producent: Kajsa Boglind OBS! EXTRAMATERIAL ATT LYSSNA PÅ:

Lördag 24 november om de olagligt bortförda och hemligt fängslades försök till upprättelse, om europeiska åtal mot inblandade CIA-agenter och om svenska SÄPO:s tveksamma metoder samt fortsättningen på berättelsen om Adel Hakim, som efter fyra år på Guantanamo och drygt ett år i ofrivillig exil i Albanien nu nått sin syster i Sverige. Lyssna på alla avsnitt i Sveriges Radio Play. ”Jordens folk har nu nått så långt i sin samhörighet att en rättskränkning på en plats på jorden upplevs av alla” Med det Immanuel Kant-citatet ur hans ”Om den eviga freden” från 1795 inleder arrangörerna av årets sk MR-dagar, folkrörelsernas forum för mänskliga rättigheter, sin programbroschyr. MR-dagarna hölls i början av veckan på Stockholmsmässan. Och arrangörerna hade bemödat sig om ett digert tvådagarsprogram fyllt av föreläsningar, seminarier och debatter om frågor kring krig, fred, mänsliga rättigheter och rättssäkerhet. Men trots mängder av kvalificerade utländska och svenska gäster verkar evenemanget ha passerat så gott som obemärkt i svenska medier. En sökning på internet igår gav inga träffar i svenska tidningar eller TV. Kanske säger det något om vilken vikt svensk offentlighet fäster vid den dramatiska inverkan ”kriget mottt terrorismen” haft på individers rättssäkerhet runt om i världen. Det är bekymmersamt då just detta skeende verkligen synliggjort viktiga brister i olika länders rättstillämpning, konstituion och/eller demokrati. I dagens konflikt medverkar fyra nyckelpersoner inom området De är alla jurister som mot sina regeringars vilja kämpar för att värna rättsäkerheten i kampen mot terrorismen. Och så hör ni ett av offren. Adel Hakim. Oskyldigt fängslad på Guantanamo. Här i Konflikt har vi vid flera tillfällen sen juni 2006 berättat om dom fem uiguriska män som fyra år var fängslade på Guantanamo, trots att dom tidigt friades av USA från alla terroristmisstankar. I maj 2006, flögs uigurerna från Guantanamo till Albanien. Där hamnade de i ofrivillig exil på en nedgången flyktingförläggning utan möjligheter att lämna landet. Sverige hade vid två tillfällen fått frågan ifrån USA om att ta emot dem, men sagt nej. Övriga länder i Europa sa också nej. Albanien var det enda land som tackade ja och det var efter löften om pengar från USA. En av männen, Adel Hakim, har en syster i Sverige. Han kunde lämna Albanien i söndags eftersom han fått ett fyradagarsvisum till Sverige för att kunna berätta om sina upplevelser på MR-dagarna i Älvsjö. Det är åtta år sen Adels storasyster Kavser Hakamjan senast träffade sin lillebror. Det var i hemstaden Ghulja i Xingjiangprovinsen i Kina. Nu, efter fyra års inlåsning på Guantanmo och ett och ett halvt år i ofrivillig exil i Albanien, är Adel hos sin syster och hennes barn i Sverige. Konflikts Randi Mossige Norheim skildrar återföreningen. Adels öde väcker frågan om det finns någon möjlighet till upprättelse eller ersättning för den skada sådana som Adel lidit. En av dem som arbetar intensivt med det är Steven Watt, advokat vid ”American Civil Liberties Union”. ACLU är en lobbyorganisation för medborgerliga rättigheter och förträder flera personer som råkat ut för utomrättsliga gripanden, placerats i hemliga fängelser eller på Guantanamo. Bland dom klienter som Steven Watt driver skadeståndsmål för, så finns den tyske medborgaren Khaled Al-Masri och egyptiern Ahmed Agiza som avvisades från Sverige. Konflikts Mikael Olsson intervjuar Watt. I Italien har en rättsprocess redan inletts mot 26 CIA-agenter och 5 medlemmar av den italienska militära underättelsetjänsten. Bland andra de till helt nyligen två högsta cheferna för italiens militära underrättelsetjänst, SISMI. Åtalet leds av åklagaren Armando Spataro, biträdande chef för åklagarmyndighetens anti-terroristenhet i Milano, också han på Sverigebesök. I en intervju av Mikael Olsson berättar den rutinerade Spataro om att det inte är ”krig” mot terrorismen som behövs utan ordinärt polisarbete. Som mot maffian. En annan åklagare som skulle talat på MR-dagarna i helgen heter Martin Hoffmann, vid åklagarmyndigheten i München. Han och hans kollegor har utfärdat internationell arresteringsorder mot de tretton CIA-agenter som var inblandade i bortförandet av den tyske medborgaren Khaled Al Masri 2003. Men Martin Hofmann ställde in sin föreläsning i Stockholm i sista stund. Det skedde efter överläggningar med det tyska justitiedepartementet. Konflikt ringde Hoffmanns chef vid överåklagarämbetet i München, August Stern, och bad om en förklaring. Även i Sverige har frågetecknen kring säkerhetstjänsternas metoder varit många. Inte minst i gripandet och bortförandet av de två egyptierna Agiza och al Zery. Justitieombudsmannen har i det fallet konstaterat att brott mot svensk lag begicks, men det har aldrig prövats i domstol. Och i våras berättade Konflikt om de svenska medborgare som greps vid Somalias gräns och som sen satt fängslade i Etiopiens huvudstad Addis Abeba. Samtidigt avslöjade Konflikt att SÄPO försökt värva en bror till en av de fängslade som informatör mot löften om hjälp att få hem svenskarna från Etiopien. Idag säger en av Sveriges ledande kriminologer, polisprofessorn Leif G W Persson, att samtalsmetoden, som är oetisk, är ett standardverktyg för underättelsetjänsten - och påstår han, SÄPO-chefen Anders Danielsson kommer aldrig någonsin att stoppa metoden. Reporter Randi Mossige Norheim. Programledare: Saam Kapadia Producent: Mikael Olsson FÖR YTTERLIGARE FÖRDJUPNING SE KONFLIKTS ARKIV DÄR BLA FLERA PROGRAM AVHANDLAR FRÅGORNA OVAN: -12 MAJ I ÅR INTERVJUAS BLA FD CIA-CHEFEN MICHAEL SCHEUER I KONFLIKT DEN . - 24 MARS, 14 APRIL OCH 26 MAJ OM SVENSKARNA FÄNGSLADE I ETIOPIEN - 30 DECEMBER -06 ETT SAMMANFATTANDE REPORTAGE OM UIGURERNAS OCH ADEL HAKIMS ÖDE. DESSUTOM KAN NI LYSSNA PÅ DETTA REPORTAGE UR VECKANS STUDIO ETT: