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Iniziamo questa puntata collegandoci con Nello Del Gatto, giornalista e analista da Gerusalemme per Radio 24, per parlare del rilascio di tre ostaggi israeliani e cinque tailandesi avvenuto oggi, non senza tensioni. Raggiungiamo poi Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore, che questa mattina è stato fermato dalla polizia israeliana a Sud di Hebron, per poi essere rilasciato nel pomeriggio. Insieme a lui è stata fermata anche Luisa Morgantini, ex vicepresidente dell’Europarlamento. Commentiamo poi insieme a Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore, le dichiarazioni della presidente del consiglio Meloni. La premier ha commentato la comunicazione ricevuta dalla Procura di Roma, affermando che si tratta di “un atto chiaramente voluto”.Rifiuti, la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) condanna Italia per non aver protetto abitanti Terra dei Fuochi: aumentati i tassi di cancro. Sentiamo Tina Zaccaria, Presidente Angeli Guerrieri della terra dei fuochi Onlus.Infine, il nostro Dario Ricci ci aggiorna sulle notizie che arrivano dalle partite di Europa League.
Chi era davvero Yasser Arafat? Un abile politico, un megalomane, un uomo solo travolto da unpeso eccessivo, un dittatore carismatico o soltanto un uomo ambiguo? Ritratto di Mister Palestina,attraverso le parole di chi l'ha conosciuto, amato o pesantemente accusato.Di Anna Maria Selini, prodotto da Altreconomia, sound designer Luca Bozzoli.Data di pubblicazione: 20 settembre 2023 (è il quinto di otto episodi con uscita settimanale)Fonti:AP Archive, Arafat speech at UNAP Archive, Death of Arafat AP Archive, Sharon victory acceptance speechC-Span, Arafat arrival in GazaAndrew Gowers - Tony Walker, prefazione U. Avnery, Yasser Arafat oltre il mito, Gamberetti, 2005G. Lannutti-Ennio Polito, Yasser Arafat. Una vita per la Palestina, Ed. Alegre, 2004National Geographic, When the Towers FellIntervengono (nell'ordine): Hiba Husseini, Luisa Morgantini, Ilan Pappé, Hanan Ashrawi, Mustafa Barghouti, Yossi Beilin, Eric Salerno.Doppiatori: Rania Hammad, Amir Saleh, Michela Suglia, Gerardo Ferrara, Luca Galassi.
La morte di Rabin segna uno spartiacque non solo nella storia e nella politica israeliana, ma anche nel processo di pace. Dal primo governo Netanyahu a quello di Barak, da Camp David, alla seconda Intifada, con l'analisi di Ilan Pappé.Di Anna Maria Selini, prodotto da Altreconomia, sound designer Luca Bozzoli.Data di pubblicazione: 13 settembre 2023 (è il quarto di otto episodi con uscita settimanale)Fonti: - BBC News on Yitzhak Rabin Assassination- Amos Gitai, Rabin. The last day, 2015- Haaretz, Rabin Ahead of Oslo Accords: There Is Little Commitment by the Palestinians, May Not Renounce Terrorism- Mor Loushy e Daniel Sivan, The Oslo diaries, 2018- Middle East Eye, Second Intifada explained- OCHA, Israeli-Palestinian Fatalities Since 2000 – Key Trends- Ilan Pappé, La prigione più grande del mondo, Fazi, 2022- Ahmad Quray (Abu Ala), From Oslo to Jerusalem: the Palestinian story of the secret negotiations, New York, Tauris, 2006- Uri Savir, The process. 1.100 Days That Changed the Middle East, New York, Random House, 1998- Wikipedia, Video Camp David SummitIntervengono (nell'ordine): Yossi Beilin, Luisa Morgantini, Mustafa Barghouti, Hiba Husseini, Ilan Pappé, Eric Salerno. Doppiatori: Luca Galassi, Gerardo Ferrara, Rania Hammad, Amir Saleh.
Nel 1993, in Norvegia, negoziatori israeliani e palestinesi si incontrano per dei mesi senza che il mondo lo sappia. In questa puntata, tra gli altri, la massima esperta degli Accordi di Oslo e uno dei principali fautori raccontano la genesi, i protagonisti e i retroscena dei negoziati segreti.Di Anna Maria Selini, prodotto da Altreconomia, sound designer Luca Bozzoli.Data di pubblicazione: 1 settembre 2023 (è il primo di otto episodi con uscita settimanale, due episodi in occasione dell'anniversario degli Accordi di Oslo)Fonti:- Clinton Library, Signing of the Israeli-Palestinian Declaration of Principles (1993)- Mor Loushy e Daniel Sivan, The Oslo diaries, 2018- Ahmad Quray (Abu Ala), From Oslo to Jerusalem: the Palestinian story of the secret negotiations, New York, Tauris, 2006- Uri Savir, The process. 1.100 Days That Changed the Middle East, New York, Random House, 1998.- Bartlett Sher, Oslo, 2021- Hilde Henriksen Waage, Norway's Role in the Middle East Peace Talks: Between a Strong State and a Weak Belligerent, Journal of Palestine Studies 34, n. 4, 2005- Hilde Henriksen Waage, Peacemaking Is a Risky Business: Norway's Role in the Peace Process in the Middle East, 1993–96, Oslo, Prio, 2004- Hilde Henriksen Waage, Postscript to Oslo: The Mystery of Norway's Missing Files, Journal of Palestine Studies, Vol. XXXVIII, n. 1, 2008;- Hilde Henriksen Waage, The Minnow and the Whale: Norway and the United States in the Peace Process in the Middle East, 2007.Intervengono (nell'ordine): Eric Salerno, Luisa Morgantini, Yossi Beilin, Hanan Ashrawi, Pierbattista Pizzaballa, Hilde Henriksen Waage.Doppiatori: Luca Galassi, Michela Suglia, Dana Bellosguardo, Duccio Facchini, Luca Bozzoli.
I nostri ospiti: LUISA MORGANTINI: assopace palestina FABIO PRANOVI: prof. Università scienze ambientali Ca' Foscari Venezia ARTU': canzoni di Alessio Dari ERBARIO LAGUNARE: presentazione libro di C.Vianello e M.Bozzato conducono: ROSSELLA, GIANLUIGI e OMAR --- Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/radio-nostra/support
Ieri sera Afro Arts SA, Palestine Festival South Africa, Discover TV, Narr8 Studio e Joburg Theatre hanno commemorato l'arcivescovo e premio Nobel sudafricano scomparso a fine dicembre. Artisti sudafricani, palestinesi e internazionali e la ex vicepresidente italiana dell'Europarlamento hanno raccontato la vita e l'impegno di una icona globale con lo sguardo puntato al futuro
..Potete legarmi mani e piedi..Togliermi il quaderno e le sigarette..Riempirmi la bocca di terra..La poesia è sangue del mio cuore vivo..sale del mio pane luce nei miei occhi. ..Sara' scritta con le unghie lo sguardo e il ferro..la cantero' nella cella della mia prigione..al bagno..nella stalla..sotto la sferza..tra i ceppi..nello spasimo delle catene...Ho dentro di me un milione d'usignoli..Per cantare la mia canzone di lotta.. ..“Potete legarmi mani e piedi” di Mahmood Darwish.. ..Anche la poesia può essere una forma di resistenza e succede che per la loro arte poeti e poetesse vengano privati della libertà. E' il caso di Mahmood Darwish, più volte arrestato anche solo per aver letto le sue poesie in pubblico; o di Dareen Tatour, arrestata nell'ottobre del 2015 dopo aver pubblicato una delle sue poesie su Youtube e Facebook...Parliamo ancora del conflitto israelo-palestinese, che continua a seminare vittime e orrore. .. ..Cosa vuol dire abitare in una terra perennemente in guerra? “Nessuno sa come è difficile la situazione, solo chi ci vive, solo chi sta a Gaza e non può vedere il figlio, la figlia, il nipotino andare e venire dal paese. Queste sono le piccole cose; poi c'è la situazione finanziaria. La disoccupazione a Gaza è sopra il 50%...e arriva a volte fino al 65% degli abitanti” ci spiega Mohammed Abu Shala, direttore del programma per la salute mentale di Gaza (Gaza Community Mental Health Programme)...Nonostante tutto i Palestinesi non smettono di sognare e desiderare la libertà “Il nostro sogno è vedere Gaza libera come il resto del mondo. Ridateci la libertà”.....Quali possono essere le prospettive di futuro di giovani che vivono in una striscia di terra perennemente in guerra? Cosa dicono gli adulti palestinesi ai loro figli? “Quello che direbbe ogni padre, e cioè che si meritano un futuro, ma un futuro non c'è. La tentazione di andarsene è forte, ma lo è anche la resistenza quotidiana. Pur essendo prigionieri nella loro terra, i giovani continuano ad andare a scuola, a creare, a fare cinema, teatro, parkour, a dipingere… impedendo ad Israele di fare quello che vorrebbe, ovvero distruggere l'identità palestinese.” A parlare è Luisa Morgantini, presidente di “Asso Pace Palestina”, associazione impegnata a diffondere la cultura e la resistenza non violenta palestinese... ..ITALIA: COME STA LA CURA DELLA SALUTE MENTALE?.. ..L'UNASAM, l'Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale, assieme a molte altre realtà del settore, ha organizzato “La conferenza nazionale per la salute mentale” che si terrà all'Università La Sapienza di Roma il 14 e il 15 giugno 2019...La due giorni sarà la tappa conclusiva di un cammino iniziato nel dicembre 2018, con incontri in più di 20 città italiane...La conferenza apre uno spazio di confronto per valutare lo stato delle politiche e dei servizi per la salute mentale, discutere di un possibile aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e della creazione di un Nuovo Piano Nazionale, nel rispetto dei principi sanciti dalla legge Basaglia... ..Abbiamo intervistato Gisella Trincas, presidente dell'UNASAM, che ci spiega quali sono i problemi principali che deve affrontare chi soffre di un disagio psichico... ..Disuguaglianze tra regioni, “Nella maggior parte del territorio nazionale i CSM si riducono ad essere degli ambulatori psichiatrici; non è sempre colpa dei CSM, ci sono carenze di risorse umane, culturali e finanziarie.”..Residenzialità pesante, “Le persone stanno in strutture residenziali per un tempo indefinito, oppure escono, non hanno risolto i problemi, e vengono rimandate nelle comunità terapeutiche. In alcuni luoghi le persone vengono inviate anche in strutture fuori dalla regione di appartenenza.”..Pratiche coercitive, “Come le porte chiuse negli SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura), la pratica delle contenzione fisica e meccanica e un utilizzo eccessivo di psicofarmaci.
..Potete legarmi mani e piedi..Togliermi il quaderno e le sigarette..Riempirmi la bocca di terra..La poesia è sangue del mio cuore vivo..sale del mio pane luce nei miei occhi. ..Sara’ scritta con le unghie lo sguardo e il ferro..la cantero’ nella cella della mia prigione..al bagno..nella stalla..sotto la sferza..tra i ceppi..nello spasimo delle catene...Ho dentro di me un milione d’usignoli..Per cantare la mia canzone di lotta.. ..“Potete legarmi mani e piedi” di Mahmood Darwish.. ..Anche la poesia può essere una forma di resistenza e succede che per la loro arte poeti e poetesse vengano privati della libertà. E’ il caso di Mahmood Darwish, più volte arrestato anche solo per aver letto le sue poesie in pubblico; o di Dareen Tatour, arrestata nell’ottobre del 2015 dopo aver pubblicato una delle sue poesie su Youtube e Facebook...Parliamo ancora del conflitto israelo-palestinese, che continua a seminare vittime e orrore. .. ..Cosa vuol dire abitare in una terra perennemente in guerra? “Nessuno sa come è difficile la situazione, solo chi ci vive, solo chi sta a Gaza e non può vedere il figlio, la figlia, il nipotino andare e venire dal paese. Queste sono le piccole cose; poi c’è la situazione finanziaria. La disoccupazione a Gaza è sopra il 50%...e arriva a volte fino al 65% degli abitanti” ci spiega Mohammed Abu Shala, direttore del programma per la salute mentale di Gaza (Gaza Community Mental Health Programme)...Nonostante tutto i Palestinesi non smettono di sognare e desiderare la libertà “Il nostro sogno è vedere Gaza libera come il resto del mondo. Ridateci la libertà”.....Quali possono essere le prospettive di futuro di giovani che vivono in una striscia di terra perennemente in guerra? Cosa dicono gli adulti palestinesi ai loro figli? “Quello che direbbe ogni padre, e cioè che si meritano un futuro, ma un futuro non c’è. La tentazione di andarsene è forte, ma lo è anche la resistenza quotidiana. Pur essendo prigionieri nella loro terra, i giovani continuano ad andare a scuola, a creare, a fare cinema, teatro, parkour, a dipingere… impedendo ad Israele di fare quello che vorrebbe, ovvero distruggere l’identità palestinese.” A parlare è Luisa Morgantini, presidente di “Asso Pace Palestina”, associazione impegnata a diffondere la cultura e la resistenza non violenta palestinese... ..ITALIA: COME STA LA CURA DELLA SALUTE MENTALE?.. ..L’UNASAM, l’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale, assieme a molte altre realtà del settore, ha organizzato “La conferenza nazionale per la salute mentale” che si terrà all’Università La Sapienza di Roma il 14 e il 15 giugno 2019...La due giorni sarà la tappa conclusiva di un cammino iniziato nel dicembre 2018, con incontri in più di 20 città italiane...La conferenza apre uno spazio di confronto per valutare lo stato delle politiche e dei servizi per la salute mentale, discutere di un possibile aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e della creazione di un Nuovo Piano Nazionale, nel rispetto dei principi sanciti dalla legge Basaglia... ..Abbiamo intervistato Gisella Trincas, presidente dell’UNASAM, che ci spiega quali sono i problemi principali che deve affrontare chi soffre di un disagio psichico... ..Disuguaglianze tra regioni, “Nella maggior parte del territorio nazionale i CSM si riducono ad essere degli ambulatori psichiatrici; non è sempre colpa dei CSM, ci sono carenze di risorse umane, culturali e finanziarie.”..Residenzialità pesante, “Le persone stanno in strutture residenziali per un tempo indefinito, oppure escono, non hanno risolto i problemi, e vengono rimandate nelle comunità terapeutiche. In alcuni luoghi le persone vengono inviate anche in strutture fuori dalla regione di appartenenza.”..Pratiche coercitive, “Come le porte chiuse negli SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura), la pratica delle contenzione fisica e meccanica e un utilizzo eccessivo di psicofarmaci.
..Potete legarmi mani e piedi..Togliermi il quaderno e le sigarette..Riempirmi la bocca di terra..La poesia è sangue del mio cuore vivo..sale del mio pane luce nei miei occhi. ..Sara’ scritta con le unghie lo sguardo e il ferro..la cantero’ nella cella della mia prigione..al bagno..nella stalla..sotto la sferza..tra i ceppi..nello spasimo delle catene...Ho dentro di me un milione d’usignoli..Per cantare la mia canzone di lotta.. ..“Potete legarmi mani e piedi” di Mahmood Darwish.. ..Anche la poesia può essere una forma di resistenza e succede che per la loro arte poeti e poetesse vengano privati della libertà. E’ il caso di Mahmood Darwish, più volte arrestato anche solo per aver letto le sue poesie in pubblico; o di Dareen Tatour, arrestata nell’ottobre del 2015 dopo aver pubblicato una delle sue poesie su Youtube e Facebook...Parliamo ancora del conflitto israelo-palestinese, che continua a seminare vittime e orrore. .. ..Cosa vuol dire abitare in una terra perennemente in guerra? “Nessuno sa come è difficile la situazione, solo chi ci vive, solo chi sta a Gaza e non può vedere il figlio, la figlia, il nipotino andare e venire dal paese. Queste sono le piccole cose; poi c’è la situazione finanziaria. La disoccupazione a Gaza è sopra il 50%...e arriva a volte fino al 65% degli abitanti” ci spiega Mohammed Abu Shala, direttore del programma per la salute mentale di Gaza (Gaza Community Mental Health Programme)...Nonostante tutto i Palestinesi non smettono di sognare e desiderare la libertà “Il nostro sogno è vedere Gaza libera come il resto del mondo. Ridateci la libertà”.....Quali possono essere le prospettive di futuro di giovani che vivono in una striscia di terra perennemente in guerra? Cosa dicono gli adulti palestinesi ai loro figli? “Quello che direbbe ogni padre, e cioè che si meritano un futuro, ma un futuro non c’è. La tentazione di andarsene è forte, ma lo è anche la resistenza quotidiana. Pur essendo prigionieri nella loro terra, i giovani continuano ad andare a scuola, a creare, a fare cinema, teatro, parkour, a dipingere… impedendo ad Israele di fare quello che vorrebbe, ovvero distruggere l’identità palestinese.” A parlare è Luisa Morgantini, presidente di “Asso Pace Palestina”, associazione impegnata a diffondere la cultura e la resistenza non violenta palestinese... ..ITALIA: COME STA LA CURA DELLA SALUTE MENTALE?.. ..L’UNASAM, l’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale, assieme a molte altre realtà del settore, ha organizzato “La conferenza nazionale per la salute mentale” che si terrà all’Università La Sapienza di Roma il 14 e il 15 giugno 2019...La due giorni sarà la tappa conclusiva di un cammino iniziato nel dicembre 2018, con incontri in più di 20 città italiane...La conferenza apre uno spazio di confronto per valutare lo stato delle politiche e dei servizi per la salute mentale, discutere di un possibile aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e della creazione di un Nuovo Piano Nazionale, nel rispetto dei principi sanciti dalla legge Basaglia... ..Abbiamo intervistato Gisella Trincas, presidente dell’UNASAM, che ci spiega quali sono i problemi principali che deve affrontare chi soffre di un disagio psichico... ..Disuguaglianze tra regioni, “Nella maggior parte del territorio nazionale i CSM si riducono ad essere degli ambulatori psichiatrici; non è sempre colpa dei CSM, ci sono carenze di risorse umane, culturali e finanziarie.”..Residenzialità pesante, “Le persone stanno in strutture residenziali per un tempo indefinito, oppure escono, non hanno risolto i problemi, e vengono rimandate nelle comunità terapeutiche. In alcuni luoghi le persone vengono inviate anche in strutture fuori dalla regione di appartenenza.”..Pratiche coercitive, “Come le porte chiuse negli SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura), la pratica delle contenzione fisica e meccanica e un utilizzo eccessivo di psicofarmaci.
Apriamo questa puntata parlando di due fatti recenti di cronaca che raccontano di aggressioni, una mortale, a persone con disagio mentale avvenuti a Manduria e Bologna. A proposito della vicenda di Manduria che ha visto la morte di Antonio Stano, l'Unasam, l'unione nazionale delle associazioni per la salute mentale, ha anche scritto una lettera aperta chiedendo l'apertura di una inchiesta interna ai servizi di salute mentale e ai servizi sociali della Asl di Manduria. Psicoradio, si unisce a queste parole e tiene alta l'attenzione su questi casi per ribadire che le persone con disturbo mentale sono più spesso vittime che autori di azioni violente... .. Sarò felice di morire nel mio paese,..Di essere sepolta e sciolta sotto la mia terra...Un giorno risorgerò sotto forma di un erba...O di un fiore che verrà gentilmente carezzato..Dalle manine di un bambino del mio paese...Sarò felice e soddisfatta di rimanere,..Non importa se sotto forma di un erba o di un fiore,..Nel grembo benigno del mio paese... ..“Felice nel suo grembo” di Fadwa Tuqan.. ..Nella puntata di questa settimana parliamo della Palestina, dove recentemente è stata raggiunta una fragile tregua, e lo facciamo mettendo in luce danni che la guerra ha provocato e continua a provocare nelle menti di uomini, donne e bambini che crescono e vivono una situazione costante di terrore... ..“Il 70% della popolazione di Gaza è costituita da rifugiati. Quindi parliamo di 12 anni di blocco, durante i quali ci sono state tre operazioni militari su larga scala” è cosi che uno de fondatori di Gaza Mental Health, fondazione che sostiene il Programma di salute mentale nella comunità di Gaza, descrive la situazione in questo territorio ai microfoni di Psicoradio... ..La popolazione di queste zone vive situazioni molto dure. Tra i danni da mettere in conto ci sono la depressione, il lutto e la perdita di lavoro “e poi ci sono le persone che sono rimaste traumatizzate dalle aggressioni provocate dall'esercito israeliano”, continuano i referenti di Gaza Mental Health, Yasser Abu Jamei e Mohammed Abu Shala... ..“La Palestina è un luogo di grandi ingiustizie: è un popolo a cui sono state tolte la loro terra e le loro case” spiega Luisa Morgantini, presidente di Asso Pace Palestina, a proposito della situazione nella striscia di Gaza. Così le abbiamo chiesto come sia possibile che un popolo che ha subito secoli di persecuzioni, sia capace a sua volta di infliggerle ad altri... ..“Il popolo israeliano è diviso ormai in due: c'è chi dice persecuzione mai più a nessuno, e questi sono gli ebrei che vogliono vivere nella terra con i palestinesi senza cacciarli. Chi invece dice persecuzione mai più a me questi invece sono gli ebrei estremisti, dove l'altro non esiste più, ma esisto solo io. Questi non vogliono vivere con i palestinesi perché la terra promessa è solo loro” risponde la presidente di Asso Pace Palestina, ricordando le parole di un suo amico ebreo.....PSICOAPPUNTAMENTO..Mozart 14: un pianoforte silenzioso nella notte bolognese....Un pianoforte silenzioso suona nella notte bolognese. È quello che accadrà sabato 25 maggio alle 21, in piazza Santo Stefano a Bologna, dove l'associazione Mozart 14 organizza insieme a Yamaha Music Italia il “Yamaha Silent Wifi Concert” udibile solo attraverso cuffie speciali. L'ingresso è gratuito e le donazioni saranno devolute al progetto Tamino, con il quale l'associazione Mozart 14 porta la musica nei reparti pediatrici e neonatali degli ospedali.
Apriamo questa puntata parlando di due fatti recenti di cronaca che raccontano di aggressioni, una mortale, a persone con disagio mentale avvenuti a Manduria e Bologna. A proposito della vicenda di Manduria che ha visto la morte di Antonio Stano, l’Unasam, l’unione nazionale delle associazioni per la salute mentale, ha anche scritto una lettera aperta chiedendo l’apertura di una inchiesta interna ai servizi di salute mentale e ai servizi sociali della Asl di Manduria. Psicoradio, si unisce a queste parole e tiene alta l’attenzione su questi casi per ribadire che le persone con disturbo mentale sono più spesso vittime che autori di azioni violente... .. Sarò felice di morire nel mio paese,..Di essere sepolta e sciolta sotto la mia terra...Un giorno risorgerò sotto forma di un erba...O di un fiore che verrà gentilmente carezzato..Dalle manine di un bambino del mio paese...Sarò felice e soddisfatta di rimanere,..Non importa se sotto forma di un erba o di un fiore,..Nel grembo benigno del mio paese... ..“Felice nel suo grembo” di Fadwa Tuqan.. ..Nella puntata di questa settimana parliamo della Palestina, dove recentemente è stata raggiunta una fragile tregua, e lo facciamo mettendo in luce danni che la guerra ha provocato e continua a provocare nelle menti di uomini, donne e bambini che crescono e vivono una situazione costante di terrore... ..“Il 70% della popolazione di Gaza è costituita da rifugiati. Quindi parliamo di 12 anni di blocco, durante i quali ci sono state tre operazioni militari su larga scala” è cosi che uno de fondatori di Gaza Mental Health, fondazione che sostiene il Programma di salute mentale nella comunità di Gaza, descrive la situazione in questo territorio ai microfoni di Psicoradio... ..La popolazione di queste zone vive situazioni molto dure. Tra i danni da mettere in conto ci sono la depressione, il lutto e la perdita di lavoro “e poi ci sono le persone che sono rimaste traumatizzate dalle aggressioni provocate dall'esercito israeliano”, continuano i referenti di Gaza Mental Health, Yasser Abu Jamei e Mohammed Abu Shala... ..“La Palestina è un luogo di grandi ingiustizie: è un popolo a cui sono state tolte la loro terra e le loro case” spiega Luisa Morgantini, presidente di Asso Pace Palestina, a proposito della situazione nella striscia di Gaza. Così le abbiamo chiesto come sia possibile che un popolo che ha subito secoli di persecuzioni, sia capace a sua volta di infliggerle ad altri... ..“Il popolo israeliano è diviso ormai in due: c’è chi dice persecuzione mai più a nessuno, e questi sono gli ebrei che vogliono vivere nella terra con i palestinesi senza cacciarli. Chi invece dice persecuzione mai più a me questi invece sono gli ebrei estremisti, dove l’altro non esiste più, ma esisto solo io. Questi non vogliono vivere con i palestinesi perché la terra promessa è solo loro” risponde la presidente di Asso Pace Palestina, ricordando le parole di un suo amico ebreo.....PSICOAPPUNTAMENTO..Mozart 14: un pianoforte silenzioso nella notte bolognese....Un pianoforte silenzioso suona nella notte bolognese. È quello che accadrà sabato 25 maggio alle 21, in piazza Santo Stefano a Bologna, dove l’associazione Mozart 14 organizza insieme a Yamaha Music Italia il “Yamaha Silent Wifi Concert” udibile solo attraverso cuffie speciali. L’ingresso è gratuito e le donazioni saranno devolute al progetto Tamino, con il quale l’associazione Mozart 14 porta la musica nei reparti pediatrici e neonatali degli ospedali.
Apriamo questa puntata parlando di due fatti recenti di cronaca che raccontano di aggressioni, una mortale, a persone con disagio mentale avvenuti a Manduria e Bologna. A proposito della vicenda di Manduria che ha visto la morte di Antonio Stano, l’Unasam, l’unione nazionale delle associazioni per la salute mentale, ha anche scritto una lettera aperta chiedendo l’apertura di una inchiesta interna ai servizi di salute mentale e ai servizi sociali della Asl di Manduria. Psicoradio, si unisce a queste parole e tiene alta l’attenzione su questi casi per ribadire che le persone con disturbo mentale sono più spesso vittime che autori di azioni violente... .. Sarò felice di morire nel mio paese,..Di essere sepolta e sciolta sotto la mia terra...Un giorno risorgerò sotto forma di un erba...O di un fiore che verrà gentilmente carezzato..Dalle manine di un bambino del mio paese...Sarò felice e soddisfatta di rimanere,..Non importa se sotto forma di un erba o di un fiore,..Nel grembo benigno del mio paese... ..“Felice nel suo grembo” di Fadwa Tuqan.. ..Nella puntata di questa settimana parliamo della Palestina, dove recentemente è stata raggiunta una fragile tregua, e lo facciamo mettendo in luce danni che la guerra ha provocato e continua a provocare nelle menti di uomini, donne e bambini che crescono e vivono una situazione costante di terrore... ..“Il 70% della popolazione di Gaza è costituita da rifugiati. Quindi parliamo di 12 anni di blocco, durante i quali ci sono state tre operazioni militari su larga scala” è cosi che uno de fondatori di Gaza Mental Health, fondazione che sostiene il Programma di salute mentale nella comunità di Gaza, descrive la situazione in questo territorio ai microfoni di Psicoradio... ..La popolazione di queste zone vive situazioni molto dure. Tra i danni da mettere in conto ci sono la depressione, il lutto e la perdita di lavoro “e poi ci sono le persone che sono rimaste traumatizzate dalle aggressioni provocate dall'esercito israeliano”, continuano i referenti di Gaza Mental Health, Yasser Abu Jamei e Mohammed Abu Shala... ..“La Palestina è un luogo di grandi ingiustizie: è un popolo a cui sono state tolte la loro terra e le loro case” spiega Luisa Morgantini, presidente di Asso Pace Palestina, a proposito della situazione nella striscia di Gaza. Così le abbiamo chiesto come sia possibile che un popolo che ha subito secoli di persecuzioni, sia capace a sua volta di infliggerle ad altri... ..“Il popolo israeliano è diviso ormai in due: c’è chi dice persecuzione mai più a nessuno, e questi sono gli ebrei che vogliono vivere nella terra con i palestinesi senza cacciarli. Chi invece dice persecuzione mai più a me questi invece sono gli ebrei estremisti, dove l’altro non esiste più, ma esisto solo io. Questi non vogliono vivere con i palestinesi perché la terra promessa è solo loro” risponde la presidente di Asso Pace Palestina, ricordando le parole di un suo amico ebreo.....PSICOAPPUNTAMENTO..Mozart 14: un pianoforte silenzioso nella notte bolognese....Un pianoforte silenzioso suona nella notte bolognese. È quello che accadrà sabato 25 maggio alle 21, in piazza Santo Stefano a Bologna, dove l’associazione Mozart 14 organizza insieme a Yamaha Music Italia il “Yamaha Silent Wifi Concert” udibile solo attraverso cuffie speciali. L’ingresso è gratuito e le donazioni saranno devolute al progetto Tamino, con il quale l’associazione Mozart 14 porta la musica nei reparti pediatrici e neonatali degli ospedali.
1-Time: ” i combattenti contro ebola ” personaggio dell'anno. ( Saverio bellizzi Msf ) 2-Cisgiordania: Muore un ministro palestinese durante una manifestazione contro gli insediamenti. ..Sotto accusa L'esercito israeliano. ( Luisa Morgantini) ..3-Il Brasile fa pace con la sua storia. Pubblicato il rapporto sugli anni della dittatura..( Emanuele Valenti – Alfredo Somoza ) ..4-Francia: governo Hollande sempre più a destra. ..varato il piano per la crescita che rischia di spaccare i socialisti. ( Francesco Giorgini) ..5-Berkeley- California. si allarga il movimento contro l'impunità della polizia. ( Valentina Redaelli) ..6-Musica e nuove tecnologie: sequestrati in svezia i server di Pirate Bay.( Niccolò Vecchia) ..7-Progetti sostenibili: L'orto collettivo e condiviso. L'esperienza di Austin. ( Fabio Fimiani)
1-Time: ” i combattenti contro ebola ” personaggio dell'anno. ( Saverio bellizzi Msf ) 2-Cisgiordania: Muore un ministro palestinese durante una manifestazione contro gli insediamenti. ..Sotto accusa L'esercito israeliano. ( Luisa Morgantini) ..3-Il Brasile fa pace con la sua storia. Pubblicato il rapporto sugli anni della dittatura..( Emanuele Valenti – Alfredo Somoza ) ..4-Francia: governo Hollande sempre più a destra. ..varato il piano per la crescita che rischia di spaccare i socialisti. ( Francesco Giorgini) ..5-Berkeley- California. si allarga il movimento contro l'impunità della polizia. ( Valentina Redaelli) ..6-Musica e nuove tecnologie: sequestrati in svezia i server di Pirate Bay.( Niccolò Vecchia) ..7-Progetti sostenibili: L’orto collettivo e condiviso. L'esperienza di Austin. ( Fabio Fimiani)
1-Time: ” i combattenti contro ebola ” personaggio dell'anno. ( Saverio bellizzi Msf ) 2-Cisgiordania: Muore un ministro palestinese durante una manifestazione contro gli insediamenti. ..Sotto accusa L'esercito israeliano. ( Luisa Morgantini) ..3-Il Brasile fa pace con la sua storia. Pubblicato il rapporto sugli anni della dittatura..( Emanuele Valenti – Alfredo Somoza ) ..4-Francia: governo Hollande sempre più a destra. ..varato il piano per la crescita che rischia di spaccare i socialisti. ( Francesco Giorgini) ..5-Berkeley- California. si allarga il movimento contro l'impunità della polizia. ( Valentina Redaelli) ..6-Musica e nuove tecnologie: sequestrati in svezia i server di Pirate Bay.( Niccolò Vecchia) ..7-Progetti sostenibili: L’orto collettivo e condiviso. L'esperienza di Austin. ( Fabio Fimiani)
Ascolta Il17 aprile si e` celebrata la giornata internazionale di solidarietà con i detenuti politici palestinesi per non dimenticare chi paga con il carcere la scelta di battersi per l'indipendenza e la giustizia. Annalisa ed Alessandra ne parlano con Livia Parisi giornalista e videomaker, realizzatrice nel 2012 di un reportage su Hebron, la citta` fantasma.Il Primo Ministro palestinese ha rassegnato le dimissioni una settimana fa. Quali le cause? Quali i possibili scenari nel prossimo futuro? Annalisa ne discute con Luisa Morgantini, gia` Vice Presidente del Parlamento Europeo, impegnata da anni in prima persona sulla strada della nonviolenza e della trasformazione delle coscienze, ed esperta conoscitrice dei Territori Palestinesi Occupati e di Israele.Regia di Michele Merloni