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“Per fare l'albero ci vuole il seme” cantava Sergio Endrigo. Ma per conservare il seme, ci vuole una banca un po' speciale. A Pavia c'è quella del germoplasma dove si mantengono migliaia di semi per preservare la biodiversità di specie ormai dimenticate. Ospiti il Prof. Graziano Rossi Presidente del corso di laurea in “Agri-food sustainability” e il Dott. Francesco Ferrari, responsabile della Banca del Germoplasma.
In apertura di terza parte torna l'appuntamento quotidiano con Paolo Mieli e la sua analisi dei principali fatti del giorno.Il G20 di Bali e la manovra economica del Governo i temi al centro dell'intervista con Valentino Valentini, sottosegretario Ministero Imprese e Made in Italy. Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, presenterà ricorso al Tar del Lazio contro il rigassificatore che il governo intende posizionare nel porto della città toscana. Ne parliamo con Eugenio Giani, presidente Regione Toscana.
La questione energetica sarà il primo banco di prova per il nuovo esecutivo. Il rialzo dei prezzi ed una possibile scarsità di gas costringerà l'Italia come gli altri Paesi a scelte drastiche. Se il livello di stoccaggio di gas sembra per ora adeguato così non si può dire per la realizzazione delle infrastrutture come ad esempio i rigassificatori.Ne parliamo con Vannia Gava, sottosegretaria alla Transizione Ecologica e Francesco Ferrari, sindaco di Piombino.
Il prossimo 27 ottobre arriverà la decisione definitiva da parte del commissario straordinario Eugenio Gianisulla nave rigassificatrice che, secondo i piani del Governo, dovrebbe essere posizionata nel porto di Piombino. Intanto la città si oppone con il sindaco Francesco Ferrari in testa.
Il futuro è oggi. Arriva la voce dei giovani imprenditori italiani. intervista a Francesco Ferrari, Sales Manager di Tem Srl, di Confapindustria Piacenza.
Haaga-Helia Porvoo Stories: Finnish Education, University Life and Career Advice From Finland
Haaga-Helia Porvoo alumni Francesco Ferrari talks about the connection between the projects he was involved in during his studies, the internship he did in St. Petersburg (Russia) and how that led to his current job.
Apriamo questa puntata parlando del conflitto nell'est dell'Ucraina: anche se tra Kiev e Mosca sembra riaprirsi il dialogo, le incertezze sulla fine della guerra rimangono. La società civile ucraina è però già al lavoro su alcune questioni cruciali legate alla reintegrazione (non solo dei territori, ma anche degli abitanti) del Donbass: quelle della riconciliazione e della giustizia transizionale, come ci spiega Valerii Novikov dell'ONG "Alternativa".Martin Buber, sono in tanti a conoscere questo nome. Il suo pensiero filosofico e religioso, profondamente radicato nell'ebraismo, ha affascinato generazioni di lettori in tutto il mondo. Meno noto è invece il suo impegno nella politica. Un impegno che, partendo dal versante teorico, l'ha visto impegnato in prima persona nella riconciliazione e nella ricerca della pace.Ne abbiamo parlato con Francesco Ferrari, coordinatore dello "Jena Center for Reconciliation Studies” alla Università "Friedrich Schiller" di Jena. Specialista del pensiero ebraico del Novecento, con particolare riferimento alla questione della riconciliazione dopo la Shoah, è coeditore del Volume 11 dell'opera onmia di Buber in tedesco. A lui si devono tre monografie dedicate al pensiero di Buber (La comunità postsociale, 2018; Religione e religiosità, 2014; Presenza e relazione, 2012).
Kiosk torna oggi per una nuova puntata in cui spazieremo dall'Est della Germania alla Bosnia, seguendo un filo, spesso assai doloroso: quello della memoria. E a proposito di memoria, daremo voce anche a una memoria storica fondamentale per il nostro Paese. Radio Radicale, grazie a un'intervista che abbiamo fatto al suo vice caporedattore, Roberto Spagnoli. Dedichiamo, idealmente, questa puntata ai colleghi di questa radio, minacciata da un governo miope e ottuso che la vuole chiudere.Siamo a appena otto chilometri da uno dei luoghi simbolo della cultura tedesca, Weimar, dimora di Goethe e nome associato alla Repubblica di Weimar, che fra le due guerre ha permesso una grande stagione artistica e culturale. Qui oltre 50.000 persone, fra 1937 e 1943, persero la vita. Buchenwald, questo nome terribile, risuona anche nelle coscienze di noi italiani. Non solo lo spagnolo Jorge Semprún vi è stato prigioniero, infatti, ma, fra le tante nazionalità presenti, anche moltissimi italiani, in larga parte prigionieri politici. Come ci racconta lo stesso Semprún, questo lager ha un'altra particolarità: fu riutilizzato dopo la fine della guerra, quando divenne parte del territorio della DDR, per i prigionieri politici del regime comunista, ed è dunque un simbolo vivente, non solo della Shoah, ma anche dell'orrore dei totalitarismi del Novecento. Per conoscere meglio Buchenwald, la sua storia ma anche la realtà attuale di questo luogo della memoria, abbiamo intervistato Francesco Ferrari, ricercatore e docente all'Università di Jena, Coordinatore della scuola di dottorato Religion Conflict Reconciliation, autore di studi importanti sull'opera di Martin Buber.Le vicende attuali di Radio Radicale, a rischio di chiusura a causa dei tagli voluti dall'attuale governo, non hanno bisogno di presentazione per un pubblico attento e informato come il nostro. Più importante, almeno per noi, è invece sottolineare l'importanza di questa emittente, e del suo sterminato archivio, che è una storia vivente del nostro Paese, ma non solo. Anche di quella parte di mondo che cerchiamo di raccontarvi qui a Kiosk. Quella di Roberto Spagnoli, vice caporedattore di Radio Radicale e autore, fra gli altri, di un programma storico di questa emittente: Passaggio a Sud Est. Un programma di grande qualità, che vi invitiamo a seguire. Abbiamo dato voce a Spagnoli per sottolineare quanto sia importante il lavoro che hanno fatto e, soprattutto, che è giusto che continuino a fare ancora per molti, moltissimi anni.Siamo nel 1992, a Sarajevo. Rispondendo all'appello di una figura fra le più importanti nella storia del pacifismo italiano, il vescovo di Molfetta Tonino Bello, circa 500 persone, rischiando la propria vita, partirono dall'Italia per dare un segno di pace e di supporto agli assediati di Sarajevo. Fra loro, anche Alex Langer. È la marcia dei 500, un evento di importanza capitale nella storia e nella coscienza civile del nostro Paese. Ma non vogliamo parlarvi solo di questo. Il 29 maggio di 26 anni fa, aveva luogo la strage di Gornij Vakuf, una pagina di storia troppo spesso dimenticata. Nel 1993 cinque volontari italiani di Brescia e Cremona - Guido Puletti, Sergio Lana, Fabio Moreni, Agostino Zanotti e Christian Penocchio - partirono con un convoglio umanitario destinato alla popolazione della cittadina di Zavidovići, nella Bosnia centrale, con la quale erano in contatto fin dall'inizio del conflitto. Tre di loro perderanno la vita. Testimone diretto della marcia di Sarajevo, e superstite dell'eccidio, abbiamo intervistato una figura straordinaria della cooperazione italiana: Agostino Zanotti, fondatore e direttore dell'Ambasciata della Democrazia Locale Zavidovici.PLAYLIST• Wolf Biermann - Lied vom roten Stein der Weisen | https://www.youtube.com/watch?v=fLt_DFo_4bM• Stormy Six - Nuvole a Vinca | https://open.spotify.com/album/1QMZjrzHc9T2CVtatQ1Nnf• Biblili, canto tradizionale albanese | https://www.youtube.com/watch?v=OnnQXIk-Ic4• CSI - Cupe vampe | https://www.youtube.com/watch?v=hgnUCkU7cYE
Ecco (con un piccolo ritardo) una nuova puntata del podcast di Scientificast. Puntata molto lunga condotta da Paolo Bianchi e Marco Casolino.Iniziamo con l'assurdo: è tornato in auge il tunnel di Maria Stella Gelmini, più precisamente l'autore di un sussidiario crede fermamente nell'esistenza di un vero e proprio tunnel che collega i Laboratori INFN del Gran Sasso con il CERN. Inutile dire che è stato pescato un'altra volta un enorme granchio e chi fa didattica dovrebbe stare molto attento prima di scrivere certe cose.Andrea Villa intervista Fabrizio Mafessoni, del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, riguardo la scoperta di un nuovo resto fossile che testimonia l'incrocio tra uomini di Neanderthal e uomini di Denisova, nostri lontani parenti eurasiatici. È la prima volta che un resto di questo tipo viene attribuito direttamente a un discendente di prima generazione di una coppia mista Neanderthal/Denisova.Chi ha bucato la Soyuz? Non crediamo alle spy story ma in effetti c'era un buco di 2mm in una parte della Soyuz che ha generato una perdita di pressione dell'intera ISS. Ora, la cosa è stata risolta e molto probabilmente si è trattato di un errore umano che ha avuto luogo sulla Terra. L'aggiornamento di Astronautinews è il più completo: https://www.astronautinews.it/2018/08/31/expedition-56-rilevata-una-piccola-perdita-di-pressione-a-bordo-della-iss/Paolo intervista Francesco Ferrari, Field Observer di The Ocean Cleanup, un progetto privato lanciato l'8 Settembre e che si pone, con un sistema ingegneristico basato su fludiodinamica e sfruttamento delle correnti e delle forze di marea, di ripulire i Great Pacific Garbage Patch (ovvero il vortice di plastica del quale avevamo parlato tempo fa) in qualche anno.https://www.theoceancleanup.com/Come sempre, grazie a chi ci supporta su Patreon!https://www.patreon.com/scientificastIn studio: Paolo Bianchi e Marco CasolinoServizio: Andrea Villa, Paolo BianchiOspiti: Francesco Ferrari (The Ocean Cleanup), Fabrizio Mafessoni (Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology)Montaggio: Andrea Bersani
Francesco Ferrari domanda: "Come hai scoperto e come utilizzi le mappe e mentali nel tuo lavoro?" Scopriamo insieme le applicazioni e gli usi delle mappe mentali per fare business, organizzare il nostro lavoro e comunicare in modo più efficace.☞ DIVENTA PRODUTTORE > http://youmediaweb.com/finanzia ☞ SCRIVI UNA RECENSIONE > http://youmediaweb.com/recensioni ☞ SOUVENIR DIGITALE > https://sourceforge.net/projects/freemind/
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The Social Mind: A Festschrift Symposium Honoring Prof. Frans B. M. de Waal (September 19, 2014) Sponsored by the Department of Psychology, Emory College of Arts and Sciences, Emory University.