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A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Luca +In quel tempo, Gesù disse:«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».Parola del Signore.
È uno dei talenti più puri e discussi del calcio italiano degli ultimi anni. Campione d'Europa con la Nazionale, protagonista con la Juventus e oltreoceano in MLS, e ora nuova avventura al Bologna. Ebbene sì, Federico Bernardeschi è passato dal BSMT. Dai primi calci a Carrara fino alla finale di Wembley, Bernardeschi ha vissuto tutto: esordi, successi, critiche e rinascite. Una carriera fatta di giocate spettacolari, ma anche di momenti difficili che lo hanno reso ancora più consapevole di sé. Ma al di là del calciatore, c'è l'uomo: quello che ha sempre cercato la libertà di esprimersi, tra arte, fede, famiglia e il desiderio di non essere mai incasellato in un'etichetta. Come si convive con le critiche? Cosa si prova a segnare un rigore decisivo in finale a Wembley? Cosa significa cambiare vita e calcio, passando dall'Italia all'America? E com'è davvero il Bernardeschi lontano dai riflettori del campo? Di questo e molto altro abbiamo parlato con Federico al BSMT, in una chiacchierata autentica, intensa e senza filtri. Perché Federico Bernardeschi è la dimostrazione che nella vita, come nello sport, il coraggio di essere se stessi fa la vera differenza. Buona visione! 00:00 INTRO 3:38 IL RITORNO IN ITALIA 13:50 CALCIATORI E CONFERENZE STAMPA 17:51 DIFFERENZE TRA MLS E SERIE A 26:26 IL NO A “CALCIATORI- NUOVE SPERANZE” 34:54 L'AMORE PER IL CALCIO 40:54 I SACRIFICI DELLA FAMIGLIA 51:21 DALLA FIORENTINA ALLA JUVENTUS 1:01:41 IL SEGRETO DELLA JUVE CHE VINCEVA 1:07:39 “RISCHIA LA GIOCATA” 1:16:35 L'ERRORE DI UN TIFOSO 1:19:41 JUVENTUS VS ATLETICO MADRID: LA PARTITA PERFETTA 1:24:40 CRISTIANO RONALDO COME COMPAGNO DI SQUADRA 1:31:08 COME SI VIVONO FALLIMENTI, POLEMICHE E CRITICHE 1:46:09 RONALDO VS MESSI 1:51:16 QUANTO CONTA IL GIUDIZIO DEGLI ALTRI? 1:57:13 FEDE E AMORE 2:02:31 GIORNATA TIPO A TORONTO 2:02:46 LEGAME CON FEDERICO CHIESA 2:05:40 IL SOGNO DI GIOCARE IL MONDIALE 2:06:59 SALUTI FINALI Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
È la sciatrice italiana più vincente di sempre nella discesa libera. 1 oro olimpico, 1 argento olimpico, 4 Coppe del Mondo. Ebbene sì, Sofia Goggia è passata dal BSMT. Dalle prime piste a Foppolo fino ai trionfi olimpici e ai record mondiali, Sofia Goggia ha già lasciato un segno indelebile nello sport. Una carriera costellata di vittorie, podi e numeri impressionanti… ma a sorprendere ancora di più è quello che c'è dietro ai risultati: la sua storia, quella di una campionessa che ha trasformato cadute e infortuni in ripartenze ancora più forti e che, con quella voglia di andare sempre oltre i propri limiti, ha scritto pagine di storia dello sci alpino. Come ci si rialza dopo ogni infortunio? Cosa si prova a vincere un oro olimpico? Qual è il giusto approccio alle imminenti Olimpiadi di Milano-Cortina 2026? E cosa ci fa una mucca nel palmarès dei trofei? Di questo e molto altro abbiamo parlato con Sofia al BSMT, in una chiacchierata intensa, sincera e di grandissima ispirazione. Perché Sofia Goggia è la dimostrazione che cadere fa parte del gioco, ma rialzarsi è quello che ti rende leggenda. Preparatevi a conoscerla come non l'avete mai sentita. Buona visione! CAPITOLI: 00:00 INTRO 7:04 SNOWBOARD VS SCI 9:39 SCIARE CON SOFIA GOGGIA 12:46 CIMELI E COLLEZIONI 17:00 IL RAPPORTO CON LINDSEY VONN 25:26 COME RIALZARSI DOPO UN INFORTUNIO 49:29 DALL'OSPEDALE ALL'ARGENTO A PECHINO 58:40 VINCERE UN ORO OLIMPICO 1:02:07 ISOLARSI AL VILLAGGIO OLIMPICO 1:05:44 PREPARARSI ALLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 1:09:56 L'APPROCCIO ALLA STAMPA E AI SOCIAL MEDIA 1:17:58 GLI INIZI SULLE PISTE 1:24:15 VINCERE UNA MUCCA 1:26:42 INTERESSI OLTRE LO SCI 1:29:48 IL LEGAME E LA STIMA PER GIOVANNI MALAGÒ 1:32:59 IL RAPPORTO CON FEDERICA BRIGNONE E LE ALTRE ATLETE 1:39:54 PERCHÉ PROPRIO LA DISCESA LIBERA? 1:41.51 I TRE POSTI PIÙ BELLI PER SCIARE 1:50:26 ANCHE SOFIA GOGGIA PATISCE IL FREDDO 1:53:20 L'AMORE NELLA VITA DI UN ATLETA PROFESSIONISTA 1:56:08 INTOLLERANZA VERSO IL GOSSIP 2:02:05 SALUTI FINALI Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.L'amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d'olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».Commento al Vangelo di don Mariano Bernardi della diocesi di Cuneo
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L'amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d'olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
Buon venerdì Stupefan! Pronti a una puntata tutta naturale? Parliamo di piante oggi, aprendo con quella più celebre di tutte: la cannabis. Ebbene, il 2025 è l'anno del "centenario della proibizione" e le associazioni che lottano per regolamentare lo status di questo vegetale stanno forzando ogni sede istituzionale per rimuovergli di dosso i divieti imposti per legge. Scenario UNESCO, in particolare la sede della Conferenza Mondiale sulle Politiche Culturali e lo Sviluppo Sostenibile. Qui si dibatte del futuro del mondo e la cannabis sarà al centro dell'attenzione per mostrare le sue grandi qualità. Scopriremo insieme come e perché, e anche come c'è un'altra pianta che sta crepando il muro della proibizione, la foglia di coca. Sia WHO che CND, nei prossimi mesi, dovranno avere a che fare con una ufficiale "critical review" delle leggi attuali che gravano sulle colture legate alla tradizione millenaria di popoli che ora vengono sfruttati nell'agricoltura clandestina in mano ai Narcos. Riuscirà il mondo a capire che vietare le piante è davvero un'idiozia senza precedenti? Cliccate play.Note dell'episodio:- Hai detto unesco? http://droghe.aduc.it/articolo/unesco+pone+prima+volta+cannabis+al+centro+dell_39822.php- La WHO e la critical rewiew: https://www.iceers.org/who-critical-review-coca-leaf/- Cosa succede al CND: https://shorturl.at/qaj0q- L'evento di dicembre: https://www.unodc.org/unodc/en/commissions/CND/Events.html- Il ruolo della Colombia: https://www.economist.com/the-americas/2025/06/12/bolivia-wants-the-world-to-stop-treating-coca-leaves-like-drugs- Colombia rulez: https://www.theguardian.com/world/2025/mar/10/colombia-coca-leaf-united-nationsEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast! Puoi anche iscriverti a STUPEGRAM, il nostro canale telegram, a questo link https://t.me/stupegram!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8252OMELIA XXV DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 16,1-13)Non potete servire Dio e la ricchezzadi Giacomo Biffi Questa che abbiamo ascoltato è senza dubbio la più sconcertante parabola del Signore. In essa Gesù prende a paragone un fatto che doveva essere molto frequente nel mondo antico, ma che, a giudicare da quel che spesso si legge sui giornali, non deve essere del tutto raro neppure nel mondo di oggi, che pure ha condizioni sociali ed economiche molto diverse.È il caso di un amministratore disonesto che si trova di fronte a un'improvvisa verifica del suo operato e quindi deve di punto in bianco fronteggiare la prospettiva della propria imminente rovina.La stranezza del racconto sta in questo, che il furfante (che se la cava imbrogliando una volta di più) viene lodato dal padrone e parrebbe addirittura proposto ai discepoli di Cristo come modello. Ma non dobbiamo dimenticare che qui si tratta di una parabola; e non tutti gli elementi di una parabola sono trasferibili nell'insegnamento, ma solo quelli che vengono intesi e indicati come tali. Nello stesso modo, ad esempio, quando Gesù, per descrivere la sua seconda venuta alla fine dei tempi, parla del ladro che viene a rubare di notte, vuole solo ricordare che il suo ritorno sarà una sorpresa, e non intende affatto, paragonando se stesso al ladro, esaltare il furto come un'azione lodevole.Qui è indubbio che il comportamento del protagonista della parabola è disapprovato, tanto è vero che viene chiamato esplicitamente "disonesto".Qual è allora l'aspetto del racconto che ci viene presentato come caricato di un insegnamento di vita? Mi pare che, senza forzature e senza acrobazie dialettiche, se ne possano trovare due. L'INVITO A FARE IL BENE CON LA STESSA "ASTUZIA" DI CHI FA IL MALE1. È in primo luogo l'abilità e la prontezza di riflessi con cui il furfante riesce a cavarsela dai suoi guai, tanto da strappare perfino l'ammirazione del derubato.Gesù fa un'osservazione che purtroppo ogni giorno è comprovata dall'esperienza: I figli di questo mondo... sono più scaltri dei figli della luce. È con questa frase implicitamente esprime anche il suo rammarico e il suo desiderio che i buoni diventino più svegli e più intraprendenti. Una delle disgrazie dell'umanità sta proprio qui: troppo spesso il male è fatto bene, con impegno, con intelligenza, con tenacia; e troppo spesso il bene è fatto male, senza passione, senza genialità, senza costanza, presentato in forme scolorite e prive di fascino.Con stupore e con meraviglia vediamo che i "figli della luce", cioè coloro che hanno gli occhi illuminati dalla fede e che, possedendo le verità che contano per l'esistenza, sanno dare il giusto valore alle cose e conoscono il senso e la fine della storia umana, sono più indecisi, fiacchi, incoerenti nell'agire. Mentre quelli che sciaguratamente si sono posti al servizio della menzogna e della ingiustizia sono di solito tanto abili e attivi.Non sta scritto da nessuna parte nel Vangelo che i buoni debbano essere sprovveduti, che i cristiani debbano essere degli incapaci, che i discepoli di Cristo debbano caritatevolmente aiutare gli avversari con la loro stupidità, facendosi incantare dai capziosi ragionamenti degli altri e mettendosi quasi al loro servizio per amore del dialogo, della comprensione,della mitezza o, più verosimilmente, del quieto vivere. Sta scritto precisamente il contrario, come appare dalla lettura di oggi. Confrontate col pensiero di Cristo, molte vicende della cristianità italiana di questi vent'anni trovano qui un giudizio severo.L'"ASTUZIA SPIRITUALE" DELLA GENEROSITÀ VERSO GLI ALTRI2. Il secondo insegnamento della parabola è di dirci che tutti noi siamo di fronte a Dio nella condizione dell'amministratore infedele. Anche noi abbiamo prevaricato; abbiamo abusato della fiducia del Creatore, che ci ha regalato la vita perché ne usassimo per la giustizia; siamo nei suoi confronti oberati da debiti spaventosi; il nostro stato è fallimentare.Ogni giorno che passa si avvicina il momento del rendiconto, quando tutte le nostre menzogne saranno scoperte e noi saremo nella situazione imbarazzante di non saper rispondere alle contestazioni precise e incontrovertibili del nostro Padrone.Ebbene, Gesù ci dice che c'è un modo per salvarci dalla prevedibile condanna e dalla catastrofe; ed è quello di essere generosi verso il prossimo del nostro perdono, del nostro tempo, del nostro interessamento, del nostro denaro. È, in fondo, ciò che suggeriscela preghiera del Padre nostro: Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. È vero che elargendo agli altri le nostre cose noi non diamo propriamente del nostro, perché tutto è dono di Dio; ma Dio è contento così e attribuisce a noi il merito dei regali fatti con i beni suoi; anzi è disposto perfino a tramutare in lode il biasimo che ci sarebbe toccato: Il padrone lodò quell'amministratore; Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché quando essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.Questa è la strada per la quale anche i ricchi possono sperare di trovare salvezza, come appare da ciò che san Paolo scriveva a Timoteo, e che può convenire in misura diversa a ciascuno di noi: Ai ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di nonriporre la speranza sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché ne possiamo godere; di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere generosi, mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera (1 Tm 6,17-19). IL DOVERE DI NON SCENDERE A PATTI CON IL MALE3. E quasi a dissipare ogni equivoco e a ribadire che con questa parabola non vuole insegnarci nessun compromesso con la disonestà e nessun patteggiamento col male, Gesù enuncia il principio del giusto integralismo cristiano: Nessuno può servire a duepadroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona, cioè alla ricchezza, al desiderio di possesso, a tutto ciò che finisce col dominare il cuore dell'uomo.Il servo di cui si parla è lo schiavo del mondo antico, che aveva un servizio a tempo pieno, senza ferie e senza giornate di riposo. Così deve essere il nostro servizio di Dio: non deve avanzare spazio per nessun altro dominatore. Nessuna visione del mondo, nessuna ideologia, può contendere la nostra mente al Vangelo di Cristo; nessun impegno terreno può disputare il nostro cuore all'impegno per il Signore Gesù e per il suo Regno. Le cose del mondo - la mammona - devono servire a noi per l'affermazione della giustizia e della verità, non devono essere servite da noi, perché uno solo è il Signore, come ancora una volta abbiamo ripetuto all'inizio di questa messa: "Tu solo il Signore, Gesù Cristo".
Dopo un'estate piuttosto movimentata siamo arrivati a 50 Top World 2025, che ha messo insieme tutte le altre classifiche di 50 Top per decretare quelle che, secondo la stessa guida, sarebbero le migliori pizzerie del pianeta.Idealmente si chiudono due mesi nei quali sono nate parecchie polemiche, critiche ma anche domande, riprese da noi su Garage Pizza, Dissapore e tante altre testate nazionali. Fino alla “ribellione” di alcuni pizzaioli che hanno chiesto un modello più chiaro.Ebbene, dopo 50 Top Pizza World 2025 non è cambiato praticamente nulla, con le stesse domande - talvolta retoriche? - rimaste irrisolte e un manifesto che rimane sempre troppo generale e fumoso, senza approfondire dettagli che sarebbero fondamentali in chiave meritocrazia e autorevolezza, ad oggi per me mancanti.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8263OMELIA PER LA FESTA DELLA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE (Gv 3,13-17) di Raniero Cantalamessa Oggi la croce non è presentata ai fedeli nel suo aspetto di sofferenza, di dura necessità della vita, o anche di via per cui seguire Cristo, ma nel suo aspetto glorioso, come motivo di vanto, non di pianto. Diciamo anzitutto qualcosa sull'origine della festa. Essa ricorda due avvenimenti distanti tra loro nel tempo. Il primo è l'inaugurazione, da parte dell'imperatore Costantino, di due basiliche, una sul Golgota e una sul sepolcro di Cristo, nel 325. L'altro avvenimento, del secolo VII, è la vittoria cristiana sui persiani che portò al recupero delle reliquie della croce e al loro ritorno trionfale a Gerusalemme. Con il passar del tempo, la festa però ha acquistato un significato autonomo. E' diventata celebrazione gioiosa del mistero della croce che, da strumento di ignominia e di supplizio, Cristo ha trasformato in strumento di salvezza.Le letture riflettono questo taglio. La seconda lettura ripropone il celebre inno della Lettera ai Filippesi, dove la croce è vista come il motivo della grande "esaltazione" di Cristo: "Umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre". Anche il Vangelo parla della croce come del momento in cui "il Figlio dell'uomo è stato innalzato perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna".Ci sono stati, nella storia, due modi fondamentali di rappresentare la croce e il crocifisso. Li chiamiamo, per comodità, il modo antico e il modo moderno. Il modo antico, che si può ammirare nei mosaici delle antiche basiliche e nei crocifissi dell'arte romanica, è un modo glorioso, festoso, pieno di maestà. La croce, spesso da sola, senza il crocifisso sopra, appare punteggiata di gemme, proiettata contro un cielo stellato, con sotto la scritta: "Salvezza del mondo, salus mundi", come in un celebre mosaico di Ravenna.Nei crocifissi lignei dell'arte romanica, questo stesso tipo di rappresentazione si esprime nel Cristo che troneggia in vestimenti regali e sacerdotali dalla croce, con gli occhi aperti, lo sguardo frontale, senza ombra di sofferenza, ma irraggiante maestà e vittoria, non più coronato di spine, ma di gemme. E' la traduzione in pittura del versetto del salmo "Dio ha regnato dal legno" (regnavit a ligno Deus). Gesù parlava della sua croce in questi stessi termini: come del momento della sua "esaltazione": "Io, quando sarò esaltato da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12, 32).Il modo moderno comincia con l'arte gotica e si accentua sempre di più, fino a diventare il modo ordinario di rappresentare il crocifisso, in epoca moderna. Un esempio estremo è la crocifissione di Matthias Grünewald nell'Altare di Isenheim. Le mani e i piedi si contorcono come sterpi intorno ai chiodi, il capo agonizza sotto un fascio di spine, il corpo tutto piagato. Anche i crocifissi di Velasquez e di Salvador Dalì e di tanti altri appartengono a questo tipo.Tutti e due questi modi mettono in luce un aspetto vero del mistero. Il modo moderno - drammatico, realistico, straziante - rappresenta la croce vista, per così dire, "davanti", "in faccia", nella sua cruda realtà, nel momento in cui vi si muore sopra. La croce come simbolo del male, della sofferenza del mondo e della tremenda realtà della morte. La croce è rappresentata qui "nelle sue cause", cioè in quello che, di solito, la produce: l'odio, la cattiveria, l'ingiustizia, il peccato.Il modo antico metteva in luce, non le cause, ma gli effetti della croce; non quello che produce la croce, ma quello che è prodotto dalla croce: riconciliazione, pace, gloria, sicurezza, vita eterna. La croce che Paolo definisce "gloria" o "vanto" del credente. La festa del 14 Settembre si chiama "esaltazione" della croce, perché celebra proprio questo aspetto "esaltante", della croce.Bisogna unire, al modo moderno di considerare la croce, quello antico: riscoprire la croce gloriosa. Se al momento in cui la prova era in atto, poteva esserci utile pensare a Gesù sulla croce tra dolori e spasimi, perché questo ce lo faceva sentire vicino al nostro dolore, ora bisogna pensare alla croce in altro modo. Mi spiego con un esempio. Abbiamo di recente perso una persona cara, forse dopo mesi di grandi sofferenze. Ebbene, non continuare a pensare a lei come era sul suo letto; in quella circostanza, in quell'altra, come era ridotta alla fine, cosa faceva, cosa diceva, torturandosi magari il cuore e la mente, alimentando inutili sensi di colpa. Tutto questo è finito, non esiste più, è irrealtà; così facendo non facciamo che prolungare la sofferenza e conservarla artificialmente in vita.Vi sono mamme (non lo dico per giudicarle, ma per aiutarle) che dopo aver accompagnato per anni un figlio nel suo calvario, una volta che il Signore l'ha chiamato a sé, si rifiutano di vivere altrimenti. In casa tutto deve restare com'era al momento della morte del figlio; tutto deve parlare di lui; visite continue al cimitero. Se vi sono altri bambini in famiglia, devono adattarsi a vivere anch'essi in questo clima ovattato di morte, con grave danno psicologico. Ogni manifestazione di gioia in casa sembra loro una profanazione. Queste persone sono quelle che hanno più bisogno di scoprire il senso della festa di oggi: l'esaltazione della croce. Non più tu che porti la croce, ma la croce che ormai porta te; la croce che non ti schiaccia, ma ti innalza.Bisogna pensare la persona cara come è ora che "tutto è finito". Così facevano con Gesù quegli antichi artisti. Lo contemplavano come è ora: risorto, glorioso, felice, sereno, seduto sullo stesso trono di Dio, con il Padre che ha "asciugato ogni lacrima dai suoi occhi" e gli ha dato "ogni potere nei cieli e sulla terra". Non più tra gli spasimi dell'agonia e della morte. Non dico che si possa sempre comandare al proprio cuore e impedirgli sanguinare al ricordo di quello che è stato, ma bisogna cercare di far prevalere la considerazione di fede. Se no, a che serve la fede?
In questo articolo parleremo di una domanda che riceviamo spessissimo: "Come devo cominciare a studiare l'italiano? Ci sono dei passaggi da seguire?" Se state leggendo questo articolo, probabilmente vi trovate proprio in questa situazione. Magari avete sempre sognato di parlare italiano, o forse dovete impararlo per lavoro, per amore (ah, l'amore italiano!), o semplicemente perché vi piace la nostra bellissima lingua. Ebbene, siete nel posto giusto! Come Cominciare a Studiare Italiano Passo 1: Valuta il Tuo Livello di Partenza Anche se siete principianti assoluti, potreste già conoscere più italiano di quanto pensiate! La lingua italiana è presente in molti contesti internazionali, dalla musica al cinema, dalla gastronomia all'arte. Piccolo test veloce: Provate a capire queste frasi: "Ciao, come stai?" (Saluto informale e domanda sullo stato di salute) "Pizza margherita, per favore" (Ordinazione al ristorante) "Grazie mille!" (Ringraziamento enfatico) "Dove è il bagno?" (Domanda pratica essenziale) Se avete capito almeno una di queste frasi, congratulazioni! Non siete completamente a zero. E se non avete capito niente... beh, tra pochi minuti capirete tutto! Consiglio pratico: Se avete già studiato altre lingue romanze (spagnolo, francese, portoghese), avrete un vantaggio enorme. Molte parole condividono radici latine simili! Ad esempio: "importante" è quasi identico in tutte queste lingue, così come "famiglia", "musica", "università". Passo 2: Scegli il Tuo "Perché" Questa è la parte più importante! Dovete avere un motivo forte e personale per imparare l'italiano. La motivazione sarà il carburante che vi sosterrà nei momenti di difficoltà. Esempi di motivazioni forti e specifiche: Relazioni personali: "Voglio comunicare con la famiglia italiana del mio partner" Opportunità professionali: "Voglio lavorare nel settore moda/design in Italia" Passioni culturali: "Voglio godermi i film di Fellini e Rossellini in originale" Obiettivi accademici: "Voglio studiare arte rinascimentale nelle università italiane" Trasferimento: "Voglio trasferirmi in Italia e integrarmi completamente" Suggerimento motivazionale: Scrivete il vostro "perché" su un foglietto e attaccatelo vicino al vostro spazio di studio. Quando la coniugazione del congiuntivo imperfetto vi sembrerà impossibile, rileggetelo! Passo 3: Definisci i Tuoi Obiettivi (Sii Realistico!) Stabilire obiettivi chiari e raggiungibili è fondamentale per mantenere alta la motivazione e misurare i progressi in modo concreto. Obiettivi a Breve Termine (1-3 mesi) Sopravvivenza linguistica: Imparare le espressioni essenziali per situazioni quotidiane Presentazioni personali: Saper dire nome, età, provenienza, lavoro e interessi base Interazioni pratiche: Ordinare al ristorante, chiedere informazioni, fare acquisti semplici Numeri e tempo: Utilizzare correttamente numeri, orari e date Obiettivi a Medio Termine (6-12 mesi) Conversazioni strutturate: Sostenere dialoghi di 10-15 minuti su argomenti familiari Comprensione mediatica: Capire i punti principali di telegiornali e programmi semplici Comunicazione scritta: Scrivere email formali e informali, messaggi di testo Espressione di opinioni: Dire cosa piace e non piace, esprimere preferenze Obiettivi a Lungo Termine (1-2 anni) Livello intermedio superiore: Raggiungere il livello B2 del Quadro Comune Europeo Lettura autonoma: Leggere romanzi, articoli di giornale e testi specialistici Discussioni complesse: Argomentare su temi astratti, esprimere ipotesi e dubbi Fluidità comunicativa: Parlare spontaneamente senza troppe pause per cercare parole Consiglio importante: Non abbiate fretta! L'italiano ha delle complessità grammaticali (come i 21 tempi verbali e i vari usi del congiuntivo) che richiedono tempo per essere assimilate. È meglio costruire basi solide piuttosto che correre e confondersi. ...
Ebbene sì...viviamo in un mondo dove I borseggiatori denunciano per stalking i cittadini....è successo a venezia.
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all'esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».Parola del Signore
In quel tempo Gesù parlò dicendo: ««Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all'esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all'esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: "Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti". Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».Parola del Signore.
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù parlò dicendo:«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l'oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: “Se uno giura per l'altare, non conta nulla; se invece uno giura per l'offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l'oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: “Se uno giura per l'altare, non conta nulla; se invece uno giura per l'offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Buongiorno a voi, super muscoli. Questa è la leggenda del Re della Collina in persona. Il suo nome è Walter Hill e purtroppo molti lo avranno già dimenticato. Beh, me ne dolgo assai per loro e non ci resta altro che dedicargli una rassegna.Ebbene sì. Pure una commedia possiamo trovare nella lunga filmografia del nostro Walter. Dovendo riprendersi dall'insuccesso di "Strade di fuoco", Hill lavorò su commissione dirigendo una commedia con Richard Pryor e John Candy. Tutto sommato poteva andare peggio e quindi "Chi più spende...più guadagna".
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere, ma non avete mai avuto il coraggio di chiedere sul piunco più simpatico di TikTok.Ebbene si: Gaetano Giunta sbarca su EGOriferiti!Lo so cosa dovrebbe essere, ma stavolta abbiamo completamente trasceso il concetto stesso di podcast per arrivare a qualcosa di completamente folle, partendo dal tormentone di Esilom, passando per l'avventura televisiva su Rai2 al fianco di Alessia Marcuzzi e finendo per fare un revival trash del cult ani '90 'Colpo di Fulmine'.Non credo abbiate mai visto qualcosa del genere, noi di certo non l'avevamo mai realizzata una puntata così...#EGOriferiti #Podcast #vodcast #GaetanoGiunta #TikTok #TikToker #Palermo #IsolaDelleFemmine #Esilom
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8247OMELIA XIX DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 12,32-48) di Giacomo Biffi La nostra breve meditazione domenicale è sempre un po' una verifica delle nostre convinzioni e del nostro comportamento alla luce del genuino pensiero del Signore Gesù.Chi infatti si dice cristiano deve sempre fare attenzione che la sua mentalità sia davvero conforme non alle opinioni correnti del nostro tempo né ai nostri pregiudizi incontrollati, ma all'insegnamento totale di Cristo.Il punto che ci viene oggi richiamato è la persuasione che il nostro destino non è racchiuso nei pochi giorni che ci sono dati da vivere sulla terra; che abbiamo tutti un traguardo; che perciò dobbiamo tenere vivo il senso dell'attesa. Siate simili a coloro che aspettano: per chi vuol vivere secondo il Vangelo, è essenziale mantenere desta la tensione interiore verso gli avvenimenti che concluderanno la vicenda umana.Il cristiano sa che la sua storia terminerà con un incontro personale col suo Signore; un incontro che sarà anche un rendiconto e un giudizio e al quale perciò ci si deve ogni giorno preparare: Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese.Se il nostro spirito è ricurvo e attento solo ai fatti della vita terrestre; se evitiamo, perché troppo duro e fastidioso, il pensiero di ciò che ci sarà dopo; se le nostre speranze riguardano soltanto la terra (un maggior benessere economico, una vita più serena, ecc.) non siamo dei veri discepoli di Cristo, perché il vero discepolo di Cristo è "uno che aspetta", è uno che sa di essere in cammino verso una meta, è uno che sul pensiero del traguardo regola tutta quanta la sua corsa.Per chiarire questa verità fondamentale e per farci riflettere su questo punto, Gesù, nella pagina evangelica di oggi, ci propone secondo il suo solito due paragoni.1. TENIAMOCI SEMPRE PRONTI ALL'INCONTRO CON CRISTOIl primo è preso dalle abitudini delle case signorili di una volta, ed è un quadretto molto lontano dal nostro modo attuale di vivere. È la figura di un padrone che è andato a una festa di nozze senza lasciar detto l'ora del suo ritorno. Il buon servitore, dice Gesù, resta in piedi ad attenderlo tutta la notte, per essere pronto ad aprirgli subito la porta di casa, appena sentirà la sua mano bussare.Così è di noi: il nostro padrone è partito ed è andato a festeggiare nella gloria del Padre le nozze eterne tra la divinità e l'umanità, che nella immolazione della sua Pasqua sono state riconciliate e saldate per sempre tra loro. È partito, ma tornerà. Egli verrà nell'ora che non pensiamo. A noi il compito di stare desti e aspettare: nessun giorno della nostra vita deve passare senza il pensiero del ritorno imminente di Cristo.Gesù ci dice anche un'altra cosa, una cosa che nel quadro della parabola è del tutto inverosimile, ma che si avvererà alla lettera per noi, se la fine della vita ci sorprenderà nella fedeltà e nella vigilanza: Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e sarà lui a servirli.E cioè noi entreremo nel Regno di Dio non più come servi, ma come figli del Re che godranno per sempre della sua intimità.2. NON AVREMO NESSUN PREAVVISOIl secondo paragone è ancora più chiaro, ed è comprensibilissimo ai nostri tempi, soprattutto di questi giorni, quando i ladri saccheggiano e devastano gli appartamenti deserti. Nessun ladro - dice Gesù - manda il preavviso con il giorno e con l'ora in cui ha deciso di venire a rubare; il ladro viene sempre all'improvviso. Ebbene, anche il Signore, nella sua visita decisiva, verrà a noi come un ladro.Il che significa che nessuno conosce il momento né della fine del mondo né della fine della sua vita personale. E proprio per questo non ci è consentita nessuna distrazione: tutte le ore dell'esistenza vanno vissute nella fedeltà e nella coerenza col Vangelo di Cristo, perché l'ultima ora non ci sorprenda col cuore inaridito e senza fede, coll'egoismo soffocatore di ogni amore, con l'animo lontano e ribelle al Dio che è la fonte della nostra salvezza.Tenetevi pronti - teniamoci pronti - perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate.
Wow. Di già le vacanze. Ebbene sì, care cultiste e cari cultisti, ci siamo, è di nuovo quel periodo dell'anno. Ultimo episodio prima del break estivo. Una pausa necessaria per rinsaldare i vecchi rapporti con l'oscurità, provare nuovi giochi per gli episodi autunnali, prendere a pugni il tavolo, pianificare gli eventi in arrivo.7 settembre a Ludica: https://ludica.giocatorinscatola.it/ a Vittorio Veneto (TV)20 e 21 settembre (forse ci saremo, ma supportiamo con fervore): Games on Board a San Lazzaro di Savona (BO) Poi la trasferta di Essen, la 4a edizione e mezza della DBCon a novembre, più varie ed eventualiInsomma, ci prepariamo per un autunno croccante nel quale vi offriremo episodi brillanti come il Duca ubriaco ai matrimoni. Nel frattempo, vi portiamo due giochi davvero importanti, su cui abbiamo speso molto tempo ed energie. Salutiamo inoltre il mitologico Cultista zero, che fingendosi un salace ascoltatore ha provocato battute e meme che si sono sentite anche in questo episodio, con risultati decisamente spassosi. Buon ascolto, buone vacanze e come sempre… Ci vediamo dall'altra parte. Vale a dire a settembre. A presto! Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dunwich-buyers-club--2814177/support.
Bentrovati a tutti, in questa nuova settimana CaRfatica, che si apre con una puntata SPECIALE.Ebbene sì, come sapete bene, ogni tanto mi scoccio a sproloquiare da solo al microfono e decido di invitare un ospite con cui condividere la reciproca passione per la Settima Arte e parlare di film a profusione.Questa volta, il film in questione è il bellissimo INVISIBILI, pellicola italiana dotata di rara sensibilità, mista ad atmosfere inquietanti e di velature di dolcezza. Una pellicola che racconta i giovani, che ascolta e che fa commuovere. Un film che mi ha colpito tantissimo e quindi come non parlarne con la regista Ambra Principato, gentile e disponibilissima a chiacchierare con il sottoscritto di tante cose?Spero che riusciate a recuperare in sala questo film perché merita veramente tanto e spero troverete anche voi questa conversazione interessante e stimolante, proprio come l'ho trovata io. Buon ascolto e ringrazio di cuore anche il gruppo dei NUAN, che hanno concesso gentilmente la loro canzone Dyne, che accompagna la fine di questo podcast!
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: "Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione"». Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall'interno gli risponde: “Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Dal Vangelo secondo LucaGesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:“Padre,sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno;dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,e perdona a noi i nostri peccati,anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,e non abbandonarci alla tentazione”».Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall'interno gli risponde: “Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».Parola del SignoreCommento di Don Andrea, sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: "Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione"". Poi disse loro: "Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: "Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli"; e se quello dall'interno gli risponde: "Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani", vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!".
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Matteo +In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».Parola del Signore.
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Cosa hanno in comunt i concerti e questi vermi cattivelli? Niente! O meglio, qualcosa c'e'! Il nostro podcast, e l'italiano. Quindi tutti pronti, e mi raccomando pantaloni lunghi o calzettoni alti! Stiamo per partire. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Intermediate Quiz: Passato Prossimo or Imperfetto? - https://www.youtube.com/watch?v=y5Js_0-qqcQ&t=18s Iniziamo con un verbo che Matteo ha usato, molto comune al sud. Acchiappare - spesso puo' essere usato al posto di prendere, ma la traduzione piu' vicina sarebbe to catch. Primo tema? La televisione! Ebbene si'! Nonostante sia Matteo che Raffaele non guardano spesso la televisione, c'e' stato un programma che ha rapito Raffaele e lo ha tenuto attaccato alla televisione. Curiosi? Money road - qui potete vedere la prima punteta, per allenare il vostro italiano e per capire se potrebbe piacervi. https://www.youtube.com/watch?v=P9UQcDpz1Gk&t=349s Passiamo poi alla musica. Tanti tanti eventi in Gran Bretagna! DAgli Oasis ai Black Sabbath e Ozzy Osbourne. Ne approfittiamo per parlare di concerti ed eventi. Quali concerti sono stati i piu' belli fin ora per Matteo e Raffale? E i prossimi concerti? Il pianista molto famoso e molto bravo che Matteo ha visto in concerto? Keith Jarrett! Trascrizione Raffaele: [0:23] Buongiorno Matteo! Matteo: [0:26] Buongiorno, come va? Raffaele: [0:28] Leggermente meglio. Matteo: [0:30] Beh, se è leggermente meglio è molto buono perché in teoria andiamo verso il caldo ancora un po', quindi se scende è una cosa positiva. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Se già la prima volta era stata incredibilmente potente, questa lo è stata ancora di più. Ebbene sì, Roberto Saviano è tornato al BSMT. E lo ha fatto riprendendosi il primato di puntata più lunga nella storia di Passa dal BSMT. È tornato per raccontarci nuove sfumature del suo mondo: fatto di parole che bruciano, di idee che dividono, di vita vera vissuta sempre sul filo. Di giustizia e dolore, di libertà e prigioni invisibili, di politica e di passioni, di accuse, attacchi, fragilità. Più di tre ore di chiacchierata intensa, densa, carica di emozioni, riflessioni che aprono la mente e insegnamenti che restano addosso. Un finale di stagione che è tutto quello in cui crediamo: libertà, verità, profondità. Perché con Roberto ogni parola pesa, ogni storia lascia un segno. E ogni volta che torna, è un viaggio che vale la pena fare. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sta portando la comicità italiana sulla scena internazionale come nessuno prima di lui. È il primo comico italiano ad aver calcato il palco del leggendario Comedy Cellar di New York, e il primo a lanciare un tour negli Stati Uniti. Ebbene sì, Francesco De Carlo è passato dal BSMT. Comico, autore, stand-up comedian. Ha lasciato un lavoro al Parlamento Europeo per inseguire un microfono e da allora non si è più fermato: da Bruxelles a Brooklyn, passando per Londra, Berlino e New York. Con una comicità intelligente, tagliente e profondamente originale, è diventato uno dei pochi italiani capaci di conquistare i palchi internazionali. La sua non è solo ironia: è uno sguardo lucido sul mondo, sulle nostre fragilità, sulle contraddizioni del nostro tempo. È disagio che diventa racconto, è verità che fa ridere. E ora quella comicità la sta riportando anche in Italia, riempiendo i teatri da Nord a Sud, oltre che quelli d'America. Come si passa dal Parlamento alla stand-up? Essere volgari è davvero il segreto per far ridere oggi? Come si conquista il pubblico americano? E cosa si prova a dover cedere il microfono a… Madonna? Di questo, e molto altro, abbiamo parlato al BSMT con Francesco De Carlo. Una chiacchierata brillante, intensa, autentica, dalla quale verrete completamente rapiti e trarrete grandissima ispirazione. Fidatevi! Perché Francesco De Carlo non è solo un comico. È uno che ha avuto il coraggio di salire sul palco e dimostrare che sì, anche un italiano può far ridere il mondo. Davvero. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dalla nascita di MTV Italia a Direttore Generale della RAI, passando da mille esperienze e creazioni,; rigorosamente sempre un passo avanti. La storia di un visionario. Ebbene sì, Antonio Campo Dall'orto è passato dal BSMT. Un manager, un visionario, un uomo che ha portato la musica, i giovani e un nuovo linguaggio nella televisione italiana. Dagli esordi con l'informazione per ragazzi ai vertici della tv pubblica, Antonio Campo Dall'Orto ha attraversato le stagioni più delicate dell'intrattenimento italiano, con uno sguardo sempre rivolto al futuro e al di fuori dell'Italia. Sotto la sua guida, MTV è diventata un laboratorio di linguaggi, talenti e idee che hanno segnato una generazione. Un canale capace di parlare davvero ai giovani, di sperimentare, di rischiare. Una palestra creativa che ha lanciato nuovi volti, nuovi format e un nuovo modo di fare televisione. Poi sono arrivati gli anni in Rai, la creazione di Raiplay, i programmi di La7, le scelte difficili, le responsabilità. Ma la visione è rimasta la stessa: usare i media per capire e aggregare, non solo per intrattenere. Al BSMT abbiamo parlato di tutto questo. Di innovazione, di musica, di cultura pop e di scelte coraggiose. Ma anche di cosa significa essere stato il volto meno visibile ma più influente della rivoluzione mediatica che ha cambiato una generazione intera. Una chiacchierata lucida, appassionata, piena di spunti sul mondo della televisione, del cambiamento da ieri a oggi e di cosa aspettarci dai media nel futuro. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
“The Italian Dream”: il primo italiano ad aver sfiorato il titolo UFC nella categoria dei pesi medi. Un lottatore che ha portato l'MMA nel cuore del grande pubblico, con grinta, disciplina e una determinazione fuori dal comune. Ebbene sì, Marvin Vettori è passato dal BSMT. Classe 1993, originario di Mezzocorona, in Trentino, Marvin si è trasferito giovanissimo negli Stati Uniti per inseguire un sogno che in Italia sembrava impossibile: diventare uno dei migliori fighter al mondo. E c'è riuscito. Match dopo match, tra sacrifici e vittorie storiche, ha conquistato il rispetto degli avversari e l'affetto dei tifosi. Al BSMT ci ha raccontato il suo percorso, dagli inizi in provincia alle luci dell'Ottagono più famoso del pianeta. Abbiamo parlato di sport e di cadute, di forza mentale e di risalite. Ma anche di cosa significhi essere un fighter oggi: tra pregiudizi, valori, e regole che vanno ben oltre il ring. Una chiacchierata potente, intensa, schietta, proprio come lui. L'abbiamo registrata poco prima della tragica scomparsa del fratello di Marvin, Patrick. E oggi la pubblichiamo con rispetto, affetto e vicinanza. Ci piace pensare che resti anche così: un momento sincero, pieno di vita, di cuore, di verità. Un piccolo omaggio a chi non c'è più, attraverso l'energia e le parole di chi resta. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
È uno dei DJ e produttori più iconici della scena elettronica mondiale. Uno dei rarissimi artisti italiani ad aver vinto un Grammy Award, oltre ad aver fatto ballare milioni di persone nei club e nei festival di tutto il pianeta.Ebbene si, Benny Benassi è passato dal BSMT. Nato a Reggio Emilia, ha rivoluzionato l'elettronica nei primi anni 2000 con una hit diventata leggenda: Satisfaction.Un brano che ha scalato le classifiche globali, fatto ballare generazioni intere e segnato una svolta nella storia della musica dance. Da lì in poi, un successo dietro l'altro: collaborazioni con star internazionali come Madonna, Chris Brown, David Guetta e una carriera che lo ha portato in consolle nei festival più importanti del mondo. Al BSMT abbiamo ripercorso il suo viaggio: dagli esordi nei locali italiani alla scena globale, dal boom di Satisfaction alla vita da produttore. Abbiamo parlato di musica, di come è cambiata la figura del DJ e di cosa vuol dire rimanere rilevanti in un mondo che cambia in continuazione. Una chiacchierata sincera e ispirante, con uno degli artisti che ha fatto della sperimentazione la sua firma. Perché Benny Benassi non ha solo fatto ballare il mondo. Ha insegnato che per lasciare il segno, bisogna avere il coraggio di suonare qualcosa di mai sentito prima. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Valerio Magrelli"Pavese va alla laurea"Pavese Festival, Santo Stefano Belbohttps://fondazionecesarepavese.it/evento/pavese-laurea-magrelli/Il Pavese Festival, in collaborazione con il festival La Grande Invasione di Ivrea, è lieto di ospitare il poeta Valerio Magrelli che sabato 28 giugno presenterà un monologo dedicato al rapporto tra Cesare Pavese e Walt Whitman, dal titolo Pavese va alla laurea.Forse non tutti sanno che il 20 giugno 1930, ancora ventunenne, Cesare Pavese si laureò in lettere all'Università di Torino con una tesi intitolata Interpretazione della poesia di Walt Withman. L'incontro con Foglie d'erba risaliva agli ultimi anni del liceo, come dimostrano alcune lettere del 1926. Ebbene, quella tesi si rivelò un'autentica avventura, che accompagnò il suo autore dal mondo dell'accademia all'universo delle lettere.Valerio Magrelli"Verso a fronte"Stampa2009https://www.stampa2009.it/libri/verso-a-fronte/Un raffinato gioco di sottili interventi su termini alti e bassi dell'umana esperienza vissuta in prima persona: ecco un chiaro carattere di questa preziosa e originale raccolta poetica di Valerio Magrelli. Verso a fronte comprende alcuni testi in versi realizzati per la rivista «il Reportage», accompagnati dal commento dell'autore stesso. Emerge un vivo senso del paradosso, un gioco sottile dell'ironia, che si manifesta nella realtà in cui viviamo e nel nostro modo di intenderla. Ha una presenza attiva, magari arbitraria, anche la memoria, accolta non senza «tanta tenerezza retrospettiva», in riferimento al passato, visto come «un tempo senza il morso del presente». Magrelli porta in scena figure e situazioni diverse e spesso opposte: da una beffa tragica, allo sguardo sulla signora che fa le parole crociate, e quindi al pensiero sul curioso rapporto tra enigmistica e poesia, al senso mutato del viaggiare dopo la pandemia, ma anche al tormento delle rate da pagare con l'assillo che diviene esistenziale su scadenze e debiti, alla noia di fronte alla «burocrazia e i suoi derivati» e all'inesauribile «dibattito su quanto abbiamo perso e quanto guadagnato rispetto al passato»Valerio Magrelli (Roma 1957) ha pubblicato sei libri di poesie (riuniti nel volume Le cavie, Einaudi 2018), il pamphlet in versi Il commissario Magrelli (Einaudi 2018) e un ciclo di quattro volumi in prosa. La sua ultima raccolta di versi è Exfanzia (Einaudi 2022). Insegna letteratura francese all'Università Roma Tre.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
È uno dei volti più originali e riconoscibili della nuova divulgazione italiana.Un ragazzo che ha fatto dei libri la sua rivoluzione e dei social il suo megafono, rendendo virale una cultura che sembrava aver perso appeal tra i suoi coetanei.Ebbene sì, Edoardo Prati è passato dal BSMT. Classe 2004, un interesse fuori dal comune e il desiderio di condividerlo. Con il suo sguardo serio, il tono composto, le giacche sartoriali e nessuna posa da creator, Edoardo è diventato in poco tempo una vera star di TikTok. E oggi parla di Omero, Seneca e Dante con naturalezza, ha una sua rubrica su Repubblica, è ospite fisso a Che Tempo Che Fa e riempie i teatri con parole antiche che oggi sembrano più urgenti che mai. Al BSMT abbiamo parlato di tutto: dell'amore per i classici, dell'attenzione mediatica, delle critiche, e di cosa significhi restare sé stessi quando tutti cercano di incasellarti. Ma anche del ruolo che gli altri gli affibbiano, e che lui non sempre riconosce. Una chiacchierata sincera, lucida e senza sovrastrutture. Dove finalmente, oltre alle storie che più l'hanno ispirato, ci ha raccontato la sua e lo ha fatto come mai prima. Perchè Edoardo Prati non vuole solo riportare i classici in vita. Vuole dimostrare che si può essere giovani, colti e virali… senza dover chiedere il permesso a nessuno. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un po' il giro, non tanto dell'Italia, ma delle notizie. Una di queste potrebbe far arrabbiare molto gli studenti al rientro dalla pausa estiva. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/e7e34c2tz24rx7674cub0) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/e7e34c2tz24rx7674cub0/easyitalianpodcast174_transcript.html?rlkey=jnedhmeocmf9bbhxddar19bjd&st=0vyu2d0o&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/ygd5waux20l48e42woccj/easyitalianpodcast174_transcript.pdf?rlkey=m54d4pn3d9ev81m4n74rj78da&st=ct3uqpdi&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/o2eys39fwx9et526k44dp/easyitalianpodcast174_vocab.txt?rlkey=2af4qp3h4n3o5sosqhbhh6j1m&st=is741sm7&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/brz1xeg8ro058kitfbw3p/easyitalianpodcast174_vocab-semicolon.txt?rlkey=215zpcfpiz8u0areqtxphqu51&st=1jwdqp5g&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio What Italians Really Think About Their Politics - https://www.youtube.com/watch?v=BT7IvwSEUHE&t=7s Oggi si inizia dai banchi di scuola. Ma attenzione! Vietati i cellulari! Cosa ne pensate? Matteo e Raffaele ne parlano, e cercano di capire come funzionera'. Ma abbiamo proprio bisogno di avere sempre con noi il cellulare, e soprattutto, serve agli studenti? Il turista anonimo continua a colpire. Questa volta si sono seduti su una sedia. Quindi? Poveri turisti non possono nemmeno riposarsi un attimo tra un monumento ed un altro? Beh certo, possono riposarsi, ma non su una sedia di... Finiamo tutti a mare! Quest'anno le coste italiane sono apparentemente molto pulite, e c'e' una regione che ha vinto per essere la regione con il mare piu' pulito! Curiosi? Vi possiamo dare un indizio: Confina con Campania e Calabria. Indovinato? Trascrizione Raffaele: [0:23] Buongiorno Matteo. Matteo: [0:25] Buongiorno, come va? Raffaele: [0:28] Settimana scorsa avevo il fiatone perché avevo fatto le scale a piedi, attività fisica. Questa settimana ho il fiatone stando fermo. Matteo: [0:39] No, è arrivato il caldo. Raffaele: [0:42] 31 gradi, sopra il 60 per cento di umidità: si suda da fermi, si soffre maledettamente. Matteo: [0:54] Mannaggia. Speriamo che questa cosa non continui. Raffaele: [0:57] Sei andato via giusto in tempo. Il problema che mi pongo io, Matteo, è che se a giugno, a metà giugno, fa così caldo e si soffre così tanto, cosa succede a luglio e agosto? Cioè dove andiamo a finire? Matteo: [1:16] E dove andiamo a finire? Raffaele: [1:18] E pensa che ci sta ancora chi è sui banchi di scuola a studiare con questo caldo. Matteo: [1:29] La vita in Italia in questo momento è calda. Raffaele: [1:32] È molto molto calda. Tu, Matteo, ricordi quando hai fatto l'esame di maturità? La data. Matteo: [1:41] Era giugno, le prime due settimane di giugno. Raffaele: [1:45] Grosso modo di questi tempi. (Sì sì.) Io invece ebbi la sfortuna... il mio cognome inizia con la T, quando si selezionò la lettera per decidere da dove iniziare per fare gli esami orali, giustamente uscì proprio la A. Estratta a sorte la A, e quindi io ero l'ultimo di tutta la classe a fare l'esame. L'ho fatto, se non ricordo male, il 4 luglio. E sono andato a fare l'esame di maturità, non so se te l'ho mai raccontato, col costumino. Cioè il costume e sopra il pantalone: finito l'esame, la prova orale dell'esame di maturità, siamo andati direttamente al mare a festeggiare. Ma si può studiare con questo caldo? Si può stare sui libri a scuola con questo caldo? Matteo: [2:35] No, sicuramente no. Fortunatamente tutte le scuole, a parte gli esami, sono chiuse e riapriranno a settembre. Raffaele: [2:47] Sì, generalmente chiudono intorno al 10 giugno, ma già molto prima ci sono tanti studenti che, finite le interrogazioni, finiti i test, i compiti in classe, come si chiamano, lasciano la scuola generalmente verso la fine di maggio. E ha senso proprio per questo discorso del caldo, considera che non siamo neanche ancora in estate ma già fa così caldo. Quando rientreranno a scuola gli studenti, probabilmente troveranno una novità. Bello o brutta? Non lo so, bisogna chiederlo a loro. Matteo: [3:26] Ah, e che novità troveranno? Poveri studenti, poveri studenti. Raffaele: [3:31] Poveri. A partire da settembre 2025 il cellulare in classe sarà vietato anche agli studenti delle scuole superiori. Matteo: [3:42] E questa è una cosa interessante, è un approccio molto... non dittatoriale, mi sembra un po'... dittatoriale mi sembra troppo, però non me lo aspettavo. Raffaele: [3:55] È un approccio forte, no? È stato fatto l'esperimento con le scuole inferiori, chiamiamole così, quindi le scuole elementari, le scuole medie, e poi adesso si è deciso di espandere questo divieto alle scuole superiori. Alle scuole elementari è stato facilissimo: forse nessun bambino alle scuole elementari ha il cellulare. Anzi mi correggo: io conosco tanti bambini che hanno il cellulare in quarta o quinta elementare ma non lo portano proprio a scuola. Alle medie già comincia ad essere complicato perché un po' tutti hanno il cellulare. Al liceo, alle scuole superiori sarà complicato far rispettare questo divieto. Matteo: [4:44] È una cosa interessante anche perché sto cercando di pensare, cercando di empatizzare il più possibile con i ragazzi e i genitori, per quanto posso ovviamente, e non trovo un motivo per andare contro questa decisione: è giusto che tu non puoi usare il cellulare in classe. Raffaele: [5:12] Eh, siamo sempre nel discorso del libero arbitrio, no? In teoria gli studenti dovrebbero capire che non è il caso di utilizzare il cellulare durante la lezione. Spieghiamo un attimo bene come funziona a partire da settembre: praticamente all'ingresso in classe ci sarà una cassettina oppure si utilizzerà semplicemente il cassetto della cattedra dell'insegnante. E ogni studente che entra in classe, oppure quando entra il professore, i ragazzi devono consegnare il cellulare, mettere il cellulare in questa cassettina o nel cassetto, in modalità non disturbare, di modo che vibrazioni e suonerie non diano fastidio. E recuperare il cellulare in teoria alla fine della giornata ma in pratica quando il professore uscirà di classe, i ragazzi andranno a controllarsi le notifiche, salvo poi rimettere il cellulare a posto quando entra il professore dell'ora successiva. Ha senso così? Cioè alla fine è solo un togliere il cellulare agli alunni durante la lezione? Matteo: [6:27] Allora la questione è che abbiamo a che fare con ragazzi giovani che per una questione anche fisica hanno dei seri problemi a comportarsi in maniera logica. Perché si stanno ancora sviluppando e quindi hanno bisogno di avere a che fare con delle regole e con dei divieti, secondo me. Cioè non puoi basarti sempre e solo sulla logicità, e il ragionamento che dovrebbero fare gli studenti, che sono giovani. Raffaele: [7:14] Eh lo so, ma dirgli proprio "lasciate il cellulare qua, spegnete il cellulare, consegnatelo"... Potresti anche dire "spegnetelo però tenetelo voi, ci fidiamo." Perché poi alla fine è quello un po' il discorso. Tu dici: " Non mi fido." Matteo: [7:28] No, il discorso è proprio quello, il discorso è: si può arrivare a quello dopo una... è un po' come nelle disintossicazioni forti, tu mi insegni... No anche tu, se tu vuoi prendere meno caffè, sei arrivato in una situazione in cui ne stai prendendo tanto, non è che inizi a prenderne di meno. Vai un po' drastico i primi periodi. Raffaele: [7:55] Eh non lo so, non lo so, ci sono diversi approcci, per questo non è così semplice la questione, perché tu dici: il cellulare in classe è un male, quindi la soluzione è togliamo il cellulare. Matteo: [8:11] Ma in realtà il cellulare in classe è un male. Raffaele: [8:14] Dipende da cosa ci fai. Matteo: [8:16] Ma in questo momento lasciando stare il "vorrei che fosse", però se eliminiamo il "come vorrei che fosse la classe ideale oggi", il cellulare e l'uso del cellulare in classe distrae solamente. Raffaele: [8:40] Allora voglio chiarire un po' la mia posizione: io fondamentalmente sono d'accordo con te, nel senso che sono d'accordo che dire ad un tredicenne "tieni il cellulare acceso sul banco durante la lezione" è un invito a nozze per lui. E invece di sentirsi il professore di storia e filosofia, aprirà TikTok e si guarderà i video silenziosamente facendo finta di seguire. Quindi diciamo che è un modo per togliere questa distrazione. Idealmente non sarebbe necessario. Idealmente la lezione dovrebbe essere coinvolgente, e ti dirò di più, dovrebbe trovare un modo per coinvolgere i ragazzi attivamente. E perché non coinvolgere anche con l'uso del cellulare? Cioè per me la scuola dovrebbe andare verso una digitalizzazione massiccia, forte, soprattutto in Italia dove invece su questo siamo un po' indietro. Non ci sono abbastanza computer per tutti gli allievi, non ci sono i tablet per tutti e consentire l'utilizzo del cellulare, in maniera coordinata con l'insegnante eh, attenzione... può essere invece un modo per sopperire a questa mancanza. Idealmente, eh... Matteo: [10:03] Sono d'accordo con te. Idealmente. Ma poi basta che... ricordo le mie lezioni di informatica, e non so se tu hai mai fatto lezioni in aula computer in cui c'erano questi grandi computer, dietro i quali... erano così grandi che ti potevi nascondere dietro il monitor. E lo studente, il suo primo obiettivo quando... non il suo primo obiettivo nel senso che si sveglia e pensa che vuole fare questo.... Ma il cervello ha costanti, dà costanti impulsi per distrarti, sempre. E al primo momento noi, anche senza cellulari, perché entrambi abbiamo fatto i nostri studi durante un periodo in cui non c'era proprio il cellulare... Raffaele: [10:58] Usciva, ti dico la verità, si mandavano gli sms. Matteo: [11:01] Sì, vabbè, però, insomma, era così, non... oltretutto era vietato, non potevi metterti col cellulare sul banco. Raffaele: [11:15] Però mi ricordo che già all'ultimo anno di liceo noi avevamo quasi tutti il cellulare e ci mandavamo i messaggini, quindi già si presentava il problema. Non potevi, chiaro che non potevi, però nessuno ti sequestrava nulla. Matteo: [11:28] Eh no, però la questione è che adesso non solo puoi mandare messaggini ma per esempio puoi compromettere un compito in classe, certo probabilmente ci saranno delle metodologie per i quali se c'è il compito in classe il cellulare viene tolto o comunque viene spento o non lo so. Però già la maggior parte degli studenti è ignorante... Ma buttiamoli proprio i cellulari... Cioè secondo me il cellulare genericamente dovrebbe essere iniziato ad usare a 20 anni, perché crea una serie di problemi. A meno che non si inizi a scuola a fare educazione digitale, che può essere anche fatta con carta e penna, però ti iniziano ad educare a come usare i social, come comportarsi, cosa fare, cosa non fare, cosa evitare. Raffaele: [12:31] E qui convergiamo, Matteo: hai detto una cosa bellissima, esattamente quello che proporrei di fare io, perché il problema secondo me non è la distrazione del cellulare sul banco. Certo le elimini, non hai più la distrazione. Ma non educhi a gestire il cellulare, e secondo me il problema di tanti ragazzi di oggi è proprio quello. Pensa che la proposta successiva di questo governo è: niente social media sotto i 15 anni. E di questo poi ne riparliamo magari in un'altra puntata. Però è per dire che secondo me anche questo divieto non è per non far distrarre gli studenti, è per evitare che magari anche gli episodi di bullismo in classe vengano ripresi con i cellulari, poi questi video girino nelle chat, sui social media e creino problemi poi giganteschi. Il problema è proprio quello. Il problema è cosa ci fanno i ragazzi col cellulare. E quindi dovrebbero essere educati all'utilizzo consapevole del cellulare. Secondo me a partire dalla scuola, quindi non sequestrando i cellulari, ma insegnando come usare i cellulari in maniera utile e non fare danni con i cellulari. E poi chiaramente c'è l'altra faccia della medaglia, ovvero una volta usciti da scuola non è che "cellulare libero per tutti, tutta la giornata". Perché attualmente è così, no? La scuola dice "vi vieto il cellulare a scuola, a casa decideranno i genitori, fate quello che volete." Il problema è poi che in questa altra metà della giornata, anche i genitori, anche la famiglia deve continuare con questa educazione all'utilizzo della tecnologia. Matteo: [14:19] Sì sì sì sì, purtroppo l'educazione è un grande problema. Raffaele: [14:33] Dove eravamo rimasti? Ma inteso settimana scorsa? A Roma con i turisti che si rubavano le statue e le basi delle colonne: è successo di nuovo? Non dirmi che è successo di nuovo... Matteo: [14:49] È successo, più o meno. Niente monopattini, niente basi di colonne, ma a quanto pare dei turisti hanno fatto un guaio. Raffaele: [14:59] Un guaio bello grosso e bello caro, molto caro. Parliamo ancora di comportamenti sbagliati nei musei. Questa volta siamo a Verona, un museo che si chiama Palazzo Maffei, che ospita delle opere d'arte. In particolare un'opera d'arte di un artista contemporaneo italiano che si chiama Nicola Bolla, che ha riprodotto una sedia ispirata a uno dei quadri più famosi di Van Gogh. E l'ha riprodotta totalmente fatta di cristallo e Swarovski, quindi uno degli oggetti più fragili per definizione. Raffaele: [15:48] Ebbene, durante una visita a questo museo, una coppia quasi anziana, adesso non sappiamo molti dati, vediamo soltanto le immagini dei video di sorveglianza. Questa coppia di signori anziani, aspetta l'uscita della guardia poi si avvicina furtivamente alla sedia, che si chiama proprio "la sedia di Van Gogh". Fin lì tutto bene, puoi avvicinarti, puoi fare le tue foto. Solo che a un certo punto lui si china e si siede, si appoggia sull'opera d'arte. Adesso, secondo te: è fatta di cristallo, come può andare a finire? (Malissimo. In frantumi.) Esatto. La sedia si è immediatamente spaccata. E, tu dirai: i due mortificati avranno informato la guardia che stava poco distante in qualche altra sala. "Guardate, è successo questo, non volevo, l'ho urtata e si è rotta." Invece i furbastri sono scappati via, hanno fatto finta di nulla, hanno lasciato il museo e si sono dileguati. Le guardie del museo si sono accorte del danno troppo tardi, perché sono uscite dal museo per provare a rintracciare i colpevoli ma non li hanno potuti trovare. E quindi il museo ha fatto una denuncia contro ignoti, si dice in questo caso: è una cosa che è possibile fare quando non sai chi ha fatto il danno, il furto, fai una denuncia contro ignoti. E i carabinieri in questo caso si sono attivati, hanno preso la situazione molto seriamente, dal video sono riconoscibili in volto i due, si vede per bene l'abbigliamento, gli oggetti che portano con sé. E quindi per adesso non l'hanno trovati, ma chissà che non li troveranno a breve. Matteo: [17:55] Beh, ci sono spera... speriamo, ma non tanto per una questione di, come dire: "Voglio punirli". Però non vorrei che iniziasse questo nuovo sport di "fa il danno e poi scappa". Raffaele: [18:15] Sì, no, non va bene. Il danno, tra l'altro, la sedia vale tra i 15.000 e i 50.000 euro, quindi non parliamo di milioni di euro, però comunque è un danno non da poco. E hanno contattato l'artista: fortunatamente l'artista, dopo aver constatato i danni ha detto "ok, sì, la possiamo sistemare." Tra l'altro l'artista è stato intervistato dai giornali e l'ha presa sul filosofico, diciamo così. Ha detto "No, non ci sono rimasto male anzi ci ho visto qualcosa di ironico e positivo, mi è sembrata quasi una performance di arte moderna". Matteo: [19:00] Vabbè certo, è stata registrata, l'ha vista forse. Raffaele: [19:04] Eh, si sarà fatto una risata e ha detto "Mi ha dato persino lo spunto per la prossima opera da realizzare". Matteo: [19:11] Ah, incredibile. Raffaele: [19:13] "Sedia spezzata con turista immortalato accovacciato", chissà. Secondo me questo è il calore. Troppo caldo sta dando alla testa. Hai un antidoto per tutto questo caldo? Matteo: [19:26] Eh certo: andate a mare! Raffaele: [19:35] Eh vabbè ma il mare in Italia... Cioè l'Italia è tutta mare, è una penisola, c'è talmente tanto di quel mare che non sai dove andare. Dove andare a mare? Matteo: [19:48] Possiamo chiederlo ai mitici della bandiera blu. Raffaele: [19:55] La bandiera blu è uno degli strumenti che si utilizza in Italia per identificare le condizioni del mare delle spiagge italiane. Dare una bandiera blu ad una spiaggia vuol dire che lì l'acqua è pulita e bella, è l'idea di massima. Quest'anno in Italia, nel 2025, abbiamo 246 bandiere blu, quindi abbiamo almeno 246 posti da scegliere per avere l'acqua eccellente e addirittura recentemente c'è stato uno studio dei laboratori delle agenzie ambientali che hanno fatto una statistica e hanno visto che la regione con l'acqua più pulita, inteso meno inquinata in tutta Italia, è la Puglia. Il 99,7% delle acque è eccellente, ha una qualità eccellente, quindi l'acqua meno inquinata, praticamente 99,7% vuol dire che è perfetta. (Non male.) Più nello specifico, Matteo, tra l'altro le bandiere blu confermano questo trend e anche il maggior numero di bandiere blu in tutta Italia ce l'hanno Liguria, Puglia e Calabria, quindi si conferma la Puglia tra le migliori destinazioni. Tu sei stato in Puglia, sei stato al mare, ricordi qualche spiaggia, ti va di consigliarmi quella che secondo te è la spiaggia più bella d'Italia o la spiaggia più bella in cui sei stato in Italia? Matteo: [21:40] Allora, io sono stato in Puglia sì. Sono stato nel Gargano. Quindi la parte vicino al tallone dello stivale. E poi sono stato al confine con la Puglia, nel Molise, più verso nord. Siamo andati ogni tanto, siamo sconfinati in Puglia, spiagge un po' più sabbiose. Non sono andato ma dicono che un posto meraviglioso sono le isole Tremiti. Raffaele: [22:18] Eh sì. Matteo: [22:20] Che sono di fronte la Puglia e il Molise. Raffaele: [22:23] Esatto, sono un po' bistrattate, vuol dire maltrattate, spesso dimenticate quando si parla di isole italiane perché pensano tutti quanti alle isole della Sicilia. Mentre invece le Tremiti in Puglia sono una destinazione turistica bella, bella, bella. Matteo: [22:45] Sì. Raffaele: [22:46] Io sono stato in Puglia, non sono stato a mare in Puglia, perché sono stato in inverno, anche nei luoghi insomma che poi d'estate sono belli affollati. Però non ho avuto la possibilità di godere della spiaggia quando sono stato in Puglia. Quindi la mia selezione varia un po' tra Lazio e Campania soprattutto. Ed in particolare ti voglio raccomandare in Campania Marina d'Ascea, anche qui Bandiera Blu, una bella spiaggia ampia, mare molto pulito. Ma non solo, ce ne sono tante. C'è Palinuro. C'è un posto adesso non mi ricordo neanche più come... insomma, in quale zona specificamente si trova. Quando eravamo più ragazzini con la famiglia andavamo in un posto che si chiama "lo scoglio della tartaruga". E si trova a Vico Equense, in provincia di Napoli, non troppo lontano da Sorrento. Ed era un posto fantastico perché tu arrivavi, poi dovevi prendere la barchetta e la barchetta ti portava in questa spiaggia. Si chiama scoglio della tartaruga perché ci sono dei sassi poco distante dalla spiaggia che hanno proprio la forma di una tartaruga. E c'era l'abitudine, adesso non penso sia più consentito, di arrampicarsi su questa tartaruga e tuffarsi dalla testa o dal guscio della tartaruga. Non ci sei mai stato? Non ne hai mai sentito parlare? Matteo: [24:27] No, ricordo vagamente. A Vico Equense ci sono stato spesso quando ero piccolo e tutta quella parte lì è fantastica, ci sono delle spiagge e dei panorami e dei profumi bellissimi. Pino, mi ricordo sempre questo profumo di pino, l'albero e il mare che assieme creano un... Guarda, mi sento a mare adesso solo a pensarci. Raffaele: [25:01] Eh, ma io... infatti questo è un esercizio psicologico. Se penso alla spiaggia e al mare, automaticamente mi rinfresco. Nel Lazio ti consiglio una spiaggia che si chiama Serapo. Tecnicamente la zona, la cittadina a cui appartiene si chiama Gaeta, quindi siamo tra Napoli e Roma, non troppo lontano da Terracina che menziono sempre. Ed è insomma una bella bella spiaggia. Occhio al traffico, non facilissima da raggiungere, bisogna parcheggiare, poi fare delle scalinate... però insomma merita. Secondo alcuni la spiaggia più bella in Italia invece è la spiaggia dei conigli a Lampedusa. Matteo: [25:46] Non ci sono mai stato, è molto famosa tant'è vero che ne ho sentito già parlare. Raffaele: [25:52] Eh sì, effettivamente guardare le foto... sembra di guardare i Caraibi o addirittura le Maldive o la Polinesia. Matteo: [26:02] Ce ne sono tantissime che ricordo in Sardegna. Raffaele: [26:06] Esatto, volevo dire questo. Cioè che ognuno può avere la sua preferita, io non sono mai stato in Sardegna, però secondo tanti le spiagge più belle in Italia sono proprio in Sardegna. Secondo posto forse per la Sicilia e poi Puglia ed altre. Però grosso modo l'idea collettiva è questa: le spiagge più belle in Italia sono in Sardegna. Sei mai stato a mare in Sardegna? Matteo: [26:36] Sì, sono stato a mare in Sardegna per un paio d'anni da giovane, liceale, sono andato con gli amici, ed è stato, penso, il mare più bello che abbia mai visto in vita mia: bellissimo. Limpidissimo. Raffaele: [26:59] Facciamo così: me ne parli un poco nel nostro after show, ci spostiamo di là e approfondiamo questo argomento, e anche qua parliamo di qualche altra cosa. Matteo: [27:12] È vero perché ho fatto qualcosa. Raffaele: [27:15] Cosa hai fatto? Matteo: [27:16] Mistero? Raffaele: [27:17] Mistero: se volete sapere cosa ha combinato Matteo dovete seguirci nel nostro after show. Ricordate che è uno dei nostri bonus per i sostenitori, i membri della nostra comunità. Quindi non perdete tempo, cliccate sul link nelle show notes, diventate sostenitori di Easy Italian, riceverete l'after show, la trascrizione integrale interattiva della puntata, la traduzione multilingue, ed il Vocab Helper che mostra a schermo fino a 10 tra le parole più importanti o più difficili minuto per minuto. E che vuoi di più dalla vita? Matteo: [27:55] Una spiaggia e del mare. Raffaele: [27:59] Io stavo per dire un Lucano... Matteo: [28:01] Ciao. Ciao.
Re del cashmere, imprenditore umanista che ha ridisegnato il modo di fare impresa nella moda e simbolo assoluto dello stile italiano nel mondo. Ebbene sì, Brunello Cucinelli è passato dal BSMT. Dalle umili origini umbre al mondo intero, da un piccolo laboratorio nel borgo di Solomeo a un'azienda simbolo di eccellenza italiana e visione globale. I suoi completi sartoriali hanno sfilato sui red carpet più prestigiosi del pianeta, indossati da star internazionali, ma è il suo pensiero ad aver fatto davvero la differenza. Brunello Cucinelli ha fondato il suo impero su un'idea semplice e rivoluzionaria: la dignità dell'uomo prima del profitto. Ha costruito un'industria umana, fondata sulla bellezza, sul rispetto e sull'armonia tra profitto e spirito. Al BSMT abbiamo fatto un viaggio nel suo pensiero e nella sua storia: fatto di cultura e manifattura, di arte e responsabilità, di sogni coltivati con pazienza e coerenza. Abbiamo parlato del suo amore per i filosofi, del rapporto con il denaro, del ruolo sociale dell'imprenditore e della sua idea di capitalismo umanistico. Ma soprattutto, della sua fiducia incrollabile nei giovani e della sete inesauribile di conoscenza che lo guida da sempre. Una chiacchierata intensa, profonda, ispirante. Di quelle che ti lasciano qualcosa dentro. Perché per Brunello Cucinelli, la vera eleganza non è solo nei vestiti. È nel modo in cui scegli di vivere. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Durante la chiacchierata al BSMT, abbiamo scoperto la coppia più “particolare” che segue Barbascura X. Talmente fan da vedere i suoi video in OGNI situazione… Ebbene sì, è successo davvero! Il resto dell'episodio lo trovi nel
Immergiamoci nel mondo dell'arte con uno degli scultori più talentuosi e innovativi del mondo contemporaneo. Ebbene sì, Jago è passato dal BSMT. Classe 1987, originario di Frosinone, Jago è uno degli artisti italiani più sorprendenti e riconosciuti a livello internazionale. Scultore autodidatta, capace di fondere la classicità del marmo con l'urgenza dei nostri tempi, ha saputo trasformare la scultura in un linguaggio contemporaneo, vivo, che parla a tutti. Le sue opere, da Habemus Hominem al Figlio Velato, da Memoria di Sé a The First Baby, sono potenti ed evocative. Raccontano la fragilità, la solitudine, la bellezza, la trasformazione. Ma soprattutto, parlano dell'essere umano, nel senso più profondo e universale. Al BSMT ci ha raccontato il passaggio dal lavorare i sassi del fiume ai blocchi di marmo, della sua esperienza come modello di nudo, di come sono nate alcune delle sue opere più famose, di alcune offerte da capogiro e del suo animo un po' di artista e un po' di imprenditore. Con lui abbiamo parlato di come l'arte e i social possano essere strettamente collegati, della vocazione di un artista e del rapporto col denaro. Di come si passa da una piccola bottega a Napoli a esporre a New York, passando per Roma e il mondo. E di cosa vuol dire oggi essere un artista, fuori dalle etichette, fuori dai circuiti istituzionali, ma dentro al cuore delle persone. Una chiacchierata intensa, piena di spunti di ispirazione, riflessioni e poesia. Perché Jago non scolpisce solo statue. Scava dentro il nostro tempo. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Al BSMT arriva l'esperta di buone maniere e savoir-faire per eccellenza. Ebbene sì, Csaba dalla Zorza è passata dal BSMT. Volto amatissimo della tv, scrittrice, esperta di bon ton e arte del ricevere, Csaba ha saputo portare in Italia, con eleganza e leggerezza, un modo nuovo di vivere la tavola, la casa e la quotidianità. Cura del dettaglio, amore per le cose fatte bene e un'attenzione tutta speciale al bello: Csaba, grazie a “Cortesie per gli ospiti”, è diventata un punto di riferimento per chi cerca ispirazione tra ricette, mise en place e buone maniere. Preparatevi a chiacchierata intima, garbata, piena di storie e riflessioni su cosa significhi, oggi, vivere con gusto, dentro e fuori casa. Abbiamo scoperto che ci sono 9 tipi di cucchiai diversi, l'origine della parola dessert e perché a cena a casa dagli amici si va a mani vuote. Non solo. Abbiamo parlato anche di emancipazione femminile, del galateo 2.0 e della maleducazione sui social. Tutto questo sempre e solo al BSMT. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
È tempo di DIVINITÀ al BSMT. Un nome che non ha bisogno di presentazioni. Un simbolo, un'icona. Uno dei più grandi calciatori italiani di sempre. Il Divin Codino, capace di unire i tifosi di ogni squadra con la sua classe pura e la sua umanità. Ebbene sì, Roberto Baggio è passato dal BSMT. Pallone d'Oro nel 1993, autore di gol indimenticabili, protagonista di tre Mondiali con la maglia azzurra. Baggio ha incantato il mondo con il suo talento, i suoi dribbling, la sua visione di gioco. Ha fatto sognare l'Italia agli USA '94, portandola a un passo dalla gloria, e ha scritto pagine leggendarie con Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia. Ma il Divin Codino è molto più di un campione in campo: è un uomo che si è rialzato dopo ogni caduta, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Che ha saputo dire dei no, seguire la propria strada, anche quando era la più difficile. Al BSMT abbiamo parlato di calcio e di vita. Di talento e sofferenza, di gioie e cicatrici. Del successo, e della solitudine che spesso lo accompagna. Di cosa significa essere un simbolo per un intero Paese. E di come si trova la pace, anche dopo un rigore che pesa ancora nei cuori di tutti. Una chiacchierata profonda, toccante, sincera. Con un uomo che ha lasciato il segno in campo, ma soprattutto nella memoria di chi ama davvero lo sport. Perché Roberto Baggio non è solo un campione. È un pezzo di storia del nostro calcio. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Genovese, pungente, diretto e con quel pizzico di cinismo che lo contraddistingue, nella vita come nel lavoro. Insieme a Paolo forma uno dei duo comici italiani più amati di sempre. Ebbene sì, Luca Bizzarri è passato dal BSMT. Con Paolo Kessisoglu ha formato una delle coppie comiche più iconiche della televisione: Le Iene, Camera Café, Mai Dire Gol, Sanremo, MTV Trip, Immaturi, Quelli che il calcio... e chi più ne ha ne metta. Ma non è “solo” una metà della coppia comica più folle della tv italiana. Dall'Accademia d'Arte Drammatica di Genova alla comicità in tv, dalle copertine satiriche ai monologhi teatrali, dal cinema ai podcast: Luca è tante cose.È anche teatro vero, testi impegnati, tragedie classiche. È uno che ha cominciato a 15 anni sul palco e non ha mai smesso di mettersi in gioco. È uno che ti fa ridere con eleganza, che non ha paura di dire quello che pensa, che scrive, osserva, racconta. Che si muove tra ironia e riflessione, tra satira e attualità, sempre con quello stile lì: intelligente, sottile, mai banale. Preparatevi a una chiacchierata in cui si ride, si pensa, si ricorda con nostalgia e si guarda il presente con occhi lucidi e disincantati. Perché Luca è una voce critica, necessaria, lucidissima. Anche quando ti strappa una risata. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Insieme al fratello Carlo, ha dato vita al cinepanettone. Hanno fatto ridere generazioni intere e si sono dimostrati i re della commedia all'italiana, capaci di raccontare il nostro Paese nel modo più vero e autentico, con leggerezza, intelligenza e uno stile unico. Ebbene sì, Enrico Vanzina è passato dal BSMT. Sceneggiatore, produttore, scrittore. Ma prima di tutto, testimone del suo tempo. Ha scritto alcuni dei film più amati di sempre, spesso diretti dal fratello Carlo, con cui ha formato una delle coppie più prolifiche e riconoscibili del cinema italiano. Vacanze di Natale, Sapore di mare, Yuppies, Eccezziunale… veramente, Febbre da cavallo… solo per citarne alcuni: titoli che hanno scolpito un'epoca, sono diventati cult, hanno divertito, fatto riflettere e sono entrati nel nostro immaginario. E hanno portato sullo schermo l'Italia del mare, dei paninari, dei salotti bene e dei sogni borghesi. Ma anche le sue storture, le sue manie, le sue trasformazioni. A volte, addirittura, anticipandole. Al BSMT abbiamo parlato di cinema e di vita Di famiglia, dei grandi nomi della commedia all'italiana, dei successi più grandi ma anche dell'importanza dei film di cui il botteghino non si è accorto, del rapporto col fratello Carlo, delle critiche ricevute, e di cosa significa raccontare il proprio Paese film dopo film, battuta dopo battuta. Una chiacchierata autentica, leggendaria e a tratti nostalgica, piena di storie e di aneddoti incredibili. Perché Enrico Vanzina non ha solo scritto film. Ha raccontato un'epoca. E in parte, l'ha anche costruita. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La voce storica della NBA in Italia. Un narratore d'eccezione, capace di trasformare una telecronaca sportiva in racconto. Ebbene sì, Flavio Tranquillo è passato dal BSMT. Una carriera iniziata con l'arbitraggio e col giornalismo sportivo, cresciuta con la radio e poi esplosa grazie alla TV. Con lui, la NBA è entrata nelle case di tutti gli italiani, diventando un culto. Nel tempo ha raccontato centinaia di partite, ma anche storie più grandi del parquet. Ha scritto libri, analizzato il sistema sportivo italiano e non ha mai avuto paura di esporsi.Perché dietro ogni canestro c'è una questione più ampia da affrontare.Al BSMT abbiamo parlato di sport e di vita. Di cosa vuol dire essere “la voce” di qualcosa, senza mai voler diventare il protagonista. Del ruolo del telecronista, del giornalismo sportivo oggi, del rapporto con Federico Buffa, e delle grandi emozioni vissute dietro al microfono. Dal racconto dell'ultimo tiro di Michael Jordan all'indimenticabile finale del 2016. Una chiacchierata lucida, intensa, piena di passione e competenza. Dove non sono mancati i suoi punti di vista, mai banali, sull'evoluzione del basket degli ultimi anni, sui temi di attualità che lo riguardano da vicino e su tutte le polemiche che lo circondano. Perché Flavio Tranquillo non racconta solo partite. Racconta il mondo, un possesso alla volta. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sono il collettivo creativo napoletano che ha rivoluzionato il web italiano. Ebbene sì, i The Jackal sono passati dal BSMT. Nati nel 2005 da un gruppo di amici con una videocamera, oggi, i The Jackal, sono tra i protagonisti più riconoscibili della comicità italiana. Francesco Ebbasta, Ciro Priello e Simone Ruzzo iniziano con corti e parodie per il puro gusto di farli. Poi arriva “Lost in Google” e YouTube diventa il loro trampolino. Capiscono prima di tutti la potenza del web, dei format, del linguaggio nuovo da costruire. Con il tempo, Francesco e Simone restano dietro le quinte come direttori creativi. Davanti, assieme a Ciro, arrivano nuove energie: Fabio Balsamo, Gianluca Fru e Aurora Leone. Una squadra che mescola stili, sensibilità e comicità diverse, ma complementari. E che da YouTube passa al cinema, alla tv, alle piattaforme, portando sempre qualcosa di nuovo. Al BSMT abbiamo ripercorso tutta la loro storia: l'evoluzione, i momenti più belli, le sfide e le sorprese. Dai primi video autoprodotti all'investimento dei brand, da Effetti di Gomorra a LOL, fino alla seconda stagione di “Pesci Piccoli” in arrivo su Prime Video. Abbiamo approfittato di averli tutti insieme per conoscere il punto di vista di ognuno di loro, l'equilibrio che hanno all'interno del collettivo e anche, per comprendere i motivi che li portano a voler restare in gruppo nonostante il mondo sul web sembrerebbe indirizzare verso percorsi singoli. Una chiacchierata piena di energia e risate, ma anche di idee, visione e consapevolezza. Perché se hai una buona idea e le persone giuste accanto, puoi davvero cambiare le regole del gioco. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Un uomo che ha trasformato l'automobile in un'opera d'arte. Il fondatore della Pagani e il genio visionario che ha cambiato le regole del gioco nell'automotive. Ebbene sì, Horacio Pagani è passato dal BSMT. Dall'Argentina all'Italia, da ragazzo con una valigia piena di idee a fondatore di una delle case automobilistiche più iconiche al mondo. Horacio Pagani ha lavorato con i giganti, da Lamborghini a Fangio, ma è con la creazione della sua azienda che ha dato forma alla sua vera idea di perfezione: auto che non sono solo veloci, ma simbolo di eccellenza assoluta. Oggetti da collezione per pochissimi, ma capaci di far sognare chiunque. Al BSMT abbiamo fatto un viaggio nel suo mondo: fatto di dettagli che fanno la differenza, di filosofia applicata al design, arte unita alla scienza, di sogni impossibili resi reali pezzo dopo pezzo. Abbiamo scoperto il suo approccio alla vita e ne siamo rimasti affascinati, conosciuto la sua storia e ne abbiamo tratto ispirazione. Una storia che parte dalle pampas argentine e arriva alla Motor Valley, dimostrando che anche le ambizioni che sembrano troppo grandi, con audacia, passione e sacrificio, possono diventare realtà. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Amici veri, prima ancora che campioni. Uno pilastro dell'Inter e della Nazionale, l'altro talento puro del basket italiano. Ebbene sì, Alessandro Bastoni e Amedeo Della Valle sono passati dal BSMT. Classe '99, Alessandro Bastoni è ormai una colonna nerazzurra: due Scudetti, due Coppe Italia, tre Supercoppe, due finali di Champions, di cui una guadagnata martedì sera. Amedeo Della Valle, classe '93, è il capitano della Germani Brescia: cresciuto tra Ohio State, Reggio Emilia, Milano, Spagna e Montenegro. MVP in Supercoppa e nella storica Coppa Italia vinta col Brescia da protagonista assoluto. Due sport diversi, stessi valori, stessa voglia di vincere, di migliorarsi, di raccontarsi con verità. Ma soprattutto: una grande amicizia che va oltre il campo e il parquet. E proprio da lì siamo partiti: dal legame che li unisce, per poi allargare lo sguardo. Al BSMT abbiamo parlato di similitudini e differenze tra calcio e basket, di pressioni, di successi e di momenti no… ma anche della cultura sportiva in Italia, di sogni, idoli e addii al nubilato degni di nota… Una chiacchierata che parte dal campo e arriva alla vita. Due carriere parallele, due percorsi diversi che parlano la stessa lingua: quella della passione. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Sono un uragano: irriverenti, imprevedibili, impossibili da contenere. Hanno fatto del paradosso uno stile di vita, della provocazione un linguaggio, dello “scrocco” una missione nazionale. Ebbene sì, Pio e Amedeo sono passati dal BSMT. Dagli esordi sulle emittenti locali pugliesi fino al grande salto a Le Iene, Pio e Amedeo si sono imposti nel panorama comico italiano con uno stile spiazzante, che mescola ironia, irriverenza e realtà. Ma hanno conquistato definitivamente il grande pubblico con Emigratis, lo show che li ha portati in giro per il mondo nei panni di due “scrocconi di lusso” a caccia di VIP. Non solo. Li abbiamo visti anche al cinema, nei teatri, e come protagonisti di Felicissima Sera, la varietà di prima serata su Canale 5 con cui hanno confermato la loro capacità di portare la comicità nel mainstream senza perdere identità e provocazione. Al BSMT abbiamo parlato di comicità e libertà di espressione. Di polemiche e di critiche, ma anche del valore di dire le cose a modo proprio, comprese quelle che fanno storcere il naso. Noi vi avvisiamo: preparatevi a una chiacchierata totalmente senza filtri. tra risate, provocazioni, riflessioni Il racconto di due amici partiti da Foggia, che hanno scelto di far ridere smuovendo coscienze, anche a costo di spaccare l'opinione pubblica. Perché per loro, la risata è una miccia. Non un diversivo. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Comico, autore televisivo e fresco vincitore dell'ultima edizione di LOL – Chi ride è fuori. Ebbene si, Federico Basso è passato dal BSMT. Dopo 7 anni da montatore nei TG Mediaset, approda nel tempio della comicità dei primi anni 2000: Zelig. Prima autore, poi conduttore della versione Off con Teresa Mannino, infine protagonista sul palco, da solista e con i Boiler, il trio che ha portato l'assurdo fino a Sanremo nei panni di tre improbabili giornalisti. Nel frattempo, porta avanti spettacoli teatrali e affina un'ironia asciutta, lucida e sempre più personale. Oggi è amatissimo anche sui social, dove fa ridere oltre 300mila persone con video che guardano il mondo, e i gatti, da un'angolazione tutta sua. E per non farsi mancare nulla, ha conquistato anche Prime Video, trionfando nella quinta stagione di LOL. Una chiacchierata sulla comicità in tutte le sue forme: dal cabaret alla stand-up, dalla tv ai social. Tra passato e presente, con la storia di chi sa far ridere con intelligenza e leggerezza, continuando a evolversi, senza mai prendersi troppo sul serio. Buona visione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Attrice romana dal carisma travolgente, dal talento indiscusso e dalla voce sempre presente su temi sociali cruciali. Ebbene sì, Anna Foglietta è passata dal BSMT. Una chiacchierata intensa, autentica, imperdibile. Dagli esordi con la serie cult La Squadra, alla consacrazione tra cinema e teatro, Anna Foglietta ha costruito una carriera fatta di scelte coraggiose, ruoli memorabili e un impegno costante dentro e fuori dal set. L'abbiamo vista in film iconici come Perfetti Sconosciuti, La mafia uccide solo d'estate, Nessuno mi può giudicare. L'abbiamo ascoltata a teatro, dove ogni sua interpretazione lascia il segno. Anna è una di quelle attrici che non interpretano: vivono i personaggi. Danno loro voce, carne, anima. Ma la sua voce non si ferma alla scena. È una voce che si alza per i diritti umani, per la giustizia sociale, per l'uguaglianza. Una voce necessaria, potente, scomoda quando serve. In questo episodio parliamo di cinema, di teatro, di responsabilità, di futuro. Scoprirete un'artista consapevole e una donna capace di ispirare chiunque sogni di far sentire la propria. Una delle interpreti più intense del panorama italiano. Una conversazione da non perdere. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
È uno dei game changer che non solo ha segnato la storia del rap italiano, ma anche quella del BSMT. Ebbene sì, Guè Pequeno è tornato al BSMT per una chiacchierata senza filtri e mai banale. Proprio come lui. Nel rap italiano, il suo nome non è soltanto importante: è un riferimento. Con i Club Dogo ha tracciato una strada, aprendo una breccia tra underground e mainstream, e da solista ha costruito un percorso coerente, fatto di evoluzioni, collaborazioni e stile. Dalla sua prima volta al BSMT a oggi, è successo di tutto: la leggendaria reunion dei Club Dogo, la partecipazione al Festival di Sanremo, e tanta nuova musica, tra hit incredibili e i live estivi che promettono già grandi emozioni. Con Guè abbiamo parlato di come sia stato riportare in vita i Dogo, di cosa ha trovato e cosa ha lasciato sul palco dell'Ariston, e di quello che ci aspetta nei prossimi mesi. Ma non solo: abbiamo discusso del presente e del futuro del rap, di cosa significa restare fedeli a sé stessi mentre tutto cambia, e di come si resta rilevanti, credibili e influenti dopo oltre vent'anni in prima linea. Buona visione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi siamo in giro per tutta l'Italia. Passiamo da piazze molto molto piccole a treni un po' pericolosi. E facciamo una chiacchiera su un piccolo problema che potrebbe essere molto grande a breve in Italia. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio RANTING in Slow Italian - https://www.youtube.com/watch?v=Yo-dxoKn7rw&t=1s Iniziamo subito con un "Dove eravamo rimasti?" - Come predetto da Raffaele qualche puntata fa, al Festival di San Marino Gabri Ponte ha vinto con "Tutta l'Italia!" Quindi lo vedremo anche al prossimo Eurovision! Parliamo poi delle nascite in Italia, come va? A quanto pare non benissimo. Matteo e Raffaele sono preoccupati per la propia pensione. C'e' la possibilita' di cambiare direzione e ritornare in attivo con le nascite? Se siete curiosi di capire come procede la demografia in Italia, Wiki ci da una mano a raccogliere alcune informazioni: https://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d%27Italia Poi continuiamo, si parte! Questa volta in treno. Ma no aspetta. Cosa c'e' sotto quel sedile? Un serpente?!?! Ebbene si, trovato un treno e soppresso (il treno, non il serpente). Raffaele ci racconta come, dove e cosa e' successo. Cambiamo quindi treno, e arriviamo finalmente a Torino, dove ci prendiamo un caffe', in piedi, nella piazza piu' piccola del mondo! https://torinocronaca.it/news/torino-cronaca/472551/la-piazza-piu-piccola-del-mondo-si-trova-a-torino.html Trascrizione Raffaele: [0:23] Buongiorno, Matteo. Matteo: [0:25] Buongiorno. Raffaele: [0:26] Rieccoci. Matteo: [0:27] Mi aspettavo una cantata da parte tua. Raffaele: [0:29] No, basta, basta cantare. Matteo: [0:31] Ma come? ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership