POPULARITY
Una lista di 5 libri per ricordare la Nakba, la catastrofe palestinese; nello specifico, trovate:- "Il Pessottimista" di Emile Habibi- "Una trilogia palestinese" di Mahmoud Darwish- "Un dettaglio minore" di Adania Shibli- "Ritorno ad Haifa" di Ghassan Kanafani- "Case di sale" di Hala AlyanIscriviti al canale Telegram per guardare tutta la lista di tutti gli eventi (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Mentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
Il rilascio di un ostaggio israelo-Usa di nome Edan Alexander, annunciato da Hamas, non porterà a un cessate il fuoco a Gaza né alla liberazione di detenuti palestinesi.
Le puntate vengono pubblicate sempre prima su YouTube e solo dopo arrivano qui su Spotify. Su YouTube pubblichiamo più video rispetto ai caricamenti che trovate qui e, generalmente, le interruzioni pubblicitarie sono più corte.Questa è la replica della nostra diretta YouTube del 28 aprile 2025. Potete seguirci in diretta ogni lunedì alle 21 sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@WesaChannel.Trovate tutte le altre puntate nella playlist YouTube: WesaChannel LIVE!Il vecchio (ma sempre attuale) dibattito con Immanuel Casto sui femminicidi: https://youtu.be/uIzoEKUMRDYTutti i contenuti riservati agli abbonati di livello "Vez" (video e live extra): https://www.youtube.com/playlist?list=PLkYl7CaT8lU2InspOMeezAmugtfr9KE0v• Link per supportare il canale e accedere ai vantaggihttps://www.youtube.com/channel/UCaM-zH6ji5kWncFMaBBc7Yg/join• Per proposte e collaborazioni: wesachannel@gmail.com [N.B. Utilizziamo questa mail per valutare collaborazioni con altri creator o aziende, NON per fare le chiacchiere. Chi ci scriverà mail per commentare i nostri video verrà bloccato. Per commentare c'è l'apposita sezione sotto ogni video!]♦ WesaChannel:https://www.youtube.com/@WesaChannel
Fondata dai romani con il nome di Neapolis, Nablus è diventata nel corso dei secoli uno dei centri mondiali per la produzione di olio e cotoneScopri qui la tua nuova Kefiah, fatti trovare pronto per la Manifestazione nazionale del 12 aprile 2025; Articolo e podcast realizzati in collaborazione con Foglie di Ulivo, scopri qui la tua nuova Kefiah e TatrizIscriviti al canale Telegram per la mappa con tutti i luoghi di Milano legati all'universo di Medio Oriente e Dintorni, divertiti a scoprire: ristoranti, kebab, luoghi di culto, shisha club, negozi di tappeti, ristoranti e tanto altro; prossimamente verranno aggiunte anche altre città d'Italia, fatti trovare prontoMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
La Giornata dei prigionieri palestinesi è una ricorrenza spesso dimenticata ma che, con oltre 9500 prigionieri palestinesi nei carceri israeliani, diventa un momento di riflessione da tener strettoAttenzione: nel podcast dico sempre 16'000 ma quello è il numero di arrestati post ottobre 2023, non il numero di persone attualmente in carcere (attualmente oltre 9500)Iscriviti al canale Telegram per la mappa con tutti i luoghi di Milano legati all'universo di Medio Oriente e Dintorni, divertiti a scoprire: ristoranti, kebab, luoghi di culto, shisha club, negozi di tappeti, ristoranti e tanto altro; prossimamente verranno aggiunte anche altre città d'Italia, fatti trovare prontoMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
L'esercito israeliano è nell'occhio del ciclone; anche l'Australia ha chiesto un'indagine indipendente sui fatti. Intanto il premier israeliano Netanyahu vola da Trump: all'ordine del giorno c'è anche l'Iran, con il rischio di un nuovo fronte di guerra.
A quasi due anni dall'inizio della guerra civile, la riconquista da parte dell'esercito sudanese del palazzo presidenziale e dell'aeroporto a Karthoum ha un alto valore simbolico. Con Irene Panozzo, analista politica e socia di Lettera22.Il 25 marzo Hamdan Ballal, uno dei registi del documentario No Other Land, vincitore dell'Oscar, è stato rilasciato dopo una notte trascorsa in detenzione in una base militare israeliana. Con Lorenzo Tondo, corrispondente del Guardian, da Gerusalemme.Oggi parliamo anche di:YouTube • Mina intervistata a Radio Taranto - 1978, sul canale di Sandro Messinahttps://www.youtube.com/watch?v=r8XDdx2OTjoCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Hamas ha riconsegnato i corpi di quattro ostaggi israeliani sui quali verrà effettuato il test del DNA.
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - “Tutti gli ostaggi devono tornare a casa e Hamas non deve restare a Gaza. Chiunque voglia una soluzione stabile per il Medio Oriente e per la pace deve sapere che Hamas non può restare in gioco. Siamo molto determinati su questo punto”. Lo ha detto ai microfoni dell'Italpress Danny Danon, ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite, al Palazzo di Vetro. Danon è intervenuto al Consiglio di Sicurezza accompagnata dall'ex ostaggio Noa Argamani, che era stata rapita da Hamas nell'attacco del 7 ottobre 2023.xo9/sat/gsl (Video di Stefano Vaccara)
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - “Tutti gli ostaggi devono tornare a casa e Hamas non deve restare a Gaza. Chiunque voglia una soluzione stabile per il Medio Oriente e per la pace deve sapere che Hamas non può restare in gioco. Siamo molto determinati su questo punto”. Lo ha detto ai microfoni dell'Italpress Danny Danon, ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite, al Palazzo di Vetro. Danon è intervenuto al Consiglio di Sicurezza accompagnata dall'ex ostaggio Noa Argamani, che era stata rapita da Hamas nell'attacco del 7 ottobre 2023.xo9/sat/gsl (Video di Stefano Vaccara)
Una decina di leader di paesi dell'Unione europea e della Nato si sono riuniti il 17 febbraio a Parigi per discutere dell'accelerazione dell'amministrazione statunitense sulla guerra in Ucraina. Con Jacopo Zanchini, vicedirettore di InternazionaleIl 15 febbraio Israele ha liberato 369 prigionieri palestinesi dopo il rilascio di tre ostaggi israeliani da parte di Hamas, nel quadro del cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio, ma nei giorni precedenti Hamas e Israele si erano scambiati accuse reciproche di violazioni. Con Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.Oggi parliamo anche di:Sierra Leone • “Una storia che sparisce” di Jody Rayhttps://www.internazionale.it/magazine/karmela-padavic-callaghan/2025/02/13/un-computer-quantistico-puo-servire-a-qualcosa Documentario • Fiume o morte! di Igor BezinovićCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
IIlich Ramirez Sanchez . Lo chiamano the Jackal (lo sciacallo) o comandante Carlos, è il terrorista più ricercato al mondo. Dal Venezuela a Mosca, da Parigi all'Ungheria ed al Sudan. Ilich Ramirez Sanchez è un uomo in fuga, un uomo spietato, uno sciacallo. #italiamistero #thejackal #carlos www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/ ISCRIVITI AL CANALE: https://www.youtube.com/@italiamistero?sub_confirmation=1
Puntata del 15 Febbraio 2025UE più debole con Trump, Palestinesi e Ucraini penalizzati, Meloni super alleata USA, la debole sinistra Italiana, femminicidi magistratura e opinione pubblica, Cattolicesimo sociale e Comunismo
Medio Oriente: la tregua torna in bilico. A tre settimane dall'inizio del cessate il fuoco il premier israeliano Netanyahu ha infatti minacciato il ritorno della guerra se sabato gli ostaggi non saranno rilasciati.
Il prossimo scambio di ostaggi-detenuti tra Hamas ed Israele è rinviato a tempo indeterminato. Lo ha fatto sapere il movimento militante islamico, accusando Israele di non aver rispettato i termini del cessate il fuoco.
L'esercito israeliano ha completato il ritiro dal corridoio di Netzarim come parte dell'accordo di cessate il fuoco in corso, ha dichiarato un funzionario di Hamas. Il corridoio, largo circa 6 km, divide trasversalmente in due la Striscia ed è stato creato durante il conflitto contro Hamas.
#notizie #podcast #politica #rassegnastampa
Oggi con Anna Guaita parliamo del piano di Trump di non riportare i palestinesi a Gaza, quindi andiamo a Bruxelles con Francesco Bechis e con il piano di Giorgia Meloni per alzare al 2 per cento il contributo italiano alla Nato, da Bruxelles all'Ucraina con Lorenzo Vita è la proposta di Zelensky per il negoziato con la Russia, per la cronaca andiamo a Salerno con Andrea Bulleri e l'inchiesta sui permessi falsi agli immigrati e a Roma con Valeria di Corrado e le motivazioni a sorpresa in un processo per omicidio, quindi la pagina dello spettacolo con Gloria Satta che commenta la presidenza della giuria di Cannes a Juliette Binoche, mentre con Mattia Marzi inauguriamo lo spazio Tuttofafestival dedicato oggi alla polemica sulla Rai e il Festival di Sanremo
Il presidente americano Donald Trump ha svelato, nell'incontro a Washington con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il piano straordinario con cui gli Stati Uniti potrebbero assumere il controllo della Striscia di Gaza, trasformando il territorio nella "Riviera del Medio Oriente".
Eliana Riva e Michele Giorgio di Pagine Esteri commentano, con il contributo da Gaza del palestinese Sami Abu Omar, il piano di Donald Trump di prendere il controllo della Striscia e di ricostruirla dopo aver cacciato via la sua popolazione. Un progetto che non solo i palestinesi considerano "folle" e che, invece, piace a Netanyahu, ai suoi ministri e tanti israeliani.
Oggi il commento politico di Mario Ajello riguarda l'indagine contro il governo di Giorgia Meloni, quindi andremo in America con l'analisi di Anna Guaita con l'operazione immigrati e i primi arresti a New York, dagli Stati Uniti al Medioriente con il commento di Lorenzo Vita sull'idea di non far tornare i palestinesi a Gaza, per la cronaca andiamo prima a Roma con l'inviata Valeria di Corrado e il caso Alemanno quindi a Perugia con Egle Priolo e la scomparsa nel nulla di uno studente, per lo spettacolo il commento di Gloria Satta è sull'ultima trovata di Quentin Tarantino
La Giornata della Memoria durante il genocidio a Gaza e in Cisgiordania, un articolo dal cuore con tutte le informazioni per essere utili al popolo palestineseCome detto nel podcast, di solito dico sempre di seguirmi sui social e su Telegram, in questo caso no, seguite pagine come: Al Jazeera, Middle East Eye, Eye on Palestine, BDS, Api Italia e i Giovani Palestinesi d'Italia, loro sono davvero utili a far cessare questo genocidio, io sono solo un narratore, oltre a parlare posso fare ben poco.Qui trovate il link dell'International Federation of Journalist (IFJ) con la lista ed i nomi dei 152 giornalisti uccisi e qui quella del Palestinian NGO Netowork (PNGO) con i 183 dottori e dottoresse palestinesi uccisi dallo stato sionista dal 7 ottobre 2023 ad oggi; parlano tanto (e giustamente) della brutalità dei talebani e dell'Isis, ma nemmeno loro si sono mai lontanamente avvicinati a queste cifre.
Centinaia di persone in festa hanno accolto gli autobus che trasportavano i prigionieri palestinesi scarcerati da Israele – la maggior parte donne minori – lungo la strada tra Betunia e Ramallah, in Cisgiordania. Con Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina, da Ramallah. La scorsa settimana nel nord est della Colombia è scoppiato uno scontro tra gruppi paramilitari che ha già provocato oltre cento morti e migliaia di sfollati. Con Simone Bruno, giornalista che vive a Bogotà.Oggi parliamo anche di:Corpo e mente • “Quanto fa bene perdersi nel cielo stellato” di David Dorenbaumhttps://www.internazionale.it/magazine/2025/01/16/il-vaccino-contro-il-cancro-e-piu-vicinoMusica • Bad Bunny, Debí tirar más fotosCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Israele attacca i palestinesi in Cisgiordania. La tregua è a rischio. Non c'è vera pace in Medio Oriente e al terzo giorno di una tregua fragilissima scatta l'operazione israeliana in Cisgiordania. Si tratta di un'operazione militare su vasta scala che ha preso di mira Jenin, la città del nord che i palestinesi considerano il simbolo della resistenza all'occupazione israeliana. I bulldozer dell'Idf hanno chiuso i passaggi in ingresso e in uscita. I raid degli elicotteri hanno già fatto morti e feriti. L'azione congiunta Idf e Shin Bet, il servizio di intelligence interno, si chiama “Muro di ferro”. L'ha annunciata Benjamin Netanyahu. “Agiamo sistematicamente e con forza contro l'asse iraniano ovunque estenda le sue braccia a Gaza, in Libano, Siria, lo Yemen, la Giudea e la Samaria”, ha detto il premier israeliano. A rischio l'accordo di Doha. L'accordo siglato con difficoltà a Doha, che ha già avuto riflessi positivi con la liberazione di tre ostaggi israeliani e 91 detenuti palestinesi, sembra a rischio fallimento. Arriva proprio da Jenin la prima tegola di politica estera della nuova amministrazione di Donald Trump, che aveva annunciato per primo l'intesa. La mossa avviene a poche ore dalla rimozione delle sanzioni americane ai coloni estremisti, decisa da Donald Trump e inserita nei primi ordini esecutivi del suo mandato. Solo una settimana fa, il Battaglione Jenin, che mette insieme vari gruppi di miliziani, aveva raggiunto un accordo di tregua con le forze di sicurezza dell'Anp dopo quasi un mese di violento assedio del campo profughi che aveva lo scopo di sottrarre il controllo ad Hamas, Jihad Islamica e agli altri gruppi combattenti. Quella a Jenin appare più come un'azione di Netanyahu per ammorbidire il dissenso interno al suo governo del ministro dell'ultradestra israeliana Bezalel Smotrich. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Israele attacca i palestinesi in Cisgiordania. La tregua è a rischio. Non c'è vera pace in Medio Oriente e al terzo giorno di una tregua fragilissima scatta l'operazione israeliana in Cisgiordania. Si tratta di un'operazione militare su vasta scala che ha preso di mira Jenin, la città del nord che i palestinesi considerano il simbolo della resistenza all'occupazione israeliana. I bulldozer dell'Idf hanno chiuso i passaggi in ingresso e in uscita. I raid degli elicotteri hanno già fatto morti e feriti. L'azione congiunta Idf e Shin Bet, il servizio di intelligence interno, si chiama “Muro di ferro”. L'ha annunciata Benjamin Netanyahu. “Agiamo sistematicamente e con forza contro l'asse iraniano ovunque estenda le sue braccia a Gaza, in Libano, Siria, lo Yemen, la Giudea e la Samaria”, ha detto il premier israeliano. A rischio l'accordo di Doha. L'accordo siglato con difficoltà a Doha, che ha già avuto riflessi positivi con la liberazione di tre ostaggi israeliani e 91 detenuti palestinesi, sembra a rischio fallimento. Arriva proprio da Jenin la prima tegola di politica estera della nuova amministrazione di Donald Trump, che aveva annunciato per primo l'intesa. La mossa avviene a poche ore dalla rimozione delle sanzioni americane ai coloni estremisti, decisa da Donald Trump e inserita nei primi ordini esecutivi del suo mandato. Solo una settimana fa, il Battaglione Jenin, che mette insieme vari gruppi di miliziani, aveva raggiunto un accordo di tregua con le forze di sicurezza dell'Anp dopo quasi un mese di violento assedio del campo profughi che aveva lo scopo di sottrarre il controllo ad Hamas, Jihad Islamica e agli altri gruppi combattenti. Quella a Jenin appare più come un'azione di Netanyahu per ammorbidire il dissenso interno al suo governo del ministro dell'ultradestra israeliana Bezalel Smotrich. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Trump, oggi ore 18 (italiane) in America inizia una nuova era - Medio oriente: 3 ostaggi per 320 palestinesi
ROMA (ITALPRESS) - "L'Italia farà tutto il possibile per la pace: vogliamo aiutare - come abbiamo sempre fatto - la popolazione civile palestinese, stiamo curando tanti bambini palestinesi in Italia e, anche grazie all'accordo con Israele e con l'Anp, sono arrivate e arriveranno tante altre tonnellate di aiuti alimentari". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a Villa Madama, al termine dell'incontro con il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar. xi2/vbo
Dovrebbero essere definiti oggi gli ultimi dettagli dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Attesa della popolazione palestinese nella Striscia. In Israele la destra estrema si oppone all'intesa e parla di "resa".
Israeliani e Palestinesi: il focolare nazionale ebraico
L'Australia ha votato a favore di una risoluzione delle Nazioni Unite che chiede a Israele di porre fine all'occupazione dei Territori Palestinesi, per la prima volta da oltre vent'anni.
Migliaia di ore di prigionieri palestinesi torturati, ma non si tratta di un leak da una prigione israeliana. Non che non siano accadute tali evenienze, come nella famigerata prigione di Sde Teiman nel deserto del Neghev. Stavolta però i video vengono dalla Striscia, da prima che scoppiasse quest'ultima guerra.
La fame come arma per colpire la popolazione palestinese. Ne ho parlato con Claudia Penzavecchia, dietista e attivista.
Le presidenziali americane non suscitano emozioni nei Territori palestinesi occupati, dove è comunque forte il risentimento per l'appoggio militare di Washington allo Stato ebraico contro Gaza. Neyanyahu invece, spiega il nostro direttore Michele Giorgio, spera nella vittoria di Trump, un suo alleato inossidabile.
Capitale de facto della Cisgiordania pur essendo una delle città più moderne della Palestina, la storia di Ramallah è ricca di contraddizioni a partire dalla sua fondazione, attuata da cristianiReboot di un articolo uscito il 3 giugno 2020 sul sito di Medio Oriente e DintorniCome detto nel podcast, questo episodio fa parte di una speciale serie in cui porterò una nuova versione di podcast/articoli molto vecchi o articoli di cui non esiste ancora la versione podcast tutti inerenti alla Palestina. Medio Oriente e Dintorni può fare poco per la triste sorte che sta subendo questo popolo da prima del 1948, ma ha fatto e farà sempre tutto ciò che gli è possibile per sostenere come può tutti quei grandi attivisti che da anni animano: cortei, proteste, programmi culturali e raccolte fondi per il popolo palestinese. Senza di loro, la loro tenacia, i loro sforzi, i loro sacrifici e la loro cieca ostinazione alla ricerca di verità, giustizia ed eguaglianza nessuno saprebbe nulla della tragedia palestinese e del genocidio in corso ed è proprio per questo che di fronte a loro noi tutti non possiamo che essere solidali e dargli il nostro massimo supporto.Proprio per questo, in tutti gli episodi di questa specifica serie non ci saranno link diretti ai profili di Medio Oriente e Dintorni ma solo ed esclusivamente a quella del profilo dei Giovani Palestinesi Italia, la realtà che conosco personalmente meglio e che nel corso del tempo ha dimostrato di essere la più attiva e concreta (senza nulla togliere a tutte le altre).Sarò personalmente felice di vedervi seguire la loro pagina (e quella della sezione a voi più vicina), e, soprattutto, di vedervi a protestare in piazza contro quest'inaudita ingiustizia che da troppi anni continua a tormentare il popolo palestinese.
“Ho visto Ramallah” di Murid Al Barghuthi, uno dei libri più belli che abbia mai letto e probabilmente il migliore di sempre nel raccontare la ghurba e la diaspora palestineseIscriviti al canale Telegram per guardare tutta la lista di tutti gli eventi (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Qui trovi Medio Oriente e Dintorni Music, un mio podcast uscito 2 anni fa solo per Spotify in cui scoprirai la storia e le canzoni di artisti e band che hanno fatto (o stanno facendo) la storiaMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
L'onda di voti per l'estrema destra tanto temuta alla viglia delle elezioni non dovrebbe cambiare gli equilibri politici nel parlamento europeo. Il 9 giugno l'ex generale Benny Gantz si è dimesso e ha ha ritirato il sostegno del suo partito al governo di Benjamin Netanyahu, chiedendo elezioni anticipate.CONStefania Mascetti, editor di Europa di InternazionaleAndrea Pipino, editor di Europa di InternazionaleFrancesca Gnetti, editor di Medio Oriente di InternazionaleMacron: https://www.rainews.it/video/2024/06/elezioni-europee-2024-francia-trionfo-di-le-pen-macron-scioglie-assemblea-nazionale-indice-elezioni-anticipate-dc97a168-49e3-4096-892d-a02be987d9c7.htmlGantz: https://www.youtube.com/watch?v=JtoSMcVI5mQSerie tv: Eric, su NetflixSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
ANSA - di Alessandra Baldini.Almeno 130 fermi. Timori Eurovision, niente bandiere palestinesi.
A settembre 2020, quando le frontiere di mezzo mondo erano ancora chiuse, la scrittrice e architetta Suad Amiry ha compiuto un avventuroso viaggio attraverso diversi paesi per raggiungere Mantova e partecipare a Festivaletteratura, dove ha incontrato la studiosa di letteratura araba Elisabetta Bartùli. Con il gusto per l'ironia che l'ha sempre caratterizzata, parlando del suo romanzo Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea, Amiry ha raccontato di un mondo perduto e in parte plasmato dalla nostalgia degli esuli, quello della Palestina degli anni 40. Intrecciando il vissuto della sua famiglia con le vicende dei personaggi del romanzo – veramente esistiti –, Amiry ha raccontato l'ambiente vivace e cosmopolita di Giaffa, la città di suo padre. Un mondo che poco dopo, nel 1948, verrà spazzato via dalla Nakba, l'espulsione di milioni di Palestinesi dalle loro case. Nell'incontro, Amiry ha ricostruito un pezzo importante della geografia sentimentale di una terra, la Palestina, sconvolta dagli sconquassi della storia. L'interprete dell'evento è stata Marina Astrologo.
1) La risposta Israeliana a Teheran ci sarà. Il governo di Tel Aviv assicura: “l'Iran non ne uscirà indenne”. Gli Stati Uniti e l'Unione Europea chiedono moderazione mentre cercano di evitare l'escalation regionale. Intanto però a Gaza e in Cisgiordania la situazione dei Palestinesi è sempre più grave. (Roberto Festa; Francesco Buono - Avsi) 2) La pace giusta in ucraina secondo Pechino. Il presidente cinese Xi Jinping presenta al cancelliere tedesco Olaf Scholz i suoi 4 principi da seguire per evitare un allargamento del conflitto con la Russia. (Gabriele Battaglia) 3) Non solo Polonia e Ungheria. Anche in Germania si discute del diritto all'aborto, che secondo il codice penale è illegale se non per questioni mediche. (Alessandro Ricci) 4) Gli occhi della Spagna sono puntati sui paesi baschi. Nella regione si vota domenica e secondo i sondaggi potrebbe vincere il partito indipendentista. (Giulio Maria Piantadosi) 5) Rubrica Sportiva. L'"eterno secondo" del calcio tedesco vince per la prima volta nella sua storia la Bundesliga. (Luca Parena)
L'ambasciatore israeliano Yossi Gal ha alle spalle una lunga carriera negli affari esteri, che ha avuto inizio nel 1975. Due volte diplomatico a Washington, dal ‘76 all' '81 come Direttore dell'ufficio dell'Ambasciatore, e dall' '85 all' '89 come portavoce dell'Ambasciata, partecipa alla conferenza di pace di Madrid nel '91, ed è membro dei negoziati di pace con la Giordania e con i Palestinesi. Ambasciatore di Israele nei paesi Bassi dal ‘95 al 2001, e successivamente in Francia e Monaco dal 2010 al 2015, conduce il processo di adesione di Israele all' Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e conduce i negoziati per il miglioramento delle relazioni con l'Unione Europea. Nel 2005 è portavoce del primo ministro Ariel Sharon, durante il ritiro di Israele da Gaza. Oggi Yossi Gal è vice-presidente per l'Avanzamento Universitario e le Relazioni Esterne dell'Università ebraica di Gerusalemme, fondata da Albert Einstein, che sta per compiere cento anni di vita. Lo abbiamo incontrato a Lugano, in occasione di una conferenza sul Medio Oriente, promossa dall'Associazione Svizzera-Israele Sezione Ticino e da Brain Circle Lugano.
Netanyahu: “Due Stati? Non è tempo di regali ai palestinesi”Fedez il Nullatenente
Netanyahu: “Due Stati? Non è tempo di regali ai palestinesi”Fedez il Nullatenente
Il 7 febbraio il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato il piano di Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ribadendo che l'obiettivo di Israele è la "vittoria totale" contro Hamas. Alla sua 74esima edizione, il Festival di Sanremo si conferma un grandissimo successo: la prima serata ha raggiunto un audience di oltre 65 per cento dei telespettatori.CONFrancesca Gnetti, editor di Medio oriente di InternazionaleTiziana Triana, direttrice editoriale di Fandango LibriMedio Oriente: https://www.youtube.com/watch?v=6e7_1z94t8cSanremo: https://www.raiplay.it/video/2024/02/Sanremo-2024---Conferenza-stampa-del-07022024---Roberta-Lucca-sulla-fruizione-digital-del-Festival-Dati-record-24962525-67be-4eae-a396-4adb74192547.htmlArticolo: La morte torna dal fronte di Silke Bigalkehttps://www.internazionale.it/magazine/silke-bigalke/2024/02/08/la-morte-torna-dal-fronteFilm della settimana: Green border di Agneiszka HollandSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
#SandraMilo #addio #funerali; #Africa #GiorgiaMeloni 5,5 #miliardi @FrancescoBechis ; #Scuola #Maturità come cambia l' #esame @LorenzaLoiacono ; #Carabiniere #Mattarella risposta #marcia #palestinese @ValeriaDiCorrado ; #Cinema #Film #Beningni @GloriaSatta ;
Per la prima volta, quest'anno gli ucraini celebrano il Natale il 25 dicembre. Un cambiamento annunciato dal presidente Zelenskyj per allontanarsi dalla tradizione della Chiesa ortodossa russa. Intanto a Betlemme niente albero di Natale e niente turisti in una città "vuota e triste".
Il 14 dicembre il parlamento brasiliano ha approvato una legge che minaccia i diritti delle popolazioni indigene sulle terre che abitano o rivendicano. All'inizio di dicembre alcuni avvocati e attivisti per i diritti degli immigrati hanno denunciato l'iniziativa del governo belga, giudicata illegale.CONAlberto Riva, giornalista e scrittoreFrancesca Spinelli, giornalista, da BruxellesLINKBrasile: https://www.youtube.com/watch?v=pporXS8hzfsBelgio: https://www.lavenir.net/actu/belgique/2023/12/11/nicole-de-moor-notre-pays-est-solid[…]c-les-refugies-palestiniens-video-RJQCVJ7S3BBTXASFBEWDSGMLYM/Libri della settimana:L'ultima cosa bella sulla faccia della terra, Michael Bible, AdelphiL'invincibile estate di Liliana, Cristina Rivera Garza, SurV13, Emmanuel Carrère, AdelphiLa notizia di scienza: https://www.internazionale.it/magazine/2023/12/14/protezione-solare-2Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Alessia Melcangi, ricercatrice associata ISPI e professoressa associata alla Sapienza, del ruolo dell'Egitto nella guerra in Israele e Palestina. Per rimanere aggiornato sulla questione israelo-palestinese clicca qui Qui trovi il programma di Future4Cities che si terrà a BASE Milano, il 25 e 26 ottobre 2023. Ti aspettiamo!
Puntata importante per il rientro di Real America dopo la (lunga) pausa estiva! Oggi parliamo, inevitabilmente, della guerra israelo-palestinese. Come hanno reagito gli Stati Uniti in quella che molti hanno definito come l'11 Settembre Israeliano? E come si sono evolute le opinioni sul conflitto nel paese più importante del mondo? E poi, gli americani riusciranno questa volta ad impedire una escalation regionale se non mondiale dell'ennesimo conflitto tra gli Israeliani e i Palestinesi? A questo ed altro cerchiamo di dare risposte nella puntata di oggi. Ascoltateci e fate girare la puntata ad amici e parenti, e registratevi al programma su tutte le app musicali dove ci trovate sotto la voce "Vera America". Buon ascolto! Qui sotto trovate una serie di articoli interessanti sul tema della puntata:Group escalates doxxing campaign against pro-Palestinian Harvard students (msn.com)Tension rises in Jordan with threat of new wave of Palestinian refugees (msn.com)CEO of Web Summit resigned. He suggested that Israel is committing war crimes (msn.com)‘Not in our name': Jewish peace activists across the US call for immediate ceasefire and justice for Palestinians (msn.com)Real America, il podcast su tutto ciò che è America per gli Italiani in giro per il mondo!
D'ora in poi la Cisgiordania e Gaza verranno definiti dal governo australiano come “Territori Palestinesi Occupati” e gli insediamenti dei coloni israeliani come “illegali”. La decisione è stata presa dal governo in vista del congresso laburista della settimana prossima.