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E' un momento di profonda spiritualità e condivisione quello che prenderà vita domani al Santuario di Monte Berico, dove alle 12 si terrà la Santa Messa di benedizione del pellegrino e del camminatore. L'evento, parte del calendario “Camminando verso Monte Berico 600”, segna l'inizio simbolico del cammino verso il Giubileo Mariano e della Rinascita, che celebrerà nel 2026 i 600 anni dalla prima apparizione della Vergine sul colle berico.
Dimagrire 10 kg camminando è possibile. In questo video ti spiego come usare la camminata per perdere peso in modo semplice, naturale e senza allenamenti estremi.La camminata per dimagrire è uno degli strumenti più efficaci per chi vuole bruciare calorie, ridurre la massa grassa e migliorare la salute senza palestra. Ti mostro esattamente: • come dimagrire camminando tutti i giorni, • quante calorie si bruciano camminando, • quanto camminare per dimagrire davvero, • gli errori da evitare se vuoi perdere 10 kg con la camminata.Se il tuo obiettivo è perdere peso camminando e costruire un percorso sostenibile nel tempo, questo video fa per te.
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SIMPLE ITALIAN PODCAST | IL PODCAST IN ITALIANO COMPRENSIBILE | LEARN ITALIAN WITH PODCASTS
In questo episodio del nostro Simple Italian Podcast vi parlo un po' della mia esperienza in Ladakh e di come ho imparato a meditare camminando.Buon ascolto!▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
Toscana Oggi e Toscana Oggi in Cammino
Se non mi conosci, sono il Dott.Mattia Pieri, biologo nutrizionista e personal trainer.In questi anni ho creato dei veri percorsi di crescita personale dove si lavora in sinergia con l'alimentazione, allenamento, il movimento e il giusto mindset.Non riceverai una semplice dieta o scheda di allenamento, ma un vero percorso di crescita personale.Ti insegnerò a gestire allenamento ed alimentazione con SERENITA', CONSAPEVOLEZZA e FLESSIBILITA' tramite FEEDBACK COSTANTI e MATERIALE FORMATIVO.Grazie al numero LIMITATO di iscritti, mi sarà possibile garantirti un ALTISSIMO LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONE.Avrai inoltre accesso a tantissimi contenuti esclusivi (e-book, video-corsi, slide, ricettari..) per permetterti di diventare il vero PROTAGONISTA del tuo cambiamento.Imparerai le vere basi del WELLNESS così da diventare sempre più consapevole e autonomo nel tempoIn questo modo non sarai più dipendete dalla moda del momento o dal guru di turno, ma sarai tu a prendere le redini del tuo benessere.Perché solo dalla consapevolezza e cultura potrai ottenere un risultato concreto e duraturo nel tempo.Dott.Mattia Pieri
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8146OMELIA III DOMENICA PASQUA - ANNO C (Gv 21, 1-19) di Don Stefano Bimbi I discepoli sono in un momento di attesa, di incertezza. Hanno visto il Risorto, ma non sanno ancora bene cosa fare. Pietro torna a pescare, a ciò che conosce, alla sua vecchia vita. Gesù si manifesta al mattino, nella luce nuova. Non è riconosciuto subito: è discreto, quasi nascosto. Ma quando i discepoli obbediscono alla sua Parola, succede qualcosa di inaspettato: la rete si riempie. È in quel segno che Giovanni esclama: "È il Signore!".È una scena che parla anche a te, che magari stai attraversando una fase di confusione, di passaggio: un nuovo lavoro, il fallimento di alcune relazioni, dubbi di fede. A volte, quando non capiamo cosa sta succedendo, torniamo a ciò che ci è familiare. Ma in questa notte, la pesca è un fallimento. Non basta tornare alle "vecchie reti" se manca il senso. Ma c'è una speranza. Anche tu, nella tua vita quotidiana, puoi non accorgerti subito della presenza di Gesù. Ma a volte basta un gesto semplice, un ascolto sincero, una parola inattesa... e Lui si rivela. In quali momenti della tua vita hai percepito che "era il Signore"? Riesci a riconoscerlo anche oggi? E se Gesù ti chiamasse adesso, sulla riva della tua vita, lo riconosceresti? E cosa faresti: resteresti in barca o ti getteresti in acqua come Pietro per corrergli incontro?PORTATE UN PO' DEL PESCE CHE AVETE PRESO ORAGesù ha già il fuoco acceso e il pasto pronto. Ma chiede ai discepoli di portare anche il loro pesce. Non perché ne abbia bisogno, ma perché vuole che facciano la loro parte. È così anche con te. Dio non ti scavalca. Ti chiede collaborazione, ti dà responsabilità. Il miracolo è suo, ma le reti le ha usate con te. Cosa puoi portare tu oggi al fuoco di Gesù? Cosa hai da offrirgli della tua vita ordinaria?Gesù non chiede a Pietro "Sei pronto?", "Sei capace?", "Hai rimediato ai tuoi errori?". No. Gli chiede: "Mi ami?". Tre volte. È un dialogo profondo, che passa anche attraverso la ferita del triplice rinnegamento. Pietro risponde con sincerità: "Tu lo sai che ti voglio bene". L'amore è ciò che fonda ogni vocazione, ogni missione. Anche nella tua vita, Gesù ti chiede prima di tutto questo: "Mi ami?". Non chiede perfezione, chiede fiducia in Lui. Se oggi Gesù ti guardasse negli occhi e ti chiedesse "Mi ami?", cosa gli risponderesti?Gesù conclude il dialogo con Pietro con una parola decisiva: "Seguimi". Non gli promette un cammino facile. Gli preannuncia una vita donata fino alla fine. Ma Pietro ora è pronto. Non perché è diventato perfetto, ma perché ha capito che amare Gesù significa seguirlo, anche nei momenti in cui "un altro ti porterà dove non vuoi".Questo Vangelo è un invito personale, oggi, a ritrovare Gesù nella tua quotidianità, a lasciarti coinvolgere da Lui, a rispondere con amore e coraggio. Anche tu, come Pietro, puoi dire: "Tu lo sai che ti voglio bene". E poi alzarti e seguirlo. Cosa significa per te oggi "seguire Gesù"? Cosa sei disposto a lasciare? Dove ti sta chiamando?DOMINE, QUO VADIS?Dopo quel giorno sul lago di Tiberìade, Pietro non è più lo stesso. Quel "Mi ami?" ripetuto tre volte gli brucia dentro, ma lo rende anche libero. Libero di non appoggiarsi più sulla sua forza, ma sull'amore ricevuto da Dio. Libero di iniziare davvero a "pascolare" il gregge del Signore: guidare la Chiesa e confermare nella fede i discepoli di Cristo.Dopo la Pentecoste, troviamo Pietro a Gerusalemme a predicare e convertire i fratelli ebrei, sempre pronto a testimoniare Cristo, anche se viene arrestato per questo. Infine, arriva a Roma, la capitale dell'impero, il centro del potere del mondo di allora. Ma Roma è ostile, i cristiani sono pochi, spesso maltrattati.Durante una persecuzione particolarmente feroce sotto l'imperatore Nerone, Pietro decide di lasciare Roma. Camminando lungo la via Appia, diretto fuori città, gli appare Gesù che cammina nella direzione opposta portando una pesante croce. Pietro, sconvolto, gli chiede: "Domine, quo vadis?" ("Signore, dove vai?"). E Gesù risponde: "Vado a Roma a farmi crocifiggere di nuovo". Pietro capisce. Ha sbagliato ancora una volta, ma è l'ultima. Non deve più fuggire. Torna a Roma a compiere fino in fondo la volontà del suo Maestro e Signore.E a Roma viene imprigionato nel carcere Mamertino, vicino al Foro Romano. Una cella buia, umida, isolata. Pietro non si scoraggia, anzi per lui la fine non è un fallimento, ma compimento. Sa che la sua morte è volontà di Dio. Quando arriva il momento dell'esecuzione, Pietro fa una richiesta che rivela tutta la sua umiltà: non si ritiene degno di morire allo stesso modo del suo Maestro. Per questo chiede di essere crocifisso a testa in giù. E così avviene: sul colle Vaticano, Pietro viene inchiodato a una croce rovesciata come si vede nel famoso dipinto del Caravaggio. È l'anno 64 d.C. In quel luogo l'imperatore Costantino, convertito al cristianesimo, farà costruire la Basilica di San Pietro, a custodire la memoria del pescatore diventato pastore. Sarà Papa Pio XII ad ordinare nel 1940 gli scavi sotto l'altare della basilica vaticana dove vengono ritrovate una decina d'anni più tardi sia la tomba che le ossa appartenute a Pietro, come dimostrò l'archeologa ed epigrafista Margherita Guarducci. Il 26 giugno 1968, durante un'udienza generale, Papa Paolo VI annunciò ufficialmente che "le ossa ritrovate appartengono all'Apostolo Pietro".Sei mai stato a visitare la necropoli sotto San Pietro? Basta prenotare per tempo la visita guidata che si conclude con la venerazione della tomba del capo degli apostoli, primo vescovo di Roma e primo Papa.La vita di Pietro è un viaggio che parte dal mare di Galilea dove era pescatore di pesci e finisce sulla croce dopo essere stato "pescatore di uomini", come predetto da Gesù, ma la sua morte non è stata una sconfitta. Anzi, è stata una vita spesa per amore di Gesù. Un amore imperfetto, umano, che però ha imparato a fidarsi di Dio fino alla fine.Da allora, fino alla fine dei tempi, il vescovo di Roma è il successore di Pietro e quindi il Papa regnante che garantisce l'unità della Chiesa Cattolica, l'unica autentica Chiesa di Cristo.
Tommaso Castellana"In cammino con Nathan"Davide decide di intraprendere il cammino di Santiago alla ricerca di sé. Un percorso esistenziale segnato dall'incontro con Nathan, ragazzo disabile e pieno di vita, che lo metterà dinanzi alle proprie paure. Le loro strade si intrecceranno per un breve tratto del Cammino. Tra loro nascerà un rapporto intenso in una condivisione di emozioni e vissuti. Camminando insieme, passo dopo passo, scopriranno i loro limiti e le loro potenzialità inesplorate.Nel romanzo, il protagonista Davide decide di intraprendere il Cammino di Santiago, che diviene – attraverso gli ostacoli ed i chilometri – sia la destinazione che la metafora del percorso di vita che ciascuno di noi è chiamato a compiere. Durante questo cammino, Davide incontra un ragazzo disabile, Nathan, che gli donerà una nuova visione dell'esistenza.Nel libro si fondono viaggio e spiritualità, con un invito rivolto a tutti per intraprendere un cammino interiore, a fermarsi, a ripartire, a rispettare i propri tempi e a riflettere sul senso della vita.https://www.amazon.it/Cammino-Nathan-Tommaso-Castellana/dp/B0CYXK38MTIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
“Camminando sulle rive del Gange nel silenzio delle cinque del mattino…” Così si apre l'articolo di Enzo Dal Verme, pubblicato su Elle il 24 aprile 2025: un racconto intimo e potente del suo viaggio a Varanasi, la leggendaria città sacra dell'India. Un viaggio fatto di parole, ma anche – e soprattutto – di immagini.È proprio […]
Roberta Milanese, Annagiulia Ghinassi"L'eclissi della speranza"Riflessioni sul suicidio e sul lutto di chi rimanePrefazione di Diego De LeoEdizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itNell'eclissi la luna si frappone fra la terra e il sole oscurandone i raggi, ma questo non rappresenta la fine del sole, che tornerà a risplendere se accetteremo di attraversare l'oscurità. Accompagnare una persona che sta meditando il suicidio, o chi è sopravvissuto a questo lutto, significa mantenere sempre accesa la fiammella della speranza, anche quando tutto sembra oscurità. Camminando in punta di piedi, esploreremo il tema del suicidio: cosa spinge una persona a sceglierlo; come possiamo prevenirlo; come stare vicino a chi vive questo lacerante lutto e come affrontare le domande di senso che il suicidio porta con sé. Scoprendo infine, con il poeta Tagore, che «le onde di lacrime del dolore fanno emergere perle preziose da inaccessibile profondità»."Non c'è tragedia umana peggiore del suicidio e non ci sono mai ragioni plausibili per giustificarlo. Ci sono ragioni e basta. Incomprensibili o, meglio, mai completamente comprensibili. È questo il principale tormento di chi un suicidio lo subisce, di chi perde una persona cara e rimane al mondo. Perché mai è successo? Perché proprio a me, proprio a noi? Ci meritavamo tutto questo? E potevamo evitarlo, capendo che le cose stavano precipitando? E adesso, cosa penseranno di noi?"IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Federica Storace"Se ci fosse luce"Storie di uomini negli Anni di PiomboPrefazione di Dino FrambatiGolem Edizioniwww.golemedizioni.itGuido Rossa, Aldo Moro e Francesco Coco sono presentati come uomini, coerenti fino a fare scelte da cui dipendeva la loro vita o la loro morte. Coraggiosi, nel senso etimologico latino “Cor Habeo”, hanno avuto un cuore capace di offrirsi ad ampiezze smisurate sapendo che questa generosità li avrebbe portati a camminare sull'abisso e anche a precipitarvi. Non eroi né santi: nessun eccesso, nessuna sbavatura nelle loro vite riservate che quasi stupiscono, in questo tempo in cui tutto è esagerato, travisato, “urlato”, messo sotto i riflettori. Testimoni di ciò che significa essere cittadini di ieri e di oggi. Camminando in punta di piedi nell'intimità di tre vite e dei loro affetti più cari, Federica Storace narra gli uomini e il contesto storico in cui sono vissuti. Soprattutto la coerenza, la generosità e il rigore quotidiano, senza sconti né scorciatoie, con cui vite ordinarie, normali, sono diventate testimonianze straordinarie di onestà perché l'ultima parola non fosse lasciata al terrore e alla fine della democrazia. Vite degne di essere raccontate ancora. Da un'angolatura inusuale forse ma non meno significativa e, soprattutto, attuale.Federica Storace, insegnante genovese di Lettere e Filosofia. Impegnata da tempo nel volontariato educativo, ha pubblicato per la San Paolo nel 2007 La famiglia non è una malattia grave e per Macchione nel 2010 Banchi di squola. Nel 2017 con Anna Maria Frison per Elledici Impossibili ma non troppo… storie di cuore e fantasia. Sue poesie e racconti sono presenti in alcune Antologie pubblicate dal 2019 ad oggi. Nel 2019 per Placebook Publishing Scialla e poi splendi e per Tomolo Edigiò Il ladro di sogni e L'enigma delle parole prigioniere. Con Erga edizioni ha pubblicato nel 2020 Madri per sempre, la seconda edizione nel2023, entrambe pluripremiate, e nel 2022 Sei un essere speciale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Camminando per Betlemme si respira un'aria nuova. La città è deserta e quest'anno non ci saranno i festeggiamenti che ogni Natale attirano migliaia di turisti. Ne abbiamo parlato con Francesco Bono, rappresentante Paese di Avsi, e con suor Carmela della scuola Effetà “Paolo VI” di Betlemme.
Puntata speciale dedicata al Premio Campiello, assegnato il 16 settembre scorso a Venezia. Un'edizione, la numero 61, caratterizzata da libri che virano più verso la forma del saggio che sul romanzo, con le donne che hanno fatto la Resistenza diventate protagoniste. Ha vinto "La resistenza delle donne", di Benedetta Tobagi (Einaudi): un libro che racconta come e perché le donne aderirono alla Resistenza. Spesso ignorate dai libri di storia, anche se il loro ruolo nella Resistenza fu determinante. Ha ricevuto 90 preferenze dalla giuria popolare di 300 persone.Con 10 voti di distacco, l'altro libro che parla di donne e Resistenza: "La Sibilla" di Silvia Ballestra (Laterza), la vita di Joyce Lussu, scrittrice e intellettuale, ma anche partigiana e medaglia d'argento per la lotta di liberazione. Al terzo posto "Centomilioni" romanzo d'esordio di Marta Cai (Einaudi): la storia di una donna di 47 anni che vive all'ombra di una madre oppressiva e sembra non avere desideri, finchè si innamora di un suo ex studente. Al quarto posto "Diario di un'estate marziana" di Tommaso Pincio (Giulio Perrone Editore). Camminando per Roma, Pincio intreccia la propria vita a quella dello scrittore Ennio Flaiano, dall'amore per il cinema al rapporto altalenante con la città. Al quinto posto "In cerca di Pan" di Filippo Tuena (Nottetempo): un libro in cui lo scrittore, alternando la prosa ai versi, gioca con "Le Metamorfosi" di Ovidio. Immagina una nave da crociera che attaraversa i mari della Grecia con a bordo strani personaggi fra cui un poeta che sembra essere condannato all'esilio.
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In questo episodio del nostro Simple Italian Podcast vi racconto della mia gita per le montagne del Caucaso, qu in Georgia. Torna ancora una volta il tema della natura e di quanto sia importante ogni tanto riconnetterci ad essa. Buon ascolto! ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ OFFERTE PER TE: