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Finanze della Confederazione gestibili per il 2026, anche grazie a un tesoretto di quasi 300 milioni di franchi arrivato dal Canton Ginevra. Le nubi sui conti sono però attese dal 2027 con il previsto aumento delle spese militari e delle uscite per l'AVS, che dal prossimo anno comincerà a versare una tredicesima rendita. Per questo a Berna si comincia a discutere del pacchetto di sgravio presentato dal Consiglio Federale che prevede risparmi e nuove entrate per 2.4 miliardi di franchi nel 2027 e tre miliardi nel 2028 e nel 2029. Un programma che nelle intenzioni del governo peserà per la metà sui cantoni ma che in parlamento avrà vita difficile.A Modem ne discutiamo con:Alex Farinelli, consigliere nazionale ticinese del partito liberale radicaleCarlo Sommaruga, consigliere agli Stati ginevrino del partito socialista
La Fed taglia i tassi di interesse per la terza volta nel corso del 2025: il costo del denaro scende di un quarto di punto in una forchetta fra il 3,50% e il 3,75%, ai minimi degli ultimi tre anni. Per il 2026 la banca centrale stima solo una riduzione dei tassi di 25 punti base, in deciso rallentamento rispetto agli ultimi anni. Da quando ha avviato il suo ciclo di tagli nel settembre 2024, la Fed ha ridotto il costo denaro sei volte (la prima è stato un maxi taglio da mezzo punti, tutte le successive da 25 punti base). Il commento di Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Il Sole 24 Ore.Manovra, tassa su tutti i pacchi e tobin tax al raddoppioIl contributo di 2 euro per le microspedizioni riguarderà tutti i pacchi, anche quelli che partono e arrivano in Italia perché una richiesta riservata ai soli arrivi extra Ue si tradurrebbe nei fatti in un dazio, all'interno delle politiche doganali che sono di competenza esclusiva dell'Unione europea. Il raddoppio della Tobin Tax, dal 2 per mille attuale al 4 per mille sui mercati non regolamentati e dall'1 al 2 per mille su quelli regolamentati, dovrebbe essere immediato, dal 2026, senza il percorso progressivo triennale ipotizzato dagli emendamenti di Fratelli d'Italia. La struttura attuale della tassazione sulle transazioni finanziarie porta nelle casse dello Stato 546 milioni l'anno secondo il bollettino statistico del Dipartimento delle Finanze: un raddoppio secco potrebbe dunque portare coperture ulteriori alla manovra per circa 1,5 miliardi di euro in tre anni producendo dunque circa il 60% dei fondi che servono.L'intervento di Gianni Trovati, Il Sole 24 ore.Confagricoltura: più fondi in manovra per rilanciare il settoreAll'assemblea annuale di Confagricoltura, Tenutasi ieri a Roma, nel giorno in cui arriva l'annuncio ufficiale della cucina italiana Patrimonio Unesco, il presidente Massimiliano Giansanti celebra un riconoscimento definito «atteso ma non scontato» e lo attribuisce anche agli agricoltori che garantiscono la produzione primaria. Il traguardo Unesco, accolto al Teatro Argentina, diventa però il punto di partenza per una richiesta politica forte: Giansanti chiede all'Europa una visione nuova, capace di proteggere le produzioni agricole con una politica agricola comune adeguata ai tempi, in grado di garantire stabilità economica, sicurezza alimentare e reddito alle imprese. L'appello è netto: «All'Europa non chiediamo solo regole, chiediamo una visione che unisca sostenibilità e reddito, sicurezza alimentare e transizione energetica, innovazione e lavoro di qualità», e che coinvolga agricoltori, finanza, energia, previdenza, assicurazioni, lavoro e ambiente in una «alleanza nuova».Il commento di Massimiliano Giansanti Presidente Confagricoltura.
Quella appena iniziata è la settimana in cui l'Assemblea federale elegge il presidente della Confederazione per il 2026. E' una carica che i membri del Governo assumono a turno e l'anno prossimo toccherà di nuovo a Guy Parmelin. Il capo del Dipartimento dell'economia riceverà il testimone da Karin Keller-Sutter. Modem dedica la puntata odierna a un bilancio dell'anno di presidenza della consigliera federale responsabile delle Finanze, un 2025 segnato in particolare dalla politica dei dazi del presidente statunitense Donald Trump. Come ne è uscita Karin Keller-Sutter? Indebolita? E la Svizzera (che sui dazi al 15% non ha ancora un accordo con gli Stati Uniti, ha una dichiarazione d'intenti, ottenuta con modalità e a condizioni che fanno discutere)? Ne parleremo con:Anna Giacometti, consigliera nazionale PLRGreta Gysin, consigliera nazionale VerdiPiero Marchesi, consigliere nazionale UDCFabio Regazzi, consigliere agli Stati del Centro
Méi Ausgabe fir d'Defense, d'Pensiounen oder nach Stroumnetzkäschten. D'Regierung spuert net am Budget 2026. Misst een net méi virsiichteg sinn? Dach, soen ënner anerem d'Zentralbank an de Conseil National des Finances publiques. Wéi wackeleg ass d'Gerüst, op deem déi ëffentlech Finanze mat Bléck op eng dach awer onsécher Zukunft stinn? Doriwwer schwätzt d'Christiane Kleer mam CSV-Deputéierte Maurice Bauer, dem Rapporter vum Budgetsprojet.
Confindustria pubblica un nuovo rapporto sulla manifattura dopo una lunga fase segnata da crisi economiche, pandemiche e geopolitiche, evidenziando una produzione industriale in recupero nel 2025 rispetto ai forti cali del 2023 e 2024 ma ancora sotto i livelli del 2019. Dal 2022 il rallentamento è generalizzato ma più marcato in Germania e Italia rispetto a Francia e Spagna. La manifattura resta pilastro dell'economia, seconda in Europa e ottava al mondo, contribuisce al 15% del Pil che raddoppia con l'indotto ed è responsabile di una quota significativa degli investimenti complessivi e della metà di quelli in ricerca e sviluppo. Tuttavia permangono criticità legate alla produttività stagnante e ai costi energetici, con l'Italia risultata il Paese più colpito dall'escalation dei prezzi per un'incidenza già superiore alla pandemia. Il settore garantisce però salari mediamente più alti rispetto a servizi, costruzioni, pubblico impiego e media economia, sostenendo domanda interna e coesione sociale. Facciamo il punto con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.Manovra: 105 emendamenti inammissibili, passa oro BankitaliaSono 105 gli emendamenti alla manovra dichiarati inammissibili dalla commissione Bilancio del Senato, 18 per materia e sostituibili e 87 per mancanza di coperture. Supera invece il vaglio l'emendamento sull'oro di Bankitalia, che attribuisce allo Stato la titolarità delle riserve, con la Bce che precisa di non essere stata consultata. Restano in corsa tre emendamenti sulla sanatoria edilizia mentre viene bloccato quello che imponeva ai Comuni il rilascio dei titoli entro il 2026. Non passa per coperture nemmeno la proposta della Lega sul Mes che prevedeva la cessione delle quote di partecipazione. A Palazzo Chigi si discute delle modifiche alla legge di Bilancio e dell'ipotesi di aumento di 0,5 punti dell'Irap per le grandi banche, misura che potrebbe valere circa 200 milioni e richiederebbe una franchigia per esentare i piccoli istituti. Accordo invece sulla cancellazione dell'aumento dell'aliquota al 26% per chi affitta una casa con ipotesi di classificare come attività d'impresa dal terzo appartamento, mentre le valutazioni sulle coperture restano al Tesoro. Ne parliamo con Dino Pesole, editorialista del Sole 24 Ore.Famiglie, redditi reali in discesa del 4% Peggio soltanto la GreciaIn vent'anni i redditi reali delle famiglie italiane sono diminuiti del 4%, dato peggiore in Europa dopo la Grecia, mentre la media Ue registra un incremento del 22% con crescite molto elevate nei Paesi dell'Est e più contenute in Belgio, Austria e Spagna. Il percorso europeo mostra una fase positiva fino al 2008, stasi fino al 2011, calo nel 2012-2013, nuova crescita fino al 2020 e poi rallentamento, con primi segnali di accelerazione nel 2024. L'apparente contrasto con il rapporto di Bankitalia sulla crescita della ricchezza dipende dal fatto che reddito e patrimonio misurano aspetti diversi, evidenziando l'ampliarsi del divario tra chi vive di reddito e chi beneficia dei rendimenti finanziari. Secondo Bankitalia il reddito continua a crescere trainato da occupazione e retribuzioni e la quota di famiglie in difficoltà resta limitata. Istat segnala però che nel 2023 l'occupazione è cresciuta più rapidamente nelle famiglie a reddito più basso, dove, pur con tassi di occupazione inferiori e disoccupazione più alta, il calo della disoccupazione è stato più marcato rispetto ai nuclei più abbienti. Il commento è di Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.
Da quest'anno l'Agenzia delle Entrate potrà consultare direttamente i dati delle spese sanitarie e veterinarie trasmessi al Sistema tessera sanitaria per verificare la correttezza delle detrazioni indicate nei modelli 730 e Redditi. La novità è contenuta nel decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze del 29 ottobre scorso.
...ma faccio il pittore!La storia di Luca La Marca raccontata a Lolly.Ascolta il suo podcast, potrebbe ispirarti!
Oggi a Too Big To Fail parliamo finalmente di finanze di coppia. Partiamo dalla saggezza di Money for Couples di Ramit Sethi e ci aggiungiamo i nostri illuminati commenti. Illuminati nel senso che abbiamo assunto un buon light designer.I consigli di oggi:Nicola: Matchroom su NetflixVittorio: /Sfoghi su RedditAlain: Piante che cambiano la Mente di Michael pollan
Sébastien Lecornu ha riportato ordine all'Assemblea nazionale, ottenendo un risultato politico significativo in tre mosse: ha ridato centralità al Parlamento, annunciato un'imposta eccezionale sui grandi patrimoni e promesso la sospensione della riforma delle pensioni fino al 2028, quindi dopo le presidenziali. Lecornu ha garantito che non ci sarà alcun aumento dell'età pensionabile né della durata dei contributi fino a gennaio 2028, come richiesto dalla CFDT. La sospensione costerà 400 milioni di euro nel 2027 e interesserà 3,5 milioni di francesi, ma sarà compensata da risparmi per evitare un aumento del deficit.Ha inoltre proposto un contributo eccezionale sui grandi patrimoni per finanziare investimenti strategici e aumenti fiscali mirati per alcune grandi imprese, con l'obiettivo di redistribuire meglio il carico fiscale. Lecornu ha anche ribadito il ruolo centrale del Parlamento, rinunciando al ricorso all'articolo 49.3 della Costituzione e invitando le opposizioni a partecipare alla discussione su bilancio e riforme. Ne parliamo con Marc Lazar, titolare della cattedra Relazioni italo-francesi per l'Europa alla Luiss e Professore di Storia Politica e Sociologia, direttore del Centro di Storia di Sciences Po a Parigi, Presidente del Comitato Scientifico della stessa università.La Cina impone tasse portuali alle navi UsaLa Cina ha introdotto un nuovo regime di tasse portuali speciali per le navi di proprietà o gestite da imprese, organizzazioni e individui statunitensi, in risposta a misure analoghe adottate dagli Stati Uniti. Le tariffe partono da 400 yuan per tonnellata netta e aumenteranno progressivamente fino a 1.120 yuan nel 2028. La misura riguarda anche navi battenti bandiera americana, costruite negli Usa o controllate da entità con partecipazione statunitense superiore al 25%.Si tratta di una mossa speculare a quella di Washington, che ha imposto restrizioni al settore navale e cantieristico cinese. Pechino accusa gli Stati Uniti di violare gli accordi commerciali e di danneggiare gli interessi cinesi. Un portavoce del ministero del Commercio ha dichiarato che la Cina è pronta a "combattere fino alla fine" nella guerra commerciale, pur restando disponibile al dialogo. Interviene Patrizio Bianchi, Professore Emerito di Economia, Cattedra Unesco "Educazione, Crescita e Uguaglianza", Università degli Studi di Ferrara.Istat: in povertà assoluta 5,7 milioni di persone, in gran parte stranieriSecondo l'Istat, nel 2024 oltre 2,2 milioni di famiglie italiane (8,4% del totale) vivono in povertà assoluta, per un totale di 5,7 milioni di individui, pari al 9,8% dei residenti. I valori restano stabili rispetto al 2023. La povertà colpisce soprattutto le famiglie con componenti stranieri: l'incidenza è del 30,4% se c'è almeno uno straniero, e del 35,2% se tutti i membri sono stranieri, contro il 6,2% delle famiglie composte solo da italiani.Il Mezzogiorno registra i livelli più alti di povertà (10,5%), seguito dal Nord-Ovest (8,1%) e dal Nord-Est (7,6%), mentre il Centro resta l'area con i valori più bassi (6,5%). Aumenta la povertà nelle Isole, passata dal 11,9% al 13,4%. Nei comuni piccoli non periferici delle aree metropolitane l'incidenza è più elevata (8,9%), mentre nelle grandi città scende leggermente. Tuttavia, al Sud e al Nord sono proprio i centri metropolitani a registrare i tassi più alti. Commentiamo il tutto con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.
Le finanze cantonali del Ticino rappresentano da decenni un punto critico. Gli sforzi per contenere il disavanzo sono stati vanificati da una serie di decisioni popolari: dalla nota riforma del finanziamento del sistema sanitario (EFAS), alle ultime votazioni cantonali su sgravi fiscali e sussidi legati alla cassa malati, fino alla decisione federale sull'abolizione del valore locativo. A complicare ulteriormente il quadro si aggiungono i programmi di risparmio della Confederazione, che avranno ripercussioni anche sui bilanci cantonali. Se il preventivo 2026 prevede un disavanzo di 97 milioni di franchi – in linea con gli anni precedenti, le proiezioni per gli esercizi seguenti sono allarmanti: il deficit annuo potrebbe superare i 700 milioni. Una situazione che spinge il Consiglio di Stato a valutare sia tagli alla spesa, sia misure per aumentare le entrate. Ora tocca al Gran Consiglio e ai partiti affrontare questa emergenza. Saranno loro a dover trovare i necessari compromessi, nonostante le attuali posizioni divergenti e i veti incrociati. A Modem, ne discuteranno i rappresentanti dei partiti di governo: Laura Riget, copresidente PSMaurizio Agustoni, capogruppo del Centro in Gran ConsiglioDaniele Piccaluga, coordinatore Lega dei Ticinesi Alessandro Speziali, presidente PLR
Oggi affrontiamo un tema che per troppo tempo è rimasto fuori dalle conversazioni sulla crescita personale al femminile: il denaro come leva di libertà, indipendenza e potere personale. In questa puntata ospito Nicolas Nati, CEO di Akka Italy, con cui parliamo in modo chiaro e senza filtri di finanza personale, investimenti, consapevolezza e libertà. Perché investire non è solo una questione di soldi: è una scelta di potere. Parliamo di: ✨ Perché in Italia parlare di denaro è ancora un tabù culturale, soprattutto tra le donne ✨ Come iniziare a investire anche con piccoli importi mensili ✨ Perché lasciare i soldi fermi in banca ti fa perdere valore ogni anno ✨ Gli asset alternativi da conoscere (come gli ETF o le startup) ✨ Come costruire un portafoglio su misura per i tuoi obiettivi ✨ Perché l'educazione finanziaria è la chiave per smettere di aver paura Questo episodio è un invito ad abbandonare la vergogna, rompere i vecchi schemi e iniziare a prenderti cura del tuo denaro con consapevolezza. Per diventare davvero libera di scegliere. Se vuoi iniziare anche tu questo percorso di trasformazione, sappi che da questo mese dentro Happy Daily Home, la mia scuola di crescita personale al femminile, trovi il nuovo percorso “Happy Daily Money”: 3 mesi per imparare a gestire, organizzare e investire il tuo denaro con semplicità e potere. Le iscrizioni sono aperte per pochissimo: hai tempo fino a domenica 21 settembre alle ore 21. Iscriviti qui: https://giusivalentini.com/happy-daily-home/ 02:10 Investimenti: parliamone! 05:12 Perché parlare apertamente di soldi 10:27 Investire anche con piccole somme 13:00 Nuovi strumenti e piattaforme di investimento 15:07 Educazione finanziaria: il vero punto debole 17:49 Come iniziare: definire i propri obiettivi 19:39 Profili di rischio negli investimenti 23:07 Empowerment femminile attraverso la gestione dei soldi 24:51 Diversi approcci al rischio tra uomini e donne 29:36 Creare una nuova cultura degli investimenti 38:17 Da spettatrici a protagoniste: investire attivamente 41:36 Nuove prospettive di imprenditoria femminile 44:54 Guida pratica: primi passi per investire 47:30 Monitorare i propri investimenti 53:22 Cambiare mindset e prendersi la libertà finanziaria
Prosegue l'avanzata su Gaza City. Attacchi simultanei da terra, mare e aria hanno segnato l'avvio della nuova offensiva, causando oltre cento vittime già nelle prime 24 ore.
Ti senti confusa, spenta, come se avessi perso la bussola? Non sei sbagliata. È solo un segnale. Un invito a tornare a te, e rimetterti al centro. In questo nuovo episodio ti parlo proprio di questo: come ritrovare la tua direzione, dopo l'estate, nella vita, nel lavoro, nelle scelte quotidiane. Perché la chiarezza non arriva dall'esterno. Va costruita dentro. E settembre è il mese perfetto per farlo. Parliamo di: ✨Come fare chiarezza e ri-trovare la tua direzione ✨ Come funziona la motivazione✨ Il legame tra direzione interiore e gestione del denaro ✨ Perché rimettere mano alle tue finanze è un atto di libertà
Nel discorso sullo Stato dell’Unione a Strasburgo, Ursula von der Leyen ha invocato maggiore autonomia europea in difesa, energia, tecnologia ed economia. Sull’Ucraina, proposta l’utilizzazione dei fondi russi congelati per prestiti a Kiev e un’alleanza per la produzione di droni (6 miliardi di euro). Sul fronte economico, annunciata una tabella di marcia per rafforzare il mercato unico entro il 2028, liberalizzando servizi, energia e telecomunicazioni. In materia ambientale, confermata la riduzione del 90% delle emissioni al 2040, con il futuro dell’auto orientato all’elettrico, ma restano dubbi sui costi. L’industria automobilistica europea, riunita a Monaco, chiede più flessibilità normativa, appello sostenuto anche dal cancelliere tedesco Merz. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Macron nomina nuovo premier il giovane LecornuEmmanuel Macron ha nominato premier Sébastien Lecornu, 39 anni, ministro delle Forze Armate e suo fedelissimo, dopo le dimissioni di François Bayrou. Lecornu eredita un contesto complicato: una manovra da 43,8 miliardi, un voto di sfiducia e una maggioranza frammentata. Dovrà costruire una coalizione stabile, con LFI che continua a chiedere la destituzione di Macron. La nomina segna anche una rivincita politica del presidente, che aveva scelto Lecornu già a dicembre. Intanto, proteste in strada e oltre 100 arresti, soprattutto a Parigi. Il commento è di Marc Lazar, Presidente della School of Government dell'Università Luiss.Istat, boom prezzi alimentari: +30% rispetto al 2019 Secondo l’Istat, a luglio 2025 i prezzi degli alimentari in Italia sono saliti del 30,1% rispetto al 2019, meno della media UE (+39,2%). Germania e Spagna hanno registrato rincari maggiori, mentre la Francia un aumento più contenuto (+27,5%). L’aumento dei beni alimentari (88,5% del “carrello della spesa”) ha allargato il divario con l’inflazione generale, influenzata anche dai prezzi energetici: a agosto il differenziale ha raggiunto 1,9 punti percentuali. Interviene Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l' Università di Modena e Reggio Emilia.Novo Nordisk taglierà 9.000 posti di lavoro. Nel 2025 stime profitti riviste tre volte. Pesa la concorrenzaDopo aver perso il 60% in Borsa e 170 miliardi di euro di capitalizzazione, Novo Nordisk annuncia 9.000 tagli (11% della forza lavoro) per risparmiare 1,3 miliardi di dollari entro il 2026. Riviste al ribasso per la terza volta le stime di crescita dei profitti, ora previste tra il 4% e il 10% contro il 27% stimato a inizio anno. L’azienda punta a riorganizzarsi per concentrarsi su diabete e obesità, ma soffre la concorrenza di Eli Lilly, che domina il mercato Usa. Tentativi legali contro copie non autorizzate del semaglutide non hanno fermato la perdita di quote. Il nuovo Ceo Doustdar parla di decisioni difficili ma necessarie per il futuro. Il commento è affidato a Biagio Simonetta, Il Sole 24 Ore.
Il tuo corpo è il primo asset della tua vita finanziaria. In questo episodio andrò ad approfondire un tema che collega due mondi che, apparentemente, non c'entrano nulla: il corpo e i soldi. La tua salute è la tua prima ricchezza. Il tuo corpo è l'unico posto dove hai certezza di vivere per tutta la vita.Buon ascolto!--------------------------------------Inserisci i tuoi contatti per poter fare una call gratuita e senza impegno con un tutor di Piano Finanziario:Info call gratuita Piano FinanziarioEffettua ora il tuo check-up finanziario a soli 95€ (anziché 197€) utilizzando questo link (se non dovesse funzionare, inserisci il coupon SORMANI50):https://www.pianofinanziario.it/federicosormani--------------------------------------Scarica gratuitamente il foglio excel per analizzare la tua pianificazione finanziaria:https://bit.ly/corretta-pianificazione-finanziariaScarica gratuitamente il foglio excel col calcolatore dell'interesse composto: https://bit.ly/calcolatore-interesse-compsoto-PACvsPICScarica gratuitamente il foglio excel per calcolare il tuo stato patrimoniale: https://bit.ly/calcola-il-tuo-stato-patrimonialeScarica gratuitamente la mappa concettuale sintetica su come superare la paura di investire:https://bit.ly/Come-superare-la-paura-di-investire--------------------------------------Se vuoi, puoi entrare a fare parte del mio progetto finanziandolo e ottenendo in cambio ulteriori servizi e vantaggi: https://bit.ly/tipeee-federicosormaniUn ringraziamento personale ai miei tippers: Noemi Cenni, Marina Manzoni, Gabriele Contini, Paola Sormani, Giovanni Pianigiani, Edoardo Tofi, Jacopo Fumanti Petrini, Francois Mickel, Aldo Sandroni, Daniele Cogoni.--------------------------------------Per metterti in contatto con me (feedback/consigli/critiche/interviste/collaborazioni):untoldmoney.podcast@gmail.comhttps://bit.ly/linkedin-federicosormani
Alessandro Aresu"Partner o rivali?"Festival Filosofiawww.festivalfilosofia.itFestival Filosofia, ModenaAlessandro AresuPartner o rivali?Per una geopolitica della ricerca applicataVenerdì 19 settembre 2025, ore 18:00In che modo la competizione globale ridefinisce la ricerca applicata e la collaborazione accademica? Questa lezione analizza le dinamiche geopolitiche che influenzano lo sviluppo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale, mettendo a fuoco la crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina e le sue ricadute sui sistemi della conoscenza. Alessandro Aresu"La Cina ha vinto"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itL'Occidente è ossessionato dalla Cina, spesso però la osserva con miopia o secondo schemi interpretativi inadeguati. Alessandro Aresu – una delle voci più lucide del dibattito geopolitico italiano – rilegge la sfida cinese non come uno scontro ideologico tra democrazia e autoritarismo, ma come un conflitto sistemico tra modelli di potenza. "La Cina ha vinto" non è un'affermazione retorica, è una provocazione metodica: per capire dove stiamo andando bisogna decifrare il pensiero strategico cinese, le sue origini storiche, le sue logiche industriali, i suoi strumenti di influenza globale, le sue contraddizioni. Alessandro Aresu ci indica le traiettorie della tecnopolitica di Pechino, raccontando con chiarezza le trasformazioni dei rapporti tra Partito, capitale, sapere tecnico e ambizioni globali. Dalle radici confuciane all'intelligenza artificiale, dall'enorme vantaggio sul talento alla superiorità produttiva, Aresu ci restituisce un quadro che va oltre la narrazione dominante sull'“impero del controllo”. È la storia di un potere politico curioso del suo avversario e consapevole della propria forza. In queste pagine il lettore è chiamato a riflettere su quale mondo ci stiamo preparando ad abitare: uno in cui la vittoria o la sconfitta dell'Occidente non dipenderanno solo dalla Cina, ma anche dalla nostra capacità di capirla, senza illusioni e senza ipocrisie.Alessandro Aresu è analista geopolitico, consulente istituzionale ed esperto di politiche pubbliche, con una competenza specifica nei rapporti tra economia, tecnologia e potere globale. Ha lavorato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell'Università e della Ricerca, la Cassa Depositi e Prestiti e l'Agenzia Spaziale Italiana. È stato consigliere del Presidente del Consiglio Mario Draghi tra il 2021 e il 2022. Scrive per “Limes – Rivista italiana di geopolitica”, di cui è consigliere scientifico, e collabora con testate italiane e internazionali come “Le Grand Continent”, “Aspenia”, “Gnosis”, “Il Foglio”, “Il Fatto Quotidiano”, “Il Giornale” e “L'Unione Sarda”. Nei suoi studi ha esplorato l'evoluzione del capitalismo politico e le trasformazioni della competizione globale, con un'attenzione particolare al ruolo delle tecnologie emergenti, alla governance delle filiere strategiche (cavi sottomarini, semiconduttori) e al confronto tra Stati Uniti e Cina. Ha introdotto nel dibattito italiano aziende chiave come BYD, NVIDIA e TSMC, con l'obiettivo di favorire una cultura della sovranità tecnologica e industriale. Il suo approccio, interdisciplinare e divulgativo, combina analisi sistemica e cultura strategica. Tra i suoi libri: L'interesse nazionale. La bussola dell'Italia (Bologna 2018, con Luca Gori); Le potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina (Milano 2020); Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia (Milano 2022); Geopolitica dell'intelligenza artificiale (Milano 2024, tra i finalisti al Premio Strega Saggistica 2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ci hanno detto che la guerra finirà quando torneranno a casa gli ostaggi. Ce lo ripetono ogni giorno, come fosse un pegno morale da esigere con le bombe. Ma chiunque segua con onestà i fatti sa che è una menzogna funzionale: la liberazione degli ostaggi non è mai stata il fine. È il pretesto. La linea del governo è chiara, ed è ben più ampia della liberazione degli ostaggi. Il ministro Itamar Ben Gvir lo ha detto senza infingimenti: «Conquistare tutta Gaza, incentivare l'emigrazione volontaria, ricostruire gli insediamenti. Solo così riporteremo gli ostaggi e vinceremo la guerra». Non una liberazione, ma una sostituzione. Netanyahu non si oppone. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, «sta mostrando apertura verso l'idea di incoraggiare la migrazione dei palestinesi da Gaza», sotto pressione della sua ala più estrema. E il suo ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, propone ufficialmente di reinsediare coloni israeliani nella Striscia. Intanto, Gaza muore di fame: 180 vittime accertate per malnutrizione, 93 sono bambini. Le forze israeliane hanno sparato su civili in fila per gli aiuti: 7 morti e 20 feriti solo il 4 agosto, vicino al centro GHF di Gaza City. Hamas – riferisce il Jerusalem Post – ha chiesto almeno 250 camion di aiuti al giorno come precondizione per tornare a trattare. La risposta israeliana è stata più fuoco e più fame. È in questo contesto che oltre 600 ex funzionari del Mossad e dello Shin Bet hanno scritto a Trump: «Hamas non è più una minaccia strategica. Questa guerra non è più giusta». Chi parla ancora solo di ostaggi, mente. O è complice. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
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Oggi si parla di figli. Farli? Non farli? Farsi? Di cosa? Prima o dopo l'aver fatto figli? E poi ci buttiamo dentro anche i soldi, in qualche modo.I consigli di oggi:Vittorio: Fattoria ClarksonNicola: The Fish That Ate the Whale di R. CohenAlain: PolyMatter
D'Iwwerschëldung ass ee schlëmme Probleem an dobäi ass et nëmmen d'Spëtzt vum Äisbierg. Ganz vill Leit liewen a ganz prekäre finanzielle Bedingungen a riskéieren all Ament, kuerz oder laangfristeg an d'Laberenten ze kommen. Wichteg ass eng finanziell Gesondheet. An dëser Carte Blanche gëtt gefuerdert, datt duerfir eng ausféierlech finanziell Bildung an de Schoulen ageféiert gëtt. An och déi eeler Generatioune solle gutt Informatioune kréie fir hir Finanze laangfristeg gesond ze verwalten.
D'Iwwerschëldung ass ee schlëmme Probleem an dobäi ass et nëmmen d'Spëtzt vum Äisbierg. Ganz vill Leit liewen a ganz prekäre finanzielle Bedingungen a riskéieren all Ament, kuerz oder laangfristeg an d'Laberenten ze kommen. Wichteg ass eng finanziell Gesondheet. An dëser Carte Blanche gëtt gefuerdert, datt duerfir eng ausféierlech finanziell Bildung an de Schoulen ageféiert gëtt. An och déi eeler Generatioune solle gutt Informatioune kréie fir hir Finanze laangfristeg gesond ze verwalten.
Nonostante gli interventi del Governo le code presso gli ospedali non sembrano attenuarsi.La crisi del sistema sanitario nazionale si è concretizzata subito dopo la pandemia quando il sistema non è più riuscito a garantire una certezza per visite ed esami. Tempi che si sono allungati oltremodo ed un maggior ricorso dunque alla sanità privata.Ne parliamo con Barbara Gobbi, giornalista Il Sole 24 ORE e Gilberto Turati, professore ordinario di Scienza delle Finanze presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Nel giorno in cui Benjamin Netanyahu ha bloccato gli aiuti umanitari a Nord Gaza per compiacere Bezalel Smotrich — il suo ministro delle Finanze con la pistola puntata sul governo — lo stesso Smotrich stringe la morsa su Masafer Yatta. La nuova direttiva militare approvata dal Central Planning Bureau sancisce il rifiuto automatico di tutte le richieste edilizie palestinesi nell'area: fine della finzione legale, inizio della deportazione sistematica. È una strategia esplicita. Nei documenti interni dell'esercito si parla di rendere “sterile” la zona, di usare “tutti gli strumenti disponibili” per evacuare chi resiste. Le case demolite a Khilet Al-Dabe', i pastori aggrediti, le famiglie costrette a tornare nelle grotte: non sono incidenti, sono la prassi. Dietro la foglia di fico del “bisogno militare”, si fa spazio all'annessione de facto e all'espulsione. E mentre Netanyahu promette piani “per impedire che Hamas rubi gli aiuti”, nessuna evidenza prova che i camion siano stati violati dai miliziani. La fame serve alla propaganda e i morti — 74 solo mercoledì, 519 nell'ultimo mese — diventano cifra collaterale di un assedio senza nome. Il video usato per bloccare gli aiuti mostra guardie tribali, non combattenti: ma la verità qui è un ostacolo, non un criterio. Masafer Yatta è lo specchio di Gaza: stesso governo, stessa ideologia, stesso progetto. Non più guerra, ma controllo del territorio attraverso la carestia, la burocrazia e la violenza privata. È apartheid senza cerimonie. Smotrich lo dice chiaro: “Opponiamo all'esistenza palestinese un progetto messianico.” Non si può dire che non ce lo stiano dicendo. Lo stanno facendo. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
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The Deep Dive: La "Pazienza" di Powell è un Rischio per le Tue Finanze? In questa puntata ci concentriamo sulla strategia della Federal Reserve e sulla scelta di Jerome Powell di mantenere i tassi di interesse stabili per la quarta volta consecutiva. Ma questa posizione attendista è davvero sicura? O rischia di trasformarsi in un pericolo concreto per la tua economia personale? Approfondiremo un quadro economico che mostra segnali di resilienza, ma anche nuove pressioni crescenti. Le previsioni di crescita per il 2025 sono state riviste al ribasso, mentre l'inflazione è attesa in aumento fino al 3% entro la fine dell'anno. Questo potrebbe intaccare il tuo potere d'acquisto e influire direttamente sul costo della vita. Esamineremo anche il ruolo cruciale delle politiche tariffarie. L'aumento dei dazi potrebbe spingere i prezzi verso l'alto, comprimere i margini aziendali e frenare gli investimenti. La Fed stessa ammette di non avere dati sufficienti per prevedere quanto durerà e quanto sarà grave questo effetto. Nonostante la solidità del mercato del lavoro, l'inflazione resta ostinatamente alta, ben oltre l'obiettivo del 2%. Il pericolo è che l'aumento dei costi, spinto dalle tariffe, possa trasferirsi velocemente sui consumatori, generando una spirale inflattiva difficile da gestire senza interventi più decisi. Affronteremo infine il tema dell'indipendenza della Fed, spesso messa in discussione. Powell continua a difendere la posizione di neutralità, sostenendo che le decisioni saranno prese solo sulla base di dati reali e concreti. Ma questa indipendenza sarà davvero sufficiente a guidare l'economia americana in un contesto così incerto? Un'analisi approfondita e un dibattito aperto tra esperti per capire davvero se la “pazienza” di Powell è una strategia vincente o un potenziale azzardo per le tue finanze.LINK DIRETTO DEL MIO LIBRO SU AMAZON: https://www.amazon.it/dp/B0D6LZK23MInvesti come me:https://www.patreon.com/cambiaretutto Il sito di giuseppe scioscia: https://tinyurl.com/ytm3ns74Il gruppo:https://www.facebook.com/groups/cambiaretuttocambiaresubitoIl mio profilo:https://www.facebook.com/GiuseppeSciosciaNB: In nessun modo il mio contenuto audio e/o video vuole essere una sollecitazione all'acquisto o vendita di strumenti finanziari.
È iniziato in Canada il vertice G7, con focus su crisi geopolitiche (Israele-Iran, Ucraina, Gaza). Il premier canadese Carney punta su sicurezza, catene di approvvigionamento e lavoro. Meloni, Macron, Merz, Starmer e Carney hanno tenuto un colloquio informale in vista di una posizione europea unitaria. Il Giappone e la Corea del Sud interverranno sui dazi Usa. Intanto, la Commissione Ue valuta un accordo con Washington per fissare i dazi reciproci al 10%, limitando l'impatto su settori chiave. Trump non ha ancora confermato l'intesa, ma von der Leyen e il presidente Usa stanno trattando. Intervengono Nicola Filippone, Radiocor e Marco Buti, professore all'Istituto Universitario Europeo, è stato Direttore Generale per gli Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea dal 2008 al 2019.Caritas: “Sempre più assistiti in Italia. E il carrello della spesa è sempre più costoso”. Secondo Caritas e ISTAT, la povertà in Italia cresce anche tra i lavoratori. Nel 2024, oltre 277mila persone assistite, con un +62,6% rispetto a dieci anni fa. Il fenomeno dei “working poor” è sempre più diffuso, anche al Nord. Il 23,1% degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale. Sebbene l'inflazione generale rallenti, i beni essenziali continuano a rincarare: +2,7% annuo per alimentari e prodotti per la casa e la persona. Commentiamo questi dati con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Israele-Iran, con la guerra la benzina torna sopra quota 1,7 euro a litro. La guerra tra Israele e Iran fa schizzare i prezzi del petrolio e dei carburanti. Il Brent è salito del 10%, con la benzina self sopra 1,7 euro/litro e il diesel sopra 1,6. Gli aumenti riflettono i timori di blocchi all'offerta iraniana o escalation militare. L'AIE dispone di scorte d'emergenza, ma gli investitori temono nuove tensioni. Prezzi alla pompa in rialzo, con rincari anche da Eni, IP e Q8. Facciamo il punto con Gabriele Masini, direttore di Staffetta Quotidiana - Quotidiano delle fonti di energia.Il cda di Mediobanca rinvia l'assemblea per l'Ops su Banca Generali. Mediobanca ha rinviato l'assemblea sull'Ops su Banca Generali al 25 settembre. Il rinvio è motivato dalla mancanza di una posizione ufficiale di Generali sull'offerta. Alcuni soci, tra cui Delfin e il gruppo Caltagirone, avevano espresso dubbi o chiesto chiarimenti. Il quorum rischiava di non essere raggiunto. L'offerta resta formalmente valida, ma il suo futuro è legato anche alla possibile Opa di Mps su Mediobanca, attesa a breve. Il commento è di Antonella Olivieri, Il Sole 24 Ore.
Roberta Cavaglià ha 27 anni, fa la giornalista e lavora come consulente di comunicazione freelance. Oggi vive a Barcellona, ma le sue radici affondano a Torino, dove la storia della sua famiglia è intrecciata alla storia industriale della città — e, in particolare, alla Fiat. È lì che nasce la sua prima idea di denaro: «I miei nonni con il loro stipendio da operai sono riusciti a fare cose oggi impensabili. Uno ha cresciuto tre figlie con una moglie che non lavorava. L'altro è andato in pensione presto e si è comprato due case».Risultati possibili in un'epoca in cui il rapporto tra salario e costo della vita era molto diverso da quello attuale. Ma anche grazie a una mentalità, quasi una filosofia familiare, basata sul risparmio. Un'eredità culturale che Roberta conosce bene.Finite le superiori, Roberta lascia Torino e si trasferisce a Forlì per studiare Mediazione interculturale. Dopo la laurea triennale, ha già le idee chiare su quale magistrale frequentare. Ma il destino le lancia un segnale: dimentica di inviare la domanda di ammissione. Così, mentre aspetta l'anno successivo per riprovare il test, quel tempo sospeso si trasforma in uno spazio nuovo, fertile: «È lì che ho scoperto il mondo della comunicazione, del giornalismo».Spinta da questa curiosità, scrive il suo primo pitch per un articolo e lo invia a una rivista. Intanto, insieme a un gruppo di amiche, apre una pagina Instagram dedicata alla divulgazione femminista. Quella pagina diventa un laboratorio: scrittura, social media, grafica. E poco a poco, arrivano anche i primi clienti.Nel frattempo, Roberta riesce a entrare nella facoltà che sognava ma mentre prosegue gli studi, il suo percorso lavorativo prende sempre più chiaramente un'altra direzione. Il giornalismo e la comunicazione le sembrano ormai lo spazio più naturale in cui muoversi, così decide di aprire la partita Iva e di iniziare a lavorare da freelance.La sua piena indipendenza economica arriva un anno fa, quando si trasferisce a Barcellona. È lì che, in questo nuovo assetto — autonoma, all'estero, con la partita Iva — comincia anche a gestire in modo rigoroso le proprie finanze. Tiene traccia di ogni spesa, ogni entrata, si fa i conti delle tasse in anticipo, si impone un budget mensile. Nel futuro, ha in mente due traguardi ben precisi: comprare una casa e liberarsi finalmente dal pensiero dei soldi. Perché quando ci si sente finanziariamente al sicuro, allora ci si può anche prendere il lusso di dimenticarsi del denaro.
Il rapporto annuale dell'Istat conferma che tra il 2019 e il 2024 le retribuzioni contrattuali hanno perso il 10,5% del potere d'acquisto, a causa dell'impennata inflazionistica innescata dalla crisi energetica del 2021-2022. Il reddito medio da lavoro per occupato nel 2024 risulta inferiore a quello del 2004, ma il reddito familiare equivalente tiene grazie a famiglie più piccole, maggiore partecipazione al lavoro e diffusione della proprietà immobiliare. Quasi un quarto della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale (23,1%), con picchi al Sud (39,8%). Intanto, secondo la Commissione UE, l'Italia ha raggiunto la Francia nel Pil pro capite a parità di potere d'acquisto e dimezzato il gap con la Germania, anche se resta sotto i livelli pre-crisi debito. Ne parliamo con: Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Fatturato manifatturiero 2025 stabile a prezzi costanti, in modesta crescita a prezzi correntiIl Centro Studi di Intesa Sanpaolo, con Prometeia, prevede per l'industria manifatturiera italiana un fatturato 2025 di 1.143 miliardi di euro: stabile a prezzi costanti, in crescita dell'1,8% a prezzi correnti. Tra i settori più dinamici: farmaceutico (+2,4%), meccanica (+1,7%) e largo consumo (+1,2%). Fondamentale sarà la ripresa della domanda europea, trainata dal rallentamento dell'inflazione e dalla ripartenza tedesca. Dal 2026 al 2029 la crescita media attesa è dell'1% annuo, spinta da export, Pnrr e investimenti in digitalizzazione e sostenibilità. Le esportazioni resteranno il principale motore, con un saldo commerciale atteso di 1.324 miliardi al 2029. Sul fronte interno, la ripresa del potere d'acquisto e gli incentivi di Transizione 5.0 sosterranno consumi e investimenti. Interviene Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Via alla prima federazione di Confindustria sui servizi intellettualiNasce Confindustria Professioni e Management, prima federazione confindustriale dedicata ai servizi Head Made, cioè quelli a elevato contenuto intellettuale. Presentata ufficialmente a Roma nella sala del Carroccio in Campidoglio, la nuova realtà aggrega Assoconsult, Oice e Una-Aziende della Comunicazione Unite, rappresentando circa 800 imprese per 150mila lavoratori, in gran parte under 30. Obiettivo: rafforzare il peso del terziario avanzato nel sistema Confindustria, favorire l'integrazione delle competenze e contribuire a un'economia più resiliente. Tra le priorità: diventare interlocutore strategico delle istituzioni, avviare un tavolo per il contratto unico dei servizi e rafforzare l'alleanza con il Centro studi Confindustria. Giorgio Lupoi (OICE) è il presidente della federazione, affiancato da Luigi Riva (Assoconsult) e Davide Arduini (Una). Il commento è di Giorgio Lupoi, presidente OICE e neo presidente di Prom, Confindustria professioni e management
Filippo La Porta, Benedetto Intrigila"L'evidenza e l'emozione"Una passeggiata fra scienza e letteraturaLuca Sossella Editorewww.lucasossellaeditore.itDue amici di gioventù, che hanno condiviso gli studi universitari di filosofia – e in parte la turbolenta stagione politica dei primi anni settanta –, si ritrovano a ragionare delle loro passioni di allora, della loro “educazione sentimentale”, pensando alle giovani generazioni.Un critico letterario e un informatico dialogano passeggiando a partire dalla separazione tra le due culture – scientifica e umanistica – e poi via via affrontando i temi che considerano oggi più urgenti: attualità o meno del “metodo” dialettico, necessità della fede religiosa, critica dell'esistente, intelligenza artificiale e autenticità dell'esperienza, rapporto natura-cultura.Filippo La PortaCritico letterario e saggista. Scrive su Robinson de “la Repubblica” e collabora all'“Unità”.Ha una rubrica sul settimanale “Left”, collabora con Di Martedì La7.Ha pubblicato L'arte del riassunto. Come liberarsi del superfluo; Pasolini. Profili di storia letteraria; Uno sguardo sulla città. Gli scrittori italiani contemporanei e i loro luoghi; Roma è una bugia; Il bene e gli altri: Dante e un'etica per il nuovo millennio; Come un raggio nell'acqua. Dante e la relazione con l'altro.Insegna alla Luiss e alla Scuola Holden.Benedetto IntrigilaGià professore ordinario di informatica presso l'Università di Roma “Tor Vergata”.Laurea in Matematica (cum laude) e in Filosofia (cum laude).I suoi interessi di ricerca sono nel campo del lambda calcolo e delle applicazioni dei metodi formali all'informatica. Oltre al lambda calcolo la sua ricerca si è svolta fra l'altro nel campo della verifica dei sistemi software-like (protocolli) e dei sistemi ibridi, nel campo delle tecnologie XML e dei linguaggi formali.È autore di oltre 60 lavori scientifici su riviste e conferenze internazionali.In precedenza – dopo aver superato con successo un corso-concorso presso la Scuola Superiore della P.A – ha lavorato nel campo dell'informatica e dell'organizzazione del lavoro come funzionario del Ministero delle Finanze.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" mantenendo un'aliquota fissa del 10%, ma ha alzato le tariffe totali sulla Cina al 145% dopo la risposta cinese con barriere all'84%, ora salite al 125%. Sotto pressione da Wall Street, Big Tech, il Congresso e i mercati obbligazionari, Trump ha ceduto, aprendo ai negoziati con Paesi come Giappone e Corea del Sud. La Cina, però, ha reagito con nuovi controdazi e ha rifiutato di chiedere un incontro. Intanto Wall Street continua a calare, ma Trump su Truth resta ottimista. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore a NY.Cina, controdazi sui beni Usa al 125%. Pechino ricorre al Wto contro tariffe americaneLa Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. Washington deve assumersi la piena responsabilità per le turbolenze economiche globali seguite all'offensiva tariffaria totale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi dopo averli sospesi per altri paesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero del Commercio cinese, aggiungendo che i dazi annunciati da Washington hanno causato gravi shock e forti turbolenze all'economia e ai mercati globali.Intanto Pechino ha presentato un nuovo ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) dopo l'ennesimo aumento dei dazi sull'import cinese deciso da Donald Trump. Le tariffe degli Stati Uniti, ha denunciato il ministero del Commercio cinese, sono un tipico atto di bullismo e coercizione, che rappresentano una evidente violazione delle regole del Wto e indeboliscono gravemente il sistema del commercio multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale. Pechino, ammonisce il portavoce, chiede a Washington di correggere immediatamente le sue azioni e di cancellare tutte le tariffe unilaterali imposte sulla Cina. Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Ue, bene stop dazi, sosteniamo negoziato Commissione. Ma pronti a tassare le Big TechOggi si è aperta la due giorni dell'Ecofin informale a Varsavia con una riunione dell'Eurogruppo. "Accogliamo con favore la decisione dell'amministrazione statunitense di rinviare l'attuazione dei dazi. Ora dobbiamo usare questi 90 giorni con saggezza. Abbiamo bisogno di un buon accordo per i cittadini europei, per le aziende europee, e sosteniamo pienamente la Commissione europea nel suo sforzo di negoziare un accordo giusto e giusto". Lo ha detto Andrzej Domański, ministro delle finanze polacco, alla presidenza di turno dell'Ue, all'inizio dell'Ecofin informale a Varsavia. Durante la giornata ha parlato anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis interpellato nella conferenza stampa dopo l'Eurogruppo sui timori del ministro tedesco che ha invitato ad avere cautela nel valutare contro-misure ai dazi Usa sulle Big Tech. "Se si considera una categoria con un surplus sostanziale nei beni e un deficit sostanziale nei servizi, quando discutiamo dei titoli di rischio della politica commerciale, ovviamente dobbiamo anche considerare cosa sta succedendo nel settore dei servizi, compresi i servizi digitali, e come è stato delineato dalla Commissione. Quando discutiamo di contromisure tutte le opzioni sono sul tavolo".A proporre l'idea è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times, in cui ha dichiarato che l'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Interviene Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Nel 2024 vola il credito al consumo. E nel 2025 tornano a crescere i tassiI prestiti aumentano ma i tassi continuano a rimanere alti nonostante la politica espansiva della Banca centrale europea. Uno dei pochissimi aspetti positivi di una congiuntura economica così complicata, ossia il taglio dei tassi della Bce, sembra non produrre i risultati sperati nel portafogli degli italiani che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere un mutuo. Il nostro Paese infatti resta tra i più costosi in Europa per l'accesso al credito al consumo. Nel 2024 il credito al consumo in Italia ha registrato un forte incremento pari al +5,3% rispetto all'anno precedente, portando il volume totale dei finanziamenti da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Anche se più contenuto, si è osservato un incremento dello 0,5% nei prestiti complessivi alle famiglie. Secondo l'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba di First Cisl, il credito al consumo incide in modo significativo sul totale dei prestiti richiesti, rappresentando il 18,7% (salito al 18,9% a febbraio 2025), una percentuale nettamente superiore alla media dell'area euro (11,2%) e a quella di paesi come la Germania (9,5%) e la Francia (12,7%). Ne parliamo con Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.
La Cina risponde ai dazi di Trump portando le sue tariffe sui beni Made in Usa dal 34% all'84% con effetto dalle ore 12:01 del 10 aprile 2025. Altre questioni, riferisce una nota del ministero delle Finanze, saranno implementate. Pechino esorta gli Stati Uniti a correggere immediatamente le proprie pratiche sbagliate, ad annullare tutte le misure tariffarie unilaterali contro la Cina e a risolvere adeguatamente le divergenze con la Cina attraverso un dialogo paritario basato sul rispetto reciproco. La decisione arriva dopo che Trump ieri ha portato i dazi verso Pechino al 104%. La Cina, il principale rivale economico e strategico Usa ma anche un importante partner commerciale, è la più colpita con aliquote aggregate salite al 104%, frutto del 20% precedentemente imposto, di un ulteriore 34% e di un aumento dell'ultimo minuto del 50% firmato da Trump ieri sera in risposta ai dazi che Pechino aveva portato al 34%. Allinearsi con la Cina sul commercio è "come tagliarsi la gola". Lo ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent, sottolineando che i Paesi che non reagiranno ai nuovi dazi del Presidente Donald Trump non dovranno affrontare tassi più elevati. "Penso che quello che molti non capiscono è che i livelli stabiliti mercoledì scorso rappresentano un limite massimo se non si reagisce", ha spiegato. Bessent ha messo in evidenza che sarebbe "suicida" per gli altri Paesi avvicinarsi alla Cina in termini commerciali nel tentativo di compensare gli effetti dei dazi statunitensi. "Sarebbe un suicidio", ha detto. La Cina non fa altro che "produrre e produrre" e "inondare" i mercati globali abbassando i prezzi, ha osservato. Interviene in trasmissione Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Dazi: 25 miliardi di aiuti alle imprese italianeLa rimodulazione del Pnrr su cui il governo è al lavoro da settimane entra in pieno nella partita delle potenziali contromisure ai dazi americani. Lo fa per inevitabili ragioni di calendario e per il fatto che dai fondi europei di Next Generation Eu e dalla Coesione passano le uniche leve azionabili dal governo per costruire un impalcatura di sostegno ai settori più colpiti. In gioco, come ha spiegato ieri la premier Giorgia Meloni incontrando le categorie produttive, ci possono essere fino a 25 miliardi, divisi tra i 14 recuperabili dal Pnrr e gli 11 dalla Coesione. Attenzione, però non si tratta di nuove politiche elaborate sul momento per riconoscere aiuti pubblici alle aziende esportatrici, ma dell adattamento in corsa di un lavoro di un riassetto del Pnrr reso inevitabile dai ritardi attuativi che mettono a rischio una quota dei fondi comunitari. È il caso prima di tutto di Transizione 5.0, fermo sinora a prenotazioni per 664 milioni su 6,23 miliardi: l idea già ampiamente maturata prima dell emergenza dazi (si veda Il Sole 24 Ore del 7 marzo) è quella di convogliare una quota consistente tra 3,5 e 4 miliardi non su sussidi o contributi a fondo perduto ma su contratti di sviluppo che finanzino gli investimenti in filiere produttive considerate strategiche.Ai tavoli, per strappare flessibilità, l esecutivo conta di presentarsi forte della «rinnovata credibilità italiana» riflessa nella conferma arrivata da Fitch del rating BBB con outlook positivo, rivendicata dalla premier insieme al primato in Europa nel numero di milestone e target Pnrr raggiunti e nel debito riavvicinatosi ai livelli pre-pandemici in tempi molto più rapidi rispetto alle previsioni di pochi anni fa. Anche l operazione che il governo ipotizza sui fondi di coesione è in realtà allo studio da alcuni mesi, anche se ora tornerà utile nel confezionamento del piano anti-dazi. Potrebbe trattarsi semplicemente della revisione di medio termine della programmazione dei fondi Ue 2021-2017 che, previa intesa con la Commissione, consentirà di tarare meglio su imprese e occupazione, presentando a quel punto le modifiche in chiave anti-dazi , innanzitutto due Programmi nazionali: il Pn Giovani, donne e lavoro, e il Pn Ricerca e competitività per la transizione digitale, che insieme arrivano a poco meno di 11 miliardi, la quota indicata da Meloni. La terza fonte alla quale il governo vorrebbe attingere è il Piano sociale per il clima, lo strumento che l Italia è chiamata a predisporre sulla scia di quanto stabilito dall Europa nel regolamento 2023/955 - con il quale è stato istituito il Fondo sociale per il clima per favorire una transizione equa verso la neutralità climatica - e che però è destinato solo alle categorie dichiarate vulnerabili. Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Salone del mobile 2025 fra incertezze e daziIl Salone del Mobile.Milano 2025, inaugurato l 8 aprile a Fiera Milano Rho e in programma fino a domenica 13 Aprile si conferma ancora una volta appuntamento cruciale per l intera filiera dell arredo-design. Ma quest anno, più che in passato, la manifestazione si carica di significati economici e politici importanti. L evento si apre infatti in uno scenario segnato da luci e ombre: da un lato, segnali positivi di ripresa; dall altro, l'incertezza internazionale acuita dai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, che hanno gettato molte aziende italiane in particolare quelle che hanno investito nel mercato americano in una situazione di grande instabilità. «E pensare che gennaio si era aperto con una ripresa robusta della produzione: +7,8% per il settore dell arredamento (+7,9% per quello del legno) rispetto a gennaio 2024», ha commentato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, durante l inaugurazione. «Certo, un mese non basta per delineare una tendenza, ma era un segnale incoraggiante che, dopo un anno difficile come il 2024, confermava la nostra idea che il 2025 potesse rappresentare l anno della ripartenza.» Anche le esportazioni di mobili, che valgono circa 14,4 miliardi di euro sui 27,5 complessivi della filiera, avevano registrato dati incoraggianti: +4% a gennaio, con un forte recupero nell Unione Europea (+5,9%), nel Regno Unito (+8,1%) e nei Paesi del Mercosur (+39,9%). In calo, invece, USA (-2,7%) e Cina (-1,7%), segnali che hanno trovato conferma nella recente introduzione dei dazi americani che, inevitabilmente, sono diventati protagonisti scomodi anche tra i padiglioni affollati del Salone. Ne parliamo proprio con Maria Porro Presidente del Salone del Mobile.
Tra tagli, carenze di personale e nuove esigenze della popolazione la sanità italiana (e non solo) è sempre più in sofferenza. C'è una cura?Gli ospiti di oggi:Antonio Galdo - giornalista e scrittore, ha scritto il libro "Il mito infranto. Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto" edito da Codice EdizioniMarco Geddeas Da Filicaia - Medico epidemiologo, esperto di sanità pubblicaGilberto Turati - professore ordinario di Scienza delle Finanze presso l'Università Cattolica del Sacro CuoreAntonio D'Amore - Direttore generale dell'AO Ospedale Cardarelli
Il piano di riarmo europeo arriva sul tavolo dei ministri delle Finanze del blocco, dopo il via libera dei leader europei al summit di Bruxelles del 6 marzo. E il primo confronto è proprio sugli strumenti da mettere in campo, al centro della cena informale tra i ministri dell Ecofin, seguita da uno scambio sulle regole fiscali, su come usare cioè la flessibilità del Patto. Con il ministro Giancarlo Giorgetti che porta ai colleghi Ue la proposta italiana, che non vuole definirsi solo come un idea per la difesa, ma anche per la sicurezza e la protezione. E soprattutto cerca di catalizzare gli investimenti privati: una Iniziativa Europea per la Sicurezza e l Innovazione Industriale , è il nome del documento presentato ai colleghi dal ministro italiano.L Italia vuole richiamare l attenzione a non guardare solo agli interventi tramite nuovo debito a sostegno degli investimenti nella difesa. Da un lato perché ritiene serva una visione di economie sostenibili a lungo termine e dall altro perché è particolarmente importante per Paesi come l Italia impegnati in uno sforzo di riduzione del proprio debito. L idea sarebbe così quella di rafforzare la componente degli Stati membri nell InvestEu, migliorando l efficacia delle garanzie Ue per attrarre capitali privati. Il rafforzamento di InvestEU è già tra le proposte della Commissione."La proposta italiana è stata accolta favorevolmente ieri, ora andrà discussa con la Commissione europea ma dal punto di vista della presidenza Ue il messaggio è che ci serve una forte Unione dei mercati dei capitali per finanziare queste nuove necessità". Lo ha detto il ministro delle Finanze polacco Andrzej Domanski, alla presidenza di turno Ue, in conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin. Sono intervenuti a Focus Economia Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore e Raul Caruso, Professore di Economia della pace in Università Cattolica.Trump, escalation con il Canada: raddoppia i dazi su alluminio e acciaio. Ma le aziende Usa sono preoccupateTrump non molla e anzi rilancia la guerra commerciale con il Canada. «Ho incaricato il segretario al Commercio di aggiungere un altro 25% di dazi, portandoli al 50%, su tutto l acciaio e l alluminio provenienti dal Canada», ha scritto il presidente degli Stati Uniti su Truth. I nuovi dazi «saranno effettivi da domani».Il presidente americano afferma che la misura è una risposta alla mossa dello stato canadese dell Ontario che «ha imposto tariffe del 25% sull elettricità che va negli Usa», una mossa che era a sua volta la risposta ai dazi imposti da Trump. L Ontario fornisce l energia elettrica a tre importanti Stati americani: Minnesota, Michigan e New York.Marco Valsania, Il Sole 24 Ore, è intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Mancanza di credito alle imprese e fuga di capitali zavorra del PILIl risiko del settore bancario ha riacceso le preoccupazioni delle imprese sull accesso al credito. Il timore è che banche più grandi e lontane dal territorio siano meno interessate a prestare liquidità alle piccole imprese, che pur rappresentano il cuore del nostro apparato produttivo. I processi di fusione possono portare a una concentrazione del rischio e a una conseguente riduzione del credito. Neppure una puntigliosa attività delle autorità volta a tutelare la concorrenza riesce ad affrontare pienamente il problema.Tuttavia, la questione dell accesso al credito, che risulta fondamentale per la crescita economica, in Italia ha una portata ben più ampia di quella legata alle aggregazioni bancarie e rasenta un emergenza nazionale. Da un lato, infatti, negli ultimi quindici anni le banche italiane, che pure si sono molto rafforzate in termini organizzativi, reddituali e patrimoniali, hanno operato una drastica riduzione delle loro erogazioni alle imprese che ha pochi paragoni con gli altri principali paesi. Dall altra, la dimensione microscopica delle nostre aziende e l arretratezza del nostro mercato dei capitali faticano a far nascere strumenti e operatori non bancari che possano finanziare le imprese. La necessità di contrastare il sottosviluppo e la frammentazione del mercato dei capitali europei è stato oggetto della conferenza internazionale promossa da Assonime in collaborazione con l Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico su Corporate Governance and capital market for competitive and sustainable Europe che si è tenuta oggi a Milano a Palazzo Mezzanotte, con il supporto di Borsa Italiana.Il commento di Stefano Firpo, direttore generale di Assonime.
Al rientro dalla maternità, Sara ha chiesto all'azienda di passare al part-time. Si è ritrovata a percepire uno stipendio più basso, ma a dare molto più valore al suo tempo. Se si mettesse in proprio forse guadagnerebbe di più, ma come gestire le finanze se sceglie di fare il salto?A risponderle è Barbara Bellomo, consulente di Alleanza Assicurazioni Casale Monferrato. Che tra le altre cose, le da 3 consigli.Accantonare subito una parte dei pagamenti dei clienti Quanto? Ci aiutano i commercialisti o i software di fatturazione, ma in generale, considera il 50%Spostare fisicamente le somme su un altro conto corrente o salvadanaio virtuale.Disegnare un calendario esatto dei pagamenti. Ci aiuterà a capire se è il caso di dilazionare un pagamento, rimandare un investimento o accedere al fondo di emergenza.
Un mercato europeo dell auto in calo del 2,1% rispetto a Gennaio 2024, con volumi che restano del 18,8% inferiori ai livelli pre-Covid. I dati diffusi dall'Acea (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili) confermano un avvio d'anno debole per il settore. Un calo in numeri assoluti di 995.271 unità. «Il mercato europeo inizia il 2025 con il freno a mano tirato, segnando cali generalizzati nei principali Paesi, con la sola eccezione della Spagna» rileva il Centro Studi Promotor. Nel mese, Francia (-6,2%), Germania (-2,8%) e Italia (-5,8%) hanno registrato un calo delle immatricolazioni, mentre la Spagna ha chiuso con un +5,3%. In Regno Unito, nonostante gli incentivi alle elettriche, il mercato ha segnato un -2,5%. Ne parliamo con: Gian Primo Quagliano, direttore generale Centro Studi Promotor.Asse tra Italia ed Emirati: conclusi 40 accordiSi rinsalda la collaborazione commerciale tra gli Emirati arabi e l Italia. Al Forum imprenditoriale di Roma di ieri fra il nostro Paese e la federazione, la premier Giorgia Meloni ha annunciato 40 accordi distribuiti in settori che Abu Dhabi riverserà investimenti per 40 miliardi di dollari sul Paese che vanno dall'energia alle telecomunicazioni. Fra gli orizzonti più rilevanti c è quello africano, complice la leva del cosiddetto Piano Mattei: la strategia improntata dall'esecutivo per rilanciare i rapporti con il Continente. Su questo è intervenuto Giovanni Bozzetti, tra i principali esperti di strategie di internazionalizzazione verso gli Emirati.Ucraina: Divulga, con guerra +21% i costi per le aziende agricoleLa guerra in corso tra Russia e Ucraina ha avuto un profondo impatto sulle dinamiche produttive dei paesi coinvolti dal conflitto. L Ucraina, che fino a qualche anno fa rivestiva un ruolo strategico per gli approvvigionamenti agricoli per alcuni dei principali prodotti su scala mondiale (in particolare, semi di girasole, mais, grano e cereali) ha dovuto fare i conti con evidenti difficoltà sul fronte produttivo. Le operazioni di guerra hanno interessato molte aree agricole, dove un agricoltore su tre è stato costretto ad interrompere la propria attività nelle zone maggiormente interessate dal conflitto . In particolare, le regioni del fronte russo-ucraino sono anche le più importanti dal punto di vista agricolo, localizzandosi in queste aree la maggior parte delle produzioni cerealicole e di semi oleosi del paese.Le zone occupate dall esercito russo ed interessate dalle ostilità, infatti, rappresentano circa il 60% del potenziale produttivo nazionale per il girasole, il 51% per il grano nazionale ed oltre il 18% per il mais. Nel 2024 la produzione agricola di mais e di grano ha subito una contrazione rispetto al 2022, rispettivamente del -23% e del -30%. Le previsioni del 2025, tuttavia, rilevano variazione percentuale negativa rispetto al 2022 per tutte e tre le produzioni analizzate. Il commento è di Riccardo Fargione, Coordinatore Centro Studi DivulgaNel lavoro le donne Italia sono ancora un passo indietroIn Italia il mercato del lavoro vive una delle sue fasi migliori in termini sia di occupazione sia di disoccupazione (con un tasso che a gennaio si è attestato ai minimi storici), ma leggendo tra le righe degli ultimi dati si riscontra un profondo divario di genere. Se infatti nel settore privato extra-agricolo, il valore medio delle retribuzioni orarie (per ora retribuita) nel 2022 è stata pari a 11,75 euro, puntando il focus sui soli stipendi femminili il dato risulta essere più basso. Lo si legge nel Report Istat "Occupazione, retribuzioni e costo del lavoro dei dipendenti privati", secondo il quale il dato della retribuzione oraria mediana femminile è pari a 11,25 euro, 0,90 euro in meno dell'equivalente maschile. Lo stipendio giornaliero di una lavoratrice nel nostro Paese è ad esempio inferiore a quello di un collega di pari livello e stessa anzianità di servizio del 23,7% nel commercio, del 32,1% nelle attività finanziarie e dei servizi alle imprese, del 16,3% nei servizi di alloggio e ristorazione. Ne parliamo con Paola Profeta Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità all'Università Bocconi e Professoressa Ordinaria di Scienza delle Finanze presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell Università Bocconi.
Un'altra rottamazione delle cartelle, la quinta, è un'emergenza nazionale secondo il leader della Lega Matteo Salvini. Il viceministro al Mef, Maurizio Leo di Fratelli d'Italia, si è detto favorevole purché questa misura non impatti sui conti pubblici.Ne parliamo con Alberto Bagnai, presidente della commissione di controllo sull'attività degli Enti gestori, vicepresidente della commissione Finanze e responsabile del dipartimento Economia della Lega e Luigi Marattin, deputato gruppo Misto, professore universitario di Economia, presidente di Orizzonti liberali.
Telefisco 2025 rilancia la sfida sui chiarimenti mettendo sotto esame tutte le novità del 2025. Questo l obiettivo di Telefisco che si svolgerà mercoledì 5 febbraio dalle 9 alle 18,30. E la sfida parte con un agenda molto ricca: sotto esame le novità per le imprese e per il lavoro autonomo, oltre a quelle che sono contenute nella legge di Bilancio, le misure su controlli, Iva e bilanci. All evento si potrà partecipare con due modalità. La formula Telefisco Base darà diritto a seguire gratuitamente in diretta i lavori e a ricevere crediti formativi e, in più, consentirà di inviare quesiti al forum dell Esperto risponde. La formula Telefisco Advanced, invece, consentirà di assistere, previa registrazione, ai lavori in diretta, ma soprattutto di seguire il convegno anche in differita, ricevendo i crediti formativi e gestendo al meglio il proprio tempo. A questo si aggiungerà la partecipazione a 12 sessioni di Master Telefisco che, dal 12 febbraio al 7 maggio, guideranno i professionisti negli adempimenti della prima parte dell anno. Per approfondire è intervenuto Jean-Marie Del Bo, vice direttore de Il Sole24Ore.Trade warDonald Trump ha dichiarato la sua grande guerra commerciale, scattata nel fine settimana tra bordate di dazi statunitensi e rappresaglie subito decise dai Paesi colpiti. Il presidente statunitense ha firmato in rapida successione tre ordini presidenziali, uno per ciascuna nazione sotto tiro: Canada e Messico, due alleati, e Cina, rivale strategico. Contengono dazi del 25% contro l import da Ottawa e Città del Messico, senza esenzioni, con uno sconto solo per l energia canadese, petrolio anzitutto, tassato al 10 per cento. Di un nuovo 10%, in aggiunta a dazi esistenti, sono tassate anche le importazioni dalla Cina. Le tariffe entreranno formalmente in vigore con qualche giorno di ritardo, da martedì, ma sono drastiche e contengono una clausola di ulteriore escalation, ha sottolineato la Casa Bianca asserendo la sua aggressività: se le capitali attaccate rispondono con misure simili, Washington alzerà ancora il tiro dei dazi. Trump ha inoltre indicato che resteranno in vigore finchè giudicherà che il flusso di migranti e dell oppioide fentanyl verso gli Usa non sia stato adeguatamente ridotto, senza indicare chiare richieste. Approfondiamo il tema con il doppio punto di vista di Alessandro Plateroti, Direttore di Newsmondo.it e di Lorenzo Codogno, Visiting professor alla London School of Economics e al College of Europe e consulente con LC Macro Advisors Ltd dal 2015. È stato capo economista del Ministero dell Economia e delle Finanze (2006-2015), e di Bank of America a Londra (1998-2006).La reazione dei mercati all'annuncio di Trump sui daziLa decisione del Presidente Trump di imporre dazi a tappeto ad alcuni dei maggiori partner commerciali americani ha provocato onde d'urto sui mercati di tutto il mondo. Il dollaro si è rafforzato, i prezzi del petrolio sono aumentati e i principali indici azionari degli Stati Uniti sono scesi all'inizio delle contrattazioni di lunedì, con l'S&P 500 in calo di circa l'1,5% e il Nasdaq, che si basa sulla tecnologia, in calo di circa l'1,8%. Anche i mercati asiatici ed europei sono scesi. Al momento dell'elezione di Trump, molti analisti e investitori avevano ignorato i suoi discorsi più aggressivi sui dazi come spacconate volte a stimolare i negoziati con le controparti globali. Ma nel fine settimana la nuova amministrazione ha dato seguito alla promessa del presidente. Wall Street nella gioranta di oggi ha aperto in calo dopo l'annuncio dei dazi da parte di Donald Trump. Il Dow Jones ha perso l'1,07% a 44.067,52 punti, il Nasdaq lascia il 2,08% a 19.219,07 punti mentre lo S&P 500 cede l'1,59% a 5.944,51 punti. L'intervento di Carlo Benetti, Market Specialist di GAM Italia SGR al microfono di Sebastiano Barisoni.
"Revocherò il mandato sulle elettriche, i cittadini americani potranno finalmente comprare l auto che vogliono. E questo ci permetterà di salvaguardare l industria dell automobile e i suoi grandi lavoratori". Così Donald Trump nel suo discorso dopo il giuramento lo scorso 20 gennaio. Dichiarazione a cui ha fatto seguito la decisione di Donald Trump di sospende più di 300 miliardi di dollari di fondi per le infrastrutture verdi che erano stati stanziati dall'amministrazione Biden. "Tutte le agenzie devono immediatamente sospendere l'uso dei fondi", si legge in una disposizione della Casa Bianca.Non può sorprendere quindi l'annuncio di questa notte di Stellantis di investire negli Usa. "Sotto la leadership del presidente Trump, Stellantis sta portando 1.500 posti di lavoro in Illinois, riaprendo Belvidere, e investendo a Detroit, in Ohio e in Indiana. La rinascita manifatturiera americana è qui. Benvenuti nell'età dell'oro". Lo afferma la Casa Bianca su X.Il commento di Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore, a Focus Economia.Il mercato USA dell'export alimentare italiano a 7,8 miliardiIl mercato statunitense dell'export alimentare italiano dovrebbe toccare, a consuntivo 2024, una quota pari a 7,8 miliardi, secondo una stima del Centro Studi di Federalimentare."Il problema dei dazi potremo porcelo quando le parole del Presidente Trump troveranno una loro concretezza attraverso atti politici che come sistema Paese potremo analizzare e valutare", afferma il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino in un commento all'ANSA sottolineando che "come industria alimentare siamo focalizzati a rendere strutturali le ottime performance di questi mesi" alla luce degli ottimi dati sull'export registrati nei primi 10 mesi del 2024, certificati dal Centro studi di Federalimentare.È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni Luigi Scordamaglia, amministratore Delegato di Filiera Italia. Tagli all'autotrasporto inaccettabili, UNATRAS verso una vertenzaLa commissione Finanze approva il riallineamento tra 1 e 2 centesimi delle accise sul gasolio. L'approvazione del provvedimento rappresenta il primo passo verso l'attuazione del Piano strutturale di bilancio 2025-2029, in cui il governo suggerisce l allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina come soluzione per stabilizzare gli obiettivi di riduzione del carico fiscale.UNATRAS (Unione nazionale delle associazioni dell'autotrasporto merci) ha espresso forte disappunto per la decisione del Governo di ridurre unilateralmente i fondi destinati al settore dell'autotrasporto, considerandola una violazione degli accordi precedentemente sottoscritti. È evidente che tali intese prevedevano un certo livello di finanziamento o supporto al settore. La riduzione di questi fondi, senza previa consultazione con le associazioni di categoria, è percepita come una scelta unilaterale che mina la fiducia e la collaborazione tra il Governo e gli operatori dell'autotrasporto.Ecco cos'ha detto Paolo Uggè, presidente UNATRAS.
È stato firmato oggi dal Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e dal Ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina il nuovo accordo quadriennale per la crescita delle imprese italiane. Il programma congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro da qui al 2028 per dare nuovo slancio al sistema produttivo nazionale, cogliere le opportunità di strumenti come Transizione 5.0 e intelligenza artificiale, integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr. Il nuovo accordo consolida e rinnova la collaborazione avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito ad evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Di ciò abbiamo discusso insieme a Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Allarme su titoli Gb e sterlina, Reeves si difende ai ComuniAutodifesa alla Camera dei Comuni per la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, numero due del governo laburista di Keir Starmer e prima donna al vertice delle Finanze e del Tesoro nella storia britannica, già a rischio dopo soli sei mesi di mandato sulla scia dei venti di tempesta che soffiano sull'economia del Regno: con tanto di critiche roventi alla sua azione dopo l'impennata negli ultimi giorni dell'allarme sul debito pubblico, sui rendimenti dei titolo di Stato e sul calo della sterlina. Abbiamo approfondito il tema con Nicol Degli Innocenti, Sole24OreAltra giornata di passione per i treni. Ipotesi di una riduzione del 15% delle corseDopo il caos treni nel Nord Italia nel fine settimana, con migliaia di viaggiatori bloccati, ritardi superiori alle due ore (in qualche caso anche oltre le tre ore) e ripercussioni sull'intera rete a causa si un guasto alla linea aerea danneggiata dal pantografo di un treno. E i disagi di ieri che hanno interessato la circolazione ferroviaria sulla linea ad Alta Velocità Roma-Napoli a causa di un inconveniente tecnico verificatosi in prossimità di Gricignano, provincia di Caserta. Oggi altra giornata di passione a causa di un guasto alla linea tra Valdarno e Arezzo sulla tratta ad Alta velocità Firenze-Roma. Cerchiamo di capire di più di questa annosa questione con Marco Morini, Il Sole 24 Ore.
Le nuove elezioni in Germania e le dimissioni della ministra delle Finanze canadese
In Italia una multa su tre non viene pagata, e, cosa forse peggiore, neanche riscossa.Al Sud questo dato peggiora fino a una su due. Stessa sorte tocca al 7,6% dell'Imu ed al 15,9% della tariffa rifiuti. Ne parliamo con Pier Paolo Baretta, assessore al bilancio, patrimonio del Comune di Napoli ed Agnese Sacchi, professoressa di Scienza delle Finanze all'Università di Urbino.
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti tutto in meno di 30 minuti.Balneari, approvato l'emendamento riformulato al dl infrazioni. Sono 16 i casi d’infrazione contestati dalla Commissione europea all’Italia. Tra questi, l’annosa questione delle concessioni balneari, dato che l’Italia, pur avendo recepita la direttiva Bolkstein sui servizi nel 2010, non ha mai messo a gara le concessioni balneari. Ne parliamo con Guerino Testa, deputato di Fratelli d'Italia in commissione Finanze della Camera e relatore del decreto Infrazioni
Il Governo delinea la strategia di politica economica per il prossimo anno. E lo fa, si legge in una nota di Palazzo Chigi, «tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente. Martedì 15 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra 2025 che, secondo le indicazioni fornite dal ministero dell Economia e delle Finanze, in termini lordi pesa circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.Una parte delle coperture è garantito in deficit, ben 9 miliardi, per il resto l impianto regge grazie a maggiori entrate e tagli. Il lungo tira e molla con le banche e le assicurazioni permetterà alle casse dello Stato di beneficiare di una maggiore liquidità di 3,5 miliardi.Il disegno di legge di bilancio è giunto a sorpresa sul tavolo del Consiglio dei ministri, con una settimana d anticipo rispetto al previsto la terza manovra del governo Meloni. Il Governo ha giocato la carta del blitz e con uno scatto inatteso ha chiuso anzitempo il cantiere di quella che una volta veniva chiamata Finanziaria . Un accelerazione, secondo alcune fonti, dettata dalla necessità di rispettare i tempi Ue e anche dall intenzione di rispettare la scadenza interna che vorrebbe la manovra inviata al parlamento entro il 20 ottobre. Le ore che hanno preceduto il vertice a Palazzo Chigi sono state caratterizzate da trattative febbrili, alla ricerca di una quadra sulle coperture.A tener banco nella giornata di oggi i fondi che verranno destinati alla Sanità e il tema delle accise non ancora chiarito.Il commento di Dino Pesole, editorialista de Il Sole 24 Ore.Dalle banche anticipo di cassa da 3,5 miliardi in due anni, cosa vuol dire?Il contributo del settore bancario alla manovra finanziaria avrà un impatto di circa 3,5 miliardi su due annualità, il 2025 e il 2026, con un impatto in media attorno a 1,75 miliardi per ogni anno. È questo il punto di equilibrio raggiunto nella tarda mattinata di ieri tra gli esponenti del settore del credito, rappresentati dall Abi, e i tecnici del ministero per l Economia.Il contributo delle banche che, va ricordato, si configura come un anticipo di cassa e quindi dovrà essere recuperato, prevede il rinvio delle deduzioni su svalutazioni di crediti, avviamernti e svalutazioni legate all introduzione dei principi Ifrs9. Rinvio che sarà fatto per due annualità: il 2025 e il 2026. I valori delle quote di deduzioni annue non sono semplicissimi da calcolare, soprattutto perché il ministero dell economia e le banche usano modelli differenti.In ogni caso i numeri individuati dal ministero ai fini della definizione della manovra andranno al vaglio del comitato esecutivo dell Associazione bancaria che si riunirà oggi sotto la presidenza di Antonio Patuelli. Il contributo trattenuto con il rinvio delle deduzioni verrà recuperato gradualmente dalle banche nell arco del triennio successivo alle due annualità, dunque tra il 2027 e il 2029. Va detto che se anche oggi il ministero per l Economia fisserà un valore finale per le entrate derivanti dal contributo delle banche, i numeri potrebbero cambiare al momento della monetizzazione di quelle somme. Questo potrebbe accadere perché le quote annuali derivanti dal rinvio delle deduzioni sulle tre diverse voci delle Dta sono calcolate utilizzando i dati relativi a fine 2022, perché quelli relativi al 2023 e al 2024 oggi ancora non sono disponibili. Una volta che i dati del biennio seguente saranno stati acquisiti potrebbe emergere che il valore delle deduzioni da rinviare sia maggiore, con un importo più elevato che entrerà nelle casse dello Stato.L'analisi di Laura Serafini, Il Sole 24 Ore.Polemiche sulla riaccensione dell'altoforno 1 dell'ex IlvaIl Governo eserciterà la golden power nella nuova privatizzazione dell'ex Ilva e non avrà alcuna partecipazione societaria così come è avvenuto, attraverso Invitalia, nella precedente gestione, quella targata ArcelorMittal.Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ieri pomeriggio a Taranto per la riaccensione di un secondo alfoforno, il numero 1, spento da agosto 2023 (hanno lavorato al suo ripristino circa 3mila addetti), delinea la strategia dell'Esecutivo mentre la procedura di vendita si avvia ad uno snodo cruciale: la presentazione delle offerte vincolanti da parte dei potenziali acquirenti entro fine novembre. Per Urso «la garanzia data dalla golden power è molto più cogente di qualunque contratto». Questo riguarda, spiega il ministro, «il processo sul piano degli investimenti finanziari, dei livelli produttivi e occupazionali, e, ovviamente qui più decisivi e importanti che in altri campi, della salute e dell'ambiente. Eserciteremo i diritti della golden power che prescrive condizioni vincolanti ribadisce Urso . L'ultima volta è stato per la vendita di alcune quote della Comau. E in campi strategici come lo sono la robotica e la siderurgia, porremo delle condizioni vincolanti attraverso le procedure e la presentazione di piani, semestrali o annuali, per garantire che tutto vada secondo le prescrizioni vincolanti per l'acquirente, soprattutto se fosse non europeo». No, invece, allo Stato dell'azionariato, perché i precedenti risultati non sono stati certo positivi: «I risultati sono quelli noti a tutti», commenta Urso.L'intervento a Focus Economia di Domenico Palmiotti, Il Sole 24 Ore.La crisi demografica in Italia pesa 5 volte più che nel resto della UeSecondo una ricerca di Adapt, l'associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali, entro il 2030 il numero di occupati del nostro Paese subirà un calo del 3,2% contro lo 0,6% dell'Europa. Secondo i dati pubblicati nel working paper, firmato da Francesco Seghezzi e Jacopo Sala (rispettivamente presidente e junior fellow di Adapt) pubblicati oggi dal Sole24ore, tra meno di sei anni ci saranno 730mila lavoratori in meno.L'effetto combinato dell'invecchiamento della popolazione e del calo delle nascite sta riducendo fortemente la platea di persone in età da lavoro (quelle tra i 15 e i 64 anni), questo fenomeno interessa tutta l'Europa, ma nel nostro Paese è più marcato ed è destinato a peggiorare. Nel 2030 il numero di occupati in Italia subirà un calo del 3,2%, contro lo 0,6% della media europea, a causa della maggiore incidenza degli effetti demografici nel nostro Paese. Nel 2040, dunque fra meno di vent'anni, il calo di occupati in Italia arriverebbe al 13,8% e al 20,5% nel 2050. Tradotto in numeri assoluti, nel 2040 si stima ci saranno 3,1 milioni di lavoratori in meno e nel 2050 il calo arriverebbe a 4,6 milioni.Guardando alla distribuzione degli occupati per fasce d'età, emerge dall'analisi come la riduzione colpisca in modo trasversale tutta la popolazione lavoratrice: nel 2030, nella fascia 35-49 anni i lavoratori saranno il 10,8% in meno, un calo di quasi un milione. Tra i 15 e i 34 anni i lavoratori aumenteranno dello 0,9% nel 2030, per poi calare progressivamente, fino al 2040 quando ci saranno 450mila lavoratori in meno e oltre un milione di lavoratori in meno nel 2050.Il commento ai microfoni di Vincenzo Miglietta di Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT.
Dalla riforma agraria alla legge di orientamento, Coldiretti festeggia i suoi 80 anni alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per l'occasione l'organizzazione degli imprenditori agricoli lancia la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l'Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto arriva in tavola con l'obbligo dell'etichetta d'origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio. Una battaglia definita "storica e identitaria", contro i cibi camuffati da made in Italy, per la quale sono state già raccolte 300mila firme con i gazebo Coldiretti, e con l'obiettivo di raggiungere un milione di sottoscrizioni. L'iniziativa è stata presentata al Teatro Eliseo di Roma, sede scelta per le celebrazioni assieme al presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, al segretario generale Vincenzo Gesmundo e ad agricoltori provenienti da ogni regione d'Italia. Per l'evento è stata coniata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato una speciale moneta emessa dal ministero dell'Economia e delle Finanze.È intervenuto ai microfoni di Focus Economia, Ettore Prandini (nella foto), Presidente Coldiretti.DDL Capitali come volano per la competitività delle imprese italiane in EuropaSi è tenuto questa mattina al Palazzo dei Giureconsulti a Milano il convegno "Legge Capitali: un volano per le imprese? Competitività delle regole dei mercati finanziari per accelerare la crescita del Sistema Italia", a cura de Il Sole 24 Ore, promosso da Clifford Chance, un evento che ha come obiettivo l'analisi del DDl Capitali, approvato lo scorso 27 febbraio e le sue ricadute su società e mercati. La legge introduce una serie di interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo la riforma delle disposizioni in materia di mercati dei capitali e società di capitali contenute nel Testo Unico della Finanza e nel Codice Civile. Le misure contenute puntano a promuovere l'ammodernamento del quadro normativo italiano e la rimozione di alcuni ostacoli alla domanda di capitali da parte delle imprese, nella prospettiva del mercato unico (la cosiddetta Capital Markets Union, il pacchetto di misure europee che intendono facilitare il flusso di investimenti verso l'economia reale, per stimolare la crescita e creare opportunità di investimento, a vantaggio di investitori e aziende)Fattori di accelerazione delle riforme potrebbero venire dalle suggestioni del Rapporto Draghi e del Rapporto Letta, ma anche dalla recente approvazione del Listing Act della UE, nel segno di una maggiore competitività del nostro mercato e dell'Europa all'interno dello scacchiere finanziario internazionale.Il commento ai microfoni di Sebastiano Barisoni di Paolo Sersale, managing partner Italia Clifford Chance.Parla Giorgetti, la Manovra entra nel vivoIl Piano di bilancio presentato dal Governo prova a conciliare l esigenza di una riduzione strutturale del deficit e la necessità di non schiacciare troppo una crescita già in affanno. La giornata di ieri alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, dove questa sera è atteso il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti (alle 18), è stata la rappresentazione di questa difficoltà.È in particolare Bankitalia ad addentrarsi negli snodi chiave della prossima manovra, a partire dalla misura più importante anche in termini di sforzo finanziario rappresentata dalla conferma del taglio al cuneo fiscale. Perché nel medio termine, sottolinea il capo dipartimento economia e statistica di Via Nazionale Sergio Nicoletti Altimari, con una decontribuzione senza correttivi «verrebbe meno a livello aggregato l equilibrio tra entrate contributive e uscite per prestazioni, che caratterizza il nostro sistema previdenziale e ne rappresenta un punto di forza».Alla conferma della decontribuzione è affidata larga parte dell effetto espansivo della manovra, chiamata nei piani del Governo a spingere al +1,2% una crescita 2025 che nel tendenziale senza nuove misure si fermerebbe al +0,9%. Gli obiettivi di Pil hanno ricevuto ieri la validazione dell Ufficio parlamentare di bilancio, che in audizione con la presidente Lilia Cavallari ha evidenziato «i rischi prevalentemente al ribasso» sollevati prima di tutto dalla complicata congiuntura internazionale. Nell orizzonte domestico, invece, l ultima variabile è stata data dalla revisione dei conti trimestrali dell Istat che, conferma Bankitalia, dovrebbe determinare una «riduzione meccanica» di due decimali nella crescita 2024, rendendo più lontano l obiettivo del +1% scritto nel Piano, come aggiunge l Upb.Ma a far storcere il naso all Autorità dei conti sono soprattutto le «carenze di informazioni» nel Piano, dove mancano dati sul quadro a politiche invariate e sulla revisione del calendario di spesa del Pnrr: spesa che comunque arranca, perché al 2 ottobre era a 53,5 miliardi. Solo 8,9 dei 44 miliardi in programma nel 2024 sono stati spesi. La prima prova del Piano, insomma, da questo punto di vista non è andata benissimo, e l Upb chiede che la riforma della contabilità chiamata a intervenire in fretta per rimettere su binari solidi la programmazione accolga quella «trasparenza» chiesta anche dal documento finale dell indagine parlamentare sul tema.È intervenuto a Focus Economia Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
È stata inaugurata al Palazzo dei Congressi di Bologna Fiere ieri 23 settembre, e andrà avanti fino a venerdì 27, la 41ª edizione di Cersaie. Per cinque giorni, aziende leader provenienti da tutto il mondo, incontrano i professionisti internazionali del mondo del design e della progettazione e svelano in anteprima le future tendenze e soluzioni innovative nel campo delle superfici, dell'arredo del bagno e delle finiture per lo spazio architettonico. In termini di produzione, i principali paesi produttori di ceramica sono Cina, India, Brasile, Indonesia, Spagna e Italia. Ma l'Italia è leader nel commercio internazionalein valore con una quota del 29%, seguita da Cina (19%), Spagna (18%) e India (7%). Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica, ha delineato la flessione di mercato della ceramica italiana. "L'industria ceramica italiana continua a risentire delle gravi crisi che perdurano a livello internazionale e della mancanza di certezze nel settore dell'edilizia nazionale. Per le piastrelle di ceramica ma anche per gli altri nostri comparti, a fronte di volumi che si confermano in linea con il primo semestre dello scorso anno, il fatturato estero complessivo cala del 4% circa. Il mercato italiano mostra una riduzione più marcata, con un fatturato in calo nell'ordine del 6% a fronte di volumi stabili. Siamo un sistema industriale preso a modello nel mondo, che però oggi corre seri rischi di delocalizzazione a causa di tutta una serie di fattori, qualiil sistema ETS e gli appesantimenti di costi che comporta per finire con il necessario miglioramento della certezza del diritto in campo fiscale e la garanzia dei tempi nella realizzazione delle infrastrutture, che scoraggiano le nostre imprese a continuare ad investire nei nostri territori. Ci chiamano "hard to abate", ma sarebbe meglio dire "hard to decarbonize", perché in realtà è molto facile "abbattere" un settore con politiche che sono corrette nell'obiettivo, ma sbagliate nel merito. È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni, Augusto Ciarrocchi, presidente Confindustria Ceramica.Usa: vietata la tecnologia cinese e russa su auto connesse dal 2027Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha proposto ieri di proibire software cinesi nei veicoli con connessione a internet negli Stati Uniti citando motivi di sicurezza nazionale. L'azione avrebbe l'obiettivo di impedire alla Cina di monitorare i movimenti dei cittadini americani o di utilizzare l'elettronica dei veicoli come via di accesso a infrastrutture critiche."Le auto di oggi hanno telecamere, microfoni, Gps e altre tecnologie connesse a Internet", ha sottolineato in una nota il Ministro del Commercio Gina Raimondo. "Non ci vuole molta immaginazione per capire che un avversario straniero con accesso a queste informazioni potrebbe rappresentare un serio rischio per la sicurezza nazionale e per la protezione dei dati dei cittadini americani", ha aggiunto."La Cina si oppone alla generalizzazione del concetto di sicurezza nazionale da parte degli Stati Uniti e alle misure discriminatorie contro aziende e prodotti cinesi", ha dichiarato Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese.Non è ancora chiaro quali produttori o modelli saranno interessati dal divieto, che sarà sottoposto a consultazione per 30 giorni prima di essere formalizzato. Non ci sono auto di marchi cinesi in vendita negli Stati Uniti, ma alcune case automobilistiche occidentali, come Volvo (controllata dalla cinese Geely), Polestar, Buick e Lincoln, vendono veicoli fabbricati in Cina nel mercato Usa. Ci sono anche i veicoli assemblati negli Stati Uniti con componenti cinesi. Secondo un'analisi preliminare delle autorità Usa, la presenza di software cinesi o russi nei veicoli è "minima", mentre per i dispositivi hardware l'uso di componenti cinesi è più diffuso e richiederà cambiamenti nei fornitori. Il divieto per gli hardware sarà così posticipato al 2029, dando all'industria il tempo di adeguarsi. Per i software la misura sarà in vigore dal 2027.Intanto oggi la Banca centrale cinese ha annunciato una serie di misure per riaccendere il motore di Pechino. La Pboc ha annunciato un articolato pacchetto di misure di sostegno all'economia, tra cui il taglio del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche (Rrr) di 50 punti base, mentre aumenta la pressione sulle autorità centrali per centrare l'obiettivo di crescita di "circa il 5%" per il 2024 Il governatore Pan Gongsheng, nel corso di un briefing, ha parlato anche di riduzione ulteriore dei tassi di interesse chiave per sostenere una ripresa dei prezzi, oltre che di un aumento dei prestiti ai consumatori e di un taglio al tasso ipotecario per i prestiti immobiliari esistenti. È intervenuto a Focus Economia Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Il Sole24 Ore.Unicredit-Commerzbank, la Commissione Ue: fusioni utiliLa Commissione europea non ha voluto commentare la reazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz che considera l operazione Unicredit su Commerzbank un atto ostile, ma il fastidio per la reazione tedesca di fronte ad un operazione di mercato è palpabile. «Non commentiamo casi singoli di consolidamento nel settore bancario», ha risposto ai giornalisti una portavoce della Commissione durante l incontro quotidiano con la stampa.Ed è comprensibile l imbarazzo, pochi giorni dopo il Rapporto Draghi che fa del mercato unico dei capitali uno dei capisaldi per la competitività dell Unione europea e dopo il Rapporto Letta sul mercato unico chiesto proprio dal Consiglio, cioè dagli Stati membri.Un altro portavoce della Commissione ha aggiunto che «le fusioni potrebbero rendere le banche più resilienti agli choc grazie a una maggiore diversificazione degli asset, consentirebbero alle banche europee di avere modelli di business più efficienti, perseguire strategie di crescita e investire nella digitalizzazione». Il Ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha criticato il modo in cui UniCredit ha accumulato la partecipazione in Commerzbank AG, sottolineando l irritazione del governo per la mossa a sorpresa dell istituto di credito italiano: «Lo stile dell approccio di UniCredit ha turbato molti azionisti ed è per questo che il governo tedesco ha deciso di non vendere altre azioni», ha dichiarato Lindner. Ma ha anche sottolineato che lo Stato non può essere un investitore a lungo termine in Commerzbank. «Non la vogliamo». Così il vice presidente di Commerzbank, Uwe Tschaege, in merito all ipotesi di acquisizione dell istituto da parte di UniCredit. Tschaege, citato dalle agenzie internazionali, ha parlato di fronte alla sede della banca nel centro di Francoforte, accompagnato da altri due consiglieri di sorveglianza: Sascha Uebel e Stefan Wittmann. Tutti e tre siedono nel consiglio in rappresentanza dei dipendenti dell istituto. Il commento di Marco Onado, senior professor dell'Università Bocconi ed editorialista de Il Sole 24 Ore.
I dati Istat relativi a luglio 2024 dicono che l'export italiano ha registrato un lieve calo su base mensile ma ha mantenuto una crescita sostenuta sull'anno. Le esportazioni nel mese di luglio sono infatti diminuite rispetto a giugno dello 0,5%, a fronte delle importazioni che sono cresciute dell'1,1%. Nel trimestre maggio-luglio 2024, rispetto ai tre mesi precedenti, l'export si è ridotto del 2,8%, l'import dello 0,5%. Su base annua, però, l'export ha registrato una crescita del 6,8% in valore e del 4,3% in volume, in maniera settorialmente e geograficamente diffusa. Come nel 2023, anche gli altri stati vicino a noi decrescono, e il made in Italy si rivela più resiliente. Lo ha ricordato il presidente dell'Agenzia Ice Matteo Zoppas al salone Nautico di Genova (che chiude i battenti domani 24 settembre): "Rispetto al 2000 e 2019 quando c'erano 480 miliardi di fatturato di fatturato dell'export, abbiamo contato e stiamo siamo sulla traccia ancora dei 625 miliardi, più del 30% in più.Rimane l'esigenza degli investimenti sul territorio. È in questo scenario che si inserisce la 'Misura Africa', operativa dallo scorso 25 luglio, il plafond di finanza agevolata dalla duplice finalità: supporto per la realizzazione di investimenti per lo sviluppo e l innovazione delle imprese italiane con interessi in Africa e attrazione di investimenti italiani verso i Paesi Africani.È intervenuta ai microfoni di Sebastiano Barisoni Regina Corradini D'Arienzo, AD di Simest. UniCredit rafforza la sua posizione in Commerzbank, puntando al 29,9% e richiedendo l approvazione della BceAncora una volta, Andrea Orcel spiazza il mercato con una mossa a sorpresa. Dopo aver rastrellato nelle scorse settimane il 9% circa di Commerz in due tranche - metà sul mercato e l altra metà nel corso di un asta indetta dal Governo tedesco, che a suo dire era inconsapevole delle volontà della banca italiana il banchiere va avanti nella sua Campagna di Germania , superando anche i messaggi (e i veti) che arrivano dal mondo politico tedesco, o quanto meno da una sua parte. Venerdì scorso il Governo di Berlino, tramite il Comitato direttivo interministeriale responsabile delle decisioni chiave del Fondo di Stabilizzazione dei Mercati Finanziari, ha infatti comunicato che «al momento» non venderà, fino a nuovo avviso, ulteriori azioni a seguito della cessione parziale di azioni avvenuta nei giorni scorsi, ribadendo come «la strategia della banca sia orientata all indipendenza».Oggi, dunque, la contromossa di Orcel, che ha sfruttato così il calo mattutino del titolo Commerzbank, indebolitosi a valle dell annuncio dell esecutivo tedesco. E che forse punta a fare breccia nelle fratture interne al Governo Semaforo, magari supportato dalle istituzioni europee, a partire dalla Bce che vede di buon occhio le fusioni transfrontaliere. Una volta ottenuto l ok di Francoforte e con il 21% in tasca, UniCredit si troverebbe primo azionista di Commerz davanti al Governo tedesco, a un passo dalla soglia dell Opa.Nello specifico: dopo lo stop alla vendita di nuove azioni da parte del Governo di Berlino, la banca italiana ha comunicato di aver «presentato istanza regolamentare per l acquisizione di una partecipazione superiore al 10%», dal 9% attuale, per salire «fino al 29,9% in Commerzbank». E nel frattempo l istituto comunica di aver «sottoscritto» nella giornata di oggi «strumenti finanziari aventi a oggetto una partecipazione pari a circa l 11,5% del capitale sociale» della banca tedesca.Tradotto: la posizione complessiva di UniCredit in Commerzbank «ha raggiunto circa il 21%», come annuncia l istituto in una nota, precisando che «il relativo regolamento in azioni può avvenire solo subordinatamente all ottenimento delle relative autorizzazioni».La banca guidata dall a.d. Andrea Orcel si tiene comunque mani libere, all insegna della massima «flessibilità» sia a vendere che a proseguire negli acquisti. Per questo sottolinea che «la maggior parte dell esposizione economica di UniCredit è oggetto di copertura, al fine di assicurare piena flessibilità di rimanere a questo livello, cedere la partecipazione, con una copertura in caso di ribassi, o incrementarla ulteriormente, in funzione dell esito delle interlocuzioni con Commerzbank, i suoi consigli di gestione e di sorveglianza e, più in generale, tutti i suoi stakeholder in Germania». UniCredit «ritiene che ci sia un significativo potenziale di creazione di valore che possa essere estratto in Commerzbank, sia in uno scenario standalone che in UniCredit, a beneficio dell intera Germania e di tutti i suoi stakeholder». «Ciononostante - puntualizza -, come avvenuto per UniCredit stessa, lo sviluppo di tale potenziale richiede l adozione di azioni concrete».Intanto "Il governo tedesco sostiene la strategia di indipendenza di Commerzbank. Abbiamo preso atto delle azioni di UniCredit. Non siamo a favore di un'acquisizione. Lo abbiamo comunicato a UniCredit". È quanto affermano al ministero delle Finanze tedesco, rispondendo a una domanda dell'ANSA sull'aumento delle quote di partecipazione della banca italiana nell'Istituto di credito tedesco.È intervenuto a Focus Economia Luca Davi, Il Sole 24 OreUrso a imprese e sindacati, 'una nuova stagione per l'auto'Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, proporrà al prossimo consiglio Competitività dell'Unione europea di «anticipare a inizio 2025 la revisione» della normativa sulle emissioni del settore auto per dare «certezze a imprese e consumatori». Infatti, al tavolo con le associazioni di impresa e i sindacati, sulle priorità italiane di politica industriale per l'auto nel nuovo mandato delle istituzioni europee, Urso ha spiegato: «Se lasciamo nell'incertezza imprese e consumatori nei prossimi 2 anni, aspettando la revisione, le imprese non sanno dove investire e anche i cittadini non sanno cosa comprare». Parlando al tavolo con imprese e sindacati sulla proposta di politica industriale europea per il settore automotive, Urso ha specificato che «questa è una delle tematiche che porterò al consiglio Competitività», in quanto «politica industriale e politica ambientale devono remare nella stessa direzione», puntando ad arrivare a una «neutralità tecnologica»."È un confronto estremamente importante perché si apre una nuova stagione in Europa dove l'Italia certamente conta". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, aprendo il All'incontro partecipano tra gli altri il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Per Cgil e Cisl sono presenti segretari confederali. Intanto i sindacati sono pronti allo sciopero per il settore automotive nel mese di ottobre. Domani i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, annunceranno le iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e della filiera. "La situazione del settore automotive in Italia e in Europa è sempre più critica e, in assenza di una netta inversione di direzione, si rischiano effetti industriali e occupazionali senza precedenti", spiegano i tre sindacati che hanno ricevuto il mandato dai rispettivi coordinamenti del settore auto a procedere con una forte mobilitazione unitaria.Il commento di Alessandro Arona di Radio24 e Michele Crisci, Presidente Unrae.
Il reddito disponibile reale lordo delle famiglie nel 2023 diminuisce, soprattutto a causa della crescita elevata dei prezzi, e si attesta oltre sei punti al di sotto di quello del 2008. Questa è la fotografia che emerge dalle tabelle Eurostat sul "Quadro di valutazione sociale" secondo il quale migliorano invece i punteggi per l'Italia sul fronte dell'occupazione e della disoccupazione e sulla povertà di chi lavora che scende sotto il 10% per la prima volta dal 2010. Per quanto riguarda i redditi in Ue la media sale da 110,12 a 110,82 (2008 pari a 100) mentre l'Italia cala da 94,15 a 93,74.Per quanto riguarda il reddito l'Italia rispetto al 2008 ha fatto meglio solo della Grecia (nel 2022 il reddito lordo disponibile era al 72,1% rispetto a quello del 2008) mentre resta lontana dalla Germania con il 112,59% nel 2023. La Francia supera il 2008 (108,75 nel 2022) mentre la Spagna è ancora indietro (95,85).Eurostat segnala che migliorano i marcatori dell'Italia sul lavoro e sull'istruzione anche se i dati restano al di sotto di quelli medi dell'Ue. In particolare il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia sale dal 64,8% del 2022 a 66,3 nel 2023 con una crescita di 1,5 punti mentre in media in Ue l'aumento è di 0,7 punti, dal 74,6% al 75,3%. Nonostante questo aumento l'Italia resta ultima in classifica.Sulla disoccupazione l'Italia registra un calo di 0,4 punti percentuali (dall'8,1% al 7,7%), tendenza ancora rafforzata nel 2024, mentre l'Ue segna in media una riduzione di 0,1 punti (dal 6,2% al 6,1%). Il nostro Paese registra un crollo anche per i Neet (i giovani che non sono in un percorso di istruzione e formazione e non lavorano con il passaggio dal 19% al 16,1%), il dato più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2009. In Europa in media si è registrato un calo di 0,5 punti, dall'11,7% all'11,2%. Diminuisce sensibilmente anche la disoccupazione di lunga durata (almeno un anno senza trovare lavoro) con il passaggio dal 4,6% al 4,2% della forza lavoro, il dato più basso dopo il 2009 anche se ancora superiore alla media Ue (2,1%). Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.L'Offensiva del Dragone punta a destabilizzare l'economia mondialeSecondo i dati della Banca mondiale, nel 2022 il 30% dell output manifatturiero mondiale originava dalla Cina, mentre i consumi privati cinesi rappresentavano solo il 13% di quelli globali. Ciò implica che le aziende cinesi riversano sui mercati internazionali il 60% delle loro produzioni, spesso a prezzi di realizzo, destabilizzando l economia mondiale. In un contesto normale per assorbire questo squilibrio il Paese dovrebbe stimolare i consumi interni o rivalutare il cambio. Ma il Partito Comunista Cinese da oltre venti anni rifiuta di applicare queste misure, di espandere i servizi pubblici (specialmente la sanità) e estendere la sicurezza sociale per i cittadini. Un Paese che ha costruito 45mila chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità spendendo l equivalente di 750 miliardi di euro e che impegna cifre colossali per il riarmo, mantiene ospedali pubblici di infimo livello.Sono state formulate ipotesi più o meno fantasiose, per spiegare questo rifiuto: la mistica confuciana, (in salsa neo-maoista) di vita parca ed austera; il bias ideologico contro un economia orientata ai consumi che sfugge al controllo statale; la preoccupazione che un welfare generoso inoculi il virus dell indolenza nelle nuove generazioni. Tuttavia la motivazione più plausibile è inquietante e gravida di conseguenze. Innanzitutto occorre rottamare l idea che il regime cinese persegua la prosperità e il benessere della popolazione. L accumulo di capacità produttiva, lo spionaggio industriale, l appropriazione indebita di proprietà intellettuale, il dumping compongono una precisa strategia predatoria, una forma di guerra ibrida contro il resto del mondo. Il fine ultimo è ri-assurgere al ruolo egemonico di stampo imperiale che secondo Xi Jinping fu usurpato alla Cina durate il secolo delle umiliazioni. Del resto il Partito Comunista non fa mistero che l obiettivo primario è l ampliamento del potere su scala globale. Infatti sin dal 2015 con il programma Made in China 2025, il governo ha formulato un piano ambizioso, che punta alla primazia economica mondiale entro il 2049, sfruttando le economie di scala e il legame simbiotico tra apparato industriale e militare. Quindi le scelte di politica economica a Pechino puntano esplicitamente alla conquista dei settori più avanzati o strategici utilizzando sussidi, prestiti agevolati, restrizioni alle importazioni, manipolazioni valutarie e pratiche illegali. Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Emergenza peste suinaNegli allevamenti del Nord Italia si fa sempre più drammatica la situazione legata alla diffusione del morbo della Peste suina africana (Psa). Innocua per l'uomo ma mortale per i suini domestici e quelli selvatici, cioè i cinghiali. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini ha comunicato ieri all'ANSA la presenza in Italia di 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Se ne aggiunge uno oggi nel Novarese per un totale di 25 focolai. I dati sono in evoluzione: non c'è giorno ormai in cui non si scopra un nuovo focolaio. Nella sua ultima ordinanza (di giovedì scorso 30 agosto) il Commissario ha inasprito con una sorta di "lockdown delle stalle" i divieti di movimentazione degli animali vietando in tutte le tre le fasce di restrizione lo spostamento di qualsiasi maiale, se non per raggiungere i pochi macelli attrezzati per l abbattimento dei suini provenienti da aree a rischio. Le aziende che non si atterranno alle regole per limitare i contagi dovranno chiudere.Gli allevamenti coinvolti dalle restrizioni sono centinaia e quando in un allevamento viene trovato un maiale malato, la legge impone l'abbattimento di tutti i capi. Oltre 50mila maiali sono già stati abbattuti nel nostro Paese. Cresce quindi la preoccupazione per la filiera suinicola italiana, una delle più performanti dell intero sistema agroalimentare nazionale con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati che rappresentano il prodotto di base per la filiera dei grandi prosciutti Dop italiani (Parma San Daniele ma non solo) e di altri salumi Dop.La scorsa primavera ad essere particolarmente colpita è stata l'area del Piacentino, culla di molti allevamenti e di importanti produzioni di salumi Dop. Ora, nell'occhio del ciclone, c'è soprattutto la Lombardia: prima Pavia, poi Lodi. In Lombardia, dove si alleva il 50% di tutta la produzione suinicola nazionale, la preoccupazione è altissima: se la peste suina si diffonderà , sarà un'ecatombe.Gli allevatori sottolineano il peso dei danni indiretti, che vanno ad aggiungersi a quelli diretti (la perdita del capo che viene soppresso) e si pone quindi il tema dei possibili indennizzi. Il Commissario ha specificato che "Il governo sta prendendo in seria considerazione la situazione verificando quali sono gli indennizzi in termini di risarcimenti dei danni diretti e indiretti che gli allevatori stanno subendo"La fauna selvatica (cinghiali) rappresenta il principale veicolo di diffusione della Psa. Coldiretti evidenzia infatti la necessità di ridurre la pressione dei 2,3 milioni di cinghiali considerati ormai "fuori controllo" sul territorio nazionale. L'associazione si è mobilitata per chiedere anche un monitoraggio costante sui prezzi dei suini pagati agli allevatori per evitare le speculazioni e lo stop a mutui e contributi per le aziende colpite. Ne parliamo con Gianfranco Comincioli - presidente di Coldiretti Lombardia.
"Negli ultimi 18 mesi il mercato immobiliare italiano ha evidenziato segnali di appannamento con una flessione della domanda di acquisto che si è tradotta in una riduzione tendenziale del numero di compravendite di poco inferiore all'8%". Lo rileva Nomisma nel 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024, secondo cui il calo delle compravendite nel 2023 è "imputabile esclusivamente alla componente di domanda che è uscita dal mercato in quanto dipendente dal credito bancario (-26%), mentre gli acquisti senza mutuo sono continuati a crescere (+4,8%). Dopo il ridimensionamento degli ultimi 18 mesi, secondo Nomisma ora "il mercato immobiliare italiano sembra destinato a riprendere una traiettoria ascendente". Dal rapporto di Nomisma emerge che, nel primo trimestre 2024, gli acquisti sostenuti da mutuo scendono al 38,6% dal 51,9% del primo trimestre 2022, con una stima di 300.000 famiglie che, nonostante fossero intenzionate ad acquistare casa con mutuo, non sono riuscite a concretizzare il proposito. "A ben guardare - sottolinea Nomisma - i riflessi sull'attività transattiva non nascono da un cambiamento delle intenzioni di acquisto da parte delle famiglie, ma dalla drastica riduzione del loro potere d'acquisto, cui si uniscono le politiche restrittive di erogazione da parte degli istituti di credito, con una contrazione del plafond destinato ai mutui". I prezzi di acquisto risultano infatti ancora in crescita e sul mercato della locazione si allarga la forbice tra domanda e offerta. Ne parliamo con Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomisma.Boeing accordo con autorità Usa per gli incidenti. Ma oggi altro problemaIeri la Boeing ha dichiarato di aver «raggiunto un accordo» con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sui due incidenti mortali del 737 MAX avvenuti più di cinque anni fa. «Abbiamo raggiunto un accordo di principio sui termini di una risoluzione con il Dipartimento di Giustizia», ha affermato la società in una nota inviata all Afp, aggiungendo che l accordo è soggetto «all approvazione di termini specifici». Un funzionario governativo Usa citato dall agenzia di stampa britannica Reuters aveva affermato in precedenza che la Boeing aveva accettato di dichiararsi colpevole di un accusa di cospirazione per frode criminale per risolvere l indagine del Dipartimento di Giustizia americano. L accusa si riferisce ai due incidenti in Indonesia ed Etiopia nel 2018 e 2019 che hanno ucciso 346 persone. L azienda installerà un monitor aziendale e dovrà spendere almeno 455 milioni di dollari per rafforzare i suoi programmi di conformità e sicurezza nei prossimi tre anni come parte dell accordo, che richiede l approvazione del tribunale. Intanto arrivano due grane. Le autorità americane ordinano ispezioni sulle maschere per l ossigeno su più di 2.600 Boeing 737. A chiederle è la Federal Aviation Administration sulla scia di timori che le maschere potrebbero non funzionare in caso di emergenza. Nel caso venissero riscontrati problemi«azioni correttive, se necessario, vanno prese in 120-150 giorni», hanno detto le autorità americane. La seconda è che proprio oggi un aereo di linea Boeing ha perso lunedì uno pneumatico durante il decollo dall aeroporto di Los Angeles, nuovo episodio imbarazzante per il produttore di velivoli Usa che sta accumulando contrattempi e guasti tecnici. La compagnia americana United Airlines che operava il volo ha confermato l incidente in un comunicato stampa. «La ruota è stata recuperata a Los Angeles e stiamo indagando sulle cause di questo evento», ha annunciato. L'aereo, un Boeing 757-200, aveva a bordo 174 passeggeri e sette membri dell equipaggio ed era diretto a Denver in Colorado. È riuscito ad atterrare senza danni nonostante la ruota mancante, con 25 minuti di ritardo. L aereo è stato consegnato alla compagnia 30 anni fa, nel 1994, secondo un portavoce della Boeing. L azienda ha cessato la produzione del modello 757-200 dal 2004. L incidente ha portato all apertura di una nuova indagine da parte dell autorità di regolamentazione dell aviazione americana Faa.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it Giorgetti: «Non serve una manovra lacrime e sangue per ridurre debito». Panetta: «Nel secondo trimestre Pil stimato al +0,3%»L obiettivo del Def per il Pil 2024 è alla portata. Non serve una manovra lacrime e sangue per ridurre il debito. In un contesto globale instabile e incerto l'economia italiana conferma un ottima tenuta, gli andamenti macroeconomici sono positivi ha affermato il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto all assemblea dell Abi, l'Associazione bancaria italiana, che si è svolta martedì 9 luglio a Roma. All assemblea, aperta dal presidente Antonio Patuelli, è intervenuto anche il governatore di Bankitalia Fabio Panetta. Il neoeletto Consiglio dell Abi, che si è riunito dopo l Assemblea annuale, accogliendo l indicazione unanime formulata dal Comitato esecutivo, ha rieletto per acclamazione Patuelli Presidente dell Abi. Il ministro dell Economia del governo Meloni ha aggiunto che negli ultimi 3 anni l andamento della crescita è stato più sostenuto da altri paesi dell area euro. I dati del primo trimestre sono in continuità con questo. Il rialzo del pil dello 0,3% è confortante perchè ad oggi la crescita acquisita sarebbe già pari allo 0,6 e salirebbe allo 0,9% se le stime del governatore fossero confermate . Di qui, la conclusione di Giorgetti: L'uscita dalla condizione di paese ad alto debito è un obiettivo raggiungibile e senza una manovra lacrime e sangue . L'obiettivo può essere raggiunto semplicemente sulla base di una seria politica di controllo della dinamica della spesa pubblica e di miglioramento dell efficienza del prelievo fiscale, senza un inasprimento delle aliquote d imposta . Sebbene l andamento dell economia risenta ancora di fattori di ordine sovranazionale - ha continuato il responsabile dell Economia e delle Finanze -, in particolare le decisioni delle banche centrali, con tutte le cautele del caso siamo fiduciosi che l obiettivo di crescita dell 1% fissato nell ultimo DEF sia ampiamente alla nostra». In Italia "nel primo trimestre di quest'anno la crescita è stata anche da noi dello 0,3 per cento, e sarebbe rimasta dello stesso ordine di grandezza nel secondo". Lo ha detto il governatore di Bankitalia Fabio Panetta all'assemblea dell'Abi. Secondo Panetta, "continua l'espansione dei servizi, soprattutto quelli legati al turismo, mentre perdura la debolezza della manifattura. Per il complesso del 2024 - ricorda il governatore - le previsioni di Consensus Economics indicano una crescita dello 0,8 per cento". Intanto però scoppia la polemica sui tagli ai comuni: "Il governo conferma il taglio quinquennale a migliaia di Comuni, penalizzando quelli che hanno preso più fondi Pnrr. Avevano congelato tutto solo per evitare contraccolpi alle elezioni". Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in Commissione Bilancio a Montecitorio. "I 250 milioni di tagli, - aggiunge Pagano - previsti in legge di Bilancio, tornano sul tavolo della Conferenza Stato-Città. I criteri dei tagli, che erano stati smentiti, li ritroviamo nel comunicato del ministero degli Interni sulla seduta del 27 giugno. È la conferma che intendono andare avanti nonostante in Conferenza non sia stata raggiunta un'intesa".Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
Un superbonus del 120% per imprese e professionisti che assumono a tempo indeterminato. Un maxisconto sul costo del lavoro che può arrivare al 130% se i nuovi assunti rientrano tra le cosiddette categorie fragili. Sul sito delle Finanze è stato pubblicato il decreto attuativo firmato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti di concerto con quello del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone. Il provvedimento rende operativa la maxideduzione fiscale prevista dalla riforma dell’Irpef di inizio anno (Dlgs decreto 30 dicembre 2023, n. 216). Quella che si può definire un “superbonus 120%” è una agevolazione fiscale che consiste in una maxi-deduzione fiscale per le aziende che assumono. Per quest’anno il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale o del 30% per determinate categorie di lavoratori, in particolare giovani e donne. La deduzione passa quindi dal 100% al 120% o 130%. L’incentivo ad assumere si applica a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma societaria, e ai lavoratori autonomi. Secondo le stime del Def, la misura potrebbe avere un impatto su circa 380 mila imprese. La deduzione scatterà per tutte le assunzioni a tempo indeterminato firmate dal primo settembre di quest’anno e fino al 31 dicembre 2025. Intanto però, cresce il gap tra domanda ed offerta di lavoro, soprattutto se qualificato. Nel 2023 le imprese italiane indicavano difficoltà di reperimento per il 45,1% del personale necessario, pari a oltre 2,48 milioni di posti. A giugno 2024 la quota di lavoratori introvabili è aumentata al 47,6%, pari a 270mila persone soltanto in questo mese. Il problema è ancora più grave per le piccole imprese che nel 2023 non hanno trovato il 48,1% di manodopera richiesta, una quota che balza al 55,2% per le imprese artigiane. A rilevarlo è un rapporto di Confartigianato. La ricerca di personale ha tempi medi di 3,3 mesi che possono superare un anno per trovare operai specializzati. Tutto questo per le piccole imprese ha un costo quantificato da Confartigianato in 13,2 miliardi di minore valore aggiunto per le ricerche di manodopera che durano oltre 6 mesi. A mancare, sottolinea il rapporto, sono soprattutto le competenze per affrontare la transizione digitale e la gestione dell'intelligenza artificiale. Nel 2023 le imprese cercavano 699mila lavoratori capaci di gestire tecnologie relative a intelligenza artificiale, big data analytics, internet of things e robot. Ne parliamo con Marco Granelli, presidente di Confartigianato.L'intelligenza artificiale entra nella vita delle aziendeDall'avvento di ChatGPT, quindi dicembre 2022, l'intelligenza artificiale generativa ha raggiunto il grande pubblico. È un tema che polarizza l'opinione pubblica, ma per l'occupazione rappresenta più un'opportunità che un rischio. Come emerge dal rapporto sull'IA di Aspen Institute Italia e Intesa Sanpaolo, presentato oggi alla Camera. Nessuna azienda che ha partecipato al sondaggio crede che l'impatto potrà essere solo negativo. Tra le aree in cui l IA è già ora più utilizzata, nel sondaggio sottoposto a 73 aziende, troviamo l analisi dei dati, anche predittiva, l automazione del servizio clienti attraverso l utilizzo di chatbot, la sicurezza informatica al fine di prevenire attacchi cyber, il marketing, la manutenzione predittiva o preventiva. Una quota più esigua di aziende utilizza già l intelligenza artificiale per ottimizzare il flusso amministrativo, l analisi del sentiment del cliente, le risorse umane e il processo di valutazione dei dipendenti e, infine, l ottimizzazione della catena di fornitura. L'AI è importante anche per la formazione. Inoltre il rapporto Aspen e Intesa Sanpaolo denunciano la mancanza di investimenti nel digitale da parte dell'Unione europea. Non a caso si sta diffondendo sempre di più il detto: "Gli Stati Uniti innovano, la Cina copia e l'Ue regolamenta". "Per affrontare queste sfide e massimizzare i benefici dell'IA, sarebbe auspicabile la creazione di un centro di ricerca dedicato all'Intelligenza artificiale in Europa, simile al Cern per la fisica. Questo centro - si legge nel rapporto - potrebbe concentrarsi sulla ricerca avanzata, sullo sviluppo di standard etici e tecnologici e sulla formazione di talenti nel campo dell'IA; potrebbe anche concentrare gli investimenti di ricerca secondo linee condivise". Ispirarsi al modello del Cern indica inoltre l'importante compito di dare "una sede fisica alle eccellenze europee nell'ambito della ricerca e dell'imprenditoria, e sarebbe il punto di riferimento per una via europea all'IA". Approfondiamo il tema con Patrizio Bianchi, Professore Emerito di Economia, Cattedra Unesco "Educazione, Crescita e Uguaglianza", Università degli Studi di Ferrara.Cosmetica Italia, nel 2023 fatturato +13,8% a oltre 15 miliardiNel 2023 il fatturato totale dell industria cosmetica in Italia ha superato i 15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022. Positive anche le stime per il 2024 che vedono il fatturato crescere ulteriormente del 10% nel confronto col 2023. Questi dati emergono dal 56esimo rapporto di Cosmetica Italiana presentato lunedì all'assemblea annuale. Le esportazioni rappresentano oltre il 46% del fatturato totale del settore. In particolare, nel 2023 hanno superato i 7 miliardi di euro, in crescita di oltre 20 punti percentuali rispetto all anno precedente; per il 2024 le stime segnalano ancora un andamento positivo (+12%). Questi risultati consentono di inquadrare livelli record per la bilancia commerciale (rapporto export-import) che nel 2023 supera i 4 miliardi di euro con una crescita di oltre 870 milioni rispetto al 2022. L'indispensabilità del cosmetico come bene essenziale è ribadita dall andamento positivo dei consumi nel mercato italiano che nel 2023 superano quota 12,5 miliardi con un trend positivo del 9,4% sul 2022. In particolare, considerando la ripartizione dei consumi nei canali distributivi, è possibile leggere un evoluzione delle abitudini di acquisto dei consumatori tra il 2023 e il 2022. Ne parliamo con Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia.
Alla fine del 2023 la ricchezza netta complessiva delle famiglie è cresciuta a 11 mila miliardi di euro, da 10.600 a dicembre del 2022. A guidare questo incremento è stata la ricchezza finanziaria che è cresciuta del 6%, superando 5.600 miliardi di euro, soprattutto per la rivalutazione delle quote di fondi sia esteri sia italiani e per il rialzo di azioni e partecipazioni. Ma una maggiore ricchezza che ha contribuito a far volare le diseguaglianze: il 10% delle famiglie più facoltose detiene il 60% della ricchezza, e questo patrimonio nelle mani di pochi dal 2010 a oggi è continuato ad aumentare. Invece, la metà meno abbiente dei nuclei possiede solo il 7% dei beni. La novità è che si impoverisce la classe media perché non ha riserve finanziarie a cui attingere. Sono gli ultimi dati emblematici delle disuguaglianze in Italia, dove chi ha di più riesce ad accumulare sempre maggiori patrimoni, non c'è crisi né inflazione che tenga. L'analisi sulla distribuzione delle ricchezze delle famiglie compare nella relazione annuale della Banca d'Italia, presentata venerdì a Palazzo Koch insieme alle Considerazioni finali del governatore Fabio Panetta. Gli economisti di via Nazionale spiegano che la quota di ricchezza detenuta da questo 10% di famiglie tra il 2010 e il 2023 è cresciuta del 7%, passando appunto dal 53 al 60%, principalmente a scapito della classe media che ha perso il 4,8% del proprio patrimonio. La ragione di questo guadagno è riconducibile all'andamento favorevole degli strumenti finanziari più rischiosi, come azioni, partecipazioni, quote di fondi comuni, assicurazioni sulla vita. Il calo della ricchezza netta (che somma beni reali e finanziari) dei nuclei della classe media è dipeso dalla flessione del valore del patrimonio immobiliare. Mentre è rimasta sostanzialmente stabile, registrando un lieve calo, la ricchezza delle famiglie che Bankitalia inserisce nel «percentile» più basso. Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Opec+, confermati tagli per 2milioni di barili al giornoIeri i Paesi dell Opec+ hanno deciso di estendere gli attuali taglialla produzione fino alla fine del 2025 per sostenere i prezzi del petrolio, in un momento di grande incertezza economica e geopolitica. L organizzazione estenderà il livello totale di produzione di greggio dall 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 , come si legge in un comunicato. I tagli ammontano a due milioni di barili al giorno. Questa strategia, avviata alla fine del 2022 in risposta al calo dei prezzi, è pensata per giocare sulla scarsità dell offerta e rilanciare i prezzi. Oltre a questa estensione, l Opec+ ha deciso di aumentare l obiettivo di produzione degli Emirati Arabi Uniti di 300.000 barili al giorno. Abu Dhabi è uno dei Paesi che ha accettato di chiudere ulteriormente i rubinetti, su richiesta dell Arabia Saudita. Anche l Arabia Saudita e la Russia, nonché l Algeria, l Oman, il Kazakistan, il Kuwait e l Iraq hanno compiuto quest anno sforzi supplementari, che dovrebbero essere rinnovati nel 2025. Nel frattempo, Saudi Aramco ha venduto 12 miliardi di azioni: si tratta del più grande collocamento dell'anno. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Materie prime, c'è penuria di cacao e caffé e il prezzo triplicaLa fava di cacao ad aprile ha raggiunto il record dei rincari sul mercato Ice di Londra, con 10 mila sterline a tonnellata, il triplo di un anno fa. Per il cacao il mercato globale ha un deficit di 400 mila tonnellate nel raccolto 2023-2024 a causa soprattutto di piogge e siccità eccezionali in Africa, primo produttore mondiale. Per l'analista della società Areté Filippo Roda, consulente UnionFood sulle materie prime, i prezzi hanno sforato gli equilibri dettati dai fondamentali. «Pesano la ritenzione dell offerta, l incertezza sul clima, i blocchi del canale di Suez e la norma Ue sulla deforestazione, la speculazione sui mercati finanziari e i comportamenti anomali degli operatori commerciali». L'impressione è che la nuova preda sia il caffè. «Già a inizio 2022 dice Roda le quotazioni della varietà Arabica sul mercato finanziario di New York avevano toccato i 2,60 dollari a libbra, più del doppio dell anno precedente». A spingere i prezzi era un deficit legato ai cali nelle principali aree di origine, Brasile e Colombia. Ora, secondo gli analisti, la situazione è capovolta, con colture Arabica più fiorenti (+7% in Brasile) e Robusta più deboli (-35% in Indonesia nel 2023). A scompigliare la dispensa sono tornati gli speculatori. «Da inizio 2024 spiega Roda i futures di Londra sul Robusta sono aumentati del 40%. Prezzi così alti stanno spostando la domanda sull Arabica, tornata a salire del 24%» nonostante i raccolti in ripresa. Ne parliamo con Filippo Roda, senior analyst in Areté, società specializzata in previsioni sui mercati agro-alimentari.
Oggi parliamo di un tema molto importante per tutte le startup, scaleup e PMI: la gestione finanziaria. Abbiamo registrato questo episodio in collaborazione con Qonto, la scaleup francese con oltre 450,000 clienti tra Francia, Germania, Italia e Spagna, che ha sviluppato una soluzione finanziaria che semplifica tutto: dalle operazioni bancarie e di gestione finanziaria alla contabilità e alla gestione delle spese. Qonto è la soluzione utilizzata da tantissime startup che abbiamo avuto ospiti su Made IT tra cui Scalapay, Jet HR, Serenis e Futura. Oggi siamo qui con Mariano Spalletti, Managing Director di Qonto, e con un loro cliente: Marco Alba, CFO e Co-Founder di Kampaay per spiegarvi in maniera concreta come viene utilizzato Qonto e quali sono i benefici principali di questa soluzione per una startup. Potete provare Qonto per 3 mesi gratuitamente con il codice MADEITX3. Andate a dare un'occhiata qui.