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“Vi ho detto queste cose…” (Gv 15, 11)Dio Padre ci ha chiamati dal grembo, ci ha invitato a iniziare questo viaggio terreno con Lui… e non ci ha lasciato nessun “libretto di istruzioni”?Certo che c'è! È già dentro di te!Ascoltaci!…Radio Maria, Il corpo per dire il Misterohttps://radiomaria.it/trasmissioni/il-corpo-per-dire-il-mistero/ I nostri percorsi di 9 mesihttps://uncorpomihaidato.com/percorsi/Questione di UPgradehttps://youtu.be/sm8mPOW4Vig?si=bHu4W9Wet04JfzHU …Musica del podcast "Mother of God", Debora Vezzani:https://youtu.be/g0aznkFu790---------------------"Un corpo mi hai dato" è un progetto di evangelizzazione nato per rispondere alla domanda "Come il corpo ti parla di Dio nella tua vita?".Corpo come casa che ogni giorno sei chiamato ad abitare in pienezza e nella tua unicità di figlio amato dal Padre.Corpo come pane spezzato per condividere l'Amore sperimentato con i fratelli in Gesù. Corpo come Corpo di Cristo, la Chiesa, come famiglia dove nutrirsi del Pane della Vita.Un corpo che nasce, cresce...e rinasce!Come?Cammina con noi per scoprirlo! ... Vuoi conoscerci meglio e andare dietro le quinte, per vedere come siamo arrivati fin qui oggi?https://uncorpomihaidato.com/scoprici/ Per richiedere una tappa del nostro tour e/o un accompagnamento personale:https://uncorpomihaidato.com/contattaci/ Per aiutarci a portare avanti questa missione:https://uncorpomihaidato.com/aiutaci/ E per tutto il resto: SITO INTERNET https://uncorpomihaidato.com YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1l5PfLcyIGWqSj7RVOexwg/ SPOTIFY https://open.spotify.com/show/0GQd3LJjXfU4pA0xoRwhDB?si=2jXknMmVTrCPW33nJVGnTQINSTAGRAM: https://www.instagram.com/uncorpomihaidato/ GRAZIE DI CUORE!A presto! Emanuele&Marianna&co.
Una speciale live sulla questione palestinese, che inevitabilmente troviamo trasposta nei media nerd in maniera netta o meno.Partendo da "Palestine" di Joe Sacco e "Cronache di Gerusalemme" di Guy Delisle Sergio e Giuseppe tracciano un quadro del conflitto nella rappresentazione delle opere che più conosciamo, passando dal recente Andor fino ai più datati X-Men, tenendo fede alla missione di Polo Nerd di non tirarsi indietro quando si può responsabilizzare anche nel proprio piccolo.Tra le opere citate:"Palestine" (Joe Sacco)"Cronache di Gerusalemme" (Guy Delisle)"Tutti i nessuno del mondo" (Zerocalcare)Fantastici 4 n.8 - Star ComicsDevil & Hulk (o Incredibile Hulk di Peter David 1)"Tigana" (Guy Gavriel Kay, preziosamente suggerito da Chiara in diretta)"Liyla and The Shadows of War" (Rasheed Abueideh)Andor, seconda stagioneArcaneAttack on TitanPagina dell'episodio: https://www.polonerd.net/214-occupazioni-la-questione-palestinese-nel-nerdom/--Merchandising:http://store.polonerd.netPer sostenerci offrendoci uno o più caffèhttps://www.buymeacoffee.com/polonerdSito, Mail e Contatti:redazione@polonerd.nethttps://www.polonerd.nethttps://www.polonerd.net/contatti
®In questa puntata di “Alice” con Lukas Bärfuss faremo un viaggio verso le origini di ognuno di noi, un viaggio che può essere difficile, doloroso ma soprattutto rivelatorio. Il tema del lascito, dell'eredità come chiave per accedere a se stessi, al proprio io nell'affermazione della propria identità è al centro del nuovo libro dello scrittore svizzero da poco uscito per L'Orma editore dal titolo Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità. E in effetti, un cartone, una scatola di banane, è tutto ciò che a Bärfuss resta di un padre assente e indebitato. Guarderemo insieme a lui cosa c'è in questa scatola, perché è cosi importante e rifletteremo sul concetto di eredità, cosi fondamentale nella nostra società capitalista. E la questione identitaria, delle proprie origini è al centro - anche se in modo diverso - del romanzo della siciliana Linda Scaffidi che ci racconta la storia di Youssef, detto Peppe, che vive e cresce a Palermo nel quartiere di Ballarò e ama la poesia. Uscito per Fazi editore, Le sette fate di Youssef è un romanzo di formazione intenso e potente sul coraggio silenzioso di chi deve lottare ogni giorno per diventare se stesso, in nome di ciò in cui crede.Prima emissione: 20 settembre 2025undefinedundefinedundefined
Gli accordi di Oslo del 1995 rappresentarono il più serio, credibile e concreto tentativo di giungere ad una pace duratura tra israeliani e palestinesi; purtroppo, appena firmati, furono boicottati da entrambe le parti ed ora sono persino dimenticati. Mentre la questione principale, per un accordo tra le parti, entrava in una situazione di stallo è esplosa la guerra a Gaza, con l'orrendo massacro perpetrato da Hamas, la violenta reazione di Israele, le indicibili sofferenze per gli abitanti di Gaza. Quando sembrava persa ogni speranza, è giunta la pace promossa o imposta da Trump; vale la pena osservare, che gli accordi testé firmati sono un qualcosa di assai minore portata rispetto agli accordi di Oslo, perché riguardano solo Gaza, non l'intero territorio della Palestina; quindi anche se i piani di Trump avessero successo (e le difficoltà non mancheranno), il problema della convivenza tra ebrei e palestinesi resterebbe irrisolto, rendendo quanto meno improbabile una pace duratura.
In questa puntata di “Alice” con Lukas Bärfuss faremo un viaggio verso le origini di ognuno di noi, un viaggio che può essere difficile, doloroso ma soprattutto rivelatorio. Il tema del lascito, dell'eredità come chiave per accedere a se stessi, al proprio io nell'affermazione della propria identità è al centro del nuovo libro dello scrittore svizzero da poco uscito per L'Orma editore dal titolo Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità. E in effetti, un cartone, una scatola di banane, è tutto ciò che a Bärfuss resta di un padre assente e indebitato. Guarderemo insieme a lui cosa c'è in questa scatola, perché è cosi importante e rifletteremo sul concetto di eredità, cosi fondamentale nella nostra società capitalista. E la questione identitaria, delle proprie origini è al centro - anche se in modo diverso - del romanzo della siciliana Linda Scaffidi che ci racconta la storia di Youssef, detto Peppe, che vive e cresce a Palermo nel quartiere di Ballarò e ama la poesia. Uscito per Fazi editore, Le sette fate di Youssef è un romanzo di formazione intenso e potente sul coraggio silenzioso di chi deve lottare ogni giorno per diventare se stesso, in nome di ciò in cui crede.undefinedundefinedundefined
In questa puntata di Alice con Lukas Bärfuss faremo un viaggio verso le origini di ognuno di noi, un viaggio che può essere difficile, doloroso ma soprattutto rivelatorio. Il tema del lascito, dell'eredità come chiave per accedere a se stessi, al proprio io nell'affermazione della propria identità è al centro del nuovo libro dello scrittore svizzero da poco uscito per L'Orma editore dal titolo Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità. E in effetti, un cartone, una scatola di banane, è tutto ciò che a Bärfuss resta di un padre assente e indebitato. Guarderemo insieme a lui cosa c'è in questa scatola, perché è cosi importante e rifletteremo sul concetto di eredità, cosi fondamentale nella nostra società capitalista. E la questione identitaria, delle proprie origini è al centro - anche se in modo diverso - del romanzo della siciliana Linda Scaffidi che ci racconta la storia di Youssef, detto Peppe, che vive e cresce a Palermo nel quartiere di Ballarò e ama la poesia. Uscito per Fazi editore, Le sette fate di Youssef è un romanzo di formazione intenso e potente sul coraggio silenzioso di chi deve lottare ogni giorno per diventare se stesso, in nome di ciò in cui crede.undefinedundefined
Criar uma cultura de enfrentamento EXIGE que busquemos a verdade.Mas não é isso que acontece né?Liderar é, acima de tudo, encarar a realidade.Mas por que tantas empresas ainda vivem no mundo idealizado? Temos 4 razões mais comuns que precisam ser combatidas:1. Falta de informação: Equipes desinformadas completam as lacunas com boatos.2. Polarização: A visão extremada distorce as soluções possíveis.3. Rótulos: Reduzimos pessoas a estereótipos, ignorando suas reais capacidades.4. Medo da mudança: A falsa segurança do conhecido é uma armadilha mortal.Essa é a Máquina da Estagnação, que destrói a inovação, gera ambientes tóxicos e mantém líderes e equipes atolados no conformismo.⚠️ Encarar a verdade dói, mas mentir para si mesmo paralisa.
Dopo la Guerra dei sei giorni e la morte di Nasser, i due eventi fondamentali di cui dobbiamo occuparci sono la guerra del Kippur e la nascita dell'OLP. Il Kippur rappresentò la rivincita egiziana dopo l'onta del precedente conflitto, anche se solo l'intervento degli Stati Uniti evitò un altro disastro; questo intervento, voluto da Kissinger, fruttò agli Stati Uniti la riconoscenza egiziana e, in ultima analisi, il trattato di pace tra Egitto ed Israele. Contemporaneamente nasce l'OLP, che, sotto la guida di Yasser Arafat, diviene il rappresentante ufficiale di tutti i palestinesi.
Nem sempre é o mais velho, o mais experiente ou o mais graduado. Ser adulto não é uma questão de idade, mas de postura: é a capacidade de sustentar o peso de uma decisão, reagir com prudência e não ser arrastado pelos impulsos que desordenam.No novo episódio do Fortitude, convido você a refletir: quando as circunstâncias apertam, você assume a posição de adulto ou se perde em reações imaturas?Escute. Questione-se. Ordene-se.
Fin dalla sua fondazione, Israele aveva dovuto affrontare una serie di attacchi e di conflitti veri e propri solo per garantire la propria sopravvivenza; la Guerra dei Sei Giorni sarà lo scontro decisivo, che influirà in forma sostanziale sul futuro di Israele e di tutta la regione. Allo scontro armato, che inizialmente nessuno voleva, si arriverà quasi insensibilmente per una serie di malintesi e veri e propri errori di calcolo, partendo da informazioni allarmistiche, rivelatesi poi false, del Cremlino circa un imminente attacco israeliano alla Siria (14 maggio 1967). Le modifiche territoriali conseguenza di questa guerra sono ancora presenti nella geografia politica della regione ed ostacolano in misura determinante ogni possibilità di accordo.
I primi anni d'Israele dopo gli accordi di Rodi non furono affatto facili da un punto di vista economico, Israele riuscì a sopravvivere grazie agli aiuti delle organizzazioni ebraiche internazionali ed all'accordo con la Repubblica Federale Tedesca in merito alle riparazioni per la Shoah; subito dopo iniziò la crescita del paese, che partendo dall'agricoltura, passò all'industria fino alle imprese high tech che hanno modificato sostanzialmente i lineamenti dell'economia israeliana. Nei primi anni dopo gli accordi di Rodi, Israele dovette anche fare i conti con una situazione politica dei vicini arabi, profondamente modificata da una serie di rivoluzioni o colpi di stato che portarono al potere negli stati vicini una nuova classe politica, antiimperialista, antioccidentale e visceralmente antiebraica. Il principale esponente di questa nuova classe politica fu il leader egiziano, Gamal Abdel Nasser, con il quale Israele si trovò a misurarsi per la prima volta nella guerra del Canale.
La Shoah e la nascita di Israele sono due fatti strettamente correlati, non solo per l'afflusso in Israele di un gran numero dei sopravvissuti ai campi di concentramento, ma anche perché la rivelazione all'opinione pubblica mondiale degli orrori di quei campi ci fece sentire, nel mondo occidentale, quasi corresponsabili di quella sciagura; bisognava in qualche modo compensare quanto subito dagli ebrei ed il compenso, in prima istanza, fu l'assenso delle cancellerie occidentali alla creazione di Israele.
Biografia e opere di Pietro Bembo, scrittore e poeta umanista, che affrontò il tema della codificazione della lingua italiana fornendo regole che trasformarono il toscano da dialetto a lingua.
Oggi le parole sionismo o sionista sono divenute quasi un capo di accusa, imputando a questi concetti ogni colpa di quanto sta accadendo in Palestina; in realtà il Sionismo nacque come un'ideologia politica che affermava il diritto all'autodeterminazione ed alla riunificazione del popolo ebraico, possibilmente (ma non necessariamente) nella terra ad esso destinata secondo la Bibbia, cioè la Palestina; alla base del sionismo si mescolano la logica reazione all'antisemitismo imperante in tutta Europa con l'adesione al più vasto movimento del nazionalismo europeo, il sionismo, nelle sue origini, altro non è che la versione ebraica dei movimenti nazionalisti europei. Un impulso decisivo alle aspirazioni del sionismo lo dette la dichiarazione di Balfour, con la quale il governo inglese si impegnava a favorire la creazione di un ”focolare” per gli ebrei in Palestina; l'afflusso dei coloni ebrei, però, generò una reazione sempre più violenta da parte degli arabi palestinesi; nascono da qui le prime radici del conflitto in corso.
Dalla Scozia è arrivata la bella notizia tanto attesa: Stati Uniti e Unione Europea hanno trovato l'accordo sui dazi. Il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, hanno raggiunto l'intesa sul 15% nel vertice andato in scena in terra scozzese.
Si dice spesso che quello della Ricerca Interiore sia un sentiero solitario. E' vero, ma non completamente per i motivi che si possono immaginare. L'articolo Ricerca e solitudine: una questione vibratoria proviene da Franz's Blog.
Il Medioevo fu un periodo di grandi difficoltà per le comunità ebraiche sparse nell'Europa cristiana, fatte oggetto periodicamente di violenze atroci, che andarono sotto il nome generico di “pogroms”; agli ebrei venivano addossate colpe di ogni tipo, compresa quella di “deicidio”, per il ruolo che la comunità ebraica avrebbe avuto nella crocefissione di Cristo. Si giunse al punto di confinare gli ebrei in zone limitate delle città, dette “ghetti”; il primo fu istituito Venezia nel 1516. Tutte le discriminazioni e limitazioni imposte agli ebrei furono cancellate con un tratto di penna da un evento epocale, la Rivoluzione Francese che con un editto specifico del 1791 cancellò ogni limitazione nei confronti degli ebrei; gli ideali della Rivoluzione furono diffusi in tutta Europa, portando la scomparsa, “de iure”, delle discriminazioni antiebraiche, dovunque, tranne che in Russia, dove, anzi, fu creato dalla polizia zarista il testo più falso, nocivo ed infame a carico dei giudei, “I protocolli dei savi di Sion”.
Zuppa di Porro 24 luglio 2025: rassegna stampa quotidiana
Ep. 5 St. 4 Assieme a Tommaso Gatto abbiamo cercato di spiegare in modo semplice ed accessibile la situazione attuale del Medio Oriente. Attraverso analisi storiche e geografiche, sui banchi di Classroom arriva un argomento tanto interessante quanto delicato.
"Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Maracanà con Marco Piccari Ospiti: Ceccarini:" Il Milan non è ritardo sul mercato ma ha le idee chiare. Sancho e Conceicao il doppio colpo della Juve. L'Inter per Calha vuole 30 milioni altrimenti rimane, questione lunga."
Maracanà con Marco Piccari Ospiti: Ceccarini:" Il Milan non è ritardo sul mercato ma ha le idee chiare. Sancho e Conceicao il doppio colpo della Juve. L'Inter per Calha vuole 30 milioni altrimenti rimane, questione lunga."
Le ragioni dell'attuale conflitto tra israeliani e palestinesi sono in realtà abbastanza semplici, ci sono due popoli che rivendicano la stessa terra, gli ebrei perché sostengono che questo è il luogo di nascita del popolo ebreo, i palestinesi viceversa affermano di essere stati presenti lì prima degli ebrei; il paradosso è che arabi ed ebrei sono popoli fratelli, non solo etnicamente, sono due popoli semiti, ma anche secondo il racconto biblico, accettato da entrambi, in quanto discendono da due diversi figli di Abramo. Allora, perché non riescono a convivere? Se questo è vero, ed in una certa misura lo è, come è stato possibile giungere ad un conflitto apparentemente insanabile? Chi sono in realtà i protagonisti di questi eventi? Chi sono gli ebrei, attraverso quali vicende si sono formati il loro carattere, la loro resilienza, la superiorità tecnologica che ha permesso loro di affrontare e prevalere su avversari assai più numerosi e in teoria più forti? Quali sono le origini dell'antisemitismo che ha dominato il mondo occidentale per secoli ed è riapparso proprio ora sulla scena mondiale?Per trovare delle risposte dobbiamo ripercorrere la storia travagliata di questo popolo dalle origini.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Ravezzani:"Nelle dichirazioni di Theo c'è un fondo di verità" Garbo:" E se Osimhen rimanesse al Napoli?" Bonanni:" La questione Calha può rientrare" Impallomeni:" Theo accusa quest'ultimo Milan"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Ravezzani:"Nelle dichirazioni di Theo c'è un fondo di verità" Garbo:" E se Osimhen rimanesse al Napoli?" Bonanni:" La questione Calha può rientrare" Impallomeni:" Theo accusa quest'ultimo Milan"
Donald Trump scatenato sul fronte dazi: dalla Casa Bianca, infatti, sono state spedite le prime lettere con l'annuncio delle varie percentuali di tassazione, Paese per Paese. Dazi comunque rinviati dal 9 luglio al primo agosto.
La reincarnazione del Dalai Lama è (anche) una questione politica Firma la proposta di legge di iniziativa popolare per riequilibrare la rappresentanza tra generazioni ed età nelle istituzioni politiche: https://shor.by/3nTj Dal 26 al 28 settembre a Torino Chora&Will Days, il primo festival di Chora e Will: scopri il programma e come partecipare su days.chorawill.com Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Questione di tempo è un viaggio nella storia e nella cultura italiana: 15 eventi da ordinare lungo la linea del tempo nell'ordine corretto, non più di 4 errori a disposizione (come nel test per la patente). Ma poi ci sono anche un sacco di curiosità, aneddoti, giochi pazzi...insomma, unitevi a noi nel nostro viaggio nel tempo! Ospite di oggi: la mitica RAFFA!Se non volete rimanere ignoranti, seguici anche qui ⬇️YouTube: https://www.youtube.com/@tucapisciitalianoInstagram: https://www.instagram.com/tucapisciitaliano/TikTok: https://www.tiktok.com/@tucapisciitaliano
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Recalcati:" La questione Paz per l'Inter non è chiusa." Stringara:" L'Inter deve essere svecchiata servono giovani bravi" Santini:" Che la Juve ceda Vlahovic all'Inter mi sembra strano."
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Recalcati:" La questione Paz per l'Inter non è chiusa." Stringara:" L'Inter deve essere svecchiata servono giovani bravi" Santini:" Che la Juve ceda Vlahovic all'Inter mi sembra strano."
Massimiliano Tagliaferro, gelatiere di Rossano - Corigliano Calabro, ci fornisce una serie di informazioni utili per capire quando stiamo consumando un gelato autenticamente "artigianale".giovannicertoma.it
A palavra “conformado”, no sentido literal, pode significar “posto dentro da fôrma”. Quem está conformado foi colocado dentro de uma fôrma e assim permaneceu. Por isso, a pergunta que eu lhe faço é essa: você está conformado? E conformado com o quê? Conformado com aquilo que as outras pessoas falam para você e, simplesmente, você aceita quieto, sem questionar, sem ter interesse em saber se aquilo é, de fato, verídico e representa a realidade, e até mesmo se aquilo é o melhor para você. Líderes são inconformados. Pessoas fora da curva são inconformadas. Revolucionários são inconformados. Pensadores são inconformados. Todos têm em comum a característica da inconformação. Eu sou um inconformado, um grande inconformado com o sistema, com o status quo, com o modelo de vida medíocre que nos ensinam desde que nós nascemos. Por que tem que ser como falaram que deve ser? Por que não pode ser diferente? Por que não buscar por maneiras alternativas? Um inconformado não aceita o status quo justamente porque ele não se conforma com o estado atual das coisas. Ele quer fazer diferente. Um inconformado não permite que ele mesmo seja colocado na fôrma porque ele pensa por si próprio e desenvolveu um senso crítico muito grande. Questione. Pense diferente. Pense fora da caixa. Torne-se alguém fora da curva. Grandes mentes da humanidade só se tornaram grandes mentes porque insistiram em pensar de outras maneiras. E algumas pessoas que mudaram o mundo por pensar diferente, no início, inclusive, foram ridicularizadas e hostilizadas por pessoas que estavam conformadas. Muitos gênios tiveram suas ideias e teorias aceitas e dadas como certas somente muito tempo depois de suas mortes. Porque abalar as estruturas que fundamentam o status quo das massas conformadas não é algo tão agradável assim de se fazer. O mundo é dos inconformados, mas os conformados representam a maioria. De qual lado você está? Eu sou um inconformado. Eu sou um questionador. Eu aprendi a pensar com o meu próprio cérebro. Eu aprendi a refletir com a minha própria mente. Eu aprendi a questionar através da minha perspectiva única – assim como você também tem a sua. Então eu sugiro para você, quando receber informações de outras pessoas, quando disserem que algo é certo, quando impuserem uma opinião para você, teoricamente baseada em fatos, não aceite passivamente, não aceite sem questionar, sem interrogar, sem pensar sobre a questão a partir de uma nova perspectiva. O conflito de ideias gera debates sadios e o embate saudável de argumentos gera evolução. É assim que a humanidade, em grande parte, se desenvolveu, a partir da discordância de pensamentos. Como desde crianças nós somos doutrinados para ouvir, aceitar e obedecer os mais velhos, como nossos pais e professores, tendemos a crer, acatar e seguir tudo o que os outros falam, sem ao menos nos darmos o benefício da dúvida. Pois bem, chegou a hora de você mudar, chegou a hora de você pensar com o seu próprio cérebro, chegou a hora de você sair da fôrma. Desconforme-se.
Quando si parla di Medio Oriente, le opinioni che tendono a prevalere – anzi, forse addirittura ad uniformarsi – sono quelle che, in maniera sostanzialmente trasversale, ci spiegano che la pace in Terra Santa diventerà una realtà soltanto il giorno in cui Israele accetterà la presenza di uno Stato palestinese ai suoi confini. E se diplomazie, università e media insistono su questo tasto con tanta convinzione, sarebbe sconsiderato non prestare, alle loro argomentazioni, tutta l'attenzione che indubbiamente meritano. A voler essere però storicamente precisi, bisogna pure riconoscere che, in origine, i primi a ragionare in termini di “due stati e due popoli”, sono stati proprio gli Israeliani, i quali, fin dal 29 novembre del 1947, accettarono la Risoluzione 181 dell'ONU che prevedeva la spartizione del territorio palestinese fra due istituendi Stati: uno ebraico, l'altro arabo, con Gerusalemme sotto controllo internazionale. Il rifiuto di questo Piano da parte del mondo arabo condurrà – come noto – allo scoppio della prima guerra arabo / israeliana del 1948. Ed a questo proposito, ricordiamo che le truppe di Egitto, Siria, Libano, Transgiordania e Iraq invasero Israele proprio il giorno dopo la sua nascita ufficiale: il 15 maggio 1948. Passano gli anni (e sono anni insanguinati da entrambe le parti), ma, nel luglio del 2000 – anfitrione il presidente Clinton – a Camp David l'allora premier israeliano Ehud Barak mostra di credere ancora alla soluzione dei “due stati”, offrendo a Yasser Arafat uno Stato palestinese su oltre il 94% della Cisgiordania, tutta Gaza e con capitale a Gerusalemme Est. Una soluzione decisamente favorevole che, tuttavia, il Rais sorprendentemente rifiuta. Otto anni più tardi un nuovo leader israeliano – questa volta si tratta di Ehud Olmert – si spinge persino oltre Camp David, proponendo al presunto “moderato” Abu Mazen, ulteriori scambi di territorio per compensare gli insediamenti, il controllo congiunto sui luoghi sacri di Gerusalemme ed un ritorno parziale dei rifugiati palestinesi. Anche in questo caso però, l'offerta non verrà presa in considerazione. Nel frattempo, nel 2005, Israele – sotto il governo del generale Ariel Sharon, la cui fama non è certamente quella di un mite fraticello di Assisi – ha provveduto al ritiro unilaterale da Gaza, smantellando 21 insediamenti e dislocando altrove oltre 9.000 coloni israeliani. In cambio della rinuncia totale al territorio, Tel Aviv non riceverà mai ringraziamenti o attestati di amicizia, ma dovrà invece accontentarsi di una pressoché quotidiana razione di missili provenienti proprio dalla Striscia, ormai divenuta il feudo di Hamas. Viene, pertanto, legittimo avanzare il sospetto che a dividere gli Arabi dagli Israeliani non siano tanto gli aspetti territoriali, quanto quelli identitari. In altre parole, il popolo palestinese è disposto a coesistere con quello ebraico? A noi pare, quindi, che, se davvero si vuole la pace, oltre a chiedere ad Israele alcune indispensabili concessioni territoriali, sia soprattutto prioritario domandare ai Palestinesi di chiarire, una volta per tutte, se sia maturato o meno il loro “si” ad una coesistenza irreversibile e senza retro pensieri. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
La questione palestinese nasce nel 1948 con l'occupazione israeliana. Un conflitto irrisolto tra arabi e Israele che si riaccende ancora oggi.
Questione di tempo è un viaggio nella storia e nella cultura italiana: 15 eventi da ordinare lungo la linea del tempo nell'ordine corretto, non più di 4 errori a disposizione (come nel test per la patente). Ma poi ci sono anche un sacco di curiosità, aneddoti, giochi pazzi...insomma, unitevi a noi nel nostro viaggio nel tempo!Se non volete rimanere ignoranti, seguici anche qui ⬇️YouTube: https://www.youtube.com/@tucapisciitalianoInstagram: https://www.instagram.com/tucapisciitaliano/TikTok: https://www.tiktok.com/@tucapisciitaliano
Oggi si parla sempre più spesso di crisi della mascolinità. E lo so: sentirlo dire da un uomo bianco, eterosessuale, con un microfono in mano può far alzare più di qualche sopracciglio. Lo capisco. Ma no, non è l'ennesima tirata nostalgica sul “ritorno ai veri uomini”, né un'ode al maschio natural con addominali scolpiti e visioni del mondo camuffate da antropologia.Tutti i miei link: https://linktr.ee/br1brownTELEGRAM - INSTAGRAMSe ti va supportami https://it.tipeee.com/br1brown
La questione sociale nel XIX secolo ovvero le condizioni di vita della classe operaia e le lotte sociali scatenate dalla Rivoluzione Industriale.
Il brigantaggio postunitario italiano e la questione meridionale: storia, caratteristiche e cause del banditismo dei briganti.
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Il 12 novembre un gruppo di ong ha accusato il governo Israeliano di bloccare o ostacolare la consegna di aiuti nella Striscia e ha affermato che la situazione umanitaria ha raggiunto il punto più basso dall'inizio dell'operazione militare israeliana nell'ottobre del 2023.. Con Paola Caridi, giornalista, presidente di Lettera22L'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, la più alta autorità spirituale della chiesa d'Inghilterra, si è dimesso il 12 novembre, ammettendo la sua responsabilità nella copertura di un grave caso di molestie. Con Giorgia Scaturro, giornalista, da LondraOggi parliamo anche di:Podcast • Gianni di Caroline Baglioni e Michelangelo BellamiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari, Stefano Impallomeni e Andrea Piervincenzi. Piervincenzi:"Inter questione mentale. Motta allenatore originale e poco comprensibile. Impallomeni:" L'Inter ha perso il sacrificio. Motta ha trasferito alla Juve uno spirito diverso "
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La Banca centrale europea ha lasciato invariato il tasso sui depositi al 3,75% e quello di riferimento al 4,25% come previsto alla vigilia. La Bce aveva tagliato i tassi di un quarto di punto percentuale lo scorso 6 giugno. La decisione è stata presa all'unanimità, così come la scelta di non dare indicazioni sulle future mosse. Durante la conferenza stampa Christine Lagarde parlando di un possibile nuovo taglio dei tassi a settembre "siamo completamente aperti". "La decisione di oggi è stata unanime, e unanime è anche la determinazione ad essere dipendenti dai dati e decidere di riunione in riunione, senza vincolarci ad un percorso dei tassi", ha detto. La decisione di settembre dipenderà quindi "dai dati che riceveremo sulle proiezioni di giungo e settembre, più altri elementi che riceveremo". Secondo molti analisti il prossimo taglio potrebbe avvenire a settembre, in coincidenza con le nuove proiezioni macroeconomiche e altri dati sull inflazione. Nulla, nel comunicato ufficiale, lascia pensare che queste attese siano inappropriate: la Banca centrale europea sottolinea che il rialzo dell inflazione di maggio è legata a fattori «isolati», anche se la maggior parte delle misure di inflazione sottostante sono calate o sono rimaste stabili a giugno. Le pressioni provenienti dai salari più alti, inoltre, continuano a essere assorbite dai profitti, che sono calati nel primo trimestre. Le negoziazioni salariali - ha spiegato la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa - vedranno il loro massimo impatto nel 2025, ma per il 2026 la dinamica delle retribuzioni è «compatibile» con l'obiettivo di politica monetaria. Lo spazio per ulteriori tagli, quindi, c'è ancora. Approfondiamo il tema con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 OreVon der Leyen rieletta, tiene la maggioranza europeista. «Un fondo Ue per la competitività». Nuovi commissari per difesa e MediterraneoCon una ampia maggioranza, Ursula von der Leyen è stata riconfermata alla guida della Commissione europea per il prossimo quinquennio, ottenendo 401 voti a favore, 284 contrari, 15 astensioni e sette voti nulli (la maggioranza era di 360). A votare per l'ex ministra tedesca sono stati i popolari, i socialisti, i liberali e i verdi, a cui si sono aggiunti anche alcuni conservatori (ma non Fratelli d'Italia che ha votato contro). Con un discorso consensuale, la presidente si è assicurata più consensi del previsto. Prima del voto di fiducia di oggi, giovedì 18 luglio, la presidente-designata von der Leyen aveva illustrato qui a Strasburgo un programma di lavoro per il 2024-2029 da cui emergono due priorità: l'economia e la difesa. Oltre a voler creare un nuovo fondo tutto dedicato alla competitività, l'ex ministra tedesca ha annunciato che intende instaurare due nuovi commissari, alla difesa e al Mediterraneo. Dalle misure per i progetti comuni della difesa al Clean Industrial Clean, un patto per l'industrializzazione pulita che coniughi crescita e transizione: nelle linee guida politiche pubblicaste questa mattina Ursula von der Leyen ha messo per scritto le proposte che intende portare avanti nei primi "cento giorni" del suo mandato. Tra le misure ritenute più urgenti anche un piano d'azione "sulla sicurezza informatica. "Nei primi 100 giorni garantiremo l'accesso a nuove capacità di supercalcolo su misura per le start-up e l'industria dell'intelligenza artificiale attraverso il piano delle AI-Factories", ha scritto von der Leyen. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles e con Daniel Gros, direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi.
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Questione di minuti, ore, giorni... tempi di valutazioni soprattutto legali e arriverà l'ufficialità della separazione tra Juventus e Max Allegri, dopo la sfuriata della finale della Coppa Italia. Serve il parere legale (e non) dell'avvocato tifoso bianconero Massimo Zampini. Endurance race eccezionalmente di venerdì per seguire le prime sgommate sulla pista di Imola dove c'è attesa per gli aggiornamenti che presenterà la Ferrari. Con Roberto Lacorte di Cetilar Racing e Gionata Ferroni torniamo anche sulla 6h di Spa dello scorso weekend.
Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Donne e lavoro: quattro proposte per cambiareUtili nascosti all'estero, il record mondiale dell'ItaliaInter, i meriti di uno scudetto capolavoro