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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8132OGGI A SCUOLA MI HANNO SPIEGATO COME CAMBIARE SESSO "Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso - Giulio, 13 anni"."Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo - Anna, 8 anni"."La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine - Matilde, 16 anni".Sono questi i messaggi, accompagnati dai volti di bambini e adolescenti con uno zaino scolastico sulle spalle, che campeggiano sui manifesti della nuova campagna nazionale di affissioni lanciata lo scorso 7 aprile da Pro Vita & Famiglia onlus per chiedere una legge che impedisca lo svolgimento di qualsiasi progetto sulla fluidità di genere in aula, il consenso informato preventivo dei genitori su ogni attività sensibile, la possibilità per le famiglie di poter esonerare i propri figli dai corsi gender è infine lo Stop agli attivisti LGBTQ+ nelle scuole.Si tratta di oltre 50 affissioni in tutta Roma - e che nelle prossime settimane toccheranno le altre principali città italiane - ma che hanno in pochissime ore scatenato un polverone mediatico oltre che una vera e propria reazione violenta e censoria, quasi da dittatura, da parte tanto del Comune di Roma Capitale quanto dal mondo Lgbt. Vi spieghiamo perché sono tutte accuse infondate e perché i nostri manifesti sono tutt'altro che illegali.LA CENSURA DI ROMA CAPITALENon sono durati neanche 24 ore, infatti, i nostri manifesti, che subito è arrivata la richiesta di rimozione da parte dell'amministrazione di Roma Capitale, tra l'altro con motivazioni assurde, false e ideologiche, volte solo a screditare e gettare fango sulla buona fede del messaggio delle affissioni. Il Comune, infatti, ha chiesto alle ditte concessionarie di rimuoverli in tutta la città poiché "segnati da stereotipi nella rappresentazione della comunità Lgbtqai+, rappresentata come minaccia e dannosa per lo sviluppo dei bambini e dell'infanzia". La Campagna di affissioni infatti, sarebbe - secondo l'amministrazione - offensiva "delle declinazioni di identità sessuale diverse da quella tradizionale" e contraria «alle politiche di genere portate avanti da Roma Capitale". E' palese che siano tutti patetici pretesti per giustificare l'ennesima e vergognosa censura a opera di uno squadrismo Lgbt ormai istituzionalizzato, in piena violazione del diritto costituzionale alla libertà di espressione contro cui ovviamente Pro Vita & Famiglia farà ricorso in Tribunale, come ha già annunciato Jacopo Coghe, portavoce dell'associazione. Non si deve infatti dimenticare che l'ideologizzazione di Roma, a chiare tinte arcobaleno, è ormai cosa nota e radicati da anni, fin da quando l'attuale amministrazione guidata dal sindaco Roberto Gualtieri a creato un apposito Ufficio per i diritti Lgbtiqia+ e ci ha messo a capo Marilena Grassadonia, già in passato presidente di "Famiglie Arcobaleno".GLI ATTI VANDALICICome se non bastasse la già vergognosa censura del Comune, sempre nel giro di meno di 24 ore su molti dei manifesti di Pro Vita & Famiglia si è abbattuta l'altra mannaia a cui l'associazione è ormai - ahinoi - abituata da anni, ovvero quella della violenza vandalica. Le affissioni, infatti, sono state danneggiate e strappate da parte di ignoti. Il solito modus operandi che agisce su due binari, quello istituzionale e quello "da strada", ma che converge nell'unico obiettivo di chi la pensa diversamente: quello di tappare la bocca e non far circolare la libera manifestazione del pensiero altrui, in barba al dettato Costituzionale.Ma la vergogna censoria non finisce qui. A dar man forte a Comune e vandali, ci ha infatti pensato il mondo Lgbtqia+, che è insorto contro i manifesti di Pro Vita & Famiglia, chiedendo apertamente la rimozione, auspicandola e parlando - anche qui, in modo del tutto falso e lontanissimo dalla verità - di illegalità o inappropriatezza delle affissioni. Per esempio Arcigay Roma, che ha dichiarato che «le affissioni che tappezzano Roma veicolano messaggi lesivi della dignità delle persone Lgbtqia+, promuovendo stereotipi dannosi e alimentando un clima di discriminazione e intolleranza» e chiedendo apertamente al Comune «di rimuovere i manifesti per il loro contenuto discriminatorio e lesivo dei diritti individuali».A fare da eco +Europa che falsifica la realtà e attacca la buona fede dell'associazione parlando di «manifesti manipolatori» e di voler «generare paura e odio». Inoltre sempre +Europa propina fake news quando afferma che «nessuno obbliga» nelle scuole «le bambine a immaginarsi principi invece che principesse» poiché purtroppo ci sono decine se non centinaia di prove di progetti e iniziative gender nelle scuole italiano di ogni ordine e grado che vanno proprio in questa direzione.A inserirsi in questo mare magnum di polemica e falsità, anche la nota attivista arcobaleno e avvocato Cathy La Torre, che ha addirittura chiamato i suoi follower a una «rivolta civile» e a denunciare ogni qual volta si vede per strada uno dei nostri manifesti. Secondo La Torre, infatti, la legittima Campagna "Mio Figlio No" di Pro Vita & Famiglia non è espressione di un'opinione o di una libertà, ma è addirittura «propaganda illegale, discriminatoria, lesiva dei diritti».PERCHÉ I NOSTRI MANIFESTI SONO LEGALINiente di più falso. Innanzitutto, infatti, le affissioni della onlus non sono né discriminatori né lesivi di alcun diritto altrui, poiché portano avanti una legittima campagna per tutelare la libertà educativa dei genitori, il consenso informato preventivo e non attaccano nessuna persona né alcuna categoria. E non sono nemmeno illegali. Ecco perché.L'amministrazione Gualtieri, nella richiesta di rimozione, cita l'art. 12 bis del Regolamento comunale e l'art. 23 c. 4 bis del Codice della Strada per definire le affissioni: "lesive della libertà di orientamento sessuale e identità di genere"/"segnate da stereotipi contro la comunità Lgbtqai+"/"contrarie alle politiche di genere di Roma Capitale". Il punto è che sia il Regolamento che il Codice riguardano solo pubblicità commerciali e non le campagne sociali come quelle di Pro Vita & Famiglia. Inoltre l'art. 23 c. 4 bis è inapplicabile poiché mancano del tutto i decreti attuativi. Come se non bastasse, il Comune non può censurare opinioni "contrarie alle politiche" che promuove perché è palesemente una roba da regime.L'unico atto illegale, quindi, è la censura del Comune di Roma, poiché va contro l'Art. 21 della Costituzione Italiana che recita: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".La Consigliera regionale del Lazio Chiara Iannarelli, esponente di FdI, è intervenuta per esprimere solidarietà nei confronti di Pro Vita & Famiglia onlus. L'attuale vicepresidente della Commissione Lavoro, Formazione, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Istruzione e Diritto allo Studio ha dichiarato che «viviamo in un mondo alla rovescia, dove manifesti che si oppongono all'imposizione di contenuti legati all'ideologia Lgbtia+ nelle scuole vengono censurati come accade nei regimi totalitari. È assurdo che la stessa amministrazione che nega il consenso informato ai genitori promuova corsi obbligatori fin dagli asili, spesso condotti da attivisti, per "decostruire gli stereotipi di genere", distruggendo così punti di riferimento fondamentali per lo sviluppo dei bambini. Da anni - ha aggiunto Iannarelli - si diffonde nelle scuole la teoria della fluidità di genere e del transessualismo, ignorando i gravi rischi legati all'uso di bloccanti della pubertà, già ampiamente criticati dalla comunità scientifica. Ma tutto ciò, per il Comune di Roma, è considerato normale, perché perfettamente coerente con la propria visione ideologica», ha concluso.
Diretta con Sara Zanotta. Sara Zanotta è dottoranda in storia dell'Asia all'Università di Pavia, dove si occupa di storia dell'Iran tra il XIX e il XX secolo. In particolare, la sua ricerca ricostruisce la storia del movimento costituzionale studiando il ruolo giocato dalla mobilità trans-imperiale, delle comunità iraniane all'estero nel supporto della rivoluzione costituzionale “a distanza” e delle connessioni degli eventi in Iran con altre rivoluzioni e movimenti costituzionalisti e anti-imperialisti.
Rapporti tra politica e magistratura: La Russa chiede di cambiare la Carta Costituzionale. I rapporti tra politica e magistratura hanno raggiunto in questi giorni livelli di massima tensione istituzionale. Prima con la decisione del Tribunale di Roma che ha annullato il trattenimento di 12 persone nei centri allestiti in Albania. Poi con il testo del consiglio dei ministri. Infine con le dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa che chiede di cambiare il titolo IV la Carta costituzionale per fare maggiore chiarezza nel rapporto tra poteri. Dice La Russa: "La destra, che vuole governare, vorrebbe rispetto per le prerogative della politica. Ed è per questo che dobbiamo chiarire questa zona grigia. Perché altrimenti non si capisce quale sia il confine tra le funzioni della giustizia e quelle della politica." Nella sostanza, La Russa si schiera con il ministro Carlo Nordio che aveva definito abnorme la sentenza dei magistrati romani di invalidare il trasferimento di 12 migranti in Albania. Fuori dalla norma, sostiene la seconda carica dello Stato. Le mani sulla Carta Costituzionale. Cambiare la Costituzione è il sogno di molti, ma fino ad oggi i tentativi di scardinare le regole non hanno portato bene ai mittenti. Matteo Renzi perse infatti un referendum costituzionale nel 2017 perché aveva personalizzato lo scontro. E ancor prima, nessuno dei tentativi di procedere alla modifica della Costituzione attraverso commissioni bicamerali ebbe successo. Nel 2001, nel 2006 e nel 2016, le riforme costituzionali approvate dal Parlamento e sottoposte al Corpo elettorale per il referendum confermativo hanno perciò seguito il metodo ordinario di revisione costituzionale, previsto dall'articolo 138 della Costituzione. La Russa che è avvocato, e lo stesso Nordio che ha una lunga storia nella magistratura, dovrebbero conoscere che la Costituzione custodisce un principio che resta uno dei pilastri essenziali della nostra democrazia: è la separazione dei poteri inserito nel titolo IV della Carta a garanzia dei cittadini e dei loro diritti. Si tratta di un principio fondamentale per la costituzione di uno Stato liberal-democratico, in virtù del quale ogni funzione statale (legislativa, amministrativa e giudiziaria) deve essere esercitata da organi diversi (parlamento, governo, magistratura), ciascuno dotato di proprio potere di decisione, senza che la politica o altri poteri prevalgono su altri. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Rapporti tra politica e magistratura: La Russa chiede di cambiare la Carta Costituzionale. I rapporti tra politica e magistratura hanno raggiunto in questi giorni livelli di massima tensione istituzionale. Prima con la decisione del Tribunale di Roma che ha annullato il trattenimento di 12 persone nei centri allestiti in Albania. Poi con il testo del consiglio dei ministri. Infine con le dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa che chiede di cambiare il titolo IV la Carta costituzionale per fare maggiore chiarezza nel rapporto tra poteri. Dice La Russa: "La destra, che vuole governare, vorrebbe rispetto per le prerogative della politica. Ed è per questo che dobbiamo chiarire questa zona grigia. Perché altrimenti non si capisce quale sia il confine tra le funzioni della giustizia e quelle della politica." Nella sostanza, La Russa si schiera con il ministro Carlo Nordio che aveva definito abnorme la sentenza dei magistrati romani di invalidare il trasferimento di 12 migranti in Albania. Fuori dalla norma, sostiene la seconda carica dello Stato. Le mani sulla Carta Costituzionale. Cambiare la Costituzione è il sogno di molti, ma fino ad oggi i tentativi di scardinare le regole non hanno portato bene ai mittenti. Matteo Renzi perse infatti un referendum costituzionale nel 2017 perché aveva personalizzato lo scontro. E ancor prima, nessuno dei tentativi di procedere alla modifica della Costituzione attraverso commissioni bicamerali ebbe successo. Nel 2001, nel 2006 e nel 2016, le riforme costituzionali approvate dal Parlamento e sottoposte al Corpo elettorale per il referendum confermativo hanno perciò seguito il metodo ordinario di revisione costituzionale, previsto dall'articolo 138 della Costituzione. La Russa che è avvocato, e lo stesso Nordio che ha una lunga storia nella magistratura, dovrebbero conoscere che la Costituzione custodisce un principio che resta uno dei pilastri essenziali della nostra democrazia: è la separazione dei poteri inserito nel titolo IV della Carta a garanzia dei cittadini e dei loro diritti. Si tratta di un principio fondamentale per la costituzione di uno Stato liberal-democratico, in virtù del quale ogni funzione statale (legislativa, amministrativa e giudiziaria) deve essere esercitata da organi diversi (parlamento, governo, magistratura), ciascuno dotato di proprio potere di decisione, senza che la politica o altri poteri prevalgono su altri. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Deputati e senatori non riescono a mettersi d'accordo sull'elezione di un giudice della Corte costituzionale e così salgono a otto i tentativi andati a vuoto in Parlamento, con la minoranza che si muove compatta per impedire l'elezione di un giudice troppo vicino a Giorgia Meloni. Intanto prendiamo in esame le posizioni dei diversi partiti sulla proposta di tassare gli extraprofitti delle banche e sentiamo un'inviata del Tg3 in Libano, la cui troupe ha subito un aggressione. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A cura di Daniele Biacchessi Le opposizioni unite contro le riforme: “Difendiamo la Carta Costituzionale” Quella di oggi a Roma, è la prima manifestazione unitaria contro le riforme del premierato e dell'autonomia differenziata. Già questa sarebbe una notizia, visto che dal 25 settembre 2022, giorno della vittoria del centrodestra a guida Giorgia Meloni, le opposizioni uscite sconfitte dalle elezioni politiche non hanno mai trovato una sintesi e hanno marciato sostanzialmente ognuno per la propria strada. Pd, M5S, Verdi-Sinistra e +Europa protestano dopo le violenze alla Camera e dicono no a premierato e autonomia, provvedimenti arrivati al rush finale in parlamento. Azione di Carlo Calenda e Italia Viva, pure loro ormai separati e sconfitti alle recenti elezioni europee, non parteciperanno all'iniziativa. Oltre ai partiti ci saranno forze civiche e sociali, sindacati e associazioni, rete degli studenti e Anpi, Acli, Arci. Un grande happening chiuso da Monica Guerritore, che dal palco leggerà l'appello sottoscritto da 180 intellettuali, fra cui giuristi e presidenti emeriti della Consulta, uniti contro il ddl Meloni-Casellati: da Enzo Cheli a Ugo De Siervo fino a Gustavo Zagrebelsky, allineati a fianco di Liliana Segre. Prove tecniche di alleanza anti destre L'iniziativa è nei fatti il debutto dell'alleanza contro il centrodestra, sebbene in formato ridotto per l'assenza di Azione e Italia Viva. Ma anche questo schieramento alternativo risulta diviso. Elly Schlein, sull'onda del 24% preso alle europee, rimane convinta che si debba costruire un fronte comune per tentare di bloccare premierato e autonomia. Giuseppe Conte è alle prese con l'analisi della sconfitta che, con il 9,9%, porta il M5s ai minimi storici e in posizione subalterna rispetto al Pd. Chiede un peso maggiore il duo Bonelli-Fratoianni, con Avs che ha ottenuto il 6,8%. +Europa di Riccardo Magi si lecca ancora le ferite per il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento con la lista Stati Uniti d'Europa, insieme a Matteo Renzi. Non sarà facile per Schlein mettere insieme i cocci un'opposizione rissosa e lacerata, priva di un progetto politico comune. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Le opposizioni unite contro le riforme: “Difendiamo la Carta Costituzionale” Quella di oggi a Roma, è la prima manifestazione unitaria contro le riforme del premierato e dell'autonomia differenziata. Già questa sarebbe una notizia, visto che dal 25 settembre 2022, giorno della vittoria del centrodestra a guida Giorgia Meloni, le opposizioni uscite sconfitte dalle elezioni politiche non hanno mai trovato una sintesi e hanno marciato sostanzialmente ognuno per la propria strada. Pd, M5S, Verdi-Sinistra e +Europa protestano dopo le violenze alla Camera e dicono no a premierato e autonomia, provvedimenti arrivati al rush finale in parlamento. Azione di Carlo Calenda e Italia Viva, pure loro ormai separati e sconfitti alle recenti elezioni europee, non parteciperanno all'iniziativa. Oltre ai partiti ci saranno forze civiche e sociali, sindacati e associazioni, rete degli studenti e Anpi, Acli, Arci. Un grande happening chiuso da Monica Guerritore, che dal palco leggerà l'appello sottoscritto da 180 intellettuali, fra cui giuristi e presidenti emeriti della Consulta, uniti contro il ddl Meloni-Casellati: da Enzo Cheli a Ugo De Siervo fino a Gustavo Zagrebelsky, allineati a fianco di Liliana Segre. Prove tecniche di alleanza anti destre L'iniziativa è nei fatti il debutto dell'alleanza contro il centrodestra, sebbene in formato ridotto per l'assenza di Azione e Italia Viva. Ma anche questo schieramento alternativo risulta diviso. Elly Schlein, sull'onda del 24% preso alle europee, rimane convinta che si debba costruire un fronte comune per tentare di bloccare premierato e autonomia. Giuseppe Conte è alle prese con l'analisi della sconfitta che, con il 9,9%, porta il M5s ai minimi storici e in posizione subalterna rispetto al Pd. Chiede un peso maggiore il duo Bonelli-Fratoianni, con Avs che ha ottenuto il 6,8%. +Europa di Riccardo Magi si lecca ancora le ferite per il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento con la lista Stati Uniti d'Europa, insieme a Matteo Renzi. Non sarà facile per Schlein mettere insieme i cocci un'opposizione rissosa e lacerata, priva di un progetto politico comune. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
ANSA - di Livia Parisi.Cresce l'attesa in vista del 19 giugno, giorno in cui la Corte Costituzionale dovrà esprimersi di nuovo sul fine vita e, in particolare, su uno dei paletti previsti in Italia per l'accesso al suicidio assistito, ovvero la dipendenza da un supporto di sostegno vitale, come la ventilazione meccanica. Un requisito - come spiega l'associazione Luca Coscioni - che ha portato in Svizzera molti pazienti, pur terminali e in stato di grande sofferenza, e per il quale otto persone, fra cui Marco Cappato, rischiano fino a 12 anni di carcere.Da Mina Welby, moglie di Piergiorgio che nel 2006 aprì il dibattito in Italia, fino a Vittorio Parpaglioni, che ha accompagnato in Svizzera la madre Sibilla Barbieri pochi mesi fa: i protagonisti raccontano come siamo arrivati qui e cosa si prevede di preciso in Italia, ma anche i problemi di natura etica e i dubbi di chi è contrario.
Nella puntata di oggi torniamo a parlare di una delle modifiche più rilevanti del processo di cognizione di primo grado apportate dalla Riforma Cartabia, ovvero della norma di cui all'art. 171 bis del Codice di procedura civile. In particolare, ci soffermeremo sulla recente pronuncia della Corte costituzionale depositata il 3 giugno 2024. Ne discutiamo con Chiara Gennaro e Jessica Cammarano, Managing Associate dello Studio.
Tutto quello che c'è da sapere sulla riforma costituzionale e il superbonus.
ANSA - di Paolo LeviE' il primo Paese al mondo ad iscrivere esplicitamente il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) nella Costituzione, una modifica della carta fondamentale approvata dalla schiacciante maggioranza dei membri del parlamento eccezionalmente riuniti in congresso a Versailles, la reggia del Re Sole alle porte di Parigi.
ROMA (ITALPRESS) - "La Francia ha una legislazione diversa dalla nostra. Non penso che mettere in campo argomenti divisivi per un Paese sia utile, comunque abbiamo una legge sull'aborto, che si aggancia sul piano Costituzionale alla tutela della salute psico-fisica della donna", ha detto il ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, riguardo alla recente decisione della Francia rispetto all'aborto.xl5/ads/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Il fine vita “non può essere regolato da una sentenza costituzionale, che non definisce tempi e modi. Io dico, in un Paese civile se vuoi il fine vita devi chiedere una legge, se non lo vuoi, allo stesso modo, devi chiedere una legge. Allora usciamo dall'ipocrisia e vediamo come va a finire”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano" dell'agenzia Italpress. Durante l'intervista il governatore veneto ha presentato anche il suo nuovo libro “Fa' presto, vai piano. La vita è un viaggio passo a passo”: un racconto della sua giovinezza e di come, abituato alla realtà di provincia dove era cresciuto a contatto con la natura, si sia poi trovato di fronte a una realtà “ben più complessa” durante il percorso di crescita.xm4/mgg/mrv
Tre anni e mezzo fa veniva approvata a furor di popolo la riforma costituzionale che riduceva il numero dei parlamentari. Una norma agognata da tutti, ma che in realtà non ha portato molti benefici, piuttosto molte complicazioni.
I criteri per individuare la residenza fiscale in caso di conflitto, la Corte Costituzionale sui licenziamenti collettivi, il trattamento fiscale dei redditi derivanti dalla produzione di energia rinnovabile. A cura di Ludovica Lopetti
Procedimento di revisione costituzionale A cura dell'Avv. Giuseppe Palma https://www.tiktok.com/@keyeditore/video/7309123917157846304 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/key-editore/message
A cura di Daniele Biacchessi La riforma costituzionale del ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati di Forza Italia non piace a Gianni Letta, uno dei padri fondatori del centrodestra, storico ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio di Silvio Berlusconi. Per Letta, la riforma ridurrebbe i poteri del presidente della Repubblica. In un convegno a Firenze, Letta spiega che c'è il rischio di riduzione del ruolo del capo dello Stato. “Secondo me, la figura del presidente della Repubblica così com'è disegnata, e l'interpretazione così come è stata data dai singoli presidenti nel rispetto della Costituzione, sta bene così: non la ridisegnerei, non toglierei nessuna delle prerogative così come attualmente sono state esercitate”, sostiene Letta. Nella sostanza, la riforma del centrodestra così come presentata non va bene, sarebbe da riscrivere. Apriti cielo. Il leader di Forza Italia Antonio Tajani si affretta a correggere il tiro e assicura che Gianni Letta gli avrebbe confermato che le sue parole si riferivano solo a valutazioni teoriche, non a giudizi sulla riforma. Ma l'eventuale pensiero teorico di Letta è identico a quello ascoltato in questi giorni da alcuni importanti costituzionalisti sentiti dalla commissione Affari Costituzionali del Senato. Esperti come Marta Cartabia e Gaetano Silvestri, secondo cui il ruolo del presidente della Repubblica viene trasformato, introducendo degli elementi di rigidità che delimitano il perimetro di azione del Capo dello Stato. Nonostante quello che vorrebbe la maggioranza, rimane in forte salita la discussione sul contenuto di una riforma costituzionale che resta al momento sproporzionata nel delicato rapporto tra i nuovi poteri del presidente del Consiglio e quelli del presidente della Repubblica, delineati nella Costituzione. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi La riforma costituzionale del ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati di Forza Italia non piace a Gianni Letta, uno dei padri fondatori del centrodestra, storico ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio di Silvio Berlusconi. Per Letta, la riforma ridurrebbe i poteri del presidente della Repubblica. In un convegno a Firenze, Letta spiega che c'è il rischio di riduzione del ruolo del capo dello Stato. “Secondo me, la figura del presidente della Repubblica così com'è disegnata, e l'interpretazione così come è stata data dai singoli presidenti nel rispetto della Costituzione, sta bene così: non la ridisegnerei, non toglierei nessuna delle prerogative così come attualmente sono state esercitate”, sostiene Letta. Nella sostanza, la riforma del centrodestra così come presentata non va bene, sarebbe da riscrivere. Apriti cielo. Il leader di Forza Italia Antonio Tajani si affretta a correggere il tiro e assicura che Gianni Letta gli avrebbe confermato che le sue parole si riferivano solo a valutazioni teoriche, non a giudizi sulla riforma. Ma l'eventuale pensiero teorico di Letta è identico a quello ascoltato in questi giorni da alcuni importanti costituzionalisti sentiti dalla commissione Affari Costituzionali del Senato. Esperti come Marta Cartabia e Gaetano Silvestri, secondo cui il ruolo del presidente della Repubblica viene trasformato, introducendo degli elementi di rigidità che delimitano il perimetro di azione del Capo dello Stato. Nonostante quello che vorrebbe la maggioranza, rimane in forte salita la discussione sul contenuto di una riforma costituzionale che resta al momento sproporzionata nel delicato rapporto tra i nuovi poteri del presidente del Consiglio e quelli del presidente della Repubblica, delineati nella Costituzione. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
ROMA (ITALPRESS) - "Assicurare governi eletti dal popolo, governi stabili e con un orizzonte di legislatura, è la più potente misura economica che possiamo regalare alla nostra Nazione. L'instabilità politica impedisce di portare avanti progetti di lungo periodo, avere una strategia e dare concretezza ad una precisa visione di sviluppo". Lo afferma il premier Giorgia Meloni in un videomessaggio all'assemblea annuale di Confartigianato.sat/gsl (Fonte video: Palazzo Chigi)
ROMA (ITALPRESS) - "Vogliamo un futuro dove siano i cittadini a decidere da chi essere rappresentati e chi viene scelto abbia 5 anni per realizzare il suo progetto. Su questa riforma noi cercheremo il consenso ampio in Parlamento, ma se non sarà possibile saranno gli italiani a doversi esprimere con il referendum. Confido che gli italiani non si faranno scappare l'occasione di realizzare la madre di tutte le riforme” ha detto la premier Giorgia Meloni all'assemblea nazionale della Cna.ads/gsl
Oggi parliamo di cosa prevede la riforma costituzionale del governo Meloni, della pillola anticoncezionale gratuita solo sotto i 26 anni e delle prenotazioni online per turismo in Italia che superano la media europea. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone Il conflitto in Medio Oriente, la riforma del premierato, il problema Taxi. La mobilità sostenibile. Biciclette e monopattini fanno ormai parte del nostro quotidiano. Ne ha parlato questa mattina Francesca Pietra, direttrice di Starbene. La riforma costituzionale, approvata ieri dal consiglio dei ministri, in cosa consiste? Ne ha parlato Francesco Clementi, professore ordinario di diritto pubblico comparato all'Università La Sapienza di Roma. Il punto sul maltempo in Toscana con Stefano Brogioni, giornalista de La Nazione. L'allenamento di Alex Schwazer nella casa del Grande Fratello. Ne ha parlato Giulia Mancini, della Gazzetta dello Sport. I cantieri a Roma per il Giubileo 2025. Ne ha parlato questa mattina il sindaco della capitale Roberto Gualtieri. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Antonio Sica.
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ROMA (ITALPRESS) - Il Piano Mattei è "il più significativo progetto a livello geopolitico del governo a livello geopolitico". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha varato il decreto per la governance del progetto. "E' una piattaforma programmatica operativa sulla quale costruire un partenariato equo con le nazioni africane, trasformando le crisi anche in una possibile occasione di centralità, per guardare lontano e immaginare progetti di lungo termine", ha aggiunto.sat/gsl (Fonte video: Palazzo Chigi)
ROMA (ITALPRESS) - Il premierato "garantisce due grandi obiettivi che ci siamo impegnati a realizzare: garantire il diritto dei cittadini a decidere da chi farsi governare, mettendo fine alla stagione dei ribaltoni e dei governi tecnici, che sono passati sulla testa dei cittadini. Il secondo è garantire che chi viene scelto dal popolo possa governare con un orizzonte di legislatura". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.sat/gsl (Fonte video: Palazzo Chigi)
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Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Apre il valico di Rafah, il Papa e l'onda antisemita, Meloni e la beffa telefonica. Nello spazio Donna Moderna. abbiamo parlato di invidia nella coppia, con la direttrice di Donna Moderna, Maria Elena Viola. La riforma costituzionale proposta dal governo. Ne abbiamo parlato con l'avvocato Angelo Greco, direttore de "Laleggepertutti.it". (Ha scritto anche il libro "La Costituzione per tutti" (Edito da Gribaudo). Il punto sul conflitto in Medio Oriente con Fauso Biloslavo, inviato delle Reti Mediaset in Israele. Siamo davvero un popolo di mammoni? Ne abbiamo parlato con il Dott. Alberto Pellai, psicoterapeuta, ricercatore e scrittore. Per l'attualità politica, ci ha raggiunti in diretta Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei trasporti. All'interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Massimo Lo Nigro e Enrico Galletti.
Oggi parliamo della riforma costituzionale e della Terza Repubblica, dell'aumento delle tasse previsto in manovra e del diritto all'aborto nella Costituzione francese. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A cura di Daniele Biacchessi Le riforme costituzionali sono materie complicate, troppo spesso appannaggio della mediazione tra le varie forze di maggioranza e opposizione, e dagli studi di esperti, di professori universitari. Dovrebbero rappresentare il cuore del sistema politico italiano, ma le esperienze del passato confermano la distanza siderale tra l'elettorato e i corpi intermedi della politica. Il nostro Paese non ha trovato una forma stabile di Governo e tutte le leggi elettorali, compresa quella in vigore, hanno determinato un alto grado di instabilità: I presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, dal 1946 (nascita della Repubblica Italiana), ad oggi, sono stati 31 e hanno presieduto complessivamente 68 esecutivi tra quelli politici e cosiddetti tecnici. La premier Giorgia Meloni annuncia l'avvio di una nuova stagione, la terza Repubblica, con un progetto di riforma che entra oggi nel vivo della discussione nella maggioranza e sarà presentata il 3 novembre in Consiglio dei ministri. Dal presidenzialismo all'americana a semipresidenzialismo alla francese, il governo cambia rotta e per le riforme costituzionali mette sul tavolo dell'ultimo confronto una sorta di premierato all'italiana: elezione diretta del Capo del governo nello stesso giorno in cui si rinnova il Parlamento tramite una legge elettorale maggioritaria che garantisca il 55% dei seggi al partito o alla coalizione vincente. Il meccanismo messo a punto tra ministero delle Riforme di Elisabetta Casellati e Palazzo Chigi assomiglia a quello in vigore per l'elezione dei sindaci e dei governatori: il premier eletto è legato alla sua maggioranza e in caso di crisi la prima opzione è il ritorno alle urne. Unica via di uscita che emerge dal testo messo a punto dal governo è la cosiddetta “fiducia costruttiva”, voluta dalla Lega. Il confronto è ancora aperto e si estende anche al Colle. Staremo a vedere quale sarà la sintesi di Palazzo Chigi. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Le riforme costituzionali sono materie complicate, troppo spesso appannaggio della mediazione tra le varie forze di maggioranza e opposizione, e dagli studi di esperti, di professori universitari. Dovrebbero rappresentare il cuore del sistema politico italiano, ma le esperienze del passato confermano la distanza siderale tra l'elettorato e i corpi intermedi della politica. Il nostro Paese non ha trovato una forma stabile di Governo e tutte le leggi elettorali, compresa quella in vigore, hanno determinato un alto grado di instabilità: I presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, dal 1946 (nascita della Repubblica Italiana), ad oggi, sono stati 31 e hanno presieduto complessivamente 68 esecutivi tra quelli politici e cosiddetti tecnici. La premier Giorgia Meloni annuncia l'avvio di una nuova stagione, la terza Repubblica, con un progetto di riforma che entra oggi nel vivo della discussione nella maggioranza e sarà presentata il 3 novembre in Consiglio dei ministri. Dal presidenzialismo all'americana a semipresidenzialismo alla francese, il governo cambia rotta e per le riforme costituzionali mette sul tavolo dell'ultimo confronto una sorta di premierato all'italiana: elezione diretta del Capo del governo nello stesso giorno in cui si rinnova il Parlamento tramite una legge elettorale maggioritaria che garantisca il 55% dei seggi al partito o alla coalizione vincente. Il meccanismo messo a punto tra ministero delle Riforme di Elisabetta Casellati e Palazzo Chigi assomiglia a quello in vigore per l'elezione dei sindaci e dei governatori: il premier eletto è legato alla sua maggioranza e in caso di crisi la prima opzione è il ritorno alle urne. Unica via di uscita che emerge dal testo messo a punto dal governo è la cosiddetta “fiducia costruttiva”, voluta dalla Lega. Il confronto è ancora aperto e si estende anche al Colle. Staremo a vedere quale sarà la sintesi di Palazzo Chigi. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
XVI ciclo di Dottorato della Scuola Superiore di Studi StoriciUniversità deglli Studi della Repubblica di San MarinoORDINAMENTI, STATUTI, COSTITUZIONIPotere costituente e revisione costituzionale. Il caso italianoRaffaele RomanelliPodcast a cura di Giuseppe GiardiUna produzione Usmaradio - Centro di Ricerca per la Radiofonia
In questa nuova puntata proveremo ad esaminare una delle modifiche più rilevanti del processo di cognizione di primo grado apportate dalla Riforma Cartabia, ossia l'art. 171-bis del Codice di Procedura Civile. In particolare, ci soffermeremo sulla recente pronuncia del Tribunale di Verona che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale di questa norma in contrasto con alcuni articoli della costituzione.Ne parliamo con Margherita Domenegotti, Partner dello Studio, e Jessica Cammarano, Managing Associate.
DAL DECRETO CUTRO ALLE RIFORME: TRA POLITICA E MAGISTRATI TORNA A CRESCERE LA CONFLITTUALITA' Roberta Covelli giurista e divulgatrice, ricercatrice in diritto Donatella Stasio ex portavoce della corte Costituzionale, editorialista de La Stampa LA GUERRA IN UCRAINA: IL FRONTE OCCIDENTALE DISCUTE SULLE ARMI Emanuele Valenti, Generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Presidente della Fondazione Icsa LA FGCI CANCELLA LO IUS SOLI SPORTIVO Gianni Salsi presidente di Progetto Aurora, società sportiva di Reggio Emilia
In questa puntanta analizzo due importanti pronunce sulla trasparenza e democraticità associativa. Dalla recente sentenza della Corte Costituzionale sul divieto dei tre mandati conscutivi al parere del Collegio di garanzia del Coni sul voto in assemblea anche ai minorenni. PER TUTTI I RIFERIMENTI, DOCUMENTI E CONTENUTI CITATI COLLEGATI QUIRIMANIAMO IN CONTATTO : CLICCA QUI PER AVERE TUTTI I MIEI RIFERIMENTIDISCLAIMER Il podcast Diritto e Rovescio ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale. Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza legale specifica. The only purpose of Diritto e Rovescio Podcast is to provide general information. It is not a legal opinion nor should it be relied upon as a substitute for legal adviceDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/diritto-e-rovescio--4262765/support.
In Sudan, sabato e domenica sono ripresi forti scontri tra l'esercito regolare e i paramilitari della Rapid Support Forces - i quali avevano supportato il colpo di stato del 2021 – causando 59 vittime e quasi 600 feriti.Leila Belhadj Mohamed, esperta di geopolitica, ci parla della situazione del possibile reintegro della Siria di Assad nella Lega Araba - dopo essere stata espulsa nel 2012 per le brutali repressioni.Puoi scriverci alla mail podcast@lifegate.it e trovare tutti gli approfondimenti sul sito di LifeGate.
Gli audio della conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni tra legge di bilancio, Covid, reddito di cittadinanza, MSI e riforma costituzionale. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://linktr.ee/podclasseditori Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com
Da anni si discute di inserire l'accesso alla rete internet tra i diritti di rango costituzionale. Se il mancato accesso alla rete contribuisce all'esclusione sociale, a un iniquo accesso alle opportunità e a una compressione dei diritti, appare indispensabile sancire un diritto di rango costituzionale che tuteli ogni cittadino rappresentando un principio inderogabile al quale la legislazione, la normativa e le prassi, anche industriali e commerciali, dovranno garantire una generale applicazione.>> Leggi anche l'articolo: https://bit.ly/3iwvCPG>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
La Corte Costituzionale ha dato ragione al Governo Draghi per quanto riguarda gli obblighi vaccinali, Neuralink tra sei mesi potrebbe iniziare a testare sugli umani, e Kanye West ha detto che Hitler ha fatto anche cose buone. Succedono poi altre tre cose, vi tocca ascoltare se volete saperle ahimé Per il resto buon weekend! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vitamine-factanza/message
Monarchia parlamentare, costituzionale o assoluta.. oggi vediamo insieme le monarchie Europee!Episodio sui microstati: https://www.europagrandtour.com/2021/02/02/microstati-europa/ Per offrirmi un caffè virtuale e sostenere il podcast: https://ko-fi.com/europagrandtourTrovi la trascrizione della puntata e oltre alle fonti, foto e eventuali approfondimenti su: https://www.europagrandtour.comDella stessa autrice: il podcast Storia D'Europa, https://www.storiadeuropa.com e il blog di cucina con audio-ricette https://www.cucinaeuropea.com
Domenica 12 giugno gli italiani aventi diritto al voto sono chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari sulla Giustizia, promossi da Lega e Partito Radicale e giudicati ammissibili a febbraio dalla Corte costituzionale. Facciamo il punto con Alfonso Celotto, ordinario di diritto Costituzionale all'Università degli studi Roma Tre. A seguire ci occupiamo della nave Tzarevna bloccata dai russi nel porto di Mariupol, a bordo ci sono 15mila tonnellate di bramme d'acciaio dirette a Monfalcone. Un carico che vale 12 milioni di dollari. Ne parliamo con Augusto Cosulich, amministratore delegato del gruppo Fratelli Cosulich che controlla la società armatoriale Vulcania proprietaria della nave. Infine ai nostri microfoni il nipote di Guglielmo Marconi per commentare la decisione delle autorità locali di Cardiff di bloccare la creazione di una scultura a forma di radio dedicata al Premio Nobel per la fisica per i suoi stretti rapporti con Mussolini.
Lo scorso 28 aprile, Stroncature ha ospitato la presentazione di “Il sistema giuridico del bilancio nella legalità costituzionale” di Enrico Caterini (Edizioni Scientifiche Italiane, 2021. Con l'autore dialogano Sabino Fortunato, Roberto Rosapepe, Antonio Felice Uricchio, Alberto Mattia Serafin.
Analisi dell'articolo intitolato "L'interesse della Costituzione per il futuro" di PAOLO BALDUZZI E LUCA FORNASIER pubblicato ne lavoce.info. Link: https://www.lavoce.info/archives/94076/linteresse-della-costituzione-per-il-futuro
Da Il Tempo al Corriere dello Sport. Come viene raccontata la campagna per la legalizzazione in Italia? In questa live leggiamo i quotidiani della settimana dal 28 febbraio al 6 marzo 2022 per vedere cosa bolle in pentola.VAI DIRETTAMENTE ALLE NOTIZIE CHE TI INTERESSANO:0:00:00 INTRO e SOMMARIO0:03:07 Le motivazioni della Consulta0:39:40 Aumentano i consumi. E i sequestri0:48:30 Terapeutica: la produrranno anche i privati0:56:54 Notizie internazionali1:06:52 OUTRO
LeoniFiles - Amenta, Sileoni & Stagnaro (Istituto Bruno Leoni)
Cosa cambia nella Costituzione con la modifica degli artt. 9 e 41, che prevede la tutela dell'ambiente tra i principi da rispettare per le attività economiche? Ce lo spiega Erik Longo, Professore di Diritto Costituzionale all'Università di Firenze in una nuova puntata di LeoniFiles, il podcast "fuori dalle righe" dell'Istituto Bruno Leoni Protagonisti:Carlo Amenta, Carlo StagnaroOspite:Erik Longo, Professore di Diritto Costituzionale all'Università di Firenze________________Feelin Good by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3744-feelin-goodLicense: https://filmmusic.io/standard-license
Puntata condotta da Peppe Brescia/coffee break (@blowjoint su Twitter).Come è stata raccontata la bocciatura dei Referendum popolari dai giornali italiani?In questa live leggiamo i quotidiani della settimana 14/20 febbraio 2022.
Da Il Manifesto a Il Messaggero. Come viene raccontato il Referendum Cannabis Legale dai giornali italiani? In questa live leggiamo i quotidiani della settimana dal 7 al 13 febbraio 2022 per vedere cosa bolle in pentola.
Le voci dei luoghi, le parole dei protagonisti. Lo sguardo del cronista narratore. Ci sono storie, che solo dall'interno si svelano del tutto. E ci sono racconti che solo nella realtà trovano la loro forza. Ed è lì che Storiacce porta il suo microfono. Dentro vicende, che parlano con ogni suono ed ogni silenzio. Storie da scoprire, denunciare, ricostruire. Storie che diventano inchieste e che svelano angoli o vite, a volte in ombra, del nostro Paese. Storie dimenticate, ma rimaste aperte, nei fascicoli giudiziari o nelle paure di chi le ha vissute. Questi sono "I Racconti di Storiacce", evoluzione a partire da agosto di "Storiacce", pluripremiato programma di Radio24 in onda da 11 stagioni. A condurre, sempre Raffaella Calandra.