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Fluent Fiction - Italian: A Family's Spiritual Journey: Finding Faith in Rome Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.com/it/episode/2025-07-03-22-34-01-it Story Transcript:It: Giovanni camminava lentamente lungo Via della Conciliazione, stringendo la mano di sua figlia Bianca.En: Giovanni walked slowly along Via della Conciliazione, holding the hand of his daughter Bianca.It: Il cielo di Roma brillava di un azzurro profondo, mentre il caldo sole estivo scaldava le antiche pietre sotto i loro piedi.En: The sky over Rome shone with a deep blue, while the hot summer sun warmed the ancient stones beneath their feet.It: Dietro di loro, Lorenzo procedeva a passo svogliato, con le mani in tasca e lo sguardo distratto.En: Behind them, Lorenzo moved at a sluggish pace, his hands in his pockets and a distracted look on his face.It: La meta del loro viaggio era vicino: la maestosa Città del Vaticano si ergeva maestosa davanti a loro.En: The destination of their journey was near: the majestic Vatican City stood grandly before them.It: Giovanni sperava che questo pellegrinaggio avrebbe rafforzato la fede della sua famiglia.En: Giovanni hoped that this pilgrimage would strengthen his family's faith.It: Non era solo una visita turistica, ma un viaggio spirituale.En: It was not just a tourist visit, but a spiritual journey.It: Giovanni desiderava che i suoi figli comprendessero l'importanza della fede nella vita.En: Giovanni desired that his children understand the importance of faith in life.It: Bianca, con la sua curiosità innocente, era entusiasta di esplorare ogni angolo.En: Bianca, with her innocent curiosity, was enthusiastic about exploring every corner.It: Lorenzo, invece, metteva in dubbio il significato dell'esperienza.En: Lorenzo, on the other hand, questioned the significance of the experience.It: "Papà, perché dobbiamo camminare così tanto?"En: "Dad, why do we have to walk so much?"It: si lamentò Lorenzo.En: Lorenzo complained.It: Giovanni respirò profondamente, cercando di mantenere la calma.En: Giovanni took a deep breath, trying to remain calm.It: "Lorenzo, voglio che tu veda la bellezza e la storia che ci circondano.En: "Lorenzo, I want you to see the beauty and the history that surrounds us.It: Qui, ci connettiamo con qualcosa di più grande di noi."En: Here, we connect with something greater than ourselves."It: Arrivarono a Piazza San Pietro.En: They arrived at St. Peter's Square.It: L'imponente Cupola del Michelangelo sovrastava tutto con la sua gloria.En: The imposing Michelangelo's Dome loomed over everything with its glory.It: Bianca osservava affascinata, i suoi occhi brillavano di fronte alla vastità della piazza.En: Bianca watched in fascination, her eyes shining at the vastness of the square.It: Giovanni si fermò per un momento di silenzio, chiudendo gli occhi in preghiera.En: Giovanni paused for a moment of silence, closing his eyes in prayer.It: Lorenzo guardava attorno, cercando di nascondere una leggera curiosità che stava crescendo.En: Lorenzo looked around, trying to hide a slight curiosity that was growing.It: Dentro la Basilica di San Pietro, l'aria era fresca e profumata dall'incenso.En: Inside St. Peter's Basilica, the air was cool and fragrant with incense.It: La luce del sole filtrava attraverso le vetrate colorate, gettando riflessi multicolori sulle mura antiche.En: Sunlight filtered through the stained glass windows, casting multicolored reflections on the ancient walls.It: Giovanni fece un cenno a Lorenzo di avvicinarsi mentre si inginocchiava davanti al maestoso altar maggiore.En: Giovanni motioned for Lorenzo to come closer as he knelt before the majestic high altar.It: Improvvisamente, Lorenzo si fermò.En: Suddenly, Lorenzo stopped.It: Qualcosa nell'architettura e nella calma solenne della basilica toccò il suo cuore.En: Something in the architecture and the solemn calm of the basilica touched his heart.It: Sentì qualcosa di nuovo, una connessione che non aveva mai percepito prima.En: He felt something new, a connection he had never perceived before.It: Non era solo la bellezza del posto, ma un sentimento di pace interiore che non riusciva a spiegare.En: It was not just the beauty of the place, but a feeling of inner peace he could not explain.It: Giovanni notò il cambiamento in suo figlio.En: Giovanni noticed the change in his son.It: Con un sorriso gentile, abbandonò il bisogno di spiegare con parole.En: With a gentle smile, he abandoned the need to explain with words.It: Invece, prese Lorenzo in un abbraccio silenzioso, rispettando lo spazio che il ragazzo aveva trovato.En: Instead, he took Lorenzo in a silent embrace, respecting the space the boy had found.It: Dopo aver trascorso diverso tempo nella basilica, la famiglia uscì insieme.En: After spending some time in the basilica, the family left together.It: Giovanni camminava fianco a fianco con Lorenzo, senza bisogno di parole.En: Giovanni walked side by side with Lorenzo, without the need for words.It: Sull'autobus che li riportava al loro alloggio, Giovanni rifletté.En: On the bus taking them back to their lodging, Giovanni reflected.It: Aveva capito che il viaggio di fede di Lorenzo sarebbe stato unico, diverso dal suo.En: He had understood that Lorenzo's journey of faith would be unique, different from his own.It: Ma non meno significativo.En: But no less significant.It: Quando lasciarono Roma, c'era un nuovo rispetto tra padre e figlio.En: When they left Rome, there was a new respect between father and son.It: Nel cuore di Giovanni, c'era la consapevolezza che la fede cresce in modi diversi e che ogni percorso è degno di essere rispettato.En: In Giovanni's heart, there was the awareness that faith grows in different ways and that every path is worthy of respect.It: Bianca, seduta accanto a loro, sorrideva, sentendo la nuova armonia che si era creata.En: Bianca, sitting next to them, smiled, feeling the new harmony that had been created.It: La famiglia lasciò la Città del Vaticano arricchita, non solo dalla bellezza che avevano visto, ma anche dalla comprensione nuova.En: The family left Vatican City enriched, not only by the beauty they had seen, but also by the new understanding.It: Giovanni sapeva di dover lasciar spazio a Lorenzo di scoprire la sua strada, mentre Lorenzo comprendeva un po' di più il suo padre spirituale.En: Giovanni knew he had to give Lorenzo space to discover his own path, while Lorenzo understood a little more about his spiritual father.It: La loro avventura a Roma fu un passo importante nel loro viaggio di vita insieme.En: Their adventure in Rome was an important step in their journey of life together. Vocabulary Words:journey: il viaggiopilgrimage: il pellegrinaggiomajesty: la maestositàdome: la cupolabasilica: la basilicaaltar: l'altarefaith: la fedearchitecture: l'architetturaincense: l'incensostained glass windows: le vetrate colorateconnection: la connessioneinner peace: la pace interioreembrace: l'abbracciolodging: l'alloggiocuriosity: la curiositàawareness: la consapevolezzaharmony: l'armoniasignificance: il significatoreflection: il riflessospiritual: spiritualeancient stones: le antiche pietredistracted look: lo sguardo distrattoenthusiasm: l'entusiasmoinnocence: l'innocenzaprayer: la preghieragesture: il cennostep: il passoshade of blue: l'azzurrosilence: il silenziofragrant: profumato
I titoli di oggi: Tacciano le armi, si lavori alla pace con il dialogo: così il Papa all'Angelus di ieri, solennità di San Pietro e Paolo In Ucraina missili e mine: attacco senza precedenti di Mosca nei cieli ucraini, Kyiv esce dalla Convenzione contro le mine antiuomo Gaza, ancora decine i morti per i bombardamenti israeliani. Trump: fate l'accordo Conduce Andrea De Angelis
Ogni anno, nella notte tra il 28 e il 29 giugno, molte famiglie del Nord Italia, in particolare nel Veneto, Friuli e Lombardia, rinnovano un antico rito popolare: la Barca di San Pietro. Un gesto semplice, ma carico di significati simbolici, che unisce religione, natura e tradizione contadina molto sentito anche nel nostro vicentino.
Edo Bricchetti"Andar per abbazie"Meravigli Edizioniwww.meravigliedizioni.itOggi si parla, a ragion veduta, della “Strada delle Abbazie”, un cammino che unisce idealmente la chiesa di San Pietro in Gessate, l'abbazia di Monluè, l'abbazia di Chiaravalle, la basilica di Santa Maria in Calvenzano (Vizzolo Predabissi), l'abbazia di Viboldone (San Giuliano M.), l'abbazia di Mirasole (Opera), l'abbazia di Morimondo e la certosa di Garegnano. Nonostante non sia ormai più in vigore in tutte l'originaria regola monastica, il potere evocativo delle loro architetture e degli straordinari scrigni di storia e arte racchiusi al loro interno riescono a regalarci la scoperta e lo stupore di una visita che appaga l'occhio e fa riposare la mente.Dietro la guida appassionata e appassionante di Edo Bricchetti, un prezioso volume dal ricco apparato iconografico, che ci conduce in un sorprendente viaggio a chilometro zero.Edo Bricchetti (Milano, 1946), umanista e architetto, ha insegnato al Politecnico e all'Università Bicocca. È membro del Board dell'I.W.I. (Inland Waterways International), consigliere regionale ICOM (International Council of Museums), referente dei Paesaggi Culturali della Rete degli Ecomusei Lombardi, membro del Comitato Tecnico della Consulta degli Ecomusei Lombardi. Animatore di progetti europei sui beni culturali materiali, immateriali e paesaggistici, è ideatore e progettista di: Ecomuseo Adda di Leonardo, Ecomuseo Martesana, Ecomuseo Valvarrone, Ecomuseo Valle Spluga, Ecomuseo del Distretto dei monti e laghi briantei. Già membro del Comitato Tecnico Scientifico dei “Percorsi di Leonardo” (Navigli Lombardi s.c.a.r.l.) per la promozione e la valorizzazione culturale e turistica del Sistema Navigli. Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Commissione Nazionale per i Beni Culturali industriali, gli ha conferito un attestato di benemerenza per la sua opera pluridecennale nel campo dell'archeologia industriale. A seguito dei suoi studi sulle vie d'acqua interne è stato nominato “Custode delle Acque”. Dalla Fondazione dei Rotary International ha ricevuto il titolo di “Paul Harris Fellow” in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra i popoli di tutto il mondo. Al suo attivo ha numerosi libri. Per Meravigli ha pubblicato Il Naviglio Grande è bello anche in bici e Naviglio Pavese e di Bereguardo belli anche in bici (nella collana “Andar per Navigli”, di cui è curatore); Navigli del Milanese ieri e oggi (con testi di Giuseppe Codara); I Navigli di Milano – Viaggio pittorico; Borghi milanesi del Naviglio Piccolo (in collaborazione con sua figlia Alessandra); Leonardo: la pittura, i navigli, l'acqua; Storia e storie degli antichi borghi milanesi; Corpi Santi – Storia e storie del Comune che circondava Milano; Andar per abbazie.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il 2025 per la Chiesa cattolica è un anno giubilare: migliaia di pellegrini, da ogni angolo del pianeta, vanno in pellegrinaggio a Roma, per attraversare la Porta Santa della basilica di San Pietro, oppure compiono gesti analoghi in luoghi più vicini a loro, nelle cattedrali delle varie Diocesi disseminate nel mondo. In occasione della ricorrenza, Gian Maria Zaccone e Nello Balossino, presidente e vicepresidentedel Centro Internazionale di Studi sulla Sindone, propongono un excursus storico, narrando come nasce e come si sviluppa la tradizione degli anni giubilari nel cattolicesimo. L'argomento è trattato con equilibrio e nelrispetto di ogni posizione, religiosa o laica.
A partire da venerdì 27 giugno con San Pietro Music Fest e la Cena sotto le stelle e fino a domenica saranno decine gli eventi proposti agli scledensi e non, concludendo domenica sera con i fuochi d'artificio. Coinvolte tante associazioni cittadine insieme alla Parrocchia ei San Pietro e al Comune nell'organizzazione.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8203OMELIA SOLENNITA' SS. PIETRO E PAOLO (Mt 16,13-19) di Papa Benedetto XVI Siamo riuniti attorno all'altare per celebrare solennemente i santi Apostoli Pietro e Paolo, principali Patroni della Chiesa di Roma. [...]Davanti alla Basilica di San Pietro, come tutti sanno bene, sono collocate due imponenti statue degli Apostoli Pietro e Paolo, facilmente riconoscibili dalle loro prerogative: le chiavi nella mano di Pietro e la spada tra le mani di Paolo. Anche sul portale maggiore della Basilica di San Paolo fuori le mura sono raffigurate insieme scene della vita e del martirio di queste due colonne della Chiesa. La tradizione cristiana da sempre considera san Pietro e san Paolo inseparabili: in effetti, insieme, essi rappresentano tutto il Vangelo di Cristo. A Roma, poi, il loro legame come fratelli nella fede ha acquistato un significato particolare. Infatti, la comunità cristiana di questa Città li considerò come una specie di contraltare dei mitici Romolo e Remo, la coppia di fratelli a cui si faceva risalire la fondazione di Roma. Si potrebbe pensare anche a un altro parallelismo oppositivo, sempre sul tema della fratellanza: mentre, cioè, la prima coppia biblica di fratelli ci mostra l'effetto del peccato, per cui Caino uccide Abele, Pietro e Paolo, benché assai differenti umanamente l'uno dall'altro e malgrado nel loro rapporto non siano mancati conflitti, hanno realizzato un modo nuovo di essere fratelli, vissuto secondo il Vangelo, un modo autentico reso possibile proprio dalla grazia del Vangelo di Cristo operante in loro. Solo la sequela di Gesù conduce alla nuova fraternità: ecco il primo fondamentale messaggio che la solennità odierna consegna a ciascuno di noi. [...]TU SEI PIETRONel brano del Vangelo di san Matteo che abbiamo ascoltato poco fa, Pietro rende la propria confessione di fede a Gesù riconoscendolo come Messia e Figlio di Dio; lo fa anche a nome degli altri Apostoli. In risposta, il Signore gli rivela la missione che intende affidargli, quella cioè di essere la «pietra», la «roccia», il fondamento visibile su cui è costruito l'intero edificio spirituale della Chiesa. Ma in che modo Pietro è la roccia? Come egli deve attuare questa prerogativa, che naturalmente non ha ricevuto per se stesso? Il racconto dell'evangelista Matteo ci dice anzitutto che il riconoscimento dell'identità di Gesù pronunciato da Simone a nome dei Dodici non proviene «dalla carne e dal sangue», cioè dalle sue capacità umane, ma da una particolare rivelazione di Dio Padre. Invece subito dopo, quando Gesù preannuncia la sua passione, morte e risurrezione, Simon Pietro reagisce proprio a partire da «carne e sangue»: egli «si mise a rimproverare il Signore: ... questo non ti accadrà mai». E Gesù a sua volta replicò: «Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo...». Il discepolo che, per dono di Dio, può diventare solida roccia, si manifesta anche per quello che è, nella sua debolezza umana: una pietra sulla strada, una pietra in cui si può inciampare – in greco skandalon. Appare qui evidente la tensione che esiste tra il dono che proviene dal Signore e le capacità umane; e in questa scena tra Gesù e Simon Pietro vediamo in qualche modo anticipato il dramma della storia dello stesso papato, caratterizzata proprio dalla compresenza di questi due elementi: da una parte, grazie alla luce e alla forza che vengono dall'alto, il papato costituisce il fondamento della Chiesa pellegrina nel tempo; dall'altra, lungo i secoli emerge anche la debolezza degli uomini, che solo l'apertura all'azione di Dio può trasformare.LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNOE nel Vangelo di oggi emerge con forza la chiara promessa di Gesù: «le porte degli inferi», cioè le forze del male, non potranno avere il sopravvento, «non praevalebunt». Viene alla mente il racconto della vocazione del profeta Geremia, al quale il Signore, affidando la missione, disse: «Ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno - non praevalebunt -, perché io sono con te per salvarti» (Ger 1,18-19). In realtà, la promessa che Gesù fa a Pietro è ancora più grande di quelle fatte agli antichi profeti: questi, infatti, erano minacciati solo dai nemici umani, mentre Pietro dovrà essere difeso dalle «porte degli inferi», dal potere distruttivo del male. Geremia riceve una promessa che riguarda lui come persona e il suo ministero profetico; Pietro viene rassicurato riguardo al futuro della Chiesa, della nuova comunità fondata da Gesù Cristo e che si estende a tutti i tempi, al di là dell'esistenza personale di Pietro stesso.SIMBOLO DELLE CHIAVIPassiamo ora al simbolo delle chiavi, che abbiamo ascoltato nel Vangelo. Esso rimanda all'oracolo del profeta Isaia sul funzionario Eliakìm, del quale è detto: «Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire» (Is 22,22). La chiave rappresenta l'autorità sulla casa di Davide. E nel Vangelo c'è un'altra parola di Gesù rivolta agli scribi e ai farisei, ai quali il Signore rimprovera di chiudere il regno dei cieli davanti agli uomini (cfr Mt 23,13). Anche questo detto ci aiuta a comprendere la promessa fatta a Pietro: a lui, in quanto fedele amministratore del messaggio di Cristo, spetta di aprire la porta del Regno dei Cieli, e di giudicare se accogliere o respingere (cfr Ap 3,7). Le due immagini – quella delle chiavi e quella del legare e sciogliere – esprimono pertanto significati simili e si rafforzano a vicenda. L'espressione «legare e sciogliere» fa parte del linguaggio rabbinico e allude da un lato alle decisioni dottrinali, dall'altro al potere disciplinare, cioè alla facoltà di infliggere e di togliere la scomunica. Il parallelismo «sulla terra... nei cieli» garantisce che le decisioni di Pietro nell'esercizio di questa sua funzione ecclesiale hanno valore anche davanti a Dio.LEGARE E SCIOGLIERENel capitolo 18 del Vangelo secondo Matteo, dedicato alla vita della comunità ecclesiale, troviamo un altro detto di Gesù rivolto ai discepoli: «In verità vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo» (Mt 18,18). E san Giovanni, nel racconto dell'apparizione di Cristo risorto in mezzo agli Apostoli alla sera di Pasqua, riporta questa parola del Signore: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati» (Gv 20,22-23). Alla luce di questi parallelismi, appare chiaramente che l'autorità di sciogliere e di legare consiste nel potere di rimettere i peccati. E questa grazia, che toglie energia alle forze del caos e del male, è nel cuore del mistero e del ministero della Chiesa. La Chiesa non è una comunità di perfetti, ma di peccatori che si debbono riconoscere bisognosi dell'amore di Dio, bisognosi di essere purificati attraverso la Croce di Gesù Cristo. I detti di Gesù sull'autorità di Pietro e degli Apostoli lasciano trasparire proprio che il potere di Dio è l'amore, l'amore che irradia la sua luce dal Calvario. Così possiamo anche comprendere perché, nel racconto evangelico, alla confessione di fede di Pietro fa seguito immediatamente il primo annuncio della passione: in effetti, Gesù con la sua morte ha vinto le potenze degli inferi, nel suo sangue ha riversato sul mondo un fiume immenso di misericordia, che irriga con le sue acque risanatrici l'umanità intera.HO COMBATTUTO LA BUONA BATTAGLIACari fratelli, come ricordavo all'inizio, la tradizione iconografica raffigura san Paolo con la spada, e noi sappiamo che questa rappresenta lo strumento con cui egli fu ucciso. Leggendo, però, gli scritti dell'Apostolo delle genti, scopriamo che l'immagine della spada si riferisce a tutta la sua missione di evangelizzatore. Egli, ad esempio, sentendo avvicinarsi la morte, scrive a Timoteo: «Ho combattuto la buona battaglia» (2 Tm 4,7). Non certo la battaglia di un condottiero, ma quella di un annunciatore della Parola di Dio, fedele a Cristo e alla sua Chiesa, a cui ha dato tutto se stesso. E proprio per questo il Signore gli ha donato la corona di gloria e lo ha posto, insieme con Pietro, quale colonna nell'edificio spirituale della Chiesa. [...]
Un party di studenti universitari, un biglietto misterioso e un uccello che fa paura: questi sono gli ingredienti di “Festa con casuario”, il romanzo con cui Leonardo San Pietro esplora il confine tra giovinezza e età adulta dei ragazzi di oggi, sempre in bilico tra fragilità e allegria, dolori e relazioni. La storia di Isa e dei suoi amici ruota tutta attorno al casuario, il grande uccello che vive nella villa dei vicini e che diventa una sorta di rito di iniziazione per la comitiva.
All'interno del programma radiofonico "Estate Insieme", Beatrice Merlano della Proloco di Cassano Spinola, ci ha raccontato i prossimi eventi festaioli del suo comune.
Habemus podcast! CXCVI puntata di Anima Latina con il professor Carlo Pelliccia, che ci spiega come il latino fosse già diffuso in Giappone dal XVI secolo attraverso le missioni dei Gesuiti, e monsignor Waldemar Turek, responsabile dell'Ufficio Lettere Latine vaticano, che raccomanda di iniziare la visita nella Basilica di San Pietro dalla "rota porphiretica". Ospiti: Mons. Waldemar Turek, responsabile dell'Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato e docente di Lettere Cristiane e Classiche presso la Pontificia Università Salesiana Carlo Pelliccia, assegnista di ricerca presso l'Istituto di Linguistica Computazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche e docente a contratto di lingua giapponese presso l'Università degli Studi Internazionali di Roma Conducono: Fabius Colagrande & Maria Milvia Morciano
Un mese fa, l'otto maggio, è stato il cardinale protodiacono Dominique Mamberti a svelare al mondo il nome del nuovo papa. Tanti tra i fedeli in piazza San Pietro non lo conoscevano, ma a molti all'interno del mondo ecclesiastico quella del cardinale Robert Francis Prevost è sembrata subito una candidatura credibile, capace di tenere insieme le istanze emerse nel conclave. L'elezione soprattutto non ha sorpreso chi lo conosce da anni, i suoi amici. Proprio attraverso il loro racconto cercheremo di conoscere meglio il nuovo pontefice. Agostiniano, una lunga esperienza da missionario in Perù, poliglotta, amante del tennis, il meno americano degli americani è stato definito Leone quattordicesimo. Unità e pace le parole fino ad ora più utilizzate nei suoi discorsi.
Può un Papa professarsi garantista? Il successore di San Pietro non è soltanto un leader spirituale, ma anche un sovrano assoluto che può esercitare la giustizia come crede. Eppure Papa Francesco ha evocato più volte il garantismo, sempre però per qualche suo amico accusato di abusi o insabbiature. La Chiesa di Bergoglio si è spaccata su questi temi, proprio perché la tolleranza zero dichiarata dal pontefice era accompagnata da favoritismi per gli amici del Santo Padre, anche quando si trattava di abusatori seriali come Marko Rupnik o protettori di pedofili come l'arcivescovo di Lione Philippe Barbarin (Francesco rifiutò le sue dimissioni; il cardinale fu assolto soltanto per prescrizione). Oggi Papa Leone XIV annuncia di dover curare una chiesa “ferita”, ed è stata proprio la gestione della pedofilia clericale da parte di Francesco ad aver causato le maggiori spaccature. Questa puntata ricostruisce i casi più clamorosi di ingerenze dirette del Papa nelle vicende di abusi che lo interessavano, e risale fino al peccato originale di quel papato: l'accordo in conclave che nel 2013 ha portato all'elezione di Jorge Mario Bergoglio al posto del favorito Angelo Scola. Un'intesa con i cardinali americani che all'epoca, ancor più di oggi, erano i più preoccupati per l'emersione dei casi di pedofilia nelle loro diocesi che rischiavano di portarle alla bancarotta, visti gli ingenti risarcimenti da pagare. Avevano l'assoluta necessità di avere in Vaticano un Papa pronto a difendere sempre la presunzione di innocenza dei preti e dei vescovi, soprattutto di fronte agli scandali peggiori. Dopo il successo de La Confessione, un nuovo lavoro di giornalismo investigativo sul tema degli abusi nella Chiesa firmato da Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn La produzione di questo podcast è sostenuta dalle abbonate e dagli abbonati alla newsletter Appunti dove potete leggere le inchieste di Federica Tourn e gli approfondimenti dei temi trattati nel podcast. Poiché nessun editore vuole parlare di questo tema, abbiamo lavorato da soli, sostenendo i costi di questo progetto. Se vuoi contribuire puoi farlo sostenendo Appunti o con una donazione per il podcast sulla piattaforma di crowdfunding Go Fund Me La Scomunica è un podcast di giornalismo investigativo disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme di Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn Inchiesta sul campo di Federica Tourn Story editor Giorgio Meletti Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Basilica di San Pietro è un capolavoro architettonico e spirituale, ricco di storia, arte e protagonisti del Rinascimento.
Ester Palma racconta l'incontro fra Giorgia Meloni, J. D. Vance e Ursula von der Leyen dopo la messa di insediamento di Leone XIV in San Pietro. Greta Privitera spiega le ragioni del nuovo attacco di terra lanciato da Israele, dopo le parole del premier Benjamin Netanyahu su un possibile accordo con Hamas per un cessate il fuoco. Gaia Piccardi parla della vittoria in singolare e in doppio di Jasmine e della sconfitta di Jannik in finale contro Alcaraz.I link di corriere.it:Meloni, Vance e von der Leyen: incontro a Roma dopo l'insediamento del PapaL'omelia di Papa Leone: «Non possiamo dimenticare chi soffre per la guerra»Gaza, la strage dei bambini: morti quasi 20.000 minori
Oggi è la domenica di insediamento di papa Leone XIV. Durante la cerimonia di insediamento, al momento di indossare l'Anello del Pescatore che rappresenta una delle insegne pontificali, il pontefice si è commosso e ha rivolto lo sguardo al cielo.
Oltre 150 le delegazioni parteciperanno alla cerimonia di insediamento di Papa Leone XIV, domenica alle 10 in piazza San Pietro. La lista ufficiale dei presenti conferma che ci sarà anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky accompagnato dalla moglie Olena Zelenska.
VIDEO: L'elezione di Papa Leone XIV ➜ https://www.youtube.com/watch?v=Nvj6jdSqeDoTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8162IL FASCINO DEL CONCLAVE SMENTISCE L'IDEA CHE LA CHIESA NON INTERESSI PIU' A NESSUNO di Raffaella Frullone L'emittente statunitense Abc lo scrive a caratteri cubitali «Gli occhi del mondo sono puntati sulla Città del Vaticano mentre si apre il conclave per eleggere il prossimo Papa». E sono veramente "gli occhi", le orecchie e le telecamere di tutto il mondo quelli che si stanno posizionando sul comignolo della Sistina che da domani inizierà a fumare.Per misurare la globalità dell'interesse basta dare uno sguardo alle testate internazionali che segnano il conto alla rovescia: «133 cardinali arrivano in Vaticano... L'elezione papale sta per iniziare» titola il quotidiano coreano Hankyoreh, «I cardinali si isolano prima del Conclave segreto per eleggere il nuovo Papa» gli fa eco il quotidiano ugandese Monitor. Non è da meno l'interesse nella fredda Norvegia, dove il principale quotidiano mette on line un articolo dal titolo «Nove "curiosità" sul conclave: lo scrutinio segreto per eleggere il nuovo papa». Da giorni in sostanza, in media di tutto il mondo sembrano non parlare d'altro: dall'inglese Time al francese Figaro, dallo spagnolo El mundo fino al Jerusalem Post, passando per Al Jazeera.Non fanno eccezione i media di casa nostra, nemmeno la Gazzetta dello Sport e Vanity Fair si sottraggono dal coro di articoli e interviste sul Conclave, per non parlare dei social, che nell'ultima settimana sono state un'esplosione di contenuti inerenti ai cardinali, al cosiddetto "toto Papa", analisi e controanalisi, pronostici, reel che spaziano dal serio al faceto, caroselli che spiegano, frammenti di interviste, interventi e parole dei protagonisti. Tutto merita sembra essere diventato estremamente affascinante di questo rito che, sulla carta, rappresenta quello che il mondo normalmente avversa. Almeno per tre motivi.Il Conclave è medievale. Pensateci, cardinali chiusi in una stanza, lontani dal mondo reale, per eleggere un leader assoluto, un monarca in carica a vita, in una società che invece invoca partecipazione. In un'epoca di reality show, dove tutto è sotto i riflettori, non c'è niente di più anacronistico. Il mondo invece ha bisogno di confronti aperti, processi democratici, trasparenza.Il conclave è un rito, e i riti sono da superare. Le cerimonie sono ripetitive, fondate su una tradizione che non parla più all'uomo contemporaneo, appaiono oggi come un vestito stretto per la generazione dei millenial, sono una proposta anacronistica. Le liturgie poi sono gabbie incapaci di accogliere le molteplici e variegate forme di spiritualità che il mondo può esprimere.Il Conclave è sessista. E' l'emblema di un potere che esclude le donne. Solo uomini - cardinali - possono eleggere il papa - uomo naturalmente - perpetuando un modello gerarchico e maschile che ignora metà dell'umanità. In un mondo che avanza verso l'equità, e in cui la parità di genere è il nuovo dogma, è inaccettabile che le donne restino escluse non solo dal voto, ma persino dal dibattito. La fede non dovrebbe mai essere ostaggio del patriarcato.Eppure. Il Conclave continua ad affascinare. Perché parla di verità. Al mondo frenetico e confuso, che corre a ritmo di social, il Conclave contrappone una realtà lenta, ordinata, solenne, radicata nella tradizione. Mentre tutto cambia, la Chiesa non cambia, perché ha ancora qualcosa da dire. Non è antica, non è moderna, è eterna. E per questo parla a ogni generazione. Il conclave non è uno spazio per qualunque opinione, ma un rito sacro che segna il legame tra terra e cielo. E non elegge un influencer o un leader politico, ma una guida chiamata all'audacia di ribadire cosa è bene e cosa è male alla luce della Rivelazione. Oggi si chiudono le porte. E sarà silenzio. Gli occhi di tutti saranno puntati su quel comignolo che rappresenta tutto quello che il mondo dice di detestare. Ma che in fondo, oggi come ieri, cerca.Nota di BastaBugie: Federica Di Vito nell'articolo seguente dal titolo "L'irresistibile fascino del comignolo" spiega il paradosso di un mondo che nel misero tentativo di rifuggire Dio, sfugge a se stesso.Ecco l'articolo completo pubblicato sul sito del Timone l'8 maggio 2025:Gli occhi del mondo sono puntati su un comignolo. Affascinante, attraente, a tratti irresistibile. Mera curiosità umana? Senz'altro c'è anche quella. Ma basta a spiegare piazza San Pietro gremita di circa 45 mila persone tra giornalisti attenti e turisti dall'andatura distratta? La copertura mondiale su tutti i media esistenti? Gli innumerevoli reportage su giuramenti, liturgie, inni, arte e storia del conclave e della Cappella Sistina? Il boom di streaming per "Conclave" su Netflix?Certo, chi ha fede sta aspettando il vicario di Cristo in terra, «l'apostolo Pietro che ritorna», in questi termini si è espresso il cardinale Battista Re nell'omelia della Missa pro eligendo Papa. Ma tutti gli altri? Non credenti, atei, agnostici... perché rimangono magnetizzati dal comignolo nell'attesa della fumata bianca?Innanzitutto, c'è una buona dose di fascino per riti secolari, un salto nelle radici della nostra civiltà. Sì, esattamente quella civiltà che la cancel culture cerca di sradicare. Quel latino che suscita grandi polemiche in chi non lo vorrebbe nelle scuole, soppiantato magari da ore di educazione sessuale. Quello stesso latino che poi affascina insieme a incensi e litanie. Insomma, nonostante la smania di "cancellare", rimane innegabile a chiunque che la Chiesa abbia regalato all'umanità duemila anni di bellezza, sacralità, solennità. E, è l'interesse universale di questi giorni a confermarcelo, continua a farlo.In secondo luogo, risiede in tutti un'aspirazione primaria, quasi fisiologica. Ed è così che all'"Extra omnes" un brivido ci percorre la schiena. Di fronte al giuramento di segretezza e sacralità ci sentiamo tutti sorvegliati, quasi dovessimo votare anche noi al cospetto del Giudizio universale di Michelangelo. L'intonazione del Veni creator Spiritus risveglia nell'uomo l'anelito a Dio. Così rimaniamo per giorni a osservare un tempo sospeso, un luogo velato, l'incontro sottile tra Cielo e terra. Tutti lasciamo che quelle corde dell'anima troppo spesso inesplorate vengano toccate da un sacro atavico.Tanti intuiscono le realtà velate della fede e ne assaporano la Presenza reale, saldi su quei dogmi che nutrono la vita dei fedeli di tutte le latitudini. E molti si ritrovano incerti sulla sostanza, ma attratti dalla forma. È il paradosso di un mondo che nel misero tentativo di rifuggire Dio, sfugge a se stesso. E che oggi pende letteralmente da un comignolo. Appeso al desiderio di conoscere il volto dell'uomo che si affaccerà dalla loggia centrale del Vaticano. Incuriosito da un conclave segreto. Sembra la convivenza di due mondi opposti, chi attende e prega e chi attende senza sapere cosa fare o pensare. Mondi che si ritrovano vicini, persi nell'istante in cui le porte si chiudono e da lì è mistero. Per tutti, per chi conosce il Mistero rivelato e chi ammira quasi inconsapevolmente un mistero fuori dal tempo e dallo spazio.LEONE ABITERA' NELL'APPARTAMENTO PAPALE DEL PALAZZO APOSTOLICO?Stefano Chiappalone nell'articolo seguente dal titolo "Rimossi i sigilli, Leone potrebbe traslocale in terza loggia" spiega che il nuovo pontefice ha riaperto l'appartamento papale del Palazzo Apostolico. E si fa sempre più probabile l'ipotesi che torni ad abitarvi.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il12 maggio 2025:Leone XIV ieri è salito sulla terza loggia del Palazzo Apostolico per riaprire l'appartamento papale e rimuovere i sigilli apposti nel momento in cui è stata dichiarata la sede vacante il 21 aprile scorso. Il Papa era accompagnato dal camerlengo card. Farrell, dal segretario di Stato card. Parolin, dal sostituto per gli Affari Generali mons. Peña Parra, dal segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali mons. Gallagher, e dal reggente della Casa Pontificia, mons. Sapienza. È questo uno dei primi atti di ogni nuovo pontificato, compiuto a suo tempo anche da Francesco, che tuttavia ne utilizzò soltanto biblioteca e studio, preferendo risiedere a Santa Marta - e trasformando comunque in residenza papale un piano di quella che era ed è una struttura alberghiera.Si fa sempre più verosimile l'ipotesi che Leone XIV torni ad abitare nel Palazzo Apostolico, nell'appartamento (tutt'altro che lussuoso, se non secondo certa narrativa) in cui hanno abitato i predecessori fino alla rinuncia di Benedetto XVI. La richiesta al pontefice ancora ignoto sarebbe emersa nel corso delle congregazioni generali che hanno preceduto il conclave, a sanare una delle varie anomalie degli ultimi anni. «Diversi cardinali, nella disamina sullo stato generale della Chiesa, a tal proposito, hanno tirato in ballo anche la questione della dimora papale», riferisce Franca Giansoldati su Il Messaggero, «facendo notare all'assemblea che occorre recuperare la tradizionale residenza pontificia nel Palazzo Apostolico come è sempre stato fino all'arrivo di Francesco, il quale, tra le varie anomalie, ha terremotato anche questo simbolo». Senza contare i problemi logistici, sia in termini di sicurezza che quelli legati inevitabilmente all'incuria di un appartamento non più abitato.Se così fosse, ritornerebbe anche un segno molto significativo per i fedeli che fino al 2013, trovandosi a passare in piazza San Pietro nelle ore serali, alzando lo sguardo potevano vedere la finestra illuminata e sapere che "Pietro è lì".
La rassegna di oggi, lunedì 12 maggio, è a cura di Marica Fantauzzi Tutti i quotidiani aprono con la folla a San Pietro che ieri ha acclamato il Pontefice. Secondo il Messaggero, tra il Papa e la maratona contro i tumori al seno, in strada c'erano quasi 300.000 persone.A proposito di pace, Giuliano Santoro sul manifesto racconta la prima iniziativa italiana della campagna europea Stop Rearm Europe e di come la multinazionale Knds abbia intenzione di costruire undici nuovi capannoni per una produzione di 40 tonnellate di materiale esplosivo a Colleferro. Prossimo appuntamento il 21 giugno per una mobilitazione collettiva contro il riarmo.Alcuni abitanti dell'Esquilino si vergognano di “invitare amici a casa”: polemica sul mercatino di via Principe Amedeo ripresa da Repubblica. La soluzione, facile a dirsi: ancora più telecamere in città. Oggi sciopero del precariato universitario ripreso da DinamoPress: a partire dalla proposta delle Assemblee Precarie Universitarie, i sindacati di base, tra cui le CLAP, lanciano la mobilitazione negli atenei contro l'attacco della Ministra Bernini.“Immaginare per ribaltare gli stereotipi sul Serpentone”: nasce la Rivista Corvialista Sveja è un progetto di comunicazione indipendente supportato da Periferiacapitale, programma per la città di Roma della fondazione Charlemagne.A domani con Ilenia Polsinelli!Foto da Laboratorio di Città Corviale
In questo episodio Gianluca Gatta presenta “L'avventura di un povero cristiano” di Ignazio Silone, un'opera teatrale che racconta gli ultimi anni di vita dell'eremita Pietro da Morrone, passato alla storia con il nome di Celestino V, il Papa che, dopo appena cinque mesi di pontificato, abdicò e si trovò a subire la persecuzione del suo successore, Bonifacio VIII. Il primo Papa della storia a rinunciare al soglio pontificio, simbolo del conflitto tra purezza delle idee e pragmatismo istituzionale.
Papa Leone XIV si è affacciato oggi dalla Loggia centrale di San Pietro salutando migliaia di fedeli giunti per assistere al Regina Coeli. La preghiera sostituisce l'Angelus dalla domenica di Pasqua fino al giorno di Pentecoste, ed è la prima per Prevost in veste di Pontefice.
Se molti italiani, nel vedere quella fumata bianca elevarsi solenne sopra le tegole e i tetti di San Pietro hanno sussultato auspicando di sentir pronunciare il nome di un papa connazionale, nel vicentino quel nome aveva certo il volto gioviale e fraterno del cardinale Pietro Parolin.
Alle 18:08 arriva la fumata bianca da San Pietro. La Pina, Diego e la Vale danno la notizia in diretta.
Giovedì 8 maggio 2025, la rassegna è a cura di Angela Gennaro.Trema la terra a sud di RomaTermovalorizzatore, il cantiere entro l'estate, dicono tutti i giornali a partire dal Corriere della Sera)Conclave, la prima fumata e nera: tante persone in piazza San Pietro ad attendere, mentre sbucano hotel illegali (Il Tempo) e a Trastevere si spera in Zuppi (Repubblica)Strage senza fine sulle strade (Il Foglio) "Stop molestie" alla Sapienza (Repubblica) e il caso del vigile che fa catcalling (Fanpage)Ammalarsi di tumore al lavoro (RomaToday)Mattia Carratello è autore della nostra sigla e dei nostri jingle.Foto di Angela GennaroA domani con Tezeta Abraham e i referendum dell'8 e 9 giugno. Sveja è un progetto di comunicazione indipendente che si sostiene grazie a Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne. Un ringraziamento va all'associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione.
Fumata nera. Il Conclave non trova l'accordo su successore di Francesco. Il successore di Francesco ancora non c'è, ma si sta delineando la sua figura spirituale, culturale, politica. I 133 cardinali riuniti da ieri in Conclave non trovano un accordo, ma la votazione non resta inutile, vuota, come scrive qualche distratto analista di cose vaticane. La prima votazione, nei fatti, serve a ridurre il numero dei candidati e a concentrare le forze su chi potrebbe unire la Chiesa cattolica lungo il cammino indicato da Bergoglio, perchè il complesso sistema che determina il governo vaticano non si può permettere divisioni lacerante. Del resto, la presenza di 50 mila fedeli in piazza San Pietro in attesa dell'esito della votazione e il pellegrinaggio di una consistente massa di persone provenienti da tutto il mondo, dimostrano le aspettative di credenti e atei dopo il pontificato di Francesco. Il primo scrutinio dunque non ha raggiunto il quorum di 79 voti, ma nessuno realmente se lo aspettava. Sarebbe stato un vero plebiscito sul nome favorito, quello del segretario di stato Pietro Parolin. Il mistero del ritardo. La prima fumata del Conclave 2025 è arrivata alle 21 di ieri. Il ritardo, rispetto all'orario ipotizzato, è di quasi 2 ore: rispetto all'ultimo Conclave che nel 2013 elesse Papa Francesco un'ora e 20 minuti in più. Da quello che trapela, i motivi del ritardo sarebbero dovuti alla lunghezza della meditazione tenuta dal cardinale Raniero Cantalamessa, durata 45 minuti, ma anche il fatto che i porporati, oltre ad essere diciotto in più rispetto al 2013, nella maggior parte sono neofiti e diversi di loro non parlano italiano. Quindi le operazioni di voto hanno preso decisamente più tempo. Si riprende oggi con quattro turni di voto, due al mattino (10.30 e 12.30) e due al pomeriggio (17 e 20). "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
È nera la prima fumata uscita dal comignolo di piazza San Pietro. Tutto rinviato, dunque, per l'elezione del successore di Francesco.
Ricostruiamo oggi l'affascinante storia del ritrovamento delle ossa di San Pietro che vede come protagonista l'archeologa ed epigrafista Margherita Guarducci, un nome non casualmente poco noto. Interviene la scrittrice e documentarista Tiziana Lupi che ha scritto un romanzo a lei dedicato.
Raccolta delle omelie per i Novendiali di Papa Francesco.Timestamp(00:00:00) || 2° giorno: 27 aprile, Cardinale Pietro Parolin, già Segretario di Stato.(00:11:49) || 3° giorno: 28 aprile, Cardinale Baldassare Reina, Vicario per la Diocesi di Roma.(00:23:59) || 4° giorno: 29 aprile, Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica di San Pietro.(00:31:40) || 5° giorno: 30 aprile, Cardinale Leonardo Sandri, Vice Decano del Collegio Cardinalizio.(00:46:14) || 6° giorno: 1° maggio, Cardinale Víctor Manuel Fernández, già Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede.(01:02:21) || 7° giorno: 2 maggio, Cardinale Claudio Gugerotti, già Prefetto del Dicastero per le Chiese orientali.(01:23:27) || 8° giorno: 3 maggio, Cardinale Ángel Fernández Artime, già Pro-prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica.(01:34:53) || 9° giorno: 4 maggio, Cardinale Dominique Mamberti, Protodiacono del Collegio Cardinalizio.Appendice(01:43:02) || 21 aprile, Cardinale Baldassare Reina, Vicario per la Diocesi di Roma.(01:47:50) || 1° giorno Esequie: 26 aprile, Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio.(02:06:42) || Raccolta di alcuni canti eseguiti durante i Novendiali.
La foto del momento: Trump e Zelensky nella Basilica di San Pietro - La settimana politica di Giorgia Meloni
Imaginea întâlnirii dintre președinții Trump și Zelenski, chiar în catedrala San Pietro din Roma, după funeraliile Papei Francisc, au făcut instantaneu înconjurul lumii. Să fie un punct de cotitură către pacea în Ucraina? – se întreabă comentatorii. „Ultimul act diplomatic al Papei Francisc„, titrează Politico.Publicația îl citează pe ultimul ambasador al Statelor Unite pe lângă Sfântul Scaun. Acesta și-a exprimat convingerea că ”Papa Francisc ar fi fost plin de speranță și ar fi dorit ca rezultatul acelei întâlniri să fie unul bun pentru Ucraina și pentru lume”.Kyiv Independent vede o „întâlnire importantă”, deoarece problema a fost întotdeauna lipsa „contactului direct” dintre Zelenski și Trump.”Trump și Zelenski nu s-au mai întâlnit personal de la confruntarea din februarie, desfășurată în Biroul Oval, unde Trump și vicepreședintele JD Vance l-au criticat pe Zelenski pentru ceea ce au numit o lipsă de recunoștință față de sprijinul SUA”.Le Monde notează că această discuție a avut loc într-un context de efervescență diplomatică în jurul războiului din Ucraina, pe care Donald Trump dorește să-l încheie cât mai repede posibil, punându-l pe omologul său, Volodimir Zelenski, sub o puternică presiune și în timp ce, pe front, Rusia își consolidează ascensiunea.Iar The New York Times apreciază că întâlnirea a crescut speranțele ucrainenilor.Aceasta, după ce ”Trump a încercat să forțeze Ucraina să adopte un plan de pace dezechilibrat. Dar speranța a apărut pentru prima dată în urma unui atac masiv cu rachete rusești asupra capitalei Ucrainei, joi dimineață, soldat cu 12 morți și aproape 90 de răniți. „Vladimir, STOP!”, a postat Trump pe Truth Social, într-o rară mustrare la adresa lui Putin.Și apoi, speranța a crescut sâmbătă, când Zelenski a reușit să discute aproximativ 15 minute cu Donald Trump la Roma.”Nu știm ce au spus cei doi președinți în scurta lor întâlnire” – comentează Sky News – ”dar liderul ucrainean va rămâne cu ideea pe care președintele Trump a expus-o săptămâna aceasta, spunând că America va sancționa Rusia în lipsa unui acord de pace.Aliații Ucrainei urmăresc cu atenție dacă Donald Trump va exercita măcar vreo presiune asupra lui Vladimir Putin, darămite să-l pedepsească pentru recentele atacuri sângeroase asupra Ucrainei.Sau dacă nu cumva pur și simplu va părăsi masa dacă propunerile sale eșuează, dând vina pe intransigența Ucrainei, înainte de a trece la o apropiere față de Moscova.În postările sale, după întâlnire, președintele SUA a fost critic la adresa lui Vladimir Putin.Dar planul de pace al lui Donald Trump pare din ce în ce mai predispus la eșec.Unii cred că a fost conceput tocmai ca să eșueze după ce SUA au cerut Ucrainei să cedeze suveranitatea Crimeii către Rusia, lucru pe care Zelenski nu îl poate face din punct de vedere politic și constituțional”.Potrivit analizei ziarului Le Figaro, ”Vladimir Putin consideră că a câștigat un atu și de data aceasta: chiar în ziua întâlnirii dintre Trump și Zelenski de la Roma, Moscova a anunțat că a recucerit tot teritoriul său din regiunea Kursk, unde ucrainenii lansaseră o ofensivă în august 2024”.
Giuseppe Sarcina spiega quali conseguenze sulle trattative per il cessate il fuoco in Ucraina potrebbe avere l'incontro fra Trump e Zelensky sabato in San Pietro, un' immagine guardata in tutto il mondo. Sara Gandolfi parla delle elezioni di oggi nel Paese nordamericano, turbate da quanto accaduto a Vancouver, dove un'auto sulla folla ha ucciso 11 persone. Greta Privitera racconta del terribile scoppio di Shahid Rajaee: almeno 40 i morti.I link di corriere.it:Trump: «Putin mi prende in giro». L'inghippo prima dell'incontro con ZelenskyCanada, auto sulla folla durante un festival a Vancouver: 11 morti. La polizia: «Non è terrorismo»L'enorme esplosione in Iran, nel porto di Shahid Rajaee: decine di morti
Oggi il mondo, riunito nella Basilica di San Pietro, in Vaticano, dà l'ultimo saluto a papa Francesco. Ci saranno capi di Stato provenienti da ogni parte del mondo ma anche fedeli comuni e poveri per i quali il papa ha sempre avuto una cura particolare. E nei prossimi giorni dal Conclave, dove si riuniranno i cardinali seguendo una procedura molto precisa per le votazioni, uscirà il nome del successore di Francesco. In questa puntata parliamo anche degli ottant'anni della liberazione del nostro Paese dall'occupazione dei soldati nazisti e fascisti che si è celebrata ieri tra qualche polemica. Andremo a Pechino dove si è svolta la prima mezza maratona in cui gareggiavano atleti in carne ed ossa e robot bipedi e infine un inno ai castori, capaci di costruire un due giorni un progetto che il governo della Repubblica Ceca progettava da sette anni
Marco Imarisio parla dei pochissimi progressi nella trattativa diplomatica fra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina, nonostante le minacce di Trump (e intanto Putin continua a bombardare). Giuseppe Sarcina spiega quali potrebbero essere i leader internazionali che The Donald incontrerà ai funerali di Papa Francesco. Michela Rovelli racconta degli scienziati spaventati dai tagli e dalle politiche del governo di Washington.I link di corriere.it:Trump: «Zelensky e Putin devono venire a trattare la pace, ho la mia deadline»Funerali di Papa Francesco, a San Pietro zona rossa allargata: metal detector ai filtraggi e divieti di accesso anche ai pedoniLa fuga dei cervelli dagli Stati Uniti: il 32% degli scienziati se ne vuole andare dopo i tagli alla ricerca di Trump
Creator, imitatore, presentatore tv, comico…più che mille pare l'ospite di questo episodio ha mille talenti! Ai microfoni di Alessia Lanza Gabriele Vagnato racconta la sua carriera nata facendo imitazioni in famiglia...e poi l'incontro con Fiorello, il panico prima di esibirsi in piazza San Pietro e quello “scacco matto” che conserva nel cassetto dei desideri. Anche se, come dice lui, “meglio inseguire passioni che sogni”.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Ansa - di Manuela Tulli.All'esame delle congregazioni dei cardinali il nodo dell'ingresso in conclave del cardinale Angelo Becciu.
Gian Guido Vecchi racconta la giornata in cui è avvenuta la traslazione in San Pietro del corpo di Francesco, per l'omaggio dei fedeli, mentre arrivano in Vaticano i cardinali che eleggeranno il successore di Bergoglio. Marco Cremonesi parla delle polemiche sulle manifestazioni per gli 80 anni della Liberazione nei giorni di ricordo del Pontefice. Giovanni Bianconi spiega perché il presidente russo non potrebbe essere arrestato se venisse nel nostro Paese.I link di corriere.it:Conclave, primi contatti e prove di alleanze tra matricole e «grandi elettori»Qual è l'eredità «geopolitica» del papato di Francesco?I 5 giorni di lutto nazionale per la morte del Papa, polemica sul 25 Aprile: «Cerimonie sobrie»
Sono stati rinviati i colloqui ministeriali per la pace in Ucraina previsti per oggi nel Regno Unito. Ce ne parla da Londra Giorgia Scaturro, giornalista, producer, nostra collaboratrice a Londra.Le faide interne all'Amministrazione Trump: dal caso Signal al passo indietro di Musk dal DOGE. Ce ne parla da New York Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24Ore. La nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza e il viaggio del Cardinale Pizzaballa a San Pietro in vista del Conclave. Ce ne parla da Gerusalemme, Nello del Gatto, nostro collaboratore.
Iniziamo la puntata collegandoci con Catia Caramelli, che si trova a Roma, e che ci racconta che giornata hanno vissuto i fedeli arrivati per salutare Papa Francesco. Ucraina, salta il vertice di Londra. Ne parliamo con Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali. La Commissione europea sanziona Meta e Apple. Ci spiega il perché Ernesto Belisario, avvocato specializzato in diritto delle tecnologie e Segretario generale dell'Istituto per le politiche dell'innovazione.Stasera in campo la semifinale di Coppa Italia fra Inter e Milan. Ci colleghiamo con il nostro Dario Ricci, che si trova a San Siro.
Ansa - di Manuela Tulli.Alcune sono tanto sconvolte da non essere riuscite a venire per l'ultimo omaggio, don Andrea Conocchia, il parroco di Torvaianica che da anni le ha accolte nella sua chiesa, racconta la loro disperazione per la perdita di una figura tanto importante e la loro gratitudine per l'amore e il sostegno ricevuto dal pontefice.
Proclamati 5 giorni di lutto, polemiche per il 25 aprile ‘sobrio'.
Gian Guido Vecchi racconta gli ultimi giorni di Jorge Mario Bergoglio, scomparso improvvisamente alle 7.35 di lunedì 28 aprile. Lo storico della Chiesa Alberto Melloni traccia un bilancio dei 12 anni di pontificato del primo vescovo di Roma di origine latinoamericana. Massimo Franco spiega perché proprio la provenienza dall'Argentina dell'ultimo successore di San Pietro sarà un fattore determinante nella scelta del prossimo.I link di corriere.it:Papa Francesco è morto, aveva 88 anni. L'annuncio del cardinale Farrell: «Alle 7.35 è tornato alla casa del Padre»Papa Bergoglio era dentro lo spirito del tempo: ora nulla sarà più come prima, per la Chiesa e per tutti noiCosa succede quando muore un Papa? Il protocollo, i funerali, il Conclave (e le novità introdotte da Francesco)
Marco Ansaldo"La morte di Papa Francesco"L'annuncio della morte di Papa Francesco è stato dato nella Cappella di Casa Santa Marta dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell. Accanto a lui il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il Sostituto mons. Edgar Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie mons. Diego Ravelli: “Carissimi fratelli e sorelle - le parole di Farrell - con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.” Emorragia cerebrale possibile causa della morte. Ieri, a Pasqua, l'ultima apparizione davanti a 35mila fedeli. Bandiere a mezz'asta a Palazzo Chigi, Camera, Senato e Quirinale. Ma anche ambasciate e caserme. Migliaia in preghiera a piazza San Pietro.Marco Ansaldo è considerato uno dei più autorevoli esperti di Turchia, paese dove da più di trent'anni viaggia, lavorando e abitando a Istanbul. Si è occupato di politica e cultura scrivendo centinaia di reportage e una lunga serie di interviste con i maggiori protagonisti, dal presidente Recep Tayyip Erdogan al premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk. Ha redatto le voci dell'Enciclopedia Treccani e del Dizionario Utet, e inventato il Foro di dialogo intergovernativo Italia-Turchia. Da Istanbul ha collaborato anche con La7 al programma Atlantide.Per sette anni, dal 2010 al 2016, è stato vaticanista di Repubblica, dove ha seguito i pontificati di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco. Ha seguito due Conclavi, decine di viaggi papali, il caso dei Corvi in Vaticano e gli scandali Vatileaks 1 e 2. Da più di dieci anni scrive di Vaticano per il prestigioso settimanale tedesco Die Zeit.Genovese, è ambasciatore all'estero dell'U.C. Sampdoria e ha scritto tre testi sul calcio; per anni disc-jockey e conduttore radiofonico, allievo di tre Conservatori di Stato si occupa anche di musica collaborando oggi con Rai Radio 3.È curatore di cicli e convegni culturali e tiene conferenze in organismi e istituzioni sui vari temi di cui è esperto. Ha scritto una quindicina di libri e oggi vive fra Istanbul, Genova e Roma. È probiviro della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ansa - di Manuela Tulli.Poco prima delle 10 il cardinale Kevin Farrell ha annunciato: "alle ore 7.35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati". Piazza San Pietro si è riempita di fedeli, ancora increduli.
Giulio II, noto come il Papa guerriero, fu mecenate e stratega politico, sostenne le arti e fondò i Musei Vaticani, segnando il Rinascimento.
Lorenzo Cremonesi racconta il bombardamento russo sulla città ucraina, che ha provocato la morte di 34 civili e il ferimento di altri 117. Giuseppe Sarcina parla della sospensione delle tariffe sui prodotti tech e delle possibili imposizioni di altre misure, che agitano gli Stati Uniti. Gian Guido Vecchi fa il punto sulla salute del Pontefice, riapparso in pubblico al termine della Messa in San Pietro per la Domenica delle Palme.I link di corriere.it:Attacco missilistico russo su Sumy: 34 mortiApple, Amazon e le altre Big Tech sono davvero al sicuro dai dazi di Trump?Il Papa in piazza: «Buona Domenica delle Palme, buona Settimana Santa!»
Le proteste anti Trump in USA. Il Papa in piazza San Pietro. Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con Will Makers. Sostienici e accedi a contenuti esclusivi su willmedia.it/abbonati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Recording of St Peter square, with people speaking, walking, waiting in line to see the Vatican. Millions of tourists visit this sight every day so this it how it sounds all the time. UNESCO listing: Vatican City Recorded by Danilo Crnogorac. ——————— This sound is part of the Sonic Heritage project, exploring the sounds of the world's most famous sights. Find out more and explore the whole project: https://www.citiesandmemory.com/heritage
Paradiso di Dante: la storia e le caratteristiche dei personaggi più significativi che il poeta incontra nella terza cantica della Divina commedia.
Let me take you on a trip to the old country, back to 1843. Thats where our story today starts. Nestled in the Tennessee landscape is Old Dominick. This was an excellent episode with Clark. Hope you find value in it. And we have a coupon code to use you wanna buy a bottle for yourselfhttps://bit.ly/od-whiskey-shaman code: whiskeyshaman25Olddominick.comTexaswhiskeyfestival.comBadmotivatorbarrels.com/shop/?aff=3https://www.instagram.com/zsmithwhiskeyandmixology?utm_source=ig_web_button_share_sheet&igsh=ZDNlZDc0MzIxNw==1843Domenico Canale is born in San Pietro di Rovereto on the Italian Riviera. A year after his birth, three of his mother's brothers leave for America, settling in Memphis, where they start a successful wholesale grocery business that includes liquor and wine.1859DOMENICO CANALE ARRIVES IN AMERICASixteen-year-old Domenico Canale sails for America, landing in New Orleans after a 65 day-long voyage. From there, he travels up the Mississippi to Memphis, Tennessee where he worked for his uncle, Abraham Vaccaro, running a modest fruit cart up and down the streets of Memphis.1866Canale formally establishes food wholesaler D. Canale & Co., and sets up operations in a warehouse at 8 Madison St. near Front. Among its offering is a whiskey, sold in ceramic jars and bottles, that Canale names Old Dominick.1880Canale develops the Dominick Toddy, a bourbon-based cordial with fruity overtones that must have spoken to the former fruit stand operator. It was described as the “one of which we are the proudest” and its label featured the now iconic Dominicker Rooster.1919Just three days before the ratification of the 18th Amendment to the United States Constitution, better known as Prohibition, Domenico Canale passes away at the age of 75 in his Midtown home.1921During Prohibition, Domenico's eldest son, John Dominick Canale, expanded D. Canale's food and product operations. With distribution up and down the Mississippi from Chicago to the Gulf of Mexico, as far east as Atlanta, and west into Indian Territory, it was one of the largest grocery distributors in the region.1933By the time Prohibition was repealed in 1933, D. Canale and Company was operating the largest refrigerated warehouses in Memphis, which caught the attention of Anheuser-Busch. Most beer at the time was unpasteurized and had to be refrigerated, as a result of their refrigeration and an established distribution footprint, D. Canale was awarded exclusive regional distribution rights for Anheuser-Busch beers.1965A young John D. Canale, Jr. becomes President of D. Canale following his father's untimely death. A graduate of Yale and a Lieutenant in the Navy, John D., known by many as “The Bear”, led D. Canale into some of its most prosperous years by diversifying into institutional food and banking. He conceived of the company bywords, “Quality Products, Quality Service, by Quality People,” which we remember to this day.1982John D. Canale Jr and his wife, Peggy, had two sons; John D. Canale III and Chris W. Canale. Planning for future generations, John D. Canale Jr. spun both the food business and the beer business out from under the parent company D. Canale and Company in 1982, thereby creating D. Canale Food Services, Inc., and D. Canale Beverages, Inc.1999After 125 years of continuous operation, D. Canale Food Services is sold. At the 125th Anniversary celebration, a grateful John D. Canale Jr. reminded his friends, family, customers, and the company's hundreds of employees that “Quality and Service are remembered long after the price is forgotten.” With the beverage industry trending towards craft beer, wine and spirits, the family sold D. Canale Beverages at its peak in 2010.
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