Podcasts about il vangelo

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Briciole di Vangelo
Giovedì 19 giugno

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 19, 2025 2:26


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Domenica 15 giugno

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 15, 2025 3:00


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Venerdì 13 giugno

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 12, 2025 3:30


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Mercoledì 11 giugno

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 10, 2025 2:39


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Domenica 8 giugno

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 8, 2025 5:13


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Sabato 7 giugno

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 7, 2025 2:21


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Giovedì 5 giugno

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 4, 2025 3:27


Il Vangelo di oggi

Tempo dello spirito
Donne protestanti per la prevenzione degli abusi nelle chiese

Tempo dello spirito

Play Episode Listen Later Jun 1, 2025 19:53


- Qual è la chiave per comprendere il racconto biblico dell'Ascensione di Gesù al cielo? Non guardare verso quel cielo, verso cui Gesù è asceso, ma guardare verso la terra; soffermarsi sulla concretezza dell'annuncio, consapevoli che l'Ascensione non è l'abbandono dell'umanità da parte di Dio. Il Vangelo è infatti racchiuso nelle parole di Gesù: “Io sarò sempre con voi”. Il pastore Giuseppe La Torre propone una meditazione biblica a partire dal racconto biblico contenuto nel primo capitolo degli Atti degli Apostoli.- Le chiese evangeliche riformate possono dirsi al riparo da abusi – spirituali, sessuali, di potere? Certamente il fenomeno odioso degli abusi tocca e ha toccato anche queste chiese. E da tempo ormai si affronta il tema della prevenzione.In quest'ottica le Femmes protestantes, l'organizzazione delle donne protestanti in Svizzera, ha promosso il 16 maggio un incontro a Berna, una giornata di studio ricca di approfondimenti e contributi su come prevenire, intervenire e trattare efficacemente gli abusi. Dal Ticino ha preso parte all'incontro Giulia Stocker, vice presidente del Sinodo della Chiesa riformata ticinese.

Briciole di Vangelo
Sabato 31 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 31, 2025 2:38


Il Vangelo di oggi

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia dell'Ascensione - Anno C (Lc 24,46-53)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later May 28, 2025 7:34


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8180OMELIA DELL'ASCENSIONE - ANNO C (Lc 24,46-53) di Don Stefano Bimbi Celebriamo la Solennità dell'Ascensione, un momento che non è solo un "arrivederci" di Gesù al cielo, ma un passaggio decisivo che ci coinvolge direttamente. Il Vangelo di Luca che abbiamo ascoltato ci presenta un Gesù che, prima di salire al Padre, affida ai discepoli una missione e una promessa.LA MISSIONE DI CRISTO: SOFFERENZA, RISURREZIONE E PERDONOGesù inizia spiegando ai discepoli che il suo percorso - la sofferenza, la morte e la risurrezione - non è stato un caso, ma il compimento di un disegno divino. Nel suo nome, il perdono dei peccati deve essere annunciato a tutti i popoli, a partire da Gerusalemme. Questo ci ricorda che la fede non è solo un'esperienza personale, ma è anche una chiamata a far parte della missione della Chiesa di portare al mondo intero la buona notizia. Tu sei chiamato non solo a ricevere il perdono di Cristo, ma a portarlo agli altri, ovunque tu sia. Come stai vivendo la chiamata a essere testimone del perdono di Cristo nella tua vita quotidiana? C'è qualcuno nella tua cerchia - un familiare, un collega, un amico - che ha bisogno di un ascolto attento, una parola di incoraggiamento, un atto di riconciliazione? A chi puoi annunciare il Vangelo perché si converta a Cristo?San Francesco d'Assisi è un modello potente di come vivere questa missione. Non si limitò a predicare con le parole, ma con la sua vita. Fu un esempio di umiltà. A chi lo elogiava diceva di essere la persona peggiore di tutte, perché se Gesù ne avesse trovata una peggiore avrebbe scelto lei per far risaltare meglio la sua potenza. Inoltre andò incontro ai lebbrosi e ai poveri per portare il conforto di Cristo. Volle persino incontrare il sultano d'Egitto per convertirlo al Vangelo. Non riuscì a portarlo alla vera Fede, ma avendolo favorevolmente impressionato ottenne il permesso per i cristiani di visitare i luoghi santi. Da allora la Custodia francescana di Terra Santa permette la presenza cristiana nei luoghi di Gesù.TESTIMONI CON LA VITAGesù aggiunge: "Di questo voi siete testimoni". Essere testimoni non significa solo parlare di Gesù, ma vivere in modo che la nostra vita racconti la sua presenza. In un mondo che spesso ci spinge a competere, a emergere, a pensare solo a noi stessi, essere testimoni di Cristo significa scegliere la via dell'amore come donazione, dell'onestà come rispetto degli altri, della generosità verso gli altri come risposta alla generosità di Dio verso di noi. Pensa a una situazione concreta: al lavoro, quando tutti cercano di fare carriera a scapito degli altri, tu puoi scegliere di collaborare con umiltà. Oppure, sui social, dove spesso prevalgono critiche e giudizi, tu puoi condividere parole che costruiscono.Un esempio straordinario è San Giovanni Bosco, che ha dedicato la sua vita ai giovani di Torino, spesso emarginati e senza futuro. Con il suo sorriso e la sua dedizione, ha mostrato loro che Dio li amava. Ogni ragazzo che ha incontrato è diventato per lui un'occasione per testimoniare Cristo. E tu, in quali momenti della tua giornata puoi essere un testimone credibile di Gesù? Quali scelte puoi fare per far vedere che la tua fede non è solo parole, ma vita?LA FORZA DELLO SPIRITO E LA GIOIA DELLA LODEPrima di salire al cielo, Gesù promette ai discepoli la "potenza dall'alto", lo Spirito Santo, e li invita ad aspettare la Pentecoste con fiducia. E loro, dopo l'Ascensione, tornano a Gerusalemme "con grande gioia", lodando Dio. Questo ci insegna due cose: primo, che non siamo soli nella missione; secondo, che la Fede è fonte di una gioia che nessuno può toglierci. Lo Spirito Santo è la forza che trasforma le nostre paure in coraggio, le nostre incertezze in speranza. E la gioia? È il segno che Cristo è con noi, anche quando non lo vediamo.San Filippo Neri, noto come il "santo della gioia", nel XVI secolo trasformava le strade di Roma in un luogo di festa e preghiera. Organizzava pellegrinaggi, incontri e momenti di allegria per i giovani, mostrando che la fede è motivo di felicità profonda. La sua capacità di ridere e far ridere, anche in tempi difficili, ci sfida: come puoi portare la gioia del Vangelo nei tuoi ambienti, magari con un sorriso o un gesto di speranza?Quali momenti della tua giornata o della tua settimana dedichi a lodare Dio, magari attraverso la preghiera, la Messa o mettendo in pratica le opere di misericordia corporali e spirituali? Conosci le opere di misericordia corporali e spirituali? Prendi l'impegno di metterne in pratica una alla settimana e poi verifica se lo hai fatto.UNO SGUARDO AL CIELO, I PIEDI SULLA TERRAL'Ascensione non è la fine della storia di Gesù, ma l'inizio della nostra missione. Cristo sale al cielo, ma ci promette il dono dello Spirito Santo e ci invita ad essere suoi testimoni, portare il suo perdono, vivere con gioia.Il mondo ha bisogno di qualcuno che ricordi la salvezza portata da Gesù. Qualcuno che indichi le realtà del Cielo. Non dobbiamo aver paura di essere diversi, di scegliere la via di Cristo in un mondo che spesso va in un'altra direzione. Come i discepoli dobbiamo tornare alla nostra "Gerusalemme" - la famiglia, il lavoro, le amicizie - con grande gioia, sapendo che lo Spirito ci guida.Preghiamo Maria, Regina degli Apostoli, affinché ci aiuti a vivere questa missione con coraggio e amore. E ora, prenditi un momento per rileggere il brano e rispondere in silenzio alle domande proposte sopra. Chiediti infine: Cosa mi sta dicendo Gesù oggi? Come posso rispondere alla sua chiamata con la mia vita?Che lo Spirito Santo ti guidi e ti doni la gioia di essere suo testimone!

Briciole di Vangelo
Mercoledì 28 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 27, 2025 3:39


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Lunedì 26 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 26, 2025 2:18


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Venerdì 23 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 23, 2025 2:15


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Lunedì 19 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 19, 2025 2:52


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Venerdì 16 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 16, 2025 1:17


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Martedì 13 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 12, 2025 3:36


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Domenica 11 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 10, 2025 2:44


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Sabato 10 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 10, 2025 3:16


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Giovedì 8 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 8, 2025 2:19


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Mercoledì 7 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 6, 2025 2:26


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Martedì 6 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 5, 2025 2:46


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Domenica 4 maggio

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later May 4, 2025 2:47


Il Vangelo di oggi

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Stiamo vivendo il tempo di Pasqua, tempo di grande gioia: gioia perché il Signore è risorto, non solo è risorto… ma perché è presente, è vivo in mezzo a noi. La Chiesa vive, noi che siamo la Chiesa viviamo della fede in Gesù risorto. Non è soltanto la comunità di quelli che condividono gli insegnamenti dottrinali di Gesù o gli insegnamenti morali di Gesù, che ammirano gli esempi di Gesù. La Chiesa tutta crede che Dio Padre ha risuscitato Gesù, e lo ha fatto “capo e Signore”. Ma come possiamo riconoscerlo, Gesù? Come possiamo sentire la sua presenza, sentire la forza del suo Spirito nella nostra vita? Come possiamo testimoniarlo? Alcune domande che è lecito fare. E la risposta, mi pare, una precisa risposta ce la dà proprio il Vangelo di oggi: lo fa con l’affermazione stupita, meravigliata del discepolo che Gesù amava, Giovanni: «È il Signore!». Il Vangelo che oggi ascoltiamo ci presenta sette discepoli: tutti insieme vanno a pescare, vanno sul mare di Tiberìade. Niente di nuovo, si direbbe: fanno quello che hanno fatto tante volte, quello che hanno fatto prima di aver incontrato Gesù. Compiono un gesto per loro usuale, quotidiano, gesto in cui mettevano tutta l’esperienza, tutta la loro passione di tanti anni. Tante volte avranno sperimentato la gioia di una pesca abbondante. Ora, questa notte, provano delusione, perché questa volta la rete è vuota. Non hanno preso nulla. I discepoli hanno lavorato, faticato tutta la notte: questo vale per tutti i discepoli, pensando sia alla fatica fisica, sia a quella spirituale, la fatica che accompagna le nostre opere e i nostri giorni. Non solo c’è la fatica, ma anche il senso di delusione: alla fatica, all’impegno, non corrisponde un risultato. In quella notte non presero proprio nulla. E nel pieno della delusione e della stanchezza compare una voce, voce che sembra conosciuta, una parola che invita a riprovare, che intende risvegliare i loro animi, risvegliare a una fedeltà, a una fiducia, a un’apertura alla promessa di Gesù, del Signore che dice: «Buttate ancora le reti, riprovate ancora». I discepoli potevano cedere, cedere alla stanchezza, cedere alla delusione. Invece obbediscono, si fidano della parola che viene pronunciata, la parola sulla loro vita: gettano ancora una volta la rete. Si fidano, si abbandonano alla parola del Signore. Ed ecco, il miracolo si compie. E nel segno del miracolo sentono la presenza del Signore, del Risorto che non abbandona i suoi discepoli ma sempre li accompagna, che è sempre con loro nel loro cammino di vita e di fede. Le reti sono piene di pesci e reggono, non si spezzano; i cuori sono ripieni di gioia e di meraviglia, e reggono anche essi, reggono l’impatto di un incontro non programmato con Gesù eppure atteso: tutti volevano rivederlo, risentirlo, toccarlo di nuovo, mangiare ancora con lui… E lui, il Signore, asseconda, esaudisce ancora quell’attesa del cuore, dell’anima… Ed ancora prepara loro da mangiare, spezza ancora il pane per loro, lo distribuisce. Questo nel Vangelo. Ma noi crediamo che la stessa cosa avviene anche per noi: noi crediamo che anche per noi, durante la Messa, durante la Celebrazione Eucaristica domenicale, alla quale arrivano tanti • anche noi, qualche volta stanchi, delusi per le nostre reti vuote, per non aver prodotto, combinato molto in questi giorni • ecco, nonostante questo, sulla sponda del lago c’è sempre qualcuno che ci aspetta, c’è sempre qualcuno che ha qualcosa per noi, che ci sfama, che ci incoraggia, che ci sostiene, che ci dà forza… E questo qualcuno è Gesù, che ancora spezza il pane per noi, che per chi parteciperà alla Messa lo spezzerà ancora per noi. Chiediamo che questa esperienza • l’esperienza della benedizione di Dio, la benedizione sulla nostra vita • la vita che sempre si rinnova e ci rinnova, ci rinnovi alla speranza, a quel coraggio che fanno di noi uomini poveri ma ricchi di Lui, e testimoni del Vangelo.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Gio 1] Commento: Il Figlio del carpentiere.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Apr 30, 2025 2:42


Tralasciamo il commento alle letture del giorno perché celebriamo la memoria di san Giuseppe. Non sappiamo molto di lui. Ma anche Giuseppe, come la Madonna Santissima, è l’uomo di fede, di fede e di speranza. Anche lui ha creduto alla parola, senza pretendere di capire tutto, come Maria. Il vangelo ci presenta proprio questa famiglia, famiglia di Giuseppe, una famiglia semplice, non di alti livelli e grande studio… Eppure Gesù sa parlare bene… anche se non ha studiato nelle scuole di Gerusalemme stupisce per la sua sapienza. Oggi la nostra attenzione però viene spostata al lavoro. Infatti la Chiesa celebra san Giuseppe, lavoratore… La reazione della gente di Nàzaret, nel vangelo di oggi, a proposito della sapienza, quella di Gesù fa pensare al capitolo del Siràcide, che contrappone il lavoro manuale e la Legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siràcide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città. La gente di Nàzaret si domanda: «Da dove mai viene a costui questa sapienza». Non è il figlio del carpentiere?, che non ha studiato e non può avere tutta questa cultura? È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed egli ha assistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e ha nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi che dicono e non fanno. D’altra parte il Vangelo insiste anche sulla parola: è necessario, dobbiamo, accogliere la parola di Dio! E soltanto se ci ispiriamo alla parola di Dio il nostro lavoro vale, il nostro lavoro cioè ha un valore costruttivo, costruiamo, creiamo il mondo con Dio. «Tutto quello che fate in parole e in opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre». Tutto quello che facciamo, tutti i lavori, lavori materiali, intellettuali, sia lo studio, sia la carità fraterna, lo facciamo per il Signore… Il Vangelo ci dice, che il nostro servizio deve essere sincero, umile, dobbiamo avere la disponibilità nella carità, tutto questo per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, quel Figlio, che ha dichiarato di essere venuto a servire e non per essere servito. La vera dignità consiste proprio in questo, nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio. Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio.

Briciole di Vangelo
Mercoledì 30 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 4:24


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Martedì 29 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 3:31


Il Vangelo di oggi

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Mar 29] Commento: La vergine saggia e sapiente

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Apr 28, 2025 2:13


Oggi in Italia celebriamo la festa della Patrona d'Europa, santa Caterina di Siena. Il Vangelo, nell’immagine delle vergini, ci rappresenta la grande santa senese come la vergine saggia e prudente che, in attesa dell’incontro con lo Sposo divino, ha preso con sé la lampada e si è munita di olio. Possiamo intravedere nella parabola evangelica tutte le preclare virtù che hanno adornato la patrona della nostra patria. Lei è la donna sapiente, che ha compreso appieno l’essenza della religiosità autentica: ha dedicato tutta la sua vita a un incontro personale con Cristo, si è lasciata umilmente illuminare dalla luce radiosa dello Spirito Santo e ha trovato nell’amore al Signore la realizzazione piena della sua vita. Abbondando così di olio, ha tenuto costantemente accesa la sua lampada, anche nel cuore della notte, e ha saputo irradiare la sua luce a tutto il mondo ecclesiastico e civile del suo tempo. Aveva appreso la vera sapienza e la vera prudenza non dai libri, ma dal cuore stesso del suo Sposo divino, dalla fonte stessa della verità e della vita. Si è trovata pronta all’incontro con Lui e la lampada luminosissima della sua vita ha riflesso luce ovunque e a tutti. Ha squarciato le tenebre della notte del suo tempo e, ancora ai nostri giorni, con i suoi scritti, con i suoi esempi, con la sua intercessione irradia luce di sapienza, ci si mostra come modello sublime di vita e come celeste patrona. Lei ci ricorda che è da stolti restare senz’olio, affondare nel buio e mancare all’appuntamento con il Signore. Ci indica ancora la fonte inesauribile della vera sapienza e, soprattutto alle donne di ogni epoca, addita i motivi profondi per affermare e difendere la propria dignità. Indica a tutti di non cedere alla facile tentazione di confidare nelle proprie forze, per non cadere nell’illusione di un superficiale perbenismo. Restare al buio e privi di olio, vedersi esclusi dal convito dello Sposo per un colpevole ritardo, è un grave peccato che guasta la vita di molti. Essere sempre pronti, con le lampade accese, è la virtù del viandante sapiente e saggio, è la virtù del cristiano vero.

Briciole di Vangelo
Lunedì 28 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 27, 2025 3:13


Il Vangelo di oggi

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Sab 26] Commento: Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Apr 25, 2025 1:30


Fa fatica a imporsi la certezza della risurrezione di Gesù. I discepoli sono ancora “in lutto e in pianto” e non vogliono credere all’annuncio di Maria Maddalena. Neppure gli Undici credono, e Gesù li rimprovera per la durezza del loro cuore. L’evangelista conferma così che il Risorto si è manifestato dapprima a persone o discepoli ai margini del gruppo dei Dodici. Gli apostoli, che non hanno creduto subito, sono gli ultimi a beneficiare di un’apparizione del Signore. Sono loro i responsabili della struttura e dell’autenticità della fede cristiana, ma non sono necessariamente loro a farla nascere: raccolgono dove non hanno seminato, vedono sorgere la fede dove non l’hanno predicata. Tutti gli evangelisti evidenziano l’incredulità degli Undici di fronte all’annuncio della risurrezione da parte delle donne; tuttavia, la conclusione del Vangelo di Marco è l’unica a menzionare esplicitamente anche la loro mancanza di fede verso il racconto dei discepoli di Emmaus. Nonostante ciò, Cristo affida proprio a quegli apostoli increduli la responsabilità della missione, rendendoli punti di riferimento della fede in vista del giudizio. Gli apostoli devono predicare il Vangelo, cioè Gesù risorto, a tutte le creature. Anche a noi cristiani Cristo affida questa stessa missione: una necessità, senza la cui realizzazione non possiamo dirci pienamente suoi discepoli.

Briciole di Vangelo
Venerdì 25 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 24, 2025 3:06


Il Vangelo di oggi

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia II Dom. di Pasqua - Anno C (Gv 20,19-31)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Apr 23, 2025 10:23


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8145OMELIA II DOM. DI PASQUA - ANNO C (Gv 20,19-31) di Don Stefano Bimbi Oggi il Vangelo ci mette davanti a un'immagine potente: le porte chiuse. I discepoli sono chiusi in casa. Non per comodità, ma per paura. Paura dei Giudei di fare la fine di Gesù, paura forse anche di sé stessi, per essere scappati via ed aver abbandonato il Figlio di Dio. Potrebbe essere che anche noi ci sentiamo così. Chiusi in qualche stanza interiore. Bloccati da dubbi, da delusioni, da una fede che a volte non sentiamo più. Oppure feriti, scoraggiati, arrabbiati con Dio, o semplicemente stanchi. Ed è lì, esattamente lì, che Gesù entra. Non bussa. Non rimprovera. Non dice: "Ehi, dove eravate quando ero sulla croce?". Entra. Si mette in mezzo. E dice: "Pace a voi". È la prima parola del Risorto. Non un'accusa, ma un dono. Non un "vi siete comportati male", ma un "sono qui per voi".Iniziamo a farci delle domande profonde. Dove nella mia vita sto tenendo le porte chiuse a Gesù? Ho il coraggio di lasciarlo entrare nella mia paura, nella mia confusione?Gesù nel Cenacolo fa un gesto strano ma essenziale: mostra le mani e il fianco. Non nasconde le ferite. Le ferite sono testimonianza della Passione e trofei della Resurrezione. Sono la prova che l'amore è sempre unito al dolore. Se vogliamo amare realmente dobbiamo essere pronti a soffrire per la persona amata. Lo sa bene una mamma che va a partorire. Lo sa ogni padre di famiglia che si sacrifica ogni giorno per dare sicurezza e benessere ai suoi cari.IL PERDONO DEI PECCATI ATTRAVERSO LA CONFESSIONECristo poi invia gli apostoli: "Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi". Non dice: "Aspettate quando sarete più preparati e vi sentirete pronti". Li manda così come sono, ma pieni di Spirito Santo. La forza viene da Dio, non dalle capacità dei singoli apostoli. Tra l'altro la parola "apostolo" in greco significa "inviato". Per cosa Gesù invia gli apostoli nel mondo? Per portare la sua Parola e i sacramenti, segni efficaci della Grazia di Dio. Dice Gesù ai dodici: "Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". Gesù dona lo Spirito Santo per rimettere i peccati. Da notare che il Signore stabilisce che il perdono dei peccati deve passare dalla Chiesa che, non a caso, è apostolica. E non dice: "A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, ci penserò io direttamente". Ma dice: "A coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". L'insegnamento è chiaro. Chi vuole essere perdonato non può dire: "Non mi fido della Chiesa e poi i sacerdoti sono più peccatori di me, quindi io mi confesso direttamente da Gesù". Assolutamente no. No Chiesa? No confessione al sacerdote? Niente perdono dei peccati. Il Vangelo non poteva essere più chiaro di così!TOMMASO APOSTOLOPoi arriva Tommaso. Lui non era lì con gli altri la prima volta che è apparso Gesù risorto. Non ci sta a credere solo per sentito dire. Vuole toccare. Vuole vedere. E Gesù non si scandalizza. Anzi, otto giorni dopo torna, entra ancora a porte chiuse, e dice la stessa cosa: "Pace a voi". Poi si rivolge proprio a lui: "Metti qui il tuo dito... e non essere incredulo, ma credente". Gesù non ha paura del nostro dubbio. Lo incontra.Ciascuno di noi deve chiedersi se sta davvero cercando Dio, se approfondisce i temi della fede o è fermo a quello che ha imparato da piccolo. Avere un padre spirituale e fare un cammino di fede è essenziale per fare passi avanti. Altrimenti nella vita spirituale, se non si va avanti, si va indietro.Tommaso tocca, vede, e non dice: "Ah, ok, ora ho la prova, avevano ragione gli altri ora gli chiedo scusa". No, dice: "Mio Signore e mio Dio!". È un grido d'amore. È il momento in cui la Fede diventa un rapporto personale. Non più solo teoria. È relazione con Gesù.Dobbiamo chiederci se anche noi diciamo con Tommaso e nella verità: "Mio Signore e mio Dio". Oppure la nostra Fede è ancora solo una cosa esterna, fatta di abitudini?Il Vangelo di questa domenica in Albis ci chiama a fare pace con la nostra paura, a credere anche con le ferite addosso, a non avere vergogna dei nostri dubbi, ma soprattutto a fidarci di un Dio che continua a entrare, anche quando le porte sono chiuse.Beati noi - dice Gesù - se crediamo anche senza vedere. Beati noi se lo lasciamo entrare, ogni volta, anche nella penombra della vita di ogni giorno.SANT'IGNAZIO DI LOYOLAConcludiamo con una storia vera, di un uomo che non cercava affatto Dio, ma che lo ha incontrato proprio quando le speranze erano finite e tutto sembrava crollare.Il suo nome è Ignazio di Loyola. Da giovane non aveva nessuna intenzione di diventare santo. Era un nobile, un cavaliere. Gli interessavano la gloria, la fama, le armi e le donne. Voleva spaccare il mondo, essere ammirato, vincere battaglie. Non c'era spazio per la fede vera. Era cristiano di nome, come tanti oggi, ma il centro della sua vita era lui stesso. Poi, in una battaglia a Pamplona, fu gravemente ferito da una cannonata. Tutto crollò in un attimo. Costretto a letto per mesi, solo, immobile, con il futuro distrutto. Le sue "porte" erano chiuse: quelle dei sogni, della carriera, delle certezze. Ma lì, in quella stanza ferma, buia, noiosa, Ignazio cominciò a leggere. Cercava romanzi cavallereschi, ma trovò solo una Vita di Cristo e un libro sui Santi. All'inizio li leggeva per passare il tempo, poi… qualcosa cominciò a toccarlo.Ogni volta che immaginava le imprese dei cavalieri, si esaltava… ma poi gli restava dentro un vuoto. Ogni volta che pensava a vivere come San Francesco o come Sant'Agostino, invece, sentiva una pace nuova, più profonda. Fu il primo segnale.Non una visione, non un miracolo, ma un cambiamento dentro. Era Gesù che entrava, come nel Cenacolo, a porte chiuse. E da lì iniziò un cammino lungo, difficile, fatto anche di cadute, dubbi, lotte interiori. Ma quello che Ignazio cercava nel mondo, finalmente lo trovò in Cristo: la vera grandezza, la vera libertà, la vera gioia.E cosa disse alla fine della sua vita? "Prendete, Signore, e accettate tutta la mia libertà, la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà… a voi, Signore, restituisco tutto."Un uomo che voleva comandare su tutto, alla fine si consegna a Dio con tutto sé stesso. Questo è il potere dell'incontro. Questo è ciò che accade quando Cristo entra nonostante le porte chiuse.Anche noi, come Ignazio, abbiamo i nostri sogni, i nostri castelli, i nostri dubbi. Ma forse proprio lì, dove tutto sembra fermarsi, Cristo ci aspetta per cominciare qualcosa di nuovo. Oggi, se avremo il coraggio di dire come Tommaso: "Mio Signore e mio Dio", se ci fidiamo di quel "Pace a voi", anche noi possiamo cambiare rotta, ricominciare da dentro.Non è mai troppo tardi per incontrare Cristo. Lui entra anche se noi non lo stiamo cercando. Anzi, spesso entra proprio allora. Basta che noi lo riconosciamo come nostro unico salvatore!

Briciole di Vangelo
Mercoledì 23 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 22, 2025 2:27


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Lunedì 21 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 20, 2025 3:03


Il Vangelo di oggi

Trasmissione Radio
Paolo: il Vangelo della Grazia di Dio

Trasmissione Radio

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 40:25


Terza puntata della serie sugli Atti degli Apostoli promossa da Quelli di Capitoli Online con Laura Viscardi (iconografa e teologa e Claudio Gentili (già Presidente nazionale del Masci): autori di testi di spiritualità e di riflessione sociale, dirigono dal 2004 il Centro di formazione per la pastorale familiare Betania di Roma. Questo incontro è incentrato su Paolo

Briciole di Vangelo
Mercoledì 16 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025 3:06


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Lunedì 14 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 13, 2025 2:32


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Giovedì 10 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 10, 2025 3:08


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Martedì 8 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 2:46


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Lunedì 7 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 6, 2025 3:20


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Venerdì 4 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 3, 2025 3:24


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Mercoledì 2 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Apr 1, 2025 3:22


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Martedì 1 aprile

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 31, 2025 4:16


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Lunedì 31 marzo

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 30, 2025 2:52


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Sabato 29 marzo

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 29, 2025 2:40


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Giovedì 27 marzo

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 27, 2025 2:05


Il Vangelo di oggi

Briciole di Vangelo
Martedì 25 marzo

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 25, 2025 2:34


Il Vangelo di oggi

il posto delle parole
Dante Ferretti "Bellezza imperfetta"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 16, 2025 18:53


Dante Ferretti"Bellezza imperfetta"Io e PasoliniA cura di David MiliozziEdizioni Pendragonwww.pendragon.itDante Ferretti, tre premi Oscar, tra i più celebri scenografi al mondo, racconta il suo lungo sodalizio professionale e umano con Pier Paolo Pasolini, cominciato da giovanissimo sul set de Il Vangelo secondo Matteo e terminato il 2 novembre 1975, quando il cadavere martoriato del grande poeta e pensatore fu ritrovato all'idroscalo di Ostia. Ripercorrendo il lungo tratto di carriera che ha condiviso con Pasolini, l'autore ci mostra anche gli straordinari bozzetti delle scenografie che hanno dato forma all'immaginario filmico pasoliniano, confrontandoli con i fotogrammi degli stessi film.Consegnandoci un ritratto scanzonato e crepuscolare di un uomo che possedeva il raro dono di capire il suo tempo, insieme al sapore di un'epoca irripetibile del cinema italiano e internazionale (sfilano davanti ai nostri occhi Federico Fellini, Elio Petri, Maria Callas, Martin Scorsese, Tim Burton e tanti altri), queste pagine ci rivelano il volto inedito di un artista immenso, capace, sul set e nella vita, di investire le persone che gli erano accanto di un'energia umana e intellettuale tanto potente da cambiarle per sempre.Dante Ferretti (Macerata, 1943) ha avuto una carriera strepitosa che iniziò, ventenne, proprio con Pier Paolo Pasolini, di cui fu aiuto scenografo per Il Vangelo secondo Matteo (1964), Uccellacci e uccellini (1966) e Edipo re (1967); con lui firmò la sua prima scenografia, Medea (1970), e da quel momento Pasolini lo volle al suo fianco fino al suo ultimo film, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975). Ferretti ha lavorato con i più importanti registi italiani – Luigi Comencini, Marco Bellocchio, Elio Petri, Liliana Cavani, Marco Ferreri, Ettore Scola, Franco Zeffirelli –, e in particolare con Federico Fellini, per cui è stato aiuto scenografo nel Fellini Satyricon del 1969 e scenografo in cinque film, fino all'ultima opera cinematografica del maestro riminese, La voce della Luna (1990). I geniali, visionari mondi da lui creati per Il nome della rosa (1986) e Le avventure del barone di Munchausen (1988), per cui ricevette la prima nomination all'Oscar, lo hanno reso celebre a Hollywood e nel mondo, dando avvio a un impressionante elenco di collaborazioni internazionali – tra gli altri, Terry Gilliam, Neil Jordan, Anthony Minghella, Brian De Palma, Martin Brest, Julie Taymor, Tim Burton, Kenneth Branagh – e alla speciale affinità creativa con Martin Scorsese, per cui ha firmato le scenografie di ben nove film da L'età dell'innocenza (1993) a Silence (2016). Per Pendragon è autore di Bellezza imperfetta. Io e Pasolini (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Cult
Cult di giovedì 30/01/2025

Cult

Play Episode Listen Later Jan 30, 2025 55:52


Oggi a Cult: Serena Balivo e Mariano Dammacco per "La morte ovvero il pranzo della domenica" all'Elfo Puccini; Enrico Masi sul doc "Terra incognita"; Dario De Luca torna a Milano (Teatro Oscar) con "Il Vangelo secondo Antonio"; la rubrica di lirica di Giovanni Chiodi...

Esercizi Spirituali
Luigi Maria Epicoco - I racconti dell'infanzia secondo il Vangelo di Matteo

Esercizi Spirituali

Play Episode Listen Later Jan 4, 2025 59:50


Luigi Maria Epicoco - I racconti dell'infanzia secondo il Vangelo di Matteo