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Omelia della s. Messa del 7 Aprile 2025, Lunedì della V Settimana del Tempo di Quaresima
Omelia del 6 aprile 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250406 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250406domenicavquaresima2025.m4a Sun 6 Apr 2025 10:30 +0100 Spirituality no 00:1
Pellegrinaggio giubilare dei Vicariati di Arquata - Serravalle e Genovesato - Omelia di Mons. Marini by RadioPNR
Omelia della V domenica di Quaresima C. Il silenzio di Dio dà spazio Alla possibilità di poter tornare ad essere umani… dalla pietra alla polvere, dal dito puntato al dito che scrive la parola “futuro”… “Ma l'uomo non capisce cosa fa ? Ha il mare in tasca e l'acqua va a cercar…”
Omelia della s. Messa del 5 Aprile 2025, V Domenica del Tempo di Quaresima, anno C, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI.
Omelia del 4 aprile 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250404 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250404venerdiivquaresima2025.m4a Fri 4 Apr 2025 18:30 +0100 Spirituality no 00:
Omelia del 2 aprile 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250402 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250402mercolediivquaresima2025.m4a Wed 2 Apr 2025 18:30 +0100 Spirituality no 0
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8115OMELIA V DOMENICA QUARESIMA - ANNO C (Gv 8,1-11)Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare piùdi Don Stefano Bimbi Il racconto del vangelo di questa domenica inizia con Gesù che si ritira sul monte degli Ulivi, un luogo di pace e preghiera, ma poi torna al tempio, dove la gente lo cerca. Non si tira indietro: si siede e insegna. Spesso siamo tentati di isolarci o di pensare solo ai nostri problemi, ma Gesù ci invita a essere presenti per chi ha bisogno di noi. Nella tua giornata, trovi tempo per ascoltare chi ha bisogno di te o tendi a chiuderti nei tuoi spazi? Come puoi essere più "presente" per gli altri, anche quando sei stanco o hai altro da fare?Gesù trovava comunque il tempo per ritirarsi in luoghi appartati per la preghiera personale. Anche tu fai altrettanto oppure hai cose da fare più importanti e urgenti per cui Dio scivola sempre più in basso nelle tue priorità? LA TRAPPOLA PER GESÙ: GIUSTIZIA O MISERICORDIA?Arriva un gruppo di scribi e farisei con una donna sorpresa in adulterio che possiamo immaginare provasse paura, vergogna, forse rassegnazione. La Legge è chiara: Mosè comanda di lapidarla. Qui possiamo vedere qualcosa che ci tocca da vicino: quante volte oggi, magari sui social o nei gruppi di amici, qualcuno viene "messo in mezzo" e giudicato senza pietà? Ti è mai capitato di giudicare qualcuno senza conoscere tutta la sua storia? Come ti comporti quando vedi qualcuno messo "in mezzo" ingiustamente?I farisei non sono davvero interessati alla donna: vogliono mettere in difficoltà Gesù. Ma Lui non si lascia incastrare e, con una sola frase, ribalta tutto. Non nega il sesto comandamento: l'adulterio è e resta un peccato gravissimo che mina la famiglia, cellula fondamentale della società, ma sposta l'attenzione su chi accusa. È un invito a guardarsi dentro: di fronte a Dio nessuno è perfetto, tutti abbiamo i nostri peccati. I farisei se ne vanno, a partire dai più anziani, forse perché con l'età si rendono conto di quante volte anche loro hanno peccato. È un richiamo forte anche per noi a smettere di puntare il dito e iniziare a fare un serio cammino di conversione. Ultimamente quando hai giudicato gli altri? E quando hai mormorato alle spalle, cioè ha rivelato i difetti di una persona che gli altri non conoscevano? Cosa cambierebbe se, prima di parlare, pensassi ai tuoi limiti e ai tuoi peccati?Rimasti soli, Gesù si rivolge alla donna con dolcezza: "Nessuno ti ha condannata?". E poi: "Neanch'io ti condanno". Non la giustifica, non dice che l'adulterio sia giusto, ma le offre una la possibilità di ricevere il perdono di Dio. "Va' e non peccare più" è un invito a cambiare perché Gesù giustifica il peccatore, ma non il peccato. Ci accetta come siamo, ma non ci lascia come siamo. Questo è il cuore del messaggio per noi: non importa la nostra vita passata. C'è sempre la possibilità di essere perdonati da Dio, ma solo se seriamente ci impegniamo a "fuggire le occasioni prossime di peccato", come diciamo nell'Atto di dolore.SANT'AGOSTINONella vita dei santi vediamo il vangelo prendere carne, diventare storia viva. In questo caso pensiamo a Sant'Agostino. Prima di diventare il grande vescovo e Dottore della Chiesa, viveva una vita lontana da Dio. Amava il piacere, inseguiva ambizioni mondane, insegnava dottrine eretiche e non teneva conto dell'esempio di sua madre, Santa Monica. Era un peccatore e infatti da convertito scriverà "Le mie confessioni", un testo sempre attuale anche per noi, da leggere almeno una volta nella vita. Ma anche se era peccatore Dio non lo ha abbandonato. E infatti scrisse "Tu eri dentro di me e io ero fuori di me, e là ti cercavo. Deforme com'ero, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature" (Confessioni, libro X, capitolo 27). Questa è l'immagine di tante nostre vite. Cercare fuori, mentre Dio è dentro. Cercare senso nell'approvazione, nel successo, nelle apparenze... mentre il vero amore ci abita già. La donna adultera era lontana da sé, come Sant'Agostino. Ma lo sguardo di Gesù la riporta dentro, alla verità, alla possibilità di essere perdonata e cominciare di nuovo.Viviamo in un tempo in cui è facile giudicare: un commento sui social, una parola detta troppo in fretta, e siamo pronti a "lapidare" qualcuno. Ma Gesù ci chiede di fare come Lui, cioè di guardare con disprezzo il peccato, ma con amore il peccatore. A questo punto puoi chiederti quali siano le tue pietre: sia quelle che tieni in mano per giudicare gli altri, sia quelle che ti porti nel cuore per i tuoi peccati del passato. Consapevole che tutti abbiamo bisogno del perdono di Dio, lascia cadere le pietre per gli altri e per quanto riguarda le pietre che hai nel cuore preparati bene per la prossima confessione perché il sacerdote le cancelli con l'assoluzione.
Omelia della s. Messa del 1 Aprile 2025, Martedì della IV Settimana del Tempo di Quaresima, tenuta da p. Jean François M. Coudjofio, FI.
Omelia del 31 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250331 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250331lunediivquaresima2025.m4a Mon 31 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:0
Omelia della s. Messa del 31 Marzo 2025, Lunedì della IV Settimana del Tempo di Quaresima, tenuta da p. Jean François M. Coudjofio, FI.
Omelia del 30 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250330 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250330domenicaivquaresima2025.m4a Sun 30 Mar 2025 10:30 +0200 Spirituality no 00:
Omelia della IV domenica di Quaresima C. In questo vangelo non c'è da scegliere tra uno o l'altro figlio, ma soltanto da prendere coscienza che entrambi quei volti si specchiano nel mio. Combattere costantemente tra il desiderio di sentirmi amato da Dio e la volontà di non riuscire ad essere felice per la felicità degli altri. A tutto questo c'è un rimedio?
Pellegrinaggio giubilare del Vicariato di Casteggio - Omelia di Mons. Guido Marini by RadioPNR
Omelia della s. Messa del 29 Marzo 2025, IV Domenica del Tempo di Quaresima, anno C, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI.
Omelia del 26 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250326 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250326mercolediiiiquaresima2025.m4a Wed 26 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no
Omelia della III domenica di Quaresima C. L'intreccio tra bene male è uno degli scogli più grossi da affrontare nella nostra fede… Che cos'è davvero il male? C'è una ricetta per sconfiggerlo? Che dice Gesù? Noi vorremmo avere parole chiare e semplici, Gesù invece rimanda al nostro cuore, che contiene già in sé la forza di sconfiggere ogni male… La stessa energia creativa di Dio che si chiama poiesis!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8105OMELIA IV DOM.QUARESIMA - ANNO C (Lc15,1-3.11-32) di Don Stefano Bimbi La famosa parabola del figlio prodigo e del padre misericordioso rischia di non essere neanche ascoltata in quanto "la sappiamo già". E invece la Parola di Dio stupisce sempre in quanto ricca di insegnamenti e soprattutto parla a ciascuno di noi proprio nel momento in cui la leggiamo perché è una parola di vita eterna.Questa parabola è un invito alla riflessione sulla misericordia, sul perdono e sulla possibilità di ricominciare. La storia inizia dal figlio che, desideroso di indipendenza e libertà, chiede al padre la sua parte di eredità. Questo gesto è un rifiuto implicito della relazione con il padre, quasi come se volesse prendere ciò che gli spetta senza curarsi del legame che lo unisce a lui. Infatti non si è mai sentito che un figlio possa chiedere l'eredità prima della morte del padre. Nonostante questa cosa inaudita, il giovane decide di seguire la propria strada, senza considerare le conseguenze delle sue azioni.A volte cerchiamo soluzioni facili, senza rispettare i comandamenti di Dio. Ti è mai capitato di sentirti come questo figlio, desideroso di libertà e indipendenza da Dio, ma senza renderti conto che il peccato mortale ti stacca da Dio?Pochi giorni dopo, il figlio lascia la casa paterna, ma presto si rende conto che la sua libertà non lo ha portato alla felicità. Il denaro e i piaceri immediati lo hanno abbandonato e si trova in una crisi profonda, senza risorse e lontano da casa. Questo passaggio rappresenta come la ricerca di soddisfazione immediata senza regole morali porta a frustrazione e vuoto interiore. Ti sei mai trovato in difficoltà perché la ricerca di libertà e piacere immediato ti ha fatto sentire vuoto o lontano dalla verità e dal bene?I CRISTIANI NON SONO PIÙ BRAVI DEGLI ALTRI, MA PIÙ FURBINel momento di miseria, il giovane si rende conto della sua condizione e di ciò che aveva nella casa del padre. La sua crisi diventa occasione di consapevolezza. Il ritorno a casa non è solo fisico, ma un ritorno alla dignità, alla consapevolezza di essere amato dal padre. Riconoscere i propri errori è doloroso, ma può essere trasformato in un'opportunità per crescere. "Errare humanum est, diabolicum perseverare", sbagliare è umano, ma perseverare (nell'errore) è diabolico. Se dunque è vero che "sbagliando s'impara" è altrettanto vero che sarebbe stupido non imparare dai propri errori perseverando nell'errore. Se il figlio prodigo non tornasse a casa dal padre, ma perseverasse nel suo proposito di essere indipendente farebbe una scelta stupida.Questo ci dice che non si diventa cristiani perché più bravi degli altri. Per capirlo bene basta chiedersi: perché il figlio torna a casa? Perché è diventato più bravo e diligente? Perché ama il babbo? No, il figlio prodigo non torna a casa perché è diventato bravo e buono e nemmeno perché ama il babbo. Semplicemente torna a casa perché ha fame e facendo due conti dice: "Chi me lo fa fare di morire di fame? Se torno a casa un piatto di minestra me lo danno di sicuro". Se invece di ragionare così fosse rimasto con i porci a morire di fame non sarebbe stato cattivo. Sarebbe stato semplicemente stupido. In pratica il figlio torna a casa perché è furbo. Capisce che ha perso molto andando via di casa e, quindi, torna sui suoi passi, riconosce il proprio errore e chiede perdono al padre. Essere cristiano, andare alla Messa, pregare ogni giorno, sforzarsi di ubbidire ai dieci comandamenti, confessarsi regolarmente, ecc. non è sinonimo di "bravo" o "santo", ma semplicemente "furbo". Sarebbe stupido stare lontano da Dio visto che con Lui c'è gioia, pace e, alla fine, il Paradiso. Il giovane ricco che se ne va via triste senza seguire Gesù non è più cattivo del figlio prodigo, semplicemente ha buttato via l'occasione della sua vita. Il mercante di pietre preziose che trovando una perla di grande valore non la comprasse, sarebbe semplicemente poco intelligente. Essere cristiani vuol dire essere furbi e cogliere al volo l'occasione di essere accolti tra le braccia onnipotenti e amorevoli del Padre celeste.LA MISERICORDIA TRASFORMA LE PERSONEIl padre della parabola non solo accoglie il figlio, ma lo abbraccia senza giudizio né rimprovero. La misericordia è un segno di un amore che va oltre l'errore del figlio. Questo amore trasforma il figlio, facendolo passare dalla condizione di "perduto" a quella di "ritrovato".La misericordia del padre è un segno di speranza per chiunque si senta perduto o incapace di rialzarsi. Ognuno di noi può essere il figlio che ritorna. E tu hai sperimentato veramente e profondamente il perdono di Dio nella tua vita? E adesso senti ancora il bisogno di "tornare a casa"? In quale aspetto della tua vita desideri di essere accolto con misericordia, come il figlio prodigo?La parabola si conclude con il figlio maggiore che si sente tradito dalla festa per il ritorno del fratello, perché ritiene che chi ha abbandonato la casa paterna non meriti questa accoglienza. Il figlio maggiore rappresenta la giustizia umana che fatica ad accettare il perdono divino per chi ha sbagliato gravemente. Il padre risponde al figlio maggiore ricordandogli che il suo amore non è mai venuto meno e che tutto ciò che il padre possiede è già suo. Ma con il perdono il padre ha ritrovato suo figlio, così anche lui può ritrovare suo fratello. La festa è il segno che la misericordia ha trionfato e che tutti hanno da guadagnare qualcosa: il figlio prodigo la sua dignità di figlio, il padre recupera un figlio, il fratello ha di nuovo un fratello.Ti è mai capitato di sentirti come il figlio maggiore, arrabbiato o geloso quando qualcuno che pensavi non meritasse attenzione riceve amore o perdono? Hai mai pensato a quanto può essere difficile accogliere gli altri quando non agiscono come ti aspetti? Come reagisci quando non ti senti riconosciuto o valorizzato?
Annunciazione del Signore: omelia di mons. Guido Marini. Sale. Casa Madre delle Piccole figlie del Sacro Cuore.
Omelia della s. Messa del 24 Marzo 2025, Solennità dell'Annunciazione della B.V. Maria, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI.
Omelia della s. Messa del 25 Marzo 2025, Solennità dell'Annunciazione della B.V. Maria, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI.
Omelia del 23 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250323 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250323domenicaiiiquaresima2025.m4a Sun 23 Mar 2025 08:30 +0200 Spirituality no 00
Pellegrinaggio giubilare dei Vicariati di Broni-Stradella - Omelia di Mons. Guido Marini by RadioPNR
Omelia del 21 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250321 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250321venerdiiiquaresima2025.m4a Fri 21 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:
Omelia del 19 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250319 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250319mercolediiiquaresima2025.m4a Wed 19 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 0
San Giuseppe - Omelia di Mons. Guido Marini by RadioPNR
Omelia del 18 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250318 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250318martediiiquaresima2025.m4a Tue 18 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8095OMELIA III DOM. DI QUARESIMA - ANNO C (Lc 13,1-9) di Don Stefano Bimbi Il Vangelo della terza domenica di Quaresima ci invita a riflettere sulla vita, sulla fede e sulla responsabilità di vivere secondo il messaggio che Gesù ci ha lasciato. È una lettura che ci sfida a guardare dentro, a mettere in discussione le nostre scelte quotidiane e a riflettere su cosa stiamo facendo con il nostro tempo e con le opportunità che ci sono state date.LE TRAGEDIE UMANECome reagiamo di fronte alla sofferenza? E cosa possiamo fare per non farci travolgere da essa? Alcune persone riferiscono a Gesù di due tragedie recenti: la morte violenta dei Galilei da parte di Pilato e il crollo della torre di Sìloe che ha ucciso diciotto persone. La domanda che emerge è: perché alcuni soffrono in modo così drammatico? Gesù risponde con una domanda provocatoria: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte?" e poi aggiunge: "Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".Gesù ci invita a non giudicare gli altri come più colpevoli di noi. Questo deve portarci a riflettere sul nostro atteggiamento nei confronti delle tragedie: come reagisci quando ti trovi davanti alla sofferenza degli altri? Riesci a trarne un insegnamento per te stesso o ti limiti a giudicare e a cercare colpevoli come se a te non potesse succedere niente del genere?LA PARABOLA DELL'ALBERO DI FICHIGesù prosegue raccontando una parabola: un uomo pianta un albero di fichi nella sua vigna, ma ogni anno torna a cercare frutti e non ne trova. Dopo tre anni, decide di abbatterlo, ma il vignaiolo chiede di lasciarlo ancora un anno per curarlo meglio, sperando che possa dare frutti. Se non darà frutti, sarà tagliato.Questa parabola ci parla della pazienza di Dio e della nostra responsabilità. L'albero di fichi è come la nostra vita: un'opportunità data per crescere, maturare e portare frutti. Ma se non facciamo fruttificare la nostra vita, se non mettiamo a frutto i talenti che Dio ci ha dato, il rischio di "essere tagliati" è reale. Questo ci invita a riflettere sul cammino spirituale, sul nostro impegno personale a crescere. Cosa stai facendo per nutrire la tua vita spirituale? Stai investendo tempo e risorse per crescere come persona e come cristiano, oppure vivi alla giornata, senza sforzarti di migliorare? Ci sono abitudini o scelte che dovresti cambiare per diventare una persona che porta frutti secondo la volontà di Dio?LA CHIAMATA ALLA CONVERSIONEIn entrambi i casi, Gesù ci invita a una conversione profonda. Non basta essere spettatori della sofferenza altrui o guardare passivamente la nostra vita: dobbiamo fare qualcosa di concreto. La conversione non è solo un cambiamento esteriore, ma un cambiamento interiore che tocca il cuore e la mente. È un invito ad affrontare la nostra vita con serietà, a non sprecare il tempo che ci è stato dato, ma a vivere in modo autentico e significativo. Chiediti se ci sono aspetti di te stesso che dovresti cambiare per vivere più in linea con i principi del Vangelo. Come puoi vivere in modo più consapevole e attento, in modo da non lasciare che il tuo tempo, la tua energia e le tue risorse vadano sprecate? In breve: in cosa devi convertirti?Dobbiamo esaminare la nostra vita ed essere onesti con noi stessi. Non siamo chiamati a giudicare gli altri, ma a riflettere su cosa stiamo facendo con il dono della vita che ci è stato dato. Ogni giorno è un'opportunità per crescere, cambiare e portare frutti buoni. La pazienza di Dio è grande, ma dobbiamo essere noi a rispondere, a impegnarci per migliorare e per camminare sulla via della conversione. Quale passo concreto puoi fare oggi per migliorare la tua vita e diventare una persona che porta frutti per gli altri? Questa domanda serve per esortarti a vivere con maggiore intensità il tuo cammino di fede, a non dare nulla per scontato, ma a lavorare continuamente su te stesso per portare frutti di amore, di giustizia e di pace.
Omelia della II domenica di Quaresima C. Inondati dalla luce in mezzo alla Quaresima, tempo troppo spesso frainteso, relegato tra la noia e la pesantezza… Eppure la luce esplode, e la sorgente è proprio dentro di noi!
Omelia del 16 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250316 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250316domenicaiiquaresima2025.m4a Sun 16 Mar 2025 10:30 +0200 Spirituality no 00:
Sabato 15 marzo 2025. Villalvernia. S. Messa per l'ingresso del nuovo Parroco. Omelia nella Messa presieduta dal Vescovo di Tortona Mons. Guido Marini
16 marzo 2024. Santuario Madonna della Guardia di Tortona. S. Messa nel Pio transito di San Luigi Orione. Omelia del Vescovo di Tortona, mons. Guido Marini
Omelia del 14 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250314 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250314venerdiiquaresima2025.m4a Fri 14 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:0
Omelia del 12 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250312 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250312mercolediiquaresima2025.m4a Wed 12 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8083OMELIA II DOM. QUARESIMA - ANNO C (Lc 9,28b-36) di Don Stefano Bimbi L'episodio della Trasfigurazione, su cui facciamo attenzione in questa seconda domenica di quaresima, ci invita a dare uno sguardo oltre il visibile. Infatti la nostra vita non è solo ciò che vediamo con gli occhi, ma c'è una dimensione più profonda, una luce che Dio vuole mostrarci.Immaginiamo dunque di essere uno dei discepoli: Pietro, Giovanni o Giacomo. Gesù ci chiama a seguirlo in un luogo appartato, su un monte, per pregare. Non sappiamo cosa accadrà, ma siamo disposti a fidarci e a camminare con Lui. Poi, improvvisamente, qualcosa di straordinario avviene: Gesù cambia aspetto, la sua veste diventa sfolgorante, e accanto a Lui appaiono Mosè ed Elia.È un momento di rivelazione, di luce, di bellezza. Ma è anche un momento che interpella i discepoli e ciascuno di noi. Dio vuole mostrarci qualcosa di più grande della nostra comprensione quotidiana. Vuole aprire i nostri occhi alla Sua realtà.Gesù infatti sale sul monte per pregare e proprio mentre prega il suo volto cambia aspetto e la sua veste diventa splendente. Questo ci dice che la preghiera non è solo parlare a Dio, ma è anche il luogo in cui Dio si rivela a noi. Nella preghiera dobbiamo quindi non solo parlare a Dio, ma soprattutto fare silenzio per sentire cosa Lui ha da dirci.Inoltre non dobbiamo dimenticarci che Dio si manifesta nei momenti più inaspettati: in un incontro significativo, in una parola che ci tocca nel profondo, in una bellezza che ci sorprende. Ma noi, come i discepoli, rischiamo di essere addormentati, troppo presi dalle nostre preoccupazioni per accorgercene.Chiediamoci in quali momenti abbiamo percepito una luce speciale nella nostra vita. Dobbiamo anche domandarci se siamo attenti ai segni della presenza di Dio nella quotidianità oppure se siamo distratti da altre cose. Se diamo spazio alla preghiera e se questa è un semplice dovere o un momento in cui ci mettiamo in ascolto per incontrare Dio.Pietro durante la trasfigurazione è sorpreso e forse un po' confuso. Per questo dice a Gesù: "Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia" (Lc 9,33). È una reazione spontanea: quando viviamo un momento bello, profondo, intenso, vorremmo fermarlo, trattenerlo. Ma Gesù non risponde alla proposta di Pietro, perché il monte non è il punto di arrivo, ma solo una tappa del cammino. Questo accade anche nella nostra vita: ci sono momenti in cui sentiamo la presenza di Dio in modo forte - in una preghiera, in un ritiro, in un pellegrinaggio - e vorremmo che durasse per sempre. Ma la fede non consiste nel restare in quei momenti, ma nel lasciarsi trasformare da essi per affrontare la vita di ogni giorno con uno sguardo nuovo.Dopo la visione, una nube avvolge i discepoli e una voce dal cielo dice: "Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!" (Lc 9,35). Poi, quando la nube si dissolve, Gesù è di nuovo solo, nella sua semplicità quotidiana. Questo passaggio è fondamentale: Dio non chiede ai discepoli di cercare sempre segni straordinari, ma di ascoltare Gesù. La vera fede non è fondata sulle emozioni forti, che a volte ci possono essere, ma principalmente sulla fiducia in Lui, anche quando non ci sono luci particolari o momenti di euforia spirituale. Dobbiamo camminare con Gesù anche quando il cielo si oscura, quando la vita diventa faticosa, quando sembra che Dio sia lontano. La voce del Padre ci ricorda che la strada giusta è quella di ascoltare Gesù e fidarsi di Lui, anche quando non comprendiamo tutto.Alleniamoci ad ascoltare Gesù: nel Vangelo, nelle persone che incontriamo, nei piccoli segni che Dio ci manda ogni giorno. Facciamo qualche proposito concreto per avere anche noi un tempo quotidiano di preghiera "sul monte": cerchiamo un momento in cui spegnere il cellulare, stare in silenzio e ascoltare Dio. Lasciamoci illuminare da Lui e portiamo questa luce nel mondo!
Omelia del 10 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250310 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250310lunediiquaresima2025.m4a Mon 10 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:05
Omelia del 9 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250309 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250309domenicaiquaresima2025.m4a Sun 9 Mar 2025 11:30 +0200 Spirituality no 00:1
Omelia del 7 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250307 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250307venerdidelleceneri2025.m4a Fri 7 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:
Omelia del 6 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250306 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250306giovedidelleceneri2025.m4a Thu 6 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:
Omelia del 5 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250305 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250305mercoledidelleceneri2025.m4a Wed 5 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 0
Omelia del 4 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250304 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250304martediviiiordinario2025.m4a Tue 4 Mar 2025 18:30 +0200 Spirituality no 0
Omelia del 2 marzo 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250302 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250302domenicaviiiordinario2025.m4a Sun 2 Mar 2025 10:30 +0200 Spirituality no 0
Omelia del 28 febbraio 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250228 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250228venerdiviiordinario2025.m4a Fri 28 Feb 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00
Omelia del 25 febbraio 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250225 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250225esequiedigraziellazambelli2025.m4a Tue 25 Feb 2025 11:00 +0200 Spirituality no
Omelia del 24 febbraio 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250224 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250224lunediviiordinario2025.m4a Mon 24 Feb 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:
Omelia del 23 febbraio 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250223 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250223domenicaviiordinario2025.m4a Sun 23 Feb 2025 10:30 +0200 Spirituality no 00
Omelia del 21 febbraio 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250221 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250221venerdiviordinario2025.m4a Fri 21 Feb 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:
Omelia del 19 febbraio 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250219 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250219mercolediviordinario2025.m4a Wed 19 Feb 2025 18:30 +0200 Spirituality no 0
Omelia del 16 febbraio 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250216 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250216domenicaviordinario2025.m4a Sun 16 Feb 2025 07:30 +0200 Spirituality no 00:
Omelia del 14 febbraio 2025 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20250214 https:/www.uprubiera.org/spiritualpod/anno2025/20250214venerdivordinario2025.m4a Fri 14 Feb 2025 18:30 +0200 Spirituality no 00:0