Un appuntamento settimanale con la finanza per comprendere assieme dove vanno i mercati internazionali e cosa puoi fare per migliorare la tua situazione economica. In (massimo, ma a volte sforo) 5 minuti...
Cosa è successo ai Treasury negli scorsi giorni sembra essere la domanda a cui tutti cercano di dare una risposta. Ho qualche idea anche io, ma parto dalla storia delle tariffe per comprendere quanto accaduto.Se serve, un appunto esplicativo: https://zugzwangmacro.substack.com/p/cxxxix_zugzwang-dalle-tariffe-prime?r=p3k5v
Il tema delle tariffe è solo prodromico o ancillare alla vera questione, ovvero la deriva verso il capitalismo nazionale a cui ci sta portando la storia stessa.
Seconda e ultima parte dell'episodio dedicato alle tariffe di Trump.
La prima parte di un lungo episodio dedicato al dramma tariffario.
Quale momento migliore per parlare di automazione & robot, naturalmente in seno al tema dell'Intelligenza artificiale, se non quando le borse entrano in una correzione?
Nei meandri del Tesoro Statunitense si cela un bar, il Vault Café, dove il Segretario del Tesoro Bessent e il presidente della FED Powell da qualche mese si incontrano regolarmente....vi racconto questa storia e cosa c'entra con le decisioni appena prese da Germania, Cina e U.S.A.
Come riferivo qualche puntata fa siamo arrivati alla scadenza delle opzioni di marzo 2025 con i mercati statunitensi improvvisamente provati. Questa situazione è generata dai 3 simultanei giochi in corso e dal peculiare e concomitante set-up di put & call che Wall Street sta provando a digerire.
Simultaneamente Europa, Cina e Stati Uniti d'America si trovano a dover prendere differenti scelte di politica fiscale nello stesso lasso di tempo.
Uno dei mercati più in difficolta del panorama mondiale è quello indiano. Il Paese sta attraversando profonde trasformazioni di cui è sintomatica la magia fiscale dell'ultima legge di bilancio.
Nel fine settimana le elezioni tedesche porteranno in seno l'alterazione del famigerato freno del debito? Le conseguenze sarebbero importantissime.
Potremmo vedere una nuova stagione di QE in Europa e negli Stati Uniti? Se avvenisse i motivi sarebbero profondamente differenti tra le due sponde dell'Atlantico. Una puntata dal sapore contrarian visto che ieri Powell ha dichiarato: "we would use QE only when rates are at zero." In effetti non parliamo esattamente quel tipo di QE a cui siamo abituati...addentriamoci nelle tubature del sistema monetario.
Mentre siamo tutti preoccupati per i dazi di Trump qualcosa di importante sta accadendo tra New York e Londra per la tenuta dell'architettura del mercato dell'oro.
Perché essere pessimisti sul futuro dei mercati per l'avvento di Deepseek? Questo evento potrebbe aprire le porte all'utilizzo diffuso dell'A.I., abbassandone i costi. Un vantaggio per tutte le aziende, di qualsiasi settore, che vorranno approfittarne. Piuttosto non estrapoliamo l'accadimento e la volatilità delle borse dal contesto macroeconomico e geopolitico in cui avvengono.
Siamo tutti concentrati sui provvedimenti emergenziali e d'urgenza del Presidente Trump, ma il 21 gennaio il Tesoro Americano ha annunciato il raggiungimento del debt ceiling.
La bilancia commerciale di un paese è un rapporto a sommatoria zero: concetto apparentemente semplice, su cui stiamo giocando le partite dell'equilibrio tra Cina e Stati Uniti.
Dopo due anni di ritorni eccellenti per le obbligazioni high yield e investment grade è ipotizzabile una prosecuzione di questi risultati per un terzo anno?
Molti segnali ci dicono che il 2025 è un anno importante per il petrolio.
Invece di un rally di Babbo Natale, abbiamo visto volatilità e un "Santa Sell Off" per i Treasury.
Il TTF olandese, il principale mercato del gas Europeo, evidenzia prezzi più alti in arrivo per l'estate del 2025 rispetto all'inizio del prossimo anno. In questo episodio esploriamo i perché di questa situazione.
Un filo d'Arianna chiamato risorse geostrategiche collega i deserti siriani e i ghiacci del grande Nord.
Microstrategy è solo la punta dell'iceberg della evoluzione della finanza che stiamo vivendo e di cui saremo protagonisti.
Il nuovo Segretario del Tesoro statunitense in pectore Scott Bessent sembra avere le idee chiare. Il suo 3+3+3 farà davvero 9?
Le guerre sono inflazionistiche, ma altri fattori e scelte politiche hanno probabilmente effetti contrari.
Nell'episodio 175 di 5mf, la vecchia serie di questo podcast, illustravo come tempo 12-18 mesi e avremmo visto venire al pettine i nodi per la Germania...
Con quello che appare come un quasi certo risultato elettorale pigliatutto, I Repubblicani prendono prepotentemente il centro della scena. C'è chi già si strappa le vesti, ma magari ci sorprenderanno soprattutto sulla spesa pubblica statunitense.
Se vedremo una altra aspra stagione di dazi commerciali, dobbiamo chiederci: cui prodest?
Sotto il punto di vista della spesa pubblica non è così importante chi vincerà le elezioni americane. Comunque per giustificare questa mia robusta convinzione, esploriamo le sottili differenze tra le posizioni dei candidati e i possibili esiti elettorali.
Dopo l'avvio dello stimolo e alla luce della conferenza del Ministro delle Finanze di sabato è palese che la Cina dovrà continuare sul sentiero degli interventi fiscali per sostenere i mercati.
Complici le buste paga non agricole di venerdì scorso ed un tasso di inflazione che a sorpresa si contrae, i rendimenti obbligazionari statunitensi salgono nuovamente. Una componente sottovalutata di questo rialzo è una possibile ripresa dell'inflazione in quella che appare ancora una economia calda.
Mentre la Cina sembra avere fretta di stimolare la propria economia, non si può dire altrettanto sul lato tagli dei tassi da parte della FED, a guardare i dati macroeconomici.
Mentre il taglio di 50 bps da parte della FED sostiene per ora i mercati statunitensi e tiene occupati gli analisti con i suoi perché, questa settimana la People Bank of China ha avviato un programma di easing monetario come non si vedeva da tempo, direi un quasi "QE privato". Spiego in questo episodio perché lo ho battezzato così.Potete trovare ulteriori commenti su questo e altro nella mia newsletter: https://zugzwangmacro.substack.com/
Che la Fed tagli di 25 o 50 punti base il tasso di riferimento importa meno di quanto contenuto nelle nuove proiezioni economiche o dot plot, che verrà contestualmente rilasciato. La reazione dei mercati sarà importante e non potrà dirsi conclusa fino alla decisione di venerdì della Bank of Japan. Commenterò prontamente tutti gli accadimenti nella mia newsletter (Zugzwang Macro | Andrea Panizzon | Substack).
Mentre aspettiamo il primo taglio ai tassi della FED, la BCE procederà domanicon il secondo, a quanto dicono le aspettative di mercato. Con l'intervento del 12settembre ormai quasi certo, il dibattito su un taglio dei tassi a ottobre sta perprendere piede.
Il complesso scenario di settembre, che descrivo qui (https://tinyurl.com/3kzfxpka) deve essere considerato come possibile latore di scenari estremi (sia positivi, sia negativi). Saperlo affrontare con una sana pianificazione senza incorrere nell'effetto gregge è fondamentale.
Dopo la puntata precedente e alla luce del meeting di Jackson Hole in cui Powell ha annunciato l'avvio del percorso di riduzione dei tassi di interesse a causa dell'indebolimento del mercato del lavoro è meglio chiarire un concetto: non siamo nel 1995...
Con tutto quello che sta accadendo facciamo uno sforzo e immaginiamo cosa dovrebbe accadere per vedere un terzo anno di bull market, magari meno strano dei due precedenti.
Siamo in attesa dell'avvio del percorso di riduzione dei tassi di interesse da parte della FED e tutti ne parlano come di una tanto necessaria aspirina...
Sebbene molto di quello che è accaduto all'inizio di agosto fosse già spiegato nel suo potenziale nella puntata 192 di questo podcast, cerchiamo di mettere ordine a quanto sta avvenendo in questi giorni, prendendo con positività questi saldi estivi.
Alla luce di quanto deciso sul finanziamento del debito pubblico americano per la restante parte dell'anno, l'aumento dei tassi di interesse da parte della BOJ e la maggiore ponderazione dei rischi sul mercato del lavoro US da parte della FED, quale scenario si para innanzi?
In questo episodio ragioniamo sul cosiddetto Trump Trade e sul Lame Duck Pattern, ovvero lo schema relativo alle elezioni presidenziali statunitensi in cui il Presidente in carica si ritira.
Anche la F.e.d. sta valutando l'inizio di un ciclo di riduzione dei tassi: gli U.S.A. si dimostreranno poco sensibili all'evento quanto lo sono stati, tirando le somme, nella fase di inasprimento monetario?
Quale scenario stiamo affrontando da un punto di vista politico per le elezioni presidenziali U.S.A.? Come si comportano i mercati storicamente quando vi è incertezza sulle candidature?
Più avanza un mercato rialzista e più si tende a chiedersi cosa lo concluderà. Essendo miopi davanti all'ovvio, è importante tenere presente quali sono i possibili shock, che rientrano in otto categorie.
La concentrazione dei titoli coinvolti nel presente rally di borsa e il tentennare di Nvidia, dove porteranno lo S&P500? La particolarità della performance di questi ultimi anni sottende ad uno strano possibile mercato orso o all'ampliamento della breath del mercato? Un poco di statistiche e confronti per diversificare la propria allocazione azionaria, giacché non conosciamo il futuro.
Un poco messo da parte dalla cronaca, il prezzo del gas sta rialzando la testa. Sul caso francese, se volete approfondire: https://shorturl.at/Wdifm
Mentre molte Banche Centrali hanno avviato il taglio dei tassi di interesse, la Fed procede a barra ferma.
Investire cercando alpha o il beta, senza confondere beta per il vero alpha...
Mentre la volatilità sui mercati viene costantemente depressa (https://shorturl.at/TOMED), la situazione del maggiore beneficiario di un vix ai (quasi) minimi termini, il carry trade giapponese, vive ore complesse da decifrare: i rendimenti dei JGB salgono, ma lo YEN rimane, per ora, debole.
Siamo immersi da un decennio in un ciclo di dominanza delle large cap sullo S&P500, ma non è sempre stato così. Spesso il posizionamento migliore è stato quello sullo S&P500 equal weighted. In questo episodio studiamo un poco la storia e cerchiamo di trarne insegnamento.
Complici i mercati cinesi rialzisti, si moltiplicano le voci di un imminente QE da parte delle autorità di Pechino. In realtà sembra altro e ne discuto in questo episodio.
Se il cambio di passo nel QT e i dati macro hanno dato una mano alle quotazioni azionarie, il dollaro esce poco scalfito da queste variazioni della melodia.