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Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».Parola del Signore
La generica indicazione dell'oggetto della domanda di mediazione o delle ragioni della pretesa potrebbe esporre la parte in un successivo giudizio ad una pronuncia di improcedibilità, in caso di mediazione obbligatoria, ma anche ad un'eccezione di prescrizione del diritto o di decadenza dall'azione.>> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/ydvv5eef>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
Quali sono i requisiti per presentare una domanda di mediazione ben formulata? >> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/mstcyyse>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
Massimiliano Ghini e Giulia Baroni tornano con il primo episodio della terza stagione del podcast TeamEI.In questa prima puntata si parla di alcuni risultati che sono emersi dall'analisi dei dati raccolti con il TeamEI Assessment nel corso del 2024, in particolare dei fattori che risultano più impattanti sulle performance dei team e di un "fattore mediatore".#TeamEI
I rapporti fra la Germania e la Russia sono al minimo storico degli ultimi decenni
Lo scorso 5 febbraio, Stroncature ha ospitato la presentazione dell'opera “Il Presidente del Consiglio dei ministri. Mediatore o decisore?” di Francesco Clementi (Il Mulino 2023). Secondo l'autore, La Costituzione repubblicana, influenzata dall'esperienza fascista, ha delineato in modo vago il ruolo del Presidente del Consiglio dei ministri. Nel corso del tempo, questa figura ha oscillato tra il mediatore tra i partiti e il principale decisore politico. Con il passare dei decenni, la necessità di rafforzare il governo, la crisi dei partiti di massa e l'integrazione europea hanno reso il ruolo del Presidente del Consiglio sempre più importante, anche dal punto di vista politico-elettorale. Tuttavia, il suo ruolo non è ancora ben definito. Questo libro esplora la storia tormentata di questa istituzione incompiuta e le possibili prospettive di riforma. Sono intervenuti: Francesco Clementi, Ines Ciolli e Marco Plutino.
In questa puntata parleremo delle fonti normative legate alla figura ed alla professione del Mediatore e delle sanzioni legate alla professione.
Aumenta, per gli italiani, la difficoltà nell'accedere ai prestiti a causa dell'innalzamento dei tassi di interesse. Chi ha bisogno di liquidità spesso non sa orientarsi nell’intricato labirinto delle possibilità di accesso al credito, rischia di perdere agevolazioni, opportunità per realizzare un progetto oppure di vedersi rifiutata una domanda. Non tutti conoscono l’esistenza della figura dell’intermediario del credito, che può aiutare a scegliere la strada più giusta per il singolo caso. È inoltre importante essere certi di affidarsi esclusivamente a operatori finanziari con le carte in regola, per evitare di incappare in operazioni sbagliate se non addirittura in truffe. Ne parliamo con Federico Luchetti, direttore generale OAM, l'Organismo Agenti e Mediatori.Come sempre, in apertura della puntata del lunedì, ci chiediamo che settimana sarà per i mercati finanziari. L'esperto di MeteoBorsa è Lorenzo Batacchi, Portfolio manager BPER Banca e socio Assiom Forex.
Nel corso dei decenni, la necessità di conferire incisività all’azione di governo, la crisi del sistema dei partiti di massa e infine l’integrazione nell’Unione europea, hanno reso la figura del presidente del Consiglio dei ministri sempre più rilevante, anche in termini politico-elettorali. Una figura che ora il governo intende rafforzare attraverso la riforma costituzionale che dovrebbe istituire nel nostro paese il cosiddetto premierato. Ne parliamo con Francesco Clementi, docente di Diritto pubblico italiano e comparato nell’Università La Sapienza di Roma, autore del libro “Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Mediatore o decisore?” (Il Mulino).
Perché la proposta del centrodestra non reggerà. Con il professor Francesco Clementi, autore del libro “Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Mediatore o decisore?”.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Il Qatar sta rivestendo un ruolo importante nella gestione del conflitto scoppiato tra Hamas e Israele. Ha ospitato il segretario di Stato Anthony Blinken ma anche il ministro degli Esteri iraniano. Ne parliamo con Chiara Pellegrino, arabista e ricercatrice della Fondazione Oasis.
In corso il 5, 6 e 7 ottobre all'Università di Verona la sfida per il titolo di miglior mediatore d'Italia. La competizione giunta alla quinta edizione e organizzata dall'Università veronese e dalla Camera Arbitrale di Milano, vede in gara 40 studenti provenienti dagli atenei italiani.>> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/bdaaehu9>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
Relatore: Pietro Elia – Avvocato, Negoziatore, Mediatore e DocenteProgramma» Negoziazione ed interazione umana» Negoziatori professionisti ed improvvisati» La lente negoziale» Negoziazione percorso di ricerca delle differenze» Il cuore frapposto alla mente e le due velocità di pensiero
Gianluca Pozzato: "Negli ultimi anni anche il mondo delle imprese, specialmente al Nord Italia, è sempre più vicino alla realtà dell'intermediazione creditizia"Il Capo Area Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta di Auxilia Finance S.p.A. è intervenuto ai microfoni di Casa Italia Radio, nella rubrica Bricks and Music, condotta da Paolo Leccese, per approfondire il ruolo del professionista della mediazione del credito come opportunità per il mercato in una fase in cui, secondo il report pubblicato da Bankitalia, i tassi dei mutui stanno continuando a crescere.
Su segnalazione della Camera di Commercio di Vicenza era intervenuta nei mesi scorso la Guardia di Finanza, avviando una indagine che ha incrociato le testimonianze dei clienti alla documentazione acquisita. Il titolare dell'attività, secondo quanto emerso, non disponeva dell'abilitazione prevista, pur occupandosi di tutto l'iter di mediazione nella compravendita
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Il Messaggio di Oggi: “GESÙ IL SOLO MEDIATORE E SALVATORE”• 1 Timoteo 2: 5• Atti 4: 12• Matteo 7: 13-14• Matteo 10: 38• Giovanni 15: 18-19• Giovanni 10: 7• Giovanni 10: 9-11• Ebrei 13: 20• 1 Pietro 5: 4• Efesini 2: 13 (14-18)• Salmo 23• Efesini 1: 13--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7132PERCHE' LUCIFERO RIFIUTO' DI OBBEDIRE A DIO? di padre Angelo Maria LozzerLa Scrittura ci dice soltanto che il diavolo cadde a motivo della superbia e dell'orgoglio e che fu roso dall'invidia nei confronti del genere umano. Tuttavia c'è una tradizione corroborata da diversi Padri che sostiene la tesi secondo cui l'origine della caduta di Lucifero fu proprio il rifiuto del piano divino dell'Incarnazione. L'origine di questa tesi risale ai giudeo-cristiani, che credevano vi fossero tre specie di angeli precipitati nel fuoco: Lucifero, la "stella mattutina" con i suoi seguaci, che si rifiutò di accogliere il piano dell'Incarnazione; i benê ‘Elohim, che sarebbero quelli che trascinarono l'umanità nei peccati della carne causando il diluvio; e infine Beliar con le sue armate, che combattendo alla fine dei tempi contro il Messia e i suoi discepoli verranno infine precipitati nell'inferno. Riguardo il secondo gruppo si tratta evidentemente di una cattiva interpretazione letterale di alcuni passi della Genesi ed è quindi da rigettarsi. L'ultimo gruppo, invece, va ricondotto al primo. Infatti, sono gli stessi angeli ribellatisi agli arbori della creazione a continuare la loro opposizione a Dio fino al loro definitivo scacco alla fine dei tempi.Ma perché Lucifero si sarebbe dovuto ribellare al piano dell'Incarnazione?Sembra di dover affermare con la scuola francescana che ciò che diede principio al suo decadimento fu l'eccessivo amor di sé, accompagnato dal desiderio disordinato di possedere per se stesso l'unione ipostatica del Verbo. Come se si fosse chiesto internamente: "Perché il Verbo deve assumere la natura umana invece di quella angelica che è più sublime ed alta? Anzi perché non proprio la mia?".San Bernardo afferma: «Quel Lucifero che si levava al mattino, per aver tentato di usurpare la somiglianza dell'Altissimo, ed essersi attribuito ingiustamente l'uguaglianza con Dio, che è proprietà esclusiva del Figlio, rovinò precipitando all'istante, perché il Padre rivendicò la causa del Figlio, come se avesse messo in atto questa parola: "A me la vendetta. Sono io che ricambierò" (Rm 12,19)».UN ENORME DRAGOTuttavia se dinanzi all'uomo Gesù, Lucifero si poteva ancora inchinare a motivo della Persona Divina del Verbo, come avrebbe potuto farlo nei confronti della sua Madre che si presentava come una semplice creatura umana? Come riconoscerla propria Signora e Regina e addirittura Mediatrice nell'ordine della Grazia? Questo per Lucifero fu troppo e non accettò quella che ritenne un'umiliazione troppo grande. Così fu questa la ragione determinante della caduta di Lucifero e degli altri angeli.Così scrive san Massimiliano M. Kolbe: «Allorché Dio creò gli angeli, li mise alla prova, affinché potessero scegliere liberamente di sottomettersi in tutto alla sua volontà oppure no, e svelò ad essi il futuro, ossia l'intenzione di dare vita ad una creatura senza macchia di peccato, immacolata, che però sarebbe stata una creatura umana, la quale sarebbe diventata la loro Regina ed essi, secondo la sua Volontà, avrebbero dovuto renderle onore. E ci fu una parte di angeli i quali considerarono tal cosa una umiliazione della loro perfezione. Si ribellarono alla Volontà di Dio e, con Lucifero a capo, vennero precipitati nell'inferno». Sebbene quest'ultima tesi non sembra trovare sostenitori antichi presso i Padri, è stata definita dal Padre Hophan, come una "fondata opinione". La stessa Sacra Scrittura sembra suffragarla nel libro dell'Apocalisse. Infatti, dopo aver parlato della Donna vestita di sole, aggiunge: «Vidi un altro segno nel cielo, un enorme drago [...]. che con la sua coda trascinava giù sulla terra un terzo delle stelle del cielo. E il drago si stabilì di fronte alla donna per divorare il suo figlio maschio [...]. E la donna fuggì nel deserto [...]. E ci fu una grande battaglia in cielo» (Ap 12). «Da tutto ciò è lecito dedurre: il Cristo futuro e Maria futura sono proposti agli angeli in visione, come re e regina del mondo, anche degli angeli, e così essi dovettero sottomettersi a loro. Ma essi rifiutarono di fare ciò, perché diventarono superbi» (Padre Minges, Quaderni scotisti). Perciò il diavolo tentò in seguito di distruggere questo disegno facendo precipitare Adamo ed Eva e cercando di trascinare insieme a loro in questo vortice di fango che è il peccato tutto il genere umano.DEFINITIVAMENTE CHIUSO IN SE STESSOLa venerabile Maria D'Agreda, nel suo libro La mistica Città di Dio, spiegando i suddetti passi dell'Apocalisse, afferma che gli Angeli dopo la creazione furono messi alla prova con tre precetti: riconoscere Dio come loro fine, riconoscere il Verbo Incarnato e infine sottomettersi umilmente alla regalità della sua Madre. Se al primo precetto si assoggettarono tutti, sebbene non con lo stesso slancio e amore, al secondo Lucifero con i suoi angeli, opposero resistenza, ed infine al terzo «si levarono in superbia e in vanità anche maggiori, a tal punto che, disordinatamente furibondo, egli bramò per se stesso il privilegio di essere capo di tutta la stirpe umana e di tutti gli ordini angelici» attraverso l'Unione Ipostatica. D'altra parte se Venanzio Fortunato († c. 600) scrive che anche «l'ardente Lucifero cede» di fronte alla bellezza della Madonna, quale deve essere stata la sua invidia nello svelare loro tale creatura, adorna di tale Grazia e Gloria! Anzi, seguendo il beato Giovanni Duns Scoto, potremmo avanzare la modesta ipotesi che sia stato questo l'ultimo e determinante peccato, che l'ha definitivamente chiuso in se stesso, impedendogli il ritorno a Dio. Infatti, se come afferma Gregorio Palamas (m. 1359), famoso teologo ortodosso, «nessuno arriva a Dio se non per mezzo di Lei e per il Mediatore nato da Lei; nessuna forza da Dio arriva agli angeli e agli uomini se non per Lei», di conseguenza è proprio rifiutando Lei, che il diavolo si è precluso da se stesso la via del pentimento, e quindi della Misericordia e della Grazia.
In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.La Spiritualita' del Nuovo TestamentoParte VIIILA SPIRITUALITÀ DI S. GIOVANNI. Negli scritti di S. Giovanni non domina più l'idea del regno nè quella del disegno santificatore di Dio sull'uomo; domina l'idea della vita spirituale, e dell'amore che ne segue.A. La Vita A) Dio è vita, vale a dire luce ed amore. È Padre e da tutta l'eternità genera un Figlio che è il Suo Verbo è con lui la fonte onde procede lo Spirito Santo, Spirito di verità e d'amore, che verrà a dar compimento alla missione del Verbo Incarnato trasmessa agli Apostoli, coi quali rimarrà sino alla consumazione dei secoli a istruirli e fortificarli. B) Questa vita Dio vuol comunicare agli uomini; onde manda sulla terra il Figlio, che incarnandosi si fa uomo e, comunicandoci la sua vita, ci rende figli addottivi di Dio. Uguale al Padre per la natura Divina, altamente proclama la Sua inferiorità come uomo e l'assoluta sua dipendenza dal Padre: non giudica, non parla, no opera da sè, ma i giudizi, le parole, le opere conforma al beneplacito di Dio, mostrandogli così il Suo amore A1-60; e si fa ubbidiente fino a dar la vita per glorificar Dio e salvare gli uomini.Rispetto a noi il Verbo Incarnato è: 1) la luce che ci illumina e ci guida alla vita; 2) il Buon Pastore che pasce le pecorelle, le difende contro il lupo rapace e dà lavita per loro; 3) il Mediatore necessario senza cui non si può andare al Padre; 4) la vite di cui noi siamo i tralci che ne ricevono la linfa o la vita soprannaturale.In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.
Worship Service 17.07.22 | Gesù il mediatore | Past. Heros Ingargiola
Dal 24 febbraio, quando il presidente russo Vladimir Putin ha scatenato la guerra, gli appelli del Pontefice a sostegno del Paese invaso sono stati numerosissimi. Al tempo stesso, però, nei quasi tre mesi e mezzo di conflitto, Bergoglio non ha mai cessato di parlare di pace, esponendosi in prima persona. Una posizione che ha indotto molti a collocarlo più vicino a Mosca di altri leader occidentali. È così? A rispondere è il vaticanista del Corriere della Sera Gian Guido Vecchi.Per altri approfondimenti:- Papa Francesco: “Vorrei andare a Mosca e a Kiev” https://bit.ly/3InDAn9- Nuovo appello del Papa: “La pace non sia basata sulla paura” https://bit.ly/3bSdNXW- “Putin non si ferma, voglio incontrarlo a Mosca”: l'intervista di papa Francesco al Corriere della Sera https://bit.ly/3ycUT7y
Quest'amore in primo luogo dev'essere filiale: c'induce prima di tutto a glorificare il Padre celeste: "Padre nostro... sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno... Pater noster... sanctificetur nomen tuum, adveniat regnum tuum" A1- 21; e per meglio glorificarlo, a osservare i comandamenti: "sia fatta la Tua volontà come in cielo cosi in terra... fiat voluntas Tua sicut in cielo et in terra"... "non chiunque mi dice Signore Signore, entrerà nel regno dei cieli ma chiunque fa la volontà di Padre mio che è nei cieli (Mt 7, 21). Quest'amore in secondo luogo dev'essere fiducioso: perchè il Padre celeste si prende cura dei suoi figli assai più che degli uccelli del cielo e dei gigli del campo: "Non contate forse più di loro?... Il Padre vostro celeste sa che ne avete bisogno” (Mt 6, 26-33). Fiducia che si palesa colla preghiera, la quale, secondo le promesse del divin Mediatore, ottiene tutto ciò che chiede: "chiedete e Vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto, perche chiunque chiede riceve, e che cerca trova, e a chi bussa sarà aperto" (Mt. 7, 7-8).
Relatore: Eufemia Ferrara – Avvocato e Mediatore Professionista in Modena, Programma» Introduzione all'Istituto di Mediazione civile e Commerciale ex d.lgs 28/2010» I requisiti per l'esercizio delle funzioni di Mediatore» Il ruolo del Mediatore civile e commerciale» Obblighi e responsabilità del mediatore professionista
Il Messaggio di Oggi: “(SECONDO LE SCRITTURE) GESÙ È IL SOLO MEDIATORE”• 1 Timoteo 2: 5• Ebrei 8: 6• Ebrei 9: 15• Ebrei 12: 24• Atti 10: 43• 1 Giovanni 1: 7• Romani 5: 1• Ebrei 10: 10• Efesini 4: 24• Giovanni 17: 17• Giovanni 17: 19• 1 Timoteo 2: 5-6• Giovanni 16: 24• Matteo 6: 9-10• Giovanni 14: 13• Giovanni 16: 24• Giovanni 14: 13• Atti 5: 31• Filippesi 2: 9• Giovanni 14: 14• Atti 2: 6• Matteo 28: 20• Ebrei 7: 25--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La guerra in Ucraina, il negoziato non c'è perché Putin non lo vuole. Più avanti, "La Scossa", con Francesco Delzio, oggi dedicata al "digital service act". Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. I datori di lavoro che disperano di trovare dipendenti. Ne abbiamo parlato con il direttore editoriale di Formiche, Roberto Arditti. Nuova puntata di “Giletti 102.5", con Massimo Giletti. Cerchiamo di capire se è giusto dare le armi all'Ucraina e chi è che debba fare da mediatore per questa guerra. Ospite dei trecento secondi, Alan Friedman. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Stefania Iodice e Luigi Santarelli.
#Orban #Ucraina #MattiaSantori #RassegnaStampa
Il legale Armando Francia ci racconta cosa è e quando entra in gioco il Mediatore
Lo scandalo armi con D'Alema che scappa dalle domande, i virologi orfani del virus e la mia battaglia contro i burocrati digitali. Questo e altro nella #zuppadiporro del 31 marzo 2022
✋ Intervista con l'avvocato Ciro Fiore
Il popolo dunque se ne stava lontano, ma Mosè si avvicinò ... dov'era Dio.Esodo 20:21
"È molto importante che dopo l'alta tensione degli ultimi giorni sia ripartito il dialogo con la Russia. Ma queste settimane hanno dimostrato, di fronte all'abilità manovriera di Putin, la mancanza di un vero mediatore europeo tra Biden e il leader russo". Lo dice a Radio Immagina Pierluigi Castagnetti. "L'America non si occupa quasi più del resto del mondo, Putin cerca di ricostruire lo spazio di influenza della Russia, ci vorrebbe un nuovo protagonismo delle grandi nazioni europee. Non vogliono cedere poteri all'Unione? Almeno trovino un coordinamento che consenta all'Europa di ritrovare credibilità internazionale". Per quanto riguarda la situazione italiana, aggiunge, la strada del governo fino alle elezioni non sarà facile a causa soprattutto delle fibrillazioni che investono il centro destra. La conflittualità è destinata ad aumentare: ci sono già i primi segnali sulla riforma della Giustizia. Si raggiunge un accordo nel Consiglio dei Ministro e un minuto dopo la Lega o Forza Italia dicono che quello approvato è solo un testo base e che va radicalmente cambiato. Non si sta così in una maggioranza. Significativo il no di Draghi su un suo possibile impegno in politica. “È un no soprattutto - dice Castagnetti - a una precisa operazione politica di centro di cui si stava parlando con insistenza proprio in quei giorni”. Per quanto riguarda il centro sinistra il Pd, per Castagnetti, deve guardare con pazienza e rispetto al dibattito interno ai Cinque Stelle. Un ultimo pensiero Castagnetti lo rivolge a David Sassoli a cui era particolarmente legato: "La morte ci ha tolto un leader che univa una grande visione a uno spessore umano raro, che era entrato profondamente nel cuore degli italiani". Ma la politica si aspettava una tale dimostrazione di affetto? “No - risponde sinceramente Castagnetti -. Era successo qualcosa nel paese e non sempre la politica ha le antenne giuste per cogliere questi cambiamenti. È distratta. La gente aveva colto una diversità in questo leader politico: un uomo diretto, che faceva battaglie senza protezione ma perché le riteneva giuste e che aveva il coraggio di portare nel dibattito politico l'essenza dei problemi".
È essenziale nei contenuti e di facile lettura, nonostante la complessità del tema trattato, il libro scritto da don Marino Neri, per aiutare il fedele a decifrare l'universo simbolico della S. Messa tridentina o tradizionale, Messa la cui ultima revisione è contenuta nel Missale Romanum edito per volontà di Giovanni XXIII nel 1962. L'autore analizza le diverse parti della celebrazione, per evidenziarne i tesori di spiritualità e di dottrina, ponendo attenzione anche al dato storico, che li ha integrati nel rito. E cita, tra gli altri, un brano illuminante dell'enciclica Mediator Dei et hominum di Pio XII, che ha elaborato una definizione completa di cosa sia la Liturgia: «È il culto pubblico che il nostro Redentore rende al Padre, come Capo della Chiesa, ed è il culto che la società dei fedeli rende al suo Capo e, per mezzo di Lui, all'Eterno Padre. L'azione liturgica ha inizio con la fondazione stessa della Chiesa». Ma qual è il soggetto principale della liturgia? Don Neri lo chiarisce perfettamente: «Tanto nella Messa quanto nei Sacramenti è sempre Gesù Cristo, Sommo ed eterno Sacerdote, Liturgo per eccellenza e “Mediatore tra Dio e gli uomini”. Soggetto secondario è la Chiesa gerarchicamente ordinata, il Corpo Mistico di Cristo, unito al suo Capo». E due sono anche i fini della celebrazione liturgica: quello primario, la latreia, ovvero l'atto di somma adorazione riservato a Dio solo, e quello secondario, la sotería, ovvero la salvezza dei fedeli, la loro santificazione nella storia, viatico alla gloria celeste nei Cieli.
Piena di devozione sia la lode di Dio, e dolcemente risuoni nelle Sue orecchie, gioiosa dalla letizia della mente, bella l'esultanza del cuore! Ahimè! La nostra lode di Dio è spesso molto imperfetta e di nessun valore; quindi, dovremmo unirla alla lode e all'adorazione infinitamente perfetta che il nostro Capo e Mediatore, Gesù Cristo, presenta al Suo Padre Celeste sull'altare.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6717OMELIA MARIA MADRE DI DIO - ANNO C (Lc 2,16-21)Un celebre passaggio della Esortazione Apostolica Marialis Cultus spiega l'importanza della festa odierna, alla luce della riforma liturgica post conciliare. Così scrive il papa Paolo VI: «Il tempo di Natale costituisce una prolungata memoria della maternità divina, verginale, salvifica, di colei la cui illibata verginità diede al mondo il Salvatore: infatti, nella solennità del Natale del Signore, la Chiesa, mentre adora il Salvatore, ne venera la Madre gloriosa; nella Epifania del Signore, mentre celebra la vocazione universale alla salvezza, contempla la Vergine come vera Sede della Sapienza e vera Madre del Re, la quale presenta all'adorazione dei Magi il Redentore di tutte le genti (cf. Mt 2,11); e nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (domenica fra l'ottava di Natale) riguarda con profonda riverenza la santa vita che conducono nella casa di Nazaret Gesù, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo, Maria, sua Madre, e Giuseppe, uomo giusto (cf. Mt 1,19).Nel ricomposto ordinamento del periodo natalizio Ci sembra che la comune attenzione debba essere rivolta alla ripristinata solennità di Maria Ss. Madre di Dio; essa, collocata secondo l'antico suggerimento della Liturgia romana al primo giorno di gennaio, è destinata a celebrare la parte avuta da Maria in questo mistero di salvezza e ad esaltare la singolare dignità che ne deriva per la Madre santa [...] per mezzo della quale abbiamo ricevuto [...] l'Autore della vita (dal Messale Romano, 1º gennaio, Ant. d'ingresso e Colletta); ed è, altresì, un'occasione propizia per rinnovare l'adorazione al neonato Principe della Pace, per riascoltare il lieto annuncio angelico (cf. Lc 2,14), per implorare da Dio, mediatrice la Regina della Pace, il dono supremo della pace. Per questo, nella felice coincidenza dell'Ottava di Natale con il giorno augurale del primo gennaio, abbiamo istituito la Giornata mondiale della pace, che raccoglie crescenti adesioni e matura già nel cuore di molti uomini frutti di Pace» (n. 5).Il Vangelo di oggi ci presenta la Vergine Maria con suo Figlio in braccio. È l'immagine più raffigurata dagli artisti cristiani, sin dai primi tempi del Cristianesimo. Maria, come trono della Divina Sapienza, dona al mondo il Salvatore. Chi lo cerca, come i pastori o i magi, lo troverà in braccio a Lei, che lo porge alla contemplazione e all'adorazione di tutti.Come ha scritto il Papa, la solennità di oggi vuol celebrare la parte attiva che Maria ha avuto nell'opera della nostra salvezza. Il suo è stato un ruolo unico, quale Madre di Dio, Mediatrice di Grazia e Corredentrice, unita e subordinata al Figlio di Dio e suo, Mediatore e Redentore del genere umano. San Paolo, nella Lettera ai Galati (4,4-7: II Lettura), afferma che Gesù «nacque da donna, nacque sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché avessimo l'adozione a figli». Maria è questa donna, grazie alla quale è iniziata la nostra salvezza, grazie alla quale abbiamo avuto la possibilità di diventare figli di Dio.Oggi veneriamo Maria non solo come Madre di Dio, ma anche come Madre del Corpo Mistico di Cristo, che è la Chiesa. Perciò essa ricorre a Lei con fiducia, per avere in dono la salvezza. Non solo, ma la prende come suo modello insuperabile nel cammino di fede e di santificazione.Lo ha ricordato papa Benedetto XVI nella sua omelia del 1° gennaio 2006: «All'inizio di un nuovo anno, siamo come invitati a metterci alla sua scuola, a scuola della fedele discepola del Signore, per imparare da Lei ad accogliere nella fede e nella preghiera la salvezza che Dio vuole effondere su quanti confidano nel suo amore misericordioso».E ancora, lo stesso Pontefice propone la Vergine come modello di contemplazione, adatto proprio all'inizio di un nuovo anno, da vivere nella ricerca del Bene supremo e della sua volontà: «"Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19). Il primo giorno dell'anno è posto sotto il segno di una donna, Maria. L'evangelista Luca la descrive come la Vergine silenziosa, in costante ascolto della parola eterna, che vive nella Parola di Dio. Maria serba nel suo cuore le parole che vengono da Dio e, congiungendole come in un mosaico, impara a comprenderle. Alla sua scuola vogliamo apprendere anche noi a diventare attenti e docili discepoli del Signore. Con il suo aiuto materno, desideriamo impegnarci a lavorare alacremente nel "cantiere" della pace, alla sequela di Cristo, Principe della Pace. Seguendo l'esempio della Vergine Santa, vogliamo lasciarci guidare sempre e solo da Gesù Cristo, che è lo stesso ieri, oggi e sempre! (cf. Eb 13,8)».
Stamattina in collegamento con Paolo Leccese ed Emiliano Cioffarelli, c'è Giulio Azzolini, Responsabile marketing e comunicazione del Gruppo FRIMM e con lui parliamo dell'importanza della formazione nel settore dell'intermediazione immobiliare✅ A quale formazione obbligatoria deve partecipare un agente immobiliare una volta raggiunta l'abilitazione?✅ Il progetto del Metodo FRIMM parte con l'intenzione di alzare il livello formativo dei professionisti dell'intermediazione✅ In questi giorni FRIMM ha lanciato questa nuovissima iniziativa formativa in partnership con LUISS BUSINESS SCHOOL, Flex Executive Programme in Real Estate Consultant, di cosa si tratta?✅ A chi si rivolge questo percorso formativo?✅ Quali sono i quattro moduli di cui si compone il corso?
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6771L'ESISTENZA DEL PURGATORIO E L'IMPORTANZA DELLE PREGHIERE PER I DEFUNTIE' molto bello ed utile lucrare per i nostri cari defunti l'indulgenza plenaria (anche quest'anno le indulgenze sono prorogate per tutto il mese di novembre)di Don Stefano BimbiIl 2 novembre è la commemorazione di tutti i fedeli defunti. La Chiesa ci ricorda di pregare per i morti che, in attesa di andare in Paradiso, devono scontare la pena in Purgatorio. Questa loro condizione è dovuta al fatto che i peccati mortali che la persona ha confessato durante la sua vita terrena sono già stati rimessi in quanto alla colpa, e questo gli ha evitato l'inferno, mentre la pena derivante dal peccato va ancora espiata. Certamente si possono limitare le pene del Purgatorio se durante la vita si fanno opere riparatorie: preghiere, sante Messe, sacrifici volontari offerti in riparazione dei propri peccati e le indulgenze applicate a sé stessi. Tutto ciò che però non siamo riusciti ad espiare su questa terra resta da farlo nell'altra vita, appunto in Purgatorio.Ma cos'è il Purgatorio? Una favola per far star buoni i bambini? Un'invenzione del medioevo come dice qualcuno? Niente affatto, la verità del Purgatorio risulta dalla Bibbia, addirittura già dal Vecchio Testamento. Da sempre la Chiesa ne afferma l'esistenza mettendo in guardia dalle pene tutt'altro che leggere che esso comporta.Facciamo un breve excursus iniziando dalla morte di Aronne. In tale occasione vennero offerti sacrifici per un mese intero. Quindi se è possibile offrire sacrifici per un defunto, vuol dire che il defunto può espiare le conseguenze dei suoi peccati, grazie ai sacrifici dei vivi, anche dopo la morte.Nel capitolo 12 del Secondo Libro dei Maccabei si narra che Giuda Maccabeo, dopo un'importante battaglia, si accorse che sotto la tunica di ciascun caduto vi erano oggetti idolatrici, fu così che decise di pregare affinché Dio perdonasse il peccato di quei soldati. Inoltre Giuda Maccabeo fece fare una colletta e la inviò a Gerusalemme affinché fosse offerto un sacrificio espiatorio. Questo vuol dire che vi era la convinzione che si potesse pregare per i defunti, il che vuol dire anche che si era convinti che nell'aldilà ci fosse un "luogo" di espiazione. Anche nel Nuovo Testamento si trovano testimonianze preziose dell'esistenza del Purgatorio.SANTA PERPETUA E LE VISIONI DI SUO FRATELLO IN PURGATORIOMi piace qui ricordare un episodio tratto dal diario di santa Perpetua che fu martirizzata a Cartagine nel 203. Mentre si trovava in prigione, Perpetua ebbe una duplice visione. Nella prima vide suo fratello Dinocrate che era morto a sette anni. Perpetua vide il suo fratellino uscire "da un luogo tenebroso dove vi era molta altra gente; era accaldato e assetato, sudicio e pallido. Il volto era sfigurato dalla piaga che l'aveva ucciso". Perpetua vide suo fratello che cercava, senza riuscirci, di bere ad una piscina e con ciò capì che Dinocrate stava soffrendo. Impietosita da questa visione, pregò per l'anima del suo fratellino. Il Signore ascoltò le sue preghiere e in una seconda visione vide Dinocrate perfettamente guarito, in grado di bere, capace di giocare come fanno tutti i bambini. Interpretando questa seconda visione, Perpetua scrisse: "Mi svegliai e compresi che la pena gli era stata rimessa". Come si vede, già nei primi secoli, i santi erano certi della realtà del Purgatorio.Anche da altri episodi possiamo essere certi di cosa insegnava da subito la Chiesa. Un vescovo dell'Asia Minore nel secondo secolo di nome Abercio compose prima di morire, il suo epitaffio, che dice: "Queste cose dettai direttamente io, Abercio, quando avevo precisamente settantadue anni di età. Vedendole e comprendendole, preghi per Abercio". Anche un antico autore cristiano, Tertulliano, scrisse: "Nel giorno anniversario facciamo preghiere per i defunti". E Sant'Agostino: "Non si può negare che le anime dei defunti possono essere aiutate dalla pietà dei loro cari ancora in vita, quando è offerto per loro il sacrificio del Mediatore [cioè la S. Messa], oppure mediante elemosine".È evidente che se si prega e si fanno dire Messe per i defunti è perché li si considerano in Purgatorio perché se fossero in Paradiso non avrebbero bisogno di nulla, avendo la gioia eterna della visione beatifica. Mentre se fossero all'inferno nulla potrebbe dargli sollievo a causa della pena eterna.UNA CERTEZZA DI FEDEL'esistenza del Purgatorio è quindi una certezza della nostra bella Fede cattolica. Ma adesso ci si potrebbe chiedere: ma quanto sono gravi le pene del Purgatorio? Certamente queste pene non sono cosa da poco. Potrebbe innescarsi questa tentazione soprattutto tra i pigri: "Beh forse per la mia vita mediocre non andrò subito in Paradiso, mi accontento di fare un po' di Purgatorio". Questo mirare al ribasso si traduce però in catastrofe. Se si mira al Paradiso, c'è speranza di andare in Purgatorio, ma se si mira al Purgatorio si rischia seriamente di scivolare piano piano all'inferno. Come avviene per gli scolari: se si mira all'otto, c'è la speranza di arrivare alla sufficienza, ma se si mira direttamente alla sufficienza, il rischio bocciatura è tutt'altro che ipotetico.E le pene del Purgatorio sono tutt'altro che leggere. Sono due: del danno, alle anime viene ritardata la visione di Dio; e del senso, le anime sono punite con il "fuoco" corporeo.Scrisse sant'Agostino: "Colui che invecchiò nel peccato, impiegherà maggior tempo ad attraversare quel fiume di fuoco e, nella misura della sua colpa, la fiamma accrescerà il castigo". E sant'Alfonso Maria de Liguori ha affermato che il fuoco che brucia i dannati all'inferno è lo stesso che purifica gli eletti nel Purgatorio: l'unica differenza è che il primo dura in eterno, mentre il secondo è temporaneo.Ovviamente bisogna anche considerare che nel Purgatorio ci sono anche delle gioie. Innanzi tutto la certezza della salvezza eterna che nella vita terrena neanche i buoni hanno, come ci testimonia la vita di molti santi che, nonostante l'evidente santità, non si ritenevano degni del Paradiso. Poi il fatto che è impossibile peccare, mentre finché siamo in vita, non si sa se si cadrà in peccato. In Purgatorio invece abbiamo la certezza di poter amare per sempre il Signore, senza più offenderlo. Inoltre le anime sante del Purgatorio hanno la consolazione delle nostre preghiere, sofferenze offerte e le indulgenze lucrate per loro, che alleviano, abbreviano o addirittura eliminano totalmente le pene.LE INDULGENZE PER I DEFUNTIPer questo non possiamo "abbandonare" i nostri cari che potrebbero essere nel Purgatorio ed è molto bello lucrare per loro l'indulgenza plenaria. Questo è possibile ogni anno dalle 12.00 del 1° novembre alle 24.00 del 2 novembre per coloro che visiteranno una qualunque chiesa oppure il camposanto dal 1° all'8 novembre ovviamente rinunciando totalmente al peccato anche veniale e poi con le solite condizioni che sono fare la comunione, pregare secondo le intenzioni del Sommo Pontefice (ad es. un Padre nostro e un'Ave Maria) e confessarsi anche non nel giorno stesso, ma un po' di tempo prima o dopo. L'anno scorso la Penitenzieria Apostolica, a causa delle difficoltà di spostamento poste dalle autorità pubbliche con la scusa della pandemia da Covid, la possibilità di lucrare le indulgenze per i defunti furono prorogate per tutto il mese di novembre. Anche quest'anno tale possibilità è stata confermata. Approfittiamone abbondantemente, i nostri cari ce ne saranno grati e una volta in Paradiso si ricorderanno di noi e ci renderanno il favore che gli abbiamo fatto abbreviando le loro sofferenze attuali.
DREAM ON FLY
"Cose di Calcio" con Antonio Paolino e Chiara Papanicolaou. Ospiti :Alessandra Bacchetta (giornalista), Malù Mpasinkatu (dir. sportivo), Simone Dinoi, Claudio Segagni (mediatore di mercato) e Domenico Marocchino.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Oggi, nel nostro Monastero festeggiamo San Vincenzo, Diacono e Martire. Per comodità dei nostri lettori inseriamo il commento alle letture del giorno e non a quelle della solennità che può essere reperita qui sotto, sul sito. Continuiamo invece la meditazione sulla prima lettura. Oggi l'autore della Lettera agli Ebrei continua il suo trattato sul sacerdozio di Cristo. Parla della novità della mediazione sacerdotale di Gesù. Essa si colloca nel contesto della nuova alleanza, quella preannunciata da Geremìa al tempo della crisi dell'esilio. Due sono i punti, sui quali fa leva il testo profetico, riferito dall'autore della lettera, come chiave di lettura della mediazione di Gesù: l'interiorità della legge e il perdono dei peccati. Non basta proclamare all'esterno la volontà di Dio. È l'intimo, il cuore che deve essere modificato. D'altra parte questo non può avvenire senza togliere l'ostacolo alla relazione vitale con Dio: il peccato. Nella missione di Gesù, culminante nella sua autodonazione, nella morte, si realizzano le condizioni della nuova alleanza, sognata da Geremìa. Infatti, la morte di Gesù è la massima espressione dell'amore, sintesi della volontà di Dio. Egli affronta il suo dramma finale con la fedeltà di Figlio e nella solidarietà radicale con gli uomini fratelli. In tal modo viene tolta la radice del peccato, che è ribellione a Dio e incapacità di rapporti di amore tra gli uomini. Il peccato intorpidisce il nostro cuore, annebbia l'intelligenza fino a non sapere chi siamo veramente. Ma in Gesù sperimentiamo il perdono gratuito di Dio. Ora, che Dio mostra il suo volto amorevole, nonostante i nostri peccati, sappiamo chi siamo noi, osserviamo senza paura il nostro volto. Vogliamo vivere con la generosità con cui Dio ci perdona.
Ir grūti novilkt robežas ar priekšniecību vai cilvēkiem, no kuriem esi atkarīgs. Mediatore Ilze Dzenovska parādīja, ko ir izdevīgi ņemt vērā, kad ar tevi meistarīgi manipulē, lai vari no situācijas veiksmīgāk izkļūt.Ja tev ērtāk sarunu klausīties audio formātā, tad visas podkāstu platformas, kur šī saruna ir pieejama, ir norādītas šeit: https://ugunsskola.lv/cilvekjauda43/Šī ir jau trešā Cilvēkjaudas saruna ar Ilzi Dzenovsku un visas trīs sarunas noderīgi papildina viena otru:1) Iepriekšējā saruna par to, kā pārtraukt vardarbību pret sevi: https://ugunsskola.lv/cilvekjauda39/2) Iepriekšējā saruna par prasmi konfliktēt un to, kā konfliktu nepasliktināt un sekmīgi risināt: https://ugunsskola.lv/cilvekjauda12/Vieta, kur redzēt Ilzes Dzenovskas darbu Peace Lab jeb Telpa mieram: http://peacelab.eu/SARUNAS TĒMAS AR LAIKA NORĀDI:1:30 Kādā veidā citi, vainojot mūs, ar mums patiesībā manipulē5:35 Ko darīt gadījumā, kad otrs nepamatoti izgāž savu neapmierinātību pār tevi jeb Priekšnieks A un Priekšnieks B13:10 Kā ir iespējams novilkt stingras robežas, ja esi padotā lomā20:35 Vai ir iespējams pieņemt otra cilvēka realitāti29:11 Slēpti un filigrāni veidi, ar kuriem cilvēki mēdz manipulēt34:55 “Neņem personiski!” Kā pēc fiziskām sajūtām noteikt, ka tomēr tas nav izdevies46:16 Cik svarīgi ir apzināties un pieņemt savas nepilnības, lai stiprinātu savu pārliecību par sevi54:00 Metode, kā noturēt savas robežas58:00 Kā pārtraukt situāciju, kad tevi par visu vaino un kur meklēt palīdzību
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Ceļā uz sasniegumiem un pat vienkāršā ikdienas dzīvē cilvēki pret sevi reizēm izturas necilvēcīgi. Ja mēs šādi izturētos pret saviem kolēģiem (ar tādiem pārmetumiem, uzbraucieniem, un turpat pastāvīgu neapmierinātību pret otru), tad mūs drīz vien atlaistu. Arī ģimenē, ar tādu negativitāti izturoties pret saviem mājiniekiem, mums drīz vairs nebūtu ģimenes. Mediatore un apzinātas komunikācijas trenere Ilze Dzenovska skaidroja, ko varam darīt, lai izmainītu savu vardarbīgo attieksmi pret sevi un kļūtu pat labāku atbalstu paši sev. Ja iepriekšējā mūsu sarunā Ilze stāstīja par prasmi konfliktēt ar citiem konstruktīvi: https://ugunsskola.lv/cilvekjauda12/ , tad šoreiz viņa parāda, kā cilvēcīgāk un atbalstošāk izturēties pret sevi, lai mums vieglāk ir sasniegt iecerēto. Ilzes Dzenovskas kontaktus atradīsi intervijas lapā šeit: https://ugunsskola.lv/cilvekjauda39/ SARUNAS PIETURPUNKTI JEB NOTES:2:00 Kāpēc šobrīd rodas situācijas, kad saplānotās lietas nekustas uz priekšu5:20 Kādēļ ir izveidojusies situācija, ka mēs paši nesaprotam, ko jūtam7:50 Kad iepriekšējās attiecību stratēģijas vairs nedarbojas un jaunajā ir grūti ielekt14:30 Kā mēs stāstus un sev piekarinātās birkas jaucam ar savām sajūtām un realitāti20:00 Ko un kā māca mums nepatīkamās dzīves situācijas27:00 Akcijveida dzīvošana, kas nestrādā29:30 Metode, kā ļaut sev just36:20 Beznosacījumu mīlestība – kā līdz tai nonākt41:00 Kā pārstāt kultivēt nemīlestības un vardarbības praksi pret sevi57:30 Trīs soļi, kā sev radīt drošu vidi1:04:00 Otrā grāvja bīstamība1:06:40 Sirsnīgas un labestīgas attieksmes vērtība
Provvigione al mediatore: addio?
“Mediare è una sfida: devi saper vestire i panni dell'altro senza spogliarti dei tuoi.” Parliamo della figura del mediatore attraverso l'esperienza di:
Con Riccardo Bernardi di 24MAX parlo di
Kā risināt konfliktus, kas ir neizbēgami katra cilvēka un katras komandas dzīvē. Mediatore un komunikācijas trenere Ilze Dzenovska šajā sarunā stāsta par: 5 stratēģijām, kā cilvēki parasti risina konfliktus - kāpēc tās izvēlamies un ko tās cilvēkam maksā; konflikta anatomiju jeb to, kas ir konflikta pamatā; bīstamu rīcību, kā cilvēki konfliktus bieži pasliktina un padara grūti risināmus; metodēm, kas jāņem vērā, lai uzlabotu iespējas sekmīgai konflikta risināšanai. Mediatores ieteiktās literatūras sarakstu atradīsi intervijas lapā (ZEM video): https://ugunsskola.lv/cilvekjauda12/
Con Massimiliano Russo di Corus Real Estate parlo di
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».INSTAGRAM https://www.instagram.com/nicoladon/FACEBOOK: https://www.facebook.com/nicolasalsa/YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCjFaPuCe1M_ju0hdCstulAw
Com’è incoraggiante, quanto rincuora, rinfranca e soddisfa volgere piamente lo sguardo al Redentore che si abbassò sui dolori, sulle debolezze e necessità della nostra vita mortale con tanta mitezza e benevolenza!
Ora Santa. Prima Lettera di san Giovanni apostolo, capitolo 2,18-29. Chiunque nega la vera divinità di Gesù, il suo essere l'unico Salvatore e Redentore dell'uomo, l'unico Mediatore tra Dio e l'uomo, il nostro unico Maestro, la nostra Via ed unica Verità, la nostra vita e il nostro modello, merita bene il titolo di "anticristo". Molti ne giravano (e ne girano) e purtroppo anche provenienti dalle file dei (falsi) discepoli di Gesù. Ora santa di Giovedì 19 Aprile 2018
DMP14: Hannes Mühleisen: Mediation ist kein SchlichtungsverfahrenHannes Mühleisen ist als Mediator in Marbach am Neckar beheimatet. Wir unterhalten uns über grundsätzliche Aspekte der Mediation wie z..B. Selbstbstimmmung, Eigenverantwortung, Haltung und grenzen Mediation vom Schlichtungsverfahren ab. Inhalt dieser Folge:Von Grafiker zum Mediator: Was hat ihn motiviert?Faszination: wieder miteinander redenDer Mediator „baut einen Schutz“ um die MediandenDer Mediator als „Schiedsrichter“Was bedeutet eigentlich „Streit“Kontroverses diskutieren muss nicht streiten bedeutenMediation ist keine StreitschlichtungEigenverantwortung prägt die MediationEigenverantwortung wird früh in die Schulen durch die Ausbildung von Schülerlotsen transportiertMediationen sind nachhaltiger als KompromisseHannes Mühleisen beantwortet meine drei Lieblingsfragen:Warum Mediation und was ist so spannend daran?An welchem Punkt der Mediation geht es in die Zielgerade?Woran erkennt man im Vorfeld einen guten Mediator, eine gute Mediatorin?Shownotes:Hannes MühleisenFacebook: @MuehleisenMediationInstagram: der_mediatorE-mail: hum@muehleisen-mediation.de +++noch mehr links+++cremer-wirtschaftsmediationFacebook: @mediationspodcastFacebook Gruppe Der Mediationspodcast - Die GruppeInstagram: daniela.cremerXING: Daniela Cremer
Gesù Cristo: l’unico mediatore tra Dio e gli uomini
Sei un agente immobiliare interessato al funzionamento delle agenzie immobiliari in Inghilterra? Oppure, sei un aspirante investitore alla ricerca di informazioni per un potenziale investimento nel Regno Unito?Qualunque sia il tuo caso specifico, troverai molto utili queste informazioni relative all'approfondire e delineare la posizione dell'agente immobiliare nei confronti dell'acquirente o inquilino. In UK vige un sistema legislativo abbastanza differente da quello italiano, questo implica sia una diversa modalità di acquisto e locazione degli immobili, ma anche una diversa gestione dei rapporti tra cliente ed agenzia. Sapevi che la provvigione la paga solamente il proprietario dell'immobile? Beh, proprio una bella notizia per te che magari vuoi acquistare casa e investire in Inghilterra!Certo non proprio una bella notizia se invece sei un agente immobiliare, questo significa ricevere una provvigione inferiore nel complessivo atto ed intermediazione di vendita. La cosa da sottolineare sta comunque nel fatto che, tu come agente immobiliare, rappresenti ed agisci in nome e per conto esclusivo del venditore. Colui che ti paga la provvigione è il tuo cliente, l'acquirente rappresenta solamente una persona a cui dovrai rispondere con trasparenza e cura, pur non dovendogli nulla.Una bella differenza rispetto al sistema italiano!Qual'è la tua opinione a riguardo? Fammi sapere che ne pensi commentando l'episodio.Ti ricordo che puoi seguire e sottoscrivere il Podcast su iTunes, se utilizzi un dispositivo Apple, oppure su Spreaker se utilizzi un dispositivo Android o Windows Phone.Links UtiliW: www.micheleschirru.itE: info@micheleschirru.itPer conoscermi meglio ti invito a seguirmi:- sulla mia pagina Facebook: http://www.facebook.com/micheleschirrumusic- sul mio profilo Facebook privato: http://www.facebook.com/micheleschirru85- su Twitter con username @Michele_SchirruAll music by David Szesztay - Creative Commons - Attribuzione Non commerciale 3.0 Unreported (CC BY-NC 3.0)Tutte le immagini sono protette da Copyright - Credit FreePik
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Un solo Dio e un solo mediatore
Gesù Cristo è l'unico mediatore fra Dio e gli uomini
Intervista a Francesca Onorato laureata in Servizio Sociale ; Enzo La Penna giornalista redazione cronaca Ansa Napoli ; Cesare Rimini avvocato matrimonialista.