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Alessio Vailati"La mappa del dolore"Riflessioni in versi su trenta fotografie vincitrici del Premio Pulitzer.il ramo e la foglia edizioniwww.ilramoelafogliaedizioni.itLa mappa del dolore è un libro di poesie a tema civile che ripercorre importanti vicende storiche dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, affrontando argomenti come la guerra, la povertà, la discriminazione razziale, l'emarginazione, i flussi migratori eccetera.Si tratta pertanto di un libro attuale imperniato sulle immagini icastiche di trenta tragici avvenimenti che hanno segnato la Storia, immortalati in altrettante fotografie vincitrici del Premio Pulitzer. Pur essendo scaturiti dalle fotografie i testi mantengono una certa autonomia e si occupano del lato umano delle vicende narrate. Non si tratta di testi con giudizi di natura politica ed economica quanto piuttosto di un lungo racconto che getta lo sguardo sulla disumanità di quanto ci accade attorno, pur non toccandoci direttamente.Il titolo del libro sta a indicare proprio questo percorso, quasi un viaggio nell'inferno dantesco, così tristemente reale e documentato. Le vicende (le immagini) trattate sono trenta e il loro andamento è scandito attraverso un testo guida che si apre in ulteriori sei testi.Riportiamo i titoli delle trenta poesie contenute nella raccolta di Alessio Vailati, La mappa del dolore - riflessioni in versi su trenta fotografie vincitrici del Premio Pulitzer (in libreria dal 19 settembre 2025); in corrispondenza di ogni titolo si trova il link a una pagina esterna che mostra la fotografia a cui l'autore si è ispirato. I titoli delle poesie non sono gli stessi delle fotografie a cui si ispirano. In corrispondenza dei titoli si trovano i nomi dei fotografi e l'anno in cui hanno vinto il Premio Pulitzer con le loro fotografie.1. Il ritorno di un eroe, Earle Bunker 19442. Il ponte sul Taedong, Max Desfor 19513. La morte e il vagoncino rosso, William Seaman 19594. Due uomini soli, Paul Vathis 19625. Rivoluzione e assoluzione, Hector Rondon 19636. Interludio di pace, Toshio Sakai 19687. Ritratto della dignità, Moneta Sleet 19698. La marea di migranti, Dallas Kinney 19709. Un magazzino per persone, Jack Dykinga 197110. Vendetta all'autodromo, Horst Faas e Michel Laurent 197211. Cicatrici di guerra, David Hume Kennerly 197212. La ragazza di Trangbang, Nick Út 197313. Fine dell'incendio, Gerald Gay 197514. Un volto nella folla, Robin Hood 197715. Disordini politici a Bangkok, Neal Ulevich 197716. Esecuzione sulla spiaggia, Larry Price 198117. Il campo della morte di El Salvador, James B. Dickman 198318. Carestia, Stan Grossfeld 198519. L'inverno dei senzatetto, Tom Gralish 198620. La bambina e l'avvoltoio, Kevin Carter 199421. Un rito di passaggio africano, Stephanie Welsh 199622. Il cammino delle lacrime, Martha Rial 199823. I rifugiati del Kosovo, C. Guzy, M. Williamson, L. Perkins 200024. Attacco al World Trade Center, Staff del New York Times 200225. Monrovia sotto assedio, Carolyn Cole 200426. Ultimo saluto, Todd Heisler 200527. Il viaggio di una madre, Renee C. Byer 200728. Il catastrofico terremoto di Haiti, C. Guzy, N. Kahn, R. Carioti 201129. La bambina in verde, Massoud Hossaini 201230. Il cinico disprezzo della vita umana, Daniel Berehulak 2017Alessio Vailati è nato a Monza nel 1975 e vive in provincia di Monza e Brianza. È laureato in giurisprudenza. Le sue raccolte di poesia sono: L'eco dell'ultima corda (Lietocolle, 2008), Sulla via del labirinto (L'arcolaio, 2010), Sulla lemniscata – L'ombra della luce (La Vita Felice, 2017), Piccolo Canzoniere privato (Controluna, 2018, Premio Poeti e Narratori per caso 2019 e finalista Premio Marineo 2018), Orfeo ed Euridice (Puntoacapo Editrice, 2018), Hirosaki (Lietocolle 2019, plaquette), Il moto perpetuo dell'acqua (Biblioteca dei Leoni, 2020), Lungo la muraglia (Bertoni editore, 2020), Luci da Oriente (Nulla Die edizioni, 2021). È autore del romanzo Ninfa alla selva (Robin, 2024).Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In questo episodio di Educare con calma parto da una metafora che mi ha aiutata a capire come voglio nutrire la mia empatia. Mi sono chiesta cosa significhi far sentire l'altra persona davvero vista e accolta: a volte siamo capaci di provare empatia autentica e, nonostante questo, lasciare l'altrǝ con la sensazione di non essere compresǝ.L'empatia, in fondo, è un atto di presenza: è la capacità di far arrivare il nostro sentire dentro l'esperienza dell'altra persona, senza la fretta di aggiustare o giustificare – restando in ascolto, anche quando è scomodo. Vi racconto cosa ho imparato, anche grazie ai momenti difficili della mia relazione, e condivido tre strumenti per colmare il divario tra ciò che vogliamo comunicare e ciò che l'altrǝ davvero sente, per allenarci a «far atterrare» la nostra empatia nelle relazioni.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Penna e Calamai di Luca Calamai:" Questa vicenda è poco da Juve. Mi immaginavo un contratto più lungo per Spalletti evidentemente non si è convinti. Meglio Palladino a queste condizioni"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Piervincenzi:" Con Spalletti serve un progetto lungo. Koop potrebbe fare il trequartista" Di Michele:" La Juve ha giocatori ideali per Spalletti, unico neo la durata del contratto"
In questo episodio di Educare con calma parlo della fatica che proviamo come genitori quando il mondo intorno a noi giudica il nostro modo di educare. Quando scegliamo ascolto, presenza e rispetto, spesso sentiamo gli occhi degli altri puntati addosso e un senso di inadeguatezza.Prendo spunto da un post del Forum della comunità La Tela, in cui una mamma ha condiviso le difficoltà nel gestire le crisi della figlia in pubblico e la sensazione di giudizio che sente. E poi vi leggo alcune risposte degli altri genitori, che offrono empatia e consigli pratici (ricordandoci anche un concetto fondamentale: quando veniamo criticati per il nostro modo di educare, quelle critiche non parlano di noi, ma spesso riflettono le paure e aspettative altrui).Non sempre il mondo capirà il nostro modo di educare, ma più camminiamo in questa direzione, più ci accorgiamo che non serve convincere nessuno: la nostra sicurezza arriverà da dentro, e possiamo allenarci a far scivolare via il giudizio degli altri.:: Nell'episodio menzionoIl Forum della ComunitàTrovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Buongiorno, la rassegna stampa di venerdì 24 ottobre 2025 è a cura di Ilenia Polsinelli Le notizie in primo piano: il Messaggero Roma apre l'edizione di oggi con la notizia della battaglia per il decoro a Roma. Tornano i dehors, il Tar boccia il Comune, ma non su tutti i fronti. Accolto il ricorso di alcuni ristoratori che lavorano nell'area Unesco; in prima pagina di Repubblica Roma, ma la notizia è riportata da tutti i quotidiani locali: Governo taglia 50 milioni e la metro C rischia lo stop nella tratta Farnesina-Clodio; su Il Manifesto il progetto su Ex mercati generali di Roma, gli abitanti convocano una assemblea pubblica per martedì prossimo per discutere il progetto sulla costruzione di uno studentato privato da duemila posti presentato dal Comune il 2 luglio scorso; il Tempo Roma ci descrive il weekend “nero” che aspetta Roma e lo fa elencando tutti gli appuntamenti dalla protesta ProPal in Piazza Verdi prevista per oggi, la manifestazione Cgil sabato 25 ottobre. Sveja è un progetto di comunicazione indipendente, sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne. Ringraziamo inoltre l'Associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione. La sigla di Sveja è di Mattia Carratello. La foto è della redazione di Sveja
ne hanno parlato in onda Massimo Di Lecce e Denise Cicchitti
In questo episodio di Educare con calma condivido una leggenda che mostra l'essenza dell'educazione a lungo termine. È una storia che ci ricorda che – anche quando non vediamo (ancora) risultati visibili – stiamo creando le radici di un'educazione basata su fiducia e rispetto.A volte ci sentiamo scoraggiatə perché scegliamo di educare diversamente da come si è sempre fatto, ma non vediamo risultati immediati: osserviamo, accogliamo, respiriamo invece di reagire, eppure sembra che nulla cambi e che i comportamenti scomodi continuino a ripetersi.Ma è proprio in questi momenti che stiamo lavorando alle radici dell'educazione: l'ascolto paziente, la scelta di non punire o minacciare, i limiti impostati senza aggressività e i momenti in cui chiediamo scusa e ripariamo sono semi che crescono sottoterra.Magari non lo vediamo subito, ma giorno dopo giorno queste radici sosterranno la capacità di nostrǝ figliǝ di relazionarsi con il mondo in modo consapevole e rispettoso.:: Nell'episodio menziono:La Comunità di Tutta La TelaTrovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».
Intervento dei Vigili del Fuoco nel primo pomeriggio di oggi, sabato 11 ottobre, lungo la Sp248, in Viale della Repubblica a Sandrigo, per un incidente stradale che ha coinvolto un trattore agricolo con rimorchio. Fortunatamente, non si registrano feriti.
In questo episodio di Educare con calma parlo di una delle fatiche più grandi della genitorialità: le crisi di bambinǝ (quelle che siamo abituati a chiamare capricci). Urla, pianti, resistenze: sono momenti che spesso ci fanno perdere la pazienza e ci fanno sentire impotenti. Il linguaggio che usiamo però è importante: se smettiamo di vedere queste situazioni come «capricci» e ci alleniamo a leggerle per ciò che sono davvero – difficoltà emotive, comunicazione, bisogni di connessione – possiamo iniziare anche a viverle in modo diverso. Non più come fallimenti nostri o di nostrǝ figliǝ, ma come opportunità.
In questo episodio di Educare con calma esploro una dinamica comune a molti genitori: i momenti in cui – davanti a quella che ci sembra apatia o «chiusura» di nostrǝ figliǝ adolescentǝ – reagiamo invece di scegliere il nostro comportamento.Parto da un messaggio molto toccante di una mamma che, vedendo nella figlia adolescente alcune caratteristiche dell'apatia, ha reagito fisicamente con uno schiaffo. Attraverso questa storia affrontiamo insieme alcune verità scomode che a volte ci rifiutiamo di riconoscere: che siamo cresciuti subendo abusi, che il trauma lascia tracce, che la violenza non è educazione e che il disagio è necessario per crescere come genitori consapevoli.Condivido anche un aneddoto personale e racconto come anch'io una volta, ho reagito con uno schiaffo verso il fratello di Alex per cercare una risposta a quella che mi sembrava apatia. Infine, ho chiesto il supporto di Giada Vettorato – family coach che nel suo lavoro si occupa di preadolescenza e adolescenza – che ci offre le sue riflessioni su come affrontare queste situazioni e sostenere ragazzǝ nelle fasi più complesse dell'adolescenza.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Nell'episodio menzionoIl mio carosello Instagram sulle «7 verità scomode» per i genitori.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Stupefan, buon venerdì, rieccoci qui! Non c'è tempo da perdere e tante cose croccanti sono successe in queste ultime due settimane. Andiamo con ordine. È arrivata la formale incriminazione della Corte Penale Internazionale nei confronti di Rodrigo Duterte, ex presidente delle Filippine e primo leader al mondo ad essere sotto processo per le sue sanguinose politiche contro le droghe. Poi, coup de théâtre, ci facciamo aiutare dai primi dati a un anno dalla regolamentazione della cannabis in Germania a smontare le tesi proibizioniste del gasparrone medio. Ma preparatevi a un piatto forte che ribalterà le nostre concezioni sul consumo di sostanze che alterano la coscienza. Può una società che diventa ogni anno sempre più sobria, perdere sé stessa e i propri rituali? Se fin dalla preistoria le fermentazioni alcoliche o altre sostanze servivano da agente empatogeno che permetteva agli esseri umani di connettersi gli uni agli altri, quali possono essere gli effetti a lungo termine di una morale che ci vuole lucidi e incessantemente razionali? È il momento di cliccare play!Note dell'episodio:- Duterte alla Corte: https://ilpost.link/cW0be5VXmr- La Germania alle prime rilevazioni: https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/germania-calano-gli-adolescenti-che-usano-cannabis/- I danni di una società sobria: https://shorturl.at/XXQKw- Una generazione sobria: https://time.com/7203140/gen-z-drinking-less-alcohol/- Breve storia sull'ubriachezza: https://www.ilsaggiatore.com/libro/breve-storia-dellubriachezzaEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast! Puoi anche iscriverti a STUPEGRAM, il nostro canale telegram, a questo link https://t.me/stupegram!
Salmo 139:1-10O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio!
Da 25 anni la Via Alpina collega persone, culture e paesaggi attraverso le Alpi. Una serie di podcast nelle varie lingue racconta la storia della Via Alpina, mette in luce le sfide e le opportunità dell'escursionismo di lunga percorrenza e sensibilizza sul turismo sostenibile nelle Alpi. In questo episodio di Voci lungo la Via Alpina Francesco Pastorelli (CIPRA Italia) ha incontrato Katia Tomatis, atleta e campionessa di scialpinismo, che dal 2013 gestisce il Rifugio Malinvern in Valle Stura, nelle Alpi Marittime, situato proprio lungo la Via Alpina. Katia racconta la sua scelta di vivere e lavorare in montagna, spiega come riuscire a conciliare sport, lavoro e famiglia, racconta dei tanti escursionisti che hanno fatta tappa al suo rifugio percorrendo la Via Alpina. Trascrizione del podcast: https://www.cipra.org/media/files/it-trascrizione-del-podcast-voci-lungo-la-via-alpina-katia-tomatis-it.pdf/ Potete ascoltare gli altri episodi della nostra serie di podcast “Voci lungo la Via Alpina” tramite il link seguente: https://www.cipra.org/it/progetti/voci-lungo-la-via-alpina Iscriviti al nostro podcast: https://www.cipra.org/it/podcast Foto (c) Teresio Degioanni ---- The Via Alpina has been connecting people, cultures and landscapes across the Alps for 25 years now. A podcast series tells the story of the project, highlights the challenges and opportunities of long-distance hiking and raises awareness of sustainable tourism in the Alps. In this episode of Voices along the Via Alpina, Francesco Pastorelli (CIPRA Italy) met Katia Tomatis, an athlete and ski mountaineering champion who has been running the Malinvern Refuge in the Stura Valley in the Maritime Alps since 2013, located right along the Via Alpina. Katia talks about her choice to live and work in the mountains, explains how she manages to reconcile sport, work, and family, and tells about the many hikers who have stopped at her hut while walking the Via Alpina. Podcast transcript in english language: https://www.cipra.org/media/files/en-transcript-of-the-podcast-voices-along-the-via-alpina-katia-tomatis.pdf You can listen to other episodes of our podcast series "Voices along the Via Alpina" via the following link: https://www.cipra.org/en/projects/voices-along-the-via-alpina Subscribe to our podcast: https://www.cipra.org/en/podcast Photo (c) Teresio Degioanni
Proseguono i lavori di regolare manutenzione della A4 e per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità nel tratto della A4 tra Verona e Vicenza con conseguenti modifiche alla normale viabilità. Cantieri notturni e chiusure previste fra Vicenza Est e Padova Ovest e a Verona Est.
Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell'Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio per la sua lotta contro la Rissia, come dichiarato ieri dal vicepresidente Vance. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha chiesto agli Stati Uniti di vendere i Tomahawk alle nazioni europee che li invieranno in Ucraina. I missili Tomahawk hanno una gittata di 2.500 km, il che metterebbe Mosca nel raggio d'azione dell'arsenale ucraino se Kiev li ottenesse. Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com
In questo episodio di Educare con calma esploro un tema scomodo: perché è importante smettere di normalizzare alcuni comportamenti verso bambinǝ e iniziare a chiamarli per quello che sono: forme di abuso (che possiamo imparare ad evitare).Strattonare, spingere, sculacciare: sono comportamenti che ancora troppo spesso vengono tollerati e giustificati come «disciplina», ma in realtà sono abusi. Certo, questa parola può creare disagio e far scattare resistenze, ma se evitiamo di chiamare le cose con il loro nome, rischiamo di continuare a normalizzare e perpetuare ciò che invece meriterebbe di essere messo in discussione. E se ti è capitato di farlo, non vuol dire che sei un cattivo genitore o che non ami profondamente tuǝ figliǝ: significa che hai bisogno di strumenti, di maggiore supporto e di un po' più di cura verso te stessə.Inoltre, spesso reagiamo così perché anche noi siamo stati cresciuti in questo modo, e avere il coraggio di vederlo e ammetterlo è il primo passo per interrompere il ciclo e iniziare a scegliere diversamente. Il nostro compito di genitori non è quello di esercitare il controllo, punire o fare paura per ottenere obbedienza, ma di offrire contenimento, connessione e guida.Educare con calma, in fondo, è proprio questo: allenarci ad ascoltare anche le verità scomode e decidere, ogni volta che possiamo, di non ripetere ciò che ci ha fatto male.:: Nell'episodio menzionoIl mio reel sugli abusiIl mio libro «Cosa sarò da grande»:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
L'idrogeno liquido è un carburante usato da decenni dall'industria aerospaziale, grazie alla sua leggerezza in rapporto alla sua capacità di fornire energia. Ora numerose compagnie aeree stanno studiando come applicarlo anche ai normali aeroplani al posto del cherosene, molto più impattante sia dal punto di vista climatico che ambientale. È un percorso ancora lungo, che passerà per l'introduzione graduale dell'idrogeno nell'ambiente aeroportuale, iniziando dalle operazioni come la movimentazione a terra. Ce ne parla Antonio Agresta, ricercatore del Laboratorio Idrogeno e Nuovi Vettori Energetici del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell'ENEA.
Bellini va aconseguir fer-se lloc en el m
In questo episodio di Educare con calma do la parola a voi genitori, con una conversazione su alcune fatiche con bambinǝ di 2 anni che è nata nel Forum della comunità su La Tela. Parto dal messaggio che una mamma ha condiviso sul Forum (lo spazio sicuro che offriamo ai genitori per condividere e offrirsi supporto a vicenda), in cui racconta di essere preoccupata per il suo bimbo di due anni: ha notato dei cambiamenti importanti nel suo comportamento e non sa bene come interpretarli per offrirgli supporto.Vi leggo poi alcune delle risposte di accoglienza, fiducia e sostegno che questa mamma ha ricevuto da altri genitori della comunità e vi lascio alcune mini-riflessioni su:l'importanza della preparazione di bambinǝ – e di noi adulti – quando avvengono cambiamenti importanti (come l'arrivo di un fratellino, lasciare il pannolino, iniziare il nido...);allenarci a vedere i comportamenti scomodi di nostrǝ figliǝ come una forma di comunicazione.:: Nell'episodio menzionoIl Forum della Comunità:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Investi con Fineco, 60 trade gratis nei primi sei mesi (#adv). John Y. Campbell (Harvard) è tra le voci più autorevoli e influenti della finanza moderna. Ha "inventato" il CAPE Ratio insieme a Shiller e chiarito in maniera decisiva cosa guida davvero i mercati azionari. Parliamo di prevedibilità dei rendimenti, decisioni di lungo periodo e come rendere più equa la diffusione della finanza personale. J.Y. Campbell, T. Ramadorai, Fixed =============================================== Investi con Scalable, 3,5% di interessi sulla liquidità (*) Prova gratis la newsletter di DataTrek per 15 giorni. Naviga in totale sicurezza con NordVPN Migliaia di libri audioriassunti su 4Books. I link sono sponsorizzati e l'Autore potrebbe percepire una commissione. (*) fino al 31/12/2025, offerta valida per i nuovi clienti. Si applicano termini e condizioni. =============================================== ATTENZIONE: I contenuti di questo canale hanno esclusivamente finalità di informare e intrattenere. Le informazioni fornite sul canale hanno valore indicativo e non sono complete circa le caratteristiche dei prodotti menzionati. Chiunque ne faccia uso per fini diversi da quelli puramente informativi cui sono destinati, se ne assume la piena responsabilità. Tutti i riferimenti a singoli strumenti finanziari non devono essere intesi come attività di consulenza in materia di investimenti, né come invito all'acquisto dei prodotti o servizi menzionati. Investire comporta il rischio di perdere il proprio capitale. Investi solo se sei consapevole dei rischi che stai correndo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Puntata a cura di UntimoteoCreata da Donald Glover e diretta da Hiro Murai, Atlanta consta di 4 stagioni per un totale di 41 episodi (2016-2022, Disney+). Ha vinto tre Emmy, due Golden Globe, un Peabody e molti altri riconoscimenti. Ora, a distanza di qualche anno dalla sua conclusione, questa serie merita un'ulteriore riflessione. Ecco il perché di questo nuovo podcast. Perché siamo di fronte a una delle opere più interessanti dell'odierna serialità televisiva, un ritratto dell'America di oggi, pregna di disagio e angoscia. Intrappolata nei propri paradossi. Destinata a subire i contraccolpi del mito dell'American Dream. Riviste oggi, le quattro stagioni sembrano un lento passaggio dalla dormiveglia al sonno, fino al sogno profondo. E nell' attimo del risveglio… la serie finisce."10 minuti 1 serie" è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in dieci minuti (più o meno!). Senza troppe chiacchiere, dritti al punto.Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoserie https://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Il Comune di Vicenza ha ottenuto un finanziamento di 400 mila euro dal fondo europeo Pr Veneto Fesr 2021-2027 per la realizzazione della nuova pista ciclabile lungo l'Oasi di Casale. L'avvio dei lavori è previsto tra gennaio e febbraio del 2026.
Una nuova generazione di propulsori spaziali al plasma. Questo l’obiettivo di PHOENIX, progetto premiato con un ERC Starting Grant da oltre 1,5 milioni di Euro.In particolare, PHOENX mira eliminare da questi propulsori (che sono il futuro e in buona parte anche il presente della propulsione spaziale) un componente detto neutralizzatore, che spesso è causa di guasti. Qui è il caso di ricordare che i motori al plasma non espellono semplicemente un gas caldo come avviene nei normali razzi a combustione chimica, bensì ioni, cioè atomi con una carica elettrica positiva netta, che va compensata emettendo una equivalente carica negativa per evitare che tutta la navicella si carichi elettricamente, impedendo ai motori di continuare a funzionare. A questo pensa il neutralizzatore, che i ricercatori pisani vorrebbero però eliminare.Ospite Vittorio Giannetti, ricercatore dell’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
In questo episodio di Educare con Calma esploriamo come far convivere limiti e libertà, sfatando il falso mito secondo cui – nell'educazione a lungo termine – bambinǝ fanno sempre ciò che vogliono.Vi lascio quindi una serie di riflessioni su questo argomento, partendo da una serie di reel che avevo creato tempo fa.I limiti sono fondamentali: non sono il contrario della libertà, ma il terreno su cui la libertà può crescere in modo sano e responsabile. Nell'educazione a lungo termine, il loro scopo principale è costruire fiducia e collaborazione con nostrǝ figliǝ. Per questo vi racconto come possiamo impostarli e farli rispettare in modi che favoriscano ascolto, connessione e cooperazione.Lascio poi la parola alla psicologa Antonella Orsini, che condivide una riflessione preziosa sull'importanza dei limiti e sul confine tra la nostra libertà e quella altrui. Infine, vi lascio alcune idee pratiche su come comunicare i limiti e nutrire, giorno dopo giorno, la fiducia reciproca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Sarah Kaminski, Maria Teresa Milano"Il palazzo dell'ebraico"Claudiana Editricewww.claudiana.itQuesto libro racconta di illustri protagonisti di cammini e di snodi culturali e artistici nella millenaria storia del popolo ebraico e fantastica sull'incontro virtuale di personaggi storici e mitologici, uniti da un comune denominatore: la lingua ebraica. Il palazzo dell'ebraico sorge in un giardino e ha un'ampia terrazza sul tetto in cui si celebrano le feste. A ogni piano, dietro ogni porta, troviamo storie personali e collettive di epoche e geografie diverse, che conducono il lettore alla conoscenza di una lingua arcaica e, allo stesso tempo, in continuo divenire. Dal Re Salomone alle poetesse israeliane dell'ultimo secolo, passando per Rashi, Rabbi Nachman di Breslav, il Dybbuk e il padre dell'ebraico contemporaneo Eliezer Ben Yehuda, il testo offre un patrimonio di parole e di pensieri, che ha ispirato ogni arte, dal klezmer dei villaggi esteuropei all'America di Woody Allen."L'ebraico è una lingua viva e antica di tremila anni, che ha percorso itinerari imprevedibili, sacri e profani ed è stata la linfa culturale di un gran numero di comunità nel mondo. Lungo i secoli le persone hanno scritto, parlato, sognato e cantato in ebraico; i redattori della Bibbia, i maestri e i pensatori hanno creato un universo di parole e di immagini che qui si incontrano aldilà del tempo, in un intreccio di suggestioni, facendo incontrare gli antichi testi sacri, le esegesi rabbiniche e le narrazioni contemporanee, con un tocco di poesia e un guizzo d'ironia».Sarah Kaminski,israeliana, di lingua madre polacca, lingua dei nonni yiddish, lingua della vita ebraico e italiano. Ha studiato letteratura, arte e didattica della Shoah, è traduttrice, esperta di civiltà israeliana e cucina ebraica.Maria Teresa Milano,ebraista, scrittrice e musicista. Ama la montagna, la musica, i libri e il cinema e ha sempre una valigia a portata di mano, pronta a partire per scoprire nuovi angoli di mondo e nuove lingue.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Luca + In quel tempo. Lungo il cammino verso Gerusalemme, il Signore Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».Parola del Signore.
In questo episodio di Educare con Calma rifletto sul rapporto tra il valore dei titoli professionali e le competenze oggettive: vediamo perché un titolo da solo non basta a garantire la qualità del lavoro di una persona. Spesso, quando si parla di competenze professionali, si pensa solo ai titoli accademici. Ma la realtà è più complessa: dietro un lavoro di qualità possono esserci anni di studio indipendente, aggiornamento continuo, esperienze sul campo e capacità di mettersi in discussione.Vi parlo anche di come il percorso di crescita personale di ciascuno di noi può essere alimentato sia dall'autoapprendimento, sia dal sostegno di un/una professionista, quando necessario. Sono due strade che non si escludono, anzi, possono arricchirsi a vicenda.Ed è proprio quello che molte psicologhe e psicoterapeute spesso mi raccontano: in questo episodio ho raccolto alcune testimonianze di quanto La Tela sia utile anche al loro lavoro. È anche per questo che credo profondamente che i nostri lavori non siano in competizione ma si completino, ciascuno con i propri punti di forza. Un grazie speciale a Ilaria, Francesca, Stefania e Antonella per le loro preziose riflessioni.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
In questo episodio di Educare con Calma parliamo di disaccordo nella coppia sulle scelte della genitorialità, partendo da un messaggio di una mamma che sta provando a fare il lavoro, ma si sente giudicata e non compresa dal partner.Sentirsi solǝ in un percorso di crescita personale e genitoriale, perché l'altro genitore non condivide il nostro punto di vista, è spesso molto faticoso e frustrante: un primo passo possibile è ricordarci che non possiamo cambiare gli altri – possiamo però influenzarli, attraverso il dialogo e la condivisione sincera.Parliamo anche di come, dietro certe frasi o atteggiamenti di chiusura o rifiuto, si nasconda spesso la paura di ciò che non conosciamo o che ci sembra troppo lontano dal nostro modo di vivere.Se sei un genitore o una genitrice che sta attraversando questa sensazione di «solitudine educativa», ti racconto i motivi per cui non sei mai davvero solǝ, e ti parlo di alcuni modi per provare – passo dopo passo – a coinvolgere il/la partner in questo percorso.:: Nell'episodio menziono: Il mio libro «Cosa sarò da grande».Il libro di Karen Taranto «Litigare bene si può – se sai come farlo».:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
In questo episodio di Educare con Calma parto da una domanda che ricevo spesso: cosa possiamo fare, concretamente, per cambiare le cose a scuola?Molti genitori si sentono impotenti rispetto ad alcune dinamiche che vedono accadere a scuola: vorrebbero aprire un dialogo con insegnanti e con le altre famiglie, ma non sanno da dove iniziare.Su questo tema ho accolto la proposta di una genitrice della comunità La Tela, di portare sul podcast la voce di Lorenzo Fioramonti. In passato, Lorenzo ha avuto un ruolo istituzionale che gli ha permesso di provare a cambiare le cose nel sistema scolastico italiano, e oggi continua a riflettere su come la scuola possa diventare un luogo accogliente e stimolante per bambinǝ e ragazzǝ.Nel suo intervento, esplora concetti interessanti, come l'idea di scuola di prossimità e il ruolo propositivo della comunità dei genitori, che può diventare motore di piccoli ma significativi cambiamenti.Vi parlo infine di cosa possiamo fare per contribuire al cambiamento e nelle risorse vi lascio uno strumento pratico che abbiamo preparato su La Tela per aiutarvi ad aprire il dialogo con insegnanti.:: I punti salienti dell'episodio:00:00 Introduzione e benvenuto05:29 Qual è secondo te la scuola che ci serve oggi e come è possibile arrivare a quel tipo di scuola?10:28 Cosa si potrebbe fare a livello istituzionale?12:22 Quali sono gli ostacoli principali a questi cambiamenti?13:36 Cosa può fare concretamente la comunità di genitori per creare cambiamento dal basso?15:28 Riflessioni di Carlotta sul concetto di scuola di prossimità e sull'attivismo20:08 Il coinvolgimento delle famiglie all'interno della scuola (contestare è valido, ma è importante farlo senza puntare il dito):: Nell'episodio menziono: La sezione «Attivismo» su La Tela (in cui trovi anche il progetto La Tela Teachers).:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
In questo episodio di Educare con Calma parlo di un concetto importante per la coppia (e, in generale, valido per tutte le relazioni). Vi racconto perché, ogni volta che evitiamo una conversazione difficile, accumuliamo dentro di noi un «debito nascosto», e che diventare consapevoli di questo meccanismo è il primo passo per poter scegliere, finalmente, di liberarcene.Quando bisogni e conversazioni importanti restano inespressi, si accumulano dentro di noi costi emotivi e relazionali e spesso minuscole crepe si trasformano in voragini, lo stress cresce e finisce per manifestarsi in altri modi. E quando questo meccanismo diventa abituale, rischiamo di trasmettere anche a bambinǝ un modello non sano di gestione dei conflitti.Vediamo anche come riconoscere i campanelli d'allarme che ci segnalano che qualcosa non va, e come passare dalla consapevolezza all'azione: possiamo scegliere di agire per estinguere il debito un passo alla volta. Condivido infine alcuni strumenti pratici – tra cui anche il modello di comunicazione «ROAD» – per allenarci ad affrontare piccoli pezzi di disagio ed evitare l'accumulo del debito emotivo.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
In questo episodio di Educare con Calma torno a parlare di un tema che tocca da vicino tante famiglie e che spesso genera dubbi, preoccupazioni e sfide. A volte i valori e le scelte consapevoli che portiamo avanti a casa sull'uso del digitale contrastano con un ambiente scolastico e sociale in cui la tecnologia sembra essere ovunque: c'è un modo per aiutare nostrǝ figliǝ a orientarsi in questo scenario senza sentirci solǝ?Per rispondere a questa domanda, ho chiesto il supporto di Marco Gui, docente di Sociologia dei media e fondatore del progetto «Patti Digitali», che sostiene gruppi di genitori e scuole nella creazione di patti condivisi per un'introduzione graduale e consapevole al digitale.Marco ci racconta come è nato il progetto, quali sono i suoi principi e i valori su cui si fonda e in che modo può aiutare concretamente le famiglie a non sentirsi sole quando scelgono di limitare l'uso degli schermi.Approfondiamo poi l'argomento con una domanda arrivata sul Forum della comunità La Tela, per riflettere insieme su come promuovere un uso più consapevole e intenzionale della tecnologia anche nel contesto scolastico, attraverso il dialogo con insegnanti e strumenti concreti.:: I punti salienti dell'episodio:00:00 Introduzione e benvenuto.03:54 Che cosa succede quando le scelte educative familiari sul digitale si scontrano con un contesto sociale e scolastico dove la tecnologia è pervasiva?05:57 Il progetto «Patti digitali»: come è nato e come si è evoluto.09:32 I principi su cui si fondano i Patti digitali.13:48 Come si crea concretamente un Patto digitale?16:28 In che modo si sviluppa la collaborazione tra Patti digitali e gli ambienti scolastici?19:35 Come possiamo, da genitori, promuovere un uso della tecnologia a scuola che sia davvero al servizio dell'apprendimento?32:50 Riflessioni finali.:: Nell'episodio menziono: il sito del progetto Patti digitali;il PDF «Costruire il benessere digitale a scuola»;il progetto La Tela Teachers;il mio libro «Cosa sarò da grande».:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
Maccabi Tel Aviv, ufficiali Dowtin e Lonnie Walker, in arrivo anche Uros TrifunovicPanathinaikos, per il lungo si gioca tra Richaun Holmes e Precious AchiuwaPartizan Belgrado, si complica la pista Charles BasseyFenerbahce, confermato Birch, ufficiale l'arrivo di Brandon Boston JrBarcelona, Youssoupha Fall pronto al ritorno Parigi conferma Daulton HommesStella Rossa, ecco il colpo Devonte Graham Andre Robertson firma con lo ZenitTrey Thompkins vola a TaiwanLa Joventut Badalona conferma Sam DekkerTrento, ecco Peyton AldridgeRaiquan Gray rimane all'AEK AteneBrescia, Ndour pronto a ritornare?Francesco Ferrari pronto a rimanere a CividaleJP Macura verso il PromitheasDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/backdoor-podcast--4175169/support.
In questo episodio di Educare con calma parliamo di (non) responsabilità emotiva, un concetto che per me è stato rivoluzionario nel mio percorso di crescita personale e genitoriale. Partendo dalla domanda di una mamma – condivisa all'interno del Forum di Tutta La Tela – approfondisco il concetto secondo cui siamo responsabili «solo» delle nostre emozioni e non siamo chiamati a farci carico di quelle altrui.Parlo anche di come questo valga sia per noi adulti che per bambinǝ, e di quanto la consapevolezza che ne deriva sia una forma importante di libertà e crescita per entrambi: possiamo imparare a separare le nostre emozioni da quelle degli altri, senza perdere empatia e connessione.Vi invito quindi a mettere in discussione alcune espressioni che siamo abituatǝ ad usare, come «Mi hai fatto arrabbiare», o «Mi hai resǝ triste», perché portano con sé l'idea che siano gli altri a determinare il nostro stato emotivo, quando in realtà ogni emozione che proviamo nasce dentro di noi e parla prima di tutto di noi: delle nostre ferite, dei nostri bisogni e della nostra capacità di regolare ciò che sentiamo.:: Nell'episodio menziono: il Forum della Comunità Tutta La Tela.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
In questo episodio di Educare con calma rispondo a un dubbio: il prezzo dell'educazione a lungo termine potrebbe essere la serenità dei genitori (come coppia)?È un'interessante domanda che mi è stata fatta durante una diretta che io e Alex abbiamo offerto alla comunità La Tela, sul tema della coppia e del lavoro che è necessario fare – sia come individui che come partner – per ritrovare e mantenere l'equilibrio di coppia.Ne è nata una ragnatela di riflessioni, mie e di Alex, sulla fatica di essere genitori, su alcune credenze limitanti e sulla condivisione (nella coppia) del lavoro sulla genitorialità.Nell'episodio menziono anche:Il profilo Instagram di Francesca Deane.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
In questo episodio di Educare con Calma lascio la parola ai genitori della Comunità, che sul Forum hanno condiviso con generosità le loro esperienze sul tema dello spannolinamento: dubbi, difficoltà, momenti di frustrazione ma anche conquiste, tenerezza e connessione. Parto dal post di una mamma che si mette in discussione e si interroga sull'efficacia delle proprie scelte in tema di spannolinamento, e vi leggo poi alcune delle condivisioni e risposte che sono arrivate da altri genitori della Comunità.Le loro parole ci ricordano quanto sia prezioso ascoltarsi, sostenersi e riconoscersi nei percorsi degli altri. Perché ogni bambinǝ (e ogni famiglia) ha il proprio ritmo, e lasciare il pannolino può essere molto più di un semplice passaggio pratico: è un processo emotivo, fatto di tentativi, esitazioni, piccoli passi avanti e, a volte, anche «indietro». Ed esserne consapevoli è un grande alleato per gestire questa fase nel modo meno faticoso possibile.Su La Tela, il Forum è lo spazio sicuro e privo di giudizio in cui i genitori sanno di poter condividere le proprie vulnerabilità e si offrono accoglienza, condivisione e supporto autentico.
In questo episodio di Educare con calma vi racconto di una bellissima pratica di journaling che la nostra Valeria Da Pozzo ha offerto in diretta alla comunità La Tela.È stata una pratica intensa e siamo rimaste così tanto stupite dalle riflessioni e dal feedback delle persone che hanno participato che ho deciso di portarvene alcune in questo episodio, perché possiate beneficiarne tutti e tutte.
In questo episodio di Educare con calma continuo la mia chiacchierata con Sara – counselor sistemico relazionale che aiuta le donne a ritrovare il proprio desiderio e nutrirlo all'interno della coppia.Ci addentriamo ancora di più nelle dinamiche di disconnessione sul piano del desiderio sessuale, ed esploriamo quali possono essere i primi passi concreti per ristabilire nuovi equilibri, senza forzature e al proprio passo.Parliamo anche di come avviare o nutrire una comunicazione efficace sul sesso e vi porto infine un mio aneddoto personale sul diritto di dire no.:: Le domande che ho fatto a Sara:00:00 Introduzione e benvenuto.01:06 Come si fa a riaccendere il desiderio quando non si sa più «come fare», perché non si è più abituati a gesti affettuosi?06:24 Sensazione di fastidio verso i gesti d'affetto del partner più desiderante: come si può smettere di sentirsi sbagliatǝ?10:22 Chiarire le intenzioni: cosa può fare il partner più desiderante per aiutare?13:01 E se uno dei due partner non vuole parlare di sesso?18:07 È importante imparare a comunicare ciò che ci piace e ciò che non ci piace durante l'atto sessuale?20:38 Cosa possiamo fare se il lavoro da fare per arrivare a una sessualità soddisfacente ci sembra troppo faticoso?24:35 Vale cambiare idea (anche nella sessualità)!25:46 Aneddoto di Carlotta: diritto di dire no e apertura alla possibilità.30:40 Sfatiamo un mito con una domanda «classica»: quante volte deve fare l'amore una coppia per essere «sana»?:: Trovate Sara:Su InstagramSu FacebookSul suo sitoVisitate la latela.com/podcast e cercate questo episodio per trovare risorse aggiuntive e unirvi alla conversazione.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
L'Italia e il Sudamerica sono separati da migliaia di chilometri di oceano, eppure condividono sorprendenti similitudini culturali che vanno ben oltre la comune origine latina. Attraverso un'analisi comparativa delle abitudini quotidiane, scopriamo come questi due mondi così distanti geograficamente siano in realtà incredibilmente vicini nel modo di vivere, esprimersi e relazionarsi. 5 Abitudini Bizzarre che Italiani e Sudamericani Condividono Il Linguaggio delle Mani: Quando i Gesti Parlano Una delle caratteristiche più evidenti della comunicazione italiana è l'uso intensivo della gestualità. Gli italiani accompagnano ogni frase con movimenti delle mani che amplificano, completano e talvolta sostituiscono completamente le parole. Questa tendenza trova un sorprendente parallelo in molti paesi sudamericani, dove la comunicazione non verbale assume un'importanza fondamentale. Per gli studenti stranieri è essenziale comprendere che alcuni gesti sono universali tra Italia e Sudamerica, mentre altri possono avere significati completamente diversi. Il classico gesto della mano aperta con le dita unite che si muove su e giù significa "cosa vuoi?" sia in Italia che in Perù, mentre il cerchio formato da indice e pollice indica "perfetto" in entrambe le culture. Tuttavia, bisogna prestare attenzione alle differenze culturali: il gesto della mano sotto il mento spinta in avanti significa "non me ne frega niente" in Italia, ma "persona furba o truffatrice" in molti paesi sudamericani. Per un apprendente italiano, osservare e praticare la gestualità è fondamentale quanto imparare la grammatica, poiché un italiano che parla senza muovere le mani appare innaturale e robotico. Il Sacro Culto del Caffè: Tradizioni e Rituali Il caffè rappresenta molto più di una semplice bevanda sia in Italia che in Sudamerica: è un rituale sociale, un momento di pausa obbligatorio e un vero e proprio codice comportamentale. Gli italiani hanno sviluppato regole ferree riguardo al consumo del caffè che possono sembrare incomprensibili agli stranieri ma che sono sacrosante per chi vuole integrarsi nella cultura italiana. La regola fondamentale è che il cappuccino si beve esclusivamente a colazione, mai dopo le 11 del mattino e assolutamente mai dopo i pasti. Ordinare un cappuccino dopo pranzo o cena identifica immediatamente uno straniero e può causare sguardi perplessi nei bar italiani. L'espresso, invece, si consuma in piedi al bancone, velocemente, spesso accompagnato da una conversazione rapida con il barista o altri clienti. In Sudamerica, paesi come il Perù, la Colombia e il Brasile hanno sviluppato culture del caffè altrettanto sofisticate. Il "café pasado" peruviano, filtrato goccia dopo goccia, richiede tempo e pazienza, trasformando la preparazione in un momento meditativo. Anche qui il caffè diventa pretesto per socializzare e creare legami. Entrambe le culture considerano il "caffè americano" (quello lungo e diluito) una sorta di sacrilegio culinario. Per italiani e sudamericani, il caffè deve essere forte, aromatico e servito in piccole quantità che concentrano tutto il sapore e la caffeina necessari per affrontare la giornata. Vocabolario essenziale per studenti: • Espresso: caffè classico italiano, forte e concentrato• Macchiato: espresso con una goccia di latte• Corretto: espresso con aggiunta di liquore (grappa, sambuca)• Lungo: espresso con più acqua• Ristretto: espresso con meno acqua, più concentrato• Caffè al banco: consumare il caffè in piedi al bancone del bar Scopri di più su Mili e il suo sito per l'apprendimento dello spagnolo: Burbuja del Español. La Dittatura Culinaria delle Nonne: Quando Rifiutare è Impossibile Il ruolo della nonna nella cultura italiana e sudamericana trascende la semplice figura familiare per diventare una vera e propria istituzione sociale. Le nonne italiane e sudamericane condividono un approccio al cibo che va ben oltre la nutrizione: è una dic...
In questo episodio facciamo un viaggio con un mezzo di trasporto italianissimo: prendiamo il treno! Lungo i binari troveremo curiosità linguistiche e consigli pratici!
In questo episodio di Educare con calma torno a parlare di sessualità, e approfondisco il tema della diminuzione del desiderio, delle fatiche che spesso ne derivano per la connessione di coppia, e di come possiamo agire per gestirle e superarle.Per farlo, ho invitato Sara Cavalieri, una professionista che nel suo lavoro si dedica proprio al tema del desiderio femminile, aiutando le donne a ritrovarlo e a scoprire come nutrirlo all'interno della coppia.Sara ci mostra quanto sia comune la dinamica in cui, soprattutto dopo la nascita dei figli, uno dei due partner (spesso la donna) inizia ad avvertire un calo del desiderio, e come questo porti con sé una catena di risvolti negativi sulla coppia (sensazione di rifiuto, senso di colpa, nervosismo...) che possono andare ad erodere la relazione.Ma esiste un'alternativa alla narrazione comune (soprattutto in Italia) sul calo del desiderio femminile, che spesso ci porta a sentirci sbagliate: nel corso della nostra chiacchierata, Sara ci offre alcuni degli strumenti per avviare un cambiamento di mentalità e iniziare a ricontattare «da dentro» il proprio desiderio.:: Le domande che ho fatto a Sara:00:00 Introduzione e benvenuto.02:48 Raccontaci chi sei e parlaci del tuo lavoro.07:01 La paura dell'intimità: che cos'è e come si affronta?14:37 Come possiamo «allenare» il desiderio sessuale?16:21 Ci parli del punto di vista del partner che disidera di più?33:14 Desiderio e attrazione sono la stessa cosa?37:34 Parlaci del tuo percorso «Riaccendi il desiderio».39:20 Conclusione e saluti.:: Trovate Sara:Su InstagramSu FacebookSul suo sito:: Nell'episodio menziono: Le altre professioniste sulla sessualità che seguo (in inglese): Esther Perel, Vanessa Marin, Emily Nagoski.Visitate la latela.com/podcast e cercate questo episodio per trovare risorse aggiuntive e unirvi alla conversazione :: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
In questo episodio di Educare con Calma do la parola a voi genitori, con una conversazione avvenuta nel Forum della comunità su La Tela. Una mamma ha scritto sul Forum (lo spazio sicuro che offriamo ai genitori per condividere e aiutarsi a vicenda) un messaggio di fatica sull'addormentamento e tanti genitori hanno risposto per provare ad aiutarla, fornendo strumenti pratici e concreti che hanno funzionato per loro. Tra le risposte troverete anche quella di Chiara Baiguini che è la nostra persona di riferimento su La Tela per il sonno della famiglia: sì, le nostre professioniste spesso rispondono sul Forum per aiutare i genitori della comunità. Se pensate che Chiara possa aiutarvi su una questione specifica, la trovate anche nel nostro servizio 1a1. Vi lascio la lezione di Chiara nel Percorso per educare a lungo termine nei relazionati su latela.com/podcast (cerca il titolo dell'episodio nella lente di ingrandimento). :: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di
In questo episodio di Educare con calma parlo di come affrontare situazioni specifiche in cui i figli ci urlano frasi come «Vai via, lasciami stare!». Esploro il concetto di rispetto e la sua corretta definizione, suggerendo come noi adulti spesso siamo cresciuti con un'idea sbagliata di rispetto.Poi ti fornisco mini linee guida pratiche per rispondere in modo calmo e rispettoso a questi comportamenti senza giustificarli né rinunciare ai nostri confini personali – il rispetto è sempre a due corsie. Infine, parlo dell'importanza di distinguere tra i bisogni dei genitori e quelli dei figli. Ti invito anche a esplorare lezioni ed esercizi disponibili nel mio percorso per educare a lungo termine su La Tela.
Terza ed ultima parte dell'intervista a Vittoria Pasquini, che riflette sull'impatto che la morte improvvisa di suo figlio Valerio ha avuto sulla sua vita.