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Omelia della s. Messa del 31 Luglio 2025, Memoria di s. Ignazio di Loyola, tenuta da p. Francesco M. Budani, FI
RICETTA DEL BANKETTO DI ISPIRAZIONE
Olbia ospita la prima Conferenza Regionale sull'Immigrazione in Sardegna: un evento che mette al centro il valore della diversità, promuove l'inclusione e costruisce nuove politiche condivise per il futuro dell'isola. Dal 3 al 4 luglio Olbia diventa capitale del dialogo interculturale grazie alla prima Conferenza Regionale sull'Immigrazione. L'iniziativa, promossa dall'Assessorato regionale al Lavoro, rappresenta un momento storico per la Sardegna e intende valorizzare il contributo delle persone migranti nella vita pubblica e sociale dell'isola. Un'occasione per riflettere, confrontarsi e ripensare il presente con uno sguardo aperto sul futuro. Ospite di Unica Radio è Ignazio Boi, dello staff dell'assessorato, che ha spiegato le ragioni e gli obiettivi dell'evento: “La nostra società è multiculturale e poliedrica, è ora di riconoscere l'altro come occasione di crescita, non come pericolo. Ognuno di noi è diverso, e questa diversità è una ricchezza”. Il dottor Boi ha sottolineato l'importanza di superare gli stereotipi e di avviare una narrazione collettiva incentrata sulla condivisione, l'arricchimento reciproco e l'integrazione sociale. Un documento programmatico per rafforzare l'inclusione e contrastare le disuguaglianze La conferenza non sarà un semplice incontro, ma getterà le basi per la stesura di un documento programmatico che guiderà le politiche regionali su inclusione, immigrazione, lavoro e cooperazione istituzionale. Un segnale forte, sostenuto dalla presenza della Presidente della Regione, del Presidente del Consiglio Regionale, e di numerosi assessori, a indicare una volontà politica condivisa. Durante l'intervista, Boi ha posto l'accento su un dato chiave: oggi i cittadini migranti in Sardegna sono 55.000, pari al 3,5% della popolazione residente. Un numero che dimostra la crescente presenza e il radicamento delle comunità straniere sull'isola. “Sono i nostri conterranei a tutti gli effetti – ribadisce – e partecipano attivamente alla nostra economia, pagano le tasse, lavorano, creano impresa”. Il programma dell'assessorato include interventi per la mediazione linguistico-culturale, progetti di integrazione socio-lavorativa, tutela dei minori stranieri non accompagnati, sensibilizzazione nelle scuole, e una forte attenzione alla lotta contro lo sfruttamento lavorativo. La Regione, infatti, ha ottenuto fondi per costituire un Osservatorio regionale sul caporalato e rafforzare i centri antidiscriminazione. Cultura, arte e partecipazione: una Sardegna che si racconta anche attraverso l'incontro Secondo Boi, l'arte, la danza, la musica e il teatro delle comunità migranti rappresentano un'occasione di scambio culturale e un volano per la crescita sociale. La Sardegna, da sempre crocevia di popoli e culture, può diventare un modello nazionale proprio grazie alla sua storia di accoglienza. “Non si tratta di sostituzione etnica – precisa Boi – ma di una vera valorizzazione delle competenze e dei talenti presenti nel nostro territorio. La co-programmazione tra istituzioni, enti locali e terzo settore sarà centrale per dare continuità a questo percorso”.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8210CACCIATI VIA I SACERDOTI NON IN LINEA CON LO STILE DEL VESCOVO di Andrea Zambrano «Non in linea con lo stile pastorale della diocesi». È con questa risibile motivazione che il vescovo di Torino Roberto Repole ha interrotto la convenzione che la Chiesa di Torino aveva da molti anni con i sacerdoti dell'Istituto del Verbo Incarnato (IVE). Non ha chiesto alla Congregazione, commissariata per motivi che esulano dal caso in questione, di avere altri sacerdoti, ma ha chiuso sic et simpliciter un'esperienza che a detta dei numerosi fedeli delle parrocchie di Maria Madre della Chiesa e del beato Piergiorgio Frassati, era fruttuosa in termini di vita spirituale. Anzi, più che fruttuosa.«Da quando sono arrivati i Padri dell'IVE - ha spiegato alla Bussola uno dei parrocchiani, Piergiorgio Ferrero - ho visto la mia Parrocchia rinascere. Maggior afflusso alla Messa, asilo con bambini entusiasti, scuola parentale, oratorio, famiglie lontane si sono riavvicinate alla fede, aumento delle confessioni con disponibilità quotidiana, adorazione quotidiana e venerdì tutto il giorno, Rosario quotidiano, formazione alle famiglie, Chiesa sempre aperta, esercizi spirituali di S. Ignazio di Loyola, gruppo pensionati, centro di ascolto, visita settimanale agli ammalati gravi, formazione alla Consacrazione a Maria secondo S. Luigi Grignion de Montfort, formazione settimanale dei giovani adolescenti, universitari e lavoratori, 10 vocazioni più 60 nell'Ordine Terziario. Quante altre Parrocchie hanno dato gli stessi frutti?».Effettivamente è una domanda che non ha nulla di retorico. Il caso di Torino ha dell'eclatante e mostra bene come in nome di una ideologia progressista non ci si faccia scrupolo a distruggere il bello che nasce. Da quanto risulta alla Bussola, infatti, un gruppo di laici iper-progressisti ha cominciato ad attaccare i sacerdoti e l'arcivescovo ha obbedito senza colpo ferire all'ordine di mandarli via impartitogli da qualche monsignore di curia stranamente zelante.LA PROTESTA DEI FEDELIInfatti, quando nei giorni scorsi si è svolta un'affollata e agguerrita assemblea parrocchiale nelle due chiese, i fedeli si sono sentiti rispondere da un emissario di curia queste testuali parole: «Perché non sono in sintonia con il Vescovo. Quando abbiamo chiesto perché non erano in sintonia non ci hanno risposto, facendoci infuriare, ovviamente», ha spiegato Ferrero.La protesta dei fedeli non finisce qui, ma da qualche giorno è attiva su internet, dove è stata aperta una petizione on line volta proprio a chiedere al cardinale Repole di ripensarci. «Al momento siamo già ad un migliaio di firme di parrocchiani. Inoltre, abbiamo inviato molte testimonianze alla mail dell'Arcivescovado».Nel sito c'è la possibilità di firmare a favore dei tre sacerdoti dell'IVE, i quali, hanno incassato obtorto collo la decisione di Repole e si prepareranno dunque a fare le valige. Anche pubblicamente non hanno intenzione di sollevare polveroni, fedeli alla consegna tipica di molte Congregazioni di andarsene in punta di piedi così come si era arrivati. Ma l'amarezza è palpabile, anche perché non ci sono delle accuse specifiche rivolte a loro, ma solo una generica presa di distanza dal loro stile.Lo stile ecclesiale, appunto. Questo misterioso ircocervo capace di polarizzare le comunità e creare delle vere e proprie ferite tra i parrocchiani mentre tutto intorno deve per forza parlare di comunione e di unità. Di solito parla di "stile ecclesiale" chi non ha altri argomenti di fronte all'evidenza.LA SANA DOTTRINA CATTOLICA«I Padri IVE celebrano regolarmente la Messa in Novus Ordo. Mai una parola contro il Papa - conclude Ferrero -. Mai una parola contro Il Concilio Vaticano II. Catechesi senza mai una virgola al di fuori del Catechismo, quello ultimo di Ratzinger. Allora perché non in sintonia? Perché indossano la talare? Perché recitano la preghiera a S. Michele Arcangelo di Leone XIII alla fine della Messa e perché San Michele gli dà così fastidio? Perché predicano i Novissimi (morte, giudizio, inferno e Paradiso) ormai dimenticati nella predicazione? Perché i fedeli chiedono la Comunione nella bocca? Perché sono poco ecologici e si dimenticano di predicare la raccolta differenziata? Perché non mettono la bandiera arcobaleno davanti alla Chiesa? Perché sono poco aperti al dialogo interreligioso e non mandano i bambini a pregare in moschea come è successo a Treviso? Perché sono troppo concentrati nella salvezza eterna delle anime? Non ci è dato di saperlo».Ma è evidente che tutti questi aspetti, che pure fanno parte della sana dottrina cattolica, oggi sono visti con fastidio da certi vescovi, e soprattutto se tutto questo non fa altro che attirare a sé famiglie, giovani e nuove vocazioni.Del resto, non era stato Papa Francesco ad aver più volte espresso i suoi dubbi su tutte quelle realtà che crescevano troppo in devozione, adombrando che avessero qualcosa di sbagliato da nascondere? In fondo Repole non fa altro che adeguarsi a quelle che sono le linee guida del pontificato scorso. C'è solo da sperare che col nuovo pontificato di Leone XIV queste "linee guida ammazza parrocchie" siano presto cancellate.Nota di BastaBugie: Francesco Agnoli nell'articolo seguente dal titolo "Via l'IVE da Torino? Il popolo di Dio non ci sta" racconta che i sacerdoti sono pronti all'obbedienza, ma i fedeli non si rassegnano a una scelta "divisiva" da parte della diocesi. La vicenda potrebbe concludersi ben diversamente, con un messaggio di pacificazione e unità, parole chiave del nuovo pontificato.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 18 giugno 2025:La vicenda che riguarda le due comunità cattoliche di Torino affidate ai sacerdoti dell'Istituto del Verbo Incarnato (IVE) che dovranno lasciarle - raccontata su questo giornale da Andrea Zambrano - ha fatto giustamente il giro del web, sollevando scoramento, delusione ed anche rabbia. Conoscendo la storia da vicino, mi sento chiamato ad intervenire, non senza provare ad inquadrare questo specifico fatto nella vita generale della Chiesa di oggi.Veniamo da un tempo di grandi tribolazioni e di forti lacerazioni. I signori cardinali, nelle congregazioni generali, hanno ripetuto quasi all'unisono di sentire un'esigenza che papa Leone XIV sta accogliendo con tutto il suo cuore: è il tempo della misericordia, è il momento di ricucire gli innumerevoli strappi che sono stati fatti in questi anni da chi ha applicato l'ideologia all'interno della chiesa: tu sei indietrista, tu sei troppo tradizionale, tu sei pelagiano, tu sei qui, tu sei lì... Anatemi e scomuniche, una dopo l'altra, in mezzo a discorsi sull'inclusione, l'apertura, la sinodalità. Una scissione totale tra realtà e parole, tra azioni e prediche.Quanti sacerdoti, un tempo stimati, e persino quanti ordini religiosi, sono stati perseguitati in questo modo, senza accuse specifiche, senza aver commesso alcuna colpa, ma perché rei di non essere "in sintonia" con questa o quella opinione del loro superiore.Se un tempo vigeva il detto in necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas, oggi non si sa più cosa sia l'unità sull'essenziale, non si accettano dubbi di alcun genere, e la carità è calpestata come avviene nella vita politica, dove la contrapposizione e la guerra sono la norma, non solo tra partiti diversi, ma anche tra correnti di uno stesso partito. Ma la Chiesa non è un piccolo partito litigioso, non può essere questo! Parlando alla Curia, ai cardinali, al clero di Roma, Leone XIV invita proprio ad una vera fraternità in Cristo: il suo motto, «In Illo uno unum», significa che «nell'unico Cristo siamo uno». Solo così, come testimoni di una Verità salvifica, nell'amore fraterno, la Chiesa può davvero cambiare il mondo, ed essere "credibile".Personalmente ho conosciuto piuttosto bene i padri che guidano le chiese Maria Madre della Chiesa e Beato Pier Giorgio Frassati e li ho visti in azione con le loro comunità: tanti giovani, tanto entusiasmo, preghiera, giochi, canti, amicizia... Ho visto dei Giovanni Bosco sorridenti e premurosi, attenti alle esigenze spirituali e materiali dei loro parrocchiani. Se l'albero si vede dai frutti, quelle due parrocchie torinesi sono vigne che hanno prodotto e producono frutti abbondanti, oasi di pace e di fraternità nella fede in Cristo, in un tempo di languore e solitudine.«I padri sono pronti all'obbedienza, come sempre, ma siamo noi che non ci rassegniamo», mi ha confidato uno dei fedeli, «per il semplice fatto che si abbandona un gregge, numeroso e motivato, lasciandolo senza pastori. Perché scandalizzare così tanta gente che è tornata alla fede grazie a questi padri, o altri che si sono avvicinati da poco e stanno intraprendendo un percorso che, in questo modo, verrebbe brutalmente troncato? E perché fare una scelta così divisiva e dura, senza neppure ascoltarci, senza dare una sola motivazione vera, grave, oggettiva? Le pseudo-spiegazioni che ci sono state fornite, con imbarazzato, ci hanno indignato».Nel suo racconto, come in quello di molti altri, c'è un senso di scoramento e l'impressione che dietro l'accusa generica (mancanza di sintonia con la diocesi), si celino anche divergenze di opinioni con questo o quel personaggio locale, ma anche, e forse soprattutto, gelosie ed invidie, non rare tra gli stessi pastori, di cui il cardinal Repole potrebbe non essere a conoscenza.«Da quello che ho potuto capire», mi dice un altro fedele, che sta organizzandosi con un gruppo consistente di persone per farne sentire la voce, «il vescovo Repole non è il vero autore di q
Philippe AghionCollège de FranceÉconomie des institutions, de l'innovation et de la croissanceAnnée 2024-2025Colloque - The Economics of Artificial IntelligenceIgnazio Visco : Roundtable: The impact of AI for policy making – Opening remarksIgnazio ViscoGovernor Emeritus of Banca d'Italia
Prendere in mano la propria vita - conferenza di Lorenzo Gilardi SJ - "Un metodo: gli esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola" - Chiesa Vecchia di Baggio - 12 maggio 2025
In questo episodio Gianluca Gatta presenta “L'avventura di un povero cristiano” di Ignazio Silone, un'opera teatrale che racconta gli ultimi anni di vita dell'eremita Pietro da Morrone, passato alla storia con il nome di Celestino V, il Papa che, dopo appena cinque mesi di pontificato, abdicò e si trovò a subire la persecuzione del suo successore, Bonifacio VIII. Il primo Papa della storia a rinunciare al soglio pontificio, simbolo del conflitto tra purezza delle idee e pragmatismo istituzionale.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8145OMELIA II DOM. DI PASQUA - ANNO C (Gv 20,19-31) di Don Stefano Bimbi Oggi il Vangelo ci mette davanti a un'immagine potente: le porte chiuse. I discepoli sono chiusi in casa. Non per comodità, ma per paura. Paura dei Giudei di fare la fine di Gesù, paura forse anche di sé stessi, per essere scappati via ed aver abbandonato il Figlio di Dio. Potrebbe essere che anche noi ci sentiamo così. Chiusi in qualche stanza interiore. Bloccati da dubbi, da delusioni, da una fede che a volte non sentiamo più. Oppure feriti, scoraggiati, arrabbiati con Dio, o semplicemente stanchi. Ed è lì, esattamente lì, che Gesù entra. Non bussa. Non rimprovera. Non dice: "Ehi, dove eravate quando ero sulla croce?". Entra. Si mette in mezzo. E dice: "Pace a voi". È la prima parola del Risorto. Non un'accusa, ma un dono. Non un "vi siete comportati male", ma un "sono qui per voi".Iniziamo a farci delle domande profonde. Dove nella mia vita sto tenendo le porte chiuse a Gesù? Ho il coraggio di lasciarlo entrare nella mia paura, nella mia confusione?Gesù nel Cenacolo fa un gesto strano ma essenziale: mostra le mani e il fianco. Non nasconde le ferite. Le ferite sono testimonianza della Passione e trofei della Resurrezione. Sono la prova che l'amore è sempre unito al dolore. Se vogliamo amare realmente dobbiamo essere pronti a soffrire per la persona amata. Lo sa bene una mamma che va a partorire. Lo sa ogni padre di famiglia che si sacrifica ogni giorno per dare sicurezza e benessere ai suoi cari.IL PERDONO DEI PECCATI ATTRAVERSO LA CONFESSIONECristo poi invia gli apostoli: "Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi". Non dice: "Aspettate quando sarete più preparati e vi sentirete pronti". Li manda così come sono, ma pieni di Spirito Santo. La forza viene da Dio, non dalle capacità dei singoli apostoli. Tra l'altro la parola "apostolo" in greco significa "inviato". Per cosa Gesù invia gli apostoli nel mondo? Per portare la sua Parola e i sacramenti, segni efficaci della Grazia di Dio. Dice Gesù ai dodici: "Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". Gesù dona lo Spirito Santo per rimettere i peccati. Da notare che il Signore stabilisce che il perdono dei peccati deve passare dalla Chiesa che, non a caso, è apostolica. E non dice: "A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, ci penserò io direttamente". Ma dice: "A coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". L'insegnamento è chiaro. Chi vuole essere perdonato non può dire: "Non mi fido della Chiesa e poi i sacerdoti sono più peccatori di me, quindi io mi confesso direttamente da Gesù". Assolutamente no. No Chiesa? No confessione al sacerdote? Niente perdono dei peccati. Il Vangelo non poteva essere più chiaro di così!TOMMASO APOSTOLOPoi arriva Tommaso. Lui non era lì con gli altri la prima volta che è apparso Gesù risorto. Non ci sta a credere solo per sentito dire. Vuole toccare. Vuole vedere. E Gesù non si scandalizza. Anzi, otto giorni dopo torna, entra ancora a porte chiuse, e dice la stessa cosa: "Pace a voi". Poi si rivolge proprio a lui: "Metti qui il tuo dito... e non essere incredulo, ma credente". Gesù non ha paura del nostro dubbio. Lo incontra.Ciascuno di noi deve chiedersi se sta davvero cercando Dio, se approfondisce i temi della fede o è fermo a quello che ha imparato da piccolo. Avere un padre spirituale e fare un cammino di fede è essenziale per fare passi avanti. Altrimenti nella vita spirituale, se non si va avanti, si va indietro.Tommaso tocca, vede, e non dice: "Ah, ok, ora ho la prova, avevano ragione gli altri ora gli chiedo scusa". No, dice: "Mio Signore e mio Dio!". È un grido d'amore. È il momento in cui la Fede diventa un rapporto personale. Non più solo teoria. È relazione con Gesù.Dobbiamo chiederci se anche noi diciamo con Tommaso e nella verità: "Mio Signore e mio Dio". Oppure la nostra Fede è ancora solo una cosa esterna, fatta di abitudini?Il Vangelo di questa domenica in Albis ci chiama a fare pace con la nostra paura, a credere anche con le ferite addosso, a non avere vergogna dei nostri dubbi, ma soprattutto a fidarci di un Dio che continua a entrare, anche quando le porte sono chiuse.Beati noi - dice Gesù - se crediamo anche senza vedere. Beati noi se lo lasciamo entrare, ogni volta, anche nella penombra della vita di ogni giorno.SANT'IGNAZIO DI LOYOLAConcludiamo con una storia vera, di un uomo che non cercava affatto Dio, ma che lo ha incontrato proprio quando le speranze erano finite e tutto sembrava crollare.Il suo nome è Ignazio di Loyola. Da giovane non aveva nessuna intenzione di diventare santo. Era un nobile, un cavaliere. Gli interessavano la gloria, la fama, le armi e le donne. Voleva spaccare il mondo, essere ammirato, vincere battaglie. Non c'era spazio per la fede vera. Era cristiano di nome, come tanti oggi, ma il centro della sua vita era lui stesso. Poi, in una battaglia a Pamplona, fu gravemente ferito da una cannonata. Tutto crollò in un attimo. Costretto a letto per mesi, solo, immobile, con il futuro distrutto. Le sue "porte" erano chiuse: quelle dei sogni, della carriera, delle certezze. Ma lì, in quella stanza ferma, buia, noiosa, Ignazio cominciò a leggere. Cercava romanzi cavallereschi, ma trovò solo una Vita di Cristo e un libro sui Santi. All'inizio li leggeva per passare il tempo, poi… qualcosa cominciò a toccarlo.Ogni volta che immaginava le imprese dei cavalieri, si esaltava… ma poi gli restava dentro un vuoto. Ogni volta che pensava a vivere come San Francesco o come Sant'Agostino, invece, sentiva una pace nuova, più profonda. Fu il primo segnale.Non una visione, non un miracolo, ma un cambiamento dentro. Era Gesù che entrava, come nel Cenacolo, a porte chiuse. E da lì iniziò un cammino lungo, difficile, fatto anche di cadute, dubbi, lotte interiori. Ma quello che Ignazio cercava nel mondo, finalmente lo trovò in Cristo: la vera grandezza, la vera libertà, la vera gioia.E cosa disse alla fine della sua vita? "Prendete, Signore, e accettate tutta la mia libertà, la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà… a voi, Signore, restituisco tutto."Un uomo che voleva comandare su tutto, alla fine si consegna a Dio con tutto sé stesso. Questo è il potere dell'incontro. Questo è ciò che accade quando Cristo entra nonostante le porte chiuse.Anche noi, come Ignazio, abbiamo i nostri sogni, i nostri castelli, i nostri dubbi. Ma forse proprio lì, dove tutto sembra fermarsi, Cristo ci aspetta per cominciare qualcosa di nuovo. Oggi, se avremo il coraggio di dire come Tommaso: "Mio Signore e mio Dio", se ci fidiamo di quel "Pace a voi", anche noi possiamo cambiare rotta, ricominciare da dentro.Non è mai troppo tardi per incontrare Cristo. Lui entra anche se noi non lo stiamo cercando. Anzi, spesso entra proprio allora. Basta che noi lo riconosciamo come nostro unico salvatore!
Informações sobre os Cruzeiros italianos - Costa Crociere:https://www.costacruzeiros.com/(11) 2123-3692 Abbiamo intervistato il comandante della Costa Diadema Ignazio Giardina, che ci ha spiegato come funziona la nave più italiana al mondo e le relazioni tra Italia e Brasile.Per i sottotitoli cliccare sul link del canale youtube: https://youtu.be/ASmdHj3_rdQ?si=wB3TQYF7raaEaFdGEntrevistamos o comandante da Costa Diadema Ignazio Giardina, que nos explicou como funciona o navio mais italiano do mundo e o relacionamento entre Itália e Brasil.Para as legendas: https://youtu.be/ASmdHj3_rdQ?si=wB3TQYF7raaEaFdGL'ITALIA è QUI!
E via che si comincia, con questa settimana tutta dedicata al cinema trash che più trash forse non si può.Lo dico subito, come premessa : astenersi assolutamente permalosi, perché come mi piace sempre fare, queste recensioni sono frutto di spirito goliardico e dell'esclusiva voglia del sottoscritto di divertirsi e possibilmente far divertire anche chi mi ascolta.Il trash contenuto in queste pellicole è molto meno maleodorante di tanti film che si credono stocazzo e poi sono il nulla assoluto. In questa settimana podcast CaRfatica invece parlerò di titoli talmente assurdi da fare quasi il giro e risultare simpatici, con un posticino di calore che sono riusciti a ritagliarsi nel mio cuore.E iniziamo con questo Primavera di granito, che può benissimo sostituire il grande assente di questa week che è Quattro carogne a Malopasso, che ormai è celeberrimo e conoscete tutti.Un poliziesco amatoriale nel quale regia e recitazione si fondono in un oblio che strappa qualche risata, specialmente nel finale della resa dei conti. Dovete trovarlo e vederlo assolutamente! La scena dell'assalto al furgone portavalori credo che possa entrare di diritto nella storia del Trash!
In questa puntata un po' di ciò che davvero mi ha dato Total Party Kast, oltre all'avermi permesso di dire la mia fortissima opinione sui CLIFFHANGER nel GDR nelle orecchie di MILIONI (non milioni) di persone. Plin Plin Plon
"Fresco" è un libro che parla di pesce. Un manuale contemporaneo per "Conoscere, scegliere, cucinare il pesce". Lo hanno scritto insieme un bravissimo giornalista e food writer come Eugenio Signoroni e un oste e cuoco tra i più esperti della materia, Gennaro D'Ignazio della Vecchia Marina di Roseto degli Abruzzi, ed è stato pubblicato da Topic Edizioni. A C'è Di Buono conversiamo con entrambi per raccontare questo lavoro, che sa dare nuova consapevolezza a chi si accosta alla cucina di mare, rispondendo alle domande che molti si fanno in pescheria. A cura di Niccolò Vecchia
Dall' emo-rock al reggae con i Preferisco Ignazio e gli Inna Cantina, tutto in un'ora a VERGINE con Luca e Alessia
Omelia della s. Messa del 17 Ottobre 2024, Memoria di S. Ignazio, Vescovo e Martire, tenuta da p. Jean François M. Coudjofio, FI.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7931LE RELIGIONI NON SONO TUTTE UGUALI, NEMMENO SE LO DICESSE IL PAPA di Roberto de MatteiTra i più gravi errori oggi diffusi, anche negli ambienti cattolici, c'è quello secondo cui tutte le religioni si equivalgono perché adorano tutte un unico Dio. Quest'errore è gravissimo perché nega, alla radice, l'intrinseca verità della Chiesa cattolica. Purtroppo le dichiarazioni di papa Francesco al Catholic Junior College di Singapore, lo scorso 13 settembre 2024, sono su questa linea e, con tutto il rispetto che si deve al Papa, sono oggettivamente scandalose.Il resoconto ufficiale del Vaticano riporta testualmente queste frasi di Francesco: "Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio. Sono - faccio un paragone - come diverse lingue, diversi idiomi, per arrivare lì. Ma Dio è Dio per tutti. E poiché Dio è Dio per tutti, noi siamo tutti figli di Dio. "Ma il mio Dio è più importante del tuo!". È vero questo? C'è un solo Dio, e noi, le nostre religioni sono lingue, cammini per arrivare a Dio. Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, qualcuno indù, qualcuno cristiano, ma sono diversi cammini. Understood?" Capito?La nostra risposta è immediata: no, Santo Padre, non abbiamo capito e non possiamo capire. La nostra religione e anche la storia della Compagnia di Gesù alla quale Lei appartiene, ci insegna tutt'altro.La diocesi di Singapore, dove Lei ha fatto queste dichiarazioni, ha un illustre fondatore gesuita, san Francesco Saverio, che arrivò in Malacca, l'antico nome della zona, nel 1545. Nel 1558 il territorio venne elevato a diocesi, suffraganea di Goa, in India.IL GESUITA SAN FRANCESCO SAVERIOFrancesco Saverio nato da nobili genitori nel 1506 in Navarra, studiò all'università di Parigi, dove ebbe come compagno di camera Ignazio di Loyola, che trasformò il giovane da studente modello a campione del Vangelo. Il 24 giugno 1537 fu ordinato sacerdote e nella primavera del 1539 fu tra i primi fondatori della Compagnia di Gesù. L'anno dopo, quando il re Giovanni III del Portogallo, chiese missionari per le colonie portoghesi, fu inviato in India dal Papa con il titolo di "Nunzio apostolico".Giunto a Goa nel 1542, dopo un lungo e travagliato viaggio, passò per due anni di villaggio in villaggio, a piedi o su disagevoli imbarcazioni. esposto a mille pericoli, battezzando, fondando chiese e scuole, convertendo migliaia di abitanti, salutato ovunque quale santo e taumaturgo. Nel 1549 lasciò Goa per il Giappone, dove piantò i semi della fede cattolica. Il 17 aprile 1552, s'imbarcò per realizzare il suo ultimo progetto: portare il Vangelo in Cina. Nel corso dell'avventuroso viaggio approdò sull'isola di Sanciano, rifugio di pirati e contrabbandieri, dove si ammalò di polmonite, e privo com'era di ogni cura morì in una capanna il 3 dicembre dello stesso anno, dopo avere più volte ripetuto: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me! O Vergine, Madre di Dio, ricordati di me!".Il suo corpo, due anni dopo, fu trasportato integro, prima a Malacca e poi a Goa, dove si venera nella chiesa del Buon Gesù. La Chiesa del Gesù a Roma ne conserva un braccio, amputato per essere venerato accanto alla tomba di sant'Ignazio. Fu beatificato nel 1619 da Paolo V e canonizzato nel 1622 da Gregorio XV. La Chiesa ne ha fissato la festa liturgica il 3 dicembre e lo ha proclamato patrono delle Missioni.San Francesco Saverio tradusse in cristianesimo vissuto le parole rivolte da Gesù agli Apostoli: "Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo: chi invece non crederà, sarà condannato" (Mt. 16, 16). Le parole di Nostro Signore sono chiare: non c'è, ordinariamente salvezza, al di fuori del nome di Cristo. Si calcola che il Santo missionario abbia conferito il battesimo a circa 40.000 pagani, aprendo loro le porte del Paradiso.LA LETTERA E L'ATTO DI FEDEIn una celebre lettera del 15 gennaio 1544, san Francesco Saverio scrive da Goa: "Da quando arrivai qua non mi sono fermato un istante; percorro con assiduità i villaggi, amministro il battesimo ai bambini che non l'hanno ancora ricevuto. Così ho salvato un numero grandissimo di bambini, i quali, come si dice, non sapevano distinguere la destra dalla sinistra. I fanciulli poi non mi lasciano né dire l'ufficio divino, né prendere cibo, né riposare fino a che non ho loro insegnato qualche preghiera; allora ho cominciato a capire che a loro appartiene il Regno dei cieli (...) moltissimi in questi luoghi, non si fanno ora cristiani solamente perché manca chi li faccia cristiani. Molto spesso mi viene in mente di percorrere le Università d'Europa, specialmente quella di Parigi, e di mettermi a gridare qua e là come un pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che carità con queste parole: ahimé quale gran numero d'anime, per colpa vostra, viene escluso dal cielo e cacciato nell'inferno! Oh! Se costoro, come si occupano di lettere, così si dessero pensiero anche di questo, onde poter rendere conto a Dio della scienza e dei talenti ricevuti! In verità moltissimi di costoro, turbati a questo pensiero, dandosi alla meditazione delle cose divine, si disporrebbero ad ascoltare quanto il Signore dice al loro cuore, e messe da parte le loro brame e gli affari umani, si metterebbero totalmente a disposizione della volontà di Dio. Griderebbero certo dal profondo del loro cuore: Signore eccomi; che cosa vuoi che io faccia? Mandami dove vuoi, magari anche in India".San Francesco Saverio ci ha anche lasciato un "Atto di fede" che merita di essere recitato in ginocchio e profondamente meditato in questi tempi di confusione:"Credo, con tutto il mio cuore, tutto ciò che la Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, mi ordina di credere di Voi, o mio Dio! Dio unico in tre persone.Credo tutto ciò che la Chiesa crede ed insegna del Figlio eterno del Padre, Dio come Lui, e che, per me, si è fatto uomo, ha sofferto, è morto, è risuscitato e regna nel cielo con il Padre e lo Spirito Santo.Credo infine tutto ciò che la Chiesa santa, la nostra madre, mi ordina di credere. Ho la volontà ferma di perdere tutto, di soffrire tutto, di dare il mio sangue e la mia vita, piuttosto che di rinunciare a un solo punto della mia fede, nella quale voglio vivere e morire.Quando verrà la mia ultima ora, la mia bocca fredda non potrà forse rinnovare l'espressione della mia fede; ma confesso, fin d'ora, per il momento della mia morte, che vi riconosco, o Gesù Salvatore! come Figlio di Dio. Credo in Voi, vi dedico il mio cuore, la mia anima, la mia vita, tutto me stesso. Amen".
Crystal King, bestselling author of The Chef's Secret and Feast of Sorrow, is our latest guest on Historical Happy Hour to discuss her latest novel, In the Garden of Monsters. A woman with no past... In post-war Italy, a beautiful model with no memory of her past is drawn into a mysterious world when she becomes the muse of Salvador Dalí at the eerie Sacro Bosco, the Garden of Monsters. As she poses as Persephone, she grapples with unsettling connections to the enigmatic garden and its dark host, Ignazio, who may hold the key to her forgotten identity.
Oggi ci occupiamo del matrimonio di Ignazio de Il Volo, con Benedetta Tieri e Stefania D'Alonzo, per Inutiful!
Ignazio Rosato"Il grano nero"Scatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itÈ il 1893 e nell'aspra campagna siciliana i baroni si aggrappano allo sfruttamento dei contadini per mantenere i loro privilegi. 'Nofrio Patania lavora la terra, è un viddano, così come lo era suo padre, e prima ancora suo nonno. Perché solo una cosa è certa: se i nobili ereditano dai padri il titolo, i viddani si tramandano la miseria. 'Nofrio e Caterina conducono infatti una vita semplice, umile; il loro amore è sincero. Hanno una figlia, Nicolina, e un'altra in arrivo. Le idee socialiste irrompono nella loro quotidianità e con quelle le preoccupazioni e le rinunce. Sono i mesi in cui si realizza lo sciopero dei contadini contro i baroni e ‘Nofrio è tra i capi. Il movimento, con le sue contraddizioni, rischia di piegarsi al potere quando la vita di ‘Nofrio e della sua famiglia viene sconvolta. Ripercorrendo i fatti reali che portarono alla feroce repressione armata dei Fasci siciliani, l'autore rivela, tramite lo sguardo di una piccola comunità, un lato inedito del più grande movimento di massa dell'Italia di fine Ottocento. Con un racconto capace di parlare di amore e libertà all'uomo di oggi, Ignazio Rosato restituisce alle donne e agli uomini dimenticati dalla storia una voce autentica e necessaria.Ignazio Rosato è nato a Palermo nel 1980. Si è laureato all'Università degli Studi di Palermo, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca in Storia della cultura. È autore televisivo, teatrale e cinematografico. Nel 2017 ha iniziato il sodalizio artistico con Roberto Lipari, con il quale scrive testi per molte trasmissioni televisive, tra cui Striscia la Notizia. Per il teatro è co-autore di diversi spettacoli come Non ce n'è comico (2020) e …E ho detto tutto (2023). Per il cinema è co-autore del soggetto e della sceneggiatura di Tuttapposto (2019) e Spaccaossa (2022), presentato alla 79a edizione del Festival del Cinema di Venezia (Giornate degli Autori), in nomination ai David di Donatello e ai Nastri d'Argento. Per Amazon Exclusive è co-autore del soggetto e della sceneggiatura di So tutto di te (2023). Il grano nero è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
ROMA (ITALPRESS) - Una serata conviviale a Villa Miani, a Roma, che ha ospitato il "Summer Dinner", del Gruppo San Donato. Per l'occasione i padroni di casa, Angelino Alfano, presidente del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi, presidente di GKSD Investment Holding e vice presidente del Gruppo San Donato, Paolo Rotelli, vice presidente del Gruppo San Donato e le Ettore Sequi, Segretario Generale di Ecam Council, hanno ospitato numerose figure di rilievo del mondo politico e non solo: dal presidente del Senato, Ignazio la Russa, al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, passando per Gianni Letta e Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati. Nel corso della serata è stato conferito anche il premio ‘Most Inspiring Woman' a Mays Anber, ad Afef Jnifen, a Rajae Bezzaz ed Eleonora Daniele, quattro donne che hanno in comune il loro impegno professionale nel mondo dei media e nel sostenere i diritti civili e umani.spf/sat/gtr
ROMA (ITALPRESS) - Una serata conviviale a Villa Miani, a Roma, che ha ospitato il "Summer Dinner", del Gruppo San Donato. Per l'occasione i padroni di casa, Angelino Alfano, presidente del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi, presidente di GKSD Investment Holding e vice presidente del Gruppo San Donato, Paolo Rotelli, vice presidente del Gruppo San Donato e le Ettore Sequi, Segretario Generale di Ecam Council, hanno ospitato numerose figure di rilievo del mondo politico e non solo: dal presidente del Senato, Ignazio la Russa, al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, passando per Gianni Letta e Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati. Nel corso della serata è stato conferito anche il premio ‘Most Inspiring Woman' a Mays Anber, ad Afef Jnifen, a Rajae Bezzaz ed Eleonora Daniele, quattro donne che hanno in comune il loro impegno professionale nel mondo dei media e nel sostenere i diritti civili e umani.spf/sat/gtr
A fearsome feminist movemnet has sprung up in response to an epidemic of feminicide in South America, achieving change thanks in large part to an innovative data activism campaign. Cathering D'Ignazio of the Data + Feminism Lab at MIT wrote a wonerful book that doesn't just chronicle the movement, but acts as a handbook for using data in fights for justice.
Una carriera che unisce tre ragazzi, in bilico tra la fortuna di essersi incontrati negli anni dell'adolescenza, e la capacità di mantenere saldamente il rapporto quando è subentrata l'età adulta. In un viaggio tra nostalgia e complicità, Ignazio, Gianluca e Piero raccontano a Malcom Pagani com'è nata e come sta evolvendo la storia de Il Volo.
Dai banchi di scuola ai palcoscenici i più prestigiosi del mondo. 3 ragazzi che, a soli 15 anni, hanno affascinato e conquistato tutti con il loro straordinario talento. Ebbene sì, Il Volo è passato dal BSMT. Il Volo è il trio italiano di tenori pop lirici composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. La loro carriera inizia nel 2009, quando partecipano individualmente alla seconda edizione del talent show "Ti lascio una canzone" e, complice l'intuizione del regista Roberto Cenci di unirli in un unico gruppo, lo vincono. Successivamente entrano a far parte dell'etichetta discografica americana Geffen Records, pubblicano un album destinato al mercato internazionale e diventano gli unici artisti italiani della storia ad aver siglato un contratto con una major statunitense di grande rilevanza. Con la potenza delle loro voci e lo stile unico che fonde la tradizione operistica con elementi più pop, ottengono nel giro di poco tempo un successo mondiale e diventano ambasciatori della cultura italiana nel mondo. Dopo qualche anno lontano dalla scena italiana, decidono di partecipare al Festival di Sanremo nel 2015 con "Grande amore" e trionfano. Alla seconda partecipazione, nel 2019, con "Musica che resta" arrivano terzi e quest'anno tornano sul palco dell'Ariston per celebrare i loro primi 15 anni di carriera. Una carriera straordinaria, iniziata da adolescenti e costruita con sacrificio, impegno e tanta ambizione. Ignazio, Gianluca e Piero ci hanno raccontato come la loro vita sia cambiata in maniera repentina, trasformandoli da semplici quindicenni a star mondiali. Successi, famiglia, amicizia, riconoscimenti, aneddoti surreali, cambiamenti e molto altro. Una chiacchierata in cui sono emerse le loro tre personalità ben distinte e in cui si sono lasciati andare a confidenze come mai prima d'ora. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
On today's show, Glenn Ignazio delves into the latest updates on the Israeli War. Glenn also discusses the tragic loss of five pilots over the weekend. Later, Marc Morano explores why the Green New Deal is even worse than you think and provides insights in The Politically Incorrect Guide to Climate Change. GUEST 1 OVERVIEW: Glenn Ignazio is a national security expert and news commentator specializing in special operations, defense, and intelligence. Additionally, he is a humanitarian, providing aid in Afghanistan and Ukraine, and serves as a mentor to those in crisis. GUEST 2 OVERVIEW: Marc Morano is the founder of Climate Depot.com, a TNT Radio host, and the author of "The Great Reset: Global Elites and the Permanent Lockdown". Marc is the award-winning producer, writer, and host of Climate Hustle — a film released in 2016, and Climate Hustle 2 in 2020. Marc is one of the highest-profile voices of climate skeptics in the world today. He currently serves as executive editor and chief correspondent for CFACT's award-winning ClimateDepot.com. Morano is the author of the 2021 book, "Green Fraud: Why the Green New Deal Is Even Worse than You Think". Morano is also the author of the best-selling 2018 book, “The Politically Incorrect Guide to Climate Change”. He served as a senior staffer at the US Senate Committee on Environment and Public Works. https://www.climatedepot.com/
On today's show, Joe Hoft discusses top headlines of the day. Later, Major Glenn Ignazio discusses opportunities and concerns that surround AI's rapid growth. Also, Craig Rucker discusses a new study zaps Biden's plan to transform the electrical grid.
On today's show, AI security- most people don't know that whatever question you ask and information you include now becomes data for anywhere in the world. In other words if you upload your resume to write yourself a bio; all the data in your resume is accessible to everyone.
On today's show, Braden Boucek delves into the case where Nashville settles a challenge against an unconstitutional sidewalk law. The city has agreed to pay a substantial settlement of $375,000 due to its infringement on citizens' property rights. Later in the program, Major Glenn Ignazio explores the critical topic of AI security. It's surprising how many individuals are unaware that any question they pose and the accompanying information instantly transforms into global data. To put it differently, even if you're just uploading your resume to craft a personal bio, all the data within that resume becomes readily accessible to anyone, anywhere. GUEST OVERVIEW: Larry Elder—the Sage from South Central—is a New York Times best-selling author, award-winning documentary filmmaker, and one of the best-known media figures in America today. His flagship daily radio program, “The Larry Elder Show,” was heard every weekday in all 50 states and on more than 300 stations. Larry's unique style, personal background, and professional experience combine to inspire, inform, and persuade his listeners, readers, and viewers to embrace the timeless American principles of personal responsibility and public accountability. In his words: “The question is not which party has my back, but which party can get government off our backs—so that we might all realize our God-given capabilities.”
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
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Ignazio La Russa preme ripetutamente il pulsante della penna mentre parla con i giornalisti in Senato.Come possiamo leggere questo comportamento non verbale in chiave psicologica?Ne parlo in questo episodio in un minuto.
GUEST OVERVIEW: Major Glenn Ignazio (ret), former Air Force Special Operations Command - MC130 Shadow pilot. After 23 yrs of flying, combat deployments and dozens upon dozens of high altitude operations and insertions; I had a Decompression Sickness Incident (DCS). I give briefings often regarding how a DCS incident and our aircrew rationalisation almost killed me. Major Glenn Ignazio, Retired Special Ops Air Force Commander & Expert in Defense Intelligence Technology. GUEST OVERVIEW: Bradley Schurman is the Founder and CEO of Chyron, and author of The Super Age and The Super Age: Decoding our Demographic Destiny.
GUEST 1 OVERVIEW: Major Glenn Ignazio, Retired Special Ops Air Force Commandar and Expert in Defense Intelligence Technology. GUEST 2 OVERVIEW: Scott Shepard is a fellow at the National Center as well as the director of the National Center's Free Enterprise Project, the conservative movement's only full-service shareholder activism and education program.
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Le dichiarazioni di Ignazio La Russa su omosessualità e parità di genere al programma Belve hanno fatto molto discutere. Tuttavia, ad un'analisi attenta e libera da preconcetti, le parole dell'esponente di Fratelli d'Italia appaiono sincere e, in questo blackout generato dal pregiudizio, a rimanere imbrigliata è la nostra onestà intellettuale. I contributi audio di questa puntata sono tratti dalla puntata di Belve del 21 febbraio 2023, programma condotto da Francesca Fagnani e trasmesso da Rai 2, disponibile su RaiPlay; dall'intervista a due a tema "Mamme tra poco" fatta a Giorgia Meloni e Paola De Micheli dalla redazione delle Iene e trasmesso durante la puntata del 21 febbraio 2016, disponibile su iene.mediaset.it. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il Presidente del Senato Ignazio La Russa poche ore fa è stato ospite di Francesca Fagnani nel programm televisivo Belve.Quali tecniche di comunicazione ha utilizzato?Ne parlo in questo episodio in meno di 180 secondi, analizzando il suo linguaggio non verbale e la sua gestualità.
This episode features a fireside chat recorded live at CES 2023. Ignazio Marchese, CIO Agriculture, CNH Industrial, joins Edo Segal, Co-Founder and CEO of Touchcast, to talk about how CNH Industrial is harnessing the power of the metaverse to revolutionize each step of the buyer's journey on this episode of the .metaverse podcast. Ignazio Marchese is the CIO Agriculture, CNH Industrial. Ignazio has worked at CNH Industrial for nearly a decade as the Chief Information Officer for the Latin America Region. In this role, he manages a team of 110 people across all IT functions including finance and financial services, manufacturing, sales as well as the IT infrastructure and End User Service. Check out more from Touchcast: https://twitter.com/Touchcast https://www.linkedin.com/company/touchcast Touchcast is the world's leading enterprise metaverse company. A pioneer in the use of Mixed Reality and Artificial Intelligence, we bring people together by breaking down the barriers of space, time, and language.
Marcello Simoni"Il castello dei falchi neri"Newton Compton Editorihttps://newtoncompton.com«L'unico legittimo erede di Umberto Eco.»Antonio D'OrricoAnno Domini 1233. Dopo aver preso parte alla crociata di Federico II, il nobile Oderico Grifone, ormai diventato uomo, fa ritorno alla dimora di famiglia, una grande magione nella campagna di Napoli. Il rientro, tuttavia, non è dei più felici. Sua sorella, Aloisia, è stata data in sposa a un uomo di dubbia reputazione, mentre Fabrissa, una giovane aristocratica con la quale Oderico, prima di partire per la Terra Santa, aveva intrecciato una storia d'amore, è promessa a un altro. Come se non bastasse, la famiglia sembra essere caduta in disgrazia e il castello, un tempo ricco e prospero, versa ora in uno stato di abbandono. Pur non riuscendo a comprenderne il motivo, Oderico intuisce che la madre, il padre e il fratello minore gli nascondono qualcosa. Qualcosa che riguarderebbe il feudo dei Grifoni, una collina sulla quale in molti vorrebbero mettere le mani a causa di un antico segreto custodito tra i suoi fitti boschi. Nel tentativo di risollevare le sorti della famiglia, Oderico resterà coinvolto, suo malgrado, in una serie di efferati delitti che sembrano avere uno stretto legame col più grande motivo d'orgoglio del suo casato: la nobile arte della falconeria.Ai primi posti delle classifiche italianeUn autore da 1 milione e mezzo di copieVincitore del Premio Bancarella«Marcello Simoni è uno spirito affine, un fratello. Attingendo alla sua formazione archeologica e letteraria riesce a infondere vita e poesia nella sua prosa. È un autore imperdibile per chi ama i romanzi storici.»Glenn Cooper«Un maestro del racconto di storia e d'avventura.»Antonio D'Orrico«Il paragone con Ken Follett è quello che si avvicina di più a un autore come lui.»Il Fatto Quotidiano«Marcello Simoni è il Dumas del XXI secolo.»La StampaMarcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d'esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. La saga che narra le avventure di Ignazio da Toledo ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it
Il nuovo presidente del Senato non è certo un volto nuovo della politica: co-fondatore di Fratelli d'Italia, ex ministro della Difesa, ha alle spalle un passato che ha fatto spesso parlare. Ve lo raccontiamo.
L'elezione del nuovo presidente del Senato, Ignazio La Russa, annunciata da Liliana Segre. Carcere per aver condiviso contenuti espliciti su OnlyFans a Singapore Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ignazio Caruso"Adeu"Giulio Perrone Editorehttps://www.giulioperroneditore.com/A Cadossene diventare adulti è un destino a cui è impossibile sottrarsi, perché così vogliono gli Dèi: la lettera di Eloi Barra arriva in una giornata di fine estate, Eloi sapeva che sarebbe arrivata, la República non è mai in ritardo e gli Dèi aspettano soltanto che si compia il loro volere.Ci passano tutti, a Cadossene, tutti i giovani, armati di randel, devono prima o poi compiere il viaggio dell'Adéu fino al Monte per uccidere i propri genitori e gettarli nel baratro: è così che si prende il posto dei vecchi nella società. Allora perché per Eloi è così difficile?Dopo la morte della madre, Nevio l'ha cresciuto da solo, lavorando per mantenere entrambi e vivendo per la felicità del figlio: il loro rapporto è fatto di preoccupazioni e silenzi, di piccoli fastidi ma anche di una profonda alleanza, un legame che è guinzaglio e amore insieme. Il tempo però è arrivato e la volontà degli Dèi deve compiersi: padre e figlio partono da Algàr per attraversare l'isola fino al Monte, passando per Bellòc, dove vive la zia Smeralda e gli altri vecchi che tentano di sfuggire al proprio Adéu.“Addio” è letteralmente un augurio agli Dèi e Ignazio Caruso lo racconta, dipingendo gli strappi dolorosi ma necessari che segnano i rapporti più stretti e il percorso di crescita, spezzando per sempre il filo sottile che unisce passato e futuro.Ignazio Caruso è nato a Catania e vive ad Alghero. Insegnante di Lettere nelle scuole superiori, collabora con festival letterari e scrive su riviste e lit-blog.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Nel weekend Carlo Calenda ha deciso di rompere con la coalizione del PD; le polemiche nate dall'intervista di Crosetto al Tg1 e da quella di Ignazio la Russa a "La Verità"; il racconto degli "esteri"Ascolta gli altri podcast di Will: https://shor.by/wPh6
Pur lavorando con le parole, Luigi Contu, che è il direttore dell'Ansa, non aveva mai pensato di scrivere un libro. Ma, quando si è trovato a dover sgomberare di corsa la casa di suo padre Ignazio degli oltre 20 mila libri che possedeva (seguendo una mappa che lui stesso gli aveva affidato in punto di morte), ha iniziato un viaggio non solo nella cultura di un secolo, ma anche nei suoi sentimenti. In quei volumi ha scoperto il nonno Rafaele che non aveva mai conosciuto, ha ritrovato l'amore di suo padre che in vita aveva faticato a vedere e si è divertito con i suoi figli, coinvolti nell'impresa di salvare le cose più preziose della biblioteca di famiglia.
On this day in the mob, July 15th 1936, President Franklin Delano Roosevelt remanded mobster Ignazio Lupo back to prison for violation of his parole. The man was known as Lupo The Wolf and was a feared and violent Black Hand Mafioso who is said to be the inspiration for Don Fanucci in The God Father Part II. Listen as John takes you through the interesting life of Lupo The Wolf and what ultimately got him sent back to prison by a president!--- Support this podcast: https://anchor.fm/this-day-in-the-mob/support
Der Name meines heutigen Gastes fällt immer mal wieder, wenn es um die Geschichte des Motorsports in Deutschland geht. Das liegt wahrscheinlich nicht zuletzt an seiner gewinnenden Art und der freundlichen und sofort vertrauten Athmosphäre in seiner Nähe, sondern auch an einem besonderen Geschick, was das Betreuen von Rennautos anbelangt, die die Saison mit einem großen Erfolg beenden. Und so ist es kein Wunder, dass er dabei war, als der erste Rennstall, für den er sich die Nächte um die Ohren schlug, gleich den Alfasud-Cup gewann, Hans Heyer im Lancia in der DRM siegte oder Walti Brun als erster Privatrennstall die Sportwagen-Weltmeisterschaft für sich entscheiden konnte. Dabei hatte der gebürtige Italiener gar nicht unbedingt vor, im Motorsport Fuß zu fassen und so erinnert sein Leben auf den ersten Blick an eine Verkettung glücklicher Umstände. Aber wie immer, gehört doch etwas mehr dazu, um vom eher hobbymäßigen Alfasud-Cup bis im Oberhaus der Gruppe C und DTM zu landen und so gehören einige der größten Namen des Motorsports zu seinen ehemaligen „Patienten“. Viel Spaß mit Ignazio „Iggy“ di Noto! *** Wenn euch dieser Podcast gefällt, freue ich mich, wenn ihr ihn Abonniert. Mehr Infos findet ihr auch unter https://www.alteschule.tv *** Meinen YouTube-Kanal findet ihr hier: https://www.youtube.com/geleedeluxe
Dad Devotionals: Advice for Christian Fathers, Husbands and Men of Faith
In this episode, Dave Domzalski talks with Will DeShazo about generating leads for your family's small business. FAMILY BUSINESS Growth Tools: https://go.growthtools.com/runthemoney Business Coaching: Text "COACH JOE" + Your Best Email Address to 717-913-5671 Helpful Articles: https://RunTheMoney.com/familybusiness Heroic Leadership Course: https://daddevotionals.com/leader FOLLOW DAD DEVOTIONALS Web: https://www.DadDevotionals.com Support Us: https://daddevotionals.com/shop/ JOIN DEVOTED DADS Text Dave: 717-913-5671 Network: https://daddevotionals.com/devoteddads ABOUT WILL DESHAZO till (online farmer's market): https://usetill.com/ Wealth Without Wall Street: https://www.wealthwithoutwallstreet.com/ ONE MORE THING If you're in Gettysburg, PA this year, be sure to stop at Antica Napoli Pizza and ask for Ignazio. Tell him Dave from Dad Devotionals sent you! Call ahead or order online. Go to https://anticanapoli.com/. It's the best pizza in Gettysburg! --- Send in a voice message: https://anchor.fm/david-domzalski/message Support this podcast: https://anchor.fm/david-domzalski/support
Credimi è una società di fintech che offre finanziamenti digitali alle piccole imprese. Ignazio ha avuto la folle idea di fondare la sua prima start-up a 50 anni. Dopo aver coltivato una passione per l'innovazione tutta la vita, ha lasciato il suo lavoro da Senior Partner in una delle migliori aziende di consulenza al mondo, Boston Consulting Group (BCG) e ha deciso di mettersi in gioco anche se tutti gli dicevano che era una follia. Dimostrazione ultima che non è mai troppo tardi per diventare ciò che si vuole. Nella nostra intervista Ignazio ci svela cosa lo ha convinto a fare il salto anche se pensava che le startup le facessero solo i giovani con felpa e come ha poi trovato i giovani giusti per affiancarlo in questa avventura. E Ignazio non si pente di questa decisione! Credimi è stata una delle prime piattaforme ad offrire prestiti online in Italia, spianando la strada per tantissimi altri. Oggi infatti, in parte grazie a Credimi, l'Italia è il più grande mercato in Europa per prestiti a piccole aziende in modo digitale. Credimi ha registrato una crescita record nel 2021 superando i €15 milioni di ricavi e a dicembre hanno chiuso un aumento di capitale da €5,6 milioni, che si sono aggiunti ai €18 milioni che avevo raccolto negli anni prima. Questa è un'intervista ricca di riflessioni sull'ecosistema startup in Italia.
Glenn Ignazio lived his dream of being a decorated air force pilot and it all came crashing down after a terrible accident. He became addicted to opioids, lost his beloved career, faced divorce, and dealt with the pain of friends dying from suicide. He seemingly lost everything as he was learning to walk again. What is the secret to his resiliency? Glenn explains Failing Forward. About Glenn Ignazio Glenn Ignazio is a military expert and public speaker, with experience in technology solutions for intelligence, defense, and Special Operations. His background as a Retired Air Force Special Operations commander and Defense Intelligence Technology innovator has made him a sought-after public speaker, media contributor, and inspiring storyteller. Glenn is best known for his experience translating complex technology into tactical operations that strategically position critical solutions for commercial, defense, and government organizations. This reputation has led to professional expert and advisory engagements with the U.S. Assistant Secretary of Defense for C4ISR, members of the UAE Royal Family, and defense agencies throughout Europe and Asia. He has used various sensor and unmanned systems in security operations that included the protection of borders, ports, economic exclusion zones, and critical infrastructures. Further, he has conducted anti-piracy and counter-smuggling operations across the globe, including detecting, deterring, and preventing the illicit movement of weapons, drugs, trafficked humans, and technology. In addition to his advanced technological expertise, Glenn has also conducted numerous civilian and combat rescues. Among these lifesaving rescues, Glenn personally negotiated a hostage release of a senior executive in the Middle East. He is also highly decorated with Air Medals, Air Force Commendation Medals, Special Operations Citations, and received United States Congressional Recognition for Combat Operations. In 2022, Glenn will release a book where he chronicles the lessons of resilience, from high to low moments of his personal and professional life. You can follow Glenn in Instagram: @theglennig and Facebook: @glennignazio, or on his website:https://www.glennignazio.com/